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Comunicato n° 445 del 20 settembre 2023
Il Consiglio è convocato in via ordinaria mercoledì 27 e giovedì 28 settembre -
Comunicato n° 451 del 25 settembre 2023
Consiglio del 27 e 28 settembre: iscritti 3 punti all'ordine del giorno suppletivo -
Comunicato n° 454 del 27 settembre 2023
Un minuto di silenzio in ricordo del Presidente emerito Giorgio Napolitano -
Comunicato n° 455 del 27 settembre 2023
Comunicazioni e dibattito sul nuovo gruppo consiliare Rassemblement Valdôtain -
Comunicato n° 456 del 27 settembre 2023
Approvato il bilancio consolidato della Regione per il 2022 -
Comunicato n° 457 del 27 settembre 2023
Approvate le modifiche al Testo unico per il sostegno e la promozione sociale -
Comunicato n° 458 del 27 settembre 2023
Approvata una mozione per sensibilizzare il territorio sulle discriminazioni derivanti dall'orientamento sessuale -
Comunicato n° 459 del 27 settembre 2023
Question time sulla pianificazione delle chiusure del traforo del Monte Bianco -
Comunicato n° 460 del 27 settembre 2023
Question time sul trasferimento dell'attività di fisioterapia riabilitativa alla Croix Noire -
Comunicato n° 461 del 27 settembre 2023
Interrogazione sul Palafent di Brissogne -
Comunicato n° 462 del 28 settembre 2023
Interpellanza sulla nomina del Presidente della Société Infrastructures Valdôtaines -
Comunicato n° 463 del 28 settembre 2023
Interpellanza su Istituto storico e promozione eventi in contrasto con i valori costituzionali -
Comunicato n° 464 del 28 settembre 2023
Interpellanza sull'Istituto musicale pareggiato della Valle d'Aosta -
Comunicato n° 465 del 28 settembre 2023
Interpellanza sul bonus docenti -
Comunicato n° 466 del 28 settembre 2023
Interpellanza sul transito verso le località turistiche -
Comunicato n° 467 del 28 settembre 2023
Interpellanza sul recupero della Strada romana delle Gallie -
Comunicato n° 468 del 28 settembre 2023
Interpellanza sull'adeguamento delle tariffe del Servizio idrico integrato -
Comunicato n° 469 del 28 settembre 2023
Interpellanza sull'efficientamento energetico degli immobili di edilizia residenziale pubblica -
Comunicato n° 470 del 28 settembre 2023
Interpellanza sulla programmazione di interventi per la sicurezza delle strade statali -
Comunicato n° 471 del 28 settembre 2023
Interpellanza sull'istituzione di un Registro per le morti improvvise
Comunicato n° 445 del 20 settembre 2023
Il Consiglio è convocato in via ordinaria mercoledì 27 e giovedì 28 settembre
Il Consiglio Valle è convocato in via ordinaria mercoledì 27 e giovedì 28 settembre 2023, a partire dalle ore 9, per discutere un ordine del giorno composto di 68 oggetti, di cui 17 rinviati da precedenti adunanze.
L'Assemblea sarà chiamata ad approvare il bilancio consolidato della Regione per l'esercizio finanziario 2022, sul quale la seconda Commissione "Affari generali" ha espresso parere favorevole a maggioranza il 18 settembre scorso, e un disegno di legge di modifica al Testo unico in materia di interventi economici di sostegno e promozione sociale, di cui sono relatori i Consiglieri Andrea Padovani (FP-PD) e Andrea Manfrin (Lega VdA) e sul quale la quinta Commissione "Servizi sociali" ha dato parere favorevole a maggioranza nella riunione del 20 luglio scorso. All'ordine del giorno, vi è anche la presa d'atto della relazione annuale 2022 sul controllo strategico e di gestione ai sensi della legge regionale n. 30/2009 in materia di bilancio e di contabilità generale della Regione.
In merito all'attività ispettiva, sono state presentate quattordici interrogazioni di cui tre del gruppo Forza Italia: stima del valore dell'area "ex tiro a volo" nel comune di Saint-Vincent; fruibilità del Palafent di Brissogne; calendario iniziative e avvio della Saison culturelle 2023-2024.
Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha depositato cinque interrogazioni: contrasto del fenomeno dell'abbandono scolastico; iniziativa concernente letture ai bambini da parte di una "drag queen" presso la biblioteca del quartiere Dora di Aosta; risultanze del tavolo di lavoro sugli aspetti giuridico-normativi ed economici di sentieri e strade poderali; mancanza di posti a sedere su alcuni autobus della tratta Aosta/Courmayeur; pubblicazione del bando affitti 2023 e risoluzione delle criticità emerse con i bandi precedenti.
Sono sei le interrogazioni del gruppo Progetto Civico Progressista: trasmissione alle Commissioni consiliari del Documento di economia e finanza regionale; ulteriore posticipo dell'apertura della nuova Università della Valle d'Aosta; conferma dell'autorizzazione alla caccia della lepre variabile e della pernice bianca nel periodo stabilito dal calendario venatorio 2022-2023; quadro normativo sull'accesso dei mezzi meccanici sul territorio regionale nei tratti non serviti da accessi stradali; revisione della fornitura dei servizi sanitari nelle strutture residenziali di Variney e Perloz; vantaggi per i pazienti derivanti dal potenziamento dell'apparecchio per la risonanza magnetica presso l'ospedale Parini.
Delle trenta interpellanze, sei sono del gruppo Forza Italia: soluzioni alle criticità derivanti dalla sospensione del servizio ferroviario Aosta/Ivrea; nuove disposizioni organizzative per il funzionamento delle centrali di committenza per la gestione degli appalti di lavori e servizi; adeguamento del servizio idrico integrato alle direttive dell'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) e nuovo modello tariffario; confronti con ANAS sulla sicurezza delle strade e informazioni sulla realizzazione delle opere programmate; realizzazione dell'ospedale di comunità nel comune di Verrès; effetti della sentenza di annullamento della nomina del Direttore dell'ARER da parte del Giudice del lavoro.
Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato quattordici interpellanze: verifica delle assunzioni di bidelli a tempo determinato in vari plessi scolastici effettuate attraverso chiamata pubblica; carenza di segnale telefonico nei pressi delle gallerie dei tratti autostradali SAV e RAV; indicazioni per la revisione dei settori artistico disciplinari all'Istituto musicale pareggiato; motivazioni del distacco di personale scolastico presso l'Istituto storico della Resistenza; dati sulla richiesta di ripetizioni private da parte delle famiglie degli studenti valdostani; visione strategica della Regione in merito alla garanzia del transito verso le località turistiche del territorio; predisposizione di un metodo tariffario per il Servizio idrico integrato; stato di completamento dei lavori di efficientamento energetico degli immobili di edilizia residenziale pubblica; valutazioni sull'apposizione del divieto di balneazione per alcuni laghi della regione; azioni per assicurare il servizio di supporto psichiatrico e psicologico presso la Casa circondariale di Brissogne; stato di avanzamento del progetto di costruzione di un centro malattie rare e autoimmuni; strategie educative contro la violenza di genere e, in particolare, delle donne appartenenti ad altre culture; attuazione dell'articolo 24 della legge sul canile regionale (n. 37/2010); partecipazione della Regione alla manifestazione fieristica Skipass 2023.
Il gruppo Misto con una interpellanza chiede notizie sul riconoscimento di 500 euro per la formazione ai docenti assunti a tempo determinato, di cui all'articolo 55 del secondo assestamento al bilancio di previsione 2023 della Regione (l.r. n. 12/2023).
Saranno trattate sette interpellanze del gruppo Progetto Civico Progressista: avvio di procedure di sospensione o revoca della nomina del Presidente della Société Infrastructures Valdôtaines per mancata rimozione di una causa di incompatibilità; riflessione sulla concessione dell'utilizzo di sedi istituzionali e sulla promozione di eventi nei casi di possibile contrasto con i valori della Costituzione; motivazioni dei ritardi nelle assegnazioni delle cattedre annuali e temporanee per l'anno scolastico 2023-2024; programmazione degli interventi per far fronte all'interruzione del servizio ferroviario a partire dal prossimo mese di dicembre; procedure per la richiesta di rinnovo dell'autorizzazione alla gestione della discarica di Pompiod; sostegno all'attività svolta dal CSV Valle d'Aosta e al mantenimento dell'attuale sede nel centro di Aosta; motivi delle modifiche apportate ai criteri di selezione per le candidature a Direttore generale dell'Office régional du tourisme.
Il gruppo Rassemblement Valdôtain illustrerà una interpellanza con cui si chiede l'istituzione di un registro regionale per le morti improvvise, mentre con una altra interpellanza firmata congiuntamente con il gruppo Lega Vallée d'Aoste si vogliono conoscere le tempistiche del nuovo progetto di recupero archeologico della Strada romana delle Gallie tra Bard e Donnas.
All'ordine del giorno figurano anche 11 mozioni, di cui sei rinviate dalle precedenti adunanze.
Il gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrerà due mozioni. Con la prima si vuole riaffermare il valore dei simboli cristiani presenti sulle vette delle montagne valdostane quale patrimonio materiale e immateriale della regione, mentre la seconda sollecita la convocazione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica per la definizione di una strategia di contrasto alla microcriminalità e al bullismo.
Con una mozione, il gruppo Forza Italia chiede di sollecitare il Comune di Aosta a modificare il Piano urbano della mobilità sostenibile.
Sono otto le mozioni del Progetto Civico Progressista: adesione alla carta d'intenti della Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere; valutazione delle proposte del Coordinamento disabilità Valle d'Aosta sul Garante dei diritti delle persone con disabilità; programmazione di una seduta nella Commissione competente per la valutazione del Piano strategico-industriale 2023-2027 di CVA; relazione alle Commissioni competenti sull'inquadramento delle figure dei Capi dei servizi di segreteria delle istituzioni scolastiche e dei Responsabili degli uffici degli enti locali nell'ambito della riforma della legge regionale sull'organizzazione degli uffici pubblici; audizione del Presidente della Regione sulla bozza di norma di attuazione sulle concessioni di derivazione d'acqua a scopo idroelettrico; avvio di interlocuzioni con il mondo dell'associazionismo e del volontariato per la realizzazione della "Casa del volontariato valdostano"; attività di sensibilizzazione dei neomaggiorenni sui temi della violenza sulle donne e dell'abuso di alcol; diffusione di buone prassi attraverso la scelta degli eventi a cui concedere il patrocinio della Regione.
Infine, vi sono tre risoluzioni rinviate da precedenti adunanze, di cui una congiunta dei gruppi Lega VdA, RV, FI, Misto e PCP, e due dei gruppi di maggioranza FP-PD, AV-VdAU, SA, UV, PlA.
L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile la nuova App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung: consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore.
La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio.
LT
Comunicato n° 451 del 25 settembre 2023
Consiglio del 27 e 28 settembre: iscritti 3 punti all'ordine del giorno suppletivo
L'ordine del giorno del Consiglio Valle, convocato mercoledì 27 e giovedì 28 settembre 2023, è stato integrato da tre punti.
L'Assemblea sarà chiamata ad approvare la modifica allo statuto aziendale dell'Azienda regionale per l'edilizia residenziale che, il 19 settembre, ha ottenuto il parere favorevole della terza Commissione "Assetto del territorio".
Saranno poi trattate due interrogazioni a risposta immediata. Con la prima, il gruppo Rassemblement Valdôtain chiede aggiornamenti sulla pianificazione delle attività di manutenzione e di chiusura del traforo del Monte Bianco. La seconda iniziativa, depositata dal gruppo Progetto Civico Progressista, riguarda l'ipotetico trasferimento dell'attività di fisioterapia riabilitativa in località Croix Noire.
Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare, figurano quindi 71 oggetti.
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LT
Comunicato n° 454 del 27 settembre 2023
Un minuto di silenzio in ricordo del Presidente emerito Giorgio Napolitano
I lavori del Consiglio, convocato oggi, mercoledì 27, e domani, giovedì 28 settembre 2023, si sono aperti con un minuto di silenzio in ricordo del Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano - deceduto venerdì 22 settembre - oltre che dell'ex Presidente dell'Assemblea valdostana e Consigliere per tre Legislature, Enzo Cout, e del Sindaco di Jovençan, Riccardo Desaymonet - scomparsi ad agosto scorso.
Durante il suo mandato da Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano era stato in visita ufficiale in Valle d'Aosta il 6 e 7 ottobre 2011, nell'ambito della quale aveva parlato ai giovani amministratori valdostani e provenienti da tutta Italia che partecipavano ai lavori della "Scuola per la Democrazia", organizzata dal Consiglio Valle.
Ad esprimere il cordoglio della Valle d'Aosta per la sua scomparsa sono stati i Presidenti del Consiglio, Alberto Bertin - per il quale «ci lascia un autentico europeista, un vero servitore delle istituzioni» - e della Regione, Renzo Testolin, - che ha evidenziato «sa profonde sensibilité envers notre Région, son parcours d'autonomie, sa spécificité».
