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Comunicato n° 7 dell'8 gennaio 2025
Il Consiglio è convocato martedì 14 e mercoledì 15 gennaio -
Comunicato n° 12 del 13 gennaio 2025
Consiglio del 14 e 15 gennaio: iscritti quattro punti all'ordine del giorno suppletivo -
Comunicato n° 13 del 14 gennaio 2025
Un minuto di silenzio in ricordo di Augusto Rollandin e Paolo Vitelli -
Comunicato n° 14 del 14 gennaio 2025
Question time sull'utilizzo di linguaggio consono da parte di un Consigliere regionale -
Comunicato n° 15 del 14 gennaio 2025
Question time sull'intitolazione di una nuova via a La Thuile -
Comunicato n° 16 del 14 gennaio 2025
Question time sul riconoscimento del bilinguismo nelle società partecipate della Regione -
Comunicato n° 17 del 14 gennaio 2025
Question time sulla bretella autostradale Ivrea-Santhià -
Comunicato n° 18 del 14 gennaio 2025
Question sur les données sur les dialectes parlés en Vallée d'Aoste -
Comunicato n° 19 del 14 gennaio 2025
Interrogazione sulla povertà energetica -
Comunicato n° 20 del 14 gennaio 2025
Interrogazione sulle opere di mitigazione del rischio della frana del Mont de La Saxe -
Comunicato n° 21 del 14 gennaio 2025
Interrogazione sulle pratiche arretrate di accertamento dell'invalidità -
Comunicato n° 22 del 14 gennaio 2025
Interpellanza sul regolamento delle riduzioni del pedaggio autostradale per residenti -
Comunicato n° 23 del 14 gennaio 2025
Interpellanza sul progetto "Arvier agile" -
Comunicato n° 24 del 14 gennaio 2025
Interpellanza sul degrado della stazione ferroviaria di Ivrea -
Comunicato n° 25 del 15 gennaio 2025
Interpellanza sull'adesione al programma "Parchi per il clima" -
Comunicato n° 26 del 15 gennaio 2025
Interpellanza sull'edilizia scolastica a Pont-Saint-Martin -
Comunicato n° 27 del 15 gennaio 2025
Interpellanza sull'affido della gestione del canile e gattile regionale -
Comunicato n° 28 del 15 gennaio 2025
Interpellanza sul progetto "RiUscire" -
Comunicato n° 29 del 15 gennaio 2025
Interpellanza sulle cure odontoiatriche del Servizio sanitario regionale -
Comunicato n° 30 del 15 gennaio 2025
Interpellanza sull'andamento dei lavori delle centrali tecnologiche dell'ospedale Parini -
Comunicato n° 31 del 15 gennaio 2025
Interpellanza sull'aggiornamento delle sponsorizzazioni sportive -
Comunicato n° 32 del 15 gennaio 2025
Approvate una mozione e una risoluzione. Conclusi i lavori dell'adunanza
Comunicato n° 7 dell'8 gennaio 2025
Il Consiglio è convocato martedì 14 e mercoledì 15 gennaio
Il Consiglio Valle è convocato in via ordinaria martedì 14 e mercoledì 15 gennaio 2025 a partire dalle ore 9.00, per discutere un ordine del giorno composto di 58 oggetti, di cui 2 rinviati da precedenti adunanze.
Sono state presentate 20 interrogazioni, di cui sei del gruppo Forza Italia: povertà energetica in Valle d'Aosta; mobilità sanitaria attiva e passiva; liste d'attesa e di galleggiamento per prestazioni sanitarie; soluzione di una situazione di grave disagio in un condominio Arer; contratti libero professionali dei medici scaduti il 31 dicembre 2024; predisposizione del "Piano emergenza interno massiccio afflusso feriti" da utilizzare per le maxi emergenze.
Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha depositato quattro interrogazioni: dati sull'utilizzo dei dialetti in Valle d'Aosta riportati dal Presidente della Regione durante la Giornata internazionale della montagna; estensione alle persone affette da patologie con carattere discontinuo del servizio pubblico di trasporto per persone con disabilità; approfondimenti sulla possibile occupazione di uno specifico alloggio Arer; interventi per garantire la sicurezza interna dell'ospedale Parini.
Sono sei le interrogazioni del gruppo Progetto Civico Progressista: concessioni delle centrali idroelettriche gestite da Cva; conferma delle attività dei progetti LabEnergie e Edutech per il corrente anno scolastico; richiesta alla Pila Spa del business plan sulla fattibilità economica del locale commerciale alla Platta de Grevon e dello studio sulla futura gestione; informazioni sul fenomeno della povertà sanitaria in Valle d'Aosta; procedimento di approvazione dei pareri preventivi rilasciati dal Comitato etico territoriale e situazione dei pareri inevasi; stato dell'arte delle pratiche arretrate di accertamento dell'invalidità.
Quattro le interrogazioni del gruppo Rassemblement Valdôtain: notizie sul bando per la carica di Presidente del Consiglio di amministrazione della Sitrasb e prospettive sulla proroga della concessione; régime de transparence auquel est soumise la Fondation Émile Chanoux; verifica dell'eventuale impatto archeologico e conservativo del progetto delle passerelle sopraelevate alla Porta Praetoria e al Teatro romano; avanzamento delle attività per la realizzazione della galleria drenante/bypass della frana del Mont de la Saxe e del vallo di contenimento del rischio idrogeologico a ridosso di Entrèves e La Palud.
Delle 25 interpellanze, sei sono del gruppo Forza Italia: avvio di un confronto con la società Sav per una valutazione della strategia tariffaria pluriennale; completamento del progetto "Arvier agile. La cultura del cambiamento", finanziato con fondi Pnrr; motivi dell'introduzione di un limite temporale agli interventi previsti dal Piano regionale dei trasporti sottoposti alla procedura di valutazione ambientale strategica; tempistiche e costi per i lavori di ristrutturazione di alloggi Erp a Pontboset; trasmissione alla Commissione consiliare competente delle relazioni sui rimborsi delle spese sostenute dai residenti per assistenza sanitaria fuori Valle; revisione delle disposizioni di accesso ai servizi di trasporto sanitario con ambulanza a favore di utenti non altrimenti trasportabili.
Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha proposto sette interpellanze: perdita del beneficio della tariffa agevolata del pedaggio autostradale; interlocuzioni con il Comune di Ivrea per risolvere le situazioni di degrado della stazione ferroviaria eporediese; adozione di tabelloni orari di facile consultazione per i fruitori del servizio pubblico di trasporto dall'autostazione di Châtillon; azioni per contrastare le criticità relative alle carenze di personale del Servizio pediatrico ospedaliero; risultanze dell'indagine interna avviata dall'Ausl VdA a seguito delle segnalazioni del Centro donne contro la violenza; bando per l'affido del servizio di gestione del canile e gattile regionale; progetto "RiUscire" sul reinserimento socio-lavorativo della popolazione carceraria.
Saranno trattate sei interpellanze del gruppo Progetto Civico Progressista: risultati sugli studi delle ricadute economiche e ambientali a seguito della chiusura del tunnel del Monte Bianco; motivazioni della procedura di nomina del Presidente del Consiglio di amministrazione della Sitrasb; interventi per sanare il mancato riconoscimento del bonus docenti agli educatori; processo di decarbonizzazione della Cogne acciai speciali e riduzione generale dei consumi fossili e di energia rinnovabile entro il 2030; studio sulla fattibilità del collegamento intervallivo di Cime Bianche; prestazioni odontoiatriche garantite dal servizio sanitario regionale e informazioni su eventuali modifiche del servizio.
Sei sono anche le interpellanze del gruppo Rassemblement Valdôtain: interventi legislativi di recepimento del Testo unico sulla semplificazione amministrativa per l'impiego di impianti alimentati da fonti di energie rinnovabili; approfondimenti sulla possibilità di avviare un'azione congiunta tra l'Ente parco Gran Paradiso e quello del Mont Avic per la realizzazione di progetti "Programma parchi per il clima"; interventi di edilizia scolastica nel comune di Pont-Saint-Martin; iniziative per arginare il calo delle nascite; aggiornamenti sul cronoprogramma dei lavori di realizzazione del corpo G3 di ampliamento delle centrali tecnologiche dell'ospedale Parini; aggiornamento delle disposizioni sulle sponsorizzazioni nel settore sportivo.
All'ordine del giorno figurano anche cinque mozioni, di cui una rinviata dalla precedente adunanza,
Il gruppo Forza Italia ha depositato tre mozioni: inclusione del progetto "Mangiare bene per crescere meglio" nei Piani dell'offerta formativa scolastica; predisposizione di risorse per la ristrutturazione di unità abitative dell'Arer; individuazione di misure integrative ai percorsi di tutela per l'erogazione di prestazioni sanitarie per il rispetto dei tempi di attesa.
Il gruppo Rassemblement Valdôtain discuterà due mozioni: la prima chiede l'avvio di iniziative per sensibilizzare l'azione del Governo nazionale a sostegno dei cittadini beneficiari del Superbonus 110% che hanno subito truffe, mentre la seconda riguarda la valorizzazione dell'area megalitica in vista delle celebrazioni del 2050° anno della fondazione di Augusta Praetoria.
Infine, sarà trattata una risoluzione presentata dai gruppi Union Valdôtaine, Federalisti Progressisti- Partito Democratico, Pour l'Autonomie, Stella Alpina, Rassemblement Valdôtain e Progetto Civico Progressista sulla modifica di alcune disposizioni nazionali relative al sistema di trasporto Ncc (Noleggio con conducente).
L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile l'App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung e per dispositivi Apple quali ad esempio Apple TV, iPhone, iPad e Mac (l'App Store Apple contiene l'elenco completo delle compatibilità). Consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore."
La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio.
LT
Comunicato n° 12 del 13 gennaio 2025
Consiglio del 14 e 15 gennaio: iscritti quattro punti all'ordine del giorno suppletivo
L'ordine del giorno del Consiglio Valle, convocato martedì 14 e mercoledì 15 gennaio 2025, è stato integrato da quattro interrogazioni a risposta immediata.
La prima, depositata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste, si occupa del linguaggio utilizzato via social da un Consigliere regionale; la seconda, del gruppo Progetto Civico Progressista, chiede notizie sull'intitolazione di una via da parte del Comune di La Thuile; la terza, del gruppo Forza Italia, riguarda il riconoscimento delle indennità di bilinguismo ai dipendenti delle società controllate o partecipate dalla Regione; la quarta, del gruppo Rassemblement Valdôtain, chiede conto dei lavori sulla bretella autostradale Ivrea/Santhià.
Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 62 punti.
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LT
Comunicato n° 13 del 14 gennaio 2025
Un minuto di silenzio in ricordo di Augusto Rollandin e Paolo Vitelli
La prima adunanza del 2025 del Consiglio Valle, convocata oggi martedì 14 e domani mercoledì 15 gennaio, si è aperta con un minuto di silenzio in ricordo dell'ex Consigliere regionale Augusto Rollandin e dell'Ami de la Vallée d'Aoste Paolo Vitelli.
Augusto Rollandin aveva iniziato la sua carriera politica nel 1975 con la sua elezione a Sindaco di Brusson. Nel 1978 l'ingresso in Consiglio Valle nelle file dell'Union Valdôtaine, confermando la sua elezione in più Legislature e ricoprendo per lungo tempo la carica di Presidente della Regione Valle d’Aosta: dal 1984 al 1988, dal 1988 al 1990, dal 2008 al 2013 e dal 2013 al 2017. Nel 2018, venne riconfermato Consigliere regionale, sempre nella lista dell’UV, ma alle elezioni anticipate di settembre 2020 si presentò nella nuova lista Pour l’Autonomie - Per l’Autonomia e venne eletto con 1.085 voti di preferenza. Si dimise da Consigliere regionale in questa Legislatura a inizio gennaio 2024 per motivi di salute. È deceduto ad Aosta il 22 dicembre 2024.
