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Riunione del Consiglio regionale del 24 e 25 maggio 2023

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Comunicato n° 241 del 17 maggio 2023
Il Consiglio regionale convocato mercoledì 24 e giovedì 25 maggio 2023

 

Il Consiglio Valle è convocato mercoledì 24 e giovedì 25 maggio 2023, a partire dalle ore 9, in sessione europea e internazionale e, a seguire, in riunione ordinaria.

L'Assemblea aprirà i lavori in sessione europea e internazionale con la relazione sulle attività svolte dalla Regione nel 2022 per l'attuazione delle politiche promosse dall'Unione europea e in materia di rapporti internazionali.

L'adunanza ordinaria prevede l'esame di un ordine del giorno composto di 70 oggetti, di cui 21 rinviati da precedenti adunanze.

Per quanto riguarda l'attività ispettiva, sono state presentate sedici interrogazioni di cui due del gruppo Forza Italia: con la prima si chiedono notizie sulla nomina del Presidente del CdA della Società autostrade valdostane mentre la seconda riguarda il contenimento dei costi del riscaldamento degli edifici pubblici e degli stabili gestiti dall'Azienda regionale edilizia residenziale.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha depositato nove interrogazioni: mantenimento del servizio di convitto e collegio per gli studenti dell'Institut Agricole Régional; scorrimento delle graduatorie di concorsi pubblici dell'Azienda USL e della Regione; mappatura dello stato della rete telefonica nella Regione; manutenzione dell'immobile utilizzato dalla società Centrale Laitière Vallée d'Aoste da parte di Vallée d'Aoste Structure; operatività dell'App SVAP con geolocalizzazione per i fruitori del servizio di trasporto; riduzione dei volumi irrigui assentiti ai Consorzi di miglioramento fondiario in sede di rinnovo delle concessioni; attività propedeutiche all'ottenimento di fondi PNRR per l'assistenza sanitaria territoriale; situazione del servizio dei medici di famiglia per i residenti nel comune di Pont-Saint-Martin; interventi per sanare le irregolarità di compilazione sul sistema Sislo delle richieste di sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione per il 2022.

Sono cinque le interrogazioni del gruppo Progetto Civico Progressista: interlocuzioni con CVA sui contenuti del nuovo Piano strategico; informazioni relative ai profili professionali B1, B2, C2 e D nel comparto unico e nell'Azienda USL; modifiche al progetto di ampliamento dell'ospedale Parini presentato in quinta Commissione consiliare; scarso decoro dell'accesso alla sede ASL di Verrès; numero pazienti selezionati per essere operati nell'ospedale di Sallanches e interventi effettuati.

Delle ventisei interpellanze che figurano all'ordine del giorno, cinque sono del gruppo Forza Italia: valutazioni sui dati del PIL regionale degli ultimi anni in rapporto alle aree territoriali del Nord d'Italia; intendimenti per evitare la crescita dei costi del servizio di conferimento rifiuti urbani presso il Centro di Brissogne; riqualificazione del quartiere Cogne e relative fonti di finanziamento; utilizzo del Palaindoor di Aosta da parte di società sportive e considerazioni sul soggetto gestore della struttura; campagne di sensibilizzazione degli operatori dell'informazione e dell'intermediazione turistica.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha proposto tredici interpellanze: scelte attuate con la revisione della struttura organizzativa dell'Amministrazione regionale dal 1° giugno 2023; misure di prevenzione per ridurre ulteriormente il numero di incidenti stradali sul territorio; rafforzamento della collaborazione con la Regione Piemonte in ambiti di comune interesse; insegnamento dell'educazione motoria nelle classi quarte e quinte della scuola primaria; promozione delle mele Golden Delicious e Renetta della Valle d'Aosta riconosciute come prodotti alimentari tradizionali; creazione di un centro unificato di ricerca scientifica previsto nel DEFR 2021-2023; mancato aggiornamento sul sito istituzionale della Regione dei report trimestrali dei controlli svolti sul servizio ferroviario; efficienza del servizio di esame per il conseguimento delle patenti per la guida di autobus; confronto con il Commissario straordinario nazionale o con la Cabina di regia per la crisi idrica; edificazione di un'opera pubblica nell'area sportivo-ricreativa di Villefranche di Quart per l'organizzazione della "Rencontre des émigrés 2023"; superamento delle problematiche collegate ai ritardi degli interventi di riqualificazione del quartiere Cogne; criticità sulla gestione del servizio di ristorazione per degenti e dipendenti dell'Azienda sanitaria regionale; informativa agli enti gestori delle microcomunità sulla figura professionale del referente del servizio anziani e della sua incompatibilità con alcune cariche elettive.

Il gruppo Misto illustrerà tre interpellanze: obiettivi futuri per le corse ciclistiche con particolare riferimento al Giro d'Italia; valorizzazione dei servizi sportivi; azioni per potenziare la pratica del ciclismo in un'ottica di crescita del turismo.

Saranno discusse anche cinque interpellanze del gruppo Progetto Civico Progressista: parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo nelle società controllate da pubbliche amministrazioni; valutazioni su un evento organizzato dalla Fondation Émile Chanoux; predisposizione di un disegno di legge sulla multifunzionalità in agricoltura; conciliazione dei tempi di lavoro e di cura, in particolare delle donne e dei neo genitori; organizzazione dei nuclei RSA e UAP nella struttura di Variney.

Il Consiglio discuterà anche dodici mozioni, di cui undici rinviate dalle precedenti adunanze.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrerà otto mozioni: organisation d'une attrayante et digne célébration de l'anniversaire des 80 ans de la Déclaration de Chivasso; avvio di un censimento mirato sulla specie Canis Lupus in Valle d'Aosta anche per il prelievo e l'abbattimento di esemplari; previsione di appositi stanziamenti per la realizzazione di segnaletica stradale orizzontale luminosa in corrispondenza degli attraversamenti pedonali nei tratti urbani delle strade regionali; presentazione alle Commissioni del tema della declinazione del verde all'interno del percorso di revisione della legge urbanistica regionale; istituzione di una "Cabina di regia sulla crisi idrica" per l'adozione di un piano di contrasto alla siccità in vista della stagione estiva; attivazione di ticket sanitari per il trasporto su ambulanze del servizio di emergenza-urgenza regionale per i soggetti in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti; intitolazione di una stele in ricordo di Antonio Sonatore; istituzione dell'Osservatorio regionale del turismo entro il 2023 previa valutazione del relativo modello organizzativo da parte della Commissione competente.

Due sono le mozioni del gruppo Progetto Civico Progressista: trasmissione del DEFR alle competenti Commissioni consiliari entro il mese di maggio; richiesta alle Società Monterosa e Cervino di pubblicare gli studi propedeutici e preliminari sul collegamento Cime Bianche.

Sono due le mozioni congiunte: una dei gruppi Lega Vallée d'Aoste e Misto per chiedere di relazionare alla quarta Commissione sull'evoluzione dell'aumento del costo dell'energia e del gas; una dei gruppi Forza Italia e Lega Vallée d'Aoste per l'audizione in terza Commissione dell'Assessore competente in merito alla visione politica sul processo di riconsiderazione del Piano territoriale paesistico.

Infine, saranno trattate sette risoluzioni, tutte rinviate da Consigli precedenti.

Due sono del gruppo Lega Vallée d'Aoste: valorizzazione dell'importanza strategica per il turismo valdostano della linea Col Checrouit-Arp nel prossimo Documento di economia e finanza regionale; estensione del bonus docenti agli insegnanti precari e delle scuole paritarie della regione e impegno a risarcire tutti i docenti precari che non hanno usufruito del bonus.

Il gruppo Misto illustrerà una risoluzione con cui invita il Presidente della Regione a partecipare ai lavori del sistema delle Conferenze delle Regioni e a relazionare all'Aula.

Una risoluzione è congiunta dei gruppi di minoranza Lega VdA, FI, Misto e PCP per stigmatizzare le azioni del Presidente del Consiglio ritenute non conformi al Regolamento interno, mentre un'altra è dei gruppi Lega VdA, Misto e FI per chiedere la creazione di cinque centri di conferimento del verde prodotto dalle imprese valdostane.

I gruppi di maggioranza FP-PD, AV-VdAU, SA, UV, PlA illustreranno due risoluzioni: impegno a ripristinare e aumentare le dotazioni finanziarie del fondo sociale per l'affitto e del fondo per la morosità incolpevole; indisponibilità all'immissione di esemplari di orsi nel territorio regionale.

 

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile la nuova App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung: consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore.

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio. 

 

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Comunicato n° 250 del 22 maggio 2023
Consiglio del 24 e 25 maggio: iscritti 17 punti all'ordine del giorno suppletivo

 

L'ordine del giorno del Consiglio Valle, convocato mercoledì 24 e giovedì 25 maggio 2023, è stato integrato da 17 punti, tra cui due disegni di legge, dodici relazioni della Sezione di controllo della Corte dei Conti e tre question time.

L'Assemblea sarà chiamata ad approvare il rendiconto consolidato dell'esercizio finanziario 2022 e il primo assestamento del bilancio di previsione 2023 della Regione autonoma Valle d'Aosta, di cui sono relatori i Consiglieri Antonino Malacrinò (FP-PD) e Stefano Aggravi (Lega VdA) e sui quali la seconda Commissione ha espresso parere favorevole a maggioranza nella riunione del 17 maggio.

Vi sarà poi la presa d'atto di dodici relazioni della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti: rendiconto generale della Regione per il 2021; gestione del servizio sanitario della Regione per il 2021; gestione dei cofinanziamenti regionali per interventi sostenuti con fondi europei in Valle d’Aosta nel 2021; piano di ristrutturazione aziendale della Casinò de la Vallée Spa, approvato dal Consiglio regionale a maggio 2017; linee programmatiche del controllo concomitante della Sezione regionale di controllo per la Valle d’Aosta per il 2023; rendiconto dell’esercizio 2020 dei Comuni della Valle d’Aosta con popolazione inferiore a 5.000 abitanti; progetto "Arvier agile". La cultura del cambiamento", finanziato nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza; piano di revisione ordinaria delle partecipazioni societarie detenute dalla Regione al 31 dicembre 2021; stato di attuazione del PNRR nella Regione per il 2022; tipologia delle coperture finanziarie adottate nelle leggi regionali approvate nel 2022 e tecniche di quantificazione dei relativi oneri; rendiconto dell'esercizio 2020 e controlli interni 2020 e 2021 del Comune di Aosta; bilancio consolidato della Regione per il 2021.

Saranno inoltre trattate tre interrogazioni a risposta immediata: la prima, depositata dal gruppo Misto, chiede informazioni sulla composizione dell'Osservatorio regionale tecnico-politico sulla crisi idrica; la seconda, del  gruppo Progetto Civico Progressista, riguarda il percorso formativo relativo alle tecniche infermieristiche rivolto ai tecnici specializzati di soccorso alpino; la terza, del gruppo Lega Vallée d'Aoste, è volta a conoscere le azioni messe in campo per scongiurare la cancellazione del Giro d'Italia in Valle d'Aosta.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare, figurano quindi 88 oggetti.

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile la nuova App ConsiglioValle.tv per smart TV LG: consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore.

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio.

 

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Comunicato n° 254 del 24 maggio 2023
Sessione europea: presentata la relazione sulle attività della Regione, approvata una risoluzione

 

I lavori del Consiglio regionale, convocato oggi mercoledì 24 e domani giovedì 25 maggio 2023 in sessione europea e in via ordinaria, si sono aperti con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime dell'alluvione dell'Emilia-Romagna.

L'Assemblea ha quindi affrontato le attività svolte dalla Regione autonoma Valle d'Aosta nel 2022 per l'attuazione delle politiche promosse dall'Unione europea e in materia di rapporti internazionali, che sono contenute in una corposa relazione di 147 pagine suddivisa in otto capitoli. Il Consiglio ne ha preso atto e contestualmente ha approvato all'unanimità una risoluzione depositata in Aula dal gruppo Lega Vallée d'Aoste che impegna l'Assessore con delega agli affari europei a farsi promotore nelle deputate sedi comunitarie e al contempo a promuovere iniziative volte a riaffermare e consolidare la posizione della Valle d'Aosta nell'ambito dell'Unione europea quale regione di montagna sempre più caratterizzata da svantaggi naturali, demografici e competitivi (come il "costo della vita") rispetto ad altre regioni con maggior densità demografica.

