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Riunione del Consiglio regionale del 7 e 8 giugno 2023

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Comunicato n° 273 del 31 maggio 2023
Il Consiglio è convocato in via ordinaria mercoledì 7 e giovedì 8 giugno 2023

 

Il Consiglio Valle è convocato in via ordinaria mercoledì 7 e giovedì 8 giugno 2023, a partire dalle ore 9, per discutere un ordine del giorno composto di 85 oggetti, di cui 29 rinviati da precedenti adunanze.

In merito all'attività ispettiva, sono state presentate diciannove interrogazioni di cui cinque del gruppo Forza Italia: nuova viabilità decisa dall'Amministrazione comunale di Aosta; incarichi di consulenza affidati dal BIM per la gestione della rete idrica comunale e sovracomunale; prestazioni odontoiatriche erogate dall'Azienda USL; servizio di monitoraggio dei pazienti cardiologici; studio propedeutico sulle alternative progettuali per la realizzazione dell'ospedale di comunità di Verrès.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha depositato otto interrogazioni: evoluzione del possibile cambio di proprietà del castello di Introd; azioni di tutela della Torre del Lebbroso di Aosta; tempistiche di erogazione dei contributi per l'accesso alle misure di prevenzione dagli animali predatori al patrimonio zootecnico; divieto di fruizione del campetto di calcio del parco giochi Liliana Brivio di via Festaz ai bambini con più di dieci anni; questionario rivolto agli studenti universitari valdostani sul gradimento del servizio di trasporto per Torino e Milano; valutazioni sull'obsolescenza delle tariffe dei centri traumatologici; allacciamento alla rete di teleriscaldamento di due immobili di edilizia residenziale pubblica; vaccinazioni contro il virus Herpes zoster ("fuoco di Sant'Antonio").

Con due interrogazioni il gruppo Misto chiede informazioni sul ruolo tecnico-scientifico dei componenti l'Osservatorio regionale tecnico-politico sulla crisi idrica e sul Piano regionale della prevenzione.

Quattro le interrogazioni del gruppo Progetto Civico Progressista: azioni per sollecitare l'operatività della Commissione Paritetica; diffusione della fibra ottica sul territorio regionale; gestione degli interventi di soccorso; attività autorizzate di helibike.

Delle quarantatré interpellanze, otto sono del gruppo Forza Italia: nomina del Consiglio di amministrazione della Société Infrastructures Valdôtaines srl; modifiche al progetto "5000 Genomi per la Valle d'Aosta"; ricadute sul mercato del lavoro del documento "Alleanza per il lavoro di qualità"; contenimento dei costi del servizio di conferimento rifiuti urbani al Centro di Brissogne; riqualificazione del quartiere Cogne e fonti di finanziamento; nuova strategia regionale di sviluppo del Fascicolo sanitario elettronico; utilizzo del Palaindoor di Aosta da parte delle società sportive e considerazioni sul soggetto gestore; attivazione di campagne di sensibilizzazione degli operatori dell'informazione e dell'intermediazioni turistica.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha proposto ventitré interpellanze: interlocuzioni con la società RAV per la riattivazione del transito su entrambe le corsie nella galleria autostradale di Aymavilles; posizione del Governo regionale sul disegno di legge di attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a Statuto ordinario; coordinamento fra le discipline nazionali e regionali in materia di equo compenso dei professionisti; scelta di non resistere in giudizio a difesa del requisito della residenza quinquennale per l'accesso ai mutui agevolati per la prima abitazione; realizzazione della sovranità politica della Valle d'Aosta e dell'autogoverno nel quadro di una Europa unita dei popoli; convocazione di un tavolo di confronto con i rappresentanti dei lavoratori della Società di Servizi Valle d'Aosta spa; partecipazione della Valle d'Aosta al Salone internazionale del Libro di Torino; intendimenti sull'organizzazione della "Notte dei Musei" edizione 2024; promozione delle mele Golden Delicious e Renetta riconosciute come prodotti alimentari tradizionali; aggiornamento dei criteri per la concessione dei contributi per la prevenzione dei danni provocati dagli animali predatori al patrimonio zootecnico; creazione di un centro unificato di ricerca scientifica previsto nel Documento di economia e finanza regionale 2021-2023; mancato aggiornamento sul sito internet della Regione dei report trimestrali dei controlli svolti sul servizio ferroviario; efficienza del servizio di esame per il conseguimento delle patenti per la guida di autobus; revisione del Programma strategico degli interventi per una ferrovia moderna e un efficiente sistema pubblico integrato dei trasporti; strategie per fronteggiare la chiusura per tre anni del tratto ferroviario Ivrea/Aosta; confronto con il Commissario nazionale o con la Cabina di regia per la crisi idrica sul decreto-legge per il contrasto della scarsità idrica e per il potenziamento e l'adeguamento delle infrastrutture idriche (n. 39/2023); edificazione di un'opera pubblica nell'area sportivo-ricreativa di Villefranche di Quart per l'organizzazione della "Rencontre des émigrés 2023"; ritardi degli interventi di riqualificazione del quartiere Cogne; messa in sicurezza della strada regionale n. 8 di La Magdeleine nel comune di Antey-Saint-André; controllo e manutenzione degli alvei dei torrenti della regione; gestione del servizio di ristorazione per degenti e dipendenti dell'Azienda USL; informativa agli enti gestori delle microcomunità sulla figura professionale del referente del servizio anziani e della sua incompatibilità con alcune cariche elettive; rinuncia della Regione al finanziamento PNRR destinato all'autonomia degli anziani non autosufficienti.

Il gruppo Misto illustrerà quattro interpellanze: crescita multidisciplinare in vista delle complesse sfide sanitarie e ambientali da affrontare; valorizzazione dei servizi sportivi; azioni per potenziare la pratica del ciclismo in un'ottica di crescita del turismo; revisione della legge regionale n. 3/2004 in materia di interventi a favore dello sport.

Saranno trattate anche otto interpellanze del gruppo Progetto Civico Progressista: collocazione dello studentato universitario e del CRAL Cogne; possibilità di trasformare su richiesta i contratti degli operatori di sostegno da tempo parziale a tempo pieno; predisposizione di un disegno di legge sulla multifunzionalità in agricoltura; conciliazione dei tempi di lavoro e di cura, in particolare delle donne e dei neo genitori; allargamento e prolungamento del sottopasso della stazione ferroviaria di Aosta; organizzazione dei nuclei RSA e UAP nella struttura di Variney; utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratori nelle strutture non ospedaliere; accordo sindacale per la gestione del personale infermieristico e operatore socio-sanitario delle RSA e UAP.

All'ordine del giorno figurano anche 11 mozioni, di cui quattro rinviate dalle precedenti adunanze.

Sono otto le mozioni del gruppo Lega Vallée d'Aoste: intitolazione di una stele in ricordo di Antonio Sonatore; audizione in terza Commissione dell'Assessore competente in  merito alla visione politica sul processo di riconsiderazione del Piano territoriale paesistico; istituzione dell'Osservatorio regionale del turismo entro il 2023 e valutazione del relativo modello organizzativo da parte della Commissione competente; estensione del bonus docenti agli insegnanti precari e quelli delle scuole paritarie; proposta di declassare la specie Canis lupus e Ursus arctos da "particolarmente protette" a "protette"; relazione alla quarta Commissione sull'evoluzione dell'aumento del costo dell'energia e del gas in Valle; panchina viola nella città di Aosta quale simbolo di sensibilizzazione sulla sindrome fibromialgica; revisione della disciplina relativa alle manifestazioni sportive contenute nella legge regionale n. 3/2004.

Due sono le mozioni del gruppo Progetto Civico Progressista (audizione degli Assessori competenti e dei tecnici regionali per esaminare in terza Commissione il progetto "condominio dell'Arco d'Augusto"; approfondimenti sul progetto "The Stone" a Breuil-Cervinia e sull'utilizzo degli ampliamenti volumetrici consentiti dalla "legge casa") e una del gruppo Misto (modifica della delibera istitutiva dell'Osservatorio regionale tecnico-politico sulla crisi idrica).

Infine, vi sono sette risoluzioni rinviate da precedenti adunanze, di cui due del gruppo Lega Vallée d'Aoste, una del gruppo Misto, una congiunta dei gruppi Lega VdA, FI, Misto e PCP, una dei gruppi Lega VdA, Misto e FI e due dei gruppi di maggioranza FP-PD, AV-VdAU, SA, UV, PlA.

 

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile la nuova App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung: consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore.

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio. 

SC

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Comunicato n° 279 del 5 giugno 2023
Consiglio del 7 e 8 giugno: iscritti 5 punti all'ordine del giorno suppletivo

 

L'ordine del giorno del Consiglio Valle, convocato mercoledì 7 e giovedì 8 giugno 2023, è stato integrato da cinque punti, tra cui un disegno di legge, un atto amministrativo e tre question time.

L'Assemblea sarà chiamata ad approvare un disegno di legge per l'istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome di cui è relatore il Consigliere Erik Lavevaz (UV) e su cui la prima Commissione "Istituzioni e autonomia" ha espresso parere favorevole all'unanimità nella riunione del 1° giugno.

Sarà poi esaminato l'atto di approvazione del bilancio 2022 della Gestione straordinaria in liquidazione per l'esercizio della Casa da Gioco di Saint-Vincent, sul quale la quarta Commissione "Sviluppo economico", nella riunione del 1° giugno, ha espresso parere favorevole maggioranza.

Saranno inoltre trattate tre interrogazioni a risposta immediata: con la prima, il gruppo Forza Italia chiede notizie su ulteriori ipotesi di raccolta e di conferimento dei rifiuti mentre le altre due iniziative, depositate dai gruppi Progetto Civico Progressista e Lega Vallée d'Aoste, riguardano i Livelli essenziali di assistenza rilevati dal monitoraggio ministeriale per l'assistenza sanitaria.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare, figurano quindi 90 oggetti.

 

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile la nuova App ConsiglioValle.tv per smart TV LG: consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore.

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LT

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Comunicato n° 284 del 7 giugno 2023
Iniziati i lavori dell'adunanza del 7 e 8 giugno

 

Il Presidente Alberto Bertin ha aperto i lavori del Consiglio Valle, convocato oggi, mercoledì 7, e domani, giovedì 8 maggio 2023, nel ricordo di Lino Jordan, fondista e campione di biathlon di Saint-Rhémy-en-Bosses, morto nel pomeriggio di ieri.