Il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, nel ricordare «l'uomo che ha segnato la politica e le istituzioni valdostane», ha espresso il cordoglio a nome dell'Assemblea e le condoglianze alla famiglia.
A rendere omaggio ad Augusto Rollandin in Aula anche il Capogruppo di PlA Aldo Di Marco - che ha evidenziato «le sue innate e non comuni doti politiche, tra cui un'impressionante lucidità nell'interpretare il passato e il presente, un'eccezionale lungimiranza nel saper leggere il futuro non solo del domani ma soprattutto del dopodomani» -, la Consigliera di Lega VdA Raffaella Foudraz - che ha parlato di «uomo presente sempre e ovunque, dalla straordinaria intelligenza» -, il Vicecapogruppo di Forza Italia Mauro Baccega - per il quale Rollandin è stato «illuminante, concreto, maestro di politica e uomo del fare» -, il Capogruppo dell'UV Aurelio Marguerettaz - che ha sottolineato il suo essere «uomo politico di grande spessore ma anche la sua profonda conoscenza del territorio, cifra del suo successo» -, il Capogruppo di Rassemblement Valdôtain Stefano Aggravi - pour qui «sa disparition marque la fin d’une époque qui a profondément marqué l’histoire de la Vallée d’Aoste» -, la Capogruppo di PCP Erika Guichardaz - che ha ricordato «il politico che pur ricoprendo ruoli importanti non ha mai dimenticato il mondo agricolo, il Presidente che esigeva risposte certe e celeri, l'uomo presente sul territorio» -, il Capogruppo di FP-PD Paolo Cretier - che ha parlato «di pagine piene delle sue attività politiche e amministrative, dell'uomo con un profondo rispetto per le istituzioni» -, il Capogruppo di Stella Alpina Carlo Marzi - per il quale «l'unionismo Rollandiniano ha incarnato un periodo storico nel quale la politica era forte e produceva politici di primo livello ma anche una forte contrapposizione, che oggi bisogna superare» -, il Vicecapogruppo di PlA Marco Carrel - per il quale «possiamo dirlo, chi più direttamente chi meno, chi più ad alta voce chi meno per mille motivi, io ho scelto di dirlo sempre e non ho mai avuto problemi a dirlo, tanto meno oggi: merci de tot Gueste!» -, il Presidente della Regione, Renzo Testolin - pour qui la Vallée d'Aoste «perd un personnage de premier plan, un autonomiste convaincu qui laissera encore des mots à dépenser et des moments à partager.»
Paolo Vitelli, fondatore di Azimut Benetti, gruppo italiano attivo nel settore della cantieristica navale, era stato insignito Ami de la Vallée d'Aoste nel 2011: profondamente affezionato alla Val d'Ayas, appassionato di montagna, ha contribuito allo sviluppo turistico della Val d'Ayas attraverso la creazione di alberghi di qualità in antichi fabbricati rurali, promuovendo l'immagine della regione a livello internazionale. È deceduto ad Ayas il 31 dicembre 2024.
A ricordare Paolo Vitelli, sono stati il Capogruppo dell'UV Marguerettaz - che lo ha definito vero Ami de la Vallée d'Aoste, personalità che ha dedicato tempo e risorse alla Val d'Ayas dando un segno concreto della sua presenza - e il Presidente della Regione, Renzo Testolin - che ha evidenziato il suo essere imprenditore di successo e profondo conoscitore della montagna e della realtà valdostana.
Le Président Testolin a aussi exprimé le deuil pour la perte de Pierrette Bovio, grande interprète du Charaban, et Luciano David, ancien Syndic et Conseiller communal d'Aymavilles.
SC
Comunicato n° 14 del 14 gennaio 2025
Question time sull'utilizzo di linguaggio consono da parte di un Consigliere regionale
Con un'interrogazione a risposta immediata presentata nella seduta consiliare del 14 gennaio 2025, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato all'attenzione dell'Aula l'utilizzo di un linguaggio inappropriato da parte di un Consigliere regionale.
«Sul profilo social di un appartenente alla maggioranza, abbiamo letto una nuova discutibile versione della filastrocca "La Befana vien di notte" - ha commentato la Consigliera Raffaella Foudraz -. Vorremmo sapere se il Governo condivide i pensieri espressi in questa rivisitazione del testo, ripresa da numerosi giornali valdostani o se intende dissociarsene.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin ha rilevato che «qualsiasi affermazione che porta a valorizzare iniziative di violenza o di intolleranza, da qualsiasi parte arrivi, non è assolutamente positiva in un contesto generale che, invece, avrebbe bisogno più di messaggi di solidarietà, tolleranza e pace.»
«Probabilmente il Consigliere in questione quando era piccolo non riceveva niente in dono dalla dolce vecchietta e ha pensato di ritrarla in vesti non consone a racconti per bambini - ha ironizzato la Consigliera Foudraz -. Singolare che il componente della maggioranza riporti l'immagine di una Befana che "dà botte ai fascisti" quando si è sempre fatto paladino di una filosofia permeata di pacifismo e contro ogni forma di discriminazione. Sul declamato "sole rosso dell'avvenire" c'è una grande ombra che gli oscura vista e pensieri portandolo a vedere fantasmi fascisti ovunque, in tutte le persone che non la pensano come lui: atteggiamenti tipici di una certa sinistra che li utilizza per mobilitare il proprio elettorato. Mi auguro che, come già avvenuto in passato, vengano presi dei provvedimenti perché è impensabile che una persona che riveste certe cariche istituzionali fomenti la violenza.»
LT
Comunicato n° 15 del 14 gennaio 2025
Question time sull'intitolazione di una nuova via a La Thuile
La "via delle Balle" recentemente intitolata dal Comune di La Thuile per le persone senza fissa dimora, è stata oggetto di una interrogazione a risposta immediata del gruppo Progetto Civico Progressista presentata nella seduta consiliare del 14 gennaio 2025.
«Seguendo la normativa, il Comune ha scelto di istituire una nuova via fittizia dove iscrivere i senza tetto e i senza fissa dimora che eleggono domicilio nel Comune senza indicare un vero recapito, ritenendo di non fare ricorso al toponimo utilizzato da altri comuni in questi casi, e cioè "via della Casa comunale" o similare - ha riferito la Consigliera Chiara Minelli -. Questo perché, secondo quanto dichiarato dal Sindaco, avrebbe potuto generare confusione ma anche per stigmatizzare in modo ironico un obbligo che per una realtà come La Thuile non ha molto senso. Noi riteniamo che l'iter adottato, oltre che la scelta di "via della Balle", siano discutibili e chiediamo se la delibera inviata dall'Amministrazione comunale alla Regione possa essere accettata alla luce delle disposizioni di legge e del carattere istituzionale dell'iniziativa.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha risposto che «la Struttura enti locali della Presidenza della Regione sta già analizzando la questione che non riguarda la toponomastica e quindi la competenza regionale primaria, bensì l'anagrafe che riguarda anche le persone senza fissa dimora. Persona senza fissa dimora non sono solo i cosiddetti “clochard” o “vagabondi” o “barboni” con un termine politicamente scorretto, ma è chi non ha in nessun Comune la dimora abituale che è elemento necessario per l’accertamento della residenza. Per esempio, possono essere girovaghi, artisti delle imprese dello spettacolo viaggianti, commercianti e artigiani ambulanti: per queste persone, la legge prevede la possibilità dell’iscrizione anagrafica nel Comune di domicilio anche solo per avere un recapito e per ottenere le certificazioni anagrafiche che possano essere loro utili. Ciò comporta che i Comuni devono individuare una via convenzionale, che non esiste nella realtà, in cui iscrivere le persone senza fissa dimora. Come dicevo gli uffici regionali stanno esaminando la deliberazione adottata per poi confrontarsi con il Comune.»
La Consigliera Minelli ha replicato: «Se si seguisse l'esempio del Comune di La Thuile, a breve potremmo avere decine di "via delle Balle" in Valle d'Aosta: è una cosa inopportuna e basta cambiare una vocale nella preposizione, che il nome di questa via può diventare potenzialmente offensivo per le persone che vi potrebbero essere iscritte. È un adempimento burocratico, un atto istituzionale, non una carnevalata di dubbio gusto. È opportuno che vadano fatti i dovuti approfondimenti come detto dal Presidente e che poi si agisca di conseguenza, chiedendo di cambiare la denominazione. Riteniamo che la Regione, in collaborazione con il Celva, dovrebbe dare delle indicazioni al fine di trovare un nome convenzionale per questa tipologia di via, da utilizzare uniformemente in tutti i comuni della Valle d'Aosta.»
SC
Comunicato n° 16 del 14 gennaio 2025
Question time sul riconoscimento del bilinguismo nelle società partecipate della Regione
Il riconoscimento dell'indennità di bilinguismo nelle società a partecipazione regionale è stato oggetto di un'interrogazione a risposta immediata presentata dal gruppo Forza Italia nella seduta consiliare del 14 gennaio 2025.
«Sulla base dei dati Inps risulta che, nel settore privato, la nostra regione ha gli stipendi più bassi d'Italia - ha affermato il Vicecapogruppo Mauro Baccega -. A luglio 2023 era stata discussa una mozione in cui si chiedeva al Governo di effettuare una ricognizione sui dipendenti delle società partecipate e controllate dalla Regione i cui concorsi prevedono il superamento iniziale dell'accertamento di conoscenza del francese/italiano. Vorremmo sapere se, a seguito della ricognizione, siano state sviluppate delle iniziative per il riconoscimento dell'indennità di bilinguismo.»
«Le analisi Inps evidenziano da tempo che in Valle d’Aosta gli stipendi medi nel settore privato sono inferiori a quelli delle altre regioni del Nord Italia, ma si tratta - appunto - delle retribuzioni del settore privato - ha commentato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. Un problema che abbiamo già affrontato in più occasioni, le cui cause sono molteplici: la crescita minore del Pil italiano rispetto al resto d’Europa, la maggiore tassazione sul lavoro, la prevalenza in Valle di settori come costruzioni, turismo e agricoltura che hanno retribuzioni mediamente più basse rispetto ad altre aree dove si concentrano ad esempio le grandi multinazionali o le attività finanziarie e assicurative che hanno retribuzioni superiori; la ripresa dell’inflazione e l’effetto distorto dei contratti nazionali di lavoro, ai quali fanno riferimento le società a controllo pubblico, che non tengono in conto le differenze territoriali del costo della vita. Una questione ampia che riguarda il tema complesso dell’attrattività territoriale, non risolvibile esclusivamente con un’indennità di bilinguismo da riconoscere ai dipendenti delle società partecipiate o controllate che rappresentano peraltro una minima parte dell'impiego nel settore privato. L'Amministrazione è comunque molto sensibile al fenomeno e lavora per dare dignità al lavoro, in questo senso si sta muovendo principalmente nel comparto pubblico e in tutti gli ambiti dove il suo intervento può essere possibile e dirimente.»
«Il costo della vita in Valle è tra i più alti d'Italia - ha sottolineato il Vicecapogruppo Baccega -. Sulle controllate e partecipate non c'è un'uniformità di comportamento ed è necessario attivarsi fin da ora per colmare questo gap. Siamo disponibili a una collaborazione con la maggioranza o, diversamente, ci adopereremo in autonomia proponendo delle iniziative sul punto.»
LT
Comunicato n° 17 del 14 gennaio 2025
Question time sulla bretella autostradale Ivrea-Santhià
Con una interrogazione a risposta immediata illustrata dal gruppo Rassemblement Valdôtain nella seduta consiliare del 14 gennaio 2025 è stata nuovamente affrontata la questione dei lavori autostradali sulla bretella Ivrea-Santhià.
«Apprendiamo che i lavori sono prorogati fino ad aprile ma anche che l'Assessore Bertschy, dopo un sopralluogo al cantiere dove si sta realizzando il bypass tra l'autostrada A5 e l'A4, ha parlato di "mettere un piede sull'acceleratore" - ha detto il Capogruppo Stefano Aggravi -. Urge quindi sapere quali siano i tempi per rendere nuovamente fruibile questo tratto autostradale, che sta creando problemi ai flussi turistici e alla nostra economia.»
