CHIUDI PAGINA
STAMPA PAGINA
Riunione del Consiglio regionale del 18 e 19 settembre 2024

Indice



Comunicato n° 471 dell'11 settembre 2024
Il Consiglio si riunisce il 18 e 19 settembre

 Il Consiglio Valle è convocato in via ordinaria mercoledì 18 e giovedì 19 settembre 2024, a partire dalle ore 9, per discutere un ordine del giorno composto di 70 oggetti di cui tre rinviati dalla precedente seduta.

I lavori si apriranno con la designazione dei rappresentanti regionali del Comitato scientifico della fondazione Centre d'études historico-littéraires Natalino Sapegno.

L'Aula sarà poi chiamata ad approvare il bilancio consolidato della Regione per l'esercizio finanziario 2023, e il Piano per l'innovazione tecnologica 2024-2026 sui quali la seconda Commissione "Affari generali" ha espresso parere favorevole a maggioranza lunedì 9 settembre. All'ordine del giorno, vi è anche la presa d'atto della relazione annuale 2023 sul controllo strategico e di gestione ai sensi della legge regionale n. 30/2009 in materia di bilancio e di contabilità generale della Regione. Sarà poi sottoposto all'approvazione dell'Assemblea, il bilancio al 31 dicembre 2023 della gestione straordinaria in liquidazione per l'esercizio della Casa da gioco di Saint-Vincent che ha ricevuto il parere favorevole a maggioranza della quarta Commissione "Sviluppo economico" nella riunione del 2 agosto scorso.

Per quanto riguarda l'attività ispettiva, sono state depositate ventitré interrogazioni, di cui tre del gruppo Forza Italia: status del processo di cessione della società Aosta Factor; spesa procapite per la sanità valdostana in relazione agli stanziamenti previsti nel bilancio regionale; Commissione di valutazione delle domande per l'incarico di responsabile di struttura semplice di medicina d'urgenza.

Sei le interrogazioni presentate dal gruppo Lega Vallée d'Aoste: ripristino dei manufatti di valore storico della ex caserma Testafochi oggetto di danneggiamento; esoneri dall'insegnamento per lo svolgimento delle attività per le celebrazione dell'80° anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell'Autonomia; tempistica di recepimento dei contenuti previsti dalla legge sulla semplificazione edilizia e urbanistica; richiesta da parte di Arer di canoni di affitto per alloggi di edilizia residenziale pubblica inagibili; benefici attesi dall'acquisizione del servizio specialistico di analisi e valutazione della performance della Regione nell'adempimento ai Lea; congruità del numero di centri commerciali presenti sul territorio rispetto alla clientela valdostana.

Sono tre le interrogazioni del gruppo Misto: rapporti istituzionali e di collaborazione tra la Regione, il Governo centrale e le altre Regioni; applicazione in Valle d'Aosta della legge nazionale sull'ordinamento delle professioni pedagogiche ed educative (l. 55/2024); stato dell'arte dell'avvio dei corsi di laurea riferiti alle professioni sanitarie.

Il gruppo Progetto Civico Progressista ha depositato cinque interrogazioni: realizzazione di un nuovo tracciato ad alto impatto nel vallone di Grauson e abbattimento della barriera fissa posta a salvaguardia; stima dei costi di alcuni interventi inseriti nella bozza del Piano regionale dei trasporti 2035; aggiornamento dei requisiti minimi organizzativi per l'autorizzazione all'esercizio dell'attività di ospedale di comunità; notizie sulla nuova sede del servizio di fisioterapia riabilitativa in località Croix Noire di Aosta; interventi deliberati con le risorse destinate dalla legge statale di bilancio 2024 per la riqualificazione e ristrutturazione del canile/gattile regionale.

Il gruppo Rassemblement Valdôtain tratterà sei interrogazioni: ricadute positive per la pubblica amministrazione e per gli utenti dalla realizzazione del progetto "VdaPay"; completamento dei lavori sul tratto di strada statale n. 26 a Courmayeur; iniziative per la soluzione delle criticità presenti alla Mongiovetta sulla strada statale n. 26; criticità del ponte in località Pont-Suaz; notizie su incontri di esponenti del Governo regionale con società cooperative in relazione alla futura gestione delle microcomunità; campagna di prevenzione Sars Cov-2 e adozione di provvedimenti per il contrasto di altre epidemie.

Delle trenta interpellanze iscritte, una è del gruppo Forza Italia che chiede informazioni sulla condivisione con la Commissione competente del Piano di azioni correttive del Centro traumatologico di Courmayeur presentato dall'Organismo tecnico di accreditamento.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrerà undici interpellanze: verifiche per evitare l'utilizzo della bacheca sindacale dei dipendenti regionali per propaganda politica; ottimizzazione dei contatti tra il territorio regionale e quelli confinanti in relazione alla portata della Dora Baltea; previsione di un sistema di video sorveglianza nell'area circostante la Torre del Lebbroso di Aosta con finalità di pubblica sicurezza; risoluzione delle problematiche relative alla frequentazione dei docenti di percorsi universitari di formazione e abilitazione all'insegnamento per le scuole secondarie di primo e secondo grado; inserimento della pernice bianca fra le specie cacciabili nel calendario venatorio 2025-2026; attività di supporto fornito dalla Consigliera di parità a iniziative legate all'evento "Aosta Pride"; comunicazione tempestiva degli interventi su tratti della strada statale 26 che comportano la chiusura al traffico; sterilizzazione degli aumenti determinati dall'Osservatorio del mercato immobiliare a valere sui canoni di locazione di alloggi Erp; intendimenti in merito alla vaccinazione preventiva di bovini, ovini e caprini per la Bluetongue; individuazione di una zona di sosta per animali vivi trasportati su gomma; modalità di affido del servizio di gestione del canile/gattile regionale.

Tre interpellanze sono state depositate dal gruppo Misto: informazioni sul riparto del Fondo unico aziendale 2024 della Regione; predisposizione di una bozza di norma di attuazione dello Statuto speciale per trasferire alla Regione competenze sulla contrattazione collettiva del personale del Servizio sanitario regionale; strategie per la soluzione delle difficoltà della sanità valdostana.

Sono sette le interpellanze del gruppo Progetto Civico Progressista: revisione dell'appalto per l'esternalizzazione dei servizi antincendio dell'aeroporto regionale per una maggiore efficienza del servizio; problematiche relative all'avvio dell'anno scolastico 2024-2025; posizione della Regione rispetto ad alcuni dossier delicati definiti dall'accordo di collaborazione transfrontaliera tra Valle d'Aosta e Haute-Savoie; stato dell'arte sullo sviluppo dei gruppi di autoconsumo collettivo; revisione della legge sull'esercizio a uso pubblico di piste da sci (l.r. 9/1992) alla luce delle proteste e dei contenziosi esistenti; azioni per garantire un servizio di trasporto pubblico per disabili più efficiente e sicuro; azioni per evitare la disparità di trattamento tra i lavoratori inquadrati nelle stesse mansioni operanti nelle strutture socio-sanitarie del territorio e in quelle ospedaliere.

Otto le interpellanze del gruppo Rassemblement Valdôtain: scelta del percorso per la definizione del futuro della Casinò de la Vallée spa alla luce dello studio promosso da Finaosta; adozione del trattamento di pulizia eCoating per garantire la salubrità negli ambienti pubblici regionali; risoluzione delle criticità sulle modalità di consegna delle cedole per l'ordine dei libri scolastici; lavori di realizzazione della pista forestale Crest Damon a Pontboset; motivi dell'inserimento della proposta di attivazione completa dello svincolo di Morgex in sede di revisione del Piano regionale dei trasporti; riqualificazione dell'area in località Marais a Morgex; gestione dei focolai di Bluetongue; prospettive future del progetto Matterhorn Cervino Speed Opening.

In ultimo, saranno trattate sette mozioni, di cui due del gruppo Forza Italia: con la prima, FI vuole impegnare il Governo a presentare un progetto di rifacimento degli alloggi della "ex casa Gagliardi" mentre, con la seconda, chiede di prevedere nel bando 2024 per il sostegno alla locazione un aumento del contributo adeguandolo ai canoni di locazione di Erp.

Con una mozione, il gruppo Lega Vallée d'Aoste sollecita la regolarizzazione del pagamento e l'accesso all'esenzione del bollo auto come previsto dalla normativa vigente in materia.

Sono tre le mozioni del gruppo Progetto Civico Progressista: solidarietà nei confronti della Presidente della Regione Sardegna e della sua azione di tutela del territorio dell'isola; azioni di sensibilizzazione rivolte ai giovani neo maggiorenni per promuovere una cultura del rispetto delle donne; presentazione in quinta Commissione consiliare della verifica sulla compatibilità tecnico-progettuale ed economica del progetto di ampliamento dell'ospedale Parini.

Il gruppo Rassemblement Valdôtain con una mozione chiede la previsione di un'ulteriore fascia Isee nelle condizioni di erogabilità delle prestazioni di assistenza odontoiatrica garantite dal Servizio sanitario regionale.

 

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile l'App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung e per dispositivi Apple quali ad esempio Apple TV, iPhone, iPad e Mac (l'App Store Apple contiene l'elenco completo delle compatibilità). Consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore."

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio.

LT

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 476 del 16 settembre 2024
Consiglio del 18 e 19 settembre: iscritti sei punti all'ordine del giorno suppletivo

 

L'ordine del giorno del Consiglio Valle, convocato mercoledì 18 e giovedì 19 settembre 2024, è stato integrato da sei punti.

L'Aula sarà chiamata ad approvare il Piano triennale degli interventi di politica del lavoro 2024-2026 che ha ottenuto il parere favorevole a maggioranza della quarta Commissione "Sviluppo economico" nella riunione di oggi, lunedì 16 settembre.

Per quanto riguarda l'attività legislativa, sarà esaminato un disegno di legge che modifica la disciplina dell'imposta di soggiorno (l.r. n. 10/2023), di cui sono relatori i Consiglieri Antonino Malacrinò e Roberto Rosaire e su cui le Commissioni "Affari generali" e "Sviluppo economico" si sono espresse favorevolmente a maggioranza in data odierna.

I lavori proseguiranno con la trattazione di quattro interrogazioni a risposta immediata.

Con la prima, il gruppo Rassemblement Valdôtain chiede notizie degli interventi sulla tratta autostradale Ivrea-Santhià. Con la seconda, il gruppo Progetto Civico Progressista vuole conoscere le intenzioni del Governo in merito alla decisione del Giudice del lavoro relativa ad alcuni insegnanti. Un terzo question time, presentato dal gruppo Forza Italia, riguarda le attività di messa in sicurezza del tratto di strada statale n. 26 tra Quart e Aosta. Infine, con la quarta iniziativa, il gruppo Lega Vallée d'Aoste evidenzia la questione dell'errata comunicazione dei termini di scadenza per l'accesso ai contributi per il convitto Chabod.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi settantasei punti.

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed è altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile l'App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung e per dispositivi Apple quali ad esempio Apple TV, iPhone, iPad e Mac (l'App Store Apple contiene l'elenco completo delle compatibilità).

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio.

LT

 

 

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 479 del 18 settembre 2024
Iniziati i lavori del Consiglio del 18 e 19 settembre

 

Il Consiglio Valle, riunito oggi, mercoledì 18, e domani, giovedì 19 settembre 2024, ha ripreso i propri lavori dopo la pausa estiva commemorando Giulio Fiou, Consigliere regionale per due Legislature, dal 1998 al 2008, ricoprendo anche la carica di Vicepresidente della nostra Assemblea.

Il Presidente Alberto Bertin, nell'esprimere le condoglianze alla famiglia a nome di tutta l'Assemblea, ha ricordato che Giulio Fiou è stato una figura di riferimento della sinistra valdostana, un uomo capace e impegnato, un gentiluomo della politica che ha esercitato anche ruoli nel Sindacato oltre ad essere stato Sindaco di Aosta dal 1992 al 1995.

Il Consiglio si è poi unito al cordoglio per la tragica scomparsa di Stefano Rabaglio, Assessore comunale di Issime, oltre che di due ex amministratori locali valdostani: Luciano Morelli, Sindaco di Issogne dal 1995 al 2010, e Ferdinando Derriard, Sindaco di Courmayeur dal 1995 al 1997.

Il Consiglio ha anche reso omaggio a Franco Mezzena, l’archeologo che scoprì l’area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta.

 

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 480 del 18 settembre 2024
Comunicazioni del Presidente della Regione

 

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, nelle sue comunicazioni al Consiglio del 18 settembre 2024, ha riferito che lo scorso 23 luglio è stata depositata la sentenza n. 145 del 2024 con la quale la Corte costituzionale ha dichiarato la non fondatezza delle questioni di legittimità costituzionale sollevate dalla Regione avverso l’articolo 6-ter, comma 4, del decreto-legge 29 settembre 2023, n. 132 (Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini normativi e versamenti fiscali), convertito, con modificazioni, nella legge 27 novembre 2023, n. 170, che modifica l’articolo 1, comma 853, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023).

«Il ricorso era stato deliberato dalla Giunta regionale - ha detto il Presidente Testolin - in quanto la disposizione impugnata è stata considerata lesiva dell’autonomia finanziaria regionale poiché prevede un contributo aggiuntivo per il risanamento della finanza pubblica, posto direttamente a carico dei Comuni valdostani, determinato dallo Stato separatamente dal contributo previsto a carico della Regione e la cui determinazione appare ultronea rispetto a quello già gravante sulla Regione.»

«Questo contributo aggiuntivo - ha aggiunto - è stato disposto dallo Stato unilateralmente, senza alcun coinvolgimento della Regione, mediante una previsione legislativa che accomuna i Comuni valdostani ai restanti Comuni della Repubblica, nonostante il contributo alla finanza pubblica sia stato determinato per la Regione Valle d’Aosta e per i suoi enti locali, fino all’anno 2025, con gli Accordi bilaterali sottoscritti nel 2018 e nel 2021. Il ricorso presentato dalla Regione mirava sostanzialmente a far riconosce anche per la Valle d’Aosta la “natura integrata del sistema degli enti territoriali”.»

