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Riunione del Consiglio regionale del 19 e 20 giugno 2024

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Comunicato n° 331 del 12 giugno 2024
Il Consiglio si riunisce il 19 e 20 giugno

 

Il Consiglio Valle è convocato in via ordinaria mercoledì 19 e giovedì 20 giugno 2024, a partire dalle ore 9, per discutere un ordine del giorno composto di 58 oggetti, di cui 20 rinviati dalla scorsa adunanza.

L'Assemblea tratterà quindici interrogazioni, di cui sei del gruppo Lega Vallée d'Aoste: valutazioni sulla richiesta del Provveditorato regionale di Torino di distaccare personale alla Casa circondariale di Brissogne; insegnamento immersivo in lingua francese nelle istituzioni scolastiche; regolarità dei disboscamenti in località Kirriaz a Morgex; situazione degli impianti sportivi inutilizzati ed eventuali ristrutturazioni o modifiche di destinazione d'uso; soluzioni per garantire un parcheggio per biciclette all'interno dell'ospedale Parini; soluzione alternativa all'inaccessibilità per lavori del piano terra del poliambulatorio di Morgex.

Con un'interrogazione il gruppo Misto chiede notizie sull'utilizzo di personale docente per il supporto alle scuole autonome per l'anno scolastico 2024-2025.

Sei le interrogazioni presentate dal gruppo Progetto Civico Progressista: interventi dell'elisoccorso diurno e notturno ed eventuali criticità; richieste di contributo per l'acquisto di veicoli elettrici; esito dei monitoraggi sulle attività sospese in ambito di ricoveri programmati e di prestazioni specialistiche ambulatoriali e diagnostica; revisione della legge regionale sugli interventi di prevenzione e contrasto alla violenza di genere; situazione del personale infermieristico delle microcomunità di Doues e Roisan; stato dell'arte del riconoscimento della Carta europea della disabilità per l'accesso ai servizi regionali.

Il gruppo Rassemblement Valdôtain ha depositato due interrogazioni: la prima si occupa delle eventuali limitazioni o chiusure dei collegamenti stradali tra Ivrea e Montjovet; la seconda riguarda le ripercussioni sul sistema sanitario regionale a seguito dell'applicazione della nuova normativa sulle liste di attesa.

Delle trentadue interpellanze iscritte, cinque sono del gruppo Forza Italia: promozione di un incontro tra la Società stabile Ems e la Casinò de la Vallée per lo sviluppo del settore del poker; impatto dell'iniziativa Cva Smart Energy per l'efficientamento energetico delle strutture ricettive sul territorio e sul mercato delle costruzioni; interlocuzioni tra l'Assessorato regionale beni e attività culturali e il Comune di Aosta per l'organizzazione di iniziative culturali; posizionamento di una stazione per le comunicazioni a Gignod; funzionalità delle stampanti emettitrici dei titoli di viaggio su alcuni autobus del trasporto pubblico locale.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrerà dodici interpellanze: intendimenti sulla sede dell'Istituto per ragionieri e geometri a Châtillon; attivazione presso l'UniVdA di percorsi abilitanti all'insegnamento per le scuole secondarie di primo e secondo grado; contromisure per contrastare la violenza giovanile; motivazioni delle modalità di affidamento di lavori di manutenzione straordinaria e per l'efficientamento energetico di beni del patrimonio Arer; situazione strutturale del ponte di Issogne e intendimenti per la completa riapertura al traffico; prosecuzione della pista ciclo-pedonale Sarre/Pontey; revisione della legge regionale sulla tutela degli animali da affezione (n. 37/2010); sostegno legale gratuito per le vittime che si rivolgono al Centro antiviolenza; soluzioni per contrastare il problema del calo demografico nella regione; promozione del "Percorso tutela"; realizzazione di una struttura di primo soccorso in connessione con l'ospedale di comunità di Verrès; retribuzione media e mancanza di personale nel settore alberghiero.

Sono tre le interpellanze del gruppo Misto: stato dell'arte della realizzazione di piazzole accessibili alle persone con disabilità presso la riserva di pesca del comune di Valpelline; autorizzazione alla navigazione nelle acque delle riserve di pesca; interventi per l'omologazione del campo di atletica Tesolin per le competizioni internazionali.

Il gruppo Progetto Civico Progressista ha presentato sette interpellanze regolamentazione degli accessi al colle del Nivolet nel periodo estivo; intenzioni del Governo in merito all'esternalizzazione del servizio antincendio aeroportuale; realizzazione da parte della "Eos Monte Rughe srl" di un parco eolico in Sardegna; sviluppo della produzione di energia elettrica da fotovoltaico con particolare riferimento al ruolo delle Comunità energetiche rinnovabili; progetto di adduzione di acqua a servizio del comprensorio di Gressan tramite la galleria del Drinc; revisione della legge regionale sulla prevenzione e contrasto alla violenza di genere (n. 4/2013); garanzie previste dall'Ausl per evitare alle donne che richiedono l'interruzione volontaria di gravidanza il contatto con personale obiettore di coscienza.

Sono cinque le interpellanze del gruppo Rassemblement Valdôtain: promozione della brochure "Agricult 2024" nell'ambito della promozione turistica regionale; studio sulla creazione di nuovi invasi su aree naturali per il controllo delle piene e lo stoccaggio di acqua nei periodi di siccità; ampliamento del campo di golf di Brissogne; verifica dell'ubicazione dei locali adibiti al servizio di continuità assistenziale; assetto organizzativo dei servizi dei consultori per quanto concerne il coinvolgimento delle associazioni e dei volontari.

Delle sei mozioni (di cui quattro rinviate dalla scorsa adunanza), una è del gruppo Misto e riguarda l'istituzione della Consulta regionale della mobilità ciclistica, mentre una è a firma congiunta dei gruppi Misto e Rassemblement Valdôtain per chiedere la realizzazione di una campagna di comunicazione e promozione sulle riserve di pesca.

Infine, sono quattro le mozioni del gruppo Lega Vallée d'Aoste: sostegno, tramite i Parlamentari valdostani, alla proposta di legge per l'abrogazione della legge dello Stato sull'uso delle bandiere (n. 22/1998); istituzione di sportelli di ascolto e orientamento per i caregiver di persone affette da malattie cronico-degenerative; impegno a programmare un'audizione in Commissione dell'Assessore competente e dei rappresentanti delle associazioni di categoria per affrontare il tema della desertificazione commerciale; valutazioni sul mantenimento dell'art. 4 della legge regionale sulle locazioni brevi (n. 11/2023), a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 94/2024.

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile l'App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung e per dispositivi Apple quali ad esempio Apple TV, iPhone, iPad e Mac (l'App Store Apple contiene l'elenco completo delle compatibilità). Consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore."

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio.

LT

 

 

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Comunicato n° 340 del 17 giugno 2024
Consiglio del 19 e 20 giugno: iscritti sette punti all'ordine del giorno suppletivo

 

L'ordine del giorno del Consiglio Valle, convocato mercoledì 19 e giovedì 20 giugno 2024, è stato integrato da sette punti.

Per quanto riguarda l'attività legislativa, l'Aula sarà chiamata ad esaminare il disegno di legge di manutenzione dell'ordinamento regionale per il 2024, sul quale relaziona il Consigliere Roberto Rosaire (UV) e sul quale le cinque Commissioni consiliari hanno espresso parere favorevole a maggioranza. È stata invece iscritta per decorrenza termini una proposta di legge sul suicidio medicalmente assistito.

Sono state presentate cinque interrogazioni a risposta immediata. Due riguardano il sistema educativo: il gruppo Misto chiede notizie dell'applicazione all'autonomia scolastica valdostana del modello di educazione e istruzione dalla nascita a sei anni; il gruppo Progetto Civico Progressista vuole conoscere le scadenze e le novità rispetto all'avvio dell'anno scolastico 2024-2025. Il gruppo Rassemblement Valdôtain interroga il Governo sullo stato dei cantieri per la realizzazione dell'elettrificazione della tratta ferroviaria Aosta/Ivrea. Il question time del gruppo Forza Italia riguarda la gestione della vendita degli immobili di proprietà comunale denominati "Villette ex impiegati Cogne", mentre al centro dell'iniziativa del gruppo Lega Vallée d'Aoste vi sono le procedure di presa in carico dei pazienti pediatrici all'ospedale Beauregard.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi sessantacinque oggetti.

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed è altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile l'App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung e per dispositivi Apple quali ad esempio Apple TV, iPhone, iPad e Mac (l'App Store Apple contiene l'elenco completo delle compatibilità).

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio.

SC

 

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Comunicato n° 342 del 19 giugno 2024
Les travaux du Conseil des 19 et 20 juin ont commencé

Le Conseil de la Vallée, convoqué aujourd'hui, mercredi 19, et demain, jeudi 20 juin 2024, pour examiner un ordre du jour composé de 65 points, s'est ouvert en mémoire de deux figures fondamentales de l'histoire du Tour Cycliste Vallée d'Aoste, Nino Ramires et Vasco Sarto, disparus à quelques jours d'intervalle.

Dans le cadre des communications du Président de l'Assemblée, le Chef de groupe AV-VdAU, Albert Chatrian, a informé que «à partir de la prochaine séance du Conseil de la Vallée, nous donnerons vie à un nouveau groupe composé de 11 Conseillers, sous le symbole de l’Union Valdôtaine. C’est une autre étape importante du parcours de recomposition de l’aire autonomiste, sanctionné par le Congrès extraordinaire de dimanche 16 juin. Avec la formation du nouveau groupe, qui va ultérieurement simplifier le cadre politique, la majorité régionale se trouvera renforcée dans son action administrative, grâce au partage du même projet politique. Un projet qui souhaite réaliser les aspirations de notre communauté à l’autogouvernement et à la pleine valorisation du Statut d’autonomie.»

 

SC

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Comunicato n° 343 del 19 giugno 2024
Approvata la legge di manutenzione dell'ordinamento regionale per il 2024

Nella seduta del 19 giugno 2024, il Consiglio Valle ha approvato, con 19 voti a favore (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e 16 astensioni (Lega VdA, RV, PCP, FI, GM), il disegno di legge di manutenzione dell'ordinamento regionale per il 2024 (legge "omnibus").

Sul testo è stato approvato un emendamento della quinta Commissione, mentre sono stati respinti cinque emendamenti del gruppo Progetto Civico Progressista.

