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Riunione del Consiglio regionale del 25 e 26 ottobre 2023

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Comunicato n° 506 del 18 ottobre 2023
Il Consiglio è convocato mercoledì 25 e giovedì 26 ottobre

 

Il Consiglio Valle è convocato in via ordinaria mercoledì 25 e giovedì 26 ottobre 2023, a partire dalle ore 9, per discutere un ordine del giorno composto di 61 oggetti, di cui 10 rinviati da precedenti adunanze.

L'Assemblea sarà chiamata ad esaminare una proposta di legge dei gruppi Lega VdA, RV, FI e Misto, che contiene la disciplina e gli interventi a sostegno dei distretti del commercio, di cui è relatore il Consigliere Christian Ganis (Lega VdA) e sulla quale la quarta Commissione ha espresso parere contrario nella riunione del 5 ottobre.

In merito all'attività ispettiva, sono state presentate diciotto interrogazioni, di cui due del gruppo Forza Italia riguardanti, una, la riapertura dell'area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans e, l'altra, le interlocuzioni con gli organizzatori del Giro d'Italia e del Tour de France per il 2024.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha depositato sei interrogazioni: dichiarazioni indirizzate da un Assessore regionale al Presidente di Confindustria; soluzioni per evitare costi aggiuntivi per i pendolari e gli studenti universitari che fruiscono del servizio sostitutivo di autobus tra Aosta e Torino; misure per riportare entro i limiti di legge le sostanze inquinanti conferite nella discarica di Brissogne; strategie per contrastare le occupazioni abusive di alloggi di edilizia residenziale pubblica; convocazione del Tavolo tecnico regionale di coordinamento e monitoraggio dell'autismo; piena fruizione del diritto alle cure da parte dei cittadini valdostani.

Il gruppo Misto con un'interrogazione chiede informazioni sulle edizioni 2024 del Giro d'Italia e del Tour de France.

Sono cinque le interrogazioni del gruppo Progetto Civico Progressista: gestione della "Maison du Val d'Aoste" di Parigi; ordine del giorno approvato dal Consiglio sul DEFR 2023-2025 rispetto alla percorribilità per tutto l'anno del Piccolo San Bernardo; lavori di realizzazione della telecabina Pila-Platta de Grevon; rinnovo della concessione della funicolare di Saint-Vincent; programmazione di interventi per evitare il congestionamento di piazza Manzetti ad Aosta in vista di un forte incremento del traffico.

Quattro le interrogazioni del gruppo Rassemblement Valdôtain: stato della procedura selettiva per l'assunzione a tempo indeterminato di 36 funzionari nel profilo di istruttore amministrativo; participation de la Vallée d'Aoste en tant que invité officiel aux célébrations en honneur de Saint François; modalità di computo dei tirocini sostenuti dai docenti disposta dal Regolamento della Commissione didattica del corso di Laurea magistrale in scienze della formazione primaria dell'UniVdA; tutela e valorizzazione della biodiversità agricola e alimentare della regione.

Delle ventuno interpellanze, quattro sono del gruppo Forza Italia: trattazione all'interno del Comitato per la sicurezza pubblica degli episodi di disturbo in alcuni locali pubblici di Saint-Vincent; estensione a tutti i cittadini valdostani delle agevolazioni per l'uso di trasporti pubblici; studio sul tema del disagio abitativo; formazione, strumenti assegnati ed eventuale retribuzione degli Utenti e familiari esperti (UFE).

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha proposto sette interpellanze: interlocuzioni con le società SAV e RAV per eventuali agevolazioni autostradali sul territorio valdostano; valorizzazione delle aree ex Balzano ed ex Tecdis da parte di Vallée d'Aoste Structure; utilizzo della Cittadella dei giovani della bassa Valle in conformità agli obiettivi di progetto approvati dalla Giunta regionale con delibera 1348/2022; mancata copertura della rete internet in numerose aree della regione; tempistiche per la messa a disposizione della "Maison équipée" di Saint-Marcel ai suoi potenziali fornitori; tutela dei requisiti igienico-sanitari presso la Casa rifiugio "l'Arcolaio" previsti dalla deliberazione di Giunta regionale 167/2019 per le strutture socio-assistenziali; carenza di personale nel comparto alberghiero e della ristorazione.

Il gruppo Misto ha depositato due interpellanze, di cui una relativa all'avvio dell'attività del Centro per il sollievo a Gressan e, l'altra, per conoscere le iniziative legate alla Settimana europea dello Sport.

Saranno trattate cinque interpellanze del gruppo Progetto Civico Progressista: costituzione di una nuova Azienda pubblica per i servizi alla persona a seguito del tavolo tecnico politico per la gestione del personale della Società dei Servizi Spa; costi del sito archeologico di via Saint-Martin-de-Corléans e degli scavi dello spiazzo antistante l'ospedale Parini e loro fruizione; apertura della caccia alla pernice bianca e alla lepre variabile; piani di utilizzo del personale ferroviario nel periodo di chiusura della tratta Aosta/Ivrea; riattivazione del reddito di cittadinanza nazionale integrato con il reddito di inclusione regionale.

Il gruppo Rassemblement Valdôtain illustrerà tre interpellanze: stanziamento di risorse destinate all'efficientamento organizzativo degli enti del comparto unico regionale nel prossimo bilancio di previsione; realizzazione dei lavori per il raccordo Aosta Est/Gran San Bernardo; criticità che interessano il tratto della strada statale 26 in corrispondenza dell'accesso alla strada regionale 6 di Champdepraz.

All'ordine del giorno figurano anche 14 mozioni, di cui sette rinviate dalle precedenti adunanze.

Con una mozione, il gruppo Forza Italia chiede un'audizione in quinta Commissione consiliare in merito alla situazione di criticità del coordinamento regionale dell'Anpas.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato due mozioni: interlocuzioni con il Governo italiano per inserire nell'Accordo sulla finanza pubblica il tema della zona franca; avvio di un percorso culturale e amministrativo che conduca alla dedicazione di Aosta "Capitale dell'Alpinità".

Il gruppo Misto ha depositato una mozione per chiedere una proposta di modifica della legge regionale 3/2004 in materia di interventi a favore dello sport.

Sono tre le mozioni del Progetto Civico Progressista: realizzazione della "Casa del volontariato valdostano"; azione di sensibilizzazione dei neo maggiorenni sui temi della violenza sulle donne e dell'abuso di alcool; diffusione di buone prassi attraverso la scelta degli eventi a cui concedere il patrocinio della Regione.

Il gruppo Rassemblement Valdôtain illustrerà sette mozioni: impegno a promuovere, tra le proposte di modifica dello Statuto speciale, il riconoscimento e la tutela del francoprovenzale; organisation d'une séance  de la Commission compétente sur les questions de la ville d'Aoste et le Plan régional des transorts; istanza per lo smantellamento dell'elettrodotto Creys-Malville/Rondissone e ripristino ambientale dei siti da esso attraversati; audizione in quinta Commissione dell'Assessore alla sanità su di una serie di temi collegati al Piano della salute e del benessere sociale 2022-2025; azioni per una migliore valorizzazione del progetto "Camminiamo insieme"; individuazione nel prossimo bilancio di risorse per le sponsorizzazioni sportive di atleti appartenenti alle categorie giovanili; mantenimento del sito www.valledaostasport.it per promuovere l'offerta turistico-sportiva regionale.

Infine, vi sono tre risoluzioni rinviate da precedenti adunanze, di cui una congiunta dei gruppi Lega VdA, RV, FI, Misto e PCP, e due dei gruppi di maggioranza FP-PD, AV-VdAU, SA, UV, PlA.

 

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile la nuova App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung: consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore.

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio. 

 

SC

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Comunicato n° 513 del 23 ottobre 2023
Consiglio del 25 e 26 ottobre: iscritti un disegno di legge e 4 question time all'ordine del giorno suppletivo

 

L'ordine del giorno del Consiglio Valle, convocato mercoledì 25 e giovedì 26 ottobre 2023, è stato integrato da cinque punti.

L'Assemblea sarà chiamata ad approvare il disegno di legge che contiene disposizioni per la tutela delle acque dall'inquinamento, così come riformulato dalla terza Commissione "Assetto del territorio", che il 17 ottobre, ha dato il parere favorevole a maggioranza.

Saranno poi trattate quattro interrogazioni a risposta immediata. La prima, del gruppo Rassemblement Valdôtain, si occupa delle criticità del servizio di mensa scolastica nel Capoluogo; con la seconda, il gruppo Forza Italia interroga il Governo su un eventuale incremento di presenze sui mezzi pubblici durante il periodo di gratuità del servizio. Un terzo question time è del gruppo Progetto Civico Progressista per chiedere informazioni sulle attività di preparazione della Coppa del mondo di sci alpino sul versante italiano, mentre il quarto è del gruppo Lega Vallée d'Aoste e riguarda il mancato passaggio della tappa del Giro d'Italia 2024.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare, figurano quindi 66 oggetti.

 

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile la nuova App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung: consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore.

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LT

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Comunicato n° 516 del 25 ottobre 2023
Approvato un disegno di legge in materia di tutela delle acque dall'inquinamento

 

Il Presidente Alberto Bertin ha aperto i lavori del Consiglio Valle convocato oggi, mercoledì 25, e domani, giovedì 26 ottobre 2023, per discutere un ordine del giorno composto di 66 punti.

A inizio mattina, l'Assemblea ha approvato, con 19 voti a favore (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e 16 astensioni (Lega VdA, RV, PCP, FI, GM), il disegno di legge che contiene disposizioni in materia di tutela delle acque dall'inquinamento.

Il testo, presentato dalla Giunta il 27 settembre e riformulato dalla terza Commissione, è composto di cinque articoli che modificano la legge regionale n. 59/1982 al fine di attualizzarla alle disposizioni del Testo unico ambientale (decreto legislativo 152/2006). L'Aula ha anche recepito un emendamento dell'Assessore al territorio e ambiente.

Il Consigliere Paolo Cretier (FP-PD), relatore, ha illustrato il provvedimento in Aula. «La modifica incide in particolare sugli aspetti relativi alle modalità di autorizzazione degli impianti di depurazione con potenzialità maggiore, uguale o minore a 2000 abitanti equivalenti. Oltre a recepire il decreto legislativo 152, l'obiettivo di questo disegno di legge è infatti quello rendere il processo autorizzativo maggiormente legato al comprensorio e alle sue peculiarità, valutando in modo significativo gli aspetti legati alla localizzazione dell'impianto e di alcuni periodi nel corso dell'anno. Infatti, il valore di abitanti equivalenti è calcolato in riferimento alle specificità degli ambiti, al clima, alla concentrazione turistica: insomma, una più giusta e mirata connotazione tecnica sia nella nuova costruzione sia in situazioni di rinnovo degli impianti. Inoltre, in sede di prima applicazione della legge, al fine di garantire l'adeguamento degli impianti già esistenti, il cui adempimento è in capo all'Ente di governo d'ambito del Servizio idrico integrato, diventa necessario aggiornare il programma degli interventi contenuti nel piano d'ambito. Attraverso le successive delibere attuative della Giunta sarà possibile raggiungere gli obiettivi di governare questa importante azione di gestione delle acque di depurazione e non andare incontro a procedure d'infrazione.»

Il dibattito in Aula

Il Consigliere Luca Distort, annunciando il voto di astensione del gruppo Lega Vallée d'Aoste, ha precisato che «la tutela acque dall'inquinamento è un tema di importanza centrale: la funzione legislativa deve esercitarsi senza risparmiarsi adottando strumenti legislativi idonei a rispondere alle diverse esigenze, stando al passo con i mutamenti climatici e con l'evoluzione della tecnologia di settore. Questa legge, però, nella sua duttilità e versatilità si presta a risultare uno strumento generico: recepisce norme di rango superiore e affida alla Giunta la capacità decisionale su tutti i dettagli attuativi che sono gli elementi che faranno la differenza. Il Governo sarà all'altezza degli approfondimenti e di scegliere le più corrette misure applicative? È una firma su un assegno in bianco, affidato alla Giunta che noi, in quanto forze di opposizione, non potremo controllare minimamente.»

La Consigliera Chiara Minelli, comunicando il voto di astensione del gruppo PCP, ha osservato: «Si tratta di un disegno di legge che non può non essere condiviso nelle linee generali, ma con le modifiche apportate, che sono principalmente di natura tecnica, non c'è la sufficiente chiarezza per poter esprimersi positivamente, in particolare riguardo alle tempistiche delle autorizzazioni che, come altri importanti elementi, saranno demandate a successive delibere attuative della Giunta.»

