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Comunicato n° 253 del 30 aprile 2024
Il Consiglio si riunisce mercoledì 8 e giovedì 9 maggio -
Comunicato n° 258 del 6 maggio 2024
Consiglio dell'8 e 9 maggio: iscritti quattro punti all'ordine del giorno suppletivo -
Comunicato n° 260 dell'8 maggio 2024
Approvati il rendiconto 2023 e l'assestamento 2024 del Consiglio Valle -
Comunicato n° 261 dell'8 maggio 2024
Approvato un disegno di legge su Vallée d'Aoste Structure -
Comunicato n° 262 dell'8 maggio 2024
Question time sulle dichiarazioni del Centro donne contro la violenza -
Comunicato n° 263 dell'8 maggio 2024
Question time sulla tutela del diritto all'interruzione volontaria della gravidanza -
Comunicato n° 264 dell'8 maggio 2024
Interrogazione sul reclutamento del personale Inps -
Comunicato n° 265 dell'8 maggio 2024
Interrogazione sull'apertura delle riserve di pesca -
Comunicato n° 266 dell'8 maggio 2024
Interrogazione sui corsi di formazione lavorativa -
Comunicato n° 267 dell'8 maggio 2024
Interrogazione sul sistema idrico integrato -
Comunicato n° 268 dell'8 maggio 2024
Interpellanza sulla valorizzazione dei siti e della storia della nascita della città di Aosta -
Comunicato n° 269 dell'8 maggio 2024
Interpellanza sulla carenza di casari -
Comunicato n° 270 dell'8 maggio 2024
Interpellanza sul rischio di instabilità degli alberi a causa di malattie parassitarie -
Comunicato n° 271 dell'8 maggio 2024
Interpellanza sulla condizione di persona con grave disabilità -
Comunicato n° 272 dell'8 maggio 2024
Interpellanza sugli affitti brevi -
Comunicato n° 273 del 9 maggio 2024
Approvata una mozione sull'elettrodotto tra Charvensod e Aymavilles. I lavori del Consiglio sono conclusi
Comunicato n° 253 del 30 aprile 2024
Il Consiglio si riunisce mercoledì 8 e giovedì 9 maggio
Il Consiglio Valle è convocato in via ordinaria e in sessione europea e internazionale mercoledì 8 e giovedì 9 maggio 2024, a partire dalle ore 9, per discutere un ordine del giorno composto di 44 oggetti.
L'Aula sarà chiamata ad approvare il rendiconto della gestione 2023 e l'assestamento del bilancio di previsione per il 2024 del Consiglio regionale, sul quale la seconda Commissione "Affari generali" ha espresso parere favorevole all'unanimità nella riunione del 22 aprile scorso.
Per quanto riguarda l'attività ispettiva, figurano sedici interrogazioni, di cui una del gruppo Forza Italia riguardante i corsi di formazione lavorativa attivati nel 2023.
Quattro le interrogazioni presentate dal gruppo Lega Vallée d'Aoste: programmazione di un incontro con le organizzazioni sindacali sul reclutamento di personale dell'Inps in Valle d'Aosta; nesso tra le tematiche della legalità e della cittadinanza con l'educazione all'affettività e gli obiettivi dell'Agenda 2030; criticità derivanti dai ponteggi dei cantieri del bonus 110% in alcuni condomini di edilizia residenziale pubblica; azioni per ripulire dai rifiuti abbandonati alcune zone presso i condomini Erp.
Sono due le interrogazioni del gruppo Misto, di cui una riguardante l'apertura delle riserve di pesca a cattura e l'altra le spese per l'organizzazione di alcune tappe del giro ciclistico "Next Gen".
Il gruppo Progetto Civico Progressista ha depositato quattro interrogazioni: notizie sulla conferenza stampa di Cva Energie per la presentazione delle nuove tariffe; tavolo di confronto politico per una modifica della legge elettorale europea; utilizzo di un autobus elettrico nel servizio di trasporto pubblico; attività di helibike sul territorio regionale e impatto sull'ambiente.
Sono cinque le interrogazioni proposte dal gruppo Rassemblement Valdôtain: accordo tra la Casinò de la Vallée e l'account "Rama Online"; risoluzione delle problematiche tra le Società italiana ed elvetica di gestione del tunnel del Gran San Bernardo; regolamentazione della circolazione sulle strade poderali; mappatura della rete del sistema idrico integrato sul territorio valdostano; progetto di ampliamento dell'ospedale Parini.
Delle quindici interpellanze iscritte, una è del gruppo Forza Italia e riguarda la risoluzione delle problematiche nella sala d'attesa dell'autostazione di Aosta.
Il gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrerà sei interpellanze, di cui due sulle criticità della nuova sede del servizio socio-sanitario semiresidenziale "Myosotis", mentre le altre riguardano: gestione della carenza di casari in Valle d'Aosta; futura modalità di gestione del canile/gattile regionale; ricognizione del personale con qualifica di referente dei servizi per anziani nelle micro-comunità; azioni per permettere ad una persona con grave disabilità di vivere dignitosamente.
Una interpellanza è del gruppo Misto per chiedere informazioni e intendimenti sulla realizzazione di un nuovo Palaghiaccio ad Aosta.
Sono quattro le interpellanze del gruppo Progetto Civico Progressista: stato delle interlocuzioni con la Commissione paritetica e il Ministero dell'interno sul Corpo valdostano dei Vigili del fuoco; azioni per evitare la chiusura del traforo del Gran San Bernardo a seguito delle problematiche tra le Società concessionarie; incarico all'Istituto energie rinnovabili di Bolzano per uno studio sulla conversione a emissioni zero della flotta di autobus; difficoltà nell'applicazione della nuova normativa regionale e nazionale sugli affitti brevi.
Il gruppo Rassemblement Valdôtain ha depositato tre interpellanze: valorizzazione di alcuni siti in occasione delle celebrazioni del 2050° anniversario della nascita di Augusta Praetoria Salassorum; situazione di rischio di instabilità degli alberi dovuta a malattie parassitarie; aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti.
Saranno anche trattate sei mozioni, di cui una del gruppo Forza Italia riguardante le segnalazioni degli abitanti interessati dal tratto di rete dell'elettrodotto aereo tra Charvensod e Aymavilles.
Il gruppo Lega Vallée d'Aoste, con una mozione, chiede al Governo di mettere in atto azioni utili per una gestione venatoria dello stambecco.
Con tre mozioni, il gruppo Progetto Civico Progressista vuole impegnare il Governo a: chiedere a Cva una maggiore chiarezza nelle prossime comunicazioni ai clienti sulla modifica dell'offerta Cva7; attivarsi affinché lo Stato mantenga una partecipazione maggioritaria nel capitale di Poste italiane; individuare soluzioni per semplificare la procedura relativa all'imposta di soggiorno per i locatori di alloggi ad uso turistico.
Il gruppo Rassemblement Valdôtain con una mozione chiede l'installazione di una webcam nella valle di Champdepraz in modo che anche il Parco naturale Mont Avic possa essere rappresentato nell'apposita sezione del sito www.lovevda.it
Infine, il Consiglio si riunirà in sessione europea e internazionale per prendere atto della relazione sulle attività svolte dalla Regione nel 2023 per l'attuazione delle politiche promosse dall'Unione europea e in materia di rapporti internazionali.
