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Comunicato n° 339 del 5 luglio 2023
Il Consiglio è convocato in via ordinaria mercoledì 12 e giovedì 13 luglio -
Comunicato n° 345 del 10 luglio 2023
Consiglio del 12 e 13 luglio: iscritti 4 punti all'ordine del giorno suppletivo -
Comunicato n° 347 del 12 luglio 2023
Il Consiglio si apre con un minuto di silenzio in ricordo di Igino Bajocco -
Comunicato n° 348 del 12 luglio 2023
Approvato un disegno di legge in materia di organizzazione degli enti del comparto unico -
Comunicato n° 349 del 12 luglio 2023
Approvato il disegno di legge in materia di locazioni brevi per locazioni turistiche -
Comunicato n° 350 del 12 luglio 2023
Approvato il disegno di legge che disciplina l'imposta di soggiorno -
Comunicato n° 351 del 13 luglio 2023
Approvate due mozioni su Osservatorio crisi idrica e panchina viola simbolo della fibromialgia -
Comunicato n° 352 del 13 luglio 2023
Question time sulla procedura selettiva per l'assunzione di 36 funzionari -
Comunicato n° 353 del 13 luglio 2023
Question time sull'accordo sugli operatori di sostegno -
Comunicato n° 354 del 13 luglio 2023
Question time sul personale infermieristico -
Comunicato n° 355 del 13 luglio 2023
Interrogazione sulla nomina della nuova Rettrice dell'UniVdA -
Comunicato n° 356 del 13 luglio 2023
Interrogazione sulle dichiarazioni del Presidente di Finaosta -
Comunicato n° 357 del 13 luglio 2023
Question sur les accords avec la Communauté française de Belgique -
Comunicato n° 358 del 13 luglio 2023
Interrogazione sul collettore fognario di Courmayeur -
Comunicato n° 359 del 13 luglio 2023
Interrogazione sulle Case di comunità finanziate dal PNRR -
Comunicato n° 360 del 13 luglio 2023
Interrogazione sul progetto PNRR a sostegno degli anziani non autosufficienti -
Comunicato n° 361 del 13 luglio 2023
Interpellanza sulle sanzioni per i "botti di Capodanno" -
Comunicato n° 362 del 13 luglio 2023
Interpellanza sul rinnovo del contratto del comparto unico regionale 2019-2021
Comunicato n° 339 del 5 luglio 2023
Il Consiglio è convocato in via ordinaria mercoledì 12 e giovedì 13 luglio
Il Consiglio Valle è convocato in via ordinaria mercoledì 12 e giovedì 13 luglio 2023 a partire dalle ore 9, per discutere un ordine del giorno composto di 103 oggetti, di cui 55 rinviati da precedenti adunanze.
L'Assemblea sarà chiamata ad approvare due disegni di legge: il primo, sul quale relaziona in Aula il Consigliere Corrado Jordan (AV-VdAU), regolamenta gli adempimenti amministrativi in materia di locazioni turistiche e ha ottenuto il parere favorevole della quarta Commissione "Sviluppo economico" nella riunione del 15 giugno; il secondo, di cui sono relatori i Consiglieri del gruppo FP-PD Antonino Malacrinò e Andrea Padovani, disciplina l'imposta di soggiorno ed è stato approvato a maggioranza dalle Commissioni seconda ("Affari generali) e quinta ("Servizi sociali") riunite congiuntamente il 15 giugno.
In merito all'attività ispettiva, sono state presentate ventisette interrogazioni di cui tre del gruppo Forza Italia: azioni per assicurare la pubblica sicurezza della zona dell'ex maneggio di Aosta; monitoraggio della temperatura di acqua e aria nelle piscine regionali; predisposizione di una nuova legge sull’edilizia residenziale pubblica.
Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha depositato quattordici interrogazioni: prevenzione degli atti vandalici nel quartiere Cogne durante i lavori di riqualificazione da parte dell'ARER; disparità di trattamento nelle chiamate pubbliche presso il Comune di Saint-Vincent; dichiarazione del Presidente di Finaosta Spa a chiusura del convegno "Il gruppo CVA e la sua comunità"; interventi per favorire una maggiore socializzazione in presenza dei giovani; strategie per favorire la fruizione del patrimonio culturale della Biblioteca regionale Bruno Salvadori; participation aux activités organisées en 2022 dans le cadre de l'accord avec la Communauté française de Belgique; mesures pour accélérer le passage en classe E et D des immeubles de propriété régionale; stato dei lavori del collettore fognario di Courmayeur; azioni informative sul servizio ambulatoriale per i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione; incarico affidato dall'azienda J.B. Festaz per la modifica del proprio marchio; tipologie di dispositivi sanitari in dotazione alle strutture dell'Azienda USL; definizione dei beneficiari della misura M5C2 del PNRR per il sostegno delle persone vulnerabili e degli anziani non autosufficienti; regime IVA applicato ai rapporti tra l'Azienda USL e il J.B. Festaz; attuazione degli indirizzi sulla rete distributiva previsti dalla legge regionale n. 12/1999 in materia di esercizio dell'attività commerciale sul territorio regionale.
Il gruppo Misto ha proposto una interrogazione per avere notizie sui ritardi per la realizzazione delle Case di comunità finanziate dal PNRR.
Sono nove le interrogazioni del gruppo Progetto Civico Progressista: utilizzo del nome della Regione Valle d'Aosta per la sponsorizzazione di corsi e lezioni private online per studenti; accordo tra Governo e Regioni per il rilancio della produzione automobilistica in Italia e situazione dello stabilimento Shiloh di Verrès; controllo dei voli e sorvoli sul territorio regionale a tutela della pubblica sicurezza; chiamata pubblica per due posti da responsabile amministrativo contabile presso il Comune di Saint-Christophe; nomina della nuova Rettrice dell'Università della Valle d'Aosta; tempi di realizzazione di una seconda palestra scolastica ad Aosta prevista nel DEFR 2022-2024; ruolo delle Comunità energetiche rinnovabili nell'ambito del Piano energetico ambientale regionale 2030; risultati delle interlocuzioni con RFI e Comune di Aosta per l'allargamento del sottopasso della stazione ferroviaria di Aosta; modalità di gestione delle prenotazioni sanitarie da parte dell'AUSL VdA.
Delle quarantadue interpellanze, nove sono del gruppo Forza Italia: esternalizzazione della gestione del "bar Gaya" del Casinò de la Vallée; rapporto di monitoraggio del PNNR/PNC e avvio di un approfondimento in Commissione; caratteristiche del progetto di realizzazione di impianti di produzione di idrogeno rinnovabile nell'area industriale dell'ex Tecdis di Châtillon; miglioramento dell'efficienza del servizoi "Allô Nuit"; definizione di un piano di interventi di manutenzione delle strade regionali; realizzazione di un nuovo maneggio coperto ad Aosta; iniziative per dare continuità al reparto di neurologia dell'ospedale Parini; utilizzo del Palaindoor di Aosta da parte di società sportive e considerazioni sul soggetto gestore della struttura; strategie per attivare le campagne di sensibilizzazione degli operatori dell’informazione e dell’intermediazione turistica.
Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato diciannove interpellanze: adozione del disciplinare per il conferimento a tempo determinato degli incarichi dirigenziali a soggetti esterni; monitoraggio delle sanzioni amministrative sul divieto dei "botti di Capodanno"; ritardi di alcuni Comuni nell'approvazione del rendiconto e riflessi sulla riforma della normativa regionale in materia di enti locali; individuazione della sede definitiva dello studentato universitario presso il palazzo Cogne; modalità per la concessione del patrocinio morale della Regione e dell'Azienda USL; azioni per garantire la piena autonomia dell'Istituzione scolastica ISILTP di Verrès; soluzione delle criticità evidenziate nel documento approvato dal Collegio docenti dell'ISILTP di Verrès del 13 giugno 2023; relazione alla prima Commissione su criminalità e organizzazioni malavitose in Valle d'Aosta; modifica del disciplinare di produzione della Fontina DOP e modalità di valorizzazione; rilancio dell'attività di aviazione commerciale all'aeroporto Corrado Gex di Aosta; azioni per sollecitare i fornitori di gas e energia all'adeguamento delle bollette ai ribassi del prezzo di mercato; programmazione del servizio di trasporto per gli studenti universitari a Torino e Milano; controlli sulla qualità dei mezzi del trasporto pubblico locale; interventi di manutenzione al ponte di Issogne per la completa riapertura al traffico; adesione degli esercizi commerciali alla convenzione per l'utilizzo dei buoni di acquisto di prodotti senza glutine; esternalizzazione dei servizi di Pronto Soccorso ortopedico e traumatologico e di quello radiologico d'urgenza dell'ospedale Parini; Piano triennale delle politiche abitative; strategie per potenziare la navigabilità sportiva della Dora Baltea; programmazione degli eventi sul territorio regionale per evitare la sovrapposizione di manifestazioni sportive, enogastronomiche e dell'artigianato.
Il gruppo Misto illustrerà cinque interpellanze: strategie di miglioramento sulla base dello studio "Aosta, la città più triste d'Italia"; modifiche al Piano regionale per la salute e il benessere sociale riguardanti la qualità dei servizi, la gestione del rischio sanitario e il monitoraggio delle strutture; programmi per la valorizzazione dei servizi sportivi; potenziamento della pratica del ciclismo a fini turistici; revisione della legge regionale in materia di interventi a favore dello sport (3/2004).
Saranno trattate anche nove interpellanze del gruppo Progetto Civico Progressista: corretto funzionamento dell'Istituzione scolastica ISILTP di Verrès e adeguate condizioni di lavoro del personale; elargizione degli emolumenti relativi al rinnovo del contratto del comparto unico regionale 2019-2021; azioni per l'abbandono dell'uso del metano entro il 2040 in Valle d'Aosta; cronoprogramma per la realizzazione della telecabina Pila - Platta de Grevon e avvio di un confronto in Commissione; rispetto degli impegni contrattuali per la gestione della struttura socio-sanitaria di Variney; problematiche relative all'elevato numero di accessi al Pronto Soccorso dell'ospedale Parini; continuità dei servizi di continuità assistenziale, di guardiania turistica e delle Unità di continuità assistenziale; cambio di gestione del servizio di prima accoglienza per le donne maltrattate denominato "Arcolaio"; problematiche del personale infermieristico dell'Azienda J.B. Festaz.
All'ordine del giorno figurano anche 18 mozioni, di cui tredici rinviate dalle precedenti adunanze.
Una mozione è congiunta dei gruppi Lega Vallée d'Aoste e Misto e chiede di relazionare alla quarta Commissione sull'evoluzione dell'aumento del costo dell'energia e del gas in Valle.
Il gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrerà dieci mozioni: estensione del bonus docenti agli insegnanti precari e a quelli delle scuole paritarie; declassamento delle specie Canis lupus e Ursus arctos da "particolarmente protette" a "protette"; panchina viola nella città di Aosta quale simbolo di sensibilizzazione sulla sindrome fibromialgica; revisione della disciplina relativa alle manifestazioni sportive contenute nella legge regionale n. 3/2004; audizione nelle Commissioni competenti dei referenti delle fondazioni a partecipazione regionale sulla riforma del Terzo settore; riaffermazione del valore dei simboli cristiani presenti sulle vette delle montagne valdostane quale patrimonio materiale e immateriale della regione; creazione di un tavolo tecnico per valutare la definizione di un percorso formativo universitario dedicato al settore delle energie rinnovabili; conferma dell'importanza strategica per il turismo valdostano della linea Col Chécrouit - Arp nel prossimo DEFR; mappatura aggiornata delle attività di manutenzione dei torrenti; condanna della pratica della maternità surrogata.
Due sono le mozioni del gruppo Forza Italia: ricognizione degli stipendi dei dipendenti delle società partecipate e controllate dalla Regione; predisposizione del provvedimento di disciplina degli aspetti igienico-sanitari per la costruzione, manutenzione e vigilanza delle piscine ad uso natatorio.
Una mozione è del gruppo Misto ed è volta a modificare la delibera istitutiva dell'Osservatorio regionale tecnico-politico sulla crisi idrica.
Il gruppo Progetto Civico Progressista ha presentato quattro mozioni: esame in terza Commissione del progetto "condominio dell'Arco d'Augusto" ad Aosta; approfondimenti sul progetto "The Stone" a Breuil-Cervinia e sull'utilizzo degli ampliamenti volumetrici consentiti dalla "legge casa"; adesione alla carta d'identità della Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere (READY); valutazione delle proposte del Coordinamento Disabilità Valle d'Aosta relative alla legge regionale sul Garante dei diritti delle persone con disabilità (l.r. 20/2022).
Infine, vi sono cinque risoluzioni rinviate da precedenti adunanze, di cui una del gruppo Lega Vallée d'Aoste, una congiunta dei gruppi Lega VdA, FI, Misto e PCP, una dei gruppi Lega VdA, Misto e FI e due dei gruppi di maggioranza FP-PD, AV-VdAU, SA, UV, PlA.
L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile la nuova App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung: consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore.
La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio.
SC
Comunicato n° 345 del 10 luglio 2023
Consiglio del 12 e 13 luglio: iscritti 4 punti all'ordine del giorno suppletivo
L'ordine del giorno del Consiglio Valle, convocato mercoledì 12 e giovedì 13 luglio 2023, è stato integrato da quattro punti: un disegno di legge e tre question time.
L'Assemblea sarà chiamata ad approvare un disegno di legge per l'efficientamento organizzativo degli enti locali del comparto unico della Valle d'Aosta di cui sono relatori i Consiglieri Antonino Malacrinò (FP-PD) per la maggioranza e Stefano Aggravi (Lega Vallée d'Aoste) per la minoranza, e su cui la seconda Commissione "Affari generali" ha espresso parere favorevole a maggioranza nella riunione di oggi, lunedì 10 luglio.
