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Riunione del Consiglio regionale del 2 e 3 ottobre 2024

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Comunicato n° 511 del 25 settembre 2024
Il Consiglio si riunisce il 2 e 3 ottobre

Il Consiglio Valle è convocato in via ordinaria mercoledì 2 e giovedì 3 ottobre 2024, a partire dalle ore 9, per discutere un ordine del giorno composto di 65 oggetti di cui otto rinviati da precedenti sedute.

Per quanto riguarda l'attività legislativa, l'Aula sarà chiamata ad approvare un disegno di legge che contiene disposizioni straordinarie e urgenti per il reclutamento nel Corpo dei Vigili del fuoco. Sul testo, di cui è relatore il Consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD), la seconda Commissione "Affari generali" ha espresso parere favorevole a maggioranza il 23 settembre scorso.

Si procederà anche alla discussione del Piano triennale degli interventi di politica del lavoro 2024-2026, che ha ottenuto il parere favorevole a maggioranza da parte della quarta Commissione "Sviluppo economico" nella riunione del 16 settembre.

Per quanto riguarda l'attività ispettiva, sono state depositate quattordici interrogazioni, di cui una del gruppo Forza Italia sulla partecipazione della Regione al primo G7 sull'inclusione e disabilità di Assisi.

Sono quattro le interrogazioni presentate dal gruppo Lega Vallée d'Aoste: risultanze del confronto vitivinicolo valdostano intercorso tra i produttori e la Regione; strategie per la riduzione dei costi e la promozione dello sci fra i residenti valdostani; misure per garantire il decoro e la salubrità degli alloggi del quartiere Cogne soggetti a lavori di ristrutturazione; mancata sostituzione dell'impianto di raffrescamento del presidio di psichiatria di via Saint-Martin-de-Corléans.

Quattro anche le interrogazioni del gruppo Progetto Civico Progressista: riqualificazione della strada intervalliva che collega i comuni di Brusson e Gressoney tramite il Col Ranzola; stato dell'arte della procedura di approvazione del Piano faunistico venatorio regionale; informazioni sullo stabilimento Mcv di Verrès; approvazione da parte della Giunta della nuova pianta organica dell'azienda pubblica JB Festaz.

Il gruppo Rassemblement Valdôtain tratterà cinque interrogazioni: procedura di permuta immobiliare tra un fabbricato sito in corso Padre Lorenzo e alcune unità di proprietà regionale all'interno del Palazzo Ansermin ad Aosta; stato di attuazione della norma sulla valorizzazione del Palazzo Cogne e della realizzazione di una  residenza universitaria; misure per limitare gli attacchi predatori ai vitelli; valutazioni sul diverso utilizzo del sedime ferroviario della tratta Aosta/Pré-Saint-Didier ai fini della linea Metrobus e della ciclabile regionale; cause dell'impedimento all'accesso ciclo-pedonale tra le vie Paravera e Carrel utilizzando l'attraversamento sul tracciato ferroviario.

Delle venticinque interpellanze iscritte, due sono del gruppo Forza Italia: tempistica per la presentazione al Consiglio Valle della nuova legge sull'edilizia residenziale pubblica; azioni per garantire la piena operatività del sistema informativo "TrakCare".

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrerà nove interpellanze: nuovo sistema di valutazione della performance dei dipendenti pubblici a decorrere dal 2025; riduzione dei costi del noleggio autobus per le attività curriculari ed extracurriculari delle istituzioni scolastiche; programmazione dei tempi di restauro dei beni culturali in considerazione della loro fruibilità turistica; servizio sperimentale di car sharing ad Aosta e nei cinque comuni della Plaine; modalità e tempi delle opere di ripristino a Breuil-Cervinia e programmazione di opere di mitigazione dei rischi idrogeologici in prossimità del paese; attivazione di un centro antiviolenza per gli uomini; approfondimenti sui vantaggi introdotti dal "testamento pedagogico"; verifica della corretta applicazione dei protocolli di presa in carico dei pazienti pediatrici; azioni per il contrasto del fenomeno della desertificazione commerciale.

Con una interpellanza il gruppo Misto chiede conto delle misure per arginare lo spopolamento dei piccoli centri montagna, mentre con un'altra interpellanza a firma congiunta con il gruppo Rassemblement Valdôtain vuole sapere se il Governo intenda adottare una linea comune su tutto il territorio regionale in materia di sicurezza pubblica riferita al personale di Polizia locale.

Sono cinque le interpellanze del gruppo Progetto Civico Progressista: informazioni sulla bozza di norma di attuazione per la concessione delle acque pubbliche a scopo idroelettrico; riduzione delle differenze retributive degli insegnanti che non hanno ricorso contro la Regione; problematiche delle procedure per la fruizione del "bonus docenti"; motivazioni dell'abbandono del periodo unico e della mancata attivazione all'Università della Valle d'Aosta di corsi per l'abilitazione degli insegnanti; revisione della normativa regionale sulle locazioni brevi per finalità turistiche.

Sette le interpellanze del gruppo Rassemblement Valdôtain: valorizzazione delle testimonianze archeologiche nel cantiere del nuovo ospedale regionale; azioni per la tutela dei cittadini elettrosensibili dalle emissioni prodotte dai campi magnetici; segnalazioni sulla presenza di carcasse animali su alcuni sentieri regionali; introduzione di un abbonamento stagionale per lo scialpinismo; valutazioni del Governo sull'ulteriore potenziamento dell'area del nuovo polo universitario regionale; sistema di valutazione della mobilità sanitaria ospedaliera di cui al Piano regionale per la salute e il benessere sociale; programmazione del primo percorso completo per l'abilitazione all'esercizio della professione di accompagnatore di media montagna.

In ultimo, saranno trattate sedici mozioni, di cui sette rinviate da precedenti adunanze.

Il gruppo Forza Italia illustrerà due mozioni: con la prima, vuole impegnare il Governo a presentare un progetto di rifacimento degli alloggi della "ex casa Gagliardi" mentre, con la seconda, chiede di prevedere nel bando 2024 per il sostegno alla locazione un aumento del contributo adeguandolo ai canoni di locazione di Erp.

Sono cinque le mozioni depositate dal gruppo Lega Vallée d'Aoste: azioni per la regolarizzazione del pagamento e l'accesso all'esenzione del bollo auto come previsto dalla normativa vigente in materia; prevenzione del degrado urbano in piazza Severino Caveri ad Aosta; istituzione di un distaccamento dei Vigili del fuoco in bassa Valle; revisione delle modalità di affido della gestione del canile-gattile regionale; introduzione di un metodo di calcolo per limitare aumenti indiscriminati del canone di locazione di edilizia residenziale pubblica.

Sei le mozioni del gruppo Progetto Civico Progressista: solidarietà nei confronti della Presidente della Regione Sardegna e della sua azione di tutela del territorio dell'isola; impegno, attraverso i rappresentanti valdostani in Parlamento, a ripristinare le agevolazioni Iva sul pellet; azioni di sensibilizzazione rivolte ai giovani neo maggiorenni per promuovere una cultura del rispetto delle donne; audizioni in Commissione dei responsabili tecnici e politici della Regione Piemonte sul progetto di raddoppio della tratta ferroviaria Ivrea/Chivasso; presentazione in quinta Commissione consiliare della verifica sulla compatibilità tecnico-progettuale ed economica del progetto di ampliamento dell'ospedale Parini; impegno a riferire in quinta Commissione sulla riattivazione del servizio "Vivere in Valle d'Aosta".

Il gruppo Rassemblement Valdôtain discuterà due mozioni: con la prima, chiede la previsione di un'ulteriore fascia Isee nelle condizioni di erogabilità delle prestazioni di assistenza odontoiatrica garantite dal Servizio sanitario regionale, mentre, con la seconda, sollecita la previsione di un protocollo condiviso per la movimentazione interregionale dei bovini e a prevedere misure urgenti di profilassi vaccinale.

Sarà anche trattata una mozione a firma congiunta dei gruppi Misto e Rassemblement Valdôtain sulla valorizzazione del personale delle segreterie al servizio del Consiglio Valle.

 

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile l'App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung e per dispositivi Apple quali ad esempio Apple TV, iPhone, iPad e Mac (l'App Store Apple contiene l'elenco completo delle compatibilità). Consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore."

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio.

LT

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Comunicato n° 517 del 30 settembre 2024
Consiglio del 2 e 3 ottobre: iscritti cinque punti all'ordine del giorno suppletivo

L'ordine del giorno del Consiglio Valle, convocato mercoledì 2 e giovedì 3 ottobre 2024, è stato integrato da cinque punti.

Per quanto riguarda l'attività legislativa, sarà esaminato un disegno di legge in materia di mobilità sostenibile, di cui è relatore il Consigliere Roberto Rosaire (UV) e sul quale la quarta Commissione "Sviluppo economico" ha espresso parere favorevole a maggioranza nella riunione di oggi.  

Sono state poi iscritte quattro interrogazioni a risposta immediata.

Con la prima, il gruppo Rassemblement Valdôtain chiede notizie sugli interventi per sostenere gli enti locali rispetto ai fenomeni di criminalità. La seconda, del gruppo Lega Vallée d'Aoste, riguarda gli accordi con la Regione Piemonte per l'utilizzo in Valle di dosi di vaccino anti Bluetongue. Un terzo question time, presentato dal gruppo Forza Italia, si occupa dell'eventuale revisione dei procedimenti per il conferimento degli incarichi di direzione di struttura semplice dell'Ausl. Infine, con la quarta iniziativa, il gruppo Progetto Civico Progressista interroga il Governo sulla data di scadenza per l'acquisizione del Codice identificativo nazionale per le locazioni brevi.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 70 punti.

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed è altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile l'App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung e per dispositivi Apple quali ad esempio Apple TV, iPhone, iPad e Mac (l'App Store Apple contiene l'elenco completo delle compatibilità).

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LT

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Comunicato n° 519 del 2 ottobre 2024
Iniziati i lavori del Consiglio del 2 e 3 ottobre

 

I lavori del Consiglio, convocato oggi mercoledì 2 e domani giovedì 3 ottobre 2024, si sono aperti nel ricordo della figura di Silvio Trione, Consigliere regionale della Democrazia Cristiana dal 1988 al 1993 e Sindaco di Nus dal 1985 al 1988 e dal 1995 al 2000.

Il Presidente Alberto Bertin, nell'esprimere a nome dell'Assemblea il profondo cordoglio e la vicinanza alla famiglia, ha evidenziato che «alla passione per la politica, Silvio Trione ha unito l'impegno nelle istituzioni, spendendosi anche a servizio del mondo del volontariato. Era un uomo impegnato, nel significato più bello e nobile del termine. Era sempre piacevole e interessante discutere con lui, ci mancherà. La Valle d'Aosta perde un cittadino attento, capace e onesto.»

A ricordare in Aula la sua grande sensibilità umana, la passione che metteva nei suoi impegni, il suo essere portatore di una politica sana, sono stati il Capogruppo di Stella Alpina Carlo Marzi, il Vicecapogruppo dell'UV Albert Chatrian, il Vicecapogruppo di FP-PD Andrea Padovani, la Vicecapogruppo di PCP Chiara Minelli, e il Presidente della Regione Renzo Testolin.

Nuova adesione al gruppo RV

Il Presidente Bertin ha riferito all'Aula che, nella giornata di ieri, il Consigliere Claudio Restano ha comunicato l'adesione al gruppo Rassemblement Valdôtain, fuoriuscendo dal gruppo Misto.

È quindi intervenuto il Consigliere Restano sulle ragioni della sua adesione: «La decisione è maturata a seguito della fattiva collaborazione intercorsa durante questo ultimo anno e mezzo  di Legislatura con  i colleghi di RV, ma soprattutto considerando che con Rassemblement Valdôtain e l'associazione culturale cui appartengo condivido molte cose importanti, tra cui la volontà di difendere liberamente gli interessi di tutti i valdostani di nascita, adozione o scelta; la volontà di riformare la nostra autonomia così come anche la sua applicazione, tutelando e valorizzando il territorio, la lingua francese, la libertà individuale e l'iniziativa imprenditoriale privata. Questa decisione esprime anche la volontà di aprire un dialogo costruttivo con tutte quelle forze politiche e sociali che riconoscono l'importanza di tutelare e valorizzare l'identità della Valle d'Aosta. Metto quindi la mia esperienza e professionalità a disposizione di Rassemblement con l'auspicio che, come già avviato da alcuni movimenti politici e associazioni culturali valdostani, si raggiunga l'obiettivo del più ampio progetto politico della creazione di un'area di centro, autonomista e liberale con cui potranno confrontarsi tutte le realtà politiche che si riconoscono nei nostri valori.»

SC

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Comunicato n° 520 del 2 ottobre 2024
Communications du Président de la Région, Renzo Testolin

 

Le Président de la Région Renzo Testolin, dans ses communications au Conseil du 2 octobre 2024, a informé que lundi 30 septembre dernier, «le Président de la Commission paritaire, le Professeur Marini, nous a prévenu par courriel que la Commission paritaire a approuvé le projet de décret législatif concernant les dispositions d’application du Statut spécial relatives aux concessions de dérivation des eaux, en nous a informant que le Ministère procèdera donc à la transmission du schéma au Conseil régional pour l’approbation.»

Le Président a tenu à remercier «les membres régionaux de la Commission paritaire - le Président Marini, la Professeure Randazzo ainsi que le Conseiller Marguerettaz - pour le travail effectué ainsi que les membres nommés par l’État, Madame Rini, les avocats Mascetti et Fabris de Fabris, pour leur précieuse collaboration dans la réalisation de cet objectif important.»

SC

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Comunicato n° 521 del 2 ottobre 2024
Approvato un disegno di legge per il reclutamento di Vigili del fuoco

 

Con 33 voti a favore (UV, FP-PD, PlA, SA, Lega VdA, RV, FI) e 2 astensioni (PCP), il Consiglio Valle, nella seduta del 2 ottobre 2024, ha approvato un disegno di legge che contiene disposizioni straordinarie e urgenti per il reclutamento nel Corpo valdostano dei Vigili del fuoco.

Sul testo sono stati respinti tre emendamenti del gruppo PCP e uno di RV. Respinto, con 19 voti di astensione della maggioranza e 16 a favore delle opposizioni, anche un ordine del giorno del gruppo Progetto Civico Progressista che voleva impegnare il Presidente della Regione a relazione in prima Commissione, entro 30 giorni, sui lavori e sulle tempistiche per l'equiparazione previdenziale del Corpo dei Vigili del fuoco e del Corpo forestale agli omologhi nazionali nonché sulla revisione della legge regionale 37/2009 al fine di armonizzare lo stato giuridico e il trattamento economico dei Vigili del fuoco valdostani a quelli del Corpo nazionale.