«La Corte ha rigettato tale argomento ritenendo la Regione semplicemente il soggetto che ha il compito di eseguire e ricevere i pagamenti nei confronti dello Stato per conto dei Comuni valdostani e, con riferimento alla natura integrata del sistema degli enti territoriali, questo emergerebbe per le altre autonomie speciali da specifiche norme di attuazione statutaria in materia di coordinamento della finanza pubblica. La sentenza non lascia margini per il riconoscimento, a legislazione vigente, del modello di “sistema integrato” così come auspicato dalla Regione. In assenza di una espressa previsione normativa che chiarisca l’esistenza, anche in Valle d’Aosta, di un sistema finanziario integrato della Regione e dei propri enti locali in cui la Regione si ponga come unico interlocutore dello Stato nei reciproci rapporti finanziari, pertanto, anche i Comuni della Valle d’Aosta sono tenuti a contribuire, sia pure per il tramite della Regione, agli obiettivi di finanza pubblica.»

«Pertanto - ha concluso - ho richiesto al Segretario generale di attivare uno specifico gruppo di lavoro per valutare l’elaborazione di una norma di attuazione finalizzata a prevedere un sistema integrato della finanza regionale con quella degli enti locali della Valle d’Aosta analogamente a quanto previsto per le Regioni autonome. Inoltre, atteso che per effetto di questa sentenza, la Regione è tenuta al versamento del contributo aggiuntivo stabilito, per gli anni 2024 e 2025, per tutti i Comuni, in complessivi 100 milioni di euro, di cui 495.456 per i Comuni valdostani, è in corso di predisposizione un disegno di legge regionale con cui la Regione assume a suo carico l’onere del versamento in favore dello Stato di tale contributo, operando, a tale fine, una compensazione sul trasferimento delle risorse statali assegnate ai Comuni valdostani.»

Il Capogruppo di Rassemblement Valdôtain, Stefano Aggravi, ha commentato: «In un sistema di finanza derivata, dove la Regione ha competenza primaria sugli enti locali, che passi il principio che c'è un rapporto diretto tra questi e lo Stato rischia di mettere in dubbio tutta una serie di aspetti legati alla nostra autonomia. Da parte nostra ci sarà grande attenzione, anche sulle attività che porrà in essere il gruppo di lavoro, e chiediamo di monitorare la questione anche dal punto di vista politico e non soltanto tecnico.»

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 481 del 18 settembre 2024
Nommés les représentants de la Région dans le comité scientifique de la fondation Natalino Sapegno

 

Dans la séance du 18 septembre 2024, le Conseil de la Vallée a nommé Rosanna Gorris et Jean Balsamo en tant que représentants de la Région au sein du comité scientifique de la fondation Centre d'études historico-littéraires Natalino Sapegno pour la période 2024-2028.

Instituée par la loi régionale n. 33/1991, quelques mois après la disparition de Natalino Sapegno (Aoste 1901 - Rome 1990), historien de la littérature et critique, la fondation a commencé son activité en 1992. Son siège est à Morgex, à la Tour de l'Archet.

Le comité scientifique est composé du directeur de la fondation ainsi que de huit membres - choisis parmi des spécialistes en sciences humaines - dont deux désignés par le Conseil de la Vallée.

Bilancio gestione straordinaria in liquidazione del Casinò

L'Assemblea ha anche approvato, con 19 voti a favore (UV, FP-PD, PlA, SA) e 16 astensioni (Lega VdA, RV, PCP, FI, GM), il bilancio al 31 dicembre 2023 della Gestione straordinaria in liquidazione per l'esercizio della Casa da gioco di Saint-Vincent.

La Gestione straordinaria era stata istituita con legge n. 88 del 1993 per l'esercizio del Casinò di Saint-Vincent. Nel 2001, con legge n. 36, è stata costituita una società per azioni per la gestione della Casa da gioco e, contestualmente, era stata avviata la procedura di liquidazione della Gestione straordinaria.  

«L'andamento 2023 - ha detto il Presidente della Regione, Renzo Testolin - è sostanzialmente consistito nella gestione dei diversi contenziosi in essere. La Gestione straordinaria dovrà attendere l'esito dei giudizi pendenti per procedere alla liquidazione che qui viene quindi prolungata.»

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 482 del 18 settembre 2024
Approvato il bilancio consolidato della Regione per il 2023

 

Con 19 voti a favore (UV, FP-PD, PlA, SA) e 16 astensioni (Lega VdA, RV, PCP, FI, GM), il Consiglio ha approvato il bilancio consolidato della Regione autonoma Valle d'Aosta per l'esercizio finanziario 2023.

Il bilancio consolidato, illustrato all'Assemblea dal Presidente della Regione Renzo Testolin, rappresenta il risultato economico, patrimoniale e finanziario del Gruppo amministrazione pubblica della Regione Valle d'Aosta, che comprende i seguenti enti, oltre alla Regione capogruppo: Gruppo Finaosta spa, Società di Servizi spa, Société infrastructures valdôtaines srl, Inva spa, Vallée d'A0ste Structure srl, Autoporto della Valle d'Aosta spa, Gruppo Cva spa, Rav spa, Sav spa, Cervino spa, Courmayeur Mont Blanc Funivie spa, Monterosa spa, Pila spa.

«Il bilancio consolidato evidenzia una situazione solida di un gruppo amministrazione pubblica che garantisce l'equilibrio economico patrimoniale e persegue i propri fini istituzionali - ha osservato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. Lo stato patrimoniale consolidato pareggia infatti su 7 miliardi 845 milioni di euro; il patrimonio netto risulta pari 5 miliardi 209 milioni di euro con un incremento di 683 milioni rispetto al 2022. Un importante risultato che dimostra l'equilibrio finanziario, economico e patrimoniale e una solidità nel medio periodo che consente di indirizzare con tranquillità le risposte alla comunità così come pianificate dagli indirizzi forniti dal Consiglio regionale.»

Dichiarando l'astensione del gruppo Progetto Civico Progressista, la Consigliera Chiara Minelli ha affermato di «non condividere l'atteggiamento della Regione nei confronti di una società importante come Cva. Il codice civile all'art. 2497 sexies ci dice che l'attività di direzione e coordinamento di società integralmente partecipate dall'ente pubblico è esercitata da quest'ultimo. Il fatto che il bilancio di Cva sia parte del bilancio consolidato della Regione è per noi l'ennesima eloquente conferma di quanto sosteniamo da tempo e, cioè, che l'intero gruppo deve essere sottoposto alle già citate attività di "direzione e coordinamento" da parte della Regione, a prescindere dal fatto che questa società sia quotata in borsa. Il Governo sostiene una tesi diversa omettendo di esercitare quella doverosa e necessaria fase di indirizzo. Non condividiamo una serie di scelte fatte dalla dirigenza di Cva su cui pesa il silenzio del Governo regionale e che avranno delle ricadute delicate su tutta la collettività nel prossimo futuro.»

L'Assemblea ha anche preso atto della relazione annuale 2023 sullo stato di attuazione dei principi in materia di controllo strategico e di controllo di gestione, prevista dall'articolo 78 della legge regionale n. 30/2009.

SC-LT

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 483 del 18 settembre 2024
Approvato il Piano per l'innovazione tecnologica 2024-2026

 

Nella seduta del 18 settembre 2024, il Consiglio Valle ha approvato, con 19 voti a favore (UV, FP-PD, PlA, SA) e 16 astensioni (Lega VdA, RV, PCP, FI, GM), il piano pluriennale per l'innovazione tecnologica 2024-2026.

Illustrato in Aula dall'Assessore all'innovazione Luciano Caveri, il Piano si compone di due sezioni: l'Agenda digitale, ossia le strategie per promuovere il processo di trasformazione digitale della Valle d'Aosta; il piano triennale che presenta gli interventi concreti attraverso i quali attuare l’Agenda digitale.

«Il digitale è una sfida democratica molto importante - ha sottolineato l'Assessore Luciano Caveri -, ma l'innovazione corre e nel momento in cui le amministrazioni pubbliche decidono di cristallizzare la loro attenzione su alcune tecnologie, c'è il rischio che queste siano già superate. Per la realizzazione di questo Piano ci siamo confrontati non solo con gli enti locali ma anche con i diversi Dipartimenti della Regione e sono state presentate circa 95 progettualità, sintetizzate poi per trovare la copertura finanziaria che avviene con risorse proprie delle amministrazioni, del Pnrr e con altri fondi comunitari destinati al settore del digitale. La Valle d'Aosta è capofila nella Macroregione alpina proprio sul digitale e questo offre degli spunti interessanti che ci hanno portati a pensare a una "montagna digitale" come strumento utile per trovare un incastro tra le cose che dobbiamo fare e le tecnologie a nostra disposizione. Questo documento sintetico punta al miglioramento della qualità della vita, alla parità di accesso alle tecnologie per non lasciare nessuno indietro e alla cooperazione istituzionale. Gli argomenti più significativi contenuti nel Piano riguardano l'aggiornamento degli applicativi, il miglioramento delle esperienze di accessibilità ai servizi, la realizzazione di una piattaforma unica e di un nuovo sito della Regione più comprensibile ai cittadini e alle imprese, la dematerializzazione degli archivi regionali e lo sviluppo dei servizi degli enti locali che sono una componente essenziale della democrazia valdostana. Particolarmente importante è il sistema delle conoscenze territoriali che si rivelerà prezioso anche in considerazione dei cambiamenti dovuti al cambiamento climatico. Sono molto rilevanti anche i cablaggi: siamo ora nella seconda fase di cablatura del territorio valdostano a cui ne seguirà un altro. Abbiamo fondi Fesr che consentiranno di rafforzare le nervature di fibra ottica iniziate negli anni Novanta, il Piano 5G, la connettività e la cyber sicurezza. Un insieme di azioni che consentiranno alla Regione, tra le tante cose, di agevolare lo smartworking, molto importante anche per il ripopolamento dei comuni più piccoli.»

Il dibattito in Aula

Il Capogruppo di Rassemblement Valdôtain, Stefano Aggravi, si è augurato che «l'utilizzo del digitale nella pubblica amministrazione non finisca per aumentare la pervasiva espansione della burocrazia. Da un lato, la tecnologia consente di efficientare le filiere della burocrazia, ma è importante che si tenga conto dell'utenza e dell'effetto che le applicazioni e i progetti hanno su questa, non solo in termini di praticità e semplificazione ma anche per non aggravare i cittadini di ulteriori costi. Rilevo, inoltre, che se è importante pianificare è altrettanto fondamentale monitorare gli obiettivi da raggiungere. Riguardo ai fondi - molti dei quali attinti al Pnrr - auspico che questi investimenti generino una produttività e un efficientamento oltre che una ricaduta positiva attraverso la diminuzione dei costi per la Pa e per gli utenti. Ci asteniamo in vigile attesa dei progetti.»

Il Consigliere di Forza Italia Mauro Baccega ha rappresentato «l'esigenza per la Regione di avere un sito internet istituzionale migliorato nei contenuti e nel sommario, ma soprattutto che ha bisogno di una governance al fine di offrire un prodotto che sia comprensivo, attrattivo e coerente. Vero che l'innovazione corre, ma deve comunicare meglio: in questo senso siamo in ritardo e invitiamo l'Assessore a dare corpo all'obiettivo di rifare il sito. Saremo molto attenti a questo percorso che ci coinvolge da vicino.»

Il Consigliere Simone Perron (Lega Vda) ha espresso perplessità sul «tecno ottimismo assoluto dell'Assessore. L'esaltazione della tecnica come sovrana di questa epoca implicherà delle conseguenze mai viste fino ad ora. Le giovani generazioni sono invalidate dall'uso meccanico e continuo dei cellulari e i deficit di disturbi dell'attenzione stanno aumentando in maniera esponenziale a causa dell'utilizzo dei dispositivi digitali, tanto che nazioni come la Svezia stanno tornando indietro sull'inserimento di queste tecnologie nella didattica. I vecchi libri, oltre ad avere il loro fascino, hanno sicuramente un effetto migliore sulla salute. Crediamo poi che la tecnologia non serva a snellire la burocrazia che, anzi, sta aumentando e il digitale non ha un limite: potremmo continuare a produrre scartoffie digitali all'infinito. Siamo di fronte a un meccanismo di cui non si conoscono perfettamente i confini che può essere utilizzato come strumento di controllo con conseguenze terrificanti. È noto, per ammissione esplicita di alcuni di loro, che i grandi potentati economici digitali svolgono attività di controllo sotterraneo su tutte le nostre attività. Siamo arrivati al paradosso in cui è la tecnica che usa noi e non viceversa. Nel prossimo futuro saremo sommersi da enormi quantità di prodotti digitali creati dall'intelligenza artificiale con buona pace delle produzioni umane di qualità.»

Il Consigliere Corrado Jordan (UV) ha rilevato «la necessità, nei rapporti tra pubblica amministrazione e cittadino, di porre maggiore attenzione nell'utilizzo di procedure che sviluppino le potenzialità della tecnologia al fine di semplificarle e soprattutto utilizzare i dati in possesso senza doverli continuamente richiederli. Il problema non è solo lo sviluppo tecnologico, il problema è la capacità di fare innovazione, ma per farlo occorre essere formati. Si tratta di un processo culturale il cui percorso è iniziato, ma che deve essere decisamente migliorato. Il cambiamento bisogna volerlo: innovare presenta delle incognite e spesso si è più portati a ripetere quanto già fatto, ma la vera rivoluzione è propria quella di attuare il cambiamento. In Valle d'Aosta abbiamo la possibilità di farlo perché i numeri e la nostra organizzazione ce lo permettono: questo con l'obiettivo di offrire un servizio utile al cittadino per farlo vivere meglio nella sua quotidianità.»