Saranno poi trattate tre interrogazioni a risposta immediata. Con la prima, il gruppo Lega Vallée d'Aoste chiede chiarimenti sull'espletamento della prova scritta di una procedura selettiva per l'assunzione di 36 funzionari regionali. La seconda iniziativa, depositata dal gruppo Progetto Civico Progressista, riguarda gli impegni presi nel tavolo tecnico tra Regione, Sindacati e Società dei servizi, per il miglioramento del lavoro degli operatori di sostegno, mentre con la terza, il gruppo Forza Italia chiede informazioni sul personale infermieristico e altro personale sanitario impiegato presso il Pronto soccorso ortopedico, Stroke unit e Admission room.
Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare, figurano quindi 107 oggetti.
L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile la nuova App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung: consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore.
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LT
Comunicato n° 347 del 12 luglio 2023
Il Consiglio si apre con un minuto di silenzio in ricordo di Igino Bajocco
Il Presidente Alberto Bertin, in apertura della seduta del Consiglio del 12 luglio 2023, ha ricordato Igino Bajocco, già Consigliere regionale per tre Legislature, dal 1978 al 1993. Eletto nelle file del PCI - poi Gauche Valdôtaine Partito Democratico della Sinistra di cui è stato Capogruppo - Bajocco aveva ricoperto la carica di Presidente della Commissione consiliare "Servizi sociali" e di Vicepresidente delle Commissioni "Assetto del territorio e tutela dell'ambiente" e "Industria e commercio".
Si sono uniti al cordoglio i Capigruppo di FP-PD Paolo Cretier, di PCP Erika Guichardaz, di Pour l'Autonomie Augusto Rollandin e il Presidente della Regione Renzo Testolin, evocando il suo impegno politico a servizio della comunità in anni di fervido confronto, la sua capacità di trasmettere i valori della dedizione, con posizioni chiare e concrete, il suo essere vicino alla gente con grande capacità di ascolto.
L'Assemblea ha osservato un minuto di silenzio in suo ricordo.
Solidarietà Emilia-Romagna
Il Presidente Bertin ha poi riferito che, con una deliberazione adottata il 27 giugno, l'Ufficio di Presidenza, di concerto con la Conferenza dei Capigruppo, ha destinato 47mila euro a favore del conto solidarietà "Il sistema Valle d'Aosta per l'Emilia Romagna", promosso sinergicamente tra Regione, Consiglio Valle, Consiglio permanente degli enti locali, Camera valdostana delle imprese e delle professioni e associazioni di categoria per finanziare progetti di aiuto e di sostegno alla ripresa della regione alluvionata.
La somma deriva dalle autoriduzioni delle indennità di carica e di funzione dei Consiglieri regionali oltre che dalla rinuncia ai contributi da parte di gruppi consiliari, accantonata nel primo semestre 2023.
Assemblée de Corse
Le Président du Conseil a communiqué que le 4 juillet dernier, à l'invitation de la Présidente Marie-Antoinette Maupertuis, a assisté à la session extraordinaire de l'Assemblée de Corse «consacrée au débat sur l'autonomie en vue de la révision constitutionnelle envisagée en France. La réunion s'est conclue par l'approbation d'une résolution qui pose enfin les bases d'une évolution institutionnelle radicale de l'île. Le texte est le résultat d'un travail approfondi de la Commission spéciale mise en place par l'Assemblée et par laquelle j'avais été auditionné en début d'année. Nous souhaitons que la Corse acquière au plus vite son autonomie qui signifie avant tout plus de responsabilité et de démocratie.»
SC
Comunicato n° 348 del 12 luglio 2023
Approvato un disegno di legge in materia di organizzazione degli enti del comparto unico
Nella seduta del 12 luglio 2023, il Consiglio Valle ha approvato, con 19 voti a favore (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, PlA) e 15 astensioni (PCP, Lega VdA, FI, GM), un disegno di legge che contiene disposizioni urgenti per l'efficientamento organizzativo degli enti del comparto unico della Valle d'Aosta (modifiche alla legge regionale n. 22/2010).
Il provvedimento, nelle more di una revisione organica della normativa regionale in materia di organizzazione dell'Amministrazione regionale e degli enti del comparto unico, prevede che alle posizioni organizzative dei funzionari di categoria D siano attribuite particolari responsabilità, mediante l’atto di micro-organizzazione dell’ente, con specifici poteri di firma e di gestione di risorse umane e finanziarie.
Contestualmente, l'Assemblea ha respinto, con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, PlA) e 15 a favore (PCP, Lega VdA, FI, GM), un ordine del giorno depositato in Aula dal gruppo PCP che voleva impegnare il Governo a promuovere un approfondimento sull'attuale inquadramento delle figure dei capi dei servizi di segreteria delle Istituzioni scolastiche e dei responsabili degli uffici e dei servizi degli Enti locali e rideterminare, in concomitanza con l'avvio delle "posizioni di particolare responsabilità" per i funzionari, la disciplina giuridica ed economica di queste figure professionali valorizzando la maggiore responsabilità attribuita.
Il testo, che si compone di quattro articoli, è stato presentato dalla Giunta il 5 giugno ed è stato illustrato in Aula dal Consigliere Malacrinò per la maggioranza e dal Consigliere Aggravi per la minoranza.
Il Consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD) ha spiegato che «questa modifica nasce dalla necessità di potenziare la capacità di innovazione e la competitività del sistema organizzativo con l'obiettivo di accrescerne l'efficienza attraverso la valorizzazione del personale di categoria D. Questa nuova figura - che assumerà la denominazione di funzionario con "posizioni di particolare responsabilità" - verrà istituita e definita da ciascun ente, unitamente alle strutture dirigenziali, nel proprio atto di organizzazione aziendale, in relazione al proprio modello organizzativo. Inoltre spetterà a ciascun ente definire i requisiti professionali per l'accesso, i criteri e le modalità di assegnazione degli incarichi. La selezione avverrà previa pubblicità e tramite una procedura selettiva e comparativa tra i funzionari in possesso di specifici requisiti.»
Il Consigliere della Lega VdA Stefano Aggravi ha lamentato «la consuetudine di questi ultimi tempi di iscrivere disegni di legge all'ordine del giorno suppletivo, trasformando così un meccanismo di natura "eccezionale" in "procedurale"; inoltre ricordo come i dati e le risposte a domande poste, con largo anticipo, arrivino sempre in "zona Cesarini". Qual è oggi la fretta di portare all’esame dell’Aula una modifica normativa che guarda alla sola parte centrale del management regionale? Quale è la finalità vera di questa scelta? Perché in termini pratici si sceglie di partire dalla parte centrale dell’organizzazione, seppur ovviamente importante, piuttosto che individuare razionalmente, temporalmente e operativamente i vari step per il raggiungimento del modello a tendere? Definito il budget di 75mila euro, va detto che ad oggi non è chiaro quali saranno le “caselle” in cui le future posizioni di particolare responsabilità (PPR) saranno definite. Il lavoro condotto da SDA Bocconi sarà sicuramente importante se non fondamentale per riformare la nostra Amministrazione regionale, ma forse, alcuni aspetti meritano ancora qualche ulteriore approfondimento. In particolare, forse oggi ha davvero poco senso partire dal mezzo, adottare uno strumento e poi dire: si vedrà! Insomma, siamo al solito metodo del passo alla volta, senza una meta precisa e un chiaro percorso di definizione, adozione ed attuazione di tutte quelle piccole o grandi riforme e innovazioni di cui la nostra macchina amministrativa ha enormemente bisogno (macchina che rappresenta una importante voce delle spese correnti del bilancio regionale).»
Il dibattito in Aula
«Questo disegno di legge arriva in fretta e furia in Aula senza condividere e senza avere una visione di insieme - ha commentato la Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz -. Una legge discriminatoria che penalizza i Responsabili degli uffici e dei servizi dei Comuni e i Capi dei servizi di segreteria delle istituzioni scolastiche che, invece, dovrebbero essere valorizzati per il ruolo centrale che svolgono, per la maggiore responsabilità a loro attribuita e su cui abbiamo presentato un ordine del giorno. Manca la corretta pesatura delle responsabilità e si parla solo di attribuzioni sulla base di requisiti professionali. Dal 2019 ad oggi le Particolari posizioni organizzative (PPO) sono state prorogate di continuo e, negli ultimi cinque anni, non è mai stata avviata la contrattazione per la disciplina di questa retribuzione proprio per la confusione che questa norma non fa che aggravare. La creazione delle nuove Posizioni di particolare responsabilità, contenuta nella legge, manca di un meccanismo selettivo serio e di criteri oggettivi di trasparenza e meritocrazia, insomma l'imparzialità nell'assegnazione dei ruoli. Questo aumenterà le conflittualità già esistenti rilevate dallo studio Bocconi a seguito del sondaggio proposto ai dipendenti. Inoltre, non è stato sentito nessun sindacato, nonostante l'argomento ricada nella contrattazione, i funzionari sono stati convocati una volta e tutti gli altri ruoli professionali (A-B-C) che lavorano negli uffici completamente dimenticati. Un pessimo modo di agire, avulso da processi concertativi e partecipativi. Insomma, una legge che è stata messa in approvazione urgente, una norma confusa, non condivisa e contestata da quasi tutte le organizzazioni sindacali. Dopo aver prorogato per anni le PPO ora in pochi mesi si pensa di dare avvio ad una norma taccone, tampone o magari ad personam che non aiuta sicuramente la definizione in maniera puntuale ed efficiente di un sistema complesso come quello dell'organizzazione regionale e del comparto. Ancora una volta si tira dritto, a testa bassa, senza tener conto di niente e di nessuno.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha parlato di «interventi faziosi che non vogliono concepire il cambiamento auspicato: un cambiamento che durerà almeno altri due anni e mezzo per essere portato a compimento, ma che vuole cominciare proprio da questo "middle management", che è il cuore pulsante e molto professionalizzato dell'Amministrazione regionale. Questo percorso non è un'invenzione della nostra Amministrazione, ma è accompagnato dallo studio Bocconi SDA, il quale ha sottolineato come questo sia il punto di partenza, per arrivare a regime, nel 2025, alla ridefinizione del numero dei coordinatori e dei dirigenti. Non è questa una norma taccone, bensì è l'inizio di un percorso che andrà a valorizzare le potenzialità dei livelli intermedi con gratificazioni ma anche con l'attribuzione di responsabilità e risorse. Nella sua semplicità, è una norma che incontrerà un primo e sostanziale cambiamento, che condurrà ad una nuova programmazione del personale a beneficio della futura Legislatura. Un punto di partenza indispensabile, condiviso e che potrà dare nuovo impulso e dinamismo alle figure intermedie e che renderà più fluido l'impegno e le risposte che il personale potrà dare, anche grazie ad una corretta remunerazione per il ruolo che andrà a ricoprire.»
Il Consigliere Claudio Restano (Misto) ha annunciato la sua astensione: «L'intervento andava fatto in maniera diversa, individuando chiaramente l'obiettivo finale e tracciando il percorso da seguire. È diventata consuetudine di questa maggioranza scaricare dei disegni di legge senza avere chiari o, perlomeno, senza illustrare all'Aula quali siano i risultati che si vogliono conseguire. Un metodo infruttuoso che non si può condividere. Sarebbe stato sufficiente rimandare l'applicazione della norma all'approvazione della riforma generale compresa quella della dirigenza.»
Per il Capogruppo di FI, Pierluigi Marquis, «questo provvedimento che potrebbe essere condivisibile nelle finalità ma di cui non condividiamo il metodo di approccio parziale, che è al di fuori di una visione sistemica, che non tiene conto delle tematiche nell'insieme. Un disegno di legge che meritava maggiore attenzione e un approccio completamente diverso perché si va a incidere su delle professionalità che garantiscono il buon andamento della macchina organizzativa e che potranno essere fondamentali nella sua revisione. Vengono lasciate sul tavolo criticità che dovevano essere affrontate. Ci asterremo.»
SC-LT
Comunicato n° 349 del 12 luglio 2023
Approvato il disegno di legge in materia di locazioni brevi per locazioni turistiche
Nella seduta del 12 luglio 2023, il Consiglio Valle ha approvato, con votazione per appello nominale - 19 a favore (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, PlA), 13 contrari (Lega VdA, FI, Misto), 2 astensioni (PCP), il disegno di legge che disciplina gli adempimenti amministrativi in materia di locazioni brevi per finalità turistiche.
Sul provvedimento, presentato dalla Giunta regionale il 30 dicembre 2022 e modificato dalla quarta Commissione durante il suo iter, sono stati approvati in Aula un emendamento del gruppo Lega VdA che modifica il titolo specificando che si tratta di locazioni brevi; due del gruppo Forza Italia, di cui uno chiarisce che le comunicazioni per scopi statistici avvengano solo nel caso si siano verificati arrivi e presenze e uno che estende la possibilità di ubicazione degli appartamenti sul territorio regionale; uno depositato da tutti i gruppi e che introduce la clausola valutativa al fine di monitorare il fenomeno delle locazioni brevi e per verificare l'efficacia della norma; cinque emendamenti della maggioranza - di cui uno che stabilisce l'entrata in vigore della legge dal 1° novembre 2023.
Il testo approvato, composto di tredici articoli, definisce gli alloggi a uso turistico (camere ubicate in prima case e camere o unità abitative qualificate come seconde case), il locatore per finalità turistiche, il codice identificativo regionale (CIR) rilasciato dal Comune per ogni alloggio a uso turistico, gli adempimenti amministrativi e i servizi erogabili negli alloggi a uso turistico, l'imposta di soggiorno (parificandoli alle strutture turistico-ricettive), la promozione da parte dell'Office régional du tourisme, i controlli e le sanzioni.
Contestualmente, è stato respinto un ordine del giorno, depositato in Aula dai gruppi FI, PCP, GM, Lega VdA, che voleva impegnare a predisporre, entro 60 giorni, un disegno di legge che desse la possibilità a chi esercita l'attività di locazione di appartamenti di attingere ai benefici e finanziamenti di cui alla legge regionale 19 del 2001 per qualificare gli appartamenti e offrire un servizio sempre più performante e adeguato alle aspettative crescenti dei turisti.