L'iniziativa legislativa si compone di cinque articoli ed è stata illustrata in Aula dal Consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD): «L'urgenza del provvedimento è determinata dalle carenze di organico del Corpo valdostano: l'obiettivo è quindi quello di consentire un celere e semplificato espletamento delle procedure concorsuali per il reclutamento di vigili del fuoco, capisquadra e capireparto. In un'ottica di semplificazione e in linea con quanto previsto dalla normativa statale vigente, le prove d’esame per i vigili del fuoco si limitano alle sole prove motorie e attitudinali, viene attribuito un punteggio per il solo possesso di patente di guida superiore alla B e gli accertamenti sanitari dei requisiti di idoneità fisica e psicoattitudinale sono espletati, prima dell’assunzione, solo nei confronti dei candidati vincitori. Per il concorso da caposquadra, la selezione avverrà per soli titoli, senza alcuna prova d’esame e sarà seguito da un corso di formazione. Per quanto riguarda l’avanzamento alla qualifica di caporeparto, la selezione avverrà a ruolo aperto, mediante una semplice procedura di progressione interna, nel limite dei posti disponibili. Queste norme derogatorie si applicano alle procedure concorsuali avviate ed espletate entro e non oltre il 31 dicembre 2026.»

Il dibattito in Aula

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha parlato di «un disegno di legge che arriva con molto ritardo per scelte politiche sbagliate: l'ultimo concorso è stato espletato nel 2012 e non sono nemmeno stati assunti tutti i candidati idonei. Si parla poi di equiparazione dei professionisti valdostani a quelli nazionali salvo poi essere smentiti dal contenuto della norma che innalza a 38 anni l'età dei vigili volontari; non si prevede una reale progressione di carriera da capisquadra a capireparto e il titolo di studio richiesto è di livello inferiore, come la retribuzione. La mancanza di concorsi e l'abbassamento dell'età ha impedito e impedisce ai ragazzi delle annate 1995/1996 e 1997 la possibilità di intraprendere questa carriera. Serve una riflessione più ampia sulle competenze necessarie e un aggiornamento sulla norma di attuazione per l'equiparazione dei vigili e sulla revisione della legge 37/2009 per arrivare ad una vera armonizzazione dello stato giuridico e trattamento economico del personale del Corpo valdostano agli omologhi nazionali.»

Il Vicecapogruppo di RV, Dennis Brunod, ha condiviso «la necessità e l'urgenza di intervenire: siamo quindi a favore di questo percorso. Come gruppo abbiamo voluto depositare un emendamento volto a migliorare il testo di legge: proponiamo di dare la possibilità di partecipare alle procedure di reclutamento a tutti coloro che hanno conseguito - alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda di partecipazione al concorso - la qualifica di personale volontario dei vigili del fuoco, togliendo il limite temporale di un anno. Questo perché il percorso per ottenere questa qualifica richiede tempo, sacrificio e impegno da parte del personale volontario: con il nostro emendamento andremmo a valorizzare le persone che si sono impegnate in questo percorso e ad agevolare anche l’ingresso di forze più giovani nel Corpo valdostano.»

«Va bene la norma straordinaria, ma cerchiamo di non andare avanti di leggina in leggina, di rattoppo in rattoppo come sta succedendo per la legge sui Segretari comunali - ha ammonito il Vicecapogruppo Erik Lavy, annunciando il voto favorevole della Lega Vallée d'Aoste -.  Stupiscono le tempistiche dell'arrivo in Aula di questa legge: la carenza di personale è nota da tanti anni e questa norma pare essere motivata più dalla volontà di dare un contentino alla categoria che non dalla reale necessità di risolvere una situazione che si trascina da troppo tempo. Comunque, saranno i Vigili del fuoco a valutare l'interesse e l'impegno del Governo profuso nei loro confronti. Abbiamo presentato una mozione sull'apertura di un distaccamento dei professionisti in bassa Valle che sarà il banco di prova per capire se la Giunta è animata dalla reale volontà di dare risposte concrete ai Vigili del fuoco o se invece sente l'avvicinarsi delle elezioni.»

Per il Capogruppo di PlA, Aldo Di Marco, «si dà finalmente una risposta concreta alla carenza di organico del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco: un Corpo che svolge un ruolo fondamentale per salvaguardare l'incolumità delle persone, assolvendo anche a diverse funzioni di protezione civile e soccorso pubblico. I loro interventi devono essere caratterizzati dal requisito di tempestività e professionalità: ecco perché c'è bisogno di risorse umane qualificate. Il fabbisogno del Corpo valdostano registra carenze per 32 unità, tra cui 16 vigili del fuoco, 9 capisquadra e 7 capireparto: è bene quindi che questa situazione vada sanata. Il nostro auspicio è che la Centrale unica del soccorso possa contare anche sulla presenza dei Vigili del fuoco: questo per sottolineare che per un soccorso veramente efficiente è necessario che tutti i Corpi e le strutture operino in sinergia in un'unica Cus realizzata negli spazi aeroportuali già da tempo individuati.»

Il Vicecapogruppo Mauro Baccega ha ricordato «il continuo impegno di Forza Italia nel proporre iniziative per valorizzare il Corpo valdostano dei Vigili del fuoco. Voteremo gli emendamenti, l'ordine del giorno e il disegno di legge nel suo complesso.»

«Il nostro agire è stato motivato dall'interesse pubblico e dalla necessità di dare con urgenza risposte alla carenza di personale nel Corpo dei Vigili del fuoco - ha replicato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. L'ultimo concorso risale al 2012 ed era necessario implementare il contingente dei Vigili del fuoco, tenendo presente che le tempistiche per arrivare alla definizione del concorso sono piuttosto importanti. L'allineamento con il settore nazionale, laddove ritenuto opportuno, richiede un lavoro non indifferente, iniziato con l'approvazione del Comparto sicurezza e soccorso che, tra le altre cose, prevede il delicato passaggio dal regime di lavoro privatistico a quello pubblicistico e necessita di studi approfonditi. Stiamo lavorando sulla questione in maniera costante. Sui titoli di studio, nelle more della definizione della nuova norma, abbiamo optato per la continuità rispetto al passato con la richiesta di un titolo di studio di scuola media inferiore in funzione dell'attuale inquadramento dei vigili del fuoco nella categoria B2. Non abbiamo invece previsto il passaggio automatico a caposquadra e caporeparto perché, in questa fase di transizione, la questione deve essere regolata in funzione delle particolari caratteristiche del Corpo valdostano rispetto a quello nazionale.»

SC-LT

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Comunicato n° 522 del 2 ottobre 2024
Approvato un disegno di legge in materia di mobilità sostenibile

 

Il Consiglio Valle, nella seduta mattutina del 2 ottobre 2024, ha approvato - con 26 voti a favore (UV, FP-PD, PlA, SA, RV, PCP) e 9 astensioni (Lega VdA, FI) - un disegno di legge che contiene disposizioni in materia di mobilità sostenibile.

Il provvedimento si compone di cinque articoli che modificano la legge regionale n. 16/2019 al fine di istituire la Consulta regionale per la mobilità ciclistica e aumentare di 1,4 milioni di euro i fondi per i contributi a fondo perduto destinati a cittadini e imprese per l'acquisto di veicoli a basso impatto ambientale. Sul testo è stato recepito un emendamento dell'Assessore ai trasporti.

Il Consigliere Roberto Rosaire (UV) ha relazionato in Aula, evidenziando che «questo disegno di legge si inserisce in una strategia più ampia che punta a rendere la Valle d'Aosta "Fossil fuel free" entro il 2040: da un lato, agevola la transizione verso la mobilità sostenibile, permettendo un accesso più ampio a soluzioni di trasporto ecologiche; dall’altro, sostiene concretamente il tessuto economico locale, facilitando l’acquisizione di veicoli a basso impatto ambientale per imprese che, in questo modo, possono aggiornare i propri mezzi di trasporto, riducendo le emissioni legate alle loro attività. I contributi messi in campo non sono solo un incentivo economico, ma un meccanismo essenziale affinché il processo di decarbonizzazione sia accessibile a tutti, non rimanga soltanto una serie di buone intenzioni ma si trasformi in un'azione concreta e condivisa. Inoltre, l'istituzione della Consulta per la mobilità ciclistica creerà una sede di confronto fra i diversi portatori di interesse nell'ambito della mobilità sostenibile in modo da mettere a punto, a livello regionale, politiche e interventi il più possibile partecipati. La promozione di politiche per la mobilità sostenibile e l’educazione della cittadinanza rappresentano infatti pilastri fondamentali di questo processo.»

Il Consigliere ha poi fornito alcuni dati riguardo alle domande di contributo: «Risulta molto interessante l’analisi dei dati riferiti al 2023: le istanze istruite sono state ben 1248 di cui 1144 presentate da privati cittadini, 100 da aziende e 4 da enti locali. Per l’anno in corso, le domande pervenute al 30 settembre sono state complessivamente 1145 di cui 1053 presentate da privati cittadini, 91 da aziende e 1 da enti locali.»

Il dibattito in Aula

Il Consigliere Simone Perron (Lega VdA) ha criticato «i 4 milioni stanziati per i contributi a fondo perduto per l'acquisto di auto elettriche. Una scelta che privilegia chi già può permettersi di acquistare un bene del genere, in un momento in cui, per altro, la decisione del blocco dei motori endotermici entro il 2035 è messa fortemente in discussione a livello internazionale. La nostra rete elettrica sarà in grado di soddisfare e di supportare le nuove esigenze energetiche? Come Lega abbiamo sempre insistito sul concetto di "neutralità tecnologica". È importante trovare altri modi per non pensionare subito i motori endotermici: in Valle sono già in uso carburanti che consentono il 99% in meno di emissioni e prossimamente le auto a metano potranno utilizzare dei biogas.»

La Consigliera Chiara Minelli (PCP) ha ricordato che «la legge sulla mobilità sostenibile approvata dal Consiglio nel 2019 - frutto del coordinamento tra una proposta di legge di cui ero prima firmataria e un disegno di legge del governo nel 2018 - non è una legge di soli contributi, ma una norma che vuole perseguire nel campo della mobilità l'obiettivo del "Fossil fuel free" al 2040 per la Valled'Aosta. Una legge che ha prodotto dei risultati positivi, malgrado le critiche mosse allora, tant'è che oggi viene rifinanziata. Per il futuro occorrerà fare una riflessione per rivedere la parte sulla micromobilità, sul requisito della residenza, sul sistema dell'alimentazione e della rete. Voteremo a favore di questo testo, anche se c'è una parte della legge 16/2019 che non viene applicata in modo puntuale: non sono stati assunti i provvedimenti necessari per effettuare il monitoraggio e il 35% di mobilità sostenibile da raggiungere al 2025 sembra lontano, con dati che ci dicono che siam ben al di sotto di quella percentuale (26%).»

Il Capogruppo di PlA, Aldo Di Marco, ha evidenziato che «gli incentivi alle auto elettriche, ibride e a basso impatto ambientale, nuove e usate, e ai dispositivi di micro mobilità (monopattini e bici elettriche) arrivano in concomitanza con quelli nazionali e sono importanti per dare risposte compiute ai cittadini intenzionati all'acquisto di questo tipo di veicoli. La promozione del settore della mobilità sostenibile passa anche attraverso lo sviluppo della mobilità ciclistica e l'istituzione della Consulta regionale sarà centrale per la definizione di politiche e interventi condivisi in questo settore.»

Le Conseiller Corrado Jordan (UV) a souligné que «la mobilité durable et les bonnes pratiques de mobilité constituent un élément de base pour relever les défis environnementaux contemporains, contribuant à un avenir plus durable et établissant une base solide pour réduire l’impact environnemental. L’intégration des véhicules électriques et hybrides avec des sources d’énergie renouvelables - telles que l’énergie solaire, éolienne et hydroélectrique - soutient donc la transition vers un réseau énergétique plus propre et contribue à la réduction de notre dépendance aux énergies fossiles. Après les premières années d'application, la mobilité purement électrique a mis en évidence certaines limites, il est clair qu'elle ne peut pas être la seule solution de mobilité, mais en même temps cela peut représenter un élément important, notamment lorsqu'il s'agit d'intégration entre systèmes de propulsion.»

«Se si crede davvero politicamente al Green deal, si sta ipotizzando uno scenario in cui tutti possiedono l'auto elettrica - ha premesso il Consigliere Luca Distort (Lega VdA) -.  Ma è stato realmente valutato il contesto? La nostra rete elettrica è dimensionata per sostenere un assorbimento del genere? Se non disponiamo dei kilowatt necessari per soddisfare la domanda, questa legge ha una natura puramente simbolica ma, tuttavia, impegna quattro milioni di euro di denaro pubblico! Noi non possiamo riconoscerci in una posizione del genere che, in nome di un generico Green deal, impegna ingenti risorse pubbliche. Se si crede in una battaglia, ricordo che le battaglie si vincono o si perdono anche e soprattutto grazie alla logistica e, in questo caso specifico, è il punto debole di tutto l'impianto di legge.»

Il Consigliere Claudio Restano (RV) ha rilevato con «soddisfazione l'istituzione della Consulta, che avviene a seguito di una mozione che avevo proposto a giugno e che era stata approvata dal Consiglio. Infatti, l'aspetto rivoluzionario non è dare ulteriori fondi per le auto ibride e elettriche, ma è proprio la creazione della Consulta che permetterà ai soggetti che ne prenderanno parte di fornire degli indirizzi alle politiche future: politiche che non riguarderanno solo l'aspetto ambientale, ma anche i corretti stili di vita, la salute, il turismo e, soprattutto, la sicurezza stradale.»