L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile l'App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung e per dispositivi Apple quali ad esempio Apple TV, iPhone, iPad e Mac (l'App Store Apple contiene l'elenco completo delle compatibilità). Consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore."
La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio.
SC
Comunicato n° 258 del 6 maggio 2024
Consiglio dell'8 e 9 maggio: iscritti quattro punti all'ordine del giorno suppletivo
L'ordine del giorno del Consiglio Valle, convocato mercoledì 8 e giovedì 9 maggio 2024, è stato integrato da quattro punti.
L'Aula sarà chiamata ad approvare il disegno di legge sul patrimonio immobiliare conferito dalla Regione alla società Vallée d'Aoste Structure che, in data odierna, ha ottenuto il parere favorevole a maggioranza delle Commissioni "Affari generali" e "Sviluppo economico".
Sono poi state iscritte tre interrogazioni a risposta immediata. La prima, presentata dal gruppo Rassemblement Valdôtain, chiede notizie sul project financing nell'ambito delle interlocuzioni per la norma di attuazione in materia di concessioni idroelettriche. Con la seconda, il gruppo Lega Vallée d'Aoste vuole conoscere le valutazioni per l'avvio di un'azione legale rispetto al presunto danno d'immagine a tutela della Regione a seguito delle dichiarazioni del Centro antiviolenza, mentre la terza iniziativa, del gruppo Progetto Civico Progressista, interroga il Governo per sapere quali azioni siano in corso per la tutela del diritto di richiedere l'interruzione volontaria di gravidanza.
Con questa integrazione all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi quarantotto oggetti.
L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed è altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile l'App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung e per dispositivi Apple quali ad esempio Apple TV, iPhone, iPad e Mac (l'App Store Apple contiene l'elenco completo delle compatibilità).
La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio.
LT
Comunicato n° 260 dell'8 maggio 2024
Approvati il rendiconto 2023 e l'assestamento 2024 del Consiglio Valle
In apertura dell'adunanza consiliare dell'8 e 9 maggio 2024, il Presidente del Consiglio ha comunicato che domani sera, in occasione della Festa dell'Europa, la scritta di Emile Chanoux "Voir clair, vouloir vivre", incisa sulla facciata sud di Palazzo regionale, sarà simbolicamente illuminata di blu.
A seguito di una riunione della Conferenza dei Capigruppo, è stato deciso di posticipare al prossimo Consiglio la sessione europea e internazionale che era convocata in questi due giorni.
L'Aula ha quindi approvato all'unanimità il rendiconto della gestione 2023 e l'assestamento del bilancio di previsione 2024 del Consiglio regionale della Valle d'Aosta.
Il totale delle entrate 2023, al netto delle partite di giro e dell'avanzo 2022, ammonta a 8 milioni 667mila euro. L'assegnazione a carico del bilancio regionale in favore del Consiglio ammonta a 8,5 milioni di euro, di cui 8 milioni 45mila sono stati destinati alla copertura delle spese correnti mentre 455mila alle spese in conto capitale. Il totale delle spese 2023, al netto delle partite di giro e dell'avanzo proveniente dal 2022, ammonta a 7 milioni 650mila euro.
Al termine del 2023 si rileva un avanzo di amministrazione che ammonta a 1 milione 487mila euro: parte dell'avanzo, pari a 887mila euro, è stato vincolato alla restituzione alla Regione, mentre il restante è stato accantonato in previsione delle erogazioni future delle indennità di fine mandato a favore dei Consiglieri regionali uscenti.
SC
Comunicato n° 261 dell'8 maggio 2024
Approvato un disegno di legge su Vallée d'Aoste Structure
Nella seduta dell'8 maggio 2024, il Consiglio Valle ha approvato, con 25 voti a favore (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, RV, PCP, GM) e 8 astensioni (Lega VdA, FI), un disegno di legge che contiene disposizioni in materia di patrimonio immobiliare conferito dalla Regione a Vallée d'Aoste Structure srl.
Il testo, presentato dalla Giunta il 12 marzo scorso ed esaminato dalle Commissioni seconda e quarta che hanno approvato un emendamento, si compone di undici articoli volti ad ottimizzare sia la disciplina per la valorizzazione e la gestione del patrimonio immobiliare sia la governance della società VdA Structure, ai sensi della legge regionale n. 10/2004 (Interventi per il patrimonio immobiliare regionale destinato ad attività produttive e commerciali).
Per quanto concerne il patrimonio conferito, secondo i Consiglieri relatori occorre garantire che Vda Structure abbia a disposizione un patrimonio immobiliare rifunzionalizzato e idoneo a essere valorizzato, al fine non soltanto di adempiere alle previsioni dello statuto societario, ma anche di agire nel rispetto della normativa statale in materia di società a partecipazione pubblica. Il disegno di legge prevede un’attività di ricognizione degli immobili che necessitano di interventi di riqualificazione e adeguamento per poter essere fruibili, in base alla quale sarà delineato l’intervento finanziario complessivo in capo alla Regione.
Relativamente alla governance, per i Consiglieri relatori, la finalità del provvedimento è, in particolare, quella di far sì che la Società operi sul mercato in regime di piena autonomia, sia da un punto di vista finanziario, sia da un punto di vista gestionale: il disegno di legge mira, pertanto, a razionalizzare gli indirizzi e gli adempimenti imposti dalla Regione, uniformando il sistema di reportistica, verifica e monitoraggio al dettato normativo della legge regionale n. 20/2016 in materia di trasparenza e contenimento dei costi nella gestione delle società partecipate dalla Regione.
L'Assessore allo sviluppo economico ha spiegato che la norma fissa una serie di punti chiave tra cui la semplificazione degli adempimenti e delle procedure che darà alla governance della Società una maggiore capacità d'intervento, consentendole di operare in pieno mercato e, con un'azione sinergica con la Regione, potrà attrarre anche gli interessi di aziende interessate a insediarsi in Valle d'Aosta. La redazione del piano generale per la rifunzionalizzazione complessiva del patrimonio conferito da realizzare entro la fine del 2024 consentirà inoltre di effettuare le prime valutazioni utili alla realizzazione della pianificazione definitiva degli interventi e delle relative risorse finanziarie nel bilancio del prossimo triennio. Questo disegno di legge permetterà dunque di fissare un orizzonte finanziario entro cui intervenire sul patrimonio immobiliare, rendere più autonoma la Società nel perseguire gli indirizzi della Regione e di semplificare il processo insediativo.
SC-LT
Comunicato n° 262 dell'8 maggio 2024
Question time sulle dichiarazioni del Centro donne contro la violenza
Con un'interrogazione a risposta immediata presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare dell'8 maggio 2024 è stata trattata la questione delle dichiarazioni del Centro donne contro la violenza di Aosta diffuse con nota lo scorso mese di aprile.
