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Riunione del Consiglio regionale del 10 e 11 gennaio 2024

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Comunicato n° 1 del 3 gennaio 2024
Adunanza del Consiglio regionale

Il Consiglio Valle è convocato in via ordinaria mercoledì 10 e giovedì 11 gennaio 2024, a partire dalle ore 9, per discutere un ordine del giorno composto di 57 oggetti.

L'Aula provvederà al rinnovo integrale del Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom) e alla designazione di due componenti supplenti in seno al Comitato misto paritetico per le servitù militari.

Per quanto riguarda l'attività ispettiva, sono state depositate undici interrogazioni di cui una del gruppo Forza Italia sulle tempistiche dell'iter istruttorio per le domande di mutuo per la prima casa.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato quattro interrogazioni: azioni per eradicare il fenomeno delle gang giovanili; versamento delle somme dovute dalla Regione in adempimento di una sentenza del Tribunale di Aosta; stato di conservazione della Collection Cerise custodita nei locali del Collegio Saint-Bénin di Aosta; salvaguardia dei prodotti a denominazione "Fontina Dop".

Quattro interrogazioni anche per il gruppo Progetto Civico Progressista: ricadute dell'attività della Società raccordo autostradale Valle d'Aosta sul bilancio regionale; apertura di alcune piste nel comprensorio sciistico di Pila e ampliamento del bacino del Leissé; disservizi al Pronto soccorso dell'ospedale Parini; recupero a fini solidaristici delle derrate alimentari acquistateper il Cervino Speed Opening 2023.

Il gruppo Rassemblement Valdôtain ha depositato due interrogazioni: la prima sulle problematiche dei servizi e degli applicativi forniti dalla società Inva agli enti locali e la seconda sulla sottoposizione a tutela, quali beni culturali, di alcuni manufatti ferroviari delle stazioni di Aosta e Arvier.

Delle ventinove interpellanze presentate, cinque sono del gruppo Forza Italia: novità sui contratti di apprendistato nella pubblica amministrazione; predisposizione di un disegno di legge per estendere le opportunità sul reclutamento del personale sanitario, alle assunzioni di dipendenti pubblici e delle società partecipate; assegno di inclusione e supporto per la formazione e il lavoro; verifica delle condizioni delle strutture e delle apparecchiature dei centri traumatologici; intendimenti sulla "dropping terapia" praticata nella struttura di terapia antalgica dell'ospedale Beauregard.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrerà dieci interpellanze: adozione di una direttiva sulla valutazione della performance dei dipendenti pubblici; stime dell'impatto economico negativo sulla regione derivante dalla chiusura del traforo del Monte Bianco; regolamentazione dell'uso dei fuochi d'artificio; azioni per ovviare alle carenze riscontrate dalle statistiche nazionali sull'attuazione dell'agenda Onu entro il 2030; lavori di ristrutturazione per l'agibilità di un alloggio di edilizia residenziale pubblica assegnato a una persona con grave disabilità; riduzione delle criticità relative al progetto di manutenzione straordinaria per la riqualificazione energetico dei fabbricati di proprietà dell'Azienda regionale edilizia residenziale; azioni per calmierare i maggiori costi a carico di assegnatari di alloggi Erp derivanti dal collegamento al teleriscaldamento; informazioni sull'esame finale del corso di riqualificazione per Oss e stato della formazione; linea programmatica e strategica regionale sui rapporti fra sanità pubblica, privata e integrativa; discrepanze tra le dichiarazioni dell'Assessore al turismo e del Sindaco di Châtillon sui distretti del commercio.

Sono sei le interpellanze del gruppo Progetto Civico Progressista: mancato interpello per la rappresentanza nel Consiglio di amministrazione del Parco del Mont Avic di tutte le associazioni ambientaliste riconosciute dal Ministero con sede in Valle d'Aosta; collaborazione tra la regione e il Département de la Haute-Savoie per la riduzione dell'impatto del traffico merci in transito attraverso il tunnel del Monte Bianco; effetti dell'introduzione delle Posizioni di particolare responsabilità nell'ambito delle strutture regionali; sistema integrato 0/6 anni, rapporto docenti/alunni e criteri di attribuzione delle cattedre delle scuole dell'infanzia e primarie; motivi della tempistica di adozione della Dgr 1528/2023 per il mantenimento della concessione della funicolare di Saint-Vincent; criticità legate all'applicazione della normativa regionale e nazionale sulle locazioni brevi per finalità turistiche.

Otto le interpellanze del gruppo Rassemblement Valdôtain: revisione della modalità di intervento dei distaccamenti dei Vigili del fuoco volontari in caso di allerta; segnalazione all'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agro alimentari delle contraffazioni del prodotto "Fontina Dop" veicolate tramite social media; strategia preventiva dei danni gravi derivanti dalla concentrazione di branchi della specie lupo; riorganizzazione dei servizi dello Sportello unico degli enti locali; miglioramento dell'interscambio tra autobus e treni alla stazione di Châtillon in direzione Aosta; erronée prononciation des noms des localités valdôtaines sur les autobus; motivazioni dell'entità dello stanziamento di spesa per l'applicazione nel triennio 2024-2026 della legge regionale 22/2022 in materia di indennità sanitaria temporanea; organizzazione della prossima edizione del Marché Vert Nöel in piazza Chanoux.

Il Consiglio discuterà anche sei mozioni, di cui una del gruppo Lega Vallée d'Aoste sull'attivazione di un tavolo di lavoro per risolvere le criticità del tratto Gressan/Pont Suaz della strada regionale n. 20.

Il gruppo Progetto Civico Progressista illustrerà due mozioni: impegno a riferire in Commissione sulla bozza della norma di attuazione dello Statuto in materi di concessioni di derivazione d'acqua; presentazione di una proposta di legge per dare piena attuazione alla legge regionale in materia di Garante dei diritti delle persone con disabilità.

Le due mozioni del gruppo Rassemblement Valdôtain riguardano la presentazione di una proposta di legge statale per l'istituzione della circoscrizione "Valle d'Aosta" per le elezioni europee e la pubblicazione sul sito internet dedicato al Cammino Balteo con i profili altimetrici delle singole tappe e del percorso completo.

Con l'ultima mozione, i gruppi Progetto Civico Progressista e Rassemblement Valdôdain chiedono di organizzare un sopralluogo presso l'azienda J.B. Festaz per verificare lo stato dei lavori dell'ospedale di comunità.

 

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile la nuova App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung: consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore.

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio. 


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Comunicato n° 4 dell'8 gennaio 2024
Consiglio del 10 e 11 gennaio: iscritti cinque punti all'ordine del giorno suppletivo


L'ordine del giorno del Consiglio Valle, convocato mercoledì 10 e giovedì 11 gennaio 2024, è stato integrato da cinque interrogazioni a risposta immediata.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste chiede conto della posizione del Governo regionale in merito alle dichiarazioni del Sindaco di Aosta sulla prova di francese nei concorsi della pubblica amministrazione. Con la sua iniziativa, il gruppo Progetto Civico Progressista chiede notizie in merito ad un eventuale procedimento disciplinare nei confronti di un docente, mentre il question time del gruppo Misto riguarda le prime valutazioni sul servizio sostitutivo con autobus della tratta ferroviaria Aosta/Ivrea. Infine, i gruppi Forza Italia e Rassemblement Valdôtain hanno depositato due iniziative per avere informazioni sull'impatto dell'accesso massiccio al pronto soccorso dell'ospedale Parini durante il periodo natalizio e sulle misure straordinarie adottate.

Con questa integrazione all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare, figurano quindi 62 oggetti.

 

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Comunicato n° 6 del 10 gennaio 2024
Iniziati i lavori della prima adunanza consiliare del 2024

Il Presidente Alberto Bertin ha aperto la prima adunanza consiliare del 2024, convocata oggi, mercoledì 10 e domani giovedì 11 gennaio, ricordando il 78° anniversario della prima riunione del Consiglio Valle eletto dal Comitato di Liberazione Nazionale.

«Nel pomeriggio del 10 gennaio 1946 - ha detto il Presidente Bertin -, si tenne la prima riunione del Consiglio Valle nominato dal Governo italiano su indicazione del Comitato di Liberazione Nazionale. Tra i primi provvedimenti adottati dai 25 Consiglieri riuniti nella sede di via Ollietti, figuravano il ripristino nella loro forma originaria dei nomi di località che erano stati soppressi o modificati nel regime fascista e le modalità per la ricostituzione dei Comuni esistenti in Valle prima del 1922. Con il Consiglio Valle del Cln, la Valle d'Aosta ha ripreso in mano le redini del proprio destino, cominciando un nuovo percorso di autonomia, responsabilità, libertà e ricostruzione. I 25 Consiglieri avvertivano tutta l'urgenza e l'importanza di questa responsabilità, per uscire dall'isolamento e dall'impoverimento economico e culturale che venti anni di regime fascista e la guerra avevano causato. Oggi, il loro esempio deve essere fonte di ispirazione per le sfide che ci attendono.»

Il Presidente Bertin ha poi espresso le condoglianze del Consiglio per la scomparsa dell'Ami de la Vallée d'Aoste, Guido Sportelli, insignito nel 2007, per oltre 40 anni direttore del coro Penne Nere e compositore dei canti "Ma Vallée" e "Le Pays Natal".

Il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, e il Consigliere di RV Diego Lucianaz hanno ricordato la figura di Ezio Donzel, già Segretario del Savt, presidente dell'Agenzia regionale per le relazioni sindacali e del Consiglio di amministrazione di Progetto formazione, direttore responsabile del periodico del Savt 'Le Réveil social', componente del Consiglio di amministrazione della Cave des onze communes e di Vallée d'Aoste Structure.

 

SC

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Comunicato n° 7 del 10 gennaio 2024
Question time sulle affermazioni del Sindaco di Aosta sulla prova di francese nei concorsi

 

Le dichiarazioni del Sindaco di Aosta sulla prova di francese nei concorsi della pubblica amministrazione sono state al centro della prima interrogazione a risposta immediata della seduta consiliare del 10 gennaio 2024 presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«Il Sindaco di Aosta, Gianni Nuti, in Consiglio comunale ha dichiarato che la prova di francese sarebbe una "forma di protezionismo che oggi rischia di rendere asfittica e di far implodere la nostra collettività invece di farla germinare come meriterebbe" - ha ricordato il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin -. Secondo il Sindaco, il meticciamento e la mescolanza sono un bene per l'umanità e ciò che lo impedisce sarebbe la prova di francese. Interroghiamo quindi il Governo per sapere se condivide questa affermazione e se abbia messo in campo delle azioni nel senso auspicato dal Sindaco Nuti.»