Il Consigliere di AV-VdAU Corrado Jordan ne ha illustrato i contenuti in Aula. «L'analisi del settore turistico evidenzia che anche in Valle d'Aosta il fenomeno dell'affitto turistico cosiddetto breve (non superiore ai 30 giorni) costituisce un elemento importante e contribuisce ad arricchire l'offerta ricettiva (si pensi ai borghi o alle piccole località che sono prive di alberghi e grandi strutture) e, quindi, allo sviluppo turistico della regione - ha evidenziato Jordan -. Si tratta di abitazioni residenziali prevalentemente secondarie che vengono messe a reddito diventando strutture turistico-ricettive che possono essere definite estemporanee. La locazione in generale, e quindi anche quella turistica, è regolata dal Codice civile; le Regioni, avendo potestà legislativa concorrente a quella statale in materia di turismo, possono tuttavia prevedere per questo tipo di locazioni una regolamentazione volta a stabilire con maggior precisione il confine tra chi effettua questo tipo di attività a livello professionale e tra chi esercita un semplice diritto di proprietà.»
«Con questo disegno di legge - ha proseguito il Consigliere - si definiscono politiche in materia di turismo sempre più mirate anche rispetto alle nuove esigenze di fruizione dei territori, e ciò al fine principale di esercitare al meglio le funzioni regionali di coordinamento, promozione e vigilanza sull’esercizio delle attività turistico-ricettive. Questo testo ha tenuto conto sia delle osservazioni espresse dalla maggioranza, sia di quanto emerso nelle diverse audizioni in Commissione: faccio riferimento principalmente alla modifica del periodo di affitto riferito ai contratti fino a 30 giorni e agli ultimi emendamenti depositati che chiariscono alcuni aspetti applicativi della norma. Con responsabilità non ci siamo sottratti alla disciplina di un settore in cui sono evidenti le particolarità e la variabilità di un mercato, quello turistico, che è in continua evoluzione e che necessita quindi di un'attenta regolamentazione, favorendo sinergie tra i diversi attori del comparto turistico e assicurando livelli qualitativi che permettono di migliorare tutto il comparto. Questo senza eccessivamente gravare sulle attività amministrative e finanziarie che in parte sono già in vigore per effetto delle normative nazionali e che in questo testo sono state inserite per una migliore comprensione. Riteniamo inoltre opportuno, dopo un primo periodo di applicazione della norma, valutarne il funzionamento e se necessario fare degli aggiustamenti.»
Il dibattito in Aula
Il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, ha definito le locazioni turistiche «un tema di assoluta importanza per l'economia valdostana. Il settore dell'accoglienza ha un peso rilevante nella nostra regione che conta 25mila posti letto alberghieri e almeno 250mila posti letto in abitazioni secondarie di proprietà o in affitto. Si tratta di una grande presenza sul territorio che incide in maniera significativa sullo sviluppo del territorio e che, nei momenti di grande affluenza, ha supplito e supplisce alla carenza di posti letto alberghieri. La legge non considera il contributo oggettivo dato al territorio da parte di queste attività e si avvicina in maniera accusatoria alle locazioni per finalità turistiche considerate come un settore poco trasparente, che esercita una concorrenza sleale nei confronti delle attività alberghiere. Dimentichiamo che, in questi ultimi anni, il patrimonio immobiliare ha subìto un deprezzamento medio del 30% e per mantenerlo bisogna invece calcolare un aumento del 30-40% causato dalla crescita generale dei costi. Questo genere di locazioni è un piccolo aiuto per i proprietari degli immobili: non è un'occasione per fare business ma un modo per coprire le spese vive legate al mantenimento delle case. La maggior parte dei soggetti è interessata da forme di affitto occasionale che sono al di sotto dei trenta giorni annuali. Come si può pensare di assoggettare queste famiglie alla complessità amministrativa prevista dalla norma? Non è chiaro cosa si voglia fare emergere con questa legge. I proprietari delle case agiscono alla luce del sole, rispettando le norme vigenti. La crescita di incombenze amministrative sproporzionate e l’introduzione di un meccanismo sanzionatorio e di controllo in cui "costerà più la corda del sacco" creeranno danni al sistema turistico e al comparto commerciale.»
Il Consigliere Paolo Sammaritani ha ricordato che il gruppo Lega Vda ha organizzato degli incontri sul territorio per capire le esigenze riguardo a questa tematica: «Oggi, il settore è normato ma va regolamentato meglio allineandolo al livello nazionale. La maggioranza ha predisposto questa normativa con una certa confusione e superficialità, sbagliando fin dall'inizio il periodo degli affitti brevi, salvo poi modificarlo dopo le nostre osservazioni. Questa è una legge scritta male, in burocratese, che crea una serie di complicazioni inutili: abbiamo quindi presentato degli emendamenti per renderla più chiara e più semplice, ben sapendo che il compito di noi legislatori è quello di semplificare la vita e dare certezze ai cittadini. Questa legge, se entrerà in vigore così, avrà l'effetto di lasciare le case vuote: non è questo che vogliamo. Noi dobbiamo aiutare i cittadini a usufruire del loro patrimonio oltre che ad abbellirlo. Il contributo che questo settore dà come apporto economico dal punto di vista fiscale è di circa 1,5 milioni di euro, ci sono poi vari milioni di indotto. Un settore che non è in conflitto con l'attività alberghiera e che tutti gli stakeholders sono favorevoli a disciplinare, ma non con queste modalità. Io temo che se questo testo passerà così, sarà inapplicabile e si dovrà di nuovo intervenire. Per questo avevamo chiesto tempo - che la maggioranza non ha voluto concedere - e per questo oggi presentiamo delle modifiche per togliere tutto quello che è un orpello inutile, sia dal punto di vista economico, sia del rapporto tra amministrazione e cittadini, al fine di rendere questa legge snella, utile e di immediata percezione per il cittadino.»
Il Consigliere Simone Perron (Lega VdA) ha parlato di «un impianto normativo che deve essere semplificato, in ossequio ai principi del nostro movimento che, da sempre, è a favore dello snellimento burocratico e si pone a tutela dell'iniziativa economica privata. Chiunque cerca di trarre una rendita legittima, come quella delle locazioni brevi, deve avere la strada spalancata. Non ci spieghiamo neanche i motivi per cui questa legge sia stata scaricata con tanta urgenza. Il testo è identico a quello elaborato anni fa, lasciato nel cassetto e poi tirato fuori alla fine dell'anno scorso. Ci chiediamo perché ora? Il Consiglio è il depositario della funzione legislativa ma ci sembra che su questo punto l'agenda sia stata molto influenzata dall'azione di certe organizzazioni di categoria che si sono rivelate molto solerti nel portare all'attenzione questa situazione. Risulta poi anche difficile da realizzare tutta la parte sui controlli che impegna la Regione. Insomma, una legge che procurerà dei problemi. Ai colleghi del mondo autonomista chiedo, infine, se va bene legiferare sulla base dei principi della sinistra: controlli, burocrazia, ostacolo all'iniziativa privata. I piccoli proprietari delle abitazioni hanno lavorato duro per tutta la vita per avere una casa e oggi stanno valutando se vendere il frutto delle loro fatiche.»
La Consigliera Raffaella Foudraz (Lega VdA) ha ricordato che «nella fretta di fare, la maggioranza non si è accorta che questo disegno di legge era identico a quello presentato quattro anni fa, a parte le sanzioni che sono state ricalcolate. Questo è un testo pieno di incombenze burocratiche, che va nella direzione opposta di quanto invece si dovrebbe fare: semplificare, chiarire, snellire. Un testo che non regolamenta, anzi limita chi vuole fare: è un classico esempio di burocrazia elefantiaca. Sarebbe auspicabile andare verso una normativa più ridotta e di più facile applicazione con l'obiettivo di permettere a coloro che hanno degli appartamenti di poter lavorare, senza essere continuamente vessati da una pubblica amministrazione che appesantisce i procedimenti con ridicole imposizioni e incombenze.»
La Consigliera Chiara Minelli (PCP) ha ricordato che «circa quattro anni fa è stato affrontato un disegno di legge molto simile a quello in discussione oggi in Aula. All'epoca erano già state segnalate una serie di criticità che avevano portato a una battuta di arresto dell'iter legislativo e, oggi, il testo di legge ci viene riproposto con ben poche modifiche rispetto al passato, nonostante molte associazioni abbiano segnalato con stupore e imbarazzo le correzioni richieste già negli anni passati. Che senso ha continuare ad audire gli stakeholder se poi non vengono presi in considerazione? O si dà retta solo qualcuno? Qui si è ascoltata solo la voce della categoria degli albergatori che incitava all'approvazione del disegno di legge per arrivare velocemente ad una norma, prima di quella elaborata in sede nazionale, per cui forse dovremo poi rivedere la legge regionale. Questo disegno di legge presenta molti elementi di criticità. Ci sono realtà territoriali delle medie valli che non hanno alberghi e sono prevalentemente interessate da locazioni, anche brevi, e che, con l'entrata in vigore di questa norma, rischiano di limitare la disponibilità dell'offerta da parte dei piccoli proprietari, con conseguente riduzione del movimento turistico e contrazione dell'indotto locale. Il rischio di avere gli appartamenti chiusi è concreto e si sarebbero dovute recepire molte proposte dei portatori di interesse formulate in fase di audizione. Questo documento prevede una serie di adempimenti e di norme confusi e con profili di dubbia legittimità.»
Il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, ha condiviso «l'importanza del tema del lavoro e della disponibilità dei beni, ma va messo sul tavolo anche il diritto dei condomini o dei vicini delle proprietà adibite ad attività turistica. Questo per dire che occorre la tutela della proprietà privata di tutti: ecco perché bisogna introdurre delle regole per favorire una convivenza all'interno dei cittadini. C'è poi il problema delle truffe, che possono essere risolte avendo degli alloggi con un codice identificativo. Dovremo poi anche affrontare il problema della qualità degli alloggi che saranno messi sul mercato: al pari della classificazione delle attività alberghiere, occorrerà avere anche una classificazione degli alloggi se vogliamo offrire un servizio di qualità. La Valle d'Aosta ha bisogno di aumentare la propria ricettività: il fenomeno degli affitti brevi è quindi da considerare come parte integrante della nostra offerta turistica. Il fenomeno non è da combattere ma da agevolare, cercando di creare una situazione che non sia di conflittualità tra i diversi interessi, coniugando le esigenze dei locatori e di chi usufruisce del servizio con quelle di tutta la comunità. Non sono convinto che questa sia la migliore legge possibile, ma è anche vero che non ci sono leggi perfette: è un continuo work in progress in base a quanto emergerà nel corso della sua applicazione. Questo testo è quindi un punto di partenza, non di arrivo.»
«È un disegno di legge che era già pronto da diversi anni - ha commentato il Capogruppo di AV-VdAU, Albert Chatrian -. Negli anni è cambiato il modo di fare turismo e le comunità - piccole, medie o grandi che siano - stanno dando una serie di risposte importanti. La discussione di oggi vuole valorizzare quel modo di fare turismo basato sulla valorizzazione del bene di proprietà: la casa, il bene principale che tanto sta a cuore ai valdostani. La legge affronta una tematica delicata e abbiamo preso decisioni utili, con ricadute positive per tutta la comunità. Si tratta di un testo che è stato modificato a seguito di lunghe discussioni nelle Commissioni competenti trovando il consenso della maggioranza di questo Consiglio sui temi più rilevanti. Non ha vinto una certa parte delle associazioni di settore ma il buon equilibrio. Abbiamo compenetrato esigenze diverse, dando regole che regolamentano l'uso delle case con l'obiettivo di determinare le condizioni affinché questi beni possano essere valorizzati, creando anche posti di lavoro e nuove opportunità. I nostri Sindaci ci hanno dato il parere positivo sugli adempimenti amministrativi, accompagnando il percorso, naturalmente. Crediamo che la locazione per finalità turistiche sia un modo importante di fare turismo e debba essere opportunamente accompagnato per valorizzare il patrimonio delle famiglie valdostane.»
Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha osservato: «L'unico tratto che collega gli interventi dei Consiglieri di maggioranza è quello relativo al fatto che questa norma sia perfettibile: forse c'è un problema, così come c'è un problema nella scrittura dei testi di legge, visto che anche per questo, la Giunta dopo averlo scaricato in Consiglio si è trovata a doverlo modificare. Il nostro gruppo ha fatto un lavoro di sintesi tra le osservazioni e le criticità sollevate nel percorso di questa legge. A noi interessa che da quest'Aula esca un testo che sia il più possibile condiviso da tutti i portatori di interesse e che non sia vessatorio nei confronti di nessuno. Ci sono tre nodi importanti per noi e sui quali abbiamo presentato gli emendamenti: i controlli, la burocrazia, la libertà di disporre dei propri beni. Secondo noi tutto quello che non è esplicitamente vietato è consentito: è questo il principio che noi vogliamo introdurre in questa norma. Quello che detta la sopravvivenza di una struttura è il mercato, attraverso la qualità del servizio: non c'è quindi bisogno di disciplinare tutto, altrimenti siamo al regime comunista. Le visioni sono già coniugabili: tutti concordiamo sulla necessità di snellire e di sburocratizzare, è pertanto sufficiente aprire un dibattito sulle migliorie possibili. Noi oggi abbiamo la possibilità di farlo, senza condizionamenti per portare dei frutti positivi a beneficio di tutti.»
