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Riunione straordinaria del Consiglio regionale del 2 marzo 2023

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Comunicato n° 58 del 1° marzo 2023
Il Consiglio straordinario si riunisce giovedì 2 marzo, alle ore 10

 

Il Consiglio Valle si riunirà in sessione straordinaria domani, giovedì 2 marzo 2023, alle ore 10. Lo ha convocato il Presidente Alberto Bertin, dopo aver sentito la Conferenza dei Capigruppo nella mattina di oggi.

All'ordine del giorno dell'adunanza vi è l'elezione del Presidente della Regione e degli Assessori regionali, a seguito della presa d'atto delle dimissioni rassegnate dal Consigliere Erik Lavevaz da Presidente della Regione il 25 gennaio scorso e dopo la mancata elezione del Presidente candidato nella seduta del 24 febbraio. Sarà inoltre ridefinita la composizione delle Commissioni consiliari permanenti e del Comitato paritetico di controllo e valutazione delle politiche regionali e della qualità della normazione.

La richiesta di un Consiglio straordinario era stata avanzata ieri da 19 Consiglieri: Testolin, Marguerettaz, Grosjacques, Sapinet, Barmasse, Rosaire e Lavevaz del gruppo UV; Jordan, Bertschy, Caveri, Chatrian del gruppo AV-VdAU; Marzi del gruppo SA; Cretier, Padovani, Bertin, Guichardaz e Malacrinò del gruppo FP-PD; Carrel e Rollandin del gruppo PlA.

SC

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Comunicato n° 59 del 2 marzo 2023
L'intervento del Consigliere Testolin riproposto alla carica di Presidente della Regione

 

Il Consiglio Valle è riunito oggi, giovedì 2 marzo 2023, in sessione straordinaria per l'elezione del nuovo Presidente della Regione e degli Assessori regionali, a seguito delle dimissioni del Consigliere Erik Lavevaz dalla carica di Presidente della Regione il 25 gennaio scorso e dopo la mancata elezione del Consigliere Renzo Testolin candidato alla Presidenza nella seduta del 24 febbraio.

Il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, a nome degli eletti di UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA e SA, ha riproposto alla carica di Presidente della Regione il Consigliere dell'Union Valdôtaine Renzo Testolin.

«Sicuramente non è una novità che gli errori costellino l'esistenza umana e, purtroppo, la politica è sovente predisposta ad essere di esempio in quanto a insegnamenti poco virtuosi - ha detto Renzo Testolin -. Quanto è successo nella scorsa seduta, al termine di un confronto in Aula durato oltre sei ore, credo sia stato uno sgarbo non al sottoscritto o alla squadra che si era proposta per governare piuttosto che alla coalizione che si proponeva di sostenere un'azione per il rilancio amministrativo di questa Regione, ma uno sgarbo e un affronto alla politica, alle istituzioni e soprattutto una mancanza di rispetto e di attenzione verso la gente e verso i problemi che le persone stanno affrontando in questo difficile periodo. È dunque legittimo pensare che l'epilogo della scorsa seduta abbia deluso profondamente ogni valdostano al di là della propria visione politica e partitica. Di fronte a queste situazioni, la politica, i movimenti e gli uomini che cercano di rappresentarli potrebbero abbandonare il campo e lasciare spazio, se ci fossero, a nuove proposte magari più complete, magari più solide magari più lungimiranti oppure possono scegliere di fare ammenda, chiedere scusa e rendersi disponibili per cercare di riparare quanto di poco edificante si è fatto in precedenza.»

«Il fatto di volersi ripresentare oggi con la stessa squadra e lo stresso programma di alcuni giorni fa - ha proseguito - non è né un affronto alla decenza né un gesto inopportuno di ingiustificata ostinazione ma è piuttosto la scelta più corretta per ribadire la volontà di proporsi per mettersi a disposizione, per cercare di dare un governo alla nostra Regione e di lavorare per dare le risposte che l'opinione pubblica aspetta anche a fronte della mancanza, nell'attuale situazione, di una qualsiasi altra alternativa concreta e sostenibile. Crediamo che questa sia in realtà l'unica via per riuscire a dare un governo e una guida a questa Regione senza rischiare di abbandonarla a mesi di ordinaria amministrazione e di paralisi politico-amministrativa di cui nessuno ha bisogno come peraltro ben ribadito anche dai Sindaci, per voce del loro Presidente, nel discorso alla Festa della Valle d'Aosta.»