Le Président de la Région, Renzo Testolin, a rappelé la commémoration du 80e anniversaire de la Charte de Chivasso pendant laquelle «nous avons souligné sa modernité et son actualité, soit en ce qui concerne "l'esercizio delle funzioni politiche e amministrative locali che dovrà essere affidato ad elementi originari del luogo o aventi residenza stabile", soit pour ce qui est de la question linguistique "per la loro posizione geografica di intermediarie tra diverse culture, nelle valli alpine deve essere pienamente garantita una particolare autonomia culturale linguistica". Croyant fermement à ce qui a été dit en décembre, la combinaison de ces deux extraits de la Charte de Chivasso semble déjà suffisante pour préciser que le Gouvernement régional, ou du moins la Présidence de la Région, n’a pas partagé les déclarations du Syndic d'Aoste qui représentent son point de vue, pourtant absolument légitime. À cet égard, dans une réalité où les langues sont considérées comme une richesse et synonymes d'ouverture sur le monde, je tiens à souligner comment même le récent Traité du Quirinale établit que "la frontière terrestre franco-italienne constitue un bassin de vie continu, où les populations française et italienne partagent un destin commun". Même dans le domaine de la coopération transfrontalière, nous retrouvons donc l'esprit de notre culture et de notre particularisme, qui nous offrent les atouts et les opportunités pour affronter notre avenir à partir de la mondialisation d’aujourd’hui, pour pouvoir ouvrir nos portes aux jeunes francophones aussi, qui peuvent trouver un emploi dans notre Vallée.»

Il Capogruppo Manfrin si è detto soddisfatto della risposta: «Potremmo dire che il meticciamento e la mescolanza sono rinviati a data da destinarsi e che le dichiarazioni in Consiglio comunale del Sindaco è una voce dal sén fuggita e che non hanno alcun sostegno politico.»

 

SC

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Comunicato n° 8 del 10 gennaio 2024
Question time sulle affermazioni via social di un docente valdostano

 

Nella seduta consiliare del 10 gennaio 2024, il gruppo Progetto Civico Progressista ha illustrato un'interrogazione a risposta immediata sulle affermazioni via social di un docente valdostano.

«Notizie stampa locali e nazionali hanno ripreso un post pubblicato via social lo scorso 22 dicembre da un docente valdostano che, oltre a utilizzare il turpiloquio, parlava di "dare fuoco" agli studenti maleducati, augurando loro una "broncopolmonite fulminante", - ha ricordato la Capogruppo Erika Guichardaz -. Se fossero effettivamente imputabili a questo professore, sarebbero delle dichiarazioni gravi, lesive dell'immagine della scuola valdostana e chiediamo che cosa stia facendo in merito la Sovraintendenza agli studi.»

L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz ha riferito che «domenica 7 gennaio, non appena ricevuta la segnalazione del post, trasmessa il giorno precedente (alle 21:52) via mail agli indirizzi istituzionali, la Sovraintendente agli studi ha provveduto a inoltrare la segnalazione anche all'indirizzo mail del dirigente scolastico dell'Istituto Maria Adelaide e a sentirlo telefonicamente per avere maggiori informazioni sul fatto. La Sovraintendente ha chiesto al dirigente di contattare tempestivamente il docente e di fargli rimuovere il post offensivo sostituendolo con delle scuse pubbliche. A fine mattinata del 7 gennaio il post è stato rimosso e il giorno successivo il professore ha provveduto a scusarsi pubblicamente attraverso una mail inviata alla sede Rai che ha diffuso la notizia durante il Tg delle 19.30. Il dirigente scolastico, come previsto dalla normativa vigente, ha poi provveduto ad avviare l'indagine istruttoria preliminare, a seguito della quale valuterà se trasmettere gli atti all'Ufficio provvedimenti disciplinari del Dipartimento Sovraintendenza agli studi - politiche educative, qualora la sanzione da comminare dovesse prevedere una sospensione dal servizio e dallo stipendio superiore ai 10 giorni con i termini e le garanzie stabiliti dal Codice disciplinare

«Non bisogna minimizzare l'accaduto e le scuse di questo docente, peraltro contenenti un subdolo attacco alla sensibilità, non bastano - ha replicato la Capogruppo Guichardaz -. Si tratta di un messaggio aggressivo e violento e riteniamo che sarebbe utile programmare una visita ispettiva per capire la capacità di gestione delle classi e garantire i minori che sono a contatto con questo docente in attesa del procedimento disciplinare

 

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Comunicato n° 9 del 10 gennaio 2024
Question time sul servizio sostitutivo di autobus

 

Il gruppo Misto ha illustrato un'interrogazione a risposta immediata, nella seduta consiliare del 10 gennaio 2024, sul servizio sostitutivo di autobus per la tratta ferroviaria Aosta/Ivrea.

«Dopo l'avvio di questo servizio, l'Assessore ai trasporti ha dichiarato di voler procedere, a distanza di una settimana, a una disamina generale per trarre le prime valutazioni, anche in considerazione delle osservazioni degli utenti - ha evidenziato il Consigliere Claudio Restano -. Chiediamo di sapere come stia procedendo il servizio sostitutivo e se siano state rilevate problematiche dopo la riapertura delle scuole.»

L'Assessore ai trasporti e mobilità sostenibile, Luigi Bertschy, ha parlato di «un momento complesso da gestire, con un cambio di modalità di trasporto per un flusso di quasi 4.000 persone tra valdostani, piemontesi e utenti di altri territori. Per arrivarci abbiamo fatto un lungo percorso di preparazione insieme ai cittadini, a Trenitalia, all'azienda Vita, agli uffici dell'Assessorato e che continuerà anche nei prossimi mesi: a febbraio ci sarà un ulteriore incontro per analizzare meglio alcune osservazioni e per iniziare ad informare le persone sui lavori di elettrificazione dell’infrastruttura. Ci sono stati due momenti di avvio: quello del 3 gennaio, in un momento di minore utenza, e quello dell'8 gennaio, con la ripresa dell'attività dopo le feste. C'è una risposta complessivamente buona ma avremo bisogno di altri giorni di lavoro per raccogliere le varie tipologie di osservazioni. Continua ad essere richiesto il percorso diretto Aosta/Torino in autobus e questa mattina uscirà una richiesta di sondaggio per rilevare meglio questa esigenza. Preciso inoltre che tutte le mattine il personale di Trenitalia e dell'Assessorato è presente sul campo per monitorare il servizio, così da continuare a dare la migliore risposta possibile, verificando anche puntualmente come dare risposta alle coincidenze con le vallate laterali e con l’alta Valle.»

«Il sondaggio sarà importante per capire meglio le varie esigenze - ha replicato il Consigliere Restano -, così come ci sarà la necessità di fare un questionario anonimo, perché non tutti gli utenti si sono detti soddisfatti. Valuterò se proporre una risoluzione per impegnare il Governo a realizzarlo.»

 

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Comunicato n° 10 del 10 gennaio 2024
Question time sugli accessi al Pronto soccorso dell'ospedale Parini

 

Nella seduta consiliare del 10 gennaio 2024 è stata trattata la questione degli accessi al Pronto soccorso dell'ospedale Parini durante il periodo natalizio con due interrogazioni a risposta immediata presentate dai gruppi Forza Italia e Rassemblement Valdôtain.

Il Consigliere di FI Mauro Baccega ha chiesto quali misure straordinarie siano state adottate per fare fronte al previsto accesso massiccio di persone.

Il Capogruppo di RV, Stefano Aggravi, ha interrogato il Governo per conoscere l'impatto dell'afflusso turistico del periodo natalizio sul servizio di Pronto soccorso rispetto all'anno precedente.

«L’elevato afflusso turistico moltiplica le presenze sul nostro territorio sino a 5 volte d’inverno e 7 d’estate con una pressione antropica che può arrivare fino al 700% della popolazione - ha sottolineato l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. A questo dobbiamo aggiungere anche il fatto che il picco epidemico delle sindromi simil-influenzali ha raggiunto un valore mai riscontrato nelle stagioni precedenti, dal 2009 ad oggi, influendo sugli aumenti degli accessi al Pronto soccorso in maniera non trascurabile. Per quanto riguarda la Centrale unica del soccorso i dati dal 24 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024 riportano i seguenti interventi: 468 in codice rosso; 415 in codice giallo; 307 in codice verde; 1319 in codice bianco, con una media di oltre 150 accessi giornalieri. Forniremo nei prossimi giorni i dati relativi al 2022 che sono in fase di elaborazione.»

Marzi ha poi ricordato che «sono continui i confronti con l’Azienda Usl per ridurre la pressione sul Pronto Soccorso. Tra le misure adottate vi è l’adeguamento della programmazione degli interventi chirurgici -non urgenti- ai periodi di stagionalità in modo da poter offrire nei reparti un maggior numero di posti letto per le urgenze. Nelle stagioni a minor afflusso turistico si aumentano, invece, gli interventi programmati, in modo da smaltire le liste di attesa e fornire i servizi non urgenti ma necessari. Si è potenziata la funzione della Admission room, aumentandone la dotazione sino a 18 posti letto, con l’assegnazione di nuovi infermieri. Questa struttura svolge un ruolo intermedio importante tra il Pronto soccorso e il ricovero nel reparto di destinazione per i pazienti acuti e la dimissione dai reparti, in attesa delle strutture territoriali per i pazienti cronici. È stata inoltre potenziata l’assistenza in boarding con una risorsa aggiuntiva di Oss. Una risposta strutturale verrà data con il potenziamento della capacità di presa in carico sul territorio, attraverso la riorganizzazione già avviata. Il rafforzamento dei presidi sul territorio è infatti un elemento essenziale, sia per contenere a monte gli accessi inappropriati al Pronto soccorso, che per consentire una più rapida dimissione dei pazienti cronici dall’ospedale, normalizzando quindi i tempi di attesa dei trasferimenti dal Pronto soccorso ai reparti di destinazione

Il Consigliere Baccega ha commentato: «Qualcosa è stata fatta ma il Consiglio regionale ha bisogno di approfondire questo tema così importante e tutta la parte dell'emergenza dovrebbe essere portata all'attenzione della Commissione competente. Il pronto soccorso è il front line della sanità valdostana e influenza la percezione generale dei valdostani dei servizi sanitari erogati. Durante il periodo delle festività natalizie, questa struttura ha avuto giornate infernali. Il problema pare essere organizzativo: serve un ragionamento di carattere generale per dare risposte univoche alle persone. E dobbiamo comunque ringraziare il personale che ha fatto un grande lavoro con orari impossibili ed encomiabile professionalità

Il Capogruppo Aggravi ha parlato di «un problema di natura organizzativa, non solo del Pronto soccorso in sé ma della prima linea della sanità valdostana con il personale, che è il valore aggiunto di questa struttura, che si prodiga per ovviare a problemi non dipendenti dalla sua volontà. Restiamo in attesa dei dati di comparazione rispetto all'anno passato, per fare una valutazione generale. Ci auguriamo che nelle prossime convocazioni della Commissione si possano fare gli approfondimenti necessari e dovuti

 

LT

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Comunicato n° 11 del 10 gennaio 2024
Interrogazione sulla tutela della Fontina

Con un'interrogazione trattata nella seduta consiliare del 10 gennaio 2024, il Capogruppo della Lega Vallée d'Aoste, Andrea Manfrin, ha segnalato la presenza di formaggi denominati "Fontina" prodotti da un'azienda che ha sede negli Stati Uniti e ha voluto sapere se il Governo sia a conoscenza di questo fatto; quali le azioni messe in campo per contrastare la produzione di prodotti simili, solo nel nome, alle eccellenze valdostane e salvaguardare l'immagine del prodotto e della Valle d'Aosta.