Il gruppo ha ricordato che l'Associazione che gestisce il Centro ha riferito di segnalazioni di donne che, giunte in presidi sanitari pubblici per accedere all'interruzione volontaria di gravidanza, sono state sottoposte a interferenze e pressioni da parte di volontari con l'intento di dissuaderle dalla loro scelta. Lega VdA ha poi evidenziato che, rispetto a quanto riportato nei comunicati stampa, l'Associazione ha detto di non sapere se le segnalazioni fossero tre o quattro, oltre a dichiarare che erano datate, aggiungendo nebulosità e contraddittorietà ai comunicati già trasmessi. L'Usl ha risposto con una nota sottolineando che non risultano volontari di associazioni pro-vita nei consultori o in ospedale e che l'Azienda non ha ricevuto segnalazioni su questi fatti. Il gruppo ha quindi chiesto se sia stata fatta una valutazione per avviare un'azione legale a tutela della Regione rispetto al danno di immagine arrecatole dalle comunicazioni del Centro antiviolenza.
Le Président de la Région a communiqué que l’Administration régionale et l’Agence Usl sont en train de procéder aux vérifications nécessaires auprès du Centro Donne contro la violenza afin de disposer de toutes les informations nécessaires pour contrôler ce qui a été signalé par le Centre même. Pour le Président, lorsque toutes ces informations seront disponibles et vérifiées, on pourra décider quelle voie suivre, pour comprendre avant tout si les dispositions de la loi n° 194/1978 visant à protéger le droit de choix des femmes sont respectées, dans la forme et dans le fond, au sein des établissements de santé valdôtains et si des comportements susceptibles d’être poursuivis aux termes de la loi ont eu effectivement lieu.
Il gruppo Lega VdA ha replicato che produrre comunicati stampa, che poi non trovano riscontro nella realtà, è molto grave così come è altrettanto grave far andare la Valle d'Aosta su tutti i giornali nazionali riferendo fatti non suffragati da prove: per il gruppo, chi ha fornito una immagine negativa della nostra Regione deve assolutamente pagare.
SC
Comunicato n° 263 dell'8 maggio 2024
Question time sulla tutela del diritto all'interruzione volontaria della gravidanza
La tutela del diritto all'interruzione volontaria di gravidanza è stata oggetto di un'interrogazione a risposta immediata del gruppo Progetto Civico Progressista illustrata nella seduta consiliare dell'8 maggio 2024.
Ringraziando il Centro Donne contro la violenza che in una nota, annunciando l'avvio di azioni di monitoraggio della corretta applicazione della legge 194 in Valle a seguito dell'approvazione di emendamento del Governo al decreto “Pnrr-quater”, comunicava la ricezione di segnalazioni di donne vittime di violenza sottoposte a indebite interferenze e pressioni per dissuaderle dalla scelta di interrompere la gravidanza, il gruppo Progetto Civico Progressista ha chiesto quali verifiche e azioni siano in corso per tutelare e ribadire un diritto sancito dalla legge 194/1978 e confermata dalla volontà popolare con il referendum del 1981.
Il Presidente della Regione ha premesso che nessun volontario o associazione pro vita o simili è mai stato autorizzato né ha richiesto di accedere ai presidi sanitari pubblici e, dalle prime verifiche condotte dall’Azienda USL, non risulta neppure che qualcuno lo abbia fatto in modo fraudolento. Inoltre, nessuna segnalazione di quelle riportate dal Centro antiviolenza è mai pervenuta né all'Ausl, né al Dipartimento politiche sociali. Secondo i responsabili dei servizi competenti questi fatti non sono una prassi e non si è a conoscenza di casi di irregolarità o reati da parte di soggetti interni o esterni all’Azienda sanitaria. A seguito della pubblicazione del comunicato stampa, l’Ausl e il Dipartimento regionale competente hanno chiesto all’Associazione di circostanziare quanto riportato dai media, in modo da poter interrompere e sanzionare eventuali condotte non rispettose delle norme, invitando l’Associazione a fornire elementi utili a effettuare indagini mirate, nel rispetto della riservatezza delle donne. Nella risposta, l'Associazione, sempre nel rispetto della privacy, non ha potuto segnalare fatti precisi inerenti le inadempienze. L’Azienda ha inoltre evidenziato come le donne possano sempre, con la garanzia di assoluta riservatezza, rivolgersi alla Presidente del Comitato unico di garanzia aziendale (Cug) o alla Referente aziendale per la lotta alla violenza di genere. Nonostante l’associazione Centro Donne contro la violenza abbia fornito informazioni estremamente generiche e prive di particolari, l’Ausl ha avviato ulteriori approfondimenti per verificare i fatti segnalati e individuare eventuali responsabilità.
Il gruppo PCP ha accolto con favore l'avvio di un'indagine da parte dell'Azienda sanitaria anche alla luce delle dichiarazioni rilasciate da una ginecologa che suggeriva il progetto Gemma e un'ostetrica che conferma la richiesta dei medici alle donne che intendono abortire di ascoltare il battito fetale. Per PCP, si tratta di fatti gravi a cui bisogna dare risposte.
LT
Comunicato n° 264 dell'8 maggio 2024
Interrogazione sul reclutamento del personale Inps
Con un'interrogazione presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare dell'8 maggio 2024 si è parlato dei percorsi di reclutamento su base regionale del personale Inps.
In particolare, il gruppo ha voluto sapere se sia stato programmato l'incontro con le organizzazioni sindacali che hanno evidenziato importanti criticità sulle carenze di organico, già oggetto di una precedente iniziativa consiliare, nel corso della quale il Governo regionale si era impegnato a dare seguito alla richiesta.
Il Presidente della Regione ha risposto che l'incontro si è svolto lo scorso lunedì e che si tratta di un problema che non riguarda solo l’Inps, ma in generale tutte le articolazioni decentrate dello Stato. Nell'incontro si è concordato di continuare a monitorare congiuntamente la situazione, ma né i sindacati, né la Regione hanno possibilità in autonomia di dare direttamente una soluzione ad una situazione che è ormai strutturale e da tempo è stata rappresentata al Governo italiano. Il Presidente ha comunicato che la Regione sollecita risposte richiamando anche il rispetto di quanto previsto dalla norma di attuazione del 1978 che prevede appositi concorsi per la copertura dei posti in Valle d'Aosta, con prove che prevedano l'accertamento della conoscenza della lingua francese e lo svolgimento delle prove di concorso ad Aosta. Con i sindacati, si è quindi concertato di attenzionare congiuntamente lo sviluppo dei prossimi bandi assunzionali al fine di valutare la corretta applicazione della normativa, in modo da svolgere un'azione organica e trovare degli spiragli per fornire risposte concrete.
Il gruppo Lega Vallée d'Aoste, nel prendere atto dell'avvenuto incontro con i sindacati, ha evidenziato l'importanza, pur non essendo una competenza diretta della Regione, di seguire con particolare attenzione la questione al fine di continuare a garantire un servizio così importante come quello erogato dall'Inps.
SC
Comunicato n° 265 dell'8 maggio 2024
Interrogazione sull'apertura delle riserve di pesca
Il rinvio dell'apertura delle riserve di pesca a cattura, sia speciali che turistiche, è stato nuovamente oggetto di un'interrogazione presentata dal gruppo Misto nella seduta consiliare dell'8 maggio 2024.