Il provvedimento, composto di ventotto articoli e presentato dalla Giunta regionale il 22 maggio, è stato illustrato in Aula dal Consigliere Roberto Rosaire (UV) a nome delle cinque Commissioni consiliari che ne hanno esaminato gli articoli di competenza. «Con questo disegno di legge non si muta radicalmente la disciplina legislativa vigente - ha detto Rosaire - ma si apportano le modifiche necessarie a migliorare la comprensione del testo o a coniugare le varie leggi con le nuove normative cui sono collegate. Tra gli altri, si ricordano gli articoli che definiscono le procedure amministrative per l'approvazione della "Rete ecologica nazionale" e per la sua attuazione (istituita con legge 8/2007); la possibilità per gli enti pubblici dipendenti dalla Regione, le società controllate, le associazioni, le fondazioni e i consorzi di avvalersi della società Inva e della Stazione unica appaltante per l'acquisizione di servizi e forniture e per l'affidamento dei lavori; la soppressione del requisito della cittadinanza italiana o europea per l'accesso ai mutui agevolati per il recupero di fabbricati situati nei centri di specifiche zone del Piano regolatore comunale a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 53/2024; l'ampliamento della fascia di età dei destinatari degli interventi previsti dalla legge regionale in materia di politiche giovanili, compresa tra i 14 e i 35 anni (e non più solo fino ai 29 anni).»

Il dibattito in Aula

Parlando della competenza di riscossione coattiva degli enti locali prevista dall'articolo 2, il Capogruppo di Rassemblement Valdôtain, Stefano Aggravi, si è detto «perplesso sulle modifiche che vengono apportate di volta in volta all'impianto normativo: a forza di piccole modifiche si rischia che il disegno complessivo vada perso. Anche l'articolo 5, che modifica le modalità di accesso all'albo dei Segretari comunali desta più di un interrogativo: si fa resuscitare un comma abrogato con una precedente legge che entra in contrasto con quella attuale. Quale applicazione pratica avrà un testo normativo che prevede che all'albo si accede mediante concorso-corso e, da oggi, in poi sarà affiancato da un'altra disposizione che prevede l'accesso solo tramite concorso per esami? Non comprendiamo fino in fondo la finalità di questo articolo che non voteremo.»

«Ancora una volta si ha fretta di portare in Aula un testo di legge e alla mia richiesta di ulteriori approfondimenti in Commissione si vota contro - ha osservato la Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz -: non si capisce il perché, ma è di tutta evidenza che si continua ad intervenire in materia contrattuale senza condividere le scelte con i sindacati, così come si continua a modificare a piccoli pezzi la legge 54 del 1998, e le sue derivazioni, riguardante gli enti locali, sulla base delle singole richieste che arrivano dal Celva: modifiche che snaturano la legge iniziale e di cui non si intravede una visione complessiva per il futuro. La reintroduzione poi di un comma della l.r. 46/1998, abrogato con la legge 22/2023, riguardante l'accesso all'albo dei segretari crea un corto circuito su chi può accedere. Un ennesimo pasticcio legato alla fretta.» Ha quindi illustrato cinque emendamenti del suo gruppo: riscossione coattiva, contratti e segretari comunali.

Rispetto alla riscossione coattiva, il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha sottolineato che «la norma in discussione è stata redatta per dare risposte concrete alle esigenze rappresentate dai Comuni. In merito all'adeguamento della legge regionale n. 6 del 2014 nei mesi passati, tramite un confronto tra il gruppo di lavoro della prima Commissione consiliare e gli uffici della Presidenza della Regione, è stato predisposto un elenco di argomenti di confronto con gli enti locali da condividere con gli stessi. Al momento è ancora in corso l'approfondimento delle tematiche più sensibili e rilevanti per i Comuni che sono ancora in una fase di vaglio interno agli enti locali stessi prima di diventare tema di confronto per addivenire a una proposta che sarà messa a disposizione della Commissione competente. Sulla questione dei segretari comunali si ribadisce la necessità di rispristinare un articolo che, per mero errore materiale, era stato abrogato, ristabilendo il concetto dell'accesso tramite concorso. Comunque, nel suo insieme, l'intero disegno di legge tratta aspetti squisitamente tecnici e amministrativi che poco, se non nulla, hanno a che vedere con scelte politiche o strategiche ma servono a snellire i processi applicativi o a rispondere ad esigenze operative specifiche utili ad una più efficace applicazione delle norme stesse.»

SC-LT

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Comunicato n° 344 del 19 giugno 2024
Question time sull'avvio del nuovo anno scolastico

Con un'interrogazione a risposta immediata illustrata nella seduta consiliare del 19 giugno 2024, il gruppo Progetto Civico Progressista si è occupato dell'avvio del nuovo anno scolastico.

«È in scadenza l'aggiornamento del personale docente ed educativo delle graduatorie regionali supplenze per i due prossimi anni scolastici, non sono state ancora pubblicate le graduatorie definitive dei concorsi e non è certo l'espletamento da parte del Ministero dell'istruzione del concorso per dirigenti scolastici - ha affermato la Capogruppo Erika Guichardaz -. Chiediamo di conoscere quali sono le novità e le scadenze per l'anno scolastico 2024-2025

«Gli uffici stanno lavorando a pieno ritmo seguendo un cronoprogramma serrato - ha precisato l'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz -. Molte procedure sono state ritardate a livello nazionale. Sul concorso per i dirigenti, ad esempio, abbiamo mandato una lettera piuttosto allarmata al Ministero per avere informazioni più dettagliate sulla data di svolgimento della prova scritta che è unica su tutto il territorio nazionale, segnalando la criticità delle reggenze che sono nove allo stato attuale e potrebbero aumentare con i pensionamenti. Se a livello nazionale non riescono a sbloccare la situazione entro termini brevi non possiamo dare corso alle procedure successive. Il 17 giugno è stato pubblicato il decreto per la mobilità definitiva dei docenti assunti a tempo indeterminato, mentre nelle prossime settimane saranno aggiornate le graduatorie a esaurimento (Gae) 2024-2026 e il decreto di approvazione è previsto per la seconda metà del mese di luglio. L'Ordinanza ministeriale in cui è contenuta la disciplina per l’aggiornamento delle graduatorie di supplenza è stata pubblicata solo il 20 maggio, dopo quasi due mesi di confronto con le organizzazioni sindacali e con il Consiglio superiore della pubblica istruzione: negli scorsi anni veniva pubblicata ad aprile e comunque non oltre i primi di maggio

La Capogruppo Guichardaz si è detta consapevole «delle difficoltà di interazione con il Ministero, ma sulle graduatorie dei concorsi la responsabilità ricade a livello regionale e si devono prevedere ora le azioni per arginare possibili ritardi per avviare l'anno scolastico

 

LT

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Comunicato n° 345 del 19 giugno 2024
Question time sui lavori per l'elettrificazione della ferrovia Aosta/Ivrea

Nella seduta consiliare del 19 giugno 2024, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha presentato un'interrogazione a risposta immediata sui lavori di elettrificazione della ferrovia Aosta/Ivrea.

In particolare, il Vicecapogruppo Dennis Brunod ha chiesto di conoscere lo stato dei cantieri per l'elettrificazione della tratta, «visto che da fonti giornalistiche emerge che i lavori sarebbero già in ritardo di alcuni mesi.»

«Con una serie di comunicazioni abbiamo sollecitato Rfi chiedendo di governare al meglio l'avvio di questa fase dei cantieri - ha risposto l'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy -, e lo stiamo ovviamente continuando a fare visto l’impatto che questo investimento ha per la nostra comunità. La cosa importante è la conferma, in risposta alle nostre sollecitazioni, della conclusione dei lavori entro la data stabilita, ossia nella primavera/estate 2026. Rispetto alla cantieristica attuale, Rfi ha riferito che la progettazione esecutiva ha avuto necessità di tempi di valutazione maggiori del previsto, ma siamo alla conclusione dei lavori di preparazione dell’investimento e l'avvio dei cantieri è imminente. Stiamo programmando un incontro con Rfi per fare il punto della situazione a metà luglio e a settembre daremo informazioni alla comunità sullo stato di avanzamento dei cantieri. Colgo l'occasione per comunicare che, grazie ad un nuovo finanziamento di 25 milioni di euro, è previsto l'acquisto di ulteriori due treni elettrici per la ripartenza del servizio che andranno a potenziare e a rinnovare la flotta dei treni a disposizione della tratta Aosta/Torino.»

Il Vicecapogruppo Brunod ha replicato: «È importante che vi sia un attento monitoraggio su questo progetto, perché l'estate 2026 non è lontana, così come riteniamo strategico che vi sia una grande attenzione in merito allo stato dei collegamenti con la nostra regione.»

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Comunicato n° 346 del 19 giugno 2024
Question time sull'autonomia scolastica e didattica

L'applicazione del Sistema di educazione e istruzione dalla nascita a sei anni sull'autonomia scolastica è stato oggetto di dibattito nella seduta consiliare del 19 giugno 2024, con un'interrogazione a risposta immediata depositata dal gruppo Misto.

«La loi régionale n. 19/2000 sur l'autonomie des établissements scolaires, au premier chapitre, définit les finalités et le champ d'application tandis que le troisième chapitre traite l'autonomie pédagogique, d'organisation, de recherche, d'expérimentation et de développement et ressources - a rappelé le Conseiller Claudio Restano -. Au cours de ces dernières semaines, je me suis retrouvé à discuter à maintes reprises du sens que le Gouvernement régional donne à ces principes, surtout à l'égard du rôle joué par le personnel enseignant et à l'égard de toutes les personnes et tous les experts qui, au cours des temps, ont permis à l'école valdôtaine de devenir un modèle à exporter et je voudrais savoir comment l'Autonomie scolaire régionale se décline dans l'application du modèle 0/6.»

L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha spiegato che «in Valle d'Aosta la competenza legislativa è concorrente in materia di istruzione materna, elementare e media. Il Sistema 0/6 promuove una visione unitaria del percorso educativo distinto in due segmenti: 0-3, che comprende i servizi educativi per l’infanzia, e il 3-6, che corrisponde alle scuole dell’infanzia. La finalità è quella di garantire a tutte le bambine e a tutti i bambini pari opportunità di sviluppo delle proprie potenzialità sociali, cognitive, emotive, affettive, relazionali in un ambiente professionalmente qualificato, superando disuguaglianze e barriere fisiche, territoriali, economiche, sociali e culturali. Al fine di rendere operativo questo Sistema, il decreto legislativo 65/2017 prevede l’adozione di un Piano di azione nazionale pluriennale con il riparto di un apposito fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione con l’assegnazione di risorse finanziarie direttamente agli enti locali, di cui molti Comuni e Unités des Communes hanno sinora usufruito

Il Consigliere Restano ha replicato che «per introdurre riforme di questa importanza è necessario il coinvolgimento degli insegnanti che, invece, non è avvenuto, limitando di fatto la loro possibilità di contribuire alla realizzazione di queste riforme così importanti e la scarsa partecipazione al convegno di restituzione della sperimentazione (solo 9 insegnanti) rende evidenza degli errori commessi.»

