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Riunione del Consiglio regionale del 18 e 19 dicembre 2024

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Comunicato n° 672 del 13 dicembre 2024
Il Consiglio è convocato mercoledì 18 e giovedì 19 dicembre

 

Il Consiglio Valle è convocato in via ordinaria mercoledì 18 e giovedì 19 dicembre 2024, a partire dalle ore 9.00, per discutere un ordine del giorno composto di 33 oggetti.

Sono state presentate 13 interrogazioni, di cui quattro del gruppo Lega Vallée d'Aoste: attivazione di un servizio di vigilanza sulle autolinee del trasporto pubblico locale; ripristino dell'illuminazione pubblica sul tratto della strada regionale n. 37 nel comune di Quart; criticità relative all'accessibilità di persone con disabilità in alcuni alloggi del quartiere Cogne di Aosta; valutazioni sull'obsolescenza delle apparecchiature sanitarie della sanità regionale.

Sono cinque le interrogazioni del gruppo Progetto Civico Progressista: ricollocazione di personale socio-sanitario in ruoli amministrativi di enti del comparto; azioni per rispondere alle criticità evidenziate dalla Corte dei conti sul sistema dei controlli interni; caratteristiche dei nuovi impianti di risalita previsti nel comprensorio Monterosa e dettaglio dei costi; verifiche sulla realizzazione dell'edificio The Stone a Breuil-Cervinia; notizie sulla chiusura temporanea del forno crematorio e sulle verifiche effettuate da Arpa.

Il gruppo Rassemblement Valdôtain ha depositato quattro interrogazioni: chiusura di vari tratti autostradali del 6 dicembre 2024; realizzazione di un impianto di idrogeno verde nell'ex area Tecdis di Châtillon; aggiornamenti sul percorso progettuale dell'ampliamento dell'ospedale Parini alla luce della scoperta di una falda acquifera; avanzamento dello studio per la riorganizzazione dei servizi socio-assistenziali del territorio.

Delle 15 interpellanze, cinque sono del gruppo Lega Vallée d'Aoste: riduzione del limite di velocità nei centri abitati; problematiche tra Corpo dei Vigili del fuoco e Soccorso alpino sulle procedure della Centrale unica del soccorso per interventi con l'elicottero; attività proposte agli studenti nei progetti di alternanza scuola-lavoro; risorse stanziate dal Governo nazionale per opere strutturali del canile e gattile regionale; mancata realizzazione di un progetto per supportare la terapia a contrasto delle dipendenze.

Il gruppo Progetto Civico Progressista ha proposto quattro interpellanze: valutazioni rispetto al progetto esecutivo del nuovo tratto di sentiero di accesso al rifugio Bezzi a Valgrisenche; interventi per incrementare il fotovoltaico nei prossimi cinque anni; regolamentazione del "progetto di vita" nell'ambito dell'applicazione della riforma della legge sulla disabilità; verifiche e azioni dell'Ausl per risolvere le anomalie emerse nel corso di una trasmissione televisiva.

Saranno trattate sei interpellanze del gruppo Rassemblement Valdôtain: incarico a Finaosta per l'elaborazione di uno studio giuridico sull'affidamento della gestione della Casa da gioco; promotion d'initiatives visant à développer les relations entre les deux versants du Mont-Blanc dans le cadre de la collaboration avec la Fondation Grand Continent; strategie per migliorare i risultati relativi al settore culturale e al circuito "VdA Heritage"; realizzazione del collegamento intervallivo fra Brusson e Gressoney-Saint-Jean attraverso il Col Ranzola; nuove modalità di comunicazione per gli artigiani che rispondono all'invito a partecipare alla mostra-concorso dell'artigianato valdostano; realizzazione e comunicazione relativa al video dei Negroamaro girato a Skyway Monte Bianco e intendimenti su simili iniziative future.

Infine, sarà discussa una mozione del gruppo Rassemblement Valdôtain per l'avvio di iniziative di sensibilizzazione dell'azione del Governo nazionale a sostegno dei cittadini beneficiari del Superbonus 110% che hanno subito truffe.

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile l'App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung e per dispositivi Apple quali ad esempio Apple TV, iPhone, iPad e Mac (l'App Store Apple contiene l'elenco completo delle compatibilità). Consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore."

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio.

LT

 

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Comunicato n° 677 del 16 dicembre 2024
Consiglio del 18 e 19 dicembre: iscritti 18 punti all'ordine del giorno suppletivo

 L'ordine del giorno del Consiglio Valle, convocato mercoledì 18 e giovedì 19 dicembre 2024, è stato integrato da 18 punti.

Per quanto riguarda l'attività amministrativa, è stato iscritto l'atto di razionalizzazione delle partecipazioni pubbliche al 31 dicembre 2023, su cui la seconda Commissione ha espresso parere favorevole a maggioranza oggi, lunedì 16 dicembre.

Saranno inoltre trattate tre interrogazioni a risposta immediata. La prima, depositata dal gruppo Rassemblement Valdôtain, vuole conoscere il cronoprogramma dei lavori al traforo del Monte Bianco; la seconda, del gruppo Progetto Civico Progressista, chiede le tempistiche per la completa fruibilità della nuova sede dell'Università della Valle d'Aosta, con particolare riferimento all'aula magna; la terza, del gruppo Forza Italia, riguarda la strategia di smaltimento delle liste d'attesa nella sanità regionale.

Gli altri punti iscritti sono rinviati dall'ultima adunanza consiliare.

Vi sono nove mozioni, di cui tre del gruppo Forza Italia: prevenzione del degrado urbano in piazza Severino Caveri ad Aosta; sensibilizzazione della Polizia locale per un maggiore controllo del corretto utilizzo dei monopattini elettrici; predisposizione di adeguate risorse per la ristrutturazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica obsoleti.

Tre le mozioni del gruppo Lega Vallée d'Aoste: impegno del Presidente della Regione ad affermare e sostenere la legittima adozione da parte del Governo nazionale di politiche di difesa dei confini nazionali; adozione di linee guida per il sistema di istruzione regionale sulle tematiche dell'educazione affettiva e sessuale; revisione delle normative riguardanti gli eventi culturali e gli spettacoli dal vivo.

Con due mozioni il gruppo Progetto Civico Progressista chiede l'impegno per l'approvazione da parte del Parlamento di una riforma di legge sulla cittadinanza che includa il principio dello "Ius Scholae" e sollecita la richiesta al Governo nazionale per il riconoscimento a tutti gli effetti dello Stato palestinese.

Il gruppo Rassemblement Valdôtain, con una mozione, invita a destinare risorse per l'indennità sanitaria temporanea al personale della dirigenza sanitaria non medica e alle professioni sanitarie.

All'ordine del giorno figurano anche due interrogazioni e una interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste: tempistiche per la riqualificazione della strada regionale n. 47 di Cogne in corrispondenza del castello di Aymavilles; recepimento della legge "Salva casa" sulla semplificazione edilizia e urbanistica; azioni per prevenire eventuali futuri contenziosi per il riconoscimento delle progressioni economiche dei docenti relative all'anno 2013.

Con una interpellanza il gruppo Progetto Civico Progressista vuole conoscere gli esiti degli approfondimenti sulle modifiche alla legge regionale n. 11/2023 in materia di locazioni brevi per finalità turistiche.

Una interpellanza anche per il gruppo Rassemblement Valdôtain per avere informazioni sugli scavi archeologici nella fase di ampliamento dell'ospedale Parini.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 51 punti.

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed è altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile l'App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung e per dispositivi Apple quali ad esempio Apple TV, iPhone, iPad e Mac (l'App Store Apple contiene l'elenco completo delle compatibilità).

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio.

SC

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Comunicato n° 680 del 18 dicembre 2024
Iniziati i lavori dell'ultima adunanza consiliare del 2024

 

Il Presidente Alberto Bertin ha aperto i lavori dell'ultima adunanza consiliare del 2024, convocata oggi mercoledì 18 e domani giovedì 19 dicembre per discutere un ordine del giorno composto di 51 punti.

Il Presidente Bertin ha riferito che la Conferenza dei Capigruppo ha approvato il calendario delle adunanze da gennaio a luglio 2025.

La prima riunione del 2025 sarà martedì 14 e mercoledì 15 gennaio.

Le date successive sono le seguenti: martedì 28 e mercoledì 29 gennaio; mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio; mercoledì 26 e giovedì 27 febbraio; mercoledì 12 e giovedì 13 marzo; mercoledì 26 e giovedì 27 marzo; mercoledì 2 e giovedì 3 aprile; mercoledì 16 e giovedì 17 aprile; mercoledì 7 e giovedì 8 maggio (con la sessione europea e internazionale); mercoledì 21 e giovedì 22 maggio; mercoledì 4 e giovedì 5 giugno; mercoledì 18 e giovedì 19 giugno; mercoledì 9 e giovedì 10 luglio; martedì 29, mercoledì 30 e giovedì 31 luglio.

SC

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Comunicato n° 681 del 18 dicembre 2024
Approvato l'atto di razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche

 

Nella riunione del 18 dicembre 2024, il Consiglio Valle ha approvato, con 19 voti a favore (UV, FP-PD, PlA, SA) 2 voti contrari (PCP) e 14 astensioni (Lega VdA, RV, FI), una proposta di atto amministrativo che contiene la razionalizzazione periodica al 31 dicembre 2023 delle partecipazioni pubbliche.

L'atto, presentato dalla Giunta regionale il 13 novembre ed esaminato dalla seconda Commissione, dopo una ricognizione dell’assetto complessivo di tutte le partecipazioni, dirette o indirette, possedute dalla Regione, dispone il loro mantenimento, senza interventi di razionalizzazione.

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, nell'illustrare il provvedimento ha evidenziato: «Si tratta di una fotografia complessiva delle società partecipate, partendo dall'analisi dell'assetto organizzativo. Per quanto riguarda le situazioni più particolari e maggiormente analizzate è stata data specifica attenzione dalla Regione a non imporre azioni di razionalizzazione nei confronti del gruppo Cva in quanto società quotata ai sensi del Tusp, alla scelta del mantenimento della partecipazione di Iseco e di non operare una fusione tra VdA Structure e Autoporto spa. Sugli impianti a fune, si dà atto del nuovo studio richiesto da Finaosta per migliorarne la definizione della questione. Inoltre, sono individuati per il 2025-2027 gli obiettivi specifici sul complesso delle spese di funzionamento, ivi comprese quelle del personale.»

