-
Comunicato n° 403 del 17 luglio 2024
Il Consiglio si riunisce il 24 e il 25 luglio -
Comunicato n° 411 del 19 luglio 2024
Conferenza Capigruppo: il Consiglio si riunirà anche il 23 e il 26 luglio -
Comunicato n° 413 del 22 luglio 2024
Consiglio dal 23 al 26 luglio: iscritti otto punti all'ordine del giorno suppletivo -
Comunicato n° 414 del 23 luglio 2024
Iniziati i lavori del Consiglio convocato dal 23 al 26 luglio -
Comunicato n° 415 del 23 luglio 2024
Iniziato l'esame della prima variazione al bilancio 2024-2026 della Regione -
Comunicato n° 416 del 23 luglio 2024
Approvati tre ordini del giorno collegati alla prima variazione al bilancio 2024-2026 della Regione -
Comunicato n° 417 del 23 luglio 2024
Approvata la prima variazione al bilancio 2024-2026 della Regione -
Comunicato n° 418 del 23 luglio 2024
Approvato un disegno di legge in materia di postazioni di radiotelecomunicazioni -
Comunicato n° 419 del 23 luglio 2024
Approvato un testo di legge in materia di comunità energetiche rinnovabili -
Comunicato n° 420 del 23 luglio 2024
Approvato un disegno di legge a sostegno dell'organizzazione delle gare Uci a La Thuile -
Comunicato n° 421 del 23 luglio 2024
Approvata una proposta di legge per garantire il regolare avvio dell'anno scolastico 2024-2025 -
Comunicato n° 422 del 24 luglio 2024
Question time sul toponimo di Breuil-Cervinia -
Comunicato n° 423 del 24 luglio 2024
Question time sulla riapertura della ciclabile tra Aosta e la bassa Valle -
Comunicato n° 424 del 24 luglio 2024
Interrogazione sulle acquisizioni di Cva Spa -
Comunicato n° 425 del 24 luglio 2024
Interrogazione sulla giornata di screening per le maculopatie -
Comunicato n° 426 del 24 luglio 2024
Interpellanza sul trasferimento di alcune materie di legislazione concorrente alla Regione -
Comunicato n° 427 del 24 luglio 2024
Interpellanza sul sostegno alle attività economiche -
Comunicato n° 428 del 24 luglio 2024
Interpellanza sulle criticità della viabilità regionale -
Comunicato n° 429 del 24 luglio 2024
Interpellanza sulla fruizione dell'Area megalitica -
Comunicato n° 430 del 24 luglio 2024
Interpellanza sull'avvio dell'anno scolastico 2024-2025 -
Comunicato n° 431 del 24 luglio 2024
Interpellanza sulla creazione di un centro di ricerca "Sport, montagna e salute" -
Comunicato n° 432 del 24 luglio 2024
Interpellanza sulla creazione di un percorso universitario in ambito idrogeologico -
Comunicato n° 433 del 24 luglio 2024
Interpellanza sul divieto di transito alla mobilità pesante sulla tratta autostradale Ivrea/Santhià -
Comunicato n° 434 del 24 luglio 2024
Interpellanza sul sottopasso ferroviario Verrès Issogne -
Comunicato n° 435 del 25 luglio 2024
Interpellanza sulla rete ecologica regionale -
Comunicato n° 436 del 25 luglio 2024
Interpellanza sulle tempistiche per le visite psicologiche -
Comunicato n° 437 del 25 luglio 2024
Interpellanza sulle liste d'attesa per esami e visite specialistiche -
Comunicato n° 438 del 25 luglio 2024
Interpellanze sul sistema informativo Trackcare -
Comunicato n° 439 del 25 luglio 2024
Interpellanza sulle case appartamenti vacanze e locazioni brevi -
Comunicato n° 440 del 25 luglio 2024
Approvata una mozione. Conclusi i lavori del Consiglio
Comunicato n° 403 del 17 luglio 2024
Il Consiglio si riunisce il 24 e il 25 luglio
Il Consiglio Valle è convocato in via ordinaria mercoledì 24 e giovedì 25 luglio 2024, a partire dalle ore 9, per discutere un ordine del giorno composto di 74 oggetti, di cui 35 rinviati dalla seduta precedente.
L'Assemblea tratterà quattordici interrogazioni, di cui una del gruppo Forza Italia con cui si chiedono notizie di eventuali tensioni tra il personale della Casa da Gioco e l'azienda.
Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha depositato cinque interrogazioni: manutenzione dell'area sgambamento cani di via Tzamberlet di Aosta; notizie sugli studi per il collegamento funiviario Pila/Cogne; esiti dell'incontro tra Rfi, imprese e Regione sul rispetto delle tempistiche di riapertura della ferrovia; riproposizione della giornata di screening gratuito per le maculopatie; procedura di presa in carico delle persone affette da dipendenza.
Cinque anche le interrogazioni presentate dal gruppo Progetto Civico Progressista: acquisizione delle società Eos Monte Rughe e Ven-Sar da parte di Cva Eos; informazioni sulle sedi utilizzate dalla cooperativa Lo Dzeut; stato dell'arte e cronoprogramma del collegamento funiviario Pila/Cogne; informazioni sulla diffusione del consumo di crack sul territorio regionale; notifica del Garante della privacy relativa all'attuazione della nuova disciplina sul Fascicolo sanitario elettronico.
Il gruppo Rassemblement Valdôtain ha proposto tre interrogazioni: initiatives pour rappeler le bombardement du 23 août 1944 sur Pont-Saint-Martin; stato dei lavori dell'ospedale di comunità presso la casa di riposo JB Festaz di Aosta; prestazioni di assistenza odontoiatrica erogate dal Servizio sanitario regionale.
Delle quarantatré interpellanze iscritte, cinque sono del gruppo Forza Italia: raggiungimento degli obiettivi del Piano industriale 2023-2027 di Cva per la produzione di energia da impianti da fonti rinnovabili; ristori alle ditte di autotrasporti a seguito del divieto di transito al traffico pesante sulla tratta Ivrea/Santhià; soluzione delle problematiche relative alle liste di attesa per esami e visite specialistiche; riconoscimento dell'indennità sanitaria agli operatori socio sanitari dell'ospedale Parini; criticità del nuovo sistema informatico ospedaliero Trackare.
Il gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrerà quindici interpellanze: richiesta di attribuzione di ulteriori competenze alla Regione nelle materie di legislazione concorrente di cui all'art. 117 della Costituzione che non necessitano di determinazione dei Lep (livelli essenziali delle prestazioni); aumento della fruizione turistica e didattica dell'area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans; realizzazione di un percorso didattico in ambito idro-geologico all'Università della Valle d'Aosta; bonifica delle aree di Aymavilles colpite dall'incendio dello scorso anno; soluzione dei problemi legati alla presenza del lupo nel mondo agricolo e faunistico; inserimento dei lavori per il sottopasso tra Verrès e Issogne nelle opere di elettrificazione della ferrovia Aosta/Ivrea; riavvio dei lavori della nuova scuola dell'infanzia di Issogne; manutenzione straordinaria presso il torrente Bocqueil a Issogne; riduzione delle ore di assistenza infermieristica in alcune strutture per anziani e verifica della corretta somministrazione delle terapie; verifica del servizio offerto dalla struttura Myosotis; introduzione dell'ossigeno-ozono terapia per la cura della fibromialgia fra le prestazioni erogabili dal Servizio sanitario regionale; criticità legate all'utilizzo del nuovo sistema informativo ospedaliero Trackcare; motivazioni dello spostamento del Centro di salute mentale; organizzazione delle mansioni della portineria e del servizio antincendio dell'ospedale Beauregard; revisione delle norme relative alla superficie e ai posti letto contenute nella legge regionale in materia di affitti brevi.
Con una interpellanza, il gruppo Misto si occupa della creazione di un centro di ricerca "Sport, montagna e salute" anche in collaborazione con la Facoltà di medicina di Torino.
Il gruppo Progetto Civico Progressista ha presentato nove interpellanze: modalità di accesso all'Albo dei Segretari degli enti locali; volontà di destinare degli spazi di Palazzo Cogne alle associazioni culturali e sportivo-ricreative; ragioni del mantenimento del Numero unico di emergenza europea 112 e, contemporaneamente, della Centrale unica di soccorso; azioni per rendere utilizzabile la tratta ferroviaria Pila/Cogne per le situazioni di emergenza; iniziative per garantire il regolare avvio dell'anno scolastico e il supporto necessario ai dirigenti e alle segreterie delle istituzioni scolastiche; miglioramento della promozione dell'area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans; intendimenti del Governo rispetto alle novità introdotte nelle prove Invalsi; posizione della Regione rispetto ad alcuni dossier definiti dall'accordo di collaborazione transfrontaliera tra Valle d'Aosta e Département de la Haute-Savoie; riutilizzo dei locali adibiti al servizio diurno dell'azienda JB Festaz.
Sono tredici le interpellanze del gruppo Rassemblement Valdôtain: condivisione con le Commissioni consiliari delle future scelte strategiche aziendali della Casinò de la Vallée Spa; manutenzione dei pilastri di sostegno dell'autostrada situati prima dell'imbocco della galleria di Montjovet; definizione di uno strumento legislativo a sostegno delle attività impossibilitate a operare durante gli interventi di prevenzione e messa in sicurezza del territorio; interlocuzioni con i concessionari autostradali e dei trafori per scongiurare la presenza di numerosi cantieri e per l'eventuale gratuità dei passaggi; ouverture occasionnelle du château d'Introd dans l'attente des travaux pour l'acquisition de la certification de prévention d'incendie; contrôle des didascalies dans les expositions régionales; motivi del mancato servizio di trasporto pubblico per le frazioni a ponente del comune di Montjovet; mancato servizio del trasporto pubblico per le frazioni a ponente del comune di Montjovet; interventi per la soluzione delle criticità legate ai collegamenti stradali tra la parte est e ovest di Aosta; approfondimenti sull'attacco malware al sito web dell'ente Parco Mont Avic; adozione definitiva del Piano tutela delle acque; attuazione dell'impegno assunto con un ordine del giorno sulla Ciclovia Baltea di fondovalle; revisione della legge regionale sulla disciplina delle cave, miniere e acque minerali naturali, di sorgente e termali (lr n. 5/2008); riduzione delle tempistiche per il primo colloquio e per le prescrizioni di percorsi psicologici.
Delle dodici mozioni cinque sono del gruppo Forza Italia: audizione, nella Commissione competente, dell'Amministratore unico per conoscere le strategie della società Casinò de la Vallée; definizione con Rfi e con la Regione Piemonte di un progetto di raddoppio dei binari sulla tratta Aosta/Chivasso; presentazione di un progetto di rifacimento degli alloggi "Ex casa Gagliardi"; istituzione di un nucleo di presa in carico e di accompagnamento organizzativo delle famiglie che necessitano di assistenza sanitaria fuori del territorio regionale; aumento del contributo previsto dal bando 2024 per il sostegno alla locazione.
Sono due le mozioni del gruppo Lega Vallée d'Aoste: avvio di uno studio di prefattibilità per la trasformazione del tunnel minerario Cogne/Acque Fredde per la realizzazione di una via alternativa in caso di necessità; organizzazione in Valle d'Aosta di un'iniziativa sul modello di "Modena Skipass".
Il gruppo Progetto Civico Progressista ha depositato quattro mozioni: impegno a trasmettere alla prima Commissione consiliare la bozza di revisione dello Statuto valdostano attualmente all'esame del tavolo tecnico istituito dalle Regioni a Statuto speciale; avvio di iniziative per aderire al coordinamento delle Regioni per l'abrogazione della legge sull'autonomia differenziata (n. 86/2024); riutilizzo della ferrovia del Drinc per gestire situazioni di emergenza; trattazione delle problematiche riguardanti il progetto del condominio Arco d'Augusto di Aosta in terza Commissione.
Infine, una mozione è del gruppo Rassemblement Valdôtain sulla verifica delle condizioni di manutenzione e percorribilità degli itinerari di interesse turistico regionale.
L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile l'App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung e per dispositivi Apple quali ad esempio Apple TV, iPhone, iPad e Mac (l'App Store Apple contiene l'elenco completo delle compatibilità). Consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore."
La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio.
LT
Comunicato n° 411 del 19 luglio 2024
Conferenza Capigruppo: il Consiglio si riunirà anche il 23 e il 26 luglio
La Conferenza dei Capigruppo, riunita oggi venerdì 19 luglio 2024, ha deciso di aggiungere le giornate di martedì 23, dalle ore 9, e di venerdì 26 luglio, dalle 9 alle 13, all'adunanza consiliare già convocata per mercoledì 24 e giovedì 25 luglio.
La decisione è stata assunta per consentire la trattazione dei punti all'ordine del giorno anche in relazione all'iscrizione con suppletivo (che partirà lunedì 22 luglio) di alcuni progetti di legge all'esame delle Commissioni consiliari.
SC
Comunicato n° 413 del 22 luglio 2024
Consiglio dal 23 al 26 luglio: iscritti otto punti all'ordine del giorno suppletivo
L'ordine del giorno del Consiglio Valle, convocato da martedì 23 a venerdì 26 luglio 2024, è stato integrato da otto punti.
Per quanto riguarda l'attività legislativa, l'Aula sarà chiamata ad esaminare sei progetti di legge tra cui il primo provvedimento di variazione al bilancio regionale di previsione per il triennio 2024-2026 (relatore il Consigliere di FP-PD Antonino Malacrinò) che ha ottenuto il parere favorevole, a maggioranza, nella riunione della seconda Commissione del 18 luglio scorso.
Sarà poi discusso il disegno di legge che contiene disposizioni in materia di stazioni radioelettriche e di postazioni di radiotelecomunicazioni, di cui sono relatori i Consiglieri Antonino Malacrinò (FP-PD) e Corrado Jordan (UV) e su cui le Commissioni seconda e terza hanno espresso parere favorevole a maggioranza nella riunione congiunta del 18 luglio.
Sarà poi discusso il disegno di legge sugli interventi regionali a sostegno dello svolgimento delle competizioni dell'Unione ciclistica internazionale Mountain bike World Series assegnate a La Thuile, di cui è relatore il Consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD) e sui cui la quinta Commissione ha espresso parere favorevole a maggioranza il 17 luglio scorso.
Sulla promozione e lo sviluppo delle Comunità di energia rinnovabili e dell'autoconsumo collettivo sarà discusso un testo coordinato tra il disegno di legge presentato dalla Giunta il 14 giugno 2022 e la proposta di legge depositata dal gruppo Progetto Civico Progressista il 1° marzo 2023. Il testo ha ricevuto il parere favorevole della quarta Commissione, nella riunione del 18 luglio scorso, e sarà illustrato all'Aula dai Consiglieri Roberto Rosaire (UV) e Chiara Minelli (PCP).
Infine, sarà trattata la proposta di legge, depositata dal gruppo Progetto Civico Progressista che contiene disposizioni urgenti per garantire il regolare avvio dell'anno scolastico 2024-2025, su cui la quinta Commissione ha espresso parere favorevole all'unanimità su di un nuovo testo di Commissione. Relatori del provvedimento in aula saranno i Consiglieri Erika Guichardaz (PCP) e Andrea Padovani (FP-PD).
Per quanto riguarda l'attività ispettiva, sono state presentate due interrogazioni a risposta immediata.
Con la prima, il gruppo Rassemblement Valdôtain, chiede di conoscere l'avanzamento dell'iter per la modifica della denominazione della località di Breuil-Cervinia nel comune di Valtournenche.
La seconda, del gruppo Misto, riguarda le tempistiche per la riapertura della pista ciclabile tra Aosta e la bassa Valle.
Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi ottantadue oggetti.
L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed è altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile l'App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung e per dispositivi Apple quali ad esempio Apple TV, iPhone, iPad e Mac (l'App Store Apple contiene l'elenco completo delle compatibilità).
La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio.
SC-LT
Comunicato n° 414 del 23 luglio 2024
Iniziati i lavori del Consiglio convocato dal 23 al 26 luglio
Il Presidente Alberto Bertin ha aperto i lavori del Consiglio convocato da oggi, mercoledì 23, a venerdì 26 luglio 2024 per discutere un ordine del giorno composto di ottantadue oggetti.
Il Presidente, nelle sue comunicazioni all'Aula, ha scusato l'assenza dell'Assessore Luciano Caveri impegnato a Roma per motivi istituzionali.
I Capigruppo di Misto, Claudio Restano, Rassemblement Valdôtain, Stefano Aggravi, Lega VdA, Andrea Manfrin, Forza Italia, Pierluigi Marquis, e Progetto Civico Progressista, Erika Guichardaz, hanno «stigmatizzato l'assenza dell'Assessore, benché sia iscritto all'ordine del giorno un disegno di legge urgente in materia di postazioni di radiotelecomunicazioni.» I Capigruppo hanno parlato di «situazione grave, di mancanza di rispetto nei confronti del Consiglio e del buon funzionamento dell'Aula: qui si svilisce il ruolo dell'Assemblea, perché si presentano delle norme considerate urgenti e poi non ci si presenta in Aula, senza alcuna giustificazione, malgrado venerdì scorso ci sia stata una Capigruppo per organizzare i lavori di questa adunanza.» I Consiglieri hanno quindi fatto appello al Presidente Bertin affinché il Consiglio «sia messo nelle condizioni di lavorare, sia accelerando il percorso di alcune norme ferme in Commissione sia potenziando gli uffici del Consiglio che, invece, continuano ad essere depauperati di personale.»
Il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, ha voluto «ricondurre alla ragionevolezza questo Consiglio: abbiamo quattro giorni di adunanza, all'interno della quale c'è una legge considerata urgente che va a sbloccare lavori necessari per poter infrastrutturare il territorio. Se facessimo un'inversione dell'ordine del giorno e andassimo a discutere domani questo disegno di legge, creiamo un vulnus all'Assemblea? Io credo che su questo caso specifico si possa convocare una Capigruppo per organizzare al meglio i lavori.»
Il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, ha aggiunto che «è stato deciso solo venerdì di aggiungere due giornate di Aula: l'Assessore ha cercato di spostare l'appuntamento, ma non è stato possibile. Una situazione non voluta e, soprattutto, nessuno sgarbo nei confronti del Consiglio.»
Dopo una riunione della Conferenza dei Capigruppo, il Presidente Bertin ha annunciato che si prosegue con l'ordine del giorno così come organizzato.
Il Consiglio ha poi reso omaggio a Silvio Rollandin, grande conoscitore delle Consorterie valdostane e già Segretario comunale. I gruppi Lega VdA, Forza Italia, Progetto Civico Progressista, Stella Alpina, Misto, Federalisti Progressisti - Partito Democratico e il Presidente della Regione hanno ricordato la sua opera e la sua azione in campo amministrativo, politico e storico, presentando le condoglianze alla famiglia.
