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Comunicato n° 311 del 14 giugno 2023
Il Consiglio è convocato in via ordinaria martedì 20, mercoledì 21 e giovedì 22 giugno -
Comunicato n° 316 del 19 giugno 2023
Consiglio 20, 21, 22 giugno: iscritti tre punti all'ordine del giorno suppletivo -
Comunicato n° 317 del 20 giugno 2023
L'Assessore Marzi ha illustrato in Aula il Piano per la salute e il benessere sociale -
Comunicato n° 318 del 20 giugno 2023
Piano salute e benessere sociale: il dibattito in Consiglio -
Comunicato n° 319 del 21 giugno 2023
Piano salute e benessere sociale: le repliche dell'Assessore alla sanità e del Presidente della Regione -
Comunicato n° 320 del 21 giugno 2023
Piano salute e benessere sociale: iniziato l'esame degli ordini del giorno -
Comunicato n° 321 del 21 giugno 2023
Piano salute e benessere sociale: respinti 15 ordini del giorno -
Comunicato n° 322 del 22 giugno 2023
Piano salute e benessere sociale: prosegue l'esame degli ordini del giorno -
Comunicato n° 323 del 22 giugno 2023
Piano salute e benessere sociale: respinti altri quattro ordini del giorno -
Comunicato n° 324 del 22 giugno 2023
Piano salute e benessere sociale: respinti nove ordini del giorno di PCP -
Comunicato n° 325 del 22 giugno 2023
Piano salute e benessere sociale: concluso l'esame degli ordini del giorno -
Comunicato n° 326 del 22 giugno 2023
Approvato il Piano regionale per la salute e il benessere sociale
Comunicato n° 311 del 14 giugno 2023
Il Consiglio è convocato in via ordinaria martedì 20, mercoledì 21 e giovedì 22 giugno
Il Consiglio Valle è convocato in via ordinaria martedì 20 giugno, a partire dalle ore 15, mercoledì 21 e giovedì 22 giugno 2023, a partire dalle ore 9, per discutere un ordine del giorno composto di 61 oggetti, di cui 19 rinviati da precedenti adunanze.
In merito all'attività ispettiva, sono state presentate dodici interrogazioni di cui tre del gruppo Forza Italia: azioni per assicurare la pubblica sicurezza della zona dell'ex maneggio di Aosta; monitoraggio della temperatura di acqua e aria nelle piscine regionali; predisposizione della nuova legge sull’Edilizia residenziale pubblica.
Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha depositato sei interrogazioni: prevenzione degli atti vandalici nel quartiere Cogne; interventi per favorire una maggiore socializzazione in presenza dei giovani; mesures pour accélérer le passage en classe E et D des immeubles de propriété régionale; stato dei lavori del collettore fognario di Courmayeur; azioni informative sul servizio ambulatoriale per i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione; affidamento dell'azienda J.B. Festaz dell'incarico per la modifica del marchio.
Tre le interrogazioni del gruppo Progetto Civico Progressista: utilizzo del nome della Regione Valle d'Aosta per la sponsorizzazione online di lezioni private; ruolo delle Comunità Energetiche Rinnovabili nell'ambito del Piano Energetico Ambientale; modalità di gestione dell'AUSL VdA delle prenotazioni sanitarie.
Delle venti interpellanze, cinque sono del gruppo Forza Italia: caratteristiche del progetto di realizzazione di impianti di produzione di idrogeno rinnovabile nell'area industriale dell'ex Tecdis di Châtillon; definizione di un piano di interventi di manutenzione delle strade regionali; iniziative per dare continuità al reparto di neurologia; utilizzo del Palaindoor di Aosta da parte di società sportive; campagne di sensibilizzazione degli operatori dell’informazione e dell’intermediazione turistica.
Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha proposto nove interpellanze: adozione del disciplinare per il conferimento a tempo determinato degli incarichi dirigenziali a soggetti esterni; monitoraggio delle sanzioni amministrative sul divieto dei "botti di Capodanno"; ritardi di alcuni Comuni nell'approvazione del rendiconto; individuazione della sede definitiva dello studentato universitario presso palazzo Cogne; rilancio dell'attività di aviazione commerciale all'aeroporto Corrado Gex di Aosta; azioni per sollecitare i fornitori di gas e energia sul territorio regionale per l'adeguamento delle bollette ai ribassi del prezzo di mercato; interventi di manutenzione al ponte di Issogne; adesione degli esercizi commerciali alla convenzione per l'utilizzo dei buoni di acquisto di prodotti senza glutine; esternalizzazione dei servizi di Pronto Soccorso ortopedico e traumatologico e di quello radiologico d'urgenza.
Il gruppo Misto illustrerà tre interpellanze: valorizzazione dei servizi sportivi; potenziamento della pratica del ciclismo a fini turistici; revisione della legge regionale in materia di interventi a favore dello sport.
Saranno trattate anche tre interpellanze del gruppo Progetto Civico Progressista: rispetto degli impegni contrattuali per la gestione della struttura socio-sanitaria di Variney; problematiche relative all'elevato numero di accessi al Pronto Soccorso; continuità dei servizi di continuità assistenziale, di guardiania turistica e delle Unità di continuità assistenziale.
All'ordine del giorno figurano anche 12 mozioni, di cui otto rinviate dalle precedenti adunanze.
Sono due le mozioni congiunte: una, dei gruppi Lega Vallée d'Aoste, Forza Italia, Misto e Progetto Civico Progressista, impegna il Governo a superare le criticità legate al Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2022-2025 e, l'altra, dei gruppi Forza Italia e Lega Vallée d'Aoste, chiede di relazionare alla quarta Commissione sull'evoluzione dell'aumento del costo dell'energia e del gas in Valle.
Il gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrerà sette mozioni: audizione nelle Commissioni competenti dei referenti delle fondazioni a partecipazione regionale sulla riforma del Terzo settore; estensione del bonus docenti agli insegnanti precari e a quelli delle scuole paritarie; proposta di declassare la specie Canis lupus e Ursus arctos da "particolarmente protette" a "protette"; mappatura aggiornata delle attività di manutenzione dei torrenti; panchina viola nella città di Aosta quale simbolo di sensibilizzazione sulla sindrome fibromialgica; condanna della pratica della maternità surrogata; revisione della disciplina relativa alle manifestazioni sportive contenute nella legge regionale n. 3/2004.
Due sono le mozioni del gruppo Progetto Civico Progressista: audizione degli Assessori competenti e dei tecnici regionali per esaminare in terza Commissione il progetto "condominio dell'Arco d'Augusto"; approfondimenti sul progetto "The Stone" a Breuil-Cervinia e sull'utilizzo degli ampliamenti volumetrici consentiti dalla "legge casa" e una del gruppo Misto: modifica della delibera istitutiva dell'Osservatorio regionale tecnico-politico sulla crisi idrica.
Infine, vi sono sette risoluzioni rinviate da precedenti adunanze, di cui due del gruppo Lega Vallée d'Aoste, una del gruppo Misto, una congiunta dei gruppi Lega VdA, FI, Misto e PCP, una dei gruppi Lega VdA, Misto e FI e due dei gruppi di maggioranza FP-PD, AV-VdAU, SA, UV, PlA.
L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile la nuova App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung: consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore.
La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio.
LT
Comunicato n° 316 del 19 giugno 2023
Consiglio 20, 21, 22 giugno: iscritti tre punti all'ordine del giorno suppletivo
L'ordine del giorno del Consiglio Valle, convocato da martedì 20 (a partire dalle ore 15) a giovedì 22 giugno 2023, è stato integrato dal Piano regionale per la salute e il benessere sociale e da due disegni di legge, di cui uno in materia di locazioni per finalità turistiche e l'altro che disciplina l'imposta di soggiorno.
Il Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2022-2025 sarà esaminato a partire dal pomeriggio di domani congiuntamente ad una mozione già iscritta all'ordine del giorno dei gruppi Lega VdA, PCP, FI e Misto riguardante il superamento delle varie criticità legate al Piano socio-sanitario. Sul Piano, la quinta Commissione "Servizi sociali" ha espresso parere favorevole a maggioranza nella riunione del 14 giugno.
L'Assemblea sarà anche chiamata ad approvare due disegni di legge: il primo, sul quale relaziona in Aula il Consigliere Corrado Jordan (AV-VdAU), regolamenta gli adempimenti amministrativi in materia di locazioni turistiche e ha ottenuto il parere favorevole della quarta Commissione "Sviluppo economico" nella riunione del 15 giugno; il secondo, di cui sono relatori i Consiglieri del gruppo FP-PD Antonino Malacrinò e Andrea Padovani, disciplina l'imposta di soggiorno ed è stato approvato a maggioranza dalle Commissioni seconda ("Affari generali) e quinta ("Servizi sociali") riunite congiuntamente il 15 giugno.
Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare, figurano quindi 64 oggetti.
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SC
Comunicato n° 317 del 20 giugno 2023
L'Assessore Marzi ha illustrato in Aula il Piano per la salute e il benessere sociale
Il Consiglio Valle, convocato a partire da oggi, martedì 20, fino a giovedì 22 giugno 2023, si è aperto con un minuto di silenzio in ricordo dell'ex Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, deceduto lunedì 12 giugno scorso.
L'Assemblea ha quindi iniziato l'esame del Piano per la salute e il benessere sociale 2022-2025 con l'illustrazione dell'Assessore alla sanità e politiche sociali, Carlo Marzi: «L’ultimo Piano approvato fa riferimento al triennio 2011-2013, per cui è evidente l’urgenza con la quale oggi la Valle d’Aosta si trova a dover colmare un divario di potenzialità di sviluppo e di diritti di accesso al welfare regionale per la salute e il benessere sociale, rispetto all’evolversi dei bisogni e del contesto, dopo il periodo pandemico.»
Nel ricordare che sono state 4 le fasi di costruzione del Piano secondo una metodologia di programmazione partecipata, l'Assessore ha evidenziato che «è elemento sostanziale la piena attuazione dell’integrazione sociosanitaria, attraverso la realizzazione dei Punti unici di accesso (PUA), quale interfaccia per la manifestazione dei bisogni di assistenza sanitaria e sociale dei cittadini, comportando una necessaria collaborazione tra operatori della sanità e dell’ambito dei servizi sociali, imprescindibile per garantire una presa in carico globale e integrata dell’individuo. Anche la recente approvazione del Piano per la non autosufficienza 2023-2025 costituisce l’avvio di un percorso di strutturazione dei Livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS) per le fasce più fragili della popolazione.»
L'Assessore ha quindi dettagliato «le 5 macro aree - di cui 4 tematiche e 1 a valenza trasversale - in cui il Piano è strutturato, da declinare all’interno di specifici ambiti di intervento e obiettivi: la prevenzione al centro delle politiche per la salute e il benessere sociale, con la riorganizzazione del Dipartimento prevenzione; una nuova rete territoriale dei servizi come risposta integrata per garantire la capillarità dei servizi e una maggiore equità di accesso, individuando nell’attività degli ambulatori dei medici di assistenza primaria e l’istituzione delle Aggregazioni funzionali territoriali dei medici di medicina generale e dei medici pediatri di libera scelta (approvate dalla Giunta a dicembre 2022) che opereranno in collegamento con i servizi assistenziali delle 4 Case di Comunità ad alta e media intensità; l’assistenza sanitaria ospedaliera in una nuova logica produttiva e funzionale di rete, per la quale il Consiglio, con l'ultima legge di assestamento, ha stanziato 60 milioni di euro per garantire il completamento dell’opera; la programmazione dei servizi sociali in una logica di welfare integrativo e generativo (con 10 atti di Giunta già approvati); la governance (trasversale) del sistema regionale per la salute e il benessere, valorizzando il capitale umano che opera in ambito sanitario e sociale.»