Evidenziando che nella regione insistono 11 riserve di pesca (sei a cattura e quattro no kill) e che la loro chiusura sta procurando danni economici al Consorzio pesca, agli operatori commerciali e dell'ospitalità e di immagine al territorio, il gruppo ha chiesto quali attività siano state svolte dal Governo per giungere alla riapertura di queste aree.
L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali ha illustrato le azioni fino ad ora messe in atto per ottenere l'autorizzazione all'immissione per gli anni 2024-2026 di materiale ittico non autoctono in alcuni tratti dei torrenti valdostani, comprese le riserve di pesca indicate nel calendario ittico, che consentirà al Consorzio pesca di revocare l'ordinanza di rinvio dell'apertura di questa attività. A seguito dell'inoltro della richiesta di autorizzazione al Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, nei mesi di marzo e aprile scorsi, gli uffici dell'Assessorato hanno inviato sollecitazioni tra cui anche una lettera dell'Assessore che, al momento, non sono state riscontrate. Non appena perverrà l'autorizzazione dal Ministero, l'Assessorato provvederà a trasmetterla al Consorzio pesca che potrà così procedere all'immissione del materiale ittico e riaprire la pesca.
Il gruppo Misto ritiene che la questione non sia di tipo tecnico o amministrativo ma prettamente politico: altre Regioni hanno ottenuto i risultati auspicati e sarebbe opportuno che il Governo regionale facesse pressione sui rappresentanti valdostani in seno al Parlamento per ultimare la procedura. La mancata apertura delle riserve di pesca sta procurando una serie di danni a tutto il territorio: oltre al danno di immagine della regione, sono 600 i permessi di pesca non venduti, gli albergatori hanno subìto la cancellazione di molte prenotazioni e anche le attività collegate hanno patito la mancata apertura delle riserve di pesca. La situazione deve essere risolta quanto prima.
I lavori riprendono alle ore 15.
LT
Comunicato n° 266 dell'8 maggio 2024
Interrogazione sui corsi di formazione lavorativa
Con un'interrogazione del gruppo Forza Italia, trattata nella seduta consiliare dell'8 maggio 2024, è stato nuovamente affrontato il tema dei corsi di formazione per l'inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati o con una dotazione di competenze disallineate con la richiesta del mercato.
In particolare il gruppo ha chiesto quanti e quali corsi sono stati attivati nel 2023 e quanti soggetti li hanno completati; quanti dei partecipanti hanno intrapreso un percorso lavorativo in attinenza ai corsi frequentati; se i risultati corrispondano alle aspettative ex ante della pianificazione.
L'Assessore alla formazione e lavoro ha riferito che nel corso del 2023, sono stati avviati 37 corsi rivolti a disoccupati, di cui 15 aventi ad oggetto formazione professionalizzante e 22 dedicati alla formazione di competenze di base e trasversali (nello specifico, competenze digitali e linguistiche). Nell'ambito dei 37 corsi, gli utenti in aula sono stati 422; di questi, 54 hanno frequentato più di un corso.
Nell'ambito dei soli corsi professionalizzanti, i diversi utenti coinvolti sono stati 154, dei quali circa il 70% ha portato a termine il percorso. Le persone che hanno trovato una occupazione al termine del percorso sono state 112 (pari al 72% degli utenti coinvolti) e quasi il 60% in un settore coerente con l'oggetto del corso. Inoltre, nel 2023 sono stati avviati ulteriori 11 corsi non esclusivamente rivolti a persone in stato di disoccupazione, che hanno coinvolto ulteriori 114 partecipanti: su tali corsi l'analisi degli effetti occupazionali non è ancora disponibile.
Per l'Assessore, i risultati sono positivi e il lavoro che si sta conducendo, in collaborazione con gli enti di formazione e tutti gli attori del sistema, permette di migliorare e adeguare la risposta alle richieste che provengono dal mondo del lavoro.
Il gruppo FI ha rilevato che la maggior parte dei corsi è stata fatta per aumentare le competenze trasversali, ma occorre fare anche una riflessione per potenziare l'aspetto professionalizzante visto che c'è una continua richiesta di professioni che non sono presenti sul territorio valdostano. Il gruppo ha apprezzato la volontà di presentare una sintesi dell'attività svolta, che consentirà di fare delle valutazioni compiute su di un argomento di grande importanza che, insieme al disegno di legge presentato al Consiglio sul tema del lavoro e della formazione, potrà dare un riscontro concreto alla domanda del mondo del lavoro. Per crescere, ha detto FI, bisognare formare delle persone che poi possano avere delle occupazioni corrispondenti alle loro aspettative dando loro le opportune gratificazioni economiche per favorire il loro percorso di vita.
SC
Comunicato n° 267 dell'8 maggio 2024
Interrogazione sul sistema idrico integrato
La mappatura del sistema idrico integrato è stata al centro di un'interrogazione del gruppo Rassemblement Valdôtain trattata nella seduta consiliare dell'8 maggio 2024.
Ricordando la complessa trasformazione in atto che porterà 74 gestioni comunali a un'unica regionale, il gruppo ha voluto sapere se ad oggi esista una completa mappatura della rete del sistema idrico integrato a livello regionale o di singolo ambito di riferimento; se la Regione sia a conoscenza del numero di impianti di produzione di energia da caduta operanti nell'ambito della rete idrica valdostana; se, al di là dello sviluppo di impianti fotovoltaici sulle strutture facenti parte del sistema idrico integrato, sia stata considerata la possibilità di realizzare impianti idroelettrici per il recupero energetico nelle reti idriche valdostane e se vi sono state delle interlocuzioni con il Bim.
L'Assessore alle opere pubbliche ha ripercorso le attività di mappatura dei Comuni e delle Unités des Communes a partire dal 2011 con il “Censimento di primo livello” finanziato con fondi Bim, i cui dati sono oggi disponibili sul "geoportale Sistema delle conoscenze territoriali (Sct)", nella sezione riservata alle pubbliche amministrazioni. Nel 2022 l'Ente di governo dell'ambito ha predisposto un Progetto di fattibilità tecnico economica (Pfte) per la digitalizzazione, distrettualizzazione e monitoraggio delle reti, presentato nell’ambito dell’avviso del Pnrr che sarà caricato sul sistema Stc e aggiornato con i progetti eseguiti dai Comuni. Infine, nel 2023 il Consorzio ha approvato il “Piano triennale per l’informatica e la transizione digitale 2023-2025” che prevede la realizzazione di un sistema informativo del servizio idrico integrato il cui servizio di progettazione è stato affidato alla società Inva.
L'Assessore ha poi riferito che a fine dicembre 2023 le concessioni di derivazione d’acqua a uso idroelettrico con impianti realizzati su dorsali di acquedotti frazionali, comunali e intercomunali erano 52 per una potenza complessiva pari a circa 4500 kW: di queste, 41 sono quelle attive per una potenza complessiva di circa 3.926 kW. Sulla possibilità di realizzare impianti idroelettrici su acquedotti, l'Assessore ha espresso alcune perplessità supportate dal fatto che questi impianti, per funzionare al meglio, hanno necessità di essere alimentati con un regime di portata il più costante possibile, cosa che non sempre si verifica nei piccoli acquedotti. Per sopperire a questo problema si dovrebbe garantire un’alimentazione continua dell’impianto (anche minimale) prelevando un eccesso di portata rispetto alla richiesta delle utenze allacciate all’acquedotto. Una pratica che non sarebbe compatibile con un utilizzo sostenibile delle risorse idriche, che prediligono un utilizzo dell’acqua commisurato alle effettive esigenze. Comunque, per l'Assessore l'opzione è stata sempre ben presente e, quando ritenuta possibile, è stata realizzata.