SC
Comunicato n° 415 del 23 luglio 2024
Iniziato l'esame della prima variazione al bilancio 2024-2026 della Regione
Nella seduta del 23 luglio 2024, l'Assemblea regionale ha iniziato l'esame del primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2024-2026, con la relazione del Consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD).
Il disegno di legge è caratterizzato dall’iscrizione di maggiori entrate nel triennio 2024-2026 per 60,4 milioni di euro, di cui 26,2 milioni nel 2024, 18 milioni nel 2025 e 16,2 milioni nel 2026.
«Per sostenere i territori colpiti dai recenti eventi alluvionali - ha specificato il Consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD), illustrando in testo in Aula-, il provvedimento introduce una misura temporanea che prevede la sospensione del pagamento delle rate dei mutui stipulati con Finaosta per i residenti e le imprese con sede operativa nel comune di Cogne oltre che per tutti coloro che hanno subìto danni materiali diretti indipendentemente dal comune di ubicazione. Inoltre, è autorizzato l'utilizzo di tutte le risorse disponibili sui vari capitoli per il finanziamento di interventi di primo soccorso per tutelare le persone, il territorio e l'ambiente.»
«La variazione - ha aggiunto - dispone trasferimenti aggiuntivi per l'incremento dei costi del personale, dovuti ai rinnovi contrattuali, degli enti locali e del Bim, della Casa di riposo JB Festaz, dell'Arer oltre che per il trattamento accessori dei dipendenti dell'Ausl e dell'Arpa. È poi posta un'attenzione per l'abbattimento delle barriere architettoniche di ausili e attrezzature prevedendo il superamento dei divieti di cumulo dei contributi previsti dalla legge regionale n. 14/2008 con altri contributi concessi a favore degli enti pubblici e delle istituzioni sociali. È disposto un incremento della spesa per consentire l'affidamento a soggetti esterni della gestione dell'Area Megalitica di Aosta in un'ottica di valorizzazione. Vengono trasferiti 1,6 milioni di euro all'Agenzia per le erogazioni in agricoltura per gli aiuti previsti dal Programma di sviluppo rurale 2014-2022, così come è integrata di 10 milioni di euro la dotazione per i mutui agevolati a favore della prima abitazione e per il recupero di fabbricati nei centri storici al fine di garantire il finanziamento delle domande che si prevede di ricevere nel corso dell'anno. Sono istituiti due Fondi speciali, di cui uno per gli interventi a sostegno del sistema cooperativistico e l'altro per la valorizzazione e la divulgazione del patrimonio musicale tradizionale.»
«In materia di diritto allo studio - ha proseguito - sono concesse agevolazioni sul costo dei titoli di viaggio agli studenti non residenti che frequentano l'UniVdA, ai ricercatori e agli specializzandi; sono inoltre estese le agevolazioni per il trasporto pubblico ai residenti in Valle possessori della Disabily Card e ai loro accompagnatori. Sono concessi contributi a fondo perduto agli enti locali per le attività di integrazione fra il trasporto ferroviario, i servizi di autolinee e il trasporto individuale, anche attraverso l’ampliamento dei parcheggi di scambio previsti dalla normativa regionale per lo sviluppo della mobilità sostenibile). È anche previsto un contributo straordinario al gruppo sportivo Giuseppe Godioz, per l'organizzazione in Valle d'Aosta a gennaio 2025 dei campionati italiani dei Vigili del fuoco di sci alpino, nordico, scialpinismo e snowboard. Viene poi autorizzata l'adesione della Regione al Centro internazionale monitoraggio ambientale, finalizzata a sviluppare studi sulla gestione della risorsa idrica, oltre che condividere pratiche d’avanguardia per la gestione del territorio e la mitigazione dei conflitti che nascono intorno all’uso dell’acqua. In tema di politiche abitative, sono istituite alcune misure di aiuto per garantire una copertura economica, anche a garanzia del proprietario, al fine di incentivare nuovi accessi ad abitazioni in locazione; è inoltre estesa la possibilità di accedere ad un aiuto per la copertura dei canoni di locazione anche a coloro che non hanno i requisiti per accedere al fondo per la morosità incolpevole. Sono infine aumentati gli stanziamenti per le attività nell'ambito del Progetto regionale per la prevenzione del suicidio.»
SC
Comunicato n° 416 del 23 luglio 2024
Approvati tre ordini del giorno collegati alla prima variazione al bilancio 2024-2026 della Regione
Nella seduta del 23 luglio 2024, il Consiglio Valle ha esaminato cinque ordini del giorno depositati sul primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2024-2026.
L'Assemblea ne ha approvati tre, all'unanimità, di cui due del gruppo Forza Italia e uno del gruppo Misto, così come emendati in accordo con l'Assessore alla sanità e politiche sociali, Carlo Marzi.
Il primo, illustrato dal Consigliere Mauro Baccega, impegna il Governo a presentare semestralmente ai Consiglieri regionali una relazione scritta che dia conto dei risultati dell'attuazione delle misure in materia di politiche abitative. La relazione, predisposta a seguito della necessaria attività di monitoraggio, da avviarsi a seguito di un adeguato periodo di sperimentazione, deve specificare quanti casi di aiuti per nuclei familiari in situazione di vulnerabilità sono stati presi in considerazione, quanti alloggi sono stati locati e quante sospensioni di procedure di sfratto sono state effettuate.
La seconda iniziativa di Forza Italia, presentata in Aula dal Capogruppo Pierluigi Marquis, impegna il Governo regionale a valutare, in collaborazione con l'Azienda Usl, l'attivazione in Valle d'Aosta dello screening al tumore alla prostata per intercettare allo stadio iniziale eventuali neoplasie nella popolazione di età di maggiore rischio.
L'ordine del giorno illustrato dal Consigliere Claudio Restano impegna la Giunta a valutare, insieme all'Assessorato dell'agricoltura e risorse naturali, al Consorzio pesca e al Comune di Valpelline, le modalità di intervento per l'adeguamento degli accessi e delle piazzole accessibili alle persone con disabilità presso la Riserva speciale di pesca di Valpelline, prevedendo lo stanziamento, nel prossimo bilancio di previsione regionale 2025-2027, delle risorse necessarie per la progettazione e per la realizzazione.
Sono stati invece respinti due ordini del giorno, di cui uno del gruppo Lega VdA riguardante l'indennità sanitaria temporanea agli operatori socio-sanitari e l'altro del gruppo PCP sul trenino del Drinc.
SC
Comunicato n° 417 del 23 luglio 2024
Approvata la prima variazione al bilancio 2024-2026 della Regione
Nella seduta pomeridiana del 23 luglio 2024, il Consiglio Valle ha approvato, con 18 voti a favore (UV, FP-PD, PlA, SA) e 16 astensioni (Lega VdA, RV, PCP, FI, GM), il primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2024-2026.
Sul testo sono stati approvati un emendamento della seconda Commissione e due del Presidente della Regione. Un emendamento del gruppo Forza Italia non è stato messo in votazione perché con parere di copertura finanziaria negativa.
Contestualmente sono stati approvati tre ordini del giorno, di cui due del gruppo Forza Italia e uno del gruppo Misto così come emendati in accordo con l'Assessore alla sanità e politiche sociali.
Il disegno di legge è caratterizzato dall’iscrizione di maggiori entrate nel triennio 2024-2026 per 60,4 milioni di euro, di cui 26,2 milioni nel 2024, 18 milioni nel 2025 e 16,2 milioni nel 2026.
Il dibattito in Aula
Il Capogruppo Stefano Aggravi ha annunciato il voto di astensione di Rassemblement Valdôtain su «questo provvedimento dal peso economico importante, la cui bontà potrà essere valutata non prima del prossimo anno. Tra gli elementi da rilevare, vi è sicuramente la "miniriforma" sulla legge che sovrintende i rapporti con la casa di riposo JB Festaz e che modifica anche il meccanismo di finanziamento di questa struttura, sempre più importante per la collettività valdostana. Sarà poi da capire come verrà attuata la parte sulle tariffe, su cui vigileremo con attenzione. Altro articolo di particolare rilevanza è quello che aggiorna alle nuove previsioni contabili l’applicazione della disciplina degli interventi di primo soccorso in caso di eventi calamitosi intervenendo sulla legge quadro della Protezione civile regionale. Una prima risposta concreta alle popolazioni colpite dall'alluvione del giugno scorso è invece rappresentata dall'articolo sulla sospensione dei mutui che è stata oggetto di dibattito in Commissione: una previsione importante per dare respiro alle attività economiche.»
Il Consigliere di Forza Italia Mauro Baccega, annunciando che «su alcuni articoli ci esprimeremo a favore, ma sull'intero disegno di legge ci asterremo», ha parlato di «provvedimento importante che tiene conto dell'alluvione del 29 e 30 giugno, cercando di dare delle risposte alle comunità colpite. Ma qui voglio anche sottolineare l'impegno del Governo nazionale che proprio ieri ha stanziato 20,6 milioni di euro per la Valle d'Aosta: questo dimostra che Forza Italia e il centro destra ci sono e prestano un'attenzione particolare ai territori. In questo disegno di legge ci sono risorse per tutti, distribuite a pioggia, con importi che fanno pensare ad un nuovo bilancio. Manca tuttavia una visione per il rilancio vero della regione, e questo malgrado le ingenti risorse a disposizione. Riteniamo importante il riconoscimento del trattamento accessorio per gli operatori della sanità, perché fino ad ora sono stati troppi gli esclusi in questo ambito. Per l'Area Megalitica c'è una maggiore spesa di 350mila euro: oggi, bisogna prendere atto che l'enorme spesa fatta per questa struttura ha bisogno di un progetto di rilancio forte.» Ha quindi annunciato il deposito di un emendamento «sulla morosità incolpevole per cercare di rendere più efficace la misura andando a sostenere le spese legali sostenute dai proprietari fino alla sospensione della procedura di sfratto.»
«Una variazione di bilancio corposa che è stata il frutto delle richieste fatte anche da noi durante le discussioni in Commissione per evitare l'avanzo monstre dell'anno passato - ha commentato il Capogruppo della Lega Vallée d'Aoste, Andrea Manfrin -. Rileviamo che è stata ampliata la platea di beneficiari dell'indennità di attrattività temporanea da cui però continua a rimanere esclusa la categoria degli operatori socio-sanitari. Sarebbe invece un riconoscimento doveroso a chi ha affrontato la pandemia da Covid-19 e necessario per trattenere in Valle le risorse qualificate. Importante anche la norma per la prevenzione al suicidio: la nostra regione, purtroppo, fa registrare dati tragici e bisogna combattere questo fenomeno con tutte le armi possibili. Particolarmente significativo è poi l'articolo che estende la morosità colpevole a casi di particolare situazione di necessità e non solo a quelli che riguardano le sopravvenute riduzioni di reddito. Il nostro gruppo si è battuto da sempre per questa modifica, necessaria e socialmente equa che, dopo la dichiarazione di impossibilità a realizzarla da parte del Governo regionale, è stata invece finalmente realizzata.»
La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, si è soffermata sulla «modifica istitutiva del JB Festaz, che desta qualche preoccupazione, perché dalle audizioni non abbiamo capito le valutazioni che si stanno facendo rispetto al suo futuro, agli aumenti delle tariffe da applicare agli utenti, registrando che siamo già al terzo slittamento della consegna dei lavori per l'ospedale di comunità. Siamo favorevoli al prevedere risorse per la mobilità degli studenti universitari non residenti nella regione, rilevando però che il problema principale degli studenti è di tipo abitativo, ossia il reperimento di alloggi a prezzi contenuti. Il provvedimento introduce poi il direttore esterno per l'Area megalitica: potrà veramente rilanciare questa struttura che fa fatica a decollare? Manca poi una visione sulla Maison des Anciens Remèdes: le risorse vanno a coprire spese, ma occorre cercare un rilancio su un tema importante per le nostre tradizioni. Siamo anche critiche rispetto alla gestione dell'aeroporto Corrado Gex: un contenitore dove vengono stanziate risorse senza conoscerne la prospettiva futura. Nuovi fondi in arrivo per i contributi alla casa per cercare di arginare sfratti e limiti della morosità incolpevole: fondi chiesti da tempo dal nostro gruppo. Rispetto all'emergenza che ha colpito la Valle a fine giugno, bisogna cercare di essere più chiari, con questo articolo si autorizza la Giunta all'utilizzo di risorse disponibili per interventi di carattere urgente o per il superamento dell'emergenza, non per ristori a privati o aziende.»
Il Capogruppo di FI, Pierluigi Marquis, ha aggiunto: «Si assiste ad un corposo aumento dell'avanzo di bilancio, ma diventa sempre più difficile fare una valutazione sugli esiti di queste variazioni perché manca una visione di insieme. Si registra l'integrazione di 12 milioni di euro a favore della prima abitazione e del recupero dei centri storici: ci auguriamo che questi fondi siano effettivamente resi disponibili. Sull'articolo 29 in materia di politiche abitative, sono state prese in carico delle problematiche che abbiamo evidenziato con una serie di iniziative ispettive e accogliamo con favore l'introduzione di un minimo di attenzione nei confronti del mercato libero. Tuttavia, anche se l'articolato introduce delle novità, queste sono fumose e non si capisce bene il punto di caduta attraverso le successive delibere di Giunta.»
Il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Aldo di Marco, ha annunciato il voto favorevole al disegno di legge che «è un buon testo, frutto non solo delle esigenze espresse dalle strutture degli Assessorati ma anche delle indicazioni pervenute dai Consiglieri. Particolarmente rilevante è l'intervento di 16 milioni di euro per l'incremento contrattuale delle spese del personale del comparto unico, compresi tutti gli enti locali, e lo stanziamento di nuove risorse aggiuntive per i rinnovi contrattuali per il JB Festaz e per il trattamento accessorio del personale Ausl. Dieci milioni sono previsti sul Fondo di rotazione per la concessione di mutui agevolati per la prima casa e per il recupero di fabbricati situati nei centri storici: un'iniziativa importante per il rilancio del settore edilizio che, dopo la fase crescente del Superbonus, vive ora un periodo di rallentamento. Nel settore dell'agricoltura e risorse naturali, la cifra più importante destinata all'Assessorato è stata utilizzata per rispondere a tutti gli agricoltori che, per problemi informatici tra Agea e il Ministero, dal 2019 non hanno ricevuto i fondi Pac. Lo stanziamento di 1 milione 640mila euro permetterà agli agricoltori di avere ciò che spetta loro e che stanno aspettando da troppo tempo. Contestualmente l'Assessore sta continuando a richiedere ad Agea e al Ministero il risarcimento delle somme non corrisposte.»
L'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Carlo Marzi, si è soffermato sull'articolo 4 che «dispone risorse aggiuntive regionali per finanziare il trattamento accessorio del personale Usl che non era destinatario delle due leggi straordinarie nate durante il periodo pandemico. Un articolo che dà concretamente gambe a quanto avevamo già annunciato dopo l'approvazione delle due indennità di attrattività: coloro che non facevano parte di questo insieme, avrebbero avuto una risposta attraverso i criteri della normale contrattazione per dare una risposta continuativa e strutturale alle loro necessità. Così è stato fatto e questo articolo è il frutto di un confronto con le organizzazioni sindacali e l'Azienda, stanziando 1,6 milioni di euro per il 2024, 3,2 milioni annui per il 2024 e il 2025. Fuori dalle vecchie polemiche quindi, già superate nei fatti, uno sguardo a nuove soluzioni per il presente e il prossimo futuro. Viste le necessità in termini di disagio socio-abitativo, abbiamo introdotto delle misure sperimentali all'articolo 29. È vero che dovremo stabilire criteri di accesso, ma siamo consapevoli delle difficoltà crescenti dei nuclei, motivo per il quale stiamo intervenendo con tre misure, di cui due sul mercato privato e una sul mercato pubblico. Crediamo che facilitare l'accesso al mercato privato (comma 2), mantenere le abitazioni in caso di procedura di sfratto da privati (comma 3) e agire nel sostenere i nuclei che si trovano in edilizia residenziale pubblica (comma 4) possano essere prime misure di sostegno integrato rispetto alla problematica, congiuntamente alle misure già attive. Per il JB Festaz, con l'articolo 5, si rende evidente la dignità che questa struttura ha non soltanto nella gestione delle politiche sociali - che si sostengono col contributo straordinario da 750mila previste con l'articolo 27 di questo disegno di legge - ma anche rispetto alle risposte tutte di matrice sanitaria, prevedendo un contributo strutturale da parte del Dipartimento sanità, anche in funzione della sua destinazione futura di ospedale di comunità per dare risposta alla sanità territoriale.»
«Il disegno di legge è stato aggiornato in corso d'opera rispetto alle situazioni contingenti createsi a seguito dell'alluvione del giugno scorso, in un dialogo comune tra maggioranza e opposizione - ha ricordato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. Abbiamo cercato di inserire emendamenti puntuali per dare una serie di prime risposte, certo non esaustive ma importanti, come la possibilità di sospensione delle rate dei mutui Finaosta nei contesti toccati a vario titolo dall'alluvione. È poi stato inserito un emendamento che permette di reperire le somme per la realizzazione di infrastrutture danneggiate che sono fondamentali per la ripartenza delle località colpite potendo stornarle dai capitoli di altre spese non obbligatorie presenti in bilancio. La collaborazione tra Protezione civile regionale e Dipartimento nazionale ha poi consentito di condurre, in tempi record, un confronto tecnico molto importante che, aggiunto all'attenzione del Governo nazionale, permetterà di poter usufruire di un contributo di 20 milioni e 600mila euro a copertura delle prime spese sostenute dall'Amministrazione regionale, alle quali si affiancheranno nei prossimi mesi investimenti attualmente individuati in circa 73 milioni di euro per il ripristino della sicurezza del territorio. Si sta anche procedendo alla contabilizzazione dei danni subiti dai privati che consentirà di individuare i percorsi di intervento più idonei per poter in qualche modo prevedere la dovuta attenzione agli stessi. È stata anche prevista la possibilità di "serrare i ranghi" con la fondazione Cima, con cui abbiamo un rapporto pluridecennale, fondazione che si occupa di transizione ecologica e delle tematiche legate all'acqua e alla montagna e ai ghiacciai e dà un supporto previsionale molto importante per fronteggiare le avversità climatiche che si presentano con sempre maggiore frequenza.»
«L'impianto della norma si occupa poi di molti altri aspetti su cui era necessario intervenire come, ad esempio, il riconoscimento di un compenso adeguato per chi lavora in determinati settori della pubblica amministrazione e della sanità - ha proseguito il Presidente Testolin -. Sono state stanziate importanti risorse anche a favore dell'adeguamento contrattuale del personale degli enti locali. È importante sostenere e valorizzare il lavoro di chi opera nel settore pubblico e che svolge il proprio compito con passione e capacità.»