Il Capogruppo di Rassemblement Valdôtain, Stefano Aggravi, ha rilevato che «al 31 dicembre 2023 la Cva ha 154 società ed è in continua evoluzione per quanto riguarda i processi di razionalizzazione interna che si evolveranno ulteriormente con lo sviluppo di Cva Eos. Per comprendere meglio il quadro sarebbe stato opportuno rappresentare la galassia Cva per livelli partecipativi anche nelle parti di dettaglio (Allegato A), che definiscono i gradi di comando e di responsabilità, anziché raggrupparle tutte insieme. Ribadiamo dunque, a nostro avviso, l’importanza per alcune partecipate di dotarsi di istituti di autodisciplina per favorire il maggior grado di trasparenza e informazioni verso l’azionista e i terzi. Abbiamo appreso che sono in corso di definizione modalità di scambio di flussi informativi in modo da mettere a disposizione della Regione e di Finaosta: informazioni per conoscere meglio l'andamento del gruppo Cva. L'esperienza pratica ci insegna che, ai rapporti informali non documentati, è sempre meglio preferire flussi informativi regolamentati e standardizzati ai sensi di norma. Per quanto riguarda Aosta Factor, che opera in un quadro che non è quello valdostano per più del 90%, con rischi ben diversi da quelli di una banca pubblica, ci chiediamo se il rafforzamento delle attività di direzione e coordinamento della sua controllante daranno la possibilità alla Società di continuare nella sua attività definendo una strategia in linea con il mercato che le consenta di crescere senza una rete commerciale diffusa sul territorio di cui dispongono altri gruppi.»

Il Capogruppo dell'Union Valdôtaine, Aurelio Marguerettaz, si è detto «imbarazzato e preoccupato dalla situazione che si è creata attorno a Cva. Io vorrei ribadire che la Società non è assolutamente sotto attacco: Cva è un gioiello di famiglia che va preservato a tutti i costi e che vale quasi il bilancio regionale. Ogni Consigliere in quest'Aula, che rappresenta l'azionista, ha il diritto di fare delle domande al Gruppo e il Presidente Bertin ha dovuto rispondere ad una sua lettera ribadendo che ai 116 (diritto di accesso dei Consiglieri) Cva non si può sottrarre. Io ritengo che sia quanto mai opportuna una riflessione in tempi brevi su come immaginare la razionalizzazione della Società perché, sostanzialmente, sul tema più importante che abbiamo non abbiamo nessun tipo di riferimento.»

La Consigliera Chiara Minelli (PCP) annunciando il voto contrario ha affermato che «l'atto non è un'azione di governo: non opera delle razionalizzazioni ma si limita a una ricognizione delle società partecipate. Mentre le società a partecipazione diretta sono rimaste sostanzialmente le stesse, nel 2023 assistiamo a un'esplosione di quelle a partecipazione indiretta che sono passate dalle 27 del 2022 a 171, cioè si sono moltiplicate per 6: una cosa mai successa fino ad oggi! L'atto che viene posto in votazione non intraprende nessun percorso di riduzione ma si limita semplicemente a prendere atto di questa onda anomala che è stata provocata dall'attività di acquisizione di Cva che partecipa a ben 154 società. Riscontriamo la presenza di società (oltre 130) che hanno numero di dipendenti inferiore a quello degli amministratori, attività analoga a quella svolta da altre società partecipate, basso fatturato e che richiederebbero misure di razionalizzazione ai sensi di quanto previsto dal Tusp; misure che, invece, non sono state adottate. Semplicemente il Governo ha invitato Cva a provvedere in autonomia. Questo conferma la rinuncia della Regione a svolgere le funzioni di direzione e coordinamento che invece sono suo preciso diritto e dovere.»

Il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, ha condiviso «le preoccupazioni su questo documento, in quanto c'è stato un grande proliferare di partecipazioni indirette di cui si conosce ben poco in quest'Aula e che appartengono alla sfera di Cva. Per noi, la strada maestra è che questa Società possa operare sul mercato per poter continuare il suo processo di valorizzazione e di crescita. Tuttavia, occorre mettere in atto un sistema di informative molto diverso da quello odierno: è aberrante che il Consiglio non possa essere informato su dati che sono dovuti e che si debba accontentare di un dato di sintesi. Bisogna quindi approfondire il tema per individuare una strategia che metta nelle condizioni il Consiglio di essere informato adeguatamente sulle finalità e sulle azioni da mettere in campo.»

Il Consigliere Simone Perron (Lega VdA) si è soffermato sulla questione della «direzione e controllo di Cva che è prevista non esserci da parte della Regione e di Finaosta, nonostante una parte politica di opposizione continui a sostenere che dovrebbe essere realizzata. Ci chiediamo, invece, quale sia la posizione politica della maggioranza. Forse qualcuno vorrebbe un maggior controllo della società? La questione è stata più volte oggetto di discussione e di confronto. Come gruppo Lega non possiamo che rivendicare una gestione imprenditoriale di questo genere di società finalizzata alla produzione di utili che rientrano in Valle d'Aosta sotto forma di gettito fiscale e creano ricchezza per tutto il territorio. Non siamo interessati a modelli sovietici di gestione delle partecipate. Abbiamo unito molti punti basandoci sui documenti in possesso di tutti. Adesso stiamo a guardare i vari posizionamenti che finalmente emergono.»

«Dal dibattito sono emerse tre considerazioni - ha replicato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. La prima è che all'interno di Cva sono in atto dei percorsi evolutivi di un Gruppo in crescita che comportano il lievitare delle società partecipate acquisite come previsto nel Piano industriale. In questo contesto, la seconda considerazione ci porta alla valutazione, sulla quale stiamo lavorando anche con la Società, per creare i presupposti affinché ci sia un flusso informativo e trasparente, anche di autodisciplina, in merito alle fasi evolutive della società, utile anche a fugare gli eventuali dubbi che a volte impediscono di capire e apprezzare a pieno il percorso che sta portando la Società ad essere sempre più performante e solida. Infine, cosa diversa è l'invasione della politica nella gestione delle Società: la politica di indirizzo spetta al CdA delle aziende così come le responsabilità delle stesse scelte; al Consiglio spettano i giusti flussi informativi e l'aggiornamento periodico.»

SC-LT

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Comunicato n° 682 del 18 dicembre 2024
Approvate una mozione sullo "Ius Scholae" e una risoluzione sulla situazione in Medio Oriente

Nella seduta del 18 dicembre 2024, il Consiglio Valle ha approvato una mozione e una risoluzione. Sono state inoltre respinte cinque mozioni e una ritirata.

Approvata con 21 voti a favore, 6 contrari e 3 voti di astensione espressi con votazione segreta, una mozione del gruppo Progetto Civico Progressista, così come modificata in accordo con il Presidente della Regione, che impegna il Consiglio regionale ad attivarsi, anche attraverso i Parlamentari valdostani, presso il Governo nazionale e il Parlamento per sostenere una riforma della legge sulla cittadinanza che includa il principio dello "Ius Scholae", riconoscendo il diritto alla cittadinanza ai minori stranieri nati o arrivati in Italia in giovane età che abbiano completato un ciclo scolastico di cinque anni nel nostro Paese.

«In Italia vige il principio dello "Ius Sanguinis" che conferisce la cittadinanza per discendenza diretta da genitori italiani - ha spiegato la Capogruppo Erika Guichardaz -. Quindi un bambino nato in Italia da genitori stranieri non acquisisce automaticamente la cittadinanza, ma può richiederla solo al compimento del 18° anno di età e a condizioni specifiche. La mancanza di cittadinanza può ostacolare le opportunità educative e lavorative dei giovani non italiani, nonostante la loro formazione e integrazione nella società italiana.»

Il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier, è intervenuto per illustrare le modifiche all'impegnativa della mozione, evidenziando che «qui non si parla di soggetti irregolari e violenti, ma di coloro che vivono e lavorano in Italia da tempo. Lo "Ius Scholae" permetterebbe ai regolari di fare una scelta seria, di godere di diritti e doveri, di integrarsi seguendo un percorso di studi che getta le basi per un progressivo sviluppo di conoscenze della cultura italiana. Dare la possibilità di fare un percorso di istruzione è un atto di civiltà e potrebbe anche favorire in prospettiva quel necessario sviluppo di manodopera richiesto dalle imprese e dalle associazioni di categoria.»

Il Consiglio ha approvato, con 32 voti a favore (RV, UV, FP-PD, PlA, SA, Lega VdA, FI) e 3 astensioni (PCP e Consigliere Padovani), una risoluzione del gruppo Rassemblement Valdôtain (collegata ad una mozione del gruppo Progetto Civico Progressista) per il cessate il fuoco umanitario nel Medio Oriente. La mozione di PCP che chiedeva il riconoscimento dello Stato di Palestina è stata invece respinta con 28 voti di astensione (RV, UV, PlA, SA, Lega VdA, FI) e 7 voti a favore (PCP, FP-PD).

La risoluzione di RV approvata  esprime piena solidarietà a tutti coloro che a vario titolo sono coinvolti da un conflitto che sembra non avere soluzione né pace, in particolare i più deboli. Inoltre impegna il Governo regionale ad attivarsi, anche attraverso i Parlamentari valdostani, per chiedere al Governo nazionale di incoraggiare ogni azione utile a garantire il cessate il fuoco umanitario nelle aree interessate dagli scontri, l'immediata liberazione degli ostaggi, la sicurezza dei due popoli e l'operatività degli aiuti umanitari per la popolazione civile a Gaza. Inoltre sollecita un'azione ampia e coordinata a livello internazionale, con il coinvolgimento dell'Ue e dell'Onu, per l'organizzazione di una vera conferenza di pace; a favorire lo sviluppo di un'Autorità nazionale palestinese moderata affinché possa poter esercitare sovranità sul proprio territorio emancipandosi da ogni influenza dettata dal ricatto di organizzazioni terroristiche.