«Lino Jordan - ha detto il Presidente Bertin - portò il nome della Valle d'Aosta a più edizioni delle Olimpiadi e dei Mondiali ed è stato anche un apprezzato rabeilleur e allevatore, un importante riferimento per la comunità della Valle del Gran San Bernardo. Alla moglie Luciana e ai figli Lorena e Ivan vanno le nostre più sentite condoglianze.»

Si sono associati al ricordo, il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, che ha parlato di «persona dalla profonda umanità, un valdostano fiero di esserlo e che ci ha resi fieri di essere valdostani», il Vicecapogruppo di AV-VdAU, Corrado Jordan, che ha evidenziato «il suo legame con il territorio e le tradizioni: ha lasciato un'impronta discreta ma anche robusta e rassicurante per il suo agire quotidiano», il Consigliere Claudio Restano (GM), che ha sottolineato il suo impegno sportivo «quel praticare sport insieme, faticare e gioire insieme, era uno di noi e orgogliosamente montanaro», il Presidente della Regione, Renzo Testolin, che lo ha ricordato come «un bon Valdôtain qui a su transmettre les valeurs de la montagne et du sport, un homme au grand coeur.»

Comunicazioni del Presidente del Consiglio

Il Presidente Alberto Bertin, riferendo sulla Conferenza dei Capigruppo riunita ieri, ha comunicato che «è stato concordato di aggiungere la mezza giornata di martedì 20 giugno (a partire dalle ore 15) all'adunanza consiliare del 21 e 22 giugno, iscrivendo la mozione, già depositata con la richiesta di convocazione di un Consiglio straordinario, al punto 4 dell'ordine del giorno di tale adunanza, mentre il Piano regionale della salute e del benessere sociale sarà iscritto con l'ordine del giorno suppletivo, per consentire una discussione congiunta ed esauriente dei due atti.»

SC

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Comunicato n° 285 del 7 giugno 2023
Approvata l'intesa per l'istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni e Province autonome

 

Nella seduta del 7 giugno 2023, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità il disegno di legge che ratifica l’Intesa sottoscritta il 6 dicembre 2022 tra le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano per l’istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni e Province autonome.

Sul testo è stato respinto, con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, PlA) e 16 a favore (Lega VdA, PCP, FI, GM), un ordine del giorno, depositato in Aula dai gruppi Misto e PCP, riguardante la partecipazione ai lavori del Sistema delle Conferenze delle Regioni, a riferirne in Consiglio e a prevedere specifiche audizioni nelle Commissioni competenti qualora vi siano argomenti di rilevante interesse per la comunità valdostana all'attenzione della Conferenza.

Il testo di legge, presentato dalla Giunta il 27 aprile, si compone di cinque articoli ed è stato illustrato in Aula dal Consigliere dell'UV, Erik Lavevaz. «Fin dalla sua costituzione nel 1981 - ha detto Lavevaz -, la Conferenza ha subìto diversi passaggi importanti e ha vissuto una progressiva valorizzazione del suo ruolo di coordinamento politico tra le Regioni e le Province autonome e il Governo. Il 4 agosto 2020, in occasione del 50° anniversario delle Regioni a Statuto ordinario e in vista dell’incontro con il Presidente della Repubblica, i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome si sono impegnati a valorizzarne il ruolo e l’organizzazione.  Con il Documento di proposte presentato al Governo il 30 ottobre 2022, hanno ribadito l’importanza che la Conferenza riceva un formale riconoscimento, anche al fine di rendere stabili le sedi deputate alla leale collaborazione tra Stato, Regioni e autonomie locali, nell’ambito del cosiddetto Sistema delle Conferenze interistituzionali. A tale fine, nella seduta del 24 novembre 2022, i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome hanno condiviso uno schema di Intesa avente ad oggetto l’istituzionalizzazione della Conferenza. Tale Intesa è stata approvata dalla Giunta regionale della Valle d'Aosta il 30 novembre 2022 ed è stata sottoscritta dal Presidente della Regione il 6 dicembre 2022, a Monza, in occasione dell’evento "L’Italia delle Regioni - Festival delle Regioni e delle Province autonome".»

Il dibattito in Aula

«Il Sistema delle Conferenze rappresenta, da un trentennio, la sede istituzionale privilegiata di raccordo tra lo Stato, le Regioni e gli Enti locali ed è costituito da varie Conferenze istituite come sedi di incontro tra gli esecutivi e di concertazione tecnica delle politiche nazionali inerenti tematiche di interesse locale - ha spiegato il Consigliere Claudio Restano (GM) -. Oltre a questi organismi disciplinati dalla legge, esiste anche un sistema di raccordo orizzontale, privo di disciplina legislativa ma sempre più presente a livello politico, nel quale si raccolgono gli interessi particolari delle istituzioni territoriali con lo scopo di rappresentarli unitariamente dinanzi al Governo. La partecipazione alle Conferenze di questi soggetti associativi ha conferito loro incidenza e visibilità politica notevole: la Conferenza delle Regioni, costituita come organismo di coordinamento politico fra i Presidenti, è divenuta nel tempo la sede ufficiale del confronto e del dialogo interregionale. Esistono quindi due livelli di raccordo politico: verticale e istituzionale. Le sedi di raccordo orizzontale, seppure fino ad oggi non disciplinate dall’ordinamento, costituiscono l’occasione della formazione di una volontà politica. Votando questo atto che ci porterà all'istituzionalizzare la Conferenza delle Regioni, compiremo un ulteriore importante passo avanti verso l'Italia delle Regioni. Dobbiamo chiederci se la Conferenza delle Regioni continuerà a svolgere quel ruolo di raccordo orizzontale oppure è l'inizio di un riordino che ci porterà ad una sola Conferenza e forse anche ad un primo passo verso il federalismo?  Restano tuttavia alcune perplessità legate al fatto che in sede di Conferenza una sola persona - pure dotata della rappresentanza politica, giuridica ed istituzionale - prenda decisioni che impegnano l’Ente territoriale nel suo complesso, senza che gli organi rappresentativi siano coinvolti. Alcuni contestano in questo senso le attribuzioni dei Presidenti in sede di Conferenza delle Regioni, proprio perché prescindono totalmente dal controllo dei Consigli regionali. In alcune Regioni si è tentato di disciplinare un coinvolgimento del Consiglio regionale con un maggior obbligo di informazione delle Giunte nei confronti dei Consigli sull’attività svolta dagli organi di raccordo. In altre Regioni è previsto che la Giunta riferisca periodicamente all'Assemblea le iniziative assunte, le attività svolte e le decisioni raggiunte nelle sedi delle Conferenze e, in altre, il dovere di informazione dei Presidenti è previsto dal Regolamenti di Consiglio. In questo senso, con il gruppo PCP, abbiamo presentato un ordine del giorno per sollecitare la maggioranza a una riflessione sul tema.»

Il Consigliere Diego Lucianaz (Lega VdA), nel ribadire il voto a favore sul disegno di legge «perché istituzionalizza un importante momento di confronto tra Stato e Regioni» ha chiesto al Presidente del Consiglio informazioni sul progetto della Camera delle Regioni e sulla creazione di un collegio valdostano in occasione delle prossime elezioni del Parlamento europeo.

Il Consigliere Mauro Baccega (FI), nell'annunciare il voto a favore sul disegno di legge, ha sottolineato che «il metodo intrapreso dal Ministro Fitto è di ascolto e di condivisione: fa piacere che gli autonomisti prendano atto che il confronto con il Governo italiano prosegua all'insegna di una leale e franca collaborazione. Sollecito gli Assessori a partecipare alle riunioni delle Commissioni della Conferenza delle Regioni e ad essere presenti perché le opportunità che nascono sono sicuramente positive per la Valle d'Aosta.»

Il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, ha parlato di «passaggio importante perché la Conferenza delle Regioni ha svolto un ruolo sempre più rilevante nell'interlocuzione con il Governo: penso agli anni della pandemia quando ha saputo rappresentare l'articolato sistema regionale facendo da contraltare alle decisioni centrali.» Rispondendo al Consigliere Lucianaz, il Presidente ha osservato: «Uno Stato autenticamente regionale dovrebbe prevedere la partecipazione diretta delle Regioni, ad esempio attraverso una Camera delle Regioni, portando così a compimento la riforma costituzionale iniziata nel 2001. Per quanto riguarda le elezioni europee, la modifica della legge è un'urgenza e una necessità che non riguarda solo la nostra regione ma anche altre: infatti, l'attuale organizzazione dei collegi elettorali mette a rischio la rappresentanza delle realtà regionali più piccole, come ad esempio la Valle d'Aosta, il Molise, la Liguria. All'interno del Coordinamento delle Speciali, ho elaborato una proposta in tal senso che è ora all'attenzione della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative regionali: i tempi sono stretti e una decisione dovrà essere presa a breve.»

Il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, pur rimarcando l'importanza della Conferenza, ha lamentato «l'elevato costo a livello associativo che sostiene la nostra Regione, che è sproporzionato rispetto alla suddivisione dei fondi. Sollecito quindi il Governo a sollevare questa questione in Conferenza delle Regioni.»

Nella replica, il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha ricordato che «la norma in discussione istituzionalizza un comportamento ormai stratificato nel tempo che si basa su procedure consolidate. L'istituzionalizzazione della Conferenza ci porterà a un confronto, sempre più costruttivo nel tempo, sulle tematiche di interesse del territorio. Nel meccanismo di confronto tra Regioni è importante la presenza nelle Commissioni che permettono l'approfondimento di molte tematiche; la partecipazione degli Assessori a questi organismi è, da sempre, il frutto di un confronto interno. L'opportunità di dare comunicazione delle attività svolte nell'ambito dei meccanismi di confronto interregionale è attuata e garantita tramite i comunicati stampa che sono una forma immediata di divulgazione e, invece, nel caso di iniziative di tipo politico c'è sempre stato un confronto interno alla nostra amministrazione e non ci siamo mai sottratti alla comunicazione nei confronti del Consiglio regionale. Voteremo questa norma che rappresenta la chiusura di un percorso voluto dalle Regioni, mentre ci asterremo sull'ordine del giorno.»