Il Consigliere Diego Lucianaz (RV) ha segnalato la necessità di «affrontare un tema importantissimo che, fino ad ora, non è stato preso nella dovuta considerazione: la salute. Che ripercussioni avrà l'innovazione sulla salute delle persone? Siamo bombardati da onde elettromagnetiche, sistemi satellitari, continue emissioni di radio comunicazioni, tutti aspetti collegati a doppio filo con la rivoluzione digitale che non sono stati sufficientemente indagati o, peggio ancora, sui quali non abbiamo ricevuto le necessarie informazioni. Per questo motivo ho richiesto ai Presidenti delle Commissioni consiliari competenti di farsi carico di questo argomento di vitale importanza.»

SC-LT

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 484 del 18 settembre 2024
Approvate le modifiche alla disciplina dell'imposta di soggiorno

 

Con 19 voti a favore (UV, FP-PD, PlA, SA) e 16 astensioni (Lega VdA, RV, PCP, FI, GM), l'Assemblea regionale ha approvato nella seduta mattutina del 18 settembre 2024 il disegno di legge che modifica la disciplina dell'imposta di soggiorno in Valle d'Aosta.

Sul testo è stato recepito un emendamento delle Commissioni seconda e quarta, mentre sono stati respinti i quattro emendamenti depositati dai gruppi Rassemblement Valdôtain e Misto.

Contestualmente, il Consiglio ha respinto, con 19 astensioni e 16 voti a favore, un ordine del giorno del gruppo Progetto Civico Progressista che impegnava a cercare delle soluzioni per semplificare e agevolare gli adempimenti relativi all'imposta di soggiorno da parte dei locatori degli alloggi ad uso turistico, prevedendo una funzionalità aggiuntiva all'interno della piattaforma online "locazioni turistiche", predisposta da Inva o comunque aggiornando le funzionalità esistenti.

Relazione d'Aula

Presentato dalla Giunta regionale il 25 giugno, il provvedimento è costituito da cinque articoli che modificano la legge n. 10 del 2023 al fine di chiarire dei passaggi procedurali e risolvere alcuni dubbi interpretativi. A relazionare in Aula è stato il Consigliere Roberto Rosaire (UV), anche a nome del Consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD).

«A distanza di un anno, anche a seguito dell'impegno che si era assunto l'Assessore Grosjacques - ha specificato il Consigliere Rosaire -, questo disegno di legge va nella direzione di adattare la norma alle esigenze degli enti locali e dei portatori di interesse che si sono concretizzate dopo questo primo periodo di applicazione. Le modifiche proposte derivano da un percorso di confronto nelle Commissioni seconda e quarta con gli stessi interlocutori auditi durante la prima stesura della legge e che andranno pertanto a migliorarne l'applicazione rendendola più chiara ed efficace per tutti gli attori coinvolti.»

«In particolare - ha proseguito Rosaire -, la nuova disposizione prevede che i Comuni dovranno adottare la deliberazione che stabilisce la misura dell'imposta di soggiorno entro il 31 dicembre dello stesso anno. In caso di mancata adozione, la misura dell'imposta corrisponde a quella minima approvata dalla Giunta regionale. Riguardo alle esenzioni, viene chiarita l'esenzione per gli autisti di gruppi organizzati (se questi beneficiano di soggiorni gratuiti), così come per gli studenti universitari, nonché ai loro autisti e accompagnatori. Una modifica che mira a favorire la partecipazione degli studenti universitari a eventi o soggiorni nella nostra regione. Vengono poi rafforzati il controllo e la trasparenza nella gestione del tributo a livello locale.»

Il dibattito in Aula

Il Capogruppo di RV, Stefano Aggravi, ha illustrato una serie di emendamenti proposti con il gruppo Misto: «Se l'imposta è di rango comunale secondo noi sarebbe corretto che i comuni che non vogliono applicarla possano farlo. Qui invece si sta gestendo la questione in maniera centrale e dirigistica da parte della Regione, prevedendone l'applicazione obbligatoria nella misura minima dei 50 centesimi. Ecco perché abbiamo presentato degli emendamenti per attuare il principio dell'autonomia comunale, indicando la possibilità di non applicare l'imposta. Intendiamo poi riconoscere ulteriori tipologie particolari di esenzioni: gli autisti di autobus e minibus; gli ospiti il cui pernottamento, legato ad eventi istituzionali, sia a carico del comune interessato; i malati - ed un eventuale accompagnatore - che devono effettuare terapie e visite mediche e chi assiste i degenti ricoverati presso strutture pubbliche e private site sul territorio comunale. Prevediamo inoltre la limitazione dell'applicazione dell'imposta laddove ci sono delle esigenze lavorative per periodi prolungati.» Il Consigliere ha quindi annunciato il voto di astensione del gruppo, «perché questo testo, senza i nostri emendamenti, non ci rappresenta.»

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha evidenziato che «anche in sede di audizione sono emersi il ruolo e la competenza degli enti locali a decidere di non applicare la norma sull'imposta di soggiorno in alcuni periodi dell'anno. Questo per agevolare gli host, ma anche perché si produrrebbero effetti virtuosi sull'efficienza degli uffici comunali che sarebbero sollevati dall'espletamento delle procedure burocratiche del controllo, con conseguente snellimento delle loro tante attività. Sempre in audizione è emersa da parte di chi affitta senza essere un professionista in questo settore la richiesta di trovare strumenti per agevolare tutti gli adempimenti connessi all'imposta di soggiorno (calcolo, dichiarazione Istat, produzione F24, ecc), ampliando anche le funzionalità della piattaforma informatica regionale e intervenendo sulle disparità che si stanno palesando tra locatori appartenenti a Comuni diversi. Questa richiesta di semplificazione era già stata presentata dal nostro gruppo nel mese di maggio e ancora oggi si dice che si sta lavorando, ma non vediamo nessun risultato.»

Il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Aldo Di Marco, ha ritenuto «questo tributo particolarmente importante per la nostra regione a forte vocazione turistica, in ragione del fatto che il suo gettito è destinato a finanziare la promozione turistica, gli investimenti di valorizzazione per migliorare l'offerta turistico-culturale, i progetti di sviluppo degli itinerari turistici, gli interventi di fruizione dei beni culturali. Un'imposta in favore del nostro territorio quindi, che gioca un ruolo cruciale anche nello sviluppo di un modello di turismo sostenibile. Un'imposta che consente ai comuni di ricavare risorse destinate a gestire l'impatto sui contesti e a preservare il nostro patrimonio storico, artistico e naturale senza andare a pesare sulla tassazione dei cittadini residenti. Le modifiche proposte oggi ci appaiono indispensabili a migliorare un testo, che per noi è già una buona legge e che oggi si migliora ulteriormente.»

L'Assessore al turismo, Giulio Grosjacques, ha specificato che «il testo presentato in Aula oggi apporta alcune modifiche di manutenzione che vanno a colmare delle lacune emerse in sede di prima applicazione. La legge 10/2023 è stata il frutto di un grande lavoro e di una gestazione durata quasi due anni e ha come principio cardine l'applicazione in maniera uniforme su tutto il territorio regionale, di un'unica imposta di soggiorno, così come anche richiesto dal Cpel, per sottolineare che la Valle d'Aosta è un prodotto turistico unico, seppur declinato in forme e con attrattori diversi a seconda dei territori. Stiamo lavorando con Inva e con il Cpel sia sulla piattaforma che sulla modulistica da utilizzare come richiesto dai portatori di interesse al fine di semplificare le procedure. Il tutto potrebbe poi essere modificato ulteriormente in seguito alla riforma nazionale sull'imposta di soggiorno che è in fase di elaborazione e che prevede, ad esempio, una modifica rilevante del sistema di calcolo: non più con un'applicazione dell'importo da pagare per persona ma per numero di stanze occupate. La materia è in continua evoluzione e analizzeremo le eventuali criticità che potranno sorgere e che porteremo all'attenzione delle Commissioni consiliari competenti, tenendo comunque presente che non abbiamo l'obbligo dell'applicazione tout court di questa norma, grazie alla clausola di salvaguardia prevista per le Regioni autonome che possono attuare le modifiche previste dal testo nazionale sulla base dei loro regolamenti e Statuti.»

La Consigliera Raffaella Foudraz ha annunciato il voto di astensione del gruppo Lega Vallée d'Aoste, motivato dal fatto che «il Governo non ha voluto recepire le richieste presentate dall'opposizione che andavano nell'ottica di risolvere delle criticità reali e manifestate, in primis, dai portatori di interesse che sono emerse in Commissione.»

Il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, ha comunicato l'astensione sul disegno di legge: «Oggi si cerca di mettere mano ad alcune problematiche emerse in prima applicazione, ma nei fatti non vi è la volontà di sostenere né l'ordine del giorno né gli emendamenti delle opposizioni. Invitiamo il Governo a riconsiderare queste proposte che mettono in evidenza che in tutta questa partita costa di più la corda del sacco.»

SC-LT

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 485 del 18 settembre 2024
Question time sui lavori autostradali sulla tratta Ivrea/Santhià

 

L'Aula ha nuovamente affrontato la questione dei lavori autostradali sulla tratta Ivrea/Santhià con un'interrogazione a risposta immediata presentata nella seduta consiliare del 18 settembre 2024 dal gruppo Rassemblement Valdôtain.

«Fonti stampa parlano della proposta della società che gestisce la "bretella" di abbattere un cavalcavia per consentire il transito dei pullman anche in vista della stagione turistica invernale - ha commentato il Capogruppo Stefano Aggravi -. Vorremmo sapere se il Governo sia a conoscenza di questa proposta e se la società Ativa ha effettivamente chiesto aiuto alla Regione per realizzarla

«Il 1° agosto scorso, gli Assessori Bertschy, Grosjacques e io abbiamo incontrato l’Amministratore delegato di Ativa che ci ha prospettato l’ipotesi di soluzione per il superamento delle criticità sulla bretella Santhià-Ivrea, derivanti dagli interventi sul viadotto Camolesa - ha informato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. La società gestrice ha positivamente recepito gli appelli provenienti dalle istituzioni e dalle comunità piemontese e valdostana, individuando una progettazione per spostare temporaneamente il traffico autostradale su un by-pass e rimuovere limitazioni, divieti di transito e sistemi di filtraggio, ripristinando il collegamento autostradale diretto con la Valle d’Aosta. Ativa ha già sviluppato la progettazione necessaria con il grande vantaggio che le opere possono essere realizzate all’interno di aree già disponibili, di proprietà autostradale, e rimosse una volta terminato il nuovo viadotto, nel rispetto delle autorizzazioni e prescrizioni paesaggistiche già rilasciate dai Comuni competenti per territorio. La società ha quindi chiesto ai Ministeri dei trasporti e dell’ambiente le autorizzazioni del caso che, se confermate, potrebbero consentire l’apertura al traffico della deviazione entro la riapertura del Traforo del Monte Bianco il prossimo mese di dicembre. Abbiamo rappresentato ad Ativa la nostra soddisfazione e la nostra piena disponibilità a sostenere politicamente la realizzazione di questo intervento, essendo evidente che dal punto di vista autorizzativo la Regione non ha competenze in merito

Il Capogruppo Aggravi ha ringraziato per «le informazioni ricevute auspicando una rapida soluzione delle criticità oggi ancora evidenti che si riflettono negativamente sul territorio valdostano

LT

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 486 del 18 settembre 2024
Question time sulla sentenza del Giudice del lavoro a favore di tredici docenti

 

Con un'interrogazione a risposta immediata presentata nella seduta consiliare del 18 settembre 2024, il gruppo Progetto Civico Progressista ha posto l'attenzione su di una sentenza del Giudice del lavoro che ha condannato la Regione al pagamento di 120mila euro a tredici docenti a titolo di differenze retributive.

«Come evidenziato dai Sindacati Snals-Confsal VdA e Savt Ecole che hanno promosso i ricorsi davanti al Giudice del lavoro tra il mese di maggio e il mese di luglio - ha ricordato la Capogruppo Erika Guichardaz -, ancora una volta la strada del ricorso si è dimostrata l'unica in grado di garantire agli insegnanti il riconoscimento dei propri diritti. Vorremmo quindi sapere se il Governo regionale abbia deciso di ottemperare a quanto deciso dal Giudice.»

Le Président de la Région, Renzo Testolin, a répondu que «l'Administration régionale - et notamment la Surintendance des études - donnera application à la décision du Juge du travail.»

«Accogliamo con favore quanto detto dal Presidente - ha replicato la Capogruppo Guichardaz -, ma ricordiamo che esistono anche tutti gli altri docenti che sono nella stessa situazione, ma non hanno fatto ricorso. Sarebbe quindi interessante capire cosa succederà: la Regione si attiverà o bisognerà invitarli a fare un ricorso per ottenere i diritti di cui non hanno potuto beneficiare? Spiace constatare che ancora una volta la Regione ha preso un bel granchio.»

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 487 del 18 settembre 2024
Question time sui lavori stradali tra Quart e Aosta

 

L'avvio dei lavori sulla strada statale n. 26, nel tratto compreso tra Quart e Aosta, è stato nuovamente oggetto di dibattito con un'interrogazione a risposta immediata presentata dal gruppo Forza Italia nella seduta consiliare del 18 settembre 2024.