«Sinceramente crediamo nella bontà della proposta, sia politica che amministrativa e consideriamo che la bocciatura del 24 febbraio non abbia niente a che vedere con la validità del programma o con la possibilità che questa maggioranza sia in grado e possa dare risposte opportune alla nostra comunità ma sia stata piuttosto dettata da altri fattori - ha evidenziato Testolin -. In questo momento, alla caccia al colpevole abbiamo preferito verificare, con urgenza e immediatezza, all'interno dei 19 Consiglieri che hanno sottoscritto la richiesta di convocazione di questo nuovo Consiglio Valle, la volontà unanime di riparare a quanto verificatosi alcuni giorni fa e rendersi disponibili a lavorare, con ancor più dedizione, per cercare di recuperare la credibilità di cui tutti noi abbiamo bisogno e per cercare di rispondere al meglio alle esigenze della comunità. Se così non fosse, se questa Assemblea oggi non fosse in grado di dare vita ad un nuovo governo capace di prendere responsabilmente in mano le redini per dare una direzione a questa Regione, allora non ci sarebbero più parole per definire un tale gesto di irresponsabilità e un simile epilogo decreterebbe definitivamente l'inappropriatezza di chi siede in questo consesso.»

«I movimenti, i partiti e le forze che sostengono la coalizione hanno rinnovato la loro fiducia al progetto politico-amministrativo che abbiamo proposto già una settimana fa così come alla squadra di governo presentata, ben sapendo che dal buon esito di questo percorso dipenderà in primis il bene della comunità valdostana ma anche la loro credibilità e il loro singolo e personale futuro - ha concluso il Consigliere Testolin -. È dunque con un rinnovato senso di coscienza ma anche con la consapevolezza del peso delle grandi responsabilità che ci attendono, che oggi affrontiamo con serenità le osservazioni e le prevedibili critiche alla nostra scelta di ripresentarci in quest'Aula, perché crediamo nella bontà e nell'attuabilità della nostra proposta amministrativa e nella possibilità che essa ci darà modo di rispondere anche al manifesto di "appello alla responsabilità" sottoscritto da tutte le maggiori associazioni di categoria in rappresentanza di tutte le attività economiche valdostane che chiedono alla politica risposte ai problemi urgenti del territorio.»

Il Presidente candidato ha quindi riproposto, dandolo per illustrato, il programma di governo già depositato e letto nella scorsa seduta consiliare, così come ha ripresentato, per dare corso alla sua attuazione, l'articolazione degli Assessorati: Luigi Bertschy (AV-VdAU) allo sviluppo economico, formazione, lavoro, trasporti e mobilità sostenibile, con funzioni di Vicepresidente della Regione; Luciano Caveri (AV-VdAU) agli affari europei, innovazione, PNRR e politiche nazionali per la montagna; Marco Carrel (PlA) all'agricoltura e risorse naturali; Jean-Pierre Guichardaz (FP-PD) ai beni e attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali; Davide Sapinet (UV) alle opere pubbliche, territorio e ambiente; Carlo Marzi (SA) alla sanità, salute e politiche sociali; Giulio Grosjacques (UV) al turismo, sport e  commercio.

In allegato il programma di Legislatura 2023-2025.

 

SC

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Comunicato n° 60 del 2 marzo 2023
Elezione Presidente della Regione: il dibattito in Aula

 

Nella sessione straordinaria di oggi, giovedì 2 marzo 2023, dopo l'intervento del Consigliere Renzo Testolin (UV) candidato alla Presidenza della Regione, si è aperto il dibattito in Aula.