Il Capogruppo di AV-VdAU, Albert Chatrian, ha parlato di «un disegno di legge che introduce novità importanti. Accogliamo positivamente la disponibilità dell'Assessore al territorio e ambiente di condividere con la terza Commissione qualsiasi delibera prima della sua approvazione in Giunta. Non avrebbe avuto senso inserire in legge i numerosi dettagli attuativi. Il Governo regionale discuterà in terza Commissione tutte le misure che vorrà adottare dando la possibilità ai Commissari di dare il loro contributo: una procedura funzionale ed efficace in cui la forma diventa sostanza.»

L'Assessore al territorio e ambiente, Davide Sapinet, ha ribadito che «le modifiche proposte, oltre ad allineare la legge regionale al Testo unico ambientale, disciplinano alcuni aspetti per renderli più aderenti alla realtà regionale. Con la legge 7/2022 abbiamo iniziato un percorso di riorganizzazione del Servizio idrico integrato, a favore di una maggiore tutela della risorsa idrica, anche in considerazione dei recenti cambiamenti climatici. Stiamo cercando di intervenire nel modo più efficace e progressivamente, non solo sugli impianti esistenti ma anche in relazione ai numerosi interventi in programma che si espliciteranno nel tempo, man mano che il piano d'ambito del Servizio idrico integrato espliciterà i suoi effetti. Abbiamo voluto rendere più snella questa legge ed evitare ulteriori aggiornamenti normativi, demandando alla Giunta regionale la previsione dei dettagli attuativi.» L'Assessore ha quindi illustrato un emendamento depositato in Aula, a seguito del parere del Consiglio permanente degli enti locali, che differisce al 31 dicembre 2024 il termine entro il quale il Consorzio BIM deve aggiornare il programma degli interventi contenuti nel piano d'ambito.

 

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Comunicato n° 517 del 25 ottobre 2023
Il Consiglio respinge una proposta di legge in materia di distretti del commercio e approva un ordine del giorno

 

Il Consiglio, nella seduta mattutina del 25 ottobre 2023, ha respinto, con 21 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, PCP) e 14 a favore (Lega VdA, RV, FI, GM), una proposta di legge per la disciplina e gli interventi a sostegno dei distretti del commercio (modifiche alla legge regionale n. 19/2001).

Sul testo, depositato il 24 marzo 2023 dai gruppi Lega VdA, Rassemblement Valdôtain, Forza Italia e Misto e composto di due articoli, sono stati respinti due emendamenti depositati in Aula dal gruppo Lega VdA.

L'Aula ha anche approvato all'unanimità un ordine del giorno collegato all'iniziativa legislativa proposto dal gruppo RV, così come emendato dall'Assessore al territorio Davide Sapinet, e illustrato dal Capogruppo Stefano Aggravi, che impegna il Governo regionale a chiedere al gruppo di lavoro costituito per la riforma della pianificazione territoriale e paesaggistica regionale di valutare lo stato dello sviluppo dei servizi di rilevanza regionale riguardanti le attività e i servizi commerciali, di proporre elementi di indirizzo o specifiche norme per favorire la rigenerazione urbana delle zone soggette a maggior desertificazione commerciale e di riferirne alle Commissioni consiliari.

Relazione d'Aula

«Il settore del commercio verte in grave difficoltà e la politica non può stare a guardare - ha detto il Consigliere Christian Ganis (Lega VdA), illustrando la proposta all'Assemblea -: oltre agli interventi mirati di tipo fiscale ed economico, occorre anche mettere in atto tutte le strategie possibili per potenziare l'offerta commerciale legata alla nostra realtà, dai piccoli negozi di montagna, veri presidi territoriali, ai locali storici e a tutte le attività che mantengono viva una comunità. Seppure qualcosa sia stato fatto, come i contributi a favore degli esercizi di vicinato che sono però soltanto dei palliativi, la crisi del commercio va risolta attraverso strategie innovative, attraverso progetti in grado di frenare la desertificazione e stimolare investimenti ed insediamenti futuri. Prendendo spunto dalle altre Regioni, come la Lombardia, il Piemonte e il Veneto, abbiamo quindi voluto proporre la creazione dei distretti  del commercio quali veri ambiti territoriali di aggregazione tra imprese, associazioni di categoria, enti locali e Regione che, attraverso un sistema ben strutturato e organizzato, hanno la finalità di valorizzare le attività commerciali, rigenerare il tessuto urbano, sviluppare progetti a sostegno del commercio, promuovere l'interazione tra cittadini e imprese, intercettare i fondi regionali o europei messi a disposizione. La Regione Piemonte ha destinato quasi 9 milioni di euro per i distretti urbani, mentre la Regione Lombardia ne ha destinati circa 57 milioni: somme importanti che hanno permesso di riqualificare intere aree di territorio andando così a consolidare una buona parte dell'ossatura economica.»

«Da parte della maggioranza - ha aggiunto il Consigliere -, non c'è mai stato un dialogo costruttivo o finalizzato a modificare questa proposta di legge, alquanto semplice visto il numero di articoli e soprattutto visto le difficoltà di questo settore. A nostro avviso, prendere come esempio alcuni comuni della provincia di Mantova e affermare che i distretti non funzionano, ci sembra un paragone illogico come lo è quello di basarsi su di un parere tra l'altro "non vincolante" espresso dagli Enti locali valdostani. Quello che veramente ci gratifica, sono i pareri favorevoli dei numerosi commercianti che abbiamo contattato, di alcuni Sindaci e anche di alcune Associazioni di categoria che hanno apprezzato la nostra iniziativa.»

Il Consigliere ha poi illustrato due emendamenti del gruppo Lega VdA volti semplificare la modalità di costituzione dei distretti del commercio al fine di renderli più efficienti.

Il dibattito in Aula

«Questa proposta di legge ha trovato un notevole riscontro: nei vari incontri sul territorio sono intervenuti molti commercianti e altri ci hanno contattato direttamente, manifestando il loro interesse - ha evidenziato il Consigliere Simone Perron (Lega VdA) -. Abbiamo avuto confronti informali anche con Confesercenti e con alcuni Sindaci e Assessori comunali che fanno da contraltare al parere di astensione del Consiglio permanente degli enti locali. Insomma, l'organismo si astiene ma le persone sono interessate a rivitalizzare il commercio attraverso un'iniziativa innovativa come questa che, altrove, è già stata testata con successo. I lavori nelle Commissioni hanno sicuramente evidenziato dei punti critici sul testo di legge ma non delle chiusure totali. Abbiamo riscontrato il parere della Chambre che non è tutto negativo e il parere positivo di Confesercenti, mentre Confcommercio che prima parlava con favore dei distretti poi ha cambiato idea: una virata legittima che nulla toglie alla bontà della nostra iniziativa.»

Il Presidente della quarta Commissione, Roberto Rosaire (UV), ha ricordato il percorso di esame della proposta e le audizioni condotte in Commissione: «Al termine, abbiamo preso atto delle molte criticità espresse dai rappresentanti delle principali associazioni di categoria, peraltro individuate dal gruppo consiliare proponente la legge. Anche il Consiglio permanente degli enti locali, pur condividendo il nobile intento di proteggere le attività nelle aree a rischio di desertificazione, ha ribadito l'importanza di sostenere le iniziative già promosse dalla Regione, come le misure destinate agli esercizi di vicinato. Per questo, l'idea di creare un tavolo di lavoro con tutte le parti interessate, proposta in audizione dall'Assessore Grosjacques, appare appropriata. Così come si ritiene più opportuno e prioritario rendere permanente la legge regionale sui contributi agli esercizi di vicinato, come richiesto anche a gran voce dalle associazioni, che ha assegnato 900mila euro alle attività commerciali, ha sostenuto 250 attività e ha visto la nascita di oltre 20 nuove realtà commerciali. Un atto concreto per creare un futuro ai nostri territori sostenendo i piccoli imprenditori valdostani, colonne portanti del nostro tessuto economico e sociale.»

Il Capogruppo di RV, Stefano Aggravi, ha sottolineato che «la legge sui distretti del commercio ha come obiettivo quello di creare un'azione dal basso, non disponendo imperativamente come fare le cose ma dando gli strumenti a vari macro attori per realizzare gli obiettivi. I Comuni, le attività commerciali, i rappresentanti delle varie categorie e anche le organizzazioni sindacali sono coinvolti nella realizzazione di questi distretti a cui consegue anche la realizzazione di nuove politiche del lavoro, tema molto caro al Governo regionale. Si tratta di una proposta di legge aperta e autonoma che, ampliando la possibilità di agire del territorio, crea un cambio di mentalità, che a volte non piace. Respingere questa legge significa anche perdere l'occasione di valorizzare l'implementazione urbana e la rigenerazione del territorio per sostenere, non solo le attività commerciali, ma i centri che oggi si stanno desertificando. I distretti commerciali danno la possibilità di creare delle reti di impresa senza obbligare nessuno a fare delle scelte di tipo contrattuale e danno un sostegno concreto alla rigenerazione urbana delle aree oggi in difficoltà a causa della presenza dei grandi centri commerciali. Spiace che i Comuni non abbiano voluto cogliere questa opportunità: si voleva dare un'autonomia maggiore agli enti locali che, espressisi per il tramite del Cpel, non l'hanno voluta.»

Il Consigliere Mauro Baccega (FI), annunciando il voto a favore del gruppo, ha riferito che «i distretti del commercio sono una realtà in divenire che deve essere realizzata e sviluppata anche nella nostra regione. Ci siamo confrontati con i nostri omologhi delle Regioni del Nord-Ovest che hanno messo in evidenza i risultati decisamente positivi. L'idea più innovativa e significativa è quella di partire dal basso, lasciando che sia il territorio a determinarsi sulla base delle esigenze e delle possibilità di Comuni e associazioni. Abbiamo avuto riscontro diretto dell'interesse nei confronti di questa iniziativa durante gli incontri a cui abbiamo partecipato: i commercianti, ma non solo, hanno manifestato il loro favore in merito.»

Il Consigliere Claudio Restano (GM) si è detto convinto che «questa proposta potesse essere un'opportunità per riflettere sulla situazione del commercio e avviare un confronto in Consiglio. L'Assessore Grosjacques sembra aver colto questa suggestione tant'è che nel Defr 2024-2026 la tematica è stata inserita così come ha proposto la creazione di un tavolo di lavoro. Accolgo con favore le proposte, anche se a forza di aprire tavoli non sapremo più dove accomodarci per confrontarci, ma ribadisco la mia preoccupazione: la legge 1/2020 sugli esercizi di vicinato ha dato dei risultati ma non quelli sperati - perché era figlia di un'emergenza ed è stata come curare un'infezione con un'aspirina - e le chiusure di attività in questi tre anni parlano chiaro; la legge 19/2001 sul commercio è datata e va rivista per invertire questo trend negativo. Tiriamoci su le maniche perché abbiamo tanto da lavorare: il settore è in grave difficoltà.»

«Siamo consapevoli delle criticità che riguardano il commercio e abbiamo cercato di dare una risposta attraverso il sostegno agli esercizi di vicinato soprattutto nei borghi e nei centri storici, che è stato accolto positivamente con 146 richieste di finanziamento presentate quest'anno, con un ampliamento della platea dei beneficiari - ha osservato l'Assessore al commercio, Giulio Grosjacques -. Certo non è una misura risolutiva ma il territorio ha risposto bene ed è stato possibile mantenere in vita attività commerciali che, altrimenti, sarebbero state destinate a chiudere. Per quanto riguarda gli incontri sul territorio per la realizzazione dei distretti del commercio, sono stati raccolti pareri non sempre unanimi e per questo motivo vengono sentite le associazioni di categoria maggiormente rappresentative. Anche i pareri dei Sindaci sono stati presi in debita considerazione e non tutti erano particolarmente indirizzati sulla soluzione dei distretti del commercio per dare una risposta concreta alla crisi conclamata delle attività nei centri storici. Così anche il Cpel, nel motivare la sua astensione, ha definito interessanti i distretti del commercio ma, ad oggi, non efficaci per portare le ricadute sul territorio auspicate dalla proposta di legge. Nel nostro ruolo di legislatori, abbiamo analizzato attentamente tutte le posizioni degli auditi e degli esempi di buona applicazione dei distretti del commercio presenti in altre realtà, traendo le nostre conclusioni. L'approvazione di questa legge rischia di trasformarsi nell'illusione di replicare acriticamente l’esperienza di altre regioni in un contesto ancora più critico, caratterizzato da dimensioni quantitative e qualitative del tessuto demografico sociale ed economico notevolmente differenti. Predisporre strumenti come i distretti del commercio, che prevedono lunghi tempi di attuazione e sono legati ad un futuro incerto in un contesto caratterizzato da turbolenze e rapidissimi cambiamenti, non è una strategia efficace e tempestiva a favore del settore. In questa fase di costante evoluzione, in una situazione economica che reclama rapidità, efficienza, concretezza e garanzia nel raggiungimento degli obiettivi prefissati, questa misura non può rappresentare una priorità di intervento e di investimento di risorse. Gli interventi messi in essere finora dall'Amministrazione regionale sono andati nella direzione di consentire un sollievo immediato a favore degli operatori e più in generale di continuare nelle azioni di promozione turistica della nostra regione volti ad ampliare la platea della potenziale clientela del settore commercio mediante l'ampliamento dei flussi turistici.»