L'Assessore ha poi sottolineato «alcune scelte importanti già effettuate nel Piano volte alla salvaguardia e alla valorizzazione delle peculiarità regionali, quali: la costituzione di una Cabina di regia, per le funzioni in ambito sociale di competenza regionale, a composizione di rappresentanti regionali e a vario titolo coinvolti in base ai temi trattati, con particolare riferimento ai portatori di interessi, tra i quali gli enti del Terzo Settore; la costituzione di una seconda Cabina di regia, per le funzioni in ambito sociale di competenza degli enti locali, che sarà composta, con pari dignità, dai rappresentati della Regione e degli enti Locali, e in base alle necessità, da soggetti a vario titolo coinvolti; la realizzazione di un secondo Ospedale di Comunità, ulteriore rispetto allo standard numerico previsto dal decreto ministeriale, localizzato a Verrès, al fine di garantire la presenza di una struttura intermedia prossima alla popolazione della media e bassa Valle; la realizzazione di Case della Comunità, a bassa intensità assistenziale, in aggiunta allo standard numerico, al fine di garantire una maggiore capillarità e soprattutto la ricomposizione dei servizi esistenti, in modo più accessibile su tutto il territorio regionale; una evidenza circa possibili forme di contrattazione integrativa concernente il personale sanitario, sia dipendente che convenzionato.»
L'Assessore ha infine specificato che «ogni anno la Giunta approverà il Piano Operativo Annuale (POA) contenente le azioni attuative delle attività già richiamate nel DEFR, che individueranno i destinatari e gli indicatori di monitoraggio e le correlate risorse rese disponibili a tal fine dalla legge di bilancio della Regione. Inoltre sarà approvata la costituzione di un tavolo di monitoraggio e valutazione del Piano che, annualmente, verifichi lo stato di avanzamento delle azioni definite nelle schede inserite nel POA. Ad oggi, la percentuale di risorse a disposizione per la sanità e le politiche sociali è al di sopra della media nazionale: con 407 milioni di euro noi manteniamo una peculiarità oltre che un'attenzione nei confronti della comunità valdostana. Abbiamo tanti problemi che ci accomunano con la sanità nazionale, ma abbiamo dimostrato di sapere stare con i piedi per terra nell'affrontare le sfide che ci attendono ogni giorno.»
Sul Piano sono stati depositati 19 emendamenti, di cui 3 del gruppo PCP, 3 del gruppo Lega VdA, 4 del gruppo Misto oltre ai 9 emendamenti della quinta Commissione "Servizi sociali".
In Aula, sono stati inoltre presentati 55 ordini del giorno, di cui 28 di Lega VdA, 1 congiunto Lega VdA e PCP, 5 del gruppo Misto, 8 di Forza Italia, 13 di Progetto Civico Progressista.
SC
Comunicato n° 318 del 20 giugno 2023
Piano salute e benessere sociale: il dibattito in Consiglio
La discussione sul Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2022-2025 ha occupato l'intera seduta pomeridiana del Consiglio del 20 giugno 2023.
Sul Piano sono stati depositati 19 emendamenti, di cui 3 del gruppo PCP, 3 del gruppo Lega VdA, 4 del gruppo Misto oltre ai 9 emendamenti della quinta Commissione "Servizi sociali".
In Aula, sono stati inoltre presentati 55 ordini del giorno, di cui 28 di Lega VdA, 1 congiunto Lega VdA e PCP, 5 del gruppo Misto, 8 di Forza Italia, 13 di Progetto Civico Progressista.
La discussione in Aula
«La prima versione del Piano del 2021, partiva dall’analisi del contesto di riferimento, che oggi nella versione finale finisce in allegato al Piano. Non è un punto banale, - ha sottolineato il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi -, perché un piano dovrebbe basare le proprie considerazioni su di una base statistica e di contesto. Si può programmare su un arco triennale senza avere delle considerazioni “statistiche” forti che permettono anche considerazioni prospettiche non di poco conto? In questo documento, invece, si danno alcuni numeri aggiornati, par-ci par-là con l'ovvia considerazione di apertura, ormai iper abusata dovunque: gli effetti nefasti del Covid. La pandemia avrebbe dovuto permetterci di imparare ed evolvere. Invece, sembra come se oltre alle soluzioni contingenti di contrasto all’evento pandemico, le altre si vogliano comunque risolvere con soluzioni passate e che non tengono conto di quello che è successo. Più che un “libro dei sogni” non valeva forse la pena di predisporre un Piano più “operativo”, più snello ma concreto in termini di azioni, tempistiche di realizzazione e risorse, che portasse la sanità valdostana fuori dal pantano in cui è finita? Un piano di transizione che non dimenticasse che la pandemia altro non è stata che un “terribile intermezzo” rispetto ad una crisi che la nostra sanità aveva già sviluppato endemicamente. Su questo punto il nostro gruppo ha presentato svariate iniziative perché spesso poche, semplici, ma chiare idee sono più forti di tanti e confusi sogni e prospettive. Il Piano riorganizza gli attuali quattro distretti in due e mi chiedo se abbia davvero avuto senso concentrare circa il 70% dell’utenza all’interno di un solo Distretto, il primo, in cui Aosta e Plaine di fatto concentrano circa il 50% dell’utenza regionale. La spesa pubblica pro capite in Valle d'Aosta, nel 2019, si è rivelata superiore a quella media nazionale di 133 euro a persona (2.037 euro contro i 1.904) ed era la quarta più alta a livello nazionale. Rispetto al cittadino italiano, ogni valdostano spende privatamente circa 411 euro in più in un anno (1.040 euro contro i 629). Su questa questione trovo riduttiva la spiegazione che a maggior reddito corrisponde una propensione alla spesa più alta. Bisognerebbe invece chiedersi se questo fenomeno può essere generato dalla "non adeguatezza del servizio sanitario pubblico a coprire l’intero fabbisogno regionale”. Insomma, un Piano vecchio e tanta confusione sotto il cielo.»
«Questo è un Piano che ha tirato dritto, con arroganza, senza confronto e senza prendere in considerazione le proposte emerse nelle audizioni dagli ordini, dalle professioni, dai sindacati e dai cittadini intervenuti - ha commentato la Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz -. Discutiamo un piano votato dalla vecchia Giunta più di un anno fa, con delibere e atti che nel mentre hanno di fatto modificato, ampliato o peggio ancora applicato il Piano senza che il Consiglio lo avesse votato. Quindi questa discussione diventa un mero adempimento formale che non può dare e non dà risposte ai valdostani perché dal punto di vista operativo non conosciamo la fattibilità tecnica, la valutazione economica, la valutazione delle risorse umane necessarie, la loro reperibilità e le valutazioni organizzative del caso. Ancora una volta programmazione e visione non tengono conto della realtà. L'analisi dei dati sullo stato di salute, allegata al piano, offre un quadro preoccupante (la diminuzione di 5000 residenti in nove anni, un aumento dell'indice di vecchiaia, un eccessivo consumo di alcool, il maggior tasso di ospedalizzazione, il tasso di mortalità legato a suicidi più del doppio del dato nazionale, la mobilità ospedaliera passiva superiore a quella attiva…) che i risultati del monitoraggio dei LEA del 2021 confermano. Tutto questo a fronte di una spesa sanitaria pro capite maggiore della media nazionale, tanto che lo stesso venga riconosciuto pubblicamente dal Direttore generale. In premessa era importante ribadire il valore insostituibile del sistema sanitario pubblico rivolto a tutti, per diminuire le diseguaglianze di salute tra le famiglie più avvantaggiate e quelle meno e quelle che vivono a Gressoney-La-Trinité anziché ad Aosta. Un piano pensato a silos, senza indicatori prospettici, con un approccio semplicistico alle singole patologie e alle strutture fisiche, con la visione dell'ospedale come una fabbrica di prestazioni e senza un cronoprogramma. Manca un approccio trasversale che metta al centro la persona e i suoi bisogni, si fa un passo indietro rispetto all'ente strumentale per le attività di gestione dei servizi e degli interventi socio-sanitario, si parla di un contratto regionale quando tutte le regionalizzazioni sono un flop (vigili del fuoco, forestali, motorizzazione, …). È messo nero su bianco che l'ampliamento del Parini nasce dalla risoluzione che ha portato alle nostre dimissioni. Per privatizzare la sanità non serve una delibera o un Piano, basta non far funzionare la sanità pubblica e in questo momento il diritto alla salute non è uguale per tutti.»
«È vero che le delibere di Giunta dicono che si stanno facendo dei passi avanti rispetto al Piano, ma il percepito dei cittadini ci indica che ci sono dei grandi problemi nella sanità valdostana - ha evidenziato il Consigliere Mauro Baccega (FI) -. La richiesta di sanità è sempre più alta, ma negli anni c'è stata una significativa involuzione, con riduzione di risorse, crisi politiche e amministrative, senza contare la pandemia. Il Piano parla di programmazione 2022-2025 quando siamo a metà 2023: sarebbe stato opportuno che questo documento traguardasse al 2027 mentre rimane un libro dei sogni. Abbiamo il timore che diventi come il report che aveva prodotto la Cabina di regia condotta dal professor Balduzzi e che indicava soluzioni concrete. La Cabina aveva individuato 5 strutture che avrebbero già potuto funzionare e che avrebbero risolto anche il problema della raccolta dei dati che tanto ci penalizza nei report del Ministero: una a Morgex (che è pronta ma è chiusa); due ad Aosta, una a Châtillon e una a Perloz. Invece, è un continuo trasferire risorse e cambiare nome a strutture già esistenti. Come costruire un progetto ambizioso per la sanità valdostana? Noi riteniamo che mai come in questo momento, la sanità pubblica e quella privata debbano fare squadra per dare servizi ai cittadini, perché le cose non vanno migliorando. La Valle d'Aosta potrebbe diventare un laboratorio di innovazione, ma per farlo c'è bisogno di idee, di portare avanti i percorsi intrapresi come la telemedicina. Dare risposte ad un territorio di montagna significa anche attuare un piano di sanità connessa. Tanti obiettivi fumosi, tante parolone, nessun cronoprogramma, niente sulle risorse da implicare nelle macro aree. La Valle d'Aosta deve creare alleanze tra tutti i soggetti, pubblici e privati, e l'educazione sanitaria deve entrare nei programmi scolastici perché la prevenzione può dare risposte ai giovani in termini di salute e di benessere. Non ci sono risposte alle politiche per la famiglia quando si sono persi 5000 residenti, il tasso di natalità è sceso a 6 nati ogni 1000 abitanti. Insomma mancano le risposte concrete in termini di tempi e di qualità, mentre il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di garantire sanità e benessere a tutti i cittadini.»
Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha parlato di un percorso pianificatorio «a buchi che non ha coperto in maniera uniforme i periodi passati e ci chiediamo se la fretta di chiudere questo documento sia così giustificata, considerato il numero elevato di criticità sollevate da tutti gli interlocutori e i portatori di interesse. Dopo un anno e mezzo di discussione, il Piano 2022-2025 nasce già vecchio dal momento che siamo nel 2023 e alcune previsioni che contiene sono già state realizzate. Se ho bisogno di un documento per pianificare le azioni future ma le realizzo già prima della sua approvazione, o il documento è inutile o arriva inutilmente in ritardo. Su questo punto, però non abbiamo ricevuto nessuna spiegazione. I dati che contiene sono stati aggiornati tramite degli emendamenti importanti presentati dal Governo come quello sulla creazione dell'ente strumentale che avrebbe mutilato le politiche sociali. La soppressione di questo organismo è sicuramente positiva, ma non mi sembra un segnale di buona organizzazione cancellarlo in itinere, in questa maniera. Il Piano, inoltre, manca di concretezza: elenca criticità e problemi presenti sul nostro territorio senza però fornire strumenti e programmi per risolverle. Pensiamo, ad esempio, alla disabilità fisica e mentale che viene citata ma mai affrontata con la necessaria visione operativa. Il percorso condiviso e aperto sulla piattaforma è stato sicuramente utile e importante ma i portatori di interesse, soprattutto quelli delle professioni sanitarie, non sono stati coinvolti in maniera diretta nella stesura del documento, in una sorta di rifiuto all'ascolto che si è manifestata anche dopo la bocciatura arrivata dal Report nazionale con cui si segnalavano le grandi carenze della nostra sanità. La Regione cosa fa? Sceglie di non intervenire, di non farsi carico di queste problematiche, contestando i dati rifiutando. Mi auguro che il Governo prenda in seria considerazione le proposte che abbiamo presentato perché, così com'è, questo Piano non dà le risposte di cui hanno bisogno i valdostani.»