L'Assessore agli affari europei, Luciano Caveri, ha illustrato la relazione: «L'Unione europea è una delle caratteristiche della storia della Valle d'Aosta, che ha sempre avuto una visione aperta, forte del nostro particolarismo linguistico e geografico frontaliero. La relazione si occupa molto della Politica di coesione, con la Politica regionale di sviluppo che impatta sulla nostra regione in maniera significativa e che passa per il tramite di vari Programmi che dispongono di cofinanziamenti a finalità strutturale, di fonte europea, statale e regionale, e che interessano, nella loro eterogeneità, una larga parte del tessuto economico e sociale. Riguardo al PNRR, saranno 600 gli interventi finanziati per una cifra di 410 milioni di euro cui si somma l'intervento di elettrificazione di RFI. Il PNRR è un tema politico rilevante: non nascondo qualche preoccupazione e mi auguro che l'accordo tra Stato e Regioni che definirà le linee di un comune impegno per la politica di coesione non suoni come un'invasione di campo nelle competenze regionali, con una centralizzazione dei fondi del PNRR in capo allo Stato. Nella relazione, si affronta anche il tema delicato degli aiuti di Stato, che sono stati ammorbiditi nel post-pandemia, così come sono approfondite le tematiche della ricerca e dello sviluppo - che è uno dei filoni attorno ai quali si possono ottenere finanziamenti cospicui -, della digitalizzazione - con il progetto bandiera di 14 milioni nell'ambito del PNRR -, la mobilità sostenibile, l'ambiente, l'energia, le politiche giovanili e gli scambi, le pari opportunità e l'immigrazione. Infine, c'è un capitolo sulla francofonia, quale elemento politico di respiro in una sorta di politica estera regionale: la scelta di aderire nuovamente all'Association internationale des régions francophones è importante così come c'è la necessità di tornare a partecipare, come invitati, ai Sommet de la francophonie.»

Pour l'Assesseur Caveri, «la question montagne reste à la une dans la politique européenne: les zones de montagne sont des zones privilégiées dans la politique de cohésion en raison des coûts qui pèsent plus qu'ailleurs et qui ne peuvent pas rentrer dans la définition de cots standards. Cette année nous allons célébrer le 80e anniversaire de la Déclaration de Chivasso et nous sommes en train d'envisager un événement pour réfléchir autour de la double lecture que l'on peut faire autour de cette Charte visionnaire: d'un côté, les peuples alpins avec la spécificité de la montagne et, de l'autre, le fédéralisme, qui a été le grand perdant depuis l'unité nationale. La coopération transfrontalière dans le cadre de Alcotra et le rapport Suisse-Italie sont fondamentaux pour dépasser les limites des Etats dans le but de résoudre les problèmes régionaux, tout comme nous espérons beaucoup du Traité du Quirinale pour focaliser l'importance de notre Vallée et, à ce sujet, nous espérons accueillir à la fin de l'année un grand sommet politique, journalistique et culturel. Il s'agit d'une collaboration que nous ne pouvons pas laisser passer. Notre particularisme linguistique et notre position géographique sont le ciment de notre vision pour l'Europe de demain.»

Il dibattito in Aula ha occupato l'intera seduta mattutina.

La valorisation de l'Espace Mont-Blanc a fait l'objet de l'intervention de l'Assesseur du territoire et de l'environnement, Davide Sapinet: «Il s'agit d'une importante initiative de coopération transfrontalière qui réunit la Vallée d'Aoste, Savoie, Haute-Savoie et Valais, avec la finalité de protéger ce territoire dont l'exceptionnel patrimoine naturel et environnemental cohabite avec des activités économiques et touristiques d'envergure internationale. En 2022 la conférence transfrontalière a rédigé une feuille de route qui a été coordonnée par notre Région et qui prend en compte une série de thèmes très importants avec une attention particulière sur la question climatique et du réchauffement global. L'Espace Mont-Blac vise à être reconnu comme un point de référence sur le changement climatique dans les Alpes et ce sujet est à l'agenda depuis plusieures années. Pour ce qui est de l'engagement au projet de candidature du Mont-Blanc au Patrimoine mondial de l'Unesco, en tant que lieu aux valeurs uniques du point de vue naturel, paysager et culturel, le partenariat de l'Espace a examiné les différents avis au sujet de cette candidature. Les parties suisses et françaises ont exprimés des réserves voulant poursuivre les réflexions sur la protection de l'Espace en tenant compte d'autres formes de mise en valeur comme le Géopark global ou la Réserve de la biosphère. La Conférence de l'Espace a recommandé que la candidature au patrimoine mondial soit soumise à une phase de consultation des communautés locales intéressées qui est aujourd'hui en cours.»

L'Assessore all'agricoltura, Marco Carrel, si è focalizzato sul Programma di sviluppo rurale: «Nel 2022 si chiude la programmazione del PSR 2014-2022 - con le liquidazioni che andranno fino al 2025 - e si apre il nuovo ciclo 2023-2027. Nel 2014-2022, all'agricoltura valdostana sono stati destinati 176 milioni di euro, cui si aggiungono 5,4 milioni dalla quota del Next Generation dell'UE. Queste risorse sono state divise in diverse misure: le misure a superficie con 117 milioni di euro messe a disposizione e di cui già liquidati 110 milioni; alle misure strutturali erano destinati 42,8 milioni di euro, ne sono stati impegnati 36 milioni e 26,8 milioni già liquidati; alla misura Leader erano destinati 10,3 milioni di cui 10 milioni già impegnati. È importante guardare a quanto fatto per riflettere su come intervenire nella prossima programmazione: per esempio, ai bandi  "bio" hanno partecipato 30 aziende per un importo di 208mila euro, il che ci dà l'indicazione di come sia necessario lavorare su questo settore viste le indicazioni della nuova programmazione; per le misure forestali sono stati impegnati 968mila e sono stati liquidati 644mila euro, un dato importante che ci dice come nella nuova programmazione occorrerà investire sullo sviluppo della filiera del legno di cui il nostro territorio gode in abbondanza. Infine, la Valle d'Aosta ha un ottimo stato di avanzamento finanziario e fisico del PSR: gli impegni sono al 93,81% delle risorse destinate e i pagamenti al 78,27%, siamo quindi al primo posto tra le Regioni che attingono ad AGEA come ente pagatore. È un segnale buono da cui ripartire per la prossima programmazione e su cui stiamo ancora lavorando per renderla sempre più attuale e più vicina alle aziende.»

«Nel 1990 eravamo in ritardo rispetto alle altre Regioni per sfruttare le opportunità legate agli aiuti europei - ha affermato il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier -. Oggi invece abbiamo dei programmi con una capacità di spesa che è tra le migliori a livello italiano, ad esempio nel settore agricolo e dell'allevamento. È solo l'inizio di un percorso che ci consentirà di rafforzare questi settori produttivi anche attraverso altri interventi sempre a livello europeo che passano attraverso il sistema Valle d'Aosta, oculato, puntuale e programmato. Mi riferisco, ad esempio, al Programma di investimenti per la crescita e l'occupazione, ma sono importanti anche le azioni per la formazione professionale nei vari settori della produzione. Recentemente abbiamo ricevuto delle sollecitazioni per la formazione di tecnici su grandi impianti di generazione di energia, guardando non solo al nostro presente ma anche all'evoluzione futura del sistema: un ragionamento complessivo che dovrà essere fatto non solo a livello regionali ma anche su scala nazionale ed europea.»

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha annunciato il deposito di una risoluzione sulla relazione per riaffermare la posizione della Valle d'Aosta nell'ambito dell'UE quale regione di montagna: «L'Unione europea dovrebbe essere un'area valutaria ottimale con caposaldo la moneta unica ma anche con l'omogeneizzazione dell'IVA dalla quale siamo ancora lontani, con una politica di coesione che dovrebbe cercare di contemperare le distorsioni che ci sono tra i vari territori, con una omogeneizzazione degli indirizzi che risultano ancora un ginepraio. Noi tutti vorremmo un'Europa più federale, ma oggi dobbiamo prendere atto che l'Unione europea ha come interlocutori privilegiati gli Stati nazionali, i quali non vogliono perdere potere dando spazio ai livelli superiori - l'UE - e ai livelli inferiori - le Regioni. L'UE continua a muoversi - e lo vediamo sul confine ucraino e nel Mediterraneo - come medie e piccole potenze che agiscono con moto proprio senza una strategia complessiva: oggi, di fatto, il futuro dell'UE rimane nell'incontro tra Ministri delle finanze, perché è lì che si può giocare concretamente. Riguardo alla Dichiarazione di Chivasso, di cui quest'anno celebreremo l'80° anniversario, sono tre i pilastri che la caratterizzano: le autonomie politico-amministrative, quelle culturali e scolastiche, quelle economiche. È da questi tre elementi che bisogna ripartire per portare più Valle d'Aosta e più federalismo in Europa. Non ho grandi speranze sul futuro dell'Europa, ma mi auguro che, o dall'alto o dal basso, le cose possano andare nel verso giusto.»

«Nous considérons l'Union européenne comme une valeur d'importance fondamentale pour notre Pays, pour la volonté de dépasser les logiques nationalistes néfastes, mais elle a une valeur encore plus importante pour la Vallée d'Aoste, qui se situe aux frontières de l'Etat italien et qui a toujours eu un échange important avec la Savoie française et le Valais suisse», ha esordito la Consigliera Chiara Minelli (PCP), per proseguire: «L'Europa ci fa bene anche rispetto al modo di amministrare. Siamo una Regione autonoma che legifera, gestisce risorse, ha il compito di governare una comunità di 120 mila abitanti e dall'Unione europea stiamo imparando alcuni aspetti importanti di metodo come la programmazione, la tempistica, la resocontazione e la verifica; ma abbiamo ancora della strada da fare perché la nostra "resilienza" alla programmazione e al rispetto delle tempistiche sono ancora elevati. Un altro aspetto del "valore Europa" sono i finanziamenti che riceviamo: c'è un flusso di denaro consistente - ulteriormente incrementato con il PNRR e il Recovery Fund - che non sarebbe automaticamente dovuto, visto che la Valle d'Aosta non finanzia direttamente l'Unione europea. La legge regionale di vent'anni fa (n. 8/2006) poneva una particolare enfasi sulla sessione europea e internazionale che, però, nel tempo si è ridimensionata tanto da diventare uno dei cento punti inserito nell'ordine del giorno del Consiglio regionale, rischiando di essere un semplice adempimento, vuoto di significato. Il documento presentato in Aula è diventato un testo molto tecnico ma manca la visione politica su come si sta posizionando la Valle d'Aosta rispetto ai parametri europei su linee fondamentali come il contrasto ai cambiamenti climatici, la transizione energetica, la mobilità sostenibile non inquinante, l'agricoltura di montagna, la sanità e l'educazione scolastica. Mi pare un documento dovuto per legge piuttosto che un'occasione per capire se stiamo andando nella giusta direzione e se stiamo usando bene le risorse comunitarie. Ci sono poi aspetti paradossali nel testo: fra questi lo spazio riservato dalla relazione all'elettrificazione della tratta ferroviaria Ivrea-Aosta, finanziata con 110 milioni del PNRR, 8 righe: lo stesso spazio dedicato ad una iniziativa della Fondation Chanoux, un incontro con un professore di storia che ha attraversato le Alpi con una armatura, allo scopo di studiare gli spostamenti degli eserciti medievali!»

Il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, ha dichiarato: «Siamo europeisti convinti e aderiamo al Partito popolare europeo; crediamo nell'Europa delle nazioni ma anche in quella delle regioni. In questi ultimi anni l'importanza dell'Europa si è manifestata in modo molto evidente: durante la pandemia l'UE si è presa in carico il problema, così come lo ha fatto nella guerra in Ucraina. Oggi, stiamo vivendo una situazione di oggettiva difficoltà, ma l'Unione ha cercato di dare una mano per cercare di uscirne, perché da soli gli Stati membri non ci sarebbero riusciti. Il tema principale è quello della sussidiarietà: noi crediamo sia un valore importante così come riteniamo fondamentale ottimizzare i vari livelli istituzionali, partendo dal basso verso l'alto. È questo l'approccio che bisogna avere per arrivare allo sviluppo sostenibile di una comunità. L'appartenenza all'UE è un'opportunità per la Valle d'Aosta, anche se vi sono ancora molte resistenze nell'ammodernamento dell'Amministrazione. Due dati significativi della relazione mettono in luce alcune criticità nel condurre le attività: le difficoltà a impegnare tutte le risorse messe a disposizione e la grande polverizzazione delle iniziative che vengono prodotte. Il tema delle popolazioni di montagna deve essere affrontato con serietà, perché le Alpi sono il punto di passaggio e di collegamento tra il Nord e il Sud dell'Europa e meritano una politica di grande attenzione da parte dell'UE. C'è ancora molto da fare per migliorare e semplificare, ma noi crediamo che l'UE sia fondamentale per stimolare la crescita della nostra comunità.»

«L'Assessore Caveri dice che vuole più democrazia e più partecipazione nell'UE - ha commentato il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin - esaltando però il progetto europeo e prendendosela con i Ministri della Repubblica se, secondo lui invadono la competenza regionale. Bisognerebbe sentirsi altrettanto disturbati quando l'UE invade il campo delle Regioni, condizionando pesantemente e in maniera diretta l'attività dei territori locali. L'Unione critica e definisce dannosi per la salute i nostri prodotti vinicoli e alimentari e poi assolve e sostiene la distribuzione di cibi come la carne sintetica. La direttiva "green" sulle case impatterà in maniera significativa sull'economia dei territori, così come le auto elettriche ci consegneranno in mano alla Cina che detiene le terre rare. L'UE nasce dalla Comunità europea del carbone e dell'acciaio, basata sulla libera circolazione delle merci. Siamo partiti, dunque, da un principio libertario, per arrivare oggi a una pianificazione rigorosa e assoluta che riempie ogni aspetto della nostra vita e ci lascia poco spazio di manovra. All'interno di questa Unione ci sono poi paesi che contano di più e altri che contano di meno: una sorta di élite che sicuramente non fa onore al pensiero dei Padri fondatori. Anche la definizione di una "Europa che ci ha regalato 70 anni di pace" è fuorviante, visti il precedente conflitto nei Balcani e l'attuale questione dell'Ucraina. La trasparenza dell'azione amministrativa, tanto decantata e spinta dall'UE, ha dimostrato tutti i suoi limiti con la contrattazione per l'acquisto dei vaccini Pfizer e ancora oggi non siamo in grado di sapere come sia stata condotta. Per quanto riguarda la relazione presentata in Aula, notiamo che non è stata affrontata la questione dei confini con la Francia: l'UE avrebbe potuto fare da arbitro e invece, pilatescamente, ha deciso di non decidere.»