«Abbiamo voluto presentare un nuovo testo, senza emendare la mozione delle colleghe di PCP, per rappresentare meglio la nostra posizione - ha detto il Capogruppo di RV, Stefano Aggravi -. La nostra risoluzione vuole essere una soluzione mediana, che ribadisce l'indiscutibile diritto del popolo israeliano e del popolo palestinese di esistere in modo autonomo e indipendente. Tuttavia, oggi all'interno dello stesso popolo palestinese si protrae da tempo un conflitto tra Hamas, la sua componente più radicale, e Fatah, la sua componente più moderata: scontro che necessita prioritariamente di una "soluzione di pace palestinese" funzionale tra l'altro a favorire il rilancio delle trattative con la controparte israeliana. La prospettata soluzione del "due popoli, due Stati" non si potrà mai concretamente realizzare fino a quando l'Autorità nazionale palestinese non si evolverà realmente in un'autorità sovrana operante nei territori palestinesi, capace di emanciparsi da ogni organizzazione terroristica. Riconoscere oggi lo Stato di Palestina pone quindi un problema di base.»

Con la mozione respinta, il gruppo PCP chiedeva al Governo regionale di attivarsi, anche attraverso i Parlamentari valdostani, per chiedere al Governo nazionale di riconoscere a tutti gli effetti lo Stato di Palestina e di agire in sede Onu per un immediato riconoscimento dello Stato di Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, per permettere alla Palestina e a Israele di negoziare direttamente in condizioni di pari autorevolezza, legittimità e piena sovranità.

«Lo Stato di Palestina è stato riconosciuto dalla risoluzione dell'Assemblea generale dell'Onu nel 2012 come "Stato osservatore permanente non membro"; il Parlamento europeo lo ha riconosciuto con una risoluzione del 2014 e, sempre nello stesso anno, il Parlamento italiano ha approvato una mozione che impegnava il Governo a sostenere l'obiettivo della costituzione di uno Stato palestinese - ha ricordato la Capogruppo Erika Guichardaz -. Tuttavia il riconoscimento internazionale di questo Stato non è ancora pienamente compiuto ed è necessario definire la questione una volta per tutte: sarà la base di partenza per definire la crisi mediorientale attualmente in atto. Riconoscere lo Stato di Palestina non è solo un atto formale: è uno strumento per garantire quelle condizioni di parità nei negoziati tra Palestina e Israele e significa dare un segnale forte in favore del rispetto del diritto internazionale oltre che per riaffermare il nostro impegno per tutti i diritti umani.»

Con una mozione respinta con 21 voti di astensione (UV, FP-PD, PlA, SA, PCP) e 13 a favore (FI, Lega VdA, RV), il gruppo Forza Italia chiedeva di posizionare in prossimità della piazza Severino Caveri ad Aosta un sistema di cartelli o segnaletica per prevenirne il degrado.

«Si tratta di una piazza di grande importanza, che ospita un'area verde e una zona archeologica e che è stata oggetto di importanti lavori di valorizzazione nel corso degli anni - ha commentato il Consigliere Christian Ganis -. Ci duole rilevare l'incuria da parte di vari soggetti frequentatori di questa piazza ed è necessario rammentare a tutti le più basilari regole di rispetto e di condotta civle in un luogo pubblico e prestigioso come questo.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, condividendo la finalità della mozione, ha evidenziato che «la posa di cartelli è attività prevalente del Comune e non finalità dell'Amministrazione regionale che ha sempre avuto un'attenzione particolare nei confronti di questa piazza e nel corso degli anni ha compiuto numerose attività di valorizzazione. Ci sono telecamere che si occupano della sorveglianza delle strutture regionali e possiamo pensare a una loro un'implementazione che potrebbe fungere da disincentivo nei confronti di atti di vandalismo e di non curanza.»

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha illustrato una mozione chiedendo il sostegno della Regione alla politica di difesa dei confini dall'ingresso in Italia di persone che vi giungono in violazione di legge che è stata attuata dal Governo nazionale. Il testo è stato respinto con 20 voti contrari (UV, FP-PD, PlA, SA, PCP), 5 astensioni (RV) e 9 voti a favore (Lega VdA, FI).

«Ogni Stato ha il dovere, nel rispetto del diritto interno, comunitario e internazionale, di preservare i propri confini da ingressi indiscriminati di persone e cose a tutela dell'ordine pubblico e della pubblica e civile convivenza - ha dichiarato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Tuttavia la "politica dei porti chiusi" adottata da Matteo Salvini dall'agosto 2018 a luglio 2019 è stata oggetto delle attenzioni della magistratura e il leader della Lega è in attesa di giudizio per avere lasciato in attesa di sbarcare dei migranti per sei giorni. In altri casi, invece, sotto i Governi Conte-bis e Draghi, in cui i tempi di attesa sono stati decisamente più lunghi, non vi è stato nessun tipo di intervento giudiziario.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha parlato di «una mozione che ha una visione di parte delle situazioni verificatesi sul territorio nazionale. Rimane ferma e stabile la nostra attenzione nei confronti dei fenomeni migratori e del contrasto agli ingressi irregolari. La Valle d'Aosta è una regione di confine ed è quindi particolarmente interessata da questa situazione. È cruciale garantire la sicurezza del territorio attraverso il controllo dei meccanismi migratori, non solo seguendo le direttive che giungono dal Ministero dell'interno, ma anche con azioni congiunte di tipo transfrontaliero.»

Respinta con 19 voti di astensione (UV, FP-PD, PlA, SA) e 16 voti a favore (FI, Lega VdA, RV, PCP) la mozione del gruppo Forza Italia che voleva impegnare il Presidente della Regione, in qualità di incaricato di funzioni prefettizie, a diramare una nota informativa a tutti i Comuni valdostani per una maggiore sensibilizzazione dei corpi di Polizia locale per il controllo del corretto utilizzo dei monopattini elettrici.

«Gli utilizzatori di monopattini elettrici sono in aumento e sempre più spesso li vediamo transitare sulle piste ciclabili, sulle strade comunali ma anche sulle statali - ha detto il Consigliere Christian Ganis -. Se la situazione non è monitorata si rischia di mettere seriamente a rischio l'incolumità non solo degli utilizzatori di questi mezzi di trasporto ma anche di automobilisti e pedoni. Il Codice della strada appena entrato in vigore prevede una regolamentazione precisa sull'utilizzo dei monopattini. È necessaria anche un'opera di sensibilizzazione sul rispetto della norma a livello territoriale.»

l Presidente dell Regione, Renzo Testolin, ha valutato positivamente «lo spirito costruttivo della mozione perché la sicurezza stradale è una priorità per tutti noi. Il Governo nazionale è intevenuto con la recente innovazione del Codice della strada che tocca anche quanto evidenziato dal documento proposto che, quindi, non è più attuale, seppur condivisibile nei contenuti. È opportuno ribadire infine che le funzioni prefettizie esulano dalle azioni proposte e dalle dinamiche in ambito consiliare, tuttavia ribadiamo, a prescindere, il nostro impegno costante e la massima attenzione sulla materia così come siamo assolutamente certi dell'attenzione che le forze dell'ordine metteranno nella verifica del rispetto delle regole fissate dal Codice della strada in merito all'utilizzo dei monopattini.»

Con una mozione respinta con 14 a favore (Lega VdA, FI e RV) e con 13 voti contrari e 8 astenuti degli altri gruppi, la Lega Vallée d'Aoste voleva impegnare la Giunta a promuovere un adeguato confronto con tutti i soggetti interessati sulle tematiche dell'educazione affettiva e sessuale anche finalizzata all'adozione di linee guida valevoli per tutto il sistema d'istruzione regionale. Tali linee volevano ribadire la necessità che lo spazio scolastico sia caratterizzato da un'adeguata neutralità, in qualsiasi forma di insegnamento scolastico, e che tutte le attività proposte nelle scuole rispondano a criteri di rispetto e di libertà, che favoriscano la costruzione di un sapere critico per gli studenti escludendo che l'insegnamento venga utilizzato per propagandare tra i giovani, in modo unilaterale e acritico, modelli comportamentali ispirati alla cosiddetta "ideologia gender".

«I media riportano di iniziative divulgative organizzate nelle scuole che, talvolta, vengono utilizzate come palco privilegiato della propaganda dell'ideologia gender - ha affermato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Così facendo viene proposto un unico punto di vista che scade anche in strumentalizzazione quando, invece, la scuola dovrebbe essere luogo di confronto delle idee nel rispetto di tutte le sensibilità. Il Ministero dell'istruzione nel 2015 aveva chiarito che tra le conoscenze da trasmettere non rientra in nessun modo l'ideologia gender.»

L’Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha spiegato che «si sopravvaluta il ruolo della scuola nel trattare gli argomenti legati all'educazione sessuale e all'affettività, purtroppo, ed è certificato da studi prestigiosi e accreditati, l'influenza maggiore nei confronti dei nostri giovani è esercitata dai siti pornografici - di facile accesso -, anche a causa dell’assenza di percorsi obbligatori sul tema. Le scuole, grazie all’educazione civica, possono promuovere nei giovani una crescita critica e consapevole, contribuendo in tal modo al contrasto della violenza e degli stereotipi di genere. Tuttavia, questo è un compito che deve coinvolgere tutta la comunità educante, politici compresi, e non solo la scuola. In Valle d’Aosta, comunque, l'Usl offre percorsi di educazione alla sessualità avulsi da ogni tipo di ideologia, basati sul rispetto e sull’equilibrio tra i sessi, che non promuovono in alcun modo fantomatiche teorie gender. Ritengo questa mozione inutile e marcatamente ideologica e ribadisco l’impegno delle istituzioni scolastiche nel favorire un confronto continuo, aperto con gli studenti e le loro famiglie

Infine, è stata ritirata la mozione presentata dal Consigliere Simone Perron del gruppo Lega Vallée d'Aoste sulla revisione del quadro normativo riguardante gli eventi culturali e gli spettacoli dal vivo in Valle d'Aosta, a seguito della comunicazione dell'Assessore alle attività culturali, Jean-Pierre Guichardaz, dell'avvenuto deposito in Giunta di una legge di riordino in materia.

I lavori sono sospesi e riprendono domani, giovedì 19 dicembre, alle ore 9.

SC-LT

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Comunicato n° 683 del 19 dicembre 2024
Question time sui lavori al traforo del Monte Bianco

 

In apertura della seduta consiliare del 19 dicembre 2024, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha chiesto aggiornamenti sul cronoprogramma dei lavori al traforo del Monte Bianco.