SC-LT
Comunicato n° 418 del 23 luglio 2024
Approvato un disegno di legge in materia di postazioni di radiotelecomunicazioni
Nella seduta del 23 luglio 2024, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità dei presenti (UV, FP-PD, PlA, SA) un disegno di legge che contiene disposizioni in materia di stazioni radioelettriche e postazioni di radiotelecomunicazioni, con gli emendamenti delle Commissioni seconda e terza.
I gruppi di opposizione non hanno partecipato né al voto né alla discussione, abbandonando l'Aula. Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, parlando a nome di tutta la minoranza, ha evidenziato «il percorso curioso di questo disegno di legge che ha preso delle vie preferenziali, che non ha potuto essere esaminato compiutamente dalle Commissioni e sul quale è mancato il dovuto confronto con gli organismi di garanzia. Si tratta di una situazione che non deve capitare mai più, perché l'Assessore all'innovazione Caveri non può utilizzare il Consiglio come una sua dépendance: gli regaleremo un Regolamento del Consiglio affinché capisca dove siede.»
La relazione d'Aula
Il provvedimento, depositato dalla Giunta il 10 luglio, modifica le leggi regionali n. 25/2005, n. 1/2002 e n. 30/2021, definendo il trasferimento dagli enti locali alla Regione delle competenze relative all'esercizio di stazioni radioelettriche e di strutture di radiotelecomunicazioni di proprietà pubblica in Valle d'Aosta, con la principale finalità di promuoverne l'unitarietà della gestione e di meglio definire alcuni aspetti relativi alla realizzazione della rete di comunicazione di fibra ottica.
Il Consigliere Corrado Jordan (UV), anche a nome del Consigliere Antonino Malacrinò, ha relazionato all'Aula sul disegno di legge. «Da diversi anni l'Amministrazione regionale garantisce le attività di adeguamento, gestione e manutenzione delle postazioni di radio telecomunicazioni presenti sul territorio regionale, anche quelle di proprietà degli enti locali valdostani. Il passaggio di proprietà all'Amministrazione regionale rappresenta pertanto elemento significativo di un'azione che non poteva più essere gestita settorialmente e senza coordinamento territoriale complessivo. La materia delle radio telecomunicazioni è stata oggetto negli ultimi anni di numerosi interventi legislativi volti sia a sottolineare l'importanza strategica del settore sia a semplificare l'iter di realizzazione delle infrastrutture, superando con più facilità vincoli urbanistici e autorizzativi. Con questo provvedimento si vogliono anche risolvere alcune criticità legate alla realizzazione delle reti di comunicazioni in fibra ottica relativamente agli aspetti sanzionatori, che pur essendo confermati nel loro complesso, necessitano di alcuni aggiustamenti riferendosi ai contenziosi per l'esecuzione dei lavori, che in talune occasioni risultano sproporzionati e penalizzanti per il sistema degli enti locali.»
SC
Comunicato n° 419 del 23 luglio 2024
Approvato un testo di legge in materia di comunità energetiche rinnovabili
Nella seduta pomeridiana del 24 luglio 2024, l'Assemblea regionale ha approvato all'unanimità un testo di legge che contiene disposizioni per la promozione e lo sviluppo dell'autoconsumo diffuso. L'iniziativa legislativa è frutto del coordinamento tra un disegno di legge della Giunta presentato il 14 luglio 2022 e una proposta di legge del gruppo Progetto Civico Progressista depositata il 1° marzo 2023.
In particolare, l'intervento normativo promuove l'organizzazione di iniziative che, gradualmente, consentano la nascita e lo sviluppo delle configurazioni per l'autoconsumo diffuso sul territorio, con l'obiettivo di incrementare l'autonomia energetica della regione, di perseguire la transizione energetica del proprio sistema socio-economico, nonché di contrastare la povertà energetica.
Contestualmente, l'Assembla ha approvato un ordine del giorno collegato al disegno di legge, depositato dai gruppi di minoranza così come emendato in accordo con l'Assessore allo sviluppo economico, che impegna il Governo regionale a valutare, da qui alla predisposizione del bilancio, la possibilità dell'accesso alle misure di per il finanziamento delle spese per la predisposizione di studi di prefattibilità anche solo in parte per le imprese.
Le relazioni d'Aula
«Il tema delle comunità energetiche rinnovabili (Cer) è di grande interesse a livello europeo, nazionale e regionale - ha ricordato il Consigliere Roberto Rosaire (UV) -. Le Cer, che rappresentano un importante passo avanti nella transizione energetica, permettono a gruppi di persone, piccole e medie imprese e amministrazioni locali di unirsi per produrre, condividere e scambiare energia elettrica da fonti rinnovabili. Questa legge va a dare risposte concrete a molti valdostani che hanno già sposato la filosofia delle Cer: ad oggi, nella nostra regione, si sono costituite 10 comunità energetiche. Questi soggetti, che hanno scelto di investire nel futuro energetico sostenibile, attendevano un quadro normativo chiaro e definitivo che fornisse loro strumenti concreti per rendere operative le comunità, facilitando la realizzazione degli impianti e delle relative infrastrutture. In questo modo, non solo sosteniamo l'autonomia energetica locale, ma contribuiamo anche a costruire un futuro green per tutta la comunità valdostana. Attraverso questa proposta, la Regione prevede la concessione di contributi, fino a un massimo di 50mila euro, agli enti locali e loro forme associative per studi preliminari, progettazione e costituzione delle Cer; inoltre, sono concessi contributi ai gruppi di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente (consorzi, cooperative...), per la realizzazione di impianti ubicati in comuni del territorio con popolazione superiore a 5.000 abitanti fino al 40% dei costi ammissibili. Alla Regione spetta un compito di coordinamento e di monitoraggio attraverso l'istituzione di un tavolo tecnico permanente sulle Cer. Un provvedimento importante in attuazione del Piano energetico ambientale regionale e che si inserisce nella Roadmap per una società "fossil fuel free" al 2040.»
«Nella convinzione che ci troviamo di fronte ad una importante innovazione in un'ottica di approccio alle politiche energetiche di tipo partecipativo - ha specificato la Consigliera Chiara Minelli (PCP) -, in questi due anni abbiamo presentato varie e insistite iniziative, alcune delle quali - ne siamo persuase - hanno fattivamente contribuito anche alla costruzione del nuovo testo legislativo, che si inserisce nel quadro degli obiettivi eurounitari, statali e regionali di riduzione dei consumi da fonte fossile e di sviluppo delle fonti rinnovabili. Il dato più rilevante e positivo della legge è che con essa si estende il contributo del 40% per gli impianti delle configurazioni di autoconsumo anche al territorio di Aosta, mentre il Pnrr lo riservava ai Comuni con meno di 5.000 abitanti. A nostro avviso è importante anche l'individuazione di un tavolo tecnico permanente, con una funzione di sostegno e promozione allo sviluppo delle Cer, come da noi proposto, e non solo con una mera funzione di monitoraggio. A fianco del progetto di legge c'è poi il bando per l'utilizzo dei fondi Fesr, di cui sarà necessario comprendere appieno le caratteristiche. Nel complesso riteniamo che il nuovo testo predisposto sia da valutare positivamente, benché permangano a nostro avviso varie criticità, quali il ritardo nella elaborazione di un "modello Cer" per la Valle d'Aosta, il ruolo della Regione, la definizione precisa del rapporto con i Comuni, il coinvolgimento delle parrocchie, il ruolo e il rapporto con Cva.»
Il dibattito in Aula
Il Consigliere Christian Ganis (Lega VdA), ha annunciato il voto favorevole sul testo di legge ricordando che «dopo un avvio lento dovuto alla presenza di un quadro normativo nazionale ed eurounitario frammentario, che ha ritardato anche nella nostra regione la creazione delle Cer, approviamo oggi un testo di legge molto importante. Le comunità energetiche sono un modello innovativo per la produzione e il consumo dell'energia e possono contribuire alla riduzione dei costi della bolletta, a una maggiore indipendenza energetica, allo sviluppo sostenibile e all'aumento dei posti di lavoro. Insomma, le Cer costituiscono un modello energetico migliore per la nostra e le future generazioni. La prima Comunità di questo genere è nata pochi mesi fa a Châtillon ed è composta da 13 privati e 6 società con la finalità di produrre, immagazzinare e vendere energia elettrica e ci auguriamo che ne nascano molte altre.»
Il Capogruppo Stefano Aggravi ha annunciato il voto favorevole di Rassemblement Valdôtain: «Nel percorso in Commissione avevamo evidenziato due problematiche: la sostenibilità economica delle Cer e la necessità di dare ai singoli soggetti, pubblici e privati, la possibilità di poter scegliere la configurazione di autoconsumo per loro maggiormente sostenibile. Questo perché non siamo a favore di una pianificazione dall'alto, ma di una sostenibilità reale e realistica nelle azioni che vengono messe in campo: gli operatori devono fare le loro scelte secondo la sostenibilità economica che hanno individuato. Il mercato dell'energia è in evoluzione: ci auguriamo che questo percorso si possa potenziare attraverso ulteriori leggi per giungere ad un'autonomia energetica non soltanto regionale ma anche delle singole realtà che investono sul territorio.»
Il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, ha definito il tema della Cer «molto complesso e ancora tutto da sviluppare. È stato possibile varare il testo oggi in discussione, grazie alle basi poste dal decreto 414/2023 promosso dal Ministro Pichetto Fratin. Un testo molto importante, voluto dal Governo nazionale di cui fa parte anche il nostro gruppo, e che ha previsto un finanziamento del 40% per cento per la realizzazione degli impianti di nuova installazione che fanno parte di una rete di autoconsumo diffuso. La norma nazionale individua quali beneficiari le imprese e i Comuni al di sotto dei 5mila abitanti e quindi ricomprende tutte le municipalità valdostane, al netto di quella del capoluogo. Importante a livello locale, prevedere il contributo a fondo perso del 40% per gli interventi nei comuni con popolazione superiore a 5mila abitanti. Altresì importante anche il riconoscimento agli enti locali del finanziamento fino a 50mila euro per gli studi di prefattibilità. Ci auguriamo che possano accedere a questa forma di contribuzione anche le imprese e gli enti di natura privata e per questo motivo abbiamo promosso un ordine del giorno sottoscritto da tutti i gruppi di opposizione.»
Per il Consigliere Andrea Padovani (FP-PD), «questo provvedimento rappresenta una svolta vera e propria, utile a sostenere e sviluppare anche sul nostro territorio le comunità energetiche rinnovabili. Uno strumento straordinario in grado di accompagnare una transizione energetica, ormai non più rimandabile, verde equa e democratica. Il fatto che si sia riusciti a produrre un testo condiviso è un elemento che la valorizza. Le Cer hanno una triplice convenienza, non solo ecologica e ambientale ma anche sociale, perché permettono di autoprodurre e autoconsumare energia pulita e rinnovabile, risparmiare sulle bollette e ridurre drasticamente le emissioni. La transizione energetica non è solo un passaggio di tecnologie ma richiede anche un cambio di mentalità: le Cer rappresentano uno dei pochi strumenti già esistenti per sperimentarlo, attraverso la decentralizzazione, la condivisione di energia, autoproduzione e protagonismo dei territori.»
«Il nostro gruppo è da sempre sensibile alle tematiche legate al passaggio da un sistema energetico fondato sull'uso di fonti fossili non rinnovabili a quello basato su fonti pulite rinnovabili e sostenibili, al fine di salvaguardare il nostro pianeta - ha premesso il Capogruppo Aldo Di Marco, annunciando il voto favorevole di Pour l'Autonomie -. Questo testo di legge costituisce un passo importante per arrivare a una Valle d'Aosta "fossil fuel free" al 2040, prevedendo azioni di promozione e sviluppo delle comunità energetiche. L'elemento centrale è sicuramente la concessione di contributi per la realizzazione di impianti ma anche per la realizzazione di studi di prefattibilità. Particolarmente rilevante è poi l'istituzione del tavolo tecnico permanente per la promozione monitoraggio ed evoluzione dell'autoconsumo diffuso. Una sfida strategica complessa e difficile per la nostra regione che deve confrontarsi con particolari fattori naturali e antropici ma l'attenzione e l'impegno del Governo e del Consiglio regionale restano costanti concreti.»
L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha osservato che «questo provvedimento è un buon punto di sintesi ed evidenzia la volontà politica di fare un percorso tutti insieme per affrontare i cambiamenti culturali nell'ambito delle tematiche energetiche. Un testo all'avanguardia che va nella direzione di sensibilizzare la nostra comunità e di aiutarla concretamente: sono poche le Regioni che hanno previsto interventi a sostegno degli enti locali per gli studi al di sotto dei 5000 abitanti e ai gruppi di autoconsumatori e ai soggetti che faranno investimenti per la realizzazione di impianti di energie rinnovabile sopra i 5000 abitanti. Le politiche energetiche vanno governate, ma non ci possiamo sostituire al territorio negli obiettivi che vuole raggiungere, anche a livello sociale, raccogliendo i bisogni dei propri cittadini. Prima di lanciarci in operazioni particolari, dobbiamo completare lo studio affidato al Coa, dando continuità al lavoro iniziato. Da qui a fine agosto raccoglieremo le suggestioni degli enti locali e intanto completeremo il bando che andrà a finanziare gli enti locali per gli studi di prefattibilità e la costituzione delle Cer. Un lavoro tecnico, giuridico e politico che necessita di tempi adeguati. Nei prossimi sei mesi saremo impegnati nella definizione delle superfici utilizzabili per l’installazione di impianti di fonti rinnovabili sul nostro territorio: un lavoro impegnativo che il Governo nazionale ha assegnato a tutte le Regioni con il decreto del 21 giugno 2024, detto “decreto aree idonee”, e che ci darà la misura di quanto è cresciuta l'attenzione su queste tematiche in Valle d’Aosta. Facciamo tesoro dei consigli di tutti, valutando la parte positiva che stiamo conducendo, senza polemiche.»
SC-LT
Comunicato n° 420 del 23 luglio 2024
Approvato un disegno di legge a sostegno dell'organizzazione delle gare Uci a La Thuile
Nella seduta del 23 luglio 2024, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità un disegno di legge che contiene interventi a sostegno dello svolgimento delle competizioni dell'Unione ciclistica internazionale (Uci) Mountain bike World Series assegnate a La Thuile per il triennio 2025-2027.
Contestualmente l'Assemblea ha approvato all'unanimità un ordine del giorno, depositato un Aula dai gruppi Misto e Rassemblement Valdôtain così come emendato in accordo con l'Assessore al turismo e sport, che impegna l'Assessore a presentare annualmente in Commissione, successivamente all'avvenuto svolgimento delle manifestazioni, una relazione sullo stato di applicazione della norma.
La relazione d'Aula
«L'assegnazione a la Thuile da parte dell'Unione ciclistica internazionale delle gare Montain bike World Series, può assicurare un ruolo da protagonista nell'ambito dei grandi eventi sportivi e rappresenta una vetrina di prestigio per promuovere a livello mondiale l'immagine della località, di tutta la regione e la relativa offerta turistica - ha premesso il Consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD), illustrando il testo in Aula -. Il soggetto promotore ufficiale delle gare sarà Warner Bros-Discovery, la multinazionale statunitense operante nel settore televisivo: questa partnership, consentirà di investire in una importante e diffusa azione di promozione e commercializzazione dell'immagine di La Thuile e di tutta la regione per un arco temporale pluriennale e su canali privilegiati e differenziati. Si tratterà dunque di un evento unico con la partecipazione di atleti provenienti da tutto il mondo che ospiterà migliaia di spettatori con la possibilità di seguire la diretta televisiva in mondo visione. Un traguardo eccezionale, dunque, per il comprensorio dell'alta Valle che ha investito in questi anni parecchie risorse e energie che hanno dato la possibilità di ospitare già in passato importanti competizioni di livello internazionale, in diverse discipline.»
«Il disegno di legge individua le iniziative di spesa riconoscibili al soggetto organizzatore per la realizzazione e la promozione delle competizioni - ha aggiunto -. L'organizzazione degli eventi è in capo alla società consortile a responsabilità limitata senza finalità di lucro "Reveal La Thuile", che ha come scopo societario l'organizzazione di manifestazioni sportive per la promozione dell'immagine, ed è composta dal Consorzio operatori turistici e dalla Scuola di sci di La Thuile, oltre che dallo Sci club Rutor. Il contributo massimo concedibile ammonta a 1 milione 650mila euro per il quadriennio 2024-2027 e sarà riconosciuto nella misura massima del 100% della differenza tra le spese sostenute e i ricavi eventualmente percepiti dal soggetto organizzatore per ciascun evento.»
Il dibattito in Aula
«Si tratta di un importante disegno di legge che il nostro gruppo ha sostenuto per l'importanza strategica che riveste la promozione di grandi eventi sul nostro territorio - ha commentato il Vicecapogruppo di RV, Dennis Brunod -. Siamo sempre a favore di queste manifestazioni di portata mondiale che, però, devono essere ben strutturate, organizzate e pianificate per tempo, in modo da poterle inserire laddove vi siano le possibilità e condizioni, nei periodi di destagionalizzazione, per dare uno slancio turistico significativo a tutte le località della nostra regione e non solo a quelle più famose dove sono già presenti importanti eventi sportivi e non solo. È necessario rendere strutturali questi interventi attraverso l'emanazione di una norma quadro regionale che copra non solo gli eventi sportivi ma, più in generale, tutte le manifestazioni di grande portata che servono a sponsorizzare al meglio il nostro territorio. Sul punto abbiamo presentato un ordine del giorno.»
Il Capogruppo di PlA, Aldo Di Marco, ha evidenziato che «il territorio della Valle d'Aosta si presta in maniera ideale alla pratica degli sport all'aperto, tra cui la moutain bike, e gli eventi internazionali costituiscono un'importante risorsa per la promozione dell'immagine della nostra regione. I dati ci dicono che la mountain bike e le sue diverse discipline sono sempre più praticate da appassionati, dilettanti e professionisti, con un numero crescente di tifosi. Questo disegno di legge appare particolarmente efficace a questo scopo e attento alle esigenze di una competizione di questa portata. L'auspicio è che la via intrapresa con questo provvedimento sia solo un punto di partenza e che si voglia nel futuro dare sempre maggior spazio e sostegno ad un numero crescente di ambiti e iniziative sportive di particolare rilievo tecnico, internazionale ma anche nazionale.»