«Ho ascoltato analisi politiche molto importanti, ma provenendo dalle terre alte vi evidenzio un problema pratico - ha sostenuto il Consigliere del gruppo Misto Claudio Restano -. Ci avviciniamo alle elezioni europee e l'attuale sistema elettorale ci penalizza: il raggiungimento delle 50 mila preferenze è per noi un sogno, ma si dovrebbe arrivare a proporre una circoscrizione che ci tuteli maggiormente come minoranza linguistica francofona oppure ridurre il numero preferenze da raggiungere a 25mila. Questa è oggi la nostra priorità: dobbiamo impegnarci tutti insieme perché il risultato è dare voce ai valdostani al Parlamento europeo. Esorto tutti ad attivarsi per arrivare a questo obiettivo.»

Per il Consigliere Luca Distort (Lega VdA), «a fronte del progetto dei suoi veri padri fondatori - Adenauer, De Gasperi e Schuman - l'Europa dell'euro e delle burocrazie non è mai stata credibile: aver bandito le nostre radici cristiane ne ha fatto un organismo sterile e senza una coscienza collettiva. Questo è un dato di fatto. I vari Paesi non dovevano essere livellati secondo una forzatura omologatrice: ogni Paese, nel progetto vero, doveva conservare la sua energia sovrana per essere linfa efficace per una Unione europea che altrimenti rimane un gigantesco strumento di imposizione conformativa. Sopprimere la sovranità degli Stati in nome del protagonismo europeo è la stessa dinamica con la quale si sopprime l'autonomia delle Regioni nei confronti del livello più alto. Solo gli irriducibili sostenitori di una internazionale non più solo socialista ma finanziaria e burocratica cercano di nascondere questo fatto al grido di "più Europa". Questo non era il progetto di Unione europea, ma oggi dobbiamo farcelo andare bene. In questa fase, dobbiamo quindi adattarci sopportando le imposizioni, ma dobbiamo farlo in maniera attiva, cogliendo le opportunità dove ci sono e attingendo alle risorse economiche a disposizione. Occorre avere la capacità di ideare progetti mirati al nostro territorio, declinandoli in chiave di valorizzazione: quindi non solo un impiego quantitativo dei fondi ma una visione qualitativa dei progetti, creando una filiera corta per promuovere il nostro territorio, la nostra storia, la nostra identità, il nostro tessuto imprenditoriale, in inversione di tendenza rispetto all'imperativo del globalismo livellatore. È questo che il Governo regionale deve fare, consapevole che l'albero si riconosce dai frutti.»

«Malgré les défauts évidents come la technocratie e la relation avec le lobbies, le rôle de l'Union européenne est de plus en plus central dans le politiques de tous les États membres influencées positivement par la perspective fédéraliste - a dit le Conseiller Corrado Jordan (AV-VdAU) -. L'UE a porté de grandes révolutions comme le marché unique, la libérté de circulation des personnes, des marchandises, du capital, des services, l'union monetaire et bancaire avec l'euro qui a protégé les épargnes des citoyens européens pendant les crises et toute une série d'innovations qui ont profondément amélioré notre vie. Le strategie declinate in ambito europeo ci consentono di coordinare i nostri interventi anche in casi di estrema gravità, come ad esempio durante la pandemia da Covid-19 a cui l'UE ha risposto con il Piano per la ripresa europea con l'intento di guidare gli Stati membri fuori dalla crisi. È stata subito attivata la clausola di salvaguardia che ha consentito ai Paesi e anche alla Valle d'Aosta di intervenire a sostegno dell'economia. Con il Green deal sono state poste le basi per la strategia sulla mobilità sostenibile e intelligente; sono stati affrontati in maniera significativa i temi del lavoro e dell'uguaglianza nel lavoro, i diritti delle persone con disabilità. La trasformazione digitale, la politica industriale delle imprese e quella agricola sono state sono e saranno opportunità interessanti nella nostra realtà. La Valle d'Aosta intende svolgere un ruolo importante nel contesto nazionale ed europeo, confermando gli obiettivi politico-strategici regionali, delineati e condivisi anche nei documenti strategici che gli Assessori hanno presentato, per una ricostruzione che punti sui saperi e sulle competenze, che dia valore alla ricerca e all’innovazione, che punti sulla transizione ecologica, sul contrasto ai divari sociali, di genere e territoriali. Lo facciamo, lo abbiamo fatto con una programmazione dei fondi comunitari che ci vede protagonisti, che ci vede attenti a cogliere ogni opportunità, che ha visto l'Amministrazione regionale, gli enti locali ed enti strumentali crescere in termini di capacità di intercettare i fondi e programmare azioni e interventi di qualità che diventano sempre più strutturali e qualificanti per lo sviluppo nei nostri territori. Fondi comunitari che diventano strumento di programmazione strategico e che permettono di affrontare temi qualificanti per tutta la realtà regionale.»

Le Conseiller de l'UV Erik Lavevaz a dit: «En ce particulier moment historique l'UE fait face à différentes complexités qui sont difficiles à gérer: il faut donc un nouvel élan, du point de vue institutionnel aussi, pour aborder les nouveaux défis. Le rôle fondamental de l'Europe ne doit pas être seulement celui de réaliser des politiques économiques: elle doit se pencher sur le niveau socio-économique, si nous voulons que l'Europe reste centrale au niveau mondial, car l'axe est en train de se déplacer de plus en plus vers l'Asie. Il faut donc une nouvelle période de réforme pour relancer la centralité politique, la représentation démocratique et la perception de l'Europe de la part de la population. Une forte politique européenne avec un rôle de subsidiarité plutôt que de redistribution de ressources est tout à fait nécessaire. Il faut un engagement plus convaincu, il faut conclure l'union monétaire, il faut des politiques sur les transports et sur les voies de communication européenne, il faut faire face aux défis des changements climatiques en mettant à point des politiques énergétiques, qui sont à mont de toute question environnementale. L'environnement est véritablement le défi présent et futur. La Vallée d'Aoste, qui a dans son histoire une vocation naturelle pour l'Europe, peut être encore aujourd'hui une pépinière, un laboratoire et un territoire d'inspiration pour réaliser cette nouvelle Europe.»

«Le dossier de l'Union européenne est très important pour notre Région - a souligné le Chef du groupe AV-VdAU, Albert Chatrian -. Dans ce rapport, nous avons ciblé des points de force qui nous permettront de progresser pour favoriser le développement de la Vallée d'Aoste. Il est très important en ce moment que la politique agisse pour faire entendre la voix de la montagne en Europe de façon forte et unie.» Il Consigliere ha poi giudicato «interessante il sondaggio fatto qualche mese fa dal quale emerge che il 79% dei giovani si dichiarano europeisti convinti e si mettono in evidenza i numerosi punti di forza senza abdicare ai punti di debolezza. Non dobbiamo aver paura di far arrivare le esigenze della nostra regione e della montagna all'interno di questa Unione in cui noi crediamo. A dispetto del territorio ridotto e dei nostri piccoli numeri dobbiamo mettere in campo tutta la forza politica autonomista che può fare la differenza in Europa, rappresentando le esigenze delle popolazioni di montagna che hanno deciso di costruire il loro e il nostro futuro in questi territori.»

Il Consigliere Diego Lucianaz (Lega VdA) ha ricordato che «nella Dichiarazione di Chivasso - anche se i suoi ispiratori avevano una visione europea - si parla di Europa esclusivamente nel passaggio dove si afferma la volontà di garantire nel futuro assetto europeo l'avvento di una pace stabile e duratura. Non travisiamo quindi il senso dei promotori della Carta. Il loro obiettivo era quello di riformare lo Stato in senso federale. Non facciamo un'altra Dichiarazione dei rappresentanti dei popoli alpini: la Carta di Chivasso è una pietra miliare per il percorso autonomista e questo deve rimanere.» Venendo alla relazione sulle attività di rilievo europeo, il Consigliere ha sostenuto che «non esce un quadro confortante se non in termini di distribuzione delle risorse. Abbiamo capito quali sono i poteri e gli interessi che ci sono all'interno dell'Europa e la questione dei vaccini Pzifer ne è un esempio: 71 miliardi di euro per acquistare vaccini che rimarranno in larga parte inutilizzati è uno scandalo e le istituzioni europee così come quelle statali dovrebbero dare delle risposte al più grande contratto mai firmato dalla Commissione europea nella segretezza più assoluta.»

Le Conseiller Augusto Rollandin (PlA) a parlé de «thème délicat et difficile: il y a des positions différentes, mais il faut comprendre quelle est l'attitude par rapport aux secteurs qui touchent à l'école, l'agriculture, l'environnement. Aujourd'hui, les considérations avancées pourront être importantes en vue de travailler dans les années à venir. Il faudrait que dans les écoles il y ait un passage pour trouver le système de parler davantage d'Europe et de son importance.»

Le Président de la Région, Renzo Testolin, a souligné les «opportunités offertes par l'UE avec les projets qui nous permettent de valoriser notre langue, notre culture et notre patrimoine environnemental. Il est aussi important de faire connaître les caractéristiques de la montagne qui doit être représentée avec force à l'intérieur de l'Europe. J'estime que le défi gagnant est celui de viser à une "Europe des régions" plutôt que à une "Europe des États", en changeant complétement le point de vue vers une organisation locale et non plus étatiste, comme par exemple dans le domaine de l'agriculture. Notre particularisme dans ce secteur nous a porté à organiser des activités centrées sur notre réalité spécifique et nous avons bien travaillé avec une dépense qui est en pourcentage la troisième en Italie. Questa relazione ci permette di far capire lo stato dell'arte del lavoro svolto dalla Regione con le risorse arrivate dall'UE e del valore aggiunto che ci mette a disposizione. Abbiamo attivato programmi e progetti che consentono di porre le basi anche per percorsi futuri, accompagnati da una visione strategica interna che, tuttavia necessita di un coordinamento generale con il livello europeo. Non neghiamo la difficoltà ad approcciarsi alle regole europee, e questo deve stimolare sempre di più professionisti e uffici ed essere sempre più attrezzati per raccogliere le sfide generate da percorsi amministrativi non sempre semplici. Il futuro percorso europeo dovrà poi dare nuovi impulsi anche per far tornare l'UE al centro di discussioni più ampie e performanti nel contesto mondiale.»

Il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, richiamando la risoluzione approvata lo scorso anno nell'ambito del dibattito sulla Conferenza sul futuro dell'Europa, ha osservato: «L'Unione europea multilivello rappresenta una visione europeista moderna in cui le Regioni devono avere un ruolo. Nell'ottica di garantire una rappresentanza effettiva a tutti i territori regionali, in questo anno, tutti abbiamo cercato di fare la nostra parte per sensibilizzare la revisione della legge 18/1979 riguardante l'elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia: io ho sottoposto a più riprese la tematica all'interno della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative regionali. I cambi di governo a livello nazionale hanno rallentato i tempi, che da qui in avanti sono oggettivamente stretti: la partita è quindi ora determinante.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.

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Comunicato n° 255 del 24 maggio 2023
Rendiconto e assestamento di bilancio: gli interventi dei Consiglieri relatori

 

Nella seduta pomeridiana del 24 maggio 2023, il Consiglio ha iniziato l'esame del rendiconto consolidato dell'esercizio finanziario 2022 e del primo assestamento del bilancio di previsione 2023 della Regione autonoma Valle d'Aosta. Hanno relazionato in Aula i Consiglieri Antonino Malacrinò e Stefano Aggravi.

Le entrate della Regione nel 2022, al netto delle partite di giro, sono state pari a 1.622 milioni di euro, mentre le spese impegnate, al netto delle partite di giro e del concorso al riequilibrio della finanza pubblica, sono state di 1.294 milioni. L'avanzo di amministrazione disponibile al 31 dicembre 2022, al netto degli accantonamenti e dei vincoli, risulta essere di 242 milioni 132 mila euro: di questo avanzo, 172,4 milioni vengono utilizzati immediatamente attraverso il primo provvedimento di assestamento del bilancio 2023.

