CHIUDI PAGINA
STAMPA PAGINA
Riunione del Consiglio regionale del 4, 5 e 6 aprile 2023

Indice



Comunicato n° 109 del 27 marzo 2023
Conferenza dei Capigruppo: il Consiglio si riunirà dal 4 al 6 aprile

 

A seguito della richiesta di convocare un Consiglio straordinario presentata dai gruppi di opposizione per la discussione delle iniziative non trattate nell'adunanza del 22 e 23 marzo 2023, la Conferenza dei Capigruppo, riunita oggi lunedì 27 marzo, ha convenuto di aggiungere la giornata di martedì 4 aprile (orari 8.30-13.00 e 14.30-17.00) alle giornate già calendarizzate per mercoledì 5 e giovedì 6 aprile (orari 9.00-13.00 / 15.00-20.00 e 20.30-23.00). Si è inoltre deciso che saranno trattate prima le iniziative rinviate e poi gli oggetti nuovi.

 

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 115 del 29 marzo 2023
Adunanza del Consiglio regionale

 

Il Consiglio Valle è convocato da martedì 4 a giovedì 6 aprile 2023, a partire dalle ore 8.30 il martedì e dalle ore 9 nelle altre due giornate, per discutere un ordine del giorno composto di 134 oggetti, di cui 77 rinviati da precedenti adunanze.

Sono 51 le nuove iniziative ispettive e di indirizzo depositate, di cui 17 interrogazioni, 26 interpellanze e 8 mozioni.

Delle 17 nuove interrogazioni, sei sono del gruppo Forza Italia: istituzione e disciplina dei Consorzi di miglioramento fondiario di secondo livello; tempistica per ottemperare all'ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale sulla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio regionale; strategie per affrontare l'aumento del disagio abitativo; concorsi per medici specialisti banditi dall'AUSL e interventi per sopperire alla criticità della Struttura di neurologia; tempi di presentazione del Piano della povertà alla Commissione consiliare competente; apertura del piano adibito a struttura socio-sanitaria all'interno della struttura socio-assistenziale di Morgex.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato sette interrogazioni: valutazione della Finanziaria regionale sull'attivazione di una nuova misura di accesso al credito agevolato per gli enti di formazione; azioni per il miglioramento delle competenze digitali di utenti e cittadini valdostani; lavoro del Tavolo tecnico-giuridico per la soluzione dei problemi di percorrenza della rete sentieristica e poderale della regione; attuazione degli interventi regionali per le imprese in difficoltà a seguito delle modifiche alla legge regionale in materia (n. 17/2022); valutazione dell'impatto della direttiva UE sulle "case green" e sulle ristrutturazioni del patrimonio immobiliare pubblico e privato della regione; attuazione della mozione sulla sensibilizzazione nei confronti dell'endometriosi; prevenzione della possibilità di fuga dei pazienti del reparto di psichiatria dell'ospedale Parini.

Con due interrogazioni, il gruppo Misto chiede informazioni sull'attività svolta per agevolare il recepimento della normativa sulla qualità delle acque per il consumo umano e notizie sul fabbisogno di operatori socio-sanitari, sui corsi di formazione di base e sui controlli sulla formazione del personale operante presso strutture private accreditate o convenzionate.

Due anche le interrogazioni del gruppo Progetto Civico Progressista: annullamento di viaggi scolastici organizzati per partecipare alla manifestazione nazionale per la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie; attuazione dell'ordine del giorno sull'ampliamento del Parco regionale del Mont Avic, approvato dal Consiglio regionale.

Delle ventisei interpellanze depositate, cinque sono del gruppo Forza Italia: mancato accesso delle Istituzioni scolastiche ai servizi della Centrale unica di committenza e ritardi nell'attivazione del PNRR; dotazioni wi-fi e sistemi conta persone sui nuovi treni acquistati dalla Regione; realizzazione di un maneggio coperto; adeguamento del Piano del benessere e della salute a seguito dell'approvazione da parte del Parlamento della legge delega sulle politiche a favore degli anziani; iniziative per l'annunciata chiusura del Grand Hôtel Royal e Golf di Courmayeur.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrerà quindici interpellanze: governance della Casa da gioco di Saint-Vincent scelta dalla nuova Giunta; attuazione di misure di microcredito a tasso agevolato per interventi nel settore della casa; soluzioni alle limitazioni della circolazione sul tratto autostradale Torino/Aosta interessato da movimenti franosi e riqualificazione del ponte di Quincinetto; azioni per la tutela in ambito scolastico di un alunno oggetto di lesioni e minacce; risarcimento ai docenti precari che non hanno usufruito del bonus docenti; potenziamento delle misure preventive di tutela del patrimonio culturale a seguito di azioni sistemiche di vandalismo; enti formatori destinatari dell'apertura di una linea di credito a tasso agevolato promossa da Finaosta e da Aosta Factor; raggiungimento dell'obiettivo di collegamento dell'intero territorio valdostano tramite fibra ottica ultraveloce; richiesta di integrazioni alla società commissionaria degli studi di fattibilità del collegamento intervallivo Cime Bianche; richiesta di valutazioni alla Consigliera di parità sulla composizione interamente maschile della Giunta regionale; visione strategica sulla manutenzione e l'efficientamento delle reti idriche del territorio regionale; recupero della palazzina "Caserma Beltricco" nell'ambito dei lavori presso la Nuova università della Valle d'Aosta; interventi a tutela delle famiglie assegnatarie di alloggi di edilizia residenziale pubblica oggetto di sfratto; miglioramento delle procedure amministrative di scelta/revoca del pediatra specialista di libera scelta; creazione di un marchio ombrello della Valle d'Aosta e revisione del piano di marketing regionale.

Il gruppo Misto ha depositato tre interpellanze: organizzazione ad Aosta di un corso di laurea di primo livello in tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia; confronto con il Consorzio regionale pesca sul futuro della riserva speciale di pesca a Valpelline e relative azioni di rilancio; esternalizzazione di servizi sanitari e costruzione e gestione degli ospedali di comunità e delle future strutture socio-sanitarie.

Tre sono anche le interpellanze del gruppo Progetto Civico Progressista: ricomposizione della Commissione paritetica e temi prioritari del Governo regionale da sottoporre alla stessa; attivazione del gruppo di lavoro per la gestione del personale della Società dei Servizi Spa con particolare riferimento agli operatori di sostegno; interventi per garantire le visite a domicilio non urgenti per i pazienti privi del medico di famiglia.

Il Consiglio discuterà anche otto mozioni, di cui una del gruppo Forza Italia con cui si chiede l'impegno del Governo a trasmettere ai Consiglieri regionali un rapporto tecnico sul "disagio abitativo" finalizzato all'aggiornamento della legge regionale sulle politiche abitative (n. 3/2013) e alla definizione di adeguate azioni per il contenimento del disagio.

Quattro mozioni sono del gruppo Lega Vallée d'Aoste: discussione nella Commissione competente delle azioni di intervento sul degrado cittadino tramite la Cittadella dei giovani; valutazione del ripristino del servizio di autobus notturno Aosta/Pont-Saint-Martin; utilizzo dell'App TabUi per far conoscere le potenzialità turistiche del territorio valdostano; promozione degli itinerari outdoor della regione accessibili a persone con disabilità.

Tre sono invece le mozioni presentate dal gruppo Progetto Civico Progressista: valutazione di proposte migliorative alle disposizioni in materia di Garante dei diritti delle persone con disabilità; predisposizione di un provvedimento legislativo strutturale a sostegno dei costi energetici delle famiglie in difficoltà; verifica della realizzabilità del cronoprogramma del progetto di ampliamento dell'ospedale Parini.

La seduta di martedì 4 aprile inizierà alle ore 8.30 e proseguirà fino alle 13, quindi dalle 14.30 alle 17. Le giornate di mercoledì 5 e giovedì 6 seguiranno i seguenti orari: 9-13; 15-23, con una pausa di mezzora.

 

 

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile la nuova App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung: consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore.

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio. 


LT

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 122 del 3 aprile 2023
Consiglio del 4, 5 e 6 aprile 2023: iscritti due question time all'ordine del giorno suppletivo

 

L’ordine del giorno del Consiglio regionale, convocato martedì 4, mercoledì 5 e giovedì 6 aprile 2023, è stato integrato da due interrogazioni a risposta immediata.

La prima, del gruppo Forza Italia, chiede informazioni in merito all'eventuale sostituzione di un dirigente presso la società Finaosta Spa; la seconda, del gruppo Lega Vallée d'Aoste, è volta ad avere notizie sulla riapertura dell'area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 136 oggetti.

Si ricorda che i lavori di domani, martedì 4 aprile, iniziano alle ore 8.30.

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile la nuova App ConsiglioValle.tv per smart TV LG: consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore.

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio.


SC

 

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 124 del 4 aprile 2023
Comunicazioni del Presidente del Consiglio, Alberto Bertin

 

Il Presidente Alberto Bertin ha aperto i lavori del Consiglio Valle, convocato da oggi, martedì 4, fino a giovedì 6 aprile 2023 per discutere un ordine del giorno composto di 136 oggetti.

Il Presidente Bertin ha riferito che, il 28 marzo, i componenti di parte regionale della Commissione Paritetica Gianluca Bressa e Albert Lanièce hanno comunicato le proprie dimissioni dalla Commissione stessa, che sono state trasmesse al Presidente della Regione per l'avvio della procedura di sostituzione.

Il Presidente ha poi aggiornato l'Aula in merito alla richiesta dei gruppi Lega VdA e PCP di visionare le schede di votazione utilizzate per l'elezione del Presidente della Regione nella seduta consiliare di giovedì 2 marzo scorso.

«Vi riassumo, per chiarezza, la genesi della richiesta - ha detto il Presidente Bertin -. Il 2 marzo, dopo le operazioni di spoglio, il Consigliere segretario Jordan, su richiesta del Consigliere scrutatore Manfrin, non ha proceduto alla distruzione delle schede diversamente da quanto previsto dall'articolo 90 del Regolamento interno: le schede sono state quindi sigillate in una busta e custodite in cassaforte. A seguito della richiesta dei gruppi Lega VdA e PCP di poter visionare le schede, il 7 marzo, ho convocato a tal fine una riunione alla presenza dei Consiglieri scrutatori Malacrinò, Manfrin e Marguerettaz e del Consigliere segretario Jordan, alla quale hanno anche partecipato i rappresentanti di PCP e Lega. In quella sede, il Consigliere Marguerettaz si è opposto alla richiesta di presa visione in quanto, secondo lui, si tratta di un'operazione preclusa ai Consiglieri, posto che le schede possono essere viste durante lo spoglio solo da parte del Consigliere segretario e dei tre scrutatori. Vista la pregiudiziale posta dal Consigliere Marguerettaz, ho chiesto di soprassedere per acquisire il parere di un soggetto terzo. Ho quindi formulato un quesito all'Avvocatura regionale, posto che nel corso della riunione del 7 marzo era emerso un potenziale e possibile contenzioso.»

«L'Avvocatura, rilevando invece di non averne la competenza - ha proseguito il Presidente -, non ha ritenuto opportuno formulare un parere in quanto struttura che si pone in rapporto di dipendenza funzionale diretta del Presidente della Regione. Ho quindi risposto all'Avvocatura osservando, invece, che la fattispecie del pre-contenzioso rientra nell'attività di consulenza giuridica di competenza dell'Avvocatura regionale nei confronti degli organi della Regione, come previsto dall'articolo 1, comma 2, lettera e), della legge regionale n. 6/2011 e come ulteriormente specificato dalla circolare dell'Avvocatura stessa trasmessa a tutti i dirigenti dell'Amministrazione regionale il 3 marzo 2021. Ho anche precisato che nel caso in cui il contenzioso da potenziale diventasse reale, spetterebbe comunque all'Avvocatura la rappresentanza e la difesa in giudizio del Consiglio regionale.»

«Posto che tutta la vicenda ha avuto origine da una deroga al Regolamento interno, peraltro non decisa all'unanimità dall'Aula - ha concluso Bertin -, e considerato che la visione delle schede da parte di Consiglieri non facenti parte del collegio di scrutinio costituirebbe una ulteriore deroga al Regolamento, in assenza di un parere di un soggetto terzo come da me richiesto, ho investito della questione la Capigruppo. La Conferenza non ha assunto decisioni in merito.»

Il dibattito sulle comunicazioni

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, si è detta «sorpresa di apprendere dai giornali e oggi dal Presidente che i componenti della Paritetica si sono dimessi: questa comunicazione meritava una menzione alla Conferenza dei Capigruppo di ieri. Ho ritirato l'iniziativa riguardante il Piano triennale contro la violenza di genere, ma constato che, pur avendo il parere della quinta Commissione, non è stato iscritto all'ordine del giorno di questo Consiglio: probabilmente non si ritiene urgente portare all'attenzione questo documento, anche se si tratta di un fenomeno che ci vede tra le prime regioni in Italia.»