La Consigliera Raffaella Foudraz (Lega VdA) si è soffermata «sull'iter veloce con cui è arrivata in Aula questa legge. Una procedura a cui siamo ormai abituati visto che già in passato sono stati scaricati interventi normativi con la velocità di una gara di Formula 1. Questa legge dà un sostegno finanziario a importanti competizioni di mountain bike che sono state assegnate a La Thuile. Le competizioni saranno una vetrina di tutto rispetto per la Valle d'Aosta e contribuiranno ad ampliare la platea di turisti e visitatori. Ieri, durante la discussione in seconda Commissione, abbiamo espresso un voto di astensione sul testo di legge, perché non era pervenuta parte della documentazione che avevamo richiesto e che ci era necessaria per completare la valutazione sul testo di legge. Questa mattina ci è stato fornito quanto richiesto e, avendo potuto approfondire la materia, alla luce di questo importante intervento, comunico il voto favorevole del mio gruppo.»
Il Consigliere Claudio Restano (GM) ha parlato di un «cambiamento di programma gestionale non indifferente visto che si prevede di finanziare con una legge ad hoc un evento sportivo di altissimo profilo come questo. Siamo di fronte a un profondo cambiamento di indirizzo politico rispetto a quanto precedentemente indicato nei programmi rispetto allo sport: con una legge finanziamo la promozione di un evento sportivo, la relativa offerta turistica, la realizzazione di infrastrutture sportive, acquisto di beni e servizi ed altro. Tuttavia il testo manca di una clausola valutativa su cui siamo intervenuti con un ordine del giorno. Mi chiedo poi che ne sarà della legge n. 3 del 2004 che disciplina l'organizzazione delle altre manifestazioni sportive che non hanno i riscontri pubblicitari di queste gare mondiali di mountain bike. Serve una modifica sostanziale della legge regionale per integrare le varie azioni di promozione degli eventi; mi chiedo se una legge di questa portata possa confliggere con l'istituzione di un ente unico di promozione regionale, che promuova il "prodotto Valle d'Aosta" come indicato nel programma di governo. Naturalmente voteremo a favore di questo disegno di legge.»
Il Vicecapogruppo dell'UV, Albert Chatrian, ha osservato che «questa è un'opportunità ghiotta non solo per la Thuile e la Valdigne, ma per tutta la Valle d'Aosta. Nel prosieguo, potremo riflettere se rivedere la legge madre oppure andare a individuare le opportunità da cogliere scegliendo le soluzioni più idonee nel momento in cui si presentano. È fondamentale avere la regia e riempire di contenuti le nostre località. Questo è un grande evento e lo dimostrano le risorse messe in campo; un evento che potrà fare la differenza. Bene il Governo ha fatto e bene il Consiglio ad approvare questo disegno di legge.»
«Un disegno di legge che raccoglie il nostro favore - ha detto il Consigliere di FI Mauro Baccega -, che presenta degli elementi di novità e riteniamo che le opportunità che offre lo sport outdoor siano molto buone. Auspichiamo una svolta in questo settore, utilizzando lo sport come veicolo di promozione e di comunicazione. Le premesse sono buone, anche se resta molto da fare per lo sport indoor. Si è avviato un percorso virtuoso che ci vede convinti nel dare il nostro contributo quando andremo a modificare la legge 3 del 2004.»
«La velocità della presentazione del disegno di legge è dovuta anche alla volontà di non perdere l'offerta fatta da Warner Bros, vista l'importanza di questo evento a copertura mondiale - ha replicato l'Assessore allo sport, Giulio Grosjacques -. Il capitolo finanziario a bilancio che abbiamo previsto in norma, non andrà a sostenere solo questa iniziativa ma le risorse saranno destinate alla promozione di tutta l'attività della Regione a 360 gradi. La destagionalizzazione è un punto su cui stiamo lavorando, tenendo presente che le gare di circuiti mondiali, come questa, hanno date prestabilite sulla base di calendari rigidi. Stiamo anche valutando l'istituzione della Sport Commission la cui finalità sarà quella di promuovere il "prodotto Valle d'Aosta", attraverso la pratica sportiva. Utilizzeremo la stagione estiva per lavorare sulla possibilità di raggruppare tutte le attività sportive. Anche la revisione della legge regionale 3/2004 è tra le nostre priorità e prevediamo di presentare un testo rinnovato al Consiglio nell'autunno prossimo.»
SC-LT
Comunicato n° 421 del 23 luglio 2024
Approvata una proposta di legge per garantire il regolare avvio dell'anno scolastico 2024-2025
Nella seduta pomeridiana del 23 luglio 2024, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità una proposta di legge che contiene disposizioni urgenti per garantire il regolare avvio dell'anno scolastico 2024-2025.
Il testo, composto di quattro articoli, è stato presentato dal gruppo Progetto Civico Progressista il 20 giugno 2024 ed è stato approvato nel nuovo testo predisposto dalla quinta Commissione consiliare.
L'Assemblea ha anche respinto, con 18 voti di astensione (UV, FP-PD, PlA, SA) 14 a favore (PCP, Lega VdA, RV, FI, GM) un ordine del giorno del gruppo PCP riguardante le segreterie scolastiche.
Le relazioni d'Aula
«Dopo le varie notizie che si susseguivano sul mancato espletamento del concorso per dirigenti scolastici per l'avvio dell'anno scolastico - ha ricordato la Consigliera Erika Guichardaz (PCP) -, il 20 giugno il nostro gruppo ha depositato questa proposta di legge per garantire un regolare, sereno e proficuo avvio del prossimo anno scolastico, prevedendo un supporto ai dirigenti scolastici e alle segreterie delle istituzioni secondarie di secondo grado. La situazione in cui versano le scuole regionali è particolarmente critica, a causa dell’elevato numero di reggenze, ovvero l’assegnazione a un dirigente di una ulteriore scuola, priva del titolare, oltre alla propria, che comporta notevoli difficoltà gestionali e organizzative sia delle sedi di titolarità dei dirigenti che di quelle assegnate in reggenza. Nello specifico, la situazione che si prospetta alla data del primo settembre 2024 nelle scuole valdostane è la seguente: su un totale di 26 istituzioni scolastiche, comprensive del Centro regionale per l’istruzione degli adulti (Cria) che sarà attivato come istituzione autonoma a decorrere dall'anno scolastico 2024-2025, solo 14 disporranno di un titolare. Le restanti 12 istituzioni saranno assegnate in reggenza a uno dei predetti 14 dirigenti. Dirigenti titolari diminuiti rispetto alla presentazione di questa proposta a seguito delle operazioni di mobilità interregionale verso le scuole del restante territorio nazionale, i cui esiti si sono conosciuti a metà luglio 2024 e che potevano essere ancora più drammatici viste le domande presentate che in qualche modo rilevano una situazione di sofferenza del nostro sistema di istruzione.»
«Gli ultimi dirigenti - ha aggiunto la Consigliera - sono stati immessi in ruolo nell’anno scolastico 2019-2020: a partire da tale data, le mobilità e i pensionamenti ne hanno progressivamente eroso il numero, in assenza di nuove assunzioni a causa del completo esaurimento della graduatoria del concorso svoltosi nel 2018. Per cominciare a porre qualche rimedio a questo problema, a decorrere dal 2022-2023, il Ministero dell’istruzione ha previsto la possibilità di esonerare dall’insegnamento, a tempo intero o parziale, docenti in servizio presso le istituzioni scolastiche assegnate in reggenza. In Valle d’Aosta si è data applicazione alla normativa statale, ma ciò non è risultato sufficiente ad assicurare un sempre efficace coordinamento delle istituzioni scolastiche, stante la necessità per i dirigenti di operare su due scuole, a volte a elevata complessità. A completamento di questo quadro si evidenziano le criticità legate alla mancanza del personale delle segreterie delle istituzioni scolastiche e degli uffici della Sovraintendenza agli studi, che hanno, di fatto, reso caotico l'avvio degli ultimi anni scolastici. Per questo motivo la nostra proposta di legge prevedeva anche un supporto alle segreterie delle istituzioni secondarie di secondo grado. Un supporto per ora con l'assunzione a tempo determinato di assistenti amministrativi-contabili: purtroppo questo supporto non è stato preso in considerazione dalla maggioranza, che con un emendamento - che non ci trova assolutamente d'accordo - lo ha cancellato, nonostante sia stato confermato dai dirigenti che hanno inviato una nota in Commissione.»
«Il testo di legge è il risultato di un lavoro organico fatto in quinta Commissione - ha premesso il relatore di maggioranza, Andrea Padovani (FP-PD) -: gli emendamenti recepiti nel documento, sono stati presentati dal Governo, cercando di raccogliere le suggestioni provenienti dal mondo della scuola e da tutti i soggetti, comprese anche le proponenti del provvedimento legislativo. L'obiettivo è quello di prevedere un supporto ai dirigenti reggenti delle istituzioni scolastiche e di quelle educative. È noto che il ritardato espletamento, da parte del Ministero dell'istruzione, del concorso per dirigenti scolastici ha lasciato le scuole regionali in una situazione particolarmente critica, causata dall'alto numero di reggenze. Il testo di legge vuole dare una risposta concreata alla necessità di rafforzare il sostegno amministrativo e organizzativo nell'ambito delle attività didattiche dei dirigenti reggenti.»
Il Consigliere ha quindi illustrato gli emendamenti proposti dall'Assessore e inseriti nel testo licenziato dalla Commissione: «Si è ritenuto opportuno aggiungere un ulteriore semi esonero dall’insegnamento del personale docente agli esoneri e/o semi esoneri previsti nel testo depositato, al fine di consentire al dirigente scolastico reggente di avere a disposizione un contingente complessivo maggiore da poter eventualmente utilizzare anche per la sede di titolarità e non solo di reggenza. Questo emendamento è stato particolarmente apprezzato dai dirigenti scolastici perché questo contingente può essere gestito in autonomia da parte loro nell'attribuzione delle risorse. Inoltre, le istanze di esonero o semiesonero dovranno essere inoltrate dai dirigenti scolastici titolari di un incarico di reggenza alla Sovraintendenza agli studi entro il 19 agosto 2024: si è ritenuto opportuno assegnare un periodo di tempo maggiore per verificare gli aspetti organizzativi e il grado di complessità delle istituzioni scolastiche ed educative interessate prima di presentare le eventuali istanze di esonero o di semi esonero. Un altro elemento importante è quello delle istituzioni scolastiche educative: è una precisazione utile a ricomprendere il Convitto Federico Chabod inserito, appunto, nelle istituzioni scolastiche ed educative. L'articolo 3 della proposta di legge che prevedeva un supporto alle segreterie scolastiche è stato abrogato a causa della mancanza di specifica copertura finanziaria.»
Il dibattito in Aula
«Guardiamo con attenzione ad ogni iniziativa che favorisce l'avvio dell'anno scolastico e volta ad evitare rallentamenti e problemi - ha osservato il Consigliere Simone Perron (Lega Vallée d'Aoste) -. Si sarebbe potuto intervenire con atti amministrativi anziché lanciarsi in una produzione normativa aggiuntiva. Un'azione che, più che concertata tra i componenti della maggioranza e quelli della minoranza che oggi hanno presentato il testo in qualità di relatori, sembra un derby tutto a sinistra. Comunque, poco importano le modalità, noi sosteniamo il supporto dato alle scuole e voteremo a favore della norma.»
Per il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Aldo Di Marco, «questo provvedimento dà soluzioni alle problematiche dell'alto numero di reggenze nelle scuole, che hanno determinato una situazione di criticità perché rappresentano quasi il 50% del totale complessivo. Ad oggi, non è nota la tempistica di svolgimento delle prove concorsuali per il reclutamento dei dirigenti scolastici: è quindi importante intervenire in maniera efficace attraverso la possibilità di chiedere l'esonero e il semi esonero dall'insegnamento per poter utilizzare il personale docente a supporto del dirigente scolastico. Un provvedimento temporaneo che consentirà di mantenere l'alto standard offerto dalle nostre scuole e favorirà il benessere del personale e degli studenti.»
L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha sottolineato che «il risultato finale di questo percorso normativo è il frutto di un confronto interessante fatto con i dirigenti scolastici e i sindacati sulla questione delle reggenze. Purtroppo, visti i ritardi da parte del Ministero nell'espletamento del concorso nazionale, dovremo aspettare il prossimo anno scolastico per inserire i vincitori nelle nuove sedi di assegnazione e per quest'anno siamo obbligati a ricorrere nuovamente alle reggenze. Il nuovo testo di Commissione vuole risponde al sovraccarico di responsabilità e di lavoro posti in capo ai dirigenti titolari e reggenti. Non sarebbe stato possibile intervenire sulla materia solo con atti amministrativi. Infatti, le risorse previste erano solo per quelle delle sedi a reggenza e non per quelle con titolarità e si è potuto modificare la situazione solo attraverso la scrittura di una norma. Il testo è degno di nota e accoglie le giuste richieste da parte di tutto il mondo della scuola.»
I lavori sono sospesi. Riprendono domani, mercoledì 24 luglio, alle ore 9.
SC-LT
Comunicato n° 422 del 24 luglio 2024
Question time sul toponimo di Breuil-Cervinia
Con un'interrogazione a risposta immediata presentata dal gruppo Rassemblement Valdôtain in apertura della seduta mattutina del Consiglio del 24 luglio 2024 è stata nuovamente trattata la questione del toponimo Breuil-Cervinia.
In particolare, il Capogruppo Stefano Aggravi ha voluto conoscere lo stato dell'iter intrapreso sulla denominazione della località di Valtournenche.
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha riferito che «a marzo 2024 la Struttura enti locali della Presidenza della Regione ha indicato al Comune di Valtournenche il percorso da seguire per modificare le denominazioni ufficializzate nel 2023, in particolare la località Breuil, motivando la richiesta di ri-denominazione. Ad aprile, il Consiglio comunale ha deliberato la richiesta di riavviare il procedimento di ridenominazione dei toponimi comunali, senza indicare però quelli da modificare né le motivazioni alla base della scelta diversa rispetto a quella precedentemente assunta. A inizio maggio, quindi, la Struttura regionale ha chiesto al Comune di Valtournenche di meglio specificare quello che non emergeva dalla delibera consiliare per dare seguito alla procedura.»
«Il Presidente ha chiarito che si tratta di una procedura che passa dalle strutture regionali - ha replicato il Capogruppo Aggravi -: il nostro intento era quello di capire il percorso, perché quanto sta avvenendo passa dal fatto che il cambio di denominazione ha generato una serie di problematiche.»
SC
Comunicato n° 423 del 24 luglio 2024
Question time sulla riapertura della ciclabile tra Aosta e la bassa Valle
La riapertura della pista ciclabile tra Aosta e la bassa Valle è stata trattata con un'interrogazione a risposta immediata illustrata dal gruppo Misto nella seduta consiliare del 24 luglio 2024.
Il Consigliere Claudio Restano ha segnalato che «a seguito dei danni causati dall'alluvione del 29 giugno scorso, è stato istituito il divieto di transito sul percorso ciclabile e sono state apposte transenne per impedire il passaggio che, però, vengono oltrepassate da parte di numerosi ciclisti, creando un certo allarme. Vorremmo conoscere le tempistiche per la riapertura della pista che oltre ad evitare l'utilizzo della strada statale da parte dei ciclisti, soprattutto in questo periodo di maggior traffico, offre un servizio turistico sportivo importante.»
«Eventi come quelli del 29 giugno necessitano di stabilire delle priorità - ha affermato l'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet -. La prima è l’incolumità dei cittadini a cui segue il ripristino delle infrastrutture dando la precedenza a quelle che soddisfano i bisogni primari della popolazione, poi quelli agricoli e produttivi e anche quelli ricreativi e turistici. Il percorso ciclabile ha subìto una serie di danni non trascurabili: le problematiche principali riguardano il comune di Saint-Marcel in corrispondenza della zona umida, con notevoli accumuli di materiale proveniente dalla Dora Baltea e dal torrente Saint-Marcel, e il comune di Chambave dove l’esondazione della Dora ha divelto alcuni tratti di asfalto. Le Amministrazioni comunali hanno ora demandato alle Unités Mont Emilius e Mont Cervin gli interventi di ripristino della pista per arrivare il prima possibile al suo corretto rispristino anche mediante la realizzazione di eventuali by-pass per le zone più critiche in cui saranno necessari interventi più consistenti.»
Il Consigliere Restano ha segnalato che «la zona da Aosta a Saint-Marcel, non necessita di grossi interventi e può essere pulita rapidamente. Con l'intervento della Regione, la situazione può essere risolta in tempi brevi, restituendo alla comunità e ai turisti un importante servizio.»
LT
Comunicato n° 424 del 24 luglio 2024
Interrogazione sulle acquisizioni di Cva Spa
Interrogazione sulle acquisizioni di Cva Spa
Con un'interrogazione del gruppo Progetto Civico Progressista, trattata nella seduta consiliare del 24 luglio 2024, è stato affrontato il tema dell'acquisizione delle società Eos Monte Rughe e Ven.sar da parte di Cva Eos.
In particolare, la Consigliera Chiara Minelli ha voluto conoscere «i vari passaggi attraverso i quali Cva Eos ha acquisito Eos Monte Rughe, società originariamente di proprietà della Ven.sar; se corrisponde al vero che, come riferito da "L'Unione Sarda" l'8 febbraio 2024, Cva Eos ha acquisito il 19% del capitale sociale di Ven.sar srl ad un prezzo di 3 milioni 990mila euro; quanto sono costate finora alla Società valdostana, interamente di proprietà della Regione, queste operazioni di acquisizione e se siano state completate; quali osservazioni sono state depositate sul progetto di campo eolico della Eos Monte Rughe nel corso della procedura di Valutazione di impatto ambientale al Ministero dell'ambiente.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha risposto che «Cva opera in un contesto altamente concorrenziale, oltre al fatto che come noto non è soggetta a direzione e coordinamento dell’Amministrazione regionale, per cui alcune informazioni possono riguardare patti di riservatezza con parti terze e la loro divulgazione potrebbe favorire dei concorrenti e arrecare danno a Cva stessa. Anche perché, ogni informazione fornita in questa Aula favorisce articoli di stampa. CVA si rende fin da subito disponibile ad affrontare l’argomento nella Commissione consiliare competente al fine di fornire in modo riservato tutte le informazioni necessarie a fugare qualsiasi dubbio o perplessità sulla questione, fermo restando che se qualcuno nutre dei dubbi sulla legittimità dell’operato della società è opportuno e doveroso che si rivolga alle autorità competenti.»