I Presidenti hanno poi ricordato Enzo Cout e Riccardo Desaymonet, «due uomini che hanno dato molto alla Valle d'Aosta, mettendo le loro capacità e la loro sensibilità a disposizione della comunità». Al cordoglio per la loro scomparsa si sono uniti i Capigruppo di PCP di Erika Guichardaz, e di FP-PD, Paolo Cretier.
I Vicecapogruppo di AV-VdAU, Corrado Jordan, e di PCP, Chiara Minelli, e il Consigliere della Lega VdA Luca Distort hanno anche commemorato la figura di don Luciano Danna, scomparso a inizio settembre e per anni parroco di Roisan e nella parrocchia di Sant'Anselmo ad Aosta. Ricordati anche Guido Linty, Ovando Vallet e Michele Maurino.
SC
Comunicato n° 455 del 27 settembre 2023
Comunicazioni e dibattito sul nuovo gruppo consiliare Rassemblement Valdôtain
Nelle sue comunicazioni al Consiglio di oggi, mercoledì 27 settembre 2023, il Presidente Alberto Bertin ha riferito sulla costituzione di un nuovo gruppo consiliare, Rassemblement Valdôtain, composto dai Consiglieri Stefano Aggravi (Capogruppo), Dennis Brunod (Vice), Diego Lucianaz e Dino Planaz a seguito della loro fuoriuscita dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.
Il Presidente Bertin ha anche comunicato che il gruppo Lega VdA ha nominato il Consigliere Erik Lavy in qualità di Vicecapogruppo.
«In politica, come nella vita, spesso le strade finiscono per dividersi - ha evidenziato il Capogruppo di Rassemblement Valdôtain, Stefano Aggravi -. Ognuno fa le proprie scelte e con i colleghi Brunod e Planaz abbiamo sottoscritto il documento “Le motivazioni di una divergenza, le ragioni di una scelta” che riassume il nostro pensiero. Con il collega Lucianaz, al di là delle giuste divergenze su alcuni temi (ma siamo nati liberali, non leninisti), ci accomuna la battaglia in difesa della nostra Autonomia, e della salvaguardia della nostra Identità, La nascita di “Rassemblement Valdôtain” è stata causata da una reazione ad una imposizione, una volontà di alcuni, un cambio di pelle che ci preoccupa che è stato evidente con la questione della legge elettorale. Noi crediamo fortemente che non vi possano essere influenze o direttive provenienti dall’esterno (Roma o Milano poco conta), soprattutto su questi temi. Crediamo nella libertà di scelta dei territori, nell’autogoverno e nelle scelte politiche locali. Gli altri sono liberi di fare e dipendere da chi vogliono e sono altrettanto liberi di imporre pregiudiziali e diktat ai propri alleati. Ma un partito o movimento che si dice “federalista”, come può essere succube di atteggiamenti di questo genere? Noi abbiamo scelto di dissentire da decisioni prese in altre stanze e altri luoghi, da scelte imposte e non discusse, da improvvisi cambi di rotta sostenuti (purtroppo) da un clima infame costruito e voluto ad arte anche da chi si dice “alleato”.»
«Qualcuno si è divertito parlando del “Rassemblement” con termini di presunti “rigurgiti secessionisti o indipendentisti” - ha proseguito Aggravi -. Questi per noi rappresentano un valore aggiunto e ci preoccupano invece quei “rigurgiti nazionalistici o centralistici” che oggi spesso si nascondono dietro al “in Valle d’Aosta siamo tutti autonomisti”. Abbiamo scelto di riferirci ad un movimento storico che si rifà ad una area politica centrale con la volontà di “rassembler” tutte quelle singolarità e forze libere che si riconoscono nei valori dell’Autonomia speciale, del federalismo, della salvaguardia dell’identità e delle tradizioni della nostra Valle, della difesa delle libertà individuali e dei valori conservatori della nostra società. Questo senza escludere il dialogo con tutte quelle altre esperienze disponibili a confrontarsi su idee, proposte del “Rassemblement” fatte con l’intento di innescare quel percorso di riforma della nostra Regione che non può più attendere. Il mondo è cambiato e dobbiamo rendercene conto agendo però di conseguenza.»
Il Vicecapogruppo della Lega Vallée d'Aoste, Erik Lavy, ha commentato: «In politica c'è chi crede e chi sfrutta: oggi la trama è chiara e i registi di questa operazione pure. Gli unici perdenti sono i valdostani che sono stufi di incoerenze e di scissioni. La Lega aura un rôle central au cours de ces dernières années. Pour nous ce sont deux les dossiers centraux: l'autonomie différenciée et l'accord avec l'Etat, pour lesquels il faudra travailler en collaborant avec les autres Autonomies spéciales pour modifier notre Statut, qui a besoin d'une actualisation. La Lega VdA continuerà ad essere un punto di riferimento del territorio, delle periferie e delle terre alte. La differenza rispetto a prima è che ci saranno meno etichette, più concretezza, meno fumo narcisistico, più temi programmatici e, finalmente, più identità valdostana.»
«La politica nazionale come quella della Valle d'Aosta - ha osservato il Consigliere Claudio Restano (gruppo Misto) - non è sfuggita al nuovo fenomeno politico dell'ultimo decennio che cerca di dare risposte agli umori delle persone, basandosi sulla suggestione dei social. Questo, a dispetto della buona e rimpianta politica del passato che sapeva guardare a riforme strutturali con una visione del futuro chiara e strutturata. La scissione della Lega provoca un tremblement ma ci ricorda anche che l'area autonomista è articolata e complessa e che al suo interno vivono più pensieri: quello riformista, il progressista e anche quello conservatore. Ho letto con attenzione il documento prodotto dal nuovo gruppo consiliare e con interesse la chiusura del documento con cui si punta a radunare tutte quelle singolarità che si riconoscono nei valori dell'Autonomia speciale, del federalismo, della salvaguardia dell'identità e delle tradizioni della nostra Valle, della difesa delle libertà individuali e dei valori conservatori nella nostra società. Questa parte è quella di maggiore interesse per gli autonomisti, per i valdostani e per tutte le forze ancora presenti nella nostra regione che cercano di lavorare per il futuro della Valle d'Aosta.»
La Vicecapogruppo di PCP, Chiara Minelli, ha parlato di «fatto importante ma anche sorprendente perché fin qui non avevamo colto delle divaricazioni di fondo sui contenuti e sulle scelte programmatiche degli 11 Consiglieri leghisti: evidentemente una compattezza più di facciata che di sostanza. Tuttavia, vista l'omogeneità dei contenuti e la collocazione politica diventa difficile cogliere i motivi di una spaccatura così forte. L'unico motivo di dissenso evidenziato sta in un punto della seconda proposta di legge di riforma elettorale, su cui ci sarà parecchio da discutere. La scelta del nome e del simbolo del nuovo gruppo ricalca il nome di un movimento nato 60 anni fa e morto nel giro di pochi anni: un'operazione quindi che non pare molto originale, che riprende quello che in sostanza è stato un fallimento politico. Vedremo gli sviluppi futuri, anche se gli elementi che abbiamo finora sul neonato Rassemblement non ci inducono a valutazioni particolarmente positive.»
«Siamo in questo Consiglio per combattere una buona battaglia che ha come obiettivo il bene della Valle d'Aosta - ha affermato il Consigliere Luca Distort (Lega VdA). -. Questo significa anche saper collaborare e gestire i rapporti tra gli alleati, gli avversari e tra coloro che dovranno decidere se essere veramente alleati o avversari. Per poter svolgere questa operazione serve partire da un dato di fondo: bisogna essere onesti per non prendere in giro le persone. Con tanta verità esprimo i miei migliori auguri al nuovo movimento autonomista formato dagli ex leghisti che di auguri ne hanno veramente bisogno perché non partono assolutamente sotto una buona stella. Avete imboccato la strada sbagliata nel momento sbagliato. Questa scelta politica non nasce da un percorso di maturazione ma da un ego che si è sentito ferito. Avete scoperto che militare nella Lega significa seguire la linea politica del suo direttivo e non il vostro personale pensiero e questo non vi stava più bene. Avete deciso di formare l'ennesimo partito autonomista e penso (ironicamente) che ogni valdostano in questo periodo storico non aspettasse altro che un nuovo partito autonomista, per gestire meglio degli altri la declinazione dell'Autonomia. Infine, voi siete entrati in Consiglio grazie a una candidatura sotto l'insegna della Lega alla quale oggi voltate le spalle e la gente si sarebbe aspettata le vostre dimissioni da Consiglieri, lasciando il posto a chi segue nell'ordine elettorale. Vi riformulo i miei migliori auguri: ne avete veramente bisogno.»
SC-LT
Comunicato n° 456 del 27 settembre 2023
Approvato il bilancio consolidato della Regione per il 2022
Il Consiglio Valle, nella seduta del 27 settembre 2023, ha approvato, con 19 voti a favore (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e 15 astensioni (Lega VdA, RV, PCP, FI), il bilancio consolidato della Regione per l'esercizio finanziario 2022.
Il bilancio consolidato è il documento contabile a carattere consuntivo che rappresenta il risultato economico, patrimoniale e finanziario del Gruppo amministrazione pubblica (Regione con i propri enti strumentali, aziende, società controllate e partecipate), che come definito dalla delibera di Giunta n. 207/2023 include nel perimetro di consolidamento per il 2022 il Gruppo Finaosta - Aosta Factor, il Gruppo CVA, le società Inva, Società dei Servizi VdA, Société Infrastructures Valdôtaines, Vallée d'Aoste Structure, Autoporto VdA, Cervino, Courmayeur Mont Blanc Funivie, Monterosa e Pila oltre che le società autostradali RAV e SAV.
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, nell'illustrare l'atto in Aula ha evidenziato che «l'approvazione del bilancio è stata anticipata a fine settembre. La situazione che ne emerge è di equilibrio economico e patrimoniale, con dati confortanti: lo stato patrimoniale pareggia su 5,6 miliardi di euro, mentre il patrimonio netto ammonta a 4,5 miliardi di euro, con un incremento di 570 milioni rispetto al 2021. Un importante risultato che rappresenta una solidità nel medio periodo e consente l'attuazione delle attività della Regione.»
Il Consiglio ha anche preso atto della relazione annuale 2022 sul controllo strategico e di gestione ai sensi della legge regionale n. 30/2009 in materia di bilancio e di contabilità generale della Regione.
SC
Comunicato n° 457 del 27 settembre 2023
Approvate le modifiche al Testo unico per il sostegno e la promozione sociale
Nella seduta del 27 settembre 2023, il Consiglio Valle ha approvato, con 33 voti a favore e 2 astensioni (PCP), il disegno di legge che modifica il Testo unico in materia di interventi economici di sostegno e promozione sociale (legge regionale n. 23/2010).
Depositato dalla Giunta il 28 aprile, il provvedimento è stato ulteriormente modificato durante l'esame in quinta Commissione "Servizi sociali", che ha prodotto un nuovo testo di sintesi delle varie proposte avanzate nell'ottica di aggiornare gli interventi a favore delle famiglie e delle persone con difficoltà. In 25 articoli sono declinate le misure economiche e socio-assistenziali a favore di minori, di giovani adulti, di soggetti non autosufficienti e di coloro che versano in condizioni di difficoltà socio-economica.
In Aula sono stati depositati sette emendamenti dal gruppo Lega VdA e un sub-emendamento dal gruppo PCP, che non sono stati approvati.
Il Presidente della quinta Commissione, Andrea Padovani (FP-PD) per la maggioranza, e il Consigliere Andrea Manfrin (Lega VdA) per la minoranza hanno relazionato in Aula sul disegno di legge.
Le relazioni d'Aula
Il Consigliere Andrea Padovani (FP-PD) ha sottolineato che «l'intervento normativo persegue l'obiettivo di fornire un quadro normativo stabile e adeguato alle nuove necessità, in grado di garantire disposizioni chiare, di facile lettura e di immediata interpretazione.»
«In particolare - ha specificato -, viene aggiornato il riferimento normativo in materia di modalità di determinazione dell'Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), quale strumento per garantire l'accesso equo alle misure. È poi prevista la possibilità di riconoscere un assegno di cura per affidamenti anche in caso di affidamento familiare a tempo parziale e anche alle famiglie affidatarie di giovani compresi tra i 18 e i 21 anni, per i quali nella minore età fosse stata disposta una presa in carico dei servizi sociosanitari regionali e per i quali sia valutata la necessità di permanenza presso la famiglia affidataria. Per quanto riguarda i voucher per la frequenza di collegi e convitti oltre che dei servizi di doposcuola, viene introdotta la possibilità di presentare domande anche per i minori profughi di guerra domiciliati stabilmente in Valle. Viene introdotto il riconoscimento di un contributo economico a sostegno dell'autonomia delle donne vittime di violenza per supportarle nei percorsi di autonomia ed emancipazione. Sono poi previsti assegni di cura al fine di garantire un sostegno alla domiciliarità per le persone anziane (pari o superiori a 65 anni), così come è ammessa l'erogazione di assegni anche in favore di minori qualora siano in possesso della certificazione attestante l'handicap in situazione di gravità. Viene poi previsto l'accesso ai contributi per il pagamento delle sole rette inerenti alla permanenza presso strutture socioassistenziali, sociosanitarie e riabilitative private, così come l'accesso al voucher per l'acquisto di servizi privati al fine di migliorare la qualità della vita delle persone con handicap grave.»
