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Riunione del Consiglio regionale del 12, 13, 14 e 15 dicembre 2022

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Comunicato n° 667 del 9 dicembre 2022
Adunanza del Consiglio regionale

 

Il Consiglio Valle è convocato in via ordinaria da lunedì 12 (con inizio alle ore 15.00) fino a giovedì 15 dicembre 2022 per trattare i disegni di legge in materia di bilancio: la legge di stabilità regionale e il bilancio di previsione della Regione per il triennio 2023-2025, sui quali la seconda Commissione "Affari generali" ha espresso parere favorevole a maggioranza nella riunione del 7 dicembre. Relatori dei provvedimenti sono il Presidente della seconda Commissione, Antonino Malacrinò (FP-PD), per la maggioranza, e il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, per la minoranza.

L'Assemblea prenderà anche atto di otto relazioni della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti su: bilancio di previsione della Regione per gli esercizi finanziari 2021-2023 e 2022-2024; gestione dei cofinanziamenti regionali per interventi sostenuti con fondi europei nel 2020; controllo del piano di revisione ordinaria delle partecipazioni societarie detenute dalla Regione al 31 dicembre 2020; controllo della legittimità e della regolarità della gestione della società Monterosa Ski Spa per il periodo 2011-2020; bilancio consolidato della Regione per l'esercizio finanziario 2020; tipologia delle coperture finanziarie adottate nelle leggi regionali approvate nel 2021 e sulle tecniche di quantificazione dei relativi oneri; esiti del controllo dei bilanci previsione 2020-2022 e 2021-2023 dei Comuni valdostani.

I Consiglieri saranno poi chiamati a trattare tre interrogazioni a risposta immediata, di cui una del gruppo Lega Vallée d'Aoste rinviata dall'adunanza precedente (incompatibilità con le cariche elettive comunali della figura del referente dei servizi anziani in enti strumentali del Comune) e due nuove depositate dai gruppi Lega Vallée d'Aoste e Progetto Civico Progressista riguardanti entrambe la questione delle infiltrazioni di acqua nel nuovo prefabbricato di Aosta che ospita il Liceo classico, artistico e musicale.

Infine, saranno affrontati i punti rinviati dall'adunanza del 30 novembre e del 1° dicembre scorsi che riguardano 12 interrogazioni, 28 interpellanze e 3 mozioni.

 

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile la nuova App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung: consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore.

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio. 

LT

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Comunicato n° 669 del 12 dicembre 2022
Comunicazioni del Presidente del Consiglio sull'organizzazione dei lavori

 

Il Consiglio Valle è convocato a partire da oggi, mercoledì 12, fino a giovedì 15 dicembre 2022, per esaminare le leggi di bilancio della Regione per il triennio 2023-2025.

Il Presidente Alberto Bertin, nelle sue comunicazioni all'Aula, ha riferito le decisioni della Conferenza dei Capigruppo in merito all'organizzazione dei lavori.

Nella seduta pomeridiana di oggi saranno trattate tre interrogazioni a risposta immediata prima di procedere con l'illustrazione abbinata delle leggi di bilancio con gli interventi dei relatori di maggioranza, Antonino Malacrinò, e di minoranza, Stefano Aggravi, dell'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, e del Presidente della Regione, Erik Lavevaz.

La discussione generale congiunta sui disegni di legge di bilancio inizierà nella seduta mattutina di domani, martedì 13, alle ore 9. È fissato per domani, entro le ore 12, il deposito degli emendamenti che non devono essere corredati da parere di compatibilità finanziaria, mentre gli eventuali ordini del giorno dovranno essere presentati prima della chiusura della discussione generale.

L'esame abbinato delle leggi di bilancio proseguirà nelle giornate di mercoledì 14 e giovedì 15 dicembre con i seguenti orari: 9-13 e 15-20. Essendo l'adunanza convocata in notturna, è prevista la possibilità di proseguire i lavori fino alle ore 24, che sarà valutata nel corso di ogni giornata.

Dopo la chiusura della discussione generale e le repliche, saranno esaminati gli eventuali ordini del giorno, quindi l'analisi dell'articolato dei disegni di legge e la votazione.

 

SC

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Comunicato n° 670 del 12 dicembre 2022
Comunicazioni del Presidente della Regione, Erik Lavevaz

 

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, nelle sue comunicazioni al Consiglio del 12 dicembre 2022, ha riferito gli esiti della prima edizione del Festival delle Regioni, cui ha partecipato a Milano e Monza la scorsa settimana.

«Per la prima volta - ha detto il Presidente Lavevaz -, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha voluto organizzare un appuntamento per valorizzare la pluralità dei territori italiani e le loro peculiarità, in un clima di confronto che si è rivelato interessante. C’è stata l’occasione di confrontarsi su temi comuni, che sono in primo piano in tutto il territorio italiano: dalla carenza di professionisti sanitari alla necessità della semplificazione amministrativa, fino alla richiesta di avere voce in capitolo nelle scelte che riguardano il PNRR. È stato centrale il tema dell’autonomia regionale, in un’ottica di valorizzazione del pluralismo e di attenzione a chi amministra direttamente i servizi ai cittadini.»

«Nella seconda giornata - ha proseguito -, alla presenza del Presidente Mattarella, tutte le Regioni e le Province autonome hanno sottoscritto l’intesa che istituzionalizza la Conferenza stessa come luogo di confronto tra le entità territoriali e tra queste e il Governo centrale. Credo che tutta la struttura della Conferenza, anche attraverso i tavoli tematici, sia un prezioso strumento per fare rete e individuare risposte a problemi comuni, mettendo a frutto l’esperienza di ciascuna Regione come patrimonio per le altre.»

Il Presidente Lavevaz ha poi segnalato che domani, alle ore 11, il Palazzo di giustizia di Aosta verrà intitolato a Giovanni Selis. «Si tratta di importante momento simbolico: un passaggio rilevante per ricordare quanto avvenuto 40 anni fa, quando il Pretore fu vittima di un attentato proprio ad Aosta, in via Monte Vodice: se lo svolgimento dei lavori del Consiglio lo permetterà, è mia intenzione partecipare all’appuntamento verso il quale voglio manifestare la vicinanza di tutto il Governo regionale.»

 

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Comunicato n° 671 del 12 dicembre 2022
Question time sull'incompatibilità tra cariche in ambito comunale

 

Con un'interrogazione a risposta immediata discussa nella seduta consiliare del 12 dicembre 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto di avere dal Governo un'interpretazione univoca che chiarisca la sussistenza di eventuali incompatibilità tra il ruolo di referente di una struttura per anziani sia compatibile con le cariche elettive degli organi comunali.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha risposto che «non c'è un'uniformità stretta e rigorosa sulla materia e non esiste una risposta giusta o sbagliata senza analizzare la questione nel dettaglio. Non rileva tanto il profilo professionale del “referente del servizio anziani”, quanto piuttosto la natura e la tipologia effettiva dell’incarico. Anche perché, viste le situazioni di criticità, la figura di referente dei servizi anziani è stata riconosciuta a personale di posizione C2 e non solo ai D. Ricordo, poi, che la valutazione sulla sussistenza di un’eventuale causa di incompatibilità è, per legge, di competenza del Consiglio comunale

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha replicato: «Sarebbe meglio che l'Amministrazione regionale desse delle linee di indirizzo da seguire in modo da evitare situazioni in cui una maggioranza è chiamata a decidere dell'incompatibilità di una persona che fa parte di quella stessa maggioranza. Se il referente di struttura di cui ci siamo occupati in questa iniziativa è poi stato rimosso dal suo incarico significa che, probabilmente, l'ente ha preso in considerazione l'eventualità di una possibile incompatibilità

 

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Comunicato n° 672 del 12 dicembre 2022
Question time sulle infiltrazioni di acqua nel prefabbricato del Liceo classico e musicale di Aosta

 

I problemi di infiltrazioni d'acqua nel prefabbricato di via Roma, ad Aosta, che ospita il Liceo classico e musicale sono stati al centro di due interrogazioni a risposta immediata, una del gruppo Lega Vallée d'Aoste e l'altra del gruppo Progetto Civico Progressista, discusse nella seduta consiliare del 12 dicembre 2022.

I gruppi hanno segnalato che, a nemmeno un anno dall'inaugurazione del prefabbricato scolastico, queste infiltrazioni di acqua hanno portato alla sospensione delle lezioni in presenza e all'attivazione della DAD nei giorni del 5 e 6 dicembre. Risulta che l'impresa abbia eseguito vari interventi a partire dal 30 novembre per risolvere la questione e per approfondire le cause delle infiltrazioni.

Hanno quindi voluto conoscere le soluzioni adottate e i costi sostenuti, chiedendo se siano state segnalate infiltrazioni precedenti al 30 novembre e quali assicurazioni siano state date sulla futura funzionalità dello stabile. Inoltre, è stato chiesto al Governo di riferire su disagi, sulle soluzioni adottate e sui costi sostenuti per risolvere la situazione.

«Abbiamo ricevuto una segnalazione di alcune limitate infiltrazioni di acqua il 28 giugno scorso e anche in quel caso è stata attivata prontamente l'impresa costruttrice che è intervenuta per ripristinare puntualmente l'impermeabilizzazione della copertura nei punti interessati - ha dichiarato l'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi -. Il 29 novembre è giunta una seconda segnalazione e abbiamo programmato un sopralluogo con l'impresa il 5 e il 6 dicembre, concordando le date con la Dirigenza dell'istituzione scolastica che ha scelto di ricorrere alla DAD per garantire la continuità dell'attività didattica, evitando l'eventualità di incorrere in possibili disagi connessi alle attività di ripristino. L'impresa ha effettuato una verifica completa dell'intera copertura ed è emersa la necessità di ripristinare l'impermeabilizzazione in alcuni punti. L'impresa quindi non si è limitata a effettuare una riparazione puntuale ma ha proceduto alla posa di un nuovo strato di impermeabilizzante su tutta la copertura per scongiurare eventuali ulteriori infiltrazioni e, attualmente, non sono state segnalate altre infiltrazioni d'acqua. Gli interventi non hanno comportato costi a carico dell'Amministrazione, in quanto effettuati a totale carico dell'impresa come previsto nel capitolato che, tiene indenne la Regione da tutti i rischi connessi a interventi sulla struttura per i quattro anni decorrenti dalla data di emissione del certificato di verifica di conformità e/o collaudo. Le segnalazioni pervenute in data odierna riguardano invece un tratto di tubazione di adduzione dell'acqua a servizio del nuovo fabbricato che, sebbene posizionato nell'interrato dell'edificio storico del Piccolo seminario si è parzialmente gelato, sul quale si è intervenuti tempestivamente mediante la realizzazione di un by-pass

Il Consigliere Simone Perron (Lega VdA), nella sua replica, ha evidenziato: «Visti i pochi episodi piovosi che abbiamo registrato quest'anno, la presenza di infiltrazioni di acqua nei pochi giorni di pioggia, ci destano qualche preoccupazione. Vigileremo sulla questione per verificare la bontà delle soluzioni adottate

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha aggiunto: «Sarebbe il caso di verificare nuovamente la struttura perché continuano ad arrivare segnalazioni di malfunzionamenti

 

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Comunicato n° 673 del 12 dicembre 2022
Leggi di bilancio: l'intervento del Consigliere Antonino Malacrinò

 

Nella seduta pomeridiana del 12 dicembre 2022, il Consiglio Valle ha iniziato l'esame della legge di stabilità regionale e del bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2023-2025 con la relazione del Presidente della seconda Commissione, Antonino Malacrinò (Federalisti Progressisti - Partito Democratico), relatore di maggioranza.

Il Consigliere ha richiamato il percorso dei disegni di legge in Commissione, riferendo che «dai vari portatori di interesse, oltre a qualche puntuale critica, sono giunte parole di soddisfazione e apprezzamento sia per i documenti in visione sia per le numerose misure messe in campo, nel corso di questi anni, a sostegno di imprese e famiglie, che hanno consentito in qualche modo all'economia di ripartire. Ha suscitato grande interesse il "Bonus Entreprises" a favore degli investimenti che evidenzia come, in un particolare momento di crisi economica, le imprese valdostane abbiano comunque saputo reagire, esaurendo in poco tempo le risorse messe a disposizione, sintomo che gli imprenditori, nonostante tutto, hanno ancora voglia di restare e di investire in Valle d'Aosta.  Da più fronti è emersa, però, la preoccupazione in merito alla necessità di dare copertura a tutte le domande presentate e rimaste in sospeso.»

«La vertiginosa crescita dei prezzi - con un'inflazione in Italia che a ottobre 2022 è schizzata all'11,9%, ai massimi dal 1984 - e in particolare l'aumento dei costi energetici e di riscaldamento preoccupano i nostri cittadini. Oltre alle misure nazionali, la Regione, tramite la sua partecipata CVA, ha effettuato uno sconto del 40% sulla componente energia per coloro che provenivano dal servizio "maggior tutela": tariffa che verrà confermata anche per tutto il 2023. Da ricordare poi il "Bonus Social" calcolato su ISEE (fino a 20mila euro), nucleo familiare, presenza di persone con disabilità, cumulabile con tutte le misure nazionali, che arriverà entro la fine dell'anno: circa il 57% delle domande riceverà un contributo compreso tra 640 e 1.000 euro, mentre il restante 43% una cifra compresa tra i 1.000 e 1.500 euro; stiamo dunque parlando di cifre nettamente superiori rispetto a quanto erogato in passato con il "Bon Chauffage" il cui contributo si attestava intorno ai 350 euro per un nucleo familiare composto da una sola persona. Alcune perplessità sono comunque emerse delle parti sociali: i potenziali beneficiari si attestavano intorno agli 11.000, in realtà le domande sono state 8.342. Le motivazioni sono da ricercare nella difficoltà di utilizzo dei mezzi informatici, la non conoscenza dell'iniziativa, il poco tempo a disposizione per la richiesta ISEE, la paura di perdere altre agevolazioni come il reddito di cittadinanza o l'assegno unico. Questo provvedimento ha comunque raggiunto più del 7% della popolazione residente. Per il futuro, considerato che numerosi contributi nazionali come il bonus gas e il bonus energia funzionano in "automatico", sarebbe auspicabile una maggiore sensibilizzazione da parte di tutti gli interessati affinché la richiesta del calcolo dell'ISEE diventi una consuetudine annuale.»