«Stiamo cercando di dare continuità politica all'azione intrapresa con il concessionario precedente per risolvere temporaneamente la circolazione su quel tratto - ha risposto l'Assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile, Luigi Bertschy -. I lavori sono partiti a inizio autunno e dovevano essere conclusi prima delle vacanze di Natale, ma poi sono stati posti a livello ministeriale, problemi autorizzativi che hanno ritardato l’inizio delle opere. Grazie ad un intervento delle due Regioni e del Ministero dei trasporti si è potuto avviare il cantiere. Dalla mia recente visita, ho appurato che le lavorazioni stanno andando avanti in maniera importante e i funzionari del Ministero ci hanno rassicurati anche sulla fase autorizzativa che seguirà la conclusione dei lavori. Stiamo ora organizzando un incontro con i nuovi concessionari con l'obiettivo di ribadire la necessità di procedere il più velocemente possibile. Informeremo il Consiglio non appena avremo nuovi aggiornamenti. La realizzazione del "by pass" è uno dei problemi, ma il più importante è la rimessa in sicurezza dei due viadotti ed è su questo che stiamo ponendo grande attenzione politica, nonostante il cantiere sia in Piemonte, per far sì che sia ristabilita la piena fruibilità del tratto autostradale.»
«Effettivamente il vero problema sono i viadotti e il futuro del collegamento - ha replicato il Capogruppo Aggravi -. Oltre al danno, la beffa: oltre alle code che vengono generate, le strozzature nei due sensi di marcia mettono in pericolo anche la stessa sicurezza di chi usufruisce l'autostrada. Ci auguriamo che i lavori terminino quanto prima e che ci sia un'attenzione particolare su tutto l'asse viario.»
SC
Comunicato n° 18 del 14 gennaio 2025
Question sur les données sur les dialectes parlés en Vallée d'Aoste
Lors de la séance du Conseil du 14 janvier 2025, le groupe Lega Vallée d’Aoste a demandé des informations sur les données statistiques concernant les dialectes parlés en Vallée d’Aoste.
«Lors de la Journée internationale de la montagne, qui a également célébré les 25 ans de la loi nationale sur la protection des minorités linguistiques (n° 482/1999) à Gressoney-Saint-Jean, le Président de la Région a présenté une statistique de 2021 transmise au Ministère, selon laquelle 67 % de la population comprend ou parle les dialectes et 45 % les utilise presque quotidiennement - a rappelé le Vice-Chef de groupe Erik Lavy -. Nous aimerions savoir de quelle statistique il s’agit et en vertu de quelle législation elle est réalisée et transmise au Ministère.»
«L'information au Ministère de l’intérieur rentre dans le cadre de la communication annuelle sur le suivi de la mise en œuvre de la Convention-cadre pour la protection des minorités nationales, signée à Strasbourg le 1er février 1995 - a détaillé le Président de la Région, Renzo Testolin -. Il n'y a pas eu de mises à jour significatives par rapport à ce qui avait été indiqué dans les communications précédentes relatives à la réalisation des mesures de protection en faveur des minorités linguistiques et aucune enquête récente n’a été effectuée sur ce thème. Les chiffres indiqués sont considérés substantiellement stables, au vu d’autres données disponibles, comme le fait que 73 cours de patois ont été organisés durant ces dix dernières années, que deux cours de langue walser ont été activés depuis 2023 et que près de 5.000 personnes y ont participé. Par ailleurs, au cours des dix dernières années (2014-2024), des enfants des écoles de l’enfance, élémentaires et moyennes avec leurs enseignants se sont inscrits au Concours Cerlogne, pour un total de plus de 21.300 participants. En 2025, le Concours se tiendra à Aoste, à l’occasion des célébrations du 2050e anniversaire de la fondation de la ville et on attend 1.400 participants. Depuis deux ans, des collaborations ont été mises en place avec les écoles valdôtaines dans le cadre du "Projet de civilisation valdôtaine", qui comprend des cours en français et en francoprovençal, ainsi que sur le portail internet www.patoisvda.org, qui est géré par le Guichet linguistique du francoprovençal Lo Gnalèi, dont l’activité a commencé en 2008. En 2024, ce portail a été visité par 114.000 utilisateurs, dont 61.000 situés en Italie, 26.000 en France et les autres dans différents Pays comme la Suisse, la Russie, le Canada et les États-Unis. Donc, le fait de définir comme "minoritaires" les langues et les cultures locales n’est peut pas être particulièrement approprié à notre région, car non seulement elles ne disparaissent pas, mais elles restent bien vivantes et continuent de se diffuser.»
Le Vice-Chef de groupe Lavy s’est dit «étonné par cette “réponse à la valdôtaine” où tout va bien! L’information transmise au Ministère ne fournit presque aucune donnée: quels sont les dialectes parlés? S’agit-il uniquement des langues valdôtaines, ou aussi de dialectes comme le calabrais, qui est assez répandu chez nous, ou encore de la langue chinoise et arabe? Nous n’avons aucune recherche récente sur ce sujet et notre demande de recensement a été rejetée. On nous dit que 45 % de la population parle en dialecte, mais selon l’étude de l’Istat, le pourcentage est de 19,8 %. Un écart vraiment important! Nous avons proposé de lier l’aspect touristique de la Vallée du Lys avec le monde germanophone, mais notre proposition a été rejetée par ce Gouvernement, qui, au contraire, à Gressoney-Saint-Jean proposait cette idée comme fondamentale. Quelle hypocrisie! Il est nécessaire d’être clair à ce sujet et de ne pas prétendre que tout va bien: la question linguistique ne doit pas être négligée. »
La séance est suspendue et reprend à 15h00.
LT
Comunicato n° 19 del 14 gennaio 2025
Interrogazione sulla povertà energetica
Nella seduta consiliare del 14 gennaio 2025, il gruppo Forza Italia ha presentato un'interrogazione sulla povertà energetica in Valle d'Aosta.
Il Capogruppo Pierluigi Marquis ha ricordato «la necessità, emersa in occasione della discussione del bilancio con le parti sociali e i consumatori, di un intervento strutturale per far fronte alle difficoltà delle famiglie di sostenere i costi energetici. È stata fatta anche una raccolta firme per la riduzione delle bollette elettriche attraverso un ristoro regionale, considerata inammissibile dalla Commissione regionale per i procedimenti referendari. Il Governo ci può confermare che la povertà energetica interessa il 7,7% dei valdostani? Esiste un report quantitativo e qualitativo su questo fenomeno? È una tematica che rientra nelle priorità politico-amministrative?»
L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha confermato «i dati dell’Osservatorio nazionale della povertà energetica (Oipe), un istituto con funzioni di monitoraggio del fenomeno e di proposta di misure di contrasto alla povertà energetica nonché di supporto all’elaborazione della strategia nazionale. Sono dati, quindi, che danno informazioni anche sul piano territoriale, in modo da poter mettere in atto tutte le attività per agire su questo tema.»
«Il tema della povertà energetica - ha aggiunto - è stato inserito nel Piano energetico ambientale regionale (Pear) al 2030, approvato lo scorso anno dal Consiglio regionale: rientra pertanto tra gli obiettivi politici e amministrativi della Regione. Le azioni saranno oggetto di un lavoro che il Pear assegna in modo trasversale a tutti gli Assessorati ed è previsto un tavolo interistituzionale che prevede l'attivazione di un monitoraggio continuo. Il 27 gennaio, il tavolo si riunirà per fare un primo report che consentirà di intervenire sulle azioni prioritarie e strategiche da mettere in atto nella programmazione dei vari interventi. La riduzione dei consumi e l'efficientamento energetico sono temi per diminuire i costi per la comunità, ma altrettanto importante è il sostegno alle famiglie in difficoltà: da qui la trasversalità del tavolo. Dal monitoraggio della povertà energetica saranno adottate le misure che dovranno avere una visione sinergica e trasversale, con l'obiettivo di ridurre i consumi ma anche di dare sostegno a chi ha bisogno. Una delle azioni immediate potrà essere la costituzione di tavoli tematici per monitorare la situazione e avere dei dati territoriali al fine di predisporre le misure necessarie.»
«In questi ultimi anni - ha replicato il Capogruppo Marquis -, il tema dell'energia è molto sentito dalle famiglie a seguito delle forti oscillazioni dei prezzi dovute a questioni di carattere geopolitico. Anche in Valle d'Aosta, il rapporto dell'Oipe consegna dei dati allarmanti, perché significa che 10mila valdostani soffrono di povertà energetica. Le stesse parti sindacali hanno chiesto una misura di riduzione del costo dell'energia in Valle d'Aosta, perché non ci si può più accontentare della politica delle sovvenzioni indirette. I valdostani si trovano nella condizione di pagare l'energia a livelli molto elevati: al di là del Pear, bisogna quindi ridurre il costo dell'energia. Abbiamo anche le armi per affrontarlo, con bilanci importanti: l'approccio, oltre che ambientale, deve essere di vero e proprio sostegno alle famiglie.»
SC
Comunicato n° 20 del 14 gennaio 2025
Interrogazione sulle opere di mitigazione del rischio della frana del Mont de La Saxe
Con un'interrogazione, presentata nella seduta consiliare del 14 gennaio 2025, il gruppo Rassemblement Valdôtain è tornato sulla questione del movimento franoso del Mont de La Saxe e sulla realizzazione delle opere di mitigazione del rischio idrogeologico.
In particolare, il Capogruppo Stefano Aggravi ha chiesto di conoscere l'avanzamento delle attività propedeutiche alla realizzazione della galleria di bypass, a seguito della gara per l'affido della progettazione di fattibilità tecnica ed economica dell'infrastruttura, nonché lo stato di messa in opera del vallo di contenimento del rischio idrogeologico realizzato a ridosso degli abitati di Entrèves e La Palud.
«La frana ha un volume di circa 8,3 milioni di metri cubi e nel 2014 è stato approvato dal Capo Dipartimento della protezione civile il Piano degli interventi che si articola su tre linee: potenziamento del sistema di monitoraggio, realizzazione di opere di drenaggio dal corpo di frana e realizzazione di un vallo di protezione dell’abitato di Entrèves e di La Palud - ha ricordato l'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet -. Per assicurare il regolare deflusso della Dora di Ferret nella zona di La Palud e Entrèves si sono studiate diverse soluzioni nel corso degli anni, per arrivare, nel 2020, a decidere di procedere con la realizzazione di una galleria di bypass con funzione drenante che consente di deviare in sicurezza la Dora nel caso di un collasso franoso che ostruisca il corso d’acqua e di svolgere una funzione secondaria di drenaggio profondo del corpo di frana, contribuendo a ridurre la sua velocità di spostamento. Il progetto, consegnato nel mese di novembre 2024, prevede la realizzazione di una galleria di bypass idraulico con lunghezza di 1.183 metri e con sezione circolare del diametro netto interno di 4,7 metri con un costo stimato di circa 52 milioni di euro. L’opera consentirebbe di deviare le acque della Dora in caso di ostruzione dell’alveo e di drenare le acque profonde del versante. Si tratta, per altro, di acque di ottima qualità chimico-fisica potrebbero essere captate per rifornire l’acquedotto del Comune di Courmayeur. Le valutazioni sui costi, impatti e potenzialità del progetto, magari ulteriormente migliorato, sono appena iniziate e proseguiranno nei prossimi mesi anche con un confronto con l’Amministrazione comunale di Courmayeur. Il vallo, invece, è pienamente operativo e la sua costruzione è stata ultimata da tempo. Della manutenzione ordinaria e dello sfalcio si occupa il Comune di Courmayeur che sta seguendo anche gli aspetti legati al raccordo dei piani comunali (di protezione civile e di individuazione degli ambiti inedificabili). L’opera pur essendo monitorata è relativamente recente, per tale tipologia di costruzione, e non richiede al momento interventi importanti di manutenzione straordinaria.»