«Il pessimo spettacolo dato venerdì scorso non è stato dato da tutti i 35 Consiglieri, ma lo avete dato voi, 19 Consiglieri che vi riproponete oggi di nuovo in questa Aula con lo stesso programma, la stessa squadra di governo, le stesse deleghe e lo stesso programma - ha commentato la Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz -. Perché chi non vi ha votato la scorsa settimana dovrebbe votarvi oggi? Perché quei due, tre o quattro Consiglieri che non hanno votato venerdì voteranno oggi? Perché sono senza dignità? Per un attaccamento alle poltrone? Per quanto mi riguarda ho sempre dimostrato in questa Aula coerenza e correttezza e la caccia ai franchi traditori c'è stata. Rassicuro il Segretario del PD: nessuno ha mai pensato potesse essere uno dei suoi 5 Consiglieri un franco tiratore. In questi anni hanno votato la qualunque, accettato un governo fatto di soli uomini e provvedimenti in aperto contrasto con quanto proposto da anni. Oggi vengono riproposte le stesse cose presentate la scorsa settimana. Mi sarei aspettata che il dibattito tenuto in Aula portasse almeno a rivedere il programma, a dare risposte ai valdostani, ad inserire almeno la parola "casa" in quel documento. Il collega Testolin ha citato l'appello dei Sindaci e delle associazioni di categoria: io invece voglio ricordare il comunicato di Libera che, qualche mese fa, ha invitato a non ledere ulteriormente l'immagine della Valle d'Aosta e chiedeva all'Osservatorio di riunirsi per affrontare la questione. Mi chiedo se l'Osservatorio abbia fatto un minimo di riflessione sul tema. Comunque sia, il programma di oggi non ci convince così come non ci ha convinto la settimana scorsa.»

Per il Consigliere Claudio Restano (GM), «questa crisi che non è stata né voluta né provocata da Evolvendo: una crisi durata oltre un anno e non gestita nella maniera corretta. È stato un bel "paciocco": è questo che pensano i valdostani, che sono stufi di sentire che si opera per il bene della Valle d'Aosta. La soluzione della crisi poteva essere politica, ma purtroppo non è stato così: ci sono state posizioni di tipo personale, ma non politiche. Il percorso ha messo in luce l'individualità, i personalismi: noi abbiamo annunciato in più occasioni che non eravamo disponibili a soluzioni personali. Oggi ha vinto l'uomo più forte: solitario, pragmatico, decisionista, ma non ha vinto chi ha fatto politica. Auspico che Testolin sappia cambiare metodo e marcia, perché il "celodurismo" degli anni Novanta non potrà che portare a soluzioni impopolari, a nuove tensioni. Oggi celebriamo la sconfitta della politica, la vittoria di un Presidente e della sedicente squadra del Presidente: mi auguro che questo possa trasformarsi in una squadra compatta e reale, forte di un progetto politico che serve non solo alla maggioranza ma anche alla minoranza. Mi colloco all'opposizione, in un'area liberale, riformista, di centro-destra autonomista; collaborerò con Lega e Forza Italia e al di fuori di questo Consiglio con Fratelli d'Italia, con tutti coloro che vorranno portare legna ad un progetto politico serio. Collaborerò, se del caso, con la maggioranza, sempre nell'ottica di una collaborazione leale. Annuncio che non parteciperò al voto, uscirò dall'Aula, così non si potrà dire che sono un franco tiratore.»