La Consigliera Minelli ha replicato: «Sui rapporti Regione-Cva, il Presidente continua ad insistere su di una tesi che non sta in piedi e di conseguenza non risponde alle domande: Cva non è una società privata, è una società pubblica, di proprietà al 100% della Regione tramite Finaosta. Che la Regione non eserciti il suo compito di indirizzo e di controllo, è ormai un fatto acquisito - come dimostra nelle sue dichiarazioni - ed è anche autolesionista perché così si priva la comunità valdostana di uno strumento fondamentale per la politica energetica e la transizione ecologica in Valle d'Aosta. A inizio luglio, il Consiglio regionale sardo ha varato una legge di moratoria di 18 mesi su tutti gli impianti che non sono stati ancora autorizzati: un'azione forte che produrrà delle resistenze, ma sarebbe il caso che la Regione Valle d'Aosta desse a Cva indicazioni di abbandonare un progetto che non è parte della sua mission e che sta portando avanti, in modo poco opportuno, in Sardegna, Regione autonoma come la nostra.»
SC
Comunicato n° 425 del 24 luglio 2024
Interrogazione sulla giornata di screening per le maculopatie
Nella seduta consiliare del 24 luglio 2024, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato un'interrogazione sulla riproposizione della giornata di screening gratuito per le maculopatie.
«È una malattia che determina una progressiva degenerazione della vista e nella nostra regione si stimano 12mila persone affette da questa patologia - ha spiegato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Il mese scorso si è svolta una giornata di screening gratuito a cui hanno partecipato ben 185 persone. A fronte di questa alta adesione, questa giornata ha evidenziato carenze nella programmazione costringendo tante persone a rinunciare al controllo. Chiediamo se sia stata prevista la riproposizione dello screening per andare incontro alle esigenze di chi non ha potuto partecipare e quali le criticità che hanno portato al sovrapporsi delle prenotazioni.»
«Visto il successo dell'iniziativa, ci stiamo già confrontando con l’Azienda Usl per ulteriori possibili momenti di prevenzione per la salute degli occhi - ha riferito l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. L’iniziativa del 14 giugno ha avuto, anzitutto, un obiettivo divulgativo e di sensibilizzazione sulla prevenzione e sull’importanza di rivolgersi al proprio medico curante, affinché possa prescrivere le opportune viste specialistiche, individuando precocemente la malattia. Questo permette di programmare gli accertamenti nei tempi dovuti e l'eventuale successiva presa in carico dei pazienti secondo il livello di gravità. La giornata di screening ha riscosso una partecipazione eccezionale tanto da dover ricorrere al "codometro" per la gestione dei flussi di utenza, risolvendo positivamente la situazione. Ero personalmente presente all'iniziativa e posso confermare che la partecipazione è stata numerosissima. Non era possibile effettuare prenotazioni per un’iniziativa divulgativa e gratuita finalizzata a non lasciare indietro nessuno: il ricorso alla prenotazione avrebbe fatto venire meno lo spirito inclusivo sotteso a questo tipo di manifestazioni.»
Il Capogruppo Manfrin ha accolto favorevolmente «la notizia del confronto con l'Usl per la riproposizione di giornate sulle malattie degli occhi», osservando che «se si organizzano delle visite di prevenzione, non si tratta di un evento divulgativo: screening, per definizione, significa prevenzione e sarebbe stato meglio organizzare le visite in altro modo, onde evitare le tensioni tra gli utenti che si sono verificate. Non credo che possa definirsi inclusiva la reazione spazientita di chi era in coda da ore e, alla fine, ha deciso di desistere.»
LT
Comunicato n° 426 del 24 luglio 2024
Interpellanza sul trasferimento di alcune materie di legislazione concorrente alla Regione
Con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 24 luglio 2024, è stata affrontata la questione del trasferimento di alcune materie di legislazione concorrente alla Regione.
Il Vicecapogruppo Erik Lavy ha segnalato che «a seguito della promulgazione della legge n. 86/2024 per l'attuazione dell'autonomia differenziata - che per qualsiasi autonomista è un'autentica vittoria -, alcuni Presidenti di Regione, Piemonte e Veneto in primis, hanno deciso di richiedere, tramite una trattativa con lo Stato, il trasferimento di nove delle ventitré materie di competenza concorrente. Si tratta di nove materie che non prevedono la determinazione dei Livelli essenziali delle prestazioni (i livelli che, secondo la legge, vanno garantiti in modo uniforme a livello nazionale). Come e quando intende procedere la Valle d'Aosta nei confronti dello Stato, visto che il trasferimento ad oggi avverrebbe tramite una norma di attuazione? Sappiamo che alcune di queste nove materie sono già in capo alla Regione, ma sarebbe interessante capire come intende agire il Governo.»
«La legge 86/2024, che nel testo originario stabiliva l’applicazione della clausola di maggior favore (di cui all’articolo 10 legge costituzionale n. 3 /2001) alle Regioni a Statuto speciale - ha ricordato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -, prevede ora l’estensione tout court anche a queste ultime dell’intera disciplina introdotta, compresa quella procedurale. Previsione che già crea alcune problematiche non di poco conto, intanto sull’applicabilità alle Autonomie speciali di questa disciplina, in quanto imporrebbe delle procedure di negoziazione diverse da quelle disciplinate costituzionalmente dai rispettivi Statuti e che, per quanto ci riguarda, si fonda sull’articolo 48bis dello Statuto e sulla Commissione paritetica.»
«Altro aspetto importante - ha aggiunto il Presidente - è l’analisi di queste nove materie che il Veneto e il Piemonte avrebbero già richiesto: protezione civile, previdenza complementare e integrativa, lavoro e vigilanza sugli ordini professionali, organizzazione della giustizia di pace, casse di risparmio e aziende di credito regionali, commercio con l’estero, enti di credito fondiario e agrario regionali, rapporti internazionali e con l’Ue, coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Intanto, bisogna capire quali materie non siano già attribuite alla Regione dallo Statuto e dalle successive norme di attuazione, ma non limitandosi alla loro enunciazione - anche perché è difficile individuare il perimetro di alcune di queste, come per esempio “il lavoro” o i “rapporti con l’Ue” - bensì alla luce della giurisprudenza costituzionale che negli anni le ha plasmate e interpretate. Una volta fatto questo, occorrerebbe poi decidere quali funzioni, afferenti a materie eventualmente non ancora attribuite, sia opportuno richiedere, ma non per partecipare ad una gara a chi ha più competenze, ma perché la Regione può esercitare quelle funzioni in maniera più efficiente per la comunità valdostana. Aspetti che devono essere chiariti prima di poter procedere. Ricordo poi che, nell'ambito della negoziazione in corso nel Tavolo tecnico-politico di concertazione tra le Autonomie speciali e il Ministero degli affari regionali e delle autonomie per la revisione dei punti comuni degli Statuti speciali, si sta lavorando in particolare sulla revisione dell’articolo 50 del nostro Statuto, per introdurre il principio dell’intesa nel procedimento di modifica dello Statuto speciale. Tale previsione, per la quale auspichiamo che il Ministero crei le condizioni per renderla vigente, costituirebbe la garanzia imprescindibile per intraprendere un percorso bilaterale tra Regione e Stato per definire nuovi margini di autonomia, comprese ulteriori materie o funzioni, che per quanto ci riguarda possono comunque essere già acquisite. Pertanto, la Regione prosegue nell’attento monitoraggio del percorso del “regionalismo differenziato” e sull’impatto dello stesso sulla nostra autonomia, con la cautela d’obbligo tenuto conto delle incertezze illustrate e del concreto rischio di confusione e di appiattimento dell’autonomia speciale, che si distingue per ragioni storiche, culturali, geografiche e sociali rispetto all’autonomia differenziata.»
«La confusione la creiamo noi - ha replicato il Vicecapogruppo Lavy -: è vero che sono fasi delicate da gestire, ma mi aspettavo che riguardo alle competenze in capo alla Regione ci fosse maggiore chiarezza. Questo è un treno in corsa e noi dobbiamo essere pronti a salirci sopra. Capire le competenze è il primo passo per richiederne di nuove. Bene che ci sia un tavolo di lavoro con il Ministro Calderoli per individuare gli strumenti di dialogo e superare lo strumento dell'articolo 48bis puntando sul principio dell'intesa. Le opportunità esistono e occorre sfruttare la nostra posizione di frontiera per lavorare, ad esempio, sul commercio internazionale. Io non vedo un rischio di appiattimento con le Regioni a Statuto ordinario: noi, da buoni autonomisti, dovremmo essere contenti che altre Regioni possano avere competenze in più, ma dobbiamo sfruttare anche noi le occasioni che derivano da queste disposizioni sull'autonomia differenziata per attualizzare le nostre competenze, averne di nuove e usarle meglio.»
SC
Comunicato n° 427 del 24 luglio 2024
Interpellanza sul sostegno alle attività economiche
Si è parlato delle possibilità di sostegno alle attività economiche interessate da interruzioni dell'attività durante operazioni programmate di messa in sicurezza del territorio con un'interpellanza del gruppo Rassemblement Valdôtain presentata nella seduta consiliare del 24 luglio 2024.
«La nostra regione, per la sua conformazione geografica e geologica, sarà sempre interessata dal rischio di eventi avversi, vuoi anche per gli effetti dell'evoluzione climatica - ha ricordato il Capogruppo Stefano Aggravi -. La messa in sicurezza del territorio è un elemento fondamentale che ha dei costi anche per le attività economiche. Pensiamo, ad esempio, a tutte quelle operazioni programmate di prevenzione da rischi e calamità (come quella effettuata al ghiacciaio di Planpincieux) che, in determinati periodi dell'anno, comportano delle chiusure, rendendo inaccessibile il territorio e interrompendo o limitando in maniera significativa le attività. Esistono strumenti normativi, fondi regionali, nazionali e comunitari che possono essere attivati in questi casi? Non ci sono solo i danni materiali: è stato condotto un monitoraggio sulle ricadute economiche negative che hanno interessato le attività coinvolte dall'attivazione dei programmi di chiusura? Chiediamo inoltre se il Governo, di concerto con gli enti locali, abbia pensato a definire uno strumento legislativo regionale di sostegno.»
«L’argomento è complesso e interessa vari strumenti normativi, fondi regionali, statali e comunitari - ha premesso il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. In Italia esistono vari canali che sono stati vagliati dagli Assessori competenti a seguito dell'alluvione dell0 scorso giugno: il Fondo di solidarietà nazionale (Fsn) per il settore agricolo, il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese e la possibilità di attivare la Cassa integrazione guadagni (Cig) per le aziende che devono sospendere o ridurre l'attività. Tra gli strumenti europei, vi è il Fondo di solidarietà dell'Unione europea (Fsue) che è stato preso in considerazione dai nostri uffici e sono già stati avviati i contatti con il Dipartimento di protezione civile, dato che i presupposti per l’accesso si sono purtroppo verificati: l’accesso al Fondo è infatti parametrato all’entità dei danni diretti rispetto al Pil regionale ovvero per la Valle d’Aosta ad un importo superiore a 71 milioni di euro di danni. Si può poi anche intervenire attraverso i fondi strutturali: Fesr e Fse da cui si possono ottenere risorse da finalizzare a questo tipo di sostegno che si occupa solo di danni materiali e diretti e non dei danni indiretti, come, ad esempio, le ricadute negative, per esempio, sul settore turismo e commercio oppure le perdite dovute all’interruzione dell’attività. Comunque, stiamo procedendo ad una stima dei danni e abbiamo avviato anche le interlocuzioni con le associazioni di categoria, come quelle degli albergatori e dei commercianti. È, però, riduttivo focalizzare l'attenzione sul rimborso in funzione della mancata possibilità di operare, serve invece fare un discorso più ampio che contempli l'affinamento delle tecniche di messa in sicurezza del territorio e di allertamento. In tutto questo gioca un ruolo essenziale la corretta divulgazione della cultura del rischio sia a chi vive i territori, sia a chi li frequenta per lavoro o per le sue vacanze. È importante cercare un percorso comunicativo corretto che si focalizzi sui rischi del territorio, su come affrontarli, senza fuorviare il pubblico e, soprattutto, evitando certe forme di allarmismo a cui abbiamo assistito in passato, generate dalla scarsa conoscenza del territorio e delle sue caratteristiche.»
«Chi si occupa di rischio sa che non si può eliminare, neanche quello d'impresa - ha replicato il Capogruppo Aggravi -. La comunicazione del rischio è quindi lo strumento da prediligere, in tutti i settori e questo vale anche per le attività economiche. Bisogna però intervenire anche sui fattori negativi legati ai rischi naturali incombenti sul nostro territorio che, se non gestiti al meglio possono condizionare negativamente le scelte di investimento degli imprenditori. In tutto ciò la comunicazione riveste un ruolo di fondamentale importanza per trasmettere le giuste informazioni, utili a superare la diffidenza dell'investitore e i timori dei potenziali turisti interessati al nostro territorio. Un'attività delicata e vitale che non può essere lasciata in balia delle speculazioni e dei sensazionalismi a cui abbiamo assistito in passato e che certo non hanno giovato all'immagine della Valle d'Aosta.»
LT
Comunicato n° 428 del 24 luglio 2024
Interpellanza sulle criticità della viabilità regionale
I disagi legati alla presenza di cantieri sulle principali vie di comunicazione valdostane sono stati oggetto di un'interpellanza illustrata dal gruppo Rassemblement Valdôtain nella seduta consiliare del 24 luglio 2024.
«Ci avviciniamo al mese di agosto con il conseguente aumento esponenziale di presenze turistiche - ha ricordato il Consigliere Diego Lucianaz -. Le principali vie di comunicazione necessitano di una serie di interventi: pensiamo ai lavori di ampliamento della Montjovetta che hanno comportato il blocco totale della viabilità sulla Statale 26 tra Montjovet e Saint-Vincent; ai lavori sul ponte che modifica la viabilità a Pont-Saint-Martin; al maxi cantiere che amplierà la carreggiata della Statale 26 tra Arnad e Bard su cui il Sindaco di Arnad si è espresso segnalando l'impossibilità di individuare percorsi alternativi sul territorio comunale. La Valle d'Aosta è stata seriamente interessata anche dalla chiusura del casello autostradale di Quincinetto e dal cantiere autostradale vicino a Santhià. Il tutto ci restituisce un quadro preoccupante su cui il Governo deve intervenire e a cui chiediamo: come intende affrontare, di concerto con le competenti istituzioni piemontesi e italiane queste criticità; quali interlocuzioni sono state avviate con i concessionari autostradali e dei due tunnel, al fine sia di scongiurare la presenza dei numerosi cantieri di lavoro nel periodo di forte presenza turistica, sia per l'eventuale passaggio gratuito sulla tratta autostradale nell'ipotesi di altre improvvise chiusure dell'unica via stradale percorribile fino a Quincinetto; quali progettualità sono allo studio per innovative soluzioni alle problematiche della viabilità regionale, anche in previsione di eventi calamitosi sempre più frequenti, come ad esempio tunnel stradali intervallivi o che ci colleghino con altre località delle valli confinanti.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha definito la questione «di importanza capitale per la Valle d’Aosta che coinvolge più soggetti e che ci vede impegnati quotidianamente in interlocuzioni con i gestori di strade, autostrade, trafori ed enti locali, anche in un'ottica di messa in sicurezza e di monitoraggio del territorio. Le società autostradali e Anas sono peraltro sollecitate in merito alla definizione dei cantieri a seconda dei periodi di pianificazione. Riguardo alla cantierizzazione di tratti di strada della Statale 26 all'altezza di Arvier-Leverogne, questa è stata oggetto di un'attenzione particolare: abbiamo fatto una richiesta ufficiale per l'attivazione di movieri in sostituzione dell'apparato semaforico che non è sufficiente per smaltire il traffico di questo periodo. La situazione di Arnad è monitorata costantemente con confronti periodici con Anas, cui abbiamo evidenziato la necessità di avviare i lavori dopo la pausa estiva. Ogni opera di infrastrutturazione del territorio necessita di interventi sul territorio: anche la messa a norma dei ponti è un'attività essenziale di ammodernamento per garantire la sicurezza della viabilità.»
«Il Piano regionale dei trasporti appena varato dalla Giunta - ha concluso il Presidente - potrà essere l'occasione per un confronto puntuale su queste tematiche, comprendendo anche il trasporto ferroviario, per cercare di individuare le soluzioni e rendere meno pesanti le varie situazioni che si presentano.»
«Il Presidente non mi ha risposto riguardo alle interlocuzioni con le autorità piemontesi e italiane - ha replicato il Consigliere Lucianaz -, ma apprezzo la risposta sincera. Mi limito a evidenziare che la digitalizzazione va bene, ma noi abbiamo bisogno che le nostre strade siano transitabili in maniera efficace, e non va meglio che nel passato.»
SC
Comunicato n° 429 del 24 luglio 2024
Interpellanza sulla fruizione dell'Area megalitica
L'Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans è stata nuovamente oggetto di dibattito in Consiglio con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta del 24 luglio 2024.
«Si tratta di un sito di grande importanza a livello europeo che ha comportato ingenti investimenti regionali negli anni - ha commentato il Consigliere Simone Perron -. Nonostante questo, la struttura non ha la visibilità che meriterebbe. Vorremmo sapere quante persone hanno visitato l'Area da novembre 2023 a giugno 2024 e se questo dato sia ritenuto soddisfacente e paragonabile a siti analoghi. E ancora: qual è stato il coinvolgimento delle scuole per la fruizione di un sito come questo, fondamentale per una coscienza storica e culturale della popolazione valdostana; quali sono gli intendimenti per aumentarne la fruizione in ottica turistica e didattica.»
L'Assessore ai beni e attività culturali, Jean-Pierre Guichardaz, ha affermato che l'Area «richiede un lavoro di riscoperta e di promozione nei confronti della comunità valdostana e di un pubblico più esteso. Stiamo parlando di uno dei siti più importanti in Europa che ha bisogno di attenzioni particolari. La Soprintendenza, sin da subito, ha offerto delle iniziative culturali destinate a pubblici diversi - da quello specialistico a quello più generico -, senza tralasciare le famiglie, il mondo scolastico e la sfera della disabilità - che sono state l’occasione per avvicinare target diversi e avviare un primo processo di riappropriazione anche da parte del pubblico valdostano dell’Area e del suo quartiere. Fin dall’apertura abbiamo cercato di coinvolgere le realtà culturali e commerciali della zona evitando una cesura con il contesto in favore di una collaborazione funzionale a rendere questo bene parte integrante della città. Una particolare attenzione è stata rivolta anche alle attività didattiche per le scuole di ogni ordine e grado. Gli studenti hanno potuto conoscere, osservando i bolli, i marchi impressi sulle numerose anfore e i gioielli, la vita quotidiana degli antichi Romani e, al contempo, approfondire il tema delle pratiche funerarie e del culto dei defunti. Tutte queste attività erano presenti nella circolare trasmessa alle scuole in occasione dell’inaugurazione dell’Area nel mese di novembre, periodo in cui molte istituzioni scolastiche avevano già definito l’offerta didattico-educativa dell’anno scolastico 2023-2024 e, quindi, le adesioni non sono state moltissime. Per ovviare al problema, quest’anno, la circolare è stata inviata nel mese di maggio, con l’indicazione dei laboratori didattici e dei contenuti disponibili per i singoli ordini scolastici. In occasione delle Journées de la Francophonie en Vallée d’Aoste 2024, sono state realizzate diverse visite in lingua francese, mentre in corso d’anno la stretta collaborazione tra la Soprintendenza per i beni culturali e la Sovraintendenza agli studi ha offerto occasioni di confronto su diverse tematiche e, a richiesta, vengono effettuate delle visite guidate in inglese.»