«È introdotto - ha aggiunto - un articolo che disciplina l'erogazione di contributi a favore di persone con disabilità gravissima o affette da sindrome laterale amiotrofica (SLA), per le spese connesse all'assunzione diretta di uno o più assistenti personali, o, in alternativa, di un contributo mensile per il caregiver familiare. È estesa a favore dei residenti con disabilità grave, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, la concessione di contributi per il servizio di assistenza alla vita indipendente mediante l'assunzione di uno o più assistenti personali, attualmente riservata alle persone con disabilità fisica o sensoriale. È infine prevista, nell'ambito della clausola valutativa della legge, la trasmissione alla Commissione consiliare competente di una relazione in merito allo stato di attuazione degli interventi, dei risultati raggiunti, delle criticità riscontrate, delle tipologie di beneficiari e delle risorse stanziate ed erogate.»
Il Consigliere Andrea Manfrin (Lega VdA) ha sostenuto che «alcuni degli interventi introdotti da questo testo, e su questo hanno concordato la quasi totalità dei Commissari, sono attesi da tempo e sono una giusta innovazione rispetto ad una norma datata che sta ormai mostrando le trame. Come è ovvio, interviene sulla totalità delle misure di assistenza che sono erogate in forza della 23/2010 ma ci sono alcuni interventi specifici che riguardano maggiormente il mondo della disabilità. Sono da giudicare positivamente, ad esempio, l'estensione degli interventi alle forme di disabilità grave, così come l'introduzione del diritto agli interventi economici direttamente in legge e non subordinati a successive deliberazioni, il che snellisce le procedure e semplifica il quadro. Ci sono però, alcuni interventi, al netto della questione formale di revisione della legge, su cui le stesse associazioni hanno sollevato alcune eccezioni: per i contributi a favore della disabilità gravissima, è stato evidenziato come l'articolo riprenda testualmente l'attuale deliberazione della Giunta regionale che già eroga questi contributi, con il rischio che irrigidire eccessivamente le erogazioni ed il sistema di modificarle. Oltre a questo sul punto sorge un ulteriore dubbio che riguarda la soglia dei 65enni, poiché se è vero che i contributi per la disabilità gravissima sono normalmente legati per disabilità che sono non dovute al naturale invecchiamento della persona, è altrettanto vero che per come è formulato l'articolo pare emergere che alcuni ultra 65enni siano diversi dagli altri. Altro esempio di contrasto lo troviamo nell'estensione a tutte le forme di disabilità dei sostegni economici, azione sicuramente positiva, ma che lascia scoperta le fasce di età comprese tra 0- 18 anni e ultra 65enni. Ulteriori criticità si rilevano in tutto l'articolato dove si definiscono alcune incompatibilità con altre misure che avrebbero potuto essere maggiormente coordinate. Se una persona ne ha diritto per quale motivo lo si priva di un aiuto? Risulta quindi quanto mai necessario riesaminare la questione legata alla non cumulabilità a fronte della necessità di famiglie ed utenti, che hanno bisogno non soltanto di soldi ma anche di servizi e i servizi costano. Sono comunque stati fatti dei passi avanti che ritengo utile evidenziare: innanzi tutto sono stati recepiti due emendamenti presentati dal gruppo Lega, come l'introduzione della definizione di "caregiver", in modo da potersi uniformare con le altre norme regionali e nazionali. Infine, è stata sollevata la necessità di intervenire per rinnovare la legge regionale 14/2008 (Sistema integrato di interventi e servizi a favore delle persone con disabilità): questa volontà è stata ribadita con l'approvazione di un ordine del giorno che impegna una revisione dell'impianto organico complessivo della norma in seno al Comitato interistituzionale per la disabilità, ed è strettamente connessa alla modifica della 23/2010, perché il rischio è che con tutti questi provvedimenti puntuali e urgenti, alcuni aspetti possano poi rimanere tra le righe o perdersi per strada.»
Il dibattito in Aula
La Consigliera Chiara Minelli (PCP) ha definito le modifiche apportate sulla disabilità «condivisibili ma non risolutive della situazione. Si tratta di una delle varie norme-taccone che arrivano sulla legge 23 e la legge 14, ma ciò che serve è una revisione globale di tali strumenti legislativi e la formulazione di una legge quadro sulla disabilità. Una modalità poco rispettosa delle persone a cui è rivolta. La questione è stata affrontata più volte in quinta Commissione e ci è stato chiesto, in primis dalle associazioni che si occupano di disabilità, di condividere preventivamente le linee delle modifiche da inserire nei testi di legge con lo scopo di razionalizzare il lavoro e i tempi di revisione. È necessario quindi mettere mano alle varie leggi e trasfonderle in un unico testo organico e condiviso. Riteniamo comunque positiva l'estensione degli interventi alle forme di disabilità grave, così come il riconoscimento di un contributo economico a sostegno dell'autonomia delle donne vittime di violenza anche se non sono contemplate tutte le situazioni. È sicuramente significativa l'estensione dei sostegni economici a tutte le forme di disabilità. Rimangono però scoperte le fasce tra 0 e 18 anni e quella degli over 65. Un'esclusione piuttosto grave poiché si fa mancare il sostegno proprio nel momento in cui, per ragioni anagrafiche, queste persone hanno maggiori esigenze. Non essendo stati recepiti gli emendamenti su questo punto, sulla cumulabilità con gli altri contributi previsti aventi le medesime finalità, e sul coinvolgimento delle associazioni del mondo della disabilità e della Commissione consiliare competente rispetto alla delibera attuativa, il nostro gruppo si è astenuto.»
«Con questa legge è stato trattato il tema della disabilità cercando di dare risposte a problemi annosi - ha commentato il Capogruppo di FI, Pierluigi Marquis -. Rileviamo con soddisfazione che venga finalmente affrontato anche l'argomento da noi proposto con una precedente iniziativa, riguardante i benefici per l'assistenza personale da corrispondere anche in caso di disabilità psichica. Quello che manca al testo di legge in esame oggi è invece una visione d'insieme che dovrebbe dare una copertura organica alle esigenze del mondo della disabilità condividendo i principi con le associazioni di categoria.»
L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Carlo Marzi, nella replica, ha ringraziato i Consiglieri per il percorso di sintesi svolto in quinta Commissione: «La modifica e l'aggiornamento della legge 23/2010 sono un lavoro che connoterà il prossimo futuro perché alla 23 sono collegate tantissime contribuzioni che intervengono sulle fragilità della nostra comunità sulle quali oggi cerchiamo di dare la migliore soluzione possibile. Questa è una legge che per il suo oggetto e per la comunità alla quale si rivolge è rilevantissima. Oltre agli aggiornamenti formali che adeguano la normativa ai tempi, vi sono alcune novità che tengono conto delle trasformazioni del contesto e della nostra società, come il contributo per il sostegno di donne vittime di violenza, il voucher per i servizi del doposcuola ai minori profughi di guerra, il sostegno alla domiciliarità come alternativa all'istituzionalizzazione, con l'obiettivo di garantire la possibilità di permanere presso il proprio domicilio sostenendo i costi per il sostegno ad ogni tipo di disabilità oltre a quelle fisiche e sensoriali. Io credo che il lavoro condotto su questa legge sia la migliore risposta di una Regione che è vicina alle tematiche della disabilità, ponendo al centro la persona per favorire un cambio di prospettiva sulle fragilità. Di fatto si rende evidente che nel quotidiano l'Assessorato, il Consiglio e le Commissioni lavorano nel concreto per portare avanti una politica vicino alla comunità e alle persone più fragili. Modificare questa legge con quasi la totalità dei voti del Consiglio è la migliore delle risposte a tante iniziative e a eventi come Expo AID, ai quali abbiamo partecipato lo scorso fine settimana.»
I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15 di oggi.
SC-LT
Comunicato n° 458 del 27 settembre 2023
Approvata una mozione per sensibilizzare il territorio sulle discriminazioni derivanti dall'orientamento sessuale
Nella seduta pomeridiana del 27 settembre 2023 sono state discusse tre mozioni, rinviate dalle precedenti adunanze, di cui 1 approvata e 2 respinte.
Mozione approvata
- Sensibilizzazione sulle discriminazioni derivanti dall'orientamento sessuale
Intraprendere un percorso istituzionale, anche con le realtà locali, volto alla sensibilizzazione del territorio su temi riguardanti le discriminazioni derivanti dall'orientamento sessuale, valutando, in tale percorso, anche la possibile adesione alla Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere (Ready). È l'impegno contenuto in una mozione, approvata con 21 voti a favore (PCP, UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA), 7 contrari (Lega VdA) e 7 astensioni (RV, FI, GM), presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista ed emendata su proposta del Presidente della Regione.
La Capogruppo Erika Guichardaz, nell'evidenziare che la Rete è stata istituita nel 2006 per «promuovere azioni di contrasto a questo tipo di discriminazioni», ha osservato: «L'adesione alla carta d'intenti significa attivarsi concretamente per riconoscere i diritti delle persone LGBT, favorire l'emersione dei loro bisogni operando affinché siano presi in considerazione anche nella pianificazione strategica degli enti, sviluppare azioni positive sul territorio, confrontarsi con le associazioni locali e con le altre realtà sulle esperienze realizzate. Ricordo che il Comune di Aosta ha già aderito alla Rete Ready a gennaio 2020 mentre dal 17 maggio 2022 giace in quinta Commissione la nostra proposta di legge contro le discriminazioni e le violenze determinate dall'orientamento sessuale. L'approvazione di questa mozione sarebbe un primo segnale di attenzione nei confronti di questa tematica: i diritti umani o sono di tutti oppure si devono chiamare privilegi.»
L'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, ha ricordato che «il Governo sta lavorando per una revisione organica della legge regionale n. 4/2013 che vada ad individuare una normativa "quadro" sugli interventi di prevenzione e contrasto alla violenza e alle discriminazioni multiple e sull'abilismo con un approccio multidisciplinare e coordinato tra Dipartimenti e Assessorati. In questo solco, abbiamo già avviato un primo percorso di interlocuzioni con le realtà locali per la mappatura delle violenze e discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere che consentirà di comprendere la portata del fenomeno e di disporre di un quadro utile sia per la condivisione dei dati con il Ministero che per le valutazioni a livello locale delle aree di intervento. È all'interno di una politica complessiva e non parcellizzata del contrasto alle violenze e alle discriminazioni contro le persone che si potranno valutare adesioni e condivisioni di programmi tra i quali la carta d'intenti Ready.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha aggiunto: «Stiamo facendo un percorso molto serio verso questa tematica che affrontiamo senza posizioni aprioristiche e con la pluralità di pensiero necessaria per garantire la tutela da qualsiasi tipo di discriminazione. Così come siamo coscienti e convinti che le forze dell'ordine siano assolutamente centrali per affrontare assieme alle varie istituzioni qualsiasi tipo di attività e intervento contro qualsiasi forma di penalizzazione, isolamento o emarginazione. Con questa coscienza di sostegno e di vicinanza ai più fragili abbiamo realizzato varie collaborazioni in ambito scolastico, culturale e sanitario al fine di trasmettere un messaggio univoco: è importante informare e sensibilizzare il territorio su tematiche di questa importanza e il nostro impegno sarà di continuare a farlo con gli strumenti e le iniziative più opportune.»
Mozioni respinte
- Mozione montagne e simboli cristiani
L'Assemblea ha respinto, con 26 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, RV, PCP, GM) e 9 a favore (Lega VdA, FI), una mozione del gruppo Lega Valle d'Aoste che chiedeva al Governo di riaffermare il valore dei simboli cristiani presenti sulle vette delle montagne valdostane quale patrimonio materiale e immateriale della Regione, attuando le necessarie misure di tutela e di valorizzazione e favorendo, di conseguenza gli interventi di manutenzione, di sostituzione e di nuova installazione.
«La rivista "Lo Scarpone" del Club Alpino Italiano metteva in discussione l'opportunità attuale della presenza delle croci in vetta alle montagne, in quanto espressioni di anacronismo - ha riportato il Consigliere Luca Distort -. È lo spunto per affermare che la croce rappresenta il linguaggio culturale comune dei popoli europei, dove tutto parla di questo simbolo, dall'araldica, all'arte, ai codici sociali fino alle azioni quotidiane. La croce sulle vette è simbolo per eccellenza che afferma l'infinità della visione umana proprio nel punto di contatto tra la terra e il cielo: in un territorio di montagna, questa è l'identità dei valdostani, della loro terra e della loro cultura. Una furia iconoclasta si sta adoperando, ad ogni livello, per recidere qualsiasi collegamento con le nostre radici cristiane: respingiamo senza mezzi termini la cultura della cancellazione, perché la cancellazione della cultura è automaticamente cancellazione dei presupposti del dialogo tra culture e identità diverse.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, nell'annunciare l'astensione della maggioranza, ha spiegato: «Le croci sulle nostre montagne, negli alpeggi, lungo i sentieri sono simboli non solo di religiosità, ma anche della nostra cultura, sono segni millenari di devozione delle nostre genti. Per il rispetto che dobbiamo a questi simboli devono essere mantenuti dove sono, come segnale della nostra cultura popolare. Non deve esserci alcuno scontro su questo tema, così come non vi è nessuna necessità di riaffermare qualcosa che è nei fatti: si ritiene dunque che la mozione presentata non rivesta utilità, fermo restando che la manutenzione e la sostituzione delle croci presenti sul territorio rimane in capo agli enti e ai comitati che li hanno installati, ai quali la Regione non ha mai fatto mancare il proprio supporto anche da un punto di vista di valorizzazione del contesto. Diverso è il caso delle nuove installazioni, che dovranno essere valutate caso per caso in funzione anche dei contesti interessati.»