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha annunciato l'astensione, «anche se noi crediamo che questa proposta di legge ponga un tema di assoluta priorità da discutere in questo Consiglio: la desertificazione, l'abbandono dei centri storici, non solo dei paesi di alta montagna, sono una realtà. La legge sugli esercizi di vicinato ha dato i suoi frutti, ma questa proposta di legge era molto più organica: forse per le maglie troppo larghe non è tata colta appieno dalle associazioni di categoria e dai Comuni. Oggi non la voteremo perché le audizioni in quarta Commissione hanno posto molti dubbi sulla realizzabilità di questa legge e non c'è stata la dovuta accortezza nell'approfondirla proprio perché da questa maggioranza non è definita una priorità. Occorre dare un segnale anche ai piccoli paesi che purtroppo vedono l'abbandono di moltissimi esercizi commerciali a favore della grande distribuzione.»

Il Consigliere Corrado Jordan (AV-VdAU) ha definito «importante mantenere e sviluppare le attività commerciali soprattutto nei centri più marginali e svantaggiati. Il Governo regionale e la maggioranza lavorano sul tema attraverso il riconoscimento di misure di sostegno ma anche con attività di pianificazione e programmazione. Pur essendo uno strumento teoricamente interessante, i distretti del commercio ove presenti hanno dimostrato un'efficacia variegata: maggiore nei centri urbani vicini alle grandi città, minore nei centri più piccoli e meno sviluppati. Ad oggi la programmazione è la priorità del Governo, muoversi in maniera condivisa con i Comuni e tutti gli stakeholder, anche per evitare scelte unilaterali - come l'apertura di grandi superfici di vendita - che possono condizionare fortemente altre parti del territorio. Abbiamo gli strumenti necessari per proseguire questo percorso, alla fine del quale, potremo approfondire l'attivazione dei distretti del commercio. Un passo che non si può compiere ora ma che deve essere ricompreso in quadro di riorganizzazione più ampio.»

Il Consigliere Luca Distort (Lega VdA) si è detto «per nulla convinto degli interventi della maggioranza, che oggi esce perdente da questo scontro impari. L'Assessore Grosjacques, a cui riconosco una capacità di visione progettuale, oggi ci stupisce, ma ha probabilmente eseguito un ordine di scuderia. La crisi del settore è avanzatissima e io ricordo che un buon governo deriva dalla conoscenza dei bisogni del territorio, dalla capacità di visione politica e tecnica e dalla capacità di programmazione. Tutto questo è stato assente negli interventi di oggi, da parte del Governo a cui auguriamo che incorra in una immediata conversione.»

«Abbiamo assistito ai numerosi cambiamenti che hanno caratterizzato nel tempo le attività commerciali della nostra regione a partire da quando non esistevano ancora gli ipermercati e i supermercati: era proprio un altro mondo - ha evidenziato il Consigliere Diego Lucianaz (RV) -. Oggi è arrivata anche la "digitalizzazione" di cui fate un gran parlare. Si seguono pedissequamente le direttive di Agenda 2030 ma, evidentemente, non si è voluto considerare i Goals 3, 8, 11, 12, 13 e 15 che vanno esattamente nella direzione proposta da questa legge. Ci stiamo allontanando dalle esigenze del territorio, dei piccoli centri dove è sempre più difficile trovare anche solo un negozio di alimentari. Come si può parlare di sviluppare il turismo nei paesi se questi non hanno neanche un'attività commerciale? Questa maggioranza, però sembra non riconoscere il problema e si rifiuta di affrontare le proposte. La visione filosofica della legge che voi non sosterrete è altra. Voi credete che la distribuzione a iosa di milioni di euro sia la soluzione per far contenti i valdostani, noi invece crediamo nel sostegno alle idee e alla volontà di chi si mette in gioco, di chi vuole investire e non ha bisogno di complicazioni burocratiche per lo svolgimento delle loro attività, ma di un sostegno normativo ed economico.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.

 

SC-LT

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Comunicato n° 518 del 25 ottobre 2023
Il Consiglio ha respinto due mozioni

 

Nella seduta pomeridiana del 25 ottobre 2023, il Consiglio ha discusso tre mozioni, di cui due respinte e una ritirata.

Con una mozione respinta con 7 voti contrari (Lega VdA), 26 astensioni (UV, FP-PD, AV-VDA, PLA, SA, RV, FI, GM) e 2 a favore (PCP), il gruppo Progetto Civico Progressista chiedeva al Governo di valutare, in collaborazione con l'Assemblea degli enti locali, la predisposizione di una specifica azione di sensibilizzazione rivolta ai giovani neomaggiorenni per prevenire ogni forma di molestia e di violenza nei confronti delle donne e dell'abuso di alcol.  

«Lo scorso mese di agosto le autorità locali hanno ammonito dei giovani coscritti di un comune della Plaine che avevano scelto di celebrare la loro festa addobbando un'auto con scritte oscene e volgari verso le donne - ha evidenziato la Consigliera Chiara Minelli -. Questi ragazzi però sono apparsi sorpresi e inconsapevoli della gravità del loro comportamento. Ci chiediamo come mai un momento tradizionalmente di festa e di divertimento sia associato a comportamenti simili e riteniamo indispensabile un'opera di sensibilizzazione in questo campo per contribuire, anche a livello locale, a quel profondo cambiamento improntato alla cultura del rispetto di cui si avverte sempre più la necessità. A questo proposito cito, ad esempio, la possibilità di predisporre un documento simile al "Manifesto #controlemolestie" predisposto a marzo 2023 dall'Associazione Alpini. Spiace, ma non sorprende per nulla, l'atteggiamento oppositivo, superficiale e strumentale emerso da parte di molti Consiglieri durante il dibattito. Fino a quando si tollereranno o, peggio ancora, si giustificheranno simili episodi, non potremo sperare in quel cambiamento culturale che noi, al contrario, reputiamo non procrastinabile e che si deve attuare anche a livello locale.»

L'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, ha sottolineato che «il Governo regionale dedica particolare attenzione al contrasto all'abuso di alcol con una serie di azioni dedicate e collaborando inoltre a un progetto ministeriale specificamente dedicato al suo abuso e alla sua cronicizzazione in collaborazione con il Serd per potenziare le azioni di contrasto sul territorio. Il passaggio del Serd stesso all'interno dell'organizzazione della nostra Azienda sanitaria a struttura complessa evidenzia ancor più l'attenzione che rivolgiamo a questo grave problema per la nostra comunità. Per quanto attiene al contrasto alla violenza di genere abbiamo approvato il Piano contro la violenza di genere 2023-2025 con tutte le azioni da esso previste, oltre ad aver avviato una serie di attività e collaborazioni dedicate con il Celva e con la Sovrintendenza agli Studi. Interlocuzioni queste ultime che assieme a tutte le iniziative in corso intendiamo consolidare e rafforzare visti anche i progetti finanziati in corso. Rispetto a questi temi, stiamo lavorando quotidianamente con tutti i soggetti coinvolti e con la Consigliera delle pari opportunità. Per questo motivo su entrambi i temi comprendiamo talmente tanto la sensibilità dovuta a questo tema che stiamo già operando oltre a quanto viene chiesto dalla vostra iniziativa.»

 

Il gruppo PCP ha illustrato una mozione, respinta con 14 voti contrari (Lega VdA, RV, FI, GM), 19 astensioni (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e 2 a favore (PCP), con cui chiedeva al Governo di prestare maggiore attenzione alle attività da patrocinare contribuendo alla sensibilizzazione e diffusione di buone prassi anche rispetto agli eventi sportivi, evitando ogni tipo di discriminazione.  

La Capogruppo Erika Guichardaz ha parlato del Torneo di padel tenutosi presso l'arena sport di Aosta lo scorso mese di agosto, patrocinato dalla Regione, sottolineando «la disparità di trattamento tra uomini e donne visto che i premi per il doppio femminile (1.000 euro) erano più bassi di quelli per il doppio maschile (4.000 euro). Un'evidente disparità di trattamento tra uomini e donne che non fa onore alla Valle d'Aosta, nominata nel 2023 Regione europea dello sport. Pur capendo le logiche di mercato, per noi l'Amministrazione dovrebbe incentivare e contribuire alla sensibilizzazione di buone prassi che tutelino dalle discriminazioni.»

L'Assessore al turismo e sport, Giulio Grosjacques, ha chiesto il ritiro dell'iniziativa, in quanto «gli uffici dell'Assessorato, che ha concesso un contributo di 3.600 euro, su segnalazione del Comune di Aosta dopo aver visto la locandina dell'iniziativa, hanno prontamente richiesto agli organizzatori del torneo i motivi della scelta di suddividere il montepremi tra uomini e donne e per chiedere di rivalutare, in un'ottica di equità, i premi del torneo. Ci è stato rappresentato che non si trattava di disparità ma di due gare distinte con montepremi diversi. Non c'è stata quindi alcuna discriminazione, ma il rispetto dei regolamenti del torneo. Effettuare attività di sensibilizzazione riguardo ai valori dello sport e alla diffusione della pratica sportiva ispirata ai valori di uguaglianza e pari opportunità è patrimonio di questa maggioranza. Continueremo a prestare la giusta attenzione su queste tematiche, cosa che stiamo già facendo.»  

 

È stata ritirata una mozione del gruppo Progetto Civico Progressista, illustrata dalla Consigliera Chiara Minelli, che chiedeva di intervenire per scongiurare il trasferimento di sede del Coordinamento solidarietà Valle d'Aosta (CSV) e di avviare un'interlocuzione con i soggetti interessati per la realizzazione di una Casa del volontariato valdostano, a fronte della risposta dell'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, che ha assicurato un intervento regionale nel 2024 per dare un sostegno al CSV per una soluzione temporanea, evidenziando che in prospettiva si sta lavorando alla possibilità per il CSV di avere uno spazio definitivo e che è in via di definizione un disegno di legge sul Terzo settore che comprenderà, tra gli altri, un contributo per il funzionamento degli enti accreditati sul territorio quali il CSV.

 

SC-LT

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Comunicato n° 519 del 25 ottobre 2023
Question time sui lavori per le gare la Coppa del mondo di sci alpino a Zermatt e Breuil-Cervinia

 

Si è parlato dei lavori di preparazione delle piste di gara della Coppa del mondo di sci alpino, nella seduta consiliare del 25 ottobre 2023 con un'interrogazione a risposta immediata illustrata dal gruppo Progetto Civico Progressista.