Il Capogruppo di FI, Pierluigi Marquis, ha commentato: «Lo scorso Consiglio regionale è stato una pagina nera della nostra storia. Abbiamo visto i Consiglieri divisi e terrificati per quanto era successo. Mai in Valle d'Aosta, prima dello scorso Consiglio si è registrata una pagina del genere nel momento più alto dell'elezione della Presidenza della regione. È un episodio che non può essere sottovalutato, non è una "ragazzata". Credo invece che i valdostani abbiano l'esigenza di sapere cosa è successo. Il Presidente in carica ha oggi il coraggio di ripresentare la stessa proposta bocciata qualche giorno fà. Qual è il collante? Forse è la cadrega. Qual è il senso di responsabilità? Forse è quello per la propria famiglia, non di certo quella dei valdostani che auspicano un ritorno alle elezioni. La Valle d'Aosta merita persone serie all'interno di quest'Aula che invece è caratterizzata da un'eccessiva autostima. Non è la politica che ha fatto trovare delle soluzioni ma solo la paura di andare a elezioni, la necessità di mantenere lo status quo. Oggi ci si ripresenta in Aula come se niente fosse, gratificati dal compenso della poltrona. Il Presidente Bertin, poi, ci ha delusi molto. Il campione della trasparenza, che ha contribuito a portare la preferenza unica nel sistema elettorale di cui oggi constatiamo tutti i limiti. Lei ha creato le regole e, l'altro giorno, ha accettato l'introduzione di un criterio che garantisse la segretezza del voto. Oggi, invece, è tornato sui suoi passi. Il gruppo di Forza Italia non parteciperà a questo voto. Ci auguriamo che il risultato sia migliore di quello della volta scorsa. Ma se questa votazione non avesse esito positivo la riproporrete anche la settimana prossima per grande senso di responsabilità?»

«Venerdì in questa Aula sono state impartite lezioni su coerenza e correttezza, vi siete riempiti la bocca di réunion e di réunification. Poi l'urna ha dato un altro esito che è stato proprio un bell'esempio di coerenza e di infedeltà! - ha ricordato la Consigliera Chiara Minelli (PCP) -. Ora volete farci intendere che tutto si è appianato e risolto ma nessuno ci crede. Il Consiglio Valle è sempre più il palcoscenico di un teatro in cui vanno in scena le peggiori commedie dell'assurdo. Con 19 firme avete chiesto la convocazione del Consiglio straordinario, ha firmato anche il Presidente Bertin che, dunque, ha chiesto a sé stesso la convocazione dell'Assemblea! Quando sulla razionalità predominano le angosce e la volontà di dimostrare una compattezza fittizia si diventa ridicoli e si dimenticano anche i doveri di un ruolo istituzionale. Sul nostro voto di venerdì non si possono fare congetture fantasiose. Eravamo e siamo contrari a questa proposta di Governo che consideriamo non all'altezza delle esigenze della comunità di avere una solida azione di governo. Stare in maggioranza e in Giunta e votare deliberazioni non significa saper amministrare bene non è sufficiente per una forza politica. Nelle settimane scorse Elly Schlein ha affermato "amministrare non significa di per sé avere una linea politica". Valeva per un buon amministratore come il Presidente dell'Emilia Romagna, vale ancor più per i mediocri amministratori della Valle d'Aosta. Nella nostra regione si è dimenticata la politica, lo studio, l'approfondimento, la capacità di andare al cuore dei temi. Questo non succede più perché tutto è delegato alla dialettica di Palazzo. È un problema di sistema, di un sistema che non funziona e questo non funzionamento è legato anche al sistema elettorale valdostano. Tutti dicono che va cambiato ma nessuno dice come: avete avuto paura di sentire la popolazione, attraverso il referendum consultivo, perché avrebbe indicato una strada che avrebbe posto fine alle recite teatrali che vanno in scena in questa Aula da anni.»