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, si è unito «allo sbigottimento rispetto alla mancata comunicazione delle dimissioni dei componenti della Paritetica in Conferenza dei Capigruppo. Ne prendiamo atto, ricordo però che è la Capigruppo ad essere interessata da queste questioni. Riguardo alla nostra richiesta di visione delle schede, l'Avvocatura ha ribadito quanto avevamo già detto noi lo scorso Consiglio: rilasciare dei pareri al Consiglio non è oggetto dell'Avvocatura. Il Presidente ha sbagliato in pieno e non ha preso atto di quello che l'Avvocatura può fare. Ma c'è di peggio: ha anche chiesto al Dipartimento legislativo un parere e non ne ha dato comunicazione nello scorso Consiglio, quando aveva già ricevuto un riscontro. Presidente, lei che ha fatto della trasparenza la bandiera del suo mandato, sta svolgendo in maniera partigiana il suo ruolo, interpretando soltanto i voleri di una parte e mentendo alla Capigruppo. Presidente, ritorni ad essere quello che era una volta e provi ad essere super partes. Credo che di figuracce ne abbia fatte abbastanza.»

Il Presidente Bertin, sulla questione dei pareri, ha ribadito che «tra gli organi della Regione vi è anche il Consiglio regionale: non era quindi una richiesta estemporanea. La risposta del Dipartimento legislativo è arrivata dopo le comunicazioni al Consiglio, quindi non ho potuto riferirne al Consiglio stesso. È l'Avvocatura che ha chiesto di mandare la richiesta anche al Dipartimento legislativo.»

Dopo una sospensione per una riunione dei gruppi di opposizione, il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha chiesto conto «delle dimissioni dei due componenti di parte regionale della Commissione Paritetica: bisogna dare trasparenza su questa questione perché sarà poi il Consiglio a dover nominare i nuovi componenti. Riguardo alle altre comunicazioni sui pareri, riteniamo che il Presidente non abbia agito con la dovuta trasparenza e, non volendo ora prolungare ulteriormente i lavori, annunciamo che nelle prossime ore ci sarà una nostra iniziativa.»

 

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 125 del 4 aprile 2023
Interrogazione a risposta immediata sulle mense scolastiche

 

Le mense scolastiche sono state al centro di un'interrogazione a risposta immediata del gruppo Forza Italia, posta nella seduta consiliare del 4 aprile 2023.

Richiamando «le lamentele delle famiglie in merito al nuovo appalto delle mense scolastiche del Comune di Aosta, con immagini inguardabili dei piatti somministrati e dei menu etnici, pubblicate sui social», il Consigliere Mauro Baccega ha osservato che «vi è una disparità notevole tra i menù delle mense delle Unités des Communes e all'Istituto San Giuseppe e quelli proposti dall'Amministrazione comunale di Aosta, pur essendo validati da nutrizionisti dell'USL. Noi siamo preoccupati per il benessere dei bambini che frequentano le mense scolastiche. Sarà anche un progetto innovativo quello sostenuto dal Comune di Aosta, ma non è stato condiviso con le famiglie. Chiediamo quindi se nell'ambito del Consiglio permanente degli enti locali si sia aperto un dibattito sulla necessità di trovare un equilibrio per la somministrazione dei pasti nelle scuole e nelle strutture pubbliche al fine di evitare sconvolgimenti di standard e per migliorare il livello qualitativo e quantitativo del cibo somministrato

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha precisato che «si tratta di un'attività che non è svolta dall'Amministrazione regionale. Sul punto, abbiamo appreso dagli organi di stampa che il Comune di Aosta ha insediato la Consulta delle mense scolastiche, aprendo il dialogo con le famiglie per risolvere le segnalazioni ricevute su pasti e menu. Ricordo, comunque, che i menu delle mense sono condivisi con l'USL e che la refezione scolastica ha come scopo primario il miglioramento dello stato di salute della popolazione, attraverso l'adozione di abitudini alimentari corrette. Il CPEL ha promosso fin dal 2011 il progetto "Io mangio valdostano", che ha lo scopo di coniugare il ruolo sanitario dell'alimentazione dei pasti erogati nelle mense dagli enti locali con il sostegno al settore agroalimentare di prossimità e la promozione della cultura alimentare regionale. Il CPEL ha quindi da tempo affrontato la questione e i Comuni valdostani, al netto del Comune di Aosta che ha numeri e problematiche differenti, non paiono riscontrare particolari problematiche

Il Consigliere Baccega ha commentato: «Finalmente la Consulta comunale è stata ricostituita e ci sarà un maggior controllo sui pasti somministrati. Comunque, è significativo che il Comune di Aosta proponga un adattamento ai menu, confermando così che la strategia adottata fino ad ora non funziona. Non serve una filosofia liberale per dare cibo ai ragazzi, servono azioni concrete. Alziamo la guardia su questi aspetti

 

LT

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 126 del 4 aprile 2023
Interpellanze sul bollo auto per veicoli ibridi o a idrogeno

 

La tassa di proprietà per i veicoli ibridi o a idrogeno è stata al centro di due interpellanze, di cui una del gruppo Forza Italia e l'altra della Lega Vallée d'Aoste, discusse nella seduta consiliare del 4 aprile 2023.

Il Capogruppo di FI, Pierluigi Marquis, ha ricordato che «i veicoli ibridi o ad idrogeno immatricolati dal 1° gennaio 2023 non godono più dell'esenzione dal pagamento del bollo auto: esenzione che era stata introdotta con la legge di stabilità regionale per il 2020 per le auto immatricolate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 per un quinquennio. Visto che la Valle d'Aosta ha confermato la propria volontà di diventare una regione carbon free entro il 2040 e che l'esenzione di questa tassa incentiverebbe azioni utili al perseguimento dell'obiettivo, vorremmo capire se vi sia l'intenzione di riparare a questa situazione.»

Il Consigliere della Lega VdA Luca Distort ha chiesto se vi sia una visione strategica dietro la scelta di non prorogare l'esenzione.

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha ricordato che «fin dalla sua introduzione nel 2017 e poi reiterata fino al 2022, l'esenzione è stata concepita come misura temporanea di stimolo per la sostituzione dei veicoli più datati con veicoli rispondenti alle nuove normative sulle emissioni di CO2. Non è mai stato considerato che l’esenzione potesse divenire una misura a regime, pertanto al termine del periodo di incentivazione, sono state effettuate le valutazioni sul suo impatto.»

«Stando ai dati pubblicati dall’Automobile Club d’Italia - ha specificato Testolin -, si rileva che nel 2017 le autovetture immatricolate in Valle d’Aosta risultavano essere in totale 6253: tra queste, la categoria maggiormente rappresentata era costituita dalle vetture a benzina, con 3.058 nuovi veicoli, a fronte di 242 nuovi veicoli ad alimentazione ibrido/benzina. A distanza di 5 anni, nel 2021 - ultimo anno disponibile ad oggi - si registra che il numero di nuovi veicoli iscritti al PRA è di 8020, di cui 2822 alimentati a benzina, 3196 ad alimentazione ibrido/benzina e 56 ad alimentazione ibrido/gasolio. I dati definitivi relativi al 2022 non sono ancora pubblicati ma mostrano un andamento simile al 2021, con 3195 nuove immatricolazioni di autovetture ad alimentazione ibrido/benzina e 67 ad alimentazione ibrido/gasolio. Pertanto, l'obiettivo prefissato nel 2017 risulta raggiunto e non più reiterabile. Inoltre, lo sviluppo del mercato automobilistico, con veicoli definiti mild hybrid, full hybrid e ibride plug-in, ha comportato una distorsione nell’utilizzo delle agevolazioni fiscali legate ai veicoli ibridi e, ad oggi, esistono marche automobilistiche che sono solo apparentemente conformi all’obiettivo di riduzione delle emissioni inquinanti. Stando ai dati disponibili parrebbe che la nostra norma di agevolazione abbia comportato di fatto la concessione di un beneficio fiscale per lo più a veicoli che non risultano essere effettivamente meno inquinanti rispetto ai loro omologhi con alimentazione non ibrida, provocando una disparità di trattamento tra i contribuenti non giustificata dalle ragioni ambientali che l’avevano originariamente motivata.»

«Per quanto riguarda gli autocarri leggeri - ha proseguito il Presidente -, emerge che nel 2017 non è stato immatricolato alcun autocarro ad alimentazione ibrida e, a distanza di 5 anni, ovvero nel 2021, i veicoli ibridi immatricolati sono soltanto 23 su un totale di 783 nuovi autocarri leggeri iscritti al PRA. Di fatto, parrebbe che l’incidenza delle immatricolazioni di veicoli ibridi sia determinata dall’offerta del mercato e non dalla presenza di agevolazioni sulle tasse automobilistiche: si deve prendere atto, quindi, che la misura agevolativa concessa per tale categoria di veicoli è risultata sostanzialmente inefficace e, pertanto, non pare ragionevole una sua reiterazione. In sintesi, la logica della non riproposizione della misura sta nell'elevata diffusione raggiunta dai veicoli ibridi e la necessità di incentivare veicoli ancora meno inquinanti, quali gli elettrici per i quali la nostra Regione ha disposto ulteriori 3 anni di esenzione dal pagamento del bollo rispetto ai 5 anni concessi dalla normativa statale.»

Il Capogruppo Marquis ha replicato: «Quando si parla di inquinamento dell'aria, non si possono considerare raggiunti gli obiettivi: c'è ancora tanto da fare e quindi tutte le azioni possibili sono da considerare. I comportamenti dei cittadini valdostani sono sostanzialmente come quelli delle altre regioni, dove hanno mantenuto il sostegno all'acquisto dei veicoli ibridi prorogando anche l'esenzione del bollo auto. L'approccio del Governo valdostano è insufficiente e denota una scarsa sensibilità nei confronti di questo argomento: ci si accontenta dei risultati raggiunti, ma non si vuole andare oltre. Non riteniamo condivisibile questo approccio e siamo dispiaciuti che il Governo non abbia l'intenzione di prorogare questa esenzione.»

Il Consigliere Distort ha aggiunto: «La nostra interpellanza non ricalca una sottomissione al dogmatismo della tecnologia elettrica. Per noi era importante portare l'attenzione su di un problema di coerenza. Che il Governo faccia delle riflessioni su questa misura di sostenibilità è lecito e doveroso: il problema è che come Giunta dovete mettervi d'accordo, perché nel documento strategico 2030 si parla di interventi da sviluppare per ridurre le emissioni inquinanti attraverso incentivazioni dei veicoli a basse emissioni, mentre oggi il Presidente riferisce delle considerazioni che intraprendono una strada diversa. C'è stato un cortocircuito rispetto a questa tematica.»

 

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 127 del 4 aprile 2023
Interpellanza sul fenomeno delle gang giovanili in Valle d'Aosta

 

Il fenomeno delle gang giovanili in Valle d'Aosta è stato al centro di una interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 4 aprile 2023.

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha richiamato «una serie di episodi di violenza commessi da giovani: nel mese di novembre 2022 la rissa tra un gruppo di ragazzine all'uscita da scuola, l'intrusione di un ragazzo in un istituto scolastico di Aosta con addosso un coltello e, più di recente, lo sconcertante episodio di una nota "gang giovanile" che a Verrès ha aggredito con un taser delle persone ad una festa, fatto non denunciato dalle vittime per il timore di ripercussioni. Si tratta di episodi da non prendere sotto gamba per non legittimare, attraverso la normalizzazione, questo genere di azioni, creando, tra le altre cose, anche un pericoloso effetto di emulazione.  Già l'allora Questore di Aosta aveva proposto nuove misure per contrastare i fenomeni legati al disagio giovanile, quali ad esempio il divieto dell'uso del telefono cellulare a scuola. Noi oggi vorremmo conoscere quali siano le iniziative che l'Amministrazione regionale intende mettere in campo per risolvere il problema, anche con l'eventuale coinvolgimento delle famiglie

«Non ci esprimiamo sui fatti di cronaca di cui non abbiamo una conoscenza diretta e certa - ha commentato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. Esistono sicuramente problemi di disagio giovanile, episodi di bullismo e cyberbullismo tra coetanei. Si tratta di fenomeni complessi per i quali non c’è una risposta semplice e univoca. Sarebbe bene che questi fatti venissero sempre denunciati da chi li subisce perché l’assenza di denuncia impedisce di approfondire i fatti, di individuare i responsabili e, se del caso, di punirli. Perché, se è vero che la soluzione di questi problemi non sta nella repressione, credo anche che non tutto debba restare impunito. Per fronteggiare questi fenomeni occorre continuare con la pluralità di iniziative che le competenti articolazioni dell’Amministrazione regionale, in collaborazione con tutti gli enti, le istituzioni e le organizzazioni presenti sul territorio regionale, realizzano da tempo sui problemi giovanili, sulla prevenzione e sul contrasto del disagio a cui si collegano comportamenti cosiddetti devianti o reati, individuali o di gruppo. La Regione, in particolare nel contesto dell’attività del “Tavolo tecnico permanente corresponsabilità educativa e legalità” istituito fin dal 2018, continuerà a dare la necessaria priorità a queste iniziative, consapevole che si tratta di un percorso difficile, di lunga durata che deve coinvolgere le istituzioni, i luoghi di aggregazione, le famiglie e, soprattutto, arrivare con linguaggi e modalità adeguate direttamente ai giovani stessi. Come tutti i fenomeni, questo non va enfatizzato ma neanche sottovalutato e porterò a breve queste considerazioni al COSP (Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica), confrontandomi con le forze dell'ordine per individuare dei percorsi condivisi su questa tematica

Il Capogruppo Manfrin, nella replica, ha sottolineato: «Nonostante le risposte del Governo regionale precedente, lo studio di Transcrime parla di presenza di gang giovanili in Valle d'Aosta. Le persone non si sentono sicure neanche a ricorrere alle forze dell'ordine per denunciare questi casi. Sembra di vivere in una periferia disagiata di qualche grande città. Apprezzo l'impegno del Presidente di prendere in carico il problema e, segnalo che gli atti di violenza sono conoscibili anche in assenza di denunce, ad esempio, attraverso il ricorso alle fonti aperte. In particolare, i giovani che si sono resi responsabili di molti comportamenti gravi sono ampiamente noti a tutti. Rispetto ai Tavoli tecnici, mi pare che fino ad oggi non abbiano prodotto grandi risultati. L'educazione alla legalità è sicuramente importante, ma quando non si producono gli effetti auspicati è necessario intervenire anche attraverso lo strumento della repressione per far sì che episodi del genere non si ripetano più.»