- Garante diritti persone con disabilità
Con una mozione respinta con 33 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, Lega VdA, FI, GM, RV) e 2 favorevoli (PCP), il gruppo PCP chiedeva di valutare in prima Commissione consiliare le proposte migliorative avanzate dal Coordinamento Disabilità Valle d'Aosta per dare piena attuazione alla legge regionale n. 20/2022 che ha istituito la figura del Garante dei diritti delle persone con disabilità.
La Capogruppo Erika Guichardaz ha richiamato l'audizione di fine aprile in prima Commissione durante la quale «i referenti del CoDiVdA hanno espresso alcune criticità riguardanti l'attuazione della legge, con particolare riguardo alla figura del soggetto esperto che avrebbe dovuto collaborare gratuitamente con il Garante e che ad oggi non è presente. Dopo questa audizione è arrivata anche una mail del Coordinamento con ulteriori proposte di modifica per rimuovere le criticità rispetto ai diritti delle persone con disabilità estesi tout court ai caregiver. Ad oggi nulla è stato fatto in tal senso e la questione è ferma da oltre un anno. Riteniamo che queste proposte debbano essere valutate quanto prima in Commissione al fine di dare piena attuazione alla legge: il tema dei diritti civili e sociali delle persone e la loro tutela rappresenta un aspetto fondamentale per lo sviluppo della comunità e per accrescere la qualità della vita delle persone con disabilità.»
«La legge 20/2022 è una buona legge, con obiettivi chiari ed è sicuramente perfettibile - ha osservato il Presidente della prima Commissione, Erik Lavevaz -. CoDiVdA chiede di assegnare maggiori risorse al Garante dei diritti delle persone con disabilità. Va analizzata in maniera approfondita quale sia la soluzione migliore per dare, in maniera strutturale, gli strumenti più adeguati al Garante. Con il Presidente della quinta Commissione, stiamo lavorando su un testo che garantisca in modo stabile ed effettivo il soddisfacimento delle necessità delle persone con disabilità.»
L'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, ha aggiunto: «Il Presidente Lavevaz si è già impegnato a convocare la prima Commissione appena possibile per confrontarsi nuovamente sui punti evidenziati, al fine di trovare le migliori soluzioni possibili. Per questo motivo chiediamo di ritirare la mozione.»
SC-LT
Comunicato n° 459 del 27 settembre 2023
Question time sulla pianificazione delle chiusure del traforo del Monte Bianco
Le problematiche legate al futuro del traforo del Monte Bianco sono state al centro di un'interrogazione a risposta immediata del gruppo Rassemblement Valdôtain, illustrata nella seduta consiliare del 27 settembre 2023.
In particolare, il Capogruppo Stefano Aggravi ha chiesto quale sia «la situazione attuale sulla pianificazione delle attività di manutenzione e di chiusura dell'infrastruttura previste e poi rinviate.»
«Suite à l’éboulement rocheux du 27 août et à la conséquente fermeture exceptionnelle du tunnel du Fréjus aux poids lourds - a rappelé le Président de la Région, Renzo Testolin -, le 2 septembre dernier les Ministres italien et français chargés des transports ont décidé que le tunnel du Mont Blanc aurait dû être maintenu ouvert jusqu’au rétablissement de l’accès au Fréjus. Le 7 septembre, la Commission intergouvernementale du tunnel du Mont-Blanc a approuvé la suspension des travaux, initialement programmés à partir du 4 septembre et a reporté au 2024 les travaux concernant la voûte. La Commission a aussi demandé au GEIE du Mont-Blanc d’effectuer les travaux préparatoires nécessaires au remplacement de la dalle, ainsi que les autres interventions déjà prévues sur les équipements nécessaires à la sécurité du tunnel. Le GEIE du Mont-Blanc a donc reprogrammé les activités demandées et a présenté un nouveau planning des travaux, que nous avons examiné hier avec la Préfecture de l’Haute-Savoie. Le tunnel du Mont Blanc fermera donc complètement à la circulation le 16 octobre et réouvrira le 18 décembre 2023 au plus tard, en fonction de l’avancement des travaux, de maintenance déjà prévus (remplacement de la dalle, substitution de soixante-seize ventilateurs, éclairage du tunnel, réalisation de carottages en voûte pour compléter la connaissance de l’état de la structure). Nous avons demandé d'accélérer les travaux pour que le tunnel soit ouvert avant le 18 décembre, en sachant que le mois de décembre est fondamental pour notre Vallée.»
Le Chef de groupe Aggravi a répliqué: «Au-delà de la fermeture et de la communication qui devrait être plus ponctuelle et plus prudente, le tracas le plus important c'est la santé de l'infrastructure: nous souhaitons que ces travaux soient menés à bien pour rendre ce tunnel utile non seulement à la Vallée d'Aoste mais au système des communications des Alpes: un système qui a une importance capitale et du point de vue économique et sous l'aspect social.»
SC
Comunicato n° 460 del 27 settembre 2023
Question time sul trasferimento dell'attività di fisioterapia riabilitativa alla Croix Noire
Con un'interrogazione a risposta immediata, discussa nella seduta consiliare del 27 settembre 2023, il gruppo Progetto Civico Progressista ha chiesto informazioni sull'ipotetico spostamento dell'attività di fisioterapia riabilitativa alla Croix Noire di Aosta.
«Ci sono giunte segnalazioni che questa attività, attualmente ospitata presso la palestra della ex maternità in via Saint-Martin-de-Corléans, dovrebbe essere trasferita in località Croix Noire - ha affermato la Consigliera Chiara Minelli -. Né gli utenti, né i dipendenti sarebbero stati informati di questo trasferimento che, se realizzato, comporterebbe notevoli disagi per i pazienti anziani, costretti a spostarsi con i mezzi pubblici per raggiungere la nuova sede. Chiediamo delucidazioni in merito.»
L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha risposto che «la struttura ex maternità di via Saint-Martin-de-Corléans necessita della riduzione dei servizi e del numero di utenti e personale che vi accedono. Il percorso complessivo che vedrà lo spostamento del sito con la costruzione del nuovo ospedale e con l’avvio della struttura di via Brocherel, richiede operazioni di progressivo svuotamento della struttura. In questo solco, si colloca l’ipotesi di spostamento dei servizi riabilitativi dell’ex maternità, con l’obiettivo finale di reperire una sede che comprenda tutti i servizi di riabilitazione, raggruppati per tipologia di utenza, in un unico polo. Valutata l’indisponibilità di spazi dell'USL in Aosta, l'Azienda ha avviato un'interlocuzione con il Comune del capoluogo per reperire una sede idonea allo scopo, fruibile nel breve periodo. L'unica sede segnalata dal Comune, si è rivelata insufficiente per contenere l’intero servizio. Si sta quindi valutando la fattibilità di collocarvi solo l’area minori della riabilitazione, con l’obiettivo di fornire a quell’utenza una sede unica, a norma, facilmente accessibile e dove si collocano tutti i servizi di riabilitazione oggi frammentati su più sedi (logopedisti, fisioterapisti ecc.). Per la restante parte, l’area adulti della Struttura recupero e rieducazione funzionale, si è cercato quindi una disponibilità nell’area adiacente ad Aosta, in località Croix Noire. La sede oggetto di valutazione è posta fuori dai confini della città, ma in area adiacente e senza soluzione di continuità viaria con il Comune di Aosta, servita dai mezzi pubblici e con ampia possibilità di parcheggio. È una struttura già autorizzata come struttura sanitaria e la richiesta di locazione è giudicata congrua dagli uffici competenti. Sono in corso gli approfondimenti necessari per la definizione del progetto prima della sua ufficializzazione. Di tale ipotesi di collocazione, l’Azienda USL ha dato opportuna comunicazione preliminare anche alle organizzazioni sindacali, prima dell'informativa formale prevista contrattualmente che avverrà nei tempi stabiliti. Solo al termine di tutti questi passaggi, e quando avremo la certezza dello spostamento, del ruolo definitivo della nuova sede e dei tempi, si procederà alla comunicazione ai pazienti. La necessita di alleggerire l'utilizzo dell'attuale struttura e quindi, di cominciare a usare la nuova che stiamo definendo e allestendo, prevede comunque soluzioni temporali entro l'autunno del 2023.»
«Il trasferimento alla Croix Noire riguarderà solo i servizi riabilitativi per gli adulti - ha osservato la Consigliera Minelli -. Questo contraddice l'obiettivo di collocare tutti i servizi riabilitativi in un'unica struttura. Ci sembra strano che non sia stato possibile reperire locali di proprietà pubblica idonei in tutta la città di Aosta e che si debba fare ricorso a una struttura privata che, certamente, avrà i suoi costi. Sull'informazione data ai dipendenti e agli utenti manteniamo le nostre perplessità in quanto pare non esserci alcuna conferma.»
LT
Comunicato n° 461 del 27 settembre 2023
Interrogazione sul Palafent di Brissogne
Si è parlato del Palafent di Brissogne nella seduta consiliare del 27 settembre 2023 con un'interrogazione presentata dal gruppo Forza Italia con cui è stato segnalato che la struttura risulta chiusa alle associazioni, ai tesserati e agli appassionati degli sport popolari a causa delle difficoltà incontrate dalla Fédérachon Esport de Nohtra Tèra nel far fronte, tra le altre cose, anche alle spese di gestione.
Nel ricordare che «il Palafent è stato realizzato dall'Amministrazione regionale e assegnato alla Fédérachon per fornire una vera e propria "casa" a tutte le associazioni coinvolte nella salvaguardia e valorizzazione degli sport popolari valdostani», il Capogruppo Pierluigi Marquis ha chiesto al Governo di fare il punto sulle problematiche e se abbia già previsto di ristabilire, per quanto di sua competenza, la piena fruibilità della struttura.
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha premesso che «il Palafent può essere suddiviso in quattro aree: la parte della struttura relativa all’attività della Fédérachon Esport de Nohtra Téra (FENT); la parte commerciale e abitazione del custode affidata da FENT ad un gestore esterno; la parte aree verdi e parcheggi; la parte area gioco su aree agricole.» Ha quindi specificato che «la struttura dedicata all’attività sportiva, negli ultimi anni, è stata oggetto di diversi interventi, anche con fondi FESR, in particolare sulla parte impiantistica e di illuminazione esterna. Gli ultimi interventi del 2021, hanno riguardato l’efficientamento energetico sugli impianti termici, elettrici, fotovoltaici e sulle varie dotazioni della cucina per un importo di circa 300mila euro di investimento. L'unico intervento urgente rimasto da effettuare sulla struttura - oltre ad altri interventi di modesta entità - riguarda la sistemazione della tubazione di scarico delle acque nere. È in programma un intervento provvisorio immediato, da mettere in opera nel periodo di chiusura della parte commerciale dello stabile, ma che per una risoluzione definitiva necessiterà di una progettazione e di un conseguente intervento definitivo da realizzarsi nel prossimo esercizio finanziario. Ciò non comporta una limitazione complessiva dell’utilizzo dell’area. La gestione della parte commerciale della struttura, che risulta uscire da un lungo contenzioso fra la FENT e il gestore esterno, ha comportato la chiusura dell’attività nel giugno scorso. Conclusa questa parentesi, gli spazi a uso commerciale andranno riassegnati da parte della FENT ad altro gestore al fine di restituire alla struttura nel suo complesso e agli utenti questo importante servizio. Sulla base di contatti informali, risulta che il bando per la manifestazione di interesse dovrebbe essere presentato nei prossimi giorni. Il Governo regionale, assolutamente sensibile agli sport popolari, sta poi lavorando anche sull’opportunità di un’implementazione delle risorse da destinare per la gestione della loro attività, ivi compresa il Palafent.»
«Noi riteniamo che, in questo momento, oltre a rendere fruibile il servizio commerciale (bar e ristorante) nel più breve tempo possibile sarebbe il caso di attivare una progettualità complessiva per riqualificare e valorizzare l'area - ha replicato il Capogruppo Marquis -, intervenendo con delle priorità e con una visione complessiva: su quest'area c’è una grande affluenza di sportivi e oggi servono importanti interventi in relazione agli impianti della rete idrica e di scarico, sull’irrigazione, di manutenzione del fabbricato ma anche di videosorveglianza per presidiare l’area che ha avuto un utilizzo crescente anche alla luce della realizzazione della pista ciclabile. Siamo a conoscenza che la FENT ha sollecitato nel tempo l’esigenza di intervenire con interventi di manutenzione straordinaria e riteniamo che, alla luce della vetustà dell’immobile e dei significativi interventi da pianificare, bisognerà rivedere la convenzione con la FENT, che è una federazione di associazioni che non hanno ovviamente delle grosse disponibilità economiche.»