Nell'interrogazione a risposta immediata, il Capogruppo Stefano Aggravi, riportando notizie che «parlano di future chiusure dell'infrastruttura più lunghe del previsto», ha chiesto di sapere se sarà «rispettato il cronoprogramma per quanto riguarda, in particolare, le ricadute sul prosieguo del cantiere in termini di tempi e attività da realizzare

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha riferito che «come previsto, lunedì scorso è stato riaperto il traforo e, a soli due giorni di distanza, è impossibile conoscere esattamente le eventuali ricadute sul prosieguo del cantiere. Quello che si è appena concluso è il primo dei due cantieri test finalizzati a chiarire la situazione della volta e a valutare le difficoltà dell'intervento di risanamento. Sono stati realizzati all'incirca due terzi dei lavori effettivamente previsti e si sono verificati alcuni imprevisti, in particolare nella fase di demolizione. Le conclusioni saranno definite al termine del secondo cantiere test, previsto il prossimo autunno, mettendo a sistema l’esperienza dei due test con i risultati delle analisi commissionate dalle due Società, su input di Italia e Francia, al Politecnico di Torino e al Cetu (Centre d’études des tunnels di Lione). Solo a quel punto sarà possibile decidere la migliore metodologia per l’effettuazione dei lavori necessari sulla volta della galleria

«Le notizie che abbiamo sono piuttosto allarmanti - ha replicato il Capogruppo Aggravi -. Spero che si possa sapere qualcosa prima dell'apertura del prossimo cantiere perché le chiusure accentueranno le problematiche che già conosciamo, non solo per i nostri operatori commerciali e turistici, ma anche per tutti coloro che transitano sul nostro territorio

LT

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Comunicato n° 684 del 19 dicembre 2024
Question time sulla nuova sede dell'Università della Valle d'Aosta

 

Con un'interrogazione a risposta immediata, discussa nella seduta consiliare del 19 dicembre 2024, il gruppo Progetto Civico Progressista ha chiesto aggiornamenti sulla fruibilità della nuova sede dell'Università della Valle d'Aosta.

Ricordando che il 26 settembre scorso è stato inaugurato il nuovo ateneo, la Capogruppo Erika Guichardaz ha rilevato che «non tutti gli spazi erano fruibili e non lo sono tuttora. Inoltre, meno di un mese dopo si sono verificate delle infiltrazioni di acqua piovana che potrebbero ripetersi in futuro, secondo le dichiarazioni della Siv. Vorremmo quindi sapere quali sono i tempi e quali le cause che non consentono di rendere totalmente fruibile l'edificio e, in particolare, l'aula magna.»

«L’ateneo, attraverso il suo Direttore amministrativo, ha comunicato che la conferenza stampa con la ditta Adicom, che ha seguito tutti i lavori tecnologici, e lo studio dell'architetto Cucinella svoltasi il 26 settembre scorso è stata l’occasione di un taglio estemporaneo del nastro, ma non di una inaugurazione vera e propria della sede - ha risposto l'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz -. L’aula magna è stata, sempre in quella data, aperta per consentire alla ditta Adicom di illustrare le attrezzature tecnologiche presenti che sono particolarmente innovative e richiedono un periodo di formazione e addestramento complesso per il loro pieno utilizzo. Le cerimonie delle lauree si sono svolte da settembre a dicembre nelle aule didattiche - che sono ampie e totalmente soddisfacenti per questa attività -, anche in considerazione dell’esiguità dei laureandi e dei parenti invitati alle stesse.»

«Le infiltrazioni d’acqua, come già chiarito dalla società Siv, che ha seguito i lavori, saranno da monitorare in quanto l’edificio rappresenta un unicum composto da molti elementi tutti diversi tra loro e messi in opera in situ - ha concluso -. La ditta che è intervenuta nella costruzione continuerà le sue attività di intervento manutentivo e di monitoraggio al fine di risolvere il problema. La società Siv, dal canto suo, precisa invece che per quanto riguarda in particolare l’aula magna, sono in corso di verifica, sulla base di una check-list ricevuta durante una recente visita della Commissione di pubblico spettacolo, i settaggi delle dotazioni impiantistiche e gli allestimenti necessari per consentirne l’utilizzo in occasione di manifestazioni esterne all'UniVdA.»

«Abbiamo aperto una sede senza che questa fosse totalmente fruibile, dopo vent'anni di attesa - ha replicato la Capogruppo Erika Guichardaz -: utilizzare le aule in occasione delle cerimonie di laurea anziché l'aula magna come avviene in tutti gli atenei, tenuto conto del momento importante per la vita degli studenti, al di là del numero dei laureandi, è per noi una scelta sbagliata. Mi auguro che il Presidente, Presidente del Consiglio dell'Università della Valle d'Aosta, riveda con l'Università questa decisione.»

SC

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Comunicato n° 685 del 19 dicembre 2024
Interrogazione sul recepimento della legge "Salva casa"

 

Le tempistiche di recepimento della legge "Salva casa" (n. 105/2024) sono state oggetto di dibattito nella seduta consiliare del 19 dicembre 2024 con un'interrogazione illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.  

«La legge nazionale, contenente misure urgenti sulla semplificazione edilizia e urbanistica, è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale alla fine del mese di luglio scorso - ha sottolineato il Consigliere Luca Distort -. Vorremmo sapere per quali motivi ad oggi non risulti effettuata alcuna azione di recepimento di questa legge ed entro quando è previsto di applicare sul territorio regionale i contenuti della "Salva casa".»

«L’attività di predisposizione della normativa di recepimento del "Salva casa" è stata svolta dagli uffici regionali con il concorso anche di un consulente giuridico perché il testo nazionale presenta numerosi aspetti di ambiguità che devono essere chiariti per poter valutare attentamente l’impatto di tale disciplina su quella regionale - ha risposto l'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet -. Ricordo per altro che le difficoltà applicative registrate a livello nazionale negli enti locali sono già numerose e molte delle questioni riguardano proprio la coabitazione fra la normativa della "Salva-casa" e quelle regionali o locali vigenti. Il Ministero delle infrastrutture sta esaminando con le competenti amministrazioni una circolare attuativa, di prossima adozione, per fornire strumenti di lettura delle nuove norme.»

«Il lavoro degli uffici - ha proseguito l'Assessore - si è concluso e sono in atto i confronti con il Celva, che è interlocutore importante anche in relazione all’applicazione pratica delle norme urbanistiche nei comuni, e con gli ordini e collegi professionali per assumere tutte le indicazioni utili a fornire uno strumento chiaramente applicabile e rispondente alle esigenze del territorio. Le modifiche necessarie alla normativa urbanistica regionale saranno introdotte nel testo di aggiornamento della legge regionale n. 11/1998, che contiene una disciplina specifica per tutti i temi affrontati dalla legge 105/2024 e che pertanto solo per quanto non disciplinato dalla norma regionale trovano applicazione le norme statali in materia di edilizia e urbanistica. Il testo è già stato predisposto, con un totale di 48 articoli. Diventa difficile impegnarsi in tempistiche definite anche se, e qui l’impegno viene preso, la volontà è quella di far concludere i procedimenti citati con tempistiche che vogliamo contenere al massimo. Tutto questo avverrà con i fondamentali passaggi politici, una volta che la bozza avrà affrontato i principali nodi tecnici e giuridici. Sono certo che, grazie al contributo delle professionalità interne alla Commissione competente, si arriverà a una norma di legge chiara e utile.»

«I patti sono da rispettare: l'Assessore aveva già fatto delle promesse su tempi e scenari di recepimento della legge "Salva casa" - ha replicato il Consigliere Distort -. Sta di fatto che a cinque mesi dalla pubblicazione della legge 105, oggi siamo ancora alle promesse di recepimento, peraltro generiche. Questo non va bene per le aspettative dei proprietari degli immobili, che sono il fondo di garanzia delle finanze pubbliche. Mi auguro che al più presto la legge sia recepita in tutte le sue potenzialità, perché la disciplina edilizia deve essere al servizio dei cittadini, non il contrario: qui vi giocate la vostra capacità di governo.»

SC

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Comunicato n° 686 del 19 dicembre 2024
Interrogazione sulla realizzazione dell'edificio The Stone a Breuil-Cervinia

 

La Regione ha acquisito il parere della Commissione edilizia del Comune di Valtournenche sul progetto The Stone? Se sì, ne ha verificato la congruenza e la legittimità? È quanto ha chiesto il gruppo Progetto Civico Progressista con un'interrogazione trattata nella seduta consiliare del 19 dicembre 2024.

L'Assessore alle opere pubbliche e al territorio, Davide Sapinet, ha risposto ricordando che «il riparto delle competenze tra i diversi enti è alla base del sistema di governo della Regione ed è sancito dalla legge. Ribadisco nuovamente la non competenza degli uffici regionali che si occupano di pianificazione territoriale ad esprimersi su procedimenti per il rilascio del permesso di costruire in corso. La norma prevede, infatti, che la Regione possa intervenire sugli atti comunali in materia urbanistica ed edilizia solo su deliberazioni o altri provvedimenti comunali già rilasciati e passibili di annullamento per non conformità alle disposizioni di legge. Il caso "The Stone" non rientra in questa fattispecie poiché non risulta esservi stato alcun rilascio del permesso a costruire la cui competenza è in capo al Comune, fatta salva l'autorizzazione paesaggistica, già rilasciata dalla Soprintendenza per i beni e le attività culturali.  Quindi, l'Amministrazione regionale non ha acquisito il parere della Commissione edilizia del Comune di Valtournenche sul progetto e non ha alcun motivo per acquisirlo; non ne ha verificato la congruenza e la legittimità perché non rientra nei propri poteri farlo. Le strutture regionali stanno analizzando insieme alle parti politiche la particolare situazione del Breuil e del comune di Courmayeur e le ricadute che la legge 24/2009 ha avuto in questi territori. Il tutto è affrontato all’interno del tavolo di lavoro istituito con delibera n. 914 del 6 agosto 2024, approvata congiuntamente alla delibera n. 913. Con il primo documento si prosegue, modificando e migliorando l’applicazione del Piano casa in Valle d’Aosta che prevede, tra le altre cose, il risparmio del suolo come 128 campi da calcio e l'applicazione e rilancio dei centri storici; con l’altro si dà la giusta attenzione a due Enti locali che hanno evidenziato criticità, esigenze e problematiche. Il tavolo affronta però i principi e le linee guida con una equilibrata visione tecnica e politica, senza esprimersi su delle singole iniziative, perché questo è ciò che la politica deve fare

«Lei, in sostanza, si chiama fuori - ha commentato la Consigliera Chiara Minelli -. Io invece le ricordo che il nostro Statuto ha attribuito alla Regione la potestà primaria in materia urbanistica e piani regolatori per zone di particolare importanza turistica. Il Breuil forse non rientra in questa casistica? La Regione ha il potere statutario di intervenire e di pianificare l'uso del territorio in collaborazione con i Comuni, anche per non lasciarli soli ad affrontare speculazioni di grandi gruppi edilizi. E invece la Regione non acquisisce la documentazione e la Soprintendenza dà un discutibile via libera a un'opera che aggraverà quel disordine urbanistico che conosciamo al Breuil. Se poi l'Assessore avesse acquisito il parere della Commissione edilizia di Valtournenche, come abbiamo fatto noi, avrebbe scoperto che consiste in sole cinque parole: "La Cce esprime parere favorevole". Un parere che non è stato motivato, non sono state portate argomentazioni a supporto di una decisione che, immagino, potrebbe essere oggetto di impugnativa. Siamo sbigottite per come è stata condotta questa vicenda da parte delle istituzioni e invito nuovamente la Regione a fare il suo dovere e a prendere in mano questo dossier. Se il progetto sarà realizzato, ciò avverrà nel totale silenzio della Regione Valle d'Aosta

LT

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Comunicato n° 687 del 19 dicembre 2024
Interrogazione sull'illuminazione della Strada regionale 37 a Quart

 

La mancanza di illuminazione pubblica sulla Strada regionale n. 37 nel tratto tra Ville sur Nus e Villefranche, nel comune di Quart, è stata oggetto di un'interrogazione del gruppo Lega Vallée d'Aoste discussa nella seduta consiliare del 19 dicembre 2024.  