Venendo ai dati del bilancio, il Consigliere Malacrinò ha ricordato che «nella parte spesa, vi è l’accantonamento per il contributo alla finanza pubblica che, come previsto dall’accordo recentemente siglato, ammonta a 82 milioni 819 mila euro annui. Il totale delle entrate di competenza previste per il 2023, al netto delle partite di giro, è pari a 1.522 milioni di euro; la previsione per i due anni successivi evidenzia un andamento decrescente, per effetto del normale andamento della previsione dei fondi statali e derivanti dalla programmazione europea. Non è inoltre previsto un ricorso al debito per il triennio in esame. Tra le risorse disponibili, la spesa corrente per l'anno 2023, al netto del contributo allo Stato, risulta pari a poco meno di 1.200 milioni di euro, mentre gli investimenti previsti ammontano a 327 milioni di euro, contro i 247 milioni nel 2022.  Tra le spese spiccano la tutela della salute, cui è destinato il 23,61% delle risorse, e l'istruzione e diritto allo studio, con il 12.42%, che insieme rappresentano il 36% degli stanziamenti complessivi

 

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Comunicato n° 674 del 12 dicembre 2022
Leggi di bilancio: l'intervento del Consigliere Stefano Aggravi

 

Nella seduta consiliare del 12 dicembre 2022, dopo l'illustrazione del Presidente della seconda Commissione, è intervenuto il Vicecapogruppo della Lega Vallée d'Aoste, Stefano Aggravi, in qualità di relatore di opposizione sulla legge di stabilità regionale e sul bilancio della Regione autonoma Valle d'Aosta per il triennio 2023-2025.

«Se si prendono i dati relativi al periodo dal 2018 ad oggi - ha osservato il Consigliere -, si può chiaramente notare come non vi sia un costante andamento dei risultati, vuoi per le due annualità di pandemia, vuoi perché il binomio “previsione/impegno” è sempre più dipendente dalle fasi di instabilità politica e dalle varie assegnazioni delle deleghe dei vari Assessorati nei repentini cambiamenti di maggioranza di questi anni. Una analisi meriterebbe di essere condotta asetticamente e ci dovrebbe portare sempre più a considerare la necessità di definire ex ante le strutture degli Assessorati. Una scelta che andrebbe a vantaggio della “continuità amministrativa” delle strutture al di là della guida politica presente di volta in volta, di caso in caso, di crisi in crisi. Un ulteriore interrogativo va poi fatto sui significativi avanzi di bilancio degli ultimi anni, che rischiano di far perdere senso alle politiche di programmazione e che fanno diventare la seduta di Consiglio dedicata all'utilizzo dell'avanzo disponibile il reale momentum politico di governo della spesa regionale.»

Guardando ai dati triennali, il Vicecapogruppo della Lega VdA, ha parlato di «bilancio poco prospettico, con una capacità programmatoria che non va oltre l'anno: il 2023 sarà infatti l'anno più ricco (con + 180,6 milioni rispetto al 2022), mentre le risorse per il 2024 e il 2025 sono nettamente inferiori. La principale voce di spesa è quella della tutela della salute che, sommata alle politiche sociali e famiglia, corrisponde ad un terzo del bilancio. Tuttavia, a fronte dei 406,7 milioni di euro stimati per il 2023 per la programmazione sanitaria, si rileva una decrescita di 29 milioni nei due anni successivi, soprattutto per i Livelli essenziali di assistenza (LEA). Positivo, invece, il livello di spesa per gli investimenti: un dato che ci fa ben sperare, visto che la nostra infrastruttura sanitaria ne ha tanto bisogno.»

«In questo bilancio, però, non si trova molto altro, se non continuità e una timida prudenza. È un bilancio in attesa rispetto ad una soluzione politica di questa fase di mista "empasse" ed "endrumia tattica" che si fa attendere da tempo. Le misure che troviamo - sostegno aggiuntivo agli enti locali per la continuità dei servizi erogati a fronte della crisi energetica, interventi straordinari per l'edilizia residenziale pubblica e per le politiche del lavoro, realizzazione del secondo lotto del Polo universitario di Aosta, acquisto treni, rifinanziamento del fondo di rotazione per le strutture ricettive - sono senza dubbio utili, ma non incidono certo sulle storiche e prossime problematiche della nostra comunità. Restano sul tavolo parecchie incognite, una su tutte le tante domande per il "Bonus Entreprises" che ad oggi non sono state ammesse per indisponibilità sopravvenuta di fondi.»

«Sarà importante - ha concluso Aggravi - capire come meglio poter governare e programmare le politiche di spesa pubblica nei prossimi anni. Occorrerà dare vita ad una sorta di controllo di gestione dei conti pubblici regionali per capire come si potrebbe fare meglio già in fase di programmazione, anche con cambi radicali. Sulla riforma della macchina amministrativa, mi auguro che le valutazioni che si stanno conducendo riguardino anche la spesa per il personale e le tante strutture in cui è suddivisa l'amministrazione. C'è poi la necessità ormai non più derogabile di riformare nel complesso il nostro ordinamento finanziario: altrimenti, il trend della spesa e l'andamento delle entrate, sommate ai rischi che incidentalmente si presentano come la questione dei Tunnel del Monte Bianco e del Gran San Bernardo oltre che le evoluzioni della congiuntura economica e sociale, finiranno per caderci addosso trovandoci impreparati e dover trovare soluzioni immediate non sempre a costo zero. Dirsi oggi soddisfatti e che l'andamento delle nostre finanze è positivo per effetto, soprattutto, delle entrate di provenienza centrale ed europea, significa essere miopi rispetto al futuro che ci attende.»

 

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Comunicato n° 675 del 12 dicembre 2022
Leggi di bilancio: l'intervento dell'Assessore alle finanze, Carlo Marzi

 

Nella seduta pomeridiana del 12 dicembre 2022, è proseguita l'illustrazione delle leggi di bilancio 2023-2025 con la relazione dell'Assessore alle finanze, Carlo Marzi.

«Il bilancio nasce da una scelta politica di umiltà e responsabilità che si colloca nel solco della continuità amministrativa data da 25 mesi di governo consecutivi - ha osservato l'Assessore - ed è frutto di un lavoro che, anche attraverso l’approvazione da parte di quest’Aula del DEFR 2023-2025, ha permesso di programmare in modo più concreto ed efficace l’azione amministrativa attraverso il finanziamento di importanti investimenti, mantenendo la centralità sulla persona e l’attenzione al territorio in tutte le sue espressioni.»

«È evidente che si colloca in un delicato contesto a livello nazionale ed internazionale in termini di impatto sulle famiglie, sul tessuto imprenditoriale e professionale, sulla tenuta di equilibri sociali già precari e a rischio di ulteriori stati di esclusione e povertà. Si è reso quindi necessario destinare ulteriori risorse sia in ambito sanitario e sociale per il contrasto all’emergenza sanitaria, sia in ambito di sviluppo economico, turistico e territoriale per il superamento delle conseguenze della pandemia.»

In merito alle entrate, l'Assessore ha specificato che «vi è un incremento di 135 milioni di euro (+9,7%) rispetto al 2022 per un totale, al netto delle partite di giro, di 1.522 milioni di euro. Le previsioni per i tributi propri tengono conto della reiterazione, per l'intero triennio, della misura di esenzione dall’addizionale regionale all’Irpef per la fascia più debole della popolazione (reddito annuo inferiore a 15mila euro), con un costo per il bilancio regionale di 2,3 milioni di euro annui. La previsione più alta della compartecipazione ai tributi erariali è spiegata principalmente dall’aumento del gettito dell’IVA, con una previsione di 380 milioni.»

«Tra le risorse disponibili - ha aggiunto l'Assessore - la spesa corrente per il 2023, al netto del contributo allo Stato (82 milioni per ciascun anno), risulta pari a poco meno di 1.200 milioni di euro (contro i 1.100 nel 2022), mentre gli investimenti previsti ammontano a 327 milioni di euro (erano 247 nel 2022). Destinare 80 milioni di euro in più per gli investimenti connota in maniera positiva l’utilizzo delle maggiori entrate, dandogli una destinazione volta a creare sviluppo economico.»

Nel dettaglio, le spese per il 2023 riguardano: tutela della salute, pari al 23,61% del bilancio, per un importo di 406 milioni 771 mila euro, con un incremento di 44,5 milioni rispetto al 2022; istruzione e diritto allo studio (12,4%) con 213 milioni 970mila euro e un aumento di 7,5 milioni; trasporti e diritto alla mobilità (7,28%) con 125 milioni 409mila euro (+ 25,5 milioni); relazioni con le altre autonomie locali (7,13%) con 122 milioni 935mila euro (+10 milioni); diritti sociali, politiche sociali e famiglia (6,68%) con 115 milioni 125mila euro (+15 milioni); agricoltura, politiche agroalimentari e pesca con 26 milioni 783mila euro; sviluppo sostenibile e tutela del territorio e ambiente (5,22%) con 89 milioni 967mila euro (+7 milioni); tutela e valorizzazione di beni e attività culturali con 44milioni 800mila euro (+1,5 milioni); sviluppo economico e competitività è di 40 milioni 385mila euro (+3 milioni); politiche per il lavoro e formazione professionale con 35 milioni 657mila euro (+11 milioni); turismo con 25 milioni 540mila euro (+ 4,5 milioni); politiche giovanili, sport e tempo libero con 20 milioni 148mila euro (+ 6,5 milioni); assetto del territorio ed edilizia abitativa con 8 milioni di euro (+ 4 milioni).

«I nostri Comuni, la montagna in generale, hanno vissuto un momento di forte difficoltà, di solitudine e di incomprensione generalizzata - ha concluso l'Assessore -. L’interpretazione politica che si può dare delle spese rendono evidente una tensione ad un ritorno diretto ai servizi fondanti il concetto di comunità: la salute, l’istruzione, il sostegno alle famiglie e alle persone in difficoltà. Al contempo è forte l’immagine di un orientamento per tracciare una visione di sviluppo del futuro negli ambiti del turismo e degli impianti a fune, delle attività produttive, dell’ambiente e della tutela del territorio. Tutto ciò, però, interpretato in un rapporto prioritario e di confronto con i comuni e con le comunità locali, in una logica di sussidiarietà e compartecipazione. Insomma, questo bilancio, tra mille peripezie, interne ed esterne, traccia nel migliore dei modi possibili, la via per il prossimo triennio, assegnando il compito a tutti i soggetti decisori, a qualsiasi livello, di ascoltare le necessità collettive, sapendo mediare tra gli interessi di tutte e di tutti. Perché una visione politica, che vede nelle capacità relazionali dei singoli cittadini la base fondante del concetto di Comunità, sa che dalle difficoltà si deve uscire tutti assieme.»

 

SC

 

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Comunicato n° 676 del 12 dicembre 2022
Leggi di bilancio: l'intervento del Presidente della Regione, Erik Lavevaz

 

In chiusura della seduta pomeridiana del 12 dicembre 2022, dedicata all'illustrazione delle leggi di bilancio 2023-2025, ha preso la parola il Presidente della Regione, Erik Lavevaz.

«Il bilancio 2023-2025 ha una natura di programmazione di transizione, con un impegno molto alto sia in termini di risorse economiche che umane sulla complessa gestione delle contingenze della crisi attuale

«Sul piano delle infrastrutture e degli investimenti va sicuramente citato il nuovo ospedale: il 2023 sarà finalmente l’anno nel quale verrà espletata la procedura di gara per l’affidamento dei lavori per la costruzione della nuova struttura nell’area est e verrà affidata la progettazione dell’area storica. Una delle opere più attese e discusse degli ultimi anni vedrà finalmente la luce. La nuova università che nel prossimo anno accademico sarà popolata finalmente da studenti e professori, poi, potrà contare sul completamento del campus nel suo complesso. In questo senso non bisogna dimenticare gli interventi strutturali sul territorio pensati per attuare una medicina territoriale efficiente, prevista nella pianificazione in analisi, e il piano di edilizia scolastica altrettanto importante e oggetto di rilevante allocazioni di risorse.»

«Guardando in prospettiva di ripresa definitiva - ha proseguito il Presidente -, l’aspetto forse più importante è quello dello sviluppo economico, in particolare legato a corrette politiche di inclusione e del lavoro. La gestione attenta dei fondi europei permetterà di sfruttare importanti risorse in tutti i settori dell’amministrazione. Andiamo in questo senso oltre al mondo dell’industria: il lavoro nella nostra realtà regionale vuol dire in buona parte turismo e agricoltura, settori che richiedono una programmazione strutturale e di prospettiva.»

Il Presidente si è quindi soffermato sugli enti locali: «Per il secondo anno saranno trasferiti alla finanza locale più risorse di quante previste dalla legge 48/1995, che come noto fanno riferimento ai 9/10 del 95% del gettito Irpef del 2021. È un dato in controtendenza rispetto agli anni precedenti, che conferma la volontà di definire una gestione stabile e certa delle risorse per gli enti locali. Nel bilancio 2023 è stato istituito un fondo ulteriore di 6,3 milioni per far fronte alle maggiori spese correnti da parte degli enti locali: dagli aumenti dei costi energetici, all’aumento delle forniture di beni e servizi, fino agli aumenti contrattuali del personale. Gli aspetti economici e finanziari riguardanti la finanza locale hanno ancora una natura di transitorietà. Occorre andare verso una definizione più strutturale, che passerà attraverso una revisione definitiva dell’impianto della legge 48: una revisione che a sua volta dovrà essere susseguente a una riforma ordinamentale degli enti locali, in corso da tempo e non più rinviabile nella sua definizione definitiva. Il mondo degli enti locali è coinvolto in questo processo che è in parte già iniziato. Gli enti locali valdostani sono lo scheletro fondamentale del nostro sistema delle autonomie e come tali devono avere autonomia funzionale, in una logica realmente federalista.»