Il Consigliere Mauro Baccega ha ricordato le «numerose sollecitazioni fatte dal nostro gruppo per la prosecuzione della progettazione e realizzazione della messa in sicurezza di questo tratto di strada che, nei giorni scorsi, ha registrato l'ennesimo grave incidente tra quattro auto che si è verificato di fronte alla caserma dei Vigili del fuoco. Quando sarà presentato in Commissione il progetto esecutivo dell'opera? Ci auguriamo che sia volontà della maggioranza proseguire negli indirizzi indicati a suo tempo

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha confermato «l'impegno che avevo assunto a luglio, rispondendo ad una iniziativa analoga, a condividere il progetto in Commissione non appena avremo in mano gli elaborati su cui Anas sta lavorando, con l’obiettivo di completare la progettazione definitiva entro l’autunno; successivamente occorrerà riacquisire i pareri autorizzativi. In autunno si cominceranno a fare le opportune verifiche tra Anas, Regione e Amministrazioni locali coinvolte per acquisire i pareri richiesti; anche su questo punto la Commissione consiliare competente sarà puntualmente coinvolta e informata. L’appalto è previsto nel corso del 2025. Su questo punto, ribadisco di aver anticipato ad Anas l’opportunità che, dopo la condivisione e l’approvazione della progettazione generale dell’intervento, possa essere data priorità ad alcuni stralci funzionali di maggiore urgenza; tra questi, ad esempio, le rotatorie previste in corrispondenza degli impianti semaforici dell’aeroporto e dello svincolo autostradale

«Il precedente Assessore ai lavori pubblici, già due anni fa, ci diceva le stesse cose e noi temiamo che prima dei prossimi quattro anni non si vedrà nessun progetto - ha commentato il Consigliere Baccega -. Stiamo parlando di una zona in cui la sicurezza è fortemente a rischio per auto, pedoni e ciclisti come testimonia anche la nota della Federazione italiana ambiente e bicicletta del 12 settembre scorso con cui sollecitavano soluzioni per la messa in sicurezza della viabilità ciclabile. Bisogna intervenire senza esitare

LT

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 488 del 18 settembre 2024
Question time sull'accesso ai contributi per il Convitto Chabod

 

L'errata comunicazione della scadenza per ottenere i contributi per il Convitto Chabod di Aosta è stata al centro di un'interrogazione a risposta immediata presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 18 settembre 2024.

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha spiegato che «la circolare 134 stabiliva che le richieste per i contributi potevano essere presentate dal 16 agosto al 15 ottobre 2024, ma questa comunicazione riguardava solo gli alunni delle scuole primarie. Invece, la circolare è stata inviata anche ad alcuni genitori con figli nelle secondarie di primo grado per le quali la scadenza delle domande era prevista per il 31 luglio. A causa di questa errata comunicazione vari genitori non hanno presentato l'istanza in tempo: chiediamo quali azioni siano state messe in campo per ovviare alla situazione.»

L'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, ha confermato che «il Convitto Chabod ha trasmesso per errore la citata circolare anche alle famiglie i cui figli avevano già concluso le scuole primarie, beneficiarie del voucher per i servizi di doposcuola, e che a decorrere dall’anno scolastico 2024-2025 avrebbero frequentato le scuole secondarie di primo grado, e quindi potenzialmente interessate al servizio di convitto e collegio. È comunque da evidenziare che nell’oggetto della circolare era correttamente indicato che le scadenze riportate erano riferite al servizio di doposcuola per gli alunni della scuola primaria. Sono una decina le famiglie non correttamente informate: due di esse non hanno proceduto alla presentazione della domanda in tempi utili, e una di queste due ha chiesto se fosse possibile una presentazione della domanda oltre i termini. Il Convitto ha loro riferito che purtroppo i tempi per la presentazione della domanda erano decorsi e che non è prevista possibilità di deroga. Ricordo, peraltro, che sul sito regionale istituzionale sono presenti tutte le informazioni relative alla presentazione delle domande, dalla cui lettura si evince che la circolare non riguardava il loro caso specifico. Le famiglie possono in ogni caso contattare l'istituzione del Convitto per presentare richiesta di riduzione o di dilazione di pagamento, che verrà dallo stesso valutata rispetto a quanto accaduto e alle necessità della famiglia.»

«È evidente - ha replicato il Capogruppo Manfrin - che se nessuno avesse comunicato nulla, le famiglie si sarebbero informate autonomamente sulle scadenze per aderire ai voucher. Ma se l'errore è di chi comunica una scadenza per un'altra, è chiaro che vi sono delle responsabilità. Faremo sapere alle famiglie che possono presentare le richieste di riduzione o dilazione direttamente al Convitto, come indicato dall'Assessore: ci auguriamo che chi ha sbagliato faccia un ravvedimento operoso e vada nella direzione di aiutare coloro che sono stati esclusi.»

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 489 del 18 settembre 2024
Interrogazione sulla cessione di Aosta Factor

 

Nella seduta consiliare del 18 settembre 2024, il gruppo Forza Italia ha chiesto informazioni sul processo di cessione della società Aosta Factor. 

«A inizio di quest'anno Finaosta ha rilevato l'interesse di un istituto bancario all'acquisizione della quota di controllo di Aosta Factor a cui è seguita la presentazione di un'offerta preliminare non vincolante - ha ricordato il Capogruppo Pierluigi Marquis -. Finaosta ha dato mandato al suo Direttore generale di attivarsi per la conduzione della trattativa. Chiediamo quindi a che punto sia il processo di cessione della società controllata, anche alla luce delle recenti dimissioni del Direttore generale di Finaosta, e quali le future prospettive industriali per Aosta Factor nell'eventualità in cui resti sotto il controllo della finanziaria regionale

«Il 27 giugno 2023 Finaosta ha pubblicato un “Avviso pubblico di indagine di mercato per manifestazione di interesse a partecipare all’asta preordinata alla cessione parziale della partecipazione azionaria in Aosta Factor”, indicando come valore a base d’asta per la possibile cessione del 58% del capitale sociale l’importo di circa 23 milioni 750mila euro corrispondente al relativo valore patrimoniale - ha riferito il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. È pervenuta una sola manifestazione di interesse, risultata non accoglibile in quanto non in linea con i termini dell’avviso che, quindi, è andato deserto. A marzo 2024, Finaosta ha avviato una interlocuzione con un Istituto bancario culminata con la ricezione di una formale offerta di acquisto del 58% della partecipazione. L'offerta è ora all’esame del Consiglio di amministrazione di Finaosta che, si presume, possa pronunciarsi nel corso delle prossime settimane. Le parti si sono impegnate al rispetto di un periodo di “esclusiva” per la durata dell'operazione che è coperta dalla massima riservatezza e, quindi, non è possibile fornire ulteriori dettagli. Finaosta precisa che l’esito dell’operazione di cessione - positivo o negativo che sia - non può in alcun modo ritenersi influenzabile dalle dimissioni del Direttore generale, essendo l’organo strategico deputato a tale decisione ampiamente edotto sull’evoluzione dell’operazione, ed essendo anche assistito da un Advisor finanziario e legale di elevato standing. Il management della società ha peraltro assistito il Direttore generale dimissionario nell’intero percorso, acquisendo tutte le conoscenze utili ad assistere il Consiglio di amministrazione nelle successive fasi dell’operazione

Sulle future prospettive di Aosta Factor, il Presidente ha precisato che «la società ha un Consiglio di amministrazione al quale compete l’elaborazione delle strategie e del Piano industriale della società, sulla quale Finaosta, esercita, attraverso l’operato dei Comitati di gruppo e dei rappresentanti nel Consiglio di amministrazione, le proprie prerogative di indirizzo. Questo succederà nel caso in cui Finaosta mantenga il controllo della società, anche con riferimento agli indirizzi strategici di sviluppo industriale della controllata, mentre, in caso di cessione della partecipazione, queste prerogative diverrebbero di competenza del nuovo socio di controllo

«Abbiamo già posto all'attenzione del Consiglio questo argomento di rilevante importanza per il futuro di Aosta Factor - ha sottolineato il Capogruppo Marquis -. Quello che balza agli occhi è che questa procedura, iniziata nel 2021 quando la Regione ha concesso l'autorizzazione alla vendita di Aosta Factor, non ha ancora trovato soluzione. Non pare che la questione della cessione sia molto chiara sotto il profilo politico. Guarderemo con attenzione all'evolversi di questo dossier che riguarda una società che lavora con profitto e dà impiego a un buon numero di persone nella nostra regione

LT

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 490 del 18 settembre 2024
Interrogazione sull'esonero dall'insegnamento per attività legate all'80° della Resistenza, Autonomia e Liberazione

 

Con un'interrogazione trattata nella seduta consiliare del 18 settembre 2024, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto notizie sugli esoneri dall'insegnamento per lo svolgimento di attività collegate alla legge sulle celebrazioni per l'80° anniversario della Resistenza, Autonomia e Liberazione (l.r. 14/2023).

«Il Governo ha deciso un esonero dall'insegnamento a tempo parziale per curare il seguito amministrativo della legge regionale 14/2023, indicando le attività da svolgere in una nota assessorile che non è in nostro possesso - ha affermato il Consigliere Simone Perron -. Chiediamo di sapere se, quanti e quali altri esoneri siano stati disposti; quali le attività dettagliate nella nota dell'Assessore e quali le spese che saranno sostenute dalla Regione per l'impiego di uno o più insegnanti esonerati.»

L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha confermato che «per quest'anno scolastico è stato attivato un ulteriore esonero a tempo parziale. Per le celebrazioni dell'80° sono state quindi distaccate due risorse, di cui una per 36 ore e un'altra per 18 ore. I docenti sono esonerati dal 1° settembre 2024 fino al 31 agosto 2025 al fine di assicurare il coordinamento generale dell'attuazione della legge 14/2024, operando presso l'Istituto storico della Resistenza, in collaborazione con la Fondazione Chanoux e l'Università della Valle d'Aosta. Preciso che l'ulteriore insegnante è stato selezionato a seguito di avviso pubblico inviato a tutte le istituzioni scolastiche: una sola persona si è candidata per ricoprire il posto. Preciso che il distacco di un insegnante non presuppone incrementi stipendiali a favore del docente, anzi questo raddoppia le ore di servizio adattando gli orari a quelli di un dipendente del comparto unico. Riguardo alle attività, si tratta dell'implementazione del sito internet dedicato, il supporto alla Presidenza della Regione nel seguito delle iniziative, l'analisi e la gestione della documentazione relativa a resistenza, autonomia e liberazione, il supporto alla realizzazione di nuove iniziative rivolte alle scuole valdostane con particolare riferimento all'educazione civica. Per questa attività sono state chieste solide competenze pedagogico-didattiche in storia ed educazione civica e buona conoscenza della lingua francese. Per quanto riguarda le spese, si considera il costo di un incarico di supplenza a tempo pieno (38mila euro lordi annui) e di un incarico tempo parziale (16mila euro lordi annui).»

«Non stiamo parlando di cifre che mandano in bolletta un'Amministrazione, ma si tratta comunque di risorse che dovranno essere messe in campo perché distaccare un insegnante significa che bisogna poi sostituirlo - ha replicato il Consigliere Perron -. Oltre al discorso economico, c'è però la questione del funzionamento delle istituzioni scolastiche: le scuole sono in difficoltà perché non riescono a coprire le cattedre. La domanda quindi è: vogliamo mettere maggiore qualità nelle scuole, o no?»

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 491 del 18 settembre 2024
Interrogazione sulle criticità della Mongiovetta

 

Le criticità presenti sul tratto della strada statale n. 26 denominato "Mongiovetta" sono state oggetto di approfondimento nella seduta consiliare del 18 settembre 2024 con un'interrogazione del gruppo Rassemblement Valdôtain.

«Recentemente la Mongiovetta è stata interrotta a causa della caduta massi che è stata segnalata da un automobilista coinvolto nell'evento - ha evidenziato il Vicecapogruppo Dennis Brunod -. Inoltre, la viabilità su questo tratto di strada è limitata a causa dei numerosi cantieri e interventi che, da anni, rendono disagevole la circolazione. Quali progetti, iniziative o tipi di intervento sono stati concordati o siano in corso con Anas per poter risolvere definitivamente i limiti e le criticità della Mongiovetta.»

Premettendo che «l'interlocuzione con le strutture territoriali di Anas è costante», l'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha sottolineato che «uno dei nodi al centro del confronto è quello della sicurezza. Anas ha avviato un piano ampio di manutenzione sulla Statale 26 finalizzato proprio al miglioramento della sicurezza e della viabilità. In particolare, nel tratto di strada che attraversa Montjovet gli ultimi interventi realizzati hanno riguardato: la manutenzione straordinaria per la difesa della strada dalla caduta massi per un importo di 1 milione e 900mila euro; i lavori, anche strutturali, sul viadotto Mongiovetta (900mila euro); la manutenzione programmata per l'adeguamento e la messa a norma delle protezioni marginali, i relativi allargamenti e interventi di consolidamento (2,5 milioni di euro). È poi in fase di progettazione un intervento di manutenzione straordinaria per la difesa del corpo stradale dalla caduta massi in tratti saltuari della Mongiovetta per importo di circa 2,5 milioni di euro, con avvio dei lavori previsto a settembre 2025 e conclusione stimata a ottobre 2026.»

«Sono tanti gli interventi che si sono susseguiti su questo tratto di strada negli ultimi anni - ha osservato il Vicecapogruppo Brunod -. Purtroppo le criticità non potranno essere risolte né a breve, né in via definitiva. Ben venga il dialogo costante con Anas e speriamo che gli interventi possano risolvere almeno in parte certe criticità a fronte dei disagi che dovranno subire gli utenti della strada a causa delle inevitabili chiusure della viabilità o obblighi di percorsi alternativi. Manca una visione più ampia del problema che preveda una soluzione totalmente alternativa. Avremo modo di affrontare la questione durante la prossima discussione sul Piano regionale dei trasporti.»

LT

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 492 del 18 settembre 2024
Interrogazione sul recepimento della legge "Salva Casa"

 

Con un'interrogazione presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 18 settembre 2024, si è parlato delle tempistiche di recepimento della legge sulla semplificazione edilizia e urbanistica (105/2024).