L'Assemblea ha anche approvato, con 19 voti a favore (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, PlA) e 16 astenuti (Lega VdA, PCP, FI, GM), il bilancio al 31 dicembre 2022 della Gestione straordinaria in liquidazione per l'esercizio della Casa da gioco di Saint-Vincent, ai sensi dell'articolo 8 della legge regionale n. 88/1993.

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Comunicato n° 286 del 7 giugno 2023
Approvata una mozione per l'istituzione di un Osservatorio regionale del turismo

Nella seduta mattutina del 7 giugno 2023, il Consiglio ha discusso tre mozioni rinviate da precedenti adunanze, di cui una approvata, una respinta e una ritirata.

L'Aula ha approvato all'unanimità una mozione del gruppo Lega VdA, così come emendata in accordo con l'Assessore al turismo, che impegna il Governo regionale a istituire un Osservatorio regionale del turismo nell’ambito della futura riorganizzazione dell’articolazione dell’Amministrazione regionale, attualmente in fase di definizione, richiedendo all'Assessore di relazionare in quarta Commissione sui lavori posti in essere fino ad oggi, propedeutici alla futura istituzione dell'Osservatorio.

«Ad oggi non è presente nell'articolazione dell'Amministrazione regionale una struttura propriamente dedicata all'osservazione e allo studio dei dati e dei fenomeni turistici - ha ricordato il Vicecapogruppo Stefano Aggravi -. Lo studio dell'Università Bocconi sul modello organizzativo regionale è in fase di definizione e sarebbe fondamentale, nella futura riorganizzazione dell'Amministrazione, inserire un Osservatorio che faccia sintesi qualitativa dei dati. L'obiettivo comune è quello di migliorare quello che già si fa oggi in Amministrazione in vista dell'elaborazione di strategie, collegate alla promozione, al marketing, all'organizzazione di eventi. Il turismo è di fondamentale importanza per il tessuto socio-economico valdostano ed è necessario intervenire in maniera incisiva e tempestiva.»

L'Assessore al turismo, Giulio Grosjacques, ha spiegato che «le funzioni di Osservatorio del turismo sono svolte attualmente dalla Struttura sviluppo dell'offerta, marketing e promozione turistica dell'Assessorato, con una risorsa dedicata. I dati raccolti sono di tipo quantitativo, sulla base di dati Istat che riguardano la capacità ricettiva e il movimento clienti. Non si raccolgono, invece, informazioni né sulla capacità di spesa né sulle motivazioni del viaggio. Il risultato atteso di un Osservatorio del turismo è quello di monitorare il sistema turistico regionale dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo per monitorare il flusso turistico in Valle d'Aosta, comprendendo anche i passaggi sugli impianti a fune e in autostrada, le entrate a monumenti e castelli. Nell'ottobre 2022 è stato consegnato uno studio di fattibilità in vista della creazione di un Osservatorio del turismo, in modo da disporre di uno strumento che ci supporti nella gestione, con l'obiettivo di migliorare la performance della destinazione turistica Valle d'Aosta, anticipando le tendenze e creando una rete di stakeholders. Mi impegno a illustrarlo in quarta Commissione unitamente alla Società che lo ha redatto e, condividendo lo spirito della mozione, propongo una modifica all'impegnativa.»

È stata respinta con 21 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, PCP) e 11 a favore (Lega VdA, FI, GM), una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste per l'intitolazione di una stele in ricordo della figura di Antonio Sonatore preferibilmente da porsi nelle vicinanze del tribunale di Aosta.

«Con questa mozione non vogliamo celebrare una singola persona o entrare nei dettagli di una vicenda familiare, ma vogliamo accendere un faro sui genitori separati, che sono i nuovi poveri, vittime di sistemi giudiziari che stritolano i loro diritti - ha detto il Capogruppo Andrea Manfrin -. Antonio Sonatore era un docente valdostano morto il 9 aprile 1996, a 49 anni, a seguito delle lesioni che si è procurato dopo essersi dato fuoco davanti al tribunale di Aosta per protestare contro una sentenza che gli impediva di vedere la figlia: egli è divenuto il simbolo di un movimento di genitori separati, principalmente padri, che difendono l'inalienabile diritto dei minori a crescere con entrambi i genitori anche se separati e sarebbe giusto ricordare questa figura con l'intitolazione di uno spazio pubblico dedicato a lui.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha parlato di mozione che «tratta di una questione molto delicata e sulla quale mi trovo in difficoltà a intervenire, in particolare riguardo al percorso proposto di intitolazione della stele: reputo, infatti, indispensabile tenere conto, in queste situazioni, in primis delle sensibilità delle persone che hanno vissuto questa tragedia in prima persona e che ne portano ancora emotivamente le conseguenze. Ho avuto modo di ascoltare la figlia che mi ha chiesto di far rimanere al di fuori della politica questo tipo di iniziative nel rispetto di emozioni e ricordi che devono invece restare nell'intimità e nella descrizione di chi purtroppo li ha vissuti: per rispetto di questa richiesta, chiedo quindi il ritiro della mozione o in alternativa la maggioranza si asterrà.»

È stata ritirata la mozione dei gruppi Lega Vallée d'Aoste e Forza Italia che chiedeva al Presidente della terza Commissione di convocare quanto prima l'Assessore competente a relazionare sulla visione politica da trasmettere al gruppo di lavoro per la revisione del Piano territoriale paesistico della Valle d'Aosta, a seguito dell'impegno dell'Assessore al territorio e del Presidente della Commissione "Assetto del territorio" di procedere in tal senso.

SC-LT

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Comunicato n° 287 del 7 giugno 2023
Question time sul conferimento dei rifiuti

 

Con l'interrogazione a risposta immediata presentata dal gruppo Forza Italia nella seduta consiliare del 7 giugno 2023 è stata affrontata la questione della raccolta e del conferimento dei rifiuti.

«Informazioni giornalistiche sulla raccolta nelle Unités Walser e Mont-Rose evidenziano la presenza di problematiche relative al nuovo appalto e le immagini ritraggono quantità di rifiuti lasciati accumulati accanto ai cassonetti di raccolta, come avviene anche per il Comune di Aosta. Visti i frequenti disservizi, è chiaro che questa modalità di raccolta non funziona - ha dichiarato il Consigliere Mauro Baccega -. Chiediamo alla nuova maggioranza se abbia previsto di individuare altre ipotesi di raccolta e conferimento dei rifiuti guardando a una prospettiva che traguardi almeno i prossimi vent'anni

«La legge regionale 31/2017 stabilisce che alle Unités spetta l'organizzazione, la raccolta e il trasporto dei rifiuti mentre alla Regione compete lo smaltimento finale - ha riferito l'Assessore all'ambiente, Davide Sapinet -. Il nuovo servizio delle Unités Walser e Mont-Rose è rimasto in pendenza in attesa del ricorso presentato, la cui pronuncia è arrivata solo nel mese di maggio scorso. Il nuovo gestore del SubAto si è mosso rapidamente, consapevole che ci sarebbero stati alcuni disservizi legati alla mancanza di cassonetti. Lo strumento attraverso il quale la Regione può traguardare il prossimo futuro è il Piano regionale di gestione dei rifiuti che è stato approvato l'anno scorso e che mira a raggiungere gli obiettivi UE 2030-2035. Uno tra questi, riguarda l'uniformità dei servizi per contesti omogenei che avviene anche attraverso la formulazione di idonee linee guida, con l'adozione di sistemi personalizzati sulla base delle peculiarità dei diversi territori. Inoltre, poche settimane fa abbiamo istituito un gruppo di lavoro che era già operativo sul tema da vari mesi e che proseguirà la sua azione. La Regione punta a una migliore gestione, non solo sistemi di raccolta ma anche alla riduzione pro capite dei rifiuti e a una migliore qualità della raccolta differenziata

Il Consigliere Baccega ha replicato: «Le situazioni quotidiane sono quelle riportate dai giornali e riguardano Aosta e altre aree della regione. Il referendum del 2012 ha bocciato il pirogassificatore ma, dopo 11 anni, pare che l'impianto di smaltimento sia già in crisi. Ci sono nuove tecnologie che vanno esplorate, altrimenti non sapremo dove smaltire i rifiuti in Valle d'Aosta: le montagne puzzolenti che sono a Brissogne non sono una buona accoglienza per chi entra nella nostra regione

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.

LT

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Comunicato n° 288 del 7 giugno 2023
Question time sul monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza

 

Con due interrogazioni a risposta immediata presentate nella seduta consiliare del 7 giugno 2023 dai gruppi Lega Vallée d'Aoste e Progetto Civico Progressista, si è parlato del monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza (LEA) attraverso il Nuovo sistema di garanzia pubblicato il 31 maggio dal Ministero della salute.

«A seguito del monitoraggio ministeriale pubblicato a fine maggio 2023, risulta che le uniche due Regioni ad avere punteggi inferiori alla soglia in tutte le macroaree analizzate (area prevenzione, area distrettuale, area ospedaliera) sono la Valle d'Aosta e la Calabria - ha rimarcato la Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz -. Il Direttore generale dell'AUSL ha precisato che serve un'ulteriore elaborazione dei dati per chiarire i risultati che, alla luce di un'analisi specifica, risultano sicuramente migliori. Vorremmo quindi avere maggiori informazioni su questa analisi specifica.»

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha rilevato che «per la prima volta, la Valle d'Aosta viene collocata fra le Regioni completamente al di sotto della sufficienza e questa classificazione, oltre a gettare discredito sulla Valle, evidenzia i gravi problemi sanitari che vengono quotidianamente denunciati dai cittadini.»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha affermato che «il monitoraggio dei LEA - che è relativo al 2021 - presenta problemi oggettivi nella raccolta dati, sui quali si sta lavorando per migliorare i riscontri futuri, e non dà una fotografia corretta del servizio sanitario regionale: un sistema che esiste, funziona e per il quale siamo chiamati a lavorare e collaborare per preservarlo e migliorarlo assieme a tutte le persone che tutti i giorni lavorano per la salute della nostra comunità.»