L'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, ha replicato: «Manca una visione chiara a tutti i livelli - nazionale ed europeo - sul tema del Green deal: noi siamo una parte di un modello che, partendo dalle direttive europee, ha sviluppato i suoi Piani, ma oggi ci aspettiamo una posizione definitiva perché non ci sarebbe niente di peggio che non decidere nulla. In questa fase in cui la mobilità elettrica può rappresentare un primo passo importante per garantire un sistema di fonti rinnovabili che ci renda autonomi dal gas e dal petrolio, questo provvedimento è un valore aggiunto. Con la legge 16/2019, abbiamo favorito una più alta attenzione all'acquisto dell'auto elettrica: la misura ha raggiunto il suo obiettivo e si sono invertiti i dati rispetto al modello precedente. In questa fase, quindi, volevamo dare delle certezze; per il prossimo programma finanziario sosterremo ancora questa iniziativa. C'è poi grande attenzione alla mobilità ciclistica, in aumento sia per il lavoro sia per il tempo libero: crediamo che l'istituzione della Consulta ci consentirà di mettere intorno al tavolo i soggetti principali per confrontarci sulle politiche future; stiamo facendo tanti investimenti in questo settore e dobbiamo garantire sicurezza e buoni servizi.»

SC-LT

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Comunicato n° 523 del 2 ottobre 2024
Approvato il Piano per le politiche del lavoro 2024-2026

 

Nella seduta del 2 ottobre 2024, il Consiglio ha approvato, con 24 voti a favore (UV, FP-PD, PlA, SA, RV) e 11 astensioni (Lega VdA, PCP, FI), il Piano triennale degli interventi di politica del lavoro 2024-2026.

Presentato il 4 luglio scorso, il Piano è stato illustrato in Aula dall'Assessore allo sviluppo economico, formazione e lavoro, Luigi Bertschy: il documento, sulla base di un'analisi del contesto socio-economico della regione e dei fabbisogni legati alla specificità del territorio, contiene gli obiettivi, le priorità e la tipologia delle azioni da mettere in campo per affrontare le sfide del lavoro nel prossimo triennio, con uno stanziamento di 19,2 milioni di euro.

L'intervento dell'Assessore

«L'andamento del mercato del lavoro valdostano - ha evidenziato l'Assessore Luigi Bertschy - registra un trend positivo di ripresa, con un livello medio di occupati che è cresciuto, anche tra i giovani e le donne, superando i livelli pre-pandemia. Il Piano che è stato elaborato anche attraverso il fattivo coinvolgimento dei componenti del Consiglio per le politiche del lavoro, che hanno contribuito a indicare le logiche strategiche e gli indirizzi prioritari per il triennio. Un Piano che tiene conto delle grandi sfide cui si confronta il mondo contemporaneo: digitale, compresa l'intelligenza artificiale, demografica e climatica.»

«Questo Piano - ha proseguito - mette al centro la persona e si fonda sul concetto di mercato di lavoro come sistema di transizioni occupazionali lungo il corso della vita: dal sistema educativo al lavoro, da un lavoro all’altro, tra occupazione e disoccupazione e viceversa. Contiene inoltre un approccio coerente con l'Alleanza per il lavoro, con l'obiettivo di una maggiore occupazione e un miglioramento nella qualità del lavoro anche attraverso la crescita delle competenze. L'obiettivo generale è quindi quello di contribuire a rafforzare un modello di sviluppo socioeconomico della Valle attraverso una maggiore qualità del lavoro, l’accrescimento e valorizzazione del capitale umano, la centralità della coesione sociale, il miglioramento della capacità di risposta ai cambiamenti di contesto (produttivi, ambientali, istituzionali ecc.), l'incremento dell'attrattività del territorio, l'uguaglianza delle opportunità per tutti. Per l'attuazione delle azioni sono individuati i programmi e i fondi che potranno essere mobilitati, con l'obiettivo di integrare sempre più le risorse regionali con quelle europee. La governance è basata su due livelli: strategico, attraverso la Cabina di regia, e operativo, che coinvolge le strutture regionali competenti per materia.»

«L'attività di monitoraggio ci permetterà di verificare la realizzazione degli interventi, in termini quantitativi e qualitativi, in modo da tarare sempre le risposte al mercato - ha concluso -. Abbiamo la necessità di una collaborazione forte con gli enti locali, con i territori e le imprese, investendo su percorsi formativi attenti alle necessità di contesti locali. Il mondo del lavoro ha la necessità di rendersi attrattivo in un momento di forte calo demografico: il futuro presenterà delle difficoltà, occorre quindi costruire un modello dove le competenze trovino in Valle d'Aosta servizi e imprese capaci di accoglierle, attraverso una rete di servizi. Dobbiamo guardare all'innovazione tecnologica con fiducia, preparando le persone affinché queste possano essere di aiuto alla crescita delle imprese e della pubblica amministrazione. Dobbiamo intervenire sui giovani, dando loro i migliori strumenti per orientarli attraverso una accresciuta flessibilità. Questo è un Piano che non risolve i problemi, ma propone delle soluzioni e una progettualità per costruire un mondo del lavoro che dia le migliori risposte alla Valle d'Aosta.»

Il dibattito in Aula

Il Capogruppo di RV, Stefano Aggravi, si è soffermato su due obiettivi di particolare rilevanza: «Il sostegno al lavoro autonomo finalizzato alla realizzazione di nuove imprese e il supporto al passaggio intergenerazionale, è di centrale importanza. In un mondo che cambia in continuazione è importante dare attenzione al lavoro autonomo. Abbiamo delle realtà produttive che vengono meno per una serie di difficoltà legate all'apertura o al subingresso e così facendo rischiamo di perdere le professionalità necessarie allo sviluppo del nostro territorio. L'apertura di una partita Iva, che è fonte di introito per l'Amministrazione regionale, genera l'apertura di ulteriori partite Iva dando vita a un effetto circolare virtuoso. L'altro obiettivo rilevante è quello del rafforzamento della formazione post diploma, prevalentemente tecnica, che è necessaria per creare professionalità di livello. Non si tratta solo di prevedere una formazione al di fuori della Valle, ma soprattutto di creare le condizioni per il ritorno sul nostro territorio. Abbiamo tanti Piani nei cassetti dell'Amministrazione e speriamo che questo diventi materia viva attraverso la concretizzazione dei concetti.»

Il Capogruppo Andrea Manfrin, «pur ravvisando elementi positivi e principi condivisibili ancorché sotto forma di dichiarazioni di intento», ha annunciato l'astensione del gruppo Lega VdA: «Intanto, vediamo uno svilimento della funzione propulsiva del Consiglio regionale: infatti, la Giunta scrive il Piano, lo discute con gli attori interessati e lo sottopone all'Assemblea per autoimpegnarsi a realizzare delle azioni. L'augurio è che per il futuro si torni ad avere un maggiore equilibrio tra forze in campo. Condividiamo l'attenzione alle persone in condizione di vulnerabilità, in particolare le persone con disabilità, le persone espulse dal mercato del lavoro, con una età prossima alla pensione e con poche skill, a rischio di emarginazione dal mercato stesso. Non condividiamo, invece, i continui riferimenti ai lavoratori immigrati, di cui bisogna decidere la collocazione. Non possono, in effetti, rappresentare una fonte di approvigionamento primaria per il mercato del lavoro e al contempo essere collocati fra le categorie fragili. Desta preoccupazione, infine, l'ennesimo riferimento alle cooperative costantemente foraggiate a suon di coprogettazioni e coprogrammazioni senza alcuna gara che possa determinare qualità e prezzo dei servizi.»

«È un Piano che fa un'analisi di contesto onesta e che dovrà poi trovare concretizzazione nei piani operativi annuali - ha commentato il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis -. L'incidenza annua è di circa 8,4 milioni di euro per il 2025 e 7,4 per il 2026 di cui la maggiore parte è destinata ai contributi per le assunzioni e agli stanziamenti dei progetti di inclusione attiva (Pia). Le sfide da raccogliere sono molteplici e riguardano numerosi aspetti del mondo del lavoro. Frequentando il territorio non si riscontra una grande soddisfazione per l'impiego ricoperto: abbiamo un problema di qualità del lavoro che deve essere indagato e risolto perché il perseguimento della gratificazione per i lavoratori è importante. Le maggiori richieste di forza lavoro oggi arrivano dalla ristorazione, dal settore alberghiero, dai servizi di pulizia, dall'agricoltura e dalla manutenzione del verde e riguardano personale non qualificato, mentre sono in calo quelle per le attività professionali, scientifiche e tecniche. Se il Piano non avrà esito positivo si corre il forte rischio che il modello del lavoro valdostano scivoli verso la dequalificazione.»

Per la Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, «il Piano contiene dichiarazioni di principio che non possono che essere condivisibili, ma occorrerà vigilare sulla parte attuativa affinché non ci si fermi alle buone intenzioni. Questo Piano richiede infatti un'organizzazione che si muova rapidamente e in modo impeccabile: sarà attraverso gli strumenti di monitoraggio che si potranno verificare le misure e gli investimenti. Molti sono gli elementi positivi, ma rimaniamo perplessi su diversi principi. La Regione sembra dimenticarsi di essere anche datore di lavoro, di aver approvato in ritardo i rinnovi contrattuali e di non avere ancora oggi un responsabile sicurezza lavoratori. Non ritroviamo risposte rispetto alle fughe delle intelligenze dalla Valle. La connessione delle scuole con le esigenze del territorio, in particolare gli istituti professionali, risultano marginali. Il Piano tratta ampiamente il tema dell'intelligenza artificiale, ma alcune affermazioni su di essa sono un po' azzardate. Manca poi una prospettiva politica volta a costruire una stabilizzazione dei lavoratori stagionali; non ci sono ipotesi di salario minimo per gli appalti pubblici; non si capisce dove si voglia andare in merito al lavoro agile nella Pa e non si affronta l'annoso problema della discrezionalità per la concessione dello stesso. Un Piano che oggi non ci convince del tutto e pertanto ci asterremo.»

Il Vicecapogruppo Andrea Padovani ha annunciato il voto favorevole di FP-PD, sottolineando che «il Piano affronta compiutamente i temi del nostro tempo legati alla rivoluzione digitale, dettata dall'intelligenza artificiale, alla crisi climatica e demografica che stanno mordendo anche il nostro territorio. Il Piano nasce da altri documenti, tra cui l'Alleanza per un lavoro di qualità che dettava dei principi cardine per la definizione del mercato del lavoro valdostano che deve essere di qualità, giusto, dignitoso e inclusivo. Questo documento pone le basi per rendere il nostro mercato del lavoro più attrattivo, con condizioni più eque e concrete politiche di conciliazione vita-lavoro. Il Piano prevede anche politiche di inclusione per persone con disabilità e per i migranti, politiche per la parità di genere salariale e di carriera, politiche per aumentare la sicurezza sui luoghi di lavoro. Un provvedimento in aperta controtendenza con le politiche sul lavoro del Governo nazionale guidato da maggioranza di destra-destra-centro che pochi giorni fa ha presentato un decreto legge che aumenta la precarietà e riduce le tutele, zittendo chiunque le critichi con un decreto che alcuni chiamano "sicurezza" ma che io chiamo "decreto repressione del dissenso"

SC-LT

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Comunicato n° 524 del 2 ottobre 2024
Question time sul sostegno agli enti locali rispetto ai fenomeni di criminalità

 

Nella seduta consiliare del 2 ottobre 2024 il gruppo Rassemblement Valdôtain ha illustrato un'interrogazione a risposta immediata sul sostegno agli enti locali rispetto ai fenomeni di criminalità.

«Apprendiamo che, pochi giorni fa, una donna è stata aggredita a pochi passi dal centro di Aosta - ha commentato il Consigliere Diego Lucianaz -. Nella nostra regione episodi di aggressione e di violenza sono in aumento e vorremmo sapere se siano state avviate delle azioni per sostenere gli enti locali rispetto a questi episodi di micro criminalità.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha espresso «solidarietà e vicinanza alla vittima dell’aggressione e a tutti coloro che hanno in qualche modo subìto altri crimini, invitandoli a sporgere denuncia perché solo così le forze dell’ordine possono agire e porre le basi per migliorare gli aspetti di sicurezza, di concerto con le istituzioni e le altre forze interessate. A valle della grave situazione accaduta, i numeri complessivi non evidenziano una situazione di allarme sociale. L'indagine annuale del Sole24 Ore sulla qualità della vita in Italia, pone infatti la nostra regione all’86° posto su 106 per quanto riguarda i furti e all'85° posto per quanto riguarda le rapine. I furti denunciati in Valle d’Aosta nel 2023 sono stati 483 (uno su 258 persone residenti) contro i 124.480 (1 ogni 26 residenti) della provincia di Milano che è in testa alla classifica. I furti con strappo sono stati 2 in Valle (1 su 63.000 persone) mentre non si è registrata nessuna rapina in abitazione, né sulla pubblica via. I numeri contenuti non devono però portarci ad abbassare il livello di attenzione nei confronti dei fenomeni di criminalità, rafforzando la collaborazione tra gli enti locali e le forze dell’ordine, coordinando le azioni per assicurare il miglior presidio possibile del territorio. Il Comune di Aosta, dove si è registrata l'aggressione, ha un buon sistema di videosorveglianza, che sarà ulteriormente implementato e sono in programma altre azioni volte a contribuire una maggior sicurezza, come ad esempio l’illuminazione delle aree più sensibili.»

Il Capogruppo di RV, Stefano Aggravi, ha replicato che «laddove avvengono dei fatti occorre capire come questi possano essere evitati facendo della prevenzione: al di là del singolo caso, vi è la necessità di fare delle valutazioni di contesto più ampie perché un luogo oggi sicuro, domani potrebbe presentare delle criticità.»

SC-LT

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Comunicato n° 525 del 2 ottobre 2024
Interpellanza sulle norme di pubblica sicurezza applicate alla Polizia locale

 

Con un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 2 ottobre 2024, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha segnalato la necessità di adottare una linea comune su tutto il territorio regionale in materia di pubblica sicurezza rispetto al personale di polizia locale.