Il Consigliere Mauro Baccega (FI) ha parlato di «dramma, che ha coinvolto tutta la classe politica, senza distinguo. Questo, invece, va chiarito assolutamente: ci sono dei distinguo. Nella squadra del Presidente Testolin ci sono persone inaffidabili, che hanno deciso di fargli fare la più brutta figura che un candidato Presidente potesse fare. Oggi la squadra è stata ricompattata, ma domani? Avete ritrovato l'unità di intenti? Di fronte ai tanti dossier spinosi, che richiederanno un sostegno completo della maggioranza, cosa faranno gli insoddisfatti di turno? Vi manderanno di nuovo sotto? È una questione tutta interna alla maggioranza di sinistra e autonomista, che ha avuto la sfrontatezza di riproporsi, dove regna ancora oggi l'incertezza. E questo si avverte. Le persone sono disgustate e noi non possiamo non tenerne conto: quello visto sui social non sono i soliti leoni da tastiera, ma lavoratori, professionisti, uomini e donne attenti a quanto sta avvenendo, che non ne possono più di questo sistema. Ecco perché le percentuali di voto sono sempre più basse. Un esiguo numero di valdostani ha deciso il futuro politico e amministrativo dei valdostani. La Valle d'Aosta ha voglia di piani concreti, non di libri dei sogni. Per questo, Forza Italia ha sottolineato la richiesta di un cambiamento. La nostra opposizione è sempre stata seria, e noi in questa direzione lavoreremo di qui al 2025. Il Paese Italia ha dato fiducia al centro-destra: oggi, voi invece non guardate ad un futuro di rilancio, ma soltanto a consolidare le posizioni di alcuni e i valdostani se ne ricorderanno alle elezioni del 2025. Siamo disponibili al confronto sui temi, ma continueremo ad essere attenti, vigili e incalzanti nel fare opposizione, guardando con attenzione alle cose del fare e non agli annunci di prospettiva. La nostra opposizione si concentrerà sulla sanità, sulle attività economiche, sulle famiglie, sulla povertà. Oggi diciamo: basta con questa sceneggiata. È venuta l'ora della responsabilità e delle risposte concrete alle famiglie.»

Il Capogruppo di AV-VdAU, Albert Chatrian, ha evidenziato: «Capisco chi non è d'accordo sulla scelta fatta da questa maggioranza. Noi siamo convinti della scelta di campo autonomista e progressista sostenuta dai movimenti anche se in tutte le altre Regioni dell'Arco alpino e del Nord governa la destra. L'esito della votazione di venerdì scorso è stato sicuramente un piccolo shock, è innegabile. Nel momento in cui la soluzione alla crisi sembrava trovata, c'è stato un attimo di black-out a cui hanno fatto seguito reazioni diverse. Ma come si fa nei black-out, siamo andati a ricercare le origini del guasto. Venerdì scorso qualcosa non ha funzionato e così abbiamo riunito tutti i 19 componenti per cercare di capire e superare rapidamente l'empasse. La politica è affascinante ma a volte anche un po' perversa. Venerdì non è stata scritta una bella pagina e anche se le responsabilità di certi atti sono personali, la politica coinvolge tutti. Per quanto ci riguarda vogliamo andare avanti e riprendere il cammino assunto dai nostri movimenti. Ci siamo collocati in maniera chiara con la volontà di fare politica e ci siamo espressi con chiarezza, indicando una scelta di campo precisa e il progetto che prevede la ricomposizione dell'area autonomista. È un percorso difficile, ardito e l'obiettivo di dare centralità a un partito pluralista e autonomista può dare fastidio sul piano politico. Récemment la Présidente de l'Assemblée de Corse a défini notre Statut comme un instrument qui permet de prendre des décisions adaptes tenant compte de notre particularisme: ça fait du bien entendre quelqu'un qui nous rappelle ce qui est vraiment important pour nous. Cette chance comporte une grande responsabilité: être autonomes signifie être plus autonomes et efficaces avec des services ciblés sur la personne. Les autonomistes seront les acteurs de ce projet.»