L'Assessore ha parlato di alcuni indicatori del Nuovo sistema di garanzia che «sono pensati per regioni di altre dimensioni e complessità di territorio, che penalizzano a priori la nostra regione e che determinano il risultato negativo. Dal 2022 è in atto da parte dell'USL il lavoro di audit sugli indicatori risultati più critici nel corso dell’ultimo monitoraggio disponibile (quello del 2020) e i cui effetti saranno riscontrabili nel monitoraggio dei dati 2022 e 2023. In particolare si è lavorato su: intervallo mezzi di soccorso (nel 2023 è stata sottoscritta una nuova convenzione con le associazioni di soccorso per incrementare la copertura del 25%); percentuale di ricoveri in psichiatria (è in corso in corso la creazione del Centro di salute mentale finalizzato a incrementare gli interventi territoriali che preverranno i ricoveri ripetuti ed è stato attivato a fine 2021 il Day Hospital psichiatrico); proporzione colecistectomie con degenza inferiore a 3 giorni (è stato effettuato un audit ed è stato assegnato uno specifico obiettivo di budget alla Struttura di chirurgia); numero di pazienti in Assistenza domiciliare integrata (nel 2022 si è riusciti a far inserire, sul modello di flussi standard, i casi di ADI comprensivi di OSS in capo alle Unité des communes); percentuale deceduti per tumore assistiti dalle cure palliative (attraverso il potenziamento dell'organico medico e nuova convenzione con la Lilt), vaccinazioni in età infantile (inviato un dato erroneo che ha falsato il risultato finale).»

La Consigliera Guichardaz ha lamentato «la mancata risposta dell'Assessore: non ho capito quando sarà avviata l'analisi, chi la svolgerà e quali interlocuzioni vi siano state con il Ministero. Fa specie che la nostra regione, un tempo invidiata da tutti per i servizi, si trova oggi ad essere bocciata e si dice che questo risultato è legato alla conformazione del territorio, ai numeri della popolazione e all’organizzazione dettata dalle possibilità dell’Autonomia. L'Autonomia dovrebbe essere un valore aggiunto. Non è poi l'unico territorio montano e i paesini sperduti del Piemonte, le isole o la Laguna veneta sono altrettanto irraggiungibili. Stupisce anche sentire che il problema sulle ADI fosse solo di carattere tecnico informatico e che sulla copertura vaccinale dei bambini il sistema abbia calcolato dati sbagliati. Chi manda i dati e chi li controlla? Abbiamo pessimi risultati a fronte della spesa sanitaria più alta della media nazionale: tutti noi riceviamo ogni giorno segnalazioni di persone che stanno giornate sulle barelle in pronto soccorso, persone che non hanno i turni di guardia medica, liste d'attesa infinite. Siamo sicuri sia una questione di dati errati e non vi sia un problema reale? Speriamo che gli indicatori vengano esplicitati in Commissione o nel prossimo Consiglio sul Piano salute.»

«Mi sembra davvero debole la giustificazione sull'invio di dati errati che poi si sarebbe cercato di sostituire precipitosamente - ha commentato il Capogruppo Manfrin -. Non è la prima volta che sentiamo questa motivazione e non so se ci sia qualcuno che continuamente manda dati sbagliati al Ministero. Sul tempo ottimale di intervento che taglia i tempi del soccorso in una zona della Valle, ho qualche perplessità sia sulle modalità di realizzazione sia sul fatto che sia stata realizzata in una sola Unité, quando abbiamo altre realtà disagiate che necessiterebbero della stessa attenzione.»

SC

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Comunicato n° 289 del 7 giugno 2023
Interrogazione sul Piano regionale della prevenzione

 

Il Piano regionale per la prevenzione 2021-2025 è stato al centro di un'interrogazione presentata dal gruppo Misto nella seduta consiliare del 7 giugno 2023. In particolare il Consigliere Claudio Restano ha voluto sapere chi abbia partecipato alla stesura del PRP, se sia confermata l'attualità del documento e quale la filosofia alla base del Programma predefinito riguardante l'ambiente, il clima e la salute (PP9), che fa parte di uno dei 13 Programmi individuati per dare attuazione agli obiettivi strategici del Piano nazionale di prevenzione 2020-2025.

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha risposto che «il Piano regionale della prevenzione, che è un LEA, non solo è attuale ma rappresenta uno snodo fondamentale e irrinunciabile nell’evoluzione dei sistemi di prevenzione che saranno sperimentati e applicati nei prossimi anni. La vision e i principi sono quelli fissati dalle Istituzioni internazionali europee; la Regione a dicembre 2021, con delibera, ha recepito il Piano nazionale della prevenzione 2020-2025, in continuità con le scelte del precedente decennio: il Dipartimento sanità, salute e politiche sociali ha predisposto gli atti preparatori per la redazione del Piano regionale 2021-2025. L'organigramma del Piano vede quale Coordinatore il dirigente della Struttura igiene e sanità pubblica dell'Assessorato; è stato costituito un gruppo tecnico di attuazione e monitoraggio del Piano composto da un responsabile operativo dell’Assessorato della sanità e dai Direttori del Dipartimento di prevenzione e della Struttura igiene e sanità pubblica dell'AUSL. I referenti dei Programmi predefiniti hanno materialmente provveduto alla stesura dei singoli programmi, previo corso di formazione e interlocuzione periodica con il Ministero e l'Istituto superiore della sanità.»

«Fra i documenti di riferimento del Piano regionale - ha aggiunto Marzi - cito l'Agenda 2030, i cui contenuti rappresentano un'evoluzione di approccio combinato in cui tutti gli obiettivi tengono conto degli aspetti economici, sociali e ambientali. Il nostro Piano ha come elemento strategico un approccio nuovo di promozione della salute, che favorisce lo sviluppo di strategie in un’ottica comune proiettata verso il futuro, riconoscendo in un'accezione olistica - "One Health" appunto - che la salute delle persone, degli animali e degli ecosistemi sono interconnesse. Il PP9 ha lo scopo di programmare concretizzare tale approccio olistico, riservando particolare attenzione ai principi di equità, sussidiarietà e contrasto alle diseguaglianze e adottando un modello, per setting e di genere e attuando le indicazioni dei LEA vigenti.»

Il Consigliere Claudio Restano ha replicato: «In questo caso avete coinvolto il Dipartimento di prevenzione dell'AUSL, rispondendo correttamente alla visione "One Health" che considera la salute come il risultato di uno sviluppo armonico e sostenibile dell'essere umano, della natura e dell'ambiente. La visione olistica richiede un approccio multidisciplinare intersettoriale e coordinato, dove tutte le politiche agiscono anche indirettamente in una prospettiva valoriale più consona alla costruzione di una società in buona salute, solidale e in armonia con la natura e l'ambiente: una visione che campeggia in ogni documento varato da questa maggioranza (Piano socio-sanitario, Piano prevenzione, PNRR), ma poi non trova riscontro nei fatti, come nel caso della delibera costitutiva dell'Osservatorio sulla crisi idrica che manca di referenti medici e tecnici della prevenzione. Siete una contraddizione unica: mettetevi una mano sulla coscienza e soprattutto pensate alla salute e al benessere della popolazione valdostana.»

SC

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Comunicato n° 290 del 7 giugno 2023
Interrogazione sul vaccino contro l'Herpes zoster

 

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste, con un'interrogazione trattata nella seduta consiliare del 7 giugno 2023, ha chiesto di fare il punto sul vaccino contro il virus Herpes zoster ("fuoco di Sant'Antonio").

In particolare, si è voluto sapere: da quando il Sistema sanitario valdostano ha effettuato le vaccinazioni contro il virus, in quali quantità e su quale fascia di popolazione? È prevista la modifica o l'intensificazione dei trattamenti? Sono stati riscontrati aumenti di casi di Herpes zoster nei pazienti con più di un richiamo dei vaccini anti Covid e anti Varicella zoster? Viene utilizzata più di una qualità di vaccino anti Herpes zoster? Sono previsti dei richiami negli anni futuri?

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha spiegato che «il Servizio sanitario regionale ha reso disponibili per la popolazione valdostana tutte le vaccinazioni incluse nel Piano nazionale della prevenzione vaccinale vigente, così come previsto dai LEA.  A partire dal 2017, quindi, il vaccino anti Herpes zoster rientra tra quelli da fornire con offerta attiva ed è stata introdotta la gratuità della proposta vaccinale nella coorte di popolazione di 65 anni di età. Le persone vaccinate sono state 4 nel 2017; 11 nel 2018; 36 (2019); 59 (2020); 28 (2021); 216 (2022); 165 (2023). Dal 2022, a seguito della disponibilità di un nuovo vaccino, utilizzabile anche nella fascia d’età 18-49 anni e nei soggetti immunodepressi, è stata allargata, su richiesta, l'offerta gratuita a persone che presentano specifiche patologie. Attualmente, la bozza del nuovo Piano nazionale di prevenzione vaccinale, non ancora approvato, non prevede modifiche all’offerta vaccinale per Herpes zoster. In regione sono utilizzati entrambi i tipi di vaccino disponibili in Italia: Zostavax vaccino a virus vivo attenuato, somministrabile a partire dai 50 anni d’età in un’unica dose che non prevede richiami; Shingrix vaccino ricombinante adiuvato, da somministrare in due dosi intervallate da due mesi l’una dall’altra e utilizzabile a partire dai 18 anni. Dopo le due dosi, attualmente non è previsto alcun richiamo.»

Il Consigliere Diego Lucianaz ha ritenuto la risposta esauriente: «I numeri sono chiari: abbiamo 4 vaccinati nel 2017 e 216 nel 2022, numeri che sottolineano la crescita esponenziale del ricorso alla terapia vaccinale tra la popolazione. Auspico che, comunque, questa scelta sia sempre lasciata alla libertà del singolo. La vaccinazione è importante se non va oltre il buon senso. Vedo con preoccupazione la volontà di insistere a vaccinare i bambini della scuola dell'infanzia. Un argomento sul quale torneremo con altre iniziative

LT

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Comunicato n° 291 del 7 giugno 2023
Interpellanza sull'equo compenso dei professionisti

 

Nella seduta consiliare del 7 giugno 2023, con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste si è discusso nuovamente di equo compenso per i professionisti.