«Avevamo già portato la questione all'attenzione del Consiglio nella seduta dello scorso 11 luglio - ha ricordato la Consigliera Raffaella Foudraz -. Il decreto legge "Salva Casa" del 29 maggio è stato convertito in legge il 24 luglio: sono ormai trascorsi quasi due mesi dalla sua entrata in vigore e vorremmo quindi sapere quando saranno recepiti, parzialmente o totalmente, i suoi contenuti in Valle d'Aosta.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha ricordato che «fin da quando è stato approvato il decreto legge a maggio, le novità introdotte sono state esaminate dai tecnici dell’Assessorato per individuare le eventuali integrazioni tecniche alla legislazione regionale (l.r. 11/1998) più corrispondenti alle caratteristiche e alle esigenze della comunità valdostana. Ricordo peraltro che la legge 11/1998 non è una replica di quella nazionale, ma tratta già in modo completo, ad esempio, gli aspetti delle difformità edilizie e dello strumento della sanatoria, con la necessità di valutare quindi caso per caso se e come procedere, sempre salvaguardando i principi della semplificazione a favore dei cittadini. Gli uffici stanno quindi procedendo con un puntuale raffronto tra la nuova legge nazionale con le corrispondenti norme contenute nella legge regionale o nelle relative deliberazioni attuative per fornire le indicazioni ai Comuni e quindi ai cittadini su quanto continua ad essere regolamentato dalla l.r. 11/1998 e quanto invece deve essere recepito nella legislazione regionale. Questo percorso viene svolto in collaborazione con enti locali, professionisti e operatori economici che lavorano per assicurare lo sviluppo delle comunità locali. A breve sarà avviata la concertazione con gli enti locali, i professionisti e gli operatori economici sul testo di prime modifiche della l.r. 11/1998 che comprenderà quindi anche le norme di coordinamento del decreto "Salva Casa" nell’ordinamento regionale. Si presume di poter presentare il provvedimento all’attenzione della Giunta regionale entro il mese di novembre. Voglio anche evidenziare il confronto avvenuto con il Deputato Manes in questo periodo: in Commissione ambiente, il Deputato ha presentato diversi emendamenti chiarificatori e semplificativi dell’atto originale. Emendamenti che in parte hanno tenuto conto delle esigenze che da diversi anni vengono evidenziate dai diversi portatori di interesse: grazie a questa collaborazione sono stati raggiunti risultati importanti, come le modifiche alle procedure della legge casa, le indicazioni sull'equo compenso negli appalti pubblici e la gestione degli affidamenti.»

La Consigliera Foudraz ha replicato: «Questa è una tematica che interessa più fasce di persone: proprietari di immobili, professionisti, uffici tecnici che devono rilasciare le autorizzazioni. Sono ormai trascorsi due mesi dall'approvazione della legge 105: per noi risulta più che mai necessario fornire gli strumenti corretti ai tanti professionisti del settore ma anche ai valdostani che attendono di conoscere i parametri fissati in legge e che la nostra Regione vorrà recepire. Sono infatti tante le novità che riguardano sia la sanatoria che le tolleranze edilizie. Ci auguriamo che il recepimento sia approvato a breve per soddisfare le esigenze di tutti gli attori in causa e per agevolare i tanti operatori degli uffici tecnici comunali.»

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 493 del 18 settembre 2024
Interrogazione sulle campagne vaccinali

 

Le informazioni fornite dall'Agenzia italiana del farmaco sul vaccino Covid-19 sono state oggetto di un'interrogazione del gruppo Rassemblement Valdôtain, trattata nella seduta consiliare del 18 settembre 2024.

«A seguito di un'istanza di accesso documentale sui vaccini anti-Covid 19 avanzata dall'associazione Arbitrium - pronto soccorso giuridico per la tutela dei diritti inviolabili, Aifa ha risposto che "nessun vaccino presenta l'indicazione di prevenzione della trasmissione dell'infezione dell'agente Sars Cov-2" - ha reso noto il Consigliere Diego Lucianaz -. Chiediamo al Governo se sia a conoscenza di queste dichiarazioni che, chiarendo che la vaccinazione non impedisce di contagiare gli altri, paiono smentire quello che è stato considerato il fondamento dell'obbligo vaccinale: "vaccinarsi per tutelare sé stessi e gli altri"; se queste "nuove" informazioni sui vaccini siano esplicitate al cittadino nell'ambito dell'attuale campagna di prevenzione dell'infezione Sars Cov-2.» Il Consigliere ha anche voluto sapere se sia prevista «l'adozione di provvedimenti per il contrasto alla paventata epidemia da Mpox (vaiolo delle scimmie) e per combattere la nuova epidemia di influenza A/H1N1, l'influenza suina, notificata dall'Oms dopo i casi riportati in Messico e negli Usa

«Siamo a conoscenza del documento Aifa - ha confermato l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. Ricordiamo però anche le numerose sentenze sull'obbligo vaccinale su cui si è espressa definitivamente la Consulta nel 2023. Gli operatori sanitari addetti alle vaccinazioni sono a conoscenza delle caratteristiche epidemiologiche della malattia, le cui continue mutazioni influiscono sull’efficacia del vaccino, così come sono consapevoli del contributo fornito dal vaccino per limitare le forme gravi di malattia. Questo è quanto viene comunicato ai cittadini che decidono di aderire alla campagna vaccinale anti-Covid.  Per l'epidemia Mpox, di cui al momento non risultano casi in Italia, nella nostra Regione è attivo il sistema di sorveglianza per la segnalazione di eventuali casi di malattia tramite la piattaforma nazionale Premal ed è disponibile un vaccino, di cui l’Ausl si è rifornita con un numero di dosi adeguato alla richiesta attuale e a quella che è possibile prevedere. Per quanto riguarda invece il virus H1N1 della peste suina, i vaccini antinfluenzali, che saranno resi disponibili in Italia dal prossimo autunno, saranno efficaci per prevenire anche lo sviluppo della malattia. Le attività del Piano strategico operativo nazionale di preparazione e risposta ad una pandemia influenzale (Panflu 2021- 2023) e del Piano strategico operativo regionale di preparazione e risposta ad una pandemia influenzale 2021-2023, sono state prorogate sul 2024, in attesa del nuovo piano pandemico nazionale in fase di redazione. I piani regionali approvati definiscono una governance regionale in caso di pandemia influenzale, gli aspetti operativi e una serie di attività da attuarsi nella fase interpandemica di sorveglianza sanitaria poste in capo all’Ausl

Il Consigliere Lucianaz ha definito «sbrigativa la risposta dell'Assessore che ha sorvolato su un argomento pesante che ha diviso la società civile e quella scientifica e anche il mondo dell'informazione. Il punto nodale che non è stato affrontato qui oggi è che Aifa ha testualmente e pubblicamente affermato che tutti i vaccini anti-Covid propinati, e ancora oggi proposti alla popolazione, non avevano alcun effetto di prevenzione dell'infezione, cosa che per altro aveva già detto l'Ema, l'ente di regolazione europeo dei farmaci, nel mese di ottobre dell'anno scorso. A ognuno la scelta di vaccinarsi ma, dopo tanto silenzio vergognoso, oggi ci troviamo tristemente a constatare che tutti gli appartenenti alle professioni sanitarie e para sanitarie sono stati obbligati a farsi iniettare una sostanza incapace di immunizzare. C'era già scritto sul bugiardino: possibile che l'Ordine dei medici, che è intervenuto pesantemente a favore della vaccinazione, non se ne sia accorto? I medici non leggono, o non sanno, o non volevano leggere la scheda tecnica di questo farmaco? Economicamente parlando, poi, registriamo uno spreco di 234 milioni di dosi di vaccino sugli iniziali 381 milioni ordinati da Bruxelles per un costo di 4,4 miliardi di euro perché scaduti, o non utilizzati, o non aggiornati, a cui è seguito un ulteriore ordine di 36 milioni per un costo di 30 milioni di euro che avranno fatto la stessa fine. L'Italia è riuscita a cancellare ordini per 24,2 milioni di dosi ma con un indennizzo di 10 euro a dose, quando nei magazzini, giacevano già 21 milioni di dosi di cui 16 da buttare perché non aggiornate. Uno spreco colossale, un business vergognoso in cui l'Ordine dei medici riveste una grossa responsabilità e mi farebbe piacere che, insieme ai sindacati della dirigenza del personale sanitario, si scusassero con tutte le persone che hanno dovuto abbandonare il lavoro, a quelli che senza il green pass hanno dovuto chiudere le loro attività, a quelli che sono stati vessati e sbugiardati da un sistema di informazione vergognoso. L'ho fatto presente anche al Presidente Mattarella in occasione della sua visita in Valle. C'è sempre tempo per chiedere scusa

LT

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 494 del 18 settembre 2024
Interrogazione sull'avvio di corsi di laurea per le professioni sanitarie

 

Nella seduta consiliare del 18 settembre 2024, il gruppo Misto ha presentato un'interrogazione sull'avvio di corsi di laurea riferiti alle professioni sanitarie.

In particolare, il Consigliere Claudio Restano ha chiesto: «Quali altri corsi di laurea riferiti alle professioni sanitarie, oltre a quello in scienze infermieristiche, saranno organizzati nel corso dell'anno accademico 2024-2025; qual è lo stato dell'arte in merito ai contenuti del Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2022-2025 che prevedono l'avvio di un protocollo di collaborazione con le università del Piemonte o altre regioni, per l’attivazione di corsi di laurea in tecnici sanitari di radiologia medica e di altre professioni sanitarie a seconda dei fabbisogni lavorativi.»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha evidenziato che «oltre al corso di laurea in infermieristica, il quale ha già una sede operativa ad Aosta, stiamo approfondendo la possibilità di attivare sul territorio regionale ulteriori corsi nell’ambito delle professioni sanitarie, in collaborazione con l’Università degli studi di Torino. In particolare, relativamente alle professioni dei tecnici di radiologia e degli educatori professionali socio-sanitari, per le quali è stato manifestato un importante fabbisogno e, anche, un significativo interesse da parte di coloro che intendono dedicare la propria attività lavorativa nel mondo della sanità. In tal senso, con il coinvolgimento della Rettrice dell’Università della Valle d’Aosta e del Direttore generale dell'Usl, abbiamo avviato proficue interlocuzioni con il Rettore e la Prorettrice dell’Università degli studi di Torino, nell’auspicio di poter concretizzare ulteriori collaborazioni già a partire dal prossimo anno accademico 2025-2026. Il 10 settembre scorso, abbiamo anche approfondito questo tema insieme all’Assessore alla sanità Riboldi della Regione Piemonte, il quale ha manifestato pieno interesse nel condividere la necessità di potenziare le collaborazioni tra le nostre regioni. L’obiettivo è di potenziare la formazione di medici specialisti e di professionisti sanitari su cui investire per una futura attività lavorativa e carriera nel Servizio sanitario regionale della Valle d’Aosta.»

L'Assessore si è poi detto «soddisfatto per avere coperto, per il secondo anno di fila, tutti e 30 i posti disponibili, al corso di laurea in infermieristica: dato che si pone in netta controtendenza rispetto a quanto sta accadendo a livello nazionale, che per l’anno accademico 2024-2025 ha visto calare di oltre il 5% le domande per i test di ammissione ai corsi delle professioni sanitarie. I risultati conseguiti dimostrano che le azioni comunicative sono state efficaci e sottolineo che a settembre abbiamo approvato la realizzazione di un Piano di comunicazione triennale a sostegno degli interventi formativi in ambito sanitario, investendo 40mila euro per ogni annualità dal 2024 al 2026.»

«L'Assessore ha confermato quanto già sapevo, ossia che non sono stati organizzati corsi per quest'anno - ha replicato il Consigliere Restano -. La mia era una provocazione per dire che l'attività di promozione posta in essere dall'Usl ha dato i frutti: sarebbero 17 le adesioni di tecnici di radiologia medica, a fronte di 22/25 posti disponibili per i prossimi anni. Oltre agli educatori, mancano anche 15 tecnici della prevenzione e attualmente uno solo è in formazione.  Io spero che si realizzi quanto auspicato dall'Assessore, altrimenti questi 17 tecnici se ne andranno da un'altra parte e tutto il lavoro che stiamo facendo sull'attrattività andrà perso. Spero che con il prossimo anno accademico si possano aprire le iscrizioni ad Aosta per il corso di laurea delle professioni sanitarie.»

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 495 del 18 settembre 2024
Interrogazione sul bando per l'attivazione della struttura di Medicina d'urgenza dell'Ausl

 

Nella seduta consiliare del 18 settembre 2024, con un'interrogazione del gruppo Forza Italia è stata trattata la questione delle modalità di assegnazione dell'incarico di responsabile della struttura semplice di Medicina d'urgenza dell'Ausl.