LT

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Comunicato n° 347 del 19 giugno 2024
Interrogazione sulle liste d'attesa nelle strutture sanitarie

Interrogazione sulle liste d'attesa nelle strutture sanitarie

Con un'interrogazione trattata nella seduta consiliare del 19 giugno 2024, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha portato all'attenzione dell'Aula la questione del decreto legge per l'abbattimento delle liste di attesa nelle strutture sanitarie.

Ricordando che «il testo normativo, tra le altre cose, prevede l'erogazione di esami per gli assistiti anche il sabato e la domenica e con orari prolungati», il Consigliere Diego Lucianaz ha chiesto di conoscere «quali impegni comporterà per il Sistema sanitario regionale l'applicazione delle nuove disposizioni

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha sottolineato che «il decreto legge 7 giugno 2024 n. 73, sulle misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie, è entrato in vigore solo l’8 giugno scorso e dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni dalla sua pubblicazione. La norma prevede disposizioni che già applichiamo nella nostra Regione, e disposizioni che - per poter essere applicate - richiedono l’emanazione di appositi decreti ministeriali. Le misure del decreto che sono già previste nel nostro Servizio sanitario regionale riguardano: il Cup, già operativo da molti anni; la possibilità di pagare e di prenotare on line, attraverso il fascicolo sanitario elettronico, oltre 200 prestazioni di specialistica e di diagnostica; le notifiche delle prenotazioni inviate dall'Azienda all’assistito (che vi abbia acconsentito) per ricordare la prenotazione della prestazione; le chiusure delle agende: la Regione ha già dato indicazioni all’Ausl  per adottare misure volte a evitare le chiusure, ad esempio, attraverso le liste di galleggiamento. Sugli orari di visita prolungati per le visite diagnostiche e specialistiche, l’Azienda sanitaria sta svolgendo opportuni approfondimenti e valutazioni per l’individuazione delle possibili modalità applicative, mentre i Percorsi di tutela sono stati disciplinati con la delibera di Giunta a cui è seguita una specifica procedura aziendale

«In questi giorni sono in corso interlocuzioni interregionali sul testo del decreto legge, sia a livello politico, sia a livello tecnico - ha aggiunto Marzi -. L’argomento è stato ampiamente trattato sia in sede tecnica che nel corso della riunione della Commissione salute dello scorso 12 giugno, nella quale sono emerse parecchie perplessità sui contenuti delle nuove disposizioni. Già in sede tecnica la Valle d’Aosta e le Province autonome di Trento e Bolzano hanno richiesto l’inserimento di una clausola di salvaguardia, affinché le disposizioni del decreto legge siano applicate compatibilmente con gli Statuti speciali e le norme di attuazione e, per le Autonomie speciali che finanziano la spesa sanitaria con oneri a carico del proprio bilancio, in coerenza con le peculiarità demografiche e organizzative dei rispettivi territori. Il Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ha convocato una seduta in presenza a Udine della Commissione salute il prossimo 26 giugno, cui prenderò parte, per un confronto politico delle Regioni sul provvedimento in questione. Oltre a tutto ciò è importante l'azione che dovrebbe vedere gli utenti rivolgersi all'Azienda per chiedere informazioni, ad esempio sui Percorsi di tutela, non lasciandosi fuorviare da erronee rappresentazioni dei media che inducono a credere che tutte le visite mediche private siano rimborsabili dal pubblico: è importante verificare le procedure messe in atto dai vari sistemi regionali, prima di rivolgersi al sistema privato, se l'obiettivo è quello di beneficiare di un successivo intervento sanatorio pubblico

Il Consigliere Lucianaz ha replicato: «Sarebbe bene dare la possibilità ai valdostani di ricevere queste informazioni perché la confusione regna sovrana. Le azioni messe in campo per realizzare le disposizioni contenute nel decreto sono tante, ma non ci è stato detto con quali risorse umane si effettueranno tutti i cambiamenti previsti. I valdostani sono preoccupati perché, nonostante tutti gli sforzi compiuti dal sistema sanitario e dalla Regione, non riescono a intravedere i cambiamenti auspicati e si ritrovano a dover fronteggiare sempre le stesse problematiche

LT

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Comunicato n° 348 del 19 giugno 2024
Interrogazione sui lavori al poliambulatorio di Morgex

I lavori di ristrutturazione al poliambulatorio di Morgex sono stati al centro di un'interrogazione presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 19 giugno 2024.

«I locali destinati alle visite mediche risultano inaccessibili, creando disagio all'utenza e ai medici di base che hanno dovuto sospendere le loro attività, dirottando gli assistiti nelle sedi di altri comuni della Valdigne - ha rilevato la Consigliera Raffaella Foudraz -. Visto che i lavori erano stati programmati con largo anticipo e che si sapeva che i locali al piano terreno non sarebbero stati accessibili, vorremmo sapere come mai l'Ausl non abbia trovato una soluzione alternativa.»

«Sia l’Azienda Usl che il Comune di Morgex hanno informato che non risulta alcuna segnalazione di disagio da parte degli assistiti rispetto a quanto rappresentato - ha detto l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. In vista dell’avvio dei lavori per la casa di comunità di Morgex, le attività sanitarie poste al piano terra del poliambulatorio sono state temporaneamente trasferite al primo piano, che presenta ampi spazi destinati agli utenti e locali adeguatamente attrezzati. Il primo piano è servito da un ascensore, quindi nulla cambia rispetto all’accessibilità alla struttura. Già nei mesi precedenti l’avvio dei lavori, il Direttore di Distretto ha correttamente informato il personale sui lavori e sul relativo cronoprogramma. Uno dei due medici presenti nell’ambulatorio ha in effetti deciso - in piena autonomia - di ridurre ad un giorno alla settimana la presenza nella sede, dedicando altresì una parte della sua attività presso il comune di La Thuile, senza che ciò abbia prodotto alcuna segnalazione di disagio da parte degli assistiti. Preciso che è piena facoltà del medico di assistenza primaria - in quanto libero professionista in convenzione con l’Azienda sanitaria - trasferire la propria attività, purché la stessa sia ubicata nel medesimo ambito territoriale.»

«Due settimane fa, ad alcuni assistiti della Valdigne è arrivata una comunicazione dal medico di base nella quale si diceva che a causa dei lavori al poliambulatorio di Morgex non era più consentito l'accesso e che le visite venivano dirottate in altro comune della Valle - ha replicato la Consigliera Foudraz -. Dal tenore della mail, si poteva evincere che non ci fosse stata una programmazione né la ricerca di soluzioni alternative. Se è vero che è facoltà dei medici trasferire la propria attività, l'ambito distrettuale è grande e per le persone anziane vi sono difficoltà nel fare tutti questi chilometri: prendo atto della risposta, ma ribadisco che si poteva trovare una soluzione diversa.»

SC

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Comunicato n° 349 del 19 giugno 2024
Interrogazione sui collegamenti tra la Valle d'Aosta e il Canavese

Nella seduta consiliare del 19 giugno 2024, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha presentato un'interrogazione sui collegamenti tra la Valle e il Canavese.

Il Consigliere Dino Planaz, ricordando i continui lavori su strade e autostrade e «avendo appreso dell'eventualità di ulteriori lavori sul ponte di Quincinetto, importante via di comunicazione per arrivare in Valle», ha chiesto se i vari collegamenti stradali tra Ivrea e Montjovet subiranno ulteriori limitazioni o chiusure nelle prossime settimane.

 «Nous n’avons pas d’information au sujet d’éventuelles fermetures du pont de Quincinetto durant les semaines à venir - a répondu le Président de la Région, Renzo Testolin -: un pont qui joue un rôle pour l'accès à la Vallée d'Aoste seulement si l’éboulement de terrain Chiapetti devait causer la fermeture de l’autoroute, malgré les mesures de suivi et de gestion des flux qui permettent à l'A5 de rester ouverte. Et cela, tant que le mur de protection qui fait l’objet des travaux ne sera pas achevé. Par ailleurs, nous avons enregistré dans la presse certaines nouvelles selon lesquelles la Cité métropolitaine de Turin serait disponible à prendre en charge le pont après avoir convenu avec la Commune de Quincinetto qu’il s’agit d’une infrastructure d’importance supra-communale, dont l’entretien ordinaire et extraordinaire représente une dépense trop élevée pour l’Administration communale de Quincinetto. Nous espérons que cette bonne nouvelle, notamment pour la communauté de Quincinetto, sera suivie d’actions concrètes le plus rapidement possible.»

Il Consigliere Planaz ha espresso «preoccupazione: visti tutti i cantieri sulla tratta autostradale e sulla strada statale 26, occorre avere certezze sulla viabilità tra la Valle d'Aosta e il Piemonte, a maggior ragione in vista della stagione estiva durante la quale il traffico veicolare aumenterà notevolmente. Queste sono le uniche vie di sbocco verso altre regioni: ci vuole una grande attenzione affinché la nostra regione non rimanga isolata.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.

SC

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Comunicato n° 350 del 19 giugno 2024
Interrogazione sull'insegnamento immersivo in lingua francese

 

Nella seduta consiliare del 19 giugno 2024, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato un'interrogazione sulle classi in lingua francese.