L'Assessore all'agricoltura, Marco Carrel, ha parlato di tema che non riguarda solo la fontina ma l'intero Made in Italy. «I regolamenti e le leggi italiane e dell’Unione europea non sono applicabili nel territorio americano, perché non esistono accordi bilaterali per il riconoscimento e la tutela delle Dop europee. Negli Stati Uniti è possibile chiedere la registrazione di una Dop esclusivamente come marchio grafico, a condizione che il medesimo sia conforme alla normativa locale sui marchi. Nel database dello United States Patent and Trademark Office (Ufficio brevetti e marchi commerciali) è presente la registrazione del marchio Fontina Dop prodotta in Valle d’Aosta, richiesta nel Consorzio dal 2007 e regolarmente rinnovata sino ad oggi. Tuttavia sono presenti altre registrazioni depositate di altri marchi che includono la parola “fontina” (“Belgiosioso Fontina”, “Flatbread Fontina”, “Fontina Foods”), alcuni dei quali non fanno neanche riferimento a formaggi, ma ad altri alimenti. Le registrazioni di marchi per formaggi non proteggono l’utilizzo del termine “fontina”, in quanto ritenuto generico e descrittivo e non è possibile rivendicare diritti esclusivi su di esso. Per questo motivo, in mancanza di accordi specifici con gli Stati Uniti a tutela delle Dop europee, non è al momento possibile registrare in via esclusiva il termine “fontina”. Sarà mia cura sollecitare dal punto di vista politico, nei vari tavoli, la realizzazione di accordi bilaterali a tutela del nostro formaggio sul territorio americano.»

«L’Assessorato collabora attivamente con il Consorzio, cui spettano funzioni di tutela e contrasto alle frodi per la Dop Fontina, e con l’Ispettorato centrale della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, nel segnalare eventuali irregolarità di cui viene a conoscenza - ha proseguito l'Assessore -. Evidenzio che nel corso del 2024 la normativa dell'UE sarà oggetto di una revisione rafforzando il ruolo dei consorzi, la protezione dei prodotti di qualità e la trasparenza verso i consumatori. In particolare, sarà introdotto l’obbligo di indicare sull’etichetta di qualsiasi Dop e Igp il nome del produttore, eliminando una volta per tutte quelle falle del sistema che consentono di sfruttare indebitamente la reputazione delle nostre indicazioni geografiche, tra le quali rientrano i prodotti Dop della nostra regione. In questo rinnovato quadro normativo, anche il nostro Consorzio avrà a disposizione degli strumenti aggiuntivi per tutelare e salvaguardare l’immagine del nostro prodotto. L'Assessorato svolge un'intensa attività di informazione volta a evidenziare le caratteristiche del prodotto e lo stretto legame con il territorio regionale, a riconoscere i prodotti di qualità e la loro provenienza, a promuovere il consumo dei prodotti locali Dop, a incentivare l'ottenimento di marchi di qualità.»

«A tutti noi sono arrivate delle segnalazioni di prodotti che, dagli Stati Uniti, sono poi addirittura esportati nel territorio europeo - ha replicato il Capogruppo Manfrin -. Fa rabbrividire che l'immagine del valore della nostra fontina sia lesa da prodotti che nulla hanno a che vedere con qualità ed eccellenza. Mi rendo conto che la priorità sia l'interlocuzione con il Ministero delle politiche agricole, che ci permetterà di mettere in atto una serie di azioni a tutela delle nostre produzioni, ma occorre anche una corretta informazione ai consumatori: spiegare che la fontina Dop prodotta in Valle d'Aosta è altra cosa rispetto alle imitazioni, è un'azione importante a tutela dei consumatori e, soprattutto, delle nostre eccellenze e del nostro territorio.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.

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Comunicato n° 12 del 10 gennaio 2024
Interpellanza sul reclutamento del personale del comparto pubblico

 

La questione del reclutamento del personale negli enti del comparto pubblico regionale è stata nuovamente affrontata dall'Aula con un'interpellanza del gruppo Forza Italia nella seduta del 10 gennaio 2024.

Le Conseiller Mauro Baccega estime que le français «est une grande richesse pour notre communauté qui nous a été attribuée par le Statut spécial même si, depuis pas mal d'années, la langue française est remise en cause, considérée comme un obstacle au recrutement du personnel qualifié. En ce sens, une exception a été faite juste en 2023 dans le domaine de la santé avec la loi régionale n. 1/2023. Commentiamo, le affermazioni del Sindaco di Aosta, Gianni Nuti, capo della maggioranza autonomista di sinistra in Comune, simile a quella che governa anche la Regione, che si è dichiarato a favore "dell'immigrazione intellettuale", intendendo la possibilità di assumere dipendenti di qualsivoglia professionalità anche se non conoscono il francese. In ambito sanitario, il personale medico può essere assunto a tempo determinato e può conseguire l'idoneità di francese entro i tre anni successivi. Chiediamo al Governo se intende predisporre un disegno di legge per consentire le assunzioni in ogni contesto pubblico (Regione, enti locali e partecipate) con le stesse opportunità della legge regionale 1/2023; se intende predisporre una legge che determini di attribuire l’indennità di francese a tutto il personale delle partecipate che ha conseguito il diritto attraverso regolare concorso

«Le affermazioni del Sindaco di Aosta mettono in evidenza un aspetto sempre più evidente: il pubblico impiego è poco attrattivo - ha commentato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. È un aspetto che interessa tutta Italia e si acuisce in realtà come la Valle d’Aosta, probabilmente ritenute troppo marginali e un po' più care, anche se interessanti da un punto di vista socio-ambientale. Si ha anche l’impressione che stiano proprio cambiando la percezione e le aspettative delle giovani generazioni verso il lavoro. Poche possibilità di carriera, mobilità e gratificazione professionale: sono considerazioni che ritornano spesso nelle analisi sul pubblico impiego, oltre alla scarsa considerazione nei confronti dei dipendenti pubblici che pare essere una caratteristica tutta italiana e anche valdostana. Inoltre, il personale regionale ha retribuzioni medie in alcuni casi non esattamente in linea con quello delle altre Regioni italiane, e non beneficia di altri benefit che invece esistono altrove, pur avendo competenze e responsabilità che in altre Regioni non esistono. Si potrebbe quindi avere il sospetto che non sia - e non sia mai stato - il francese il freno “all’immigrazione intellettuale” ma che anzi andrebbe riconsiderato come punto di forza della comunità valdostana.»

«Occorre sicuramente mettere in atto delle iniziative di attrattività - ha proseguito Testolin -. Va riformata l’Amministrazione regionale dal punto di vista organizzativo, utilizzando, ad esempio, delle nuove forme di apprendistato e della formazione-lavoro, ma anche dal punto di vista contrattuale ed economico. Al momento, non è in programma di estendere le disposizioni della legge regionale 1/2023 ad altri contesti, anche perché si tratta di disposizioni sperimentali e temporanee per il triennio 2023-2025 e soggette a valutazione della loro efficacia. Si sta invece ragionando sulla possibilità di separare la prova di accertamento della conoscenza della lingua francese o italiana dalle procedure concorsuali, prevedendo delle apposite sessioni a cadenza semestrale o quadrimestrale, utili per acquisire una certificazione preventiva rispetto ai concorsi e, eventualmente, delle disposizioni diverse, ancora in elaborazione per quanto riguarda le assunzioni a tempo determinato tramite chiamata pubblica al centro per l’impiego o tramite avviso rivolto a soggetti esterni. La legge regionale sulle società partecipate dalla Regione (n. 20/2016) ha previsto che le assunzioni nelle società controllate dalla Regione siano subordinate all'accertamento della conoscenza della lingua francese. Il reclutamento in queste società avviene attraverso procedure selettive o colloqui ispirati a principi di trasparenza, pubblicità e imparzialità ma di natura e livelli diversi dai concorsi per il pubblico impiego e riferite a contratti nazionali di categoria non comparabili con i contratti pubblici. Altro discorso potrebbe essere che l’accertamento della conoscenza della lingua, separato dalle procedure concorsuali, valga anche per le selezioni delle società controllate

«Abbiamo dei problemi ad essere attrattivi - ha commentato il Consigliere Baccega -. Bisogna lavorare in questo senso: le leggi fino ad ora emanate avevano come obiettivo quello di dare delle risposte ma non hanno risolto i problemi che continuano a presentarsi in maniera ripetitiva.  Una volta stabilito che il francese non è l'ostacolo per acquisire nuove professionalità, bisogna individuare e superare le criticità che minano l'attrattività dei posti pubblici. È poi necessario avviare una riflessione approfondita sulla questione dei dipendenti delle società partecipate che hanno superato l'esame di francese ma non percepiscono l'indennità di bilinguismo: una situazione paradossale che crea disparità di trattamento tra lavoratori dello stesso livello, che svolgono gli stessi compiti

 

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Comunicato n° 13 del 10 gennaio 2024
Interpellanza sulle nuove modalità di intervento dei Vigili del fuoco volontari

 

Con un'interpellanza trattata il 10 gennaio 2024, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha portato all'attenzione dell'Aula consiliare la questione delle nuove modalità di intervento dei Vigili del fuoco volontari.

«Nel mese di ottobre scorso è stata modificata la modalità di allertamento dei Vigili del fuoco in caso di attività di estinzione incendi e soccorsi tecnici urgenti: in caso di assenza del caposquadra presso il distaccamento allertato, la sala operativa del Comando di Aosta avrebbe contattato i distaccamenti vicini per chiedere la disponibilità di un caposquadra, comunicando al distaccamento competente per territorio di prepararsi, senza però recarsi sul luogo dell'intervento - ha spiegato il Vicecapogruppo Dennis Brunod -. Questa procedura ha rivelato una serie di criticità importanti soprattutto perché limita l'intervento tempestivo dei soccorsi. Chiediamo di sapere per quale motivo sia stata istituita questa nuova modalità di intervento e se il Governo la condivida; se vi sia l'intenzione, in collaborazione con il Comandante del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco, degli ispettori di zona e dei capi distaccamento, di rivedere questa procedura al fine di rendere gli interventi sul territorio tempestivi e performanti con una sinergia tra il personale professionista e quello volontario