«L'associazione professionale della polizia locale d'Italia ha inviato una lettera al Comune di Courmayeur con cui mette in mora il Comune affinché provveda a dotare la Polizia locale di arma da sparo, così come anche richiesto dal Comando stesso che ha evidenziato episodi in cui è stata posta a serio rischio l'incolumità degli operatori di Pl - ha riferito il Consigliere Claudio Restano -. Courmayeur è un comune fortemente turistico, con una popolazione fluttuante che raggiunge anche le 30mila presenze, oltre a essere una zona strategica di transito verso la Francia e, unitamente al fatto che anche nella nostra regione è stato rilevato un aumento generale delle denunce di reati, è necessario riflettere approfonditamente sulle esigenze manifestate dalla Polizia locale, estendendo il ragionamento a tutto il territorio valdostano. Il consigliere evidenzia come la giurisprudenza amministrativa ha affermato che la dotazione dell'arma di servizio ad un agente delle P.L. sia un diritto soggettivo e la sua violazione è lesiva in modo rilevante. Chiediamo quindi al Presidente-Prefetto se intende adottare e promuovere una linea comune sull'intero territorio regionale, relativamente alla sicurezza pubblica e alle funzioni del personale di Polizia locale in possesso della qualifica di Agente di pubblica sicurezza; se intende rilasciare il porto d'armi al personale di Pl di Courmayeur

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha precisato che «le attribuzioni prefettizie attinenti all’ordine e alla sicurezza pubblica sono estranee alla competenza degli organi regionali, ivi compresa quella richiamata dall’interpellanza. Non spetta dunque al Presidente della Regione il seguito di quanto previsto dal Regolamento sull'armamento della Polizia locale (decreto n. 145/1987) e peraltro non risulta nemmeno che ci siano, ad oggi, evidenze dei “motivi particolari di sicurezza” o di “indici locali di criminalità” previsti dalla norma. L'istanza riguardante la Polizia locale di Courmayeur è stata giustamente rivolta al Comune, visto che il Sindaco è allo stesso tempo l’autorità di pubblica sicurezza sul territorio e il datore di lavoro del personale di Pl. Nel mese di dicembre 2023 il Consiglio comunale di Courmayeur ha deliberato sulla dotazione di armamento della polizia, inserendo le bombolette di spray urticante. Questa modifica è stata ritenuta adeguata dal Comune, in ragione: dei limitati interventi svolti sul territorio nel 2023, di cui solo un paio riferiti all’ordine pubblico; del fatto che sul territorio non risultano esservi particolari attività criminali e/o malavitose e non sono stati riscontrati episodi di aggressione o episodi di particolare violenza. Inoltre, la presenza del Traforo fa sì che a Courmayeur siano presenti la Polizia di frontiera, la Stradale, la Guardia di Finanza e, da qualche anno, anche l’Esercito per presidiare la via di traffico internazionale del Monte Bianco, oltre alla stazione dei Carabinieri che sono operativi ogni giorno dell’anno e nell’arco delle 24 ore e non limitatamente all’orario diurno che caratterizza il normale servizio della Polizia locale. I reati di particolare rilievo denunciati, quali violenze, lesioni dolose, furti e rapine, avvengono e sono avvenuti principalmente in fascia serale e notturna, pur intervenendo i militari anche in fascia diurna, ad esempio sui sinistri stradali

Il Consigliere Restano ha replicato che contrariamente a quanto sostenuto dal Presidente «è capitato che la Polizia locale di Courmayeur sia stata chiamata a intervenire su richiesta delle forze dell'ordine: ciò significa che c'è la necessità del loro intervento in qualità di agenti di pubblica sicurezza. Rispetto alla dotazione dell'armamento, in Valle d'Aosta ci sono più pesi e più misure con Comuni con le stesse caratteristiche di quello ai piedi del monte Bianco che hanno optato per dotare di arma da fuoco il personale di Pl. Per Courmauyeur il rischio rimane latente: il Presidente della Regione è informato della situazione e, in caso di incidenti, avrà la sua parte di responsabilità, visto che non ha ritenuto opportuno dotare gli operatori di un adeguato presidio di sicurezza. Lo spray urticante non ci pare sufficiente e, per altro, la Polizia locale non l'ha ancora ricevuto. Più che un palliativo, si tratta di una presa in giro.»

LT

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Comunicato n° 526 del 2 ottobre 2024
Interpellanza sulla tutela dalle emissioni prodotte dai campi magnetici

 

Nella seduta consiliare del 2 ottobre 2024, si è parlato di tutela dei cittadini dalle emissioni prodotte dai campi magnetici, con un'interpellanza del gruppo Rassemblement Valdôtain.

«L'ampia letteratura scientifica accreditata evidenzia i rischi del G5 che produrrà un aumento notevole dell'esposizione a radiazioni a radiofrequenza oltre a quelle del wi-fi e del 2, 3 e 4G - ha affermato il Consigliere Diego Lucianaz -. Chiediamo quali siano le tempistiche, la logistica e la metodologia impiegate per misurare le emissioni dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici percepite dal tessuto biologico (non quelle emesse alla fonte) rio; se questa misurazione è effettivamente registrata spalmando la media delle emissioni sulle 24 ore giornaliere o, se invece, vengono registrati i 6 minuti canonici previsti dalla letteratura scientifica. Sono già registrati picchi massimi superiori ai 61 Volt per metro?» Riferendosi alla recente legge approvata dal Consiglio (16/2024) in materia di radiotelecomunicazioni che ha trasferito le competenze in capo alla Regione, il Consigliere ha voluto sapere: «La struttura regionale competente ha già recepito gli interventi di pianificazione territoriale dei Comuni, sviluppati con i Regolamenti/Piani Antenne, o subiranno delle modifiche? Vorremmo anche capire con quale criterio e quali modalità le competenze regionali troveranno attuazione nei Piani d'intesa - affinché le stazioni radioelettriche non incidano negativamente sul territorio - e come tengono ora conto dei rischi degli effetti delle emissioni tossiche prodotte dai campi magnetici a lungo termine sulle forme di vita (esseri umani e non) in applicazione del principio di precauzione (sancito dall'articolo 191 del Trattato sull'Unione europea); quale azione preventiva si intende mettere in campo a beneficio dei cittadini elettrosensibili, portatori di patologie, pacemaker o che si trovano in situazione di particolare fragilità.»

Riguardo alla misurazione delle emissioni dei campi elettrici, l'Assessore all'innovazione, Luciano Caveri, ha detto che «i rilievi sono svolti da Arpa su richiesta degli enti locali o di propria iniziativa per verificare il rispetto dei valori di riferimento - che sono quelli definiti dalla normativa statale - o ancora attraverso campagne di monitoraggio ripetute nel tempo come quella che si ripete da 20 anni lungo le strade di Aosta. Le misure vengono svolte in luoghi accessibili da persone (abitazioni, scuole, parchi giochi, strade). I valori devono essere rilevati ad un'altezza di 1.50 metri sul piano di calpestio e sono da intendersi come media dei valori nell'arco delle 24 ore. Non sono mai stati in Valle d'Aosta misurati valori superiori a 61 Volt per metro.»

«In previsione delle attività previste nell'ambito del Piano Italia 5G, gestito dal Ministero delle imprese per tramite della società Infratel Italia - ha proseguito -, la Regione ha già avviato un tavolo di lavoro con la società FiberCop, aggiudicataria per la realizzazione del Piano in Valle d'Aosta. Trattandosi di piani nazionali, la Regione non ricopre un ruolo attivo nel Piano, ma sono state avviate delle azioni di sensibilizzazione nei confronti dei portatori di interesse, con lo scopo di limitare gli impatti ambientali e paesaggistici sul territorio, tenuto conto che le limitazioni per la tutela della salute pubblica devono essere sempre soddisfatte e vengono puntualmente monitorate da Arpa e dalla Divisione controllo emissioni radioelettriche del Ministero. La tutela della salute pubblica viene garantita da specifiche normative e prescinde dalle competenze che sono in capo alla legge regionale n. 25/2005.»

L'Assessore ha poi riferito che «l'elettrosensibilità attualmente non è ritenuta una vera e propria malattia dall'Organizzazione mondiale della sanità e da gran parte della comunità scientifica: non si rilevano ad oggi evidenze scientifiche che forniscano parametri definiti in grado di dimostrare la relazione causa-effetto tra sintomatologia sofferta ed esposizione al campo. Per quanto riguarda i soggetti portatori di pacemaker, i pazienti vengono informati dai cardiologi sui potenziali rischi; si segnala comunque che i dispositivi più recenti sono a prova di campi magnetici intensi.»

«In Valle d'Aosta c'è una particolare sensibilità su questo argomento - ha replicato il Consigliere Lucianaz -, che preoccupa molto la popolazione, vista la diffusione capillare di questi dispositivi. La Regione, anche se non ha competenze specifiche in materia di limiti di emissione, dovrebbe fare di più per garantire la tutela della salute dei suoi cittadini e non pensare solo alla sola diffusione delle infrastrutture. Ricordo che i Sindaci sono ancora sempre autorità sanitarie sul proprio territorio.»

SC

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Comunicato n° 527 del 2 ottobre 2024
Respinte due mozioni. I lavori riprendono domani alle ore 9

 

In conclusione della seduta pomeridiana del 2 ottobre 2024, il Consiglio Valle ha respinto due mozioni.

Con una mozione respinta con 18 astensioni (UV, FP-PD, PlA, SA) e 16 voti a favore (Lega VdA, RV, PCP, FI), il gruppo Lega Vallée d'Aoste chiedeva di predisporre ogni azione utile per consentire la regolarizzazione del pagamento e l'accesso all'esenzione del bollo prevista dalla legge regionale 9/2008.

«L'articolo 62-ter della legge prevede l'esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche per i veicoli a basso impatto ambientale immatricolati tra il 1° ottobre 2017 e il 31 dicembre 2022 per i soggetti che non sono passivi per debito d'imposta sul bollo auto - ha evidenziato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Centinaia di utenti, che non sono riusciti a pagare in tempo i bolli arretrati, anche per un difetto di comunicazione da parte della Regione, sono stati esclusi dall'esenzione. Una situazione su cui il Governo deve intervenire perché si tratta di persone che hanno optato per l'acquisto di veicoli a basso impatto contando anche sulle agevolazioni sul bollo.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha ricordato che «la norma ha l'intento di porsi come misura di contrasto all'evasione fiscale a cui la Regione è particolarmente attenta e rappresenta un dovere per la pubblica amministrazione. La disposizione era stata ampiamente pubblicizzata sul sito istituzionale e dal front office dell'ufficio tributi. Inoltre, la procedura adottata prevedeva che al contribuente non in regola, decorsi 60 giorni dalla notifica, fosse concessa un'ulteriore proroga di 30 giorni per sanare la sua posizione. Difficile poi immaginare che chi decide di sostenere la spesa per l'acquisto di un veicolo, non sia in grado di pagare i bolli pregressi.»

L'Aula ha respinto, con 9 voti contrari (Lega VdA, FI), 23 astensioni (UV, FP-PD, PlA, SA, RV) e 2 voti a favore (PCP), una mozione del gruppo Progetto civico Progressista che chiedeva al Consiglio regionale di esprimere ferma disapprovazione per il mancato rispetto da parte del Governo italiano delle procedure di esame di atti rilevanti adottati da una Regione a Statuto speciale nonché la solidarietà nei confronti della Presidente della Regione Sardegna e della sua azione di tutela del territorio dell'isola.

La Consigliera Chiara Minelli ha ricordato che «lo scorso mese di luglio il Consiglio regionale sardo ha approvato una legge che prevede una sospensione di 18 mesi per le autorizzazioni e realizzazioni di campi eolici e fotovoltaici di cui non fossero già iniziati i lavori di costruzione. Il Consiglio dei Ministri ha impugnato la norma davanti alla Corte costituzionale, cosa che, secondo la Presidente Alessandra Todde, è in piena violazione dello Statuto speciale sardo che, così come quello valdostano, prevede la partecipazione del Presidente della Regione autonoma al Consiglio dei Ministri quando sono trattate questioni di rilevante interesse regionale. È fondamentale una presa di posizione della nostra Regione sul punto: è una questione che riguarda anche la nostra autonomia. Tra l'altro ricordo che l'onorevole Lussu, sardo, fu relatore del nostro Statuto e grande difensore della nostra specialità, e penso che tenerlo presente in questo frangente sarebbe un buon modo per ricordare il debito che abbiamo nei suoi confronti.»

«A memoria degli Uffici regionali, non risulta che il Presidente della Regione sia mai stato chiamato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nelle situazioni rappresentate dalla Consigliera - ha premesso il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. Ci asterremo su questa iniziativa, confidando che se i presupposti, sui quali la Regione Sardegna e la sua Presidente hanno voluto intraprendere un percorso, sono fondati, sicuramente avranno delle risposte positive per il loro territorio. Qualora, invece, come è successo anche a noi recentemente, queste convinzioni dovessero scontrarsi con una situazione diversa, la Sardegna dovrà procedere in maniera alternativa.»

I lavori sono sospesi e riprendono domani, giovedì 3 ottobre, alle ore 9.

LT

 

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Comunicato n° 528 del 3 ottobre 2024
Approvata una mozione sugli alloggi dell'ex casa Gagliardi

 

Nella seduta mattutina del 3 ottobre 2024, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità una mozione riguardante gli alloggi dell'ex casa Gagliardi.

Il testo, proposto dal gruppo Forza Italia ed emendato in accordo con l'Assessore alle opere pubbliche, prevede di dare mandato ad Arer di predisporre una valutazione tecnica rispetto alla trasformazione degli alloggi dell'ex casa Gagliardi da monolocali in bilocali, individuando nel contempo diverse opzioni di destinazione d'uso, da condividere nell'ambito del tavolo di lavoro di revisione della legge regionale n. 3/2013 in materia di politiche abitative.

«I 25 monolocali dell'ex Casa Gagliardi, che hanno una superficie di 22 metri quadri, e i 5 bi/tri locali di circa 28 mq sono spazi invivibili e angusti, tanto da essere anche noti con l'appellativo di "alloggi loculo per vivi" - ha commentato il Consigliere Mauro Baccega -. Per effetto della legge regionale n. 3/2013, invece, avrebbero dovuto avere un'ampiezza minima rispettivamente di 28 e di 38 mq. È necessario per una Regione che guarda alle esigenze della popolazione assegnare alloggi di edilizia residenziale pubblica confortevoli e con superfici minime adeguate alle dimensioni dei nuclei familiari. È importante la nuova legge regionale sull'edilizia residenziale pubblica non preveda più la possibilità di progettare monolocali.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha confermato «il duplice impegno del Governo ad avviare un confronto per prevedere il progressivo utilizzo di questi minialloggi per la sola emergenza abitativa temporanea e non più per l'assegnazione definitiva e, dall'altro, avviare un iter di modifica della legge 3/2013 nella direzione di aumentare la metratura minima degli alloggi da assegnare a una sola persona.»

Ritirata, invece, la mozione del gruppo Forza Italia che sollecitava la predisposizione del bando affitti 2024.