«È necessario avere un sistema drenante e realizzare il bypass sperando di non doverlo mai utilizzare - ha commentato il Capogruppo Aggravi -. Per ora, più che l'opera, stanno crescendo i numeri del finanziamento. Ai tempi dell'Assessore Borrello si parlava di 10 milioni di euro, poi siamo passati ai 20 dell'Assessore Marzi e ora siamo saliti a 52. Una cifra importante che fa riflettere e non so se dopo la realizzazione di questo progetto si potrà dare corso a qualcos'altro: servirà fare una valutazione di costo/opportunità attingendo a finanziamenti di provenienza terza rispetto a quelli regionali.»
LT
Comunicato n° 21 del 14 gennaio 2025
Interrogazione sulle pratiche arretrate di accertamento dell'invalidità
Le visite di accertamento per l'invalidità sono state oggetto di dibattito nella seduta consiliare del 14 gennaio 2025 con un'interrogazione presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista.
La Capogruppo Erika Guichardaz, nel segnalare che «sono ancora numerosi gli utenti in attesa di visita da parecchi mesi e molti sono persone anziane o fragili che hanno bisogno del riconoscimento dell'invalidità per poter far fronte a tutte le spese necessarie e non procrastinabili per il loro accudimento», ha voluto conoscere la situazione delle pratiche arretrate.
L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha evidenziato che «a seguito dell’emergenza Covid si è determinato un importante rallentamento nell’espletamento delle procedure di concessione di invalidità, cui è collegato un incremento esponenziale delle domande dovuto all'invecchiamento della popolazione valdostana. Lo sforzo del Dipartimento politiche sociali si è concentrato soprattutto sulla riorganizzazione delle Commissioni con l’obiettivo di aumentare il numero delle sedute per supplire in una qualche misura alla cronica carenza di medici che non consente di convocare le Commissioni con una frequenza adeguata a poter soddisfare le richieste. Il continuo aumento delle domande di invalidità andrà affrontato anche con un potenziamento della Struttura regionale competente e una politica di incentivazione dei medici che partecipano alle Commissioni.»
L'Assessore ha quindi dettagliato i dati relativi alle domande: «Nel 2023, su 6217 istanze pervenute ne sono state istruite e concluse 5.804, così come sono state concluse tutte le 211 istanze che rimanevano come arretrato 2022. Inoltre, sono state effettuate 846 visite di revisione. Nel 2024, su 6.811 istanze pervenute, ne sono state istruite e concluse 6.030 e sono state concluse tutte le 413 istanze che rimanevano del 2023. Le visite di revisione effettuate sono state 776. Alla data del 31 dicembre 2024, risultano 368 pratiche da evadere che sono riferite a quelle presentate negli ultimi 6 mesi dell'anno. Le istanze sono esaminate dalle Commissioni mediche secondo l’ordine cronologico di presentazione e comunque di norma entro 120 giorni dalla presentazione: tale termine non sempre è rispettato in quanto le leggi di riferimento dispongono di andare in deroga all’ordine cronologico di arrivo in presenza di gravi e comprovati motivi di urgenza sanitaria, per i malati oncologici e per i minori.»
«Continuiamo a sentir parlare dell'emergenza Covid rispetto a questa problematica - ha replicato la Capogruppo Guichardaz -, anche se sono passati oltre quattro anni e ogni volta ci viene detto che gli uffici saranno potenziati. Dietro una pratica di invalidità c'è la necessità per questi soggetti di avere o degli sgravi o di poter accedere a dei servizi. Non mi risulta che siano rispettati i 120 giorni: ho avuto numerose segnalazioni di persone che stanno aspettando da oltre 10 mesi. Se mancano i geriatri, cerchiamo di fare in modo che si possa usufruire comunque di una visita geriatrica in altro modo. Visto l'aumento esponenziale delle domande e il progressivo invecchiamento della popolazione, il potenziamento degli uffici deve essere una assoluta priorità di questa Amministrazione perché sicuramente l'esigenza continuerà ad essere in aumento. Sollecito l'Assessore ad occuparsene con una certa urgenza.»
SC
Comunicato n° 22 del 14 gennaio 2025
Interpellanza sul regolamento delle riduzioni del pedaggio autostradale per residenti
Nella seduta consiliare del 14 gennaio 2025, le modalità di riconoscimento delle agevolazioni del pedaggio autostradale per i residenti sulle tratte gestite dalle società Sav e Rav sono state al centro di un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste.
«Il regolamento dà diritto a uno sconto sulla tratta scelta dall'utente comprovata dai rilevamenti elettronici di ingresso e uscita e non dice nulla in merito alla successiva percorrenza di un'altra tratta a tariffa ordinaria - ha ricordato il Consigliere Luca Distort -. Ad alcune persone, però, non è stata riconosciuta l'agevolazione, forse perché, dopo essere uscite al casello da loro indicato come "fine tratta", hanno poi proseguito il viaggio rientrando in autostrada. Chiediamo al Governo se sia a conoscenza della situazione e se ritenga giusta la perdita di questo beneficio; se intende consentire l'applicazione di una formula di beneficio di tariffazione agevolata realmente in grado di ridurre i costi di percorrenza autostradale (compreso il rimborso in caso di annullamento indebito dell'agevolazione) e come intende procedere in interlocuzione con Sav e Rav.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin ha riferito che «in assenza di maggiori dettagli, le società concessionarie, non sono state in grado di individuare il problema rappresentato. Le eventuali anomalie di registrazione del pedaggio segnalate dall’interpellanza, per poter essere verificate, sia da parte dei fornitori del servizio (quali, ad esempio, Telepass e UnipolMove), sia da parte delle concessionarie, quali esattori del pedaggio, devono essere riferite ad uno specifico transito, valutate nel dettaglio e risolte caso per caso. Bisogna quindi che le persone interessate documentino le anomalie rilevate, circostanziando quanto accaduto direttamente agli uffici competenti dei gestori autostradali e ci rendiamo direttamente disponibili a fare da tramite per gli approfondimenti del caso.»
«Sulla base della risposta pare che non ci siano delle condizioni conclamate di revoca nel caso che abbiamo rappresentato - ha commentato il Consigliere Distort -. Suggeriremo alle persone interessate di contattare gli uffici di Rav e Sav per regolarizzare il mancato riconoscimento dello sconto. I trasporti in Valle d'Aosta sono davvero penalizzati e l'autostrada è un'infrastruttura determinante in questo settore perché, in questo particolare momento storico, è l'unico mezzo di collegamento veloce. La scontistica prevista assume quindi un valore doppiamente importante.»
SC
Comunicato n° 23 del 14 gennaio 2025
Interpellanza sul progetto "Arvier agile"
Il progetto "Arvier agile" è stato nuovamente oggetto di dibattito con un'interpellanza illustrata dal gruppo Forza Italia nella seduta consiliare del 14 gennaio 2025.
«Dopo aver letto la relazione della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti su questo progetto, finanziato dal Pnrr per 20 milioni di euro, sono aumentate le nostre perplessità sulla sua realizzazione - ha affermato il Vicecapogruppo Mauro Baccega -. Chiediamo al Governo se vi siano ragionevoli certezze di riuscire a completare il progetto entro il 30 giugno 2026 e se sia stato fatto uno studio sugli impatti che avrà l'investimento in termini di incremento di spesa corrente. Se il progetto non sarà completato entro il termine, le risorse del Pnrr saranno rimodulate dal Ministero: interverrà la finanza regionale per sostenere gli interventi a completamento dell’opera?»
«Il progetto rappresenta una straordinaria opportunità per il rilancio culturale, sociale ed economico dei borghi di Arvier e Leverogne - ha ricordato l'Assessore ai beni e attività culturali, Jean-Pierre Guichardaz - e si articola in tre principali componenti: interventi immateriali (Lab), con cinque laboratori dedicati alla co-progettazione e sperimentazione di soluzioni innovative che rispondano ai bisogni delle comunità locali; interventi infrastrutturali, con sei progetti chiave volti a creare spazi destinati ai laboratori e a migliorare la fruibilità dei borghi per residenti, giovani, turisti e ricercatori (creazione di spazi di coliving/coworking - Maison Luboz, Borgo di Leverogne -, trasformazione dell’ex scuola materna in Agile Agorà Arvier, il Museo del Futuro Alpino presso il Castello La Mothe e il Museo dell’arte sacra); azioni trasversali con due iniziative finalizzate a garantire la gestione efficace del progetto e a promuovere il territorio attraverso un'efficace strategia di comunicazione.»
L'Assessore ha specificato che «il Comune di Arvier è il soggetto attuatore; la Regione è di supporto tecnico e monitoraggio e ha istituito un gruppo di lavoro che si riunisce mensilmente per fornire assistenza al Comune e garantire il rispetto delle tempistiche; il Ministero della cultura, in qualità di Amministrazione titolare del progetto, supervisiona l’attuazione, verifica il rispetto degli obiettivi e dei tempi. Nonostante i tempi ristretti di attuazione, gli attori coinvolti nel progetto stanno collaborando in sinergia per completare le attività entro il 30 giugno 2026. Il 10 dicembre scorso si è svolto un incontro con l’Unità di missione del Ministero della cultura, durante la quale sono state discusse le problematiche rilevate e definite azioni correttive: in questa sede è stato espresso un cauto ottimismo sull'avanzamento del progetto.»
«Non era previsto dal bando iniziale uno studio specifico sugli impatti in termini di incremento della spesa corrente - ha aggiunto -, ma il Comune di Arvier ha già avviato valutazioni per quantificare i futuri costi di gestione e per individuare soluzioni che ne limitino l’entità. Questi costi, come la manutenzione ordinaria e straordinaria, saranno considerati in relazione alle ricadute di valore pubblico del progetto, che si prevede avrà benefici significativi per il territorio e le comunità locali. La modalità di rimodulazione delle risorse, in caso di mancato completamento del progetto entro il 30 giugno 2026, è stata oggetto di discussione nell’ambito del confronto trilaterale tra MiC, Regione e Comune di Arvier. Tuttavia, ad oggi, il Ministero non ha ancora chiarito in maniera definitiva le modalità applicabili, e la questione sarà ulteriormente approfondita in un incontro già richiesto nell’ambito della Cabina di coordinamento regionale. Il MiC ha comunque ribadito che il raggiungimento dei target del Pnrr viene valutato a livello nazionale e che l’erogazione delle risorse è subordinata al raggiungimento di milestones e obiettivi concordati con l’Unione europea. Al momento, l’obiettivo primario è procedere speditamente per completare il progetto entro i termini stabiliti. Eventuali decisioni sul completamento degli interventi oltre la scadenza dipenderanno dalle verifiche finali della Commissione europea, che determinerà l’eventuale mantenimento o rimodulazione dei finanziamenti concessi.»
Il Vicecapogruppo Baccega ha preso atto «dell'ottimismo espresso dall'Assessore: ne siamo ben lieti, perché anche noi avremmo piacere e auspichiamo vivamente che questo progetto vada a compimento. Tuttavia, non possiamo non rilevare le perplessità espresse dalla Sezione di controllo della Corte dei Conti sulla base delle preoccupazioni dei Segretari comunali di Arvier nel 2023. Riteniamo che il gruppo di lavoro regionale avrebbe dovuto essere creato all'indomani dell'approvazione del progetto e non un anno dopo, perché il soggetto attuatore, ossia il Comune di Arvier, non poteva sostenere da solo l'attuazione del progetto.»
SC
Comunicato n° 24 del 14 gennaio 2025
Interpellanza sul degrado della stazione ferroviaria di Ivrea
Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 14 gennaio 2025, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato all'attenzione dell'Aula il tema del degrado della stazione ferroviaria eporediese nell'ambito dei lavori di elettrificazione della linea ferroviaria Ivrea/Aosta.