«Le note informative riguardano il ruolo dei capisquadra volontari e non modificano le modalità di intervento del personale: sono un richiamo al rispetto del ruolo del caposquadra come stabilito dalla legge regionale per l'organizzazione dei servizi antincendi (n. 37/2009) - ha evidenziato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. Questa figura deve provvedere alla direzione operativa delle squadre di intervento del personale volontario: la sua presenza è indispensabile durante le operazioni di soccorso tecnico urgente, in assenza o in attesa dell'intervento del personale professionista e il Comando del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco ha precisato che non è possibile delegare questa attività ad altri soggetti. Anche le norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro richiedono la presenza di un preposto i cui compiti sono specificati dal decreto ministeriale 127/2019, vigente anche per il Corpo valdostano dei Vigili del fuoco professionisti e volontari che sono equiparati tra loro per gli aspetti connessi alla sicurezza sul lavoro. I requisiti per accedere all’incarico di caposquadra volontario sono stabiliti dalla normativa regionale e comprendono il superamento di apposito corso organizzato dalla Scuola regionale antincendi. La formazione dà le nozioni indispensabili per la valutazione dello scenario di intervento, da cui derivano tutte le tecniche e le procedure ritenute più idonee e applicabili in relazione all’evento, all’urgenza e alla gravità dell’attività da espletare, tenendo conto anche dell’esposizione al pericolo e dell’esigenza di assicurare la protezione propria e di quanti sono presenti sullo scenario. In tutti i distaccamenti comunali sono presenti capisquadra volontari adeguatamente formati ed è prevista la possibilità di collaborazione tra distaccamenti limitrofi, per cui non vi sono impedimenti, da questo punto di vista, per interventi tempestivi e performanti del personale volontario. Con le ultime disposizioni emanate, abbiamo voluto riaffermare la necessità della presenza di un caposquadra per consentire ai volontari di eseguire gli interventi, in attesa dell'arrivo del personale professionista. Stiamo intensificando i corsi per caposquadra al fine di avere più figure di riferimento a cui poter attingere in caso di emergenza. L'ultima circolare voleva essere un richiamo alla necessità di gestire in maniera corretta e tutelante per tutti la modalità di intervento

Il Consigliere Brunod ha replicato che «il primo intervento è di vitale importanza per il territorio e i distaccamenti sono sempre stati strategici nelle fasi emergenziali. I capisquadra assolvono un compito centrale e sarebbe opportuno avere un numero adeguato di preposti in modo da garantire la funzionalità degli interventi. Auspichiamo che sia fatta un'adeguata formazione per aumentare il numero di questi soggetti e per valorizzare il ruolo di tutti i volontari dei Vigili del fuoco, dando loro il giusto peso nel settore dell'emergenza

 

LT

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Comunicato n° 14 del 10 gennaio 2024
Interpellanza sui primi impatti della chiusura del traforo del Monte Bianco

 

L'impatto della prima chiusura del traforo del Monte Bianco e le prospettive future sono state al centro di un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 10 gennaio 2024.

Il Vicecapogruppo Erik Lavy ha ricordato che «Confindustria ha condotto uno studio sull'impatto economico derivante dalla chiusura del tunnel per tre mesi nei prossimi 18 anni, stimando una perdita di valore aggiunto del 9,8% e una perdita di Pil del 6/7%. La politica, pur sapendo dei lavori, si è mossa in ritardo e, a seguito della prima chiusura, le associazioni di categoria hanno rilevato una serie di criticità connesse alle ricadute economiche negative. Chiediamo quindi di sapere se esistono già delle stime sull'impatto in Valle d'Aosta di questa prima chiusura; se sia intenzione collaborare con le associazioni di categoria al fine di avere nei prossimi mesi un quadro complessivo sull'impatto e sulle prospettive delle prossime chiusure; se sia intenzione richiedere allo Stato dei ristori e di che tipo.»

«Quando ancora era prevista la chiusura lunga di 15 settimane, prima che la frana nella Maurienne portasse i Governi a decidere per un'interruzione più corta della circolazione e, sostanzialmente, al rinvio dei primi lavori di rifacimento della volta della galleria, era già stata concordata con l’Università della Valle d’Aosta l’opportunità di sviluppare uno studio sugli impatti socio-economici della chiusura del traforo del Monte Bianco - ha ricordato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -.  L’Università della Valle d’Aosta ha dato avvio a questo progetto di ricerca nel mese di settembre scorso che è di durata biennale e si concluderà nel mese di agosto 2025. Lo studio è articolato su diverse linee di ricerca che comprendono i flussi di persone e merci, ma anche il turismo, la logistica e gli effetti sulle imprese. Sicuramente ci saranno momenti di interfaccia con gli operatori economici valdostani, con l’obiettivo di disporre di dati e informazioni utili non necessariamente a chiedere dei ristori, ma ad impostare le più opportune politiche conseguenti ai dati risultanti. Ci sarà una prima restituzione dei risultati a sei mesi dall’avvio, quindi nella prossima primavera; una seconda a 18 mesi e la terza, conclusiva, nel 2025.»

«Gli studi che devono essere sviluppati - ha concluso Testolin - necessitano di momenti di sedimentazione e di analisi dei dati, di confronto con il territorio, che non possono essere rappresentati a qualche settimana dalla riapertura del tunnel. Questo è un percorso molto attenzionato e sollecitiamo costantemente il Governo nazionale per sottolineare l'importanza che ha il tunnel per la Valle d'Aosta e per le regioni limitrofe.»

«Volevo capire se vi era la volontà di approfondire il tema al di là dello studio affidato all'Università della Valle d'Aosta - ha replicato il Vicecapogruppo Lavy -; studio che sarà sicuramente più completo rispetto ai dati che si possono avere dalle singole categorie o nei singoli settori, ma che possono rivelarsi ugualmente interessanti.  È essenziale avere le antenne pronte, perché se le ripercussioni saranno troppo gravose e si vorranno chiedere dei ristori, sarà importante capire al più presto come e dove indirizzare le richieste.»

 

SC

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Comunicato n° 15 del 10 gennaio 2024
Interpellanza sull'uso dei fuochi d'artificio silenziosi

 

L'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta del 10 gennaio 2024 ha nuovamente portato l'attenzione dell'Aula sulla necessità di regolamentare i fuochi artificiali.

«Sappiamo bene che l'impatto sonoro delle attività pirotecniche genera effetti traumatizzanti e spesso anche letali ai danni degli animali d'affezione e della fauna selvatica - ha commentato il Consigliere Luca Distort -. Ogni anno in Italia muoiono circa 5mila animali a causa dei botti di fine anno e sarebbe un evidente segno di civiltà una corretta regolamentazione dell'uso di questi prodotti. Esistono alternative efficaci per non rinunciare ai giochi pirotecnici, come i fuochi d'artificio silenziosi che hanno un impatto sonoro inferiore ma lo stesso effetto scenografico. Interpelliamo il Governo per sapere se condivide l'interesse di disciplinare in modo strutturale una regolamentazione dei fuochi d'artificio

Definendo «interessante l'alternativa meno rumorosa prospettata», il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha specificato che «occorre capire se esiste una competenza in questo senso, dove si colloca e qual è la sua concreta applicabilità, per evitare di ricadere nel caso delle ordinanze comunali che vietano l’impiego dei botti e che poi, sono illegittime e inapplicabili nei fatti. In linea generale, l’uso di fuochi d’artificio è soggetto a normative legate alla sicurezza e tutela dell’incolumità degli utilizzatori che non sono di competenza della Regione, la cui incombenza è, invece, quella di assicurarsi che i Comuni si siano dotati di piani di zonizzazione acustica. Tutti gli enti locali dispongono di questo documento che individua diverse zone del territorio caratterizzate da tipologie di uso diverse con limiti di rumorosità. L’uso dei fuochi d’artificio rientra nella casistica di eventi temporanei per i quali, in occasione di manifestazioni, eventi, concerti o altro, i Comuni possono rilasciare autorizzazioni in deroga, “sforando” i limiti previsti dalla zonizzazione acustica per periodi circoscritti. Le delibere degli enti locali sulle manifestazioni temporanee (ai sensi della dgr 1262/2010) prevedono gli spettacoli pirotecnici con limitazione di durata, di giorni e limiti acustici. Esiste però un’alternativa meno rumorosa e, a una prima analisi, pare che la competenza rimanga in capo ai singoli Comuni per quanto riguarda il rilascio delle deroghe legate all'inquinamento acustico. I Comuni possono avvalersi dell’Arpa per la definizione dei limiti massimi di rumore ammissibili e anche vietare motivatamente l’uso dei fuochi d’artificio. Dal canto suo, la Regione, condividendo le criticità legate alle ricadute negative dei botti sugli animali, potrebbe sensibilizzare gli enti locali sulla scelta dei fuochi silenziosi

«La dichiarazione di intendimento espressa dal Presidente ci lascia soddisfatti - ha commentato il Consigliere Distort -. La linea dei divieti è una via sterile, mentre cercare di ottenere il meglio dalle criticità apre la via a nuove opportunità che possono rivelarsi risolutive. Si potrebbe lavorare anche sui patrocini: ci sono enti che li chiedono per iniziative che comprendono anche spettacoli pirotecnici e si potrebbe pensare di vincolarne la concessione all'utilizzo di fuochi d'artificio silenziosi. Un altro elemento di grande spettacolarità è la pioggia di droni che comporta sicuramente una spesa più elevata rispetto all'acquisto dei botti per un singolo evento ma che viene ammortizzata nel corso del tempo. Abbiamo la tecnologia dalla nostra parte, dobbiamo solo aggiungere intelligenza, volontà e buon senso

 

LT

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Comunicato n° 16 del 10 gennaio 2024
Interpellanza sul monitoraggio economico-ambientale al traforo del Monte Bianco

 

Si è nuovamente parlato del traforo del Monte Bianco nella seduta pomeridiana del 10 gennaio 2024 con un'interpellanza illustrata dal gruppo Progetto Civico Progressista.

«Più volte abbiamo sottolineato la necessità di un monitoraggio delle ricadute ambientali ed economiche durante i mesi di inattività del tunnel, che è stato chiuso dal 16 ottobre al 15 dicembre - ha sottolineato la Consigliera Chiara Minelli -. Il Presidente della Regione ha affermato che Arpa VdA era stata invitata a incrementare il monitoraggio della qualità dell'aria e che ci sarebbe stata una collaborazione con l'omologa Agenzia francese della valle dell'Arve. Chiediamo quindi di sapere quali dati sono stati raccolti sulle ricadute economiche e sulla qualità dell'aria in Valle d'Aosta e nella Valle dell'Arve in relazione ai mesi di chiusura del traforo; se esiste una omogeneità di valutazioni tra la Valle d'Aosta e il Département de la Haute-Savoie su tali ricadute; che cosa si intende fare per intensificare la collaborazione con il Département per ridurre l'impatto del traffico merci in transito attraverso le due vallate alpine e il tunnel del Monte Bianco.»

«Lo studio sugli effetti economici della chiusura del traforo del Monte Bianco effettuato dall'Università della Valle d'Aosta è in corso di realizzazione e avremo una prima restituzione dei dati rilevati nella prossima primavera - ha ribadito il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. Questo lavoro, unitamente a quello dell'Arpa, non si limita ad una raccolta di numeri ma i dati dovranno essere elaborati e saranno poi resi pubblici da questi due soggetti che lavorano in completa autonomia. Ad oggi, l’Arpa ci ha comunicato che le rilevazioni avvengono nelle stazioni di misura della qualità dell’aria sui due versanti: a Entrèves, a quota 1.330 metri, e a Les Bossons, a quota 1.005 metri. I primi dati rilevati, attestano che, ovviamente, entrambi gli inquinanti sono diminuiti in corrispondenza della chiusura del traforo, con una flessione più marcata sul versante valdostano, dato che la stazione di Entrèves è puramente dedicata alla rilevazione degli inquinanti del traffico del traforo, mentre la stazione di Les Bossons è situata nel fondovalle e quindi rileva anche emissioni dovute al traffico locale e al riscaldamento domestico. Nelle due stazioni di Courmayeur-Entrèves e di Chamonix-Les Bossons sono stati programmati campionamenti particolari per la determinazione analitica di altre sostanze inquinanti contenute nel particolato. Sono stati previsti tre periodi di indagine: uno prima della chiusura e uno durante la chiusura, i cui campionamenti sono stati già effettuati e sono attualmente in corso le analisi, mentre il terzo a seguito della riapertura, per cui i campionamenti sono in corso. I risultati delle misure e delle analisi di laboratorio saranno oggetto di confronto ed elaborazione comune con quelli ottenuti nei territori coinvolti sui versanti italo-francesi. La redazione del rapporto tecnico è prevista verosimilmente per la fine di marzo/metà aprile. L’Arpa informa anche che, nel corso del 2024, sarà attuata una campagna di monitoraggio anche nel centro abitato di Courmayeur, in modo da disporre dei dati di un intero anno solare per meglio valutare l’esposizione della popolazione ai principali inquinanti atmosferici.»