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Comunicato n° 529 del 3 ottobre 2024
Question time sui vaccini anti Bluetongue

 

I vaccini anti Bluetongue sono tornati all'attenzione del Consiglio nella seduta del 3 ottobre 2024, con un'interrogazione a risposta immediata del gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«Notizie stampa informano che in Piemonte sono arrivate 40mila dosi - ha affermato il Vicecapogruppo Erik Lavy -. Esistono degli accordi con la Regione Piemonte per l'utilizzo di una parte di queste dosi e con quali priorità di somministrazione alle classificazioni ruminanti?»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha evidenziato che «le notizie stampa riguardanti 40mila dosi di vaccino disponibili in Piemonte per la Bluetongue non sono del tutto precise. Gli uffici dell'Assessorato della sanità del Piemonte, con i quali l'azione di collaborazione è continuativa, hanno infatti chiarito che queste non sono in disponibilità della Regione, ma saranno semplicemente depositate sul territorio piemontese da un'impresa esercente l’attività di commercio all’ingrosso. Contattato in merito, l’imprenditore ha riferito che, in base alle leggi del libero mercato, qualsiasi allevatore di qualsiasi regione, in possesso di una ricetta veterinaria valida, può acquistare i vaccini presso la sua ditta.»

«Colgo anche l'occasione - ha aggiunto - per far presente che il Piemonte, come noi, autorizza la vaccinazione volontaria senza, al momento, aver previsto indennizzi o rimborsi in merito. Per quanto riguarda la Valle d'Aosta, sono in corso valutazioni per il reperimento di dosi partendo soprattutto dalla specie ovina. Ogni passo futuro va condiviso e valutato perché sarebbe più corretto dare la possibilità agli allevatori di scegliere liberamente se vaccinare o meno i propri animali.»

Per il Vicecapogruppo Lavy, «la questione non era affatto chiara e andava spiegata, perché le notizie di fatto hanno creato delle attese.»

SC

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Comunicato n° 530 del 3 ottobre 2024
Question time sull'acquisizione del Cin per le locazioni brevi a uso turistico

 

Si è tornati a parlare delle locazioni brevi a uso turistico nella seduta consiliare del 3 ottobre 2024 con un'interrogazione a risposta immediata del gruppo Progetto Civico Progressista.

In particolare, la Capogruppo Erika Guichardaz ha chiesto conferma «della scadenza del 2 novembre per l'acquisizione del codice identificativo nazionale.»

L'Assessore al turismo, Giulio Grosjacques, ha risposto che «la data del 2 novembre 2024 allo stato attuale è confermata, in quanto l'avviso che attesta l'entrata in funzione della banca dati nazionale e del portale telematico del Ministero del turismo per l'assegnazione del Cin è stato pubblicato il 3 settembre scorso. Sono quindi trascorsi i 60 giorni previsti dalla norma nazionale (191/2023) e la nuova disciplina si applica dal 2 novembre.»

«Siamo a conoscenza del fatto che una delle Faq pubblicate dal Ministero generi malintesi - ha proseguito l'Assessore -, perché porta a ritenere che, per chi ha già il codice identificativo regionale, ci sia tempo fino a gennaio per chiedere il Cin, non tenendo conto delle peculiarità delle singole Regioni. Ma per la Valle d'Aosta, anche sulla base di approfondimenti e confronti con il Ministero, il termine è quello comunicato agli operatori.»

L'Assessore ha anche evidenziato che il 30 settembre, «la Ministra ha annunciato che, per garantire una transizione più efficace e supportare le imprese nel passaggio alle nuove disposizioni, si sta valutando la possibilità di prorogare a gennaio 2025 i termini per l'adeguamento. Come Regione siamo favorevoli a questa proroga, che tra l'altro risolverebbe anche i possibili malintesi generati dalle Faq del Ministero, ma siamo in attesa di comunicazioni ufficiali in quanto potrebbe essere inserito nel decreto "Omnibus" sul quale è stata posta la fiducia che sarà votata domani.»

«Chiarezza è fatta - ha replicato la Capogruppo Guichardaz -: infatti, sia sulle Faq del Ministero che su vari portali, c'erano informazioni discordanti che facevano slittare l'adempimento a gennaio 2025 e portavano a confusione. Se domani, come da lei annunciato, ci saranno indicazioni diverse, immagino che l'Assessore lo comunicherà alle varie strutture.»

SC

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Comunicato n° 531 del 3 ottobre 2024
Question time sulle assegnazioni delle strutture semplici dell'Ausl

 

Con un'interrogazione a risposta immediata, presentata nella seduta consiliare del 3 ottobre 2024, il gruppo Forza Italia è tornato sulla questione dell'attribuzione degli incarichi dirigenziali nelle strutture semplici dell'Ausl.

«Pare che siano state sospese le nomine delle strutture semplici per le quali non è ancora concluso l'iter con la delibera - ha commentato il Consigliere Mauro Baccega -. La decisione è arrivata dopo la presentazione, nel Consiglio scorso, della nostra iniziativa sulla Struttura semplice di emergenza che ha fatto emergere la necessità di predisporre un regolamento per l'effettuazione delle selezioni per l'assegnazione di queste strutture, come anche richiesto più volte dai sindacati. Chiediamo al Governo se sia stato previsto di rivedere le nomine di attribuzione delle strutture semplici che sono già agli atti dell'Ausl, sulla base dei curricula e dei documenti presentati dai candidati o se si intende avviare nuove procedure

«Questa iniziativa fa riferimento ad una specifica selezione di cui è ancora in corso la procedura per l’individuazione del dirigente da incaricare - ha risposto l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. L’Azienda Usl ha elaborato un regolamento che definisce le procedure e le regole generali per la valutazione comparata dei curricula, a seguito alla richiesta delle organizzazioni sindacali, e al riscontro aziendale, rispetto all’opportunità di regolamentare il processo di selezione fra dirigenti, al fine di omogeneizzare i criteri. A seguito di questa decisione, si sono sospese le nomine di tutte le procedure che non sono ancora arrivate a conclusione attraverso la delibera di nomina. Il testo del nuovo regolamento è stato oggetto, la scorsa settimana, di informazione e confronto con le organizzazioni sindacali della dirigenza, che hanno espresso apprezzamento e suggerito alcune limitate integrazioni che sono state accolte. Il testo emendato sarà a brevissimo deliberato: una volta reso esecutivo, l’atto verrà quindi applicato a tutte le nuove selezioni, e a quelle sospese e non concluse. Per queste ultime, si applicherà la norma transitoria del regolamento una volta approvato che prevede che vengano considerate valide le domande presentate, e che si proceda, laddove vi sia più di un candidato, ad effettuare la valutazione comparativa dei curricula sulla base dei criteri generali definiti

«Mi ritengo soddisfatto della risposta e del fatto che le procedure avviate saranno valutate sulla base del nuovo regolamento dell'Ausl - ha commentato il Consigliere Baccega -. Fa specie che ci siano curricula presentati cinque mesi fa che sono ancora in sospeso e che, a seguito di approfondimenti, non sia stata ancora fatta la delibera relativa alla dichiarazione di idoneità di alcuni medici. Auspichiamo che con il nuovo regolamento adottato si metta tutto a posto, facendo le cose per bene

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Comunicato n° 532 del 3 ottobre 2024
Interrogazione sul settore vitivinicolo regionale

 

Nella seduta consiliare del 3 ottobre 2024, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto approfondimenti sulla situazione del settore vitivinicolo valdostano. 

In particolare, la Consigliera Raffaella Foudraz ha interrogato il Governo per conoscere «le risultanze del confronto tecnico-politico tra i produttori e i loro rappresentanti e i competenti uffici dell'Assessorato all'agricoltura, tenutosi anche a seguito delle criticità della vendemmia 2024 di cui abbiamo avuto notizie stampa

«Il confronto tecnico-politico da me sollecitato non è ancora stato avviato e dovrà avere un carattere continuativo per dare risposte esaustive al settore - ha riferito l'Assessore all'agricoltura, Marco Carrel -. Le operazioni di vendemmia sono ancora in svolgimento, ma possiamo prevedere un raccolto di buon livello qualitativo caratterizzato tuttavia da perdite di produzione consistenti tra il 35 e il 45%. Il settore vitivinicolo è esposto agli effetti del cambiamento climatico e quest'anno è stato costretto a confrontarsi con condizioni meteo anomale per il nostro territorio che hanno prodotto numerosi effetti negativi. A fronte di queste situazioni di complessità, il Dipartimento agricoltura svolge costantemente attività di sostegno concreto ai viticoltori, anche tramite i tecnici fitosanitari che effettuano continui sopralluoghi prescrivendo tutte le misure ufficiali per contenere la diffusione di organismi nocivi. Il laboratorio vini nel 2023 ha effettuato 29 mila determinazioni analitiche fornendo risposta su tutti i campioni entro la giornata di ricevimento, propone una costante consulenza enologica e analizza le curve di maturazione delle diverse varietà di uva provenienti dai viticoltori delle varie aree della regione. Da circa un anno, poi, grazie alla disponibilità di una dipendente amministrativa, stiamo monitorando, elaborando e raggruppando per serie storiche, posizionamento geografico e tipologia delle aziende, i dati decennali sulla produzione vitivinicola valdostana. Queste e altre informazioni specifiche e oggettive sono utilizzate per il continuo confronto tecnico sul settore vitivinicolo che riveste un ruolo di primaria importanza, sia per le sue ricadute economiche, che per il contributo alla conservazione e valorizzazione del nostro territorio

La Consigliera Foudraz ha evidenziato che «la produzione vitivinicola presenta cali importanti sul nostro territorio tra il 35 e il 45%, dovuti ad attacchi primaverili della peronospora e all'alternanza del meteo. Un'altra annata devastante per il settore è stata quella del 2017 che ha fatto registrare cali di produzione con picchi fino al 70% in termini di perdita di raccolto, dovuto essenzialmente alle gelate del mese di maggio e alla grandine ferragostana. La presenza di un tavolo di confronto è sicuramente importante e chiediamo al Governo di tenere informata l'Aula su questo importante settore che vede la nostra regione e l'Italia protagoniste all'estero nella voce relativa alle esportazioni di vino, con oltre 600 varietà di vite iscritte negli appositi registri

LT

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Comunicato n° 533 del 3 ottobre 2024
Interrogazione sugli attacchi predatori ai vitelli

 

Con un'interrogazione trattata nella seduta consiliare del 3 ottobre 2024, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha portato l'attenzione sugli attacchi ai vitelli da parte di predatori.

«Una situazione che interessa particolarmente la Coumba Freida ma anche altre località del nostro territorio - ha specificato il Consigliere Dino Planaz -. Siamo interessati a conoscere quante segnalazioni siano pervenute nel corso di quest'anno; in quali zone sono stati rilevati gli attacchi e quali le misure adottate per limitare il fenomeno.»

L'Assessore all'agricoltura, Marco Carrel, ha riferito che «per quanto concerne il 2024 sono stati registrati 21 attacchi accertati, di cui due sono avvenuti in Valdigne, tre nella valle del Gran San Bernardo, sei in Valpelline, uno nella Valtournenche, quattro nella Val d'Ayas, due nella valle di Champorcher e tre nella valle centrale, di cui uno ad Aosta, uno a Châtillon e uno a Pontey. All fine di evitare le predazioni, l'Assessorato ha dotato gli allevatori di recinzioni elettrificate oppure di dissuasori acustici e luminosi che hanno permesso di evitare o di interrompere gli attacchi da parte dei predatori. Per quanto attiene ai collari anti lupo, per cui ad oggi è previsto da una delibera di Giunta del 2021 un contributo regionale, si sta valutando l'opportunità che siano forniti dal prossimo anno direttamente dalla Regione in tutti i casi in cui si renda necessario intervenire tempestivamente. Di norma, il materiale consegnato viene lasciato fino al termine del periodo di monticazione, ma qualora l’allevatore non possa usufruire degli aiuti regionali previsti dalla delibera del 2021 per acquistare in autonomia i sistemi di prevenzione, questi possono restare nella sua disponibilità per più stagioni.»

«Da quello che mi viene riferito, anche da molti allevatori, pare che la situazione sia ben più grave - ha replicato il Consigliere Planaz -. Entriamo nella stagione in cui tutti gli anni aumentano gli attacchi e molti di questi creano danni, in alcuni casi anche demonticazioni anticipate. C'è un'ulteriore problematica, che è quella della fauna selvatica, dove si registra un continuo calo di tutte le specie animali e la situazione si aggraverà ulteriormente se andiamo avanti di questo passo. Accogliamo in modo positivo la proposta dell'Unione europea di declassare la specie lupo e ci auguriamo che la situazione si risolva al più presto perché la preoccupazione di chi lavora nel settore zootecnico è alta. La nostra attenzione su questa tematica rimane alta.»

SC

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Comunicato n° 534 del 3 ottobre 2024
Interrogazione sulla partecipazione al G7 sull'inclusione e disabilità di Assisi

 

La partecipazione della Regione al G7 dedicato all'inclusione e disabilità che si terrà dal 14 al 16 ottobre è stata al centro di un'interrogazione del gruppo Forza Italia trattata nella seduta consiliare del 3 ottobre 2024.

«L'apertura dell'evento si terrà ad Assisi con un'accoglienza delle delegazioni ministeriali aperta a tutti: mondo della scuola, terzo settore, cittadinanza - ha informato il Capogruppo Pierluigi Marquis -. La Regione parteciperà e con quale delegazione a questo importante momento?»

L'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, ha specificato che «la riunione Inclusione e disabilità è una delle 23 riunioni ministeriali previste nel calendario di eventi del G7 2024 sotto la Presidenza italiana. Ad eccezione della prima giornata (il 14 ottobre), dedicata all’accoglienza ad Assisi delle delegazioni, che è aperta al pubblico, l’evento coinvolge sostanzialmente gli Stati membri del forum intergovernativo. L’obiettivo è il confronto tra i diversi Ministri che vi parteciperanno per definire e sottoscrivere la Carta di Solfagnano, con cui i paesi partecipanti al G7 si impegnano per il futuro a dare centralità alle persone, valorizzandone i talenti e le competenze. A livello italiano, è stato coinvolto l’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità: parteciperanno quindi, quali componenti dell’Osservatorio, oltre ai vari Ministeri e alla Conferenza delle Regioni, diverse associazioni di invalidi e disabili, e vari enti e categorie come Anci, Inps, Inail, Istat, Sindacati, Confindustria e Terzo Settore. Sentito il Coordinamento disabilità Valle d’Aosta è emerso che alle giornate del 14 e del 15 ottobre sono state invitate a partecipare le due associazioni nazionali - la Fish e la Fand - che siedono all’interno dell’Osservatorio nazionale. Il Codi VdA potrà parteciparvi indirettamente, in quanto aderente alla Fish, tramite materiale di promozione dell’associazionismo della nostra regione, che potrà essere proposto al pubblico nello spazio espositivo a disposizione della stessa Fish.»