Il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier, ha evidenziato che «il fenomeno delle locazioni turistiche è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni e, per questo motivo, necessita di una regolamentazione generale. È importante far emergere il fenomeno e normarlo, come richiesto anche dal Celva, i cui Comuni hanno il polso della situazione e conoscono le situazioni che sono sotto controllo e quelle più ambigue. Il testo, presentato in allora dall'Assessore Jean-Pierre Guichardaz è stato poi ripreso e sviluppato dall'Assessore Grosjacques. Contiene chiarimenti per consentire una migliore comprensione del testo e semplifica anche l'iter amministrativo, come richiesto da più parti. Chi non ha nulla da temere non deve preoccuparsi di questa legge che ha la finalità di fugare molti dubbi e chiarire determinate situazioni La locazione turistica è uno dei settori trainanti dell'economia valdostana: è importante che venga opportunamente regolamentata per sostenere i futuri processi evolutivi della nostra regione, rafforzando la qualità del nostro turismo.»
«Il tema è articolato, complesso e importante - ha detto Consigliere Claudio Restano (Misto) -. Limitarci a discutere oggi due disegni di legge su affitti brevi e imposta di soggiorno - che avrebbero potuto essere trattati insieme - senza avere affrontato una riforma organica del turismo in Valle d'Aosta, significa coltivare l'orticello di qualcuno. L'Assessore non svolge il suo ruolo nel migliore dei modi: sul programma di governo sono indicati come prioritari il rafforzamento dell'immagine turistica e la riforma attraverso la creazione dell'ente unico del turismo e la realizzazione del marchio ombrello, ma qui si procede a tentoni. Se vogliamo valorizzare gli affitti brevi, dobbiamo avere un approccio diverso, coinvolgendo gli stakeholders, ma in questo testo di legge, non si trova nessuna azione positiva nei loro confronti. Non ravvisiamo l'urgenza di portare questa norma: avremmo potuto aspettare qualche mese e portare una riforma organica che coinvolgesse tutto il comparto. Se la legge è ritenuta perfettibile dagli stessi componenti della maggioranza, perché tutta questa fretta? Approvando questa norma, oggi non siamo in grado di fornire quel valore aggiunto che tutti gli operatori del turismo si aspettano e non generiamo quel benessere organizzativo che potrebbe portare ad una collaborazione proficua e sincera tra i protagonisti del turismo nella nostra regione. Invito i colleghi a fare una riflessione su queste due norme: ritiratele e ci rivediamo in autunno con una riforma organica. Questo sarebbe il percorso corretto per coltivare l'intero orticello Valle d'Aosta.»
«La casa è un tema centrale in Valle d'Aosta e questo disegno di legge affronta in modo sbagliato la questione contrapponendo privati e albergatori, in una regione turistica in cui queste due figure sono complementari e necessarie - ha evidenziato la Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz -. In questa legge manca una visione globale e, fin dalla relazione, vengono accentuate le contrapposizioni tra professionisti del settore e privati che affittano saltuariamente le proprie case. Si tratta di due attività non concorrenti tra loro, ma complementari, con clientela e richieste diverse. La locazione turistica breve costituisce un valore aggiunto a disposizione del turismo, non richiede nuovo consumo di suolo, garantisce la disposizione di posti letto caldi in località meno turistiche o in periodi dell'anno in cui non si trovano strutture alberghiere aperte, aiuta i cittadini nella corresponsione delle tasse e ha anche incentivato il recupero di case in controtendenza invece alle unità alberghiere. Dalle audizioni è emerso che gli albergatori hanno avuto un ruolo attivo in questo percorso, mentre gli altri portatori di interesse (Confedilizia, Comunity Airbnb e Unione piccoli proprietari immobiliari) non stati nemmeno auditi. In questa norma spiccano l'aumento di burocrazia, di adempimenti, di controlli e di sanzioni, al posto della tanto decantata semplificazione, si equiparano le persone che locano come attività con quelli che lo fanno occasionalmente. Se le locazioni brevi sono assimilate ai servizi turistici allora anche le opportunità devono essere le stesse e quindi l'inserimento di queste realtà all'interno dei vari contributi o bonus, alle varie leggi di settore per la riqualificazione energetica e la risposta alle varie normative sugli immobili. Una legge poco chiara che non risolve i dubbi ma ne insinua molti.»
Per il Capogruppo di PlA, Augusto Rollandin, «le varie proposte dovranno essere valutate e saranno monitorate nel corso dell'applicazione della legge, in un lavoro di prospettiva che dovrà tenere conto di vari aspetti, tra i quali anche quello relativo alle presenze turistiche, che sono diverse a seconda dei territori. Non è facile abbinare più fronti, ma è coscienzioso trovare delle sintesi, attuando delle scelte che dovranno essere concepite a livello globale per valorizzare le richieste emerse. Risolvere i problemi significa affrontarli con la giusta determinazione e consapevolezza.»
«Questa legge è veramente impresentabile sia dal punto di vista tecnico che giuridico - ha commentato il Consigliere Diego Lucianaz (Lega VdA) -. La maggioranza ne è perfettamente al corrente e sa bene che non funzionerà ma fa quadrato ugualmente senza voler affrontare la realtà di un testo iniquo e inutile.»
Le repliche del Governo
L'Assessore al turismo e commercio, Giulio Grosjacques, nella replica, ha ribadito «la volontà di fare ordine in questo settore perché oggi è escluso da ogni regola. Il settore della locazione turistica è cresciuto in modo esponenziale in questi ultimi anni ed è un fenomeno estremamente complesso che concerne aspetti trasversali - turistici, urbanistici, fiscali, economici e sociali - e dinamiche differenziate. Siamo convinti che questa iniziativa legislativa non sia più procrastinabile: siamo l'unica Regione a non avere contezza delle dimensioni di questo settore e con questo disegno di legge si è quindi voluto fare un lavoro chiaro e rispondente alle norme vigenti. Con gli emendamenti presentati - limitazione del periodo di applicazione da 180 a 30 giorni (che abbiamo voluto perché oltre a tale limite c'è già una disciplina) ed eliminazione della presentazione della planimetria catastale già stati recepiti in Commissione -, questo testo non prescrive nessun altro aggravio. Le pratiche fiscali diventano due: quella della comunicazione alla Questura e quella della della comunicazione ai fini statistici in forma anonima e aggregata delle presenze. La norma non è scritta in burocratese ma è scritta in modo molto chiaro e preciso per evitare di dover poi approvare delibere di Giunta che potrebbero complicare la situazione. Non c'è nessuna ostruzione della libera attività dei piccoli proprietari né una violazione della proprietà privata, ma una regolamentazione di un mercato che oggi ha delle potenzialità ma di cui si conosce ancora poco. Una regolamentazione che darà una possibilità a tutti coloro che vogliono esercitare in modo serio questa attività, mettendo sul mercato degli appartamenti adatti a questo tipo di servizio. Come tutte le norme è perfettibile e l'emendamento sottoscritto da tutti i Consiglieri per l'introduzione della clausola valutativa va proprio nella direzione di controllare e valutare l'efficacia di questa di questa legge. Gli emendamenti che abbiamo presentato sono fisiologici e vanno nella direzione di migliorare il testo anche alla luce delle suggestioni emerse nelle audizioni, a dimostrazione che non si trattava di un testo blindato, sul quale non c'è stata nessuna influenza predominante da parte di nessuna associazione ma semplicemente il confronto continuo con l'obiettivo di migliorare di migliorare questa norma.»
«La regolamentazione delle locazioni brevi con legge regionale è un dovere istituzionale e anche a livello europeo si sta parlando della necessità di intervenire sulla questione - ha affermato l'Assessore agli affari europei, Luciano Caveri -. All'interno del Comitato delle Regioni si è avuta una discussione molto accesa su questa materia, rivendicando la gestione dei flussi turistici a livello regionale e locale. Il fenomeno è esploso e ha numeri davvero impressionanti: durante la stagione estiva 2002, solo in Italia, sono state prenotate oltre 38 milioni di notti attraverso le maggiori piattaforme e l'UE intende regolamentare l'attività di questi colossi, la cui potenza di fuoco non può essere gestita da Regioni o Comuni. È comunque importante che anche la Regione intervenga con una propria normativa. Molto spesso i regolamenti si basano su un idem-sentire delle zone più importanti dell'UE - le grandi città - che hanno già fatto una scelta molto forte di tipo proibizionista. La Commissione europea ha predisposto un regolamento, già esaminato dal Parlamento europeo, che diventerà norma cogente negli Stati e che prevede una serie di obblighi per le piattaforme on line operanti nel mercato della locazione a breve temine, le quali negli anni, hanno avuto un atteggiamento ambiguo e poco chiaro, non consentendo di perimetrare il fenomeno e di capire gli elementi di fiscalità. La regolamentazione di una legge regionale come quella della Valle d'Aosta appare molto più aperta di quanto si prefigurerà in futuro con le normative europee e quelle che potrebbero emergere dalle decisioni legislative che saranno assunte con il Governo Meloni. Non si possono fermare le locazioni brevi ma è giusto e legittimo, proprio nell'esercizio di sussidiarietà, normare il settore a livello regionale.»
«Oggi votiamo una legge di buon senso sul mondo delle locazioni turistiche - ha commentato l'Assessore ai beni e alle attività culturali, Jean-Pierre Guichardaz -. La locazione breve è diventata un'irrinunciabile realtà turistica che si affianca a quella più propriamente imprenditoriale e la sua regolamentazione è sentita come un’esigenza anche da parte di tantissimi proprietari che vogliono partecipare a pieno titolo alla crescita dell’offerta turistica di qualità con una normazione di settore univoca e chiara. Questa norma non vuole impedire alla "signora Mariuccia" di arrotondare la pensione, scoraggiandola con una serie di zeppe burocratiche. Credo invece che la signora in questione non avrà particolari difficoltà a comunicare le presenze agli uffici regionali e a raccogliere l’imposta di soggiorno. L'obiettivo è quello di evitare la concorrenza sleale con realtà più strutturate soggette a controlli e verifiche. È importante poi avere un dato certo delle presenze che sono prese quale unico riferimento oggettivo per misurare l’attrattività di un territorio sotto il profilo turistico. I 3,6 milioni di presenze certificate sono totalmente sfalsati rispetto alla realtà e raccontano falsamente di una regione dalla relativa scarsa attrattività turistica se raffrontata a quella di altri competitor che conteggiano le locazioni brevi. Questa mancata certificazione porta un enorme danno d’immagine alla nostra regione, senza contare che questi sono gli unici dati ufficiali presi a riferimento quando lo Stato o l’Europa individuano misure di sostegno per il turismo. Ricordo i milioni di euro persi dalla Valle d'Aosta sul “Fondo montagna” e il mancato accesso al contributo per i centri storici di un bando statale per la mancanza di una manciata di presenze certificate di turisti stranieri, soglia che avremmo tranquillamente raggiunto se ci fosse stata in vigore una norma come quella che ci accingiamo a votare. Oggi andiamo a regolamentare un mercato dall'enorme potenziale dando dignità al mondo delle locazioni brevi.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha parlato di «un dibattito molto chiaro e sentito su questa tematica di importanza centrale. La norma è stata affrontata in maniera seria e approfondita dal Governo e in sede di Commissione, attraverso le audizioni ai portatori di interesse con un confronto aperto e costruttivo. Arriviamo oggi a discutere una legge che tiene conto delle richieste di porre ordine in un sistema che vedeva delle sincrasie nella gestione di questa attività di accoglienza turistica. Si tratta di una norma equilibrata che ha saputo dare contezza e risposte a tutti gli stakeholder: chi mette a disposizione le case, che necessita di regole non troppo opprimenti, e chi deve convivere con queste situazioni. Abbiamo cercato un percorso che desse le giuste indicazioni per tutelare gli interessi di tutti gli aventi diritto. Un lavoro fatto con attenzione, con la voglia di risolvere un problema e non di crearne degli altri. Una norma regionale importante e attenta all'evoluzione di questo settore su cui si potrà intervenire in caso di necessità sulla base delle osservazioni che riceveremo e dei dati che avremo in futuro.»
SC-LT
Comunicato n° 350 del 12 luglio 2023
Approvato il disegno di legge che disciplina l'imposta di soggiorno
In chiusura della seduta pomeridiana del 12 luglio 2023, il Consiglio ha approvato, con 28 voti a favore (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, PlA, Lega VdA) e 4 astenuti (PCP, FI, GM), il disegno di legge che disciplina l'imposta di soggiorno in Valle d'Aosta.
Il testo, presentato dalla Giunta regionale il 30 dicembre 2022 ed esaminato dalle Commissioni seconda e quarta, si compone di undici articoli che rivedono l'imposta di soggiorno reintrodotta in Valle d'Aosta a partire dal 2012 con l'articolo 32 della legge finanziaria regionale 2012-2014. Sul testo sono stati approvati tre emendamenti delle Commissioni - di cui uno stabilisce gli effetti della legge a partire dal 1° maggio 2024 -, uno del gruppo PCP che estende l'esenzione dal pagamento dell'imposta alle scolaresche di ogni ordine e grado.
«Con questo provvedimento - ha detto il Consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD), relazionando all'Aula anche a nome del Consigliere Andrea Padovani (FP-PD) - andiamo a regolamentare l'imposta di soggiorno al fine di garantire un'esperienza turistica di qualità e promuovere la coerenza dei servizi offerti in tutto il territorio. La revisione si è quindi focalizzata su quattro punti principali: introdurre un'applicazione uniforme dell'imposta in tutti i Comuni con l'obiettivo di assicurare al turista livelli di servizi elevati e omogenei; uniformare le tariffe applicate in Valle d'Aosta a quelle delle principali mete turistiche delle Alpi, il che è giustificato dal crescente bisogno di risorse finanziarie per l'adozione di politiche di promozione e valorizzazione del territorio più efficaci e incisive; estendere l'applicazione dell'imposta di soggiorno anche agli ospiti degli alloggi a uso turistico, che costituiscono una forma di ricettività in forte espansione nel nostro territorio, anche per garantire una più corretta equità impositiva; prevedere, per le strutture turistico-ricettive soggette a classificazione, come le aziende alberghiere e i complessi ricettivi all'aperto, un nuovo criterio di applicazione dell'imposta basato sul numero di stelle attribuite, anziché sui prezzi praticati, un approccio che serve a semplificare le politiche di prezzo, liberandole dai parametri dei prezzi minimi e massimi dichiarati che vengono attualmente utilizzati per determinare l'importo dell'imposta di soggiorno. Si prevede che l'imposta sia applicata dal Comune secondo un principio di gradualità, con un importo minimo di cinquanta centesimi e un importo massimo di cinque euro per notte di soggiorno: il gettito dovrà essere destinato al finanziamento di interventi di promozione turistica, valorizzazione del territorio, manutenzione fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali.»