«La Regione Valle d’Aosta e il Département de la Haute-Savoie collaborano da sempre per lo sviluppo delle loro comunità e questa collaborazione non potrà che avere un impulso ulteriore nell’ambito del quadro giuridico e operativo assicurato dal Trattato del Quirinale - ha concluso Testolin -. La riduzione dell’impatto del traffico merci è un argomento che può avere innumerevoli declinazioni che vanno dalla sicurezza della circolazione per la quale la realizzazione della seconda canna è indiscutibilmente la soluzione migliore, al miglioramento delle caratteristiche dei mezzi di trasporto e, come noto, al traforo del Monte Bianco circolano solo mezzi all’avanguardia, che in ogni caso oltrepassano le competenze della Regione e del Département.»

«Sarebbe importante capire se ci sarà la volontà di fare una valutazione congiunta tra Valle d'Aosta e Savoia riguardo alle ricadute economico-ambientali - ha osservato la Consigliera Minelli -. Se così non fosse, non sarebbe positivo: questo Governo parla sempre della collaborazione transfrontaliera, ma quando questa non sembra essere in linea con la maggioranza, pare rifuggirla. Non sembra esserci una volontà di operare per la riduzione del transito dei Tir, al contrario: ma la politica dell'Unione europea va nella direzione di trasferire le merci dalla gomma alla rotaia e la Valle d'Aosta dovrebbe essere parte attiva e non passiva di un cambiamento. Soprattutto se crediamo nell'obiettivo di raggiungere il "fossil fuel free" entro il 2040, così come approvato da questo Consiglio.»

 

SC

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Comunicato n° 17 del 10 gennaio 2024
Interpellanza sulla tutela dei prodotti agroalimentari valdostani

 

Si è parlato nuovamente di tutela della Fontina e dei prodotti agroalimentari valdostani nella seduta del 10 gennaio 2024 con un'interpellanza presentata dal gruppo Rassemblement Valdôtain.

«Vediamo sui social immagini delle contraffazioni a scopo commerciale di prodotti denominati "Fontina" che nulla hanno a che vedere con la produzione di altissima qualità del nostro formaggio, sottoposta a controlli rigorosi per poter ottenere il marchio di Denominazione di origine protetta - ha evidenziato il Consigliere Dino Planaz -. È di fatto una concorrenza sleale, cui bisogna porre rimedio. Ribadiamo l'importanza di sostenere il lavoro dei produttori valdostani, sollecitando i controlli sulle contraffazioni delle produzioni di qualità, simbolo della nostra regione. Interpelliamo il Governo per sapere se abbia già provveduto a segnalare all'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero dell'agricoltura queste contraffazioni, in difesa del lavoro dei produttori valdostani e dell'immagine della Valle d'Aosta in Italia e nel mondo.»

L'Assessore all'agricoltura, Marco Carrel, ha premesso che «pur non rientrando tra i compiti istituzionali dell'Assessorato la tutela dei prodotti di qualità - che rientra tra gli obblighi che il Ministero dell’agricoltura tramite il proprio l’Ispettorato centrale demanda ai Consorzi di tutela -, c'è grande attenzione sul tema e ci confrontiamo continuamente con il Consorzio produttori e tutele della Fontina. Ricordo che il Consorzio annualmente è tenuto a presentare all’Ispettorato centrale un piano di vigilanza con l’indicazione del numero minimo dei controlli da effettuare sul territorio nazionale e a rendicontare l’effettuazione di tali controlli. A questo fine, il Consorzio Fontina ha stipulato una convenzione con il Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano per l’utilizzo reciproco degli agenti vigilatori operanti su tutto il territorio nazionale. Il Consorzio collabora, inoltre, con il Nucleo antifrode e il Nucleo antisofisticazione e sanità dei Carabinieri nello svolgimento delle campagne di controllo antifrode specifiche.»

L'Assessore ha quindi dettagliato i dati nel 2023: «Il Consorzio, che ringrazio per i dati e per il lavoro svolto, ha rilevato 56 irregolarità sul territorio nazionale, di cui 18 diffide immediate, 21 a seguito di verifiche sul web (erano 60 nel 2022), 4 segnalazioni all'Ispettorato centrale, 3 da attività congiunte con i Nas, 8 le sanzioni amministrative notificate dal Consorzio e 2 le denunce penali depositate dal Consorzio. Per gli altri paesi bisogna passare dall'Ispettorato centrale, in virtù degli accordi bilaterali o nell'ambito dell'Unione europea. L'attività del Consorzio è importante così come è fondamentale la sinergia con l'Assessorato che continua a monitorare la situazione per difendere un prodotto che per noi è un'eccellenza che rappresenta la nostra storia e il nostro paesaggio.»

«In un mondo digitale, anche le informazioni tramite social sono utili - ha replicato il Consigliere Planaz -. Anche a livello italiano, a volte le piccole realtà di distribuzione usano il nome Fontina mentre vendono il fontal, che non ha niente a che vedere con il nostro prodotto. È quindi fondamentale mantenere alta l'attenzione su questo tema, controllando non solo le frodi vicine a noi, ma allargando l'orizzonte. La Fontina, con le sue caratteristiche di autenticità e le sue specificità produttive, racconta la storia del nostro territorio in Italia e nel mondo, così come lo fanno tutti i nostri prodotti agroalimentari.»

 

SC

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Comunicato n° 18 del 10 gennaio 2024
Interpellation sur la prononciation des noms des villages dans les bus publics

 

Dans la séance du Conseil du 10 janvier 2024, le groupe Rassemblement Valdôtain a présenté une interpellation sur la prononciation erronée des noms des localités valdôtaines dans les autobus de lignes.

«La défense de notre autonomie et de notre particularisme, que les membres du Gouvernement ne manquent pas de célébrer à toute occasion, nous impose aussi un travail de contrôle minutieux et continu à l'égard de cette question - a dit le Conseiller Diego Lucianaz -. En effet, la prononciation correcte de nos toponymes est un impératif auquel nous ne pouvons pas nous soustraire. Est-ce-que le Gouvernement a la volonté d'intervenir à ce sujet?»

L'Assesseur aux transports et mobilité durable, Luigi Bertschy, a assuré que «le Gouvernement a la volonté d'intervenir à ce sujet. Nous ne sommes pas responsables du travail réalisé par la société de transport, mais nous avons la responsabilité politique de prendre en charge cette question. Nous avons envoyé une lettre à la société pour rappeler le respect de notre toponymie en l'invitant à prononcer correctement les noms de nos villages.»

Le Conseiller Lucianaz s'est dit satisfait «pour l'engagement pris par l'Assesseur à travailler pour améliorer la situation. Nous poursuivrons notre action de contrôle, car nous ne pouvons pas accepter ce que nous considérons un véritable attentat à notre culture.»

 

SC

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Comunicato n° 19 del 10 gennaio 2024
Interpellanza sulla riorganizzazione dei servizi del Suel

 

La riorganizzazione dei servizi dello Sportello unico degli enti locali è stata al centro di un'interpellanza del gruppo Rassemblement Valdôtain discussa nella seduta consiliare del 10 gennaio 2024.

«La delibera di Giunta n. 34/2022 sulla riorganizzazione dei servizi del Suel individuava un gruppo tecnico di lavoro che avrebbe dovuto predisporre una proposta organizzativa e uno schema di articolato normativo, entro il mese di novembre 2022 - ha ricordato il Capogruppo Stefano Aggravi -. Così anche le linee di indirizzo del Defr 2024-2026 e il Rapporto annuale 2023 richiamano l'importanza di conseguire questo risultato. Chiediamo se quanto indicato nella delibera 34/2022 sia stato raggiunto; quale la proposta organizzativa formulata e quali i principali contenuti dello schema normativo; in caso negativo, quale lo stato attuale delle attività e delle valutazioni condotte ai fini della riorganizzazione dei servizi; come si intende procedere per dare corso al questa riorganizzazione. È una tematica tecnica ma che fa parte di quei costi burocratici che pesano sia in termini di costo effettivo che di tempo sulle imprese: se il Suel dovesse rispondere meglio ne trarrebbero beneficio tutti.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha specificato che «a dicembre 2022, il Consiglio permanente degli enti locali ha trasmesso due documenti che rappresentano le risultanze del gruppo tecnico composto da Regione, enti locali, Suel e Chambre con il compito di verificare le modalità dei servizi svolti dallo Sportello unico nonché di formulare proposte concrete per la modifica della normativa regionale. Il primo documento analizza i modelli organizzativi prospettati, privilegiando quello dell'attribuzione diretta delle funzioni di Suel alla Chambre valdôtaine in quanto inedito anche a livello nazionale, dal forte impatto sul sistema e che darebbe piena attuazione all'autonomia regionale. Il secondo corrisponde ad una prima versione di articolato, ancora da affinare rispetto al dettaglio dei contenuti e della tecnica normativa, facendo un raffronto con la legge 12/2011 che detta disposizioni in materia di sportello unico per le attività produttive e per le attività di servizi. Nel corso del 2023 sono stati organizzati alcuni incontri di presentazione dell'esito dei lavori svolti alle istituzioni maggiormente coinvolte. Le procedure di rinnovo degli organi politico-amministrativi della Chambre, avviate nel 2023 e ancora non concluse per la parte amministrativa, hanno momentaneamente sospeso la prosecuzione dell'attività su questo tema. I documenti di confronto ci sono: si tratta ora di fare una valutazione politica con i soggetti principali che sono il Cpel e la Chambre. Abbiamo rappresentato la necessità di concludere il confronto entro la primavera 2024. Riteniamo che questa sia la strada giusta per dare a chi rappresenta le imprese, la possibilità di migliorare ancora i servizi offerti dal Suel; nel frattempo, la maggioranza ha messo a disposizione dello Sportello unico un maggiore finanziamento di 600mila euro annui per il triennio per dare continuità e mantenere alto il livello dei servizi.»

«Ci auguriamo che la primavera sia portatrice di una versione definitiva dell'articolato normativo da esaminare nelle sedi deputate - ha replicato il Capogruppo Aggravi -. Ben vengano gli adeguamenti e il finanziamento per dare continuità al servizio, ma è vero che il costo burocratico non sempre è efficiente. Speriamo che nel nuovo modello organizzativo si possano trovare delle procedure di semplificazione e di facilitazione reciproche sia per chi deve gestire la procedura burocratica - in prospettiva la Chambre - sia da chi si deve interfacciare con l'infrastruttura.»