In particolare, il Vicecapogruppo Erik Lavy ha chiesto: «Quali e quante siano state le proposte alle Istituzioni scolastiche annunciate dall'allora Assessore all'istruzione Caveri nel 2022 per avere classi in lingua francese e se siano state accettate; quante classi aventi un insegnamento in immersione in lingua francese sono esistite durante l'anno scolastico 2023-2024

«Allo stato attuale, non sono state proposte sezioni specifiche di immersione linguistica in francese alle cinque scuole che hanno ottenuto il LabelFrancEducation, in quanto il programma in atto, soprattutto nella scuola secondaria di primo grado, legato alla promozione del bi-plurilinguismo e dell’internazionalizzazione, è in grado di garantire a tutti gli alunni un insegnamento equo e di qualità - ha affermato l'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz -. Nel 2023, le istituzioni scolastiche "Luigi Barone" e "Ottavio Jacquemet" di Verrès hanno ricevuto il rinnovo della certificazione Lfe. Si tratta di un marchio di qualità dell’attività didattica svolta in francese che viene attribuita dal Ministero degli esteri francese, dietro parere della Commissione consultativa interministeriale, composta da rappresentanti dei Ministeri francesi degli esteri e dell’educazione nazionale, dell’Agence pour l’enseignement français à l’étranger e della Mission laïque française. Per quanto riguarda il secondo ciclo di istruzione, l’Ipra e il Liceo classico bilingue hanno comunicato nei mesi scorsi, di essere interessati ad intraprendere, già a partire dal prossimo anno scolastico, percorsi progettuali innovativi (in fase di perfezionamento da parte degli organi collegiali competenti), attraverso la collaborazione con altri enti francesi, per rafforzare l’attrattività dell’offerta formativa, migliorando la qualità dell’apprendimento degli studenti e promuovendo la diffusione e valorizzazione della lingua francese

«Zéro propositions! C'est ça l'engagement de la Région envers l'enseignement du français? - a demandé le Conseiller Lavy -. Le système linguistique valdôtain se base sur l'hypocrisie: on parle de bilinguisme mais, au-delà des heures de leçon de français, toutes les autres matières sont enseignées en italien. Les conséquences sont tout à fait évidentes: les étudiants n'aiment pas le français et les résultats de l'épreuve Invalsi sont assez décevants. Encore plus grave, c'est le manque de volonté de la part du Gouvernement de relancer l'enseignement immersif: l'avenir de la Vallée d'Aoste passe aussi par le soutien du français, notre garantie du Statut spécial».

LT

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Comunicato n° 351 del 19 giugno 2024
Interpellanza sull'organizzazione dei consultori

 

Nella seduta consiliare del 19 giugno 2024, con un'interpellanza presentata dal gruppo Rassemblement Valdôtain si è nuovamente parlato dell'organizzazione dei consultori con riferimento al sostegno all'assistenza materno infantile e alla presenza delle associazioni di volontariato.

Il Capogruppo Stefano Aggravi ha richiamato una risoluzione della maggioranza approvata in Consiglio a maggio scorso riguardante «i servizi consultoriali resi rispetto all'interruzione volontaria di gravidanza: il testo impegnava il Governo regionale a mantenere l’attuale assetto organizzativo, che non prevede il coinvolgimento di soggetti del Terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità. L'espressione "sostegno alla maternità" sembra stringente rispetto invece a quanto previsto dal Piano salute e benessere sociale, dove si legge che la rete consultoriale è caratterizzata da vari livelli organizzativi e articolazioni dei servizi territoriali anche attraverso l'associazionismo e il volontariato. Vorremmo quindi conoscere l'attuale assetto organizzativo dei servizi dei consultori, in termini di coinvolgimento dell'associazionismo e del volontariato, per la presa in carico, l’assistenza e la prevenzione delle donne, di quelle in gravidanza, dei neonati e dei bambini; se, rispetto all'espressione "sostegno alla maternità" inserita nella risoluzione, si ritiene opportuno precisare il perimetro di azione dei soggetti del Terzo settore al di là del contesto di riferimento inerente l'Ivg, al fine di non precludere ogni altro coinvolgimento di realtà associative e di volontariato a sostegno (per l'appunto) delle donne, delle donne in gravidanza, dei neonati e dei bambini.»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha ribadito che «l'attuale assetto organizzativo dei servizi dei consultori non prevede nessun associazionismo o volontariato all'interno dei consultori stessi, così come l'attuale organizzazione del percorso Ivg non prevede il coinvolgimento degli enti del Terzo settore da parte degli operatori dei consultori. Inoltre né le associazioni né gli enti del Terzo settore hanno mai avanzato domanda di autorizzazione al coinvolgimento in tal senso.»

«Il consultorio familiare - ha aggiunto - è un servizio di base orientato a tutelare e promuovere la salute delle donne, delle coppie e dei minori e deve costituire luogo privilegiato di prossimità agli assistiti: risulta pertanto strategico potenziare la rete regionale dei consultori e le attività nelle aree previste per questo setting assistenziale, in particolare il supporto dei progetti di vita affettiva e sessuale, la prevenzione, l'educazione, l'assistenza e l’orientamento al fine di generare consapevolezza negli assistiti stessi. Il modello di erogazione deve essere orientato alla logica di rete e integrazione dei servizi territoriali e ospedalieri e di lavori in équipe multidisciplinare. In tale direzione, i servizi consultoriali troveranno principalmente spazio presso le case della comunità, strutture intermedie previste nell'ambito della riorganizzazione e del potenziamento dell'assistenza territoriale. L'interrelazione tra tutti i soggetti portatori di interessi è promossa dall'Assessorato e consente di intercettare e condividere le priorità di intervento alla necessità e ai bisogni della comunità: di tale necessità e bisogni le associazioni sono sentinelle e ricettori privilegiati. Per questo il confronto con il mondo delle associazioni è continuo e proficuo, sia per raccogliere le loro istanze sia per una collaborazione efficace nell'attività dell’Assessorato volta disciplinare i vari settori della sanità, del welfare e del sociale. I tavoli interistituzionali istituiti presso l'Assessorato sono una delle gambe su cui tutto quanto l'Assessorato stesso si sostiene.»

Per il Capogruppo Aggravi «resta il dubbio che la risoluzione approvata abbia sottovalutato il passaggio riguardante il coinvolgimento dei soggetti del Terzo settore e continua a rimanere vaga la finalità del Piano socio-sanitario riguardante la rete di assistenza che invece prevede il coinvolgimento delle associazioni di volontariato. I testi delle risoluzioni sono tutt'altro che da sottovalutare soprattutto nella forma, perché altrimenti si rischia di impegnare il Governo in un senso e di aver scritto e votato dall'altro un provvedimento che dice di fare tutt'altro.»

SC

 

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Comunicato n° 352 del 19 giugno 2024
Interpellanza sulla revisione della legge regionale sugli animali da affezione

 

Nella seduta del 19 giugno 2024, il gruppo Lega Vallée d'Aoste, con un'interpellanza, ha portato all'attenzione dell'Aula la questione della revisione della legge regionale sugli animali da affezione (n. 37/2010).

In particolare, il Consigliere Paolo Sammaritani ha chiesto «se sia reale intenzione del Governo giungere alla revisione della norma prima del termine di questa Legislatura e quale lo stato dell'arte dei lavori di revisione. Sono già stati interpellati i soggetti dei settori coinvolti, al fine di stabilire gli indirizzi del nuovo testo normativo?»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha confermato che «è intenzione revisionare la legge anche a seguito dell'entrata in vigore del regolamento europeo che, accanto a cani, gatti e furetti considera animali da compagnia anche quelli non tradizionali che sono ormai molto presenti nelle abitazioni (invertebrati acquatici, anfibi, rettili, volatili, mammiferi come roditori e conigli). L'aggiornamento è necessario anche alla luce del manuale operativo redatto dal Ministero della salute per la gestione e il funzionamento del sistema di identificazione registrazione degli operatori degli stabilimenti e degli animali. La revisione sarà affrontata anche con un nuovo approccio, più ampio e migliorato, rispetto al benessere animale. Gli uffici dell'Assessorato hanno già iniziato la revisione della legge con l'intenzione di avviare, nelle prossime settimane, le audizioni di tutte le associazioni animaliste presenti sul territorio regionale, dei servizi veterinari che si occupano della sanità animale, dell'epidemiologia e dell'epidemiologia veterinaria, del benessere animale da compagnia, dell'igiene di allevamenti e produzioni zootecniche, dell'ordine dei medici veterinari, delle strutture competenti del Dipartimento politiche sociali, del Celva e del Corpo forestale regionale, oltre che di ogni altro soggetto che si riterrà necessario e utile coinvolgere al fine di arrivare alla stesura di un documento il più possibile condiviso. In questa ottica aperta e condivisa, intendiamo anche approcciare la procedura ad evidenza pubblica per il rinnovo della gestione del canile/gattile regionale alla quale stiamo lavorando.  Questi incontri saranno anche l'occasione per continuare a spiegare e condividere la normativa sui gatti, rispetto ai ruoli, all’impegno dei Comuni e della struttura regionale che stiamo diffondendo e condividendo con i tanti cittadini interessati al tema

Il Consigliere Sammaritani ha auspicato che «la sensibilità su questi temi sia sempre più manifestata da parte del Governo regionale. La nostra attenzione sarà costante su questo tema fino alla conclusione della revisione della legge. Sarà poi importante applicare la norma in maniera sensata e concreta. Attualmente il problema dei gatti è fattivo: il gattile può ricoverare solo i gatti incidentati ma non quelli abbandonati. La competenza è demandata ai Comuni che, tuttavia, non hanno personale, strutture e le necessarie competenze per far fronte al problema. A questo si aggiunga il senso di impotenza dell'associazione di volontari che gestisce il canile/gattile nel rispondere negativamente alle richieste e segnalazioni della cittadinanza, rimandando a rivolgersi a un "altrove" che non esiste. Il benessere degli animali dovrebbe prevalere sull'empasse operativa generata dalla burocrazia

SC/LT

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Comunicato n° 353 del 19 giugno 2024
Interpellanza sull'interruzione volontaria di gravidanza e il personale obiettore di coscienza

 

Il rapporto tra il personale obiettore di coscienza in servizio presso l'Azienda Usl e le donne che richiedono l'interruzione volontaria di gravidanza è stato affrontato nella seduta consiliare 19 giugno 2024, con un'interpellanza del gruppo Progetto Civico Progressista.

Ritenendo «molto vaga la procedura dell'Ausl regionale che disciplina l'Ivg», la Capogruppo Erika Guichardaz ha chiesto: «È corretto che un operatore sanitario dell'Azienda valdostana, nell'espletamento del proprio servizio, proponga, o abbia proposto, l'adesione al "progetto Gemma", misura non strutturale finanziata da una fondazione privata che prevede un aiuto economico mediante adozione prenatale a distanza? Cosa si sta facendo per evitare di far sentire il battito cardiaco del feto a una donna che ha intenzione di interrompere la gravidanza? Quali sono le garanzie previste dall'Ausl affinché le donne che necessitano del certificato medico per accedere all'Ivg non entrino in contatto con il personale obiettore? E infine, è intenzione dell'Assessorato e dell'Azienda Usl di rivedere la procedura?»