Il dibattito in Aula
Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha osservato: «Rispetto alla precedente norma, questo testo supera il principio di possibilità per ogni Comune di applicare questa imposta. Un principio che dovrebbe essere un patrimonio di chi si dice federalista: se l'imposta è in capo al Comune è questo che dovrebbe avere la possibilità di scegliere se istituirla o meno. Questo disegno di legge sembra avere due obiettivi di fondo diversi da quelli prospettati, riprendendo una vecchia idea: centralizzare sulla Regione il gettito dell'imposta di soggiorno e le politiche di promozione turistica.»
La Consigliera Chiara Minelli (PCP) ha espresso «perplessità sugli aspetti tecnico organizzativi contenuti nella norma e, in particolare, sul ruolo di controllo, verifica e sanzionatorio attribuito agli enti locali che sono in sofferenza di organico. Non è stata sufficientemente chiarita la modalità operativa e non ci conforta sapere che i Comuni hanno dato parere positivo sul testo, perché spesso accade che il rilievo delle difficoltà avviene al momento dell'applicazione delle leggi. Le modalità burocratiche e le tempistiche di registrazione e trasmissione dei dati da parte di molti piccoli proprietari che non hanno dimestichezza con le moderne tecnologie, potrebbero portare alla rinuncia di affittare. Sono criticità che non possono essere banalizzate dal momento che toccano in particolare i centri più piccoli con il rischio di vedere ulteriormente ridotta la presenza di turisti nei momenti estivi.»
Per il Capogruppo di FI, Pierluigi Marquis, «è una norma che va nel senso della centralizzazione, che impone la sua applicazione ai Comuni, in un contesto dove ci sono realtà molto diverse, anche molto piccole. Si poteva fare qualche riflessione sul lasciare la facoltà di introdurre l'imposta di soggiorno da parte di un Comune. Non si capisce la necessità continua di fare cassa con imposte varie quando poi la Regione ogni anno ha un avanzo di amministrazione di poco meno di 300 milioni di euro. Se vogliamo portare avanti delle politiche organiche, dobbiamo operare in senso diverso.»
«La norma sicuramente andava rivista ma ho dei dubbi sulle motivazioni addotte dalla maggioranza - ha commentato il Consigliere Claudio Restano (GM) -. Uniformare l'imposta di soggiorno in tutti gli enti locali per garantire livelli elevati e omogenei dei servizi non sarà possibile, perché in un piccolo comune l'incasso annuale stimabile, con 20mila presenze, sarà di 10mila euro e con una cifra di questo genere non si potrà fare molto, anzi, aumenterà il divario tra i comuni piccoli e quelli grandi che potranno investire molto di più di quanto avevano oggi. Non si comprende come si possano ipotizzare con l'applicazione di questa norma politiche di promozione e valorizzazione del territorio più efficaci e incisive, quando avete sempre parlato di prodotto Valle d'Aosta e di marchio unico, mentre con la proposta odierna tendete a dividere il territorio. Sarebbe stato meglio creare un fondo perequativo che avrebbe inciso significativamente sulle attività di tutti i territori per la promozione turistica e la valorizzazione del territorio.»
L'Assessore al turismo e commercio, Giulio Grosjacques, ha replicato che «la centralizzazione del gettito della Regione non è tra le finalità della norma: l'imposta di soggiorno serve a valorizzare il territorio e la sua manutenzione. In caso di riforma del settore turismo, in accordo con il Consiglio permanente degli enti locali, si potrà ragionare in maniera diversa, ma ad oggi così non è. Il centralismo è difficile da vedere in questa norma che fa chiarezza: in accordo con il CPEL è stato deciso di applicarla in modo uniforme su tutto il territorio ad esclusivo beneficio degli enti locali.»
I lavori sono sospesi; riprendono domani, giovedì 13 luglio, alle ore 9.
SC-LT
Comunicato n° 351 del 13 luglio 2023
Approvate due mozioni su Osservatorio crisi idrica e panchina viola simbolo della fibromialgia
Nella seduta mattutina del 13 luglio 2023, il Consiglio ha esaminato otto mozioni, di cui due approvate, tre respinte e tre ritirate.
Mozioni approvate
- Osservatorio sulla crisi idrica
L'Assemblea ha approvato all'unanimità una mozione presentata dal gruppo Misto ed emendata in accordo con l'Assessore all'ambiente, che impegna a modificare la delibera di Giunta n. 515 del 15 maggio 2023 istitutiva dell'Osservatorio regionale tecnico-politico sulla crisi idrica, inserendo anche l'Assessore alla sanità e un rappresentante del Dipartimento di prevenzione, attribuendo all'Osservatorio funzioni di raccordo politico dei vari tavoli tecnici costituiti in materia di servizio idrico e gestione della risorsa acqua.
«È noto che esiste un rapporto stretto tra ambiente e salute - ha commentato il Consigliere Claudio Restano - e uno dei compiti principali dell'Osservatorio è legato alla destinazione idropotabile dell'acqua che ha la precedenza su altri usi. Per questo è necessaria la presenza al tavolo tecnico-politico del settore sanità in ossequio al principio One Health che richiede gli sforzi collaborativi di più discipline. Si tratta di un percorso avviato nel mese di maggio che ci ha visti impegnati attraverso la presentazione di due interrogazioni, un'interpellanza e un question time per evidenziare quale sia l'apporto scientifico e politico che, rispettivamente il Dipartimento di prevenzione dell'AUSL e l'Assessore alla sanità possono portare all'Osservatorio. Siamo soddisfatti del risultato ottenuto a tutela e prevenzione della salute pubblica.»
«La questione della criticità idrica è in continua evoluzione e deve essere affrontata in modo strutturale coinvolgendo tavoli ed enti interessati dalla gestione della risorsa acqua e del servizio idrico - ha dichiarato l'Assessore al territorio e ambiente, Davide Sapinet -. Il Governo sta già lavorando in questo senso e procederemo ad integrare l'Osservatorio con le figure indicate nell'impegnativa della mozione e attribuendo a questo organismo un ruolo di raccordo politico dei vari tavoli tecnici.»
- Una panchina viola, simbolo della fibromialgia
È stata approvata all'unanimità la mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste, così come emendata in accordo con l'Assessore alla sanità, che impegna il Governo a procedere, al fine di sensibilizzare la cittadinanza sul tema della fibromialgia, alla predisposizione di una panchina di colore viola - simbolo della fibromialgia - corredata da una targhetta esplicativa nell'ambito dei lavori di sistemazione dell'area di cantiere esterna alla nuova Università della Valle d'Aosta, coinvolgendo i volontari delle associazioni che si occupano di tale patologia e valutare la possibilità di inserire nella targhetta esplicativa un QR Code che rimandi a una pagina istituzionale dedicata con l'obiettivo di illustrare in maniera efficace la patologia e le sue conseguenze.
Il Capogruppo Andrea Manfrin, ha ricordato che «la fibromialgia è una malattia reumatologica che colpisce due milioni di uomini e donne in Italia. È caratterizzata da dolore muscolo-scheletrico cronico diffuso che compromette la qualità di vita di chi ne è affetto. La nostra Regione, tre le più all'avanguardia in Italia, ha riconosciuto questa patologia tramite una legge proposta dal gruppo Lega, unitamente alle esenzioni per chi ne soffre. Riteniamo però importante realizzare una serie di iniziative finalizzate anche alla promozione della conoscenza, per favorire la diagnosi precoce. Come per il Comune di Aymavilles, riteniamo che la Regione debba attivarsi in questo senso e per questo chiediamo l’installazione di una panchina viola che diffonda la conoscenza di questa patologia, consentendo di riconoscerne i sintomi e di giungere a una diagnosi precoce, valorizzando così anche l'impegno associativo di volontari ed esperti.»
«Abbiamo già dato prova di manifestare la dovuta sensibilità al tema in Consiglio - ha dichiarato l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. Non spetta alla Regione occuparsi di arredo urbano sul territorio del Comune di Aosta ma possiamo accogliere positivamente l'iniziativa di sensibilizzazione sulla sindrome fibromialgica tramite l'apposizione di una panchina di colore viola, dopo la panchina gialla per l'endometriosi.»
Mozioni respinte
- Condominio Arco d'Augusto di Aosta
La mozione del gruppo Progetto Civico Progressista, respinta con 18 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 15 a favore (PCP, Lega VdA, FI, GM), chiedeva di affrontare in terza Commissione il progetto del condominio dell'Arco d'Augusto con l'audizione degli Assessori competenti e del personale dirigente, per relazionare sull'iter autorizzativo agli effetti delle norme regionali in ambito urbanistico e dei pareri di competenza degli organi regionali.
«Nel corso di un dibattito su di una nostra mozione sul condominio "The Stone" di Breuil-Cervinia, il Consigliere Malacrinò aveva evidenziato che ci potevano essere delle analogie con quello dell'Arco d'Augusto di Aosta - ha commentato la Capogruppo Erika Guichardaz -: incuriosite abbiamo deciso di approfondire, sia qui che in Consiglio comunale, la tematica. Stiamo parlando di un edificio che è nel centro storico di Aosta, a ridosso dell'Arco di Augusto e che può essere considerato la Porta Est di Aosta, risalente all'Ottocento, con un'importanza storica evidente. Sul progetto, ci sono stati due dinieghi da parte del Comune di Aosta nonostante il parere favorevole della Soprintendenza, ma dal comunicato dell'Amministrazione comunale e dal dibattito in Consiglio comunale è emerso che la "legge casa" e le modalità di formulazione del parere della Soprintendenza limitano la possibilità di valutazione dei Comuni; vi sono altre leggi interessate al progetto quali la 13/2007 sulla copertura dei tetti in lose e la 11/1998 sugli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande. Per questo motivo chiediamo al Governo di fornire aggiornamenti nell'ambito della Commissione consiliare competente: per capire cosa sia avvenuto, cosa si possa fare, quali i tempi e i modi che sta dettando l'Amministrazione regionale. Altri progetti, come The Stone e le villette di La Thuile, sono stati approfonditi in Commissione: noi riteniamo che si possa fare anche per questo. Altrimenti, ci viene da pensare che sia il Comune di Aosta sia la Regione abbiano qualcosa da nascondere.»
L'Assessore ai beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz, nel chiedere in nome della maggioranza il ritiro della mozione in quanto «le Commissioni consiliari non sono il luogo adatto a discutere i molteplici progetti che potenzialmente potrebbero riguardare tutti i 74 comuni valdostani», ha riferito che con il collega Sapinet e i tecnici si sta lavorando sulla "legge casa” anche in considerazione delle criticità emerse. Ha poi ribadito che «i processi amministrativi non sono per legge di competenza del politico, ma avvengono ex lege sulla base delle norme vigenti e riguardano esclusivamente le strutture tecniche, quantomeno per le attribuzioni in capo alla Soprintendenza regionale.» Ha quindi fatto il punto sulla questione, che risale al 2016 «con il primo iter autorizzativo della Struttura patrimonio archeologico per l'effettuazione di sondaggi sull'area interessata, cui è seguito il parere favorevole di massima nel 2017 rispetto ad una proposta progettuale plano-volumetrica relativa al posizionamento di un nuovo volume derivante dalla demolizione e ricostruzione del corpo di fabbrica attualmente in opera. A febbraio 2020, la Soprintendenza ha autorizzato il progetto definitivo, con prescrizioni architettoniche e archeologiche; in seguito diversi soggetti - istituzionali e non - presa visione del progetto hanno espresso delle perplessità e la Commissione edilizia del Comune ha espresso un parere negativo. I proponenti e i progettisti - lo studio Copaco - hanno accettato di rivedere il progetto congiuntamente agli Amministratori comunali competenti, alla Commissione edilizia, all'Ufficio tecnico del Comune e alla Soprintendenza. Dopo numerosi incontri informali e un sopralluogo, presenti tutti questi soggetti, e valutate diverse soluzioni progettuali, non essendo emerse manifeste contrarietà è stato ripresentato dai proponenti al Comune e alla Soprintendenza un nuovo progetto ritenuto condiviso questa volta. Pertanto con provvedimento del 24 agosto 2022 la Soprintendenza ha autorizzato l'ultima versione del progetto; mi riferiscono che la Commissione edilizia del Comune è sempre stata presente ai vari incontri, ma ha invece espresso un parere negativo. In ultima analisi risulta che il Comune abbia comunque rilasciato il permesso di costruire. Ricordo comunque che tutti i portatori di interesse possono sempre accedere direttamente agli atti o ottenere spiegazioni dai dirigenti interessati.»
- Declassamento delle specie Canis lupus e Ursus arctos
Con una mozione respinta con 20 astensioni (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, PCP) e 14 favorevoli (Lega VdA, FI, GM), il gruppo Lega Vallée d'Aoste chiedeva al Governo di portare sui tavoli tecnici competenti e in sede di Conferenza Stato-Regioni, la proposta di declassamento delle specie Canis lupus e Ursus arctos da "particolarmente protette" a "protette".
«Tutti i territori delle regioni alpine italiane stanno avanzando la proposta di declassamento di queste due specie da "particolarmente protette" a "protette" - ha riferito il Consigliere Dino Planaz -. È un'esigenza comune e molto sentita e sarebbe opportuno avere un documento approvato da quest'Aula che conferirebbe maggiore forza in sede di contrattazione nella Conferenza Stato-Regioni e sui tavoli tecnici.»