Il gruppo RV ha valutato positivamente la presenza di molti impianti per sfruttare l'energia derivante dall'idroelettrico sottolineando l'importanza di questa risorsa per la Valle d'Aosta e i suoi abitanti.
LT
Comunicato n° 268 dell'8 maggio 2024
Interpellanza sulla valorizzazione dei siti e della storia della nascita della città di Aosta
Nella seduta consiliare dell'8 maggio 2024, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha illustrato un'interpellanza sulla valorizzazione delle testimonianze archeologiche presenti ad Aosta in vista delle celebrazioni del 2050° anniversario della nascita di Augusta Praetoria.
In particolare, il gruppo ha chiesto al Governo come intenda valorizzare i siti delle Insulae 51, 52 e 59 ubicati tra il Giardino dei ragazzi di via Festaz e il castello di Bramafan; se pensi di razionalizzare le esposizioni delle statue di Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto, presenti in più di un punto della città; se intenda rimuovere la statua di Gaio Giulio Cesare presente all'imbocco di avenue Conseil des Commis, considerato che il personaggio storico non ha mai dominato questa terra e soprattutto in considerazione del fatto che i falsi storici non rendono onore al grande lavoro degli studiosi che si occupano di Augusta Praetoria Salassorum. RV ha anche chiesto se la Regione voglia realizzare uno studio approfondito sul periodo legato alla nascita dell'urbe augustana (fine del I secolo a.C.) che, oltre alle testimonianze archeologiche e ai testi storici già noti, con l'ausilio di nuove tecniche come la digitalizzazione, favorirebbe una più approfondita conoscenza delle realtà antropologiche, storiche e architettoniche di quel periodo, permettendo un approccio storicamente sostenibile alle celebrazioni dell'anno prossimo.
L'Assessore ai beni e alle attività culturali ha risposto che il sito dei Giardini dei ragazzi rientra a tutti gli effetti nel percorso di valorizzazione della città romana, previsto nell’ambito delle celebrazioni di Aosta 2025. Nell’area giochi “L. Brivio”, in via Festaz, ad Aosta, si cela infatti un importante sito archeologico che conserva un ampio settore di alcune case private (Insulae 51 e 52, oggi visibili, e insula 59, conservata sotto il parco giochi) dell’antica Augusta Praetoria, databili tra il I e il III secolo d.C. Si tratta di edilizia che oggi viene definita “popolare”, costituita da più nuclei di caseggiati pluripiani, con numerosi ambienti di piccole dimensioni, gravitanti intorno ad aree cortilizie generalmente scoperte. A separare le Insulae settentrionali era la strada (cardo minore), orientata nord-sud, larga 8.20 m, porticata sul lato occidentale e pavimentata in lastre di bardiglio, che poteva ospitare negozi e botteghe. Il sito sarà oggetto di manutenzione straordinaria in vista dell’apertura al pubblico.
In merito alle statue che fronteggiano la stazione ferroviaria, l'Assessore ha osservato che sono in quella posizione da ormai più di ottant’anni: volontà dell’allora Governo italiano, e del Duce stesso, era quella di marcare fortemente l’identità romana, in un’ottica di rilettura storica centralista del tutto avulsa alla moderna storiografia. Secondo il Codice dei beni culturali, le cose immobili e mobili che rivestono un interesse particolarmente importante a causa del loro riferimento con la storia politica, militare, della letteratura, dell’arte e della cultura in genere, ovvero quali testimonianze dell’identità e della storia delle istituzioni pubbliche, collettive o religiose, sono a tutti gli effetti beni culturali. Per la Soprintendenza, l’approccio di una moderna attività di tutela non agisce sull’onda della “memoria”, ma in linea con la “storia”, nella consapevolezza che non esistono monumenti “sbagliati”, ma solo opere frutto del tempo in cui sono state concepite. Per questo motivo, il Governo non ritiene di dover prevedere la rimozione di alcuna statua, quanto piuttosto, cogliendo l’invito dei proponenti, a una sua più corretta contestualizzazione che ne spieghi il significato storico moderno ormai consolidato.
L'Assessore ha poi evidenziato che sono in corso da circa 4 anni studi approfonditi, supportati da moderne tecnologie relativi alla fine del I secolo a.C.: il Progetto “Siti d’alta quota”, condotto in collaborazione con l’Office cantonal du Valais, ha come scopo primario la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione di una rete di accampamenti militari di epoca romana (età tardo-repubblicana/augustea), ubicati in alta montagna tra Valle d’Aosta e Vallese, utilizzati per conquistare il territorio alpino controllato dai Salassi e arrivare alla fondazione della nuova colonia di Augusta Praetoria. Lo studio dei siti archeologici e dei numerosi reperti in essi trovati sta portando a una rivalutazione di quelli che prima erano considerati “villaggi salassi”, interpretandoli appunto come avamposti dell’esercito romano inviato da Augusto. L’asservimento completo dei Salassi, condotto anche con l’ausilio di altre popolazioni locali, si compì nel 25 a.C. con la costruzione della nuova città, nella quale tuttavia gli sconfitti poterono trovare spazio e nuove forme di vita sociale per mezzo di commerci e matrimoni, arrivando addirittura a ricoprire importanti cariche pubbliche, come dimostrano alcune iscrizioni aostane.
Il gruppo RV ha rilevato che la statua di Giulio Cesare rischia di rimanere in quel posto a imperitura memoria anche se nulla ha a che fare con la nostra terra: si tratta di una presenza che offende il buon senso e la storia. Riguardo alla storia dei Salassi, si apprezzerebbe uno studio più approfondito, nel senso ad esempio che non si capisce il perché della costruzione di una cinta muraria così imponente e dotata di un sistema di difesa tanto importante, come citato da alcune fonti storiche che risalgono ad alcuni secoli dai fatti, se i Romani avevano già sconfitto i loro nemici.
SC
Comunicato n° 269 dell'8 maggio 2024
Interpellanza sulla carenza di casari
La carenza di casari è stata oggetto di dibattito nella seduta consiliare dell'8 maggio 2024 con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste.
I componenti del gruppo hanno chiesto se il Governo abbia cognizione del numero di casari presenti in Valle d'Aosta e del fabbisogno complessivo suddiviso per stagione estiva e invernale; quali le intenzioni per contrastare la riduzione di casari e se vi sia l'intenzione, in collaborazione con l'Institut Agricole Régional, di fare uno studio per verificare se la Fontina, fatta col latte di diverse mungiture, mantenga le caratteristiche di qualità come quella fatta col latte di una sola mungitura.