Il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, ha parlato di «un Piano strategico che dovrebbe dare risposte di prospettiva alla sanità e alle politiche sociali, ma che di fatto rimane un documento filosofico senza indicazione di risorse né di tempistiche di attuazione. Non è questo il modo di lavorare per ottenere risultati concreti e sostenibili. Non sappiamo quale sarà l'impatto che avranno le scelte sul territorio: non c'è un quadro di riferimento economico a fronte di un programma che stravolge la situazione cambiando il modello attuale. Peraltro, in un contesto dove c’è carenza di professionalità: come si fa ad incrementare i servizi senza le risorse umane? Sono delle risposte che vorrei avere dall'Assessore. Questo Piano sembra trovare origine da motivazioni esterne alla Regione più che interne: ci sono input che arrivano dal livello nazionale, adattandoli alla realtà regionale, ma senza un obiettivo chiaro. Come si fa a definire una governance se non si dà priorità alla raccolta dei dati che sono essenziali per ogni tipo di programmazione? In un momento in cui tutti parlano di integrazione tra sanità e sociale, noi immaginiamo un modello che va contro questo principio, senza seguire un percorso razionale. Viviamo una situazione di estrema difficoltà e crediamo che se il cittadino valdostano dovesse dare delle pagelle, non ci sarebbe la sufficienza: questo perché si continua a dare risposte tampone, senza prendere in capo seriamente le problematiche, continuando a sovraccaricare il Pronto Soccorso per le carenze territoriali. I problemi dei cittadini devono essere la nostra priorità: i risultati si vedono laddove si semplificano le cose, approfondendo le scelte da fare. Come gruppo abbiamo presentato diversi ordini del giorno su varie tematiche - disabilità, volontari del soccorso, assistenti sociali ecc. - perché anche noi vogliamo dare degli indirizzi che contribuiscano a dare attuazione concreta ad un Piano dove ci sono tante belle parole ma che paiono nebulose e prive di una visione d'insieme.»
«La Valle d'Aosta fa le spese per aver dovuto fronteggiare la situazione pandemica sollecitando l'unica struttura ospedaliera presente sul territorio, con il personale sanitario già ridotto ai minimi termini - ha commentato il Consigliere Christian Ganis (Lega VdA) -. Questa situazione ha causato un notevole malessere e la sfiducia generale nel sistema organizzativo sanitario e, nella nostra regione, medici infermieri, ma anche molti cittadini valdostani preferiscono lavorare o ricevere assistenza sanitaria nelle regioni limitrofe e oltre Alpe. Nel Piano manca una puntuale programmazione sulla prevenzione in diversi ambiti di competenza sanitaria, mentre altre Regioni, come la Lombardia e il Veneto, hanno agito prontamente su questa problematica anche attraverso linee guida. La salute è un diritto fondamentale di ogni persona, sancito dalla Costituzione ed è importante che venga attuato al meglio. Oggi i cittadini valdostani sono particolarmente disillusi e scontenti di come viene gestita la sanità valdostana. Questo Piano presenta ancora molte criticità e i nostri ordini del giorno, se votati dalla maggioranza, potrebbero completare al meglio questo documento.»
Il Consigliere Claudio Restano (GM) ha affermato: «Il Piano socio-sanitario è un documento politico sul quale il Presidente della Regione ha una responsabilità precisa in quanto Capo del Governo. Purtroppo, questo Piano non fa riferimento alle nostre specifiche prerogative statutarie e quindi all'attestazione politica della Regione Autonoma Valle d'Aosta: vi abbiamo rinunciato per scrivere un Piano che non fa altro che recepire normative nazionali. Dov'è finita la nostra autonomia? L'esiguo bacino di utenza unito alla morfologia territoriale pone da sempre questioni di scelte molto importanti, prima fra tutte la realizzazione di economie di scala. La nostra autonomia statutaria ci ha permesso di mantenere standard elevati perché abbiamo finanziato interamente la nostra sanità. Oggi, invece, pur investendo oltre 400 milioni di Euro all'anno nel settore, abbiamo rinunciato alla nostra particolarità e non abbiamo l'orgoglio di indicare un nostro modello. Tutto questo mentre in Italia si parla di Autonomia Differenziata che, include anche la Sanità, andiamo controcorrente. Sulla prevenzione arriviamo in ritardo fin dal 2018, in questo Consiglio vi chiedevo la riforma del Dipartimento e l'istituzione della struttura di epidemiologia; sui distretti e poliambulatori peccato non aver visto gli studi, così come non abbiamo visto dati né proiezioni sull'Ospedale di Comunità, a tale proposito vi chiedo di valutare l'istituzione di un punto di primo soccorso. Riguardo al nuovo ospedale, sul quale sono d'accordo, sollecito il Governo affinché si ponga fine in fretta all'eterno cantiere. Manca poi ogni riferimento alla sicurezza degli alimenti e le bevande per alimentazione umana: ecco perché ho proposto un ordine del giorno che vada nella direzione di garantire controlli sulle acque, sui contenitori, sui prodotti freschi. Ogni scelta e ogni strategia dovrebbero essere fondate sull'efficienza e sull'efficacia: ci auguriamo che questo Piano non diventi né irrealizzabile né inefficace.»
Il Consigliere Roberto Barmasse (UV) ha evidenziato che «il ruolo principale dell'Assessorato non deve essere quello della gestione sanitaria, che spetta all'azienda USL, ma quello di programmazione. Questo è stato il principio che ha ispirato la stesura del documento con cui si è voluta descrivere una proposta di sviluppo a medio-lungo termine del sistema dei servizi sociali e sanitari nella nostra regione (che manca da 10 anni) e non di immaginare degli interventi finalizzati unicamente a risolvere problemi contingenti. Questi vanno certamente affrontati ma con altri strumenti amministrativi. Prima della sua approvazione in Giunta, il documento è stato presentato alla direzione strategica, medica e di presidio territoriale dell'AUSL e agli enti locali. È stato ampiamente condiviso con gli addetti ai lavori, con i principali portatori di interesse e con tutti i cittadini attraverso la piattaforma di consultazione pubblica online con la possibilità di intervenire e inviare contributi. Sono stati accolti i suggerimenti che contenevano istanze coerenti con il livello di programmazione del Piano, mentre non abbiamo ritenuto corretto inserire quei contenuti che si riferivano a rivendicazione di carattere contrattuale o sindacale che potranno essere oggetto di accordi successivi. L'elemento qualificante di questo documento è la riorganizzazione dei servizi territoriali in un'ottica socio-sanitaria integrata, che mette al centro il cittadino. I valdostani hanno diritto a ricevere tutti i servizi, declinati attraverso i Livelli essenziali delle politiche sociali: alcuni sono già presenti sul nostro territorio e necessitano soltanto di un potenziamento, altri invece di una nuova ideazione. Auspico che, questo Piano, che è rimasto all'esame della Commissione per un anno e mezzo, venga oggi approvato. I bisogni dei nostri cittadini non possono attendere ulteriormente i tempi della politica.»
Per il Presidente della quinta Commissione, Andrea Padovani (FP-PD), «si tratta di un Piano che mira a una nuova assistenza sociosanitaria territoriale che, superando la logica puramente erogativa, pone al centro la persona nella totalità dei suoi bisogni. Un documento partecipato, che mancava dal 2013, al quale i vari attori istituzionali, le cittadine e i cittadini hanno potuto dare il loro contributo attraverso la piattaforma di partecipazione democratica e che mira a migliorare l'accesso ai servizi sanitari e sociali, garantendo che tutti i cittadini abbiano la possibilità di ricevere cure di qualità, concentrandosi sulla riduzione delle disuguaglianze nell'accesso ai servizi, con un’attenzione particolare alle fasce più vulnerabili della popolazione garantendo che abbiano accesso a cure mediche adeguate e al supporto sociale. Molta importanza è poi riconosciuta alle attività di prevenzione, dal concetto di educazione alla salute a quello di prevenzione attiva, fino anche alle modalità di comunicazione del rischio. Per ciò che concerne i servizi sociali, il Piano è caratterizzato da due concetti fondamentali: l'approccio multidimensionale e multidisciplinare come strategia della presa in carico delle situazioni di difficoltà o di fragilità e il “protagonismo” della persona nel corso delle fasi di intervento; due elementi fondanti non solo di questo Piano, ma anche di un approccio al welfare che funziona e che non vuole lasciare indietro nessuno. In questo ambito, predisporre buone politiche significa partire dal riconoscimento dell’importanza del Terzo Settore, passando per la disabilità, la famiglia e gli asili, fino ad affrontare il tema della povertà. Perché una società giusta e che funziona è una società che non lascia indietro nessuno, specialmente i più deboli. Questo Piano rappresenta una grande opportunità per migliorare la qualità della vita delle valdostane e dei valdostani. Mettendo al centro le persone, le loro capacità e non solo i bisogni, per garantire risposte integrate tra sanità e sociale, qualificate e diffuse. Per creare una società più sana, equa e sostenibile. Solo attraverso uno sforzo collettivo potremo realizzare il nostro obiettivo di un futuro migliore per tutte e tutti.»
«Il Piano contiene tutto quanto necessario e quindi è un buon atto pianificatorio e siamo certi che sarà approvato perché utile alla nostra comunità - ha dichiarato il Capogruppo di AV-VdA, Albert Chatrian -. Il passaggio successivo consisterà nell'approvazione delle delibere applicative e di tutti gli atti necessari al perseguimento degli obiettivi. Se osserviamo i dati sulla sanità pubblica internazionale del 2022 vediamo che l'Italia oggi conta circa 370mila infermieri attivi, 6,3 infermiere ogni mille abitanti, attestandosi ben al di sotto dei paesi UE e con 12 punti per mille abitanti al di sotto dei valori registrati dalla Norvegia. Per raggiungere una posizione intermedia in Europa, dovrebbero essere acquisiti almeno 150 mila infermieri per raggiungere la Germania e il triplo per arrivare ai livelli della Norvegia. Il Piano è importante ma bisogna avere anche le professionalità per poter mettere a terra i servizi. La scelta di avere tre sedi ospedaliere dislocate sul territorio va anche nell'ottica di ottimizzare l'uso delle risorse professionali. Di importanza centrale sarà anche l'approvazione dell'Atto aziendale da parte della Regione e dell'AUSL che renderà veramente operativo il documento pianificatorio. È fondamentale rimodellare l'assetto aziendale e, dove si registrano criticità, creare le condizioni per trovare delle soluzioni partecipate. Un nuovo indirizzo aziendale consentirà di trovare il miglior percorso necessario e sarà indispensabile definire i rapporti di collaborazione con le scuole di specializzazione, per rendere veramente funzionale la rete formativa ospedaliera universitaria. Avremo bisogno delle menti migliori e delle figure migliori che daranno maggiore concretezza a quanto previsto. I segnali per fare di più arrivano anche dall'analisi di alcuni dati: nel concorso per infermieri del 2021 c'erano 666 iscritti mentre nel 2023 solo 141 candidati. I numeri fanno la differenza ma soprattutto sono le azioni e noi pensiamo che questo Piano consentirà di migliorare il "percepito" sulla sanità che, oggi, non è così positivo ma che ha grandi margini di miglioramento. Il nostro obiettivo è quello erogare un servizio pubblico di qualità a tutti a quelli che sono in difficoltà e anche a quelli che, per scelta di vita, hanno deciso di rimanere nelle vallate laterali.»