«Ci sono pervenute molte segnalazioni da parte di utilizzatori valdostani degli autobus sostitutivi di linea che lamentano episodi di micro-criminalità, sporcizia, impossibilità di usare la sala d'attesa occupata dai senza tetto per dormire e mancanza di servizi igienici dopo le ore 20 - ha informato il Consigliere Simone Perron -. Inoltre, gli utenti disabili subiscono delle serie limitazioni dei loro movimenti causate ad esempio dal malfunzionamento dell'ascensore che serve per spostarsi da una banchina all'altra. Vorremmo sapere se anche la Regione ha ricevuto delle segnalazioni in merito o se ne era già al corrente; se intende avviare interlocuzioni con il Comune di Ivrea e tutti gli altri attori coinvolti per risolvere la situazione.»
«I trasporti sono un tema delicato e il Ministro Salvini lo sa bene! - ha esordito l'Assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile, Luigi Bertschy -. Le segnalazioni sono giunte anche a noi che, puntualmente, verifichiamo il rispetto dell'erogazione dei servizi stabiliti dai contratti, i quali vedono coinvolti una molteplicità di attori: per il trasporto pubblico locale l'infrastruttura è di proprietà di Rfi, la gestione è di Trenitalia e alcuni servizi sono legati alle iniziative delle Amministrazioni comunali, mentre il contratto è gestito dalle Regioni sulla base della competenza territoriale. L'anno scorso sono stati fatti circa mille controlli sull'intera tratta ferroviaria e quelli relativi alla stazione di Ivrea hanno portato alle segnalazioni evidenziate nell'iniziativa che abbiamo condiviso con il Comune di Ivrea con cui è in atto una collaborazione continua. Il Sindaco ci ha segnalato che dallo scorso mese di dicembre, l'Amministrazione ha attivato in collaborazione con l'Associazione nazionale Carabinieri di Ivrea/Banchette un servizio di supporto alla viabilità in prossimità del Movicentro e della stazione ferroviaria con pattuglie attive durante la settimana. Sono state anche installate delle telecamere che hanno consentito alle forze dell'ordine di condurre con successo operazioni di ordine pubblico contribuendo a creare un ambiente più sicuro per tutti ed è stata potenziata l'azione di Carabinieri, Polizia e Guardia di finanza. Il Comune sta anche lavorando alla riparazione dell'ascensore vandalizzato e sono state destinate risorse supplementari per l'anno in corso per aumentare la frequenza dei servizi di polizia nell'area.»
«Per l'adeguatezza della sala d'attesa, il Sindaco di Ivrea ha rimandato a Rfi le osservazioni necessarie e solleciterà un'analisi approfondita della situazione, così come la predisposizione dei servizi igienici per integrare quelli già presenti al Movicentro che rimangano accessibili anche dopo le ore 20 - ha proseguito Bertschty -. Inoltre, a seguito delle nostre segnalazioni, Rfi ha comunicato che i controlli da parte di Fs sulla sicurezza sono stati intensificati e, a partire dallo scorso mese di giugno, ci sono stati 43 interventi richiesti da Trenitalia. La soluzione della situazione ci vede tutti impegnati, ognuno per quanto di competenza e rispetto al proprio ambito territoriale. Per quanto riguarda l'elettrificazione della ferrovia, i lavori avanzano come da programma. In questi giorni alla stazione di Hône sono stati rimossi tutti i binari e, in tutte le stazioni, sono in corso le operazioni di abbattimento delle barriere architettoniche. Rfi ha comunicato di essere in linea con i tempi rispetto alle azioni di investimento programmate.»
«Non possiamo certo aspettarci che sia il Ministro Salvini a occuparsi della presenza dei senzatetto nella sala d'attesa di qualsiasi città - ha replicato il Consigliere Perron -. Nonostante la collaborazione con il Comune di Ivrea ci pare che, ad oggi, i risultati siano molto modesti se non addirittura nulli. Speriamo che questa iniziativa possa dare nuovo impulso alla situazione. Per regioni come il Piemonte e la Valle d'Aosta il settore dei trasporti è un biglietto da visita importante e, invece, assistiamo a situazioni quotidiane di degrado.»
I lavori sono sospesi. Riprendono domani, mercoledì 15 gennaio, alle ore 9.
LT
Comunicato n° 25 del 15 gennaio 2025
Interpellanza sull'adesione al programma "Parchi per il clima"
Nella seduta consiliare del 15 gennaio 2025, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha presentato un'interpellanza sull'adesione dell'Ente Parco nazionale Gran Paradiso al programma ministeriale "Parchi per il clima" e sulle possibili future sinergie con il Parco del Mont Avic.
«Si tratta di un programma molto interessante che ha come finalità la riduzione delle emissioni di CO2, la tutela e la valorizzazione della biodiversità e la promozione di politiche di sviluppo sostenibile - ha riferito il Vicecapogruppo Dennis Brunod -. Con le risorse messe a disposizione dal Ministero dell'ambiente, il Parco del Gran Paradiso ha potuto, con parte delle risorse, acquistare delle motoslitte elettriche ed effettuare interventi di efficienza energetica. Vorremmo sapere se esistono degli interventi finanziati con questo programma a beneficio delle aree contigue all'Ente parco nazionale Gran Paradiso così come previsto nel Programma; se vi è l'intenzione di effettuare degli approfondimenti sulle possibilità di accedere a questi finanziamenti per realizzare progetti comuni tra il Parco del Gran Paradiso e quello del Mont Avic, dove il Parco Gran Paradiso potrebbe comunque rimanere il soggetto capofila.»
L'Assessore al territorio e ambiente, Davide Sapinet, ha riferito che «il programma "Parchi per il Clima" rientra nelle iniziative messe in atto dal Ministero dell’ambiente nell’ambito delle attività di gestione e promozione dei parchi nazionali, la cui gestione è, appunto, di competenza del Ministero. Il programma, indirizzato esclusivamente ai parchi nazionali, non è stato concordato o comunicato alle Regioni e non si hanno notizie in merito a interventi che riguardino le aree contigue del Parco nazionale Gran Paradiso che non presenterebbero, peraltro, i requisiti per i finanziamenti definiti dal programma.»
«La questione riguarda, piuttosto, il riconoscimento da parte del Ministero dell’ambiente del ruolo determinante svolto dai parchi regionali per la tutela della biodiversità e la promozione del territorio, al pari dei parchi nazionali - ha proseguito l'Assessore -. In diverse sedi, anche da diversi organismi, prima fra tutti Federparchi, il Ministero è stato sollecitato a riconoscere questo importante ruolo, coinvolgendo i parchi regionali nelle iniziative messe in atto, attribuendo al tempo stesso, adeguate risorse. Anche in occasione di recenti incontri presso il Ministero, ci siamo fatti promotori di tali sollecitazioni: si auspica in futuro che queste possano portare a iniziative di più ampio respiro. Ricordo che come Regione stiamo portando avanti delle azioni volte a rafforzare il Parco del Mont Avic per il quale, a seguito dell'allargamento, abbiamo anche provveduto a potenziare le risorse umane.»
«Con questa iniziativa volevamo stimolare una maggiore attenzione rispetto a quanto si sta facendo in materia di promozione e valorizzazione delle aree naturalistiche - ha replicato il Vicecapogruppo Brunod -: è vero che i due Parchi fanno riferimento a normative diverse, ma le finalità e gli obiettivi per entrambi sono praticamente gli stessi, oltre ad essere anche confinanti. Mi auguro che ci sia la volontà di approfondire questa tematica, anche attraverso il coinvolgimento dei parlamentari valdostani, per verificare se ci siano possibili percorsi da intraprendere che possano andare a vantaggio delle due aree naturalistiche che sono entrambe eccellenze del nostro territorio, con grandi potenzialità e qualità da un punto di vista turistico. Questi finanziamenti sarebbero quindi molto importanti e strategici per mettere in atto degli interventi sul territorio sia per valorizzare e tutelare la nostra biodiversità sia per rilanciare al meglio l'offerta della nostra regione.»
SC
Comunicato n° 26 del 15 gennaio 2025
Interpellanza sull'edilizia scolastica a Pont-Saint-Martin
Gli interventi di edilizia scolastica nel comune di Pont-Saint-Martin sono stati oggetto di dibattito con un'interpellanza presentata dal gruppo Rassemblement Valdôtain nella seduta consiliare del 15 gennaio 2025.
«A Pont-Saint-Martin sono presenti importanti plessi scolastici di vario grado a servizio non solo dell'Unité Mont-Rose ma di tutta la bassa Valle - ha dichiarato il Consigliere Dino Planaz -. Vorremmo quindi conoscere lo stato attuale degli interventi di edilizia scolastica eseguiti e in programma con riferimento sia a quelli di iniziativa regionale che a quelli cofinanziati con il Comune o l'Unité; quali criticità permangono nei plessi in uso e cosa si intenda fare per superarle; se siano previste risorse nell'ambito del prossimo provvedimento di assestamento al bilancio regionale al fine di intervenire sulle strutture scolastiche (sia dal punto di vista manutentivo e di agibilità che per il recupero degli stabili ad oggi non in uso) presenti a Pont-Saint-Martin.»
L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha elencato gli interventi eseguiti dal Comune nel corso degli anni con fondi statali e regionali e, in particolare: « l'adeguamento antisismico delle scuole primarie Prati Nuovi e Baraing, con un finanziamento statale di 1 milione 563mila euro; a seguito della chiusura della scuola secondaria di primo grado, a causa di problemi statici, la realizzazione di una scuola temporanea prefabbricata, utilizzando finanziamenti regionali per un totale di 2 milioni 638mila euro; i lavori di consolidamento strutturale della scuola dell’infanzia Prati Nuovi, accedendo ai fondi statali 0-6 per 265 mila euro. Negli anni 2022 e 2023, il Comune ha ottenuto i seguenti finanziamenti regionali: 750mila euro per la costruzione di una nuova sede distaccata dell’Istituto musicale pareggiato e della Sfom, con un cofinanziamento comunale di 466mila euro; 900mila euro per l’adeguamento antisismico della scuola dell’infanzia Prati Nuovi; 439mila euro per la realizzazione di una mensa a servizio della scuola secondaria di primo grado. Non essendo stata ancora richiesta alla Regione l’erogazione di acconti, non si dispone di informazioni sullo stato di avanzamento degli interventi. Complessivamente, dal 2017 ad oggi, Pont-Saint-Martin ha ricevuto finanziamenti per un totale di 6 milioni e 550mila euro e ha investito risorse proprie per un ammontare di 682mila euro. Il Comune ha in previsione di realizzare un intervento di efficientamento energetico della scuola primaria Prati Nuovi, e ha richiesto alla Regione un finanziamento nel 2024 di 754mila euro (per una spesa totale di 996mila euro) che non è stato ottenuto per insufficienza di risorse disponibili, essendo state assorbite da domande aventi priorità di finanziamento.»
L'Assessore ha poi ricordato che «la competenza sull’edilizia scolastica delle scuole di base, infanzia, primaria, secondaria di primo grado, spetta agli enti locali. Dunque è il Comune di Pont-Saint-Martin che valuta lo stato dei propri edifici scolastici, le criticità presenti e gli interventi necessari e individua le modalità per finanziare gli interventi. Come avvenuto nelle ultime annualità, è intenzione dell’Assessorato al sistema educativo richiedere, anche nel 2025, l’assegnazione di risorse derivanti dall’assestamento di bilancio, per finanziare interventi di edilizia scolastica di competenza degli enti locali. Sulla base degli importi assegnati, sarà pubblicato un bando per la presentazione di domande di finanziamento, a cui potranno partecipare tutti gli enti locali, compreso Pont-Saint-Martin. La selezione sarà fatta sulla base di criteri, approvati dalla Giunta, con il parere del Consiglio permanente degli enti locali.»