 

LT

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 128 del 4 aprile 2023
Interpellanza sugli atti approvati dalla Giunta in periodo di prorogatio

 

L'attività della Giunta in regime di prorogatio, a seguito delle dimissioni del Consigliere Lavevaz da Presidente della Regione, è stata al centro di un'interpellanza posta dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 4 aprile 2023.

Richiamando una serie di delibere adottate dalla Giunta guidata dal Vicepresidente Bertschy nel periodo tra il 25 gennaio e il 2 marzo 2023, il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha osservato: «Il 26 gennaio scorso, erano state fornite alle strutture dirigenziali indicazioni operative per il disbrigo delle attività correnti durante il regime di prorogatio degli organi regionali. Abbiamo notato che tra le delibere approvate in quel periodo, vi sono: l'autorizzazione a sottoscrivere l'accordo in materia di servizi pubblici essenziali per il Corpo dei Vigili del fuoco (delibera n. 77), la concessione di contributi a varie associazioni sportive, il programma delle mostre per il 2023, la modifica al contratto di lavoro del Direttore generale dell'USL, gli indirizzi all'AUSL in materia di valorizzazione della professionalità acquisita dal personale durante l'emergenza Covid-19 nonché le disposizioni per l'individuazione delle strutture complesse, semplici e a valenza dipartimentale dell'Azienda sanitaria. Vorremmo quindi capire per quale motivo, in queste delibere, non vi sia riscontro della scelta di adottarle in questo periodo e quale sia la concordanza con i contenuti delle indicazioni fornite alle strutture dirigenziali.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha riferito che «tutte le deliberazioni sono state adottate dalla Giunta regionale in quanto sono state ritenute rientranti nella nozione di "ordinaria amministrazione": sia perché atti che non implicavano scelte discrezionali sotto il profilo politico e risultavano dovuti in quanto costituenti mera esecuzione di scelte già effettuate, sia perché urgenti e indifferibili, in quanto necessitati dall’esigenza di assicurare la continuità amministrativa oppure perché il loro differimento avrebbe potuto pregiudicare l’interesse pubblico.»

Il Presidente ha quindi dettagliato le delibere: «La n. 77 è stata adottata nel corso di una seduta straordinaria della Giunta del 30 gennaio per evitare che lo sciopero indetto dal Corpo valdostano dei Vigili del fuoco provocasse l’annullamento della seconda giornata della Fiera di Sant’Orso. La delibera n. 140 aveva la finalità di consentire la prosecuzione del rapporto di lavoro del Direttore generale dell'USL, che, in caso contrario, avrebbe cessato l’attività lavorativa per andare in quiescenza e avrebbe dovuto essere sostituito dal Direttore sanitario, con un appesantimento del suo carico lavorativo e rallentamento dell'operatività dell'Azienda sanitaria. La n. 156 concerneva l’applicazione di una norma statale finalizzata a valorizzare l’esperienza acquisita dal personale sanitario durante l’emergenza epidemiologica da Covid-19, non ancora assunto a tempo indeterminato, ossia 2 dirigenti sanitari medici e 1 dirigente sanitario biologo. La n. 157 concerneva l’aggiornamento dell’Atto aziendale dell’USL finalizzato a consentire tra l’altro, di ampliare il numero di posti letto di alcune strutture ospedaliere con l’obiettivo ultimo di migliorare l’assistenza sanitaria. Altre deliberazioni riguardavano l’erogazione di contributi previsti da leggi regionali, sulla base di appositi criteri e parametri che determinavano l’ammissibilità delle domande e l’entità dei contributi medesimi, senza quindi alcun contenuto discrezionale. Infine, la n. 133, relativa al programma delle mostre, riguardava solo quelle previste per l’estate 2023 e ricordo che l’organizzazione delle mostre comporta un complesso lavoro da parte degli uffici competenti, che richiede un ampio arco di tempo precedente all’apertura di ciascuna mostra.»

«La risposta del Presidente fa sorgere dei dubbi - ha replicato il Vicecapogruppo Aggravi -. Da un lato, pare che tra il regime di prorogatio e quello normale non ci sia differenza: l'Amministrazione in questo periodo non ha subìto modifiche e l'attività è andata avanti. Dall'altro, le maglie forse sono un po' larghe e c'è la necessità di regolare questo perimetro al di là di una mera nota del Segretario generale, aggiungendo un presidio in più. Nel cahier des doléances della riforma della legge elettorale e della forma di governo, occorrerebbe aggiungere anche questa riflessione: lo dico a tutela dell'Amministrazione e a chi nel momento della prorogatio assume le funzioni di Presidente della Regione. L'Amministrazione, anche in un momento straordinario, non può permettersi delle falle nelle sue procedure e, soprattutto, deve giustificare. Un ragionamento complessivo va quindi fatto non solo dal punto di vista politico, ma anche da quello delle procedure amministrative: altrimenti, l'aleatorietà aumenta e il perimetro salta e, questo, può essere pericoloso.»

 

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 129 del 4 aprile 2023
Interpellanza sulla posizione della Regione in materia di autonomia differenziata

 

Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 4 aprile 2023, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto conoscere quali siano le intenzioni in merito al disegno di legge che contiene disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a Statuto ordinario, approvato dal Consiglio dei Ministri il 2 febbraio scorso, e come intenda muoversi la Regione Valle d'Aosta nei confronti del Governo italiano.

Il Consigliere Erik Lavy ha evidenziato che «da valdostani non possiamo che guardare con grande interesse a quanto sta accadendo a Roma sulla questione dell'autonomia differenziata, anche se il federalismo è tutt'altra cosa e ci auguriamo che questo non sia che un passaggio intermedio. Anche se siamo una Regione a Statuto speciale, bisogna fare attenzione agli effetti indiretti che avrà la Valle d'Aosta. Inoltre, con questo disegno di legge, si sancisce il principio dell'intesa attraverso legge ordinaria, mentre per le Regioni a Statuto speciale rimangono i vincoli delle norme di attuazione e delle modifiche costituzionali.»

«La Vallée d’Aoste ne peut qu’être favorable à l’attribution, constitutionnellement encadrée, de formes d’autonomie aux autres Régions - a expliqué le Président de la Région, Renzo Testolin -. Ce processus de réforme institutionnelle réserve des opportunités et des espaces d’intervention que les Autonomies historiques ont déjà identifiés et à propos desquelles un dialogue a déjà été engagé avec le Ministre Calderoli sur plusieurs aspects. Tout d'abord, les nouvelles formes d’autonomie attribuées aux Régions ordinaires doivent être étendues également aux Régions à Statut spécial et aux Provinces autonomes, si elles ne le sont pas déjà. Pour cette raison également, il est fondamental que le principe de l’entente soit inscrit dans les Statuts des Régions et des Provinces autonomes. Il faut aussi remettre en vigueur l’exercice des compétences attribuées par les Statuts d’autonomie qui ont été affaiblies au fil des ans par la jurisprudence constitutionnelle en raison d’une interprétation transversale des compétences exclusives de l’État. Par analogie avec ce qui est prévu pour les Régions ordinaires, il faut définir des procédures dont le déroulement et les délais soient certains pour l’examen et l’approbation des dispositions d’application des Statuts, redonnant leur juste valeur aux Commissions Paritaires, qui représentent le moment fondamental de rencontre entre l’État, les Régions à Statut spécial et les Provinces autonomes.»

«Enfin, compte tenu du projet de réforme fiscale du Gouvernement, qui peut concerner les recettes des plus importants impôts sur lesquels repose l’exercice des compétences des Autonomies historiques, le thème de la protection des ressources financières de ces dernières doit être réinséré dans l’agenda, et ce, afin de neutraliser les effets d’éventuelles réformes fiscales - a précisé le Président -. Dans la phase actuelle et dans l’espoir que le parcours d’approbation de la loi-cadre pour l’application du troisième alinéa de l’article 116 de la Constitution s’achève rapidement, nous poursuivrons le travail conjoint avec les autres Autonomies spéciales pour lancer, avec le Gouvernement, un parcours visant à appliquer les points que je viens d’illustrer et nous continuerons à soutenir les autres Régions dans toute action visant à développer le régionalisme italien dans son ensemble.»

Il Consigliere Lavy, nella replica, ha sollecitato il Presidente della Regione «a tenere gli occhi aperti e a seguire con attenzione la questione, perché l'effetto può essere indiretto: con la determinazione dei LEP, dei costi sui fabbisogni standard, c'è una ripercussione sulla legge sul federalismo fiscale che, in parte, è anche applicata alla Valle d'Aosta e sappiamo che le nostre piccole dimensioni non ci favoriscono. Ma, soprattutto, io chiedo: vogliamo rilanciare la nostra azione di Regione a Statuto speciale? Non possiamo limitarci a fare il compitino, altrimenti rimarremo sempre più indietro non soltanto rispetto alle altre Autonomie speciali ma anche rispetto alle Regioni ordinarie. Per una volta, torniamo ad essere un bacino di idee e di obiettivi come quello dell'autonomia impositiva o della possibilità di defiscalizzazione di alcune aree della regione.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 14.30.

 

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 130 del 4 aprile 2023
Interpellanza sulla cacciabilità della pernice bianca e della lepre variabile

 

Il calendario venatorio 2023-2024 con particolare riferimento alla cacciabilità della pernice bianca e della lepre variabile è stato oggetto di una interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste discussa nella seduta consiliare del 4 aprile 2023.

«Il 5 ottobre 2022 - ha ricordato il Consigliere Paolo Sammaritani -, il Consiglio Valle, su proposta del gruppo Lega VdA, ha approvato una mozione che impegnava il Governo ad inserire nel calendario venatorio 2022-2023 la possibilità di cacciare la pernice bianca e la lepre variabile che è stata completamente disattesa. La caccia alle due specie non è infatti ripresa nella passata stagione venatoria, contrariamente a quanto era avvenuto nel 2019 quando vi era stata l'immediata sospensione della loro cacciabilità, a fronte di una mozione votata da questa Assemblea. Come avevamo già evidenziato, basandoci su documenti dell'Assessorato, le due specie non sono solo assolutamente minacciate dal rischio di estinzione e, anzi, i piani di prelievo consentono di mantenere la popolazione vitale e la conservazione e sviluppo della specie. Vorremmo quindi conoscere le ragioni per cui il Governo regionale non abbia dato seguito alla mozione e quali siano gli intendimenti per la prossima stagione venatoria.»

Il Consigliere Christian Ganis ha ricordato che «la mozione era stata approvata a larghissima maggioranza con la volontà di aprire la caccia a queste due specie il prima possibile. Si tratta di un'attività prevista dalla legge e, se è consentita nel resto dell'Italia, i cacciatori hanno tutti i diritti di praticarla anche in Valle d'Aosta

«È più facile chiudere la caccia che riaprirla - ha commentato l'Assessore alle risorse naturali, Marco Carrel -. Ai sensi della legge regionale 64/1994, per l'approvazione o la modifica sostanziale del calendario venatorio bisogna acquisire i pareri del Comitato regionale per la gestione venatoria, della Consulta faunistica regionale e dell'Istituto superiore per la ricerca e per la protezione ambientale a cui abbiamo già richiesto di esprimersi nel mese di ottobre 2022. Non è stato possibile avviare prima questo percorso a causa della carenza dei dati scientifici necessari alla definizione della situazione. È intenzione dell'Amministrazione regionale inserire le due specie nella bozza del calendario venatorio per la stagione 2023-2024 che potranno essere cacciate, se i monitoraggi saranno positivi. Gli uffici competenti stanno lavorando per raccogliere quanto necessario

Il Consigliere Sammaritani ha replicato: «Comprendo la posizione del nuovo Assessore e giustifico questa risposta anche se non è assolutamente soddisfacente. L'assioma per cui è facile chiudere e non riaprire la caccia non è accettabile: quando abbiamo chiuso l'attività venatoria a queste specie non avevamo nessun dato scientifico in nostro possesso e, ora che ne abbiamo certamente di più, la caccia non viene riaperta. Non si tratta di questioni burocratiche ma di scelte della politica che dimostra il suo fallimento. Questo Governo non è riuscito a imporre la sua volontà: tipico di un governo debole che vive di contraddizioni

I lavori del Consiglio riprendono domani, mercoledì 5 aprile, alle ore 9.

 

LT

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 131 del 5 aprile 2023
Interpellanza sui parcheggi ad Aosta

 

I parcheggi di Aosta sono stati oggetto di un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 5 aprile 2023.