«Anche a seguito della presentazione di questa interrogazione - ha concluso l'Assessore -, abbiamo chiesto informazioni alla Segreteria del Ministro per le disabilità per conoscere il grado di coinvolgimento delle Regioni italiane all’evento. Il 30 settembre è giunto l’invito dalla Segreteria del Ministro, diretto agli Assessori, a partecipare alla giornata di accoglienza delle delegazioni del prossimo 14 ottobre, in merito al quale stiamo in questi giorni valutando la partecipazione, visto che questa giornata, la sola aperta al pubblico, non prevede momenti di studio o approfondimento ma solo la cerimonia di accoglienza dei paesi coinvolti».

«Crediamo che questo sia un evento di grande rilevanza per il mondo della disabilità - ha commentato il Capogruppo Marquis -: è il primo G7 che viene dedicato all'inclusione e alla disabilità e questo è un vanto per il Governo italiano, che dimostra una grande sensibilità nei confronti della materia. Questa può essere un'occasione per tutte le Regioni di sensibilizzazione su di un argomento sul quale si lavora e per il quale c'è bisogno di confronto e di crescere. Sarebbe quindi importante una partecipazione della Valle d'Aosta: diversamente, andrebbe a denotare un'insufficiente attenzione verso questo mondo a cui bisogna dimostrare vicinanza anche attraverso questo tipo di eventi. Invitiamo l'Assessore a mettere in atto una partecipazione della nostra regione, sia direttamente, con la presenza dell'Assessorato, o indirettamente, attraverso scuole o associazioni.»

SC

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Comunicato n° 535 del 3 ottobre 2024
Interpellanza sui costi di noleggio autobus per attività scolastiche

 

Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 3 ottobre 2024, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato all'attenzione dell'Aula i costi di noleggio autobus da impiegare per lo svolgimento di attività scolastiche curriculari ed extracurriculari.

«Le cifre a disposizione delle scuole sono diminuite, mentre sono notevolmente aumentate le spese per il noleggio degli autobus: dagli 800 ai mille euro per tratte brevi e circoscritte al nostro territorio - ha specificato il Consigliere Paolo Sammaritani -.  Questo limita fortemente la partecipazione a progetti che sono importanti per aumentare le esperienze formative degli studenti. Il Governo è a conoscenza di questa criticità e ha intenzione di individuare soluzioni per calmierare i costi del noleggio autobus attraverso convenzioni o analoghe iniziative?»

«Le cifre a disposizione delle istituzioni scolastiche per le attività curricolari ed extracurricolari non sono diminuite - ha informato l'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz -. Anzi, oltre alla dotazione ordinaria, che non ha subìto modifiche, le scuole hanno avuto la possibilità di aderire a diverse progettualità proposte dalla Sovraintendenza agli studi sia nel settore delle Stem (le discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche), sia in quello linguistico e dell’educazione civica. Solo in alcuni casi non è stato previsto il servizio di trasporto dedicato, ma si è cercato, per quanto possibile, di dislocare l’offerta su tutto il territorio in bassa, media e alta Valle in modo da agevolare la partecipazione in loco delle varie scuole. Particolare attenzione è stata, inoltre, posta nei confronti dell’lsiltep di Verrès, prevedendo iniziative direttamente nella sede scolastica, come quella di pochi giorni fa di presentazione di Gse "Diamo energia al cambiamento" che ha coinvolto circa 200 studenti. I costi da sostenere per l’utilizzo dei mezzi di trasporto sono notevolmente aumentati, causando difficoltà nell’organizzazione delle attività scolastiche. La problematica è emersa non solo in quest'Aula ma anche durante la Conferenza dei servizi con i dirigenti scolastici dello scorso mese di agosto.  In accordo con il Dipartimento regionale trasporti, abbiamo valutato la possibilità di prevedere un contributo straordinario per le istituzioni scolastiche, di 50mila euro per il 2025 e altrettanti per il 2026, tenuto conto anche dell’attuale situazione dei trasporti pubblici in Valle

Il Consigliere Sammaritani ha evidenziato che «gli aumenti dei costi di trasporto limitano le possibilità delle scuole che, a parità di fondi, vedono erosa la loro capacità di spesa. È positivo che il Governo abbia già iniziato a muoversi per trovare soluzioni concrete a questo problema ma, oltre a prevedere un aumento delle risorse, sarebbe importante valutare la possibilità di realizzare convenzioni con le società di trasporto

I lavori riprendono alle ore 15.

LT

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Comunicato n° 537 del 3 ottobre 2024
Interpellanza sui lavori di restauro all'Arco d'Augusto

 

Nella seduta consiliare del 3 ottobre 2024, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha illustrato un'interpellanza sul coordinamento dei lavori di restauro in relazione anche alla loro fruizione turistica.

Il Consigliere Luca Distort ha ricordato che «a fine maggio scorso è stato avviato il ponteggio attorno all'Arco d'Augusto - il monumento simbolo del capoluogo, oggetto di un'importante attenzione turistica. Durante il periodo estivo, in cui non si sono svolte attività lavorative, la vista dell'Arco è stata impedita dal sistema di teli e ponteggi. Vorremmo sapere se la programmazione dei tempi di realizzazione delle varie fasi dei lavori di tutela dell'Arco d'Augusto sia di competenza regionale e quale la strategia di valorizzazione di questo bene per ottimizzarne la fruizione turistica, nel periodo estivo; se si intendano adottare dinamiche di programmazione e di coordinamento dei lavori di restauro dei beni culturali, in modo da contenerne al minimo l'impedimento alla fruizione, anche solo visiva, nello svolgimento delle varie fasi dei lavori.»

L'Assessore ai beni e attività culturali, Jean-Pierre Guichardaz, ha risposto che «l'Arco d'Augusto è monumento di proprietà regionale e, pertanto, tutte le fasi di programmazione delle attività per la sua conservazione competono alla Regione. La verifica posta in essere dalla Soprintendenza ha rilevato problemi di conservazione materica che non hanno consentito di rimandare l'intervento di restauro, anche al fine di garantire la sicurezza del monumento e dei numerosi visitatori. Data la particolarità dell'intervento si è deciso di procedere con due affidamenti distinti: la fase di montaggio del ponteggio è stata conclusa in questi giorni con la messa in opera di teli esterni raffiguranti le facciate dell'Arco stesso in dimensioni reali al fine di mantenere viva la visione; la seconda prenderà avvio a ottobre per il restauro della parte alta dell'Arco che durerà circa un anno, cui si aggiungeranno i lavori sul basamento, una volta smontato il ponteggio.»

«Al fine di rendere fruibile l'Arco e raccontare il processo di restauro - ha aggiunto - è stato previsto di organizzare periodicamente visite guidate al cantiere con la possibilità inedita di salire sul ponteggio e comprendere da vicino i materiali, le tecniche e i metodi di restauro: visite che saranno intensificate anche durante il periodo estivo. Inoltre, è prevista la realizzazione di un modello tridimensionale dell'Arco da posizionarsi nei pressi del cantiere e di alcuni pannelli illustrativi dell'evento.»

«L'offerta culturale gestita direttamente dall'Amministrazione regionale è ricca e variegata - ha concluso l'Assessore -: questo patrimonio ha la costante necessità di manutenzione e di restauro e in questi anni si è sempre cercato di avere una programmazione in grado di garantirne la fruizione almeno parziale o di non impedire contemporaneamente la fruizione di più siti. Come detto durante la presentazione del Defr, intendiamo dotarci nel prossimo futuro di un piano strategico pluriennale, che fornirà una programmazione degli interventi sulla base delle esigenze manutentive del patrimonio culturale regionale e potrà fornire anche indicazioni in merito eventuale azioni da mettere per limitare la mancata fruizione del bene oggetto dell'intervento.»

Il Consigliere Distort si è detto «insoddisfatto ed è anche una comunità ad essere insoddisfatta, che si è trovata di fronte ad una inibizione di fruizione del bene. Il telo rappresentante l'arco è stato installato solo nei giorni scorsi, mentre in estate c'era solo un telo, come fosse un qualsiasi condominio della città che realizza lavori di ristrutturazione. Conosco bene tutte le problematiche così come non metto in dubbio la professionalità di chi lavora in questo settore: tuttavia, occorre pensare a strategie di valorizzazione durante i lavori, inserendo clausole particolari nelle procedure di assegnazione dei lavori. Concordo sulla necessità di dotarsi di un piano strategico: le cose migliori si ottengono solo con il massimo dell'impegno. Vi auguro di saper lavorare bene, con il necessario spirito critico per migliorare il vostro lavoro di amministrazione.»

SC

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Comunicato n° 538 del 3 ottobre 2024
Interpellanza sull'organizzazione scolastica

 

L'avvio dell'anno scolastico 2024-2025 è tornato all'attenzione del Consiglio con un'interpellanza illustrata dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 3 ottobre 2024.

In particolare, la Capogruppo Erika Guichardaz ha voluto conoscere «la motivazione e l'indicazione fornita dalla Sovraintendenza agli studi rispetto all'abbandono del "periodo unico" (che prevede la soppressione della valutazione degli studenti tri/quadrimestrale); le motivazioni dei decreti di rettifica riguardanti la "mobilità docenti" rispetto alle utilizzazioni ottenute senza essere presenti nell'elenco dei convocati. E ancora: perché l’Università della Valle d’Aosta non ha attivato alcun corso per i docenti per il conseguimento dell'abilitazione?»

L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha specificato che «il disegno di legge in materia di valutazione degli studenti, approvato in via definitiva dalla Camera dei Deputati a fine settembre, precisa che la valutazione dovrà essere periodica e finale (primo e secondo periodo). Le modalità di valutazione saranno definite da specifica ordinanza ministeriale, che dovrebbe essere emanata a breve. Nel frattempo, i Collegi dei docenti, nell'ambito della loro autonomia organizzativa, amministrativa e didattica, non hanno più adottato la sperimentazione del "periodo unico", deliberando la scansione temporale più rispondente alla realtà degli studenti (ad es. quadrimestre, trimestre...).»

In merito alla "mobilità docenti", l'Assessore ha fatto presente che i decreti di rettifica «fanno riferimento a due casi completamente diversi: nel primo caso, vi è stato un errore nell'indirizzo di ricezione della domanda; nel secondo, che riguarda un posto di sostegno, al termine della procedura, su un posto rimasto disponibile, si è ritenuto opportuno confermare nell'utilizzazione il precedente docente.»

Sulla formazione dei docenti, l'Assessore ha ricordato che «a ottobre 2023, a fronte della complessità organizzativa dei percorsi e delle risorse a disposizione, l'Università della Valle d'Aosta ha valutato quale unica soluzione percorribile per contribuire alle nuove modalità di formazione degli insegnanti la costituzione di un centro per l’erogazione dei percorsi in forma aggregata. A novembre 2023, è stato costituito il Centro interregionale per la formazione degli insegnanti secondari (Cifis), cui aderiscono, oltre all'UniVdA, diversi atenei piemontesi. Ad aprile 2024, il Ministero dell'università ha adottato i decreti di autorizzazione dei posti. A maggio, è stato emanato dall’Università di Torino, in qualità di Istituzione capofila, il bando per l’ammissione dei candidati ai percorsi del Cifis, ma per ragioni di complessità dell'iter di attivazione dei nuovi percorsi, non è stato possibile prevedere una riserva di posti a favore di candidati residenti in Valle per l'anno accademico 2023-2024. Per il 2024-2025, il Ministero non ha ancora fornito indicazioni in merito all'attivazione di percorsi di formazione, ma si assicura l'impegno dell'UniVdA a richiedere una riserva di posti a favore di candidati residenti in Valle nell'ambito dei percorsi Cifis nonché a valutare l'eventuale erogazione di parte delle attività formative presso l'ateneo.»

«Siamo più realisti del re e più a destra del Ministro Valditara - ha commentato la Capogruppo Erika Guichardaz -: prima ancora che ci fosse il decreto e l'ordinanza circa la definizione di nuove indicazioni, abbiamo già dato le linee da intraprendere. Ha senso smantellare un sistema che da due anni avevamo messo in piedi in via sperimentale senza neanche verificare se abbia funzionato o meno? Sui percorsi di formazione, capiamo le difficoltà dell'Università nel metterli in piedi, ma ci auguriamo che per il prossimo anno scolastico ci sia una presa di coscienza per permettere ai docenti di lavorare in tranquillità. Sui due casi riguardanti i decreti di rettifica, torneremo e invitiamo l'Assessore ad approfondire perché quanto è avvenuto è gravissimo. Docenti che hanno sbagliato indirizzo mail o che addirittura non hanno compilato la domanda hanno ottenuto l'utilizzazione. Nel tempo gli errori si sono pagati con la cancellazione dalle graduatorie o lo spostamento dalla propria sede. Questo precedente è grave e se si invoca la continuità didattica, questa dovrà essere per tutti gli insegnanti e non solo per alcuni. Faremo ulteriori approfondimenti.»

SC

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Comunicato n° 539 del 3 ottobre 2024
Interpellanza sul bonus docenti

 

Con un'interpellanza del gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 3 ottobre 2024, l'Aula ha nuovamente affrontato la questione del bonus docenti da 500 euro per la formazione.