La relazione del Consigliere Malacrinò

«Questa prima manovra di assestamento contiene gli interventi considerati urgenti - ha specificato il Consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD), relatore per la maggioranza -. In particolare, si autorizza un incremento di 60 milioni di euro per il finanziamento dell’ampliamento del complesso ospedaliero Umberto Parini: la maggiore spesa è dovuta all’aumento del costo della vita e all’adeguamento dei prezziari per la realizzazione delle opere pubbliche, anche per effetto del rialzo dei costi delle materie prime registrati nel 2022, agli incrementi delle spese tecniche di progettazione e direzione lavori, proporzionali all’aumento dei costi dell’opera e della complessità progettuale, alla copertura dei costi per l'acquisto degli arredi necessari e dei costi dei trasferimenti dal Mauriziano al corpo K. Viene poi rifinanziato il "Bonus entreprises", istituito con legge regionale n. 21/2022, per un importo complessivo di oltre 14 milioni di euro, a fronte dell'elevato numero di richieste di contributi: considerata la rilevanza di questa misura per il sistema delle imprese valdostane, con la legge di stabilità regionale per il 2023-2025 si era già stabilito di destinare prioritariamente parte della quota libera del risultato di amministrazione al rifinanziamento delle domande rimaste senza copertura finanziaria. È poi disposta un’integrazione, per il 2023, di 35 milioni di euro delle disponibilità del fondo di rotazione per la concessione di mutui agevolati a favore della prima abitazione e per il recupero di fabbricati situati nei centri storici: la misura si rende necessaria per garantire il finanziamento delle domande che si prevede di ricevere nel corso dell’anno.»

«Sono altresì incrementate le autorizzazioni di spesa delle leggi regionali di finanziamento al settore degli impianti a fune, anche in relazione all’eccezionale aumento dei costi - ha proseguito Malacrinò -, così come è disposto un trasferimento straordinario al gestore del complesso funiviario Skyway. Infine, si autorizza la società finanziaria Finaosta a estinguere parte dei mutui già contratti con la Cassa depositi e prestiti, attraverso il rimborso anticipato in linea capitale per un importo massimo di 46 milioni 550mila euro: i vantaggi finanziari conseguenti all’operazione di estinzione anticipata sono determinati dalla riduzione dello stock di debito che permetterà un risparmio degli interessi passivi per complessivi 12,1 milioni di euro nei prossimi 10 anni.»

L'intervento del Consigliere Aggravi

Il Consigliere della Lega VdA Stefano Aggravi, relatore per la minoranza, ha osservato sul rendiconto 2022: «Il cuore delle entrate accertate in via definitiva è maggiore dell'anno precedente, ma questo aumento viene di fatto contemperato dagli effetti che anche la Regione subisce per via dell'inflazione, che pesa anche per l'ente in termini di aumenti di costi per forniture e servizi. Sul totale delle spese correnti e di investimento la percentuale del rapporto tra gli impegni e le previsioni definitive è pari a 65,48%, in leggera diminuzione rispetto a quella dell'anno precedente, pari a 68,82%. Vi sono però alcune missioni - politiche giovanili, sport e tempo libero, trasporti e diritto alla mobilità, politiche per il lavoro e la formazione - che presentano delle performarce peggiori delle altre: dati che andrebbero letti in un'ottica di miglioramento dei processi di definizione delle previsioni e relativa efficacia nella produzione dell'impegno di spesa.»

Sull'assestamento del bilancio, il Consigliere Aggravi ha specificato: «Il rifinanziamento della legge 21/2022 rappresenta un obiettivo comune di gran parte del Consiglio ed è tra l'altro funzionale a completare il percorso tracciato da quella legge. Questa scelta consentirà da una parte di chiudere una delle misure più importanti a sostegno delle nostre imprese nel periodo emergenziale, ma dall'altra anche, almeno così si auspica, di condurre una valutazione pro futuro sulla misura. Vi è la necessità di renderla strutturale oppure questa è bene che resti confinata nell'ambito delle scelte emergenziali? Sarà necessario capire bene l'utilizzo che di questa misura ha fatto il nostro tessuto economico locale: questo per migliorarsi e migliorare. Sul sistema dei fondi di rotazione occorrerà capire se l'attuale configurazione rappresenti ancora un valido meccanismo a sostegno dell'iniziativa privata valdostana a fronte delle nuove necessità del mercato ovvero anche delle tempistiche e modalità di messa a disposizione delle risorse che devono contrarsi e divenire più snelle. Allo stesso modo, occorrerà valutare quali siano i migliori strumenti per rafforzare il sistema degli impianti a fune valdostani, sia in termini di governance che di fonti di finanziamento. Infine, la complessità dell'ampliamento dell'ospedale e delle varie fasi che lo hanno interessato non facilita la comprensione dell'evoluzione dei progetti e dei lavori. Certo è che il tempo passa, importanti documenti di programmazione si sedimentano nel tempo e in Commissione (vedi il Piano regionale per la salute e il benessere sociale), i prezzi aumentano e così anche gli stanziamenti necessari. Forse la gestione e gli effetti della pandemia avrebbero dovuto aiutarci a capire che occorreva cambiare strategia e scelte, ma così non è stato e di quello che oggi è un costoso cantiere, con annesso scavo archeologico, restano tutte le incertezze che lo contraddistinguono ormai da anni.»

I lavori proseguono con la discussione generale sui due disegni di legge.

SC

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Comunicato n° 256 del 24 maggio 2023
Approvati il rendiconto 2022 e il primo assestamento del bilancio 2023 della Regione

 

Nella seduta pomeridiana del 24 maggio 2023, il Consiglio ha approvato il rendiconto consolidato dell'esercizio finanziario 2022 e il primo assestamento del bilancio di previsione 2023 della Regione autonoma Valle d'Aosta. Il rendiconto ha ottenuto 20 voti a favore (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, PlA, GM) e 15 astensioni (Lega VdA, FI, PCP); l'assestamento 19 voti a favore (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, PlA) e 16 astensioni (Lega VdA, FI, PCP, GM).

Sui disegni di legge sono stati depositati in Aula quattro ordini del giorno, di cui uno approvato all'unanimità, due respinti e uno ritirato. Presentato dai gruppi PCP, Lega VdA, FI, GM, ed emendato su proposta dell'Assessore alla sanità, il testo approvato impegna l'Assessore a presentare in Commissione gli emendamenti al Piano per la salute e il benessere sociale già presentati al Consiglio permanente degli enti locali e sollecita il Presidente della quinta Commissione a convocare con urgenza una riunione al fine di verificare se il testo ad oggi depositato del Piano sia ancora aggiornato e in linea con gli indirizzi politici e amministrativi della maggioranza.

Il dibattito in Aula

Il Consigliere Mauro Baccega (FI) ha sottolineato «l'aumento di 60 milioni di euro che fanno salire a 187 milioni l'investimento per l'ospedale Parini e, dopo aver sentito il chiarimento da parte dell'AUSL e della SIV che gestisce la ristrutturazione, ci pare di capire che non basteranno. Questo è per noi elemento di preoccupazione e un tema da monitorare costantemente. Sul Piano salute e benessere sociale, che ha già in itinere degli emendamenti, ci sembra opportuno approfondire il percorso in Commissione o in altro contesto più assembleare. Abbiamo anche preso atto dei tanti Piani senza strategia che vanno approfonditi. Riteniamo invece positivo l'intervento relativo all'estinzione dei mutui in quanto porta a una riduzione del debito. Con un ordine del giorno avevamo poi sottolineato la necessità di intervenire su un certo numero di alloggi di edilizia residenziale che dovevano essere ristrutturati. Con una mozione approvata all'unanimità, il Governo si era impegnato a prevedere un finanziamento non inferiore a 1 milione e mezzo di euro per effettuare gli interventi necessari su una sessantina di alloggi. L'intervento di variazione avrebbe dovuto prevedere lo stanziamento in questo assestamento di bilancio ma non ne vediamo traccia.»

Il Consigliere Diego Lucianaz (Lega VdA) si è concentrato sui 60 milioni da destinare all'ampliamento dell'ospedale Parini: «Risorse che, a quanto pare, serviranno a realizzare il monoblocco nuovo, un locale su via Ginevra e le centrali tecnologiche. Quindi aspettiamoci ancora milionate da investire su quest'area, che rimarrà sempre più ristretta e caotica, con cantieri continui, ai quali si aggiungono gli scavi archeologici, l'elisuperificie e sapendo che ci sono ancora dei progetti da realizzare. Al momento abbiamo pochissime informazioni: ci auguriamo che il Presidente della quinta Commissione ci permetta a breve di convocare l'Assessore per avere tutti i dettagli del progetto completo. Ci sono cifre discordanti, dati che non collimano l'uno con l'altro: la confusione è tanta e temo che avremo un'altra cattedrale incompiuta. Chiedo alla maggioranza di avere maggiore responsabilità nello spendere i soldi e, soprattutto, di farci sapere cosa ne sarà di questo progetto.»

«Il Rendiconto presenta un risultato di amministrazione di circa 461 milioni di euro rispetto ai 326 dello scorso anno e il rapporto tra impegni e previsioni definitive di bilancio è del 65,48%, dato in diminuzione rispetto allo scorso anno - ha osservato la Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz - . Questi primi due dati dimostrano che l'attività effettivamente svolta dall'amministrazione è ulteriormente peggiorata. Il rapporto tra impegni e previsioni delle varie missioni mostra che le politiche giovanili, quelle del lavoro e le relazioni internazionali sono abbondantemente sotto il 25%. Manca la programmazione in settori strategici come questi e ci pare che, rispetto a quanto prevedevano, i vari Assessori di riferimento, hanno realizzato ben poco. Infine se analizziamo il fondo pluriennale vincolato, dato che misura il tempo tra impegno e realizzazione della spesa, vediamo che era di 214 milioni nel 2020, di 329 nel 2021 e di 450 nel 2022: possiamo pertanto dire che la capacità di programmare correttamente e realizzare investimenti è notevolmente diminuita. Non c'è da rallegrarsi di questi 242 milioni di avanzo, ma serve invece rimboccarsi le maniche e smetterla di fare proclami per dare delle risposte alle persone. Capisco anche che l'instabilità politica, collegata ad una mancanza di visione programmatica che ormai denunciamo da oltre due anni non rendano questo lavoro facile. Questo assestamento prevede cinque interventi importanti. Il primo riguarda l'incremento di 60 milioni di euro per l'ampliamento dell'ospedale Parini di cui, ad oggi, non conosciamo né il costo né i tempi per la realizzazione dell'intera opera, ma solo del pezzo dell'ospedale megalitico a cui si è dato corso con il voto della risoluzione del maggio 2021 a differenza di quanto detto dai consiglieri che facevano parte del nostro gruppo. Il rifinanziamento del Bonus entreprises è una misura che non abbiamo condiviso perché era pensata ad escludendum: non fissava criteri e agevolava le aziende più forti a discapito di quelle più fragili. Ora si corre ai ripari per dare risposta alle criticità che noi avevamo evidenziato, ma con tempi biblici. Bisogna pensare ad una misura stabile e strutturale per dare certezze alle imprese. Ci trova invece d'accordo la previsione di un'integrazione di 35 milioni delle disponibilità del Fondo di rotazione per la concessione di mutui agevolati a favore della prima abitazione e per il recupero dei fabbricati in centri storici. Infine, nonostante i grandi proclami sui ricavi degli impianti a fune, altri 13milioni e 500mila euro sono stati aggiunti per finanziamenti relativi all'aumento dei costi. È da dicembre che aspettiamo che l'Assessore con delega agli impianti a fune venga ad illustrare in Commissione nel dettaglio gli interventi previsti per la manutenzione ordinaria, straordinaria e per nuove realizzazioni, da oltre un anno il progetto sulla Pila-Couis e dopo aver avuto lo studio Deloitte ormai mesi fa nulla è stato fatto e si va avanti a spot e interventi senza una visione di insieme.»

Il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, ha espresso «preoccupazione per la crescente disponibilità di risorse che sono gestite in assestamento. Di fatto questo è un altro bilancio, con una sovrapposizione di pratiche amministrative che ingolfano sempre di più il procedere dell'Amministrazione regionale. Queste disponibilità saranno tutte spese in investimento e richiedono una progettualità negli anni a seguire: un problema che non va sottovalutato e che richiede un intervento anche a livello organizzativo. Riguardo all'ospedale, sono state individuate delle voci generiche che determinano la necessità di un incremento di 60 milioni di euro: in Commissione, l'Assessore avrebbe potuto rendere disponibile il dettaglio della situazione, anche per dare dignità al ruolo dei Consiglieri. Il costo sale a 187 milioni, ma non si sa ancora quanto costeranno le fasi 4 e 5. Un modo serio di procedere sarebbe quello di conoscere la spesa finale preventivata per la realizzazione di quest'opera. Concordiamo sull'incremento dei fondi a favore del "bonus entreprises", ma riteniamo importante fare una valutazione su come sono state spese queste risorse. Anche sui fondi di rotazione per l'edilizia residenziale sarà necessario fare delle valutazioni, in particolare, sulle tempistiche delle procedure per capire se si è competitivi rispetto al ceto creditizio di mercato.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha voluto precisare che «lo stanziamento per la ristrutturazione degli alloggi di edilizia residenziale sarà inserito nella seconda manovra di assestamento in previsione prima dell'estate.»