Il Consigliere dell'UV Erik Lavevaz ha ricordato che «questo Piano è stato scritto in trincea, durante il Covid, con lo sforzo di immaginare la situazione in tempo di pace e di ripresa. La sanità, già prima della pandemia, si trovava in grande difficoltà sia a livello locale che nazionale. La crisi dei medici specialisti e degli infermieri ha origini lontane: le percentuali dei contratti non assegnati sono inquietanti, ma questo problema, in un contesto così piccolo come il nostro, diventa enorme. In questi due anni e mezzo, la sanità è stata al centro della politica valdostana, non solo a causa del Covid, ma per una precisa scelta politica. Sono stati presi contatti con le università italiane per creare un circolo virtuoso di attrattività, così come abbiamo cercato di sostenere le collaborazioni per le lauree infermieristiche. È vero che ci sono state delle non scelte da parte della politica, ma è altrettanto vero che, ad esempio, sull'ospedale la scelta è stata netta - e abbiamo anche perso un pezzo della maggioranza - perché avevamo la responsabilità politica di decidere, anche per riorganizzare tutto il nostro sistema ospedaliero. A chi dice che non utilizziamo appieno le nostre prerogative, rispondo che se non lo facessimo, oggi avremmo poco di più che un poliambulatorio in Valle d'Aosta e dovremmo organizzare i trasporti per portare i pazienti a curarsi fuori Valle. I nostri piccoli numeri non ci rendono giustizia, però non credo che sia tutto alla rovina, anzi credo che la sanità valdostana sia tutt'altro che un brutto anatroccolo. Questo Piano contiene degli aspetti innovativi e per certi versi rivoluzionari: non è un libro dei sogni, è un documento fatto con competenza e preparazione e qui mi sento di ringraziare l'ex Assessore Barmasse.»
«Dopo l'approvazione del Piano sarà urgente accelerare su una serie di questioni centrali per la nostra sanità - ha dichiarato il Consigliere Augusto Rollandin (PlA) -. Penso ad esempio alla carenza di personale che riguarda l'ospedale di Aosta: i sanitari sono attratti oltralpe dall'offerta di salari maggiori. Non solo ci troviamo con organici ridotti ma abbiamo investito risorse e tempo nella formazione di persone che poi ci lasciano per andare altrove. Dobbiamo introdurre dei correttivi per arginare questa situazione che per ci danneggia due volte.»
«In futuro l'ospedale non sarà l'unico luogo di cura nell'ambito del nuovo modello del sistema sanitario - ha sostenuto il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier - che la pandemia ha messo in ginocchio anche a causa di una struttura obsoleta ma necessaria. In questo momento si stanno facendo enormi sforzi per trovare le professionalità necessarie per dare continuità ai servizi. La Valle d'Aosta sarà l'unica oltre alla provincia autonoma di Trento e Bolzano ad avere un trend positivo: infatti, avrà, presumibilmente nel 2025, 7 medici in più grazie ad una programmazione del passato. Un dato confortante che potrà nuovamente abbassare il rapporto numerico tra gli assistiti e i medici di medicina generale. Anche sotto l'aspetto di reperimento delle professionalità, gli ultimi bandi evidenziano uno spiraglio di luce nella loro ricerca, un buon numero di medici si è iscritto ai concorsi locali. Il Piano offre un'analisi del contesto che è stata necessaria per stabilire delle priorità evidenziate dai problemi strutturali e dalle relazioni interpersonali. Si è reso necessario intervenire per rimodellare il sistema per perfezionare la sanità meno Aosta-centrica, dando il giusto peso e la capacità di dare risposte anche al territorio, organizzando Case della Salute e Ospedali di Comunità nell'intento di filtrare coloro che attualmente si rivolgono direttamente al Pronto Soccorso e all'ospedale Parini. Vengono poi proposte le Aggregazioni funzionali territoriali che daranno almeno due risposte: la prima alla complessità clinica e la seconda alla prossimità con il cittadino. Le modifiche strutturali e organizzative presenti nel Piano necessitano di grandi relazioni di fiducia tra équipe sanitaria e di continuità assistenziale, in un'ottica di rafforzamento del sistema multidisciplinare tra gli attori che partecipano alle complesse attività di cura e di tutte le figure che costituiscono il modello organizzativo futuro.»
«Questo è un atto di programmazione tecnico e politico che ricalca gli stessi difetti genetici del DEFR di due anni fa - ha sottolineato il Consigliere Paolo Sammaritani (Lega VdA) - Siamo tutti capaci a elencare i problemi della sanità ma quello che interessa è trovare le soluzioni. Il piano avrebbe dovuto partire dai dati, analizzarli e poi presentare delle proposte concrete. Questi documenti dovrebbero consentire un confronto con quelli precedenti e i futuri, per valutare l'evoluzione della situazione in maniera chiara. Sarà difficile fare un paragone tra questo piano e quelli che verranno. I dati sanitari valdostani non sono affatto confortanti e c'è parecchio da lavorare.»
La trattazione del Piano prosegue domani, mercoledì 21 giugno, a partire dalle ore 9.
SC-LT
Comunicato n° 319 del 21 giugno 2023
Piano salute e benessere sociale: le repliche dell'Assessore alla sanità e del Presidente della Regione
La seduta mattutina del 21 giugno 2023, dopo la discussione generale di ieri sul Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2022-2025, è iniziata con le repliche del Governo.
L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha parlato di «discussione generale proficua, costruttiva e politica. Ogni gruppo ha dato una rappresentazione di questo Piano, con una serie di analisi che sono di parte. Il Piano è stato approvato ad aprile 2022 e ha visto un lungo percorso in quinta Commissione: sono stati tanti i soggetti auditi, che hanno portato sollecitazioni non solo sul Piano ma sulla sanità in generale. Il Piano è un gigantesco atto programmatorio, è una cornice di un quadro che non traccia le singole pennellate: la sua attuazione è già iniziata ad 2022 e travalicherà il 2025. Il nuovo ospedale la fa da padrona e i 60 milioni di euro stanziati con l'assestamento garantiranno il completamento dei lavori. La politica territoriale deve andare oltre il sogno: si parla di Case di comunità nella concretezza, non perché diventino un poliambulatorio ma perché siano un punto di riferimento per il territorio. Riguardo alle politiche sociali, la sintesi è che si comincia concretamente a far atterrare il concetto di integrazione socio-sanitaria. È obbligo di un piano programmatorio guardare oltre e cercare di applicare principi che hanno il compito di migliorare i servizi facendo conto con le difficoltà che abbiamo oggi. La copertura finanziaria di questo Piano c'è e va inserita innanzitutto nel DEFR e poi nel Piano operativo annuale che sarà approvato dalla Giunta. Nel 2023, sono a disposizione 332 milioni di euro per la sanità e la salute; 115 milioni di euro per le politiche sociali: sono cifre che mettono in sicurezza il nostro sistema, cifre che in Italia al momento ci si sogna. È quindi un Piano che vola alto, vivo e attuale, in piena continuità con quello precedente e che travalicherà le consiliature. Il mondo della sanità vive un momento sociale molto complesso: con responsabilità siamo chiamati a compiere degli sforzi per gestire l'ambito sanitario dove ci sono problemi oggettivi che non possono essere risolti nell'immediato, ma al contempo con questo Piano stiamo facendo scelte in termini di servizi che negli anni non sono state fatte. È corretto occuparci dei problemi quotidiani, ma è altrettanto corretto in politica e in amministrazione dare una rappresentazione di operatività e di pragmatismo. Il Piano è uno strumento programmatorio di lungo corso, che affronta già una serie di problemi nel concreto.»
«Il percorso per arrivare al documento finale presentato in Aula ha delle caratteristiche di condivisione molto importanti che dimostrano attenzione alle necessità di raccogliere le indicazioni degli addetti ai lavori, avvenuta attraverso il recepimento di molte suggestioni presentate attraverso la piattaforma informatica aperta alla popolazione - ha osservato il Presidente della Regione, Renzo Testolin - Questo documento deve essere inteso come una sorta di "piano regolatore" che declina le situazioni su cui si dovrà intervenire puntualmente, compatibilmente alle risorse finanziarie a disposizione e in funzione delle priorità stabilite. Abbiamo dato grande attenzione alla territorialità e alla prossimità che fanno parte del percorso di decongestionamento dell'unico ospedale valdostano, non nell'intento di creare nuove strutture, ma cercando di ottimizzare quelle che il nostro territorio ha saputo produrre nel tempo, valorizzando anche la presenza di specialisti nel campo medico e sociale. Il principio guida è stato quello di potenziare la vicinanza agli utenti e di rendere il servizio il più accessibile possibile. I temi di attuazione devono essere in linea con la possibilità di fornire tutti i servizi in modo di arrivare ai risultati attesi. Il settore socio-sanitario ha sempre più bisogno di attenzione, di cura del dettaglio che si è sviluppata nel suo insieme all'interno di questo documento. Abbiamo realizzato un Piano molto attento che vuole dare le risposte nella maniera più trasversale possibile mettendo al centro le necessità della popolazione. Presentiamo un Piano ambizioso e puntuale, necessario per programmare il lavoro dei prossimi anni, dando una risposta di cambiament0 e di inversione di rotta rispetto alle criticità riscontrate non solo a livello regionale ma anche nazionale e internazionale. I problemi di carenza del personale, che oggi riscontriamo, sono figli di una crisi generalizzata e diffusa. Bisogna lavorare coerentemente con le nostre possibilità per essere sempre più attrattivi verso le professionalità in arrivo dall'esterno. L'attuazione di questo Piano è ormai improrogabile.»
I lavori proseguono con la trattazione dei 55 ordini del giorno depositati in Aula sul Piano.
SC-LT
Comunicato n° 320 del 21 giugno 2023
Piano salute e benessere sociale: iniziato l'esame degli ordini del giorno
Dopo la replica del Governo, nella seduta mattutina del 21 giugno 2023, il Consiglio Valle ha iniziato la trattazione dei 55 ordini del giorno depositati sul Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2022-2025.
Delle 28 iniziative presentate dal gruppo Lega Vallée d'Aoste ne sono state esaminate 6, di cui 5 respinte e 1 ritirata.
L'Assemblea ha respinto con 18 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 favorevoli (Lega VdA, PCP, FI, GM) l'ordine del giorno, presentato dal Capogruppo Andrea Manfrin, che sollecitava l'inclusione nelle attività di prevenzione primaria la categoria dei fisioterapisti e a prevedere, nelle case di comunità, anche la presenza di spazi da dedicare ai fisioterapisti. L'Assessore alla sanità ha specificato che sono in fase di definizione i livelli di servizi delle case di comunità e le attività di prevenzione primaria e l'Assessorato ha recepito le sensibilità dei fisioterapisti in un incontro con il neo Ordine.
A fronte della dichiarazione dell'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, che ha sottolineato che il tema del report di monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza del Ministero della salute è già presente nel Piano e che necessita di un percorso propedeutico alla presentazione in Commissione, è stato respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 15 favorevoli (Lega VdA, PCP, FI, GM) l'ordine del giorno illustrato dal Vicecapogruppo Stefano Aggravi. L'iniziativa invitava a presentare una relazione per capire i dati trasmessi al Ministero per la redazione del report, gli indicatori fuorvianti della realtà valdostana rispetto alle altre Regioni e le motivazioni che hanno determinato la permanenza di alcuni indicatori che già presentavano delle criticità.
Respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 favorevoli (Lega VdA, PCP, FI, GM) l'ordine del giorno illustrato dal Consigliere Christian Ganis che chiedeva l'istituzione di un tavolo di lavoro in materia di viabilità e sicurezza stradale con il coinvolgimento di tutti gli enti coinvolti e a promuovere strumenti operativi per favorire la prevenzione del fenomeno degli incidenti stradali. L'Assessore Marzi ha specificato che la tematica è presente nel Piano ed è già oggetto di attenzione e di atti compiuti, anche in virtù dell'accordo siglato a dicembre 2022 tra USL, CELVA e Assessorato.
Respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 favorevoli (Lega VdA, PCP, FI, GM) l'ordine del giorno presentato dal Capogruppo Andrea Manfrin che sollecitava il Governo a bandire un nuovo concorso per l’assunzione di assistenti sociali per ridurre il turn over del personale e a trovare un numero di sedi e strutture adeguate. L'Assessore alla sanità ha riferito che il tema è noto ed è all'attenzione del Governo.
Respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, PlA) e 16 a favore (Lega VdA, PCP, FI, GM), l'ordine del giorno, presentato dalla Consigliera Raffaella Foudraz, per l'attuazione di campagne divulgative per il benessere psico-fisico dei giovani attraverso la promozione di corretti stili di vita alimentari, utilizzo consapevole dei social media e rischi legati al loro abuso nell'utilizzo, in quanto, come indicato dall'Assessore Marzi, si tratta di azioni già previste nel Piano.
Ritirato, a fronte dell'impegno dell'Assessore alla sanità di trattare il tema in Commissione, l'ordine del giorno illustrato dal Vicecapogruppo Stefano Aggravi sulla sensibilizzazione alle strutture sanitarie sull'uso dei tessuti tecnici riutilizzabili (di protezione individuale, teli, camici, tute per la sala operatoria) rispetto a quelli monouso.
La Conferenza dei Capigruppo, riunita a fine mattinata, ha stabilito di proseguire in seduta notturna i lavori della giornata di giovedì 22 giugno.
SC-LT
Comunicato n° 321 del 21 giugno 2023
Piano salute e benessere sociale: respinti 15 ordini del giorno
La seduta pomeridiana del Consiglio del 21 giugno 2023, è stata interamente dedicata all'esame degli ordini del giorno depositati sul Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2022-2025.
L'Assemblea ha respinto 15 iniziative del gruppo Lega Vallée d'Aoste.
Il Consigliere Christian Ganis, con un ordine del giorno chiedeva di promuovere iniziative di sensibilizzazione sui rischi connessi agli incidenti domestici, con particolare riferimento al tema della sicurezza, a favore delle categorie a maggior rischio, tra cui i neogenitori, i bambini, le donne e gli anziani, anche attraverso azioni di prevenzione e interventi evidence-based, così come anche con la definizione di apposite linee guida di prevenzione. Il testo è stato respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 voti a favore (Lega VdA, PCP, FI, GM). L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha ricordato che quanto richiesto è già previsto nel Piano regionale di prevenzione 2021-2025 con obiettivi specifici - tra questi compaiono in particolare gli incidenti stradali e quelli domestici -, con azioni già in corso e attività nelle scuole.
Con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 voti a favore (Lega VdA, PCP, FI, GM) è stato respinto l'ordine del giorno presentato dal Vicecapogruppo Stefano Aggravi che impegnava il Presidente della quinta Commissione a organizzare, con il coinvolgimento dell'Assessorato e dell'Azienda USL, un'audizione dedicata al "governo delle liste di attesa" e dello stato delle prenotazioni per visite e/o esami strumentali. L'Assessore Marzi ha riferito che il Piano affronta in diversi punti questo tema e l'AUSL sta predisponendo l'aggiornamento del Piano operativo liste d'attesa per il 2023 che, non appena trasmesso alla Regione, sarà oggetto di approvazione da parte della Giunta.
Avviare entro 90 giorni un'azione strategica che individui le modalità operative necessarie per condurre una corretta attività di sensibilizzazione, monitoraggio, prevenzione, contrasto e cura della dipendenza da "nomofobia", acronimo di "No Mobile Phone Phobia", ossia la paura di rimanere senza il proprio telefono cellulare e senza l'accesso a internet. Era l'impegno contenuto in un ordine del giorno, illustrato dal Consigliere Luca Distort, respinto con 21 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, PCP) e 14 a favore (Lega VdA, FI, GM). L'Assessore alla sanità ha ricordato il progetto sul cyberbullismo realizzato nelle istituzioni scolastiche per affrontare questo tema coinvolgendo anche le famiglie; nell'ambito del piano GAP (Gioco d'azzardo patologico) contenuto nel Piano socio-sanitario sono previste azioni, anche se non specifiche alla nomofobia, volte a impegnare i giovani in diverse attività.
Con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 voti a favore (Lega VdA, PCP, FI, GM) è stato respinto l'ordine del giorno presentato dal Vicecapogruppo Stefano Aggravi. L'iniziativa voleva impegnare il Governo a presentare alla Commissione, dopo l'adozione definitiva del Piano, una nota tecnica sulle modalità di attuazione dell'obiettivo della Macroarea 3.12 (predisposizione di un sistema di valutazione per il governo della mobilità sanitaria ospedaliera); entro l'approvazione definitiva da parte della Giunta del bilancio preventivo dell'Azienda USL, un'analisi dettagliata dell'andamento della mobilità sanitaria attiva e passiva che considerasse anche le singole tipologie di interventi e prestazioni. L'Assessore Marzi ha evidenziato come la mobilità sanitaria sia un elemento fortemente attenzionato dal Governo e si stia lavorando con l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS) per mettere in disponibilità i dati.
Con un ordine del giorno respinto con 21 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, PCP) e 14 a favore (Lega VdA, FI, GM), il Capogruppo Andrea Manfrin chiedeva una misura specifica di sostegno per quei genitori separati che, a causa della perdita del lavoro o della cifra troppo alta degli assegni di mantenimento, non riescono a far fronte alle spese. Il testo sollecitava anche una misura di assistenza psicologica per quei genitori separati che soffrono perché non possono vedere i propri figli oltre che la promozione del rispetto del principio della bigenitorialità, ossia la presenza comune dei genitori nella vita del figlio, idonea a garantirgli una stabile consuetudine di vita e salde relazioni affettive con entrambi. L'Assessore Marzi ha specificato che nel Piano sono previsti gli interventi in favore dei quei nuclei familiari in condizioni di fragilità (assistenza domiciliare educativa, mediazione familiare, individuazione precoce delle fragilità territoriali) e i genitori separati in condizioni di fragilità economica possono accedere ai benefici di cui alla legge regionale 23/2010, che è in corso di aggiornamento e già all'attenzione della quinta Commissione, così come viene garantito supporto psicologico nell’ambito del servizio sanitario regionale.
Con un ordine del giorno illustrato dal Capogruppo Andrea Manfrin, il Governo è stato invitato a creare un servizio di supporto per gli uomini vittima di violenza, per colmare la carenza contenuta nel Piano per la prevenzione della violenza di genere. L'Assessore Marzi ha specificato che il supporto agli uomini vittime di violenza è garantito nell'ambito dei servizi già esistenti sul territorio: servizi sociali territoriali e sanitari che sono attivati in caso di necessità. Il testo è stato respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA), 2 voti contrari (PCP) e 14 voti a favore (Lega VdA, FI, GM).
Prevedere l'istituzione di un contributo una tantum per ogni nuovo nato al fine di sostenere le famiglie valdostane e incrementare le nascite in Valle d'Aosta. Era l'impegno contenuto nell'ordine del giorno illustrato dal Capogruppo Andrea Manfrin e respinto con 22 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, PCP, GM) e 13 a favore (Lega VdA, FI). L'Assessore alla sanità ha detto che gli interventi economici non hanno diretta pertinenza con il Piano, pur rimanendo centrali dal punto di vista politico all'interno del sistema di aiuti già esistenti a sostegno della famiglia.
Con un ordine del giorno respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 voti a favore (Lega VdA, PCP, FI, GM), il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha invitato il Governo a presentare in Commissione le modalità di raccolta e aggiornamento periodico degli indicatori di monitoraggio, nonché le modalità e relative tempistiche di rendicontazione e comunicazione dell'andamento del Piano che sono utili elementi di comprensione e di valutazione del Piano. L'Assessore alla sanità ha sottolineato che ogni macro area presenta degli obiettivi specifici, descritti all'interno del Piano, che saranno declinati in maniera più dettagliata nel successivo Piano operativo annuale (POA). Le modalità di monitoraggio sono previste in dettaglio all'interno del Piano ed è prevista la costituzione di un tavolo di monitoraggio del Piano che, annualmente, valuterà lo stato di avanzamento delle azioni inserite nel POA e gli indicatori di riferimento.
Il Consigliere Christian Ganis ha esposto un ordine del giorno che intendeva impegnare l'Assessore competente ad organizzare una seduta del Consiglio politiche del lavoro, congiuntamente alla quarta Commissione consiliare, per analizzare lo stato degli inserimenti nel mondo del lavoro dei percettori del reddito di cittadinanza. Il testo è stato respinto con 21 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, PCP) e 14 a favore (Lega VdA, FI, GM), dopo che l'Assessore Marzi ha ricordato che questa materia è lambita dal Piano e dando la disponibilità dell'Assessore alle politiche del lavoro a trattare il tema.
Con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 voti a favore (Lega VdA, PCP, FI, GM) è stato respinto l'ordine del giorno depositato dal Capogruppo Andrea Manfrin con cui si invitava il Governo regionale a realizzare interventi specifici per la prevenzione degli sfratti negli alloggi di edilizia residenziale pubblica, al di fuori da quelli definiti sulla morosità incolpevole, tenendo conto della condizione di fragilità degli assegnatari. L'Assessore Marzi ha ricordato che l'argomento proposto non ha diretta pertinenza con il Piano della salute, che riguarda l'integrazione socio-sanitaria, ma attiene al Piano specifico delle politiche abitative, in attesa di revisione.
Predisporre un Programma operativo di intervento articolato per azioni, priorità e tempistiche di realizzazione da porre in essere nei 12 mesi successivi all'adozione del Piano per la salute e il benessere sociale - presentando una prima bozza alla quinta Commissione - con l'obiettivo di dare una pronta risposta alle principali problematiche che stanno colpendo il sistema sanitario regionale. Era quanto chiedeva l'ordine del giorno illustrato dal Vicecapogruppo Stefano Aggravi e respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (Lega VdA, PCP, FI, GM). L'Assessore alla sanità ha osservato che il programma operativo è incardinato nel Piano salute e benessere sociale: con il Piano operativo annuale che sarà approvato dalla Giunta sarà infatti data piena operatività alle priorità.
L'impegno del Governo a prevedere il potenziamento dei servizi diurni estivi per ragazzi con disabilità nella fascia 0-18 anni, coinvolgendo gli operatori di sostegno della Società di Servizi che diano la propria disponibilità, è stato sollecitato con un ordine del giorno presentato dal Consigliere Dino Planaz. Il testo è stato respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 voti a favore (Lega VdA, PCP, FI, GM): l'Assessore Marzi ha argomentato che il tema è già trattato dal tavolo interistituzionale ed è previsto anche all'interno del Piano.
Respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 15 a favore (Lega VdA, PCP, FI, GM) un ordine del giorno, illustrato dal Capogruppo Andrea Manfrin, che impegnava il Governo a prevedere interventi specifici di sensibilizzazione nei confronti della tematica dell’Hikikomori per la prevenzione di questo fenomeno che colpisce soprattutto i giovani, nonché percorsi formativi per il personale sanitario che si occupa del disagio psicologico nei pazienti minorenni. L'Assessore alla sanità ha osservato che il Piano non interviene direttamente su questo tipo di patologia, ma ha ricordato che, a seguito di una delibera dell'agosto 2022 sul disagio evolutivo, la tematica viene trattata in maniera congiunta su tutti i tavoli di lavoro interassessorili.
Il Consigliere Diego Lucianaz ha relazionato su un ordine del giorno, respinto con 23 astensioni (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, PCP, FI, GM) e 10 voti a favore (Lega VdA), che sollecitava a intraprendere ogni azione necessaria per applicare la sospensione dell'obbligo di alcune vaccinazioni, lasciando completa libertà di scelta ai genitori dei bambini, oltre che a manifestare un fermo dissenso nei confronti dei nuovi obblighi restrittivi previsti dalla bozza del nuovo Piano protezione vaccinale 2023-25, inviata dal Ministero della salute alle Regioni, attualmente in discussione in Conferenza Stato-Regioni. L'Assessore alla sanità ha riferito che il Piano vaccinale nazionale è già stato recepito attraverso il Piano regionale che contiene le vaccinazioni raccomandate e quelle obbligatorie.