L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Marco Carrel, ha osservato che «non si tratta, come richiesto dalla mozione, di ottenere il declassamento che avrebbe come unica conseguenza un alleggerimento delle sanzioni penali e amministrative previste dalla norma in caso di abbattimento della specie, ma di applicare quella parte della direttiva europea Habitat che consente agli Stati deroghe di prelievo e abbattimento anche sulle "specie a tutela rigorosa" (di cui fa parte il lupo), perché come Regione continuiamo a sostenere che il lupo ha raggiunto uno stato di conservazione soddisfacente. Stiamo anche lavorando per sostenere l'attività degli allevatori che, soprattutto in questo periodo di alpeggio, sono maggiormente esposti agli attacchi dei predatori.»
- Condominio "The Stone" di Breuil-Cervinia
Il gruppo PCP ha illustrato una mozione sul progetto del condominio "The Stone" di Breuil-Cervinia, respinta con 32 voti di astensione e 2 a favore (PCP). Il testo sollecitava il Governo a chiedere agli uffici competenti un approfondimento sulla questione "The Stone" e ad affidare a un esperto qualificato in materia uno studio sull'utilizzo degli ampliamenti volumetrici consentiti dalla "legge casa" o altra normativa, sia in generale, sia nel caso specifico, da portare poi all'esame della terza Commissione.
La Consigliera Chiara Minelli ha richiamato gli avvenimenti susseguitisi da marzo scorso, periodo in cui si è iniziato a discutere di The Stone, fra cui anche «l'indagine giudiziaria in corso, relativa ad alcune operazioni immobiliari, tra cui anche "The Stone". Sulla questione si è espresso anche il Sindaco uscente del Comune, che lo scorso mese di maggio aveva evidenziato alcune criticità del progetto, soprattutto sul calcolo delle volumetrie, rendendo noto che l'Amministrazione comunale aveva affidato a due consulenti il compito di condurre una verifica sul rispetto della normativa vigente. Ci sono poi state ulteriori novità: c'è una nuova Amministrazione comunale e sappiamo che le verifiche legali richieste hanno portato alla luce una serie di criticità. Inoltre, il Comune non ha rilasciato l'autorizzazione e ha chiesto di rivedere il progetto. Alla luce di questi eventi recenti riteniamo necessario approfondire la questione con tutti gli uffici regionali competenti così come riteniamo urgente affidare ad un esperto qualificato uno studio sull'utilizzo degli ampliamenti volumetrici consentiti dalla "legge casa", ai fini di una sua modifica, tale da impedire un aumento volumetrico molto rilevante nei centri storici, che rischia di compromettere le esigenze di tutela del patrimonio architettonico.»
L'Assessore alle opere pubbliche e territorio, Davide Sapinet, nel premettere che «per il progetto in questione non è stato rilasciato alcun titolo abilitativo», ha ribadito «la non competenza degli uffici regionali che si occupano di pianificazione territoriale ad esprimersi su procedimenti per il rilascio del permesso di costruire: non è quindi possibile prefigurare ad oggi la redazione di una relazione specifica. Per quanto riguarda la richiesta di affidare ad un esperto uno studio degli ampliamenti volumetrici, questo sarebbe particolarmente complesso e costoso poiché il lavoro richiederebbe un puntuale esame di 3964 interventi validati dai Comuni tra il 2010 e il 2023. Sulla "legge casa" stiamo verificando con le strutture il margine di azione per apportare delle migliorie: il confronto sarà poi politico e presenteremo in Commissione consiliare le proposte senza bisogno di inviti o impegni. Confronto che dovrà avvenire in parallelo con i Comuni e con il Consiglio permanente degli enti locali. Chiedo quindi il ritiro della mozione, in alternativa ci asterremo.»
Mozioni ritirate
Ritirata la mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste che chiedeva di avviare le azioni di risarcimento dei docenti precari dipendenti dall'Amministrazione regionale che non hanno usufruito del Bonus docenti, a seguito della dichiarazione dell'Assessore al sistema educativo che ha evidenziato come il Governo regionale si sia già attivato sul punto con una soluzione in linea con quanto richiesto nella mozione.
È stata ritirata dai proponenti la mozione dei gruppi Lega VdA e Misto che sollecitava ad aggiornare la quarta Commissione sull'evoluzione dell'aumento del costo dell'energia e del gas in Valle d'Aosta, a seguito dell'impegno dell'Assessore allo sviluppo economico di approfondire la tematica durante la trattazione del Piano energetico regionale ambientale.
È stata ritirata la mozione del gruppo Lega VdA che chiedeva di rivedere alcuni articoli della disciplina degli interventi a favore dello sport (l.r. 3/2004), a seguito dell'impegno dell'Assessore allo sport a portare quanto prima le modifiche.
SC-LT
Comunicato n° 352 del 13 luglio 2023
Question time sulla procedura selettiva per l'assunzione di 36 funzionari
Con un'interrogazione a risposta immediata, illustrata nella seduta consiliare del 13 luglio 2023, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato l'attenzione sulle modalità seguite dalla Commissione d'esame durante l'ultima prova scritta della procedura selettiva unica per esami per l'assunzione a tempo pieno e indeterminato di 36 funzionari nel profilo di istruttore amministrativo.
Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha chiesto «se corrisponde al vero che nel corso dell'espletamento dell'ultima prova scritta di questa prova la Commissione abbia deciso di espungere una delle domande della prova dopo l'apertura delle buste dei quesiti.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha riferito che «la procedura concorsuale è ancora in corso. Come da norma, gli atti e i verbali riferiti alle prove d'esame saranno trasmessi dalla Commissione esaminatrice alla competente struttura del Dipartimento personale e organizzazione solo al termine della procedura selettiva, insieme alla graduatoria degli idonei ordinata per merito. Solo a quel momento si potrà avere contezza di quanto avvenuto e delle motivazioni delle decisioni assunte dalla Commissione. Al momento attuale, agli atti dell'Amministrazione, non risulta ancora nulla di ufficiale rispetto alla prova in questione e ai lavori della Commissione esaminatrice.»
Il Vicecapogruppo Aggravi ha replicato: «Le prove e i criteri stabiliti dalla Commissione esaminatrice, pubblicati on line, dicono che tutti i quesiti avranno lo stesso peso in termini di valutazione; la valutazione complessiva da attribuire alla prova è determinata dalla media delle votazioni attribuite a ciascun quesito; durante l'espletamento della prova scritta non sarà permesso comunicare verbalmente o per iscritto tranne che con i membri della Commissione esaminatrice. Mi auguro che questi tre principi siano stati rispettati. Forse quello che è successo non è un precedente: è una schifezza.»
I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.
LT
Comunicato n° 353 del 13 luglio 2023
Question time sull'accordo sugli operatori di sostegno
Con un'interrogazione a risposta immediata presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 13 luglio 2023 è stata affrontata la questione del personale educativo.
«A gennaio 2023 il Governo regionale ha istituito un tavolo tecnico e politico sulla gestione del personale da parte della Società dei servizi - ha ricordato la Capogruppo Erika Guichardaz -. Da notizie stampa, risulta che all'interno del tavolo di lavoro sia stata raggiunta un'intesa tra Regione, sindacati e Società di servizi per migliorare il lavoro degli operatori di sostegno e sia stata promessa la sottoscrizione di un accordo con previsione di un aumento della copertura finanziaria, di un incremento delle ore contrattuali e di un prolungamento del servizio. Sul punto chiediamo di avere ulteriori notizie anche sui tempi di sottoscrizione dell'accordo.»
L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha confermato che «nell’ambito del gruppo di lavoro tecnico e politico concernente la gestione del personale della Società di servizi, l’Amministrazione regionale si è impegnata ad aumentare la copertura finanziaria, per un importo pari a 400mila euro per il 2023 e per circa ulteriori 1,5 milioni negli anni successivi, prevedendo oltre ad un incremento delle ore contrattuali (da 18 ore a 36 ore) per un numero maggiore di operatori anche un prolungamento del servizio degli operatori di sostegno, a partire dal primo settembre. In particolare, tutti gli operatori di sostegno prenderanno servizio dal primo settembre 2023 per svolgere attività di formazione e di accoglienza degli alunni con disabilità grave accertata, anche in collaborazione con i docenti di classe.»
«Tenuto conto dell’importante ruolo svolto dagli operatori di sostegno per garantire il diritto allo studio degli alunni con disabilità - ha specificato l'Assessore -, sono state accolte tutte le richieste di copertura oraria quantificate dal gruppo di lavoro operativo per l’inclusione degli alunni disabili (GLO), presente in ogni Istituzione scolastica. Segnalo, a tal proposito, che il numero di alunni con disabilità è aumentato in modo significativo in questi ultimi anni (+ 34 alunni in situazione di gravità nel 2023-2024), portando da 212 a 240 il numero di operatori necessari per realizzare il progetto di inclusione (PEI) relativo al prossimo anno scolastico.»
«Per quanto riguarda il mese di giugno - ha concluso -, si garantisce la figura dell’operatore di sostegno sino a conclusione delle attività didattico-educative (30 giugno) per i bambini che frequentano la scuola dell’infanzia e per coloro che dovranno supportare gli alunni della scuola secondaria durante gli esami di Stato conclusivi del primo e del secondo ciclo di istruzione. Sarà, inoltre, data la possibilità, dopo il 6 giugno 2024 (termine delle lezioni) di recuperare eventuali straordinari effettuati durante l’anno scolastico, e non fruiti durante le sospensioni delle attività didattiche, per l’accompagnamento degli alunni con disabilità nelle uscite didattiche o durante le riunioni PEI. Il 19 luglio si riunirà nuovamente il tavolo operativo.»
La Capogruppo Erika Guichardaz ha replicato: «L'Assessore non ha precisato però cosa si prevede per l'aumento del periodo al primo settembre. A noi risulta che la Società di servizi infatti si riferisca solo alle ore lavorate e quindi immagino che agli operatori di sostegno verranno già assegnati i casi dal primo settembre. Immagino inoltre che anche i corsi di formazione a questo punto saranno spostati nella prima quindicina di settembre, a differenza di cosa avveniva negli anni scorsi. Per quello che riguarda il periodo di fine giugno mi chiedo come gli operatori di sostegno possano garantire le 36 ore quando non sono assegnati solo a casi dell'infanzia. Se si parla solo di ore lavorate sarebbe quindi interessante capire quale accordo sarà sottoscritto.»
SC
Comunicato n° 354 del 13 luglio 2023
Question time sul personale infermieristico
Nella seduta consiliare del 13 luglio 2023, il gruppo Forza Italia ha presentato un'interrogazione a risposta immediata sul personale infermieristico e altro personale sanitario impiegato presso il Pronto soccorso ortopedico, Stroke unit e Admission room.
«Il 7 luglio scorso, la dirigenza dell'AUSL VdA ha aggiudicato alla ditta In Mensa srl di Udine - che si occupa prevalentemente di ristorazione collettiva - il terzo lotto per la gestione dei Servizi infermieristici presso il Pronto soccorso ortopedico di bassa, media intensità, Stroke Unit e Admission rooom - ha riferito il Consigliere Mauro Baccega -. Il Direttore del Dipartimento di emergenza, rianimazione e anestesia locale ha richiesto l'apertura di 10 posti letto in Admission room a seguito della chiusura di 16 posti disposti dalla Direzione medica di presidio. Quante unità di personale infermieristico e di altro personale sanitario saranno impiegate per espletare al meglio i servizi richiesti dal bando?»
L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi ha riferito che «il lotto 3 prevede l’affidamento della gestione del personale medico, infermieristico e tecnico per le attività di Pronto soccorso ortopedico (bassa-media intensità), Stroke Unit, Admission room e servizi di radiologia d’urgenza per un periodo di 12 mesi. Il capitolato speciale d’appalto dedicato ai servizi infermieristici prevede per l’ambulatorio di Pronto soccorso ortopedico-traumatologico (con attività 7 giorni su 7) un infermiere con orario 9-21. Per l’ambulatorio di bassa-media intensità (che svolge attività 7 giorni su 7 per 12 ore, cioè per il diurno 8.00-20.00 con guardia attiva) un infermiere. Per la Stroke Unit (con attività 7 giorni su 7, 24 ore su 24) due infermieri presenti h24. Per la Admission Room (anch'essa con attività 24/7) un infermiere presente h24. È inoltre previsto per tutte le attività un Coordinatore della ditta per un impegno orario settimanale di 4 ore. Per quanto riguarda la verifica, prima dell’avvio dell’attività, del possesso dei requisiti di legge da parte del personale impiegato, l’Azienda USL informa che la medesima rientra tra i compiti e le responsabilità del Responsabile unico del procedimento e del Direttore dell’esecuzione del contratto.»
Il Consigliere Baccega ha invitato il Governo a «prestare molta attenzione visto che i servizi affidati a questa cooperativa sono molto delicati e non ci pare che ci sia la competenza necessaria per gestirli. Ci dicono che gli infermieri non sono in grado di parlare in italiano e non hanno le certificazioni necessarie. Serve efficienza, affidabilità e sicurezza per i nostri pazienti e bisogna vigilare attentamente sugli sviluppi della questione.»
LT
Comunicato n° 355 del 13 luglio 2023
Interrogazione sulla nomina della nuova Rettrice dell'UniVdA
Nella seduta consiliare del 13 luglio 2023, il gruppo Progetto Civico Progressista ha chiesto conto della nomina della nuova Rettrice dell'Università della Valle d'Aosta.
In particolare, si sono volute conoscere le motivazioni per cui si è ritenuto di non confermare la precedente Rettrice, candidata nella terna proposta dal Senato accademico; se la votazione sia avvenuta in modo palese, quanti sono i componenti del Consiglio dell'Università con diritto di voto, quanti erano presenti e come si sono espressi durante la votazione.