«Il Consiglio è uscito malconcio e la brutta figura deve essere caricata sui 19 Consiglieri della maggioranza: su questo non ci sono dubbi - ha dichiarato il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz -. In questa settimana c'è stato un grande esercizio da parte di tutti per l'individuazione dei franchi tiratori: io oggi voglio ricordare che in tutte le elezioni, sia del Presidente della Regione sia degli Assessori, qualche voto è sempre mancato. Si invoca serietà e coerenza, ma il collega Restano, che siede da dieci anni in Consiglio, ha cambiato 10 volte casacca. E il collega Marquis, che è stato eletto in Stella Alpina e poi ha costituito Forza Italia? Marquis doveva dimettersi: oggi non può salire in cattedra e darci dei cialtroni, perché non credo che abbia la coscienza a posto per dare lezioni a nessuno. Qual è il progetto della Minelli? Era stata incaricata di fare l'Assessore, poi è fuggita dalle sue responsabilità. In politica le difficoltà ci sono ogni giorno, ma il compito della politica è di trovare una soluzione, non dimettersi. Certo è più facile abbandonare il campo. Quando parliamo di sviluppo delle Cime Bianche, parliamo di un progetto che dà lavoro, che cerca di dare risposte. Questo è un momento di alta responsabilità da parte nostra: ci dobbiamo guardare negli occhi e portare avanti il nostro progetto. Quando si fanno delle valutazioni, occorre scegliere la migliore fra quelle esistenti: nel momento in cui Forza Italia declina l'invito a trovare una soluzione, di fatto ha pronunciato una sentenza. Per uscire da questa crisi è indispensabile ricostituire gli organismi, costruire un confronto che voglia affrontare i temi. Rimettiamo in carreggiata questa amministrazione e diamo una risposta alla nostra comunità.»

«Siamo qui oggi per confermare la fiducia che abbiamo riposto nel progetto autonomista progressista e nel Presidente incaricato con l'obiettivo di riprendere il percorso politico amministrativo scritto insieme per arrivare al termine della Legislatura nel 2025 - ha sottolineato il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier -. Un fatto sono i due voti mancanti nell'urna a cui bisogna rimediare e un fatto è riprendere il programma responsabilmente per rispondere anche all'antipolitica, a coloro che vogliono ridicolizzare quest'Aula per rispondere anche ai falsi moralisti, ai politici insoddisfatti che un tempo sedevano in questa Assise, ai leoni da tastiera che sono offensivi verso le persone. A questi noi preferiamo la buona politica. Sosterremo con forza questo progetto e il Presidente individuato. La Valle d'Aosta ha bisogno di stabilità, di utilizzare energie e competenze per affrontare le sfide del futuro, rispondendo ai problemi che si presentano, passo dopo passo. Come avvenuto anche in passato, non sempre le elezioni ottengono subito i risultati sperati ma queste situazioni servono per consolidare le scelte. La situazione di venerdì scorso è una pagina nera che rimarrà nella storia della nostra regione ma bisogna voltare pagina e andare avanti, consolidando la maggioranza in prospettiva futura senza divisioni e ambiguità.»

Il Capogruppo Andrea Manfrin, nel chiedere il voto in cabina, ha annunciato che il gruppo Lega Vallée d'Aoste non partecipa al voto.

 
SC-LT

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Comunicato n° 61 del 2 marzo 2023
Il Consigliere Renzo Testolin eletto Presidente della Regione. Eletta anche la nuova Giunta regionale

 

Il Consigliere dell'Union Valdôtaine Renzo Testolin è il nuovo Presidente della Regione autonoma Valle d'Aosta. Lo ha eletto oggi, giovedì 2 marzo 2023, il Consiglio riunito in sessione straordinaria con 19 schede a favore. I gruppi di opposizione (Lega VdA, FI, PCP, GM) non hanno partecipato al voto.

Nato a Aosta il 28 marzo 1968, è residente ad Aymavilles. Diplomato in ragioneria, è consulente finanziario in un Istituto di credito. Inizia il suo impegno politico-amministrativo nel suo comune di residenza nel 1995: dal 2000 al 2005 è Assessore alla cultura e politiche sociali, mentre dal 2005 al 2010 è Vicesindaco di Aymavilles. Alle elezioni del 2013, è eletto per la prima volta in Consiglio Valle nella lista Union Valdôtaine: assume la carica prima di Assessore all'agricoltura e quindi di Assessore al bilancio. Conferma la sua elezione in Consiglio Valle nel 2018: nominato Assessore alle finanze, attività produttive e artigianato, dal dicembre 2019, dopo le dimissioni di Antonio Fosson dalla Presidenza della Regione, ne assume le funzioni, gestendo tutta la prima fase della pandemia da Covid-19. Dopo la chiusura anticipata della Legislatura, si ripresenta alle elezioni regionali del 20 e 21 settembre 2020: è stato rieletto con 1.393 voti, primo fra i Consiglieri dell'Union Valdôtaine.