L'Assemblea ha respinto, con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 favorevoli (Lega VdA, PCP, FI, GM), l'ordine del giorno esposto dal Consigliere Christian Ganis che chiedeva di organizzare un'audizione dell'Assessore in quinta Commissione sulla revisione della normativa regionale del terzo settore e del volontariato, come indicato nel Piano, e la definizione di linee guida regionali sulla co-programmazione e sulla co-progettazione. L'Assessore Marzi ha specificato che a breve sarà presentato al Consiglio un disegno di legge per la revisione del terzo settore ai sensi del decreto legislativo 117/2017 e le relative linee guida saranno redatte successivamente all'approvazione della legge.
I lavori sono sospesi: riprendono domani, giovedì 22 giugno, a partire dalle ore 9, con la trattazione degli ordini del giorno collegati al Piano regionale per la salute e il benessere sociale. Ne rimangono 7 del gruppo Lega VdA, 1 congiunto Lega VdA e PCP, 13 del gruppo Progetto Civico Progressista, 8 di Forza Italia, 5 del gruppo Misto.
SC-LT
Comunicato n° 322 del 22 giugno 2023
Piano salute e benessere sociale: prosegue l'esame degli ordini del giorno
È proseguita anche nella mattinata di giovedì 22 giugno 2023, terza giornata di lavori del Consiglio, la trattazione degli ordini del giorno depositati sul Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2022-2025.
L'Assemblea ha respinto 7 iniziative del gruppo Lega Vallée d'Aoste.
"Voir clair" è l'invito fatto dal Consigliere Diego Lucianaz con un ordine del giorno, respinto con 22 astensioni (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, FI, GM) e 13 voti favorevoli (Lega VdA, PCP), che sollecitava il Governo, al di là dei posizionamenti partitici, a immaginare una struttura ospedaliera nuova, pratica e attraente nella Plaine, lontana dal traffico urbano, abbandonando l'ostinazione nel perseguire scelte che si sono rivelate complicate e impopolari. L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha ricordato che il Governo sta operando affinché il "Nuovo Parini" - struttura all'avanguardia con i massimi standard strutturali, ingegneristici e ambientali -, venga realizzato in viale Ginevra ad Aosta.
Con un ordine del giorno respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (Lega VdA, PCP, FI, GM), il Vicecapogruppo Stefano Aggravi voleva impegnare il Presidente della quinta Commissione consiliare di prevedere un'audizione dedicata al tema dell'organizzazione della rete regionale della diagnostica di laboratorio coinvolgendo tutti i soggetti interessati a partire dall'Assessorato della sanità entro la fine di settembre. L'Assessore Marzi, nel sottolineare la necessità che il Piano salute e benessere sociale sia approvato per prevedere una nuova progettazione, si è detto disponibile a fornire maggiori aggiornamenti in Commissione quando disponibili.
Il Consigliere Paolo Sammaritani ha esposto un ordine del giorno, respinto con 19 astensioni (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (Lega VdA, FI, PCP, GM), che sollecitava il Governo a dare corso, in sinergia fra gli Assessorati interessati, a una campagna di informazione nelle scuole sugli antimicrobici in zootecnia e per un'alimentazione consapevole, e a un programma di interventi concreti presso gli operatori del settore zootecnico, per attuare le finalità previste dal Piano salute e benessere sociale, relazionando poi alla quinta Commissione. L'Assessore alla sanità ha informato che le strutture competenti stanno lavorando per recepire il Piano nazionale per l'antimicrobico-resistenza, che dà le linee strategiche e le indicazioni operative per affrontare l'emergenza dell'antibiotico-resistenza e che dovrebbe diventare operativo in Valle d'Aosta entro il secondo semestre del 2023.
Organizzare un'audizione dei vertici della Azienda USL in quinta Commissione consiliare per conoscere lo stato dell'arte del progetto per favorire l'assunzione e la riduzione del turn over del personale dipendente dell'USL valdostana finalizzato a incrementare l'attrattività in ambito sanitario. Era quanto chiedeva il Vicecapogruppo Stefano Aggravi con un ordine del giorno respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (Lega VdA, PCP, FI, GM). L'Assessore alla sanità ha specificato che il progetto messo in piedi dall'USL è finalizzato ad attrarre nuovi professionisti e a trattenere gli operatori già in servizio: le iniziative messe in atto cominciano a dare i primi risultati e, ritenendo opportuno un incontro in Commissione, si è detto sicuro che il Presidente della quinta sarà il primo a promuoverlo.
Con l'ordine del giorno illustrato dal Consigliere Christian Ganis, si chiedeva al Governo regionale, in collaborazione con l'Azienda USL e il SERD, di incrementare il numero di progetti di prevenzione e di contrasto al consumo e abuso di alcool tra i giovani nell'ambito del catalogo dell'offerta educativa degli alunni delle scuole della regione per l'anno scolastico 2023-2024. Il testo è stato respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (Lega VdA, FI, PCP, GM). L'Assessore Marzi ha rimarcato che il Piano fa riferimento all'abuso di alcool e l'Assessorato, in collaborazione con l'AUSL, ha già avviato attività rivolte ai giovani, sia nell'ambito regionale del Piano della prevenzione, sia con un progetto specifico.
L'Assemblea ha respinto, con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (Lega VdA, PCP, FI, GM), un ordine del giorno che chiedeva, come specificato dal Capogruppo Andrea Manfrin, di attivare all'interno della Casa circondariale di Brissogne un servizio un servizio di assistenza psicologica per gli agenti di polizia penitenziaria al fine di migliorare le loro condizioni di lavoro oltre che un servizio di assistenza psichiatrica per i detenuti con diagnosi psichiatrica o che presentino comportamenti a rischio per sé stessi e per il personale in servizio. L'Assessore alla sanità ha ricordato che il tema della sanità penitenziaria è lambito nella macroarea 2 del Piano salute e benessere sociale: settore che è disciplinato in particolare dal Protocollo d'intesa tra il Ministero della giustizia e la Regione, all'interno del quale sono previsti questi servizi.
Respinto con 21 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, PCP) e 14 a favore (Lega VdA, FI, GM) l'ordine del giorno presentato dal Vicecapogruppo Stefano Aggravi che impegnava l'Assessore competente, di concerto con l'Azienda USL e gli enti locali interessati, a rivedere le deliberazioni sulla gestione e sull'erogazione delle prestazioni nei centri traumatologici regionali, con l'obiettivo di favorirne il pieno funzionamento anche attraverso formule di partenariato pubblico-privato, in tempo utile per l'avvio della prossima stagione invernale 2023-2024. L'Assessore Marzi ha specificato che i centri traumatologici non sono trattati nel Piano ma sono oggetto della legge regionale sull'organizzazione dell'emergenza (n. 4/2008): il tema è all'attenzione del Governo e si stanno realizzando degli incontri con l'AUSL e i Sindaci dei Comuni che ospitano i centri traumatologici.
Gli ordini del giorno del gruppo Lega VdA sono esauriti (erano 28). Rimangono da esaminare 27 iniziative: 1 congiunta Lega VdA e PCP, 13 del gruppo Progetto Civico Progressista, 8 di Forza Italia, 5 del gruppo Misto.
SC-LT
Comunicato n° 323 del 22 giugno 2023
Piano salute e benessere sociale: respinti altri quattro ordini del giorno
I lavori della seduta mattutina del Consiglio Valle del 22 giugno 2023 si sono conclusi con l'esame di 4 ordini del giorno collegati al Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2022-2025.
L'Assemblea ha respinto tutte le iniziative, di cui tre del gruppo Progetto Civico Progressista e una congiunta dei gruppi Lega VdA e PCP.
La Capogruppo di PCP Erika Guichardaz ha sollecitato, con un ordine del giorno, il Governo regionale a definire azioni volte ad accelerare la nuova organizzazione dell'assistenza territoriale, che serve anche a ridurre gli accessi al Pronto Soccorso dell'ospedale, al fine di non essere colti impreparati nelle prossime stagioni turistiche. Il testo è stato respinto 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 15 a favore (PCP, Lega VdA, FI, GM). Per l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, il servizio di assistenza medica ai turisti, tassello importante in una regione a vocazione turistica, è già previsto da una delibera di Giunta del 2019 e trova la sua risposta negli ambulatori ad accesso diretto, citati nella macro area 2 del Piano per la salute e il benessere sociale.
Con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (PCP, Lega VdA, FI, GM) è stato respinto l'ordine del giorno presentato dalla Consigliera Chiara Minelli che chiedeva al Governo regionale, in fase di predisposizione del prossimo DEFR, di definire con maggiore precisione le linee di indirizzo 2024-2026 per l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, di prevedere risorse finanziarie adeguate e di valutare il potenziamento del personale, per implementare le iniziative nell'ambito del binomio ambiente e salute. L'Assessore Marzi ha ricordato che il rapporto tra ambiente e salute è già trattato nel Piano e anche in un'apposita sezione del Piano regionale della prevenzione; inoltre, nelle prossime settimane la collaborazione con ARPA sarà ulteriormente esplicitata con atti di Giunta.
Presentare entro fine settembre in quinta Commissione consiliare la definizione del modello organizzativo e il cronoprogramma delle azioni per l'istituzione della Rete regionale per l'epidemiologia a più livelli e integrata in una rete nazionale di collaborazioni scientifiche, prevista dal Piano per la salute e il benessere sociale. Era l'impegno contenuto in un ordine del giorno del gruppo PCP, esposto dalla Capogruppo Erika Guichardaz, che è stato respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (PCP, Lega VdA, FI, GM). L'Assessore Marzi ha parlato di tema prioritario: è in corso di predisposizione lo studio di un modello e l'istituzione della Rete sarà oggetto del primo Piano operativo annuale che sarà adottato dalla Giunta dopo l'approvazione del Piano.
L'ordine del giorno, a firma congiunta, illustrato dalla Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, e dal Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, è stato respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (Lega VdA, PCP, FI, GM). Il testo impegnava il Presidente della quinta Commissione a organizzare delle audizioni sullo stato attuale dell'Azienda pubblica J.B. Festaz, dei suoi lavoratori e ospiti - anche alla luce della creazione al suo interno dell'Ospedale di Comunità - e delle interrelazioni con la struttura di Variney, coinvolgendo tutti i soggetti interessati. L'Assessore Marzi ha riferito che la questione è oggetto di esame da parte del tavolo tecnico preposto, composto dalle strutture regionali, dell'AUSL, dell'Azienda Festaz e dalle rappresentanze sindacali dei lavoratori: la realizzazione dell'Ospedale di Comunità ad Aosta è inserita nella riorganizzazione dell'offerta complessiva dei servizi di assistenza territoriale prevista dal Piano e sarà oggetto di interlocuzioni istituzionali con la quinta Commissione.
I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15. Rimangono da esaminare 23 ordini del giorno: 10 del gruppo Progetto Civico Progressista, 8 di Forza Italia, 5 del gruppo Misto.
SC-LT
Comunicato n° 324 del 22 giugno 2023
Piano salute e benessere sociale: respinti nove ordini del giorno di PCP
Nella seduta pomeridiana del 22 giugno 2023, il Consiglio Valle ha respinto 9 ordini del giorno del gruppo Progetto Civico Progressista collegati al Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2022-2025.
Respinto, con 33 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, Lega VdA, FI, GM) e 2 a favore (PCP), un ordine del giorno riguardante la medicina di genere, definita dall'OMS come lo studio dell’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso) e socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona. Il testo, illustrato dalla Consigliera Chiara Minelli, voleva impegnare il Governo regionale, in collaborazione con l'Azienda USL, a organizzare una specifica campagna di formazione/informazione a livello locale, prevedendo apposite risorse nella prossima manovra finanziaria. L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Carlo Marzi, ha evidenziato che come previsto nel Piano saranno sviluppate attività a dare attuazione a livello regionale del piano per l’applicazione alla diffusione della medicina di genere, l'istituzione di un tavolo tecnico dedicato all'attività di sensibilizzazione dell'approccio clinico che caratterizza la medicina di genere; inoltre si è assunto l'impegno a cercare di reperire delle risorse.