«Uno dei gravi problemi di Aosta è quello dei parcheggi - ha evidenziato il Consigliere Diego Lucianaz - sia per i turisti che per i lavoratori. Sottopongo la questione dei parcheggi al Consiglio regionale perché la problematica investe un gran numero di valdostani e non tutti si possono spostare utilizzando il trasporto pubblico, vista anche la carenza del servizio. Servizio che è in capo alla Regione, così come sono regionali le numerose sedi di lavoro dell'Amministrazione e le scuole superiori. Non tutti possono permettersi di spendere 240 euro mensili di parcheggio. Tra l'altro, il Governo regionale ha investito molto nella promozione e valorizzazione dei beni culturali, architettonici e storici di Aosta e sono sempre più numerosi i visitatori che arrivano in città. Senza contare le numerose attività commerciali che sono penalizzate dalla carenza di parcheggi, sia per i fornitori sia per i clienti. Ci sarebbero soluzioni, come la zona sud di Aosta che ha parcheggi con buona capienza, ma che non è collegata con il centro città, e che è stata sollecitata recentemente dal Sindaco di Aosta chiedendo un incontro con i vertici regionali. Io vorrei quindi conoscere le intenzioni del Governo regionale per una gestione efficiente dell'accoglienza dei turisti e dei pendolari.»

L'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, ha suggerito «di audire il Comune di Aosta: il Consigliere ha elencato una serie di iniziative che riguardano un'altra Assemblea. La democrazia è fatta di livelli: ad Aosta c'è un Governo che è stato votato, con un programma, e noi come Regione non possiamo invadere le loro competenze. Non credo che il nostro compito sia quello di contestare i fatti puntuali ma di analizzare i Piani strategici. Quindi, rispondendo alle domande che il Consigliere ha posto sull'interpellanza, ma che non ha riferito in Aula, posso dire che ci sono state delle interlocuzioni con il Comune sul Piano generale del traffico urbano e sono state fatte delle analisi sull'insieme dei flussi veicolari; l'aggiornamento del Piano regionale dei trasporti è in fase di sviluppo e fra qualche mese sarà sottoposto all'attenzione del Consiglio. Per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile, abbiamo delle idee diverse: per noi, la sostenibilità non è andare con la macchina nel centro storico, ma dotarsi di piste ciclabili, di trasporto pubblico gratuito e liberarsi dalle macchine parcheggiate ovunque. Dobbiamo mettere la gente nelle condizioni di circolare liberamente.»

Il Consigliere Lucianaz, nella sua replica, ha osservato che «a questa maggioranza danno fastidio le auto: io chiedevo di poter parcheggiare un'auto ad Aosta e non a Saint-Christophe e a Sarre. Io segnalo delle criticità, ma questo Governo non capisce né le esigenze dei turisti né le necessità dei lavoratori e delle attività commerciali. Volete una città morta, mentre Aosta è il capoluogo regionale e, secondo me, dovrebbe impegnarsi di più. Chiederò un'audizione in Commissione, ma ribadisco che la Regione deve svolgere un ruolo attivo su questa questione.»

 

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 132 del 5 aprile 2023
Interpellanza sull'applicazione della legge regionale in materia di imprenditoria giovanile e femminile

 

Nella seduta consiliare del 5 aprile 2023, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto conoscere i motivi della tardiva approvazione della delibera di attuazione della legge regionale n. 31/2022 per lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile, femminile e da parte dei disoccupati di lunga durata nei settori dell'industria e dell'artigianato.

«Approvata a fine 2022 ed entrata in vigore il 1° gennaio 2023 - ha sottolineato la Consigliera Raffaella Foudraz -, la legge in questione prevede che la Giunta regionale definisca con propria deliberazione i requisiti o gli aspetti, anche procedimentali, per l'accesso ai contributi: la loro entità, il dettaglio delle spese ammissibili, le modalità e i termini per la concessione e per l'espletamento dell'istruttoria, il diniego o la revoca. Ad oggi, la delibera non è ancora stata adottata: si tratta di misure che queste categorie aspettano per affrontare al meglio gli effetti della crisi economica, ma malgrado gli annunci pronunciati in Aula al momento dell'approvazione della legge, nulla è stato fatto. Ricordo che si tratta contributi una tantum, a fondo perduto, stimati tra 10mila e 80mila euro, rivolti ai giovani tra i 18 e i 35 anni, alle donne e ai disoccupati di lunga durata senza limiti di età

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha riferito che «l'atto è stato iscritto il 10 marzo scorso e sarà approvato la prossima settimana. Ricordo che la norma non prevedeva un termine per l'adozione della delibera ma ci impegniamo ad analizzare la situazione e a proporre le necessarie modifiche alla legge per adattarla al meglio alle esigenze dei potenziali beneficiari. La nostra intenzione iniziale era quella di utilizzare fin da subito i fondi strutturali ma, ad oggi, non è possibile. Li impiegheremo comunque nel prossimo futuro per il finanziamento di un bando

La Consigliera Foudraz ha replicato: «La risposta mi soddisfa solo in parte. Questo grave ritardo avrà effetti impattanti nei confronti di tutte quelle attività che, essendosi appena costituite, facevano affidamento sulla rapida erogazione del contributo. Pensiamo anche che sarebbe utile una deroga all'articolo 2 in modo da estendere la possibilità di presentare richiesta a tutte le imprese aperte nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e la data di approvazione della delibera attuativa. Nella legge si parla di attività aperte da meno di due anni ma, visto il ritardo di approvazione della delibera, si rischia di escludere aziende giovani che non rientrano nei parametri per pochi mesi

 

LT

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 134 del 5 aprile 2023
Interpellanza sul fabbisogno idrico per uso agricolo e potabile

 

Le strategie per la gestione del fabbisogno idrico regionale per uso agricolo e potabile in vista della stagione estiva sono state affrontate nel corso della seduta consiliare del 5 aprile 2023 con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Christian Ganis ha richiamato i dati diffusi da ARPA Valle d'Aosta, «che dimostrano come il perdurare della crisi idrica del Nord Italia non sia solo transitorio ma la conseguenza di un ciclo idrico ormai incapace di rigenerarsi naturalmente, a cui si può rispondere solo con la realizzazione di nuove infrastrutture e l'efficientamento di quelle esistenti per trattenere l'acqua di eventi meteo sempre più rari. Nel mese di febbraio, vari Comuni valdostani hanno segnalato problemi di carenza idrica a causa delle poche piogge oltre che della rete di distribuzione vetusta. La siccità preoccupa molto anche il mondo agricolo e, unita all'instabilità dei mercati delle materie prime agricole e dei prodotti energetici, ha innescato un consistente rialzo dei prezzi con pesanti ricadute sui costi di produzione. Sarebbe quindi importante mettere in atto una strategia idrica accompagnata da interventi di breve, medio e lungo termine che favoriscano l'adattamento ai cambiamenti climatici e la riduzione di sprechi d'acqua e chiediamo di sapere cosa stia facendo il Governo in merito

L'Assessore al territorio, Davide Sapinet, ha riferito che «il Governo regionale sta lavorando per la realizzazione di un piano organico di misure per fare fronte alla crisi idrica e di adattamento ai cambiamenti climatici sul medio-lungo periodo. Le iniziative previste hanno ovviamente tempi di realizzazione diversificati anche in relazione all’entità dei finanziamenti necessari. Nel settore potabile, a medio termine con l’avvio della realizzazione del piano di ambito dell’EGA (Ente di governo d'ambito del Servizio idrico integrato) sarà possibile rafforzare ulteriormente il sistema di approvvigionamento. Ricordo, inoltre, che i Comuni hanno disponibili dalla fine dello scorso anno 4 milioni di euro per realizzare interventi di potenziamento delle opere di captazione, anche mediante nuovi punti di prelievo, di interconnessione tra rami diversi delle reti di distribuzione e delle opere di accumulo

Nel settore irriguo, l'Assessore ha detto: «Stiamo lavorando in stretta sinergia con l’Assessorato dell'agricoltura, su due fronti. A medio-lungo termine è necessario predisporre una pianificazione che possa consentire un corretto e mirato dimensionamento di bacini di accumulo al fine di aumentare la resilienza del territorio. È prioritario passare attraverso uno studio, predisposto in sinergia con gli altri Assessorati coinvolti e tenuto conto anche delle esigenze di approvvigionamento di acqua potabile e per uso industriale che individui i luoghi più idonei per la realizzazione dei bacini di accumulo, le opere di trasporto necessarie per l’adduzione dell’acqua e il corretto dimensionamento dei bacini. Parliamo di opere costose e che non sarà possibile realizzarle ovunque

L'Assessore ha poi annunciato che «con la proposta di modifica alla legge 11/1998 (normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle d’Aosta) che presenteremo con la prossima legge di manutenzione 2023, sarà semplificata la procedura autorizzativa per i bacini di accumulo fino a 100 mc. Questo permetterà ai diversi operatori agricoli di valutare la possibilità di realizzare piccole scorte di acqua per mitigare gli effetti della siccità almeno sulle coltivazioni orticole. Attiveremo inoltre azioni di sensibilizzazione al risparmio dell'oro blu anche attraverso una opportuna campagna informativa

«Mancano ancora gli studi e i monitoraggi che sono propedeutici all'avvio dei lavori più importanti - ha commentato il Consigliere Ganis -. Dunque, l'estate 2023 sarà per tutti noi un'estate decisamente secca. Tra i numerosi interventi da realizzare pensiamo sia importante inserire nella strategia idrica regionale anche l'implementazione del riuso delle acque reflue e il recupero di quelle piovane. Il nostro patrimonio idrico è sempre più minacciato e, in ritardo rispetto alle necessità di intervento, si apprende che non esistono studi a supporto. L'acqua sta diventando un bene sempre più raro: ognuno faccia la sua parte, in primis la politica

 

LT

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 135 del 5 aprile 2023
Interpellanza sugli uffici del turismo in media e bassa Valle

 

Gli uffici del turismo della media e bassa Valle sono stati al centro di un'interpellanza posta dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 5 aprile 2023.

In particolare, il Consigliere Simone Perron ha rilevato che «gli uffici di Antey, Brusson, Pont-Saint-Martin, Saint-Vincent e Valtournenche hanno avuto giornate di chiusura settimanale nel periodo invernale, a fronte invece dell'importanza che questi rivestono nell'orientare e informare i numerosi visitatori della Valle, sin dal loro primo ingresso nella nostra regione. Abbiamo anche appreso, a mezzo stampa, che la sede storica dell'ufficio di Pont-Saint-Martin - porta della Valle d'Aosta - potrebbe essere chiusa e trasferita in altro luogo. Chiediamo quindi le motivazioni di queste scelte, le alternative proposte e gli intendimenti per la prossima stagione invernale 2023-2024.»

L'Assessore al turismo, Giulio Grosjacques, ha premesso che «l'Office régional du tourisme si sta confrontando con una sopravvenuta e crescente difficoltà nel reperimento del personale (sia stagionale sia a tempo indeterminato), che ha reso necessari alcuni interventi organizzativi da parte dell'Ente per riuscire ad assicurare la migliore copertura dei propri uffici con le risorse umane a disposizione.»

Per l'Assessore, «le situazioni vanno distinte in quanto diverse tra loro. Gli uffici della Val d'Ayas - Brusson e Champoluc - sono costituiti da 4 dipendenti di cui 2 con contratto di lavoro part-time di tipo verticale su base annua. L'affluenza turistica presso l'ufficio di Brusson nei mesi invernali è minima, pari a una media di 6,5 turisti al giorno che scendono a 2/3 persone nei giorni infrasettimanali. Alla luce di questi dati, al di là dei problemi connessi al personale, si ritiene che l'apertura dell'ufficio di Brusson per quattro giorni settimanali (dal giovedì alla domenica) durante i mesi invernali (con esclusione del periodo delle festività natalizie e di inizio anno) non sia particolarmente penalizzante per la località.»

«Per gli altri uffici della media e bassa Valle - ha proseguito l'Assessore -, a fronte di un posto che si è reso vacante a dicembre 2022 presso gli uffici di Antey e Valtournenche, l'Office régional du tourisme ha attivato una soluzione di mutuo-aiuto tra uffici, in base alla quale le dipendenti in servizio presso l'ufficio di Saint-Vincent coprono, rispettivamente, per 2 giorni a settimana, gli uffici di Antey e Valtournenche mentre le colleghe di Pont-Saint-Martin coprono per 2 giorni a settimana l'ufficio di Saint-Vincent. Soluzione che si è rivelata, grazie alla piena disponibilità dei dipendenti, una opportunità per l'interscambio degli organici e la rotazione del personale tra gli uffici, che è pur sempre una pratica virtuosa in una pubblica amministrazione perché consente una gestione flessibile delle risorse umane in grado di affrontare al meglio tutte le situazioni. C'è da dire, anche in questo caso, che le chiusure infrasettimanali degli uffici di Saint-Vincent e Pont-Saint- Martin non sono particolarmente problematiche per le due località atteso che i numeri dell'affluenza turistica invernale sono rispettivamente di circa 6 e 5 ingressi giornalieri. A fine febbraio il posto vacante presso gli uffici di Antey e Valtournenche è stato coperto, ancorché solo parzialmente, mediante la mobilità interna: da marzo, quindi, le aperture al pubblico degli uffici in questione sono tornate a regime: Valtournenche e Saint-Vincent 7 giorni su 7, Antey rimane chiuso il mercoledì e Pont-Saint-Martin il martedì.»