«Ai sensi dell'art. 116 del Regolamento del Consiglio Valle abbiamo chiesto gli atti relativi al bando per l'attivazione di questa struttura - ha informato il Consigliere Mauro Baccega -. L'Assessorato alla sanità ci ha risposto che la documentazione "non può essere circoscritta ai sensi del suddetto Regolamento perché non a disposizione della struttura dirigenziale competente, ma va reperita presso l'Ausl". Chiediamo quindi di sapere: quali sono i motivi che non hanno consentito all'Ausl la trasmissione all'Assessorato della documentazione richiesta nel termine dei 7 giorni previsti dal Regolamento del Consiglio regionale? E perché la Commissione di valutazione delle domande dell'incarico ha preso in considerazione le pubblicazioni su riviste nazionali e/o internazionali dei candidati riferite soltanto all'ultimo quinquennio e non all'intero percorso professionale dei partecipanti?»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha ricordato che «l’articolo 116 del Regolamento stabilisce che alle richieste di accesso agli atti va dato corso non oltre 20 giorni dalla data di ricezione della richiesta. Questo termine è ridotto a 7 giorni solo nel caso in cui la richiesta sia circoscritta alla sola copia dei documenti, precisando che per "richiesta circoscritta" si intende quella concernente un documento facilmente individuabile e a disposizione della struttura dirigenziale competente. Gran parte dei numerosi accessi agli atti e delle altrettanto numerose iniziative consiliari che pervengono in Assessorato comportano la richiesta di informazioni e di documentazione all’Ausl con un significativo e continuo lavoro degli uffici. Entrando nel merito della questione, l’Ausl conferma la risposta fornita all’accesso agli atti, ribadendo che la procedura, non avendo concluso il suo percorso con l’atto di nomina, deve sottostare alle regole dell’accesso che in questo caso è qualificato come “differito”. Pertanto, al fine di garantire la tutela generale dell’azione amministrativa, di terzi e dell’istruttoria, le informazioni richieste potranno essere fornite solo a procedimento concluso. Preciso comunque che i criteri e le modalità di svolgimento delle selezioni sono in capo alle Commissioni competenti nominate dall’Azienda sanitaria che monitora i lavori al fine di garantirne il corretto svolgimento

Il Consigliere Baccega ha ulteriormente precisato che «il 19 agosto ho fatto un 116 chiedendo di ricevere entro 7 giorni l'avviso del bando, i curricula dei medici candidati e l'atto di nomina della Commissione valutatrice. Un dirigente della struttura assessorile mi ha risposto che la documentazione sarebbe stata recapitata entro il 9 settembre, in quanto non era a disposizione dei loro uffici e doveva essere reperita all'Usl che - per informazione - è a 250 metri dall'ufficio di chi mi ha scritto! Alla scadenza del termine, poi, mi è stato risposto che il Direttore generale dell'Ausl non poteva esibire la documentazione perché la procedura di conferimento dell'incarico non era ancora conclusa. Questo ci stupisce e ci preoccupa poiché sappiamo che la Commissione ha già fatto una valutazione dei quattro curricula pervenuti e ha redatto un verbale. Il bando tra l'altro aveva alla base banali criteri valutativi che, tra le altre cose, non tenevano neanche conto di quanto previsto dal Ccnl del 2019 sulla base del quale l'incarico di direzione di struttura semplice è conferibile ai dirigenti che hanno maturato almeno cinque anni di servizio e che hanno superato la verifica del Collegio tecnico. Questo subdolo tentativo di imbrogliare le carte non può concludersi come vorrebbe la Commissione nominata che, tra l'altro, è formata da un primario facente funzione, senza specializzazione e un direttore di struttura complessa che dieci giorni dopo è andato a dirigere una struttura fuori Valle. Una situazione delicata e importante che non può passare inosservata su cui invito l'Assessore a vigilare attentamente. Noi, dal canto nostro, saremo attenti a che non si verifichino cose strane

Il Consiglio è sospeso. I lavori riprendono domani alle ore 9.

LT

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 496 del 19 settembre 2024
Interpellanza sui flussi informativi tra territori interessati dal passaggio della Dora Baltea

 

Nella seduta consiliare del 19 settembre 2024, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha interpellato il Governo sulle modalità di informazione e allertamento esistenti tra i territori interessati dal passaggio della Dora Baltea.

«La Valle d'Aosta non è un'isola ma è il punto di partenza del bacino imbrifero della Dora che è l'accettore idrico di tutte le valli laterali e arriva poi in Piemonte - ha osservato il Consigliere Luca Distort -. Fonti stampa riferiscono che, in occasione della piena della Dora del 5 settembre scorso, non c'è stata un'idonea comunicazione tra la Valle d'Aosta e la città di Ivrea che avrebbe corso uno stato di rischio non indifferente. Esiste un apparato di informazione che monitora le portate dei vari corsi d'acqua, dandone idonea informazione agli enti locali e regionali a valle dei vari livelli del sistema idrografico? Vorremmo anche conoscerne le modalità operative e se siano state attivate in occasione dell'evento del 5 settembre; se vi sia l'intenzione di realizzare - e in quali termini - ulteriori azioni per ottimizzare i flussi informativi tra il nostro territorio e quelli confinanti, a valle del tratto valdostano della Dora Baltea

Sottolineando che «la Valle d'Aosta è dotata di una rete di monitoraggio delle condizioni meteo-idro-nivologiche composta da circa 100 stazioni, di cui 23 stazioni idrometriche per i corsi d’acqua, i cui dati sono pubblicati sul sito del Centro funzionale e disponibili sull’app "Meteo 3R" insieme ai dati di Piemonte e Liguria, compresi i livelli di allerta vigenti per ciascuna zona e Comune delle tre regioni», il Presidente della Regione, Renzo Testolin ha precisato che «i dati e i bollettini di allerta e monitoraggio sono resi disponibili ai Comuni e a tutti gli enti del Servizio di protezione civile in un portale specifico che, in Valle d’Aosta, i Sindaci e i delegati di protezione civile devono consultare fino alla cessazione dell’allerta, come previsto dal Protocollo regionale in vigore dal 2008, condiviso con il Cpel e oggetto di diverse sessioni di formazione. Nel caso specifico, l’allerta gialla per rischio temporali forti e diffusi e per rischio idrogeologico su tutto il territorio regionale è stata emessa il 4 settembre alle 14 con un aggiornamento alle 8.30 del giorno successivo che ha elevato la criticità ad arancione in zona C ed è stata attivata l’allerta gialla per rischio idraulico sulla Dora Baltea per le zone A e B. La situazione è stata confermata alle ore 14 e alle 19.00 è stata abbassata l’allerta in zona C a gialla per rischio idrogeologico e tolta l’allerta gialla per rischio idraulico sulla Dora, che invece è stata mantenuta sulla zona B, al confine col Piemonte perché il picco di piena non era ancora del tutto transitato sul territorio regionale. Il 6 settembre la situazione è rientrata nell'ordinario

«Il Centro funzionale regionale ha attivi, da oltre 20 anni, protocolli di scambio dati in tempo reale con l’omologo Centro funzionale del Piemonte, che ha sede presso Arpa Piemonte, con rapporti stabili di collaborazione e condivisione di prodotti e informazioni oltre che di scambio di informazioni tra previsori - ha proseguito Testolin -. I dati sono inseriti nella modellistica previsionale della Regione Piemonte e messi a disposizione sui portali e accessibili alle strutture deputate alla previsione e ai Comuni. I dati sono quindi resi pubblici sul portale di Arpa Piemonte liberamente consultabili e facilmente estraibili. Allo stesso modo, tutti, compreso il Comune di Ivrea, possono liberamente consultare le allerte emesse anche sul territorio della Regione autonoma Valle d'Aosta, in quanto pubblicate sul sito istituzionale del Centro funzionale oltre che trasmesse al Centro funzionale della Regione Piemonte e pubblicate sul portale della Protezione civile nazionale. Risulta che, il 5 settembre, il Comune di Ivrea sia stato allertato dal sistema di protezione civile piemontese con un'allerta gialla per temporali e un'allerta gialla nel “Bollettino Piene” per la Dora Baltea, per cui aveva tutti gli strumenti per attivare il proprio sistema di protezione civile. In ogni caso, anche in assenza di allerta, il Comune ha gli strumenti per effettuare un monitoraggio strumentale e attivare le azioni di presidio territoriale in prevenzione, avendo a disposizione i dati della rete di monitoraggio del Piemonte e della Valle d'Aosta. È gravissimo quanto riportato dall’articolo citato dall’interpellanza: “… perché in Valle d’Aosta, ancora una volta, si aprono le dighe senza avvisare il sistema di protezione civile piemontese. Infatti, a Banchette si è corso ai ripari, intorno a quell’ora, chiudendo la chiavica per evitare che si allagassero i garage dei palazzi Marega…”. Un’affermazione senza alcun fondamento, completamente sbagliata (e anche offensiva), perché la funzione degli invasi è anche quella di “laminare” le piene, cioè di trattenere e accumulare quantitativi di acqua, come peraltro previsto dalle normative di protezione civile. Nessuna diga viene “aperta” a casaccio, né ciò è avvenuto il 5 settembre scorso. La Protezione civile regionale ha preso contatto con il Direttore generale di Arpa Piemonte, per quanto riguarda i rapporti tra Centro funzionale valdostano e piemontese, e con il Direttore della Protezione civile della Regione Piemonte, per quanto riguarda le comunicazioni tra le due strutture regionali, dato che il flusso di comunicazioni verso i Comuni piemontesi avviene per il tramite della filiera della Regione Piemonte/Province/Prefetture piemontesi. Gli operatori della Protezione civile valdostana sono ovviamente disponibili a eventuali implementazioni dei flussi informativi, ma hanno in primis richiesto e trovato condivisione di intenti, che la città di Ivrea fosse nuovamente informata degli strumenti e dei canali informativi a sua disposizione.»

«Non avevo dubbi sulla professionalità di chi opera in Protezione civile - ha replicato il Consigliere Luca Distort -. È chiaro che di fronte all'informazione stampa che abbiamo tutti letto, spinto anche da un moto di orgoglio dettato dalla mia valdostanità, mi sono sentito in dovere di approfondire la questione. Mi auguro che il nostro flusso comunicativo mantenga e ambisca sempre a questo livello di eccellenza, che è tipico del nostro sistema sociale. Siamo gli eredi di quella grande tradizione di comunicazione che, malgrado gli ostacoli delle montagne, per secoli ha consentito a una notizia partita da Torino di raggiungere in un'ora Chambery, attraverso il sistema di posizionamento dei castelli. Una capacità che non è alla portata di tutti e che è insita nel nostro dna

LT

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 497 del 19 settembre 2024
Interpellanza sull'avvio dell'anno scolastico 2024-2025

 

L'avvio dell'anno scolastico 2024-2025 è stato al centro di un'interpellanza illustrata dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 19 settembre 2024.

«Anche quest'anno la scuola valdostana si trova a dover fronteggiare parecchie criticità: una situazione parzialmente migliorata rispetto all'anno passato, grazie anche alla legge sulle reggenze presentata da Progetto Civico Progressista - ha evidenziato la Capogruppo Erika Guichardaz -. Vorremmo quindi sapere quanti posti destinati a supplenze non sono stati coperti all'11 settembre; quale la motivazione e quale l'indicazione data dalla Sovraintendenza agli studi rispetto all'abbandono del "periodo unico" (che prevede la soppressione della valutazione degli studenti tri/quadrimestrale); quali le motivazioni dei decreti di rettifica rispetto alle utilizzazioni o delle utilizzazioni ottenute senza essere presenti nell'elenco dei convocati. E ancora: perché l’Università della Valle d’Aosta non ha attivato alcun corso per i docenti per il conseguimento dell'abilitazione?»

L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha evidenziato che «tanto la scuola dell’infanzia quanto la scuola primaria hanno avuto un avvio regolare sin dal primo giorno di lezione (le operazioni di assegnazione delle cattedre da parte della Sovrintendenza sono state concluse ben prima del 30 agosto). Inoltre, a fronte della definizione degli organici di fatto nei primi giorni di agosto con l’attivazione di 17 classi aggiuntive nelle varie istituzioni di secondo grado volte prevalentemente a soddisfare tutte le richieste di mobilità di studenti tra scuole, il 19 agosto è stato consegnato al gruppo di lavoro il materiale necessario alle chiamate delle graduatorie regionali supplenze (Grs): quest’anno le domande pervenute erano circa un migliaio. Il gruppo di lavoro si è riunito a partire dal 26 agosto e ha proseguito fino a esaurimento delle chiamate. Il 10 settembre, su mia specifica richiesta, i dirigenti scolastici hanno segnalato alla Sovraintendente agli studi un quadro assolutamente positivo, con pochissime cattedre o spezzoni da coprire, limitati alle sole scuole secondarie (ricordo che gli insegnanti in Valle sono poco meno di 2700).»

Per quanto riguarda i posti di sostegno, l'Assessore ha segnalato «la copertura totale di tutte le cattedre delle scuole secondarie di secondo grado già dalle convocazioni Grs, mentre per la scuola secondaria di primo grado, l'11 settembre residuava esclusivamente uno spezzone orario di 9 ore a Gressoney-Saint-Jean. Inoltre, i decreti di nomina delle reggenze sono stati trasmessi il 29 luglio 2024, cioè un mese e mezzo prima dell’inizio dell’anno scolastico. Insomma, i dati dimostrano che le cose hanno ben funzionato e, grazie all’impegno dei dipendenti della Sovraintendenza che hanno lavorato alacremente tutta l’estate e delle segreterie scolastiche, è stato possibile garantire un avvio dell’anno sereno e tranquillo.»

«In merito al cosiddetto "periodo unico" - ha precisato l'Assessore -, mi risulta che tutte le scuole, nella loro autonomia, attraverso i collegi docenti, vi hanno rinunciato in quanto esiste un disegno di legge nazionale che dovrebbe concludere il suo iter a settembre e che lo abolisce dando indicazione di ripristinare periodi più corti di valutazione, trimestri o quadrimestri ad esempio.»

La Capogruppo Erika Guichardaz ha replicato: «L'Assessore è riuscito a non rispondere a nessuna domanda: non ha comunicato il numero totale di cattedre non assegnate, così come non è riuscito a fornire informazioni sulla mancata attivazione di corsi per i docenti da parte dell'UniVdA né sulle motivazioni dei decreti di rettifica rispetto alle utilizzazioni o delle utilizzazioni ottenute senza nemmeno essere presenti nell'elenco dei convocati. Segnalo come nel tempo vi siano stati docenti esclusi dalle graduatorie o spostati per non aver messo delle crocette nei moduli. Dire che va tutto bene, significa tapparsi gli occhi e dimenticare le tante iniziative del nostro gruppo. Le carenze ci sono da anni e le risposte insufficienti. È inutile che si cerchi di scaricare il barile sugli altri, quando invece ci sono delle responsabilità politiche.»

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 498 del 19 settembre 2024
Interpellanza sullo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili

 

Con un'interpellanza illustrata dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 19 settembre 2024, è stato trattato il tema delle Comunità energetiche rinnovabili. 