«Infine - ha concluso Lavevaz -, sul piano più organizzativo dell’Amministrazione regionale il triennio prossimo sarà il periodo nel quale sarà definitivamente strutturata una riforma senza precedenti. È una revisione che seppur non abbia grandi ricadute sul bilancio triennale oggi in esame, avrà un impatto rilevante sui bilanci futuri, in termini di economie ma soprattutto in termini di maggior efficienza del sistema pubblico regionale, con evidenti benefici su tutti i settori dell’amministrazione pubblica.»

I lavori riprendono domani, martedì 13 dicembre, alle ore 9 con la discussione generale sulle leggi di bilancio.

 

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Comunicato n° 677 del 13 dicembre 2022
Leggi di bilancio: chiusa la discussione generale

 

La seduta mattutina del Consiglio del 13 dicembre 2022 è stata interamente dedicata alla discussione generale alle leggi di bilancio della Regione per il triennio 2023-2025.

Sulla legge di stabilità regionale sono stati presentati 19 emendamenti, di cui 4 del Presidente della Regione, 1 dell'Assessore all'istruzione, 1 dei gruppi di maggioranza (UV, AV-VdAU, Misto, FP-PD, SA), 3 dei gruppi Lega VdA, FI e PlA, 3 del gruppo PCP oltre che 7 emendamenti licenziati dalla seconda Commissione.

Gli ordini del giorno depositati in Aula sono 30, di cui 16 della Lega VdA, 3 di PlA, 6 di PCP e 5 di FI.

La discussione generale

Le Conseiller Diego Lucianaz (Lega VdA) a parlé des services de l'administration publique: «Les disfonctionnements dans les transports sont toujours aussi fréquents et aujourd'hui les routes pour Courmayeur sont bloquées. En ce qui concerne la voie ferroviaire, les retards sont continus et causent des difficultés évidentes à tous ses utilisateurs: ce budget veut dépenser 12 millions d'euros pour un train électrique mais marchera-t-il avec cette même vitesse? La sortie de la Gare sud d'Aoste, avec ses 25 marches, n'est pas encore praticable par les porteurs d'handicap. Pourquoi ce budget ne prévoit pas de solutions concrètes à ces gros problèmes? On en avait déjà parlé en 2018 mais on n'est arrivé a rien. Il faut se concentrer sur la solution des aspects pratiques de notre vie, il faut améliorer les services quotidiens et non pas se pencher sur des solutions captivantes et coûteuses. À vous le choix.»

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha rilevato che «in questo bilancio manca una vera e propria programmazione finanziaria e non ci sono risposte ai valdostani. Esplicitare con chiarezza l'azione di governo in un momento di incertezza, senza una maggioranza, non è semplice, ma è chiaro che si sono abbandonati definitivamente il programma di Legislatura e la strada progressista. Si interviene pesantemente in materia contrattuale con proroghe, deroghe e reggenze senza averne discusso con i sindacati, in attesa di una modifica della legge che regola il comparto unico. Accogliamo, invece, con favore gli interventi sulla finanza locale che aumentano le risorse per gli enti locali, che dovranno affrontare spese maggiori; stessa attenzione non la rileviamo, invece, rispetto ad altri servizi essenziali. Bisognerà andare verso la revisione definitiva della 48/1995. Il comparto sanitario ottiene un maggiore incremento di risorse e ci auguriamo che possa invertire la rotta del declino della sanità. Molte risorse sono, però, legate alle spese di investimento sulle strutture, che hanno bisogno di essere ammodernate, ma chi chiediamo: ci saranno le risorse umane per gestire tutto questo? Esiste una riorganizzazione della sanità valdostana? E ancora: si intende agire sulla mobilità passiva? Si mette poi un punto fermo sull'ampliamento dell'ospedale Parini, quasi 132 milioni di euro, cui vanno aggiunti gli 80 milioni spesi dal 2008 ad oggi: il tutto per arrivare ad avere tre presidi, di cui due vetusti con costi energivori e poca flessibilità delle strutture. Riguardo alle misure messe in campo negli scorsi mesi per famiglie e imprese, avevamo già segnalato le criticità non votando la legge: per noi, ci vogliono misure stabili, non emergenziali e interventi mirati per le imprese che non possono fare investimenti, ma devono rispondere all'aumento dei costi energetici e delle materie prime. La debolezza del tessuto produttivo, gli aspetti demografici, la sanità, l'istruzione, i temi ambientali, il lavoro e l'inclusione sociale sono alcuni degli aspetti dove in questo bilancio non troviamo risposte.»

Il Consigliere Mauro Baccega (FI) ha definito il bilancio «un documento di transizione: con le risorse a diposizione si poteva immaginare un intervento più di prospettiva, invece la maggioranza ha scelto la cautela, nonostante l'aumento della capacità di spesa per il 2023-2025. Il prossimo anno è quello con maggiori risorse che vanno poi a decrescere nonostante i trasferimenti statali ed europei. Tuttavia la spesa programmata - ce lo dice puntualmente l'assestamento - non viene portata avanti e l'organizzazione attuale della macchina regionale potrebbe esserne il motivo. Serve una reale revisione organizzativa con una redistribuzione delle deleghe e del personale, ma la composizione politica e l'instabilità di questa maggioranza incidono molto sulle attività da compiere. Riteniamo che, il momento congiunturale, tra i più difficili e di sicura emergenza, che stiamo vivendo avrebbe richiesto un aumento degli investimenti e una diminuzione della spesa corrente. Abbiamo bisogno di più servizi da offrire alla popolazione, di più lavoro, di più mercato, di più esportazioni. Certo, qualcosa è stato fatto, ma guardando al futuro bisogna essere più coraggiosi. Per quanto riguarda il PNRR vediamo pochi cantieri aperti e poche attività avviate; non è stata data adeguata attenzione all'edilizia residenziale pubblica, quando invece è urgente intervenire con aiuti concreti per sostenere i nuclei familiari che da anni aspettano le assegnazioni. Ci felicitiamo per il via libera all'ampliamento dell'ospedale e chiederemo un confronto in Commissione per verificarne la progettazione; si parla anche di un ospedale di comunità che si potrebbe insediare a Verrès che è certamente un bene, ma quando sarà realizzato? Il Piano povertà, non ancora pervenuto, andrà a evidenziare un declino delle nascite e la polverizzazione del ceto medio. Tante questioni di grande importanza non prese in considerazione. Il futuro della Valle d'Aosta si gioca nel triennio a venire. La maggioranza ci pare arroccata su posizioni preconcette e mi auguro che possa guardare con più attenzione a ciò che realmente serve a questa Regione per andare avanti, per guardare in prospettiva.»

Il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel, ha parlato di «tre temi cruciali: crisi energetica, crisi idrica e inverno demografico. Sulla crisi energetica, le leggi varate nel 2022 hanno dato alcune risposte, ma mancano ancora 970 domande da finanziarie sul "Bonus Entreprises" per un importo di circa 14 milioni, che non sono stati inseriti in questo bilancio. Per noi sarebbe stato giusto chiudere quel pacchetto, perché secondo noi è questa l'emergenza su cui dobbiamo intervenire, in quanto gli imprenditori hanno fatto degli investimenti. Su questo abbiamo depositato un ordine del giorno per impegnare il Governo a trovare le risorse in assestamento. La crisi idrica colpisce in primis l'agricoltura, che in questo bilancio perde 4 milioni di euro. I trasferimenti correnti alle imprese zootecniche sono stati incrementati di 3 milioni di euro in sede di assestamento, ma che qui sono stati ridotti a zero. L'agricoltura è un settore fortemente in difficoltà, cui bisogna porre attenzione, perché è da tutelare. Sull'inverno demografico, non si vede una politica che risolva questo problema: lo scorso anno avevamo presentato il bonus "Naître Valdôtain", che riproponiamo quest'anno con un importo di 800mila euro. Non è la soluzione, ma è una misura che cerca di risolvere un problema, un modo per sollecitare la discussione e definire delle politiche per invertire la rotta del calo demografico. Riguardo alla macchina amministrativa, che è in seria difficoltà, non si risolvono i problemi, si prorogano delle situazioni: aspettiamo lo studio della Bocconi che possa portare ad una riforma strutturale. Siamo, invece, contenti che il 2023 veda partire il progetto dell'ospedale, bene gli investimenti nell'edilizia scolastica, bene il secondo lotto dell'Università, di cui abbiamo bisogno.» Le Conseiller a aussi critiqué «la prévision de créer une différence entre ceux qui touchent le bilinguisme et ceux qui ne le touchent pas dans le cadre des recrutements pour le PNRR: pour nous le français est une richesse, il en est ainsi pour la majorité?»

Per il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, «sicuramente le dinamiche finanziarie di questi anni hanno risentito degli effetti della pandemia e della guerra in Ucraina, ma bisogna evitare di addebitare le cause della crisi valdostana unicamente a fattori esogeni e guardare invece ai problemi di strutturalità interni che hanno ben altre genesi. Certamente, la pandemia ha obbligato a velocizzare dei processi che avrebbero richiesto tempi maggiori di gestazione, come la digitalizzazione e lo smart-working, aumentando la spesa in questi settori, ma la difficoltà congiunturale ha solo messo in luce criticità che sarebbero affiorate in seguito. Nonostante le entrate in crescita, grazie anche ai trasferimenti statali e di Finaosta, il bilancio non interviene in maniera significativa in settori molto segnati. Certo, in alcuni di questi sono stati previsti dei fondi ma con importi di poco superiori rispetto agli stanziamenti degli anni passati che, sicuramente, non saranno in grado di dare risposte significative a chi le sta aspettando. Prendiamo ad esempio le politiche sociali con le tematiche dell'inclusione, della famiglia, degli anziani, ma anche le imprese la cui attività è fortemente condizionata dal caro energia. Come si fa a non potenziare gli interventi in tutti questi settori? Quali garanzie per il futuro ci dà questo ordinamento finanziario con un avanzo così importante di amministrazione che sarà ridestinato in corso di programmazione? La grande mutevolezza della composizione delle entrate di anno in anno mette in difficoltà la programmazione ed è un dato che incide negativamente sull'organizzazione di tutta la macchina amministrativa. Questo non è un bilancio che mette al centro la persona. Pensiamo ad esempio alle assunzioni pubbliche: la nostra Regione è fondata sul precariato e questa non è una buona cosa. Dei circa 2600 dipendenti del 2021, 500 contratti erano a tempo determinato, il Centro per l'impiego di Aosta fa più chiamate di tutti i Centri dell'impiego del Piemonte: la Valle d'Aosta è l'unica Regione italiana che utilizza questa tipologia di contratto. Se questo è il nostro particolarismo, dovremmo interrogarci sul suo reale valore.»

Per il Capogruppo di AV-VdAU, Albert Chatrian, «è un buon bilancio, che guarda al futuro, che è attento alla montagna, al nostro territorio, ai più fragili e che crea le condizioni per dare risposte strategiche, in particolare per lo sviluppo dell'università, l'ampliamento dell'ospedale e gli interventi nell'edilizia scolastica. L'attenzione per la montagna è declinata nelle azioni contenute nella programmazione dei lavori pubblici 2023-2025 - allegata al bilancio -, dove vengono indicati gli interventi per le sistemazioni montane, la sentieristica, le foreste, l'assetto idrogeologico: interventi concreti, pianificati e con certezza di risorse finanziarie. Riguardo agli enti locali, i nostri comuni hanno bisogno di garanzie e certezze: in questo bilancio triennale, i Sindaci trovano le risorse per programmare con una certa prospettiva e per dare dei servizi di qualità. Altri due temi importanti saranno le sfide dei prossimi mesi: il Piano tutela delle acque, per dare continuità al sistema idrico valdostano; il Piano della salute e del benessere, sapendo che per il prossimo triennio saranno messi in campo per la sanità e le politiche sociali 500 milioni di euro annui. Altro elemento fondamentale sono le misure del "Bonus Social" - con oltre 8000 famiglie che hanno fatto domanda - e del "Bonus Entreprises" - con 1632 aziende che hanno utilizzato questa opportunità. Tuttavia le risorse per accompagnare le imprese negli investimenti non sono risultate sufficienti. Come maggioranza, abbiamo quindi depositato un emendamento per dare priorità all'utilizzo dell'avanzo di amministrazione, in modo da soddisfare le 900 imprese che non hanno trovato risposta quest'anno, ma anche per intervenire sulle famiglie che hanno fatto richiesta di mutuo per la prima casa nonché sugli investimenti negli impianti a fune.»