I lavori riprendono domani, giovedì 11 gennaio, alle ore 9.

 

SC

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Comunicato n° 20 dell'11 gennaio 2024
Interpellanza sul corso di riqualificazione per Operatori socio-sanitari

 

Con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste, presentata nella seduta consiliare dell'11 gennaio 2024, è stato affrontato il tema del corso di riqualificazione per Operatore socio-sanitario.

«Si tratta di un corso rivolto agli occupati in possesso di esperienze professionali coerenti che è stato avviato nel mese di ottobre 2022 - ha evidenziato il Consigliere Simone Perron -. La prima fase prevedeva la riqualifica iniziale di 30 soggetti sul totale di una platea più ampia. Vorremmo sapere quale sia stato il numero di soggetti ritenuti non idonei all'esame finale della riqualifica di ottobre 2022, quale il tasso di bocciatura e per quali motivazioni i soggetti non abbiano conseguito la riqualifica dopo la completa ammissione iniziale; quanti operatori sono ancora da formare dopo la prima fase e quali le intenzioni, a livello di tempistiche e programmazione futura, per l'avviamento delle riqualificazioni dei soggetti ancora da formare

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi ha riferito che «il 90% dei partecipanti (27 su 30 persone) ha conseguito la qualifica di Oss. Il restante 10% non ha acquisito nessuna delle quattro competenze previste. Questi soggetti potranno comunque continuare a lavorare e potranno frequentare il corso base di mille ore o, in alternativa partecipare a un nuovo percorso di qualifica. Un ente di formazione ha presentato un progetto di riqualificazione per le Oss che può concorrere a soddisfare ulteriori richieste di formazione e gli enti di formazione accreditati possono anche avviare percorsi di qualifica in autofinanziamento riconosciuti dalla Regione. Per assicurare i servizi assistenziali per gli anziani, la Giunta ha autorizzato apposite deroghe che hanno consentito agli enti locali, dal 2020 ad oggi, di attenuare la carenza di professionalità in possesso della qualifica di Oss. Con l'ultima delibera dello scorso settembre 2023, la Giunta ha fissato al 31 dicembre di quest'anno il termine per poter prolungare l’assunzione a tempo determinato del personale che, pur non essendo Oss, è in possesso di determinati requisiti. Al termine di questo periodo di prova, l'Amministrazione regionale avvierà un ulteriore corso a gestione diretta: solo al termine di questo periodo sarà, infatti, possibile conoscere il numero definitivo delle persone che nel frattempo avranno maturato l’esperienza minima prevista per i corsi di qualifica pari a 18 mesi

«I dati forniti sono confortanti - ha commentato il Consigliere Perron -. Con questa nuova riqualificazione abbiamo recuperato quasi tutte le 30 unità di Oss che avevamo perso nel triennio 2021-2023. La carenza di personale è un problema grave e non siamo nella posizione di fare troppo i difficili, soprattutto se si tratta di persone che operano nel settore e hanno già acquisito una professionalità specifica

 

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Comunicato n° 21 dell'11 gennaio 2024
Interpellanza sui rapporti tra sanità pubblica, privata e integrativa

 

Nella seduta consiliare dell'11 gennaio 2024, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha illustrato un'interpellanza sulla sanità pubblica, privata e integrativa.

«Da organi stampa specializzati risulta che la Valle d'Aosta è la regione con la spesa sanitaria privata più alta d'Italia con un importo pro capite di 919 euro - ha sottolineato il Consigliere Paolo Sammaritani -. In altre regioni sono in atto riflessioni sull'organizzazione delle sanità pubblica, privata e integrativa, mentre le dichiarazioni di intenti rilasciate dal Governo sia in sede di discussione del Defr 2024-2026 sia nel Piano socio-sanitario non fanno intravvedere precise politiche di intervento in materia. Chiediamo quindi se la Giunta abbia preso atto delle risultanze delle statistiche e se i dati siano corretti; quale la linea programmatica del Governo in materia di rapporti fra sanità pubblica, sanità privata e sanità integrativa e quali le strategie già messe in atto o di imminente attuazione, in linea con l'approvazione del Documento di economia e finanza regionale e del Piano della salute e del benessere sociale.»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha risposto che «il dato è un argomento noto cui fa anche riferimento il nostro Piano per la salute e il benessere sociale. Tendenzialmente, laddove i redditi sono più alti, si spende di più in tutti i settori, quindi anche sia per la sanità pubblica che per quella privata. Il nostro Piano socio-sanitario intende rispondere a due finalità importanti: il miglioramento della condizione di salute e di benessere delle persone, indipendentemente dall'età, genere e condizione sociale, ma anche il miglioramento del complesso sistema di offerta integrata di servizi pubblici e privati convenzionati. La Valle d'Aosta, infatti, è caratterizzata da un bacino di utenza limitato e dalla presenza di un'unica Azienda sanitaria: pertanto la programmazione implica un approccio di rete che necessariamente sia esplicita sia a livello extra-regionale che a livello interregionale. Ricordo che siamo la sola Regione italiana che è riuscita a dare gli obiettivi alla propria Azienda sanitaria nei tempi previsti, ad approvare un bilancio regionale che stanzia il 26% delle proprie finanze a favore della missione sanità e salute e, non ultimo, ad approvare il bilancio di previsione dell'Usl entro il 31 di dicembre 2023 al fine di fornire assistenza tutti i cittadini. Partendo quindi dalla centralità della sanità pubblica valdostana, bisogna considerare anche l’importanza del ruolo del privato accreditato che va ad integrare l'offerta dei servizi oltre i livelli essenziali, soprattutto laddove le carenze di personale sanitario nel settore pubblico non consente consentono di soddisfare appieno le richieste.»

«È comprensibile che laddove ci sono redditi più elevati ci siano spese più alte nel privato - ha replicato il Consigliere Sammaritani -, ma è altrettanto vero che si potrebbe anche leggere il dato come un fenomeno di sfiducia nella sanità pubblica o di percezione di inefficienza che induce l'utente a rivolgersi alla sanità privata. Occorre avviare una riflessione su temi che sono complessi, perché il rapporto tra sanità pubblica e privata è difficile e tecnico, oltre che politico. Riguardo alla sanità integrativa, vi è la necessità di meglio svilupparla, soprattutto in una regione dove l'impiego pubblico è diffuso e l'Amministrazione è il maggior datore di lavoro.»

Il Consigliere Christian Ganis ha aggiunto: «Molti valdostani migrano in altre regioni per effettuare visite specialistiche o risonanze magnetiche, bypassando la nostra sanità. È quindi importante monitorare questo flusso migratorio.»

 

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Comunicato n° 22 dell'11 gennaio 2024
Interpellanza sui distretti del commercio

 

Si è tornati a parlare di distretti del commercio con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrata nella seduta consiliare dell'11 gennaio 2024.

Il Consigliere Christian Ganis ha evidenziato che «durante la discussione sulla proposta di legge in materia di distretti del commercio, presentata dal nostro gruppo per contrastare la crisi che sta colpendo duramente il settore, l'Assessore Grosjacques ha riportato delle affermazioni del Sindaco di Châtillon che risultano essere discrepanti rispetto a quanto manifestato pubblicamente dal Primo cittadino in un'adunanza comunale. Interpelliamo l'Assessore affinché spieghi questa discrepanza

«Considero assolutamente legittime le affermazioni del Sindaco di Châtillon fatte nell'ambito del Consiglio comunale e non ho nessun titolo per confutarle - ha dichiarato l'Assessore al commercio, Giulio Grosjacques -. Per parte mia, confermo quanto ho riferito in Aula durante il dibattito sulla legge sui distretti del commercio, ricordando anche che il gruppo politico a cui fa riferimento il Sindaco di Châtillon ha votato contro la proposta di legge, così come l'Assemblea del Cpel, che si è espressa con un voto di astensione

«Ancora oggi ci sono commercianti e pubbliche amministrazioni che sarebbero interessate ad approfondire il discorso sui distretti del commercio - ha ribadito il Consigliere Ganis -. Il settore sta attraversando serie difficoltà, assistiamo ad una progressiva desertificazione commerciale e le iniziative prese dal Governo regionale non sono sufficienti per arginare il fenomeno

 

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Comunicato n° 23 dell'11 gennaio 2024
Interpellanza sulle locazioni brevi per finalità turistiche

 

Con un'interpellanza del gruppo Progetto Civico Progressista, presentata nella seduta consiliare dell'11 gennaio 2024, è stato nuovamente affrontato il tema delle locazioni brevi per finalità turistiche.

«La normativa nazionale approvata a fine 2023 prevede l'assegnazione di un Codice identificativo nazionale (Cin) alle unità immobiliari destinate a contratti di locazione breve e quella regionale attribuisce, invece, un Codice identificativo regionale (Cir) - ha spiegato la Capogruppo Erika Guichardaz -. Chiediamo di conoscere: le segnalazioni e le criticità portate a conoscenza da parte dei Comuni o dei proprietari di immobili a seguito dell'applicazione della nuova normativa regionale e nazionale sugli affitti brevi (metrature, destinazioni d'uso, periodi di affitto dell'abitazione principale, inserimento Cir nei vari portali …); le iniziative poste in essere dall'Amministrazione per agevolare i cittadini e gli enti locali per i rispettivi adempimenti; se vi sono anche uffici regionali, altre associazioni, sindacati o ordini volti a fornire specifiche informazioni o assistere i soggetti interessati nell'adempiere ai nuovi obblighi di legge e se n'è stata data comunicazione; lo stato dell'arte e gli esiti degli approfondimenti per verificare quali eventuali modificazioni o integrazioni dovranno essere apportate alla legge 11/2023 ed eventualmente la sussistenza dei presupposti in accordo con la Commissione turismo per l'impugnazione davanti alla Corte costituzionale di quelle disposizioni che appaiono lesive delle prerogative che la Costituzione e lo Statuto speciale attribuiscono alla Valle d'Aosta in materia di turismo.»

L'Assessore al turismo, Giulio Grosjacques, ha fornito alcuni dati di sintesi: «Dal 1° novembre 2023 a venerdì 5 gennaio 2024 sono stati rilasciati 2.721 Codici identificativi regionali, per un numero di 11.420 posti letto complessivi e 1.898 locatori, con un numero medio di posti letto per alloggio ad uso turistico di 4,2. Dall'applicazione della legge regionale 11/2023 non sono emerse particolari criticità: il modello regolamentare adottato ha funzionato e la piattaforma informatica realizzata è stata semplice ed efficace. Lo abbiamo constatato nel corso di tre incontri con i cittadini a Donnas, Aosta e Arvier, a cui hanno partecipato mediamente tra le 150 e le 200 persone. Nell'ambito del servizio di assistenza quotidiana fornita dall'Assessorato e dal contact center di Inva, più che segnalazioni sono pervenute richieste di informazioni che sono state puntualmente soddisfatte. Ricordo peraltro che sul sito web regionale, nel canale "turismo" è stata creata un'apposita sezione dedicata esclusivamente alla materia della locazione turistica: il link a questa sezione e la piattaforma sono inoltre presenti in quasi tutti i siti web dei Comuni e del Celva. In un numero limitato di casi, sono emerse delle complessità rispetto al corretto computo del numero massimo di posti letto autorizzabili ai sensi della normativa nazionale igienico-sanitaria, al subalterno catastale attribuito ad alcune unità abitative, alle modalità di esposizione del Cir, alle modalità di compilazione del calendario ai fini del rispetto del limite dei 180 giorni all'anno per la locazione esercitata in sole camere nelle unità abitative a destinazione urbanistica permanente o principale e sulle modalità per richiedere ai Comuni il mutamento di destinazione d'uso del proprio alloggio. Le segnalazioni dei Comuni si sono limitate ad un numero ridottissimo di casi riferiti soprattutto ad estremi catastali non propriamente corretti e a fabbricati utilizzati per la locazione turistica con destinazione d'uso non residenziale. Segnalo che sono stati coinvolti l'Ordine dei commercialisti, l'Adava e l'Unione piccoli proprietari immobiliari.»