«I finanziamenti erogati nel tempo sono tanti ma bisogna anche fare delle valutazioni di altro tipo - ha replicato il Consigliere Planaz -. A Pont-Saint-Martin c'è la scuola Carlo Viola che è in disuso e bisogna adoperarsi per recuperarla, pensando anche a utilizzi diversi da quello iniziale. Si potrebbe ad esempio destinarla alle associazioni presenti sul territorio per dare spazio a nuove attività culturali. Si tratta di un'iniziativa a servizio non solo del comune ma di tutti i territori limitrofi. Continueremo a monitorare la situazione e a sostenere la nostra posizione.»
LT
Comunicato n° 27 del 15 gennaio 2025
Interpellanza sull'affido della gestione del canile e gattile regionale
Il tema dell'affido del servizio di gestione del canile e gattile regionale è stato nuovamente trattato nella seduta consiliare del 15 gennaio 2025, con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste.
Il Consigliere Paolo Sammaritani ha osservato che «la gara - procedura mai applicata fino ad ora - è stata pubblicata negli ultimi giorni del mese di dicembre scorso: il bando prevede meno di un mese per la presentazione dell'offerta ed è stato formulato come se si trattasse di una fornitura di servizio standard senza tenere conto che, invece, si tratta di offrire ricovero e protezione a degli esseri viventi. Il capitolato prevede una serie di adempimenti burocratici, iniziative e sanzioni che potrebbero costituire un forte deterrente alla partecipazione alla gara da parte di chi, pur operando attivamente nel campo del benessere animale, ha poca esperienza in materia di gare di appalto. Vorremmo sapere se l'Assessore abbia esaminato con attenzione il bando e il capitolato di gara e se ritenga che possa essere effettivamente attrattivo nei confronti di soggetti idonei ad esercitare la gestione in questione. La scelta di procedere ai sensi del Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 36/2023) per giungere all'individuazione del soggetto al quale affidare la gestione del canile e gattile regionale, anche alla luce della particolarità del settore e dell'attività da espletare da parte del gestore, è ancora ritenuta la migliore o si intende rivalutarla?»
L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha confermato «la scelta che abbiamo assunto e che ha portato alla gara pubblica attualmente in corso. Riteniamo che una proposta da 1,5 milioni di euro su tre anni per la gestione di un canile-gattile che attualmente ospita 70 cani e 17 gatti, possa ritenersi attrattiva. Non riteniamo opportuno entrare nel merito della gara pubblica in corso, ma possiamo affermare che il capitolato ricalca, di fatto, quanto già previsto dalla convenzione in essere del canile e gattile regionale. Gli adempimenti burocratici in capo al gestore a cui il Consigliere fa riferimento non sono maggiori a prima: erano infatti già stati richiesti all’attuale gestore della convenzione. E in particolare: la sottoscrizione di una garanzia finanziaria bancaria o assicurativa a favore della Regione; la sottoscrizione di una polizza assicurativa di responsabilità civile; il rispetto degli obblighi di tracciabilità finanziaria; la nomina di un direttore tecnico. Anche per i volontari era prevista un'autorizzazione così come l'obbligatorietà dei corsi di formazione. La richiesta di un direttore sanitario, quale responsabile della scorta dei farmaci e di tutti i presidi medici all’interno della struttura, è stata invece inserita a maggior tutela del futuro aggiudicatario. Inoltre, il capitolato di gara prevede che le prestazioni veterinarie-chirurgiche, diagnostiche e cure degli animali da compagnia, possano essere garantite attraverso la collaborazione con una struttura veterinaria disponibile, mentre il servizio di cattura dei cani vaganti può essere garantito anche attraverso la collaborazione con i comuni, altri enti o altre associazioni. L’accertamento delle violazioni e di eventuali penalità - oltre ad essere esplicitamente previsto dalla disciplina contrattuale - e la verifica dell’adeguatezza degli operatori sono stati inseriti come migliorie, con lo scopo di garantire una maggiore tutela e benessere agli animali presenti all’interno del canile e gattile regionale. Anche lo schema di valutazione per l'affidamento dell'appalto è stato predisposto a tutela del benessere degli animali, considerato che viene dato maggiore punteggio all’esperienza, alle proposte di miglioramenti, ai progetti di adozione.»
«Il nuovo capitolato di gara non è quindi più burocratico degli altri - ha concluso Marzi -, in quanto i suoi contenuti e i compiti a carico del gestore sono sostanzialmente uguali a quelli già previsti nella precedente convenzione, fatta eccezione per il fatto che si tratta di una gara ad evidenza pubblica, considerata la rilevanza economica del servizio e che, a differenza del passato, oggi sono presenti sul territorio più associazioni animaliste e non più una sola.»
Il Consigliere Sammaritani ha replicato: «Non è affatto accertato e assodato che si fosse costretti ad utilizzare questa procedura: le norme vigenti non ci dicono che si debba procedere in questo senso perché c'è una disposizione specifica che dice che la gestione dei canili/gattili dovrebbe essere assegnata prioritariamente ad associazioni animaliste. È vero che non c'è più una sola associazione che può svolgere questo compito, ma perché non interpellarle tutte e tre? La vostra è una scelta politica: fare un appalto per lavarsene le mani e non assumersi delle responsabilità. Un'attività come questa - dove non ci sono orari - non si può mettere a bando. Era qui che la politica si poteva distinguere, ma non lo ho fatto.»
SC
Comunicato n° 28 del 15 gennaio 2025
Interpellanza sul progetto "RiUscire"
Il progetto "RiUscire" per il reinserimento della popolazione carceraria è stato al centro di un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 15 gennaio 2025.
«A ottobre 2024, è stato approvato questo progetto - ha segnalato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Nell'atto di approvazione, tuttavia, non è stato dettagliato come sarà utilizzato il finanziamento così come non sono chiare le modalità di realizzazione delle attività e degli altri attori coinvolti, né sono evidenti i risultati da conseguire. Si parla di un generico "reinserimento lavorativo dei detenuti" e, da quanto letto, apprendiamo che il progetto coinvolgerà solo 13 persone in 3 anni (dal 2024 al 2026) per un esborso monstre di 810mila euro. Una somma davvero cospicua a fronte di un numero esiguo di persone. Anche l'attività di formazione prevista sembra piuttosto scarsa con due soli corsi previsti. Per l'aggiudicazione di questo servizio, non è stata fatta una gara d'appalto ma un bando di coprogettazione e si è presentato un solo soggetto che, tra l'altro ha ottenuto un punteggio piuttosto basso: 69 punti su 100. Curiose poi le professionalità coinvolte, decine di persone, non si sa con quali qualifiche, e centinaia di ore di lavoro per regolarizzare le pratiche dei detenuti stranieri, a che scopo tutto questo? Interpelliamo quindi l'Assessore alla sanità per avere maggiori informazioni su questo progetto sia in merito alle spese, sia ai partner di progetto, oltre che per sapere quanti detenuti fruiranno di attività lavorativa in un anno e con che emolumento, quali e quante verifiche siano state fatte sulle attività indicate nel progetto e quali sono le motivazioni per cui, a fronte di un finanziamento cospicuo, si è presentato un solo candidato.»
«Il progetto, per un costo di 810mila e 500 euro, di cui 180mila a valere su fondi regionali, è stato approvato a novembre 2024 dal Tavolo di coprogettazione e gestione in partnership di un sistema integrato di interventi e servizi finalizzati al reinserimento socio-lavorativo delle persone sottoposte a provvedimenti limitativi o privativi della libertà personale e all’assistenza alle vittime di qualsiasi tipologia di reato - ha riferito l'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi -. Le spese contenute nel piano finanziario sono state dettagliate in funzione degli indirizzi forniti dal Ministero della giustizia, dalla Cassa delle ammende e dei costi ammissibili e gli enti partner del Terzo settore hanno messo a disposizione, come richiesto dall’avviso pubblico, una quota di cofinanziamento pari all’1% dei fondi pubblici alla base dell’istruttoria di coprogettazione. Il progetto RiUscire ha come obiettivo il reinserimento occupazionale e lavorativo sia in favore di persone detenute che di persone in area penale esterna. Per i detenuti, si ipotizza di organizzare dei percorsi formativi che coinvolgano almeno 32 persone, finalizzati al potenziamento delle competenze lavorative e di attivare almeno 10 tirocini di inclusione. Ai beneficiari coinvolti nei tirocini sarà riconosciuta un’indennità oraria di 5 euro con un massimale mensile non superiore a 500 euro. Il progetto prevede anche ulteriori attività tra cui: supporto per il reperimento di abitazioni sia per i detenuti privi di risorse in fase di scarcerazione, che per le persone in esecuzione penale esterna nelle stesse condizioni; potenziamento delle azioni di sostegno psicologico e legale in favore dei detenuti a Brissogne e il miglioramento della vita in carcere (attività sportive, ricreative, ecc.); formazione del personale impiegato presso la Casa circondariale per la gestione di situazioni conflittuali e dinamiche relazionali complesse; potenziamento del servizio di mediazione interculturale in favore dei detenuti; promozione dell’accesso ai programmi di giustizia riparativa da parte degli autori di reato residenti in Valle d’Aosta; apertura di un Centro di sostegno alle vittime di reato e raccolta dati per il monitoraggio del fenomeno.»
L'Assessore ha specificato che «le attività progettuali sono state definite sulla base delle Linee di indirizzo per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi per il reinserimento socio-lavorativo delle persone sottoposte a provvedimenti limitativi o privativi della libertà personale, sancite nella Conferenza unificata tra Stato, Regioni e Enti locali, del 28 aprile 2022. Sono poi state oggetto di coprogrammazione da parte della Cabina di regia regionale per l’integrazione dei servizi socio-sanitari e di inclusione socio-lavorativa delle persone sottoposte a provvedimenti limitativi o restrittivi della libertà personale, composta da referenti dell’Amministrazione regionale, dell’Amministrazione della Giustizia, del Celva, del Comune di Aosta, dell’Ausl VdA, delle organizzazioni di volontariato operanti presso la Casa circondariale. È stata svolta un’attenta valutazione del fabbisogno territoriale e delle attività da sviluppare in collaborazione con tutti i soggetti coinvolti ed è stato redatto il Piano di azione regionale triennale, approvato con delibera di Giunta e avvallato dal Consiglio di amministrazione della Cassa delle ammende. L’istruttoria di coprogettazione e il relativo avviso pubblico hanno dunque messo a bando le attività e i servizi individuati nell’ambito del Piano triennale che richiedevano specifiche competenze e esperienza. Il soggetto del Terzo settore che si è candidato è una partnership composta da quattro cooperative sociali operanti nel settore del reinserimento lavorativo, nei servizi educativi territoriali e per l’accoglienza alloggiativa temporanea. Questi enti hanno coinvolto ulteriori realtà associative del territorio, quali organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, fondazioni e aziende agricole.»
«Un progetto misterioso che ci lascia molto perplessi - ha replicato il Capogruppo Manfrin -. La delibera approvata dalla Giunta parla di un finanziamento su tre anni, ma oggi apprendiamo che nel 2024 il progetto non è stato attivato e, quindi, i 260mila euro stanziati su quella annualità come verranno utilizzati? Abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti che ci è stata consegnata priva del dettaglio delle spese. Per quale motivo? Dimenticanza o altro? Altra questione centrale riguarda le incompatibilità: oltre a tutti i soggetti partecipanti, chi ha compiuto queste verifiche, ha valutato anche la sua posizione? Siamo sicuri che non esistano legami di parentela tali da rappresentare un conflitto di interesse? E, infine, se le 13 persone coinvolte nel progetto non possono percepire più di 500 euro mensili, dove vanno a finire gli altri soldi? Il sostegno lavorativo è davvero a favore dei detenuti?»
LT
Comunicato n° 29 del 15 gennaio 2025
Interpellanza sulle cure odontoiatriche del Servizio sanitario regionale
Le cure odontoiatriche e protesiche garantite dal Servizio sanitario regionale sono state al centro di un'interpellanza presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 15 gennaio 2025.