«Questo bilancio non è stato apprezzato da tutti - ha commentato il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin -. Non ci pare che le parti sociali siano state così felici del documento oggi presentato in Aula. Ricordo che sulla questione del teleriscaldamento, le associazioni di consumatori hanno segnalato a più riprese che gli aumenti del 140% stanno causando la rovina di molte famiglie in tutta la Valle. Il "Bonus Social" è una misura che sulla carta ha funzionato, ma tutti i beneficiari si interrogano su quando verranno effettuati i pagamenti: le domande risultano in liquidazione ma i soldi non sono ancora arrivati. A suo tempo avevamo proposto in Consiglio di anticipare a luglio l'apertura del bando e, verosimilmente, oggi i fondi sarebbero arrivati. Sono contributi importanti per l'economia delle famiglie che, tra l'aumento delle bollette e i rincari generali vedono assottigliare di giorno in giorno i propri risparmi. I pagamenti del Bonus sono poi condizionati al fatto che le persone non abbiano debiti con la Regione che, in questo periodo di crisi, non è un'ipotesi così remota. È una regola che non può che generare un circolo vizioso che anziché aiutare le persone in difficoltà aumenterà il loro stato di crisi profonda. E non è tutto.  Avevamo chiesto di alzare il tetto dell'ISEE - da voi fissato a 15mila euro - per includere un maggior numero di famiglie in seria difficoltà ma anche questa nostra suggestione non è stata presa in considerazione. Il Bonus social è una misura una tantum che dimostra la difficoltà della maggioranza a dare continuità a questo genere di iniziative, scelte che sembrano dettate, non tanto da una strategia, ma dalla necessità di questo Governo di difendersi dai suggerimenti della minoranza. Concludo ricordando gli 800mila euro assegnati all'ARER: è una goccia nel mare che non consentirà di realizzare interventi realmente incisivi nei confronti delle famiglie che aspettano da anni l'assegnazione di alloggi. È un cerottino messo su un problema enorme che non risolve niente.»

Per il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier, «questo bilancio esprime gli impegni assunti dalla maggioranza, con un sostegno a tutte le categorie, sia direttamente attraverso i servizi, sia attraverso misure puntuali. Un bilancio attendibile, coerente con gli obiettivi programmati; un bilancio che regge, nel momento ancora difficile, che sostiene l'economia e le famiglie, giusto e misurato, ma con grandi potenzialità future. Il sostegno alle leggi regionali in essere - tra le quali quelle che abbiamo varato nel 2022 per fare fronte alle difficoltà economiche di imprese e famiglie - continua per tutto il triennio 2023-2025: 48 leggi su 77 trovano impegni finanziari in egual misura ogni anno (tra le quali le Fondazioni per la formazione agricola, musicale e turistica); altre 15 avranno una maggiore dotazione, come gli esercizi di vicinato.» Il Consigliere si è quindi soffermato sull'agricoltura: «Un settore in difficoltà, sia per gli aumenti dei costi di produzione sia per la crisi idrica, ma che dà prova una grande resilienza. Il sostegno va al territorio, alle infrastrutture, all'allevamento, ai trasferimenti alle due associazioni di categoria e al cofinanziamento del Programma di sviluppo rurale, con una quota regionale di 3,5 milioni di euro, ossia il 17% dell'intero PSR. Nel bilancio 2023 viene riconosciuto l'alto valore agricolo e ambientale dei consorzi di miglioramento fondiario, ma anche l'importanza dei cantieri forestali per la tutela del territorio.»

I lavori sono sospesi; riprendono alle ore 15.

 

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Comunicato n° 678 del 13 dicembre 2022
Leggi di bilancio: gli interventi degli Assessori Barmasse, Sapinet, Caveri, Bertschy e Guichardaz

 

Nella seduta pomeridiana del Consiglio del 13 dicembre 2022 dedicata alle leggi di bilancio della Regione per il triennio 2023-2025, sono intervenuti gli Assessori alla sanità, all'agricoltura, all'istruzione, allo sviluppo economico e al turismo.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha chiarito che «la nostra azione di governo in materia di sanità è andata avanti anche se il Piano socio-sanitario non è ancora stato approvato dal Consiglio: i bisogni di salute dei cittadini non si sono infatti fermati, quindi richiamo l'attenzione di questo Consiglio sulla necessità e l'urgenza di approvarlo. Riguardo al nuovo presidio ospedaliero, il progetto esecutivo del primo lotto sarà consegnato prima della pausa natalizia, il che ci consentirà di andare in gara d'appalto nei primi mesi del 2023. I lavori antincendio del Beauregard sono necessari e obbligatori per garantire la piena sicurezza dell'edificio: è questa una struttura importante che andrà mantenuta per le lunghe degenze, anche perché il Covid ha cambiato la percezione delle soluzioni da attuarsi in tempi di pandemia. La psichiatria sarà trasferita dall'ex Maternità nel nuovo ospedale così come tutta una serie di ambulatori che andranno nella struttura di via Brocherel, i cui lavori saranno presto avviati grazie ad una collaborazione con il Comune di Aosta. La carenza di personale sanitario è un tema particolarmente seguito: è per questo che abbiamo anche chiesto all'USL un piano aziendale specifico per l'attrattività dotandosi di un ufficio recruitment per attrarre nuovo personale. In materia di edilizia residenziale pubblica, è la prima volta che sosteniamo l'ARER - con un contributo di 800mila euro -, che fino ad ora si finanziava da solo con i proventi degli affitti: si tratta di un aiuto non risolutivo ma volto a sostenere tutte le attività di manutenzione del patrimonio che ha avuto in dotazione e l'aumento eccezionale dei costi. Ricordo, inoltre, che nel 2020, sono state 132 le nuove assegnazioni di alloggi, 61 quelle in emergenza abitativa, nel 2021 sono state 42 le nuove e 32 emergenza quelle in emergenza, mentre nel 2022 risultano 40 nuove assegnazioni. Un impegno quindi importante, anche se ci rendiamo conto che le persone in attesa sono ancora tante.»

«I numeri di bilancio riferiti all'Assessorato agricoltura e risorse naturali sono in linea con quelli del 2022 nonostante la lieve diminuzione dei fondi destinati al Piano sviluppo rurale (PSR) che, tuttavia, è stata compensata dall'inserimento di nuove voci e dall'incremento di altre - ha evidenziato l'Assessore Davide Sapinet -. Confermiamo la nostra attenzione verso i consorzi di miglioramento fondiario e, sul punto, abbiamo preso in considerazione l'aspetto assicurativo con lo stanziamento di fondi ad hoc. È stato previsto inoltre un aumento di risorse destinate agli investimenti e alle manutenzioni ordinarie e straordinarie a cui si è affiancata una nuova misura di accessibilità emersa in seguito ai confronti con il territorio. L'attenzione al mantenimento dell'ambiente, al benessere animale, alla qualità del prodotto vuole essere un segnale che stiamo mandando a tutto il settore, improntato sul principio della misura della monticazione, che avrà ricadute positive anche su altre zone del territorio e in altri settori della nostra economia. Ugualmente importanti sono i caseifici e gli altri immobili per i quali abbiamo previsto un potenziamento per la manutenzione ordinaria e straordinaria. Non è mancato il sostegno alla zootecnia e, come l'anno scorso, abbiamo impegnato la totalità delle risorse in questa fase nella misura monticazione e concorsi genetici. Effettueremo poi trasferimenti ad AREV e Anaborava per le loro attività. Sul fronte dei cantieri forestali, abbiamo previsto un potenziamento non solo quantitativo del personale ma anche qualitativo per dare le giuste risposte anche agli enti locali. La cura del territorio passa attraverso la sua manutenzione e per questo manteniamo alta l'attenzione sui settori della forestazione e della sentieristica. Infine, tra gli obiettivi sfidanti per il 2023, abbiamo quello di ottenere il giusto riconoscimento economico dei nostri prodotti, a partire dalla Fontina concentrandoci anche sul settore vitivinicolo, una delle nostre eccellenze, e su quello ortofrutticolo che è una realtà in forte crescita.»

Riguardo alla programmazione dell'edilizia scolastica, l'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha rilevato che «questo diventerà uno dei temi più significativi e occorrerà tenere conto della situazione di ogni singolo comune anche a fronte dei dati demografici, così come bisognerà dimensionare le scuole superiori di Aosta al fine di renderle adatte allo scopo scolastico. Sulla questione dei sovracosti della montagna, riprenderemo lo studio che abbiamo fatto oltre una decina di anni fa, perché questi restano un punto di riferimento importante sia nei rapporti con lo Stato e con l'Europa, sia nella ridistribuzione dei fondi all'interno del nostro bilancio. La nostra è ancora un'autonomia limitata e ogni sforzo che passi attraverso norme di attuazione o, quando ne avremo il coraggio, attraverso una profonda riforma statutaria dovrà aumentare i livelli di competenze in capo alla Regione.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha parlato di «situazione politica particolare, ma è bene sottolineare che il Governo ha cercato di fare al meglio il proprio lavoro per dare risposte a tutti i settori. È vero che l'utilizzo dell'avanzo di amministrazione è diventato importante, ma è giusto sapere che la fase emergenziale ha cambiato le necessità: tutti ci auguriamo che si possa tornare finalmente a programmare a monte con un sistema di programmazione rispondente al contesto. Riguardo agli investimenti, quest'anno avevamo previsto 12 milioni di euro, ma le imprese hanno prodotto investimenti per più di 25 milioni: abbiamo quindi proposto un emendamento, che non poteva essere previsto al momento della presentazione del bilancio in Consiglio, in quanto la misura si è chiusa il 15 novembre. Ricordo poi che il "Bonus Social" ha messo a disposizione di tante famiglie tre volte tanto rispetto a quello che prevedeva il "Bon Chauffage". Questo è un bilancio che dà continuità alle misure per le imprese e prevede risorse regionali in spesa corrente per le politiche del lavoro, che negli ultimi anni sono state finanziate solo dal Fondo sociale europeo. Stiamo facendo il possibile senza rinunciare a fare delle cose nuove: la strada che stiamo seguendo è quella dell'umiltà e dell'ascolto del mondo del lavoro e delle imprese per garantire sviluppo economico alla Valle d'Aosta.»

«Questo bilancio continua a guardare con la dovuta attenzione ai settori strategici per la nostra regione, soprattutto in questo periodo fortemente caratterizzato dalla crisi internazionale - ha commentato l 'Assessore ai beni culturali, turismo, sport e commercio, Jean-Pierre Guichardaz -. Le risorse stanziate per il prossimo triennio sono importanti e riguardano interventi sul patrimonio culturale pubblico e privato, la promo-comunicazione culturale e turistica e l'ambito sportivo. In questo ultimo settore puntiamo sull'ammodernamento dell'impiantistica sportiva che andrà a beneficio della cittadinanza e dei turisti tramite lo stanziamento di risorse per la copertura dei mutui rivolte anche alle attività ricettive e per gli esercizi di vicinato. Non diminuisce il nostro sostegno agli enti non economici come l'associazione delle guide alpine e quella dei maestri di sci e agli enti strumentali come il Forte di Bard e la Film commission. Crediamo in questo bilancio che, come quello degli anni precedenti, è un documento che guarda alle imprese turistico commerciali con grande rispetto e attenzione, che punta sulla promozione delle nostre tipicità e particolarità e sul potenziamento della reputazione della nostra destinazione che continua ad aumentare, nel solco della riconoscibilità. Sottolineo la stretta correlazione esistente tra il programma di governo, il DEFR e il bilancio, a dimostrazione di un'azione coerente portata avanti dalla maggioranza in questi due anni. Per quanto riguarda l'avanzo di bilancio, segnalo che le attività imprenditoriali hanno espresso soddisfazione per l'attenzione dimostrata verso le imprese turistiche che sono tra le più colpite dalla crisi economica e dalla pandemia. Andiamo verso l'auspicio espresso dagli imprenditori di realizzare politiche di investimento che creino sviluppo nel tempo e non solo politiche di sostegno temporaneo che, superato il primo momento di emergenza acuta, hanno ormai fatto il loro tempo.»


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Comunicato n° 679 del 13 dicembre 2022
Leggi di bilancio: approvato un ordine del giorno della Lega VdA sullo stato di avanzamento del progetto "Arvier Agile"

 

Nella seduta pomeridiana del 13 dicembre 2022, il Consiglio Valle ha iniziato l'esame degli ordini del giorno collegati alle leggi di bilancio della Regione per il triennio 2023-2025, partendo da quelli depositati dal gruppo Lega Vallée d'Aoste. Dei 16 presentati, ne sono stati trattati 12, di cui 1 approvato, 5 respinti e 6 ritirati.

Ordine del giorno approvato

Il Consiglio ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno che impegna i Presidenti delle Commissioni consiliari competenti a convocare in audizione l'Assessore ai beni culturali, i referenti e promotori del progetto "Arvier Agile", nonché ogni altro soggetto coinvolto a vario titolo nel progetto, al fine di comprendere lo stato di avanzamento delle attività.

«Il finanziamento previsto dal "Bando Borghi" nell'ambito del PNRR è stato assegnato al progetto "Arvier Agile - la cultura per il cambiamento" che prevede una serie nutrita di iniziative - ha ricordato il Vicecapogruppo Stefano Aggravi -. È necessario quindi capire qual è lo stato di avanzamento della messa in opera di questo progetto ed eventualmente valutare attività di sostegno a questa iniziativa che avrà ricadute su tutto il territorio regionale.»

L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, ha accolto favorevolmente la proposta: «È un modo per mettere a punto questo processo di non facile realizzazione dal momento che coinvolge una piccola comunità e richiede operatività e organizzazioni molto strutturate.»

Ordini del giorno respinti

È stato respinto, con 18 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 17 a favore (Lega VdA, PlA, PCP, FI), un ordine del giorno riguardante la possibilità, per il 2023, di presentare la domanda di aiuto o sostegno al reddito corredata in prima istanza con la sola Dichiarazione sostitutiva unica (DSU) e solo successivamente integrandola con l'ISEE, al fine di permettere l'accesso a tutti i possibili fruitori di eventuali provvedimenti normativi a sostegno delle categorie socialmente più fragili.

La Consigliera Raffaella Foudraz ha rappresentato «le difficoltà che spesso incontrano le famiglie nell'ottenere in tempi brevi la documentazione relativa all'ISEE a sostegno della loro condizione economica: una situazione che è stata più volte messa in risalto anche dai Centri di assistenza fiscale che operano sul territorio. È quindi importante introdurre delle forme di semplificazione per evitare che famiglie bisognose siano escluse dalla possibilità di ottenere forme di sussidio. Rilevo, inoltre, che una programmazione più accurata consentirebbe l'accesso ad una platea più ampia di beneficiari.»