«Con la legge nazionale n. 49/2023, ha finalmente visto la luce una disciplina complessiva fondata sul riconoscimento del principio dell'equo compenso per i professionisti - ha sottolineato il Consigliere Paolo Sammaritani -, che in Valle d'Aosta avevamo già affrontato approvando la legge n. 19/2021 sui rapporti economici tra professionisti e pubblica amministrazione. Interpelliamo quindi il Governo per sapere se abbia intenzione di procedere al coordinamento con la recente normativa statale, con quale strumento e con quali tempistiche

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha confermato che «la recente approvazione della norma statale rende opportuna un’azione di coordinamento con la legge regionale. La normativa nazionale ha abrogato alcune norme richiamate nella nostra legge, definendo quindi una nuova disciplina complessiva sull’equo compenso. Inoltre è necessario verificare che il testo della l.r. 19/2021 sia ancora coerente con la nuova disciplina, che ricade nell’ambito della “tutela della concorrenza” - competenza esclusiva statale - e quindi il legislatore regionale può legiferare unicamente per i profili che hanno un collegamento con la realtà regionale. Il nuovo quadro normativo statale deve poi essere completato con un decreto di attuazione da adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, per ciò che riguarda i compensi previsti per i professionisti che svolgono professioni non organizzate. Le strutture regionali interessate avvieranno questo lavoro di confronto normativo, anche con riferimento alle disposizioni applicative della legge regionale 19/2021 che erano già in fase di elaborazione, per definire eventuali esigenze di coordinamento tra le due norme e le migliori modalità per effettuarlo rapidamente

Il Consigliere Sammaritani ha ricordato: «La nostra iniziativa non è la prima su questa materia. In passato la legge regionale avrebbe dovuto realizzare una serie di adempimenti che vennero ritardati, forse anche in attesa dell'emanazione della nuova norma nazionale. Siamo in attesa del decreto di attuazione e c'è ora la necessità di coordinare al meglio i due testi. La nostra è un'iniziativa che vuole essere di richiamo e di attenzione: il tema è importante e spero che l'azione del Governo sia condivisa con la Commissione competente e con il Consiglio, nell'interesse anche dei liberi professionisti valdostani

LT

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Comunicato n° 292 del 7 giugno 2023
Interpellanza sulla partecipazione della Valle d'Aosta al Salone del libro di Torino

 

Quali sono le attività realizzate dalla Regione, e con quale budget, al 35° Salone internazionale del libro di Torino? È quanto ha chiesto con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 7 giugno 2023 il gruppo Lega Vallée d'Aoste.

E ancora: quali sono stati i risultati portati dalla partecipazione alla manifestazione anche in forma di future e prossime collaborazioni con autori, editori e altri soggetti privati operanti nel settore? Come si intende organizzare lo stand della Regione alla prossima edizione? È mai stata valutata l'opportunità di organizzare in Valle d'Aosta uno o più eventi collaterali o comunque in collaborazione con i promotori del Salone?

«Ho partecipato a questa edizione del Salone e ho visitato lo stand della Valle d'Aosta - ha osservato il Vicecapogruppo Stefano Aggravi -: l'identità visiva del nostro stand era poco riconoscibile, così come ho notato che il posizionamento era diverso da quello delle altre Regioni, in un'area che non era funzionale ad essere visitata.»

L'Assessore alle attività e beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz, ha riferito che «la spesa per la partecipazione ammonta a complessivi 19mila euro, IVA esclusa, per uno stand di 64 mq, ed è in linea con le altre fiere di settore cui la Regione partecipa. Quest’anno è stato sottoscritto un accordo di collaborazione con la sezione valdostana del Sindacato italiano librai e cartolai: la presenza nello stand della Regione di un’area dedicata ha dato ai librai valdostani l’opportunità di mostrare le proprie pubblicazioni sulla Valle e ha arricchito l’offerta culturale in tutti i giorni del Salone del libro con diversi appuntamenti per i firmacopie di libri di autori valdostani o editi in Valle d’Aosta. È stato, inoltre, distribuito il materiale informativo istituzionale relativo all’offerta culturale e turistica della regione. Lo stand era collocato in un luogo interessante ed è stato apprezzato e visitato da molte persone, che hanno visionato i cataloghi d’arte e chiesto informazioni sulle esposizioni in corso, sui beni culturali presenti sul territorio, sulle bellezze naturalistiche e sulle opportunità di svago, sugli autori e l'editoria valdostana. Riguardo alla collaborazione con i promotori, ricordo che uno degli appuntamenti di questa edizione della Saison Culturelle, sezione Littérature, ha avuto per protagonista Nicola Lagioia, scrittore e direttore del Salone: anche se la dirigenza è cambiata, siamo convinti che i rapporti instaurati potranno essere messi a frutto nei prossimi anni.»

L'Assessore ha quindi garantito «la presenza dello stand regionale per il prossimo anno: modalità e progetti saranno valutati nei prossimi mesi, ma l’intenzione è quella di rendere sempre più accattivante la presenza della regione al Salone.»

«La nostra volontà con questa iniziativa era quella di guardare in prospettiva, anche in un'ottica promozionale - ha replicato Vicecapogruppo Aggravi -. Mi auguro che in vista della prossima edizione un ulteriore ragionamento possa essere fatto: non è solo una questione di budget, ma sarebbe opportuno sfruttare meglio la nostra riconoscibilità visiva. Ben venga la sinergia con gli operatori privati, che possono portare idee nuove per sviluppare ulteriormente questo tipo di iniziativa.»

I lavori sono sospesi. Riprendono domani, giovedì 8 giugno, alle 9.

SC

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Comunicato n° 293 dell'8 giugno 2023
Interpellanza sugli indennizzi per danni da animali predatori

 

Si è parlato dell'aggiornamento degli indennizzi per i danni causati da animali predatori nella seduta consiliare dell'8 giugno 2023 con un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«La norma decide quali sono gli animali più protetti e quali meno - ha rilevato il Consigliere Dino Planaz -.  Pochi anni fa, il Governo regionale ha definito gli indennizzi e i contributi per la prevenzione dei danni provocati al patrimonio zootecnico inseriti in una tabella che indica il valore degli animali predati senza però tenere conto del loro valore genetico, produttivo e anche affettivo. La selezione genetica, invece, dovrebbe essere valorizzata, in quanto è una delle principali risorse delle nostre aziende che, essendo di limitate dimensioni, scelgono di investire sulla qualità. Vorremmo sapere se il Governo intenda provvedere all'aggiornamento del documento, visto che la tabella non è più conforme al valore reale degli animali, tenendo conto non solo dell'aspetto economico ma anche del valore genetico e affettivo degli animali

«Nella tabella approvata nel 2021 è stato fissato il prezzo che teneva conto anche del valore genetico dei singoli capi di bestiame - ha sottolineato l'Assessore all'agricoltura, Marco Carrel -. Per quanto riguarda la revisione dei valori, la Chambre valdôtaine ha istituito un'apposita Commissione per la rilevazione dei prezzi degli animali a cui partecipano le associazioni degli allevatori, AREV, Anaborava e Coldiretti, in rappresentanza delle associazioni di categoria. Questo organismo, su segnalazione delle associazioni degli allevatori, ha individuato una lista di aziende zootecniche bovine e ovicaprine presso le quali rilevare, due volte all'anno, i prezzi di mercato degli animali delle diverse categorie, necessari per eseguire, in maniera anonima e aggregata, i calcoli per la determinazione dei valori medi di mercato da utilizzare come riferimento. Nel corso degli anni successivi le aziende individuate sono state contattate direttamente dalla Chambre e da AREV ma, nonostante la disponibilità iniziale, non hanno mai fornito i dati necessari. Anche l'incontro programmato il 21 febbraio 2023, per stimolare il coinvolgimento nell'iniziativa è andato deserto. Confermiamo comunque la nostra volontà di valutare se sia opportuno modificare le tabelle ribadendo che per noi questo tema è di massimo interesse

Il Consigliere Planaz ha apprezzato «la volontà di rivedere gli indicatori. Tuttavia, ci sono anche altri modi per valutare gli animali, senza dover aspettare le indicazioni della Commissione. È chiaro a tutti che il mercato è cambiato e i costi di produzione sono aumentati: bisognerebbe tenere conto di questi fattori nell'aggiornamento della tabella

LT

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Comunicato n° 294 dell'8 giugno 2023
Interpellanza sulla promozione delle mele Golden delicious e Renetta

 

La promozione delle mele valdostane è stata oggetto di dibattito nella seduta consiliare dell'8 giugno 2023 con un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Erik Lavy ha ricordato che «nell'elenco dei Prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) sono comprese anche le mele Golden delicious e Renetta della Valle d'Aosta. Vorremmo sapere se esista un censimento sulle piante di melo nella nostra regione e come si intenda promuovere le mele PAT.»

Sottolineando l'importanza del settore frutticolo in crescita e con ampi margini di miglioramento, l'Assessore all'agricoltura, Marco Carrel, ha riferito che «al momento non esiste un censimento puntuale delle piante di melo. Negli anni 90 è stato istituito un "catastino frutticolo" per gestire la fitopatia cosiddetta "scopazzi del melo" e i relativi contributi, ma nel tempo non è più stato aggiornato. Stiamo lavorando per creare lo schedario frutticolo, finalizzato al censimento nel dettaglio di superfici e produzioni per poi agire di conseguenza. In Valle c'è un buon numero di micro-aziende a conduzione familiare e anche la frutticoltura imprenditoriale è ben sviluppata: alla Cofruits ogni anno vengono conferiti più di 15 mila quintali di mele da 55 soci produttori alla quale si aggiungono altre importanti realtà che lavorano circa 10 mila quintali di mele.»

L'Assessore ha poi segnalato alcune iniziative di promozione delle mele valdostane: «La mela e suoi derivati sono stati valorizzati durante appuntamenti di show-cooking, alla manifestazione "Mele Vallée" di Antey, al Marché au Fort. Nel 2021 gli uffici dell'Assessorato hanno collaborato con la Cofruits e con l'Institut Agricole Régional per predisporre la documentazione necessaria per l'ottenimento dell'indicazione geografica "Mele della Valle d'Aosta": istanza che, al momento, è stata rigettata dal Ministero per questioni di ricerca storica dal punto di vista linguistico (la storia parla di "pommes en Vallée d'Aoste" e non di "mele in Valle d'Aosta"). Un problema che dovrà sicuramente essere affrontato. Un dossier che continuiamo a seguire con attenzione: sono convinto che, grazie anche ai dati dello schedario frutticolo, potremo portare avanti il lavoro con maggiore efficienza nel futuro.»