«Ruspe da cantiere stanno scavando nel ghiacciaio del Teodulo per modellare i tracciati delle gare che si terranno all'11 al 19 novembre tra Zermatt e Breuil-Cervinia - ha ricordato la Capogruppo Erika Guichardaz -: le immagini della distruzione dell'ambiente glaciale riportate dai media nazionali e internazionali sono molto scioccanti. Il 17 ottobre scorso, il WWF, Pro Natura e Mountain Wilderness Schweiz hanno avviato una procedura per chiedere l'immediata interruzione dei lavori alla Commissione cantonale dell'edilizia svizzera. Tutto questo in totale contrasto con la strategia di adattamento ai cambiamenti climatici e le numerose ricerche sui nostri ghiacciai. Chiediamo di conoscere lo stato dell'arte delle attività di preparazione della gara e in particolare se, sul versante italiano, si sia verificato il pieno rispetto di tutte le prescrizioni di legge e dei regolamenti a livello europeo, nazionale, regionale e comunale (normativa edilizia, urbanistica, piano zonizzazione acustica)

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha riferito che «i lavori sono quasi ultimati e stanno avanzando in maniera corretta nei due tratti di territorio italiano: uno che sarà utilizzato solo per il tracciato di Coppa del Mondo e l'altro che riguarda, invece, la pista turistica del Ventina - 7 Bis. La società che gestisce i lavori, già nell'edizione dello scorso anno, aveva operato nella direzione di ottenere tutti i permessi e le autorizzazioni per muoversi nella piena legittimità. Perseguiamo il nostro obiettivo di realizzare una competizione sportiva di grande livello e di assoluto interesse per la nostra Regione e le nevicate di questi giorni sono di aiuto per raggiungere l’obiettivo. Per quanto riguarda il periodo delle gare, se in futuro il calendario della Coppa del Mondo sarà spostato più avanti, saremo i primi a valutare positivamente l’eventuale decisione. Da sempre la preparazione delle piste sul ghiacciaio in territorio svizzero prevede il riempimento dei crepacci con movimento meccanico della neve e del ghiaccio presenti in loco ed è un’attività richiesta e prevista per garantire la sicurezza degli sciatori e dei lavoratori

La Capogruppo Guichardaz ha replicato: «Le notizie di ieri ci dicono che una parte di quella pista non può essere utilizzata in quanto non autorizzata. Qualcosa non ha funzionato sul lato svizzero. Lei ci dice che sul lato italiano tutto è autorizzato e su questo verificheremo. Rileviamo che un evento che avrebbe dovuto far parlare in positivo, sale oggi agli onori della cronaca in maniera negativa, sollevando l'indignazione generale, anche da parte di atleti di rango mondiale, nei confronti di chi vuole spremere la natura per fare degli eventi a tutti i costi in un momento che sappiamo di grande difficoltà anche per i ghiacciai e soprattutto per quello del Teodulo

 

LT

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Comunicato n° 520 del 25 ottobre 2023
Question time sul servizio di mensa scolastica del quartiere Dora

 

Con un'interrogazione a risposta immediata del gruppo Rassemblement Valdôtain, illustrata nella seduta consiliare del 25 ottobre 2023, sono state affrontate le problematiche della mensa scolastica del quartiere Dora ad Aosta.

«Da informazioni stampa apprendiamo delle numerose criticità di questo servizio e delle condizioni igieniche critiche della struttura scolastica - ha commentato il Consigliere Diego Lucianaz -. È notizia di oggi l'apertura di un fascicolo da parte della Procura di Aosta in seguito al sopralluogo dei carabinieri del Nas, avvenuto la settimana scorsa. Vorremmo sapere se ci sono stati contatti con il Comune di Aosta per far fronte a queste problematiche.»

«Non sono al corrente delle notizie odierne che riportano dell’apertura di un fascicolo da parte della Procura, immagino sia, al momento, un atto dovuto a causa della tipologia dei fatti segnalati dai Nas, ma mi riprometto di leggere l’articolo di cui ha accennato - ha riferito l'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz -. Ricordo, comunque, che la gestione delle scuole primarie e secondarie di primo grado è totalmente in capo agli enti locali e, in questo caso, al Comune di Aosta. Anche noi abbiamo appreso di queste problematiche dai media che hanno dato conto di alcuni interventi delle autorità sanitarie e di svariate interlocuzioni con i genitori della struttura scolastica da parte del Comune del capoluogo. Mi sono permesso di chiedere - nel giusto rispetto dei livelli istituzionali - al collega Samuele Tedesco degli aggiornamenti sulla questione il quale ha riferito che “la situazione come descritta nell’articolo di Gazzetta Matin in realtà è ormai superata, così come testimonia anche il recente articolo di Aosta Sera che riprende il comunicato stampa dei genitori che, sin da subito, abbiamo coinvolto al fine di trovare una soluzione”. Quindi, ci sono stati contatti con il Comune di Aosta, anche se il problema igienico sanitario segnalato e le sue soluzioni non sono di pertinenza della Regione. In un’ottica di leale collaborazione tra enti, il Comune si è reso disponibile a condividere un problema che comunque riguarda il benessere della comunità educante

Il Capogruppo Stefano Aggravi ha replicato: «La questione è principalmente sanitaria e ci saremmo aspettati una risposta dall'Assessore competente. Sappiamo che la responsabilità è dei Comuni ma volevamo capire se l'Amministrazione si fosse interessata sul punto

 

LT

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Comunicato n° 521 del 25 ottobre 2023
Question time sull'utilizzo dei mezzi pubblici durante il periodo di gratuità

 

L'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico locale durante il periodo di gratuità del servizio introdotto dalla Giunta per il periodo dall'11 settembre al 12 novembre è stato oggetto di un'interrogazione a risposta immediata presentata dal gruppo Forza Italia nella seduta consiliare del 25 ottobre 2023.

«Era ipotizzabile che durante questo periodo aumentasse la domanda - ha segnalato il Capogruppo Pierluigi Marquis -: abbiamo avuto notizia di sovra-presenze e disservizi dei mezzi pubblici in alcune fasce orarie sulle linee Aosta/Courmayeur, Pont-Saint-Martin/Aosta e sulla navetta verde del Capoluogo. Interroghiamo quindi il Governo per sapere se sia stato fatto un monitoraggio, se sia stato rilevato l'incremento di presenze, sapendo che i dati sono la base per dare pronta risoluzione alle criticità.»

L'Assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile, Luigi Bertschy, ha risposto che «la gratuità istituita si è resa necessaria per completare l'installazione del nuovo modello della bigliettazione: di qui a pochi giorni verrà aperta la piattaforma e saranno consegnate le tessere. Ricordo peraltro il disegno di legge all'esame della quarta Commissione che è volto a completare il percorso attraverso l'istituzione di nuovi titoli di viaggio forfetari al fine di utilizzare al meglio le nuove potenzialità del sistema. Nell'ambito dell'organizzazione del Dipartimento, con il personale a disposizione, abbiamo fatto dei controlli sulle linee e abbiamo registrato che i numeri sono in regola con le omologazioni dei mezzi, ma il rispetto delle norme non impedisce di lavorare in futuro ad un miglioramento del comfort di viaggio. Ovviamente sarà necessario superare l’attuale criticità riferita alla mancanza di autisti. Da qui all'introduzione della bigliettazione verificheremo ancora quanto segnalato.»

«La critica politica è che, a fronte dell'assegnazione della gratuità, non è stato previsto alcun monitoraggio sistematico - ha replicato il Capogruppo Marquis -, che invece avrebbe dovuto essere effettuato perché avrebbe potuto fornirci dei dati significativi per garantire la regolarità del servizio e indicazioni utili per la futura gestione dei trasporti. Fare un viaggio in piedi sui pullman è una cosa impossibile, anche se i mezzi sono omologati: riteniamo che la questione sia stata sottovalutata e che dovrebbe essere gestita con più attenzione.»

 

SC

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Comunicato n° 522 del 25 ottobre 2023
Question sur la participation de la Région et des Communes à la Saint François d'Assise

 

Au cours de la séance du Conseil du 25 octobre 2023 le groupe Rassemblement Valdôtain a posé une question sur la participation de la Région aux célébrations de Saint François d'Assise.

«La Vallée d'Aoste a été hôte officiel à la Saint François d'Assise, dont la célébration s'est déroulée du 2 au 4 octobre derniers, en offrant l'huile nécessaire pour l'allumage pendant une année entière de la lampe votive des Communes d'Italie - a rappelé le Conseiller Diego Lucianaz -.  Je voudrais savoir quelle est l'institution publique qui a offert l'huile sacrée, comme y il a des revendications différentes; combien de Communes valdôtaines, aux frais du Consortium des collectivités locales, ont participé aux célébrations, avec la présence physique au moins du Syndic et d'une personne chargée de porter le gonfalon; combien d'autorités valdôtaines et combien de salariés de l'Administration régionale se sont déplacés à Assisi pendant les trois jours concernés; quel est le montant total de la dépense publique, qui a permis la réalisation de cette fondamentale célébration, rapportée aux deux participations précédentes.»

«La Commune d'Aoste a offert l’huile - a répondu le Président de la Région, Renzo Testolin - et toutes les 74 Communes valdôtaines ont participé aux célébrations, avec leur Syndic ou son représentant et le personnel qui a porté le gonfalon. À la demande du Celva, le Gouvernement régional et le Conseil de la Vallée ont contribué aux frais de déplacement des délégations des collectivités locales pour un montant total de 13mille euros. La délégation régionale était formée des membres du Gouvernement régional (8 élus), des membres du Bureau du Conseil (5 élus), ainsi que des dirigeants et des employés régionaux ayant participé à l’organisation (24 personnes et 5 chauffeurs). En ce qui concerne le Gouvernement régional, la dépense publique relative à l’organisation de l’événement a prévu un montant de 34.350 euros comprenant: les frais de participation du groupe folklorique Le Comité des Traditions Valdôtaines; les frais pour la préparation de quelques plats par un chef valdôtain, pour le dîner officiel; les frais d’aménagement du stand promotionnel; la fourniture de produits du terroir; les frais de séjour de l’historien Alessandro Barbero, qui a tenu la conférence du 25 septembre dernier; les frais du reportage photographique et vidéo; le soutien au Celva (6.500 euros). À la demande du Couvent Saint François d’Assise, parvenue en septembre seulement, le Gouvernement régional et le Conseil de la Vallée ont contribué aux frais de couverture médiatique des événements du 4 octobre (messe et allocutions) pour un montant total de 6mille euros (3mille euros chacun).»

«La dépense totale effectivement soutenue s’élève à 34.270 euros - a ajouté le Président de la Région -. En outre, les frais de déplacement de la délégation du Gouvernement régional (élus, dirigeants et personnel), qui ne figurent pas parmi les dépenses visées à la délibération, s’élèvent à environ 7.500 euros. Le total de la dépense s’élève donc à 41.770 euros. Pour ce qui est des célébrations précédentes, nous ne disposons pas des données relatives aux célébrations de 1975; en revanche, en 2002 pour ce qui est du Gouvernement régional, la dépense s’était élevée à 63mille euros.»

Le Conseiller Lucianaz a répliqué que «suite aux données reportées par le Président, cela signifie que nous allons dans la direction d'économiser les frais publics et que Saint François peut être satisfait.»

 

SC

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Comunicato n° 523 del 25 ottobre 2023
Interrogazione sulla tutela della biodiversità di interesse agricolo-alimentare

 

Con un'interrogazione posta dal gruppo Rassemblement Valdôtain nella seduta consiliare del 25 ottobre 2023, è stato affrontato il tema della biodiversità di interesse agricolo e alimentare.

Richiamando il convegno "Montagna slow Valle d'Aosta - Natura è salute" tenutosi al Forte di Bard il 7 e 8 ottobre scorsi, il Capogruppo Stefano Aggravi ha voluto conoscere quali siano ad oggi le attività per tutelare e valorizzare questa biodiversità.

L'Assessore all'agricoltura, Marco Carrel, ha ricordato che «nel 2015, il Governo italiano ha legiferato stabilendo i princìpi per l'istituzione di un sistema nazionale di tutela e di valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare. Su iniziativa della Condotta slowfood Valle d’Aosta e in collaborazione con l’Institut agricole régional, il Dipartimento agricoltura sta lavorando su una bozza di disegno di legge di recepimento della normativa nazionale: contiamo nel corso del 2024 di arrivare all’approvazione del testo definitivo e di portarlo all'attenzione delle Commissioni.»

«La biodiversità - ha proseguito - è fortemente sostenuta dal Complemento di sviluppo rurale 2023-2027, come nella precedente programmazione 2014-2022, attraverso gli interventi che promuovono la conservazione dei tradizionali sistemi allevatoriali, i quali preservano i prati e pascoli permanenti quali principali risorse di biodiversità in termini di numerosità di essenze presenti. Inoltre, sulla base delle risultanze di uno studio dello IAR, la Giunta ha approvato l’avvio di un percorso tecnico per la definizione dello Schedario regionale dei prati permanenti, che vedrà coinvolti tutti gli attori interessati. Gli stessi contributi alle rassegne e gli incentivi ai concorsi genetici rappresentano un importante strumento di tutela e contribuiscono a tutelare la razza bovina, che va studiata e valorizzata. Voglio poi sottolineare la sempre più forte attenzione che stiamo ponendo al settore apistico, promuovendo, in collaborazione con diversi partner, in primis il consorzio apistico, iniziative e strumenti di finanziamento di un settore nevralgico nella tutela della biodiversità.»

«È poi di fondamentale importanza puntare sull'attività didattica fatta con le scuole nel nostro centro agricolo di Saint-Marcel - ha evidenziato l'Assessore -, insegnando ai nostri ragazzi un modello sostenibile di agricoltura, che ribadisca in modo concreto l’importanza di mantenere una biodiversità agricola a tutela delle produzioni agrarie locali e del nostro territorio. Numerosi poi sono gli sforzi che stiamo facendo per difendere le nostre produzioni di qualità, con una molteplicità di attività promozionali che coinvolgono il paniere di tutti i prodotti del territorio e sostenendo con contributi a fondo perduto le iniziative organizzate da enti locali, pro loco e altre associazioni, che promuovono il settore agricolo e la cultura rurale.»