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha replicato che «di norma, nell'ambito degli aiuti del Dipartimento politiche sociali, è possibile presentare solo la Dichiarazione sostitutiva unica, mentre l'ISEE è richiesto solo ai fini dell'erogazione del contributo. Per il "Bonus social" è stata prevista la sola presentazione dell'ISEE perché i tempi erano molto stretti. Questo tipo di problematica è all'analisi del Dipartimento anche per estenderla ad altre misure. Per questo motivo ci asterremo.»

È stato respinto, con 18 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 17 a favore (Lega VdA, PlA, PCP, FI), un ordine del giorno che chiedeva di verificare e rivedere gli attuali strumenti di sostegno a favore dello sport così come definiti dalla legge regionale n. 3/2004 e nelle disposizioni attuative, in modo particolare per quanto riguarda le sponsorizzazioni nel settore degli atleti che praticano altre discipline rispetto a quelle invernali.

Il Consigliere Dennis Brunod ha espresso «l'urgenza di portare a termine la verifica degli attuali strumenti di sostegno a favore dello sport, in modo tale che gli atleti che praticano le discipline sportive non legate agli sport invernali possano presentare le domande di sponsorizzazione - entro il 31 marzo 2023 - facendo già riferimento a nuovi criteri e strumenti che rispondono maggiormente alle attuali esigenze del mondo sportivo valdostano. Passano gli anni, ma non riusciamo a trovare delle formule per sfruttare le potenzialità delle nostre eccellenze: si continua a rimandare perdendo così delle possibilità di valorizzazione della nostra Valle e di sostegno dei nostri atleti.»

L'Assessore allo sport, Jean-Pierre Guichardaz, ha riferito che «non ci sono i tempi tecnici per rivedere la normativa entro i primi mesi dell'anno. Il tema delle sponsorizzazioni sportive è stato oggetto di ripensamenti e di valutazioni senza che si sia mai arrivati a trovare una quadra, perché tocca diritti della tutela dell'immagine, diritti di altri sponsor che su atleti di alto livello investono molte risorse. Il tema è all'ordine del giorno, lo è dal 2004, ma non è di facile soluzione. Abbiamo preso in mano il tema appena insediati mediante appositi studi affidati alle strutture competenti che vadano a definire in modo chiaro il concetto di sponsorizzazione da quello di sostegno.»

È stato respinto, con 18 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 17 a favore  (Lega VdA, PlA, PCP, FI), l'ordine del giorno che sollecitava l'avvio di una procedura per la creazione di consorzi di miglioramento fondiario di secondo livello.

Il Consigliere Dino Planaz ha ricordato che «i consorzi di miglioramento fondiario in Valle sono 176 ma riteniamo che sia necessario introdurre anche quelli di secondo livello, previsti dalla normativa nazionale, che compiono un'opera di interesse generale. In Valle d'Aosta non ci sono consorzi di bonifica o di miglioramento fondiario con la qualifica di persona giuridica pubblica ottenibile quando questi sono riconosciuti di interesse nazionale con provvedimento dell'autorità amministrativa. È importante per la nostra regione la creazione di consorzi di miglioramento fondiario di secondo livello perché possono interfacciarsi con maggior forza a livello nazionale.»

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha dichiarato: «Una riorganizzazione dei consorzi è sicuramente necessaria e stiamo lavorando nel solco tracciato da questo ordine del giorno che prevede una revisione approfondita del settore, sotto molteplici aspetti. Tuttavia i consorzi di secondo livello non sono la soluzione a tutti i problemi, anche se possono essere utili: essere una persona di diritto pubblico, infatti, comporta una serie di incombenze burocratiche e di costi importanti. I nostri uffici stanno vagliando anche altre soluzioni utili, come convenzioni o accordi di programma, per consentire ai consorzi di trovare forme di finanziamento e poter presentare progettazioni su bandi nazionali. Per questo motivo chiedo il ritiro dell'iniziativa.»

È stato respinto, con 18 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 17 a favore (Lega VdA, PlA, PCP, FI), l'ordine del giorno volto ad impegnare il Presidente della Regione a dare corso a tutte le iniziative utili ad aggiornare il piano regionale dell'emergenza "protezione civile" al fine di poter gestire al meglio le situazioni di emergenza in caso di eventi calamitosi, nonché le relative fasi di allertamento e reazione.

Il Consigliere Christian Ganis ha ricordato che «l'ultimo aggiornamento del piano regionale di Protezione civile, approvato nel 2022, risale al 2016. Da allora, molte cose sono cambiate e abbiamo anche avuto da gestire una pandemia. Inoltre, i cambiamenti climatici di questi ultimi anni stanno determinando l'intensificarsi di fenomeni meteo estremi, con conseguente rischio idraulico e geologico, causando danni ingenti al territorio, alle infrastrutture, alle attività produttive e ai cittadini. Solo nei primi mesi del 2022 sono stati registrati 254 fenomeni meteorologici estremi in Italia, il 27% in più rispetto al 2021. È quindi di fondamentale importanza la pianificazione degli interventi a tutela della vita dei cittadini.»

«Gli strumenti di protezione civile devono sempre essere aggiornati - ha replicato il Presidente della Regione, Erik Lavevaz -: il piano vigente prevede proprio che il Comitato di Protezione civile sia l'organismo di impulso alle attività di aggiornamento. Voglio rassicurare che la Presidenza della Regione porta costantemente all'attenzione del Capo della Protezione civile le esigenze di verifica e di aggiornamento degli strumenti pianificatori regionali anche sulla base di quanto sollecitato dalla Protezione civile nazionale. Chiedo quindi il ritiro dell'iniziativa, in alternativa ci asterremo.»

È stato respinto, con 18 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 17 a favore (Lega VdA, PlA, PCP, FI), un ordine del giorno volto a valutare la possibilità di definire una misura di sostegno per la rimozione o la messa in sicurezza delle coperture e dei manufatti in amianto censiti sul territorio regionale, dandone adeguata informativa alla Commissione consiliare competente in materia entro sei mesi.

«La pericolosità dell'amianto - ha detto il Consigliere Christian Ganis - è legata al suo stato di conservazione, perché con l'usura diventa friabile e le polveri si possono disperdere nell'ambiente circostante causando gravi rischi per la salute umana. Oggi sul territorio regionale è presente ancora un numero significativo di strutture pubbliche e private caratterizzate dalla presenza di amianto: c'è amianto in edifici residenziali, in caserme, in scuole, in edifici agricoli. Noi crediamo che sia il momento di chiudere questa triste pagina, prevedendo un aiuto, al pari di quanto fanno altre Regioni.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha replicato che «ha senso agire nella rimozione dei tetti di amianto dove questi sono pericolosi: ricordo che negli ultimi anni, i Comuni si sono fatti promotori di importanti interventi, come nelle scuole o altri edifici. Non ha quindi senso intervenire oggi dove rimane una parte residuale di interventi da fare, considerando poi che ci sono degli aiuti per il recupero dei fabbricati nell'ambito del miglioramento energetico, che possono rispondere anche a questa finalità.»

Ordini del giorno ritirati

Sono stati ritirati ordini del giorno riguardanti: valorizzazione della scultura contemporanea, Cammino Balteo, "Bonus Entreprises", "Progetto Sci…volare a scuola", revisione delle misure di sostegno per edilizia residenziale in località montane o economicamente svantaggiate, il Centre d'études francoprovençales di Saint-Nicolas, a fronte degli impegni assunti dagli Assessori competenti.

I lavori sono sospesi e riprendono domani, mercoledì 14 dicembre, alle ore 9, con l'esame degli ulteriori ordini del giorno.

 

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Comunicato n° 680 del 14 dicembre 2022
Leggi di bilancio: Approvati tre ordini del giorno del gruppo Lega VdA

 

A inizio della seduta mattutina del 14 dicembre 2022, il Consiglio Valle ha concluso l'esame degli ordini del giorno depositati dal gruppo Lega Vallée d'Aoste, collegati alle leggi di bilancio della Regione per il triennio 2023-2025. Delle 4 iniziative trattate oggi, 3 sono state approvate e 1 respinta.

Ordini del giorno approvati

L'Assemblea ha approvato all'unanimità un ordine del giorno, così come emendato in accordo con il Presidente della Regione, che chiede l'avvio di una interlocuzione con il Consiglio permanente degli enti locali sugli effetti finanziari che potrebbe apportare la sentenza n. 209/2022 sui bilanci dei Comuni valdostani, informandone successivamente le Commissioni consiliari di riferimento (enti locali e bilancio regionale) entro il 30 di giugno 2023.

«L'imposta municipale unica (IMU) riveste un ruolo centrale per le finanze dei Comuni - ha sottolineato il Vicecapogruppo Stefano Aggravi -. Con sentenza del 2022, la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima l'esenzione IMU per una sola delle prime due case occupate dai coniugi perché, in caso contrario, sarebbero discriminate le coppie sposate o unite civilmente rispetto ai conviventi di fatto. È stata quindi prevista la possibilità di scalare l'importo già pagato come acconto per il 2022 o chiederne il rimborso. Questa decisione avrà delle ricadute importanti sulla gestione finanziaria degli enti locali.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha definito «corretto porre attenzione sul problema e sulle sue ricadute che saranno significative soprattutto nei comuni con alta densità di seconde case. Per l'analisi richiesta servono dei dati precisi e per questo sarebbe opportuno iniziare gli approfondimenti richiesti entro la fine del mese di giugno, in modo da avere contezza della situazione anche sulla base delle future indicazioni che darà il Governo nazionale.»

Approvato all'unanimità anche l'ordine del giorno, così come emendato in accordo con l'Assessore alle partecipate, che impegna a verificare con i diversi interlocutori le motivazioni degli aumenti del teleriscaldamento e a presentare in Commissione consiliare gli esiti.

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha richiamato le numerose iniziative sul tema, da lui presentate fin dal 2021, nonché la nota di alcune associazioni dei consumatori trasmessa il 9 dicembre scorso all'Antitrust «per chiedere un intervento sui contratti che hanno fatto registrare un incremento del 140% del costo dell’energia nell'ultimo anno e con la quale si segnala un regime di monopolio per le abitazioni servite dalla società Telcha. Costi che appaiono assolutamente fuori mercato, insostenibili sia per gli alloggi privati sia per quelli di edilizia residenziale pubblica che sono costretti ad allacciarsi obbligatoriamente alla rete del teleriscaldamento.»

L'Assessore alle partecipate, Luciano Caveri, ha evidenziato: «Appartenevo alle Cassandre che nel dicembre 2013 esprimevano qualche dubbio sull'operazione teleriscaldamento. È vero che i prezzi sono aumentati enormemente e concordiamo sulla necessità di capire meglio. Bisognerà interessare anche il livello nazionale perché i costi di gas ed energia elettrica sono stati ridotti, mentre così non è stato per il teleriscaldamento, dove pesa ancora il 22% dell'IVA e il mantenimento degli oneri di sistema. Resta la necessità di fare chiarezza, quindi accettiamo l'ordine del giorno.»      

Il Consiglio ha poi approvato all'unanimità l'ordine del giorno che impegna l'Assessore compente a riferire in Commissione consiliare, alla prima occasione utile, riguardo all'apertura delle piccole stazioni sciistiche di interesse locale per la stagione invernale 2022- 2023.

Il Consigliere Erik Lavy ha ricordato: «In precedenti iniziative consiliari avevamo già sottolineato l'importanza di vegliare sulle inefficienze di certe piccole stazioni sciistiche che hanno come obiettivo anche quello di dare risposte al territorio e vorremmo quindi avere approfondimenti in Commissione, dal momento che siamo venuti a conoscenza di varie criticità verificatesi al Weissmatten.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha accettato l'ordine del giorno: «È utile venire a riferire e porteremo le informazioni di cui disponiamo tenendo sempre in considerazione che l'aspetto gestionale compete alle società incaricate. Anticipo che, in generale, la stagione sciistica è partita bene e da inizio stagione siamo già a 14 milioni di euro: le società sono al lavoro con gli impianti di innevamento e la nuova politica di prezzi degli skipass sta dando buoni risultati.»

Ordine del giorno respinto

È stato respinto, con 17 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 17 a favore (Lega VdA, PlA, PCP, FI) l'ordine del giorno che chiedeva di valutare la possibilità di riaprire le domande di "Bonus Social" a tutte quelle persone che non hanno avuto l'ISEE in tempo ma che rientrano nelle fasce di reddito previste. Il testo chiedeva anche di consentire alle persone che hanno un debito nei confronti della Regione di poter usufruire del Bonus e ad utilizzare gli eventuali fondi non erogati per dare una risposta anche alle fasce ISEE fino ai 30mila euro.

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha evidenziato che «sono molte le famiglie che non hanno potuto accedere al Bonus poiché non hanno fatto in tempo a presentare il modello ISEE: 8.400 famiglie hanno potuto accedere a questo aiuto, il che conferma la necessità di averlo introdotto, a fronte però di 11.400 nuclei rientranti nella fascia di reddito sotto i 20mila euro. Sono, inoltre, numerose le persone che hanno un debito nei confronti della Regione e che non riceveranno alcun contributo o riceveranno solo la parte eccedente la copertura dei debiti. Per noi è importante dare una risposta a questi cittadini, vista la grave situazione di difficoltà che stanno affrontando numerose famiglie valdostane a causa dell'aumento vertiginoso dei costi dell'energia e del riscaldamento.»