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Carlo Marzi, si è soffermato sulla questione dell'ampliamento dell'ospedale Parini: «Lo scorso 9 maggio è stato consegnato il progetto definitivo della Fase 3 ed è in corso di realizzazione il progetto esecutivo. La Fase 3 comprende la realizzazione del nuovo edificio per acuti (corpo K); del corpo dell'hospital street (corpo L) e dei relativi collegamenti; del parcheggio internato ad est (corpo P) e delle centrali tecnologiche (corpi G). Il corpo K ospita l'ospedale 24 ore con prerogativa di svolgere attività sanitarie assistenziali proprie di un ospedale per acuti, mentre il corpo P è destinato al Parcheggio sud di pertinenza dell'ospedale e sarà collegato con il parcheggio a nord di via Roma. Il corpo L è l'hospital street ovvero il futuro ingresso del nuovo plesso ospedaliero e collegamento tra l'esistente e la nuova futura costruzione. I corpi G ospitano le centrali tecnologiche, con ampliamento delle centrali di climatizzazione per la sicurezza antincendio. A seguito del DEFR 2021-2023 e della risoluzione del 13 maggio 2021 con la dgr 1180/2021 sono stati stanziati 124 milioni di euro. Si rende ora necessario aggiornare i prezzi della Fase 3 del nuovo Parini come da prezziario RAVA 2022. In conseguenza del rincaro delle materie prime, dell'energia, dei trasporti e dei materiali si è effettuata una valutazione parametrica che è stata paragonata con i prospetti relativi a quelli di analoghe opere sul territorio nazionale, tenendo conto sia dell'aggiornamento dei prezziari che delle offerte di mercato attuali. L'aumento relativo all'aggiornamento del prezziario regionale dai prezzi 2012 a quelli del 2022 ha determinato la parte principale dell'aumento dei costi che può essere quantificato in 48milioni e 500 mila euro. Questo importo, sommato alla fornitura di arredi e ai costi per i trasferimenti, porta a un totale lordo di 60 milioni di euro. L'aumento complessivo in percentuale è quindi pari a circa il 37%: una quantificazione di costo similare e in linea con progetti ospedalieri recenti sul territorio nazionale, paragonabili per complessità e dimensione a quello del presidio ospedaliero aostano.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha chiuso la discussione generale: «Il rendiconto presenta una fotografia positiva del 2022, con un aumento delle entrate che hanno determinato un avanzo consistente e con una capacità di pagamento nel rispetto dei tempi. L'approccio è sempre stato prudenziale con il fine di dare solidità ad un apparato che si può definire in buona salute. Nell'assestamento ci sono cinque prime forti iniziative: al netto dei 60 milioni per l'ospedale - che fa parte di un percorso fortemente voluto da questo Governo -, e dei 50 milioni per abbattere i mutui accesi con Cassa depositi e prestiti per risparmiare il pagamento di interessi passivi, le altre iniziative - finanziamento contributi alle aziende per 14 milioni, finanziamento fondi di rotazione prima casa per 35 milioni e investimenti impianti a fune per 13,5 milioni -, erano già state espresse in sede di approvazione del bilancio triennale e fanno parte di una programmazione ben definita. Al di là delle posizioni che saranno espresse con il voto, su alcuni temi accogliamo con favore che c'è una condivisione, per altre ribadiamo che sono frutto di scelte importanti e chiare. Stiamo lavorando alla prossima variazione di bilancio per l'utilizzo dei restanti 70 milioni che interverranno su altri settori, in maniera più capillare e altrettanto necessaria per dare delle risposte puntuali alle attese della cittadinanza.»

Il Consiglio ha poi preso atto di dodici relazioni della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti: rendiconto generale della Regione per il 2021; gestione del servizio sanitario della Regione per il 2021; gestione dei cofinanziamenti regionali per interventi sostenuti con fondi europei in Valle d’Aosta nel 2021; piano di ristrutturazione aziendale della Casinò de la Vallée Spa, approvato dal Consiglio regionale a maggio 2017; linee programmatiche del controllo concomitante della Sezione regionale di controllo per la Valle d’Aosta per il 2023; rendiconto dell’esercizio 2020 dei Comuni della Valle d’Aosta con popolazione inferiore a 5.000 abitanti; progetto "Arvier agile". La cultura del cambiamento", finanziato nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza; piano di revisione ordinaria delle partecipazioni societarie detenute dalla Regione al 31 dicembre 2021; stato di attuazione del PNRR nella Regione per il 2022; tipologia delle coperture finanziarie adottate nelle leggi regionali approvate nel 2022 e tecniche di quantificazione dei relativi oneri; rendiconto dell'esercizio 2020 e controlli interni 2020 e 2021 del Comune di Aosta; bilancio consolidato della Regione per il 2021.

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Comunicato n° 257 del 24 maggio 2023
Iniziative ispettive sul mancato passaggio del Giro d'Italia

 

Il mancato passaggio del Giro d'Italia in Valle d'Aosta è stato oggetto di dibattito nella seduta consiliare del 24 maggio 2023 con un'interrogazione a risposta immediata e una interpellanza, presentate rispettivamente dai gruppi Lega Vallée d'Aoste e Misto, e discusse contestualmente a un ordine del giorno dei gruppi Misto, Lega VdA e FI collegato al rendiconto e all'assestamento di bilancio e respinto dall'Aula.

«La tappa del 19 maggio scorso, che interessava il territorio valdostano, ha subito una variazione del tracciato a causa delle condizioni meteo avverse - ha ricordato il Capogruppo Andrea Manfrin -. La nostra regione è stata completamente sorvolata dal Giro che, per altro, sul sito della Valle d'Aosta "Regione europea dello sport" è inserito come primo fra i "Top events" regionali. Dal punto di vista pratico, tutte le attività preparatorie al passaggio della Carovana sono state completamente inutili e, nonostante l'avvenuta comunicazione della soppressione del tratto valdostano della tappa, la viabilità è stata bloccata per varie ore, creando ingenti disagi alla circolazione. Stupisce poi constatare che siano state svolte tappe successive con condizioni non dissimili da quelle che, da noi, hanno comportato la cancellazione dell'evento, che ha creato rabbia e indignazione in tutti i valdostani. Interroghiamo il Governo per sapere quali sono state le azioni messe in campo per scongiurare la cancellazione del passaggio della tappa del Giro sul nostro territorio e quali quelle per ridurre al minimo il problema della viabilità.»

Il Consigliere del gruppo Misto Claudio Restano ha aggiunto: «Il programma di Governo prevede tra i suoi punti fondamentali il rafforzamento dell'immagine sportiva della Valle d'Aosta. La tappa del Giro d'Italia che avrebbe dovuto passare nella nostra regione è stata pubblicizzata in maniera del tutto marginale, tanto che la Valle d'Aosta non è neanche stata nominata. L'organizzazione di questo evento dovrebbe portarci un maggior richiamo pubblicitario e vorremmo sapere quali sono gli obiettivi del Governo sul punto: organizzare tutti gli anni una tappa del Giro?  Prevedere un arrivo o una partenza sul nostro territorio o solo un semplice passaggio? Inoltre, con l'ordine del giorno, vogliamo invitare l'Esecutivo a contattare gli organizzatori del Giro per ottenere una tappa sull'intero territorio valdostano a compensazione della cancellazione del passaggio della Carovana nella nostra Regione.»

L'Assessore allo sport, Giulio Grosjacques, ha riferito che «la collocazione al primo posto tra i "Top events" è dovuta al fatto che il Giro era il primo in ordine cronologico. Il Giro d'Italia è organizzato direttamente da RCS Sport e non dai territori coinvolti: le scelte incomprensibili adottate in questa occasione ne sono la diretta conferma. È quindi il soggetto organizzatore a decidere di anno in anno il percorso del Giro e le singole tappe che lo compongono. La 13° tappa avrebbe dovuto interessare la Valle d'Aosta unicamente come passaggio e non è stato stabilito nessun tipo di accordo. Tuttavia l'Amministrazione si è adoperata per costituire un tavolo di lavoro con i soggetti interessati per coordinare gli interventi organizzativi, lo sgombero della neve, gli addobbi per accogliere i corridori. Un lavoro importante impreziosito dalla collaborazione di tutti: Anas, Comuni, Sitrasb, Forze dell'ordine e volontari. Il Giro è una manifestazione di grande prestigio anche per la visibilità che assicura con il suo passaggio: abbiamo quindi cercato di valorizzare il passaggio attraverso trasmissioni televisive. Ero alla partenza di Borgofranco e ho vissuto i momenti di concitazione e la preoccupazione dei corridori: ho chiesto di parlare con il Direttore del Giro d'Italia, il quale mi ha comunicato la decisione di annullare la tappa alle 10.45 (15 minuti prima della partenza). Sono sempre stato in contatto con il Presidente Testolin il quale ha espresso direttamente al Direttore del Giro la delusione della comunità valdostana. Considerato che RCS ha deciso di non far percorrere i corridori comunicandolo formalmente alla Regione solo dopo 50 minuti, è facile capire come i presidi fossero già tutti operativi e schierati. È stata inviata una lettera formale di protesta al Presidente di RCS Urbano Cairo, all'Amministratore delegato di RCS Sport Paolo Bellino e al Direttore del Giro, Mauro Vegni, a firma congiunta mia e del Presidente Testolin, per manifestare il forte disappunto della nostra Amministrazione, la mortificazione subita dai nostri amministratori locali, dai volontari e dalla popolazione nonché i disagi causati sul territorio e alla viabilità e per chieder un giusto e doveroso risarcimento sportivo nei confronti della nostra comunità. Sulla Gazzetta dello sport, il Direttore del Giro si è scusato pubblicamente per la figuraccia internazionale.»

Il Capogruppo Manfrin ha preso atto «delle azioni messe in campo dal Governo. Non mi ritengo soddisfatto di come è stata gestita la comunicazione sulla cancellazione della tappa che ha impattato negativamente sulla chiusura delle strade, creando seri problemi alla viabilità. In questi casi, non basta aspettare le comunicazioni ufficiali, bisogna essere proattivi.»

Il Consigliere Restano ha lamentato il fatto che «se non avessimo presentato queste iniziative probabilmente non saremmo mai venuti a conoscenza di quanto riferito dall'Assessore. Trovo grave che gli organizzatori del Giro non si siano sentiti in dovere di comunicare tempestivamente alla nostra Regione le decisioni prese sulla cancellazione della tappa, si è trattato di una mancanza di rispetto istituzionale. Votare l'ordine del giorno rappresentava un impegno politico di tutto il Consiglio e non si limitava a una dichiarazione della sola maggioranza. Ricordo che l'Assessore ci rappresenta tutti quanti.»

I lavori sono sospesi e riprendono domani, giovedì 25 maggio, alle ore 9.

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Comunicato n° 258 del 25 maggio 2023
Discusse otto mozioni, cinque respinte e tre ritirate

Nella seduta pomeridiana del 24 e in quella mattutina del 25 maggio 2023, il Consiglio Valle ha trattato otto mozioni rinviate da precedenti adunanze, di cui cinque respinte e tre ritirate.

Mozioni respinte

Con una mozione respinta con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 15 a favore (Lega VdA, PCP, FI, GM), il gruppo Progetto Civico Progressista chiedeva alla Giunta di trasmettere il Documento di economia e finanza regionale (DEFR) alle Commissioni entro il mese di maggio in modo che l'iter di approvazione consiliare si possa concludere entro il mese di giugno.

«Il DEFR è un atto di programmazione fondamentale per le Regioni - ha sottolineato la Consigliera Chiara Minelli -. Secondo la legge, il documento dovrebbe essere approvato dal Consiglio regionale entro il mese di giugno, con largo anticipo rispetto alla predisposizione del bilancio che dovrà proprio basarsi sugli orientamenti contenuti nel DEFR. La scadenza non è tassativa, è vero, ma l'approvazione entro i termini è un invito a programmare, a fare bene. Emerge invece che non abbiamo ancora acquisito una sufficiente cultura della programmazione, una forma mentis, o se preferite, un modus operandi, che dovrebbe progressivamente cambiare per darsi nei tempi finalmente adeguati questo strumento programmatorio.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha riferito che «secondo l'interpretazione più diffusa, il termine del 30 giugno è da considerarsi ordinativo e non perentorio. La Regione sta già lavorando al secondo assestamento di bilancio e credo che si possa pensare di chiudere il percorso del DEFR entro il mese di luglio, prima della pausa estiva. Non ci sarà possibile presentarlo entro termini più contenuti.»

Avviare un censimento mirato e un piano di monitoraggio sulla specie Canis lupus e prevedere la possibilità di prelievo e abbattimento di animali pericolosi o problematici così come previsto dalla legge 11/2021: questo l'impegno richiesto dal gruppo Lega Vallée d'Aoste con una mozione che è stata respinta con 21 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, PCP) e 13 a favore (Lega VdA, FI, GM).

Il Consigliere Dino Planaz ha ricordato che «nella nostra regione la gestione degli esemplari di lupo è incontrollata. Nel 1929 si è verificato l'ultimo abbattimento di un lupo a fronte di una settantina di capi presenti sull'intero territorio nazionale. A livello internazionale ogni Stato si muove in maniera autonoma: la Svezia con 470 lupi censiti, ha deciso di ridurre la popolazione di 70 capi e lo stesso vale per la Norvegia. Anche la Svizzera ha dato il via libera all'abbattimento dei lupi e lo stesso hanno fatto Francia e Austria, nonostante siano firmatari della Convenzione di Berna del 1979 che tutela tutte le specie animali. Nella nostra regione gli esemplari di questa specie sono presenti in numero considerevole e tale da non far temere per la conservazione della specie e per la tutela della biodiversità del nostro territorio. Giungono sempre più numerose e frequenti segnalazioni di attacchi al bestiame e alla fauna selvatica da parte dei lupi sia in zone isolate che tra gli abitati urbani. Al di là delle dichiarazioni di certi ambientalisti, è compito del Consiglio intervenire con prontezza non solo con spot elettorali ma con fatti concreti: diamo seguito alla legge votata in quest'Aula.»