«Il problema pare sia stato causato dal danneggiamento della rete IP durante i lavori per la posa della fibra ottica - ha riferito la Consigliera Raffaella Foudraz -. Chiediamo se l'Amministrazione regionale sia stata coinvolta in questa vicenda e quali sono le tempistiche per la soluzione della problematica.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha riferito che «nell’ambito dell’attuazione del programma di digitalizzazione della Regione Valle d’Aosta, è in corso la realizzazione della rete in fibra ottica su tutto il territorio regionale. Rilevo che una moderna infrastruttura di comunicazione in fibra ottica è di importanza strategica per lo sviluppo della Regione in quanto ne beneficiano i privati cittadini, le imprese e le pubbliche amministrazioni, anche dal punto di vista della crescita economica. Purtroppo, i lavori di realizzazione della rete possono creare disagi, come avvenuto nel corso dei lavori di realizzazione della rete in fibra ottica nel comune di Quart, ove è stata danneggiata la rete di illuminazione pubblica di competenza comunale all’interno del villaggio Vallerod, oltre ad alcuni tratti di rete lungo la strada regionale n. 37 di Ville sur Nus, anch’essa in capo al comune di Quart. L’Amministrazione comunale ha sollecitato un intervento per rimediare al problema riscontrato: all’inizio della scorsa settimana sono stati riparati - a carico dell’azienda titolare dei lavori sulla fibra ottica - l’illuminazione pubblica ad Argnod oltre che il danno eseguito allo scarico dell’acqua sempre ad Argnod. In questi giorni, l’impresa ha effettuato la riparazione anche del danno arrecato lungo la linea dell’illuminazione pubblica in località Vallerod. La situazione è costantemente monitorata, anche per contenere i disagi.»

«La realizzazione della banda larga è sicuramente un progetto ambizioso che servirà alla comunità, con 68 comuni che saranno raggiunti grazie a 570km di infrastruttura - ha replicato la Consigliera Foudraz -. Quart è solo l'ultimo dei Comuni che lamentano dei problemi: dall'inizio dei lavori di posa della fibra ottica, ci sono state delle criticità anche nel ripristino dei manti stradali. Faccio presente che la strada regionale n. 47 ha un notevole flusso di traffico: una situazione che fa venire meno la sicurezza di chi transita in quella zona. La banda larga va bene, ma non lasciamo i cittadini senza la dovuta sicurezza. Ci auguriamo che la situazione rientri al più presto.»

SC

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Comunicato n° 688 del 19 dicembre 2024
Question time sulle liste d'attesa in sanità

 

Si è tornati a parlare delle liste d'attesa in sanità con un'interrogazione a risposta immediata, illustrata dal gruppo Forza Italia nella seduta consiliare del 19 dicembre 2024.

«Recentemente, l'Assessore alla sanità ha dichiarato che è impossibile dare risposte nel breve all'emergenza delle liste d'attesa - ha affermato il Capogruppo Pierluigi Marquis -. La situazione è grave e si devono trovare soluzioni. Il Governo ha deciso di affrontare questa emergenza, nonostante la posizione espressa dall’Assessore, con una strategia di smaltimento delle liste favorendo il potenziamento di accordi con strutture private convenzionate e l’eventuale istituzione di voucher?»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi ha ricordato che «le liste di attesa sono un problema che interessa la sanità da qualche decennio e che non può essere risolto con soluzioni semplicistiche o a effetto. Sono lo specchio di una tempesta perfetta che le forze politiche, che hanno guidato l'Italia all'inizio di questo secolo, potevano facilmente prevedere e cioè la mancanza di medici che si sarebbe verificata proprio in questi anni, sia nel pubblico che nel privato per il numero chiuso universitario e i pensionamenti dei medici. La Valle d'Aosta si sta preparando ad approvare, per volontà statale di difficile comprensione, l'ennesimo tentativo di adeguamento del tariffario nazionale delle prestazioni sanitarie accreditate che abbasserà di fatto le tariffe. La nostra Regione si è permessa, in linea con questo question time, di prevedere delle prime visite pagate nel privato accreditato a 50 euro invece che a 22,70 euro previsti a livello nazionale e, nonostante questo, il privato è, a sua volta, in difficoltà a erogare il servizio perché non riesce a trovare i professionisti in alcune specialità. È doveroso però dire che conosciamo le difficoltà sulle liste d'attesa che i valdostani tutti i giorni incontrano. Quotidianamente siamo quindi impegnati a fare il più possibile per migliorare questo incredibile ingorgo che ha tante cause: dalla carenza di medici, all'eccesso di prestazioni richieste. Ciò detto, sulle liste d'attesa chirurgiche abbiamo messo in campo tutta una serie di azioni che hanno visto incrementare l'attività di oltre il 30% anche se molto resta ancora da fare. Per le liste d'attesa ambulatoriali, invece, stiamo lavorando ma è nostra intenzione che questa, che è una vera e propria battaglia, diventi l'obiettivo specifico dell'Assessorato e dell'Azienda per il 2025 con una serie di azioni mirate e condivise

«Pare evidente l’insufficiente volontà di voler risolvere la situazione - ha replicato il Capogruppo Marquis -. Anziché abbandonarsi al vittimismo imputando le responsabilità al fatto che "mancano i medici" e "lo Stato ci pone vincoli" si dovrebbero trovare soluzioni esercitando le nostre prerogative visto anche che il Sistema sanitario è autofinanziato da noi. In questa fase emergenziale le soluzioni possono solo passare attraverso un maggiore coinvolgimento del sanitario privato, magari dando la possibilità alle persone di rivolgersi direttamente al prestatore del servizio sanitario con la messa a disposizione di un voucher

LT

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Comunicato n° 689 del 19 dicembre 2024
Interpellanza sul limite di velocità nei centri abitati

 

La possibile riduzione del limite di velocità nei centri abitati è stata al centro di un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 19 dicembre 2024.  

«Pare che l'Assessore ai trasporti abbia promesso alle associazioni ambientaliste di portare il tema della riduzione del limite di velocità nei centri urbani all'attenzione della Consulta regionale sulla mobilità - ha riferito il Capogruppo Andrea Manfrin -. Questo perché, secondo Legambiente, Fiab e Isde, la riduzione da 50 a 30 km/h porterebbe ad una diminuzione di emissioni nocive e del numero e della gravità degli incidenti stradali. Tuttavia, secondo i dati Istat 2023, la strada più pericolosa si conferma la Statale n. 26 che non è certo un percorso urbano, mentre gli incidenti diminuiscono in generale (-11,6%). A fronte di questi dati, chiediamo se il Governo abbia intenzione di rallentare la circolazione urbana, senza alcun risultato apprezzabile, invece di concentrarsi sulle poche criticità esistenti sul territorio che non riguardano la mobilità urbana?»

«Pensando alle famiglie che anche recentemente hanno avuto dei lutti sulle strade - ha premesso il Presidente della Regione, Renzo Testolin - se, con la collaborazione di tutti, Regione, Comuni, forze dell'ordine, gestori delle strade, si riesce a ridurre anche di un solo incidente mortale, si è fatto in buon lavoro.» Ha quindi confermato che «i dati Istat evidenziano che il numero complessivo degli incidenti stradali in Valle d’Aosta è diminuito nel 2023 rispetto al 2022, così come sono in calo i numeri di morti e feriti. Se è vero che nel 2023 gli incidenti in autostrada sono aumentati a 20, è altresì importante rimarcare come gli incidenti su strade urbane ed extraurbane risultino in diminuzione, con numeri che si attestano rispettivamente a 154 (187 nel 2022) e 115 (nel 2022 erano 124). La strada statale 26 è per molti tratti la principale viabilità che attraversa i comuni di fondo valle ed è pertanto classificata strada urbana, definizione che limita la competenza dell’Amministrazione regionale sui limiti di velocità in questi tratti. Le ultime modifiche al Codice della strada hanno effettivamente introdotto criteri più stringenti anche per quanto concerne i limiti di velocità, consentendo l’istituzione di ulteriori zone a velocità ridotta nelle aree urbane, in maniera tale da consentire alle Amministrazioni locali di valutare eventuali disposizioni specifiche.»

«È in fase di costituzione la Consulta regionale per la mobilità sostenibile - ha aggiunto il Presidente - e, come anticipato dall'Assessore Bertschy al Presidente della Fiab, il tema sarà portato all’attenzione della stessa non appena si sarà insediata. Si condivide quindi l’opportunità di sensibilizzare la comunità sulla sicurezza lungo le strade, e posso assicurare l’attenzione e l’impegno dell’Amministrazione in tal senso, anche in condivisione con gli enti sul territorio.»