«Anche grazie a queste attività il numero dei visitatori dall’inaugurazione è intorno ai 13 mila 400, un numero ancora limitato rispetto al potenziale - ha proseguito Guichardaz -. Proprio in considerazione dell'unicità del sito e delle potenzialità di sviluppo di questa area archeologica coperta più grande d’Europa, è in corso di definizione un progetto di ripensamento della struttura operativa. Grazie anche alla variazione di bilancio approvata ieri si metterà in atto la riorganizzazione gestionale del sito: da un lato si vuole conferire un incarico esterno per valutare le modalità di un'eventuale esternalizzazione della gestione del sito e dall'altro si intende individuare un soggetto esterno con competenze in materia di gestione museale per il coordinamento della struttura temporanea da poco individuata per la gestione immediata dell'Area. L'attività di promozione e comunicazione è stata affidata a una professionista con esperienza pluriennale al museo egizio di Torino. Questa organizzazione temporanea dovrà traghettare l'Area fino alla sua futura gestione che non potrà continuare ad essere totalmente in gestione diretta della Regione.»
«È chiaro che, a differenza di Stonhenge, optando per il rigore scientifico e la fruizione dell'Area è più complessa - ha osservato il Consigliere Perron -. Dobbiamo comunque puntare ad avere dei numeri più grandi ampliando la platea di pubblico e valorizzando questa scelta. Guarderemo con interesse i futuri sviluppi, compresa l'attività di esternalizzazione del servizio della quale siamo stati resi edotti.»
LT
Comunicato n° 430 del 24 luglio 2024
Interpellanza sull'avvio dell'anno scolastico 2024-2025
Nella seduta consiliare del 24 luglio 2024, il gruppo Progetto Civico Progressista, con un'interpellanza, è tornato sulla tematica dell'avvio dell'anno scolastico 2024-2025.
La Capogruppo Erika Guichardaz ha segnalato che «sono in scadenza l'aggiornamento, il trasferimento e il nuovo inserimento del personale docente ed educativo delle graduatorie regionali delle supplenze. Chiediamo di conoscere le novità e le scadenze, conosciute ad oggi, rispetto all'avvio dell'anno scolastico.»
L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha specificato che «il decreto con i movimenti per la mobilità definitiva dei docenti assunti a tempo indeterminato è stato pubblicato il 17 giugno; le graduatorie provvisorie ad esaurimento (Gae) 2024-2026 diventeranno definitive entro la fine di questa settimana; l'ordinanza ministeriale sulle graduatorie regionali delle supplenze (Grs) è stata pubblicata solo il 20 maggio ed è stata poi prorogata, quindi presumibilmente, nella prima metà di agosto, saranno pubblicate le graduatorie definitive. Il 18 giugno è stato trasmesso alle istituzioni scolastiche l'elenco dei docenti a tempo indeterminato che hanno ottenuto il part time. Sull'organico, invece, stiamo ancora ricevendo dai vari dirigenti scolastici aggiornamenti e richieste ulteriori, la cui valutazione potrebbe far slittare la pubblicazione dell’organico di fatto, prevista per la fine di luglio. Sulla mobilità annuale, l'intesa tra Ministero e sindacati per prorogare le disposizioni del contratto collettivo nazionale integrativo è stata sottoscritta tardivamente, ma gli uffici regionali sono riusciti a predisporre il decreto di adeguamento per la proroga del Ccr integrativo: le domande di utilizzazione e di assegnazione provvisoria per l’anno scolastico 2024-2025 da parte del personale docente ed educativo sono state presentate a partire dall’11 luglio con termine fissato per il 24 luglio. Si spera così di recuperare un ritardo non imputabile alla Struttura regionale e di concludere le operazioni pubblicando i movimenti dei docenti nella prima metà del mese di agosto.»
«Le ultime operazioni previste ai fini dell’avvio dell’anno scolastico sono le assunzioni in ruolo e il conferimento delle supplenze, che potranno essere definite solo al termine delle operazioni precedentemente indicate - ha proseguito l'Assessore -. Le assunzioni in ruolo dovrebbero svolgersi, indicativamente, nella seconda metà del mese di agosto e subito dopo si procederà con il conferimento delle supplenze. Il 6 giugno scorso, il Ministro dell’istruzione ha firmato il decreto che disciplina le assunzioni a tempo indeterminato dei docenti per i posti di sostegno. Su 58 posti di sostegno messi a bando, ci sono stati solo 6 iscritti e un solo candidato ha superato le prove: quindi, la procedura straordinaria sarà necessariamente avviata anche nella nostra regione per coprire i posti vacanti con l’assunzione straordinaria di tutti i supplenti in possesso del titolo di specializzazione (Tfa). La procedura troverà attuazione non solo per quest’anno scolastico ma anche per il prossimo. Una procedura simile è stata già sperimentata con successo nelle assunzioni dell’anno scolastico 2023-2024, consentendo l’assunzione straordinaria diretta di 23 specializzati. Tengo a ringraziare gli uffici regionali per la loro capacità di lavoro e di reazione, che consente di stare al passo con i tempi del Ministero.»
«Dalle notizie e scadenze che ci ha fornito c'è da preoccuparsi rispetto all'avvio dell'anno scolastico - ha replicato la Capogruppo Erika Guichardaz -, perché avere la conclusione delle operazioni della mobilità dei docenti alla prima metà del mese di agosto vuol dire avere un grosso problema da gestire per l'assegnazione delle cattedre di ruolo, annuali e delle supplenze d'istituto. L'approvazione delle graduatorie del concorso per docenti delle secondarie solo questa settimana poi vuol dire aver fatto perdere loro il punteggio nelle graduatorie. Il quadro delineato rispetto ai posti di sostegno è molto preoccupante.»
SC
Comunicato n° 431 del 24 luglio 2024
Interpellanza sulla creazione di un centro di ricerca "Sport, montagna e salute"
Nella seduta consiliare del 24 luglio 2024, si è parlato della creazione di un centro di ricerca dedicato allo sport, montagna e salute, con un'interpellanza illustrata dal gruppo Misto.
«In più occasioni, il Governo regionale ha espresso la volontà di attrarre professionisti sanitari specializzati e instaurare collaborazioni strategiche finalizzate al miglioramento dei servizi sanitari rivolti alla popolazione - ha ricordato il Consigliere Claudio Restano -. Coniugare la realtà della nostra regione - quella con le più alte vette d'Europa! - con la possibilità di svolgere attività specifica di formazione, ricerca, prevenzione e cura di particolari patologie è una strada da percorrere per valorizzare la Valle d'Aosta. Per questo motivo, chiedo di sapere se, nell'ambito della realizzazione della nuova Università valdostana, della Maison de la Montagne, nonché degli interventi nell'area sportiva di Aosta e aggiungo dell'attività svolta dalla scuola Militare Alpina e dal Centro Sportivo Esercito, in considerazione delle peculiarità territoriali della nostra regione, si intenda investire anche nella creazione di un centro di ricerca "Sport, Montagna e Salute" sul modello di quello di Rovereto, anche in collaborazione con la Facoltà di medicina di Torino.»
«Il Direttore sanitario dell'Ausl ha condiviso le sue valutazioni e ritiene che, compatibilmente con le risorse disponibili, questa attività possa essere presa in carico e sviluppata in maniera competente dall'ambulatorio di medicina di montagna dell'Azienda sanitaria che ha già svolto nel corso degli ultimi anni numerosi progetti di ricerca - ha riferito l'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz -. Certamente la collaborazione con le facoltà di medicina universitarie sarebbe auspicabile e potrebbe favorire la competenza del personale sanitario locale rendendo, contestualmente, la regione un polo attrattivo per i professionisti. All'interno dell'Usl esiste da tempo un Centro di medicina della montagna che svolge principalmente attività clinica ma anche di ricerca e formazione in collaborazione con varie università italiane (tra cui Verona e il centro di Rovereto) e centri di ricerca (principalmente Cnr ed Eurac di Bolzano). L'attività clinica e l'esperienza sul campo dei medici aostani è riconosciuta in tutta Italia e anche all'estero grazie alla possibilità di valutare sul terreno e in ospedale le patologie tipiche della montagna: poche altre regioni possiedono contesti montani con altitudini simili alle nostre. Esiste poi anche una rete transalpina francofona con Chamonix e Sion che ha sviluppato numerosi progetti transfrontalieri sulla medicina di montagna e la telemedicina in ambiente difficile. Tutta questa attività ha trovato capitalizzazione nel gruppo di progetto "Medicina di montagna e Assessorato sanità, salute e politiche sociali". Sicuramente l'attività attuale potrà essere implementata in ulteriori reti di ricerca e formazione per le quali è indispensabile appoggiarsi a realtà accademiche riconosciute. Tre medici già da anni sono docenti di medicina di montagna nel corso di perfezionamento in medicina di montagna dell'Università di Padova (unico a livello nazionale) e nel Master internazionale di medicina ed emergenza in montagna dell'Università dell'Insubria (unico master Europe sull'argomento), che tiene una settimana delle lezioni teorico-pratiche presso la Fondazione Montagna Sicura di Courmayeur in collaborazione anche con il Soccorso Alpino Valdostano e l'Unione valdostana Guide di alta montagna.»
«Per quanto invece concerne il settore di mia competenza, il Piano triennale di sviluppo dell'Università della Valle d'Aosta, deliberato a dicembre 2023, prevede studi di fattibilità per l'avvio di nuovi percorsi di studio come la laurea triennale in Innovazione sociale, comunicazione e nuove tecnologie, quella in Scienze dell'educazione e la specialistica in "Geological risk & Climate change"- ha proseguito Guichardaz -. In futuro, valutare altri percorsi di studio inerenti il tema potrebbe indubbiamente rispondere alle esigenze del territorio e posizionare l'UniVdA come un polo di eccellenza nella ricerca e nella formazione in ambiti cruciali per il benessere delle comunità montane. Considerando che i corsi di laurea in Scienze e tecniche psicologiche e in Economia e management hanno già sviluppato competenze specifiche sui temi della montagna e della salute, il nuovo centro di ricerca potrebbe beneficiare di queste competenze esistenti e creare sinergie utili per promuovere ulteriormente lo studio e la ricerca in questi settori.»
«Eravamo interessati a conoscere la posizione politica del Governo su questa tematica e non solo quanto viene fatto ad oggi dall'Ausl della Valle d'Aosta - ha commentato il Consigliere Restano -. Sappiamo dell'esistenza dell'ambulatorio di medicina di montagna dell'Usl che offre un servizio al pubblico limitato a due pomeriggi per due ore a settimana e del Servizio di medicina dello sport. Il ragionamento che volevamo stimolare era focalizzato sull'attrattività del territorio rispetto alle professioni sanitarie sulla formazione, la ricerca e le consulenze. Con le risorse che abbiamo oggi, possiamo permetterci la realizzazione di un centro di ricerca e fare un salto di qualità. Fa sorridere sapere che i valdostani vanno a fare i test di valutazione funzionale a Rovereto.»
LT
Comunicato n° 432 del 24 luglio 2024
Interpellanza sulla creazione di un percorso universitario in ambito idrogeologico
Nella seduta consiliare del 24 luglio 2024, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato un'interpellanza riguardante l'attivazione di un corso universitario in ambito idrogeologico all'Università della Valle d'Aosta.
«Tra gli obiettivi didattici strategici indicati nella delibera del Consiglio dell'Università figura quello di sviluppare l'offerta formativa anche in relazione alle necessità del territorio. Inoltre, nel Piano triennale di sviluppo 2024-2026 si parla di una laurea magistrale in ambito "Geological risk & Climate change"- ha sottolineato il Consigliere Luca Distort -. Vorremmo conoscere l'intenzione del Consiglio di amministrazione di UniVdA sull'attuazione di un percorso didattico che affronti le discipline in ambito idrogeologico, in coerenza con le caratteristiche specifiche del territorio valdostano; o in alternativa, quali siano le intenzioni del Governo sull'applicazione di questi indirizzi. Sarebbe un'occasione per caratterizzare fortemente e rendere più attrattiva la nostra Università: la Valle d'Aosta, contraddistinta dalla presenza di tutte le condizioni di rischio idrogeologico, ha la potenzialità di proporsi come territorio sperimentale e di studio diretto dell'intera disciplina in questo campo.»
L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha sottolineato che «gli ultimi eventi alluvionali e il tema del cambiamento climatico ci portano sempre più alla consapevolezza che i temi prioritari siano quelli dell'assetto del territorio e della sua salvaguardia. Rispetto al corso di laurea in ambito "Geological risk & Climate change", la scelta di inserirlo nel Piano di sviluppo 2024-2026 è stata fatta proprio dal Consiglio dell'Università valutando le potenzialità didattico, cooperative e pratiche offerte dal contesto territoriale, alla quale si sono riunite le esigenze di professionalità che emergono dal territorio e le richieste di fabbisogni. I recenti eventi hanno peraltro dimostrato, anche per come il sistema Regione ha saputo rispondere, che esistono tutte le basi per attivare un corso di studi che sposi appieno la parte teorica con quella pratica, facendo del Polo universitario valdostano un centro di competenza che possa attrarre ricercatori e studenti anche dall'estero. L'UniVdA sta compiendo i passaggi procedurali, che necessitano di base di un partenariato con un'altra università che abbia già attivato questo tipo di corso: sono state avviate interlocuzioni con Milano Bicocca e la sua fattibilità sarà oggetto nel prossimo CdA in programma per venerdì 26 luglio.»
Il Consigliere Distort si è detto «confortato perché l'Assessore ha risposto parzialmente alle aspettative dell'interpellanza. È chiaro che una classe politica che ha la responsabilità di governare un territorio, deve saper governare anche le proprie fragilità, le quali possono diventare punti di forza. Rispettando l'autonomia dell'ateneo, mi auguro che ci sia la volontà di indirizzare l'UniVdA in questa direzione. Essere territorio sperimentale significa accogliere delle professionalità accademiche di alto livello. Altri atenei sono strutturati dal punto di vista organizzativo, ma noi abbiamo un territorio che è la dimostrazione plastica di come si può realizzare un collegamento immediato e diretto con un'attività puramente didattica: i nostri supporti didattici sono il nostro territorio. Saremmo un'eccellenza che può farci diventare un polo di riferimento a livello internazionale.»
SC
Comunicato n° 433 del 24 luglio 2024
Interpellanza sul divieto di transito alla mobilità pesante sulla tratta autostradale Ivrea/Santhià
Nella seduta consiliare del 24 luglio 2024, il gruppo Forza Italia ha presentato un'interpellanza sul divieto di transito a determinate tipologie di veicoli, in vigore dal 17 gennaio scorso fino al 31 luglio, sulla tratta autostradale Ivrea/Santhià.
«Siamo già intervenuti con iniziative consiliari sulla decisione di vietare il transito ai mezzi con massa superiore a 3.5t, autobus e veicoli con larghezza superiore a 2.40m su questo tratto autostradale - ha ricordato il Capogruppo Pierluigi Marquis -. Oltre a creare un significativo pregiudizio per la mobilità pesante e per gli autobus da e per la nostra regione, allungando di molto i tempi di viaggio, le ditte di autotrasporti valdostane che utilizzano questa linea per lavoro stanno subendo un pesante danno economico. Pare che la situazione andrà per le lunghe: si parla addirittura di vari anni. Anche le società partecipate stanno subendo delle perdite: da gennaio a fine maggio, i pedaggi del tunnel del Monte Bianco sono calati di 20mila e 700 passaggi di mezzi pesanti. A questo si aggiungano i mancati proventi di Rav e Sav e l'indotto collegato come quello dei distributori di carburante, dei ristoranti e delle altre attività economiche. Ricordo che la controllante della società concessionaria della bretella di Santhià è la stessa della società che gestisce il traforo del Fréjus: il traffico viene dunque spostato verso questa direttrice senza danni per l'azionista. Interpelliamo il Governo per sapere se, a partire dal 1° agosto, sia prevista la riammissione alla circolazione dei mezzi interdetti e se si stia valutando la possibilità di riconoscere dei ristori agli autotrasportatori.»
«Il tunnel del Monte bianco è forse quello più gravato dal mancato passaggio di automezzi pesanti e ci siamo già confrontati con la società per avviare delle iniziative - ha commentato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. Sicuramente il Fréjus si vede destinatario del passaggio di più mezzi con un conseguente guadagno economico ma deve anche scontare le esternalità negative legate all'aumento del traffico, che si ripercuotono sul territorio e su tutta la sua popolazione. L'ordinanza del 19 luglio scorso di Ativa, che non era stata comunicata direttamente alla Regione, prolunga le limitazioni del percorso almeno fino a fine anno. Con l'Assessore Bertschy abbiamo già programmato per la prossima settimana un incontro con il Presidente di Ativa per verificare la situazione e avere informazioni più puntuali.»
Il Capogruppo Marquis ha definito la situazione «preoccupante e complessa: si parla di rifare entrambi i viadotti e, ad oggi, non c'è un progetto di variante della strada per la viabilità alternativa che consenta di dismettere un viadotto per volta. È sicuramente importante avere le informazioni sotto il profilo tecnico ma non bisogna neanche sottovalutare la condizione di disagio che stanno vivendo gli operatori economici della regione che va calcolato e ristorato in qualche maniera. Stiamo parlando di decine di milioni di danni che non riguardano solo gli autotrasporti ma anche l'indotto turistico. Con simili difficoltà logistiche, molti turisti che arrivano con gli autobus potrebbero decidere di rivolgersi a località più accessibili, a sfavore della Valle. Una situazione di estrema emergenza che deve essere affrontata con tempestività e attenzione.»
LT
Comunicato n° 434 del 24 luglio 2024
Interpellanza sul sottopasso ferroviario Verrès Issogne
Nella seduta consiliare del 24 luglio 2024 è stata affrontata la questione del sottopassaggio ferroviario sulla strada regionale tra Verrès e Issogne, con un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste,
Il Consigliere Christian Ganis ha parlato di «una struttura che presenta numerose criticità e che, in caso di forti piogge, si allaga completamente diventando pericolosa per chi la attraversa, così come è successo a fine giugno scorso. Vorremmo sapere se il Governo abbia intenzione di inserire anche questo sottopasso tra i lavori di manutenzione delle opere già presenti lungo il tratto ferroviario interessato dall'elettrificazione.»