«È paradossale - ha replicato il Consigliere Lavy -: siamo in presenza di un settore che è in salute, ma manca una base di dati per attuare delle politiche di gestione e promozione. Bene che si stia lavorando allo schedario, perché bisogna avere una fotografia delle specie di mele coltivate in Valle d'Aosta. Oggi la Renetta sta patendo rispetto ad altre varietà, perché ci sono dinamiche di coltivazione, produzione e commercializzazione che la sfavoriscono. Purtroppo c'è sempre stato uno scarso dialogo tra Assessorato, Institut Agricole e produttori, serve però fare un lavoro tecnico da un lato e di valorizzazione del prodotto dall'altro, articolato su tre azioni: promuovere lo studio e l'utilizzo del portinnesto M9 anche per la mela Renetta in modo da rendere più semplice la messa a dimora sui filari, considerate le maggiori difficoltà del portinnesto franco; creare una misura a superficie che valorizzi e incentivi chi coltiva piante di Renetta, vista la sua produzione non costante negli anni; lavorare per ottenere la denominazione DOP per la mela Renetta.»

SC

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Comunicato n° 295 dell'8 giugno 2023
Interpellanza sui report dei controlli sul servizio ferroviario

 

Il tema dei report sui controlli sul servizio ferroviario è stato affrontato nella seduta consiliare dell'8 giugno 2023 con un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

La Consigliera Raffaella Foudraz ha osservato che «sul sito istituzionale della Regione sono pubblicati i report trimestrali aggiornati al secondo trimestre del 2020. Viste le problematiche del servizio, è importante monitorarne la qualità: controllo che dovrebbe essere effettuato dagli uffici competenti. Vorremmo conoscere i motivi per cui manca l'aggiornamento dei dati riferito al primo trimestre di quest'anno.»

«Le rispondo con grande franchezza - ha detto l'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy -: la motivazione sta nella grave carenza di personale della Struttura che si occupa di tutto il dossier ferrovia e, quindi anche della pubblicazione dei report. I controlli sono effettuati regolarmente ed è stato affidato un incarico esterno per potenziare quello che la Struttura non riesce a fare, ma manca l'operatività per realizzare i report da pubblicare in rete. Il Governo condivide la necessità di intervenire su questa urgenza: questi report non sono un obbligo di legge, ma sono un obbligo politico di trasparenza nei confronti di tutti. Mi prendo l'impegno a risolvere quanto prima la situazione, che ho rappresentato anche al nuovo Coordinatore del Dipartimento del personale.»

La Consigliera Foudraz ha apprezzato la franchezza dell'Assessore augurandosi che «si possa risolvere la carenza di personale e tornare ad aggiornare il sito con i dati per garantire la trasparenza nei confronti dell'utenza. I report offrono un quadro preciso del servizio e vanno letti in un'ottica di miglioramento della mobilità ferroviaria della regione: l'Amministrazione ha il dovere di stimolare il gestore ad impegnarsi affinché gli obiettivi e i parametri del contratto di gestione siano rispettati.»

SC

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Comunicato n° 296 dell'8 giugno 2023
Interpellanza sugli esami per le patenti di guida per autobus

 

Si è parlato del conseguimento delle patenti di guida per gli autobus nella seduta consiliare dell'8 giugno 2023 con un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«Risulta che ci siano diverse persone in attesa delle prove di esame - ha evidenziato il Consigliere Luca Distort -. Sul punto, sono già approdate in Consiglio diverse iniziative e riteniamo che ci sia una correlazione tra la difficoltà delle imprese a reperire autisti e la carenza di esaminatori presso la Motorizzazione civile. Chiediamo di sapere il numero di iscritti, negli ultimi 24 mesi, a esami di guida per le patenti superiori e il numero degli esami effettivamente conseguiti, con l'indicazione dei tempi medi tra l'iscrizione alle prove e il loro conseguimento; come si intende ottimizzare il servizio di esame, favorendo così la disponibilità di personale dotato della patente per la guida di autobus a beneficio delle esigenze di gestione del servizio di trasporto pubblico e privato

«L'anno scorso abbiamo ricevuto poche richieste per gli esami di patente mentre quest'anno la richiesta è molto più grande perché conosciamo tutti le difficoltà date dalla carenza di autisti nel settore del trasporto pubblico - ha commentato l'Assessore ai trasporti Luigi Bertschy -. Proprio per questo dobbiamo potenziare l’organico per dare le risposte necessarie e stiamo riorganizzando la Motorizzazione civile. La patente superiore necessita di un esaminatore che deve essere un ingegnere e, attualmente, ne abbiamo uno solo che, tra l'altro, è il dirigente della Struttura, a cui abbiamo chiesto di aumentare le sedute di esame. Stiamo cercando di trovare delle soluzioni. Purtroppo, il concorso per ingegneri non ha avuto buon esito e, per rendere più appetibile i posti vacanti, nel recente accordo sul contratto per il comparto unico, abbiamo inserito delle indennità per gli esaminatori e per chi fa le revisioni. Abbiamo incontrato anche le autoscuole, la Chambre e Confartigianato per un'operazione di concertazione e di programmazione attraverso una stima dei numeri delle persone che si potrà sottoporre all'esame nei prossimi mesi. Per quanto riguarda i dati richiesti dal Consigliere, vista la complessità e la vastità della materia toccata, propongo un incontro dedicato anche con le strutture competenti in modo da fornire un approfondimento della situazione. Stiamo provando a risolvere il problema e la costruzione di un percorso condiviso è il modo più corretto per dare le risposte necessarie ai nostri cittadini e imprese

Il Consigliere Distort ha considerato «esaustiva la proposta di un incontro con l'Assessore, la Motorizzazione e le strutture interessate. L'obiettivo delle iniziative del nostro gruppo è per lo più finalizzato a promuovere la soluzione delle problematiche ed è apprezzabile voler affrontare il percorso di approfondimento con la condivisione. Una modalità che rispecchia la nostra linea di azione

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.15.

LT 

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Comunicato n° 297 dell'8 giugno 2023
Interpellanza sulla conciliazione dei tempi di lavoro e di cura

 

La conciliazione tra lavoro e famiglia è stata al centro di un'interpellanza posta dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare dell'8 giugno 2023.

«Secondo l'Ispettorato del lavoro - ha evidenziato la Consigliera Chiara Minelli -, in Valle d'Aosta le lavoratrici madri che si sono dimesse sono state 130 nel 2022 e 46 nei primi tre mesi del 2023, i lavoratori padri 60 e 23. La metà delle madri ha lasciato il lavoro per assenza di parenti di sostegno, mancato accoglimento del bimbo al nido, condizioni di lavoro difficilmente conciliabili con la cura dei figli. Inoltre, l'abbandono del lavoro delle donne a seguito di una gravidanza, spesso le allontana definitivamente da un impiego retribuito, con la conseguenza di impoverire il loro futuro e acuire la loro dipendenza dalla famiglia. Una situazione preoccupante. Vorremmo quindi conoscere le azioni che si intendono mettere in atto per favorire la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura nell'ambito dell'Alleanza per un lavoro di qualità siglata il 5 maggio scorso; le iniziative già adottate e quelle che si intendono promuovere, anche nei diversi settori, per favorire il permanere nel mondo del lavoro i neo-genitori e per sostenere la conciliazione dei tempi.»

L'Assessore alla formazione e lavoro, Luigi Bertschy, ha evidenziato che «viviamo una fase di grandi trasformazioni sociali e nel Consiglio per le politiche del lavoro stiamo affrontando questa analisi, per dare corso a strategie, progetti e azioni utili a governare le ricadute che questi cambiamenti, irreversibili, hanno nel mondo del lavoro. Nel tempo, in Valle d'Aosta abbiamo investito molto per garantire una buona rete di servizi per l'infanzia che, però, oggi non è più sufficiente per sopperire alle difficoltà che incontrano le giovani famiglie. Occorrerà pensare anche ad una nuova organizzazione del lavoro, ad esempio attraverso lo smart working o il telelavoro, per coloro che vivono più lontano e che devono affrontare giornalmente lunghi e costosi trasferimenti per recarsi sul posto di lavoro. Un’organizzazione del lavoro flessibile potrà generare risvolti positivi per ripopolare la montagna e per ridurre le criticità che la popolazione dovrà affrontare nel periodo di chiusura della tratta ferroviaria.»

«L'Alleanza per un lavoro di qualità - ha proseguito l'Assessore - si propone di intervenire su tanti temi, anche su quello della conciliazione, con un approccio che deve essere, da una parte, culturale e, dall'altra, molto concreto andando a raccogliere i dati capillarmente sul territorio. L'obiettivo è quello di costruire dei progetti sia su scala regionale, sia su scala aziendale o territoriale, che affrontino un mondo che cambia e per questo abbiamo inserito un buon numero di misure nel POR del Fondo sociale europeo 2021-2027: un voucher universale che sia utile alle famiglie, al pari del voucher per il babysitting a favore dei genitori che seguono corsi di formazione, del voucher conciliazione destinato a famiglie con almeno un genitore lavoratore con a carico figli con disabilità per i servizi estivi.»

«Il ripensamento del modello - ha concluso - avverrà per fasi, perché non si può fare tutto subito, bisogna creare le condizioni per garantire ai giovani un posto di lavoro stabile, che è una prima condizione per affrontare con maggiori certezze la vita, e dare l’esempio riformando l’organizzazione lavorativa della pubblica amministrazione. Una comunità lavorativa organizzata per dare una migliore risposta alle esigenze dei genitori nella conciliazione dei tempi con la cura della famiglia sarà la prima importante risposta politica alla denatalità e alla piena occupazione di entrambi i genitori.»

«Ho scoperchiato un vaso di Pandora - ha replicato la Consigliera Minelli -: è un tema infatti che coinvolge più settori e che andrebbe affrontato non solo con una semplice interpellanza. Concordo con buona parte dell'analisi dell'Assessore: siamo in una fase di grandissima trasformazione e, sebbene la Valle d'Aosta non sia all'anno zero per quanto riguarda la rete di servizi, questi non sono più sufficienti e adeguati. Ad esempio, diventa sempre più difficile per le vallate, dove ci sono pochi bambini, offrire prestazioni a supporto di chi fa figli. È importante mettere in campo tutte le azioni contenute nell'Alleanza per un lavoro di qualità, e implementarle: vi sono iniziative, come il telelavoro e lo smart working, che devono essere spinte il più possibile, anche se si considerano come collegate al problema dei trasporti. Sostenere la genitorialità rappresenta per noi una vera urgenza: sono ancora troppe anche nella nostra regione le donne che rinunciano al mercato del lavoro per prendersi cura non soltanto dei figli ma anche dei parenti anziani; e pochi sono i neogenitori sufficientemente supportati. L'obiettivo cui tendere deve essere quello di avere in futuro delle mamme meno equilibriste, dei giovani genitori più sereni nelle condizioni di mettere al mondo dei bimbi che ci garantiranno un futuro dalle tinte un po' meno fosche.»