«Non vorrei che si arrivasse a quanto fatto con il patrimonio ittico - ha replicato il Consigliere Stefano Aggravi -, quando di colpo si è scoperto che in Valle d'Aosta si pescavano pesci non autoctoni: ci siamo persi un patrimonio che non ci sarà più. Più passa il tempo e più si rischia di perdere questi patrimoni, se non conservati, studiati e valorizzati. Confidiamo quindi che la bozza di legge arrivi al più presto in Commissione, proprio per evitare di perdere un patrimonio che non è solo del nostro territorio ma dell'umanità tutta.»

I lavori sono sospesi. Riprendono domani, giovedì 26 ottobre, alle ore 9.

 

 SC

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Comunicato n° 524 del 26 ottobre 2023
Interrogazione sui conferimenti di sostanze inquinanti alla discarica di Brissogne

 

Nella seduta consiliare del 26 ottobre 2023, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato un'interrogazione sui conferimenti di sostanze inquinanti nella discarica di Brissogne.

In particolare, il Vicecapogruppo Erik Lavy ha chiesto se esistono dei pozzi della discarica in cui sono state registrate negli ultimi cinque anni delle anomalie che hanno evidenziato un inquinamento della falda; quali le sostanze e i loro valori oltre i limiti di legge e quali le misure previste per riportarle entro i limiti della norma.

L'Assessore al territorio e ambiente, Davide Sapinet, ha premesso che «la discarica di Brissogne è ubicata in un'area dove si trovavano numerosi depositi non controllati di rifiuti depositati fino agli anni ’80, periodo in cui non vi erano specifiche disposizioni normative in materia. Nel 1989 il Piano regionale aveva previsto la messa in sicurezza di queste discariche non controllate e dei depositi, ma si può ben comprendere la complessità di monitoraggio della tenuta della discarica per distinguere le diverse potenziali sorgenti di inquinamento. Dagli anni 2000 viene effettuato il monitoraggio della falda soggiacente l’area del Centro regionale di trattamento dei rifiuti urbani e assimilati di Brissogne tramite una rete di pozzi piezometrici per monitorare gli impatti della discarica sulla falda. L’Arpa è stata in grado d’individuare i pozzi piezometrici che sono maggiormente influenzati dalla presenza dei vecchi depositi sotterranei di rifiuti. Questa differenziazione è stata utile e necessaria per distinguere fra i potenziali impatti della discarica e la contaminazione presente in falda dovuta alla presenza dei vecchi cumuli di rifiuti

Per quanto riguarda i monitoraggi, l'Assessore ha riferito che «dal 2018 al 2022 sui pozzi monitorati dal gestore della discarica (i pozzi significativi, in minor misura interessati dalla presenza dei vecchi depositi incontrollati di rifiuti) si è registrato il superamento dei limiti di legge solo a settembre 2021 e unicamente nel pozzo piezometrico P9, posto circa 100 m a monte della discarica rispetto alla direzione di flusso della falda, quindi non influenzato dalla discarica. Nel campione del settembre 2021 del piezometro P9 sono state rilevate concentrazioni di arsenico (33,8 microgrammi al litro) contro il limite determinato per il fondo antropico di 21 µg/l; manganese (6.220 µg/l) contro il limite di 1.545 µg/l. Nella campagna di monitoraggio successiva (novembre 2021) i superamenti dei limiti non si sono ripetuti e, per contro, si sono rilevati valori di arsenico e manganese molto bassi, in linea con la serie storica precedente e successiva (arsenico minore a 0.31 µg/l; manganese pari a 2.1 µg/l).  I superamenti rilevati nel settembre 2021 sono quindi da ritenersi delle anomalie e, in ogni caso, considerata la posizione del punto di monitoraggio, non sono imputabili alla discarica. Ad oggi non sono state rilevate evidenze di inquinamento della falda attribuibili alla discarica

Il Vicecapogruppo Lavy si è detto stupito «dalla parzialità delle informazioni fornite in Aula. Dalle relazioni annuali di Enval risultano altri dati, più completi e mi chiedo se siano state prese in considerazione dal Governo. Ci sono due tipi di analisi da portare avanti: quelle sui pozzi ma anche quelle sul percolato. Nel 2020 l'azoto nitroso ha superato il limite dei pozzi di P27 e P26 oltre al problema più annoso che riguarda i parametri del cromo esavalente. Da dove arrivano queste contaminazioni di cromo esavalente se è stata fatta addirittura una bonifica? Dalle relazioni annuali che riprendono una relazione dell'Arpa risulta che questa contaminazione della discarica si origini all'interno delle aree industriali Cogne Acciai Speciali ed ex Cogne e interessa anche punti ubicati a valle rispetto alla direzione principale di deflusso della falda. Per quanto riguarda invece il percolato, nel 2020 e nel 2021 si sono rilevati degli scostamenti oltre i limiti consentiti nella vasca del quarto lotto dei valori di colore, cod, cloruri, azoto ammoniacale, azoto liquido, tensioattivi totali e ferro nel 2021. Se è normale che tutti i parametri di origine organica possano essere presenti in una discarica, quello del ferro resta un'incognita da spiegare. Infine, abbiamo poi dei parametri totalmente fuori controllo che riguardano il ferro, il manganese e l'arsenico.»

 

LT

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Comunicato n° 525 del 26 ottobre 2023
Interrogazione sul tavolo tecnico regionale sull'autismo

 

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato all'attenzione dell'Aula la questione del tavolo tecnico regionale di coordinamento e monitoraggio sull'autismo, con un'interrogazione trattata nella seduta consiliare del 26 ottobre 2023.  

La Consigliera Raffaella Foudraz, ha richiamato una lettera pervenuta il 4 ottobre dall'Associazione valdostana autismo che «evidenziava una serie di criticità sulla nuova sede del servizio socio-sanitario semiresidenziale "Myosotis". L'Associazione rilevava in particolare la necessità di migliorare gli impianti di climatizzazione, di installare ulteriori sistemi di videosorveglianza in tutti i locali, di implementare il personale socio-sanitario.» Ha quindi voluto sapere se queste richieste saranno soddisfatte e quante volte all'anno viene convocato il tavolo tecnico sull'autismo e quando sia prevista la prossima riunione.

L'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, ha riferito che «il tavolo tecnico regionale viene convocato solitamente due volte all'anno, e comunque ogni qualvolta si rende necessario il confronto: la prossima riunione si terrà il 2 novembre prossimo (l'altra si era svolta a febbraio 2023) e sarà l'occasione per approfondire gli argomenti che sono già stati oggetto di confronto con l'Associazione nazionale genitori persone con autismo (Angsa) e con l'Associazione valdostana autismo (Ava) nell'incontro del 21 settembre. Il confronto è quindi continuo ed è finalizzato a migliorare ove possibile i servizi dedicati alle persone affette da autismo e ai loro familiari. Riteniamo che le richieste manifestate dai familiari attraverso l'Ava nella lettera del 4 ottobre, cui daremo seguito, siano assolutamente condivisibili e riguarderanno pertanto le dotazioni di apparecchiature di climatizzazione degli ambienti, la valutazione dell’implementazione del sistema di videosorveglianza e il rafforzamento della dotazione del personale socio-sanitario. Ricordo comunque che i famigliari degli utenti avevano già espresso il loro gradimento per la nuova struttura "Myosotis" di Saint-Christophe nel corso del sopralluogo effettuato il 4 agosto, in particolare per quanto riguarda gli ambienti spaziosi, la suddivisione in zone di lavoro distinte, i bagni ristrutturati e accessibili, l’installazione della videosorveglianza.»

La Consigliera Foudraz si è detta «soddisfatta della risposta che va nella direzione dell'accoglimento delle richieste inoltrate dall'Associazione valdostana autismo.»

 

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Comunicato n° 526 del 26 ottobre 2023
Interpellanza sulle agevolazioni autostradali

 

Nella seduta consiliare del 26 ottobre 2023, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato un'interpellanza sulla determinazione di agevolazioni autostradali. 

«Nel prossimo periodo sarà interrotto il servizio di trasporto ferroviario e subiremo limitazioni al transito al traforo del Monte Bianco - ha ricordato il Consigliere Luca Distort -. Questa situazione si confronta con il fatto che i sistemi di accesso al nostro territorio, ad alta vocazione turistica, sono determinanti per il mantenimento e lo sviluppo delle attività imprenditoriali e fanno parte integrante dell'appetibilità turistica della Valle d'Aosta. L'accesso autostradale, per meccanismi corollari a queste criticità, rivestirà quindi un elemento di particolare importanza per garantire la competitività del nostro territorio, in particolare l'aspetto dei costi di pedaggio. Interpelliamo quindi il Governo per sapere quali strategie abbia messo in atto o intenda realizzare per garantire agevolazioni per l'accesso autostradale; come si intenda procedere con la Società autostrade valdostane e con Raccordo autostradale Valle d'Aosta.»

«L'attenzione del Governo sulla tematica dei trasporti è da mesi molto alta - ha risposto il Presidente della Regione, Renzo Testolin - e abbiamo attivato tutta una serie di iniziative e di interlocuzioni con gli attori interessati per affrontare questo periodo di difficoltà nelle modalità di collegamento e di accesso al nostro territorio. Ricordo gli incontri con le società di gestione delle infrastrutture autostradali così come con i gestori dei due trafori; i confronti con Trenitalia per l'attivazione del servizio sostitutivo su gomma e la gestione del periodo di chiusura della ferrovia, senza aggravi di costo per gli utenti; le interlocuzioni con Anas per la riduzione e la corretta gestione dei cantieri sulla strada statale che sarà aggravata da una maggiore utenza a partire dal 3 gennaio con la chiusura della tratta ferroviaria. Un percorso che l'Assessore ai trasporti sta anche condividendo con il territorio.»

«Assieme allo stesso Assessore - ha aggiunto il Presidente - abbiamo, poi, recentemente incontrato le società Rav e Sav - anche in vista della prossima scadenza delle convenzioni riguardanti la riduzione del pedaggio autostradale per i residenti e la gratuità della "tangenziale di Aosta" - per analizzare i flussi di traffico ed esaminare gli impatti conseguenti alla chiusura del tunnel del Monte Bianco e capire quali possano essere gli spazi di riparametrazione. Le Società hanno manifestato la disponibilità al rinnovo delle agevolazioni con delle implementazioni delle formule già esistenti e che dovranno essere sottoposte all'autorizzazione del Ministero delle infrastrutture e trasporti. Siamo in attesa dell'esito definitivo. L'attenzione è quindi massima sia per ridurre i costi sia per permettere una fruibilità il più possibile adeguata in quella che sarà "una tempesta perfetta". Un equilibrio sul quale si lavora da tempo, a partire dalle esigenze di un territorio che non deve restare isolato e non deve avere ingorghi di traffico o imbuti per gli utenti che dovranno appoggiarsi nella quotidianità sia alla rete statale che a quella autostradale.»

«Una risposta i cui contenuti sono rassicuranti - ha replicato il Consigliere Distort -: è chiaro che le intenzioni dovranno poi trovare applicazione, trasformandosi in accordi. Non posso che augurare un buon lavoro e sarà nostra cura monitorare la questione perché l'accesso al territorio è fondamentale per le attività imprenditoriali come per i residenti.»

 

SC

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Comunicato n° 527 del 26 ottobre 2023
Interpellanza sull'area megalitica e sugli scavi archeologico per l'ampliamento dell'ospedale

 

La fruibilità del patrimonio archeologico è stata al centro di un'interpellanza presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 26 ottobre 2023.

«L'area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans è chiusa dal marzo 2022 - ha ricordato la Capogruppo Erika Guichardaz - e, nel suo ultimo annuncio, l'Assessore ha confermato la riapertura per l'11 novembre 2023.  Un nuovo sito archeologico dovrebbe, poi, vedere la luce nella zona interessata dagli scavi per l'ampliamento del Parini. Con questa nostra iniziativa vogliamo fare il punto sui costi totali fino ad ora sostenuti o preventivati per il sito archeologico di Saint-Martin-de-Corléans e per gli scavi nello spiazzo di fronte all'ospedale oltre che conoscere le intenzioni per la fruibilità di questi ultimi.»

L'Assessore ai beni e alle attività culturali, Jean-Pierre Guichardaz, ha confermato che «la riapertura al pubblico dell’Area megalitica di Aosta avverrà a partire da sabato 11 novembre 2023.»