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha riferito che «i componenti il Consiglio dell'Università con diritto di voto sono 14 e l'organismo ha stabilito all’unanimità di procedere con votazione palese. Erano presenti 11 componenti del Consiglio su 14 e 8 si sono espressi a favore, uno ha votato contro e due si sono astenuti. Ci sembra più corretto rappresentare i motivi per cui si è determinata una scelta, piuttosto che soffermarsi sul contrario. I componenti della terna presentata dal Senato accademico possedevano tutti caratteristiche di professionalità, esperienza e competenza tali da essere ugualmente meritevoli per ricoprire la carica di Rettore dell’UniVdA. Per quanto concerne la specifica scelta effettuata, si sono individuate nella professoressa Ceretta le giuste caratteristiche al fine di consentire al nostro Ateneo di poter crescere con equilibrio e condivisione in entrambi gli ambiti in cui lo stesso opera: tendendo verso una auspicata crescita dell’offerta formativa legata al territorio e con una sempre maggiore attenzione alle opportunità di sviluppo, anche passando attraverso rinnovati contatti e nuove collaborazioni che possano ulteriormente marcare la vocazione bilingue dei percorsi di studio. Inoltre, è stata recepita l’interessante opportunità di voler rendere l’Università parte integrante del tessuto sociale valdostano, fruibile da tutta la popolazione, anche non scolastica: una sfida non scontata e dettata dalla volontà di giungere a una sempre più ampia condivisione per far conoscere, nel segno della partecipazione, il nostro Ateneo, il suo ruolo e le sue potenzialità, favorendone lo sviluppo e un rinnovato senso di appartenenza.»
«Il ricorso al voto palese mi ha stupita molto perché, mi risulta, che in tutti gli atenei l'elezione del Rettore avvenga con voto segreto - ha replicato la Consigliera Chiara Minelli -. Un sistema singolare quello scelto in Valle, considerato che, tra gli aventi diritto al voto, ci sono docenti e studenti dell'ateneo che poi avranno a che fare con il futuro Rettore. Le motivazioni elencate per la scelta della professoressa Ceretta sono piuttosto deboli e generiche, a fronte di una situazione di miglioramento del clima universitario avvenuto con l'elezione della professoressa Monaci - dopo anni travagliati -, nel periodo in cui il Presidente Testolin faceva parte della Giunta Fosson e la Rettrice fu nominata "per i suoi legami col territorio e la volontà di instaurare legami di massima collaborazione con tutti gli organi locali". Senza nulla togliere alla professionalità della professoressa Ceretta, ritengo che scegliere un docente esterno all'ateneo sia discutibile e opinabile: in vent'anni la nostra Università avrebbe dovuto acquisire capacità di autogoverno, senza dover dipendere da soggetti esterni, e aver acquisito una gestione matura dei rapporti interni. La professoressa Ceretta penso manterrà il suo incarico a Torino, quindi non potrà seguire a tempo pieno l'UniVdA. Il potenziamento della francofonia avrebbe potuto essere perseguito senza cambiare rettore, dal momento che il nostro ateneo ha attualmente al suo interno le professionalità necessarie. A mio avviso, questa, ha tutta l'aria di una defenestrazione. Forse non si è gradita la dichiarazione della professoressa Monaci che rivendicava l'autonomia dell'UniVdA anche rispetto all'Amministrazione regionale, sua azionista di maggioranza.»
LT
Comunicato n° 356 del 13 luglio 2023
Interrogazione sulle dichiarazioni del Presidente di Finaosta
Le dichiarazioni del Presidente di Finaosta Spa in chiusura del convegno sul gruppo CVA e la sua comunità sono state al centro di un'interrogazione del gruppo Lega Vallée d'Aoste trattata nella seduta consiliare del 13 luglio 2023.
In particolare è stato chiesto cosa possa aver motivato l'auspicio che «cuore e testa di CVA rimangano in Valle d'Aosta: c'è un possibile trasferimento?»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha riferito che «non sussistono ragioni fattuali per leggere ed alimentare una preoccupazione sul possibile trasferimento del “cuore e della testa della CVA”. Gli uffici regionali hanno contattato direttamente il Presidente di Finaosta che, con propria comunicazione, ha precisato di non aver fatto alcun riferimento in merito. Ciò risulta dal tenore letterale del discorso nel quale è stato evidenziato, peraltro, come "Finaosta e CVA siano due aziende quasi coetanee, cresciute insieme. Il loro cammino comune è iniziato nel 1995, quando la Regione ha acquisito tre centrali idroelettriche dalla Cogne. Dopo un lungo cammino segnato dall'operazione di acquisizione degli impianti dell'Enel in Valle d'Aosta, finalizzata nel 2001, il gruppo CVA è oggi un colosso: ha solide radici in Valle d'Aosta, ma ha uno sviluppo industriale in tutta Italia. Un'immagine forte e vincente. Nel 1995 Finaosta ha avuto un ruolo fondamentale nella nascita di CVA e poi negli anni successivi nella sua crescita. Nel corso di quegli anni la dirigenza di Finaosta ebbe un ruolo nella Compagnia Valdostana delle Acque, contribuendo ai suoi primi passi e al suo lancio, alla sua crescita e al suo consolidamento". Finaosta e CVA sono cresciute e “… hanno ancora la volontà di collaborare e di affrontare nuove sfide, come opportunità di sviluppo dell'intero sistema delle partecipate regionali, del tessuto imprenditoriale valdostano e del mercato locale”. Posto che quanto indicato nell’interrogazione non potrebbe tecnicamente fare a meno del placet del Socio, in quanto la partecipazione totalitaria della società in parola è detenuta da Finaosta in Gestione speciale, il Presidente di Finaosta ha evidenziato come l’intero discorso abbia, al contrario di quanto sostenuto, rimarcato la positiva compresenza, per CVA, di sviluppi industriali radicati in Valle d’Aosta e altrove, a beneficio dell’intero territorio regionale, espressamente precisando come “le sue imposte, i suoi dividendi, i suoi canoni di derivazioni sono riversati nelle casse regionali e sono rimessi in circolo per investimenti pubblici”.»
Il Consigliere Erik Lavy ha osservato: «Certe parole dette in un certo contesto paiono strane soprattutto se pronunciate dal Presidente di Finaosta. Mi fa piacere che lei ci rassicuri sul punto anche se il Presidente della CVA parlando di questa Compagnia ne parla come di un "adulto" in grado, quindi, di agire con indipendenza. Queste parole ci portano ad interrogarci ad esempio sul 2029, in cui scadranno le grandi concessioni e su cosa potrebbe succedere a CVA se le perdesse. Parliamo di una Compagnia che costituisce il 62% del valore aggiunto del settore industriale della Valle d'Aosta, con una contribuzione fiscale di 174 milioni di euro e il 15% delle entrate fiscali regionali. Le parole pronunciate in quel convegno restano sospese e ci danno da riflettere e abbiamo ancora tanti punti interrogativi che non sono stati eliminati in toto dalla risposta del Presidente. Speriamo che non siano motivate da disegni di vendita o di alienazione di CVA. Sarà nostra cura monitorare questa situazione.»
LT
Comunicato n° 357 del 13 luglio 2023
Question sur les accords avec la Communauté française de Belgique
Dans la séance du Conseil du 13 juillet 2023, le groupe Lega Vallée d'Aoste a questionné le Gouvernement sur les accords avec la Communauté française de Belgique.
Le Conseiller Diego Lucianaz a voulu connaître les initiatives auxquelles la Région a participé en 2022, le programme de 2023, en quoi consiste la réalisation des actions de promotion du tissu économique régionale en Belgique et quel genre d'information est donnée aux entreprises valdôtaines à l'égard des initiatives institutionnelles en Belgique.
L'Assesseur aux affaires européennes, Luciano Caveri, a précisé que «le Cabinet de la Présidence de la Région coordonne la préparation et la gestion des accords de coopération liés aux activités d'importance internationale, tandis que le Bureau de représentation à Bruxelles est chargé de la promotion et du soutien à la réalisation, en Belgique et dans les institutions européennes, d'initiatives de promotion et de développement du tissu économique régional. Grâce à l'accord avec la Communauté française de Belgique - aujourd'hui Fédération Wallonie-Bruxelles -, qui remonte à 1993, des initiatives ont été réalisées au fil des ans dans le domaine de l'enseignement, de la découverte de leur patrimoine culturel respectif et dans le domaine des politiques de la jeunesse, ainsi que dans la collaboration annuelle pour l'organisation de la 'Semaine de la francophonie'. En 2022, la Région a participé activement à deux activités organisées dans le cadre des accords, parmi lesquelles l'attribution de deux bourses d'études pour les étudiants de la Vallée d'Aoste pour des cours de langue et de littérature française dispensé par l'Université Libre de Bruxelles. Pour 2023, le Bureau de Bruxelles n'est actuellement pas au courant d'activités spécifiques mais a confirmé sa disponibilité à collaborer.»
Pour ce qui est des actions de promotion du tissu économique régional en Belgique, l'Assesseur Caveri a rappelé «qu'en 2022, année encore marquée par les dernières restrictions causées par le Covid, le Bureau de Bruxelles a réservé une attention particulière au programme européen EIC (Conseil européen de l'innovation), dans le but d'offrir un soutien conceptuel, économique et commercial aux entreprises technologiques valdôtaines. En 2023, lors de la réouverture définitive des événements au public en présence à Bruxelles, la Région a participé au mois de mars à la 5e édition de l'événement européen sur les Produits de qualité et d'origine, organisé par l'Association des Régions européennes des produits d'origine, qui compte 33 Régions dont la Vallée d'Aoste et visant la défense des intérêts des producteurs et des consommateurs européens, en valorisant la qualité et la production des produits agroalimentaires. Enfin, je tiens à souligner que les initiatives régionales dans le domaine économique et commercial visant le Benelux sont généralement réalisées en collaboration avec le bureau de l'ICE (Institut pour le commerce extérieur) à Bruxelles, en les partageant avec la Chambre valdôtaine.»
Le Conseiller Lucianaz, dans sa réplique, a dit: «Dans la réponse de l'Assesseur il n'y a pas mal de données, il y a plein d'organismes, à partir du Bureau de Bruxelles, on parle de la Chambre, de Europe direct Vallée d'Aoste… Ce n'est pas l'offre qui manque, à mon avis c'est le contenu qui est insuffisant. Je me demande s'il y a une retombée sur le territoire, si les entreprises valdôtaines connaissent ces opportunités, s'il y a eu une évolution après l'événement du mois de mars en terme de contrats de vente pour les producteurs. Je vais encore faire des recherches, mais pour l'instant je dirais qu'il y a plein de choses au four, avec peu de viande et beaucoup de fumée.»
SC
Comunicato n° 358 del 13 luglio 2023
Interrogazione sul collettore fognario di Courmayeur
Nella seduta consiliare del 13 luglio 2023, con un'interrogazione del gruppo Lega Vallée d'Aoste si è discusso del collettore fognario di Courmayeur, oggetto di una procedura di infrazione sul rispetto della normativa europea per la depurazione delle acque da parte dell'Unité des Communes Valdigne/Mont-Blanc. In particolare, si è voluto conoscere lo stato dei lavori sul tratto di Courmayeur e se vi siano state delle interlocuzioni con l'Unité o con il Comune e quali gli esiti.
L'Assessore alle opere pubbliche e ambiente, Davide Sapinet, ha riferito che «l'appalto per i lavori di ripristino della funzionalità dei tratti di collettori fognari danneggiati al servizio dell'Unité Valdigne/Mont-Blanc è stato aggiudicato in via definitiva l'8 maggio scorso e il verbale di consegna dei lavori è stato sottoscritto il 30 dello stesso mese. I lavori sono in corso e l’ultimazione delle opere è prevista entro il 30 settembre 2024. Il soggetto responsabile del settore della depurazione e, di conseguenza, dell’intervento è il SubAto Valdigne/Mont-Blanc.»
«L’intervento ricade nell’ambito di una procedura di infrazione per la quale è stato nominato un Commissario unico nazionale che, sul territorio regionale, agisce come soggetto coordinatore - ha specificato Sapinet -. Sulla base dell’impegno assunto dallo Stato con la Commissione europea, l’opera è oggetto di un monitoraggio a cadenza semestrale, coordinato dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Sotto il profilo amministrativo, nell’ambito di questo monitoraggio, il Dipartimento ambiente ha evidenziato la necessità di una sollecita chiusura della vertenza all’Unité responsabile della gestione del servizio idrico. Il Dipartimento programmazione, risorse idriche e territorio ha inoltre assicurato la copertura economica degli interventi, sia per il depuratore che per le opere di collettamento. La Regione intrattiene pertanto i rapporti con il Ministero, svolgendo un ruolo di collegamento al fine di fornire le informazioni necessarie alla gestione della procedura di infrazione tramite apposite richieste all’Unité e al BIM nel suo ruolo di Ente di governo d’ambito. La pianificazione dell’intervento è stata anche ricompresa nel Piano d’ambito conseguente alla riorganizzazione del Servizio idrico integrato di cui alla legge 7/2022. Sotto il profilo politico la situazione è stata evidenziata nel tempo dai colleghi Assessori che mi hanno preceduto in sede di Celva e nel corso di incontri che si sono tenuti con il Presidente dell’Unité. Il ritardo accumulato, a quanto evidenziato dall’Unité des Communes, è imputabile alla cronica carenza di personale tecnico che condiziona pesantemente l’operatività dell’ente.»
Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha replicato: «Il ritardo è storico ormai: ci auguriamo che, con questa assegnazione definitiva, i lavori vadano a buon fine e, finalmente, l'allacciamento si possa completare per avere anche in alta Valle una gestione completa e, soprattutto, unitaria del sistema di depurazione delle acque.»