I lavori riprendono domani, giovedì 28 settembre, alle ore 9.
SC
Comunicato n° 462 del 28 settembre 2023
Interpellanza sulla nomina del Presidente della Société Infrastructures Valdôtaines
La questione della nomina del Presidente della Société Infrastructures Valdôtaines è stata nuovamente affrontata con un'interpellanza illustrata dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 28 settembre 2023.
«Al momento della nomina (25 maggio 2023), l'attuale Presidente della SIV risultava essere Project manager e Direttore dei lavori del primo lotto della nuova struttura universitaria, incarico ad oggi non concluso in quanto non è ancora stato certificato il collaudo definitivo delle opere - ha spiegato la Consigliera Chiara Minelli -. Secondo il Codice degli appalti, infatti, questo ruolo rimane tale fino al termine delle operazioni di collaudo e si esaurisce unicamente con la redazione della Relazione sul conto finale che deve citare l'avvenuto collaudo. Inoltre la nomina di un collaudatore non determina in alcun modo la cessazione del ruolo in quanto, qualora emergessero anomalie o problematiche sull'opera o sulla relativa contabilità, la conduzione del cantiere da parte del Direttore dei lavori potrebbe essere motivo di contestazione al pari di quella dell'impresa. Chiediamo il motivo per cui il Governo, in risposta ad una nostra precedente iniziativa consiliare, abbia affermato, in contrasto con la realtà dei fatti, che il Presidente di SIV avesse provveduto a rimuovere le cause di incompatibilità entro i termini di legge; se si intenda avviare la procedura di sospensione o revoca della nomina di Presidente, o se si considera nulla e non valida questa designazione, non essendo stata rimossa una evidente e notevole causa di incompatibilità.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha ricordato che «nella seduta del Consiglio regionale del 28 luglio 2023, è stato riferito che Finaosta aveva “evidenziato alla Regione un potenziale profilo di incompatibilità relativo al nuovo Presidente” in quanto “[…] lo stesso è attualmente titolare di incarichi professionali con SIV: in caso di designazione alla carica di Presidente del Consiglio di amministrazione, si ritiene sussistente rispetto a detti incarichi la causa di incompatibilità di cui all’art. 9, comma 2, decreto legislativo 39/13”. Quindi, secondo l’istruttoria compiuta da Finaosta, emergeva un potenziale profilo di incompatibilità con riferimento all’incarico di Project manager mentre l’incarico di Direttore dei lavori del primo lotto del nuovo polo universitario non è stato comunicato da Finaosta tra quelli rilevanti ai fini della configurazione della causa di incompatibilità evidenziata e, non avrebbe potuto accadere diversamente in quanto, dal curriculum vitae, sulla cui base Finaosta compie i controlli di competenza, emergeva a chiare lettere come si trattasse di un incarico già esaurito, come peraltro confermato dal responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza di SIV. L’incarico rilevante ai fini della configurabilità della causa di incompatibilità risultava dunque quello di Project manager, per cui l’attuale Presidente del Consiglio di amministrazione, così come comunicato, ha reso le proprie formali dimissioni dall'incarico, in data 7 giugno 2023, dunque, entro 15 giorni dall’insorgenza della causa di incompatibilità. I controlli sul venir meno della causa emergente, dunque, sono stati compiuti regolarmente, avendo SIV ricevuto entro i termini previsti per legge le dimissioni dall’incarico incompatibile.»
Sull'attività di direzione dei lavori, Testolin ha precisato che «l’interessato, con nota del 23 settembre 2023, ha comunicato che il contratto di Direzione lavori e coordinamento della sicurezza relativamente al primo lotto del polo universitario è stato affidato ad un Raggruppamento temporaneo d’imprese composto da due società e che l’interessato è Presidente del Consiglio di amministrazione di una delle due, mentre perché esista una causa di incompatibilità l’attività professionale deve essere svolta “in proprio” da parte del soggetto incaricato. Oltre a ciò, l’interessato ha ulteriormente ribadito che tale incarico di Direzione dei lavori deve essere considerato esaurito, in quanto la redazione e la consegna dello stato finale dei lavori e di tutte le relazioni correlate previste si è verificata fra dicembre 2022 e gennaio 2023, in epoca ampiamente anteriore alla nomina quale Presidente del CdA di SIV. In questa nota l’interessato ha ribadito l’insussistenza a proprio carico di qualsivoglia causa di incompatibilità prevista dal decreto legislativo 39/2013.»
La Consigliera Minelli ha definito «sorprendente la disinvoltura con cui si cercano di aggirare le norme di legge e i principi della buona amministrazione, a dimostrazione dell'arroganza nel modo di agire di questo Governo. Prima sostituite un Presidente, che aveva operato con correttezza, senza dare alcuna motivazione né al diretto interessato, né ai Consiglieri e poi nominate una persona che si trova in una situazione di evidente incompatibilità. Mi si dice che Finaosta si è basata sul curriculum - che non riportava determinate informazioni - per fare le valutazioni di incompatibilità ma, a suo tempo, io stessa avevo già segnalato in questa sede che la persona era Direttore dei lavori - cosa nota pubblicamente - e, forse, sarebbe stato opportuno fare una verifica. L'incarico di direzione lavori, contrariamente a quanto riportato, non è concluso fino a quando non viene fatto il collaudo su tutta l'opera e il referente è e rimane il Direttore dei lavori nominato che, in questo caso, è anche il Presidente di SIV. La designazione, di fatto, non ha efficacia, non è valida e potrebbero essere nulli tutti gli atti fatti dal Presidente di SIV fino ad oggi. Avete fatto un bel pasticcio che avete cercato di coprire con affermazioni non corrispondenti alla realtà. Il risultato è che oggi SIV non ha un Presidente regolarmente nominato e si rischia ora che la situazione comporti ulteriori ritardi rispetto alla consegna del primo lotto del polo. Non siamo assolutamente soddisfatti delle risposte ricevute, la situazione è grave e a questo punto ci rivolgeremo a coloro che devono intervenire in caso di violazione delle leggi.»
LT
Comunicato n° 463 del 28 settembre 2023
Interpellanza su Istituto storico e promozione eventi in contrasto con i valori costituzionali
Con un'interpellanza presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 28 settembre 2023 sono state affrontate le questioni della cittadinanza onoraria a Mussolini in Comuni valdostani, il distacco di un insegnante presso l'Istituto storico della Resistenza e la promozione di eventi in contrasto con i valori costituzionali.
«Per quanto riguarda l'Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d'Aosta - ha detto la Capogruppo Erika Guichardaz -, abbiamo rilevato il taglio effettuato dall'Assessore al sistema educativo Guichardaz della figura del Direttore, sul quale il Presidente Testolin ha cercato di mettere una toppa distaccando la stessa insegnante presso la Presidenza della Regione, ma solo per la gestione del seguito amministrativo della legge regionale per le celebrazioni dell'80° anniversario della Liberazione e Autonomia della Valle d'Aosta. Ci chiediamo se rispetto al distacco per la direzione dell'Istituto si intenda rivederne le modalità al fine di riconoscere la sua autonomia culturale e con quali tempistiche.»
«In occasione del dibattito sulla legge per le celebrazioni dell'80° - ha proseguito la Capogruppo di PCP -, avevamo presentato un ordine del giorno - non discusso - con cui chiedevamo un impegno di sensibilizzazione per la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini da parte di alcuni Comuni valdostani: oggi vogliamo quindi sapere in quali Comuni non sia stata ancora revocata tale cittadinanza e se il tema sia stato posto all'attenzione del comitato per le celebrazioni dell'80°. Infine, evidenziamo che la nostra regione è apparsa su molte testate nazionali per aver ospitato, durante l'estate, il "campo di addestramento alla Difesa con Ardimento" a Pré-Saint-Didier e un incontro, pubblicizzato anche sul portale regionale "love.vda.it", per discutere della "relazione tra filosofia e alpinismo" a partire dal pensiero di Julius Evola, definito uno dei maggiori pensatori del Novecento italiano, che ha sollevato anche l'indignazione dell'Assessore Caveri. Chiediamo quindi quale sia la posizione rispetto a queste iniziative e se sia intenzione della Giunta avviare una riflessione sulla concessione dell'utilizzo di sedi istituzionali o sulla promozione di eventi in contrasto con i valori della Costituzione.»
In merito all'Istituto storico della Resistenza, il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha sostenuto che «la sua autonomia culturale, scientifica e gestionale non è mai stata in discussione. Il dialogo con l’Istituto è continuo e l’80° anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell’Autonomia rafforzerà ancora il ruolo dell’Istituto in Valle d’Aosta grazie agli eventi e alle manifestazioni che saranno organizzati in questo ambito, con particolare attenzione agli aspetti della didattica e del rapporto con le istituzioni scolastiche valdostane. Il tema dei distacchi di personale docente presso l’Istituto farà sicuramente parte di questo dialogo al fine di individuare, di concerto con l’Assessore ai beni culturali e al sistema educativo, le migliori soluzioni possibili.»
Sulla revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, il Presidente ha specificato che «su iniziativa del Presidente del Consiglio la tematica è stata trattata nel corso della riunione del comitato dell'ottantesimo dello scorso 29 agosto e i Comuni sono stati sentiti e sensibilizzati.»
Riguardo alle iniziative richiamate, il Presidente Testolin ha ricordato ciò che disse «Vittorio Foa, partigiano, politico e uno dei padri fondatori della Repubblica italiana al senatore missino Giorgio Pisanò in un dibattito televisivo “Se aveste vinto voi, io sarei ancora in prigione. Siccome abbiamo vinto noi, tu sei senatore”. In queste parole sta tutta la differenza tra democrazie e dittatura che fa sì che chiunque, ovviamente nel rispetto delle leggi della Repubblica, possa esprimere la propria opinione, costituire associazioni e fondazioni e organizzare iniziative pubbliche. Dare notizia di questi eventi non significa poi condividerli o promuoverli. L’Amministrazione regionale non può ovviamente che decidere per le sedi istituzionali di sua proprietà (Sala Maria Ida Viglino, Biblioteca) per le quali sono state adottate da tempo regolamentazioni per l’utilizzo, escludendo non solo le manifestazioni con finalità politiche, ma espressamente le iniziative che veicolino messaggi di intolleranza razziale, religiosa, politica e istituzionale. Non possiamo ovviamente decidere per altri né dare indicazioni di qualunque genere ad altre istituzioni.»
La Capogruppo Guichardaz si è detta «molto delusa dalla risposta. Se da una parte fa piacere che sia stata portata all'attenzione del Comitato la questione della revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini, non comprendiamo le motivazioni per cui non si vogliano dire i nomi dei due Comuni che ad oggi continuano ad averla (peraltro citati nella discussione di luglio e verificati). Consideriamo un atto riprovevole togliere la figura del Direttore dell'Istituto storico della Resistenza. In merito alle iniziative organizzate nell'estate, permettere a tutti di potersi esprimere, non significa condividere e pubblicizzare sul sito internet della Regione eventi di questo tipo, non legati ad approfondimenti. Invitiamo il Governo a sfogliare il sito di rigenerazione Evola per capire di cosa si tratta.»
SC
Comunicato n° 464 del 28 settembre 2023
Interpellanza sull'Istituto musicale pareggiato della Valle d'Aosta
Nella seduta consiliare del 28 settembre 2023, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto chiarimenti su alcuni atti emanati dall'Istituto musicale pareggiato.
«Con una delibera del Consiglio di amministrazione del 20 luglio scorso, veniva determinata la facoltà assunzionale dell'Istituto musicale pareggiato per l'anno accademico 2023-2024, individuando il fabbisogno in cinque cattedre per la copertura a tempo indeterminato di altrettanti posti per il profilo di docente di prima fascia - ha evidenziato il Consigliere Paolo Sammaritani -. Il giorno successivo, il Consiglio accademico individuava i settori artistico disciplinari per la copertura dei cinque posti tramite procedura concorsuale pubblica per titoli ed esami. Interpelliamo il Governo per conoscere il numero, negli ultimi dieci anni scolastici, degli allievi iscritti per ciascuna cattedra e il numero di diplomi assegnati ogni anno nei singoli corsi di diploma attivati; capire se il Governo abbia preso in esame le motivazioni della delibera del Consiglio accademico e se, per quanto di sua competenza, le ritenga condivisibili: in caso di risposta negativa, se si intenda fornire all'Istituto musicale indicazioni per effettuare una revisione dell'individuazione dei settori artistico-disciplinari contenuta nella delibera.»