Per quanto concerne l’Area megalitica, l'Assessore ha riferito che «i costi totali, comprensivi di Iva, finora sostenuti dall’Amministrazione regionale per la progettazione, la direzione lavori, i collaudi, la realizzazione della struttura architettonica e degli impianti generali, nonché per la musealizzazione dell’area Nord del sito, ammontano a circa 46 milioni di euro. È stata, inoltre, stimata una spesa di circa 850mila euro per un intervento di sistemazione del piano di copertura del complesso e della pavimentazione della cosiddetta "Piazza", ai fini di una sua valorizzazione. Ad oggi non è possibile fornire un dato preciso dei costi che si dovranno sostenere per il completamento dell’area Sud, in quanto dovrà essere oggetto di ulteriori indagini archeologiche che consentiranno di procedere all’aggiornamento dello studio di fattibilità esistente, risalente al 2011, che risulta non più attuale alla luce dei recenti ritrovamenti, dell’evoluzione tecnologica nei diversi campi museali, nonché dei costi di realizzazione degli interventi. Segnalo che la spesa è stata sostenuta facendo ricorso a fondi Fesr - programmazione 2007-2013 e 2014-2020 - e fondi Fsc (sviluppo e coesione) - programmazione 2014-2020 - per un importo pari a 12 milioni 580mila euro.»

Riguardo agli scavi nello spiazzo antistante l’ospedale Parini, l'Assessore ha fatto presente che «i costi totali sostenuti, a partire dal 2015 fino ad ora, ammontano a 3 milioni 135mila euro, Iva esclusa. I costi preventivati per i prossimi scavi ammontano a 2,4 milioni di euro, sempre Iva esclusa, e possono essere così sintetizzati: nel 2023, 839mila per i lavori di scavo archeologico localizzati ad est di viale Ginevra; per il biennio 2024-2025, 1,5 milioni di euro per i lavori di realizzazione della fase 3 di ampliamento e ristrutturazione dell’ospedale localizzati ad ovest di viale Ginevra. Il progetto definitivo di ampliamento del Parini, consegnato dai progettisti, contempla, al piano interrato, la presenza di un’area archeologica fruibile al pubblico che conservi e valorizzi le testimonianze monumentali della prima età del Ferro rinvenute durante gli scavi. Saranno infatti visibili sia il cerchio di pietre del VIII secolo a.C., sia il tumulo funerario del “Guerriero celtico”, databile alla metà del VII secolo a.C. Saranno inoltre predisposti apparati didattici e vetrine per l’esposizione dei reperti più importanti. La fruizione avverrà con due diverse modalità: la prima, dall’alto, accessibile a tutti, percorrendo la passerella prevista che congiunge il parcheggio dell’ospedale ai reparti dell’attuale nosocomio e che consentirà una visione generale delle evidenze archeologiche; la seconda, più specialistica, consentirà di accedere al piano di imposta dei monumenti e di camminare tra le vestigia, ammirando le vetrine con i reperti, in occasione di eventi o di visite guidate.»

«Purtroppo il progetto non lo conosciamo ancora - ha replicato la Capogruppo Erika Guichardaz -: sarebbe opportuno che l'Assessore venisse in Commissione ad illustrarlo. Rileviamo che 6 milioni andranno per gli scavi del Parini, così come evidenziamo che avere un ospedale sopra limiterà di molto la fruibilità di questi spazi, anche perché chi si reca all'ospedale forse non ha troppa voglia di ammirare i reperti archeologici. Ci domandiamo poi come sia stata affrontata la questione del traffico e del parcheggio in quell'area, che è già ora è congestionata per la presenza dell'ospedale, quando saranno organizzati degli eventi o delle visite guidate.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.

 

SC

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Comunicato n° 528 del 26 ottobre 2023
Interpellanza sulla copertura della rete internet e cellulare sul territorio

 

Con un'interpellanza depositata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 26 ottobre 2023, è stata affrontata la questione della copertura della rete internet e cellulare sul territorio valdostano.  

«Cinque mesi fa abbiamo presentato un'interrogazione in cui chiedevamo conto di questa criticità al Governo regionale - ha ricordato il Consigliere Christian Ganis -. In quell'occasione si era parlato anche della possibile predisposizione di un "questionario presso i Comuni per avere certezza dei buchi nelle reti". Tuttavia, ancora oggi, molte zone sono prive di copertura da rete internet e cellulare mentre alcuni Comuni sarebbero contrari all'installazione dei tralicci sul loro territorio. Vorremmo quindi sapere quali strategie si intendano mettere in atto o siano già state realizzate per risolvere le criticità legate alla copertura internet e cellulare; se l'Assessore sia a conoscenza del fatto che alcuni Comuni sarebbero contrari al proliferare dei tralicci dei grandi operatori commerciali.»

L'Assessore all'innovazione, Luciano Caveri, ha parlato di «questione estremamente complessa, su cui c'è la massima attenzione da parte nostra. Non esiste per i gestori telefonici l'obbligo di copertura di tutti i territori con la telefonia mobile, perché il cosiddetto servizio universale vale solo per il telefono fisso. Noi interloquiamo con i soggetti delle società telefoniche per aiutarli a coprire le zone non ancora coperte, mettendo a disposizione le fibre ottiche, come accadrà per la collina di Verrayes e Saint-Denis, dove durante la pandemia, c'era stata una grande difficoltà di raggiungere i cittadini. Questo diventerà un caso di scuola. I Comuni devono segnalarci le zone di criticità e noi facciamo da tramite con le aziende di telefonia mobile, benché non rientri la telefonia nelle competenze della Regione, essendo una questione commerciale. Certo la telefonia mobile dovrebbe essere un servizio universale: non dovrebbe essere garantita solo nelle zone che le aziende private considerano economicamente più valide ma per tutti i territori della Regione, anche in virtù dell'evoluzione digitale dei servizi pubblici.»

«Per quanto riguarda la proliferazione dei tralicci - ha proseguito l'Assessore -, la questione è diversa, poiché è gestita da società diverse e specifiche e a volte consorelle di società telefoniche; i Comuni vorrebbero limitare il posizionamento di nuovi tralicci, ma una legge dello Stato permette il posizionamento dei tralicci dove vogliono: è inutile quindi per i Comuni fare ricorso. Stiamo cercando di mettere ordine nella gestione attraverso una riforma della legge regionale n. 25/2005 per l'installazione, la localizzazione e l'esercizio di stazioni radioelettriche e di strutture di radiotelecomunicazioni, anche attraverso un'interlocuzione con le società dei gestori telefonici. Ricordo infine che il passaggio al 5G comporterà un solo traliccio in più in Valle d'Aosta, il che fa diminuire le preoccupazioni espresse in questi anni.»

Il Consigliere Ganis ha replicato: «Lo scenario è complesso, ma io ritengo che si debba fare chiarezza. Tenuto conto della situazione, bisognerebbe gestire al meglio il rapporto tra pubblico, privati e le società che gestiscono le telecomunicazioni, dando maggiore importanza ai nostri comuni, in modo da colmare una volta per tutte il divario digitale che ancora esiste in Valle d'Aosta. Andrebbe riformata la legge regionale 25/2005, considerato che il settore delle telecomunicazioni si evolve velocemente: la tecnologia deve progredire, ma sempre nel rispetto dello sviluppo armonico del nostro territorio, tenuto conto anche delle esigenze e delle priorità dei comuni.»

 

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Comunicato n° 529 del 26 ottobre 2023
Interrogazioni sul passaggio del Giro d'Italia in Valle d'Aosta

 

Le edizioni 2024 del Giro d'Italia e del Tour de France sono state al centro di tre interrogazioni, di cui una a risposta immediata, trattate congiuntamente nella seduta del 26 ottobre 2023 e presentate dai gruppi Lega Vallée d'Aoste, Misto e Forza Italia.

«Quest'anno le condizioni meteo avverse non hanno consentito il passaggio del Giro nella nostra regione con grande delusione da parte di tutti coloro che si erano messi e disposizione per l'organizzazione dell'evento e dei numerosi appassionati che contavano di assistere al passaggio della Carovana - ha ricordato il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin -. Peraltro sul sito della "Valle d'Aosta Regione europea dello sport" il Giro è stato inserito come primo fra i nostri "top events". Viste le aspettative della nostra regione su questo evento sportivo di grande rilevanza, chiediamo di conoscere le azioni messe in campo per evitare il ripetersi del mancato passaggio della tappa.»

I Consiglieri Claudio Restano (GM) e Pierluigi Marquis, con due interrogazioni distinte, hanno chiesto conto delle interlocuzioni con gli organizzatori riguardo al passaggio del Giro d'Italia e del Tour de France in Valle d'Aosta nel 2024.

L'Assessore al turismo e sport, Giulio Grosjacques, ha ripercorso quanto fatto durante e dopo il mancato passaggio del Giro d'Italia in Valle nel 2023, riferendo che «il 4 luglio scorso, vi è stato un incontro ufficiale con RCS, al quale era presente anche il Presidente della Regione, durante il quale sono state gettate le basi della nuova collaborazione tra RCS Sport e Regione per riportare in Valle d'Aosta il Giro d'Italia nel 2025: questo poiché l'organizzazione del Giro d'Italia è una macchina molto complessa e ha la necessità di programmare con largo anticipo  le attività e nel momento in cui sono iniziate le interlocuzioni con RCS Sport, il Giro d'Italia 2024 era stato in larga parte già definito e non è stato possibile inserire una tappa valdostana. Il Giro d'Italia rientra nelle priorità sportive di una regione con una forte tradizione ciclistica come la Valle d'Aosta e ce lo dicono i numeri: la nostra regione è stata sede di tappa di arrivo o di partenza ben 23 volte. Si tratta di una vetrina sportiva di alto profilo e la nostra attenzione sulla tematica è quindi altissima. Il 23 ottobre, abbiamo avuto conferma dall'Amministratore delegato di RCS Sport il massimo impegno per riportare il Giro in Valle nel 2025 e la possibilità di ospitare l'edizione 2024 del Giro Next Gen, che porta ogni anno sul territorio italiano le più grandi promesse del ciclismo Under23 da tutto il mondo e dalle factory delle più importanti squadre ciclistiche internazionali.»

Riguardo al Tour de France, l'Assessore ha sottolineato «l'importanza di rilanciare il progetto ambizioso di riportare la Grande Boucle in Valle d'Aosta, dopo i due arrivi nel 1949 ad Aosta e nel 1959 a Saint-Vincent e il passaggio del 2009 con ingresso dal Colle del Gran San Bernardo e uscita dal Colle del Piccolo San Bernardo. Il 6 settembre, sono stati ripresi i contatti con gli amici svizzeri del Canton du Valais per aggiornare il grande progetto "Le Tour de France en Vallée d'Aoste, le pays de Maurice Garin, étape autour du Mont Blanc", del quale la nostra Regione è partner, iniziativa nata nel 2019. Si tratta di un progetto identitario finalizzato ad esaltare e fortificare i legami anche sportivi che uniscono la Valle d'Aosta, il Valais e la Haute Savoie, che prevede 3 tappe transfrontaliere: dalla Francia alla Valle d'Aosta, dalla Valle d'Aosta alla Svizzera e dalla Svizzera di nuovo in Francia. Non si tratta quindi semplicemente di richiedere, pagare e ottenere una tappa, pur non essendo questo in ogni caso un percorso affatto semplice; si tratta di proporre un progetto che può essere un valore aggiunto anche per il Tour stesso, sempre alla ricerca di soluzioni innovative e non ancora viste nel disegno della corsa a tappe più importante al mondo. Il progetto di tre nazioni, di tre regioni alpine, di tre realtà unite da interscambi culturali, sociali ed economici con un appeal importante, nuovo, differente: è questo il percorso che abbiamo intrapreso e che vogliamo perseguire. A inizio novembre è previsto un nuovo approfondimento per definire ulteriori dettagli del progetto con i partner svizzeri e francesi. Dopo questa nuova sessione di lavori è nostra volontà richiedere un incontro con Amaury Sport Organisation, la società organizzatrice del Tour de France, nella loro sede di Parigi per riprendere la discussione sul progetto che è già nelle loro mani.»

«Il dato di fatto è chiaro - ha replicato il Consigliere Manfrin -: la mappa del Giro c'è, le tappe ci sono, con un Giro che innerva tutto il Paese, ma la Valle d'Aosta rimane esclusa. La cronologia fornita dall'Assessore non rimargina una ferita aperta. La delusione è molta.»