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha ritenuto non accoglibile l'ordine del giorno: «Ci sono degli ostacoli dal punto di vista amministrativo: la riapertura dei tempi non è fattibile perché si tratta di fondi relativi all'annualità 2022 e siamo già oltre i termini per l'impegno finanziario. A noi non risulta che vi siano stati ritardi: faremo ora degli approfondimenti per capire realmente quali siano stati i problemi. La normativa nazionale non consente di utilizzare i fondi per coprire il debito: sarebbe un illecito amministrativo. Visto che gli avanzi di questo Bonus saranno tra i 17 e i 20mila euro, non avrebbe senso utilizzarli per estendere la misura ad una nuova fascia di reddito (riceverebbero 10 euro a famiglia). La media erogata è di 700/800 euro per famiglia: una cifra congrua che riteniamo possa aver dato un aiuto a chi è in difficoltà.»

Dei sedici ordini del giorno illustrati dal gruppo Lega VdA, ne sono stati approvati in tutto 4, compreso quello del pomeriggio di ieri.

 

SC-LT

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Comunicato n° 681 del 14 dicembre 2022
Leggi di bilancio: approvati due ordini del giorno del gruppo Pour l'Autonomie

 

Nella seduta mattutina del 14 dicembre 2022, il Consiglio Valle ha esaminato tre ordini del giorno presentati dal gruppo Pour l'Autonomie, collegati alle leggi di bilancio della Regione per il triennio 2023-2025. Due sono stati approvati, uno ritirato.

Ordini del giorno approvati

Individuare specifiche misure a supporto delle famiglie e dei giovani per favorire e agevolare l'evoluzione digitale della comunità valdostana sia attraverso la formazione sia verificando le future disponibilità finanziarie ad acquistare gli strumenti più adeguati. È l'impegno contenuto nell'ordine del giorno approvato all'unanimità con emendamenti in accordo con gli Assessori all'innovazione e all'istruzione.

 «Nella nostra Regione, il fenomeno della disuguaglianza nell'accesso e nell'uso delle tecnologie risulta estremamente elevato - ha chiarito il Consigliere Augusto Rollandin -. È importante poter consentire ai giovani e alle famiglie di ogni classe sociale di poter acquistare un tablet o un PC portatile. La Regione ha fatto importanti sforzi in questo senso ed è importante che prosegua il cammino intrapreso.»

L'Assessore all'innovazione, Carlo Marzi, ha dichiarato: «Accogliamo positivamente lo spirito propositivo dell'iniziativa che vorremmo parzialmente modificare in modo da renderla più aderente alla realtà del nostro territorio. Il progetto complementare della banda ultra larga dedicato al mondo della scuola ci vede essere all'avanguardia in Italia. Perché oggi il digital divide non si risolve solo con l'acquisto di tablet o PC ma anche con la formazione e la possibilità di accedere nel migliore dei modi alla Rete.»

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha ricordato che «"Un computer in famiglia" è partito nel 2008 e ha avuto un grande successo. Stiamo aspettando di avere certezze sul Fondo sviluppo e coesione per inserire nelle scuole - presumibilmente la prima media e la prima superiore - non più un computer ma un tablet che sembra più aderente alle esigenze attuali degli studenti. Ci auguriamo di poter riprendere questa iniziativa nel 2023 che ha avuto un successo così elevato.»

Approvato all'unanimità anche l'ordine del giorno, così come emendato in accordo con l'Assessore alle risorse naturali, che impegna a completare l'iter necessario ad avviare il corso di formazione per gli agenti forestali utilmente collocati in graduatoria, considerando il fabbisogno di personale aggiornato al 2023.

Il Capogruppo Marco Carrel ha richiamato «le carenze di organico del Corpo forestale della Valle d'Aosta. Vista la graduatoria del concorso pubblico per l'assunzione a tempo indeterminato di tre agenti forestali e visto l'obbligo, per tutti gli allievi agenti, di effettuare un corso semestrale organizzato e finanziato dall'Amministrazione regionale, riteniamo sia importante ottimizzare le risorse includendo nel corso anche il personale facente parte del fabbisogno 2023. Avviare un corso solo per il personale 2022 sarebbe antieconomico: considerato che siamo a fine anno, sarebbe meglio spostarlo a fine gennaio 2023 per dare una risposta più corposa alle esigenze di personale del Corpo forestale valdostano.»

L'Assessore alle risorse naturali, Davide Sapinet, ha proposto una modifica nell'impegnativa, «visto che l'iniziativa prevede quanto già stiamo facendo, in quanto la carenza è importante e rischia di aggravarsi. Ci siamo quindi attivati, dopo la graduatoria definitiva. Il numero minimo previsto di assunzioni sarà 19: tre sono per il 2022, cui si sommano 12 unità per il 2023 e si potranno eventualmente estendere. È questo un segnale fondamentale per far lavorare nel modo migliore le nostre 14 Stazioni forestali, che rappresentano un importantissimo presidio del territorio.»

È stato ritirato l'ordine del giorno riguardante il "Bonus Entreprises".

 

SC-LT

 

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Comunicato n° 682 del 14 dicembre 2022
Leggi di bilancio: approvati tre ordini del giorno del gruppo PCP

 

Nella seduta mattutina del 14 dicembre 2022, il Consiglio Valle ha esaminato 6 ordini del giorno del gruppo Progetto Civico Progressista, collegati alle leggi di bilancio della Regione per il triennio 2023-2025. Di questi, 3 sono stati approvati e 3 respinti.

Ordini del giorno approvati

L'Assemblea ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno, così come emendato in accordo con il Presidente della Regione, che impegna a procedere entro il 31 marzo 2023 all'ampliamento del Parco regionale del Mont Avic nel comune di Fénis.

«Nel 2018 - ha specificato la Consigliera Chiara Minelli - si è costituito il Comitato per l'ampliamento del Parco che comprende vari soggetti privati proprietari di terreni siti nel comune di Fénis, interessati a inserire le loro proprietà nel perimetro del Parco: si tratta di terreni per un totale di 1549 ettari, di cui 1458 di proprietà privata e 91 del Comune. Fin dal luglio 2020 era stato formalizzato da parte dell'Assessore competente l'interesse al progetto, ma si è ritenuto di procedere per fasi. Dopo oltre quattro anni dalla richiesta, noi crediamo che sia tempo di dar corso a quanto richiesto, a fronte anche del finanziamento aggiuntivo di 110mila euro per il Parco del Mont Avic previsto nel bilancio e chiediamo che si proceda all'ampliamento entro 30 giorni.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha proposto una modifica riguardante la tempistica, condividendo lo spirito dell'iniziativa.   

Tener conto delle richieste di migliorie per l'allestimento dei treni che saranno a breve commissionati e a interloquire anche con il personale ferroviario, le associazioni dei pendolari e più in generale dell'utenza al fine di acquisire materiale rotabile rispondente alle esigenze dei viaggiatori. Questo l'impegno chiesto al Governo con un ordine del giorno che è stato approvato all'unanimità.

La Consigliera Chiara Minelli ha ricordato: «L'onere previsto per il finanziamento del treno elettrico è di 12 milioni di euro che vanno ad aggiungersi ai finanziamenti regionali già stanziati per l'acquisto di materiale rotabile. Visto che questi treni saranno commissionati dalla Regione, sarebbe opportuno tenere conto delle esperienze derivanti dall'utilizzo dei treni bimodali Stadler, apportando una serie di migliorie: installazione di tendine parasole; scelta dei rivestimenti dei sedili di facile manutenzione; aumento delle postazioni per le biciclette; individuazione di maggiori spazi per sci/bagagli ingombranti.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in qualità di Assessore ad interim ai trasporti, ha confermato: «Sicuramente ci sono migliorie da apportare ai nuovi treni che abbiamo già valutato durante precedenti incontri con Stadler e, quindi, accogliamo l'ordine del giorno.»

Il Consiglio ha poi approvato all'unanimità l'ordine del giorno che impegna l'Assessore con delega agli impianti a fune a illustrare in quarta Commissione i dettagli degli interventi previsti nel settore, suddivisi tra quelli per manutenzione ordinaria, straordinaria e per nuove realizzazioni.

La Consigliera Chiara Minelli ha ricordato che «nelle leggi di bilancio sono state previste cospicue risorse sia per la gestione degli impianti a fune, sia per nuovi investimenti nel settore. Nonostante la specifica richiesta di dati relativi all'impiego di queste risorse, formulata in sede di seconda Commissione durante l'esame del bilancio, questi ad oggi non sono pervenuti. Noi riteniamo necessario avere un quadro esaustivo della situazione.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, si è detto d'accordo ad accogliere l'iniziativa.

Ordini del giorno respinti

È stato respinto, con 18 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 17 a favore (Lega VdA, PlA, PCP, FI), un ordine del giorno volto a prevedere, nel più breve tempo possibile, alla riattivazione del sostegno economico alle famiglie valdostane mediante concorso alle spese per il riscaldamento domestico di cui alla legge regionale 7 dicembre 2009, n. 43 o altra legge stabile e strutturale.

La Capogruppo Erika Guichardaz ha sottolineato che «le difficoltà e criticità rappresentate in audizione dalle associazioni dei consumatori, dalle organizzazioni sindacali e dai primi firmatari della petizione "il riscaldamento non è un lusso" sono per noi una priorità. La situazione reddituale dei valdostani è molto critica e si prevede che l'aumento rilevante del prezzo dei prodotti energetici permanga anche per il prossimo anno con maggior preoccupazione per una regione di montagna in cui i costi di riscaldamento incidono in maniera importante sul budget delle famiglie. Bisogna intervenire seriamente su questo fronte con una misura stabile che tolga dall'incertezza i cittadini e che possa essere di facile accesso per tutti i valdostani perché proprio le persone più fragili o residenti in zone disagiate non sono riuscite a presentare le domande.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha dichiarato: «Sul "Bon chauffage" il tema è aperto, dal momento che c'è anche una petizione in corso di discussione, ma è la Commissione che la sta analizzando che ci deve dare una risposta sul punto. Per prendersi degli impegni come quello richiesto dall'ordine del giorno bisogna avere delle risorse a disposizione sulla spesa corrente che al momento non ci sono e che voi non indicate dove togliere per finanziare poi il "Bon Chauffage". Le togliamo alla sanità e al sociale, al lavoro, all’agricoltura, al turismo o agli enti locali? Nella nostra visione il "Bon Chauffage" deve rientrare nella dimensione del "Bonus Social" che ci offre una piattaforma riutilizzabile e le cui procedure di richiesta ed erogazione dei fondi sono già previste da una legge che potrà essere rifinanziata in corso d’anno. La risposta che stiamo dando è importante e di gran lunga superiore a quella di altri territori: da ieri ci sono in pagamento più di 2 mila domande e questo procederà con continuità nei prossimi giorni

È stato respinto, con 18 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 17 a favore (Lega VdA, PlA, PCP, FI), un ordine del giorno che chiedeva di definire nella prossima variazione di bilancio appropriate risorse per far fronte alle domande pervenute nell'ambito del "Bonus Entreprises" e non ammesse a contributo per indisponibilità di fondi.

La Capogruppo Erika Guichardaz ha dichiarato: «Nonostante l'emendamento della maggioranza sul "Bonus Entreprises", che arriva in zona cesarini, a differenza di PlA non ritiriamo la nostra iniziativa perché riteniamo che, se questa è una priorità vera per il Governo, viste anche le richieste delle associazione di categoria, dovrebbe trovare delle risorse già da ora e non con l'avanzo. Ricordo che risultate convalidate 691 domande, di cui 257 nel settore dell'industria e artigianato, 89 nel turismo, 176 nel commercio, 146 nell'agricoltura e 23 per i rifugi alpini, per un importo totale di contributi concessi pari a 11 milioni 904 mila euro, con un'economia di spesa di circa 46mila euro nel settore dei rifugi alpini. Le domande non ammesse a contributo sono state 941 per un importo concedibile di 14 milioni 139mila euro e diverse imprese, nonostante gli investimenti fatti, vista la mancanza di risorse che veniva segnalata sul portale non hanno nemmeno fatto domanda. Avevamo criticato questa misura proprio perché la ritenevamo iniqua visto che era evidente che avrebbe sostenuto soprattutto le imprese più robuste e strutturate che con celerità avrebbero fatto richiesta di finanziamento.»

È stato respinto con 18 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 16 a favore (Lega VdA, PlA, PCP, FI), l'ordine del giorno che sollecitava a valutare, in collaborazione con il Convitto regionale Chabod, forme di sostegno per l'anno scolastico 2022-2023 rivolte alle famiglie rientranti nelle prime due fasce di reddito, maggiormente penalizzate; la possibilità di rivedere le scelte effettuate per l'anno scolastico 2022-2023, anche in vista delle nuove iscrizioni; interlocuzioni con il Ministero dell'istruzione per la problematica del reclutamento degli educatori di sostegno.

La Capogruppo Erika Guichardaz ha sottolineato che «in precedenti nostre iniziative abbiamo già messo in luce che l'esclusione degli alunni della scuola primaria frequentanti il convitto regionale dai voucher convitti per ripiegare nell'elenco dei doposcuola ha rappresentato una seria criticità per le famiglie più fragili che dovranno sborsare 300 euro in più oltre all'anticipo degli altri 800. Il convitto Federico Chabod non è un doposcuola, ma un'istituzione scolastica che dipende dalla regione a tutti gli effetti. Visto che si sta avvicinando il periodo in cui i genitori dovranno provvedere all'iscrizione degli alunni alla prima classe di ogni grado di scuola, nonché al convitto F. Chabod, è doveroso intervenire opportunamente per chiarire alle famiglie i costi. Grazie all'interrogazione del deputato 5S, Antonino Iaria, apprendiamo con favore che l'equiparazione degli educatori esclusi dall'aggiornamento delle graduatorie appartenenti alla classe L18 è nell'agenda del nuovo Governo.»

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha ricordato che «il Governo ha previsto varie forme di sostegno per il doposcuola con voucher per le prime due fasce di reddito ISEE e con una copertura del 100% per i nuclei in carico ai servizi sociali a seguito di presentazione di relazione dettagliata. Per quanto riguarda la riammissione degli studenti della primaria al beneficio del voucher per convitti e collegi, ricordo che il Governo ha fatto questa scelta a seguito di attenta valutazione che dà più equità su tutto il territorio, non privilegiando una scuola rispetto alle altre: fare tariffe e servizi differenziati non sarebbe equo.»