«L’Azienda Usl ha comunicato di aver ascoltato personalmente tutte le figure professionali a vario titolo coinvolte - ha riferito l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi - e tutte le testimonianze raccolte hanno confermato i seguenti aspetti: di non essere a conoscenza della presenza di associazioni pro-vita o volontari non autorizzati nei consultori o presso il reparto di ostetricia e ginecologia; di non essere a conoscenza di donne sottoposte a pressioni o a promesse di sostegni economici o beni di consumo per dissuaderle dalla scelta di abortire; di non essere a conoscenza di forzature o obblighi alle donne per l’ascolto del battito cardiaco fetale per dissuaderle dalla scelta di abortire. Anzi, i clinici dell'Usl hanno precisato che l’esame del cuore svolto nelle prime 10 settimane di gestazione è sconsigliato dalle linee guida, in quanto potrebbe comportare possibili danni alle valvole cardiache. L’attenzione alle donne su queste tematiche è alta, come alta è l’attenzione, più in generale, sulla tutela della dignità e la salvaguardia dei pazienti. Inoltre, il personale obiettore, peraltro esiguo nei numeri nella nostra regione rispetto ad altre realtà, non si occupa del percorso di interruzione volontaria di gravidanza. Nel caso un obiettore venga a contatto con tali pazienti, nel rispetto dell’autodeterminazione delle donne, indirizza le stesse ai colleghi non obiettori.»

«La donna che intende interrompere la gravidanza - ha aggiunto - può rivolgersi, per il rilascio del certificato, sia ai consultori, sia a strutture socio-sanitarie a ciò abilitate, sia ad un medico di sua fiducia. La tutela delle donne è sempre garantita, con assoluta riservatezza, attraverso segnalazione alla Presidente del Comitato unico di garanzia aziendale per ogni caso che presupponga comportamenti non rispettosi o scorretti. Ad oggi, non emerge alcuna necessità di procedere ad una revisione della procedura aziendale relativa all’interruzione volontaria.»

«Non ho mai parlato di associazioni pro-vita, ho esplicitato che si tratta di dichiarazioni pubbliche rilasciate da operatori sanitari, sia sulla proposta del metodo Gemma, sia sull'ascolto del battito fetale - ha replicato la Capogruppo Guichardaz -. La procedura dell'Ausl è vaga: sembrano delle linee guida che non garantiscono alle donne di non entrare in contatto con gli obiettori. Non c'è nulla rispetto a come garantire la non colpevolizzazione della donna; manca poi tutto il pezzo di come garantire la privacy ed evitare il contatto con le puerpere. Nulla infine si legge sulle minorenni. Mi aspettavo un minimo di apertura per rivedere questa procedura, visto che nulla di quello che ha detto l'Assessore è previsto, ma come al solito ci sentiamo rispondere che "è già stato fatto tutto" e non ci sono problemi.»

SC

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Comunicato n° 354 del 19 giugno 2024
Interpellanza sulla promozione del "Percorso tutela" in sanità

 

Nella seduta consiliare del 19 giugno 2024, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato un'interpellanza sulla promozione del "Percorso tutela" in sanità.

«Si tratta di percorsi che tagliano le attese per le prestazioni sanitarie, a tutela degli utenti, che in sostanza garantiscono, se ci sono dei ritardi, di usufruire della prestazione sanitaria anche da privato a spese dell’Usl - ha affermato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Tuttavia, questa procedura non ha avuto una grossa diffusione, in parte, a causa della mancanza di conoscenza, in parte, per il mancato accoglimento delle richieste e per le difficoltà burocratiche registrate dagli utenti che si sono rivolti al servizio. Senza contare che, talvolta, le richieste di prestazioni entro tempi ridotti (72 ore) vengono evase dall'Azienda secondo i termini di legge che prevedono tempi di molto superiori (30 giorni). Chiediamo se il Governo abbia intenzione di mettere in campo ogni azione utile per diffondere la conoscenza di questo percorso oltre che di effettuare una verifica sui processi che lo disciplinano, per rendere la procedura più snella e rapida, garantendo l'erogazione dei servizi richiesti

«Nella nostra regione i percorsi di tutela sono già attivi - ha precisato l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. Il Piano regionale per il governo delle liste d’attesa si è occupato anche di questa materia, demandando all’Azienda Usl la definizione dei percorsi alternativi per le richieste di primo accesso alle prestazioni specialistiche, nei casi in cui si superi il tempo massimo di attesa per la classe di priorità assegnata. L’Azienda ha adottato una specifica procedura di cui è stata data ampia pubblicità, con la distribuzione di materiale informativo e con la pubblicazione sul sito internet regionale. I percorsi, sin dal decreto legislativo 124/1998, sono volti a garantire ai cittadini di poter ottenere le prestazioni sanitarie con il solo pagamento del ticket, anche quando non è possibile che queste siano erogate nei tempi previsti. Dall’approvazione a livello statale, nel 2019, del Piano nazionale governo liste di attesa, le Regioni hanno iniziato a normare i percorsi con proprie discipline. Il recente decreto legge 73/2024 ha però determinato una situazione di incertezza e preoccupazione da parte delle Regioni: emerge infatti la richiesta di un maggiore coinvolgimento da parte del Governo nazionale e la perplessità generale rispetto a disposizioni che le Regioni hanno - almeno in parte - già adottato. Gli uffici competenti dell’Assessorato e dell’Ausl stanno approfondendo le modalità applicative della nuova norma. Sul disegno di legge liste di attesa, nell’ambito dei lavori di conversione già avviati, sono in corso interlocuzioni interregionali e tra Regioni e Ministero, sia a livello tecnico, sia a livello politico

«Prima di riavviare una nuova campagna informativa per diffondere e far conoscere le modalità dei percorsi occorre comprendere come la norma del mese di giugno 2024 sarà resa definitivamente stabile - ha dichiarato l'Assessore -. Sulla base delle nuove disposizioni di legge, sarà possibile aggiornare la procedura aziendale e, conseguentemente, dare diffusione alle nuove disposizioni. È necessario fare chiarezza rispetto a questo tema che purtroppo talvolta vediamo trattato a livello mediatico con superficialità fuorviante. Bisogna spiegare ai cittadini che è opportuno, al momento, astenersi dal decidere in autonomia percorsi di visita legati ad aspettative di rimborso a posteriori, in assenza di disposizioni che disciplinino le casistiche ammissibili e le relative modalità. Non è sufficiente recarsi in una struttura privata anche se accreditata per poi ottenere il rimborso

Il Capogruppo Manfrin ha replicato che «i dati parziali del 2024 indicano che, sulle 404 istanze presentate per il percorso di tutela, ben 136 non sono state accolte. I numeri sono in linea con quelli degli anni passati ed è difficile pensare che si tratti solo di richieste respinte perché le persone, non conoscendo la procedura, non hanno attivato il percorso con le dovute modalità. Crediamo, invece, che le cause principali siano di tipo organizzativo e riguardino le modalità di gestione adottate che creano molti ostacoli alla presentazione delle domande, dovuti alla trafila burocratica e alle lungaggini. Ogni volta che si fa una richiesta per accedere al percorso tutela le tempistiche si dilatano con buona pace del rispetto dei tempi massimi di erogazione della prestazione. Al netto delle questioni legate alle disposizioni nazionali, la Regione può e deve intervenire, non solo per promuovere la conoscenza all'accesso al percorso tutela ma anche per snellire l'iter: è la burocrazia che deve andare incontro alle esigenze del cittadino e non il contrario.»

LT

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Comunicato n° 355 del 19 giugno 2024
Interpellanza sull'ospedale di comunità di Verrès

 

La realizzazione di una struttura di primo soccorso nel futuro ospedale di comunità di Verrès è stata al centro di un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 19 giugno 2024.

«Abbiamo più volte sottolineato la necessità di un centro di primo soccorso a servizio della bassa Valle, territorio che si estende su una superficie di 802 km2 e conta circa 23mila 500 abitanti - ha premesso il Consigliere Christian Ganis -: numeri importanti che hanno certamente contribuito a identificare a Verrès la realizzazione di un ospedale di comunità. Chiediamo all'Assessore se sia a conoscenza di quanti cittadini valdostani abbiano usufruito del servizio di primo soccorso nell'ospedale di Ivrea e se vi sia l'intenzione di prevedere per il futuro una struttura di primo soccorso in connessione con l’ospedale di comunità di Verrès.»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha riferito che «i dati del 2023 riferiti agli accessi al Pronto soccorso evidenziano che l'1,58% (618) degli accessi è riferito all'ospedale di Ivrea contro i 38.456 all'ospedale Parini.  Il ricorso all'ospedale di Ivrea riguarda quasi unicamente i cittadini che risiedono nel Distretto 4 (Unités des communes Evançon, Mont Rose e Walser che comprende 23 comuni valdostani): per queste comunità si tratta di 538 accessi (11%) al Pronto soccorso di Ivrea contro i 4.441 (89%) a quello di Aosta.»

«Come già detto in altre occasioni in quest'Aula - ha proseguito -, una struttura di primo soccorso non ha la possibilità di essere inserita, né direttamente né in connessione, in una struttura come quella dell’ospedale di comunità. Infatti, l’ospedale di comunità non è da intendersi come un ospedale nel senso letterale del termine, quindi dedicato alle acuzie, ma è concepito come una struttura sanitaria territoriale intermedia, extra ospedaliera dedicata agli assistiti con patologie croniche oppure a pazienti che risiedono sul territorio e che necessitano di prestazioni di assistenza temporanea importanti.»