«Oggi la questione è politica - ha replicato il Consigliere Claudio Restano -: noi, con un ordine del giorno, avevamo chiesto un impegno politico per svolgere una tappa interamente sul territorio valdostano per il 2024 dando la nostra disponibilità: ci era stato detto che questa maggioranza aveva già dato corso a questa richiesta e l'iniziativa non era stata votata. Noi oggi prendiamo atto del fallimento dell'Assessore: ci dispiace perché teniamo molto a questi eventi e per quanto possono dare alla Valle d'Aosta. Riguardo ai costi del Tour de France, chiedo di fare una valutazione sui costi-benefici, rilevando che mettere in concorrenza il Tour con il Giro potrebbe essere controproducente. Ospitare, invece, il Giro con una certa periodicità potrebbe essere una vetrina importante per la nostra Valle. Oggi prendiamo anche atto che a fronte della richiesta di risarcimento per il mancato passaggio del Giro nel 2023, la nostra regione è esclusa dall'edizione 2024: è una sconfitta per la Valle d'Aosta e l'Assessore ne è il protagonista.»

Il Capogruppo di FI, Pierluigi Marquis, ha aggiunto: «Queste pratiche vanno gestite con delicatezza, cautela e accortezza, senza grossi annunci che possono mettere in difficoltà gli interlocutori stessi. In politica bisogna lavorare in silenzio, cercando di raggiungere gli obiettivi e poi mettere a disposizione della comunità i risultati delle azioni. Ci auguriamo che da qui in avanti si possa procedere in questa direzione perché la visibilità che viene data dalla presenza di percorsi ciclisti di questa importanza in Valle d'Aosta può offrire dei grandi risultati sotto il profilo della pubblicità e della promozione turistica.»

 

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Comunicato n° 530 del 26 ottobre 2023
Interpellanza sugli incentivi all'utenza per il trasporto pubblico di linea

 

Si è parlato degli incentivi all'utenza per il trasporto pubblico di linea nella seduta consiliare del 26 ottobre 2023, con un'interpellanza illustrata dal gruppo Forza Italia.  

«La legge regionale (n. 29/1997) prevede espressamente la possibilità di concedere agevolazioni per l'uso dei mezzi pubblici - ha sottolineato il Capogruppo Pierluigi Marquis -. La Giunta, a cui è stato demandato il compito di decidere, ha circoscritto gli abbonamenti e le agevolazioni tariffarie agli studenti e alle persone over 65, mentre in altre regioni gli abbonamenti agevolati sono previsti per tutta l'utenza, così come, con il "bonus trasporti", lo Stato ha riconosciuto un contributo all'utenza sugli abbonamenti attivi fino a 60 euro mensili. Chiediamo se il Governo abbia intenzione di adeguare le disposizioni regionali ampliando a tutta l'utenza l'accesso agli abbonamenti, in modo da non far perdere ai cittadini valdostani l'opportunità contributiva prevista dal Governo nazionale.»

L'Assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile, Luigi Bertschy, ha ricordato che «il 12 ottobre scorso abbiamo presentato al Consiglio un disegno di legge - che è attualmente all'attenzione della quarta Commissione - volto ad ampliare il campo delle agevolazioni tariffarie introducendo titoli di viaggio forfetari anche per il trasporto su gomma locale. Questo nuovo titolo di viaggio che introduciamo sulla gomma permetterà di andare a evitare l'attuale limitazione per tratte fisse e per bacini di utenza e sarà acquistabile da tutti i cittadini senza limitazioni di età e di reddito. L'intento è quello di approvare la legge quanto prima per attivare entro il 1° gennaio 2024 il nuovo titolo di viaggio. Nella proposta di bilancio 2024, è prevista l’incentivazione di questo nuovo titolo di viaggio e la riduzione dei costi degli abbonamenti degli autobus sostitutivi del trasporto ferroviario con l'obiettivo di mantenere un forte interesse all'utilizzo del trasporto pubblico, proprio per evitare che le difficoltà che dovremo affrontare nei prossimi tre anni inducano le persone a utilizzare maggiormente l'auto privata e soprattutto per semplificare la vita alle persone. L'obiettivo ultimo è poi quello di arrivare, entro fine 2024, all'introduzione di un unico titolo di viaggio che sia utilizzabile da tutti gli utenti senza limitazione per fasce ISEE, senza limitazioni per età e senza limitazioni per le percorrenze: una grande rivoluzione che migliorerà e semplificherà l'attuale sistema di tariffe che proponiamo ai nostri cittadini.»

«La nostra iniziativa ha costituito da stimolo per affrontare questo argomento - ha replicato il Capogruppo Marquis -. Si tratta di un argomento importante per mettere nella condizione i cittadini valdostani di poter accedere alle misure previste dallo Stato. Ci auguriamo che l'iniziativa legislativa sia realizzata a breve perché ogni mese che passa è un mese che i cittadini non possono beneficiare di questi proventi. Monitoreremo con attenzione l'evolversi della situazione, sperando che vada a regime il prima possibile e cercheremo di portare il nostro contributo.»

 

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Comunicato n° 531 del 26 ottobre 2023
Interpellanza sul personale ferroviario durante la chiusura della tratta Aosta/Ivrea

 

La questione del personale interessato dalla chiusura della tratta ferroviaria Aosta/Ivrea è stata dibattuta in Aula nella seduta consiliare del 26 ottobre 2023, con un'interpellanza del gruppo Progetto Civico Progressista.  

«La chiusura dell'Aosta/Ivrea rende doveroso affrontare la problematica di tutto il personale che presta la propria opera su questa tratta - ha sottolineato la Consigliera Chiara Minelli -. Per alcune categorie (macchinisti, manovratori e capitreno), ad esempio, si ipotizza una ricollocazione che potrebbe prevedere non solo trasferte fuori Valle ma anche una diversa sede di servizio e trasferimenti lontani dalla regione. La richiesta dei lavoratori sarebbe quella di mantenere la sede di appartenenza ad Aosta con lo scopo di continuare a erogare un servizio efficace e capillare per l'utenza (da parte di bigliettai, impiegati, capistazione, ecc), permettendo anche ai macchinisti e capitreno di effettuare le trasferte a partire da Aosta, evitando trasferimenti lontani. Chiediamo di conoscere i dati del personale ferroviario di Trenitalia e Rfi, suddiviso per mansione; se siano stati comunicati alla Regione i piani di utilizzo del personale nel periodo di chiusura della tratta; se sia intenzione del Governo assicurarsi che le richieste della Regione circa il mantenimento del personale finalizzato a presidiare la struttura e i servizi ferroviari siano tenute in adeguata considerazione.»

«Stiamo cercando di fare tutti i passaggi per dare le migliori risposte - ha risposto l'Assessore ai trasporti e mobilità sostenibile, Luigi Bertschy -, perché chiudere un servizio per così tanti anni ha un impatto molto importante sui cittadini, sulle aziende, sul lavoro: un impatto che al momento dell'avvio di questa iniziativa non è stato ben compreso da tutti. L'attenzione della politica è alta e condivisa: vorremmo pensare a questi tre anni come anni di lavoro il più efficace possibile per vedere restituita un'infrastruttura migliore di quella che abbiamo in questo momento. Ferrovia con tutti i servizi, con le stesse competenze di oggi a livello di personale, continuando ad investire nelle professionalità delle persone che si sono formate negli anni e hanno fatto precise scelte di vita. Pare abbastanza consolidata l'idea che il personale di Rfi possa essere maggiormente impiegato nelle attività di manutenzione ciclica e in quella di scorta e assistenza per le attività del cantiere. Per quanto riguarda Trenitalia, l’impresa ferroviaria ci ha comunicato che sono tutt’ora in corso i confronti tra l’azienda e le organizzazioni sindacali e siamo in attesa di un definitivo piano di utilizzo del personale. Abbiamo ancora qualche giorno di tempo, prima della chiusura del servizio che è stata spostata al 3 gennaio, e speriamo che le parti possano trovare la migliore soluzione possibile per impiegare al meglio tutto il personale e per gestire i servizi nelle stazioni. Abbiamo a cuore le sorti dei lavoratori e del servizio: l’obiettivo è quello di creare le condizioni affinché i lavoratori e le famiglie possano vivere questo momento di passaggio senza troppe preoccupazioni.»

«Quando è iniziato il percorso - ha replicato la Consigliera Minelli -, avevo la percezione di quella che sarebbe stata una complessità, ma era altrettanto forte la convinzione dell'importanza di un intervento di questo tipo. I dati ci danno una fotografia della popolazione ferroviaria: non possiamo come Regione sostituirci alle parti in causa, ma l'attenzione da parte del Governo sulle sorti dei lavoratori della ferrovia deve esserci. Il mantenimento di Aosta quale sede di appartenenza per i macchinisti è fondamentale: anche se non dipende dell'Assessore, nelle interlocuzioni che ci saranno occorrerà mettere sul tavolo anche questa tematica. Il personale che sarà impiegato nelle stazioni potrà essere di ausilio anche nel convogliamento dei passeggeri sugli autobus sostitutivi, soprattutto all'inizio. Sollecitiamo l'Assessore a seguire con la massima attenzione anche questa problematica del personale.»

 

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Comunicato n° 532 del 26 ottobre 2023
Interpellanza sul raccordo Aosta Est/Gran San Bernardo

 

La chiusura di una corsia del raccordo Aosta Est/Gran San Bernardo è stata trattata nella seduta consiliare del 26 ottobre 2023, con un'interpellanza proposta dal gruppo Rassemblement Valdôtain.  

«Da notizie stampa risulta che la riduzione del numero delle corsie su questo raccordo sia avvenuta nel 2021 per l'effettuazione di non meglio precisati "lavori", limitando in maniera significativa il sistema di viabilità regionale - ha sottolineato il Vicecapogruppo Dennis Brunod -. Sul sito della Società autostrade valdostane, la sezione "lavori in corso" riporta che la corsia di sorpasso diretta verso la strada statale n. 27 sarà chiusa fino al 31 dicembre 2023. Quali sono le motivazioni che hanno portato alla chiusura di una delle tre corsie per un periodo di tempo così lungo? Vi è l'intenzione di interfacciarsi quanto prima con chi di competenza per accelerare la realizzazione dei lavori risolvendo la problematica? Si conferma la data di riapertura riportata da Sav nel sito istituzionale?»

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha riferito che «le gallerie del Raccordo del Gran San Bernardo (Côte de Sorreley e Signayes), sono state reintrodotte solo recentemente nella rete stradale transeuropea: è quindi in corso il processo di adeguamento infrastrutturale e impiantistico ai requisiti minimi di sicurezza definiti dal decreto legislativo n. 264/2006. Il progetto di adeguamento delle due gallerie, già approvato nei suoi contenuti tecnici dalla Commissione permanente per le gallerie, è stato trasmesso a giugno 2023 al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l’approvazione: allo stato si prevede di poter avviare i lavori di adeguamento di queste due gallerie nei primi mesi del 2024 e di poter conseguentemente ultimarne il processo. Per tali gallerie, sono state implementate le misure di sicurezza temporanee minime volte a garantire, sino al raggiungimento del definitivo adeguamento infrastrutturale e impiantistico, l’innalzamento del livello di sicurezza nei confronti degli utenti e dell’infrastruttura. Le misure di sicurezza temporanee minime stabilite dalla norma prevedono, tra l’altro, l’interdizione al transito dei mezzi di trasporto merci pericolose e la chiusura, in direzione Quart/Variney, della seconda corsia di marcia, con la conseguente imposizione del divieto di sorpasso a tutti i veicoli. Durante l’esecuzione dei lavori, che prevede interventi importanti e logisticamente non semplici (come sempre nei cantieri in galleria), verrà tenuto in debita considerazione l’organizzazione dei flussi di traffico intorno al capoluogo regionale.»

«Dalla risposta dell'Assessore non sono chiari alcuni passaggi - ha sostenuto il Vicecapogruppo Brunod nella replica -: le fasi progettuali sono già state approvate e portate avanti dalla Sav con i relativi finanziamenti? Inoltre, i lavori dovrebbero partire a inizio 2024, ma quale sarebbe la previsione della loro conclusione? La situazione della viabilità in Valle d'Aosta è critica: come ha detto il Presidente della Regione siamo di fronte ad una tempesta perfetta e alla chiusura del tunnel e della ferrovia, si aggiungono tanti altri cantieri sulla rete viaria regionale. Comprendiamo che i lavori sul raccordo siano strategici per la viabilità e per il transito internazionale e turistico, ma ci auguriamo che abbiano finalmente un termine per poter beneficiare appieno di questo nuovo tratto.»