«Al momento - ha proseguito l'Assessore - le disposizioni nazionali approvate a fine dicembre non sono ancora applicabili: la data non è ancora determinata o determinabile, in quanto si indica il 60° giorno successivo a quello della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'avviso attestante l'entrata in funzione della banca dati nazionale e del portale telematico del Ministero del turismo per l'assegnazione del Cin, fatto non ancora avvenuto e di cui non si ha ancora alcuna notizia. Preciso inoltre che la disposizione statale prevede che, prima della sua applicazione, il Ministero del turismo invii alle Regioni che già hanno disciplinato e rilasciato i Cir, come la Valle d'Aosta, un codice alfanumerico da anteporre allo stesso ai fini della sua ricodificazione in Cin.»

Infine, l'Assessore ha comunicato che «vista la pubblicazione della norma nazionale a fine anno, è stato impossibile avviare l'istituzione dei necessari tavoli multidisciplinari per gli approfondimenti del caso. Tuttavia la struttura competente dell'Assessorato ha effettuato una prima analisi degli aspetti che potrebbero comportare modificazioni e integrazioni alla legge regionale 11/2023, tra le quali: estensione della disciplina regionale, previsione della ricodificazione del Cir come Cin con l'aggiunta di un prefisso alfanumerico fornito dal Ministero, obbligo presentazione Scia, nuove sanzioni. Il Coordinamento tecnico turismo nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni, di cui è capofila la Regione Abruzzo, non è ancora stato convocato: se e quando sarà riunita, si verificherà con le altre Regioni se sussistono presupposti per l'impugnazione della norma statale davanti alla Corte costituzionale.»

La Capogruppo Guichardaz ha replicato: «In merito alla questione urbanistica sono emerse diverse criticità riguardo alle metrature e agibilità dei monolocali, alle destinazioni d'uso, come sugli obblighi di sicurezza a cui oggi in parte ha risposto l'Assessore. Rispetto al numero dei Cir, mi chiedo se sia stato fatto un approfondimento visto che in Commissione si è parlato di un numero di 3.800 alloggi solo su Airbnb (una parte di tutta la platea di alloggi), quindi i numeri sono molto al di sotto delle attese e sarebbe importante che ci fosse un'indagine per capire le motivazioni che hanno portato i proprietari a rinunciare ad affittare le proprie case. Infine, ci chiediamo perché sia stato dato un canale privilegiato ad Adava per segnalare la propria disponibilità a dare informazioni, visto che, come detto dall'Assessore, vi sono gli uffici regionali e altre associazioni che le forniscono abitualmente.»

 

SC

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Comunicato n° 24 dell'11 gennaio 2024
Approvata una mozione in tema di elezioni europee

 

Nella seduta mattutina dell'11 gennaio 2024, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità una mozione sul tema delle elezioni europee, presentata dal gruppo Rassemblement Valdôtain ed emendata in accordo con l'Assessore agli affari europei. Il testo impegna il Governo regionale a valutare l'opportunità di presentare al Consiglio Valle una proposta di legge statale che preveda un meccanismo che assicuri la possibilità di avere un proprio parlamentare europeo; inoltre invita i Parlamentari valdostani ad iniziative analoghe e ogni forza politica presente in Consiglio ad appoggiare iniziative utili per ottenere l'esito sperato.

Il Capogruppo di RV, Stefano Aggravi, ha ricordato che «è stato presentato al Senato della Repubblica un disegno di legge per l'istituzione della circoscrizione "Valle d'Aosta" - oggi ricompresa nella circoscrizione "Nord occidentale" con il Piemonte, la Lombardia e la Liguria - ma di cui non è ancora iniziato l'esame. Le prossime elezioni europee del 9 giugno si terranno quindi probabilmente sulla base del quadro normativo vigente, ma sarebbe opportuno sfruttare questo periodo pre-elettorale per porre le basi per garantire alla Valle d'Aosta l'elezione di un proprio rappresentante in seno al Parlamento europeo. La politica europea sarà sempre più pervasiva, soprattutto per quanto riguarda le finanze e avere una rappresentanza valdostana in ambito europeo è di grande importanza.»

L'Assessore agli affari europei, Luciano Caveri, ha ricordato che «già a partire dal 1979, data delle prime elezioni a suffragio universale del Parlamento europeo, si è sviluppato un grande dibattito sulla legge che aveva regolamentato le elezioni europee in Italia. Si sperava in meccanismi di tutela analoghi a quelli riconosciuti dallo Statuto valdostano per le elezioni politiche nazionali che, però, non sono stati realizzati. Non è semplice trovare soluzioni tecniche: per avere un eletto valdostano, ci dovrebbe essere un abbassamento congruo delle 50mila preferenze previste. La "norma delle 50mila" ha creato un evidente vulnus in una società come la nostra che è annegata tra Piemonte e Lombardia. Auguriamoci che si manifesti sempre di più una sensibilità nei confronti della necessità di una nostra rappresentanza in Europa.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.

 

SC-LT

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Comunicato n° 25 dell'11 gennaio 2024
Approvate due mozioni su ospedale di comunità al JB Festaz e sul Cammino Balteo

 

L'Assemblea regionale, nella seduta pomeridiana dell'11 gennaio 2024, ha concluso la trattazione delle mozioni. Ne sono state approvate due, mentre tre sono state respinte.

Mozioni approvate

Approvata all'unanimità, con riformulazione del testo in accordo con l'Assessore alla sanità, una mozione a firma congiunta dei gruppi Progetto Civico Progressista e Rassemblement Valdôtain che impegna il Presidente della quinta Commissione a organizzare un sopralluogo presso l'Azienda pubblica di servizi alla persona J.B. Festaz per visionare lo stato dei lavori per la creazione dell'0spedale di comunità.

«Questa iniziativa nasce a seguito del diniego, o meglio, della non risposta ad una richiesta formale inoltrata in data 14 dicembre per effettuare un sopralluogo volto a verificare lo stato di avanzamento dei lavori dell'ospedale di comunità presso l'Azienda J.B. Festaz - ha dichiarato la Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz -. Abbiamo appreso dell'avvio dei lavori per la realizzazione di questa struttura e sono giunte varie segnalazioni rispetto all'interferenza dei lavori con i servizi presenti, allo stato della colonna dell'acqua e dell'impianto idrico, all'accesso alla scala di emergenza e al rispetto della normativa antincendio. È assolutamente necessario quindi poter verificare lo stato attuale dei lavori.»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha parlato di «un'opera di grande importanza per la comunità valdostana e per la declinazione territoriale della nostra sanità. Il sopralluogo darà la possibilità di visionare la situazione del cantiere che nasce grazie a un finanziamento Pnrr da oltre 1 milione e 900mila euro che ha rispettato perfettamente i tempi e sul cui cantiere non sussistono interferenze con le attività aziendali.»

L'Assemblea ha anche approvato all'unanimità una mozione del gruppo RV, così come emendata in accordo con gli Assessori al turismo e alle risorse naturali, che impegna a completare in tempi brevi le attività propedeutiche, attualmente in corso,  affinché i frequentatori e i potenziali interessati all'itinerario del Cammino Balteo possano trovare all'interno del sito www.balteus.lovevda.it, oltre alle planimetrie esistenti del percorso intero e delle singole tappe, anche i profili altimetrici del percorso completo e delle singole tappe in modo da avere a disposizione un'indicazione grafica immediata delle difficoltà e particolarità tecniche del percorso.

Il Vicecapogruppo Dennis Brunod ha osservato che «per una Regione come la nostra che promuove il turismo consapevole, partecipando a importanti fiere e saloni del turismo outdoor e culturale, e punta molto sugli itinerari outdoor, è opportuno, ai fini di una migliore qualità dell’offerta turistica, poter integrare il sito del Cammino Balteo con il materiale utile a fornire in modo rapido, preciso e intuitivo la tecnicità e la difficoltà del percorso da affrontare.»

L'Assessore al turismo, Giulio Grosjacques, nell'illustrare l'emendamento, ha riferito che «l'attività è attualmente in corso da parte di Inva per conto del servizio foreste e sentieristica: si conta di concludere il lavoro entro il primo semestre del 2024, dopodiché sarà caricato sul sito balteus.lovevda.»

Mozioni respinte

Il gruppo Progetto Civico Progressista ha illustrato una mozione con cui chiedeva al Governo di riferire in Commissione consiliare, entro 15 giorni, sulle interlocuzioni avute con i componenti di parte regionale della Commissione paritetica al fine di giungere a una rapida approvazione della norma di attuazione in materia di concessioni di derivazioni d'acqua, con contenuti coerenti con la risoluzione approvata dal Consiglio il 2 luglio 2019 e ripresi da tutti i Defr di questa Legislatura (consentire alla Regione di avere più ampie prerogative in materia di utilizzo di acque pubbliche a scopo idroelettrico e prevedere procedure particolari nella riassegnazione delle autorizzazioni delle grandi derivazioni per una società interamente pubblica). Il testo è stato respinto con 18 astensioni dei gruppi di maggioranza e 15 a favore delle opposizioni.