«Lo scorso mese di dicembre, l'Associazione valdostana consumatori e utilizzatori ha inviato una lettera aperta ai politici valdostani contenente diverse proposte riguardanti un ampliamento delle cure odontoiatriche o protesiche, oggi disciplinate dalla delibera di Giunta del 2018 con vari limiti. Tra queste proposte: progetto "primi passi, primi dentini" con fini di prevenzione, variazione delle condizioni di erogabilità ai minori di 14 anni, finanziamento delle cure per tre fasce di reddito, aumento delle prestazioni definite dal nomenclatore e creazione di un tavolo di lavoro con le associazioni di consumatori e gli specialisti di settore - ha segnalato la Consigliera Chiara Minelli -. Interpelliamo il Governo per sapere quale sia lo stato dell'arte delle prestazioni odontoiatriche garantite dal Servizio sanitario regionale, nonché le eventuali modifiche che si intendono apportare per migliorarlo, anche rispetto alle proposte formulate da Avcu, in considerazione oltretutto delle enormi risorse che ogni anno vanno in avanzo.»
L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha ricordato la presentazione a inizio gennaio del progetto di odontoiatria sociale "Per un sorriso": «Una importante iniziativa che si è resa possibile grazie alla coprogettazione con il Terzo settore e la collaborazione di una pluralità di soggetti (Regione, Fondazione comunitaria, Usl, Ordini dei medici e degli igienisti dentali). È un esempio concreto di come la collaborazione tra pubblico e privato possa dare una risposta effettiva ai bisogni crescenti della comunità, sostenendo concretamente le persone in situazioni di difficoltà ad accedere ad interventi di igiene e cure dentali attraverso l'erogazione di servizi gratuiti o a prezzo agevolato, in situazioni che richiedono di intervenire in tempi relativamente rapidi.»
In merito alle cure erogate dal Servizio sanitario regionale, l'Assessore ha specificato: «Sono garantite le prestazioni odontoiatriche distinguendo 5 categorie di assistiti, a ciascuna delle quali corrisponde un elenco di prestazioni erogabili: la generalità della popolazione; i soggetti minori da 0 a 14 anni; i soggetti con vulnerabilità sociale (con Isee inferiore a 10mila euro); i soggetti con vulnerabilità sanitaria (con patologia grave); i soggetti con vulnerabilità socio-sanitaria (invalidità civile, invalido di guerra o del lavoro o per servizio, cieco assoluto, sordomuto e con Isee compreso tra 10mila e 25mila euro). L’attività odontoiatrica ambulatoriale dell’Azienda Usl è garantita da 5 odontoiatri che prestano servizio al Poliambulatorio di Aosta per un totale di 42,5 ore a settimana e al Poliambulatorio di Donnas per un totale di 41 ore a settimana. Sul totale di queste, 38 ore settimanali sono dedicate all’odontoiatra pediatrica. Inoltre, l'Usl garantisce per 6 ore a settimana l’attività odontoiatrica presso la Casa circondariale di Brissogne.»
In merito alle proposte di modifica, l'Assessore ha sottolineato che «con l'Usl abbiamo avviato gli approfondimenti sui contenuti della deliberazione della Giunta del 2018, in particolare, per garantire agli assistiti che hanno avviato un piano di cure con il Servizio sanitario regionale la continuità di condizioni di favore anche in presenza di sopravvenute modifiche dell’Isee. Nel contempo abbiamo anche iniziato l'esame delle proposte trasmesse da Avcu per l’ampliamento, anche all’ambito della prevenzione, delle prestazioni odontoiatriche, in particolare per i minori. Inoltre, si sta portando avanti l’impegno finalizzato a ridurre i tempi di attesa delle prestazioni odontoiatriche, a proseguire nell’erogazione delle visite odontoiatriche al bambino e, in collaborazione con l'Assessorato del sistema educativo, la possibilità di prevedere progetti in ambito scolastico dedicati alla prevenzione e informazione in ambito odontoiatrico.»
«Siamo liete che vi sia attenzione nei confronti delle proposte avanzate da Avcu e ci auguriamo che trovino concretizzazione nei prossimi mesi e non chissà quando - ha replicato la Consigliera Minelli -. Riguardo al progetto di odontoiatria sociale, rileviamo come sia tutto basato sul volontariato, il quale conferma ancora una volta il suo ruolo fondamentale nella nostra comunità. Oltre al volontariato, abbiamo visto che sono stati stanziati 25mila euro: riteniamo che sia una cifra ridotta a fronte di preventivi di studi dentistici per interventi un po' più articolati che si aggirano intorno ai 16mila euro. Bisognerà quindi capire bene l'entità e le modalità di questo progetto. Bene riguardo all'idea di portare avanti progetti nelle scuole: la prevenzione inizia con i minori e, se fatta in maniera mirata, può portare alla riduzione delle spese conseguenti, ma per farlo bisogna stanziare delle risorse e la Regione deve prevederle perché la salute dei cittadini è una assoluta priorità.»
SC
Comunicato n° 30 del 15 gennaio 2025
Interpellanza sull'andamento dei lavori delle centrali tecnologiche dell'ospedale Parini
L'ampliamento delle centrali tecnologiche del Corpo G3 dell'ospedale Parini è stato nuovamente oggetto di dibattito con un'interpellanza presentata dal gruppo Rassemblement Valdôtain nella seduta consiliare del 15 gennaio 2025.
«Il progetto delle centrali tecnologiche sembra non avere fine, nonostante le solite dichiarazioni rassicuranti dell'Assessore alla sanità - ha osservato il Consigliere Diego Lucianaz -. Il cartello del cantiere indica che i lavori sono stati consegnati alla ditta esecutrice il 19 dicembre 2023 e che dovrebbero essere ultimati l'8 luglio di quest'anno, ma dubitiamo che il cronoprogramma sarà rispettato anche alla luce delle modifiche in corso d'opera che sono state apportate. Il cartello riporta anche i finanziamenti Pnrr che, invece, sono stati soppressi e sarebbe quindi bene aggiornarlo anche per scongiurare che l'Amministrazione regionale incappi nel reato di tipo edilizio previsto in caso di cartello cantiere non compilato in modo corretto! Chiediamo di avere chiarimenti sulle dichiarazioni fatte dall'Assessore su questo tema: in cosa hanno consistito concretamente e quanto tempo hanno richiesto "alcuni interventi sulle reti tecnologiche insistenti sull'area" che hanno comportato praticamente l'interruzione dei lavori per oltre un anno (rispetto ai 18 mesi totali previsti per il completamento); quali sono state le "circostanze impreviste e imprevedibili" contemplate dal Codice degli appalti per poter apportare le "modifiche tecniche dal punto di vista progettuale", con il conseguente aumento dei costi complessivi del 20%, cioè oltre un milione di euro in più!; quando è avvenuta l’effettiva consegna dei lavori; con quale dilazione di tempo è prevista la realizzazione dell'opera rispetto al cronoprogramma iniziale (ora che non ci sono più i termini da rispettare previsti dal finanziamento Pnrr a cui la Regione ha rinunciato in corso d'opera) e come si intendono regolarizzare le sospensioni dei lavori, visto che, in caso di sospensioni prolungate, l'eventuale mancata o tardiva comunicazione potrebbe comportare delle sanzioni amministrative.»
«Gli interventi sulle reti tecnologiche hanno interessato, in particolare, la rete del gas metano ad alta pressione e sono stati effettuati sia dalle imprese incaricate direttamente da Italgas, lungo le vie cittadine adiacenti il presidio Parini, sia, parallelamente, dall’impresa affidataria dei lavori del corpo G3, per le modifiche necessarie alla distribuzione del gas interna al presidio - ha riferito l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. Le operazioni si sono concluse alla fine del mese di novembre 2024 con la messa in funzione della nuova cabina di riduzione del gas di fronte a via Chaligne consentendo la dismissione e messa in sicurezza del vecchio impianto, interferente con i lavori di scavo del corpo G3. Questo non ha comportato una interruzione dei lavori, ma una dilatazione temporale dovuta, essenzialmente, alle difficoltà di fornitura di elementi impiantistici a cura di Italgas. Le "circostanze impreviste ed imprevedibili" sono essenzialmente da ricondursi a: complicazioni, impedimenti, difficoltà, e anche ritardi, di intervento da parte della società Italgas che ha effettivamente operato soltanto nel corso del 2024 - nonostante la procedura per la richiesta di intervento fosse stata avviata già a gennaio 2023; disponibilità parziale, nel corso del 2024, dei sedimi di realizzazione degli scavi, a causa di circostanze impreviste e imprevedibili nei cantieri concomitanti e interferenti affidati dall'Ausl, titolare dei sedimi. L’aumento dei costi segnalato è principalmente legato all’adozione di una tecnica di scavo e di sostegno delle pareti del terreno che consente di procedere più celermente riducendo al minimo lo slittamento del termine contrattuale per dare ultimati i lavori.»
Sui tempi di realizzazione, l'Assessore ha specificato che «sebbene l’intervento, non attingerà più ai finanziamenti del Pnrr ma ad altri fondi statali, bisogna comunque rispettare le scadenze previste. La società Siv è stata invitata ad attivare i procedimenti tecnici e amministrativi per il rispetto delle milestone e dei target nazionali e comunitari e scongiurare ulteriori ritardi. Come noto, la consegna dei lavori è avvenuta il 19 dicembre 2023 e nei mesi successivi la consegna dei sedimi di cantiere è risultata solo parziale. I sedimi sono stati resi totalmente disponibili da parte dell’Ausl solo nel mese di novembre 2024. Sempre in questo mese, l’impresa ha sottoscritto l’Atto di sottomissione della perizia di variante e le modifiche tecniche per l’esecuzione degli scavi e delle relative opere provvisionali hanno consentito di contenere il prolungamento del termine contrattuale per l'ultimazione dei lavori che, originariamente fissato per il mese di luglio 2025, sarebbe posticipato al mese di dicembre 2025.»
«Abbiamo nuovamente assistito alla solita tiritera condita dalla cultura bizantineggiante dell'Assessore - ha commentato il Consigliere Lucianaz -. Le persone comuni, però, non sono disposte a farsi incantare dalle parole, non amano essere prese in giro. Come immagina il Governo di costruire un ospedale intero dal costo monstre non meglio identificato, quando in un anno e mezzo non è neanche riuscito a scavare un buco di 1300 mq? Il Direttore dei lavori, in circostanze speciali, può impedire il temporaneo svolgimento dei lavori adottando una procedura specifica e dettagliata, ma non così come è stato fatto. Siamo di fronte a una odiosa presa in giro. Il cantiere dell'ospedale è un ginepraio in cui anche i funzionari regionali fanno fatica a districarsi. Sono senza parole e spero che gli organi di stampa si occupino a fondo di questo vergognoso ritardo.»
LT
Comunicato n° 31 del 15 gennaio 2025
Interpellanza sull'aggiornamento delle sponsorizzazioni sportive
Nella seduta consiliare del 15 gennaio 2025, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha presentato un'interpellanza sull'aggiornamento delle disposizioni per le sponsorizzazioni nel settore sportivo.
«La legge regionale in materia di interventi a favore dello sport risale al 2004: una legge che tratta anche la questione delle sponsorizzazioni sportive per gli atleti, cui è seguita una delibera di Giunta del 2019 che ha aggiornato le disposizioni sulle sponsorizzazioni - ha sottolineato il Consigliere Claudio Restano -. Il mondo dello sport è in continua evoluzione, ogni disciplina ha la sua peculiarità e gli atleti hanno caratteristiche professionali diverse, che la legge non prende in considerazione. Oggi, vogliamo quindi sapere se la delibera 1096 del 2019 permetta a tutti gli atleti valdostani che svolgono attività sportiva a livello nazionale e internazionale di accedere ai benefici previsti dalla normativa. Il Governo regionale la ritiene ancora attuale o intende aggiornarla? E ancora, l'atletica e la corsa sono uno degli sport caratterizzanti la Valle d'Aosta?»