L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha riferito che «rispetto alle 5 cattedre che il Conservatorio intende mettere a concorso, la disciplina delle procedure concorsuali è contenuta in un decreto del Ministero dell'università del 2023 del quale si fa esplicitamente riferimento alla sua applicabilità all’Istituto musicale valdostano. In particolare, il decreto attribuisce al Consiglio accademico la competenza a individuare quali cattedre coprire, una volta definita la capacità assunzionale. Il Conservatorio, nell’ambito della propria autonomia didattica e organizzativa, attraverso il Consiglio accademico, ha individuato a luglio scorso i settori artistico disciplinari per la copertura a tempo indeterminato di 5 posti per il profilo di docente di prima fascia, sulla base delle seguenti motivazioni: verifica delle cattedre vacanti; andamento del numero delle iscrizioni degli studenti; considerazione delle cattedre ricoperte da più tempo con incarichi a tempo determinato; peculiarità di alcune scuole strumentali, proprie della Valle d’Aosta, come quella di "Fisarmonica"; carattere fondamentale di scuole strumentali come quelle di "Pianoforte" e "Strumenti a percussione" per l’impianto strutturale di un’istituzione di alta formazione; inderogabilità nella stabilizzazione della cattedra di "Teoria dell’armonia e analisi", in quanto settore disciplinare trasversale a tutti i piani di studio dei corsi di diploma accademico di primo e secondo livello.»
«Non ritengo - ha concluso l'Assessore -, stante questo iter, di poter entrare nel merito delle motivazioni, deliberate da organi sovrani e né di dover influire nel percorso di revisione dei settori artistico-disciplinari così come individuati dal Consiglio accademico del Conservatorio, anche in considerazione del fatto che risultano essere state rispettate tutte le norme in materia. Le posso dire che vi sono comunque delle franche interlocuzioni con i vertici del Conservatorio per approfondire ulteriormente le motivazioni che hanno determinato le richieste assunzionali.»
Il Consigliere Sammaritani ha replicato: «Questo è un tema molto delicato: stabilire una cattedra a tempo indeterminato costa, quindi non si tratta di una scelta banale. Se è giusto stabilizzare, occorre tuttavia valutare accuratamente se farlo o meno. La delibera del Consiglio accademico non è perfettamente motivata: il presupposto fondamentale - che è quello del numero degli allievi - non c'è, anche se l'Assessore l'ha citato. Conoscere i numeri è fondamentale: quando saranno a nostra disposizione potremo valutare meglio la situazione. È importante che l'Assessore vigili attentamente, pur senza interferire.»
SC
Comunicato n° 465 del 28 settembre 2023
Interpellanza sul bonus docenti
La questione dell'erogazione del bonus per la formazione ai docenti assunti a tempo determinato è stata nuovamente affrontata in aula con in un'interpellanza del gruppo Misto illustrata nella seduta consiliare del 28 settembre 2023.
Il Consigliere Claudio Restano ha rilevato che «l'articolo 55 della legge regionale n. 12/2023 che disciplina il riconoscimento del bonus, crea una irragionevole disparità di trattamento tra chi ha fatto ricorso contro l'Amministrazione scolastica regionale per vedersi riconoscere il bonus e chi no, creando una futura pregiudiziale per tutti i docenti precari. Infatti, l'articolo subordina la concessione del beneficio alla rinuncia di proseguire per le vie legali. Chiediamo quindi quale sia l'interpretazione ad oggi adottata; se sia stato preventivamente inviato il testo ai sindacati della scuola e quali sono state le loro considerazioni; se si sia consapevoli che, difficilmente, chi ha già avviato un ricorso aderirà alla proposta; se è intenzione dell'Assessore proporre una modifica dell'articolo in questione.»
L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha riferito che «l'interpretazione della norma include nell’erogazione i docenti assunti a tempo determinato con contratto annuale fino al 30 giugno o fino al 31 agosto. Sono in fase di verifica i periodi di aspettativa non retribuita fruiti da queste categorie, in quanto, in analogia a quanto avviene per il personale con contratto a tempo indeterminato, il docente collocato in aspettativa non retribuito non ha diritto al bonus, fatta eccezione per chi ha svolto almeno 180 giorni di servizio effettivo. Le organizzazioni sindacali scolastiche sono state informate del contenuto dell’articolo durante l'incontro del 9 giugno scorso a cui ho partecipato insieme alla Sovraintendente agli studi e al Dirigente della Struttura personale scolastico e il verbale è stato sottoscritto da tutti i sindacati della scuola. In occasione di questo incontro, le organizzazioni sindacali avevano chiesto di valutare la possibilità di inserire nella legge anche i docenti che, sommando le giornate lavorate, arrivassero a 180 giorni. La valutazione effettuata dall’Amministrazione regionale si è basata sulla continuità del servizio resa da un docente supplente con contratto annuale al 30 giugno e al 31 agosto. I sindacati erano quindi a conoscenza del contenuto dell'articolo 55 che è stato redatto alla luce delle sentenze in favore dei ricorrenti, ovvero a tutti i docenti assunti a tempo determinato con contratto annuale, anche al fine di evitare o quanto meno deflazionare un contenzioso che ha assunto il carattere della serialità, con gli oneri che ne derivano.»
«L’indennizzo che sarà corrisposto è una tantum, non rendicontabile, proprio perché finalizzato a chiudere i contenziosi in essere. Sempre il 9 giugno - ha proseguito Guichardaz - i sindacati sono stati anche informati che, parallelamente all’azione intrapresa per sanare gli anni pregressi, l’Amministrazione sta lavorando a un disegno di legge per intervenire sulla legge regionale 18/2016, per estendere il bonus di 500 euro anche ai docenti assunti con contratto a tempo determinato a partire dall’anno scolastico 2023-2024. Anche a livello nazionale, con il decreto Salva-infrazioni è stata estesa, per l’anno scolastico 2023-2024, la platea di beneficiari della Carta docente ai docenti a tempo determinato, ma solo a quelli con contratto di supplenza annuale al 31 agosto. Ad oggi i ricorrenti non hanno aderito alla proposta. Tuttavia, alcuni di loro hanno contattato per le vie brevi gli uffici per chiedere informazioni e, allo stato attuale, non si ravvisa la necessità di modificare l’articolo 55. La Regione ha adottato una soluzione a beneficio di docenti precari che si può definire unica in Italia perché salda il dovuto del passato e apre a una corresponsione per il futuro: una misura equa che riconosce ai precari assunti con contratto annuale, lo stesso valore e la stessa dignità di tutti gli altri insegnanti, valorizzando economicamente la loro attività di formazione, fondamentale per il mantenimento di un alto livello professionale.»
Il Consigliere Restano ha replicato: «Apprendiamo ora della volontà del Governo di realizzare una nuova legge in materia e sarebbe stato opportuno portare a conoscenza la cittadinanza e i Consiglieri di questa decisione. L'articolo 55, così come formulato oggi, subordina il riconoscimento del bonus alla rinuncia all'azione legale. Sappiamo che le cause già concluse hanno dato sempre ragione ai ricorrenti, riconoscendo loro anche il diritto al pagamento delle spese legali che si aggirano intorno ai 2mila euro. Difficilmente una persona vorrà rinunciare a percepire questa somma a fronte della corresponsione dei 500 euro di bonus. Questo, inoltre crea un trattamento disparitario rispetto a chi, invece ha già concluso l'iter giudiziario. La richiesta alla rinuncia ad eventuali impugnazioni future, mi sembra poi una pretesa impossibile. Resto in attesa del disegno di legge annunciato, che spero correggerà le anomalie.»
I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.
LT
Comunicato n° 466 del 28 settembre 2023
Interpellanza sul transito verso le località turistiche
Con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 28 settembre 2023 è stata affrontata la tematica delle chiusure stradali di accesso alle località turistiche.
«Le chiusure totali o parziali di strade verso alcune località turistiche del nostro territorio di questo periodo hanno causato una serie di problematiche significative - ha affermato la Consigliera Raffaella Foudraz -. Gli enti locali hanno un certo margine di manovra nell'emissione di provvedimenti limitativi della circolazione ma, proprio perché riguardanti solo una porzione di territorio, dovrebbero essere oggetto di una supervisione regionale. Vorremmo sapere se il Governo abbia intrapreso, e con quali esisti, colloqui con gli enti locali interessati dai vari provvedimenti di limitazione al transito; quale sia la visione strategica su questa problematica, anche in considerazione dei notevoli esborsi in termini economici della Regione per la promozione turistica del nostro territorio; se siano state riscontrate criticità in merito a queste scelte e come l'Amministrazione possa intervenire, pur riconoscendo piena autonomia agli enti locali.»
«Il confronto con gli enti locali è continuo e costruttivo e non sono molte le situazioni di limitazioni di tratti di viabilità - ha affermato l'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet -. I Sindaci sono, assieme al sottoscritto e ai colleghi che si occupano di trasporti e di turismo, continuamente alla ricerca di soluzioni logistiche ottimali. L’Amministrazione regionale ha realizzato e continua a realizzare, sia con interventi di manutenzione ordinaria, che di nuova realizzazione, importanti interventi a protezione della rete viaria, non solo di propria competenza, ma anche di interesse statale o comunale. Lo stesso avviene per le strutture come ponti e viadotti, su cui si è concentrata l’attenzione negli ultimi anni. Anche nei lavori di manutenzione ordinaria dove si possono creare criticità, il confronto con gli enti locali è sempre diretto, o con il Celva, o attraverso il coordinamento della Struttura viabilità e opere stradali con i responsabili di zona e i cantonieri e capo cantonieri, vero raccordo tra Amministrazioni ed enti locali.»
«L’accesso alla nostra regione, anche in termini di collegamenti autostradali e ferroviari è una criticità a cui si aggiungeranno la prossima chiusura del traforo del Monte Bianco e gli importanti lavori sulla tratta ferroviaria - ha proseguito Sapinet -. Sappiamo anche che, difficilmente, a breve, in zone montane (non solo la nostra) non ci saranno vere alternative al trasporto in auto. La conformazione delle nostre vallate, rende particolarmente arduo pensare a soluzioni risolutive, ma abbiamo saputo mantenere accessibili le vallate grazie a una serie di importanti interventi sulla rete viaria principale e secondaria, anche in collaborazione con ANAS. Abbiamo elevati numeri di visitatori che il territorio cerca di assorbire ma, soprattutto, si lavora al fine di consentire a tutti di fruire della tranquillità che caratterizza la montagna. La limitazione degli accessi mediante mezzi propri, a favore di mezzi collettivi di trasporto consente di contemperare le due esigenze: fruizione e capacità di accesso. La via da preferire rimane la concertazione e il dialogo con tutti, sapendo che la montagna dovrebbe divenire sempre più attrattiva per via di condizioni climatiche migliori. Quindi il tema è di grande attualità anche per i risvolti ambientali che comporta. Siamo al lavoro per rendere ancora più fruibili le nostre località. Al termine della stagione estiva, il bilancio è positivo: rileviamo una buona gestione della viabilità e dei cantieri che in diverse zone della nostra regione possono operare solo nella stagione favorevole.»
«La Costituzione italiana definisce il concetto di proprietà privata sottolineando che deve "essere resa accessibile a tutti" - ha replicato la Consigliera Foudraz -. Tuttavia, in alcune zone del nostro territorio, come la Val Ferret e la Val Vény, non mi pare che si stia andando nella direzione costituzionalmente auspicata. In queste zone vengono imposti ai proprietari delle abitazioni dei pagamenti per accedere alla loro casa e vigono limitazioni di accesso alle proprietà, nonostante ci sia spazio a sufficienza per accogliere più automezzi. In sostanza, chi è proprietario di un'abitazione non può disporre del proprio spazio e non può invitare nemmeno giornalmente a casa propria più di un certo numero di persone vista la limitazione legata al numero di veicoli che possono accedere alla proprietà privata. Questo sistema influisce fortemente anche sulla libertà imprenditoriale di numerose attività che si trovano costrette a chiudere dopo aver fatto innumerevoli investimenti. I turisti, per poter passeggiare in alcune vallate, devono lasciare la propria macchina in costosi parcheggi e ammassarsi nelle navette che certo non invogliano all'acquisto di oggetti ingombranti o pesanti da riportare a valle. Le persone anziane, quelle con disabilità e le famiglie con bambini patiscono ancora maggiori disagi per poter fruire delle bellezze della montagna, a dispetto dei tanti soldi spesi per la promozione turistica del nostro territorio e della visione green che riempie la bocca di tanti ma poi consente la cementificazione di zone incontaminate per realizzare dei parcheggi. Il tutto senza nemmeno ascoltare le varie soluzioni proposte dalla popolazione locale, con buona pace del rispetto del principio dell'autonomia degli enti locali.»
LT
Comunicato n° 467 del 28 settembre 2023
Interpellanza sul recupero della Strada romana delle Gallie
Il recupero della Strada romana delle Gallie è stato al centro del dibattito d'Aula con un'interpellanza a firma congiunta del gruppo Rassemblement Valdôtain e Lega Vallée d'Aoste presentata nella seduta consiliare del 28 settembre 2023.