Il Governo era stato invitato ad avviare a partire dal prossimo mese di settembre lo screening oculistico in età infantile e a predisporre, entro 180, giorni una proposta per la riabilitazione OMAP (orientamento mobilità e autonomia personale) per i non vedenti. L'ordine del giorno, presentato dalla Consigliera Chiara Minelli, è stato respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 15 a favore (PCP, Lega VdA, FI, GM). L'Assessore Marzi ha riferito che lo screening oculistico è previsto dal Piano mentre, per quanto riguarda la riabilitazione oculistica per i non vedenti, vi è un ambulatorio di supporto all'utilizzo di dispositivi per ipovedenti. Attualmente, vista l'attuale dotazione di personale della Struttura complessa di oculistica non è possibile garantire nei tempi quanto richiesto.
Con un ordine del giorno respinto con 29 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, Lega VdA) e 5 a favore (PCP, FI, GM), la Consigliera Chiara Minelli chiedeva di coinvolgere l'Ordine degli assistenti sociali, nonché le rappresentanze delle altre professioni coinvolte, nelle diverse fasi di approfondimento e di modifica dell'assetto organizzativo e gestionale dei servizi socioassistenziali e socio-educativi, e a inserirli strutturalmente nei tavoli di lavoro e nella cabina di regia che saranno appositamente istituiti; a presentare in Commissione le linee guida del progetto di riorganizzazione di questi servizi. L'Assessore alla sanità Marzi ha riferito che il Piano prevede l'istituzione di una cabina di regia composta da una componente fissa rappresentata dai referenti della Regione e degli enti locali e, in base alla necessità, da soggetti a vario titolo coinvolti nei temi trattati: per quanto riguarda la revisione della modalità di gestione del servizio sociale, l'Ordine regionale è da considerarsi in quanto legittimo portatore di interesse e sarà coinvolto nelle fasi di costruzione del nuovo modello organizzativo, il quale quando sarà stato delineato verrà rappresentato alla Commissione competente.
Un ordine del giorno, esposto dalla Consigliera Chiara Minelli, chiedeva di sostenere l'incremento del numero degli educatori professionali, sia attraverso i percorsi di orientamento scolastico, sia operando per la valorizzazione di questa figura; di prevedere un aumento degli educatori professionali nelle strutture residenziali per anziani e persone con disabilità; di potenziare l'educativa territoriale, per permettere il supporto a persone con disabilità di perseguire obiettivi individuali di crescita e sviluppo anche in età adulta. L'atto è stato respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (PCP, Lega VdA, FI, GM). L'Assessore Marzi ha chiarito che il Piano prevede il potenziamento dei servizi educativi territoriali e domiciliari nell'ambito del sostegno alle famiglie, alle persone con disabilità e non autosufficienti e il Piano regionale per la non autosufficienza 2023-2025 si occupa del potenziamento del servizio di educativa territoriale per le persone con disabilità. Invece, il potenziamento dell'educativa professionale, potrà realizzarsi a seguito di ampie valutazioni che devono prendere in considerazione il reperimento delle figure professionali.
Respinto l'ordine del giorno illustrato dalla Consigliera Chiara Minelli sull'istituzione di percorsi di formazione per assistenti personali e badanti, finalizzati a garantire un adeguato livello di assistenza domiciliare che permetta di ricorrere sempre meno all'assistenza in strutture dedicate, mantenendo la qualità della vita delle persone anziane e non autosufficienti. Il documento è stato respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (PCP, Lega VdA, FI, GM). L'Assessore Marzi ha riferito che il Piano contempla azioni di sistema per potenziare la formazione degli assistenti personali per garantire maggiore professionalità e un adeguato livello di assistenza domiciliare; ioltre, il Piano della formazione prevede una serie di interventi formativi per gli Assistenti personali iscritti nell'apposito Elenco regionale.
Fare il punto sull'ampliamento dell'ospedale Parini. Era l'invito contenuto in un ordine del giorno illustrato dalla Capogruppo Erika Guichardaz e respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 15 a favore (PCP, Lega VdA, FI, GM). In particolare si sollecitava il Governo a presentare in Commissione l'ultima versione progettuale riferita alla fase 3 dell'ospedale per acuti e la relativa analisi in merito alla congruità dei posti letto operativi e alla conseguente articolazione delle strutture ospedaliere, anche in riferimento all'intensità di cura e alla riorganizzazione dei servizi territoriali (case di comunità, ospedali di comunità) come previsto dal Piano per la salute e il benessere sociale. L'Assessore alla sanità ha chiesto di aspettare l'autunno del 2023 visto che è in definizione la progettazione definitiva, al termine della quale sarà possibile fare un'analisi ancora più appropriata nelle Commissioni, dove è corretto fare le opportune valutazioni attraverso le audizioni.
Con 30 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, Lega VdA) e 5 a favore (PCP, FI, GM), è stato respinto un ordine del giorno presentato dalla Consigliera Chiara Minelli che invitava il Governo a potenziare il servizio di affidamento a terzi del ruolo di amministratore di sostegno, valutando soluzioni attraverso il confronto con i giudici tutelari, per poter conferire gli incarichi anche ai professionisti esterni all'Amministrazione (avvocati, dottori commercialisti) che si rendano disponibili. Secondo l'Assessore Marzi, il tema non lambisce il Piano e, per quanto riguarda la tutela posta in capo all'ente pubblico, sono già state avviate interlocuzioni con l'Ordine degli avvocati per individuare la migliore modalità di erogazione del servizio.
L'Assemblea ha respinto, con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (PCP, Lega VdA, FI, GM), un ordine del giorno riguardante il progetto dell'elisoccorso notturno. In particolare la Capogruppo Erika Guichardaz voleva impegnare il Governo a presentare in terza Commissione consiliare una relazione tecnica che indicasse il numero di interventi per i quali ad oggi si è dovuta chiedere la collaborazione di altre realtà per affrontare un'emergenza sul nostro territorio, oltre che i dati nel dettaglio e la sostenibilità del servizio, che risulta essere di 500 interventi con un costo stimato di 2.5 milioni di euro. L'Assessore Carlo Marzi ha chiarito che nel Piano - in particolare alla macro area 2 - è previsto che il volo notturno venga avviato attraverso una valutazione tecnica di sostenibilità finalizzata a garantire il volo stesso: in tal senso le strutture di riferimento stanno già operando.
Con un ordine del giorno presentato dalla Consigliera Chiara Minelli si chiedeva al Governo di sollecitare l'Azienda sanitaria a dare concreta attuazione, nel più breve tempo possibile, alle reti locali della terapia del dolore e delle cure palliative con personale dedicato e a predisporre entro dicembre 2023 un piano specifico. Il documento è stato respinto 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (PCP, Lega VdA, FI, GM). L'Assessore alla sanità ha chiarito che il tema è trattato nel Piano e, con delibera di Giunta del 2020, sono state recepite le intese di accordi nazionali che ne rinviano l'attuazione a delibere successive; sul punto, nel mese in corso, è stata predisposta una delibera di Giunta che è attualmente all'esame tecnico dell'AUSL.
È stato invece ritirato l'ordine del giorno riguardante l'accertamento della lingua francese nell'ambito delle procedure concorsuali dell'Azienda USL per i professionisti sanitari.
I lavori proseguono con l'esame degli ordini del giorno depositati dai gruppi Forza Italia (8) e gruppo Misto (5).
SC-LT
Comunicato n° 325 del 22 giugno 2023
Piano salute e benessere sociale: concluso l'esame degli ordini del giorno
Nella seduta pomeridiana del 22 giugno 2023, il Consiglio Valle ha trattato gli ultimi ordini del giorno collegati al Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2022-2025, di cui 8 del gruppo Forza Italia e 5 del gruppo Misto. Undici iniziative sono state respinte e due ritirate.
Ordini del giorno del gruppo Forza Italia
A fronte dell'introduzione della figura dell'utente familiare esperto (UFE) nell'ambito della salute mentale nel 2021 e prevista anche nel Piano salute e benessere sociale, il Consigliere Mauro Baccega ha chiesto alla Giunta regionale di predisporre adeguati finanziamenti per formare gli UFE e per retribuirli nell'attività operativa conseguente. L'Assessore alla sanità ha riferito che la delibera di Giunta del dicembre 2021 ha introdotto la possibilità di impiegare questa figura a supporto delle attività erogate dalle strutture prevedendo che siano a carico dei soggetti del privato sociale che gestisce i servizi in convenzione con l'USL. Il testo è stato respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (FI, Lega VdA, PCP, GM).
Fare ordine a livello organizzativo e assunzionale, affidando a unico soggetto la competenza sul servizio delle assistenti sociali, per garantire livelli adeguati di prestazione alla comunità valdostana. È quanto chiesto dal Capogruppo Pierluigi Marquis con un ordine del giorno, respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (FI, Lega VdA, PCP, GM). L'Assessore Marzi ha evidenziato come il Piano preveda la valorizzazione del servizio sociale professionale e che il nuovo modello organizzativo e di gestione del servizio sarà definito nell'ambito della cabina di regia con il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse. L'obiettivo è quello di garantire standard elevati di erogazione dei servizi sociali e condizioni adeguate e uniformi per il personale. È stato anche costituito un tavolo tecnico di lavoro coordinato dalla Presidenza della Regione per migliorare le condizioni lavorative delle diverse categorie professionali interessate.
Il Consigliere Mauro Baccega ha illustrato un'iniziativa che voleva impegnare la Giunta ad avviare dal prossimo anno scolastico un percorso di formazione ed educazione sanitaria per le istituzioni scolastiche di base e le istituzioni scolastiche superiori, a fronte dei dati allarmanti sui pazienti che hanno patologie legate al consumo di sostanze stupefacenti, bevande alcoliche, fumo, gioco azzardo patologico, disturbi alimentari, salute mentale, che sono in grande percentuale di età inferiore ai 35 anni. Il testo è stato respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (FI, Lega VdA, PCP, GM). L'Assessore Marzi ha specificato che, oltre ad essere citato nel Piano, il tema delle psicopatologie riferite all'abuso delle dipendenze da sostanza o dei disturbi del comportamento alimentare trova specifiche risposte in atti già provati dalla Giunta. Citando il Piano regionale della prevenzione, approvato nel 2021, l'Assessore ha auspicato che cominci a dare i suoi risultati negli anni successivi.
Il Capogruppo Pierluigi Marquis ha presentato un ordine del giorno sul processo di aggregazione del volontariato impegnato nelle attività istituzionali di soccorso e di trasporto infermi in regime di convenzione con l'AUSL. Il testo, respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 14 a favore (FI, Lega VdA, PCP, GM), sollecitava il Governo a invertire il processo di frammentazione dell'offerta del volontariato, favorendo e perseguendo la sua ricomposizione, stimolandone l'accorpamento; incentivare le sinergie tra il personale che concorre a garantire i livelli di servizio nell'emergenza e le attività correlate. L'Assessore alla sanità ha precisato che l'AUSL, con il supporto dell'Assessorato, ha posto in essere tutte le iniziative possibili per ristabilire un clima di collaborazione tra i soggetti che operano nell'ambito del soccorso: questo sforzo ha consentito di stipulare nel mese di marzo scorso apposite convenzioni con le associazioni dei volontari del soccorso che hanno portato a un aumento della copertura degli interventi di emergenza-urgenza sul territorio con risposte diversificate a seconda del livello di intensità clinica.
Predisporre e completare entro il 31 dicembre 2023 un progetto di collegamento "ultimo miglio" che colleghi alla banda larga tutte le micro-comunità pubbliche e tutte le strutture sanitarie e socio-sanitarie del territorio, già . Era l'invito contenuto in un ordine del giorno di Forza Italia, illustrato dal Consigliere Mauro Baccega, e respinto con 18 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 13 a favore (FI, Lega VdA, PCP, GM). L'Assessore Marzi ha segnalato che si sta lavorando in tal senso attraverso l'adesione al piano sanità connessa sfruttando i fondi PNRR allocati dallo Stato: il 19 giugno Infratel Italia ha emesso l'ordine esecutivo nei confronti dei fornitori per la realizzazione del primo lotto delle sedi sanitarie socio-assistenziali oltre al Data Center unico regionale.