Il Capogruppo Manfrin ha replicato: «Non condividiamo l'atteggiamento di chi vuole evocare problemi di sicurezza per applicare direttive che limitano la possibilità di mobilità delle persone. Non possiamo quindi approvare i richiami di pericolosità a fronte dei dati Istat, che ci dicono che gli incidenti sono in diminuzione. Ci auguriamo che siano fatte scelte di buon senso, introducendo limitazioni soltanto dove è necessario e, soprattutto, sensibilizzando le nuove generazioni ad un uso corretto dei mezzi di spostamento, evitando gli strumenti di distrazione come i telefonini. Speriamo che non si proceda con colpi di testa a bloccare la viabilità delle persone solo per questioni che sono politiche e che non si basano su dati effettivi.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.

SC

 

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Comunicato n° 690 del 19 dicembre 2024
Interpellanza sulla sovrapposizione di competenze tra Vigili del fuoco e Soccorso alpino valdostano

 

Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 19 dicembre 2024, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto se risultino problematiche tra Corpo valdostano dei Vigili del fuoco e Soccorso alpino valdostano riguardanti le procedure della Centrale unica di soccorso in merito alla competenza degli interventi con l'elicottero.

In particolare, il Consigliere Erik Lavy ha richiamato le note del Conapo, il sindacato autonomo dei Vigili del fuoco, «pervenute in questi anni riguardanti anche l'aspetto delle procedure Cus in merito agli interventi con l'elicottero e alle competenze loro assegnate. Vista anche la nota del Soccorso alpino valdostano del 7 ottobre scorso sullo stesso tema, ci chiediamo quali siano le intenzioni per risolvere queste problematiche e se il Comitato di pilotaggio della Cus sia stato utile a prevenire e risolvere eventuali controversie sugli interventi con l'elicottero

«Le norme che regolano l’attività dei due enti riportano, per alcune attività, delle competenze che possono essere in parte sovrapposte - ha evidenziato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. Al di là della possibile revisione normativa - ricordo quella dei Vigili del fuoco alla quale si sta lavorando in questi mesi - non si tratta di un problema di “competenze o compiti” non correttamente assegnati, ma del fatto che per talune situazioni risulta difficile delineare confini operativi netti che distinguono la competenza dell'uno o quella dell'altro. La Regione ha istituito con propria legge la Centrale unica di soccorso che ricomprende anche i Vigili del fuoco e il Soccorso alpino e ha il compito di coordinare gli interventi di tutti i soggetti interessati dai soccorsi al fine di ottenere la migliore efficacia ed efficienza su qualsiasi intervento in caso di emergenza. È proprio attraverso questo organismo che devono essere risolte le situazioni in cui si verifica una sovrapposizione di competenze. Nell'ultimo anno e mezzo, l'impostazione data alle riunioni del comitato di pilotaggio, che da quanto riportatomi sono state antecedentemente sede di accese discussioni tra le parti, senza però realmente cercare di fare sintesi per migliorare il sistema, sono ora impostate sempre più con l'obiettivo di cercare di definire e declinare procedure che permettano di meglio rispondere alla esigenza di chi necessita di una specifica attività di soccorso. Le procedure sono molte e si è iniziato a lavorare per trovare i punti critici e cercare di migliorarle modificandole. È un percorso articolato e lungo che è stato un po' rallentato dai compiti che il Capo della Protezione civile sta svolgendo in questi mesi soprattutto in conseguenza dell'evento alluvionale del giugno 2024. Altro punto centrale è la presenza fisica di operatori dei Vigili del fuoco nella Cus, che non significa assolutamente “dismettere” la loro sala operativa. Questo invece potrebbe permettere di eliminare all'origine gran parte delle situazioni - chiamiamole "conflittuali” - perché verrebbero analizzate, valutate e gestite fin dall'origine. Non si tratta di trovare soluzioni magiche che risolvano tutto, anche perché ogni intervento ha le sue caratteristiche ma va conformato alle singole procedure che, gioco-forza, sono più generiche. Un passaggio impegnativo anche alla luce delle carenze di organico dei Vigili del fuoco alle quali stiamo cercando di rispondere - vedi il primo passo dato dal bando di concorso appena emanato -, ma questa si ritiene possa essere la strada da percorrere proprio per migliorare la capacità di risposta e far valere più una ragione di sistema piuttosto che del singolo

Il Consigliere Lavy ha osservato che «Conapo e Soccorso alpino hanno visioni diverse che non devono essere banalizzate. È importante che il Governo eserciti il suo ruolo e che il Comitato di pilotaggio intervenga sulle procedure, in un'ottica di confronto e condivisione con tutti i soggetti interessati dal sistema dei soccorsi, perché la finalità ultima è quella di rispondere in maniera efficace alle emergenze. I Vigili del fuoco non ritengono necessaria la loro presenza fisica nella Cus, tanto più vista la carenza di organico che sta interessando il Corpo in questi ultimi anni. Un'altra questione su cui intervenire riguarda poi la richiesta dei Vigili del fuoco di partecipare alla realizzazione del capitolato d'appalto sull'affido del servizio di elisoccorso. Mi sembra una richiesta di buon senso, dal momento che anche loro sono chiamati ad utilizzare questo mezzo in caso di emergenza

LT

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Comunicato n° 691 del 19 dicembre 2024
Interpellanza sulla gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent

 

Con un'interpellanza posta dal gruppo Rassemblement Valdôtain nella seduta consiliare del 19 dicembre 2024, si è parlato dell'incarico a Finaosta spa per l'elaborazione di uno studio giuridico sulla gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent post concordato, affidato con delibera di Giunta n. 1566 il 2 dicembre.

In particolare, il Consigliere Claudio Restano ha voluto sapere se «il contenuto della delibera sia in linea con le risposte fornite alle iniziative presentate in Consiglio fino ad oggi dal gruppo RV e per quale motivo non si sia ritenuto di condurre un passaggio informale con l'Assemblea regionale prima di dar corso all'ennesimo incarico/studio anche alla luce di quanto emerso in quarta Commissione durante l'audizione ai vertici di Finaosta e della società EY all'inizio di agosto. Vorremmo anche capire se la maggioranza regionale sia stata coinvolta o informata sui contenuti di tale delibera o sulle richieste formulate a Finaosta prima della sua presentazione. Infine, chiediamo se il Presidente della Regione intenda convocare i sindacati in merito alla possibile privatizzazione della gestione - i quali hanno richiesto un incontro urgente con la Regione -, coinvolgendo anche tutto il Consiglio Valle, o almeno i Capigruppo consiliari, come già fatto in passato o richiesto anche dalla sua parte politica di riferimento.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha evidenziato che «i confronti sono sempre stati corretti e funzionali ad acquisire delle informazioni rispetto alla questione della Casa da gioco. In Commissione consiliare è stato esplicitato il piano post concordato, evidenziando due opportunità: la continuità aziendale attuale e, impropriamente detto, "l’esternalizzazione". Anche nel Defr si è rappresentato il bisogno di approfondimenti normativi e giuridici per valutare le modalità per esternalizzare l'attività. La delibera di Giunta n. 1566 è quindi coerente su quanto ci siamo confrontati. Il percorso amministrativo di questo incarico a Finaosta si inserisce, infatti, in continuità con il precedente: dopo il primo incarico, si è fatto un passaggio in Commissione, e con il Defr approvato dal Consiglio regionale, è stata individuata la direzione da seguire. Ulteriori aggiornamenti al Consiglio non aggiungerebbero valore in questa fase, perché l’opzione dell’esternalizzazione deve ancora essere approfondita nei suoi aspetti operativi. Solo quando definita, sarà sottoposta al Consiglio con un’analisi dei pro e contro, che sono propri a qualsiasi scelta. Inoltre, come indicato nella delibera stessa, l’approfondimento giuridico deve chiarire se, come e con quale profondità, sarà necessario modificare la legge e il disciplinare. Questi saranno passaggi obbligati qualora la scelta fosse attuabile e trasparente.»

«Il percorso e la necessità di approfondimento sono stati analizzati dalla Giunta e dalla maggioranza - ha proseguito il Presidente -, a valle del primo studio di Finaosta, e valutati nella presentazione e approvazione del Defr, fino alla deliberazione che ha affidato l’approfondimento per completare le valutazioni giuridiche e tecniche necessarie per intraprendere il percorso individuato. Infine, la Presidenza ha già calendarizzato un incontro con le organizzazioni sindacali per comprendere meglio le loro richieste e le perplessità, coerentemente con quanto discusso in Aula. Gli approfondimenti porteranno a scelte e indirizzi chiari, sempre nel rispetto del percorso amministrativo già individuato.»

«Non è molto chiaro il processo di coinvolgimento del Consiglio, soprattutto alla luce della delibera della Giunta all'interno della quale l'indirizzo sembra chiaro - ha replicato il Consigliere Restano -. Le scelte fatte in solitudine sul Casinò non ci hanno portato fortuna. Siamo a fine Legislatura: decidendo in questo periodo, si va a interferire con una decisione che, molto più serenamente, potrebbe essere assunta dalla prossima maggioranza, dopo le elezioni del prossimo anno. Sembrerebbe che nello studio, la Ernst & Young abbia ammesso l'incapacità della pubblica amministrazione di andare avanti con la gestione e a trovare le professionalità necessarie a portare avanti il Casinò, ma non è stato fatto un confronto tra la gestione privata e quella pubblica. In questa fase di concordato, la Casa da gioco sta andando bene e ha manifestato tutte le sue potenzialità. Riteniamo inoltre importante coinvolgere nel processo decisionale le Amministrazioni comunali interessate.»

SC

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Comunicato n° 692 del 19 dicembre 2024
Interpellation sur le Sommet Grand Continent en Vallée d'Aoste

 

Les deux éditions du Sommet Grand Continent en Vallée d'Aoste ont fait l'objet d'une interpellation présentée par le groupe Rassemblement Valdôtain dans la séance du 19 décembre 2024.

En rappelant deux délibérations du Gouvernement régional des mois d'octobre et de novembre derniers, le Chef de groupe Stefano Aggravi a demandé: «Quels ont été les termes de visibilité internationale pour la Vallée d'Aoste à la suite des deux éditions de cette manifestation; si le choix d'installer à la Maison du Val d'Aoste un "spazio operativo" dédié à la préparation et à la promotion des événements réalisés en collaboration entre la Région et la Fondation Grand Continent permettra également son utilisation pour d'autres activités de promotion de la Vallée d'Aoste; quels sont les travaux en cours à la Maison du Val d'Aoste pour lesquels le remboursement à Finaosta a été approuvé. Étant donné que l'organisation du "Grand Continent Summit" est liée au rapport de coopération entre l'Italie et la France, établi par le Traité du Quirinal, comment la Région entend promouvoir des initiatives pour développer les relations entre les deux versants du Mont-Blanc dans le cadre de la collaboration avec la Fondation Grand Continent?»