L'Assessore ha poi specificato che «l'ufficio di Pont-Saint-Martin è attenzionato da anni in ragione degli elevati costi fissi di gestione (i più alti di tutti gli offices) e del basso numero di utenti: gli accessi del 2022 sono stati complessivamente 4146, con una punta massima di 1024 nel mese di agosto e una minima di 170 in febbraio. Alla luce di questi numeri e dei costi si ritiene che l'attuale utilizzo dell'ufficio sia da ripensare e che la soluzione alternativa possa non passare necessariamente dal reperimento di una nuova sede ma passi attraverso l'esplorazione e la sperimentazione di soluzioni anche nuove. Al momento non è stata presa alcuna decisione, che sarà in ogni caso assunta in accordo con le amministrazioni locali interessate e fatte tutte le debite valutazioni.»

«L'esperienza di questi ultimi anni insegna che l'ufficio del turismo - ha concluso l'Assessore Grosjacques - non risponde più ad un bisogno reale e percepito (ormai l'informazione turistica è facilmente accessibile attraverso i canali digitali) ma soddisfa un bisogno emergente, che sorge spontaneo quando il visitatore si ritrova l'ufficio davanti ed entra. È la storia dell'ufficio di Aosta, quando si è spostato dalla piazza Chanoux (sotto i portici) alla Porta Praetoria, raddoppiando i numeri dei propri accessi.»

«Faremo le nostre valutazioni - ha replicato il Consigliere Perron -, ma intanto era importante fare chiarezza su questa situazione. Il filo conduttore è la carenza di personale: sarà questo il più grande problema che dovremmo affrontare, non solo in questo, ma in tutti i settori della pubblica amministrazione.»

 

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 136 del 5 aprile 2023
Interpellanza sul passaggio in Valle d'Aosta del Giro d'Italia

 

La 13a tappa del Giro d'Italia che passerà in Valle d'Aosta il 19 maggio 2023 è stata al centro di un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 5 aprile 2023.

«Si tratta di un percorso di 207 km e 5100 metri di dislivello, con partenza da Borgofranco d'Ivrea e arrivo a Crans Montana - ha ricordato il Consigliere Dennis Brunod -, percorrendo molti dei km sulle strade valdostane e in particolare la scalata di 34 km al Gran San Bernardo, la "Cima Coppi 2023" con i suoi 2469 metri di quota. Ad oggi non vi sono notizie di promozione, valorizzazione e comunicazione di questo importante evento sulle pagine social istituzionali di "lovevda", mentre in altre località fuori Valle da tempo stanno portando avanti iniziative per promuovere al meglio i territori, le tipicità e le eccellenze. Noi riteniamo che sarebbe opportuno cercare di sfruttare al meglio le grandi potenzialità e ricaduta che il Giro d'Italia può portare alla nostra regione nei diversi ambiti. Visto che mancano solo due mesi, vorremmo capire se vi sia l'intenzione di provvedere quanto prima ad una pianificazione di avvicinamento all'evento attraverso le migliori strategie di comunicazione, comprendendo anche l'utilizzo delle pagine social istituzionali della Regione

L'Assessore al turismo, Giulio Grosjacques, premettendo che «l'organizzazione del Giro non ha ancora definito la cronotabella, dato necessario per dare la massima diffusione al pubblico dei tempi di passaggio al minuto della Corsa rosa», ha riferito: «Sono state messe a punto una serie di iniziative per informare del passaggio della tappa in un anno in cui la Valle d'Aosta non sarà né sede di tappa, né di arrivo, ma "Cima Coppi", ovvero sede del valico più alto. Per quanto riguarda la campagna di informazione, si prevede l'utilizzo dei canali social della Regione: Love Vda e Valle d'Aosta Sport per creare un percorso informativo di avvicinamento all'evento con una serie di contenuti web evocativi e attrattivi: un appuntamento a cadenza fissa che ha l'obiettivo di richiamare l'attenzione e invogliare il pubblico a essere presente al passaggio del Giro d'Italia. Man mano che ci si avvicinerà all'evento, sarà coinvolto anche l'Ufficio stampa della Presidenza della Regione, al fine di veicolare puntuali comunicati stampa con le iniziative e le modalità di accesso al Colle e alle altre zone interessate. Lo stesso sarà fatto con la sede regionale Rai della Valle d'Aosta, che fornirà come di consueto una preziosa collaborazione e con cui abbiamo già attivato una serie di interlocuzioni

«Il gruppo di lavoro costituito sotto la regia dell'Assessorato e formato da ANAS, Sitrasb, Comune di Saint- Rhémy-en-Bosses, da una serie di altre competenti figure nel settore dell'organizzazione di gare ciclistiche e da funzionari dell'Assessorato, si è riunito in più occasioni e ha messo a punto una serie di iniziative, alcune delle quali ancora da confermare in via definitiva - ha proseguito l'Assessore -. È stata prevista la realizzazione di materiale promo-pubblicitario con striscioni con logo Love Vda e Regione Valle d'Aosta, che sarà distribuito ad ognuno dei Comuni interessati dal passaggio della tappa, oltre alla produzione di 10mila bandierine con il logo Giro d'Italia, Love Vda, VdA Regione europea dello sport e la possibile stilizzazione della Cima Coppi - Colle del Gran San Bernardo, da distribuire agli spettatori, in collaborazione con i Comuni interessati dal passaggio. Nei prossimi giorni incontreremo gli enti locali per valutare, in collaborazione con le Istituzioni scolastiche, la possibilità di far assistere le scolaresche al passaggio dei ciclisti lungo il percorso e al Colle. È inoltre prevista la salita e la sfilata al Gran San Bernardo dei ciclisti delle società valdostane e dei maestri di sci in bicicletta con una doppia partenza da Aosta e da Saint-Rhémy-en-Bosses. Sempre al Colle, in occasione del passaggio della testa della corsa, ci sarà l'esibizione di una pattuglia di maestri di sci, di una cordata di alpinisti dell'Unione valdostana guide di alta montagna e della squadra di sci alpinismo del Comitato valdostano Fisi-Asiva. Avremo anche la presenza dei Canonici del Gran San Bernardo, accompagnati dai cani della Fondation Barry

«Abbiamo poi provveduto alla trasmissione al Ministero del turismo di una scheda informativa sull'evento da inserirsi nell'ambito dell'hub digitale di promozione e informazione turistica nazionale (portale Italia.it) e la prossima settimana è programmato un incontro con la Regia della trasmissione televisiva per il caricamento delle immagini da valorizzare nel corso della tappa - ha concluso Grosjacques -. Occorre inoltre considerare che il prodotto Giro d'Italia gode di una notorietà e di un seguito già di per sé notevoli  sia sotto il profilo squisitamente sportivo sia in quanto mediatizzata attraverso i diversi canali di informazione e comunicazione gestiti da uno dei principali gruppi editoriali italiani (RCS) che, avvalendosi dei numerosi e importanti mezzi di comunicazione di cui dispone, è in grado di garantire all'evento nella sua totalità una notevole copertura mediatica a livello nazionale e internazionale

Il Consigliere Brunod, nella replica, ha definito «sicuramente positiva la valorizzazione di tutte le discipline sportive presenti sul territorio utilizzando il passaggio del Giro così come le immagini del nostro territorio da valorizzare. Per quanto riguarda, invece, la cronotabella, ritengo che il dettaglio dei passaggi al minuto non sia indispensabile ai fini della promozione del nostro territorio: il Giro è già di per sé una vetrina che dovremmo utilizzare per richiamare l'attenzione sulla Valle d'Aosta. Con una grande attenzione possiamo ottenere grandi risultati.»

 

LT

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 137 del 5 aprile 2023
Respinte due mozioni su Finaosta e rappresentanza di genere

 

Nella seduta notturna del 5 aprile 2023, l'Assemblea ha trattato tre mozioni, di cui due respinte e una ritirata.

Respinta con 32 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, Lega VdA, PCP) e 3 favorevoli (FI, GM) la mozione depositata dal gruppo Forza Italia che chiedeva alla Giunta di proporre al Consiglio la ridefinizione della mission di Finaosta per renderla più efficace nella promozione dello sviluppo dell'economia e del tessuto produttivo locale.

Il Capogruppo Pierluigi Marquis ha ricordato che «gli strumenti previsti dalla legge regionale istitutiva della Finaosta erano la gestione ordinaria, caratterizzata dai “fondi di rotazione” per la concessione di credito agevolato, e la gestione speciale, per la realizzazione di operazioni finanziarie per conto della Regione, tra cui la concessione di contributi e finanziamenti, l’acquisizione di partecipazioni, la costituzione di nuove società. In seguito le disposizioni europee introdotte a partire dalla metà degli anni novanta in materia di concorrenza e aiuti di stato, hanno apportato rilevanti limitazioni negli interventi a sostegno delle imprese da parte della Regione e, indirettamente, di Finaosta, molti dei quali non più possibili con il passare degli anni. Inoltre, a partire dall’anno 2011 sono calate le risorse finanziarie a disposizione della Regione e, di conseguenza, della sua Finanziaria. Si rende quindi necessario attualizzare il ruolo di questa società in house.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha evidenziato che «la Finanziaria regionale arriva oggi alla chiusura di un percorso di cambiamento generazionale con la quiescenza di dirigenti che avevano caratterizzato la sua attività nell'ultimo trentennio. La società deve sicuramente trovare percorsi innovativi che hanno iniziato a germogliare in questi ultimi anni e il suo percorso di rinnovamento è già tracciato nel documento post PEA presentato all'analisi del Consiglio Valle oltre che in tutte le attività a favore delle imprese già attivate negli ultimi tempi. L'azione di stimolo di questa mozione è già parte della nostra strategia che mira, tra le altre cose, all'attivazione di ruoli proattivi e di consulenza specializzata all'interno della società e al potenziamento di supporto ai privati, alle imprese e alle società partecipate dalla Regione.»

L'Assemblea ha anche respinto, con 33 voti di astensione e 2 a favore (PCP), la mozione del gruppo Progetto Civico Progressista che chiedeva di approfondire il tema della rappresentanza di genere con l'acquisizione del parere dell'Avvocatura regionale e l'audizione della professoressa Anna Maria Poggi, ordinaria di diritto costituzionale dell'Università di Torino.

«Sull'elezione di questo Governo tutto al maschile, che è un caso unico nel nostro Paese, si sono levate molte voci - ha dichiarato la Consigliera Chiara Minelli -. Tra queste, quella della professoressa Poggi, ordinaria di diritto costituzionale, che ha affermato che l'attuale composizione di questa Giunta è in contrasto con il principio costituzionale della ricerca della parità di genere e che sussisterebbe un vizio di legittimità nell'attuale composizione del Governo valdostano. In materia di parità di genere le Regioni, anche quelle a Statuto speciale, sono tenute al rispetto degli articoli 3, 51 e 117 della Costituzione. L'obiezione secondo cui, non essendoci donne in maggioranza, non è possibile avere una Giunta con una presenza femminile è del tutto inconsistente poiché si può ricorrere alla nomina di un'Assessora tecnica, rimuovendo gli ostacoli alla rappresentanza di genere così come previsto dalla Costituzione. La questione è di notevole importanza e necessita di approfondimenti. La riforma della legge elettorale e della preferenza di genere è sicuramente da affrontare, ma la scelta di nominare una donna in Giunta poteva e doveva essere fatta. Ma per farlo un uomo doveva rinunciare alla sua poltrona: questo sì che risulta pressoché impossibile.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha ribadito «la legittimità di questa Giunta. Il percorso che abbiamo condotto rispetta quanto stabilito dal dettato costituzionale. La mancata presenza di genere è frutto dell'attuale legge elettorale che ha optato per la preferenza unica, pregiudicando inevitabilmente la pari opportunità.»

È stata ritirata dai proponenti la mozione del gruppo Forza Italia in materia di riforma del sistema elettorale a fronte del percorso avviato in prima Commissione "Istituzioni e autonomia".

I lavori riprendono domani, giovedì 6 aprile, alle ore 9.

 

SC-LT

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 138 del 6 aprile 2023
Approvate due mozioni su zone franche e comunità energetiche

 

Nella seduta mattutina del 6 aprile 2023, il Consiglio Valle ha approvato due mozioni.

Il Consiglio ha approvato all'unanimità una mozione del gruppo Lega VdA, così come emendata in accordo con la maggioranza, che impegna il Governo regionale, entro sei mesi, ad approfondire il quadro normativo in essere sulle zone franche, anche al fine di verificare la fattibilità della previsione di una norma di attuazione che tenga conto delle esigenze territoriali, delle opportunità e delle esperienze europee, e all'esito a relazionare nella Commissione consiliare competente.

Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi, ha richiamato «l'esperienza delle zone economiche speciali già esistenti all'interno dell'Unione europea nella forma, ad esempio di parchi industriali o tecnologici, eco industrial park, zone franche, zone franche urbane e/o distretti per l'innovazione», evidenziando: «Anche la Valle d'Aosta può pensare a delle zone di questo tipo in forza dell'art. 14 del nostro Statuto che prevede che le modalità di attuazione della zona franca siano concordate con la Regione e stabilite con legge dello Stato. L'article 14 est composé de deux éléments: un fait réel - placer la Vallée d'Aoste en dehors de la frontière douanière - et un principe plus général - celui de fixer l'entente avec l'Etat, qui est capitale non seulement dans notre Statut d'autonomie mais dans le fédéralisme mondial. Nous ne pouvons pas rester au principe qui a été fixé dans l'histoire: il faut appliquer de façon moderne la prévision de notre Statut. La finalità vera di questa mozione è quella di cercare di avere un prodotto completo che ci dica cosa si può fare materialmente di questo principio, interloquendo con lo Stato, che è il nostro punto di riferimento per l'attuazione dello Statuto.»

Le Président de la Région, Renzo Testolin, en soulignant les amendements partagés avec les Chefs de groupe de la majorité et le Conseiller Aggravi, a observé: «Les temps ont changé et de nouvelles façons de régler ces systèmes de zones franches se sont développées. Nous partageons l'importance d'aborder cette thématique et nous l'avons d'ailleurs insérée dans notre programme de gouvernement: nous voulons y travailler avec sérieux afin d'envisager des solutions techniques et politiques à soumettre au Gouvernement italien. Oggi cerchiamo qualcosa di diverso rispetto alla manovrabilità fiscale che ci è stata accordata nel 2017: bisognerà capire quali saranno le situazioni da sviluppare, in accordo con lo Stato, che ci consentano di trarre vantaggi e situazioni differenti. Vogliamo farlo con onestà intellettuale, senza creare false illusioni, ma senza essere remissivi.»

Il Presidente dell'Assemblea, Alberto Bertin, richiamando il convegno sulla flessibilità fiscale e le zone franche organizzato nel settembre 2021 dalla Presidenza del Consiglio in collaborazione con il gruppo di ricerca Autonomie Speciali Alpine, ha parlato di «tema che arriva da lontano, dalla storia della nostra Regione, ma che ha ancora una sua attualità e prospettiva. Una delle missioni di questa Presidenza è proprio quella di fornire degli strumenti di approfondimento utili alla riflessione politica e alla conoscenza dell'intera comunità valdostana.»

Il Consiglio ha approvato all'unanimità una mozione del gruppo Progetto Civico Progressista, così come emendata in accordo con l'Assessore allo sviluppo economico, con cui si impegna la Giunta regionale alla costituzione di un gruppo di lavoro coordinato dall'Assessore competente e aperto agli amministratori comunali, per un confronto che accompagni l'iter di elaborazione in Commissione della normativa regionale sulle Comunità di energia rinnovabile.

La Consigliera Chiara Minelli, richiamando i due progetti di legge, di cui uno di PCP e l'altro della Giunta, riguardanti lo sviluppo delle Comunità di energia rinnovabile all'attenzione della quarta Commissione e «su cui il Presidente della Commissione ha evidenziato la volontà di lavorare in maniera condivisa», ha rilevato «la necessità di prepararsi all'applicazione della normativa europea e italiana per una piena e diffusa realizzazione delle Comunità energetiche e dei gruppi di autoconsumo. Per fare ciò è necessario un ruolo attivo dei Comuni in collaborazione con l'Amministrazione regionale attraverso un gruppo di lavoro provvisorio in attesa dell'istituzione di un tavolo tecnico che sarà formalizzato nella legge regionale sulle CER in itinere. Alcuni Comuni si sono già mossi per cogliere questa opportunità e potranno condividere delle riflessioni, delle proposte e dei dubbi che potranno sorgere all'interno di questo percorso.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha evidenziato «che questo tema non è di bandiera ma è strategico, anche se per ora crea troppe aspettative. Abbiamo sentito il Consorzio degli enti locali su questa mozione, il quale si è detto disponibile - in continuità con il lavoro realizzato fino ad ora tra Assessorato e CPEL - a collaborare con l'obiettivo di mantenere un livello di informazione su questo argomento il più possibile allineato, a fronte della mancanza dei decreti attuativi. Quello che possiamo fare per ora è avviare una fase di studio con le informazioni che abbiamo. Per la Giunta non c'è nessun problema ad arrivare ad un testo di legge condiviso tra le varie proposte, ma ribadisco la necessità di aspettare la restituzione del decreto per capire se andiamo nella giusta direzione, in particolare sulle regole in materia di incentivi e di doppio finanziamento. Se ci sono le condizioni politiche per lavorare insieme, pur nella diversità delle sensibilità, con il territorio e in Consiglio ne trarremo beneficio tutti.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.

 

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 139 del 6 aprile 2023
Respinte tre mozioni su trasporto pubblico notturno, legge urbanistica, progetto "The Stone"

 

Nella seduta mattutina del 6 aprile 2023, il Consiglio Valle ha anche respinto tre mozioni.

Respinta con 31 voti di astensione e 2 favorevoli (PCP) la mozione del gruppo Progetto Civico Progressista con cui si chiedeva al Governo regionale di ripristinare e riorganizzare il servizio di trasporto pubblico notturno Aosta/Pont-Saint-Martin.

«Dopo tre anni di sperimentazione, questo servizio è stato improvvisamente sospeso a dicembre 2022, nonostante il mese precedente il Governo avesse preso la decisione di stabilizzarlo, stanziando quasi 300mila euro - ha evidenziato la Consigliera Chiara Minelli -. La motivazione sarebbe legata a una richiesta specifica del gestore motivata dalla criticità della mancanza di autisti e della sicurezza di alcune corse. Ad una nostra specifica richiesta era emerso che il servizio era solo sospeso ma, ad oggi, non si hanno notizie in merito alla sua riattivazione. Lungo tutto il 2022 abbiamo chiesto di razionalizzare il trasporto notturno, che era previsto 7 giorni su 7, con corse che non erano frequentate e giornate in cui gli utenti erano pressoché pari a zero. Riteniamo che siano quindi da rivedere significativamente le sue modalità (frequenza, orari, introduzione del pagamento del biglietto) per meglio rispondere alle esigenze manifestate soprattutto dai giovani e dalle loro famiglie oltre che da coloro che lo utilizzano per motivi di lavoro. Le criticità legate alla mancanza degli autisti sono un problema che già si conosceva e che avevamo evidenziato già un anno fa, ma non è l'unico aspetto da prendere in considerazione per la riprogrammazione: ci sono anche le possibili alternative al servizio di linea, quali l'utilizzo dei noleggi con conducente (NCC), il superamento della gratuità, la razionalizzazione di giorni e orari.»

L'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, ha dichiarato: «La positiva valutazione sul servizio notturno non può che farmi piacere visto che nel 2019 l’ho promosso proprio perché ero convinto della sua importanza per la mobilità e la sicurezza dei giovani e dei lavoratori. È uno dei numerosi dossier che nel settore dei trasporti è alla nostra attenzione in questo primo mese di lavoro della nuova Giunta regionale. L’obiettivo è quello di riavviare il servizio e stiamo lavorando nel senso proposto dalla mozione, cercando però di avere una visione d'insieme sulle attuali criticità del nostro sistema regionale dei trasporti e sulle sfide che dovrà affrontare. La nostra volontà è quella di stabilizzare le corse notturne Aosta/Pont-Saint-Martin, omogeneizzandole con tutti gli altri servizi che sono in fase di riorganizzazione anche alla luce dei futuri lavori di elettrificazione della ferrovia Aosta/Ivrea e dell'introduzione di servizi sostitutivi di autobus.»

Respinta, con 18 astensioni (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 voti a favore (Lega VdA, FI, PCP, GM), una mozione del gruppo Lega VdA che chiedeva un adeguamento della legge regionale di urbanistica e pianificazione territoriale, abbassando a 2,40 metri l'altezza minima netta interna degli edifici esistenti.

«Attualmente la legge regionale 11/1998 prevede un'altezza minima netta interna di 2,55 metri per gli appartamenti situati al di sotto dei 1100 metri di altitudine - ha ricordato il Consigliere Luca Distort -. Il posizionamento di canalizzazioni a pavimento o in controsoffitto per l'efficientamento dei locali riduce inevitabilmente le altezze interne, facendole scendere sotto la soglia minima prevista dalla legge. Questo rappresenta un limite oggettivo alle operazioni di efficientamento energetico degli edifici esistenti che potrebbero invece essere oggetto di un'opportuna e necessaria riqualificazione. La modifica della legge dovrebbe considerare l'ammissibilità di un'altezza netta minima sino a 2,40 metri che, per altro, è già prevista per gli edifici situati al di sopra dei 1100 metri di altitudine e negli interventi ai sensi della legge casa.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha affermato che «la proposta della mozione deve essere inserita in un più ampio ragionamento che riguarda il riordino complessivo dell'articolato di legge in materia. Il Governo ha tra i suoi obiettivi la revisione della norma regionale 11/1998 che, frutto di una serie di stratificazioni avvenute nel tempo, necessita di una razionalizzazione e di un rinnovamento. Stiamo già affrontando la questione e, per questo, chiediamo il ritiro della mozione.»

È stata respinta, con 21 astensioni (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, FI, GM) e 2 voti a favore (PCP) - la Lega VdA non ha partecipato al voto -, una mozione del gruppo Progetto Civico Progressista, che chiedeva un esame minuzioso delle caratteristiche del progetto "The Stone" al Breuil e di definire rapidamente, anche di intesa con il Comune di Valtournenche, tutte le iniziative per evitare la realizzazione dell'opera nei termini del progetto attuale e a ricondurla a dimensioni più rispettose e attente ad un migliore inserimento nel contesto edilizio, riferendo entro 15 giorni alla Commissione competente gli esiti di tali impegni.

La Consigliera Chiara Minelli ha evidenziato che «l'edificio progettato (con un'altezza di ben 30 metri per 9 piani) sarà costruito al posto di un hôtel di 4 piani che verrà demolito. Il cambio di destinazione d'uso da albergo a edificio a utilizzo abitativo - sul quale è stata chiesta una verifica - e la richiesta di un parere legale da parte del Comune hanno portato alla sospensione dell'iter. La scelta di costruire un edificio a scopo esclusivamente abitativo non rientra in un'ottica di sviluppo adeguato dal punto di vista ambientale, economico e turistico di quella località, già pesantemente urbanizzata. La terza Commissione ha effettuato alcune audizioni in merito, dalle quali è emerso il parere positivo espresso dalla Soprintendenza dei beni culturali, sia rispetto alla normativa vigente sia riguardo al contesto in cui è inserita l'opera che non sarebbe in contrasto con il paesaggio. Questo parere ci ha lasciate perplesse, anche perché pare che questa opera non resterebbe un unicum, ma sarebbe un caso-scuola: potremmo quindi a breve confrontarci con altre situazioni simili. La nostra Regione ha competenza primaria in materia urbanistica e di tutela del paesaggio e deve quindi svolgere un ruolo di vigilanza attiva. Noi crediamo che un approfondimento ulteriore vada fatto.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha ricordato che «l'intervento non ha ancora ottenuto il titolo abitativo: il rilascio di costruire è in capo al Comune, mentre la Regione non ha titolo ad intervenire in questo percorso, a parte il parere richiesto alla Soprintendenza ai beni culturali. Più che evitare la realizzazione di un'opera specifica, occorre fare una riflessione politica e decidere sugli strumenti normativi e programmatori riguardo a tutto il patrimonio edilizio valdostano con riflessioni da fare anche in merito ai grandi volumi e al risparmio del suolo. Chiedo quindi il ritiro, in caso contrario ci asterremo.»

Il Presidente della terza Commissione, Albert Chatrian, ha aggiunto: «L'impatto dei grandi volumi sul nostro territorio deve essere affrontato il prima possibile in Commissione: chiedo quindi all'Assessore Sapinet, insieme ai suoi uffici, di venire in Commissione in vista di rivedere le norme che consentono le opere di ristrutturazione degli immobili e cambiare, quindi, le regole del gioco. Vi è la necessità di questa revisione del percorso legislativo e fare le leggi è il compito principale di questo Consiglio.»

 

SC-LT

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 140 del 6 aprile 2023
Approvata una mozione sull'evoluzione degli esercizi commerciali

 

Nella seduta pomeridiana del 6 aprile 2023, il Consiglio Valle ha trattato sei mozioni, di cui una approvata, tre respinte e due ritirate.

Mozione approvata

Il Consiglio ha approvato all'unanimità una mozione del gruppo Forza Italia, così come emendata in accordo con l'Assessore al commercio, che impegna il Governo regionale a predisporre e mettere a disposizione del Consiglio regionale nel più breve tempo possibile un rapporto, esteso a tutto il territorio valdostano, indicante per ciascun comune e per ciascun anno in relazione all'ultimo decennio le dinamiche evolutive della consistenza numerica degli esercizi commerciali. Conseguentemente, sarà definita in collaborazione con tutti i portatori di interesse uno studio volto a rafforzare il tessuto commerciale valdostano.

«Ad Aosta, le attività di commercio al dettaglio sono diminuite di 114 unità nell'ultimo decennio - ha commentato il Capogruppo Pierluigi Marquis -. Questa riduzione è sicuramente un dato di fatto che riguarda tutto il nostro territorio, dovuto sia agli effetti della pandemia sia al crescente affermarsi della grande distribuzione e degli acquisti online. Gli esercizi di vicinato sono un punto di riferimento nei piccoli paesi oltre che un servizio reso alla comunità. Per poter intervenire adeguatamente occorrono dei dati per quantificare il fenomeno. Apprezziamo la disponibilità dell'Assessore e del Governo nell’approvare la nostra proposta.»