In merito ai servizi di emergenza-urgenza in bassa Valle, l'Assessore ne ha condiviso «la necessità e, in tal senso, la riorganizzazione delle attività in corso va proprio in tal senso. Dal prossimo mese di luglio, presso il poliambulatorio di Verrès, sarà stabilmente attiva (attualmente è a Donnas) un’auto medica con autista soccorritore e un medico dedicati. Inoltre, con la riorganizzazione dei servizi dell’emergenza territoriale, a Donnas, nelle ore diurne è presente un’ambulanza medicalizzata, che funge anche da punto di primo intervento, e di notte vi è un’ambulanza con un infermiere dell’emergenza-urgenza. Tengo a ribadire che il nostro sistema di emergenza-urgenza è uno dei più performanti del Nord d’Italia, che allo stato attuale dispone di 4 sedi di soccorso avanzato (Donnas, Châtillon, Aosta e Morgex), l’attività H24 della Cus con la presenza stabile di un medico, una rete capillare di intervento con ambulanze grazie anche alle convenzioni con i Volontari del soccorso - come l'ulteriore potenziamento dell’assistenza nella Valtournenche, grazie all’integrazione tra volontariato e professionisti -, un servizio di elisoccorso - che prevede la stabilizzazione del volo notturno - che consente di garantire interventi in tempi molto rapidi (a Pont-Saint-Martin, Donnas e dintorni,  il servizio di elisoccorso dà risposte efficaci in circa 5 minuti). In tal senso, proprio nei giorni scorsi, ha avuto luogo la certificazione delle ulteriori piazzole di Arnad e Issogne, che, nella bassa Valle, si aggiungono a quelle di Verrès, Donnas e Pont-St-Martin già certificate.»

Secondo il Consigliere Ganis, «i valdostani che accedono al pronto soccorso a Ivrea sono molti di più. Visto che si spenderanno 15 milioni per una struttura a Verrès, secondo noi si dovrebbe pensare anche ad un punto di primo soccorso. Anche se si interviene in tempi rapidi, si rischia di perdere del tempo prezioso: garantisco che chi abita in bassa Valle sente tutta la necessità di questa realizzazione.»

SC

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Comunicato n° 356 del 20 giugno 2024
Interpellanza sullo sviluppo del settore del poker

 

Lo sviluppo del settore del poker è stato oggetto di dibattito con un'interpellanza presentata dal gruppo Forza Italia nella seduta consiliare pomeridiana del 19 giugno 2024.

Sottolineando che «i tornei di poker possono richiamare un grande target di pubblico tra concorrenti e accompagnatori, con evidenti ricadute positive sul territorio», il Consigliere Mauro Baccega ha evidenziato che «la società svizzera Ems, che si occupa da diversi anni di grandi eventi legati al Poker Texas Holdem, ha più volte chiesto un incontro con la Casa da gioco di Saint-Vincent. Ci chiediamo per quale motivo il nostro Casinò non organizzi questi tornei e se il Governo intenda farsi promotore affinché la società Ems incontri i vertici della nostra Casa da gioco per la presentazione delle opportunità di sviluppo in questo settore che possono essere funzionali al Casinò e alle aspettative di crescita turistica di Saint-Vincent.»

«La società Casinò de la Vallée ha comunicato che, pur rilevando un potenziale interesse sul tema dei tornei di poker, non si è ancora attivata nella loro organizzazione perché è un’attività che presenta costi significativi di avvio e di investimento commerciale e, soprattutto, non è stata inserita nel piano industriale omologato nell’ambito della procedura concordataria in atto - ha riferito il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. Ai sensi di una sentenza del Consiglio di Stato 2018, l’organizzazione dei tornei di poker non può essere interamente affidata a un soggetto terzo, permanendo in capo alla società gli oneri di direzione, controllo, gestione dei pagamenti, registrazione dei partecipanti, naturalmente con i costi relativi. La società non si è comunque mai sottratta, anche per ragioni di cortesia, al dialogo e al confronto con qualunque soggetto interessato ad una collaborazione. Nel caso specifico, avendo ricevuto nell’autunno scorso una email da parte della Società che proponeva un incontro per avviare un progetto di collaborazione finalizzato al rilancio della sala Evolution e della Casa da gioco, la Casinò della Vallée ha risposto che pur non essendo previsti nell’immediato piani di sviluppo dell’offerta indicata dalla Ems, l'avrebbe contattata in caso di eventuali nuovi orientamenti.»

Il Consigliere Baccega, nella replica, si è chiesto: «Perché la Casinò de la Vallée non si è ancora realmente impegnata in questa direzione? Forse c'è la mancanza di volontà? Non credo che siano le procedure da mettere in campo, anche perché il Casinò di Sanremo è riuscito ad organizzare diverse iniziative di grande successo. Non sono soddisfatto della risposta e mi auguro che in un prossimo futuro si possa guardare con maggiore determinazione a questo percorso.»

SC

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Comunicato n° 357 del 20 giugno 2024
Interpellanza sulla sede storica dell'Istituto per ragionieri e geometri di Châtillon

 

Nella seduta consiliare del 19 giugno 2024, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto conoscere le intenzioni del Governo per un pieno utilizzo della sede storica dell'Istituto per ragionieri e geometri situata in località Panorama a Châtillon.

Ricordando che «questa struttura ha svolto fin dagli anni '70 la funzione di volano nello sviluppo dell'intera zona grazie alla presenza di numerosi indirizzi scolastici oltre che per essere stata la sede di Projet Formation dal 2017 al 2023», il Consigliere Simone Perron ha chiesto quale sia lo stato attuale dell'agibilità degli stabili e se siano mai state valutate soluzioni alternative rispetto all'utilizzo ad uso scolastico della struttura (come ad esempio una casa di comunità a media complessità, un ambulatorio di primo soccorso H24 o un ospedale di comunità in alternativa a quello identificato a Verrès).

«La condizione degli stabili è da considerarsi tutt’ora ottimale - ha riferito il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. Il mantenimento della destinazione d’uso dei locali ad aule didattiche, sulla porzione di immobile non destinata a palestra non necessiterebbe, al momento, di alcun intervento di adeguamento se non le normali attività di ripristino legate alle consuete attività di manutenzione ordinaria. La scelta di procedere ad un eventuale cambio di destinazione d’uso rispetto all’attuale determinerebbe ovviamente l’effettuazione di interventi connessi al nuovo utilizzo che, in questa fase, non possono essere previsti. L’immobile è stato inserito nel Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, in quanto non sono state evidenziate esigenze di destinazione a uso pubblico da parte delle strutture regionali, così come non sono state espresse nuove esigenze nemmeno con riferimento ad una eventuale destinazione di tipo sanitario. Peraltro non tutto l’immobile è stato inserito nel Piano delle alienazioni: con atto di concessione del 2020, infatti, la palestra Villa Panorama è stata concessa in uso gratuito, per quindici anni, all’associazione Club des sports, che si è fatta carico di provvedere agli interventi di ristrutturazione e messa a norma necessari. Ad oggi, quindi, viene utilizzata solo questa struttura: per il resto, il bene rimane inserito nel Piano alienazioni e valorizzazioni, nell’attesa dell’individuazione di nuove esigenze e opportunità per un eventuale riutilizzo in ambito di pubblico servizio o di una valorizzazione a favore dei bisogni della comunità.»

Il Consigliere Perron ha parlato di risposta «laconica da parte del Presidente: lo stabile c'è, è a posto, la palestra viene utilizzata, ma il resto rimane lì. Fa specie che non vi siano idee su questo immobile: ci auguriamo che un progetto possa essere concepito prossimamente. Anche noi, come Lega VdA, faremo un approfondimento e proporremo le nostre soluzioni, anche se è il Governo ad avere le carte in mano.»

SC

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Comunicato n° 358 del 20 giugno 2024
Interpellanza sugli effetti dell'iniziativa "Cva smart energy"

 

L'inziativa "Cva smart energy" per l'efficientamento energetico delle strutture ricettive è stata oggetto di un'interpellanza presentata dal gruppo Forza Italia nella seduta consiliare del 19 giugno 2024.

«Si tratta di un'iniziativa interessante di cui potrebbero beneficiare, non solo le strutture ricettive, ma se la politica lo volesse, anche le imprese artigiane e commerciali valdostane - ha affermato il Capogruppo Pierluigi Marquis -. È quindi importante conoscere il perimetro e i dettagli, anche temporali, dell’iniziativa, il suo impatto sia sul territorio, sia sul mercato del settore delle costruzioni, nonché le valutazioni politiche

«Cva ha comunicato che nel febbraio 2023 è stata costituita la “Cva smart energy srl" per promuovere, tra l’altro, l’efficienza energetica e favorire lo sviluppo sostenibile e la transizione energetica, contribuendo ad abilitare la crescita del settore per il raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica al 2030 e alla decarbonizzazione del sistema economico - ha riferito il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. All'inizio del 2024, questa società ha avuto un incontro con la Chambre Valdôtaine per la promozione di un’iniziativa volta ad effettuare in maniera gratuita dei pre-studi di fattibilità su potenziali interventi nell’ambito dell’efficientamento energetico, con l’intento di innescare un processo di coinvolgimento dei principali attori del settore, sia lato domanda, sia lato offerta, al fine di ottenere una ricaduta positiva sul territorio regionale. A seguito di questo incontro, sono state avviate interlocuzioni con le varie categorie professionali regionali, tra cui l’Associazione degli albergatori della Valle d’Aosta. Perimetro, temporalità e potenzialità dipenderanno dagli esiti di questa iniziativa gratuita che darà sicuramente stimoli per iniziative virtuose di efficienza energetica che si riverbereranno sul territorio regionale. Le interlocuzioni avviate con il tessuto produttivo regionale serviranno per individuare dei punti centrali su cui confrontarsi per sviluppare le attività nei vari ambiti

«Chi ha fatto la scelta politica, in questa società partecipata al 100% dalla Regione, di individuare come destinatarie dell'iniziativa unicamente le strutture ricettive? - si è chiesto il Capogruppo Marquis -. Sarebbe stato opportuno promuoverla pubblicamente, attraverso i media, e non solo attraverso determinati canali che rischiano di non raggiungere la totalità dei potenziali interessati e mi auguro che tutti i soggetti operanti nel settore dell'accoglienza siano compresi nelle "strutture ricettive". Sono tante le situazioni non definite di questa proposta e sarebbe meglio dare una rappresentazione di evidenza pubblica dettagliata evidenziando anche alla società l'importanza di estendere l'iniziativa a tutti gli operatori economici non necessariamente operanti nel settore dell'accoglienza turistica

LT

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Comunicato n° 359 del 20 giugno 2024
Interpellanza sulla costruzione di un parco eolico in Sardegna da parte di Cva

 

Con l'interpellanza presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 19 giugno 2024, è stata nuovamente affrontata la questione della costruzione di un parco eolico in Sardegna da parte della Cva.