Anticipando che la Regione non dispone di un elenco dei soggetti che hanno acquisito professionalità per svolgere attività di trasformazione lattiero casearia nell'ambito della filiera fontina, l'Assessore all'agricoltura ha chiarito che, ad oggi, gli operatori non ne hanno ritenuto necessaria la creazione. Durante la stagione invernale sono abilitati alla produzione di fontina 68 trasformatori (15 caseifici cooperativi o privati e 53 aziende singole che trasformano il proprio latte). Durante la stagione estiva 2023 hanno prodotto fontina 126 alpeggi e in ognuna di queste strutture lavora almeno un casaro. Per quanto riguarda la difficoltà di reperire la manodopera specializzata, a partire dal 2002, sono stati organizzati dei corsi per la formazione di casari della filiera fontina, in collaborazione con il Consorzio produttori e tutela della dop fontina e l'Institut agricole régional. Inoltre, nel percorso scolastico dello Iar, la materia è affrontata in maniera approfondita: il corso di istruzione e formazione professionale prevede, nel triennio, circa 700 ore di alternanza scuola-lavoro e circa 280 ore di stage e lavorativi estivi, di cui circa 100 per attività di caseificio. Inoltre, come disciplina curriculare, vengono svolte circa 130 ore di corso sulla trasformazione dei prodotti "modulo lattiero-caseario", con ottenimento della qualifica regionale di Operatore agricolo in contesto montano.
L'Assessore ha aggiunto che, attualmente, per esercitare la professione di casaro è necessario l'espletamento di un corso di primo livello della durata minima di otto ore, come previsto dalla delibera di Giunta 1406/2023. L'Assessorato considera centrale la formazione di personale specializzato e, non appena possibile, sarà promosso, con i fondi della nuova programmazione europea, un corso in collaborazione con il Consorzio e lo Iar. Nel 2023 questi due soggetti hanno effettuato prove sperimentali per verificare il mantenimento delle caratteristiche tipiche della fontina, refrigerando il latte e lavorandolo una sola volta al giorno senza miscelare il latte delle due munte. Questa procedura permetterebbe di rispettare il disciplinare di produzione della fontina dop e, nel 2024, sono previste anche prove di miscelazione del latte di più mungiture per verificare quali procedure possono essere applicate per garantire il mantenimento delle caratteristiche tipiche di questo formaggio.
Il gruppo Lega VdA si è detto soddisfatto delle iniziative messe in atto dallo Iar, sottolineando l'importanza dei casari, essenziali per il mantenimento degli standard qualitativi dei prodotti caseari e, in particolare, della fontina. Per questo motivo risulta fondamentale la creazione di una base dati per capire di quali e quante figure professionali dispone la Valle d'Aosta e sarebbe anche interessante capire quali effetti concreti hanno avuto sull'aumento dell'offerta di manodopera i corsi professionalizzanti. Una valutazione positiva è stata espressa anche per le ricerche compiute sulla lavorazione della fontina con latte di più mungiture.
LT
Comunicato n° 270 dell'8 maggio 2024
Interpellanza sul rischio di instabilità degli alberi a causa di malattie parassitarie
Con un'interpellanza illustrata dal gruppo Rassemblement Valdôtain nella seduta consiliare dell'8 maggio 2024 è stata affrontata la questione del rischio di instabilità degli alberi a causa di malattie parassitarie.
In particolare, i componenti del gruppo hanno voluto sapere se siano state identificate aree o situazioni di "sofferenza" dovute all'azione di nuove tipologie di parassiti del legno, oltre a quella del bostrico, che interessano specifiche tipologie di alberi o zone boschive e quali siano; a quanto ammontano le risorse destinate per il progetto Interreg Italia-Svizzera Mongefitofor (che prevedeva la realizzazione di una rete di monitoraggio sulle principali emergenze fitosanitarie in Valle d'Aosta e nei Cantoni dei Grigioni e Ticino) e quali i risultati ottenuti; quali azioni concrete sono state realizzate e come si intendono limitare potenziali situazioni di rischio presenti legate alla presenza di alberi malati situati nelle immediate vicinanze di strade, abitazioni o lungo la rete sentieristica regionale.
L'Assessore all'agricoltura ha risposto che l'attività di monitoraggio degli ultimi 4 anni ha evidenziato che i maggiori danni arrecati al patrimonio forestale sono stati causati dall'insetto bostrico tipografo: uno scolitide che passa gran parte del proprio ciclo vitale sotto la corteccia dell'abete rosso causandone spesso la morte. I primi danni sono stati registrati nel 2020 prevalentemente nei comuni di Aymavilles, Brusson, Charvensod, Gressan, La Thuile, Pontboset e Saint-Rhémy-en-Bosses. L'analisi sembra indicare un trend in diminuzione. Un altro agente di danno è la processionaria del pino: un lepidottero da sempre monitorato e contrastato che registra una presenza più marcata ad Aosta, Saint-Pierre e Sarre. Dal 2017, sono stati individuati arrossamenti e deperimenti di pinete di pino silvestre e pino nero ubicate in numerose aree della regione, legate alla presenza del patogeno sphaeropsis sapinea, un fungo che non può essere facilmente contrastato essendo vietato l'uso di prodotti fitosanitari in bosco. Dal 2020 è stata nuovamente rinvenuta nel comune di Cogne la presenza del lepidottero defogliatore lymantria monacha, che nel corso degli ultimi anni si è diffuso attaccando in prevalenza i larici. Altra nuova tipologia è quella provocata dal fungo dei frassini, che determina il loro deperimento. Infine nell'estate 2023, dopo aver riscontrato il defogliamento di larici in Val Ferret e nel territorio di Pré-Saint-Didier è stato identificato un altro insetto defogliatore che normalmente colpisce le latifoglie e che non era mai stato rinvenuto in Valle d'Aosta.
In merito al progetto Mongefitofor, l'Assessore ha poi riferito che il budget complessivo per la Valle d'Aosta è pari a 872mila euro. Tra gli tra gli obiettivi vi sono le iniziative per la conoscenza, la conservazione e la gestione sostenibile del patrimonio naturale, oltre che l'elaborazione di strategie, buone pratiche e progetti pilota per ridurre l'impatto del cambiamento climatico sulle risorse naturali.
Infine, l'Assessore ha specificato che la Regione, di concerto con il Corpo forestale, esegue gli interventi di tipo fitosanitario volti a mitigare l'espandersi del bostrico nonché i deperimenti causati da altri agenti patogeni, operando nei boschi pubblici e se necessario nei boschi privati. Gli interventi vengono svolti sia tramite squadre forestali sia con affido a imprese boschive e interessano prioritariamente le aree colpite da attacchi. Inoltre, l'Amministrazione regionale interviene d'ufficio sulle pertinenze stradali e nelle aree urbane di proprietà regionale: da diversi anni sono numerosi gli interventi di taglio di pianti pericolanti o instabili. Per quanto attiene invece la gestione degli alberi malati e instabili nei pressi di abitazioni private questa ricade in capo al proprietario.
SC
Comunicato n° 271 dell'8 maggio 2024
Interpellanza sulla condizione di persona con grave disabilità
Nella seduta consiliare dell'8 maggio 2024, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato un'interpellanza sulla condizione di una persona con grave disabilità.
Ripercorrendo le vicende che hanno portato allo sfratto per morosità da un alloggio di proprietà dell'Agenzia regionale per l'edilizia residenziale di un nucleo familiare composto anche da una persona con grave disabilità, totalmente inabile al lavoro e che necessita di assistenza continua, il Consigliere ha chiesto al Governo quali azioni intende mettere in campo per consentire un'esistenza dignitosa a questo individuo.