L'Assessore alle risorse naturali, Marco Carrel, ha sottolineato: «Dobbiamo guardare alla situazione oggettiva del fenomeno per capire quali sono i migliori interventi a tutela dei nostri allevatori. La nostra regione, come altre dell'Arco alpino, ha una legge regionale sulla gestione del lupo e stiamo lavorando per applicarla. Alla fine di questo mese si terrà una riunione tecnica sul Piano nazionale per la gestione del lupo e parteciperemo con l'indicazione politica di gestire la specie lupo attraverso una regolazione degli esemplari, in modo da trovare il giusto equilibrio tra gestione e mantenimento della specie. Abbiamo già avviato un piano di monitoraggio sul Canis lupus e da quest'anno la relazione includerà anche i dati degli altri enti partecipanti al tavolo. Per quanto riguarda il prelievo e l'abbattimento di esemplari pericolosi e problematici previsto per poter dare attuazione alla legge regionale, siamo in attesa del Piano lupo nazionale, al pari di tutte le altre Regioni.»

È stato chiesto l'impegno del Governo ad approfondire, elaborare e presentare, nei tempi opportuni, alle Commissioni consiliari competenti, il tema della declinazione del verde, anche riguardo agli effetti paesaggistici, all'interno del percorso di revisione della legge urbanistica regionale (n. 11/1998), con una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste, respinta con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (Lega VdA, PCP, FI, GM).

Il Consigliere Luca Distort ha ricordato che «l'attrattività di un territorio è data anche dalla qualità del paesaggio percepito, nelle aree costruite, in cui il decoro delle aree esterne agli edifici ha un peso importante. In questo senso, siepi e alberi a medio e alto fusto sono elementi attivi in architettura urbanistica, capaci di migliorare le condizioni ambientali ed estetiche dello spazio costruito, con una spesa decisamente bassa. Oltre a questo, il verde, assume anche una funzione igienico-ambientale dal momento che crea scenari positivi di percezione del paesaggio. È quindi importante tenerne conto nella revisione in corso della disciplina edilizia e urbanistica. La bontà di questa iniziativa è trasversale e va al di là delle maggioranze e minoranze: astenendosi, il Governo perde la grande opportunità di condividere con il Consiglio regionale gli approfondimenti di queste tematiche ed è, oltretutto, evidente che averne lo stato dell'arte in Commissione sia un atto dovuto.»

L'Assessore all'ambiente, Davide Sapinet, ha condiviso «le osservazioni del Consigliere sulla declinazione del verde in ambiente urbano che gioca un ruolo importante nella qualità della vita dei cittadini e degli ecosistemi. La pianificazione del territorio non può quindi prescindere dall'affrontare l'argomento: i Piani regolatori comunali e il Piano territoriale paesistico definiscono la quota di verde, ma oggi tutto questo non è più sufficiente. Si sta quindi dando corso a queste attività: gli indirizzi del documento strategico approvato dalla Giunta saranno inseriti nel nuovo PTP e nella revisione della legge n. 11/1998. L'argomento dovrà quindi essere approfondito e successivamente declinato: chiedo quindi di rimandare la presentazione dei documenti in Commissione e chiedo al proponente di ritirare la mozione.»

Respinta con 20 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, PCP) e 14 a favore (Lega VdA, FI, GM).la mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste che chiedeva al Governo di istituire una Cabina di regia sulla crisi idrica, composta dall'Assessore al territorio e ambiente; Assessore all'agricoltura e risorse naturali e da tutti i rappresentanti dei portatori di interesse in materia di gestione della risorsa idrica, con il compito di adottare in tempo utile, un piano di azione per affrontare la siccità in vista della stagione estiva.

«Nonostante le nostre numerose iniziative in Consiglio sulla crisi idrica, non vediamo al momento da parte del Governo una strategia efficace per far fronte a questa tematica - ha osservato il Consigliere Dino Planaz -. Eppure sappiamo tutti che saremo colpiti da periodi di lunga siccità. Sia a livello europeo che a livello nazionale giungono dati allarmanti sui danni causati dai lunghi periodi di carenza idrica. La nostra politica locale non è abbastanza veloce a prevenire e a intervenire, basti pensare alla cura degli alvei che non ci pare troppo attenta. Non ci sono strategie a breve termine per limitare i danni causati dal cambiamento climatico in corso e, quindi, alla siccità che ne consegue. La situazione necessita di un intervento puntuale e incisivo.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha osservato: «Il 2022 è stato un anno anomalo per quanto riguarda la tematica dell'acqua ma potrebbe diventare la normalità. Non si tratta più quindi di pensare a una gestione emergenziale ma il livello di attenzione deve essere strutturale. Il nostro territorio risponde bene a questa situazione anche grazie all'attenzione e al lavoro dei Consorzi di miglioramento fondiario. Il Governo ha definito degli obiettivi dell'azione a livello regionale sull'uso delle acque e per la lotta agli sprechi e, con legge regionale 7/2022, ha istituito un primo Osservatorio regionale sul servizio idrico integrato. Si tratta di un organismo più tecnico che politico al quale, in questo mese di maggio, è seguita l'istituzione di un Osservatorio regionale sulla crisi idrica tecnico-politico che consente di realizzare un monitoraggio politico costante e di proporre tempestivamente le misure più efficaci. La prima riunione di questo organismo è stata convocata per il 6 giugno prossimo e l'Osservatorio si occuperà anche di realizzare un piano a media-lunga scadenza di interventi di potenziamento e di razionalizzazione degli approvvigionamenti idrici.»

Con una mozione del gruppo Lega VdA, il Governo era stato invitato a valutare la possibilità di attivare dei ticket per chi viene trasportato dalle ambulanze del servizio emergenza urgenza regionale in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti, eventualmente escludendo dalla compartecipazione alla spesa i soggetti con particolare e comprovata fragilità, presi in carico dal servizio sanitario regionale. Il testo è stato respinto con 20 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, PCP) e 13 a favore (Lega VdA, FI, GM).

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha rilevato che «il nostro intervento vuole essere di natura educativa per scoraggiare l'utilizzo di alcol e di droghe, sapendo che in Valle d'Aosta, il 20% di uomini e il 10% di donne sono considerati forti bevitori; il 30% e il 15% a rischio di diventarlo. La Giunta provinciale di Trento ha introdotto una misura di compartecipazione di 200 euro alla spesa per il trasporto in ambulanza e il cui accesso in Pronto soccorso è legato allo stato di ebbrezza. A distanza di circa quattro anni dall'introduzione di questo ticket sono stati rilevati, da un lato, il calo degli accessi e, dall'altro, un introito per i servizi di riferimento. Un'iniziativa che dovrebbe seguire anche il nostro Governo, esentando dal pagamento i soggetti con comprovata fragilità, presi in carico dal servizio sanitario regionale. Per noi si tratta di una misura non per fare cassa, ma per educare.»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, nel riferire i dati delle missioni di soccorso per intossicazione alcolica (139 nel 2019, 151 nel 2020,140 nel 2021 e 64 alla data del 24 aprile 2023), ha specificato: «Da un confronto svolto con i servizi dell’Azienda USL dedicati alla presa in carico di soggetti affetti da dipendenza, è emerso che l'iniziativa proposta porrebbe alcuni problemi non sempre di semplice risoluzione, tra cui: l'’impossibilità di ricondurre in modo inequivocabile la causalità della richiesta di intervento in urgenza ad una motivazione collegata all’intossicazione; la necessità di differenziare l’intossicazione alcolica da quella da altre sostanze; la popolazione abituale abusatrice di alcol si compone spesso di persone molto fragili dal punto di vista economico che non potrebbero permettersi il costo del trasporto. Un provvedimento quindi che non farebbe altro che trasferire un problema dal mondo sanitario a quello sociale. Si ritiene, pertanto, che, in luogo di adottare provvedimenti sanzionatori, sarebbe più auspicabile lavorare sulla prevenzione, così come stiamo facendo con un progetto in collaborazione con la Regione Veneto per il contrasto al binge drinking.»

Motions retirées

Le groupe Lega VdA a retiré sa motion concernant les célébrations du 80e anniversaire de la Déclaration de Chivasso, signée le 19 décembre 1943 par les représentants valdôtains et vaudois des populations alpines: le Président de la Région a déclaré l'intention d'organiser un événement en partage avec le Conseil de la Vallée pour célébrer dignement cet anniversaire.

È stata ritirata una mozione dalle proponenti del gruppo Progetto Civico Progressista riguardante la pubblicazione dello studio di fattibilità sul collegamento intervallivo Cime Bianche sui siti internet delle società Monterosa e Cervino a seguito dell'avvenuta pubblicazione.

È stata ritirata la mozione del gruppo Lega VdA che impegnava il Governo a stanziare fondi per la realizzazione della segnaletica stradale orizzontale luminosa di nuova generazione. L'Assessore alle opere pubbliche Davide Sapinet ha evidenziato che i lavori di posa della segnaletica su determinate strade sono in capo alle Amministrazioni comunali e ha segnalato che il Governo sta lavorando sul secondo assestamento di bilancio per implementare le risorse loro destinate.

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.

 

SC-LT

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Comunicato n° 259 del 25 maggio 2023
Approvate due risoluzioni su endometriosi e assistenza sanitaria fuori Valle

 

Nella seduta pomeridiana del 25 maggio 2023, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità due risoluzioni depositate in Aula dai gruppi Lega Vallée d'Aoste, Forza Italia e Misto.

La prima risoluzione impegna la Giunta regionale a dare attuazione, per il tramite di una delibera, agli articoli contenuti nella proposta di legge 77 non ancora discussa, per la tutela delle donne affette da endometriosi. In particolare si chiede il riconoscimento dell'apporto delle associazioni di volontariato che si occupano di endometriosi; l'organizzazione, da parte dell'Assessorato della sanità, di campagne informative, anche in occasione della celebrazione della Giornata nazionale per la lotta all'endometriosi; la formazione e l'aggiornamento del personale medico, di assistenza e dei consultori familiari; l'istituzione presso l'USL di un servizio di consulenza e sostegno psicologico per le pazienti affette da endometriosi; il riconoscimento del diritto all'esenzione dal costo delle terapie farmacologiche nonché l'esecuzione dei controlli sulle esenzioni riconosciute.

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha ricordato che «l'endometriosi è una malattia tipica dell'apparato genitale femminile e rappresenta uno dei fattori causali più comuni di dolore cronico nelle donne in età fertile. In Italia, le donne con diagnosi conclamata sono circa 3 milioni. Numerose Regioni si sono già dotate di una propria legislazione e come Lega VdA abbiamo depositato una proposta di legge a settembre 2022, che è ferma in Commissione: nella legge sono previste una serie di azioni di informazione e sensibilizzazione sulle caratteristiche della malattia e di supporto a favore delle persone che ne sono affette. Dalle audizioni condotte in Commissione, è emerso, anche da parte dei tecnici, che lo strumento migliore è quello di una delibera di Giunta. Secondo noi una legge regionale darebbe maggiore stabilità alla loro tutela, ma riteniamo importante dare subito attuazione agli articoli da 4 a 9 della nostra proposta, che rappresentano il cuore del provvedimento legislativo e che sono indispensabili per avviare azioni di tutela delle pazienti e di conoscenza della patologia.»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha fatto un «plauso alla Lega per l'attenzione dimostrata su questo tema, che si è esplicitata attraverso la presentazione prima di una mozione e poi di una proposta di legge. Dai confronti con l'Azienda USL, riteniamo che questa risoluzione sia da approvare perché, anche se darà una soluzione quasi totalitaria rispetto alla proposta di legge, di fatto farà risparmiare molto tempo alle donne che sono affette da questa patologia.»

La seconda iniziativa impegna il Governo ad adottare, per il tramite di una delibera, disposizioni finalizzate a tutelare i soggetti che necessitano di assistenza sanitaria fuori dal territorio regionale e le loro famiglie, con contributi sia per le spese di viaggio sia per le spese di soggiorno e a dare attuazione quanto più possibile ai punti salienti della proposta di legge 89, depositata dal gruppo Lega VdA e non ancora discussa.

«La nostra proposta di legge prevede disposizioni dettagliate e di importanza primaria per sostenere queste persone e le loro famiglie che si spostano nei centri specializzati fuori Valle - ha spiegato il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin -. Questi trasferimenti richiedono un dispendio di tempo, energie e denaro ed è necessario facilitare gli spostamenti dando attuazione immediata e concreta, almeno ad alcuni punti di questa proposta di legge, anche solo attraverso una delibera di Giunta. In particolare: definire le prestazioni sanitarie e di diagnosi, cura e riabilitazione, gli esami strumentali accertati dal punto di vista clinico e sulla base di una valutazione medica oggettiva; definire i contributi per le spese di viaggio, di soggiorno e le misure per il sostegno logistico, psicologico e burocratico, anche dei familiari, e le modalità di erogazione, la disciplina degli anticipi.»

«Diamo merito alla Lega VdA di aver sensibilizzato fortemente il Consiglio su questo tema anche attraverso la presentazione di una proposta di legge ferma in quinta Commissione come anche per la proposta di legge sull'endometriosi - ha dichiarato l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. Abbiamo sostenuto questa risoluzione perché è la soluzione più veloce e la sola possibile per dare gambe a reali necessità del nostro territorio che altrimenti, tramite la proposta di legge, avrebbero rischiato di restare senza risposta.»