L'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, ha evidenziato che «la rigidità con la quale vengono impostati i programmi di investimento non lasciano molto spazio a ulteriori iniziative, anche se giuste e sensate come questa. Da più parti, stanno arrivando segnalazioni riguardo a nuovi interventi, ma il progetto è diventato esecutivo, comprende dei finanziamenti dal Pnrr e diventa difficile inserirsi: noi porteremo comunque a Rfi le varie proposte, sapendo però che non vogliamo ritardare l'esecuzione delle opere. Segnaleremo quindi il tema posto dal collega, ma senza avere troppe aspettative, anche perché si tratta di un intervento importante che andrebbe prima verificato in termini di fattibilità.»
«Siamo consapevoli che il progetto di Rfi sia in itinere - ha replicato il Consigliere Ganis -, ma volevamo comunque sensibilizzare il Governo su questa annosa problematica, confidando anche nell'attenzione che l'Assessore pone alle questioni. Ci auguriamo che si possa trovare una soluzione alternativa.»
I lavori sono sospesi. Riprendono domani, giovedì 25 luglio, alle ore 9.
SC
Comunicato n° 435 del 25 luglio 2024
Interpellanza sulla rete ecologica regionale
La rete ecologica regionale è stata oggetto di un'interpellanza del gruppo Rassemblement Valdôtain presentata nella seduta consiliare del 24 luglio 2024.
«L'art. 14 della legge omnibus recentemente approvata dal Consiglio ha modificato la legge comunitaria del 2007 (n. 8/2007) introducendo un articolo dedicato alla "rete ecologica regionale" - ha spiegato il Consigliere Dino Planaz -. Vorremmo sapere: quali sono gli effetti pratici e operativi conseguenti all'introduzione di queste disposizioni; se quanto introdotto dall'articolo 14 avrà effetti sulla revisione del Piano territoriale paesistico regionale e sulle procedure di varianti sostanziali di Piani regolatori comunali. Quali saranno gli effetti sulla versione definitiva del Piano di tutela delle acque e quando sarà adottato?»
L'Assessore al territorio e ambiente, Davide Sapinet, ha spiegato che «la rete ecologica regionale contribuisce alla tutela dell’ambiente naturale e al contrasto degli effetti dei cambiamenti climatici con ricadute positive sulla conservazione della biodiversità. I Comuni non dovranno affidare incarichi professionali per adeguare i loro Piani regolatori perché, una volta approvata, la rete sarà parte integrante del Piano regolatore generale comunale. Questa rappresenterà anche un importante elemento delle linee metodologiche di indirizzo del processo di revisione del Piano territoriale paesistico, per una pianificazione coerente con la componente natura e biodiversità. La norma relativa alla rete ecologica non introduce nuovi obblighi a carico dei Comuni di aggiornamento dei Piani regolatori ma, da quando sarà approvata dalla Giunta, tutte le varianti urbanistiche dovranno risultare coerenti con essa tramite la procedura di verifica di assoggettabilità alla Valutazione ambientale strategica.»
«Le reti fluviali, così come i laghi e le zone umide, costituiscono un elemento chiave della rete ecologica regionale - ha proseguito Sapinet -. Il Piano di tutela delle acque rappresenta un ulteriore strumento per assicurare la corretta connettività ecologica a scala locale e a livello transregionale. Sia il Pta vigente, sia la versione di aggiornamento, tengono in conto la necessità di tutelare le aree limitrofe ai corsi d’acqua. Gli uffici stanno procedendo ad aggiornare i testi del Piano già presentati in Commissione, sia con le osservazioni formulate dai Consiglieri, sia con i numerosi adeguamenti normativi. Come da impegno preso anche nell’approvazione di un ordine del giorno, saremo in Commissione prima della pausa estiva, probabilmente già la prossima settimana, per condividere il documento definitivo e illustrare le modifiche apportate. Successivamente prevediamo di avviare l’aggiornamento della procedura di valutazione ambientale strategica sui nuovi testi e di procedere con l’approvazione da parte della Giunta. Con l’avvio della procedura di approvazione da parte del Consiglio regionale a novembre l'iter dovrebbe concludersi auspicabilmente con l’inizio del prossimo anno.»
«Volevamo approfondire meglio la portata di questo documento che va a sommarsi a una legge già vigente - ha replicato il Consigliere Planaz -. È giusto tutelare l'ambiente, la flora, la fauna e più in generale la biodiversità ma bisogna anche prestare attenzione alle esigenze della popolazione, alle necessità di chi vive e opera quotidianamente all'interno di questi ecosistemi. Vigileremo sull'applicazione dei contenuti del testo auspicando che, se del caso, si possano apportare i giusti correttivi.»
LT
Comunicato n° 436 del 25 luglio 2024
Interpellanza sulle tempistiche per le visite psicologiche
Con un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 25 luglio 2024, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha chiesto informazioni in merito alle tempistiche per le visite psicologiche.
«Ci è stato segnalato che i tempi di accesso a questo tipo di prestazioni sono decisamente lunghi - ha affermato il Vicecapogruppo Dennis Brunod -. Abbiamo avuto notizia di una persona che ha atteso un mese per poter effettuare il primo colloquio (triage) e la seconda visita (dove si individua il percorso da seguire), prenotata a giugno, è stata fissata al prossimo dicembre. La Valle d'Aosta è al primo posto per il numero di suicidi e si è attivata realizzando una serie di campagne di sensibilizzazione ma, oltre a questi progetti, avete l'intenzione di ridurre il più possibile le visite per il triage e per le successive prescrizioni di percorsi psicologici? Con quali modalità e tempistiche?»
«Il fenomeno dei suicidi è estremamente complesso, coinvolge svariate figure professionali e non può essere associato in via semplicistica ai tempi di attesa per le visite psicologiche - ha premesso l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. Le necessità di visite urgenti trovano sempre risposta nei tempi previsti: l’accesso alla Psicologia avviene dopo un triage che orienta la presa in carico del paziente secondo criteri di priorità e il dirigente psicologo definisce l'urgenza o meno della presa in carico. Se non si identifica l’urgenza, il paziente viene preso in carico secondo le classi di priorità previste dal Piano nazionale delle liste di attesa. Per fornire risposte più puntuali sulle tempistiche che intercorrono tra la richiesta espressa nella prescrizione e l’effettiva presa in carico, si rendono necessari elementi valutativi che attengono alle singole situazioni.»
«Insieme all'Azienda Usl siamo impegnati su più fronti nel contenere il disagio che purtroppo negli ultimi anni è aumentato soprattutto tra i più giovani, con un conseguente aumento della domanda di prestazioni psicologiche e dei tempi di attesa - ha segnalato Marzi -. Il Servizio di psicologia dell'Ausl, che conta 42 psicologi offre, già dal 2023, maggiore possibilità di prenotazione delle visite, su ogni giornata, sia per la sede di Aosta che a Châtillon. Stiamo poi anche sviluppando con l'Azienda sanitaria la sperimentazione della psicologia di base sul territorio per intercettare e contrastare precocemente i disturbi psicologici della popolazione, limitandone gli aggravamenti e gli accessi al pronto soccorso. Nei casi urgenti, le risposte sono sempre assicurate nel rispetto dei tempi del codice di priorità urgente, entro le 72 ore, grazie all’attività del nucleo degli psicologi dell’emergenza, svolta in ambulatorio anche in orario notturno. È possibile accedere in ambulatorio tramite richiesta del medico di base, dello psichiatra, del medico specialista, o del pediatra di libera scelta. Altra attività importante è il servizio di psicologia territoriale adulti che si occupa della presa in carico degli utenti a partire dai 17 anni e da 16 anni per i pazienti con disabilità. I primi accedono al servizio attraverso: il triage, per chi non è mai stato in carico al servizio o che, dimesso dal servizio da più di un anno, presenta un riacutizzarsi del disagio psichico; l’invio interno, per i pazienti presi direttamente in carico senza passare dal triage, su richiesta dei servizi di psichiatria, neuropsichiatria infantile, del nucleo psicologi dell’emergenza, del servizio di protezione e tutela dei minori, delle assistenti sociali. Se nel corso del triage, o nella presa in carico territoriale, viene definito il carattere di urgenza, al paziente è data la possibilità di accedere a visita urgente psichiatrica o al pronto soccorso.»
«Il tema dei suicidi è molto delicato ed è necessario lavorare al meglio per ridurre i disagi legati anche ai tempi di attesa per le visite - ha replicato il Vicecapogruppo Dennis Brunod -. Il fatto che sul nostro territorio siano in attività 42 psicologi dell'Ausl è significativo del livello di disagio che stiamo vivendo. I casi di urgenza vengono presi in carico in tempi brevi ma cosa succede a quelli che, ritenuti inizialmente non urgenti, in attesa della seconda visita vanno degenerando? Le conseguenze possono essere molto gravi e questo merita una riflessione a parte.»
LT
Comunicato n° 437 del 25 luglio 2024
Interpellanza sulle liste d'attesa per esami e visite specialistiche
Le liste d'attesa per esami e visite specialistiche sono state al centro di un'interpellanza illustrata dal gruppo Forza Italia nella seduta consiliare del 25 luglio 2024.
«Siamo più volte intervenuti su questo tema, sollecitando anche la riapertura delle liste di galleggiamento - ha spiegato il Consigliere Mauro Baccega -. I valdostani che si trovano confrontati con le interminabili liste d'attesa, restituiscono rimandi indignati, malgrado le risorse impegnate e i continui annunci della Giunta: la sanità pare davvero allo sbando, senza un governo né una programmazione delle urgenze. Noi avevamo individuato nella gestione delle agende e nel monitoraggio dei tempi d'attesa tutta la drammaticità della situazione. L'Assessore ritiene che, così come organizzato ora, il sistema possa funzionare? Che cosa pensate di fare per rimediare a una situazione che, ormai, è diventata una fonte di insofferenza da parte della popolazione valdostana?»
L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha evidenziato che «le liste d’attesa sono il problema sanitario principale percepito dalla nostra comunità. La soluzione a questo problema non c’è! C’è una continua e quotidiana battaglia per risolvere il problema delle liste di attesa ma ad oggi, con il numero di soldati che abbiamo in campo, questa battaglia non la si può vincere. Al momento, per vincere questo confronto possiamo solo resistere, sperando che le forze in campo (medici, infermieri, oss) a loro volta resistano, e confidando che un po' alla volta aumentino.».
Ha quindi specificato che «nel 2019 quando il collega Baccega presidiava questo Assessorato e l’emergenza Covid non era ancora comparsa, i tempi di attesa già erano difficili (peraltro, nel 2023, per alcuni settori i tempi sono addirittura migliorati). Questo per ribadire quanto la problematica sia datata e complessa, e non certo risolvibile con soluzioni prese al momento: il problema è infatti legato sostanzialmente alla penuria di medici ed esisterà sino a che a livello nazionale non si individueranno percorsi veramente utili a reperire queste figure. Da anni siamo impegnati a bandire numerosi concorsi, realizzando convenzionamenti e perseguendo collaborazioni con altre realtà regionali. Proprio perché il fenomeno coinvolge pesantemente l’intero territorio italiano, incluse le regioni tradizionalmente più virtuose, il Governo ha emanato il decreto-legge 73/2024 sulle liste di attesa e sulla garanzia delle prestazioni. Decreto che ha generato un forte confronto tra il Governo nazionale e tutte le Regioni, che ritengono che il decreto non intervenga concretamente sulla reale causa a monte del problema, cioè la forte carenza di figure professionali, su cui poco possono le Regioni stesse, ma si limiti ad istituire un Organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria, con il solo effetto di superare le Regioni dal loro ruolo istituzionale verso le Aziende sanitarie. Come Valle d’Aosta ci si è impegnati, insieme alle altre Regioni, in particolare a quelle autonome, per richiedere apposita clausola di salvaguardia, che è stata accolta.»
«Parallelamente, insieme all’Usl, continuiamo a lavorare su molti fronti - ha proseguito l'Assessore -. L'Azienda consapevole della complessità del fenomeno, sta definendo una nuova modalità di gestione dei codici di priorità delle visite. Stiamo inoltre continuando ad attivare appositi accordi con strutture private accreditate e a ricercare dirigenti medici di altre Asl disponibili alla copertura di turni. Ad oggi, le liste di galleggiamento aperte che registrano le maggiori attese sono quelle di dermatologia, neurologia, gastroenterologia e odontoiatria. Riguardo ai percorsi di tutela, sperimentali ancora su tutto il territorio nazionale ma confermati anche dal decreto-legge 73, l’Azienda Usl continua a garantire l’erogazione delle prestazioni richieste, sia attraverso l’utilizzo dell’attività libero-professionale intramuraria, sia delle prestazioni aggiuntive, sia avvalendosi del sistema del privato accreditato. I percorsi di tutela sono attualmente in fase di riorganizzazione anche in base all'evoluzione della disciplina in materia contenuta nel Dl 73: proprio per questo è corretto e responsabile spiegare ai cittadini che è opportuno, al momento, astenersi dal decidere in autonomia percorsi di visita legati ad aspettative di conseguente rimborso, in assenza di disposizioni che disciplinino le casistiche ammissibili a rimborso e le relative modalità. Come si sa bene, il problema delle liste di attesa esiste da tempo ed è stato poi solo aggravato in conseguenza dell’emergenza sanitaria in tutto il territorio nazionale. A maggior ragione in Valle, dove per il fatto di avere un solo ospedale non possiamo avere vasi comunicanti. Non possiamo, insomma, spostare le truppe da una provincia ad un’altra o da un ospedale ad un altro, perché ne abbiamo uno solo.»
«Questo non è un dibattito tra chi è stato Assessore e chi lo è oggi - ha replicato il Consigliere Baccega -. Noi come Forza Italia abbiamo fatto delle proposte per la gestione delle agende, ma l'Assessore non risponde: ci state lavorando? Allora ditelo in Consiglio. L'Assessore la mette sul politico, ma qui il problema non è la politica, è l'organizzazione del servizio sanitario. Abbiamo caricato di soldi la sanità come non mai, ma le risposte ai cittadini non arrivano. A livello nazionale, il Governo di centro destra sta dando delle risposte: mettiamo in campo tutte le opportunità possibili e cerchiamo di migliorare la situazione, perché i cittadini non ne possono più.»
SC
Comunicato n° 438 del 25 luglio 2024
Interpellanze sul sistema informativo Trackcare
Nella seduta del 25 luglio 2024, è stata affrontata la questione del funzionamento del sistema informativo Trackcare in uso all'ospedale Parini, con due interpellanze discusse congiuntamente a firma dei gruppi Lega Vallée d'Aoste e Forza Italia.
«Risulta che questo nuovo applicativo del sistema informativo ospedaliero presenti numerose criticità dovute alle difficoltà di inserimento dei dati e di ricevere adeguato supporto tecnico, con conseguente perdita di tempo a discapito dell'attività clinica e amministrativa - ha riferito il Consigliere Paolo Sammaritani (Lega VdA) -. Sono già state avviate azioni per porre rimedio a queste problematiche e quali sono? L'Assessorato o l'Azienda Usl hanno intenzione di avviare azioni per valutare l'esistenza di inadempimenti contrattuali in relazione alla fornitura e gestione di questo prodotto?»
«Questo nuovo software, definito da chi lo sta utilizzando "lento, inadeguato, ridondante, macchinoso, disordinato e poco funzionale" è davvero conforme alle esigenze dell'Ausl e del Parini? - ha aggiunto il Consigliere Mauro Baccega (FI) -. Trackcare rappresenterà un momento di arricchimento del Fascicolo sanitario elettronico con tutte le informazioni sulla salute dei cittadini e con una maggiore facilità di consultazione e di accesso? Sono state prese in considerazione esperienze di altri partner che utilizzano lo stesso software?»
«La versione aggiornata “Trakcare Italy Edition 2023” è installata in vari enti del Servizio sanitario nazionale come il Policlinico Gemelli di Roma, eccellenza a livello mondiale, che recentemente ha ricevuto un prestigioso riconoscimento internazionale per la qualità e la sicurezza dell'assistenza sanitaria e rappresenta un riferimento rassicurante per l'utilizzo di questo software - ha sottolineato l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. Si tratta di un prodotto all'avanguardia certificato presso il Dipartimento per la trasformazione digitale e, quindi, i documenti che genera sono conformi a quanto previsto dalle regole di interoperabilità per il Fascicolo sanitario elettronico. Rispetto alla precedente versione, il progetto permette la gestione di un numero crescente di tipologie di nuovi documenti, presentando quindi tutti i presupposti per arricchire il Fse con tutte le informazioni. L'obiettivo dell'Assessorato è quello di mantenere la gestione del Fse a livello regionale senza per forza dover fare ricorso a servizi e strumenti centralizzati. A questo scopo abbiamo coinvolto Inva nei lavori del Comitato di pilotaggio regionale che intrattiene rapporti e confronti diretti con il Dipartimento nazionale per la trasformazione digitale.»
«Siamo consapevoli che il passaggio al nuovo software sta arrecando disagi, come sempre accade quando cambia un sistema così importante e l’Azienda Usl monitora giornalmente le varie questioni che vengono segnalate, chiedendo al fornitore rapidi interventi - ha commentato Marzi -. Allo stabilizzarsi delle segnalazioni sarà avviata una fase di ulteriore adattamento del sistema che, grazie alla collaborazione del personale sanitario coinvolto, sarà reso pienamente conforme. Inoltre, l’Ausl ha predisposto specifiche azioni per ridurre e far fronte a eventi inattesi, rilevando le segnalazioni attraverso specifici incontri di coordinamento con i referenti dei vari percorsi clinici e potenziando le attività di assistenza, anche con lo svolgimento di riunioni giornaliere nelle quali le segnalazioni sono analizzate insieme al fornitore, per la definizione delle priorità e tempistiche di intervento. Sono stati strutturati dei percorsi di formazione del personale con presenza di operatori di supporto in loco e, ora, è in corso una formazione a distanza, partita nel 2021, per migliorare l’utilizzo del software, evidenziandone i vantaggi e illustrandone le potenzialità come dispositivo medicale. È stata poi anche rafforzata la collaborazione tra l'Azienda sanitaria e la società Inva nell’assistenza sul Sistema informativo ospedaliero, attraverso l’incremento del personale. Per potenziare le attività di presidio e assistenza nella gestione delle richieste di intervento, è inoltre in corso l’incremento di personale, e si svolgono verifiche sulla corretta configurazione del centralino di smistamento delle chiamate e l’analisi del corretto dimensionamento dei flussi.»