L'Assessore allo sport, Giulio Grosjacques, ha confermato che «alcune discipline - come l'atletica - non hanno un riferimento così puntuale nella delibera del 2019, ma sulle quali c'è grande attenzione perché possono certamente contribuire, con i loro atleti, a diffondere il marchio turistico Valle d'Aosta. Per quanto riguarda le sponsorizzazioni, il dettato della legge 3/2004 ha la necessità di essere modificato alla luce delle nuove esigenze del mondo dello sport. Abbiamo degli atleti che, pur non essendo nei ranking mondiali, possono diventare dei veicoli promozionali per la nostra regione, perché partecipano, nelle loro discipline, a competizioni di livello nazionale e internazionale. Ci sarà un'attenta valutazione delle considerazioni del Consigliere, che potrebbero servire per una revisione della legge 3/2004, che è in dirittura d'arrivo, nonché della conseguente delibera di Giunta di applicazione, con l'obiettivo di dare la giusta dignità a tutti gli atleti che sono oggi impegnati in competizioni nazionali e internazionali e che possono rivestire il ruolo di ambasciatori della nostra regione.»
Il Consigliere Restano si è detto soddisfatto della risposta: «La legge ha un doppio rilievo: si sponsorizzano gli atleti sia per promuovere l'immagine del nostro territorio sia per valorizzare i nostri atleti e la pratica sportiva. Aspettiamo quindi notizie rispetto a quanto affermato dall'Assessore, perché abbiamo atleti di altissimo profilo che possono portare lustro alla nostra regione e che vanno valorizzati.»
SC
Comunicato n° 32 del 15 gennaio 2025
Approvate una mozione e una risoluzione. Conclusi i lavori dell'adunanza
Nella seduta pomeridiana del 15 gennaio 2025, in conclusione delle due giornate di lavori, l'Assemblea regionale ha esaminato cinque mozioni e due risoluzioni, di cui due testi sono stati approvati, tre respinti e due ritirati.
- Super bonus 110%
Il Consiglio ha approvato all'unanimità una mozione del gruppo Rassemblement Valdôtain, così come emendata in accordo con il Presidente della Regione, che impegna il Governo regionale a promuovere tramite i Parlamentari valdostani ogni attività utile nei confronti del Governo nazionale al fine di sensibilizzarne l'azione per individuare ogni iniziativa possibile propedeutica a sostenere le vittime di raggiri legati alla loro adesione al Superbonus 110%.
«L'Agenzia delle entrate di Aosta ha avviato le verifiche fiscali su presunte irregolarità sugli stati di avanzamento lavori, attestazioni del direttore dei lavori e del professionista che in alcuni casi erano basati su falsa documentazione prodotta da ditte spregiudicate - ha detto il Consigliere Claudio Restano -. I proprietari di alloggi che sono stati raggirati sono ora accusati di aver commesso delle violazioni di legge e si trovano a dover rifondere le pretese creditorie dell'Agenzia delle entrate. Una situazione delicata su cui bisogna intervenire, perché chi ha subìto i raggiri ha visto trasformarsi un'opportunità in un vero calvario.»
«Il Superbonus 110% è un meccanismo che ha certamente portato alcuni benefici, ma che, come accade talvolta, è risultato anche carico di insidie - ha commentato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. La Regione, in alcuni casi, si è fatta parte attiva per cercare di sostenere i lavori una volta avviati, mettendo a disposizione le risorse per l’apertura di mutui a tasso agevolato, sfruttando le opportunità offerte dalle normative regionali. Abbiamo inoltre deciso di potenziare queste misure, aumentando le disponibilità finanziare di questi fondi di rotazione poiché con la fine del Superbonus 110 si sono create situazioni di vuoto che generano problemi a poter intervenire in maniera sostenibile sul recupero e l'efficicientamento delle abitazioni. Tuttavia, esistono situazioni che non possono essere risolte attraverso questo percorso. Per questo riteniamo importante che il Governo nazionale intervenga, laddove possibile, mettendo a disposizione risorse per coloro che si trovano in condizioni di grave disagio perché hanno subìto dei raggiri legati all'iniziativa del Superbonus 110%.»
- Modifica norme servizio Ncc
L'Assemblea ha anche approvato una risoluzione che impegna il Governo regionale a promuovere la modifica delle norme introdotte dai decreti Salvini sullo svolgimento del servizio di noleggio con conducente (Ncc), anche di concerto con altre Regioni nonché a sostegno di altre iniziative che nel frattempo siano state intraprese. Il testo sollecita inoltre la Giunta e le forze politiche rappresentate in Consiglio a invitare i Parlamentari valdostani a presentare nell'ambito del primo provvedimento legislativo utile una iniziativa volta a modificare le disposizioni che risultano dannose per il sistema trasportistico Ncc e a promuovere con urgenza un'azione presso il Governo italiano affinché, nel frattempo, se ne disponga la sospensione. Il testo, depositato dai gruppi UV, FP-PD, PlA, SA, RV e PCP, è stato approvato con 24 voti a favore dei proponenti e 9 voti di astensione dei gruppi Lega VdA e FI.
L'iniziativa è stata illustrata dal Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, che ha ricordato la manifestazione del 12 dicembre scorso degli autonoleggiatori italiani «contro le disposizioni introdotte dai cosiddetti “decreti Salvini”, che modificano unilateralmente le regole per lo svolgimento del servizio di Ncc. Dopo aver ricevuto una delegazione degli autonoleggiatori in Consiglio composta da Sistema trasporti e Federazione MuoverSì e nel corso di un incontro successivo, abbiamo preso atto del rischio di portare al collasso l’intero settore Ncc, danneggiando gravemente anche settori collegati come il ricettivo, il congressuale, la ristorazione e il turismo nel suo insieme.»
Il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, ha parlato di «tematica importante, perché il servizio Ncc è una preziosa risorsa per il sistema turistico. Su impulso di Emily Rini, Consigliere politico del Vicepremier Tajani, è stato organizzato un incontro a Roma con il Vicepremier Tajani, che si è preso l'impegno di confrontarsi sul tema con il collega Salvini e la Presidente Meloni per valutare possibili soluzioni alle criticità lamentate. Domani scadono i termini per la presentazione degli emendamenti al decreto "Milleproroghe" e il Senatore Rosso di Forza Italia presenterà un emendamento per differire l’entrata in vigore delle norme richiamate, che qualora ci saranno le condizioni tecniche sarà valutato dalla maggioranza. Chiediamo di ritirare la proposta perché è pleonastica: in alternativa ci asterremo.»
Mozioni respinte
- Educazione alimentare nelle scuole
Con il solo voto favorevole del gruppo proponente è stata respinta la mozione di Forza Italia che invitava il Governo ad avviare un confronto con le istituzioni scolastiche per includere il progetto "Mangiare bene per cresere meglio" nei Piani dell'offerta formativa regionale.
«La scuola è centrale per promuovere stili di vita sani che passano necessariamente anche attraverso una corretta educazione alimentare - ha rilevato il Consigliere Christian Ganis -. Questo progetto, già adottato in alcune scuole valdostane, può intervenire in maniera significativa per contrastare i disturbi legati all'alimentazione, prevenendo così tante malattie e favorendo uno sviluppo equilibrato, con ricadute positive per tutta la nostra comunità.»
L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha segnalato che «il tema dell'educazione alimentare è già al centro delle politiche regionali, in linea con il Piano regionale della prevenzione 2021-2025 che individua il contesto scolastico come luogo privilegiato per promuovere la salute. L'Amministrazione regionale si è attivata per sviluppare modelli educativi mirati attraverso progetti consolidati e validati mentre il progetto "Mangiare bene per crescere meglio" non risulta inserito in nessun programma ministeriale, né validato da evidenze scientifiche riconosciute e questo elemento è una premessa essenziale per il suo inserimento nei Pof.»
- Ristrutturazione interna alloggi Erp
Con una mozione respinta con 17 astensioni (UV, FP-PD, PlA, SA) e 15 voti a favore (FI, Lega VdA, RV, PCP), il gruppo Forza Italia voleva invitare il Governo a predisporre adeguate risorse - almeno due milioni di euro - da destinare alla ristrutturazione interna di un numero adeguato di alloggi obsoleti di edilizia residenziale pubblica.
«Gli alloggi sfitti non riassegnabili che hanno bisogno di intervento interno sono 393 a fronte di una richiesta di alloggi molto alta, che vede 589 nuclei familiari in graduatoria per l'assegnazione delle case popolari - ha commentato il Consigliere Mauro Baccega -. Gli investimenti fino a ora programmati sono stati giudicati insufficienti anche dall'Arer. È doveroso sostenere quelle fasce di popolazione meno abbiente che non trovano abitazioni nel mercato privato, aumentando investimenti per le manutenzioni e dando quelle risposte concrete che ad oggi non sono ancora arrivate nonostante i fondi già stanziati dei progetti Pinqua e Sicuro verde sociale e i finanziamenti del Superbonus.»
L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha aggiornato l'Aula riferendo che «gli interventi di edilizia residenziale pubblica prevedono la destinazione di importanti risorse, tra cui 1 milione e 500mila euro provenienti da risorse regionali e 2,5 milioni derivanti da risorse statali di programmi conclusi ormai da anni che non figurano in bilancio. Quindi abbiamo previsto risorse aggiuntive per un importo superiore a quello richiesto con questa mozione. Si stanno inoltre recuperando ulteriori risorse per un ammontare di 600mila euro su cui speriamo di avere l'ufficialità a breve. Degli alloggi non locati, 90 sono già in fase di finanziamento e, in totale, utilizzando i finanziamenti dei vari progetti saranno restituiti circa 130 appartamenti i cui lavori di ristrutturazione a cui si devono aggiungere quelli delle Case Fresia e Gazzara di prossimo completamento. Appena avremo l'ufficialità di queste cifre potremo fare i ragionamenti necessari sulle prossime variazioni di bilancio.»
Mozioni ritirate
È stata ritirata dal gruppo Rassemblement Valdôtain una mozione riguardante la valorizzazione dell'Area megalitica, a seguito del dettaglio sulle azioni in corso comunicate dall'Assessore alle attività e beni culturali.
Ritirata anche dal gruppo Forza Italia una mozione per l'individuazione di misure integrativi ai percorsi di tutela per l'erogazione delle prestazioni ambulatoriali e diagnostiche, nell'attesa che vengano forniti dati più puntuali sulla situazione.
Risoluzione respinta
- Concorso docenti Pnrr
È stata respinta, con 18 voti di astensione (UV, FP-PD, PlA, SA) e 16 favorevoli (Lega VdA, RV, FI, PCP), la risoluzione depositata in Aula con cui il gruppo Lega Vallée d'Aoste chiedeva di predisporre ogni azione utile per garantire ai candidati valdostani tempi idonei nella preparazione delle prove sritte previste per i concorsi docenti per la fase transitoria Pnrr 2.
«Nel resto d'Italia è già uscito il bando nazionale e le iscrizioni si sono concluse il 31 dicembre scorso - ha sottolineato il Consigliere Simone Perron -. Nella nostra regione il bando sarà a carico delle risorse regionali e sappiamo che avverrà in concomitanza con le prove nazionali, quindi le tempistiche non saranno modificate. Ci sono pervenute varie segnalazioni di potenziali candidati preoccupati di non poter preparare le prove per tempo. La nostra iniziativa è finalizzata a fornire chiarimenti a chi, legittimamente, è preoccupato.»
L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha riferito che «a dicembre 2024 gli uffici regionali hanno trasmesso alle organizzazioni sindacali scolastiche una prima informativa su questo bando che deve essere finalizzato alle specificità valdostane. Il nostro obiettivo è quello di ultimarlo a breve e prevediamo che la prova scritta si terrà indicativamente tra febbraio e marzo prossimi in concomitanza con quella nazionale.»
Il Consiglio si riunirà nuovamente martedì 28 e mercoledì 29 gennaio 2025.