SC
Comunicato n° 359 del 13 luglio 2023
Interrogazione sulle Case di comunità finanziate dal PNRR
Le quattro Case di comunità, finanziate con fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che dovranno sorgere a Morgex, Aosta, Châtillon e Donnas, sono state al centro di un'interrogazione del gruppo Misto discussa nella seduta consiliare del 13 luglio 2023.
Il Consigliere Claudio Restano, ha chiesto conto dei motivi per cui la Giunta non abbia comunicato al Consiglio, durante la discussione del Piano regionale per la salute e il benessere sociale, né alla Commissione consiliare la situazione dei ritardi nella realizzazione della Case di comunità, per i quali «il Ministero avrebbe bacchettato la Regione», le cause di tali ritardi e se abbia già pianificato azioni per recuperare il tempo perduto.
L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Carlo Marzi ha riferito che «l’Azienda USL ha raggiunto, entro il termine previsto del 30 giugno 2023, il target intermedio del progetto PNRR - Missione 6 Salute - inerente le Case della comunità di Châtillon, Morgex, Donnas e Aosta, finanziato dall’Unione europea. Infatti, entro questa scadenza sono stati approvati sia le progettazioni esecutive delle Case di comunità che i documenti per la pubblicazione dell’indizione della gara. Va comunque dato atto che, riguardo al controllo concomitante posto in capo alla Corte dei conti, - di cui a certi articoli di stampa - l'articolo 1, comma 12 quater del decreto legislativo 44/2023, ha disposto l’esclusione dei progetti PNRR e PNC dal novero delle attività di controllo. I progetti sanitari che impattano sul territorio valdostano sono 17, e sommano una spesa complessiva di circa 12 milioni di euro di investimenti per lavori, acquisti e interventi sui sistemi informativi. A tale importo si aggiunge un co-finanziamento dell’Azienda USL per oltre 400mila euro.»
Il Consigliere Restano si è detto «soddisfatto della risposta. La richiesta aveva l'obiettivo di sincerarci che le cose procedessero nella maniera migliore soprattutto in virtù della discussione sul piano socio-sanitario durante la quale avevamo evidenziato la necessità di individuare delle date per il raggiungimento degli obiettivi politici. Sulle Case di comunità a bassa complessità, rilevo con soddisfazione che i lavori non siano necessari e possiamo forse valutare di realizzare la prevenzione collettiva (vaccinazioni, assistenza pediatrica di libera scelta, ecc.) che manca nel modello organizzativo ma che ha contraddistinto l'agire della nostra Azienda sanitaria in passato e sarebbe bene ripristinarla.»
LT
Comunicato n° 360 del 13 luglio 2023
Interrogazione sul progetto PNRR a sostegno degli anziani non autosufficienti
Con un'interrogazione presentata nella seduta consiliare del 13 luglio 2023, il gruppo Lega Vallée d'Aoste è tornato a parlare del Piano nazionale di ripresa e resilienza nella parte che prevede la progettualità per il sostegno alle persone vulnerabili e per prevenire l'istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti.
In particolare, il Capogruppo Andrea Manfrin, richiamando una sua precedente iniziativa, ha chiesto ulteriori dettagli sulla rinuncia ad un importo di 2,4 milioni di euro per questi interventi.
L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha riferito che «il progetto non riguardava la riconversione di microcomunità o RSA esistenti in soluzione di cohousing per anziani, ma la riqualificazione o ristrutturazione di appartamenti da dotare di tecnologia domotica, preferibilmente di proprietà pubblica, da adibire a gruppi appartamento per anziani non autosufficienti, da prendere in carico attraverso servizi domiciliari. Il target della linea di azione concerne persone dotate di un grado di autonomia residua che consente di vivere in una situazione parzialmente autonoma. E proprio in relazione a questo specifico target che - a seguito dell'analisi del fabbisogno effettuata con i servizi sociali e a seguito della mappatura di immobili in disponibilità dei Comuni fornita dai Comuni stessi - sono stati individuati il numero massimo di beneficiari in 30 persone, che sono molto distanti dal target di 100 previsti dalla misura del PNRR. Evidenzio come il non raggiungimento dell'obiettivo fissato in 100 beneficiari avrebbe determinato la restituzione dei fondi percepiti. Il PNRR è un'opportunità seria e non di fatto un bancomat al quale attingere a seconda del caso e un tanto al chilo. Quindi partire già con numeri non certi avrebbe esposto noi e i Comuni a rischi certi, senza dare le risposte volute alla nostra comunità e quindi assieme ai Comuni coinvolti non abbiamo barato.»
Il Capogruppo Manfrin ha replicato: «Non so come sia stato elaborato il numero di 30 persone - che ritengo molto improbabile a fronte di 700-800 anziani non autosufficienti secondo i dati Istat -, ma la cosa grave è che non si è voluto guardare al fatto che l'avviso non esclude le persone che sono già ospitate in strutture, anzi l'obiettivo è quello di favorire la riconversione e la riqualificazione di strutture residenziali pubbliche in gruppi di appartamenti autonomi. Ancora più grave è che il progetto in realtà non specifica da nessuna parte che devono essere 100 i soggetti minimi da inserire: l'avviso parla di 125 progetti finanziabili per 12.500 anziani beneficiari e se uno fa la divisione risultano 100 a progetto, ma non c'è scritto assolutamente che devono essere 100 a progetto. Oltre alle interlocuzioni con i Ministeri, bastava guardare quello che c'era scritto nel progetto e nelle FAQ sul sito del Ministero. Ma si è preferito rinunciare a 2,4 milioni di euro: ritengo che sia una grave privazione per la nostra regione e, soprattutto, per quegli anziani - 30 o 100 che fossero - che avrebbero potuto avere un supporto nella loro attività e nella loro vita quotidiana.»
SC
Comunicato n° 361 del 13 luglio 2023
Interpellanza sulle sanzioni per i "botti di Capodanno"
Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 13 luglio 2023, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato l'attenzione sul monitoraggio delle sanzioni nel periodo di Capodanno per la violazione del divieto di utilizzare i "botti".
«Con le festività di fine anno, alcuni Comuni del nostro territorio vietano l'utilizzo dei "botti di Capodanno" prevedendo, in caso di violazione, delle sanzioni amministrative che, in caso di opposizione, vengono trattate dagli uffici regionali competenti - ha affermato il Consigliere Paolo Sammaritani -. Chiediamo di sapere se, a livello regionale, anche in coordinamento con il Celva, esistano statistiche e monitoraggi del numero e della tipologia delle sanzioni amministrative elevate o se vi sia l'intenzione di avviare questa attività; quale sia stato il numero di sanzioni elevate da tutte le forze di polizia, anche locale, negli ultimi cinque anni, per violazione delle ordinanze dei Sindaci di divieto di utilizzare i "botti di Capodanno" e attività assimilate sull'intero territorio regionale; quale il numero delle impugnazioni di sanzioni sempre negli ultimi cinque anni.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha spiegato che «l’attenzione e gli interventi delle Forze dell’Ordine sono indirizzati, in particolare, al contrasto della vendita di prodotti pirotecnici illegali che sono responsabili degli incidenti più gravi. Sulle ordinanze sindacali che vietano l’utilizzo di fuochi d’artificio, adottate nella forma dell’ordinanza “contingibile e urgente” (art. 54 del Testo unico per gli enti locali), sono stati sollevati alcuni dubbi di legittimità, proprio per difetto dei requisiti di contingibilità e urgenza e, negli anni passati, questa tipologia di ordinanza è stata oggetto di contenzioso. Il TAR Lombardia nel 2022 ha dichiarato illegittima la norma di un Regolamento comunale che vietava di accendere fuochi d’artificio, in quanto la materia non è di competenza dell’ente locale; sempre nel 2022, il TAR di Milano ha accolto il ricorso dei commercianti contro l’ordinanza temporanea del Comune del 2021, che vietava i fuochi d’artificio a cavallo del Capodanno, ragion per cui il Comune di Milano non ha più adottato alcuna ordinanza, seguito da diversi altri Comuni lombardi. La Struttura sanzioni amministrative del Dipartimento legislativo e aiuti di Stato non ha mai ricevuto contestazioni relative a sanzioni comminate per la violazione di queste ordinanze. Risulta problematico da parte dei Comuni contestare queste violazioni amministrative e procedere alle relative sanzioni. Le ordinanze sindacali hanno più che altro una funzione di “moral suasion” e i Comuni che abbiamo sentito informalmente hanno confermato che non sono state irrogate sanzioni per la violazione delle ordinanze in questione, per l’impossibilità oggettiva di procedere in tal senso.»
Il Consigliere Sammaritani ha replicato: «È un tema divisivo: c'è chi per tutelare gli animali, in particolare, vorrebbe che queste pratiche venissero eliminate e chi, nell'ottica della totale libertà, vorrebbe utilizzare i fuochi pirotecnici per festeggiare gioiosamente determinate ricorrenze. Le due visioni sono in conflitto ma servirebbe trovare una soluzione soddisfacente. Resta il fatto che una norma privata dell'aspetto coercitivo è difficile da far osservare e diventa inutile emettere ordinanze da parte dei sindaci. La situazione è deludente.»
LT
Comunicato n° 362 del 13 luglio 2023
Interpellanza sul rinnovo del contratto del comparto unico regionale 2019-2021
Con un'interpellanza illustrata in chiusura dell'adunanza consiliare del 12 e 13 luglio 2023, il gruppo Progetto Civico Progressista ha chiesto di fare il punto sui pagamenti legati al rinnovo del contratto 2019-2021 del comparto unico regionale sottoscritto in via definitiva il 31 maggio.
In particolare, la Capogruppo Erika Guichardaz ha voluto sapere se siano stati versati gli emolumenti ai dipendenti regionali e, in caso contrario, i motivi che determinano il perdurare del mancato impegno contrattuale. Ha poi chiesto quando e con quali modalità saranno pagati gli arretrati, le nuove indennità accessorie e le indennità riferite al Corpo forestale valdostano e al Corpo valdostano dei Vigili del fuoco. «A fine marzo - ha ricordato -, il Presidente Testolin in seconda Commissione aveva assicurato che i dipendenti avrebbero già trovato i soldi nella busta paga di maggio/giugno e che gli 8,3 milioni di euro previsti per il rinnovo trovavano già copertura sul bilancio 2023.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha riferito che «per quanto riguarda l’Amministrazione regionale, il pagamento degli arretrati stipendiali spettanti a far data dal 1° gennaio 2019 ai dipendenti, avverrà, contestualmente all’aggiornamento dello stipendio, nel cedolino paga del mese di agosto. Nello stesso cedolino saranno altresì erogati gli arretrati degli istituti di carattere economico per la cui quantificazione è previsto il rinvio allo stipendio tabellare, nonché di quelli relativi alle indennità accessorie già esistenti per le quali il contratto ha previsto un incremento dell’importo.»
Per quanto riguarda le nuove indennità accessorie istituite dal contratto, il Presidente ha specificato che «sono in fase di ultimazione gli interventi tecnici necessari per la creazione e la gestione delle relative voci sugli applicativi informatici e il pagamento delle stesse potrà avvenire sempre a decorrere dal mese di agosto, previa attribuzione da parte dei dirigenti competenti. Trattandosi dell’Ente più grande del comparto unico, vi sono numerose attività amministrative, contabili e tecniche da compiere per dare applicazione al rinnovo, che gli uffici del Dipartimento personale e organizzazione, per quanto di rispettiva competenza, hanno avviato con tutta la sollecitudine possibile compatibilmente con le carenze di organico - comuni a tanti uffici dell’Amministrazione compreso l’ufficio retribuzioni - e con le criticità di un applicativo ormai in fase di dismissione.»
«Il contratto - ha detto Testolin - ha proceduto alla perequazione, a far data dal 1° gennaio 2018, dell'indennità pensionabile del Corpo forestale della Valle d’Aosta e dell'indennità di rischio - personale professionista dell’area operativa-tecnica del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco, al fine di adeguare gli importi a quelli stabiliti a livello nazionale, rispettivamente, per le Forze di Polizia e per il personale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. La perequazione dell’indennità di rischio dei Vigili del fuoco presuppone un diverso sistema di classificazione del personale dell’area operativa-tecnica del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco rispetto all’attuale, in quanto gli importi sono differenziati a seconda di determinate situazioni di anzianità giuridica. Per questo motivo, l’applicazione della suddetta disposizione contrattuale rende necessarie alcune attività propedeutiche all’elaborazione dei cedolini: una volta concluse si potrà dare luogo all’attribuzione degli importi dell’indennità di rischio come definite nel contratto ed elaborare i cedolini con conguaglio a partire dal 1° gennaio 2018. Il pagamento degli arretrati e l’aggiornamento degli importi delle indennità di rischio del Corpo valdostano dei vigili del fuoco avverrà quindi successivamente, con il cedolino paga del mese di ottobre. Sebbene per gli arretrati e l’adeguamento dell’indennità pensionabile del Corpo forestale non siano necessarie queste attività propedeutiche, si è ritenuto di uniformare le tempistiche di attuazione delle due disposizioni di perequazione dei trattamenti economici accessori dei due Corpi, con liquidazione con il cedolino paga di ottobre.»
La Capogruppo Guichardaz, nella replica, ha osservato: «L'informatica dovrebbe aiutarci e, invece, tutte le volte ci complica la vita. Sembra sempre che, a causa dei programmi informatici, si debba aspettare. In questo caso quattro anni e otto mesi per i dipendenti regionali, mentre per i Vigili del fuoco cinque anni e dieci mesi per avere diritto a cose che i dipendenti statali hanno da tempo. Io continuo a dire: insegnanti e operatori della sanità ribellatevi, non entrate nel comparto regionale. Essere dipendenti regionali vuol dire anche questo. Mi auguro che questo nuovo impegno sia onorato e che con il mese di agosto i dipendenti regionali possano ricevere finalmente quanto spetta loro.»
I restanti punti non discussi all'ordine del giorno sono rinviati alla prossima adunanza in programma martedì 25, mercoledì 26 e giovedì 27 luglio 2023.
SC