La Consigliera Chiara Minelli ha ricordato che «la legge regionale per la promozione e lo sviluppo dell'autoconsumo collettivo è stata approvata il mese scorso (l.r. n. 15/2024). La norma prevede l'istituzione di un Tavolo tecnico permanente sulle Cer e la definizione delle modalità di concessione dei contributi a favore degli appartenenti a configurazioni di autoconsumo per la realizzazione di impianti ubicati in comuni con più di 5mila abitanti. La Giunta ha già adottato queste due delibere? E in che modo intende agire per promuovere il pieno sviluppo dei gruppi di autoconsumo collettivo? È necessario anche sapere se sia stata compiuta una scelta politica in merito alla proposta di Cer unica regionale multicabina - individuata come opzione nello studio giuridico commissionato dalla Regione - accompagnata da varie configurazioni a livello comunale e intercomunale. Peraltro, due Cer valdostane, nate per iniziativa privata, hanno adottato questo tipo di configurazione ed è necessario che l'Amministrazione regionale definisca questo nodo in maniera chiara

«Noi crediamo che le Cer debbano nascere dal territorio e poi legarsi sul territorio mentre voi del gruppo PCP ritenete che vadano calate dall’alto e imposte al territorio: una visione completamente diversa dalla nostra - ha commentato l'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy -. Questo aspetto tuttavia, al momento, è ininfluente ai fini della scelta da compiere sulla futura configurazione delle comunità energetiche che faremo basandoci su valutazioni di tipo più tecnico che politico. In questa fase assumono centrale importanza gli studi di prefattibilità che devono essere avviati dagli enti locali in tempi rapidi, dal momento che sono necessari a una prima valutazione di sostenibilità tecnica ed economica delle Cer. Abbiamo predisposto un bando a valere sul Fesr 2021-2027, approvato dalla Giunta il 16 settembre scorso, che prevede la concessione di contributi ai Comuni a sostegno anche delle spese per la realizzazione di questi studi e che permette di studiare l'apporto energetico sul territorio. Stiamo anche affrontando la questione delle attività di autoconsumo per i Comuni sopra i 5mila abitanti che è molto complessa dal momento che si innesta sul tema degli aiuti di Stato e necessita di una lunga fase di studio e preparazione. Nella riunione di Giunta del 23 settembre sarà poi presentata la delibera di costituzione del Tavolo tecnico che avrà anche il compito di promuovere il sostegno e la facilitazione di iniziative per le configurazioni di autoconsumo. Anche il Coa energia di Finaosta sta già lavorando su questo aspetto, così come lo studio legale Sani che è a disposizione di tutti per fornire le informazioni necessarie per lavorare su questo argomento estremamente complesso

«La realizzazione delle Cer è in divenire: la configurazione multicabina non è esclusa ma, in questo momento, non ci sono gli elementi necessari per prendere una decisione di questa portata, senza contare che, anche l'aspetto giuridico necessita di estesi approfondimenti dal momento che la costituzione di una nuova società non è una cosa di poco conto per un'amministrazione pubblica - ha concluso Bertschy -. Quando avremo il quadro completo della situazione, sarà possibile valutare se gli elementi a favore di una Cer multicabina sono più convenienti rispetto ad altre soluzioni. È nostro compito fare la scelta migliore per la nostra regione e per gli enti locali che vanno salvaguardati, soprattutto in questa fase particolarmente delicata del percorso.»

La Consigliera Minelli si è detta «profondamente insoddisfatta della risposta. C'è una lentezza di fondo nel gestire questo dossier: stiamo sollecitando le azioni del Governo da oltre un anno e mezzo e abbiamo chiesto ripetutamente che si decidesse quale fosse l'ipotesi di configurazione migliore. Le richieste di contributi depositate al Gestore servizi energetici (Gse) per gli impianti delle Cer sono centinaia ma da noi, a livello pubblico, non c'è ancora una sola istanza. Un dato preoccupante, dal momento che i contributi del 40% per l'installazione degli impianti si danno fino all'esaurimento dei fondi e le domande scadono a marzo 2025. Il silenzio sul supporto tecnologico da fornire a tutto il movimento delle Comunità energetiche è altrettanto preoccupante: serve un partner tecnologico che le supporti nella realizzazione dei calcoli. Si deve decidere quale tipo di architettura dare alle Cer prima di fare tutti gli altri passi, perché a seconda della soluzione scelta cambia anche la forma giuridica di gestione. Ha senso avviare decine di studi di fattibilità se questo nodo non è stato sciolto? La Consulta ambiente del Celva si era orientata verso la Cer multicabina e lo studio legale Sani considera questa opzione fattibile. Vi chiediamo di procedere con la massima rapidità per chiarire cosa si vuol fare con le Cer in Valle d'Aosta. Le opinioni personali, nostre o vostre, alla fine non contano, sono i risultati che faranno la differenza. Vedremo quante Cer ci saranno nella primavera del 2025 ed è sul risultato matematico che si baserà la valutazione politica

LT

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 499 del 19 settembre 2024
Interpellanza sull'attivazione dello svincolo di Morgex

 

Nella seduta consiliare del 19 settembre 2024, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha illustrato un'interpellanza sull'inserimento dello svincolo autostradale di Morgex nel Piano regionale dei trasporti 2035.

«Nel mese di novembre 2023 il nostro gruppo ha presentato un ordine del giorno in cui chiedeva al Governo di confermare la possibilità di utilizzare lo svincolo autostradale anche in direzione Entrèves oltre che di avviare interlocuzioni con le autorità competenti e la concessionaria autostradale per consentirne l'utilizzo - ha ricordato il Capogruppo Stefano Aggravi -. Il Governo si era espresso negativamente sulla nostra proposta in quanto, secondo il Presidente della Regione, il casello a Morgex era stato stralciato per l'opposizione delle amministrazioni locali della Valdigne e perché, sulla base delle interlocuzioni con i concessionari, non poteva essere utilizzato perché non vi erano le condizioni minime di agibilità: ora vorremmo sapere per quale motivo, invece, nell'ambito della revisione del Prt, è stata inserita l'attivazione completa dello svincolo di Morgex per i veicoli leggeri confermando così l'impegnativa suggerita dal nostro ordine del giorno. Vorremmo anche sapere se le proposte rappresentate nel Piano regionale dei trasporti siano state oggetto di interlocuzioni con i Ministeri competenti, con il concessionario e con gli enti locali interessati e quali i riscontri.»

L'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, ha premesso che «il Piano regionale dei trasporti è un documento strategico che ha due finalità fondamentali: inquadrare il posizionamento della Regione in un contesto sovraordinato euronazionale e proporre una visione del sistema della mobilità che dia risposte efficaci ai bisogni della popolazione residente e dei turisti, le cui linee di intervento - e i singoli interventi - debbono necessariamente essere oggetto di successivi studi di fattibilità tecnico-economica e confronti diretti con i diversi attori.»

«Lo svincolo di Morgex - ha detto - è inquadrato in una ben più complessa linea di intervento finalizzata a drenare traffico improprio dalla strada statale 26 e delle altre direttrici, riportandolo sul sistema autostradale, ad oggi poco utilizzato anche per via delle tariffe elevate. Le valutazioni riportate nel Prt sono infatti il risultato di una combinazione di interventi infrastrutturali, tecnologici e tariffari che abbracciano l'intero asse autostradale valdostano. L'ipotesi al momento avanzata dal Prt per lo svincolo di Morgex è relativa all'utilizzo dell'infrastruttura esclusivamente per il traffico privato, ossia le autovetture e non il traffico merci. Con questa proposta abbiamo infatti voluto riaggiornare temi di cui si parla da tanti anni, secondo una visione politica per cui le autostrade devono dare una maggiore risposta al traffico locale rispetto all'attuale situazione: devono farlo con tariffe migliori e con investimenti nuovi da studiare. Al momento della discussione dell'ordine del giorno a novembre, la situazione non era così chiara, perché il Prt era in intinere: è ora tempo di riaggiornare i documenti, sentendo anche l'opinione degli enti locali, che avranno quindi hanno la possibilità di esprimersi nuovamente.»

«Al momento non abbiamo ritenuto avviare interlocuzioni perché prima va definita la progettualità complessiva del piano - ha concluso l'Assessore -. Siamo nella fase di illustrazione e di informazione con il territorio per permettere a tutti di avere piena conoscenza dei contenuti del Piano, aspetto che permetterà a tutti di partecipare attivamente alla Vas. Successivamente, se l’indirizzo che proponiamo e che sostiene la tesi per cui le autostrade devono rispondere alle esigenze del traffico locale, avremo tutto il tempo di avviare le interlocuzioni con tutti gli attori coinvolti, forti di un Piano approvato in Consiglio regionale.»

«Questo è un tema singolo rispetto al progetto complessivo del Prt - ha replicato il Capogruppo Aggravi -, ma non credo che al momento della discussione dell'ordine del giorno non ci fosse già una previsione in tal senso. Abbiamo comunque apprezzato l'inserimento dello svincolo di Morgex, seppur a novembre la volontà sembrava ben diversa. Condividiamo totalmente lo sfidante obiettivo di rendere più fruibile l'asse autostradale al traffico locale e crediamo che - al di là dei singoli progetti - più svincoli ci sono e meglio è, perché sono utili a liberare dalle situazioni di traffico elevato, ai fini della sicurezza e della riduzione dell'inquinamento. Come gruppo RV, noi faremo sicuramente la nostra parte nell'affrontare il prossimo Prt, con valutazioni e osservazioni.»

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 500 del 19 settembre 2024
Interpellanza sul patrocinio della Consigliera di parità a eventi dell'Aosta Pride

 

Il supporto e il patrocinio riconosciuti dalla Consigliera di parità a eventi organizzati nell'ambito dell'Aosta Pride è stato oggetto di dibattito nella seduta consiliare del 19 settembre 2024 con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«Le azioni del Consigliere di parità veicolano l'immagine della Regione - ha premesso il Capogruppo Andrea Manfrin -. Rileviamo che le locandine che pubblicizzano gli eventi dell'Aosta Pride indicano che sono stati realizzati anche con il sostegno e il contributo di questa figura istituzionale e dell'UniVdA. Chiediamo quindi che ci venga spiegato in cosa consiste il "supporto" fornito alle varie iniziative e se il Governo regionale condivida gli eventi supportati e patrocinati dal Consigliere di parità e dall'Università della Valle d'Aosta. Vorremmo anche capire se il supporto e il patrocinio ad attività politicamente orientate o a personalità che, fra le altre cose, hanno sviluppato un preciso stile musicale definendolo “Porn Groove” con collaborazioni con siti pornografici, rientri nella mission istituzionale dei soggetti che lo hanno concesso.»

L'Assessore al lavoro, Luigi Bertschy, ricordando che «la Consigliera di Parità ha una sua autonomia funzionale e decisionale», ha letto quanto da lei riportato sul patrocinio di eventi in programma durante l'Aosta Pride: «Questa manifestazione è espressione di apprezzamento per iniziative di sicuro interesse generale di tipo musicale, artistico, cinematografico e teatrale nonché per una serie di conferenze volte a promuovere la cultura dell'inclusione sociale e a sensibilizzare la comunità locale sui temi della lotta alle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale, sull'identità e sull'espressione di genere degli individui e del riconoscimento dei diritti fondamentali di tutti gli individui al fine di garantire il loro pieno sviluppo della personalità. Come Consigliera di parità ho ritenuto che l'iniziativa "Aosta Pride" deve essere qualificata come attività di inclusione sociale e di promozione culturale del rifiuto di ogni discriminazione, per cui il patrocinio si rivela coerente con le mie finalità istituzionali e in particolare con l'attuazione delle politiche di pari opportunità da parte dei soggetti pubblici e privati che operano nel mercato del lavoro e la diffusione della conoscenza di buone prassi e attività di informazione culturale su problemi delle pari opportunità e sulle varie forme di discriminazioni. L'attività di sostegno fornita consiste nel sostenere, a livello di promozione attraverso canali social, alcune iniziative e nel supportare il Comitato organizzazione per alcuni eventi attraverso la società che gestisce servizi di comunicazione

«Non compete al Governo fornire giudizi di valore sull'agire dell'Università della Valle d'Aosta e della Consigliera di parità - ha aggiunto Bertschy -. Condividiamo comunque le decisioni che vengono assunte a favore della libertà di espressione e a contrasto di ogni discriminazione. È possibile per il Consiglio regionale avviare un confronto con la Consigliera di parità che, come previsto dal regolamento è tenuta alla stesura di una relazione sulle attività svolte in corso d'anno che sarà sicuramente presentata anche alle Commissioni consiliari competenti.»

Il Capogruppo Manfrin ha ribadito che «si tratta di appuntamenti - è il caso di dirlo - "travestiti" da eventi culturali che di fatto, invece sono l'occasione per fare propaganda politica come quello di una drag queen che, in associazione proprio con un partito politico, ha lanciato il "DragTivism Tour Italia" per raccontare l'importanza dell'attivismo drag, oppure l'ennesimo appuntamento con letture di fiabe per bambini dai 6 ai 10 anni per veicolare l'ideologia gender. Particolarmente riprovevole è l'evento con tale Immanuel Casto, che vanta canzoni in cui si promuove la pedofilia, è ideatore di giochi da tavolo censurati perfino da senatori del Pd e autore della canzone che esalta il nazismo intitolata "Amore Ariano". Il patrocinio non è una cosa da nulla, non vuol dire solo mettere un logo su un manifesto e sarebbe interessante capire se sono dati anche dei soldi. La mission della Consigliera di parità riguarda il settore del lavoro e la sua azione dovrebbe essere limitata a questo ambito. Che cosa c'entrano le favole rivisitate in chiave drag o le canzoni strabordanti di doppi sensi di cattivo gusto quando non esplicitamente volgari? Il regolamento regionale sulle concessioni di patrocini prevede che possano essere revocate in caso di eventi che possono pregiudicare il decoro della Regione

«Già una volta abbiamo portato all'attenzione del Consiglio la questione del film "Anni amari" su Mario Mieli, prodotto con soldi pubblici di altre Regioni e proiettato anche alla Cittadella dei giovani di Aosta - ha aggiunto il Consigliere Simone Perron -. Chi si prende la responsabilità di spalancare le porte a un clima di sessualizzazione dei minori si rende implicitamente responsabile della veicolazione di una mentalità sotterranea molto pericolosa

LT

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 501 del 19 settembre 2024
Interpellanza sugli effetti della chiusura della Mongiovetta

 

Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 19 settembre 2024, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato all'attenzione dell'Aula gli effetti della chiusura al traffico della Mongiovetta.  