SC

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Comunicato n° 298 dell'8 giugno 2023
Interpellanza sulla riqualificazione del quartiere Cogne

 

La riqualificazione del quartiere Cogne è stata affrontata dall'Aula con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare dell'8 giugno 2023.

«La normativa vigente sul Bonus 110% impone di aver effettuato il 60% dell'intervento complessivo entro il 30 giugno 2023 e speriamo che i cantieri aperti da poco possano ultimare il loro lavoro nei tempi previsti - ha segnalato il Capogruppo Andrea Manfrin -.  Nel quartiere Cogne, vediamo che i fabbricati "Case Giacchetti" sono soggetti ad interventi per un importo totale di 7 milioni e 400 mila. Ci risulta però che, alcuni interventi importanti legati all'efficientamento energetico, siano gravemente inefficienti.  Da informazioni che abbiamo assunto direttamente sul posto, emerge che, visto il veto posto dalla Sovrintendenza, il "cappotto termico" sarà effettuato solo sui due lati che danno sul cortile degli immobili, tralasciando quelli che fanno all’esterno, più esposti al freddo, vanificando così l'efficacia di isolamento, anzi peggiorandola. In poche parole l’intervento sarà come mettere un cappotto che copre le spalle ma lascia scoperta la pancia in pieno inverno e, a detta degli stessi operai che lavorano, sarà completamente inutile. La stessa procedura sembra essere stata adottata per altri fabbricati e ci chiediamo perché si buttino i soldi per interventi che sono evidentemente carenti, se non inutili. Interroghiamo il Governo per conoscere quali siano gli interventi edilizi e impiantistici che si intendono eseguire per raggiungere il livello di efficientamento energetico previsto; quali le strategie che si vuole mettere in campo a fronte delle problematiche emerse rispetto ai ritardi che pregiudicano la possibilità di fruizione del Superbonus 110%.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet ha riferito che «per due subcomparti del complesso denominato "Case Giacchetti" sono previsti interventi di rifacimento integrale delle coperture (struttura primaria e secondaria, pacchetto isolante, gronde e pluviali); isolamento delle superfici opache sulle facciate prospicienti il cortile interno; isolamento delle superfici opache sulle facciate prospicienti il cortile interno; manutenzione facciate di edificio monumentale (ritinteggiatura integrale delle facciate su strada); sostituzione dei serramenti esterni e delle porte di accesso agli alloggi con portoncino blindato; completamento dell'allaccio alla rete di teleriscaldamento; rifacimento rete primaria di adduzione acqua; interventi di manutenzione straordinaria sugli impianti elevatori. Nel 2024 saranno poi avviate ulteriori procedure di affidamento lavori per la realizzazione di 36 nuove unità abitative nei sottotetti dei fabbricati e il rifacimento integrale delle aree cortilizie (parcheggi e aree verdi condominiali)

Per quanto riguarda la questione del Superbonus 110%, Sapinet ha spiegato che «le trattative per arrivare alla stipula del contratto Superbonus e alla produzione di garanzia a favore di Cassa depositi e prestiti sono durate oltre 12 mesi, in quanto CDP continuava a non produrre, né lo schema di contratto, né lo schema di garanzia da utilizzare. Nel frattempo, nel corso del 2022, ARER aveva anche sondato il mercato del credito bancario, trovando l'intero mercato non disponibile all'acquisto del credito. L'Azienda aveva anche tentato, ma senza esito, la ricerca in Gazzetta ufficiale di sponsor di finanziamento. Quando, a fine autunno 2022, CDP ha prodotto lo schema di garanzia, ARER ha immediatamente affidato al proprio tesoriere l'emissione della garanzia e il 16 dicembre, CDP ha messo a disposizione lo schema contrattuale e consentito di stipulare in quella data il contratto per la messa a disposizione dei fondi.  Solo a quel punto ARER ha potuto bandire le gare che, in soli 45 giorni circa, sono state tutte aggiudicate per circa 22 milioni di euro.  I contratti con le ditte per gli interventi Superbonus presso il quartiere Cogne sono quindi stati sottoscritti. Nelle poche settimane trascorse la cantierizzazione presso il quartiere Cogne è proceduta quanto più rapidamente possibile ed è stato già emesso un primo stato di avanzamento lavori. Ad oggi lo Stato non ha ancora spostato i termini del 30 giugno 2023 per la realizzazione del 60% degli interventi, cosa per la quale nei primi mesi di quest'anno ARER aveva anche incontrato i parlamentari valdostani, oltre a sollecitare Federcasa. In base al contratto con CDP, le quote di lavorazioni che non fossero cedibili alle attuali scadenze di legge diventerebbero mutuo chirografario ventennale con prima scadenza a metà 2024. L’auspicio è comunque quello di una proroga dei termini da parte dello Stato, anche in considerazione del fatto che sul tema del Superbonus 110%, secondo i dati raccolti da Federcasa, gli ex Iacp hanno in gioco - a marzo 2023 - circa 1,1 miliardi di euro di cantieri aperti. È mia intenzione approfondire il dossier per arrivare a un confronto chiarificatore in sede di Commissione

«Risolto il problema economico della copertura finanziaria diventa determinante la qualità tecnica della prestazione - ha replicato il Consigliere Luca Distort -.  La prestazione dell'involucro è molto più incidente in termini di risparmio energetico rispetto alla qualità degli impianti. Fare un "cappotto" parziale, significa generare un miglioramento delle prestazioni solo su alcune parti dell'immobile, con squilibri che enfatizzano i ponti termici e, conseguente, la formazione di condensa e muffa sulle pareti. Questo ha come risultato finale la compromissione del comfort abitativo e della qualità dell'abitare. Bisogna che la Regione prenda in esame questa situazione e intervenga con attenzione per prevenire un problema che, fa specie, sia stato trascurato in questo modo

LT

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Comunicato n° 299 dell'8 giugno 2023
Interpellanza sui costi del conferimento rifiuti urbani al Centro di Brissogne

 

Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare dell'8 giugno 2023, il gruppo Forza Italia ha voluto fare il punto sul conferimento dei rifiuti urbani presso il Centro regionale di trattamento di Brissogne.

Richiamando la delibera di Giunta dell'8 maggio con la quale sono state determinate le tariffe per il 2023 da applicare a carico dei sub-ATO per il conferimento dei rifiuti urbani a Brissogne, il Capogruppo Pierluigi Marquis ha voluto conoscere la spesa relativa alla raccolta, trasporto, conferimento e trattamento dei rifiuti solidi urbani e stradali disaggregata rispetto ai 5 sub-ATO per il 2019 e il 2022. «Considerata la problematica della qualità della raccolta differenziata che, soprattutto, nella componente multimateriale ha evidenziato una significativa percentuale di frazione estranea, chiediamo all'Assessore se ritenga equo aver stabilito a livello di sub-ATO il regime sanzionatorio-premiale da correlarsi alla purezza della frazione della differenziata raccolta e se immagina perseguibile il raggiungimento del 90% di frazione differenziata al 2030, tenuto conto che attualmente siamo al 65%. Infine, chiediamo se il costo che i cittadini devono sostenere per il servizio sia contenibile o sia destinato a crescere e, in tal caso, come si voglia evitarlo.»

L'Assessore all'ambiente, Davide Sapinet, ha ricordato che le Unités des communes e il Comune di Aosta sono stati individuati quali sotto ambiti territoriali ottimali (sub-ATO) per la gestione della raccolta e del trasporto, mentre alla Regione spettano le fasi di recupero e smaltimento finale. «Riguardo alla spesa per raccolta, trasporto, conferimento e trattamento dei rifiuti solidi urbani e stradali disaggregata allo stato attuale abbiamo solo i dati del 2019. Rispetto ai 5 sub-ATO la spesa disaggregata è la seguente: Valdigne Mont-Blanc 3.231.764 euro e Grand-Paradis 2.443.486; Grand-Combin 971.871 e Mont-Emilius 3.233.155; Aosta 4.914.179; Mont-Cervin Evançon 7.247.409; Mont-Rose 1.517.230 e Walser 554.826.  Dal 2019 al 2021 c'è stato un aumento medio complessivo di circa il 5%, ma la Valle d’Aosta è uno dei contesti territoriali per il quali vi è stato il minor aumento della TARI. Attualmente, la programmazione regionale ha come obiettivo il raggiungimento dell’80% di raccolta differenziata per il 2026: il traguardo, molto ambizioso, si ritiene realizzabile attuando quanto previsto nel Piano stesso e dovrebbe quindi permettere entro il 2035 di ridurre al 10 per cento la quantità di rifiuti urbani da collocare in discarica. Il perseguimento di tale obiettivo dipende tuttavia da molteplici fattori e dai molti attori coinvolti nel servizio.»

Riguardo al costo del servizio, «condizionato anche dal contesto generale di crisi che ha indotto un aumento generale del costo della vita», l'Assessore ha evidenziato che «nel 2020, per stabilire le somme che ogni cittadino deve versare per la TARI, l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente ha individuato un nuovo metodo tariffario servizio integrato di gestione dei rifiuti: l'applicazione obbligatoria di questo metodo ha causato nel 2020 un aumento della tariffa indipendentemente dalle azioni condotte a livello locale. La grande sfida sarà quella di lavorare a fianco degli enti locali, con i quali abbiamo ufficializzato un gruppo di lavoro, sapendo che dovremo intensificare il lavoro là dove siamo più deboli.»

«È preoccupante che a giugno 2023 la sola disponibilità di dati sia relativa al 2019 - ha replicato il Capogruppo Marquis -: ciò significa che non si seguono le questioni e che non si pone attenzione alla gestione del servizio sotto il profilo finanziario. La conoscenza dei dati è fondamentale per una gestione efficace. Dai conti forniti dall'Assessore, emerge che si spendono 24 milioni di euro, che diviso per 120mila valdostani significa che il servizio costa 200 euro a persona. Ma c'è qualcuno che controlla? Il problema di questi servizi gestiti a livello sovracomunale è che quando il Comune passa la pratica all'ente sovrastante viene meno la conoscenza delle situazioni e il risultato è che si fa una semplice ripartizione delle tariffe, senza pensare alla sostenibilità economica. Nell'interesse della comunità occorrerebbe cercare di ottimizzare la gestione del servizio, avere dati in tempo reale e anche interrogarsi sugli errori commessi per cercare di raddrizzare il tiro. Se continuiamo a seguire questa strada, è difficile che potremo perseguire gli obiettivi stabiliti dalle norme e le sorprese in bolletta per i valdostani saranno sempre più accentuate.»