«In Valle non si utilizza lo stesso sistema del resto del Paese, ma è stata attivata una piattaforma regionale da utilizzare per la procedura di rendicontazione - ha ricordato la Consigliera Chiara Minelli -. Più volte sono stati evidenziati i limiti e le criticità di questo strumento che continua a dimostrare una scarsa efficienza, con tempi interminabili di inserimento dei dati degli scontrini e di altri giustificativi di spesa. Viste le continue e diffuse segnalazioni da parte di docenti e personale esasperati, chiediamo se vi sia l'intenzione di affrontare in modo più incisivo la problematica per assicurare agli insegnanti valdostani le stesse condizioni e opportunità che sul territorio nazionale hanno i loro colleghi per la fruizione del bonus docenti

«A livello regionale il problema riguarda solo un aspetto legato alla rendicontazione mentre, a livello nazionale, “le condizioni e opportunità” dei docenti che fruiscono del bonus sono sicuramente più critiche, visto che la Carta non è accessibile ai precari (mentre noi l’abbiamo estesa anche a loro) e l’importo di 500 euro potrebbe subire una decurtazione a causa della riduzione dello stanziamento di fondi operato dallo Stato nell’intento di recuperare risorse per altri usi - ha sottolineato l'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz -. Le specificità introdotte dalla legge regionale n. 18/2016 di armonizzazione della norma nazionale con il nostro ordinamento scolastico hanno consentito di attivare una modalità di fruizione diversa rispetto a quella messa in atto dal Ministero dell’istruzione. Si è ritenuto, infatti, che, a livello regionale, dovesse essere reso disponibile un applicativo online che consentisse ai docenti non solo di operare presso gli esercizi registrati (ad esempio attraverso l’utilizzo della tessera sanitaria), ma anche di caricare la documentazione contabile proveniente da esercizi situati al di fuori del territorio regionale e soprattutto all’estero. Segnalo che questa è una peculiarità della nostra regione e una precisa scelta politica. Negli anni, le segnalazioni da parte di docenti sulla complessità della procedura da seguire per la rendicontazione sono diminuite in modo significativo e le dichiarazioni rese correttamente si attestano intorno al 90% circa. Proprio quest'anno sono state apportate ulteriori modifiche di comunicazione e di “allerte”, per supportare i docenti nelle varie fasi di caricamento dei giustificativi e di rendicontazione. Se il rendiconto è privo di giustificativi (cosa che accade se il docente vuole cumulare l’intero importo rinviandolo all’anno scolastico successivo) il sistema presenta, all’atto dell’inserimento di un rendiconto vuoto, un messaggio di allerta. Questo è stato ideato come “rappel” per chi caricava i giustificativi nella sezione non opportuna. Per i docenti supplenti (al 30 giugno e 31 agosto), che non possono cumulare alcun importo, ma che abbiamo deciso in Valle d’Aosta abbiano diritto al bonus annuale, compare un messaggio nella rendicontazione che ricorda questa disposizione. Inoltre, ai docenti che avevano commesso degli errori nel caricamento delle spese e che avevano già confermato la chiusura dell’operazione prima del 31 agosto, è stata data la possibilità di riaprire la pratica per sanare l’errore, qualora le operazioni di controllo da parte delle segreterie scolastiche e/o dei revisori dei conti non fossero già state effettuate. Un’ulteriore attenzione per i docenti nella convinzione che possibilmente tutti debbano poter usufruire del bonus docenti, che, ricordo, è un beneficio che si riverbera positivamente sugli studenti

La Consigliera Minelli si è detta sconfortata «nell'ascoltare quanto ci è già stato risposto più volte e in più occasioni. Non neghiamo che la Regione si sia attivata per la soluzione delle criticità legate all'aspetto comunicativo. Il problema però è un altro: è legato alla procedura, esageratamente lenta, lunga e farraginosa. Non servono a molto in questo senso i tutorial - e ci sarà un motivo se durano dieci minuti l'uno!  Bisogna rivedere l'intero sistema: è quello che non funziona. Prendete atto che questa piattaforma non va bene; la Regione ha fatto un errore con la legge 18/2016? Sì! E allora si deve rimediare. Ma perché perseverare su questa via?»

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Comunicato n° 540 del 3 ottobre 2024
Interpellanza sulle opere di ripristino post-alluvione a Breuil-Cervinia

 

Nella seduta consiliare del 3 ottobre 2024, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto conto delle attività di ripristino post-alluvione e di mitigazione del rischio idrogeologico a Breuil-Cervinia.

«Con l'approssimarsi della stagione invernale, il paese necessita urgentemente di lavori - ha segnalato il Consigliere Simone Perron -. Chiediamo quindi di sapere con quali modalità e tempistiche verrà effettuato il ripristino delle condizioni ottimali del Breuil; quali gli intendimenti del Governo nella programmazione di opere di mitigazione del rischio idrogeologico a monte del paese, in particolare nella zona in prossimità del centro abitato (indicativamente strada Oriondè) e al congiungimento dei due torrenti adiacenti la Pista di sci n. 5

«Consapevoli del fatto che "il rischio zero" non esiste, stiamo operando per ridurre i livelli a valori accettabili dalle comunità locali e sostenibili in relazione alle disponibilità finanziarie - ha premesso l'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet -. Siamo quindi impegnati a realizzare azioni per accrescere la resilienza agli effetti del cambiamento climatico e migliorare la sicurezza del territorio, individuare le criticità, valutarne il livello di rischio e intervenire. È un processo multidisciplinare che coinvolge la realizzazione di opere e di sistemi di monitoraggio e gestione dei rischi. A seguito dell’evento alluvionale del 29-30 giugno scorsi si è operato in somma urgenza effettuando le attività di disalveo dei 500 metri di torrente Cervino che attraversano il centro abitato del Breuil. Sono stati posizionati, in sostituzione dei parapetti lungo la sponda del corso d’acqua, new jersey in calcestruzzo e si è provveduto alla ricostruzione di un muro in cemento armato sulla sinistra orografica a protezione del tratto del corso d’acqua a monte di via Carrel. Questi interventi sono conclusi e, prima dell’inverno, verrà valutata la condizione dei depositi di materiale all’interno del torrente per una eventuale rimozione. È stato anche installato un sistema di monitoraggio che è in grado di individuare il passaggio di una colata di detriti nel bacino a monte del centro abitato. Il sistema è stato consegnato all'Amministrazione comunale per la sua gestione operativa e prevede una serie di allarmi al superamento di soglie sui vari sensori installati finalizzati ad attivare gli addetti del Comune per le verifiche del caso e, se necessario, per dare l’allarme alla popolazione mediante l’attivazione di sirene e opportune notifiche su un'apposita “app” per residenti e turisti che frequentano la località.»

«È stato affidato un incarico di studio e progettazione finalizzato alla realizzazione di due bacini di contenimento del materiale posti a valle della confluenza dei due corsi d’acqua in corrispondenza della parte terminale della pista n. 5 del comprensorio sciistico e alla definizione di interventi per migliorare il deflusso nel tratto del centro abitato da concordarsi con il Comune - ha proseguito Sapinet -. Entro la fine del 2024 è prevista la consegna del progetto di fattibilità tecnico economica globale degli interventi che sarà sottoposto all’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po per poter accedere ai finanziamenti previsti dal Mas e anche di uno stralcio esecutivo sulle priorità di intervento su uno dei due bacini di contenimento del materiale per l’appalto e la realizzazione dei lavori già a partire dal 2025. In aggiunta, nei pressi dell’accesso alla pista dell’Oriondé, il torrente Cherillon ha contribuito al trasporto e deposito di materiale in alveo con fenomeni di sovralluvionamento ed erosione in corrispondenza del paravalanghe a protezione del centro abitato. Sono quindi stati disposti interventi di pulizia e protezione spondale per limitare l’effetto di esondazione e conseguente erosione del paravalanghe, che sono in via di ultimazione. Sono poi previsti interventi minori anche nell'abitato di Valtournenche.»

Il Consigliere Perron ha definito la risposta «esaustiva. Riteniamo che le azioni messe in campo siano adeguate, almeno sulla carta. Vigileremo attentamente sulla realizzazione di quanto indicato

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Comunicato n° 541 del 3 ottobre 2024
Interpellanza sul completamento dei lavori al Polo universitario

 

Nella seduta consiliare del 3 ottobre 2024, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha presentato un'interpellanza sul completamento dei lavori del Polo universitario.

«Nella sua relazione, Siv ha confermato di non aver raggiunto gli obiettivi di attualizzazione progettuale e di recupero delle palazzine Beltricco e Giordana, come invece previsto dai lotti dei lavori del nuovo Polo universitario - ha segnalato il Capogruppo Stefano Aggravi -. Il Defr 2025-2027 ha assegnato a Siv, oltre a questi due compiti, anche quello di avviare la realizzazione dei lavori di sistemazione delle aree verdi presso l'ex piazza d'armi della caserma Testafochi e zone limitrofe. Apprendiamo poi da fonti stampa dell'esistenza di progetti di fattibilità tecnico-economica per la (semi)pedonalizzazione di piazza della Repubblica, che sarà interessata dalla realizzazione di una centrale unica di produzione di energia elettrica a servizio di immobili regionali. Vorremmo conoscere lo stato dell'arte e le criticità rispetto a questi progetti e se il Governo regionale intenda condurre di concerto con il Comune di Aosta e l'Università della Valle d'Aosta valutazioni in merito all'ulteriore potenziamento dell'area in termini di parcheggi a servizio della zona (anche interrati) nonché servizi/spazi da destinarsi alle attività dell'ateneo valdostano o qualsiasi ulteriore intervento per valorizzare ulteriormente quell'area di Aosta.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha premesso che «l’area del nuovo Polo universitario è al centro di un articolato programma di interventi che, da un lato, vede il proseguimento dell’ampio progetto di recupero complessivo degli immobili dell’ex caserma Testafochi nell’ambito dell’accordo di programma Stato-Regione del 2008, e dall’altro inserisce nuove operazioni, finanziate con fondi statali, per progetti innovativi nel campo del risparmio energetico e delle energie rinnovabili.»

«Fanno riferimento al primo gruppo - ha specificato - gli interventi per il recupero della palazzina Giordana, regolati attraverso la Convenzione tra Regione, SIV e Finaosta sottoscritta il 21 marzo 2023 nell’ambito del primo stralcio dei lavori del secondo lotto del nuovo Polo universitario, e - in un’ottica di medio termine - il recupero della palazzina Beltricco. Dopo l’inaugurazione della palazzina didattica “ex Zerboglio” del 26 settembre scorso, e l’avvio dell’attività dell’Università della Valle d’Aosta presso i nuovi locali, il cronoprogramma prevede infatti l’avvio degli interventi di sistemazione della palazzina Giordana, che ospiterà il Rettorato, gli uffici amministrativi, aule studio e locali di servizio per l’Università e i cui lavori partiranno nel corso del 2025. La Regione sta lavorando ad una progettazione ampliata e integrata con la progettazione dell’infrastruttura relativa alla centrale energetica, che insiste proprio nell’area di cantiere della palazzina Giordana. Per quanto riguarda invece la palazzina Beltricco, l’intervento di recupero della stessa non è al momento ancora finanziato; sarà oggetto del secondo stralcio di lavori del secondo lotto. L’intervento è tra gli obiettivi del Defr e, quando sarà finanziato, potrà diventare obiettivo di Siv unitamente alle indicazioni sul recupero. È già stata completata, invece, la sistemazione delle aree limitrofe alla palazzina Giordana, nell’ambito dei lavori sugli spazi esterni dell’ex piazza d’armi recentemente resi fruibili e inaugurati.»

«Per quanto riguarda la sistemazione in capo al Comune di Aosta di piazza della Repubblica - ha proseguito l'Assessore -, vale la pena sottolineare che effettivamente alcuni lavori di corredo della sistemazione prevista interesseranno parzialmente la piazza. L’obiettivo è di realizzarli prima e in maniera compatibile con i futuri progetti del Comune per la sistemazione e la riqualificazione di piazza della Repubblica. In merito ai parcheggi, allo stato attuale l’intervento sul Polo universitario ha visto la realizzazione di due parcheggi esterni per un totale di 200 stalli complessivi, consegnati al Comune nel settembre 2021. In più, a servizio dell’ateneo, è stato realizzato un parcheggio interrato pluripiano sotto la nuova palazzina didattica per un totale di 111 stalli, di cui 34 al primo piano interrato, già ultimati, e 77 al secondo piano interrato, in fase di completamento. La Regione è comunque disponibile ad eventuali interlocuzioni con il Comune in vista di futuri potenziamenti delle aree di sosta, ma la priorità riguarda ora il completamento dei lotti successivi al primo, e in particolare del recupero della palazzina Giordana, proprio nell’ottica di potenziare i servizi a beneficio dell’Ateneo regionale.»

Il Capogruppo Aggravi ha replicato: «Resto dell’idea che sul Polo universitario si sarebbe dovuto procedere con la realizzazione completa dell’idea, tra cui il parcheggio multipiano sotto la piazza d’armi e la realizzazione della palazzina Urli. Oggi, invece, continuiamo a produrre progetti e pensare a demolizioni/ricostruzioni. Non ho poi ben compreso quali sinergie si intendono porre in essere con il Comune di Aosta. Nel complesso occorre considerare che se l'Università vorrà svilupparsi ancor di più, c'è la necessità di fare dei ragionamenti perché è inutile pensare a nuovi corsi se non si hanno spazi.»

SC

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Comunicato n° 542 del 3 ottobre 2024
Interpellanza sulla legge sull'edilizia residenziale pubblica

 

Con quali tempistiche sarà modificata la legge sull'edilizia residenziale pubblica? È quanto ha chiesto il gruppo Forza Italia con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 3 ottobre 2024.