Le nouveau Président de la Région, Renzo Testolin, a exprimé «la satisfaction d'être arrivé à clôturer un parcours commencé il y a deux mois: je remercie donc ceux qui nous ont donné confiance pour gouverner d'ici à la fin de la Législature. C'est une responsabilité qui nous engage: nous allons travailler dans le sillon tracé ces deux ans et demi. L'intention sera de traiter les problématiques et de donner des réponses à tous ceux qui ont des difficultés, avec l'aide de tout le Conseil de la Vallée. Il y a des thèmes qu'il faut aborder ensemble, au-delà des contrappositions politiques qui font partie de cette Salle. Ci si accolla una grande responsabilità, anche alla luce del voto contrario della scorsa settimana, ma sarà di stimolo per lavorare seriamente e per dare risposte sostenibili, serie e compatibili con i bisogni della comunità.»

Dopo l'elezione del Presidente, il Consiglio Valle ha nominato i componenti della 34a Giunta regionale della Valle d’Aosta.

L’elezione è avvenuta in un un’unica votazione. Il nuovo Governo valdostano ha ottenuto 19 voti favorevoli - i gruppi di opposizione (Lega VdA, FI, PCP, GM) non hanno partecipato al voto -  è così composto: Luigi Bertschy (AV-VdAU), Assessore allo sviluppo economico, formazione e lavoro, trasporti e mobilità sostenibile, con funzioni di Vicepresidente della Regione; Luciano Caveri (AV-VdAU), Assessore agli affari europei, innovazione, PNRR e politiche nazionali per la montagna; Marco Carrel (PlA) Assessore all'agricoltura e risorse naturali; Jean-Pierre Guichardaz (FP-PD), Assessore ai beni e attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali; Davide Sapinet (UV), Assessore alle opere pubbliche, territorio e ambiente; Carlo Marzi (SA), Assessore alla sanità, salute e politiche sociali; Giulio Grosjacques (UV), Assessore al turismo, sport e  commercio.

 

SC

 

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Comunicato n° 62 del 2 marzo 2023
Ricostituite le cinque Commissioni consiliari permanenti e il Comitato paritetico valutazione politiche pubbliche

 

Giovedì 2 marzo 2023, al termine dei lavori dell'adunanza straordinaria del Consiglio Valle, sono state anche ricostituite le Commissioni consiliari permanenti e il Comitato paritetico di controllo e valutazione delle politiche regionali e della qualità della normazione.

I Commissione “Istituzioni e Autonomia”: Erik Lavevaz, Augusto Rollandin, Aurelio Marguerettaz, Corrado Jordan, Paolo Cretier, Andrea Padovani, Roberto Rosaire, Raffaella Foudraz, Erik Lavy, Diego Lucianaz, Pierluigi Marquis, Erika Guichardaz, Claudio Restano.

II Commissione “Affari generali”: Antonino Malacrinò, Aurelio Marguerettaz, Roberto Barmasse; Erik Lavevaz, Stefano Aggravi, Dennis Brunod, Raffaella Foudraz.

III Commissione “Assetto del territorio”: Albert Chatrian, Roberto Rosaire, Paolo Cretier, Corrado Jordan, Dino Planaz, Luca Distort, Chiara Minelli.

IV Commissione “Sviluppo economico”: Roberto Rosaire, Corrado Jordan, Andrea Padovani, Augusto Rollandin, Simone Perron, Christian Ganis, Erika Guichardaz.

V Commissione “Servizi sociali”: Andrea Padovani, Roberto Barmasse, Antonino Malacrinò, Albert Chatrian, Andrea Manfrin, Paolo Sammaritani, Mauro Baccega.

Comitato paritetico: Alberto Bertin, Paolo Cretier, Roberto Rosaire, Paolo Sammaritani, Pierluigi Marquis, Claudio Restano.

Le Commissioni si riuniranno questo pomeriggio per definire le cariche al loro interno.

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 22 e giovedì 23 marzo 2023.

 

SC

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