Sul rispetto degli adempimenti contrattuali, l'Assessore alla sanità ha informato che «l’Ausl sta procedendo con le opportune verifiche. Il monitoraggio sulla fornitura del servizio viene effettuato dalle strutture e dai responsabili competenti secondo la normativa per l'esecuzione degli appalti. Si tratta di un'attività complessa che prevede il coinvolgimento del Direttore operativo, del Direttore esecuzione contratto e del Responsabile unico di progetto. A seguito delle segnalazioni ricevute, in particolare con riferimento ai temi della formazione e della gestione delle chiamate, i responsabili hanno avviato richiesta formale al fornitore per avere evidenza che le azioni intraprese siano coerenti con gli adempimenti contrattuali.»
Il Consigliere Sammaritani, soddisfatto solo in parte dalla risposta, ha evidenziato che «se si compra un prodotto di questa importanza, con una spesa di oltre 5 milioni di euro, bisogna sapere che cosa si sta acquistando e come utilizzare il prodotto. Certo, sulla carta il sistema promette tanto ma non si può pensare di demandare la sperimentazione al personale. Il prodotto deve essere acquistato "chiavi in mano", funzionante e pronto all'utilizzo, in modo da non compromettere e ritardare l'azione del personale ospedaliero nello svolgimento dei suoi veri compiti e che, invece oggi, deve passare molto e troppo tempo al computer. E allora non possiamo che domandarci: di chi è la responsabilità di questa situazione? Di chi ha voluto questo prodotto, di chi ha deciso di farlo partire troppo in fretta? I risultati sono sotto gli occhi di tutti e qualcuno deve dare le risposte alle domande che tutti si stanno facendo.»
Il Consigliere Baccega ha sottolineato che le risposte date ai suoi quesiti non sono sufficienti: «La preoccupazione è forte sia in ambito ospedaliero che sul territorio. Il nuovo Trackcare non funziona e sta mettendo fortemente in difficoltà tutto il sistema sanitario: le liste di attesa e le vecchie cartelle cliniche dei pazienti non si vedono, lo stesso vale per le terapie mediche e la lista sarebbe ancora lunga. Questo investimento è un vero insuccesso.»
LT
Comunicato n° 439 del 25 luglio 2024
Interpellanza sulle case appartamenti vacanze e locazioni brevi
Nella seduta del 25 luglio 2024, con un'interpellanza, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha posto l'attenzione sulle case appartamenti per vacanze e gli affitti brevi.
«La norma regionale che disciplina le strutture ricettive extralberghiere (n. 11/1996) prevede che la superficie delle case appartamenti per vacanze (Cav) sia di almeno 24 mq per una capienza fino a tre posti letto e di 32mq per quattro posti letto, mentre il decreto ministeriale 5 luglio 1975 - nel quale rientra la disciplina delle locazioni brevi (l.r. n. 11/2023) - individua la superficie minima di una unità abitativa per una persona in 28 mq (monolocale) e non inferiore ai 38 mq per due - ha evidenziato la Consigliera Raffaella Foudraz -. Le locazioni brevi non rientrano quindi nella disciplina prevista per le Cav e non possono beneficiare dei requisiti più vantaggiosi previsti dalla normativa urbanistica del 1998. Ci sembra che vi sia una evidente disparità. La Regione è al corrente di questa problematica e come intende intervenire?»
L'Assessore al turismo, Giulio Grosjacques, ha specificato che «le case appartamenti per vacanze non esercitano semplici attività di locazione, ma sono strutture ricettive: si tratta di una delle tipologie individuate dalla legge regionale 11/1996 che disciplina appunto le strutture ricettive extralberghiere. Le locazioni brevi per finalità turistiche invece sono tipiche locazioni di appartamenti o porzioni di essi per finalità turistiche, che non riguardano le strutture ricettive ma le civili abitazioni. Le due attività hanno un'organizzazione diversa, possono fornire servizi diversi, sono autorizzate con procedimenti differenti e comportano responsabilità e controlli diversi. Siamo consapevoli che le strutture ricettive hanno parametri dimensionali e di capienza diversi da quelli delle civili abitazioni. In qualche caso alcuni utenti lo hanno rilevato e ne sono state spiegate le ragioni, a seguito delle quali l'utente ha manifestato l'intenzione di impostare un utilizzo diverso dei propri appartamenti ed avviare un'attività ricettiva di Cav. Negli ultimi mesi abbiamo assistito in effetti ad una crescita significativa delle Cav: nel primo semestre del 2024 sono state avviate 20 nuove Cav, per un totale di 234 posti letto; inoltre nello stesso periodo 24 Cav già esistenti hanno incrementato i loro posti letto, essenzialmente aggiungendo una o più nuove unità abitative.»
L'Assessore ha poi evidenziato che «la Regione non ha potere legislativo in materia di requisiti igienico-sanitari dei locali di abitazione: per questo motivo non ha definito dei parametri dimensionali e di capacità per le locazioni di alloggi ad uso turistico (si noti che la l.r. 11/2023 non ne individua) e non ha quindi la possibilità né l'intenzione di modificarli. La Regione ha invece competenza legislativa primaria in materia di "industria alberghiera" e di turismo, e quindi ha potuto definire specifici parametri per le Cav, così come ha fatto per gli alberghi e le altre attività ricettive. Allineare i requisiti delle strutture ricettive a quelli previsti dallo Stato per le abitazioni costituirebbe una rinuncia all'autonomia della Regione e si andrebbe a penalizzare un intero settore: non c'è quindi l'intenzione di parificare, in termini di superfici e di posti letto, le Cav alle locazioni turistiche. Rilevo, infine, riguardo ai requisiti igienico-sanitari dei locali di abitazione - previsti dal decreto ministeriale del 1975 - che è previsto da tempo un aggiornamento, che potrebbe portare ad un avvicinamento alla disciplina regionale delle Cav, ma ad oggi non è ancora stato approvato. Una modifica, seppur parziale, è stata introdotta da un decreto convertito in legge proprio ieri dal Senato: è prevista una modifica dei parametri per quanto riguarda le superfici minime per i monolocali che passano da 28 a 20 metri quadrati per una persona e da 38 a 28 metri per due. Monolocali che sono presenti in grande quantità sul mercato degli affitti brevi in Valle. Tuttavia, questo decreto non si applica automaticamente nella nostra regione in quanto tratta la materia urbanistica sulla quale abbiamo competenza primaria. Saranno fatte nel prossimo periodo le opportune valutazioni per l'eventuale recepimento in tutto o in parte di questo decreto.»
La Consigliera Foudraz ha replicato che «il nostro obiettivo non è quello di penalizzare le Cav bensì quello di parificare i requisiti delle Cav con quelli degli affitti brevi, secondo la nostra visione imprenditoriale. Il fatto è che noi ipotizziamo un modello di locazione breve che intenda occuparsi esclusivamente di locazione ad uso turistico. Nei casi in cui un soggetto sceglie liberamente questo tipo di utilizzo deve poter essere messo nelle condizioni di poter seguire questa sua intenzione in modo parificato alle Cav, precisando che questa intenzione di uso esclusivo nella destinazione turistica potrebbe essere formalizzata con l'istituzione di un vincolo di destinazione urbanistica opportunamente registrato. Noi vorremmo poter dare una risposta a questo tipo di modello. Prendo atto della risposta ricevuta, ma il nostro lavoro proseguirà in quella direzione perché il nostro gruppo ha a cuore una visione imprenditoriale di spettro decisamente più ampio.»
Il Consigliere Luca Distort ha aggiunto: «Questo è un organismo politico: la politica deve decidere se subire la normativa o indirizzarla, perché il mercato cambia molto velocemente e si formano dei nuovi modelli ai quali l'Amministrazione deve dare gli strumenti opportuni.»
SC
Comunicato n° 440 del 25 luglio 2024
Approvata una mozione. Conclusi i lavori del Consiglio
Nella seduta pomeridiana del 25 luglio 2024, il Consiglio Valle ha esaminato nove mozioni, di cui una approvata, quattro respinte e quattro ritirate.
Mozione approvata
- Presa in carico famiglie per tutela salute fuori Valle
L'Assemblea ha approvato all'unanimità una mozione del gruppo Forza Italia, così come emendata in accordo con l'Assessore alla sanità, che impegna il Governo a verificare, entro 90 giorni, insieme alla Direzione medica di presidio dell'Ausl, gli effetti prodotti dalla delibera di Giunta n. 825/2023 (con la quale sono stati integrati i livelli di assistenza aggiuntivi regionali) ad un anno dalla sua adozione, al fine di valutarne l'efficacia e approfondire le ulteriori necessità di presa in carico e di accompagnamento organizzativo delle famiglie che si trovano costrette a rivolgersi fuori Valle per la tutela della salute dei propri cari.
Il Capogruppo Pierluigi Marquis ha spiegato che «la delibera 825 dà una prima risposta al sostegno delle persone affette da endometriosi attraverso l'esenzione della compartecipazione alla spesa per le terapie farmacologiche oltre che il rimborso delle spese di viaggio e di soggiorno ai soggetti che necessitano di particolare assistenza sanitaria fuori Valle. Tuttavia la questione non può essere risolta solo con il riconoscimento di contributi parziali: le famiglie in queste situazioni si trovano in grosse difficoltà e occorre affrontare anche la loro presa in carico.»
L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha evidenziato che «il lavoro politico che ci ha portato alla delibera 825 del 2023 sulla presa in carico a livello regionale delle difficoltà per le famiglie che si devono recare fuori Valle per sostenere i propri cari era già stato una assoluta novità per la sanità valdostana. A distanza di un anno assumersi la responsabilità di verificare le scelte fatte e di mettersi a disposizione per migliorare il lavoro fatto rende ancora più evidente la sensibilità che debba essere rivolta al tema.»
Mozioni respinte
- Revisione Statuto speciale
Con una mozione, respinta con voti 18 voti di astensione (UV, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (Lega VdA, RV, PCP, FI, GM), il gruppo Progetto Civico Progressista voleva impegnare il Governo a richiedere alla professoressa Barbara Randazzo - nominata dalla Giunta in qualità di sua rappresentante al tavolo tecnico istituito dalle Regioni a Statuto speciale per l'elaborazione delle revisioni statutarie - una bozza del disegno di legge costituzionale aggiornata o, in alternativa, una nota con l'indicazione degli articoli dello Statuto speciale valdostano su cui si sta ragionando.
«Il disegno di legge in questione prevede importanti revisioni ai cinque Statuti speciali, compreso quello valdostano - ha osservato la Consigliera Chiara Minelli -. Attendere il testo definitivo e esprimersi quando tutto sarà già stato concordato, ha poco senso e non rispetta il ruolo del Consiglio stesso. Bisogna poter visionare la bozza nella fase preparatoria per capire dove stiamo andando e per esprimere delle valutazioni. Ricordiamo infatti che l'organo politico che rappresenta la Valle d'Aosta è il Consiglio, mentre la Giunta è un organo esecutivo. È quindi il Consiglio che deve dare gli indirizzi, soprattutto se si parla di revisione dello Statuto.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha ricordato che «durante l'incontro in Commissione nel mese di maggio scorso è stato illustrato il lavoro svolto dal tavolo tecnico politico che ha visto le cinque Regioni a Statuto speciale confrontarsi con il Ministero. L'iter è stato scisso in due parti: una comune improntata sul principio di intesa e su quello di esclusività da parte regionale su certe materie, in cui si effettueranno anche degli aggiustamenti tecnici sulle tematiche relative ai singoli Statuti che richiedono un aggiornamento di alcuni articoli ormai datati. La seconda parte, invece, prevede un contraddittorio vis-à-vis tra ogni Regione con il Ministero per l'assegnazione di ulteriori attribuzioni. Siamo ancora nella prima fase che deve trovare una chiusura politica per sdoganare il testo definitivo di legge che poi approderà nei singoli Consigli regionali.»
- Autonomia differenziata
Il gruppo Progetto Civico Progressista voleva impegnare il Governo ad avviare le iniziative necessarie ad aderire al costituendo coordinamento delle Regioni al fine di condividere un testo unitario per la promozione del referendum sull'abrogazione della legge sull'autonomia differenziata. L'iniziativa è stata respinta con il solo voto favorevole delle proponenti, 9 voti contrari (Lega VdA, FI) e 23 astensioni (UV, FP-PD, PlA, SA, RV, GM).
«La legge sull'autonomia differenziata non può non essere affrontata dalla nostra Regione perché questa riforma non solo mette a rischio l'unità del Paese, ma può avere forti ripercussioni anche sulla nostra autonomia speciale perché di fatto di fatto, incoraggia la frammentazione delle competenze e dei divari economico sociali - ha affermato la Capogruppo Erika Guichardaz -. L'autonomia, invece, va coniugata con il senso di responsabilità e di solidarietà e vari Consigli regionali hanno manifestato la loro contrarietà su questa norma con la presentazione di deliberazioni per la richiesta di referendum abrogativo.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha voluto sottolineare «che la Valle d'Aosta deve posizionarsi in una situazione di estrema attenzione: il provvedimento di legge sull'autonomia differenziata ha situazioni di difficile lettura - soprattutto rispetto ad uno Statuto come il nostro - che dovranno essere verificate e valutate con attenzione. Il meccanismo deve essere ancora affinato ma, soprattutto, questo percorso deve anche permetterci di portare all'acquisizione da parte della nostra Regione di punti di forza che fino ad oggi non sono ancora stati sanciti dallo Statuto. Abbiamo un tavolo aperto con le altre Speciali e crediamo che il perseguimento del principio dell'intesa potrebbe valorizzare la nostra posizione e rafforzare il nostro Statuto. Il leale confronto con l'Amministrazione statale ci può garantire un percorso finalizzato a rafforzare e a sostenere la nostra specialità. La maggioranza sta lavorando per portare dei benefici alla nostra comunità e sta operando al di là delle mere posizioni partitiche.»
- Tunnel Cogne/Acque Fredde
"Avviare uno studio di pre-fattibilità relativo alla trasformazione del tunnel minerario Cogne/Acque Fredde, con gli opportuni interventi tecnici e le necessarie dotazioni tecnologiche, allo scopo di realizzare un'infrastruttura veicolare permanente, alternativa all'accessibilità fornita dalla strada regionale n. 47." Era l'impegno contenuto in una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste, che è stata respinta con 2 voti contrari (PCP), 18 voti di astensione (UV, FP-PD, PlA, SA) e 14 a favore (Lega VdA, RV, FI, GM).
Il Consigliere Luca Distort ha ricordato che «l'isolamento di Cogne non può risolversi solo con il trasferimento di persone ma occorre studiare una soluzione che garantisca il transito veicolare oltre al mantenimento dei servizi elettrici e di connessione di Cogne, durante eventi meteo avversi. L'intervento di rifunzionalizzazione sistematica della galleria che collega questo comune ad Acque Fredde, trasformandola in un tunnel carrabile sarebbe una soluzione funzionale e definitiva, anche in caso di eventi meteorologici estremi. Per altro il tunnel potrebbe ospitare anche un'adeguata sezione di cunicolo tecnologico. Lo spirito della nostra mozione è quello di aprire un'indagine conoscitiva preliminare, per verificare la sua fattibilità: per scegliere occorre conoscere.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha chiesto il ritiro della mozione, evidenziando che «ogni volontà politica deve in primis seguire un percorso amministrativo: per tutelarci da questo punto di vista, vorrei che approfittassimo del Piano regionale dei trasporti per approfondire e cercare di capire se questa proposta possa essere inserita in un iter programmatorio. Diamoci del tempo per esaminare questa tematica, facendolo a bocce ferme. Credo poi che una necessità di approfondimento rafforzata dal fatto che l'abbandono dell'utilizzo della strada regionale 47 per l'alternativa galleria del Drinc non terrebbe conto della necessità di garantire la viabilità stradale alle frazioni di Aymavilles che si trovano a monte del ponte di Chevril lungo la 47 per Cogne, aspetto non trascurabile e del quale la mozione non tiene conto.»
- Raddoppio dei binari Chivasso/Aosta
L'invito, formulato dal gruppo Forza Italia, a definire con Rfi e con la Regione Piemonte una progettualità sulla tratta ferroviaria Chivasso/Aosta di raddoppio selettivo dei binari per garantire il collegamento tra il capoluogo valdostano e Torino in tempi consoni e coerenti con quelli che si impiegano sul resto della rete nazionale sulle stesse estese chilometriche, è stato respinto con 20 astensioni (UV, FP-PD, PlA, SA, PCP) e 14 voti a favore (Lega VdA, RV, FI, GM).
«I lavori, finanziati nell'ambito del Pnrr, per l'elettrificazione della tratta Ivrea/Aosta stanno determinando un disagio non indifferente agli utenti - ha osservato il Capogruppo Pierluigi Marquis - e, al termine dei tre anni previsti, non vi sarà alcuna riduzione dei tempi di percorrenza. Serve operare un raddoppio selettivo dei binari nella tratta tra Chivasso e Ivrea e su quella valdostana che potrebbe essere fatto contestualmente all'elettrificazione, evitando così di dover nuovamente chiudere la ferrovia al completamento dei lavori. Se ne è prospettata la possibilità, ma non è stato definito nulla. Bisogna attivarsi tempestivamente: ormai le distanze non si definiscono più in chilometri ma in tempo di percorrenza.»
L'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, chiedendo il ritiro della mozione, ha informato l'Aula che «il lavoro è in corso e possiamo mettere a disposizione ampia documentazione sull’argomento. Stiamo collaborando con le forze politiche che sono al governo in Piemonte, a Roma e, insieme all’Assessore Gabusi, siamo al lavoro per promuovere la fase due e nuovi investimenti. Già a marzo 2023 ho scritto personalmente a Rfi per richiedere di attivare il progetto di potenziamento della ferrovia, ottenendo un riscontro positivo da parte dei vertici della Rete ferroviaria italiana che ha dato disponibilità all’avvio del tavolo tecnico che è attivo e sta svolgendo un lavoro di valutazione e analisi degli ulteriori interventi di potenziamento della linea ferroviaria Chivasso/Ivrea/Aosta. Il gruppo si è riunito varie volte ed è già stata proposta una bozza di accordo di programma che porterà Rfi a realizzare una progettazione sui tempi e costi per arrivare al raddoppio della linea e risolvere una serie di altri temi da noi sollevati. Siamo dunque pienamente operativi e intendiamo promuovere alla riapertura della linea ferroviaria nel 2027, migliori servizi e anche nuovi collegamenti come quello con Milano.»
Ritirate quattro mozioni: una di Forza Italia sulla Casa da gioco di Saint-Vincent; una di Rassemblement Valdôtain riguardante la manutenzione della rete sentieristica una di PCP sul condominio dell'Arco d'Augusto; una di Lega VdA sull'organizzazione in Valle di una iniziativa analoga a Modena skipass.
I lavori sono conclusi. Il Consiglio Valle si riunirà nuovamente mercoledì 18 e giovedì 19 settembre 2024.
SC-LT