Sul terzo punto dell'impegnativa, l'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha ricordato che «il riconoscimento dei titoli è un compito del Governo nazionale e noi stiamo seguendo le indicazioni nazionali che escludono dall'accesso al ruolo chi è in possesso della laurea di categoria L18. Nel 2022 il Giudice del lavoro di Aosta ha dichiarato non idoneo questo titolo per l'inserimento in graduatoria.»

 

SC-LT

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Comunicato n° 683 del 14 dicembre 2022
Leggi di bilancio: approvati due ordini del giorno del gruppo Forza Italia

 

Nella seduta mattutina del 14 dicembre 2022, il Consiglio Valle ha trattato 5 ordini del giorno del gruppo Forza Italia, collegati alle leggi di bilancio della Regione per il triennio 2023-2025. Di questi 2 sono stati approvati, 3 respinti.

Ordini del giorno approvati

È stato approvato all'unanimità un ordine del giorno che impegna a prevedere nel prossimo assestamento di bilancio 2023, un finanziamento non inferiore a 1,5 milioni di euro per ristrutturare gli alloggi di edilizia residenziale pubblica ancora privi di finanziamento.

Il Consigliere Mauro Baccega ha richiamato «i 194 alloggi di edilizia residenziale pubblica liberi che richiedono interventi di ristrutturazione (nell'ambito del progetto PinQua, Sicuro Verde Sociale, Superbonus 110%, accordi quadro per la manutenzione ordinaria e appalto "dall'abitare al lavoro") e che potranno essere disponibili per l'assegnazione non prima di cinque o sei anni. Visto che per la ristrutturazione di 63 alloggi non vi è ancora il finanziamento, noi chiediamo di prevedere in assestamento adeguate risorse. Ricordo poi che suddividendo in piccoli lotti gli alloggi, dando così anche le piccole imprese di edilizia, si possono soddisfare in termini ragionevoli ai cittadini inseriti nella graduatoria.»

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha dichiarato «la disponibilità del Governo ad accogliere l'iniziativa, a testimonianza della sensibilità su questa tematica: stiamo facendo molto in questo ambito ed è importante proseguire in questa direzione.»

Approvato all'unanimità anche l'ordine del giorno, così come emendato in accordo con l'Assessore al bilancio, con cui impegna il Governo a iniziare un confronto in Commissione e predisporre un rapporto dettagliato di analisi sull'evoluzione della spesa corrente (a partire dal 2019-2023) che dia conto delle variazioni della spesa e relativo utilizzo anche al fine di valutare il suo impatto in chiave prospettica.

«La spesa corrente dal previsionale 2019 a quello 2023 ha subito un incremento significativo (di 268 milioni di euro) e, nello stesso periodo, la spesa d'investimento è solo cresciuta di 115 milioni - ha sottolineato il Capogruppo Pierluigi Marquis -. Bisogna capire se questo aumento di spesa è un fenomeno strutturale o no.»

L'Assessore al bilancio, Carlo Marzi, accogliendo l'ordine del giorno ha voluto precisare che «l'attenzione alle spese correnti è una priorità per la maggioranza e il Governo. Quindi condividiamo questa iniziativa. Va evidenziato però un punto: l'attenzione che abbiamo posto alle famiglie e alle persone così come l'attenzione alle spese socio sanitarie fanno crescere le spese correnti. Ciò vale anche per i cospicui stanziamenti (circa 380 milioni) delle leggi per contrastare gli effetti della pandemia del periodo 2020-2021.»

Ordini del giorno respinti

È stato respinto, con 18 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 17 a favore (Lega VdA, PlA, PCP, FI), l'ordine del giorno che chiedeva di predisporre, entro 120 giorni, un piano di manutenzione delle strade teso a individuare il fabbisogno finanziario annuale da stanziare per manutenere in ordine e in sicurezza le strade di competenza regionale.

«Lo stato di manutenzione è uno degli indicatori che misura lo stato di civiltà e l'attenzione di un ente verso il proprio territorio - ha dichiarato il Capogruppo Pierluigi Marquis -. La Regione ha nella sua competenza la gestione di circa 500 km di strade che viene programmata sulla base di valutazioni visive mentre oggi in molte regioni italiane si stanno utilizzando strumenti più tecnologici. Serve una manutenzione efficiente delle infrastrutture stradali che avrà ricadute positive sulla sicurezza di transito ma anche sui costi di manutenzione dal momento che, attualmente, il progressivo deterioramento della pavimentazione delle strade regionali è dovuto allo stanziamento inadeguato rispetto alle buone pratiche consolidate e riconosciute.»

«La programmazione viene effettuata tenendo conto delle priorità e delle disponibilità finanziarie, e quindi alla fase di programmazione segue quella realizzativa - ha evidenziato l'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi -. Abbiamo ultimato interventi su diversi ponti e abbiamo in programmazione e in corso ulteriori attività in questo senso. Relativamente alle pavimentazioni delle strade sono stati completati gli interventi di manutenzione previsti per il 2022 che hanno interessato circa 20 km di strada, per un investimento di 3,2 milioni di euro. Sono inoltre in corso le procedure per l’affidamento di tre nuovi accordi quadro che garantiranno, per il prossimo triennio 2023-2025, la possibilità di effettuare in modo tempestivo ed efficace i necessari e prioritari interventi di manutenzione sulle pavimentazioni delle strade regionali, con un investimento previsto di 4,8 milioni di euro per ogni anno per circa 14,5 milioni complessivi. Le somme complessive a disposizione della Struttura viabilità nel triennio sono pari ad euro 23.062.563 per il 2023, 24.040.738 per il 2024 e ad euro 23.454.215 per il 2025, che consentono di operare in continuità nella manutenzione e miglioramento della sicurezza su tutte le strutture che compongono la rete viaria regionale costituita dai 500 km di strade, 327 ponti e 51 gallerie. Oltre a questo, in parte spesa corrente, confermiamo le disponibilità indispensabili per mantenere efficiente la transitabilità delle strade regionali, in particolare riguardo alla manutenzione invernale con lo sgombero neve e le attività anti ghiacciamento.»

È stato respinto, con 18 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 17 a favore (Lega VdA, PlA, PCP, FI) l'ordine del giorno che sollecitava una proposta di intervento, entro 120 giorni, che individuasse dei trasferimenti finanziari ai Comuni, da assegnare in sede di assestamento di bilancio, a sostegno di investimenti volti ad una concreta di riduzione dei consumi energetici degli enti locali.

«Oggi più che mai è necessario sensibilizzare gli enti locali ad attuare politiche gestionali e di investimento volte alla riduzione dei consumi energetici sia per contribuire alla decarbonizzazione dell'aria sia per ridurre la ricaduta economica dei rincari sui cittadini - ha evidenziato il Capogruppo Pierluigi Marquis -. La Regione deve intervenire non solo a sostegno del caro bollette ma anche per avviare processi di riduzione dei consumi e dei costi strutturali.  A tal fine bisogna mettere a disposizione un sostegno economico incentivante per gli enti locali in un momento di particolare difficoltà per le casse comunali.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha dichiarato: «Non voteremo questo ordine del giorno, pur condividendone le finalità. Ricordo che per il miglioramento dell'efficientamento energetico sono stati destinati 5 milioni del FESR oltre a quelli già stanziati per le Comunità energetiche. Inoltre, se si individueranno delle risorse disponibili in assestamento, riteniamo debbano essere trasferite ai Comuni senza vincoli, seppur destinate naturalmente ad investimenti.»

È stato respinto, con 18 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 17 a favore (Lega VdA, PlA, PCP, FI), l'ordine del giorno che chiedeva al Governo regionale di programmare entro 90 giorni un nuovo e significativo intervento di sostegno a favore delle famiglie in difficoltà.

Il Capogruppo Pierluigi Marquis ha evidenziato «gli importanti rincari energetici e l'inflazione che hanno acuito le criticità delle fasce più fragili della popolazione determinando una crescita della diseguaglianza. Il bilancio 2023-2025 ha un cospicuo incremento di risorse disponibili, ma non contempla degli interventi a loro favore: noi, invece, riteniamo fondamentale che in una società solidale si vada incontro a coloro che hanno maggiori difficoltà. Qui si tratta di assumere un impegno in vista della prossima legge di assestamento: se si ritiene che questa sia una priorità per i cittadini, si può farlo.»

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha ricordato che «in questo momento il Governo ha messo in atto il "Bonus Social", su cui stiamo ancora valutando l'impatto sulle famiglie: circa 2000 pagamenti sono stati effettuati e a breve contiamo di soddisfare tutte le richieste. Le Commissioni stanno peraltro valutando la petizione popolare sull'energia e aspettiamo gli esiti. C'è una sensibilità del Governo in tal senso, ma in questo momento non riusciamo ad assumerci l'impegno perché il grosso problema è quello di trovare nel bilancio le necessarie coperture.»

 
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Comunicato n° 684 del 14 dicembre 2022
Leggi di bilancio: le dichiarazioni di voto

 

Nella seduta pomeridiana consiliare del 14 dicembre 2022, prima del voto sulle leggi di bilancio della Regione per il 2023-2025 ci sono stati gli interventi per dichiarazioni di voto.

Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha annunciato l'astensione del gruppo Lega VdA: «Abbiamo cercato di introdurre in questo bilancio delle azioni di sicuro interesse per la nostra Regione che avrebbero avuto ricadute positive nella nostra società come la possibilità di trovare spazi di facilitazione fiscale e abbattimento delle imposte, vista anche la titolarità della Regione in questo campo. Oltre a questo abbiamo suggerito due emendamenti in settori centrali per la nostra società: Naître Valdôtain e un intervento per sostenere il settore del commercio. Entrambi lasciavano al Governo ampio margine di scelta sull'individuazione dei criteri per trovare la migliore modalità di attuazione. Purtroppo le nostre iniziative, di buon senso e di attenzione verso la nostra Regione, non sono state prese in considerazione.»

Il Vicecapogruppo dei Federalisti Progressisti - Partito Democratico, Andrea Padovani, ha sostenuto che si tratta di «un bilancio umile, forse, ma sicuramente responsabile e nella continuità amministrativa data da due anni di governo consecutivi di una maggioranza autonomista e progressista che mantiene il suo tratto caratteristico, la sua mission e la sua validità. Questo bilancio esprime gli impegni assunti dalla maggioranza, attenta ai più fragili, alla montagna, al nostro territorio e che crea le condizioni per dare risposte strategiche. Un bilancio giusto e misurato, ma con grandi potenzialità future. Questo bilancio, tra mille vicissitudini, interne ed esterne, traccia nel migliore dei modi possibili, la via per il prossimo triennio, assegnando il compito a tutti i soggetti decisori, a qualsiasi livello, di ascoltare le necessità collettive, sapendo mediare tra gli interessi di tutte e di tutti. Perché ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno.»

Il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, ha osservato: «A fronte di una maggiore disponibilità di 180 milioni di euro rispetto all'anno scorso ci aspettavamo un'azione più incisiva. Ci attendavamo un bilancio con una visione che affrontasse i problemi strutturali che i cittadini vivono e con una maggiore attenzione alle famiglie e ai cittadini in difficoltà. La bontà dell'azione del Governo non si valuta sulla base delle risorse allocate ma sulla capacità di metterle a profitto. Come gruppo intendiamo con questo che l'obiettivo a cui tendere è il buon funzionamento dei servizi affinché diano una risposta concreta alle reali esigenze dei cittadini. Pensiamo ad esempio al settore della sanità. Il Governo è bravo perché ha aumentato le risorse a disposizione o lo sarà quando, ad esempio, avrà azzerato le liste d'attesa e risolto il grande problema della medicina territoriale? Per noi il giudizio diventerà positivo solo se le risorse saranno servite per risolvere i problemi. Il prossimo triennio rappresenta una grande sfida per il Governo e per la macchina amministrativa e, valuteremo, se ci sarà attraverso l’attività gestionale la capacità di spendere e mettere in circolo le risorse disponibili a bilancio o se le stesse si trasformeranno in avanzi di amministrazione via via crescenti.»

La Vicecapogruppo di Progetto Civico Progressista, Chiara Minelli, ha definito i documenti di bilancio, «un tentativo, affannoso, di dare risposte ad esigenze che derivano da un diffuso disagio sociale delle famiglie e degli operatori economici. C'è una contraddizione fra le potenzialità che come Regione abbiamo, fra le notevoli disponibilità finanziarie del bilancio, e la difficoltà di individuare i temi portanti della politica regionale e di investire in modo incisivo e strutturale su di essi. Troppi interventi sono una tantum così come c'è troppa ordinaria amministrazione. Non si vede nei documenti, anzi neppure si intravvede, la Valle d'Aosta del futuro, quella in cui il contrasto alla povertà è definito e articolato, in cui la tutela dell'ambiente è vista come vera priorità, in cui i servizi socio-sanitari ed educativi sono efficienti e di qualità, in cui c'è un trasporto pubblico capillare, non inquinante. Non siamo un esempio di regione virtuosa, e non c'è neanche l'ambizione di diventarlo. Eppure sarebbe fattibile e forse anche doveroso. Non si ha il coraggio di innovare, abbiamo una politica asfittica, un sistema elettorale inadeguato, abbiamo anche paura di consultare il "peuple", viviamo nell'incertezza e sopravviviamo con manovre di piccolo cabotaggio. La Valle d'Aosta meriterebbe di più.»