 SC-LT

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Comunicato n° 260 del 25 maggio 2023
Question time sulla formazione dei tecnici specializzati del Soccorso alpino valdostano

 

Con un'interrogazione a risposta immediata, presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 25 maggio 2023, si è parlato del percorso formativo per i tecnici specializzati del Soccorso alpino valdostano.

La Capogruppo Erika Guichardaz, richiamando la delibera di Giunta del 15 maggio scorso con la quale sono state date disposizioni all'AUSL per la formazione e l'addestramento permanente del personale operante nel sistema regionale dell'emergenza-urgenza sanitaria, ha evidenziato che «a completamento delle normative di settore, è stato previsto un percorso formativo per i tecnici specializzati di soccorso alpino e i cinofili del Soccorso alpino valdostano che operano nell'elisoccorso. L'iter prevede anche tre ore di tecniche infermieristiche e primo soccorso in cui si affrontano anche elementi di farmacologia con esercitazione per riconoscere, preparare e somministrare i farmaci salvavita sotto supervisione medica. Visto che la somministrazione di medicinali compete alla professione infermieristica, che è la responsabile della corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche, chiediamo quali siano i pareri dei rispettivi ordini professionali coinvolti (professioni infermieristiche e mediche) riguardo alla formazione in tecniche infermieristiche.»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha premesso che la delibera approvata a maggio riguarda «tutto il personale operante nel sistema regionale dell’emergenza-urgenza sanitaria: medici e personale infermieristico del servizio sanitario regionale, medici dell'emergenza territoriale e convenzionati, operatori tecnici specializzati e volontari del soccorso che operano nel sistema dell'emergenza-urgenza sanitaria, tecnici specializzati di soccorso alpino e cinofili del Soccorso alpino valdostano che operano nell'elisoccorso. La delibera è frutto di un lungo percorso che dal 2018 ha coinvolto l'USL, il mondo del volontariato e il Soccorso alpino valdostano e che oggi si concretizza in un processo finalizzato ad aumentare le competenze e la formazione di ogni singola categoria. Per la prima volta in Italia, i tecnici specializzati di soccorso alpino e i tecnici di soccorso alpino cinofili operanti in elisoccorso vedono aumentare le loro competenze in ragione della sicurezza da garantire in un contesto unico dove gli operatori intervengono ad un’altezza media di 2.500 metri.»

L'Assessore ha poi specificato che «il passaggio che si riferisce alle "tecniche infermieristiche" si configura come un refuso che non si può applicare e che è già previsto di modificare: in tal senso ne daremo conferma all'Ordine degli infermieri, con il quale è già programmato un incontro. Sappiamo quindi che questa iniziativa valorizza e forma tutto il personale addetto al sistema dell’emergenza-urgenza valdostano, ma non risolve l’assenza del personale infermieristico in alcuni ambiti del sistema emergenza-urgenza della nostra Valle: tema sul quale è nostra volontà trovare sintesi e un punto di arrivo.»

La Capogruppo Guichardaz ha replicato: «Ho beccato il solo refuso della delibera, ma mi riservo di approfondirla meglio. Mi chiedevo come potessero le guide alpine svolgere la professione degli infermieri e somministrare farmaci, in assenza di una laurea, senza essere perseguibili legalmente. Si tratta di abuso di professione. A nostro avviso avrebbe più senso inserire nell'equipaggio gli infermieri.»

SC

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Comunicato n° 261 del 25 maggio 2023
Interrogazione sul convitto dell'Institut Agricole Régional

 

Con un'interrogazione trattata nella seduta consiliare del 25 maggio 2023, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto conto delle attività di convitto e collegio dell'Institut Agricole Régional.

In particolare, appreso che nei prossimi mesi l'Institut non usufruirà più della struttura denominata “Hôtel Montfleury” di Aosta, il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha voluto sapere se vi siano state delle interlocuzioni tra la Regione e l'Institut riguardo a questa decisione e se lo IAR abbia già individuato una soluzione per preservare un importante servizio a favore dei propri studenti.

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin ha ricordato che «lo IAR è una fondazione di diritto privato, dotata di una propria autonomia gestionale e operativa e, ad oggi, l’unico socio, dopo l’uscita dei Canonici del Gran San Bernardo, è la Regione autonoma Valle d’Aosta. Gli organi di amministrazione e di controllo della Fondazione sono interamente nominati dall’Amministrazione regionale, i rapporti sono regolari e la situazione del servizio di residenzialità offerto dall’Institut ai suoi studenti è nota. La locazione della struttura di viale Piccolo San Bernardo, risulta oggi meno facilmente gestibile dall’Institut per gli aumenti generali delle utenze e anche perché una porzione dell’immobile era sublocata all’Università della Valle d’Aosta che ha disdettato il contratto dalla fine del 2022. La disponibilità di spazi è stata allora comunicata anche all’Azienda USL al fine di verificare un suo interesse ad utilizzare alcune aree per necessità di soggiorno di operatori professionali, quantificate in una decina di posti letto. Tuttavia, il concorso alle spese dell'USL non è, da solo, sufficiente allo IAR per far fronte agli oneri previsti

«Il CdA della Fondazione sta vagliando, di concerto con l'Amministrazione regionale, tutte le possibilità per continuare ad accogliere gli studenti come convittori - ha proseguito Testolin -. Gli alunni del prossimo anno scolastico saranno complessivamente 196, di cui 117 convittori (48 ragazze e 69 ragazzi), 52 semiconvittori e 27 esterni. Regione e Fondazione hanno realizzato negli anni dei lavori importanti sulla sede di regione La Rochère che oggi può ospitare direttamente tra 108 e 110 convittori, suddivisi in 36/38 ragazze e 72 ragazzi. Il CdA sta analizzando tutte le opzioni possibili, a cominciare dalla possibilità di collaborare con altri enti con le stesse esigenze, ma anche al possibile utilizzo di una struttura dell’Institut a Charvensod (con una capienza di 6/7 unità) con l'obiettivo di garantire, non solo lo studio, ma anche la socialità e un percorso di crescita degli studenti per i quali la struttura di Mont Fleury, là dove possibile, sarebbe ancora un valido supporto logistico

Il Consigliere Aggravi nella replica ha osservato: «La soluzione migliore quando si parla di scuola e della creazione di rapporti di socialità è quella di essere tutti insieme, ma questo non è sempre possibile. Spiace che non si sia potuto mantenere un rapporto di collaborazione con l'UniVdA e ben venga anche la soluzione della foresteria di Charvensod che potrebbe garantire il servizio, dando priorità a chi non risiede nel capoluogo regionale. Manterremo alta la guardia sul tema e ci auguriamo che la soluzione si possa risolvere nel miglior modo possibile per l'Istituto e soprattutto per chi lo frequenta

LT

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Comunicato n° 262 del 25 maggio 2023
Interrogazione sulle domande ammesse per il sostegno alla locazione nel 2022

 

Nella seduta consiliare del 25 maggio 2023, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto di fare il punto sulle domande ammesse al sostegno alla locazione nel 2022.

In particolare, il gruppo ha voluto conoscere il numero di domande non andate a buon fine ma inserite sul Sistema informatico sostegno alla locazione (Sislo) per accedere al bando affitti, quali le casistiche della mancata approvazione e se sia stato previsto un intervento per permettere di sanare il maggior numero di richieste possibili al fine di sostenere le famiglie valdostane in un momento di grave tensione abitativa.

L'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, ha riferito che «sul Sislo sono state caricate dagli utenti e convalidate 2965 domande. Di queste, sono 2883 quelle ammesse a contributo e 82 quelle provvisoriamente non ammesse. La quasi totalità delle domande presentate è quindi stata ammessa al contributo. Con riferimento alle 82 domande provvisoriamente non ammesse, attualmente è aperta la fase di possibile confronto tra utenti e Amministrazione, proprio per verificare i casi in cui è comunque possibile poter concedere i contributi. A queste 2965 domande formalmente inviate dai richiedenti e convalidate vanno collegate 188 proposte, inizialmente inviate e convalidate dal sistema che sono state poi ritirate dai richiedenti; 1481 proposte che sono state eliminate dagli stessi utenti in fase di compilazione; 1579 sono presenti nel sistema e in stato di bozza perché mai arrivate, queste bozze, inserite a sistema ma mai formalmente presentate nei termini, non possono  essere tenute in conto e non sono sanabili in quanto non presentate: questo in diritto amministrativo, cioè la mancata presentazione, ha un significato non superabile.»

L'Assessore ha poi specificato che «per tutto il periodo di apertura della piattaforma - dal 27 dicembre 2022 al 28 febbraio 2023 - è rimasto a disposizione degli utenti un contact center telefonico per dubbi o difficoltà di compilazione della domanda. Inoltre, gli utenti avevano anche la possibilità di rivolgersi - sia in presenza che telefonicamente - allo sportello dell’ufficio coordinamento e sostegno abitativo o farsi assistere rivolgendosi a patronati e centri di assistenza fiscale.»

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha replicato: «Ringrazio l'Assessore per la sincerità, anche se ha tentato abilmente di svicolare il problema. Infatti, su circa 3000 domande giunte a destinazione, ce ne sono altre 3000 che non sono andate a buon fine. Facendo una stima, si rileva che se anche solo un terzo di queste 3000 domande non avesse ricevuto risposta, nonostante il possesso dei requisiti, sarebbe gravissimo. Chi non è nativo digitale ha delle difficoltà a rapportarsi con questo sistema che, come anche detto in altra occasione dall'Assessore, presentava delle oggettive criticità. Io rilevo che 1000 persone avrebbero potuto avere accesso al beneficio, che in questo periodo è particolarmente importante. Chiedo all'Assessore di valutare se delle domande eliminate o in bozza ci sia la possibilità di sanare la questione: questo sarebbe un buon servizio per 1000 famiglie.»

SC

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Comunicato n° 263 del 25 maggio 2023
Interrogazione sui volumi irrigui dei Consorzi di miglioramento fondiario

 

Quale è stata la riduzione dei volumi irrigui imposta ai Consorzi di miglioramento fondiario che sono stati oggetto di rinnovo delle loro storiche concessioni? Quanti di questi e per quali motivi non hanno ancora sottoscritto il disciplinare contenente le condizioni cui dovrà essere vincolato il rinnovo? Quali le conseguenze? È quanto ha chiesto il gruppo Lega Vallée d'Aoste con un'interrogazione discussa nella seduta consiliare del 25 maggio 2023.

È anche stato richiesto se il Governo condivide la gravità della situazione in cui si trovano ad operare tanti Consorzi che, oltre alla crescente carenza di volontari per la gestione del sistema irriguo, devono anche sottostare a limitazioni dei quantitativi idrici non sempre comprensibili, soprattutto quando alcuni di essi hanno già raggiunto accordi con imprese private per il co-utilizzo irriguo/idroelettrico della risorsa o hanno da tempo un’istruttoria aperta con l’Amministrazione regionale.

L'Assessore al territorio, Davide Sapinet, ha riferito che «118 Consorzi di miglioramento fondiario risultano già in possesso di almeno una concessione di derivazione d'acqua rilasciata dall'Amministrazione regionale; 34 istanze di rinnovo degli antichi diritti di derivazione sono in istruttoria e soltanto una decina tra quelle ad oggi presentate sono in attesa di iniziare l'iter istruttorio, diverse possiedono un comprensorio irriguo in quota e, a causa della presenza di neve, non è ancora stato possibile effettuare i sopralluoghi di verifica. In altri casi l'istruttoria è stata sospesa in quanto in attesa di integrazione dei documenti.»

«Per quanto riguarda la riduzione dei volumi - ha sottolineato Sapinet - è trascorso ormai un secolo dalla presentazione delle domande di riconoscimento del prelievo idrico afferenti agli Antichi diritti di derivazione e la fotografia della situazione attuale della realtà agricola della Regione Autonoma Valle d'Aosta si presenta ben diversa da quella degli anni ’20 dello scorso secolo, oltre al fatto che la normativa è stata ampiamente rimodulata dalle nuove disposizioni regionali, nazionali ed eurounitarie. Per altro, molti quantitativi stabiliti negli Antichi diritti di derivazione erano puramente indicativi, in quanto riportati su domande di riconoscimento del diritto di derivazione non istruite dagli uffici del Genio Civile e afferenti la massima capacità di trasporto del canale irriguo utilizzato, ma non avevano collegamenti diretti con la superficie irrigua servita. I Consorzi che non hanno ancora sottoscritto il disciplinare sono due: Baise Pierre/Lo Lair /Plan Rafort e Ru de Ponton. L’inosservanza della sottoscrizione del disciplinare di concessione può comportare due distinte conseguenze. La più drastica, ma fondamentalmente solo teorica, è la formale revoca del diritto di derivazione e di utilizzazione dell’acqua. In conseguenza dovrebbero essere adottate tutte le misure per ricondurre la situazione nell’alveo della legittimità amministrativa impedendo l’esercizio del prelievo fintantoché il medesimo non sia sorretto da apposito decreto concessorio. La seconda, invece, prevede l’adozione del decreto di concessione anche in assenza della sottoscrizione del disciplinare da parte del Consorzio beneficiario, essendo la concessione un provvedimento amministrativo altamente discrezionale, mediante il quale viene conferita da una superiore Autorità la facoltà ad un soggetto beneficiario di utilizzare un bene demaniale altrimenti indisponibile

Sull'attività dei Consorzi, l'Assessore ha considerato «fondamentale il loro ruolo in quanto primi attori per la gestione capillare del territorio rurale della Regione Autonoma Valle d'Aosta. Siamo consapevoli delle difficoltà che attraversano questi organismi nella gestione del sistema irriguo, tant’è che gli uffici di questo Assessorato sono impegnati in diversi tavoli di lavoro con altri Assessorati ed Enti competenti in materia per cercare di trovare delle soluzioni alle difficoltà finanziarie, giuridiche, gestionali, tuttavia, nel rispetto delle vigenti normative e degli atti pianificatori in materia, in particolare quelle contenute nel PTA per un utilizzo razionale delle risorse al fine di non generare sprechi, tema di scottante attualità in connessione ai fenomeni legati al cambiamento climatico in atto ed alla riduzione della disponibilità idrica i cui effetti si sono manifestati drammaticamente nel corso della scorsa stagione irrigua (anno 2022).»