Ricordando la chiusura di questo tratto della strada statale n. 26, avvenuta tra il 10 giugno e il 5 luglio scorsi, il Consigliere Christian Ganis ha sottolineato che «il blocco della circolazione non è stato comunicato in maniera tempestiva, impedendo agli abitanti della zona di organizzarsi opportunamente e numerose attività economiche lamentano una diminuzione del fatturato tra il 30 e il 40% intervenuta proprio durante il periodo di blocco del traffico. Chiediamo se è intenzione prevedere per i prossimi interventi sulla Mongiovetta una comunicazione più tempestiva che permetta una migliore organizzazione dei lavori, dei cittadini e dei commercianti; se è possibile predisporre un indennizzo, una tantum, per i giorni di chiusura forzata delle attività economiche.»

«La misura estrema della chiusura stradale porta certamente con sé delle inevitabili ricadute, ma siamo convinti che siano state poste in atto tutte le misure possibili per contenere al minimo i disagi, a partire dal tempestivo accordo con Anas e Sav per la gratuità del tratto autostradale compreso tra i caselli di Châtillon e Verrès lungo l’autostrada A5 - ha rilevato l'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet -. I lavori hanno riguardato l’adeguamento e la messa a norma delle protezioni marginali della Mongiovetta con relativi allargamenti, per un importo di circa 2,5 milioni di euro. Nel corso di questo intervento, a seguito di approfondimenti di natura geologico-geotecnica, si è resa necessaria l’esecuzione di interventi di consolidamento non previsti e indifferibili, che hanno comportato la completa chiusura di un tratto stradale di circa 250 metri, per garantire la piena sicurezza degli utenti della strada e di chi stava operando sul posto. Questa scelta è stata condivisa preventivamente in una riunione del Comitato operativo per la viabilità (Cov) il 24 maggio, alla presenza dei Sindaci dei Comuni interessati. Il 28 maggio Anas ha diffuso a mezzo stampa l’ordinanza di chiusura della strada e installato la relativa segnaletica stradale a partire dallo svincolo autostradale di Verrès. Ha anche realizzato un’importante campagna di sensibilizzazione con cartelli informativi, media, social e mezzi di informazione, rivolta ai residenti e agli utenti. Confermo l’impegno a rendere ancora più stretta la sinergia con Anas, collaborando a implementare la tempestività e l’efficacia della comunicazione.»

«Il tema dei ristori e degli indennizzi è assai delicato e complesso - ha proseguito Sapinet -, in relazione agli aiuti di Stato e alla legittimità di eventuali indennizzi, se non disciplinati da specifiche deroghe europee e nazionali, oppure da ordinanze successive a dichiarazioni di stato di calamità.  Inoltre, dovrebbe essere possibile poter determinare in modo assolutamente oggettivo l’ammontare del danno subito in modo da correlarlo all’indennizzo. Anche la giurisprudenza sul tema si è espressa per evitare indennizzi generalizzati e non specificatamente computabili, anche in relazione al beneficio che comporta la realizzazione di un’opera pubblica rispetto al disagio dovuto ai lavori.»

Il Consigliere Ganis, nella replica, ha osservato: «L'intervento rientrava nell'ambito della manutenzione programmata prevista da Anas, tuttavia secondo noi è venuta a mancare una tempestiva comunicazione ai cittadini e a chi gestisce delle attività economiche. Purtroppo, questi sono venuti a conoscenza della chiusura solo quattro giorni prima. Molte attività hanno subìto un danno: se non è previsto alcun indennizzo, auspichiamo che situazioni simili non avvengano più nel futuro, perché è anche da una comunicazione efficace che si denota il buon funzionamento di una macchina amministrativa.»

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 502 del 19 settembre 2024
Interpellanze sulle misure per la gestione dei focolai di Bluetongue

 

Le misure adottate per la gestione dei focolai di febbre catarrale degli ovini da sierotipo Btv-8 (Bluetongue) sono state oggetto di discussione nella seduta consiliare del 19 settembre 2024, con due interpellanze, di cui una presentata dal gruppo Rassemblement Valdôtain e l'altra dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«Il settore zootecnico valdostano è alle prese con le indicazioni operative per la movimentazione delle specie sensibili all'interno del territorio regionale emanate in seguito all'insorgere della Bluetongue, che è una malattia infettiva non contagiosa dei ruminanti (bovini, ovini, caprini) trasmessa da insetti - ha commentato il Consigliere di RV, Dino Planaz -. Chiediamo se sia stato previsto un piano di rimborso sulle misure di controllo e di gestione per contenere i focolai; se in caso di blocchi a seguito di animali positivi è previsto un risarcimento alle aziende che non possono commercializzare i propri animali; se si intende procedere alla revisione dell'attuale protocollo di movimentazione delle specie sensibili per la gestione dei focolai di Bluetongue.»

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Erik Lavy, ha anche voluto conoscere «la prassi da seguire in merito alla demonticazione degli animali dagli alpeggi e se si intenda per la prossima stagione estiva procedere con la vaccinazione preventiva di bovini, ovini e caprini.»

«In Valle ad oggi sono confermati 15 focolai - ha riferito l'Assessore alla Sanità, Carlo Marzi -. La scelta pensata, condivisa e agita di testare ogni animale da movimentare tramite test Pcr segue il principio di massima tutela ed è normale che, aumentando il numero di test, aumentino anche i focolai rilevati consentendoci di circoscriverli. Le misure di riduzione del rischio che abbiamo intrapreso sono diventate best-pratice a livello nazionale e stanno consentendo la movimentazione da vivi delle specie sensibili al contagio. L’obiettivo è stato quello di salvaguardare l’impegno degli allevatori e delle associazioni tutelando, nel contempo, la salute degli animali. I risultati attuali sono stati raggiunti grazie all’approccio molto severo che abbiamo adottato ancor prima della presenza di focolai in Valle. Come indicato nella nota della Veterinaria regionale dello scorso 30 agosto, tutte le movimentazioni per demonticazione degli animali delle specie sensibili alla Bluetongue, sia all’interno del territorio regionale, che verso il Piemonte, possono avvenire fermo restando l’obbligo di: applicare un prodotto con effetto insetto repellente almeno 48 ore prima della partenza; effettuare trattamento insetticida dei mezzi di trasporto; generare il modello 4 informatizzato; monitorare i segni clinici da parte dell’allevatore, sia prima della partenza che una volta rientrati nello stabilimento, con immediata segnalazione in caso di sospetti. L'Assessorato e la Struttura complessa sanità animale dell’Ausl stanno valutando di potere fare ricorso alla vaccinazione massiva durante la stagione invernale, così da fornire la protezione per la prossima stagione vettoriale visto che il vaccino ha una efficacia, in termini di copertura, di circa 6 mesi ed è comunque sconsigliata in questo periodo di massima diffusione virale

Sui possibili rimborsi sulle misure di controllo e di gestione per il contenimento dei focolai, l'Assessore ha precisato che «una delle più efficaci è il trattamento insetto repellente che in Valle è stato reso obbligatorio nel 2024 e, a seguito di autorizzazione assessorile, viene fornito gratuitamente dall'Anaborava nell'ambito del Piano assistenza zooiatrica 2024. Per agevolare le compravendite degli animali è stata chiesta una deroga per consentire le movimentazioni all’interno della regione che può essere applicata in caso di focolaio per positività alla Pcr da batteri o virus, rilevata dal materiale genetico, in assenza di sintomatologia clinica in atto. Il Regolamento Ue 689/2020 nel caso di sospetto o confermato focolaio da Bluetongue dispone il vincolo sanitario - e quindi il blocco delle movimentazioni di tutti gli animali - presenti nello stabilimento verso altri stabilimenti. Il protocollo che abbiamo adattato alla realtà regionale prevede regole meno stringenti e contempla varie situazioni per le movimentazioni intraregionali. In caso di focolaio per positività con presenza di sintomatologia clinica in atto, non è autorizzata alcuna movimentazione. Il focolaio viene estinto dopo almeno 60 giorni dalla data dell’ultimo caso sospetto, anche in caso di morte o macellazione del capo sintomatico. In caso di focolaio per positività con assenza di sintomatologia clinica in atto, il codice stabilimento viene comunque posto in blocco di movimentazione per vincolo sanitario ma sono autorizzate le movimentazioni intraregionali per compravendita, partecipazione a manifestazioni, fiere, battaglie, mercati e per affidi degli animali che rispettino una specifica procedura (esito favorevole al test Pcr eseguito dopo almeno 7 giorni di trattamento con insetto repellente; garanzia della copertura con insetto repellente al momento della movimentazione; trattamento insetticida dei mezzi di trasporto (documentabile); generazione del Modello 4 informatizzato  che deve essere validato dal Veterinario ufficiale). Il focolaio viene estinto dopo 60 giorni dalla data della prima Pcr positiva, corrispondente alla data di apertura del sospetto focolaio nel Sistema informativo malattie animali. Ciò anche in caso di ulteriori positività su altri capi dello stabilimento, di morte o di macellazione del capo risultato positivo. Non si ritiene al momento necessario modificare ulteriormente questo protocollo che è stato ampiamente condiviso con l’Ausl, le associazioni di categoria (Anaborava e Arev)

Il Consigliere Planaz ha valutato positivamente «le deroghe che sono state previste sul nostro territorio. Permane comunque la nostra preoccupazione sulla questione della commercializzazione dei vitelli che, se bloccati in stalla, porrebbero i problemi legati al fatto che le nostre aziende non sono strutturate per mantenere tutti i vitelli nel periodo invernale

«È il buon senso che deve guidare la gestione della Bluetongue», ha replicato il Vicecapogruppo Lavy che ha definito «positive le deroghe sulla movimentazione riguardo alla demonticazione che garantiranno la salvaguardia anche delle nostre Désarpe e positiva anche la vaccinazione preventiva per la vendita dei vitelli nel periodo invernale in altre regioni. Ci auguriamo che tutte le misure previste per la prevenzione e gestione della malattia siano efficaci e portino a una soluzione proficua del problema senza penalizzare ulteriormente il settore dell'allevamento che versa già in una forte situazione di crisi

LT

 

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 503 del 19 settembre 2024
Interpellanza sull'affido del servizio di gestione del canile-gattile regionale. Conclusi i lavori del Consiglio

 

In chiusura dell'adunanza consiliare del 18 e 19 settembre 2024, con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste è stata affrontata la questione dell'affido del servizio di gestione del canile-gattile regionale.

«Il servizio di gestione scade a fine anno - ha ricordato il Consigliere Paolo Sammaritani -. La Regione ha annunciato l'intenzione di procedere con gara ai sensi del Codice dei contratti pubblici e ha stanziato 1,5 milioni di euro per il triennio 2025-2027. In passato, invece, la gestione della struttura era stata affidata con stipula di una convenzione diretta con un'associazione iscritta al Registro regionale delle associazioni di volontariato. Interpelliamo dunque il Governo per sapere quali siano le motivazioni che hanno portato a scegliere la procedura di affido tramite gara; se questa decisione è definitiva o se, eventualmente, si intendono rivalutare la modalità di individuazione del nuovo gestore.»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha evidenziato che «rispetto al passato vi è una situazione diversa: da una parte, sul territorio regionale si contano almeno tre associazioni animaliste, e non più una unica associazione come prima, dato sostanziale e non superabile; dall'altra, va considerata la rilevante entità economica di remunerazione del servizio (1,5 milioni di euro nel triennio), che è ampiamente superiore rispetto alle soglie di affidamento diretto dei servizi (che sono di 140mila euro). Dagli approfondimenti svolti dagli uffici con la Centrale unica di committenza presso la società Inva per definire il percorso amministrativo più corretto a garantire la prosecuzione del servizio in continuità, è emersa la necessità di prevedere una procedura rispettosa dei principi di accesso al mercato, quindi di concorrenza, imparzialità, non discriminazione, pubblicità, trasparenza e proporzionalità: questo si realizza attraverso una procedura di gara aperta, ai sensi del Codice dei contratti pubblici. La Giunta, con delibera dell'agosto scorso, ha avviato tale procedura: la scelta non può quindi che essere definitiva e seguirà il suo percorso di legge tramite la Centrale unica di committenza.»

Il Consigliere Sammaritani ha replicato: «Dietro una scelta tecnica si maschera una scelta politica. Una circolare del Ministero della sanità del 2000 - che era stata richiamata nella delibera del 2021 di affidamento del servizio all'associazione che gestisce attualmente la struttura - prevede che le convenzioni per la gestione di canili e gattili devono essere prioritariamente concesse ad associazioni o enti aventi finalità di protezione animale. Questa è una priorità che, se si disattende, bisogna motivare; invece, la delibera di agosto scorso ha dei grossi difetti di motivazione: si dice solo che gli uffici hanno deciso di procedere secondo il Codice degli appalti. Noi riteniamo che questo affidamento potrebbe essere fatto tranquillamente ad una associazione di volontariato come attualmente è e come potrebbe essere ancora. La gestione del canile non è una cosa commerciale: il servizio deve essere affidato non solo tenendo conto dei costi, ma anche del benessere degli animali e della divulgazione della cultura del loro rispetto. Qui, invece, passiamo a criteri commerciali sulla base dell'assunto che i valori sono elevati e quindi si fa riferimento al Codice degli appalti. Non si comprende quale sia la vera motivazione alla base di questo provvedimento, ma vediamo criticità e non condividiamo assolutamente questa scelta.»

Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 2 e giovedì 3 ottobre 2024.

SC

TORNA ALL'INDICE