 

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Comunicato n° 533 del 26 ottobre 2023
Interpellanza sugli Utenti e familiari esperti

 

Si è nuovamente parlato della formazione degli Utenti e familiari esperti (Ufe) nella seduta consiliare del 26 ottobre 2023 con un'interpellanza illustrata dal gruppo Forza Italia.  

«Recentemente sono stati aggiornati i requisiti per l'autorizzazione delle strutture residenziali e dei servizi psico-socio-educativi territoriali per la salute mentale, introducendo anche il concetto di supporto tra pari (peer support) proprio degli Utenti e familiari esperti - ha commentato il Consigliere Mauro Baccega -. Chiediamo di conoscere quale sarà il percorso di formazione e chi formerà gli Ufe; quali strumenti saranno loro assegnati; se si intenda prevedere una retribuzione per queste figure.»

L'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, ha ricordato che «stiamo lavorando affinché la figura dell’Utente familiare esperto si concretizzi a livello regionale con il giusto riconoscimento che merita nell’ambito dei servizi alla persona. Con la collaborazione del Centro servizi per il volontariato stiamo approfondendo le possibilità di sviluppo di queste esperienze. Per finalizzare questo obiettivo abbiamo iniziato il necessario percorso che deve regolamentare e supportare il reclutamento, la formazione e l’impiego di queste figure, che di fatto si inquadrano a tutti gli effetti come dei lavoratori. Nonostante gli Ufe possano considerarsi esperti del settore per il loro vissuto personale, è necessario che il loro importante bagaglio personale sia integrato da una formazione dedicata. L’Assessorato sta quindi valutando questo aspetto in collaborazione con l'Assessorato della formazione e lavoro, in modo da poter strutturare un apposito percorso formativo dedicato a queste figure. Un Ufe riesce, infatti, a trovare un punto di collegamento con un familiare o con un ammalato molto più in fretta e profondamente di un operatore, stabilendo un legame di fiducia che risulta estremamente favorevole nei processi di assistenza e cura. Il Dipartimento di salute mentale collabora già da diverso tempo con alcune Associazioni portatrici di interesse dei bisogni degli assistiti e delle loro reti familiari. Tramite il Csv, il Dipartimento ha informato tutte le Associazioni di volontariato sull'opportunità di convenzionarsi con l'Ausl in modo da iniziare una proficua collaborazione. Alcune convenzioni sono state deliberate e, a breve, alcuni professionisti specializzati del Dipartimento di salute mentale incontreranno i responsabili delle associazioni, per vagliare e programmare incontri di formazione reciproca e azioni congiunte.»

Il Consigliere Baccega si è detto «soddisfatto delle informazioni che fanno chiarezza sul percorso per valorizzare gli Utenti e familiari esperti. Ci saranno quindi la fase di reclutamento, di formazione, la stabilità di figure professionali che lavoreranno per il pubblico e gli aspetti di gestione da parte delle associazioni. Farei attenzione agli aspetti assicurativi che sono sempre stati elemento di grande difficoltà per chiudere il cerchio.»

 

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Comunicato n° 534 del 26 ottobre 2023
Interpellanza sulla casa rifugio l'Arcolaio

 

Nella seduta consiliare del 26 ottobre 2023, la questione dei requisiti igienico-sanitari della casa rifugio l'Arcolaio è stata al centro di un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«Il 1° giugno scorso i Carabinieri si sono recati presso la struttura e hanno raccolto le segnalazioni delle ospiti che lamentavano importanti carenze igienico-sanitarie dell'appartamento - ha spiegato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Nei giorni successivi i Nas rilevavano alcune criticità e richiedevano dei documenti alla società gestrice e il Dipartimento di prevenzione igiene e sanità pubblica dell'Ausl VdA, dopo un sopralluogo, rilevava che la struttura era sprovvista di nulla-osta igienico sanitario per le strutture socio-assistenziali. Interpelliamo quindi il Governo per sapere se sia stato condotto un approfondimento sulla struttura a fronte delle criticità sollevate e con quali risultanze; quali azioni si intendono intraprendere per evitare il ripetersi di queste situazioni. Sappiamo che ora le donne sono state spostate, ma c'è la sgradevole sensazione che chi partecipa per gestire questo tipo di accoglienza non vi partecipi con lo spirito giusto: se si arriva a chiamare i Carabinieri è sintomo di una necessità di intervento.»

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Carlo Marzi, ha confermato che «il servizio Arcolaio di prima accoglienza per donne maltrattate dallo scorso 30 settembre è trasferito in una nuova sede. Per la nuova sede, che è moto più adeguata rispetto alla precedente, è stato rilasciato il nulla osta igienico sanitario, e in ordine alla stessa non ci sono ad oggi segnalazioni di criticità.»

«Se è vero che le donne non sono più nella vecchia struttura e le strutture erano idonee perché sono state spostate? - ha chiesto il Consigliere Manfrin -. Le donne che attraversano un momento difficile e delicato della loro vita, dovrebbero vivere in una struttura idonea, con servizi adeguati e nella tranquillità che è loro dovuta. Promuoviamo molte iniziative di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, ma quando una donna è vittima di violenza, la mettiamo in una struttura non idonea. Io mi auguro che questa sia stata una brutta parentesi e che tali fatti non si ripetano più.»

 

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Comunicato n° 535 del 26 ottobre 2023
Interpellanza sulla Settimana europea dello sport

 

Le attività connesse alla Settimana europea dello sport sono state oggetto di dibattito nella seduta consiliare del 26 ottobre 2023, con un'interpellanza presentata dal gruppo Misto. 

Il Consigliere Claudio Restano ha parlato di «una delle più grandi iniziative mondiali che richiama milioni di atleti, appassionati, esperti e associazioni sportive di tutta Europa, dal 23 al 30 settembre di ogni anno. La Valle d'Aosta, nominata Regione europea dello sport 2023, ha attivato una campagna ad hoc per promuovere la nostra immagine turistica e sportiva ma, nel sito dedicato www.valledaostasport.it, non si rileva traccia di pubblicità della settimana in questione o di attività che si sono svolte durante la Settimana europea dello sport, come invece è stato giustamente fatto per altre manifestazioni come il Memorial Fosson, i Campionati italiani assoluti e aspiranti a La Thuile, la Marcia Gran Paradiso. Interpelliamo il Governo per sapere quali siano stati gli eventi organizzati direttamente dalla nostra Regione durante la Settimana e come siano stati pubblicizzati; se in futuro siano in programma iniziative specifiche legate a questa Settimana e come saranno realizzate.»

L'Assessore al turismo e sport, Giulio Grosjacques, ha risposto che «la Settimana europea dello sport è istituita dall'Unione europea e i singoli progetti nazionali sono finanziati direttamente dalla Commissione europea e coordinati dal Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri. Incaricata dell'attuazione delle singole attività è invece la società Sport e salute società. L'Amministrazione regionale non organizza quindi direttamente le iniziative, ma sostiene le attività dei vari enti che compongono il mondo sportivo valdostano attraverso la concessione delle provvidenze previste dalla legge 3/2004 che riguardano l'attività svolta in tutto l'anno. Nessuna domanda è pervenuta agli uffici dell'Assessorato per l'organizzazione di manifestazioni direttamente o indirettamente riferibili alla Settimana europea dello sport, ma è stata realizzata un'attività di promozione per l'iniziativa "Sport in piazza" sul portale Valle d'Aosta Sport e sul portale turistico regionale www lovda.it. Evidenzio inoltre che la settimana scorsa unitamente al Presidente Testolin abbiamo consegnato la bandiera valdostana e la bandiera della Valle d'Aosta Regione europea dello sport 2023 ad una piccola delegazione di atleti che ha portato i colori valdostani nel corso della sfilata nazionale del Trofeo Coni che si è svolto a Matera dal 21 al 24 settembre, a testimonianza della vicinanza e dell'attenzione che l'Amministrazione  regionale presta allo sport in tutte le sue declinazioni e in tutti i periodi dell'anno e non soltanto nella Settimana dedicata allo sport. Una politica da sempre molto attenta a queste tematiche e lo dimostrano in particolare il sostegno verso le manifestazioni sportive che quest'anno, proprio in relazione all'attribuzione del titolo alla Valle d'Aosta di Regione europea dello sport 2023 sono stati notevolmente incrementati e ovviamente hanno ottenuto il plauso di tutti coloro che si sono relazionati con l'Assessorato per chiedere i contributi ai fini dell'organizzazione delle manifestazioni ricomprese nella legge.»

«La Settimana europea dello Sport unita al riconoscimento di Regione europea dello Sport rappresenta un'occasione unica e irripetibile per lo sport, per la promozione del territorio e come veicolo di aggregazione, salute e benessere - ha osservato il Consigliere Restano nella replica -. Sul sito mancano, però, i riferimenti a questa settimana così importante che, se come detto dall'Assessore Grosjacques, sono stati cancellati, hanno perso di significato, efficacia ed efficienza: se si vogliono attrarre turisti e sportivi, promuovere il territorio, obiettivi dichiarati in occasione della presentazione del riconoscimento a Regione europea dello sport, le pagine del sito dovrebbero dare le giuste informazioni al turista o all'interessato, riguardo alle attività sportive che si svolgono in Valle d'Aosta. Non ho altresì trovato niente né sui giornali locali, né su altri siti specifici. L'allora Presidente Bertschy dichiarava che bisogna pensare al futuro e fare in modo che lo sport fosse alla portata di tutti, famiglie e ragazzi, ma per rendere operativa questa affermazione importantissima bisogna lavorare e bisogna cogliere ogni occasione, anche questa.»

 

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Comunicato n° 536 del 26 ottobre 2023
Conclusi i lavori dell'adunanza del 25 e 26 ottobre. Respinta una mozione

 

In chiusura dell'adunanza del 25 e 26 ottobre 2023, il Consiglio ha respinto, con 21 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, PCP) e 10 a favore (Lega VdA, FI, GM), una mozione illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste che voleva impegnare il Governo regionale a intraprendere interlocuzioni col Governo italiano e in particolare col Ministero degli affari regionali e delle autonomie e col Ministero dell'economia e delle finanze, col fine di inserire nelle discussioni sul futuro accordo fra il Governo e la Regione in materia di finanza pubblica, anche il tema della zona franca in modo da attuare l'articolo 14 dello Statuto speciale.

Il Vicecapogruppo Erik Lavy ha ricordato «la mozione approvata dal Consiglio il 6 aprile su proposta della Lega VdA che impegnava ad approfondire il quadro normativo in essere sulle zone franche con il fine di elaborare una norma di attuazione. Abbiamo appreso di un'apertura di discussione con alcuni rappresentanti del Governo italiano sulla proposta di istituzione della zona franca nella nostra regione. È necessario avere un regime di fiscalità che renda più conveniente la vita nei territori montani della nostra regione anche alla luce della futura chiusura per diversi anni del traforo del Monte Bianco e dell'accordo tra Governo e Regione attuale che dopo il 2025 non assicura più l'erogazione di contributi alla Valle d'Aosta.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, annunciando l'astensione, ha osservato che «nel momento in cui lo Stato andrà a verificare le sue necessità di rideterminare un contributo al risanamento della finanza pubblica nel 2025, di concerto con le altre Speciali, occorrerà ripartire con una contrattazione, appoggiandosi su dei dati oggettivi. È prematuro oggi ipotizzare la situazione del 2025, quando a livello nazionale oggi hanno già dei problemi a chiudere un bilancio per il prossimo anno. Le valutazioni sulle peculiarità da valorizzare e le eccezioni da presentare al Governo avranno tempo di essere approfondite e affinate per arrivare ad un confronto con lo Stato che ci metta nelle condizioni di esibire dei titoli di credito che possano esserci riconosciuti. Riguardo alla zona franca, a seguito dell'impegno assunto in Aula, stiamo chiudendo lo studio che sarà poi portato all'attenzione della Commissione consiliare competente per poi essere convintamente trasformato in una proposta da presentare in Commissione Paritetica utile a tracciare quel percorso tanto atteso di riconoscimento di una zona franca sicuramente diversa da quella ipotizzata settant'anni fa, ma che ci permetta di intervenire a favore di quei territori marginali e svantaggiati che meritano un'attenzione particolare per essere maggiormente attrattivi e per continuare ad essere "presidiati". La mozione rispetto ai due percorsi risulta confusa e scollegata dalla realtà, per cui se ne chiede il ritiro o in alternativa ci asterremo.»

I lavori sono conclusi. I punti non discussi all'ordine del giorno sono rinviati alla prossima adunanza in programma mercoledì 8 e giovedì 9 novembre 2023.

SC

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