«Da recenti fonti stampa apprendiamo che dopo anni di stop potrebbe essere ripristinato il transito pedonale su questa strada, inserendo il progetto della Regione nel programma FESR 2021-2027 - ha riportato il Consigliere Dennis Brunod (RV) -. La riapertura del tratto tra Bard e Donnas a percorrenza ciclo-pedonale produrrebbe importanti ricadute economiche e numerosi benefici dal punto di vista turistico contribuendo a valorizzare anche gli itinerari Via delle Gallie, Via Francigena, Cammino Balteo e Chemin des Vignobles. Chiediamo se ci siano stati degli sviluppi sul lavoro di laser-scanner effettuato dal Politecnico di Torino con una ditta specializzata; come si intenda procedere e con quali tempistiche.»
Il Consigliere Christian Ganis (Lega VdA) ha aggiunto: «La Strada delle Gallie è una delle più preziose testimonianze dell'epoca romana, ma purtroppo a causa di diversi crolli, nel 2006 il tratto è stato chiuso al traffico. A nostro avviso 17 anni di attesa sono tanti: ci auguriamo che si arrivi presto ad una sua definizione, pur nella consapevolezza delle difficoltà dell'intervento.»
L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha ribadito che «l'obiettivo e le idee su come procedere per valorizzare quel tracciato sono chiare, ma i fenomeni da affrontare sono complessi e quindi anche le previsioni sulla loro efficacia possono essere variabili. Si tratta infatti di un tratto che interseca ambiti territoriali soggetti ad un costante rischio di frane in roccia. Il 19 luglio 2021 il Politecnico di Torino è stato incaricato per la predisposizione dei documenti preliminari alla progettazione di interventi di mitigazione del rischio da crolli di roccia: gli approfondimenti effettuati, sia attraverso nuovi rilievi di dettaglio sia attraverso modellazioni di caduta dei blocchi, confermano e anzi aggravano le condizioni di pericolosità del versante, dove sono evidenti aree instabili anche di diverse centinaia di metri cubi, rispetto alle aree sottostanti e in particolare rispetto alla Strada delle Gallie. Quanto rilevato è anche giustificato dai recenti crolli dell’autunno-inverno che dimostrano di una parete particolarmente attiva e di una strada altamente esposta ai crolli. Al fine di verificare se sia possibile conciliare gli interessi di fruizione del bene con la sicurezza dei visitatori, i tecnici regionali, sulla base dello studio del Politecnico, hanno quindi intrapreso una serie di attività finalizzate alla valutazione del rischio e delle possibili opere di mitigazione che sono state inserite nell’ambito del progetto approvato a fine agosto 2023 a valere sul Programma regionale Valle d’Aosta FESR 2021-2027, per un importo complessivo di euro 2,5 milioni di euro. Con questo progetto sui fondi europei, si concorderanno nei prossimi mesi con i Comuni interessati gli interventi ipotizzati e le loro modalità di realizzazione e si valuterà insieme a loro il livello di fruizione possibile delle aree.»
«Fa piacere che tutti condividano l'obiettivo e dalle parole dell'Assessore sembra che stiamo imboccando la strada giusta - ha replicato il Consigliere Brunod -. Siamo consapevoli che il rischio sia molto alto e che il rischio zero non si raggiungerà mai, tuttavia ribadiamo l'importanza di tornare a valorizzare questo patrimonio storico e culturale, anche attraverso percorsi alternativi. Ne beneficerebbero non soltanto i due comuni interessati, ma tutta la Valle d'Aosta.»
SC
Comunicato n° 468 del 28 settembre 2023
Interpellanza sull'adeguamento delle tariffe del Servizio idrico integrato
Il metodo tariffario per il Servizio idrico integrato è stato oggetto di dibattito in Aula, con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 28 settembre 2023.
«Con la sentenza del TAR del Lazio del 27 luglio scorso, che dà ragione al Ministero per le infrastrutture, il BIM ha definitivamente perso la possibilità di accedere a 20 milioni di euro di fondi del PNRR per i quali aveva concorso con un progetto di digitalizzazione delle reti idriche - ha affermato il Vicecapogruppo Erik Lavy -. Il BIM era stato escluso dalla graduatoria delle domande redatta dal Ministero a causa del suo mancato adeguamento del metodo tariffario alle direttive nazionali dell'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) e la sentenza del TAR ha confermato la bontà della decisione ministeriale. Chiediamo quindi chi abbia partecipato per conto della Regione autonoma Valle d'Aosta alla Conferenza Unificata in cui si è parlato di questo bando PNRR e quali siano state le richieste o i chiarimenti presentati in questa sede; quali siano le intenzioni riguardo alla predisposizione di un metodo tariffario per il Servizio idrico integrato; come si compenserà la mancata entrata dei 20 milioni di euro e come potevano essere spesi gli eventuali 20 milioni di euro liberati dal finanziamento legato al bando.»
«La riorganizzazione del Servizio idrico integrato è stata avviata con la legge regionale 37/2021 ed è proseguita con la l.r. 7/2022 al fine di conseguire adeguati livelli tariffari e superare le differenziazioni esistenti tra le diverse comunità nella fruizione di questo servizio - ha premesso l'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet -. Questo, anche alla luce del riconoscimento alla Valle d'Aosta da parte della Corte Costituzionale di una "competenza primaria in materia di organizzazione del servizio idrico, comprensiva della sua organizzazione e della sua programmazione, come anche dell’individuazione dei criteri di determinazione delle tariffe, ad esso inerenti, che ne costituiscono il corrispettivo” da esercitarsi, da parte dell’organo regionale “nel rispetto dei principi europei e statali vigenti in materia "in conformità “alle direttrici della metodologia tariffaria statale”.»
Per quanto riguarda la Conferenza Unificata, Sapinet ha riferito che «vi ha preso parte il rappresentante della Struttura competente in materia di rapporti istituzionali della Presidenza della Regione. L’aspetto collegato alla partecipazione alla Conferenza incide relativamente, in quanto l’esclusione deriva da una successiva valutazione effettuata da ARERA, sul perimetro della competenza primaria regionale, oggetto di successivo ricorso.»
«Per quanto riguarda le attività per la predisposizione di un metodo tariffario SII, il BIM, nel suo ruolo di EGA, ha provveduto con deliberazione del mese di luglio 2022 ad affidare un incarico di “consulenza finanziaria e supporto tecnico specialistico per l’elaborazione e l’applicazione del metodo tariffario idrico” al raggruppamento temporaneo Hydrodata SpA – REF Srl. Il contratto è stato sottoscritto il 6 ottobre 2022 e la proposta del metodo tariffario è stata presentata alla Regione a fine maggio 2023. Poiché il metodo presenta delle semplificazioni alla metodologia statale in relazione alle specificità locali, EGA, d’accordo con la Regione, ha richiesto ad ARERA un incontro per avviare un tavolo di confronto, in particolare sulla proposta di metodo tariffario idrico, in modo da addivenire in tempi quanto più celeri alla revisione dell’attuale metodo tariffario. Nella stessa nota è stata anche trasmessa la proposta di metodo tariffario precedentemente inviata alla Regione. Si tratta di un incontro di natura tecnica ma la questione ha ovviamente anche una connotazione politica e abbiamo già avviato un confronto politico. Dai risultati di questo tavolo di confronto, si procederà ad approvare rapidamente la proposta o ad apportare le modifiche necessarie per adeguarlo alla normativa statale.»
Sulla compensazione del mancato introito dei 20 milioni di euro del bando PNRR, l'Assessore Sapinet ha chiarito che «il Piano economico finanziario del BIM discende dal Piano d’ambito del Servizio idrico integrato per la promozione della qualità dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione approvato nel 2022. Il Piano trentennale considera l’insieme delle azioni e le relative coperture economiche. Il mancato accesso ai fondi del bando non richiede pertanto una compensazione in quanto tali interventi erano già previsti e considerati nel Piano economico e finanziario approvato. L’eventuale acceso ai fondi PNRR avrebbe consentito di anticipare, in logica trentennale, alcuni interventi programmati. È utile ricordare anche che gli interventi infrastrutturali “emergenziali” collegati alla recente crisi idrica, proprio per questa loro natura, sono coperti da trasferimenti regionali. Quindi, rispetto alla tariffa permane la sostenibilità del Piano degli investimenti e i maggiori introiti derivanti dall’eventuale finanziamento PNRR, peraltro non scontato, trattandosi di avviso pubblico con una percentuale importante delle risorse destinate prioritariamente alle Regioni del Mezzogiorno, potevano eventualmente aprire a nuovi investimenti non pianificati, ma non determinano uno squilibrio del PEF. La partecipazione al bando è stata nutrita e numerosi soggetti non sono stati ammessi a finanziamento a causa della limitatezza dei fondi a disposizione, della valutazione insufficiente dei contenuti progettuali o per la mancanza dei requisiti richiesti per l’accesso al finanziamento. Non vi era dunque alcuna certezza all’effettivo accesso dei fondi. Oltre all'importante lavoro svolto dal BIM sulla riorganizzazione del SII e il sostegno della Regione anche in termini di risorse, stiamo mettendo in atto una duplice interazione con ARERA: una su un piano tecnico per una precisa definizione dei metodi tariffari, una su un piano più politico per trovare il giusto confronto nel complesso sistema di competenze, ovviamente nel rispetto delle nostre prerogative statutarie.»
«Se la questione delle competenze sulle acque è abbastanza chiara, quella sulla competenza sul metodo tariffario assolutamente no e le sentenze della Corte costituzionale lo dimostrano - ha commentato il Vicecapogruppo Lavy -. Capisco che il bando del PNRR avesse un elevato numero di progetti in graduatoria ma, dal momento che quello del BIM era l'unica candidatura valdostana, sarebbe stato opportuno lavorare al meglio sulla questione dicendo la propria anche durante la Conferenza Unificata che ha trattato la linea di finanziamento del PNRR. La determinazione delle tariffe del Servizio idrico integrato è una questione tecnica e politica allo stesso tempo ed è da ribadire un concetto: avere un sistema tariffario uguale per tutti gli abitanti della Valle, da Bionaz ad Aosta, sarebbe ingiusto oltre che vergognoso. Le tariffe dell'acqua sono uno dei pochi sistemi perequativi per non penalizzare chi abita in montagna, non possiamo fare una tariffa uguale per tutti.»
LT
Comunicato n° 469 del 28 settembre 2023
Interpellanza sull'efficientamento energetico degli immobili di edilizia residenziale pubblica
Con un'interpellanza, illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 28 settembre 2023, è stato nuovamente affrontato il tema dell'efficientamento energetico degli immobili di edilizia residenziale pubblica.
«Secondo le dichiarazioni del dirigente dell'ARER risulterebbe che non saranno rispettate le tempistiche per l'esecuzione del contratto che prevedeva la conclusione dei lavori di efficientamento tra fine agosto e inizio ottobre - ha sottolineato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Questi ritardi, non in linea con le scadenze del Bonus 110%, si ripercuotono negativamente sui condomini interessati. Chiediamo di conoscere il livello di completamento dei lavori e quali saranno le ricadute in termini di costi per la pubblica amministrazione in caso di mancate proroghe dei lavori di efficientamento e come si intenda intervenire. Vogliamo poi sapere se corrisponde al vero la segnalazione che alcuni operai delle ditte impiegate abbiano usufruito di alcuni alloggi ARER non occupati: se questo è avvenuto, a quale titolo, per quale motivo e a fronte di quali impegni? È stato pagato un canone di affitto? Se questi immobili erano utilizzabili, come mai non erano già stati assegnati?»
L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha spiegato che «l'efficientamento energetico riguarda 15 fabbricati e 510 alloggi del Quartiere Cogne per 35 milioni di euro; 22 fabbricati e 319 alloggi facente parte di tutto il patrimonio ARER per 22,5 milioni; 10 fabbricati e 49 alloggi di condomini misti con amministratore esterno per 380mila euro. Per quanto riguarda i 22 fabbricati del patrimonio ARER, per 11 dei 14 comparti individuati per la realizzazione dei lavori, sono al momento rispettati gli avanzamenti attesi e previsti per la completa cessione del 110%. Per i condomini misti, con amministratore esterno, tutti gli interventi sono in linea con i tempi previsti. Per quanto riguarda il Quartiere Cogne, il livello di completamento dei lavori varia in base ai comparti, che vanno dal 60% per il Giacchetti E2 ad una media del 20% per i comparti C1-H1 e comparto Filippini F5-F6-F7-F8 e più basse invece le percentuali per gli altri 4 comparti.»
«Con specifico riferimento al Quartiere Cogne - ha proseguito l'Assessore -, al netto di eventuali proroghe che potranno intervenire per gli ex IACP da qui alla fine dell’anno, potrà essere portato in cessione al 110% unicamente il comparto Giacchetti E2-E4, che ha raggiunto la quota del 60% entro il 30 giugno 2023. Tutti gli altri comparti, poiché sono comprensivi di almeno una proprietà diversa dall’ARER, potranno essere assimilati alla normativa sui condomini, e quindi potrà essere portato in cessione al 90% tutto quanto eseguito entro il 2023 e al 70% tutto quanto eseguito nel 2024, con l’unica eccezione del comparto Stura F1-F2-F3-F4, che non ha proprietà di terzi e non può dunque beneficiare della normativa relativa ai condomini. Tutte le quote che non potranno essere oggetto di cessione diventeranno un costo per l’Amministrazione appaltante, senza che tuttavia tale costo pregiudichi l’indubbio valore sociale oltre che economico del complesso di interventi messi in atto sul maggior numero possibile di fabbricati ARER, sia per tutte le Amministrazioni coinvolte, sia per gli utenti finali, e cioè gli assegnatari di alloggi di ERP. La Regione si è mossa fin da subito anche coinvolgendo i parlamentari per evidenziare la particolarità di questi interventi che interessano edifici di edilizia residenziale pubblica assegnati agli ex IACP. I funzionari e i tecnici di ARER tengono alta l’attenzione sui cantieri interessati e con la scadenza del 31 dicembre faremo il punto su questi importanti interventi, che hanno permesso un’importante riqualificazione del patrimonio e che accompagneremo al termine con l’attenzione che da sempre questa Amministrazione ha per l’edilizia residenziale pubblica.»