«La Giunta ha istituito un tavolo di lavoro ad hoc, assegnando all'Università della Valle d'Aosta gli indirizzi per la redazione delle modifiche alla legge regionale n. 3/2013 - ha ricordato il Consigliere Mauro Baccega -. Indirizzi che, nonostante le nostre numerose sollecitazioni, non sono mai stati resi noti. Chiediamo quindi di conoscere quante riunioni del tavolo di lavoro si sono tenute tra il 2023 e il 2024, quali gli indirizzi assegnati all'UniVdA, quando sarà presentata al Consiglio Valle la nuova legge

L'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, ha specificato che «la revisione della legge è stata strutturata in modo da analizzare e comprendere la complessità del disagio socio abitativo che investe persone e famiglie nel complesso della loro vita. La nuova norma disciplinerà tanti aspetti come l'emergenza abitativa, il sostegno alla locazione, l'edilizia convenzionata, i mutui, la morosità incolpevole, i supporti e i servizi dell'abitare. Il tavolo misto tecnico-politico che svolge principalmente un ruolo di indirizzo per la revisione della legge si è riunito ad aprile 2023 e a febbraio 2024 e il prossimo incontro è previsto per la fine di questo mese di ottobre in modo da poter disporre della prima sintesi di parte del lavoro di ricerca svolto dall'università della Valle d'Aosta. Seguirà quindi la presentazione del documento, entro l'autunno, in quinta Commissione. Oltre agli incontri del tavolo si sono susseguiti anche numerosi incontri tra i tecnici, le strutture regionali, l'università e Arer e di confronto con altre realtà territoriali

«La ricerca dell'Università riguarda lo studio e l'analisi del fenomeno del disagio abitativo in Valle d'Aosta e si sviluppa su due fasi principali - ha chiarito l'Assessore - La prima fase è focalizzata alla raccolta e all'analisi dei dati relativi al disagio socio abitativo con l'obiettivo di fornire un quadro aggiornato della situazione da cui partire  per analizzare in maniera puntuale i bisogni e per individuare i punti di forza e di debolezza delle misure di intervento regionale già esistenti. Inoltre, l'analisi comparativa con modelli di intervento adottati in altri territori consente di valutare l'efficacia delle politiche e interventi attuati in contesti esterni. Nella seconda fase il progetto entrerà in una modalità più operativa elaborando indicazioni e soluzioni per la ridefinizione delle misure di contrasto al disagio abitativo. Questa parte del progetto include anche una prima valutazione di impatto finanziario e sociale delle proposte politiche sviluppate. Il progetto, della durata di un anno, mira a fornire un supporto scientifico e giuridico delle attività legislative della Regione, inclusa la predisposizione di una bozza di revisione della legge regionale 3/2013. La ricerca è svolta in collaborazione con le istituzioni territoriali pubbliche, con il Dipartimento politiche sociali e con l'Arer. Produrremo un rapporto tecnico in modo da condividere le informazioni raccolte che saranno propedeutiche all’aggiornamento della normativa e che fornirà un'analisi dettagliata e aggiornata della situazione abitativa della regione e sarà fondamentale per definire le politiche future, migliorare l'efficacia degli interventi esistenti

«Abbiamo 542 nuclei in graduatoria Erp e 77 in mobilità e speriamo che questo approccio multidisciplinare sia opportunamente sviluppato consentendo di costruire il meglio del "progetto casa Valle d'Aosta" - ha replicato il Consigliere Baccega -.  Attualmente, non si riesce a trovare in locazione un alloggio sul mercato privato: se non costruiamo alloggi di edilizia residenziale pubblica avremo gente che dorme in auto. L'edilizia convenzionata ha canoni di locazione improbi per la fascia di utenza a cui è destinata. Speriamo che questa norma giunga prima della fine di questa Legislatura e attendiamo gli atti e i documenti che ci serviranno per portare avanti gli opportuni approfondimenti in Commissione

LT

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Comunicato n° 543 del 3 ottobre 2024
Interpellanza sulla presa in carico dei pazienti pediatrici

 

Si è parlato dei protocolli di presa in carico dei pazienti pediatrici nella seduta consiliare del 3 ottobre 2024 con un'interpellanza depositata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«In una riunione della Commissione "Servizi sociali" abbiamo appreso che i medici gettonisti sono maggiormente impiegati nei turni in pediatria - ha commentato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Siamo anche a conoscenza del fatto che l'Urp dell'Ausl abbia ricevuto circa 50 segnalazioni di criticità, comprensive di tre sinistri, rispetto alla struttura di pediatria e neonatologia. Vorremmo quindi sapere: quali sono state le azioni di verifica compiute a seguito di questi tre sinistri? C'è poi l'intenzione di verificare se la presenza dei medici gettonisti possa aver influito negativamente sulla presa in carico dei pazienti pediatrici? Come si intende valutare la corretta applicazione dei protocolli di presa in carico dei pazienti pediatrici?»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha riferito che «i tre sinistri - che non hanno visto coinvolti medici gettonisti - sono stati presi in carico dall’Ausl come previsto dalla procedura aziendale di gestione dei sinistri attivata ogni qualvolta pervenga una denuncia, una richiesta di risarcimento danni e/o un atto giudiziario che riguardi l'attività prestata a qualunque titolo da soggetti che hanno agito per conto dell'Azienda. I casi, relativi agli anni 2015, 2020 e 2024, sono sfociati, rispettivamente, in un procedimento chiuso in via stragiudiziale: in un procedimento penale, chiuso con assoluzione, e civile ancora in corso; e in un procedimento penale ancora in corso

«L'inserimento nei turni di servizio di un medico gettonista è sottoposto a preventiva verifica sul possesso dei titoli e a preventiva valutazione del curriculum vitae da parte del Direttore della struttura complessa pediatria e neonatologia e l'attività espletata è costantemente monitorata e verificata dallo stesso Direttore - ha specificato l'Assessore -. Allo stato attuale, non risulta che la presenza dei gettonisti abbia e/o possa aver influito negativamente sulla presa in carico dei pazienti pediatrici. La struttura conta in organico il Direttore, tre pediatri a tempo pieno, un pediatra part time al 50%: con numeri così esigui è un miracolo garantire un servizio di tale quantità e qualità. Con riferimento alle prestazioni esterne, la cooperativa medica fornisce, mediamente, 15-18 turni/mese (notti e festivi), a fronte di un fabbisogno di 25-28 turni. I restanti turni sono coperti in parte dai colleghi in convenzione (Asl Alessandria e Magenta) e in parte dai pediatri in organico. Con tale personale la Struttura complessa è riuscita a mantenere, oltre all'attività ospedaliera, anche quella degli ambulatori subspecialistici pediatrici: allergologia, obesità infantile, ecografia, follow up neonatologico e, in convenzione, diabetologia pediatrica

«Non è mia intenzione giudicare il lavoro svolto ma mi limito a osservare i fatti - ha replicato il Capogruppo Manfrin -. L'Assessore ci dice che va tutto bene ed è tutto sotto controllo, ma siamo in presenza di due casi piuttosto recenti che non rispecchiano per nulla la versione fornita. Quando ci sono errori di una certa importanza, come quelli che ci sono stati segnalati, l'obiettivo deve essere quello di individuare le cause di quanto è accaduto. Non bisogna fermarsi alle 50 criticità segnalate dovute a situazioni più o meno serie perché i casi non segnalati utilizzando i canali ufficiali dell'Ausl sono molti e tanti di più. Di fronte a situazioni di questo genere bisognerebbe andare oltre la logica della "difesa d'ufficio" e cercare chiarezza su quanto riportato per evitare il fatale ripetersi di errori che possono avere conseguenze devastanti per i piccoli pazienti e per le loro famiglie

LT

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Comunicato n° 544 del 3 ottobre 2024
Interpellanza sulla desertificazione commerciale

 

La tematica della desertificazione commerciale è stata nuovamente affrontata in Consiglio con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta del 3 ottobre 2024.

«Secondo i dati di Confcommercio, negli ultimi dodici anni in Valle d'Aosta un negozio su quattro ha abbassato definitivamente le serrande: la desertificazione dei centri storici sta diventando una preoccupante costante - ha dichiarato il Consigliere Christian Ganis -. Chiusure che impattano anche sulla qualità di vita dei cittadini, con un conseguente degrado urbano oltre che una perdita di identità. I contributi regionali a fondo perduto messi a disposizione per le attività di vicinato non si sono rivelati risolutivi, malgrado i 2 milioni di euro stanziati in questi ultimi tre anni, e la diffusione dei grandi centri commerciali mette sempre più in difficoltà i piccoli negozi. Vorremmo quindi conoscere le iniziative che la Regione intende attivare per contrastare il fenomeno della desertificazione commerciale.»

L'Assessore al commercio, Giulio Grosjacques, ha sottolineato che «il tema della desertificazione commerciale è costantemente all'attenzione dell'Assessorato. Un fenomeno che è il risultato di macro-tendenze strutturali che interessano l'intero territorio nazionale ed europeo: rallentamento della domanda per consumi, calo demografico, nuovi orientamenti di spesa dei consumatori, diffusione del commercio online, cui si sono aggiunti gli effetti della pandemia da Covid-19. Per questo la Regione è intervenuta prontamente con l'introduzione di misure straordinarie di sostegno alle imprese con la concessione, dal 2021, di contributi a fondo perduto per la nuova apertura e per il mantenimento degli esercizi di vicinato, che hanno dimostrato di essere utili. Infatti, nel 2021, sono stati 126 i beneficiari (112 per mantenimento delle attività e 14 nuove aperture), nel 2022, 153 beneficiari (146 e 7); nel 2023, 149 (144 e 5) e nel 2024, a nove giorni alla scadenza, siamo a 127 domande. A partire dal 2024, questa misura è stata perciò confermata come strutturale e ulteriormente finanziata. Oltre a questo intervento, l'Assessorato gestisce anche un'altra misura a favore delle piccole e medie imprese del commercio e dei pubblici servizi, con mutui a tasso agevolato per investimenti o per costituzione di liquidità. Sono allo studio ulteriori forme di sostegno, anche a favore delle attività commerciali, per promuoverne l'adeguamento alle dinamiche e al contesto economico attraverso aiuti in materia di innovazione ed efficientamento energetico delle strutture.»

«Lo studio di Confcommercio ha fatto rilevare la correlazione positiva tra turismo e commercio - ha proseguito l'Assessore -: è una sinergia che l'Assessorato mette a frutto sia promuovendo i diversi aspetti dell'offerta turistica regionale, in particolare quelli legati alla cultura, enogastronomia e artigianato, sia favorendo le ricadute positive del turismo sul commercio. Penso all'applicazione della nuova disciplina dell'imposta di soggiorno che dovrebbe assicurare ai Comuni nuove entrate per realizzare investimenti per accrescere l'appetibilità dei centri storici attraverso servizi turistici, eventi e un'adeguata manutenzione del territorio. Oltre agli interventi finanziari, sono importanti le azioni dal punto di vista della pianificazione e sviluppo del territorio che sono prevalentemente in capo ai Comuni. Un primo confronto con le associazioni di categoria è già stato avviato e nelle prossime settimane sarà allargato al Cpel proprio per valutare congiuntamente le migliori strategie per arginare, per quanto possibile e con gli strumenti disponibili, il fenomeno della desertificazione commerciale e tradurle in un provvedimento di legge che possa dare dei risultati concreti.»

«L'aiuto per le attività di vicinato ha dato ossigeno alle attività in difficoltà - ha replicato il Consigliere Ganis -, ma occorrerebbe adottare una serie di misure per contrastare ulteriormente questo fenomeno, ad esempio incentivi fiscali, crediti agevolati per le imprese, riduzione delle tasse. È fondamentale anche l'apporto delle amministrazioni comunali per la valorizzazione dei centri storici, la riqualificazione urbana, l'organizzazione di eventi, la creazione di parcheggi. Secondo noi, manca una collaborazione fattiva tra i vari attori, Regione, enti locali e associazioni di categoria: per risolvere la situazione ci vuole l'impegno da parte di tutti mettendo in campo misure coordinate che favoriscano lo sviluppo locale e il miglioramento della qualità di vita dei cittadini. Occorre anche rivedere la legge regionale sul commercio che non è più al passo con i tempi.»

SC

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Comunicato n° 545 del 3 ottobre 2024
Interpellanza sulla professione di accompagnatore di media montagna. Conclusi i lavori del Consiglio

 

In chiusura dei lavori consiliari del 2 e 3 ottobre 2024, è stata trattata un'interpellanza del gruppo Rassemblement Valdôtain sul percorso per l'abilitazione all'esercizio della professione di accompagnatore di media montagna.

«La legge regionale sulla figura dell'accompagnatore di media montagna è stata approvata nel 2023 e, a oggi, risultano solo 13 nominativi di soggetti abilitati all'esercizio della professione, cioè le guide escursionistiche in possesso degli standard richiesti da Uimle, l'associazione di professionisti della montagna che hanno chiesto il trasferimento dall'elenco professionale regionale a quello speciale degli Amm - ha sottolineato il Vicecapogruppo Dennis Brunod -. Il percorso per l'abilitazione prevede la frequenza ad appositi corsi, il superamento dei relativi esami e di test psico-attitudinali propedeutici. Vorremmo quindi conoscere le modalità e le tempistiche previste per raggiungere l'abilitazione all'esercizio di accompagnatore di media montagna; se vi è l'intenzione di programmare il primo percorso completo in tempo utile per consentire ai nuovi professionisti di operare sul territorio già a partire dalla fine di questa stagione invernale o all'inizio della primavera 2025.»

L'Assessore al turismo, Giulio Grosjacques, ha evidenziato che l'introduzione di una nuova figura professionale non si conclude con l'approvazione della legge istitutiva ma presuppone un percorso successivo: «A seguito dell'istituzione dell'accompagnatore di media montagna (Amm), l'Unione guide di alta montagna ha modificato il proprio Statuto per accogliere questa nuova figura professionale. Quindi l'Uvgam e gli uffici dell'Assessorato hanno definito le modalità di transito nei ruoli dell'Amm da parte delle guide escursionistiche naturalistiche. A giugno 2024, i primi 13 Amm sono stati formalmente iscritti nell'elenco speciale presso l'Uvgam e, pertanto, hanno già potuto operare questa estate. A inizio luglio è stato costituita la Commissione degli Amm che ha, tra gli altri, il compito di proporre all'Uvgam il regolamento e il programma dei corsi di formazione e aggiornamento. A fine agosto, l'Assemblea dell'Uvgam ha approvato il percorso formativo degli Amm in Valle d'Aosta che sarà sottoposto all'approvazione della Giunta in una prossima seduta.»

«Attualmente - ha aggiunto l'Assessore -, si sta procedendo con l'attuazione delle attività propedeutiche al completamento del quadro regolamentare e operativo, tra cui: il bando di selezione per il primo corso di formazione Amm e la relativa calendarizzazione delle attività formative, che si prevede possa prendere avvio a maggio 2025; la disciplina dei trasferimenti degli Amm provenienti da altri collegi regionali; l'organizzazione dei corsi, previsti per dicembre 2024, destinati alle guide escursionistiche naturalistiche (Gen) che non siano in possesso degli standard formativi per terreno innevato e che intendano iscriversi all'elenco speciale degli Amm oltre che per le Gen che intendono continuare a svolgere l'attività di Gen. Tutte queste attività sono svolte da Uvgam che sta lavorando in modo attivo e puntuale per rispettare il calendario che si è data.»

«C'è grande interesse nei confronti di questa nuova figura professionale che andrà a dare una nuova risposta al territorio - ha replicato il Vicecapogruppo Brunod -. È un percorso importante, che richiede tutta una serie di passaggi: noi ci aspettavamo, come indicato nel futuro Defr 2025-2027, che il corso partisse già in autunno 2024 per essere completato in primavera 2025, in modo da sviluppare quel turismo destagionalizzato che finalmente con questa nuova figura andiamo a mettere in pratica. L'iter sarà leggermente diverso: l'esercizio di questa figura slitterà all'estate prossima, ma confidiamo che con questa nuova figura professionale ci sia un ulteriore salto di qualità a livello di offerta e promozione turistica della nostra regione.»

Il Consiglio Valle si riunirà nuovamente mercoledì 16 e giovedì 17 ottobre 2024.

SC

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