«Lo scorso mese di maggio, la società "Eos Monte Rughe srl" creata da Cva, ha depositato al Ministero dell'ambiente, per la valutazione di impatto ambientale, un progetto per la realizzazione di un parco eolico, sollevando pesanti critiche da parte dell'opinione pubblica sarda nei confronti di questa operazione e della Regione Valle d'Aosta - ha sottolineato la Consigliera Chiara Minelli -. Chiediamo di conoscere: con quali finalità è stata creata “Eos Monte Rughe” e chi sono gli amministratori della società; se la Giunta regionale e Finaosta erano state informate dell'esistenza del progetto in campo eolico in Sardegna prima del deposito al Ministero dell'ambiente per la procedura di Via; se Cva abbia provveduto ad acquisire preventivamente il parere dei Comuni sardi territorialmente interessati; come intende comportarsi il Governo valdostano, viste le critiche che coinvolgono direttamente la Regione Valle d'Aosta e Finaosta e quali interlocuzioni ci sono state con la Presidente della Regione autonoma della Sardegna.».

Ribadendo che «ai sensi della normativa vigente, la Regione e Finaosta non esercitano alcun potere di direzione e coordinamento nei confronti di Cva», il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha sottolineato che «la tesi per cui Cva sarebbe invece soggetta a direzione e coordinamento sarebbe in palese violazione della legge regionale 20/2016 e violerebbe l'autonomia gestionale della Società con tutte le relative potenziali negative conseguenze per il suo futuro, in particolare in vista dell'eventuale indizione delle procedure di gara per l'affidamento delle concessioni idroelettriche regionali. Le informazioni sulla Eos Monte Rughe sono agevolmente reperibili dalla visura camerale della Società e non era previsto, né vi era nessun particolare motivo per cui Regione e Fianosta dovessero essere preventivamente informate del progetto eolico. Il progetto è in fase di valutazione di impatto ambientale e, in questo ambito, qualsiasi potenziale interessato, come anche i Comuni sardi territorialmente competenti, può presentare osservazioni e contribuire, se ritenuto necessario, al rigetto del progetto. Le osservazioni sollevate sulla questione nei confronti della nostra Regione, ci sembrano ingiustificate. Cva ha agito nell'ambito della legislazione vigente, per cui, chi sia l’azionista della società non dovrebbe essere così rilevante, come peraltro immagino avvenga quando i progetti in Sardegna o altrove sono di altre società produttrici di energia

La Consigliera Minelli si è detta «basita nel sentir dire che non è rilevante chi sia il socio unico di Cva, una Società che sta facendo un'azione invasiva nei confronti di un'altra Regione, per giunta a Statuto speciale, con cui la Valle d'Aosta ha sempre intrattenuto rapporti. Questa società è pubblica: a chi dobbiamo andare a chiedere le informazioni se non alla Regione che ne detiene la proprietà? Non condividiamo l'interpretazione giuridica data dal Presidente, secondo cui Cva sarebbe esonerata dal rispetto della normativa regionale sulle società partecipate e dalle regole sulla trasparenza societaria. Siamo contrari all'impostazione generale del Piano strategico di Cva, che è concentrata ad espandersi fuori Valle e non si occupa in modo incisivo della transizione energetica della regione. E non possiamo fare a meno di esprimere preoccupazione e imbarazzo per operazioni come quella che si sta tentando in Sardegna, ritenuta speculativa da molti cittadini. Sul sito del Ministero, sulla valutazione di impatto ambientale, ci sono decine di osservazioni che sono state fatte da singoli cittadini che segnalano, tra l'altro, che non è stata messa in atto nessuna procedura di consultazione e informazione pubblica per la cittadinanza. Ci sono anche note di associazioni di vario tipo, del Comune di Macomer e della Direzione generale dell'Assessorato sardo della difesa dell'ambiente, che esprime "parere negativo a causa degli elementi di impatto non mitigabili e di magnitudo eccessivamente elevata rispetto alla capacità di assorbimento dei difetti da parte del contesto territoriale". Su tutto questo la Regione Valle d'Aosta, davvero, non ha niente da dire?»

LT

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Comunicato n° 360 del 20 giugno 2024
Interpellanza sulla promozione della brochure "Agricult 2024"

 

La promozione della brochure "Agricult 2024" è stata al centro di un'interpellanza del gruppo Rassemblement Valdôtain, illustrata nella seduta consiliare del 20 giugno 2024.

«Il dépliant informativo sugli eventi del mondo agricolo, pur rivestendo notevole importanza anche dal punto di vista turistico e di valorizzazione del territorio, non ha trovato anche una collocazione all'interno del sito di riferimento a livello turistico regionale (www.love.vda.it) - ha osservato il Vicecapogruppo Dennis Brunod -. Vorremmo sapere se gli eventi che sono indicati nel pieghevole corrispondano ai principali appuntamenti ufficializzati per il 2024; se vi sia l'intenzione di collaborare con l'Assessorato al turismo per inserirlo all'interno del sito regionale di riferimento.»

L'Assessore all'agricoltura, Marco Carrel, ha sottolineato che «la brochure "Agricult" è alla sua seconda edizione e nelle sue pagine sono inseriti tutti gli eventi organizzati direttamente dall'Assessorato, le iniziative alle quali l'Assessorato concede un aiuto economico oltre che le date delle manifestazioni zootecniche (Batailles Reines, Chèvres e Moudzon). Si tratta di iniziative alle quali l'Assessorato riconosce un aiuto economico ai sensi della legge regionale 17/2016 (disciplina degli aiuti regionali in materia di agricoltura e di sviluppo rurale), perché dirette a sostenere gli enti locali o i soggetti privati che contribuiscono a valorizzare e promuovere i prodotti della Valle d'Aosta. La brochure 2024 è pubblicata sul sito della Regione, inoltre le singole manifestazioni sono già presenti sul sito per la promozione regionale www.love.vda.it»

«Con questa iniziativa volevamo approfondire l'organizzazione e la promozione degli eventi - ha replicato il Vicecapogruppo Brunod - anche in un'ottica collaborativa tra Assessorati che lavorano per la valorizzazione della Valle d'Aosta come meta turistica. Ci chiediamo, ad esempio, come mai nella brochure non sia stata inserita anche la Festa del Lardo di Arnad, così come era stato annunciato dall’Associazione organizzatrice in un comunicato stampa uscito a luglio 2023. È una sagra che riveste un ruolo importante non solo per la bassa Valle, ma per l'immagine dell'intera regione. Ci vorrebbe maggiore sinergia tra i vari Assessorati, sfruttando al meglio il lavoro e i progetti che vengono portati avanti con la finalità di una promozione generale delle nostre eccellenze a vantaggio di tutto il sistema produttivo e turistico valdostano.»

SC

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Comunicato n° 361 del 20 giugno 2024
Interpellanza sul nuovo campo di atletica Tesolin

Quale futuro per il campo di atletica Tesolin ad Aosta? È quanto ha chiesto il gruppo Misto con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 19 giugno 2024.

Richiamando «l'ingente investimento da parte della Regione e del Comune di Aosta per il rifacimento e l'adeguamento della nuova pista presso il campo scuola dedicato a Ettore Tesolin in Regione Tzamberlet», il Consigliere Claudio Restano ha voluto sapere se, una volta terminati i lavori, questa sarà omologabile per competizioni internazionali. «Vorremmo avere ragguagli in merito dal Governo e per quale motivo non risulterebbe omologabile per ospitare eventi di livello internazionale. Come si intende procedere? Prima di firmare la convenzione, l'Amministrazione regionale è stata coinvolta nel processo decisionale? Prevedere un'opera di questo genere dovrebbe presupporre un piano articolato di sviluppo per questa zona che è il vero polo sportivo della città.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha ricordato che «l’infrastruttura è di proprietà comunale, l’iniziativa è in capo al Comune, mentre il ruolo dell’Amministrazione regionale si limita al cofinanziamento della spesa al 50% (in base alla legge 16/2007 in materia di infrastrutture ricreativo-sportive di interesse regionale) e nessun coinvolgimento ufficiale è formalmente dovuto, anche se il confronto Regione-Comune non viene mai meno. Va ricordato il percorso portato avanti dall’Amministrazione comunale, dove anche Coni e Fidal sono stati interlocutori attivi, con l'intento di mettere in atto le migliori soluzioni per risolvere le criticità e rendere la struttura sempre più performante e appetibile per i grandi eventi. Come emerge dalla deliberazione del Consiglio comunale di Aosta, la soluzione scelta per la sua realizzazione è stata presa nell’ottica della possibilità di svolgere competizioni a livello nazionale outdoor e, quindi, di gare di livello internazionale che, per essere organizzate, necessiteranno di alcune opere di contorno legate all’ospitalità degli atleti e del pubblico. Al termine dell’intervento, l’impianto sarà quindi omologabile da subito per eventi di interesse nazionale e, come detto, con idonee opere provvisorie e di contorno, la struttura potrà ospitare eventi di rilevanza internazionale. La questione delle otto corsie rende subito appetibile l'impianto anche in funzione dell'usura che si crea nelle prime.»

Il Consigliere Restano ha replicato: «Prevedere una pista a otto corsie presuppone uno sguardo verso la possibilità di organizzare eventi internazionali rispetto alla mera capacità di allenarsi. Il Governo regionale dimostra poca capacità di incidere su certe scelte che non interessano solo il comune di Aosta ma riguardano l'intera regione e le relative strategie sportive, turistiche e promozionali: noi crediamo che, con l'investimento di qualche milione di euro previsto per il rifacimento del campo Tesolin, si debba e si possa fare qualcosa di più, anche ipotizzando un investimento maggiore. Il campo scuola Tesolin è la zona deputata ad ospitare eventi sportivi di livello, in linea con il vostro programma di governo, ma occorre che sia veramente fruibile, dotandola anche di una pista di allenamento. Consegno al Governo una riflessione: valutate se renderla effettivamente una pista internazionale senza dover ogni volta montare e smontare tribune o creare appositi spazi e strutture provvisorie.»

SC

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Comunicato n° 362 del 20 giugno 2024
L'Ufficio di Presidenza richiama i Consiglieri al senso di responsabilità

 

L'Ufficio di Presidenza, riunito nel primo pomeriggio di oggi, giovedì 20 giugno 2024, deplora, all'unanimità, l'atteggiamento tenuto da alcuni Consiglieri nel corso dell'adunanza consiliare di ieri, con espressioni ingiuriose e gesti volgari e inequivocabili.