Il Consigliere Diego Lucianaz, nella replica, si è detto confortato dalla risposta «per la considerazione dimostrata nei confronti di questi istituti secolari, nati ben prima della Regione Valle d'Aosta. Prima di fare foto dall'alto con un drone per le valutazioni del caso, cercherei un confronto diretto e approfondito con i vertici di questi Consorzi che gestiscono la più importante risorsa del nostro territorio. I Consorzi conoscono l'acqua, la sanno sfruttare e il troppo-pieno viene restituito ai fiumi e ai torrenti. Bisogna affrontare la questione delle derivazioni in un'ottica diversa che va oltre i calcoli e i numeri e valorizza il prezioso lavoro fatto a tutela del nostro territorio. Inoltre le strutture regionali devono valutare con maggiore sensibilità anche le richieste di co-utilizzo che permetterebbero un utilizzo industriale del flusso dell'acqua divenendo preziosa risorsa economica utile a compensare le inevitabili spese di manutenzione dell'impianto.»

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Comunicato n° 264 del 25 maggio 2023
Interrogazione sul progetto di ampliamento dell'ospedale Parini

 

Con un'interrogazione trattata nella seduta consiliare del 25 maggio 2023, il gruppo Progetto Civico Progressista ha chiesto di fare il punto sul progetto di ampliamento dell'ospedale Parini.

In particolare, la Capogruppo Erika Guichardaz ha voluto sapere se, rispetto al progetto presentato in quinta Commissione a maggio del 2021, gli originali parametri (altezze, volumi e superfici utili dell'intesa tra Regione e Comune Aosta) siano stati rivisti e quali le modifiche; se vi siano novità rispetto alla collocazione delle camere mortuarie e allo studio del traffico.

«Il progetto definitivo conferma gli originali parametri - altezze, volumi e superfici utili - dell’intesa Regione-comune di Aosta che sono rimasti invariati rispetto al progetto - ha riferito l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. Confermo quindi oggi ciò che abbiamo riferito al Consiglio e che abbiamo dichiarato con la SIV lo scorso 17 maggio nel corso della seconda Commissione convocata per le audizioni e l'approvazione del disegno di legge del primo assestamento di bilancio. Come già anticipato al Consiglio, la società SIV ha di recente incaricato un professionista per uno studio sul traffico, circoscritto alla zona interessata che non ha a che fare con il vigente PGTU approvato. In tale contesto potranno emergere dal Comune di Aosta, direttamente coinvolto nel tavolo di lavoro per il tema di viabilità, eventuali esigenze che il Comune stesso, al netto delle specifiche necessità di sosta legate al nuovo ospedale, intenderà proporre nell'ambito dei propri indirizzi di politica della viabilità e della sosta della città. In tal senso, sia nel solco delle collaborazioni in essere che nell'ottica dello sviluppo della città capoluogo, alla quale teniamo particolarmente, l'Amministrazione regionale rimane disponibile a proseguire il confronto. Non solo in ordine alle risultanze dello studio del traffico ma anche venire incontro agli indirizzi politici del Comune riguardo alla riorganizzazione della propria viabilità e della mobilità sostenibile, qualora lo studio dovesse rilevare al Comune di Aosta una stasi o una diminuzione dei parcheggi nella zona di Aosta dell'ospedale, a fronte della volontà di lasciare comunque invariate le richieste di costruire parcheggi da parte del Comune stesso

La Capogruppo Guichardaz ha replicato: «A me non risulta che i parametri siano rimasti gli stessi. Penso ad esempio all'inserimento dell'elisuperficie che nella presentazione di maggio 2021 non c'era o all'eliminazione di locali tecnici per fare spazio all'area megalitica. Torneremo sul tema quindi per parlare non solo del contenitore, ma di quanto sarà contenuto in quell'ampliamento. Per quanto riguarda lo spostamento della morgue al cimitero di Aosta non vediamo passi avanti e sarà interessante capire come SIV trovi lo spazio visto il numero ridotto di camere mortuarie. Gli aggiornamenti sullo studio del traffico sono importanti così come la disponibilità da lei esplicitata per ampliare l'accordo di programma e per consentire di coprire quella zona con un numero adeguato di parcheggi

LT

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Comunicato n° 265 del 25 maggio 2023
Interpellanza sulla riduzione degli incidenti stradali

 

Si è parlato di riduzione degli incidenti stradali nella seduta consiliare del 25 maggio 2023 con un'interpellanza depositata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Christian Ganis ha rilevato che «l'aumento degli incidenti stradali sul nostro territorio è confermato sia da dati ISTAT, sia dai procedimenti amministrativi avviati negli ultimi anni. Le cause sono molteplici e vanno dall'aumento della mobilità post pandemia all'eccesso di velocità, guida distratta e assunzione di alcol e sostanze stupefacenti. Bisogna tenere alta l'attenzione su questo punto, considerato di primaria importanza anche dall'Unione europea che ha previsto diversi progetti importanti sulla sicurezza stradale. La chiusura della ferrovia per i lavori di elettrificazione della linea Ivrea/Aosta per circa tre anni creerà un ulteriore pressione sulla Statale 26 che è già interessata da condizioni di traffico intenso. Chiediamo di conoscere quali sono le principali misure di prevenzione che il Governo intende adottare per ridurre il numero di incidenti stradali; se esiste un piano di prevenzione e, in caso negativo, se è intenzione realizzarlo

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin ha dichiarato: «Il miglioramento della sicurezza rientra tra gli obiettivi di questo Governo: il Programma regionale dei lavori pubblici 2023/2025 ha tra le sue finalità anche quella di aumentare il livello di sicurezza e il comfort di guida degli utenti della strada. Sono previsti investimenti per un importo complessivo di circa 36 milioni e mezzo di euro per la realizzazione di interventi manutentivi e di ammodernamento della rete viaria regionale, che ha una lunghezza di circa 500 km con la presenza di 327 ponti e 51 gallerie. Gli incidenti stradali sono dovuti per la maggior parte a comportamenti scorretti dei conducenti come il mancato rispetto della distanza di sicurezza alle manovre irregolari, l’uso del cellulare o la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Il Piano di prevenzione degli incidenti stradali è inserito nel Piano regionale di prevenzione 2021-2025 approvato dalla Giunta nel 2021, in coerenza con il Piano nazionale di prevenzione che prevede misure di prevenzione per l’adozione di comportamenti virtuosi e quindi la riduzione degli incidenti stradali. Nel 2022 è stato sottoscritto dall’Assessore alla politica sociale, dal Direttore generale dell'Azienda USL e dal Presidente del CELVA un accordo intersettoriale valido fino 2025 che prevede la messa in atto in atto di numerose attività di informazione e divulgazione.  Queste azioni saranno integrate con iniziative simili definite nell’ambito di altri programmi del Piano regionale della prevenzione, come i Programmi "Scuole e luoghi di lavoro che promuovono salute" e quello destinato alle Comunità attive che svilupperanno anche le competenze genitoriali connesse alla prevenzione degli incidenti stradali in età infantile. Infine è opportuno segnalare come in funzione delle puntuali segnalazioni sulle strade delle vallate laterali svolte dal personale che si occupa della viabilità regionale sono stati anche elaborati dei piani di messa in sicurezza delle strutture viarie su cui si opererà con interventi specifici

«Ben vengano gli investimenti per migliorare la sicurezza stradale ma mancano completamente le strategie da seguire per ovviare alla chiusura della ferrovia che impatterà considerevolmente sulla viabilità della strada statale 26 - ha commentato il Consigliere Ganis -. Ci saremmo aspettati una riduzione della tariffa autostradale per venire incontro alle esigenze dei nostri cittadini. Sulla prevenzione degli incidenti stradali, è necessario cambiare l'approccio culturale: mancano campagne di sensibilizzazione che dovrebbero partire dalle scuole primarie. Un elemento fondamentale se si vuole raggiungere l'obiettivo

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Comunicato n° 266 del 25 maggio 2023
Interpellanza sull'educazione motoria nella scuola primaria

 

Con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 25 maggio 2023 si è parlato dell'inserimento dell'educazione motoria nella scuola primaria.

«La normativa nazionale ha introdotto nel 2022/2023 la figura dell'insegnante di educazione motoria nelle classi quarte e quinte della scuola primaria, prevedendo un'attività di 22 ore di insegnamento e 2 per la programmazione didattica - ha rilevato il Consigliere Paolo Sammaritani -. La normativa prevede che il docente svolga in via esclusiva questa attività e abbia superato le procedure concorsuali abilitanti alle quali possono accedere i soggetti in possesso di determinate lauree magistrali in scienze motorie e sportive. Il nostro Statuto speciale prevede poi che la metà delle ore di educazione motoria sia effettuata in francese con qualche ora anche in inglese per un totale di 25 ore settimanali oltre a due ore e mezza per la programmazione didattica. Pare però che nella nostra regione questi insegnanti dovranno essere affiancati da docenti di modulo per l'insegnamento della lingua francese. Interpelliamo il Governo per sapere quali sono le cause del ritardo dell'inserimento di questi insegnanti nella scuola primaria; se i futuri insegnanti saranno muniti di titolo per l'insegnamento dell'educazione motoria in lingua francese o se questa incombenza sarà lasciata agli altri insegnanti delle classi in cui sono inseriti; se l'Amministrazione regionale di concerto con l'Università della Valle d'Aosta intende istituire la procedura concorsuale abilitante che, ad oggi non è ancora stata attivata

L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz ha spiegato che «lo Stato ha introdotto l'insegnamento dell'educazione nella scuola primaria nelle classi quinte a partire dall'anno scolastico 2022/2023 e nelle quarte a partire dal 2023-2024 e la Valle d'Aosta si è attivata per recepire questa novità nel nostro ordinamento. La legge nazionale prevede che l'introduzione dell'insegnamento dell'educazione motoria avvenga nel limite delle risorse finanziarie strumentali disponibili a legislazione vigente, mentre la scelta politica della nostra Regione, in accordo con i dirigenti scolastici e, sentite le organizzazioni sindacali, è stata quella di prevedere maggiori risorse. Non vi sono cause del ritardo nell'inserimento degli insegnanti di educazione motoria, ma una precisa scelta di politica scolastica nell'anno scolastico 2023-2024 sulle classi quarte e quinte

Rispetto alla questione del francese, Guichardaz ha precisato: «Nella scuola primaria, per impartire l'insegnamento della lingua francese in numero di ore pari a quello della lingua italiana, si è introdotto il prolungamento orario di tre ore e mezzo settimanali a cui è stata correlata la cosiddetta indennità di francese che non va confusa con l'indennità di bilinguismo, riconosciuta al personale scolastico che ha superato l'esame di accertamento della lingua francese. I docenti che verranno assunti per svolgere educazione motoria dovranno possedere la piena conoscenza della lingua francese, esattamente come tutti gli altri insegnanti della nostra regione, con attribuzione della relativa indennità di bilinguismo, ma non potrà essere corrisposta loro l'indennità di francese perché questi docenti vengono assunti per svolgere unicamente l'insegnamento dell'educazione motoria senza alcun prolungamento di orario. La procedura concorsuale abilitante non è decisa né dall'università della Valle d'Aosta, né dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta: il titolo abilitativo al pari di un titolo professionale è valevole sull'intero territorio nazionale e dunque non può che essere lo Stato a bandire le procedure.  La Regione si limita a bandire concorsi per l'assunzione nei ruoli regionali a seguito di pubblicazione del bando nazionale con disposizioni integrative concernenti il possesso del requisito della piena conoscenza della lingua francese Ad oggi lo Stato non ha ancora bandito nessuna procedura concorsuale. In attesa dei concorsi, si applicherà la norma nazionale che prevede che, nel caso in cui le graduatorie di concorso non siano approvati in tempo utile per l'assunzione in ruolo dei docenti, i contratti a tempo determinato necessario possono essere attivati anche con i soggetti collocati nelle graduatorie provinciali per le supplenze.»

Il Consigliere Sammaritani si è detto soddisfatto delle risposte ricevute: «Sono esaurienti e contribuiscono a chiarire la situazione della Valle d'Aosta rispetto a quanto previsto dalla normativa nazionale

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 7 e giovedì 8 giugno 2023.

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