Nella nota letta in Aula a nome dell'Assessore alle politiche sociali è stato evidenziato che, avendo compiuto più di 65 anni, la persona è in carico ai servizi sociali del Comune di Aosta che lo sta seguendo nel suo percorso, come previsto dal Protocollo d’intesa del 1996 tra l'Amministrazione regionale e quella di Aosta. Il Governo è a conoscenza della condizione in cui versa il nucleo familiare e i bisogni delle persone in situazione di fragilità socio-economica potranno trovare risposte specifiche all’interno di percorsi più ampi, attualmente in fase di studio e valutazione, nell’ambito della revisione della legge regionale sulle politiche abitative (n. 3/2013). Per rendere rispondenti le misure attuative della legge rispetto ai fabbisogni territoriali, lo scorso mese di dicembre, è stata sottoscritta la convenzione con l’Università della Valle d’Aosta per la realizzazione di un progetto di ricerca sul tema del disagio abitativo che consentirà dal punto di vista economico, sociale e giuridico. Il lavoro non consiste in una mera revisione di legge ma individua un approccio globale al disagio sociale nella sua interezza, di cui il tema abitativo è di fatto una importante componente e, in questo percorso, sono coinvolti, in tutte le sue fasi, gli enti locali che continueranno ad avere in carico i propri cittadini.
Il gruppo Lega VdA ha sottolineato la mancata soluzione del problema che viene solo spostato dall'Arer, che ha disposto lo sfratto, ai servizi sociali che hanno preso in carico il nucleo familiare. È impensabile chiedere quasi 1000 euro mensili di affitto a una persona che versa in condizioni critiche: i canoni, invece, dovrebbero essere concordati sulla base del reddito dei nuclei familiari. Il gruppo ha voluto sottolineare anche la disparità di trattamento tra il caso esaminato e altre situazioni di persone residenti all'estero che non sono oggetto di azioni così draconiane e ha ribadito la necessità urgente di individuare un modus operandi che garantisca a persone con fragilità la certezza di un'abitazione.
LT
Comunicato n° 272 dell'8 maggio 2024
Interpellanza sugli affitti brevi
Nella seduta dell'8 maggio 2024, si è parlato nuovamente delle nuove disposizioni normative sugli affitti brevi con un'interpellanza illustrata dal gruppo Progetto Civico Progressista.
Il gruppo ha chiesto di conoscere le criticità evidenziate dai Comuni e dai proprietari di immobili a seguito dell'applicazione delle leggi nazionale e regionale (metrature, destinazioni d'uso, periodi di affitto della prima casa, inserimento Cir nei vari portali); le intenzioni e le iniziative poste in essere dalla Regione per agevolare i cittadini e gli enti locali per i rispettivi adempimenti; gli esiti degli approfondimenti per verificare quali modifiche apportare alla legge regionale n. 11/2023 e l'eventuale sussistenza dei presupposti, in accordo con la Commissione turismo della Conferenza delle Regioni, per l'impugnazione davanti alla Corte costituzionale di quelle disposizioni che appaiono lesive delle prerogative che la Costituzione e lo Statuto speciale attribuiscono alla Valle d'Aosta in materia di turismo.
L'Assessore al turismo, in premessa, ha riferito che a partire dal 1° novembre 2023 al 3 maggio 2024 sono stati rilasciati 3251 Cir per un numero di posti letto complessivi pari a 13.420 e un numero di locatori pari a 2313; il numero medio di posti letti per alloggio ad uso turistico è di 4,1. Ha quindi ribadito che, per quanto attiene l'applicazione della legge regionale 11/2023, non sono emerse particolari criticità: nella stragrande maggioranza dei casi sono pervenute, più che segnalazioni, richieste di informazioni che sono state puntualmente soddisfatte, sia rispetto all'interpretazione della norma che rispetto alle modalità di compilazione della piattaforma. Le segnalazioni dei Comuni si sono limitate ad un numero ridottissimo di casi riferiti soprattutto ad estremi catastali non propriamente corretti e a fabbricati utilizzati per la locazione turistica con destinazione d'uso non residenziale. Per l'Assessore, il modello regolamentare adottato ha funzionato e lo strumento informatico realizzato per la sua applicazione è stato semplice ed efficace.
Riguardo alla normativa statale, l'Assessore ha spiegato che le disposizioni relative al Codice identificativo nazionale (Cin) non sono ancora applicabili, ma dovranno esserlo a decorrere da una data non ancora determinata o determinabile, ovvero dal 60° giorno successivo a quello della pubblicazione in Gazzetta ufficiale dell'avviso attestante l'entrata in funzione della banca dati nazionale e del portale telematico del Ministero del turismo per l'assegnazione del Cin, di cui non si ha ancora notizia formale. Le poche richieste di informazioni dei locatori riferite alla normativa statale hanno riguardato in massima parte la tipologia di estintore da acquistare e il possesso dei requisiti di sicurezza degli impianti che è prescritto esclusivamente per gli alloggi ad uso turistico gestiti in forma di impresa. A fronte delle complessità del processo che porterà all'interoperabilità tra le banche dati regionali e la banca dati strutture ricettive statale in via di realizzazione, l'Assessore ha assicurato massimo impegno per fare in modo che si possa giungere a soluzioni semplici per tutti, operatori ed enti locali.
Infine, l'Assessore ha detto che, dopo una serie di confronti in sede di Conferenza delle Regioni, è stato deciso, anche per evitare scenari conflittuali che non aiutano la risoluzione dei problemi, di rinunciare all'ipotesi del contenzioso costituzionale e di orientarsi ad una leale collaborazione con il Ministero per arrivare ad un'applicazione della normativa statale quanto più uniforme su tutto il territorio nazionale.
Il gruppo PCP ha replicato che nessuno mette in dubbio l'opportunità di normare le locazioni brevi, bensì la logica sottesa della legge che è tutta basata sul concetto di destinazione urbanistica: le segnalazioni sono proprio legate a questo, la determinazione dei posti letto, le destinazioni d'uso, la presenza degli estintori… Per PCP, presentare una Scia, modificare i regolamenti sugli oneri ed effettuare una variante ai Piani regolatori generali per mutare la destinazione d'uso nel caso dei vincoli derivanti dagli equilibri funzionali, non sembrano semplificazioni, né per i locatari né per gli uffici comunali. Per il gruppo, le criticità ci sono e continuare a negarle con ostinazione per voler mantenere l'impostazione di questa legge non aiuta nessuno. Sono anche sindacati come l'Uppi, associazioni come Home sharing Club Valle d'Aosta e i cittadini a chiedere queste semplificazioni.
I lavori sono sospesi. Riprendono domani, giovedì 9 maggio, alle ore 9.
SC
Comunicato n° 273 del 9 maggio 2024
Approvata una mozione sull'elettrodotto tra Charvensod e Aymavilles. I lavori del Consiglio sono conclusi
In chiusura dell'adunanza dell'8 e 9 maggio 2024, il Consiglio Valle ha discusso sei mozioni, di cui una approvata, tre respinte e due ritirate.