Le Président de la Région, Renzo Testolin a assuré que «le Sommet Grand Continent en Vallée d'Aoste a acquis en seulement deux ans une excellente visibilité, attirant l'attention des journaux italiens et internationaux, parmi lesquels le Corriere della Sera, El Pais, Financial Times, The Guardian. C'était le défi partagé avec le Groupe d'études géopolitiques et, par ailleurs, l’événement bénéficie du haut patronage des Présidents Macron et Mattarella, ainsi que du soutien de l'Unesco et de l'Ocde. Seules les crises gouvernementales imprévisibles en cours en France et en Allemagne ont réduit au dernier moment le nombre et l’importance des participants. Le Sommet a donc des perspectives et des objectifs qui dépassent le bilatéralisme italien et français, voire la dimension européenne elle-même. Par contre, le Traité du Quirinal reste le cadre dans lequel la Vallée d'Aoste s'inscrit naturellement pour développer ses relations, soit dans un contexte plus strictement transfrontalier soit avec les institutions françaises: certainement les relations nouées grâce au Sommet peuvent être utiles aussi pour développer de nouvelles initiatives dans ces domaines

«Le choix d'expérimenter l'utilisation d'une partie de la Maison du Val d'Aoste par le Groupe d'études géopolitiques - a ajouté le Président - répond d'une part à la volonté de consolider davantage la relation avec la Vallée d'Aoste et d'autre part répond exactement à l'idée de développer des synergies pour l'organisation d'initiatives de promotion de la Vallée d'Aoste à Paris, toujours étant entendu que la Maison du Val d'Aoste reste à la disposition de la Région. Dans le cadre de l’accord avec le Groupe d’études géopolitiques, les Assesseurs régionaux ont récemment été invités à proposer des évènements à organiser à la Maison du Val d’Aoste, qui pourront promouvoir notre Région à Paris et dans tout le panorama francophone international. Les travaux en cours sont essentiellement les travaux ordinaires qui deviennent nécessaires après cinq ans de fermeture des locaux, à savoir l'enlèvement des matériaux qui ne sont plus nécessaires, le nettoyage et la peinture et enfin les contrôles et l’éventuel aménagement des équipements des locaux

Le Chef de groupe Aggravi a évalué positivement «la possibilité de la part de la Région de pouvoir utiliser la Maison du Val d'Aoste pour d'autres initiatives de promotion de notre territoire dans le monde francophone, ce qui n'était pas si clair en lisant la délibération de la Junte. L'achat de l'immeuble a été très important sur le plan financier et il faut valoriser ce bien public. Pour ce qui est du "Traité du Quirinale", nous observerons l'évolution de deux dossiers cruciaux: celui du doublement du tunnel du Mont Blanc et celui de la frontière entre Italie et France au sommet du Mont Blanc, qui n'est pas seulement un symbole, mais représente aussi un problème pratique, par exemple du point de vue des secours

LT

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Comunicato n° 693 del 19 dicembre 2024
Interrogazione sulla presenza di una falda acquifera sotto l'ospedale Parini

 

Nella seduta consiliare del 19 dicembre 2024 il gruppo Rassemblement Valdôtain ha presentato un'interrogazione sulla presenza di un torrente sotto l'ospedale Parini.  

«Apprendiamo da fonti stampa che sotto l'ospedale Parini passa un torrente che sarà sfruttato per produrre energia - ha dichiarato il Consigliere Diego Lucianaz -. Non abbiamo ricevuto nessuna informazione in merito né dall'Assessorato né dall'Ausl e quindi chiediamo di sapere: quale ente ha realizzato il progetto di riscaldamento, quale sarà l'effettiva produzione in termini di energia termica e con quali costi; da quanto tempo Regione e Ausl sono a conoscenza dell'esistenza di questa falda acquifera e se il suo sfruttamento sia già stato integralmente recepito nel progetto esecutivo dell'ampliamento dell'ospedale Parini; quale sarà il percorso progettuale considerate le evidenti interferenze con il probabile ritrovamento del cerchio lapideo e la realizzazione del cantiere del 4°  lotto della fase 3 recentemente approvato dalla Giunta regionale e con la realizzazione della Centrale tecnologica G3, i cui lavori sono già stati affidati il 19 dicembre dell'anno scorso ma, ad oggi, non sono praticamente ancora iniziati

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha informato che «lo scorso mese di novembre è stato rilasciato il permesso a costruire e la Siv potrà ora predisporre gli atti di gara per l'affido dei lavori. Il progetto relativo al IV lotto della fase 3 dell'ospedale (corpi K, L e P) è stato redatto dal Gruppo di progettazione (Cspe srl) incaricato dalla società Siv e prevede, tra l’altro, l’installazione di una pompa di calore all’interno del corpo G3, completamente interrato, dedicato alle nuove centrali tecnologiche. La pompa di calore, dal costo stimato di 300mila euro circa oltre alla spesa per la realizzazione del pozzo di emungimento, sfruttando l’energia dell’acqua di falda, contribuirà sia al riscaldamento che al raffrescamento del nuovo corpo K (nuovo ospedale), situato ad est di viale Ginevra. Si tratta di una soluzione altamente efficiente che utilizza energia rinnovabile, con altissimi indici di rendimento e, pertanto, di risparmio energetico. L’intera piana di Aosta, compresa l'area ospedaliera, registra la presenza, nel sottosuolo, di una falda acquifera dinamica che viene alimentata e drenata in continuo dal reticolo idrografico dando luogo a una circolazione sotterranea. L'installazione di una pompa di calore all'interno del nuovo corpo dedicato alle centrali tecnologiche è già contemplata nell'attuale progettazione che ha integrato la presenza della falda acquifera e non evidenzia il sussistere di nessuna interferenza né con il cerchio lapideo, né con i lavori del IV lotto della fase 3.»

«Non ci è stato detto dove e in che circostanza sarà realizzato il pozzo che dovrebbe attingere alla falda acquifera - ha replicato il Consigliere Lucianaz -. Avrebbero dovuto iniziare esattamente un anno fa i lavori per la centrale G3 ma, ancora, non è stato dato neanche un colpo di piccone e mancano circa 200 giorni per realizzarlo completamente e mi chiedo se l'amministrazione abbia le idee chiare su dove sarà posizionato questo pozzo. Dal rendering piuttosto abbozzato presumiamo che l'opera dovrebbe essere realizzata sulla strada di accesso alla zona delle centrali tecnologiche. Sarebbe stato utile poter visionare il progetto ma non ci è mai stato mostrato. Non ci è neanche stato detto quando è stata scoperta la falda acquifera. Nella penultima validazione del progetto esecutivo, avvenuta nel 2013, non se ne faceva cenno. Sarebbe altresì interessante capire cosa avviene nel sottosuolo di Aosta e se vi è la possibilità di sfruttare questa fonte di energia anche da parte della cittadinanza.»

LT

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Comunicato n° 694 del 19 dicembre 2024
Interpellanza sul collegamento intervallivo del Col Ranzola

 

Con un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 19 dicembre 2024, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha portato all'attenzione dell'Aula la questione della realizzazione del collegamento intervallivo fra Brusson e Gressoney-Saint-Jean attraverso il Col Ranzola.  

«Apprendiamo che è stata definanziata la realizzazione di questo collegamento per cui erano stati stanziati circa 3 milioni di euro provenienti dal Fondo della montagna in quanto i lavori sarebbero stati ultimati oltre i termini di ammissibilità della spesa fissati al 31 agosto 2026 - ha affermato il Consigliere Dennis Brunod -. Vorremmo sapere: quali sono state le problematiche che hanno determinato lo slittamento del termine dei lavori e quando si è appreso del posticipo; se gli importi stanziati per gli altri progetti che sono stati finanziati con le risorse del Fosmit 2023 sono sufficienti per la realizzazione e il completamento degli interventi; con quali tempistiche e attraverso quali risorse europee/statali/regionali si intende finanziare e quindi dare seguito alla realizzazione del collegamento intervallivo fra i comuni di Brusson e Gressoney-Saint-Jean

L'Assessore alle politiche nazionali per la montagna, Luciano Caveri, ha riferito che «in prima istanza, il Comune di Gressoney-Saint-Jean, capofila del progetto di riqualificazione, aveva indicato, anche sulla base di un primo documento di indirizzo alla progettazione, il mese di agosto 2026 come termine di conclusione presunta degli interventi.  A seguito dell’elaborazione della progettazione di fattibilità tecnico-economica, l'Amministrazione comunale ha richiesto all’Ufficio di rappresentanza a Bruxelles una proroga al 31 agosto 2029 per la conclusione dell’intero progetto, considerata la complessità dell’iter autorizzativo prodromico alla cantierizzazione dell’opera (suddivisa in due lotti funzionali) che ha posticipato all’estate 2027 l’inizio dei lavori con ultimazione nell’estate/autunno 2028, a cui si devono aggiungere le tempistiche per la fase di collaudo tecnico-amministrativo, di durata non inferiore a 180 giorni. Risulta quindi che il nuovo termine non è compatibile con la scadenza di ultimazione dei progetti stabilita al 31 agosto 2026 dal decreto Fosmit 2023. Gli stanziamenti rimodulati necessari per gli interventi a valere sul Fosmit dovrebbero risultare sufficienti per la realizzazione e il completamento della: riqualificazione della Capanna Carrel nel comune di Valtournenche; valorizzazione di un percorso escursionistico che colleghi, attraverso il Parco naturale Mont Avic, il comune di Champdepraz con il Forte di Bard; valorizzazione dell’area del Col du Joux di Saint-Vincent; valorizzazione culturale dell’ecomuseo della canapa “Casa del Telaio” a Champorcher. Confermiamo, come già ribadito in questi giorni anche al Sindaco di Gressoney, la volontà della Giunta regionale di finanziare la realizzazione del collegamento, tenendo conto delle possibilità offerte dai programmi o finanziamenti europei, statali o regionali che saranno individuati al più presto

Il Consigliere Brunod ha accolto positivamente «la volontà del Governo e la possibilità tecnica di realizzare quest'opera che è strategica per il nostro territorio, non solo perché garantisce il collegamento intervallivo tra Brusson e Gressoney-Saint-Jean, ma anche per le sue potenzialità turistiche legate anche alla valorizzazione dell'agricoltura e del territorio nel suo complesso. Ci saremmo, invece, aspettati indicazioni più precise ed aggiornate sui canali e le tempistiche per il reperimento dei fondi ed anche per quanto riguarda l’avvio e realizzazione totale del percorso

LT

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Comunicato n° 695 del 19 dicembre 2024
Interpellanza sull'ammodernamento del canile-gattile regionale

 

L'ammodernamento del canile e gattile regionale è stato affrontato nel corso della seduta consiliare del 19 dicembre 2024 con un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.  