La Consigliera Chiara Minelli ha osservato che «a distanza di 76 anni dall'approvazione dello Statuto non è stata ancora trasferita alla Regione la competenza per la definizione, con legge regionale, delle procedure e norme tecniche delle concessioni di derivazioni d'acqua. La materia è in discussione nella Commissione paritetica Stato-Regione che, nel 2019, ha adottato una bozza di norma di attuazione conforme alle indicazioni del Consiglio; tuttavia, una modifica introdotta dalla Commissione a luglio 2022 limiterebbe fortemente la Regione nella definizione della legge regionale in questa materia e renderebbe impossibile la riassegnazione delle concessioni in scadenza nel 2029 alla società di produzione elettrica controllata dalla Regione. Come Valle d'Aosta non possiamo accettare delle prescrizioni che limitano la nostra potestà legislativa e una gestione delle concessioni finalizzata alla produzione idroelettrica, necessaria alla transizione ecologica della regione. Sul punto non basta un approfondimento tecnico da parte degli uffici, la questione è squisitamente politica a va affrontata nelle sedi competenti. La norma di attuazione deve dare un potere effettivo al Consiglio di fare una legge: non può essere deciso tutto a monte.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha fornito un aggiornamento sul confronto con i componenti di parte regionale della Paritetica «ai quali si è ribadita la volontà politica di perseguire gli obiettivi così come espressi nello schema originario di norma di attuazione, senza appiattirsi sulle modifiche apportate dalla parte statale che attenuerebbero notevolmente le opportunità regionali. È chiaro che questo percorso si scontra per certi aspetti con le osservazioni degli uffici ministeriali che in qualche modo possono condizionare il percorso della norma in Commissione paritetica. Il nostro interesse è quello di poter continuare a valorizzare le concessioni attraverso la nostra società partecipata ed è per questo che, parallelamente, all'impegno sulla norma di attuazione abbiamo sostenuto a livello politico, con le altre Regioni montane, la necessità di giungere ad una riassegnazione delle concessioni in essere a fronte di un piano di investimenti e di rilancio proposto dagli attuali concessionari (per noi CVA): il deputato Manes, insieme ad altri, ha dunque presentato un emendamento al decreto energia proprio in tal senso. A nostro avviso, infatti, la necessità di arrivare all'obiettivo deve focalizzarsi su tutte le strade possibili. Ci auguriamo pertanto che il legislatore nazionale possa accogliere positivamente gli emendamenti proposti al decreto energia, presupposto che potrebbe anche agevolare il lavoro delle componenti regionali della Paritetica consentendo loro di ottenere un risultato pieno anche sulla norma di attuazione, dando così massima soddisfazione alla nostra regione.»

Respinta con 20 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, PCP) e 14 a favore (Lega VdA, RV, FI, GM), la mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste che invitava il Governo a organizzare un tavolo di lavoro con i Comuni della Plaine, la Giunta regionale e il Comune di Aosta per addivenire a una soluzione in merito alle criticità che si manifestano lungo il tratto di strada regionale n. 20 tra Gressan e Pont Suaz.

«Parliamo di un tratto di strada che, giornalmente, è interessato da lunghissime code che aumentano i tempi di percorrenza degli automobilisti, l'inquinamento da smog e anche quello acustico - ha evidenziato il Consigliere Christian Ganis -. Nel 2018 la Giunta ha approvato un Piano d'azione per la gestione ambientale della strada regionale n. 20 (delibera n. 1680/2018) che veniva definita "asse strada principale con più di 3 milioni di transiti di veicoli all'anno". Oggi i transiti sono saliti a circa 7 milioni: una direttrice importante il cui futuro deve essere preso in carico e deciso con tutte le istituzioni interessate.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, condividendo le osservazioni formulate in Aula, ha riferito che «sono state adottate una serie di iniziative, già programmate a suo tempo, riguardanti la riduzione del rumore, il miglioramento della sicurezza e del deflusso del traffico veicolare su questa strada e stiamo definendo ulteriori possibili migliorie per aumentare gli standard di sicurezza in alcuni tratti. La problematica è importante e viene affrontata inoltre all'interno del Conseil de la plaine. Questo organo, individuato all'interno della l.r. 54/1998, rappresenta, di fatto, quel tavolo di lavoro che viene richiesto ma in una norma più solida, robusta e opportunamente regolamentato. Il Conseil de la Plaine è operativo e si riunirà a breve, il 22 gennaio, per discutere su questa tematica e sull'intervento che avrà come oggetto il ponte che collega il Comune di Quart a quello di Brissogne.»

Con una mozione, respinta con 18 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e 16 a favore (PCP, Lega VdA, RV, FI, GM), il gruppo Progetto Civico Progressista voleva impegnare il Presidente della prima Commissione a presentare, entro 30 giorni, la proposta di modifica alla legge sul Garante dei diritti delle persone con disabilità, annunciata nel Consiglio regionale dello scorso mese di settembre.

La Capogruppo Erika Guichardaz ha ricordato che «in seguito alle proposte presentate dal Coordinamento disabilità Valle d'Aosta (Codivda) nel mese di settembre 2023 per dare piena attuazione alla legge 20/2022, in particolare dotando di supporto l'ufficio del Difensore civico e separando in modo chiaro i diritti delle persone con disabilità con quelli dei loro caregiver, l'Assessore aveva dichiarato di voler portare in Commissione nel giro di poche settimane un testo che andasse nella direzione voluta da Codivda. Dopo sette mesi siamo ancora in attesa di esaminare questo nuovo testo.»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, in accordo con il Presidente della prima Commissione, ha riferito che «il testo di legge è in via di definizione e a breve la Commissione la presenterà per poterlo esaminare.»

 

SC-LT

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Comunicato n° 26 dell'11 gennaio 2024
Conclusi i lavori del Consiglio. Approvata una risoluzione

 

In chiusura dell'adunanza del 10 e 11 gennaio 2024, il Consiglio Valle ha esaminato cinque risoluzioni depositate in Aula, di cui una approvata, tre respinte e una ritirata.

Approvata all'unanimità una risoluzione del gruppo Lega Vallée d'Aoste così come emendata in accordo con l'Assessore alle opere pubbliche, che impegna il Governo a presentare alle Commissioni terza e quinta il numero di cantieri che usufruiranno del bonus 110%, il numero di quelli che usufruiranno solo del 70% e dei cantieri che saranno interamente a carico di Arer; il costo complessivo per Arer del mancato raggiungimento del bonus e quindi i costi per la collettività per i progetti di manutenzione straordinaria per la riqualifica zione energetica a valere sulle agevolazioni fiscali del del 34/2020; un'analisi dei costi-benefici della riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica effettuato.

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha ricordato che «Arer ha posto in essere un progetto di manutenzione straordinaria per la riqualificazione energetica sui suoi fabbricati avvalendosi del "superbonus 110%". È necessario comprendere quali cantieri e in che percentuale potranno fruire di questa agevolazione.».

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, nell'accettare la risoluzione, ha commentato: «Vogliamo fornire dati precisi e attendibili per fare le necessarie riflessioni nelle sedi competenti e siamo quindi disponibili a riferire in Commissione consiliare.»

Risoluzioni respinte

Con una risoluzione presentata dai gruppi di opposizione, era stata chiesta la convocazione urgente della quinta Commissione per un confronto sull'attività del Dipartimento di emergenza, con particolare riferimento al Pronto soccorso, al Pronto soccorso ortopedico e ai centri traumatologici. L'iniziativa è stata respinta con 18 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA), 16 a favore (Lega VdA, PCP, RV, FI, GM).

«La situazione di disagio di queste strutture e degli utenti in questo ultimo periodo è stata ampiamente documentata dalle iniziative che abbiamo portato all'attenzione del Consiglio - ha dichiarato il Consigliere Mauro Baccega (FI) -. Nel breve, inizia il periodo delle settimane bianche e il personale del Pronto soccorso e dell'emergenza, in generale, sarà ulteriormente sotto pressione. Riscontriamo anche oggettive difficoltà nei centri traumatologici che inevitabilmente e per carenza di adeguati beni strumentali dirottano al Pronto soccorso del Parini i pazienti. Rileviamo che l'Admission room del Pronto soccorso è diventata una Decharge room e pare si occupi solo dei pazienti in uscita: avremo quindi ancora i pazienti distesi sulle barelle, quando sono disponibili. Per questo riteniamo che sia necessario approfondire al più presto queste criticità nella Commissione competente e, nonostante l'impegno verbale dell'Assessore, avremmo gradito il voto favorevole come forte impegno politico.»

«Siamo intenzionati a parlare della situazione del nostro Pronto soccorso - ha detto l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -, grazie alla piena disponibilità della Commissione e del Presidente Padovani visti anche tutti gli sforzi che stiamo facendo, grazie allo splendido lavoro degli operatori del Dipartimento dell'emergenza/urgenza del Parini e della nostra sanità territoriale. Questo ci consentirà di spiegare nuovamente e, dunque, di rettificare una serie di dati riportati nella risoluzione che non corrispondono al lavoro che stiamo portando avanti.»

Respinta con 20 voti di astensione (maggioranza e PCP) e 14 a favore, una risoluzione depositata dai gruppi Misto, Forza Italia, Lega Vallée d'Aoste, Rassemblement Valdôtain che chiedeva di integrare il sondaggio annunciato dal Governo con un questionario anonimo, che considerasse anche il sistema di bigliettazione elettronica, da distribuire ai fruitori del servizio sostitutivo con autobus sulla tratta ferroviaria, per coinvolgere il maggior numero possibile di persone e raccogliere ulteriori suggestioni e dati relativamente al nuovo metodo di trasporto e di bigliettazione.

Il Consigliere Claudio Restano (GM) ha sottolineato «l'importanza di integrare quanto sta già facendo l'Assessorato. Noi siamo per la scuola di pensiero del sondaggio anonimo, cartaceo, con domande più specifiche rispetto a quanto letto su VdA Transports. Un sondaggio che sarebbe fruibile anche da parte degli utenti che non utilizzano metodi di comunicazione informatici. Non vogliamo si tratti solo di un sondaggio di immagine che vincola il fruitore del servizio, ma chiediamo un sondaggio di sostanza e di rispetto nei confronti degli utenti.»

L'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, ha sostenuto che «la risoluzione va nel senso contrario rispetto a quanto stiamo facendo: noi stiamo cercando di interloquire con chi utilizza i servizi proprio per avere un ritorno diretto e recepire le esigenze con il fine di migliorare l'offerta. Vogliamo costruire con il cittadino un rapporto trasparente e di responsabilità per risolvere una situazione che è temporanea e che ci sta impegnando moltissimo. Abbiamo organizzato delle riunioni pubbliche, mettendoci la faccia, e ne organizzeremo delle altre nei prossimi mesi per essere vicini alle persone e per affrontare insieme questa complessa e difficile gestione del servizio. Stessa cosa stiamo facendo per l’attivazione del nuovo sistema di bigliettazione elettronica del trasporto pubblico locale: ci sono ancora tanti problemi da affrontare, ma i 2.200 abbonamenti Special20 venduti, quasi 600 fatti online, ci dicono che siamo sulla buona strada.»

Rivedere la gestione del lupo in Valle d'Aosta, predisponendo un nuovo "Piano lupo" da portare in discussione nella Commissione competente. Questo quanto chiedeva la risoluzione dei gruppi RV, Misto, Lega VdA, FI, respinta con voti 20 voti di astensione (maggioranza e PCP) e 14 a favore.

Il Consigliere di RV Dino Planaz ha specificato che «le revisioni a spot del Piano non sono più accettabili, bisogna rimettere mano all'intero documento, avvalendosi di una raccolta dati integrata e completa che dia il quadro esatto della situazione.»

L'Assessore alle risorse naturali, Marco Carrel, ha ricordato che «non esistono "Piani lupo regionali" indipendenti ma questi sono integrati all'interno del Piano nazionale. Le Regioni alpine, invece, stanno cercando di realizzare dei protocolli individuali direttamente con Ispra. Diamo la piena disponibilità a venire a discutere in Commissione della gestione del fenomeno lupo.»

È stata ritirata dai proponenti una risoluzione del gruppo RV sulla tutela dei manufatti ferroviari.

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 24 e giovedì 25 gennaio.

 

SC-LT

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