SC

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Comunicato n° 300 dell'8 giugno 2023
Interpellanza sulla manutenzione degli alvei dei torrenti

 

Si è parlato di controllo e manutenzione degli alvei dei torrenti nella seduta consiliare dell'8 giugno, con un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«Sul nostro territorio, molti torrenti laterali non sono oggetto di intervento e manutenzione e la scarsa pulizia degli alvei può essere la causa principale di pericolosi straripamenti e di altri tipi di calamità - ha commentato il Consigliere Christian Ganis -.  La vegetazione eccedente negli alvei dei torrenti, in caso di forti piogge, può generare degli sbarramenti dei corsi d'acqua con le conseguenze immaginabili. Il problema è presente in molti nostri comuni con torrenti che minano la sicurezza idraulica. Vorremmo sapere se l'Amministrazione intende mettere in atto dei provvedimenti per il controllo e manutenzione degli alvei dei torrenti

«Conosciamo il territorio e lo monitoriamo costantemente anche attraverso un rapporto costante con i Comuni, il Corpo forestale, i Consorzi di miglioramento fondiario e una stretta collaborazione tra Assessorati regionali - ha dichiarato l'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet-.  Rispetto alle cause di alluvione, i tecnici informano che non c’è evidenza scientifica di un legame tra gli interventi di asportazione di materiali inerti e una diminuzione del rischio alluvionale, è utile in situazioni puntuali ma bisogna operare in modo molto attento. Il punto di equilibrio va ricercato tra una attenta opera di sistemazione e di manutenzione, asportando (poco) o aggiungendo dei sedimenti ove necessario, pulendo selettivamente, cioè tagliando o lasciando, sulla base di quello che è necessario. Nell'ultimo triennio concluso (2020-2022), sono state intraprese numerose iniziative per una spesa totale di circa 10,6 milioni di euro di cui 11,5 milioni derivanti da fondi dello Stato e PNRR. Nel 2020 gli interventi hanno coinvolto 93 torrenti per una spesa di circa 4 milioni e 800 mila euro che comprende sia le manutenzioni che gli interventi indifferibili e urgenti. Nel 2021 si è intervenuti su 22 torrenti (1 milione 200 mila euro) e nel 2023 la spesa di 4,6 milioni euro ha riguardato 29 corsi d'acqua. Per il triennio 2023-2025 sono previsti, al momento, interventi sui torrenti per un importo complessivo di 27 milioni e 500mila, di cui circa 11,5 milioni derivanti da fondi Stato e PNRR.»

«Dall'alluvione del 2020, parallelamente a queste attività, è stato definito un Piano regionale di prelievo di materiale inerte che ha permesso di portare a termine operazioni di pulizia e disalveo di sei tratti della Dora Baltea e di cinque torrenti laterali, tra cui quelle relative al torrente Chalamy - ha sottolineato Sapinet -. Per questi interventi non sono previste delle spese da parte dell’Amministrazione regionale ma è l’operatore economico che manifesta l’interesse di prelievo di materiale, nell’ottica di un suo riutilizzo, che è tenuto a versare alla Regione un canone demaniale, in funzione della quantità e qualità del materiale estratto. Gli interventi sono previsti dove è rilevata l’esigenza di effettuare manutenzioni mirate e puntuali per rimuovere ostacoli in alveo e sulle sponde che potrebbero costituire un impedimento al regolare deflusso delle acque in caso di piena che potrebbe costituire un rischio per un centro abitato o un’infrastruttura presente sul territorio. Al momento non sono note criticità particolari oltre quelle per le quali si sono attivati o verranno attivati gli interventi. Sono molteplici gli uffici regionali che si occupano di manutenzione del territorio e dei corsi d'acqua e questa organizzazione integrata tra strutture sarà ulteriormente rafforzata dal prossimo 1° luglio con una parte più attiva in capo alla Protezione civile

Il Consigliere Ganis ha osservato: «Le segnalazioni che abbiamo fatto nel 2021 non sono servite a nulla. Le fotografie scattate e inviate alla Giunta denotano una gestione disastrosa: i piccoli arbusti presenti negli alvei dei torrenti, oggi sono diventati vere e proprie foreste. Le altre Regioni sono impegnate per regolare e migliorare il deflusso delle acque e noi non facciamo nulla. Il mio pensiero va a tutti gli emiliani piegati dall'alluvione

Il Consigliere Dino Planaz ha aggiunto: «Ignorare le segnalazioni fatte dai Consiglieri che riferiscono di torrenti pieni di arbusti non è un metodo per tenere sotto controllo il territorio. Per noi è una situazione inaccettabile. L'alluvione del 2000 ci ha insegnato poco

LT

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Comunicato n° 301 dell'8 giugno 2023
Interpellanza sulle RSA e UAP del J.B. Festaz e di Variney

 

La gestione delle residenze sanitarie assistenziali (RSA) e delle unità di assistenza prolungata (UAP) del J.B. Festaz ad Aosta e di Variney a Gignod è stata nuovamente portata all'attenzione del Consiglio nella seduta dell'8 giugno 2023 con un'interpellanza del gruppo Progetto Civico Progressista.

In particolare, richiamando le iniziative consiliari già discusse su proposta di PCP, la Capogruppo Erika Guichardaz, «vista la situazione di confusione», ha chiesto di fare il punto su di una serie di questioni: gli esiti degli incontri sullo spostamento dei medici attualmente in servizio presso la RSA e l'UAP del J.B. Festaz; le motivazioni per cui l'Azienda USL, nonostante gli indirizzi dati dalla delibera di Giunta n. 338 del 2022 in cui già si prevedeva espressamente l'accoglienza degli utenti dal setting UAP, non abbia previsto in fase di appalto questo servizio; il possesso delle caratteristiche tecniche per la gestione delle 8 UAP da parte della struttura di Variney e della cooperativa cui è stato affidato il servizio di assistenza;  le intenzioni per risolvere la problematica riferita alle unità infermieristiche necessarie in orario notturno che, se trasferite dalla RSA, non potranno coprire anche le esigenze della casa di riposo e del Nucleo Alzheimer.

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha fornito un aggiornamento sugli accordi riguardanti il personale del J.B. Festaz durante la realizzazione dell’ospedale di comunità, a seguito degli incontri tra Assessorato, USL e J.B. Festaz: «Gli approfondimenti tecnici hanno portato a individuare il protocollo d’intesa quale strumento più appropriato per definire i termini della collaborazione. Lo scorso 23 maggio, abbiamo incontrato i sindacati confederali e dei pensionati per aggiornarli e, insieme, abbiamo convenuto di costituire un tavolo tecnico - che si è riunito ieri per un primo confronto - con il compito di definire in dettaglio i contenuti del protocollo d’intesa. L’operazione, che presenta caratteri di complessità, rappresenta nel contempo una grande opportunità poiché oltre al valore prospettico per il territorio di poter disporre di un ospedale di comunità, vede massimizzare una serie di benefici sia per il personale impiegato nel nucleo RSA-UAP del J.B. Festaz che proseguirà la propria attività lavorativa senza alcun tipo di interruzione, sia per l'USL che potrà aprire nuovi posti letto ospedalieri in un reparto - la neurologia - che ha necessità di riprendere la propria attività. Al termine della fase pandemica, a causa della carenza di personale, non è stato infatti possibile riaprire il reparto dedicato alla neurologia. Nella situazione attuale risulta difficile operare con i turni di reperibilità neurologica notturna e festiva. Con riferimento ai medici di medicina generale occupati nella struttura il confronto sulla loro posizione e sul loro futuro è stato trattato positivamente in seno al Comitato aziendale dei medici di medicina generale, che corrisponde all'organismo preposto a trattare anche questi temi.»

Riguardo a Variney, l'Assessore ha spiegato che «in una fase delicata di ripresa del Servizio sanitario regionale e in presenza di una grave carenza di personale, l'USL ha valutato che fosse impossibile procedere con una gestione diretta delle strutture residenziali socio-sanitarie territoriali di nuova attivazione (Perloz, Variney e Morgex). Ha quindi provveduto a bandire una gara d’appalto per tentare di esternalizzare tali servizi, mettendo a bando inizialmente il setting assistenziale con l’intento poi, per la struttura di Variney, di ampliare il servizio alle UAP in una fase successiva. L'USL, in questo periodo che precede il trasferimento dei pazienti dei nuclei RSA-UAP del J.B. Festaz, sta lavorando per garantire la piena qualità del servizio presso la struttura di Variney, sia nel mantenimento dei minutaggi assistenziali che nelle strumentazioni necessarie.»

La Capogruppo Guichardaz ha replicato: «Dalla risposta vaga dell'Assessore non si è ancora compreso dove andranno a finire i medici di medicina generale. Faccio notare che il 22 marzo l'Azienda USL ha dato l'incarico in libera professione di direttore della struttura di Variney al dottor Brinato, già direttore di distretto e di area territoriale: ci chiediamo perché non vi sia stato un bando per ricoprire quel ruolo o perché non si sia pensato ai medici che ora lavorano in RSA. Sono perplessa rispetto alla questione dell'appalto USL per il solo servizio di RSA della struttura di Variney e al rinvio ad un atto successivo per la gestione dei malati UAP, che sono proprio quelli che necessitano di maggiori cure. Non ci si poteva porre il problema prima e fare un appalto unico, visto che se i lavori al J.B. Festaz dovessero iniziare in autunno, immagino che questi malati dovranno essere spostati a Variney nell'estate o comunque entro il mese di settembre. Apprendo poi che i turni notturni in casa di riposo e presso il nucleo Alzheimer, non vengono svolti dagli infermieri della RSA. Lo verificherò perché evidentemente non era loro compito farlo e se lo hanno fatto sono passibili anche di rischi notevoli per avere abbandonato la RSA ed essersi dedicati alla casa di riposo o al nucleo Alzheimer.»

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente da martedì 20 a giovedì 22 giugno.

SC

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