Sulla questione delle liste d'attesa per esami, visite e interventi chirurgici, il Governo è stato invitato a presentare alla Commissione competente il quadro completo delle prestazioni arretrate o sospese e a predisporre il recupero del 40% degli arretrati entro il 30 ottobre, dell'altro 40% entro il 31 dicembre e del restante 20% entro il 28 febbraio 2024, nonché a implementare il budget di spesa per le strutture private accreditate. La richiesta, formulata con un ordine del giorno depositato dal Consigliere Mauro Baccega, è stata respinta con 29 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, Lega VdA, PCP) e 2 a favore (FI). L'Assessore alla sanità ha ricordato che il Piano salute e benessere sociale affronta in diversi punti il tema delle liste d'attesa. L'AUSL sta predisponendo l'aggiornamento del Piano operativo delle liste d'attesa (POLA 2023), ai sensi della normativa nazionale e, non appena trasmesso all'Amministrazione regionale, sarà oggetto di approvazione da parte della Giunta.
È stata respinta la richiesta di predisporre un Piano regionale triennale 2023-2025 per la disabilità di recepimento e attuazione degli indirizzi contenuti nel Piano salute e benessere sociale che declini priorità, azioni, tempistiche, modello organizzativo e criteri di valutazione ex post per superare l'approccio frammentato al tema della disabilità e dare attuazione all'impegno della mozione approvata dal Consiglio nel mese di ottobre 2022. Il testo, illustrato dal Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, ha ottenuto 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (FI, Lega VdA, PCP, GM). L'Assessore Marzi ha segnalato che il Piano prevede la revisione complessiva dei servizi alle persone con disabilità, in coerenza con le disposizioni contenute nella legge delega del 2021, i cui decreti di attuazione sono in corso di attuazione da parte del Governo nazionale. Per procedere con la revisione del sistema regionale dei servizi occorre attendere il quadro normativo nazionale complessivo di riferimento; nel frattempo, la Regione ha approvato il Piano regionale per la non autosufficienza 2023-2025 che rappresenta un primo passo importante.
È stato ritirato un ordine del giorno presentato dal Consigliere Mauro Baccega riguardante l'istituzione dell'agenzia di gravidanza.
Ordini del giorno del gruppo Misto
Introdurre in Valle d'Aosta i principi sanciti dallo "Sport di cittadinanza". È l'invito rivolto dal Consigliere Claudio Restano con un ordine del giorno che chiedeva di predisporre una modifica alla legge regionale n. 3/2004 (Interventi a favore dello sport) prevedendo un approccio allo sport inteso come attività motoria sia in forma organizza che individuale delle persone di ogni genere ed età, anche con disabilità, per incentivare corretti stili di vita, sviluppare relazioni sociali, formazione educativa e integrazione interculturale. L'Assessore Carlo Marzi ha rilevato che la legge regionale 3/2004 già considera lo sport come strumento per la realizzazione dei valori tipici di ciò che si intende per Sport di cittadinanza: riconoscimento della funzione sociale dell'attività sportiva, ruolo dello sport a salvaguardia della salute fisica e dell'integrità morale, formazione dell'educazione dei giovani attraverso lo sport e il ruolo delle attività agonistiche, valore delle attività sportive dei diversamente abili, prevedendo forme di sostegno a tal fine. Il testo è stato respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (GM, Lega VdA, FI, PCP).
Respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (GM, Lega VdA, FI, PCP) un ordine del giorno presentato dal Consigliere Claudio Restano che impegnava il Governo a presentare alla Commissione competente i programmi di screening proposti alla popolazione e a illustrare le proposte future, confrontando i dati raccolti con quelli del passato. L'Assessore alla sanità ha riferito che il tema dello screening è trattato diffusamente nel Piano che ha istituzionalizzato quello per l'ambiopia nei bambini e ha previsto l'introduzione anche di quello per la patologia oncologica polmonare. Per l'Assessore, la nostra Regione ha raggiunto livelli ottimali di adesione (superiori al 75%) in numerosi screening (patologia oncologico-mammaria, colon-rettale, della cervice uterina, neonatale esteso).
Predisporre entro 90 giorni un disegno di legge sulla promozione e valorizzazione dell'invecchiamento attivo. È quanto ha chiesto il Consigliere Claudio Restano con un ordine del giorno rilevando che in Valle d'Aosta l'approccio all'invecchiamento si esprime soprattutto in una offerta assistenziale piuttosto che in azioni rivolte alla prevenzione del decadimento fisico. Il testo è stato respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (GM, Lega VdA, FI, PCP). Carlo Marzi, ricordando che nel Piano la tematica è trattata, ha sottolineato che l'Assessorato è coinvolto nella rete di coordinamento finalizzata alla promozione delle politiche per l'invecchiamento attivo volta a promuovere in modo uniforme su tutto il territorio nazionale strategie e azioni. Inoltre, è in corso di istituzione un tavolo regionale permanente sull'invecchiamento attivo nell'ambito del Piano di zona.
"La farmacia dei servizi" è stata oggetto di un ordine del giorno presentato dal Consigliere Claudio Restano, respinto con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (GM, Lega VdA, FI, PCP). Con l'iniziativa, si invitava il Governo ad approfondire quanto proposto nel Piano salute e benessere sociale sul ruolo delle farmacie a supporto del Servizio sanitario regionale, per evitare sovrapposizioni con altri servizi offerti sul territorio e a riferirne le risultanze alla Commissione competente. L'Assessore Marzi ha confermato che l'argomento è di particolare importanza per il Governo e per l'AUSL, anche per il ruolo di prossimità agli utenti svolto dalle farmacie. È in atto un progetto sperimentale a valere su finanziamenti del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane che prevede collaborazioni con le farmacie per l'effettuazione di prestazioni diagnostiche a favore dell'Azienda USL; il progetto consentirà di individuare le modalità di collaborazione maggiormente efficaci.
È stato ritirato l'ordine del giorno riguardante la sicurezza degli alimenti e le bevande per alimentazione umana.
SC-LT
Comunicato n° 326 del 22 giugno 2023
Approvato il Piano regionale per la salute e il benessere sociale
Nella sera del 22 giugno 2023, dopo tre giorni di dibattito, il Consiglio Valle ha approvato il Piano per la salute e il benessere sociale 2022-2025. Il documento ha ottenuto 19 voti a favore (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 astensioni (Lega VdA, PCP FI, GM).
Sul Piano sono stati approvati nove emendamenti della quinta Commissione, uno del gruppo Lega VdA, uno di PCP e uno del gruppo Misto. Sul Piano erano inoltre stati depositati 55 ordini del giorno (28 di Lega VdA, 1 congiunto Lega VdA e PCP, 13 di PCP, 8 di FI, 5 di GM), di cui 51 respinti e quattro ritirati.
Contestualmente è stata respinta, con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (Lega VdA, PCP FI, GM), una mozione dei gruppi di minoranza che voleva impegnare l'Assessore alla sanità a superare le varie criticità legate al Piano.
Il Piano per la salute e il benessere sociale è un documento di programmazione regionale che stabilisce le priorità di intervento strategiche in ambito sanitario e sociale da realizzare in Valle d’Aosta. Tali priorità sono conseguenti alla definizione di fabbisogni rilevati a seguito dell’analisi di contesto e applicano, al contesto regionale, stante la specificità, le riforme della programmazione nazionale ed europea). L’ultimo Piano approvato dal Consiglio fa riferimento al triennio 2011-2013.
Il documento è strutturato in 5 macro aree - di cui 4 tematiche e 1 a valenza trasversale: la prevenzione al centro delle politiche per la salute e il benessere sociale; una nuova rete territoriale dei servizi come risposta integrata per garantire la capillarità dei servizi; l’assistenza sanitaria ospedaliera in una nuova logica produttiva e funzionale di rete; la programmazione dei servizi sociali in una logica di welfare integrativo e generativo (con 10 atti di Giunta già approvati); la governance (trasversale) del sistema regionale per la salute e il benessere.
Le dichiarazioni di voto
Per il Vicecapogruppo di Forza Italia, Mauro Baccega, si tratta di «un Piano con troppe carenze che sarà gestito dalla Giunta. Terremo alta l'attenzione con l'obiettivo di migliorare il percorso della nostra Regione sulla salute e il benessere sociale sulla base degli ordini del giorno presentati nel di dibattito di questi giorni.»
«Non si può votare questo Piano - ha dichiarato il Consigliere Claudio Restano (GM) -. La maggioranza ha rinunciato a fare politica sanitaria, appiattendosi sulle disposizioni nazionali e rinunciando alle nostre prerogative statutarie. Il documento delega tutte le scelte alla Giunta annullando il ruolo del Consiglio. Stiamo facendo un passo indietro e per apparire bravi esageriamo pure!»
Per il Capogruppo di AV-VdAU, Albert Chatrian, «sul piano politico, dopo il bilancio, questa è la seconda scelta più importante: approviamo un Piano completo e ambizioso, che contiene delle novità e che si attuerà man mano con delle delibere di Giunta. Con questo Piano diamo gli strumenti all'Azienda USL per cambiare marcia. L'atto successivo sarà l'Atto aziendale dell'USL per mettere a terra tutti gli obiettivi che sono stati inseriti nel Piano nell'ottica di dare le risposte migliori alla nostra comunità.»
Per il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, «c'è stato un confronto importante in questi tre giorni: tutti gli argomenti erano meritevoli e abbiamo messo a fattor comune dei problemi reali. Questo Piano è un punto di partenza e faccio un plauso alla Giunta perché ha un'assunzione di responsabilità incredibile. Nelle 270 pagine di questo documento c'è più del buono che del cattivo e questo punto di partenza è uno stimolo per tutti noi per cercare di lavorare per dare un servizio a tutta la nostra comunità.»
Il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Augusto Rollandin, ha parlato di «uno sforzo importante per realizzare un documento di questa portata. Resta ancora molto lavoro da fare e sarà importante valutare in che termini gestire la fase successiva.»
Il Vicecapogruppo di FP-PD, Andrea Padovani, ha detto: «Questo Piano rappresenta una grande opportunità per migliorare la qualità della vita dei valdostani: ben venga che guardi lungo o voli alto perché solo costruendo politiche di lungo respiro si crea una società più sana ed ecosostenibile.» In quanto Presidente della quinta Commissione, Padovani ha garantito che «organizzerò i lavori che sono stati richiesti in questi due giorni nella maniera più funzionale possibile con i tempi giusti per avere tutti gli approfondimenti necessari.»
«La nostra dichiarazione di voto si riassume nel lavoro che abbiamo svolto nel corso di questo Consiglio e nelle Commissioni, in cui il Piano è decantato nei dodici mesi scorsi - ha commentato il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi -. Non ci siamo mai abbandonati alla critica popolustica e abbiamo voluto dare il nostro contributo costruttivo. Continueremo a farlo, sempre!»
«Un Piano che non possiamo condividere - ha sostenuto la Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz -, anche se in larga parte è condivisibile perché dà attuazione ai decreti ministeriali, ma ci sono due punti che per noi sono dirimenti: l’ampliamento dell'ospedale Parini e la contrattazione regionale del comparto sanità. Infine anche in Valle d’Aosta oggi assistiamo a disuguaglianze rispetto al diritto alla salute e in premessa andava ribadito il valore della sanità pubblica.»
In riferimento al percorso compiuto, il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha parlato di «una gratificazione della politica nel redigere un Piano non semplice, con basi complesse dal punto di vista delle possibilità gestionali. Per affrontare qualsiasi tipo di problema, bisogna innanzitutto conoscerlo e, dal dibattito di questi giorni, è emersa chiaramente la capacità di questa maggioranza di poter e voler lavorare per dare risposte puntuali e concrete alle esigenze dei valdostani partendo dalle criticità che tutti conosciamo.»
I lavori del Consiglio sono conclusi: i restanti punti all'ordine del giorno sono rinviati alla prossima adunanza che si terrà mercoledì 12 e giovedì 13 luglio.
SC-LT