A tutela dell'immagine del Consiglio e dei Consiglieri tutti, l'Ufficio di Presidenza richiama al senso di responsabilità di ciascuno invitando alla tenuta di comportamenti consoni al ruolo e alla dignità dell'Aula. Invita altresì i Consiglieri coinvolti a formalizzare una dichiarazione scritta di scuse, fermo restando che, qualora si ripetessero tali situazioni sconvenienti, si procederà rigorosamente a termini di Regolamento, finanche all'espulsione ove necessaria.

SC

 

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Comunicato n° 363 del 20 giugno 2024
Approvate una risoluzione e due mozioni. Conclusi i lavori del Consiglio

Durante l'adunanza del 19 e 20 giugno 2024, il Consiglio Valle ha approvato una risoluzione e due mozioni. Sono state altresì respinte quattro mozioni.

L'Assemblea ha approvato, con 21 voti a favore (FP-PD, UV, AV-VdAU, PlA, SA e PCP), 7 contrari (Lega VdA) e 5 astenuti (RV, GM), una risoluzione depositata in Aula dai gruppi di maggioranza su una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste riguardante l'esposizione delle bandiere. Il testo approvato invita i Parlamentari valdostani a non sostenere la proposta di legge per l'abrogazione della legge dello Stato n. 22/1998 sull'uso della bandiera dell'Unione europea e invita istituzioni ed enti al pieno rispetto di quanto disposto dalla normativa regionale sulla valorizzazione dell'autonomia e sulla disciplina dei segni distintivi della Regione (l.r. n. 6/2006).

Contestualmente è stata respinta, con 20 voti contrari (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, PCP), 5 astensioni (RV, GM) e il voto a favore dei soli proponenti, la mozione del gruppo Lega VdA, che voleva impegnare a trasmettere ai Parlamentari valdostani il sostegno del Consiglio regionale alla proposta di legge presentata in Senato sull'esposizione delle bandiere negli edifici pubblici, prevedendo, laddove possibile, di esporre la bandiera valdostana e quella delle singole Amministrazioni comunali.

Il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, nell'illustrare la risoluzione della maggioranza, ha sostenuto che «le bandiere, simboli nei quali i cittadini possono riconoscersi, devono essere esposte, nel rispetto di quel pluralismo istituzionale che è prerogativa di tutti gli Stati democratici.»

Il Capogruppo Andrea Manfrin, nel presentare l'iniziativa della Lega VdA, ha informato che «la proposta di legge presentata al Senato lo scorso mese di maggio prevede che negli uffici pubblici sia esposta la bandiera nazionale affiancata da quella della Regione. Lo spazio libero lasciato dalla bandiera europea potrebbe essere utilizzato per esporre lo stemma delle Amministrazioni comunali. L'Italia è l'unico Paese Ue che obbliga all'esposizione della bandiera europea, noi riteniamo invece che si dovrebbe dare agli enti la facoltà di scegliere.»

L'Assessore agli affari europei, Luciano Caveri, ha segnalato che «in Francia, nei Comuni al di sopra dei 1500 abitanti, il drapeau européen è obbligatorio. Qui, si vorrebbe togliere la bandiera europea per mettere una misteriosa "bandiera comunale"? Le bandiere sono un simbolo e la Regione è stata lungimirante quando, con la legge del 2006 sulla simbolistica ha previsto il riconoscimento ufficiale della canzone Montagnes Valdôtaines e della bandiera della Valle d'Aosta.»

L'Assemblea ha approvato all'unanimità una mozione a firma congiunta dei gruppi Misto e Rassemblement Valdôtain che impegna l'Assessore competente alla realizzazione di una campagna pubblicitaria e di promozione sulle riserve di pesca della regione.

Esprimendo soddisfazione per l'apertura delle riserve di pesca a cattura speciali e turistiche dallo scorso mese di maggio, il Consigliere Claudio Restano (GM) ha sottolineato «l'importante ruolo turistico, economico e sociale di questa attività, ma il ritardo con cui si è partiti ha inevitabilmente comportato un danno economico e di immagine: c'è quindi la necessità di valorizzare la pesca nella maniera più opportuna attraverso una campagna promozionale e pubblicitaria. Sono lieto che questa mia iniziativa sia stata accolta.»

L'Assessore alle risorse naturali, Marco Carrel, nel proporre il voto favorevole all'iniziativa, ha ricordato che «l'Assessorato, in collaborazione con il Consorzio pesca della Valle d'Aosta, pubblica il calendario ittico annuale dove vengono specificate tutte le specie ittiche e l'elenco dei corsi d'acqua. L'Assessorato regionale del turismo ha inserito sul sito lovevda una sezione dove si trovano le varie informazioni sulle riserve e sull'attività della pesca. In accordo con il Consorzio pesca, siamo disponibili a fornire tutte le informazioni utili a potenziare la campagna pubblicitaria sulle riserve di pesca.»

Approvata, sempre all'unanimità, una mozione del gruppo Misto, così come emendata in accordo con il Governo, che impegna gli Assessori competenti a predisporre, entro 120 giorni, una norma che permetta l'istituzione della Consulta regionale della mobilità ciclistica.

Il Consigliere Claudio Restano ha osservato che «la mobilità ciclistica interessa l'intero territorio regionale con importante rilievo sportivo, turistico, ambientale e sociale ed è urgente avviare un confronto continuo e costante con tutti i portatori di interessi in seno a un organismo consultivo che affianchi l'Amministrazione regionale nella definizione delle scelte e delle priorità sulla mobilità ciclabile. Esprimo soddisfazione per l'accoglimento di questa mia iniziativa.»

L'Assessore ai trasporti e mobilità sostenibile, Luigi Bertschy, ha proposto, a nome della Giunta, l'emendamento ritenendo che «la Consulta possa rappresentare una fase di crescita di tutto il lavoro che si sta facendo per promuovere la mobilità ciclistica e sostenibile, in un'ottica anche di riduzione della mobilità privata su auto e di una Valle d'Aosta fossil fuel free.»

Con 18 astensioni (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e 16 voti a favore (Lega, VdA, RV, PCP, FI, GM) è stata respinta la mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste che chiedeva al Presidente della quarta Commissione di calendarizzare una riunione per audire l'Assessore competente e i rappresentanti delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative sulla tematica della desertificazione commerciale, favorendo lo sviluppo di zone commerciali naturali.

Il Consigliere Christian Ganis ha parlato della «riduzione del volume di affari e della chiusura di molte imprese del commercio, della ristorazione e del comparto turistico: un declino preoccupante che potrebbe portare alla desertificazione dei centri storici e dei paesi. Per promuovere una nuova visione della città e della regione, è necessario sostenere nuove politiche urbane e territoriali e urge un confronto sul punto nella Commissione competente.»

L'Assessore al commercio, Giulio Grosjacques, ha chiesto il ritiro della mozione, ricordando che «la risposta più efficace per sostenere il piccolo commercio, che ha ottenuto l'approvazione da parte delle associazioni di categoria, è il tavolo di lavoro costituito dalla politica, dai dirigenti regionali, dai rappresentanti del Cpel, dai vari portatori di interesse e dai componenti della quarta Commissione che sarà convocato alla ripresa dei lavori autunnali.»

"Valutare, previa acquisizione di parere legale, la costituzionalità e l'opportunità di mantenere vigente la norma della legge regionale 11/2023 sulle locazioni brevi (art. 4, comma 1, lett. f) nella parte che prevede che il superamento del limite di 180 giorni di locazioni, anche di una sola camera, all'interno di un immobile adibito ad abitazione permanente o principale costituisca condizione sufficiente a comportare il mutamento di destinazione d'uso dell'intero immobile". Questo quanto richiesto dal gruppo Lega Vallée d'Aoste con una mozione che è stata respinta con 19 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e 15 voti a favore (Lega VdA, RV, PCP, FI, GM).

Richiamando la recente sentenza 94/2024 della Corte costituzionale che ha riconosciuto la competenza primaria della Regione in materia di urbanistica, il Consigliere Paolo Sammaritani ha sottolineato che «la Consulta ha sollevato dubbi sulla compatibilità con la tutela del diritto di proprietà (articolo 42 della Costituzione) della decisione di mutare la destinazione d'uso dell'immobile. Oltre al cambio di destinazione, la norma regionale prevede una sanzione nei confronti di chi, ad esempio, ha affittato anche una sola camera della propria abitazione anche solo per 181 giorni: un criterio decisamente severo, una norma da rivedere prima di incorrere in qualche ricorso.»

L'Assessore al turismo, Giulio Grosjacques, ha spiegato che «la Regione ha provveduto a fissare i criteri per l'individuazione dei presupposti necessari sul mutamento di destinazione d'uso di un immobile, prevedendo la scissione della destinazione in due categorie autonome: abitazione principale (permanente) e temporanea che si presta all'uso locatizio di breve durata. La norma è stata disposta per evitare la proliferazione delle seconde case. Il parametro indicato dei 180 giorni è l'unico praticabile in quanto verificabile in concreto e la lettura della sentenza è frutto di un'interpretazione che va oltre il suo contenuto letterale: non risulta infatti che la Consulta abbia voluto affermare l'irragionevolezza della disposizione oggetto della mozione.»

È stata respinta, con 19 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e 16 a favore (Lega VdA, RV, PCP, FI, GM), una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste che chiedeva di valutare la possibilità di istituire degli sportelli di ascolto e orientamento per i caregiver in spazi appositamente individuati sul territorio come, ad esempio, i Centri per le famiglie; aderire al progetto "Dementia Friendly Italia", individuando formule di collaborazione e supporto dei caregiver e dei loro assistiti.

«L'invecchiamento progressivo della popolazione ha portato a un aumento di malattie cronico-degenerative, tra cui le demenze: in Valle d'Aosta si stimano circa 2500 casi - ha affermato il Capogruppo Andrea Manfrin -. L'attività dei caregiver è molto complicata e a rischio di burnout, ma è fondamentale per il malato ed è necessario fornire l'adeguato supporto.»

Dopo aver elencato le iniziative già poste in atto dalla Regione nel settore oggetto della mozione, l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ne ha chiesto il ritiro poiché «all'interno dei centri assistenziali esiste già un tipo di supporto come quello auspicato dall'iniziativa e, inoltre, il progetto "Dementia Friendly Italia" non necessita dell'egida dell'Assessorato ma va valutata con l'associazione Alzheimer che collabora con i nostri uffici.»

I lavori sono conclusi. Il Consiglio Valle si riunirà nuovamente mercoledì 10 e giovedì 11 luglio 2024.

 

SC-LT

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