In merito all'utilizzo degli alloggi, l'Assessore Sapinet ha affermato che «ARER ha messo temporaneamente a disposizione delle imprese aggiudicatarie alloggi sfitti non assegnabili su cui non erano previsti nel brevissimo periodo interventi di manutenzione, per l'utilizzo ad ufficio direzione lavori e per la conservazione di tutti i documenti amministrativi. Per un’unica impresa, preso atto della difficoltà della stessa impresa a trovare soluzioni alloggiative per gli operai, considerata l’estrema urgenza di dare avvio ai lavori, sono stati temporaneamente concessi alcuni alloggi ubicati in uno dei quattro fabbricati denominati ‘V lotto’, che ARER ha recentemente completamente svuotato in vista dei lavori di completa ristrutturazione che prenderanno avvio nei primi mesi del 2024. Questo non ha comportato oneri a carico dell’Azienda e ha consentito di limitare l’occupazione delle aree cortilizie.»
Il Capogruppo Manfrin, nella replica, ha dichiarato: «L'Assessore ci dice con la massima tranquillità che tutto quello che non sarà portato in cessione del credito sarà un costo per la stazione appaltante. Io mi chiedo: ce li avete i soldi? Li avete già stanziati? Stiamo parlando di un intervento di 17,5 milioni di euro. Io mi auguro che l'Assessore si sia reso conto delle difficoltà cui andrà incontro. Riguardo agli alloggi sfitti, c'è stato un altro gigantesco problema: l'ARER ha concesso degli alloggi che non si possono usare e ad uso gratuito all'impresa che ha vinto una gara per far dormire gli operai. Siamo sicuri che sia tutto in regola? Questo 110% è un disastro: lo avete fatto male, lo avete eseguito peggio, lo state controllando ancora peggio. Mi pare che ci sia un gigante che arriverà sui conti dell'ARER con queste mancate cessioni del credito, così come c'è una serie di cose che non funzionano: vedo parecchi problemi in arrivo per l'Assessore.»
SC
Comunicato n° 470 del 28 settembre 2023
Interpellanza sulla programmazione di interventi per la sicurezza delle strade statali
Nella seduta consiliare del 28 settembre 2023, il gruppo Forza Italia ha chiesto di fare il punto delle interlocuzioni con ANAS per la programmazione di interventi per la sicurezza delle strade statali in Valle d'Aosta.
«Nel periodo estivo - ha osservato il Consigliere Mauro Baccega - si sono verificati numerosi incidenti sulla strada statale 26 interessata da un notevole incremento di traffico. Tra gli impegni assunti dalla Regione negli accordi di programma, spiccano la mancata realizzazione della rotonda di Nus all'uscita dell'autostrada e la rotonda dell'aeroporto, zona interessata dal traffico dei mezzi della Protezione civile e dall'apertura di un nuovo supermercato. Ci chiediamo quindi se queste due rotonde potranno essere realizzate e con che tempistiche e se l'avvio del cantiere della variante di Etroubles/Saint-Oyen - annunciato come imminente - sia stato effettuato. Evidenziamo ancora una volta l'assoluta necessità di accelerare le opere programmate, anche per dare le giuste risposte anche in termini di sicurezza.»
L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha evidenziato che «i proficui confronti instaurati con ANAS in questi anni sono sempre centrati sulle questioni di sicurezza e hanno consentito di avviare importanti interventi sulle strade statali n. 26, n. 26dir e n. 27. Gli incontri sono periodici anche per individuare congiuntamente la più corretta calendarizzazione delle opere in funzione delle problematiche di viabilità che interessano l'intera rete dei trasporti in regione. Inoltre, l'Assessorato monitora costantemente lo stato di avanzamento dei lavori. Ho personalmente incontrato, lo scorso 20 settembre, i referenti di ANAS Piemonte e Valle d'Aosta: è stata l’occasione per fare il punto sulle principali criticità e per verificare lo stato di attuazione del Piano rotonde e dei principali interventi, in capo alla Società, ancora da realizzare.»
Riguardo alla rotonda dell'aeroporto, l'Assessore ha riferito che «per ANAS potrebbe essere potenzialmente considerata prioritaria, ma il progetto va definito e approvato nella sua interezza perché proprio dalle scelte progettuali (numero e dimensione delle corsie, controviali, etc.) dipende la configurazione dello svincolo. Per le prossime settimane è in programma un incontro con i progettisti della Società per l’esame degli ulteriori approfondimenti progettuali alla luce delle osservazioni pervenute sia dalla Regione che dalle amministrazioni comunali e dai numerosi operatori economici e dai privati coinvolti da questo intervento.»
Sulla rotatoria di Nus, l'Assessore ha ricordato che «diverse vicissitudini, da poco conclusesi in favore di ANAS in ambito giudiziario amministrativo, hanno dato luogo a due successive risoluzioni contrattuali che hanno inevitabilmente interrotto l’esecuzione dell’intervento, che è interamente coperto finanziariamente. Si stanno attualmente completando le procedure di affidamento dei lavori per poter disporre dell’impresa entro la fine del 2023 e portare a conclusione i lavori. Il 20 settembre abbiamo ribadito l’estrema urgenza dell’opera per elevare gli standard di sicurezza di quel tratto di viabilità. Un nuovo incontro è stato fissato per il 24 ottobre, al quale parteciperà anche il Sindaco di Nus.»
Infine, sulla variante di Etroubles/Saint-Oyen, l'Assessore ha segnalato che «l’intervento è stato consegnato alla nuova impresa il 20 aprile e ANAS ha comunicato che dopo il riallestimento del cantiere e i necessari preliminari lavori per il riavvio delle attività, rimaste sospese per così lungo periodo, sono recentemente riprese le operazioni di scavo della galleria per la realizzazione della variante in oggetto. Accogliamo favorevolmente il nuovo avvio dei lavori di quest’opera che la Regione e i Comuni interessati hanno a lungo auspicato.»
Il Consigliere Baccega si è detto insoddisfatto: «A parte la notizia positiva del riavvio del cantiere della variante Etroubles/Saint-Oyen, non si avverte per gli altri interventi quell'energia che si dovrebbe invece dare. Oggi, abbiamo appreso che quando si interromperà il servizio ferroviario, sul tratto di strada statale circoleranno 40/50 pullman al giorno: avete idea di quello che succederà? Intravedo una situazione davvero grave. Bisogna accelerare il percorso di definizione perché la statale è pericolosissima sia per le macchine, sia per i pedoni che per i ciclisti. Invito l'Assessore a mettere il turbo su questo dossier.»
SC
Comunicato n° 471 del 28 settembre 2023
Interpellanza sull'istituzione di un Registro per le morti improvvise
In chiusura dell'adunanza del Consiglio del 27 e 28 settembre 2023, con un'interpellanza illustrata dal gruppo Rassemblement Valdôtain si è parlato dell'istituzione di un registro regionale per le morti improvvise.
«L'associazione Istanza diritti umani Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta ha inoltrato una PEC a tutti i Consiglieri chiedendo l'istituzione di questo registro nonché l'apertura di un tavolo tecnico per la realizzazione di percorsi di ascolto e cura dei danneggiati e l'attivazione di trials clinici per la cura degli eventi avversi post vaccino e post Covid-19 - ha affermato il Consigliere Diego Lucianaz -. Anche nella nostra regione si avvertono preoccupanti segnali di aumento di ictus emorragici, anche nei giovani, e di altri eventi avversi gravi, oltre ad un incremento di patologie cardiocircolatorie. I dati ISTAT, aggiornati al mese di aprile 2023, e quelli di Eurostat dimostrano che negli ultimi mesi, in Europa, si è verificato un rilevante aumento dell'eccesso di mortalità corrispondenti alle campagne vaccinali anti Covid-19 iniziate il 27 gennaio 2020. Interpelliamo il Governo per sapere se sia stata accertata anche in Valle d'Aosta questa situazione di mortalità e con quali numeri; se sia stato riscontrato nel periodo in questione un aumento di segnalazioni di gravi patologie cardiocircolatorie; se si intendano prendere in considerazione le richieste avanzate dall'associazione Istanza diritti umani. È notizia di oggi che l'EMA, così come le due case farmaceutiche Pfizer e Moderna riconoscono il rischio di miocarditi e di pericarditi in particolare sui soggetti giovani che possono portare anche a gravi infermità e anche alla morte (Allegato I del Registro dei farmaci).»
L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha evidenziato che «il Registro regionale delle cause di morte della Valle d’Aosta acquisisce e cataloga tutti i decessi dei residenti e descrive le cause di morte indicate sulla scheda Istat. Il dato sulle morti improvvise di soggetti giovani degli ultimi mesi in Europa, non trova alcuna corrispondenza nella nostra Regione: è un fenomeno che esiste da molti anni - ben prima della pandemia - e che è attenzionato della medicina e dalle istituzioni. Vi è stato effettivamente un aumento di mortalità in Valle d'Aosta, così come in altre regioni italiane, nel periodo compreso tra il marzo 2020 e il primo quadrimestre del 2021 quando non era in atto la campagna vaccinale o, in ogni caso, si era nelle fasi iniziali della vaccinazione.»
«In Valle d'Aosta - ha proseguito l'Assessore - la prima somministrazione è del 27 dicembre 2020 e non del 27 gennaio 2020, come indicato nell'interpellanza e, nel periodo successivo, come riportano i dati dell’Istat, i decessi sono solo lievemente superiori o addirittura simili a quelli del quinquennio precedente all'insorgenza della pandemia. In questo periodo si è verificato un aumento di segnalazioni di gravi patologie cardiocircolatorie, in quanto chi ha contratto l'infezione da Covid-19 aveva un rischio maggiore di manifestare complicanze cardiovascolari. Questo rischio è stato indagato e rilevato anche nei giovani. È stato registrato anche un lieve incremento del rischio di miocarditi e pericarditi di bassa incidenza, ma superiore all’atteso che, secondo uno studio condotto negli Stati Uniti, si è verificato soprattutto nei giovani maschi, dopo la somministrazione di vaccinazioni con prodotti vaccinali ad acido ribonucleico messaggero mRNA (Pfizer e Moderna). In questi casi, i sintomi sono stati lievi o molto lievi e con rapida guarigione. Riguardo all’attivazione dei trials, questi devono essere effettuati da chi raccoglie i dati - l'Agenzia italiana del farmaco - e devono essere effettuati su un campione di casi sufficientemente numeroso per poter effettuare una valutazione scientificamente solida.»
Riguardo all’apertura di un tavolo tecnico, l'Assessore Marzi ha osservato che «bisogna definire cosa si intenda per “danneggiato”: la legge 210/1992 definisce l'indennizzabilità dei danni subiti a seguito di trasfusioni o vaccinazioni. In Valle d'Aosta, nel periodo compreso tra il 2021 e il 30 giugno 2023, risultano due richieste: la prima non ha avuto alcun seguito dopo le informazioni offerte al cittadino. Nel secondo caso, la prestazione non era competenza della nostra Azienda USL perché la vaccinazione che avrebbe determinato l’evento avverso era stata somministrata in altra regione. Di fatto non risultano, al momento, secondo le norme vigenti, soggetti riconosciuti come danneggiati e, di conseguenza, indennizzati dalla somministrazione del vaccino anti-Covid. Eviteremmo di istituzionalizzare i tavoli senza la presenza di eventuali sedie!»
Il Consigliere Lucianaz ha replicato: «Sono stato criticato dalla maggioranza - e non solo - perché avevo gettato discredito sulla Valle d'Aosta quando avevo definito scandaloso il contratto con Pfizer, ma è sufficiente leggere quello che il Sud Africa ha pubblicato senza sbianchettamenti e cancellazioni - cosa che invece ha fatto l'Europa - riguardo agli indennizzi che ricadranno esclusivamente sugli Stati senza responsabilità per le case farmaceutiche. Il contratto era la vera farsa: con Wuhan che si è inventata la storia del pangolino, i 44 mila primi volontari dei test Pfizer, il trucco dei primi 14 giorni e dei morti che quindi non risultano vaccinati. Ho denunciato queste cose, ma l'Assessore, vergognosamente, mi dice che in Valle d'Aosta non ci sono effetti avversi da vaccino. Sono senza parole.»
I punti non discussi all'ordine del giorno sono rinviati alla prossima adunanza in programma mercoledì 11 e giovedì 12 ottobre 2023.
SC-LT