«Oltre alle risorse regionali, anche il Governo nazionale ha destinato 400mila euro per opere strutturali del canile-gattile regionale - ha sottolineato il Consigliere Paolo Sammaritani -. Sono in corso delle migliorie della struttura che necessita di essere adeguata alle nuove esigenze di ricovero e di permanenza degli animali, in linea con l'evoluzione dei principi, anche edilizi, in materia. Chiediamo a che punto siano i lavori di manutenzione e ammodernamento e quali i tempi previsti per l'ultimazione; in che modo la Regione intende impiegare le risorse economiche stanziate dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministero delle finanze.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha riferito che «le lavorazioni attualmente in corso, sostenute da una base d’asta pari a 496mila 215 euro, riguardano: la riqualificazione di tutte le aree verdi con ampliamento a quella di proprietà regionale verso il piazzale della Croix Noire, le nuove delimitazioni, recinzioni, passaggi, e il rifacimento del fondo e degli scarichi; il ripristino di pavimentazione e tratti fognari delle aree nella zona denominata Box Avapa, interventi di riqualificazione edile e impiantistica del fabbricato gattile, la realizzazione della nuova nursery per i cuccioli, la riqualificazione dell’attuale area cani “fobici”, l'adeguamento e opere varie sul piazzale. I lavori sono stati affidati con provvedimento il 1° febbraio 2023. L'associazione Avapa, a seguito del cambio dei componenti e della presidenza, ha richiesto di apportare varianti significative al progetto. Si è quindi proceduto con una serie di incontri per valutare le richieste avanzate, rimandando alla fase esecutiva dei lavori e alla redazione di una perizia di variante il loro sviluppo, prendendo in considerazione solo quelle coerenti con i lavori approvati e quindi formalmente realizzabili. Il contratto dei lavori con l’impresa è stato stipulato in forma di scrittura privata a settembre 2023 e la consegna dei lavori è avvenuta il 28 novembre 2023: i tempi di realizzazione dell’opera sono di 441 giorni naturali e consecutivi con termine lavori previsto per l'11 febbraio 2025. Ad oggi, l’impresa ha richiesto una sospensione parziale dei lavori nelle more dell’approvazione della perizia di variante che contempli le modifiche richieste. L’impresa sta comunque procedendo con l’avanzamento delle opere non oggetto della perizia per il Box Avapa, la nuova nursery per cuccioli e la riqualificazione del fabbricato gattile.»

«Le risorse stanziate dal Ministero - ha proseguito -, per altro non ancora disponibili ma che andranno ad integrare il finanziamento precedentemente stanziato, potrebbero consentire una compartecipazione di spesa alle opere o la realizzazione di interventi aggiuntivi. Una volta introitate le somme in questione, che speriamo presto disponibili, gli uffici della struttura prevenzione, sanità pubblica e veterinaria, in accordo con i gestori del canile e gattile, individueranno gli interventi prioritari per l’ulteriore implementazione della struttura. Interventi che poi la struttura del mio Assessorato come soggetto attuatore provvederà a mettere in campo.»

Il Consigliere Sammaritani, nella replica, si è «augurato che queste risorse dallo Stato arrivino in modo da poterle utilizzare per ulteriori interventi. Il discorso canile e gattile è molto complesso e oggi vi sono nuovi indirizzi in relazione alla custodia degli animali da affezione. Prima il canile era una sorta di ricovero/carcere perché gli animali abbandonati erano visti come una minaccia, mentre oggi il concetto è cambiato e si parla di rifugi, con spazi dove gli animali possano vivere in modo consono alle loro necessità. Tenendo conto di questi indirizzi, bisogna cominciare ragionare in modo diverso, investendo queste somme in modo oculato e intelligente con una prospettiva per gli animali di avere una vita agevole.»

SC

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Comunicato n° 696 del 19 dicembre 2024
Interpellanza sulle anomalie della sanità valdostana rilevate nel corso di una trasmissione televisiva. Conclusi i lavori del Consiglio

 

Con un'interpellanza del gruppo Progetto Civico Progressista discussa in chiusura dell'adunanza consiliare del 18 e 19 dicembre 2024, è stata nuovamente affrontata la questione delle anomalie del sistema sanitario regionale evidenziate dalla trasmissione televisiva "L'aria che tira" del 2 novembre scorso.  

«Le dichiarazioni rilasciate dal pensionato valdostano alla rete La7 sulle liste di attesa e sulle contrattazioni rispetto ai prezzi degli interventi chirurgici sono già state oggetto di una nostra precedente iniziativa ispettiva a cui l'Assessore Marzi ha dato delle risposte vaghe - ha ricordato la Capogruppo Erika Guichardaz -.  Avendo atteso invano il suo turno per oltre un anno, un pensionato valdostano ha chiamato l'ospedale Parini per avere novità e ha appreso che vi erano ancora un centinaio di pazienti in attesa prima che toccasse a lui. Ha quindi chiamato una clinica privata e qui gli è stata prospettata la possibilità di un ricovero quasi immediato ad un costo di circa 6mila euro. A seguito di trattativa però il costo è passato a 3mila euro. (intervista qui visibile https://www.la7.it/laria-che-tira/rivedila7/laria-che-tira-02-11-2024-565701). Interpelliamo nuovamente il Governo per sapere se l'Ausl ha verificato la veridicità delle affermazioni rilasciate nell'intervista, quale l'esito delle verifiche svolte e quali le azioni adottate; nel caso di segnalazione falsa, se l'Azienda sanitaria intende denunciare La7 per tutelare l'immagine della sanità valdostana. Nel caso in cui, invece, la segnalazione risponda al vero, come intende l'Ausl adoperarsi per risolvere le anomalie del sistema emerse dalla pubblica denuncia?»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha informato che «grazie alla campagna di reclutamento avviata dall'Ausl, l'organico dei chirurghi della struttura complessa Chirurgia generale è stato recentemente reintegrato: questo mese hanno preso servizio tre nuovi chirurghi e a gennaio ne arriverà un quarto, garantendo le condizioni per un ulteriore incremento di attività. Per lo smaltimento delle liste di attesa chirurgiche, le operazioni fin qui svolte hanno consentito nel 2023 di incrementare l'attività dell'anno precedente del 24% e nel 2024 è stato riscontrato un ulteriore aumento dell'8%, avviando così un progressivo e tangibile riassorbimento delle liste eccedenti

Sulla questione dei costi, l'Assessore ha precisato che «gli interventi svolti nelle sedi dell'ospedale Parini non comportano nessun pagamento da parte degli assistiti iscritti al servizio sanitario. Il privato che agisce in ambito privatistico, propone e applica le tariffe che ritiene e quindi può fare sconti e riduzioni. Non si può addossare alla sanità pubblica valdostana la responsabilità dei comportamenti di soggetti privati, quando legittimamente operano sul mercato libero e, in tal senso, va interpretata la telefonata sentita nella trasmissione televisiva. Diverso, invece, è quando una clinica privata agisce in convenzione, eseguendo prestazioni per conto del servizio sanitario: in questo caso, il paziente non sostiene costi e la struttura privata riceve dall'Ausl un corrispettivo sulla base delle tariffe determinate a livello regionale

Venendo al caso di specie, Marzi ha riferito che «l'Ausl ha condotto delle verifiche ed è emerso che il paziente è stato inserito in liste d'attesa, con priorità non urgente a giugno 2023. A dicembre è stato rivisto dal chirurgo che ha confermato la non urgenza. Nel frattempo, il paziente è stato sottoposto a una terapia medica per un'altra patologia che si è conclusa nella primavera del 2024. A luglio dello stesso anno è stato rivalutato dal chirurgo generale che ha rideterminato la sua priorità. Il paziente non è stato inserito nelle liste di interventi da effettuare a Saint-Pierre perché la sua situazione clinica rende necessario eseguire l'operazione al Parini. Le liste d'attesa sono dovute alla carenza di medici e agli strascichi della pandemia, periodo in cui gli interventi non urgenti sono stati sospesi e, quindi, non sono state ancora completamente recuperate, nonostante le iniziative messe in campo per incrementare le prestazioni con l'incremento di posti letto e delle sedute operatorie. La convenzione stipulata tra Ausl e Isav consente alla clinica di svolgere, oltre a interventi di ortopedia anche quelli di chirurgia generale che richiedono il ricovero per più di una notte, sempre e solo per conto dell'Azienda sanitaria. Esprimiamo dei dubbi sulla corretta contestualizzazione dei contenuti della telefonata riportata in televisione con una presunta clinica privata valdostana, in quanto la clinica di Saint-Pierre - che è l'unica a svolgere esclusivamente interventi di chirurgia ortopedica e, nell'ambito della chirurgia generale, solo quelli con una notte al massimo di pernottamento. Queste situazioni non ricomprendono il caso rappresentato in televisione di una persona che necessitava di un intervento più complesso, tanto che il chirurgo del Parini non ha scelto la via della clinica di Saint-Pierre per risolvere la situazione operatoria del paziente.»

«Non esiste il controllo del pubblico su prestazioni sanitarie private? - si è interrogata la Capogruppo Guichardaz -. Eppure abbiamo sentito di strutture sanitarie private che sono state addirittura chiuse dalle varie Ausl perché non avevano i requisiti. Lei e l'Azienda sanitaria valdostana sembrate invece non interessarvi di quello che succede intorno a voi, neanche dei comportamenti attuati da soggetti convenzionati. Ritengo inoltre grave quanto riferito dall'Assessore perché quanto dichiarato nella risposta doveva essere esplicitato al paziente in attesa. Tanto che la mancanza di informazioni, ad esempio, lo ha portato a rivolgersi ad una clinica privata quando la sua operazione, per la delicatezza dell'intervento, non avrebbe potuto nemmeno essere svolta in quel contesto. Il dato di fatto è che con questa iniziativa abbiamo appreso di poter contrattare le varie prestazioni sanitarie

Il Consiglio si riunirà nuovamente martedì 14 e mercoledì 15 gennaio 2025.

LT

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