L'Assessore al commercio, Giulio Grosjacques, ha concordato sulla «necessità di tamponare l'emorragia del piccolo commercio, temporaneamente fermata dalla legge regionale a favore degli esercizi di vicinato di paese. Una misura che non può essere considerata risolutiva, perché destinata a sostenere i piccoli negozi con parametri di fatturato e personale impiegato molto limitato, ma che tuttavia ha prodotto risultati significativi: nel 2021 e 2022 sono stati rispettivamente 126 e 153 i beneficiari, di cui 14 e 7 per l'apertura di nuove attività, e 113 e 146 per il mantenimento di attività esistenti. Nel 2023, sono stati stanziati 900mila euro. Si tratta di un intervento sperimentale con valenza triennale: al termine la Giunta informerà la Commissione competente sui risultati. Stiamo inoltre predisponendo una delibera per ampliare i potenziali beneficiari, soprattutto nei piccoli comuni di media montagna. Vista la grande attenzione che questa maggioranza pone al settore del commercio, abbiamo voluto proporre una modifica all'impegnativa del testo, al fine di avere dati ancora più rilevanti che saranno utili alle riflessioni dell'intero Consiglio.»

Mozioni respinte

Respinta, con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (Lega VdA, FI, PCP, GM), la mozione del gruppo Forza Italia che chiedeva alla Giunta di aggiornare gli indirizzi del piano investimenti dell'ARER, inserendo la destinazione delle somme derivanti dai buoni fruttiferi per evitare che queste potessero essere utilizzate per le spese correnti.

Il Consigliere Mauro Baccega ha ricordato che «l'ARER ha visto rientrare nel mese di marzo scorso delle somme investite in buoni fruttiferi postali che ammontano a circa 9 milioni di euro ma la delibera di Giunta risulta assolutamente priva di indicazioni precise sull'utilizzo di queste risorse. Bisogna pertanto aggiornare il documento di indirizzi politici impartiti all'ARER con i dati attuali e, di conseguenza, modificare dieci schede tecniche allegate.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha affermato che «nei giorni di presentazione della mozione, il Consiglio di amministrazione dell'ARER ha approvato il bilancio pluriennale che contiene anche gli indirizzi sull'utilizzo dei buoni fruttiferi postali, integrando e rettificando quanto previsto in precedenza con provvedimenti del 2022. La delibera trasmessa da ARER alla Regione riporta tutte le somme derivanti da buoni fruttiferi che - confermo - sono state destinate a spese di investimento per interventi edilizi di ristrutturazione e riqualificazione del patrimonio immobiliare dell'Azienda regionale di edilizia residenziale.»

Respinta con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (Lega VdA, FI, PCP, GM), una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste che sollecitava la modifica della disciplina della morosità incolpevole degli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica, lo stop all’allacciamento al teleriscaldamento, una ripartizione delle spese sulla base dell’ISEE e la modifica dei criteri e del pagamento del "bando affitti".

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha sottolineato che «l'edilizia residenziale pubblica e il sostegno degli affitti sul mercato privato ricoprono un fondamentale carattere sociale e si rivolgono a famiglie in stato di necessità. Oggi, il problema della casa è grave: 200 famiglie rischiano di non avere più un tetto sopra la testa. Sarebbe utile e necessario intervenire per garantire modalità di tutela delle famiglie in difficoltà. Innanzitutto, sulla disciplina delle morosità incolpevoli, che è stata attesa per molto tempo ma quando è arrivata abbiamo preso atto che nella delibera non si riusciva a incidere sull'incolpevolezza delle persone che non riescono a pagare l'affitto. Si sta consumando uno stillicidio di sgomberi di persone che hanno un ISEE molto basso. Occorre, poi, rivedere la disciplina dell'emergenza abitativa in maniera da dare una pronta risposta a chi subisce uno sfratto esecutivo eliminando il criterio della perdita di reddito ma verificando nel merito se le cause dello sfratto siano per motivi oggettivi e privi di dolo. Altro problema sono i criteri del cosiddetto "bando affitti": bisogna tornare al sistema semplificato e di differente accredito utilizzato nel 2020 con pagamento tempestivo, anche trimestrale, e non più con un anno e mezzo di ritardo dalla domanda. Infine, vi è l'esigenza di rivedere la legge regionale 3/2013 introducendo il calcolo delle bollette basato sull'ISEE degli assegnatari, rimuovendo, contemporaneamente, gli obblighi di allaccio forzato al teleriscaldamento e consentendo agli utenti di potersi approvvigionare dall'operatore energetico più conveniente. La bomba sociale è già esplosa, la possibilità di incidere per fermarla c'è: votare la nostra mozione.»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha osservato che «approvare una mozione per chi governa è diverso dal presentarla per chi non ha responsabilità di Governo, soprattutto quando, come in questo caso, le impegnative richiamate evidenziano azioni che non possono essere portate avanti. Siccome condividiamo con la minoranza la stessa sensibilità sul tema delle politiche abitative, ci impegneremo in concreto per modificare gli aspetti più delicati che oggi l'impianto legislativo sul disagio socio-abitativo evidenzia. Sull'emergenza abitativa e sulla riforma della legge regionale 3/2013 abbiamo avviato il percorso di riforma, sul "bando affitti" stiamo lavorando per provvedere ai pagamenti, sulla morosità e sul mondo ERP è con dei fondi dedicati che si deve dare una soluzione fino ad arrivare al mondo dell'emergenza abitativa che vede un quadro molto delicato non solo tra gli assegnatari di "case popolari" ma anche nel mondo degli affitti privati.»

Il gruppo Forza Italia ha depositato una mozione con cui si chiedeva all'Assessore alla sanità di impartire all'Azienda USL vari indirizzi d'azione tra cui: richiamare nei reparti i professionisti, medici, infermieri e altri operatori sanitari, che operavano nei reparti ospedalieri e negli ambulatori del territorio; costituire un "admission room" in locali adiacenti al pronto soccorso per incrementare il numero di letti per il ricovero dei pazienti che accedono al PS; reclutare infermieri in tempi stretti per dare risposte immediate per l’aperura dei reparti. «Il Pronto soccorso è sottoposto ad un surplus di lavoro che crea disagi all'utenza, unitamente al fatto che all'ospedale Parini, si registra, ormai da vari anni, una cronica carenza di personale - ha sottolineato il Consigliere Mauro Baccega -. Inoltre sono stati chiusi dei reparti e soppressi circa 60 posti letto con ricadute negative sul sistema sanitario in generale e, in particolare, sul pronto soccorso dove, ormai, il fenomeno dell'overboarding è una costante con pazienti costretti ad aspettare il proprio turno sulle barelle per tempi lunghissimi. Tutto ciò denota un'importante carenza organizzativa, fonte di gravi disservizi che stanno determinando un forte malcontento da parte di utenti e operatori sanitari. Anche i concorsi indetti dall'AUSL per l'assunzione di 65 infermieri e di 75 operatori socio-sanitari non danno garanzia di assunzioni certe e immediate, come invece richiede il momento contingente. Bisogna quindi intervenire in maniera più radicale e immediata.»

La mozione è stata respinta con 19 astensioni (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA) e 16 voti a favore (Lega VdA, FI, PCP, GM). L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha riferito che «l'Azienda USL sta già provvedendo in maniera strutturale a richiamare infermieri e medici. Segnalo poi che, tra le varie soluzioni all'overboarding, la delibera 72 del 2023 cita già, l'admission room quale strumento organizzativo utile per la gestione dei pazienti e, in caso di non immediata disponibilità di posti letto, è individuato tra le strategie che l'azienda può mettere in atto per superare le criticità in essere. Siccome anche questa soluzione richiederebbe comunque nuovo personale, per quanto riguarda il reclutamento del personale è stata procrastinata la scadenza del concorso per l'assunzione di 65 infermieri e sono state avviate le selezioni per l'assunzione di 75 operatori socio sanitari.»

Mozioni ritirate

È stata ritirata dai proponenti la mozione del gruppo Forza Italia sul Piano di riorganizzazione della medicina territoriale, a seguito dell'impegno del Governo di informare la Commissione consiliare competente sull'evoluzione della materia.

A seguito dell'illustrazione da parte del Governo delle azioni poste in essere in materia, è stata ritirata la mozione del gruppo Lega VdA sugli interventi da realizzare per sensibilizzare a un uso consapevole dell'acqua i turisti che frequentano i rifugi valdostani e a prevedere interventi per finanziare operazioni di approvvigionamento d'acqua nei rifugi.

 

SC-LT

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 141 del 6 aprile 2023
Approvate tre risoluzioni su istituti partecipazione popolare, autobus notturno Aosta/Pont-Saint-Martin e turismo a Brusson

 

Nella seduta del 6 aprile 2023, il Consiglio Valle ha approvato tre risoluzioni rinviate dalle precedenti adunanze.

Il Consiglio ha approvato, con 33 voti a favore (FP-PD, UV, AV-VdAU, SA, GM, Lega VdA, PlA, FI) e due contrari (PCP), una risoluzione dei gruppi Federalisti Progressisti - Partito Democratico, Pour l'Autonomie, Alliance Valdôtaine - VdA-Unie, Lega VdA, Union Valdôtaine, Forza Italia, Stella Alpina e Misto, con cui si intende avviare in prima Commissione consiliare un'attività di ricognizione e approfondimento della disciplina in materia di istituti di partecipazione popolare e delle relative criticità, in vista della predisposizione - in un congruo periodo di tempo - di una proposta di legge diretta al suo perfezionamento, con particolare riguardo ad una più chiara tipizzazione dei vari strumenti partecipativi e al relativo coordinamento procedurale e sostanziale.

Il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, ha evidenziato che «la disciplina sull'iniziativa popolare, pur rappresentando uno strumento importante che ha prodotto una crescita democratica, presenta alcune lacune e necessita di un maggior coordinamento così come anche evidenziato dalla Commissione regionale per i procedimenti referendari e dai costituzionalisti Massimo Luciani e Andrea Morrone che hanno fornito il loro parere sul referendum consultivo. Sono state rilevate, in particolare, delle incongruità sul referendum propositivo e confermativo che richiedono un intervento per rendere la normativa più chiara e coerente oltre che più efficace. Si rende quindi necessario rivedere la materia al fine di favorire una sempre più effettiva valorizzazione degli spazi di partecipazione diretta della popolazione valdostana.»

La Consigliera Chiara Minelli (PCP) ha parlato di «norma efficace che viene citata dai costituzionalisti come un esempio e che ha permesso alla popolazione valdostana di incidere su tematiche importanti. Ricordo il referendum sul pirogassificatore nel 2012, che ha evitato la costruzione di un impianto dannoso per la Valle, ma anche la proposta di quello sulla ferrovia valdostana, che ha permesso l'approvazione della legge 22/2016 che ha dato avvio all'elettrificazione della tratta Aosta/Ivrea. Due esempi che confermano in toto come questa legge abbia avuto un ruolo politico rilevante. È una legge che però ha dei nemici, anche in quest'Aula, e lo abbiamo visto in occasione della bocciatura del referendum consultivo sulla riforma della legge elettorale, quando si è arrivati a definirla come una legge pericolosa, che limita il potere dei Consiglieri regionali. Siamo quindi contrarie a questa risoluzione, che nasce da quel rifiuto al referendum, e che noi consideriamo come un atteggiamento di aberrazione dal punto di vista autonomistico e della partecipazione popolare. Dietro le belle parole del testo c'è una sostanza di negatività preoccupante.»

È stata approvata, così come emendata in accordo con l'Assessore ai trasporti, con 33 voti a favore e due astenuti (PCP), una risoluzione dei gruppi Lega Vallée d'Aoste e Forza Italia con cui si impegna l'Assessore competente a presentare in quarta Commissione, alla conclusione della fase di analisi delle attuali criticità e di riprogrammazione dei servizi, il progetto di eventuale riavvio del trasporto notturno Aosta/Pont-Saint-Martin/Aosta

Il Consigliere Christian Ganis (Lega VdA) ha sottolineato «l'importanza di questo servizio per gli abitanti del fondo Valle che consente ai giovani di spostarsi in sicurezza nelle ore notturne. Siamo venuti a conoscenza del fatto che la Giunta sta lavorando sulla questione in quanto interessata a riattivare e stabilizzare il servizio nel più breve tempo possibile.»

L'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, ha ricordato che «nel 2019 ho promosso in qualità di Assessore l’attivazione del servizio notturno e a nome della maggioranza dichiaro che abbiamo a cuore la sua riattivazione. Presentiamo un emendamento per evidenziare che alla conclusione del lavoro di analisi delle criticità che sta vivendo il trasporto pubblico locale, dovute ad una sempre maggiore carenza di autisti, presenteremo alla Commissione le valutazioni necessarie ad assumere decisioni che permettano di dare una risposta non parziale sui singoli servizi, ma complessiva sul modello di trasporto pubblico locale.»