Mozione approvata
- Elettrodotto tra Charvensod e Aymavilles
L'Assemblea ha approvato all'unanimità una mozione del gruppo Forza Italia, così come emendata in accordo con l'Assessore alle opere pubbliche, che impegna il Governo a proseguire il confronto con le Amministrazioni comunali interessate dal tratto di rete dell’elettrodotto aereo tra Charvensod e Aymavilles affinché vengano prese in considerazione le richieste degli abitanti. Il testo sollecita anche a far pervenire ai Capigruppo, con una congrua tempistica, la relazione dell’Arpa che chiarisca al meglio gli eventuali effetti dell'elettrodotto sull’edificio scolastico di Chevrot, sulle abitazioni e sulle aziende interessate dal tratto di rete.
Il gruppo FI, nel ricordare l'audizione in terza Commissione dei tecnici di Terna, ha portato all'attenzione dell'Aula le segnalazioni di oltre 311 famiglie di questo territorio che lamentano il mancato rispetto da parte di Terna Rete Italia SpA, del Protocollo d'intesa siglato con la Regione per l'applicazione della Valutazione ambientale strategica alla pianificazione elettrica del territorio regionale, con particolare riguardo al posizionamento dei tralicci dell'elettrodotto nei pressi di case e scuole come, ad esempio, la scuola materna ed elementare di Chevrot. Visto che la linea è ancora in fase di progettazione e che si possono ancora aprire delle concertazioni con le Amministrazioni locali, per FI è importante continuare a seguire con attenzione il dossier e prendere in considerazione le segnalazioni degli abitanti di Gressan, Jovençan e Aymavilles.
L'Assessore alle opere pubbliche ha replicato che, come emerso dal confronto con Terna in Commissione, vi è la necessità di intervenire su quel tratto di linea, costruito negli anni '40, con opere di manutenzione o sostituzione dei tralicci. Il lavoro di concertazione con gli enti locali è stato intrapreso e continuerà a essere portato avanti, quindi per il Governo lo spirito della mozione è condivisibile. L'Assessore ha anche specificato che l'Arpa sta già predisponendo una relazione sull'impatto dell'elettrodotto e ha concordato con la volontà di condividere il documento con i Capigruppo.
Mozioni respinte
- Gestione venatoria dello stambecco
La mozione del gruppo Lega VdA che voleva impegnare il Governo ad attivarsi per addivenire a una gestione venatoria dello stambecco è stata respinta con 23 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, RV, GM), 2 contrari (PCP) a 8 favore (Lega VdA, FI).
Citando uno studio che censisce circa 50mila capi di Capra Ibex sulle Alpi, il gruppo Lega VdA ha evidenziato che anche in Valle d'Aosta i numeri giustificano l'avvio di una gestione venatoria di questa specie in quanto la popolazione e l'omogeneità territoriale hanno raggiunto livelli tali da non comprometterne la sua salvaguardia. Il gruppo ha anche ricordato che altri Stati europei hanno inserito lo stambecco nelle specie già cacciabili, nel rispetto della normativa eurounitaria.
L'Assessore alle risorse naturali ha ricordato che, nel 2024, in occasione della riunione della Consulta faunistica regionale è stato esplicitato il punto relativo al possibile prelievo dello stambecco e che, già nel 2023, aveva inviato una nota, a sua firma personale, alla Commissione paritetica, chiedendo di valutare la possibilità di variare l'elenco delle specie cacciabili, tra le quali anche lo stambecco. Visto l'impegno già assunto in aula di presentare in Commissione consiliare il Piano faunistico venatorio, ritiene che sia opportuno affrontare questo argomento in tale sede, così da poter presentare tutti i dati tecnici e biologici che possono motivare l'eventuale avvio dell'iter per il prelievo dello stambecco.
- Semplificazione della procedura relativa all'imposta di soggiorno
Con una mozione respinta con 18 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA) e 16 a favore (PCP, Lega VdA, RV, FI, GM), il gruppo PCP chiedeva al Governo di cercare delle soluzioni per semplificare la procedura relativa all'imposta di soggiorno da parte dei locatori degli alloggi ad uso turistico, prevedendo una funzionalità aggiuntiva all'interno della piattaforma online “locazioni turistiche”; ad adeguare le disposizioni regionali, alla luce delle modifiche della disciplina nazionale, in maniera da semplificare gli adempimenti tributari a carico dei proprietari di alloggi a uso turistico che scelgono di avvalersi di soggetti intermediari o gestori di portali telematici.
Richiamando l'introduzione della nuova imposta di soggiorno, applicata da tutti i Comuni a partire dal 1° maggio anche negli alloggi a uso turistico, il gruppo PCP ha evidenziato che i proprietari degli alloggi lamentano la difficoltà a calcolarla, introitarla e a adempiere a tutte le procedure successive. Ha ricordato la disponibilità del portale "Airbnb" a riscuotere e versare, per conto dei propri host, l'imposta di soggiorno, cui l'Assessorato ha risposto che nessun portale telematico può effettuare queste riscossioni dagli ospiti degli alloggi. Per il gruppo, sarebbe importante semplificare la vita a chi non fa questo di mestiere, ma che di fatto aiuta ad ampliare l'offerta turistica in Valle d'Aosta, intervenendo sulla piattaforma regionale al più presto e dando anche la possibilità di estendere l'accesso a professionisti o famigliari che possano intervenire per conto degli host.
Per l'Assessore al turismo, il principio della semplificazione deve coniugarsi con la certezza del diritto e l'efficacia dell'Amministrazione: in questa fase di avvio, l'Assessorato ha preferito la soluzione individuata, in quanto l'universo degli affitti brevi è molto eterogeneo, con operatori che si appoggiano su piattaforme diverse. L'imposta deve essere gestita in modo rigoroso: non si tratta di una cedolare secca uguale per tutti, ma di un'imposta che varia in base alla tipologia e al comune di appartenenza. Quindi, l'Assessorato, a tutela dei comuni e dei locatori, non ha ritenuto che ci fossero le condizioni per la gestione della tassa da parte delle diverse piattaforme. L'Assessore si è detto disponibile ad un confronto in Commissione per approfondire ulteriormente la questione, una volta che vi saranno novità dal punto di vista legislativo.
Il Consiglio ha anche respinto, con 30 voti di astensione e 2 a favore (PCP), una mozione del gruppo PCP riguardante le comunicazioni di Cva ai clienti sulla tariffa Cva7.
Mozioni ritirate
È stata ritirata dal gruppo PCP l'iniziativa che sollecitava la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo e del Parlamento per il mantenimento di una partecipazione maggioritaria dello Stato nel capitale di Poste italiane a fronte dell'impegno del Governo regionale di farsi parte attiva per rappresentare le peculiarità della Valle d'Aosta e i suoi punti di forza, in quanto regione di frontiera confinante con Francia e Svizzera.
Ritirata anche la mozione del gruppo Rassemblement Valdôtain, con cui si chiedeva di installare una webcam nella frazione di Covarey nella vallata di Champdepraz da inserire nella sezione dedicata del sito www.lovevda.it in quanto l'iter è già stato avviato.
I lavori sono conclusi. Il Consiglio Valle si riunirà nuovamente mercoledì 22 e giovedì 23 maggio 2024.
SC-LT