Il Consiglio ha approvato all'unanimità una risoluzione del gruppo Misto, così come emendata in accordo con l'Assessore al turismo, con cui si impegna il Presidente della quarta Commissione a convocare in audizione il Sindaco di Brusson e i rappresentanti legali della Monterosa Spa.  

Le Conseiller Claudio Restano, a rappelé la question présentée lors du dernier Conseil régional concernant le futur développement touristique d'Estoul-Pallasinaz dans la commune de Brusson: «La question faisait suite à une réunion publique organisée par l'Administration communale sur l'avenir d'Estoul, à laquelle a fait suite une deuxième réunion opérationnelle qui s'est tenue le 24 mars avec les opérateurs concernés. A cette occasion, il semblerait que les participants aient explicitement demandé au Syndic l'entretien du télésiège et la volonté d'étendre les services offerts, les mêmes intervenants se sont mis à disposition pour ajouter des tapis roulant. Les opérateurs, se sont aussi rendus disponibles pour collaborer afin de démarrer des activités visant à attirer les touristes de la neige. Compte tenu de l'engagement pris par le Conseil régional pour le maintien des petites stations de ski et de l'importance que ces localités ont pour le maintien de la population dans les vallées latérales, nous souhaitons les auditionner.»

L'Assessore al turismo, Giulio Grosjacques, nel proporre alcune modifiche al testo, ha riferito: «Il Consigliere fa riferimento a due riunioni che si sono tenute a Brusson in relazione alla legge sul sostegno delle piccole stazioni sciistiche e sulle convenzioni da attuare per poter beneficiare della legge stessa. Nei due incontri, che avevano l'obiettivo di recepire idee, sono emersi, in alcuni casi, dei contributi importanti per la predisposizione della convenzione. Il Sindaco ha raccolto le proposte e richiesto una riunione con me e l'Assessore Bertschy per valutare le modalità da inserire nella convenzione con Monterosa. Tengo a precisare che non vi è nessuna intenzione, né da parte della Regione né da parte di Monterosa, di disimpegnarsi dalle piccole stazioni e il Piano investimenti della Società andrà nella direzione di sostenere anche l'impianto di Estoul, così come le altre piccole stazioni.»

 

SC-LT

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 142 del 6 aprile 2023
Question time sulla sostituzione di un dirigente in Finaosta

 

Con un'interrogazione a risposta immediata presentata nella seduta consiliare del 6 aprile 2023, il gruppo Forza Italia ha posto l'attenzione sul numero di figure dirigenziali in organico presso la Finaosta Spa.

«La Finanziaria regionale è stata interessata da una progressiva riduzione delle figure dirigenziali - ha affermato il Capogruppo Pierluigi Marquis -: fino a qualche anno aveva in organico un Direttore generale, due vicedirettori e quattro dirigenti. Tuttavia gli apicali che sono andati in pensione non sono stati sostituiti e, al 31 dicembre, nell'organigramma di Finaosta figuravano il Direttore generale e tre dirigenti. Vorremmo quindi sapere se anche uno dei tre dirigenti ha presentato le proprie dimissioni e quando sarà sostituito

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha risposto che «la società ha confermato il fatto che un dirigente ha rassegnato le dimissioni volontarie, con decorrenza dal 1° giugno 2023. L’attivazione della procedura selettiva volta alla copertura della posizione è prevista entro il mese corrente. La società precisa che, alla luce del rinnovato assetto organizzativo, risultante dall’organigramma pubblicato sul sito istituzionale di Finaosta, la risorsa cui verrà attribuita la responsabilità dell’Area Istruttorie Credito, per quanto necessariamente in possesso di adeguata esperienza, non verrà inquadrata nella categoria dirigenziale

Il Capogruppo Marquis ha replicato: «Fa specie che la società abbia riconosciuto al dirigente la possibilità di non dare il preavviso. Evidentemente il posto vacante non necessita di essere coperto in maniera impellente

 
LT

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 143 del 6 aprile 2023
Question time sull'area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans

 

La riapertura dell'area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta è stata oggetto di una interrogazione a risposta immediata presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 6 aprile 2023.

«L'area è chiusa dal marzo 2022 e continua a subire ritardi nell'apertura - ha affermato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Programmata per la fine dell'estate 2022, è stata spostata a novembre dello stesso anno, poi a luglio 2023 e oggi si parla del prossimo mese di novembre. Chiediamo se i lavori di riqualificazione del sito saranno realmente conclusi entro novembre 2023 o se si dovrà assistere a un ulteriore slittamento della data.»

L'Assessore ai beni e alle attività culturali, Jean-Pierre Guichardaz, ha risposto che «i lavori in atto presso il Parco e Museo archeologico nell’area megalitica si concluderanno nel mese di maggio 2023. La loro conclusione tuttavia non è sufficiente per poter riaprire al pubblico il sito. Dopo il termine sarà infatti necessaria l’effettuazione dei collaudi tecnici e amministrativi e la raccolta di tutta la documentazione tecnica di conformità da parte dei liberi professionisti incaricati della direzione lavori e dei collaudi. La Soprintendenza procederà quindi ad avviare i procedimenti di ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie, che vengono rilasciate da enti terzi esterni all’Assessorato. Le autorizzazioni più importanti da ottenere saranno: accatastamento (pratica già in corso), autorizzazione sanitaria presso l’USL, autorizzazione della Commissione per il pubblico spettacolo per la sala polivalente da 160 posti, SCIA presso il comando dei Vigili del fuoco; consegna della SCIA al Comune di Aosta per l’ottenimento dell’agibilità. La Soprintendenza sta attualmente verificando il procedere dei lavori e sta programmando l’acquisizione della documentazione necessaria presso le ditte esecutrici e i liberi professionisti al fine di poter procedere, dopo l’ultimazione lavori, alla predisposizione delle pratiche autorizzative nel più breve tempo possibile. Allo stato attuale, lavori ancora in corso di esecuzione, non è possibile (e non per volontà) stimare le tempistiche degli iter autorizzativi presso gli enti che verranno coinvolti. L’Assessorato opererà con il massimo impegno cercando e fornendo la massima collaborazione agli enti che per competenza dovranno rilasciare le autorizzazioni al fine di conseguire l’obiettivo della prevista riapertura del Parco e Museo archeologico per il mese di novembre 2023.»

Il Capogruppo Manfrin ha chiesto: «Non si poteva istruire con anticipo le pratiche autorizzative? Siamo a più di un anno di attesa: privare il nostro patrimonio anche di questo fondamentale pezzo per così tanto tempo non fa bene all'immagine della Regione. Prendiamo atto delle sue parole Assessore, ma se l'area non verrà riaperta a novembre 2023, sarà un clamoroso fallimento che sarà ascrivibile solo a lei.»

 

SC

TORNA ALL'INDICE


Comunicato n° 144 del 6 aprile 2023
Interpellanza sulla mancata partecipazione delle scuole alla Giornata della memoria delle vittime delle mafie

 

Con un'interrogazione discussa in chiusura della seduta consiliare del 6 aprile 2023, il gruppo Progetto Civico Progressista ha posto l'attenzione sulla mancata partecipazione di alcune classi delle scuole valdostane alla 28a edizione della Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, le cui manifestazioni si sono tenute a Milano il 21 marzo.

In particolare, ricordando che «circa 200 alunni valdostani e i loro docenti (in particolare delle scuole "Martinet", "Lexert", "Mont Rose A" e "Manzetti") non hanno potuto prendere parte a questo evento dall'importante valore civico e formativo e che una parte delle famiglie è stata informata solo il giorno prima (il 20 marzo) tramite registro elettronico dell'annullamento del viaggio per ragioni logistiche», il gruppo ha chiesto quali erano le ditte incaricate del trasporto e quali le motivazioni addotte per la cancellazione del trasporto con i relativi tempi di comunicazione; quale società di trasporti ha effettuato il servizio per conto del Liceo Bérard e dell'Istituzione scolastica Corrado Gex, che si sono organizzate autonomamente e che sono riuscite a fare il viaggio; se nel provvedimento di affido del servizio erano state previste delle penali in caso di mancato svolgimento e se siano state quindi applicate.

L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha confermato che «alcune Istituzioni scolastiche non hanno potuto partecipare alla manifestazione nazionale, prevista a Milano il 21 marzo. Ci tengo a precisare che l'annullamento a ridosso del viaggio non è dovuto a una mancanza di senso civico o di impegno da parte della Sovraintendenza agli studi o da un atteggiamento irrispettoso nei confronti dei ragazzi, degli insegnanti e dell’associazione Libera. La Sovraintendenza ha sempre dimostrato la massima disponibilità a collaborare con le scuole e con le associazioni del territorio per realizzare progetti ed eventi che possono permettere ai nostri ragazzi di affrontare percorsi di educazione civica innovativi e inclusivi. È necessario chiarire quanto accaduto. La referente regionale dell’Associazione Libera ha trasmesso via email, a fine novembre 2022, alla Sovraintendente agli studi, la documentazione relativa al progetto proposto alle varie scuole della Regione ad inizio anno scolastico. Dato che nell’email non erano indicati tutti i dati necessari per richiedere un preventivo (numero esatto di partecipanti, luogo di arrivo, orario, ecc…), la referente si è riservata di integrare la suddetta richiesta non appena in possesso di tutte le informazioni. Il 9 gennaio è stato trasmesso il numero esatto dei partecipanti, non fornendo, però, indicazioni circa gli orari e i luoghi di arrivo e di partenza che sono state indicate il 27 gennaio. Il 2 febbraio gli uffici dell'Assessorato hanno inviato quattro richieste di preventivo per il servizio trasporto alle ditte Raso Roberto, Arriva Italia, SVAP e VITA con scadenza di presentazione il 10 febbraio 2023. In data 9 febbraio è giunto il preventivo della ditta VITA. Seguono purtroppo una serie di ulteriori variazioni di orari e di parcheggi da parte dell'associazione Libera e la ditta VITA segnala l’indisponibilità a effettuare il servizio di trasporto in quanto il nuovo orario di arrivo fissato a Milano alle 7.30 comporta l’impossibilità di reperire un numero adeguato di autisti (8 invece di 4 tenuto conto del prolungamento del servizio) e quindi l’impossibilità di fornire il servizio. Quindi la Sovraintendenza contatta immediatamente la referente dell’associazione Libera, al fine di poter trovare una possibile soluzione. Il 9 marzo la referente dell’Associazione comunica l’assegnazione di un nuovo parcheggio (Cascina Gobba) che si può raggiungere dopo le 7.30. Con tempestività gli uffici informano la ditta VITA della modifica che, avendo annullato il servizio in data 6 marzo, ha impegnato gli autisti in altri servizi e in data 13 marzo 2023 comunica di non aver reperito altri autisti per effettuare il servizio che ritenevano annullato. Lo stesso giorno gli uffici hanno quindi provveduto a contattare telefonicamente anche tre ditte piemontesi per provare a reperire delle disponibilità con esito negativo. Tengo comunque a ringraziare anche l’Esercito che ha provato, sino all’ultimo (venerdì 17 marzo), nonostante lo scarso preavviso, ad attivarsi per garantire il servizio di trasporto con almeno un mezzo

Per quanto riguarda le società di trasporti utilizzate dal Liceo Bérard e dall'Istituzione scolastica Corrado Gex, l'Assessore ha riferito che «il primo ha affidato il servizio alla ditta ALPA Pennato Autolinee di Ivrea in data 18 marzo 2023 (dopo aver ricevuto disdetta dalla ditta VITA di Arnad in data 9 marzo, nonostante lo stesso servizio gli fosse stato affidato in data 27 febbraio 2023), mentre l’Istituto Corrado Gex ha affidato alla ditta VITA il servizio di trasporto in data 6 marzo. In merito alle penali, preciso che la ditta non ha rinunciato al servizio per cui ha fornito il preventivo. L’annullamento del servizio è invece avvenuto a seguito delle nuove informazioni fornite dall’Associazione (cambio degli orari con relativo prolungamento del servizio da parte degli autisti).» 

La Consigliera Chiara Minelli ha quindi replicato: «Circa 200 studenti valdostani, che per vari mesi hanno lavorato ad un'attività didattica di alto valore civico formativo, hanno dovuto rinunciare all'evento finale. La proposta è arrivata da Libera a novembre per una manifestazione organizzata per il mese di marzo. A dispetto degli spostamenti di orari e di parcheggi, la soluzione ultima aveva portato all'individuazione di un parcheggio più vicino che avrebbe potuto consentire di limitare l'orario degli autisti. Oppure si poteva rientrare prima. I margini dunque c'erano ancora. Non c'è stata negligenza da parte dell'Assessorato, ma neanche un'efficacia nella comunicazione. Sul palco della manifestazione di Milano è stato detto che gli studenti valdostani non avevano potuto presenziare all'evento perché non erano stati messi a loro disposizione i bus: dispiace. Solo grazie alla sensibilità di Don Ciotti, che si è offerto di venire a incontrare i nostri studenti ad Aosta si è potuto recuperare, almeno in parte, il senso della condivisione e della coralità. Ma c'è un epilogo: il trasporto degli alunni che sono saliti in treno da Pont-Saint-Martin non è stato a carico della Regione. I 210 euro del viaggio sono stati pagati da Libera nazionale! Questa è davvero una cosa sconcertante

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 19 e giovedì 20 aprile 2023.

 

LT

TORNA ALL'INDICE