Il Capogruppo dell'Union Valdôtaine, Aurelio Marguerettaz, ha commentato: «In un momento come quello attuale è necessario guardare le cose nel loro complesso. In un rapporto pubblicato dal Sole 24 ore, la Valle d'Aosta è indicata come sesta provincia in termini di qualità della vita su più di cento province e l'anno scorso eravamo la quarta. Vincere una competizione può essere importante, ma mantenere sempre posizioni di testa come queste è ancora più impegnativo e gli sforzi che sono stati fatti negli anni dimostrano la bontà delle scelte compiute. La nostra comunità è abituata ad avere una qualità elevata di servizi. Certo il contesto complicato di questi anni ha segnato una flessione in questo senso, ma i problemi che abbiamo riscontrato sono diffusi in tutto il territorio nazionale, sono problemi strutturali che difficilmente possono essere superati in solitudine dalla nostra piccola regione. Gli sforzi che facciamo per mantenere il nostro territorio a livelli elevati si riflette inevitabilmente sul bilancio: abbiamo infrastrutturato in maniera diffusa la Valle e oggi dobbiamo mantenere questi impianti tramite il ricorso alla spesa che, in sé, non è un disvalore. Piuttosto bisogna demonizzare gli sprechi e cercare di eliminarli e, nel contempo, bisogna rafforzare gli investimenti. Non possiamo pensare ad un bilancio di elemosine ma a un documento che produca benessere e dia risposte alla comunità.»

Per il Vicecapogruppo di Alliance Valdôtaine - VdA Unie, Corrado Jordan, «questa maggioranza aveva il compito di proporre, portando in Aula il bilancio, un progetto di gestione delle risorse per le prossime annualità: lo ha fatto tenendo conto della situazione attuale e dell'imprevedibilità di scenari che sono oggettivamente sopra le nostre competenze, lo ha fatto con serietà, responsabilità, dando risposte serie e concrete, pensando all'oggi ma anche traguardando al domani. Una manovra perfettibile, per carità, ma comunque una buona manovra, con maggiori entrate per il 2023 (quasi 10% in più) e quindi con possibilità importanti di finanziamenti per gli investimenti, ma anche con maggiori spese correnti, che in parte sono incomprimibili e che destano qualche preoccupazione. Abbiamo indicato la nostra linea politica, indicando un percorso, affrontando difficoltà evidenti e tutti i temi. Indicando priorità, scegliendo le azioni e gli investimenti da fare prima di altri, come gli interventi aggiuntivi in sanità, istruzione, territorio, enti locali. Non abbiamo visto in quest'Aula proposte concrete che impegnano fondi importanti in direzione diverse rispetto a quanto abbiamo fatto noi. Evidentemente, l'impostazione è di qualità, è corretta e non necessita di modifiche o stravolgimenti.»

Il Consigliere del gruppo Misto Claudio Restano ha evidenziato che «il bilancio che discutiamo oggi parla prevalentemente attraverso i numeri ma c'è anche tutta una parte, più nascosta, che non si esprime attraverso i numeri. Confrontando le varie voci a bilancio con il DEFR e con il programma di Legislatura, si comprende l'azione del Governo che, attraverso gli stanziamenti, realizza azioni improntate a dare risposte concrete alla montagna, ai Comuni, ai nostri territori, allo sport. Non diamo solo contributi ma facciamo azioni reali che incidono positivamente sull'occupazione, sulle nostre aziende e su tutti gli utenti. Stiamo tutti lavorando nella stessa direzione che è quella di fornire le risposte di cui la nostra popolazione ha bisogno. Alla prova dei fatti sarà un buon bilancio che realizzeremo grazie alla macchina amministrativa, alla forza di collaborazione e alla visione di continuità. Questi primi due anni hanno subìto un po' di travaglio politico e la maggioranza ha dato una visione un po' confusa di sé stessa, esponendosi a varie narrazioni. Ci auguriamo che nel breve si raggiunga una maggiore stabilità, non solo nel campo dei numeri ma anche in quello politico: non temiamo di affrontare le scelte che ci aspettano ma è importante che ci sia un rilancio nei fatti, un rilancio di immagine, un progetto condiviso. Questo è l'auspicio che lancio soprattutto a chi siede ai banchi del Governo.»

Il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel, nell'annunciare l'astensione, ha rimarcato: «È stata una discussione utile e proficua: abbiamo presentato degli emendamenti che purtroppo non sono stati approvati - soprattutto il Bonus Naître Valdotain e i distretti del commercio - che erano un insieme di idee per cercare di portare il nostro contributo. Siamo soddisfatti che il Governo abbia accettato i nostri ordini del giorno, quello che affronta le assunzioni del Corpo forestale valdostano e la possibilità per tutte le famiglie di avere un computer. Nessuno ha detto che è un bilancio da buttare: abbiamo sollevato delle obiezioni e abbiamo avanzato delle proposte, in un'ottica di miglioramento. Il nostro gruppo ha votato l'articolo 31 riguardante il finanziamento del secondo lotto dell'Università, un tema nel quale crediamo fermamente. Non è tutto da buttare, ma qualcosa di più si poteva e si doveva fare.»

 

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Comunicato n° 685 del 14 dicembre 2022
Approvate le leggi di bilancio della Regione per il triennio 2023-2025

 

Nella seduta pomeridiana consiliare del 14 dicembre 2022, dopo due giorni e mezzo di dibattito, il Consiglio Valle ha approvato la legge di stabilità regionale e il bilancio di previsione della Regione per il triennio 2023-2025. La legge di stabilità ha ottenuto 18 voti a favore (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 16 astensioni (Lega VdA, PlA, PCP, FI); il bilancio 18 voti favorevoli (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM), 2 contrari (PCP) e 15 astensioni (Lega VdA, PlA, FI).

Sulla legge di stabilità regionale, dei 12 emendamenti depositati in Aula, ne sono stati approvati 6. È stato accolto, con i voti a favore di UV, AV-VdAU, Misto, FP-PD, SA e PlA, l'emendamento dei gruppi di maggioranza che indica, tra le priorità nell'attribuzione dell'avanzo di amministrazione 2023, il rafforzamento del "Bonus Entreprises", la concessione di mutui agevolati a favore della prima abitazione e per il recupero di fabbricati situati nei centri storici, gli investimenti per lo sviluppo degli impianti a fune. Approvati anche 4 emendamenti del Presidente della Regione (che recepiscono le richieste avanzate dal Consiglio permanente degli enti locali in materia di procedure concorsuali e di assunzioni negli enti locali), 1 dell'Assessore all'istruzione (che autorizza il Conservatoire de la Vallée d'Aoste a procedere con una selezione pubblica per l'assunzione di docenti a tempo indeterminato - indicativamente 4 posti - a seguito di 12 pensionamenti). Approvati anche i 7 emendamenti licenziati dalla seconda Commissione. Respinti invece i 3 emendamenti dei gruppi Lega Vallée d'Aoste, Pour l'Autonomie e Forza Italia (contributo sperimentale "Naître Valdôtain" a sostegno della natalità; attivazione di una misura sperimentale per la promozione dei distretti del commercio per sostenere lo sviluppo di libere aggregazioni di imprese commerciali che operano in un determinato ambito; valutazioni in materia di entrate e tributi regionali) e i 3 del gruppo Progetto Civico Progressista (rideterminazione dell'addizionale regionale Irpef diversificando le aliquote per fascia di reddito a partire dai 15mila euro di reddito per dare sollievo anche alle fasce medie; equiparazione dell'indennità del Presidente del Consiglio a quella degli Assessori regionali).

Nell'ambito del dibattito, l'Assemblea ha anche approvato 11 ordini del giorno sui 30 presentati, di cui 4 della Lega VdA (Bando Borghi, finanza locale e IMU, costi del teleriscaldamento, piccole stazioni sciistiche), 2 di Pour l'Autonomie (misure per l'evoluzione digitale della comunità valdostana, corso formazione agenti forestali), 3 di Progetto Civico Progressista (ampliamento Parco Mont Avic nel comune di Fénis, acquisto treni, interventi su impianti a fune) e 2 di Forza Italia (ristrutturazione alloggi ERP e studio sull'evoluzione della spesa corrente 2019-2023).

Le risorse in bilancio

Le risorse disponibili in bilancio, al netto delle partite di giro e del fondo pluriennale vincolato, sono pari a poco meno di 1.582 milioni di euro per il 2023, 1.441 milioni per il 2024 e 1.412 milioni per il 2025. Il contributo alla finanza pubblica posto a carico della Regione è di 82 milioni per ciascuna annualità.

La spesa corrente per il 2023, al netto del contributo allo Stato, risulta pari a poco meno di 1.200 milioni di euro (erano 1.100 nel 2022), mentre gli investimenti previsti ammontano a 327 milioni di euro (erano 247 milioni nel 2022).

Nel dettaglio, le spese per il 2023 riguardano: tutela della salute (23,61% del bilancio) con 406 milioni 771 mila euro (+ 44,5 milioni rispetto al 2022); istruzione e diritto allo studio (12,4%) con 213 milioni 970mila euro (+7,5 milioni); trasporti e diritto alla mobilità (7,28%) con 125 milioni 409mila euro (+ 25,5 milioni); relazioni con le altre autonomie locali (7,13%) con 122 milioni 935mila euro (+10 milioni); politiche sociali e famiglia (6,68%) con 115 milioni 125mila euro (+15 milioni); agricoltura, politiche agroalimentari e pesca con 26 milioni 783mila euro; sviluppo sostenibile e tutela del territorio e ambiente (5,22%) con 89 milioni 967mila euro (+7 milioni); tutela e valorizzazione di beni e attività culturali con 44milioni 800mila euro (+1,5 milioni); sviluppo economico e competitività con 40 milioni 385mila euro (+3 milioni); politiche per il lavoro e formazione professionale con 35 milioni 657mila euro (+11 milioni); turismo con 25 milioni 540mila euro (+ 4,5 milioni); politiche giovanili, sport e tempo libero con 20 milioni 148mila euro (+ 6,5 milioni); assetto del territorio ed edilizia abitativa con 8 milioni di euro (+ 4 milioni).

 

SC-LT

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Comunicato n° 686 del 14 dicembre 2022
Interrogazione sulla riorganizzazione del Casinò de la Vallée

 

Con un'interrogazione del gruppo Lega Vallée d'Aoste discussa nella seduta consiliare del 14 dicembre 2022 è stata nuovamente affrontata la questione della riorganizzazione del Casinò de la Vallée.

A seguito di notizie relative alla mobilità di personale, il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha chiesto quali siano gli effetti operativi, anche sul costo del personale dell'Azienda, di queste mobilità e se gli avvisi di selezione del personale siano coerenti con questa procedura; quali siano le motivazioni della pubblicazione dell'avviso di ricerca per la predisposizione di un piano di rinnovo degli hotels Billia e se queste iniziative siano in linea con le previsioni del piano concordatario vigente.

«L'Azienda ha riferito di essersi posta l'obiettivo di ridurre il personale e quindi del costo del lavoro, così come contenuto nel piano industriale oggetto della procedura concordataria - ha risposto l'Assessore alle partecipate, Luciano Caveri -. Il personale amministrativo in uscita non dovrà essere sostituito, a differenza di quello tecnico che avrà contratti flessibili e concentrati nei picchi dei fine settimana e delle festività. Il costo del piano di esodo incentivato, concordato con le forze sindacali, è pari a 625mila euro, accantonati in un fondo specifico nell'esercizio 2022. I risparmi, quantificati in 1 milione di euro, sono già previsti a partire dal 2023. I bandi riguardano l'unità produttiva servizi alberghieri: una estetista specializzata per il centro benessere del Billia e di un division manager che si occuperà di sviluppare la posizione competitiva della struttura alberghiera - che è andata meglio rispetto alle previsioni negative. Ci sono tre ricerche aperte per l'assunzione a tempo determinato di tre tecnici informatici per il rinnovamento tecnologico, ma non è pervenuta nessuna candidatura. Le camere dei due alberghi richiedono importanti lavori di manutenzione, che potranno essere realizzati negli ambiti di costo del piano industriale e con priorità per le situazioni più urgenti. L'Azienda ha anche fatto sapere che ogni azione assunta è in linea con le previsioni del piano concordatario e che la gestione in atto consente di migliorare questi obiettivi, in particolare il pagamento della prima rata dei creditori chirografari entro questo mese, con sei mesi di anticipo rispetto alla scadenza.»

Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha replicato: «Sugli avvisi di selezione del personale, invito l'Assessore a fare delle verifiche perché a me risulta che vi siano anche delle posizioni sulla Casa da gioco. Rispetto alle sponsorizzazioni sui social, rilevo un piccolo problema: è la Casa da gioco che fa le sponsorizzate o è il soggetto responsabile della divisione che deve assumere? È una cosa delicata, perché chi fa la sponsorizzata è responsabile in toto. Invito l'Assessore a fare qualche verifica in più per non incorrere in problematiche. Se ci sono delle manutenzioni da fare sulle camere, ne prediamo atto ma ricordo che gli investimenti che furono fatti sono notevoli. Sono soddisfatto che il piano sia rispettato e i buoni risultati confermano che l'Azienda sta lavorando e che ci sono buone prospettive rispetto ad un mercato che sappiamo essere pesantemente in difficoltà.»

 

SC

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Comunicato n° 687 del 14 dicembre 2022
Interpellanza sulle infiltrazioni mafiose in Valle d'Aosta

 

Nella seduta consiliare del 14 dicembre 2022, il gruppo Progetto Civico Progressista ha voluto conoscere la posizione del Governo regionale sulla necessità di effettuare approfondimenti sui fenomeni mafiosi, con particolare riguardo alle infiltrazioni mafiose nel tessuto politico regionale.

«Le risultanze delle indagini di Geenna e Egomnia, che hanno appurato la presenza della mafia in Valle d'Aosta hanno avuto un forte impatto sulla società e sulla politica valdostana, generando diffusa preoccupazione - ha evidenziato la Capogruppo Erika Guichardaz -. Abbiamo chiesto di trovare un luogo di confronto tra Consiglieri per avviare una riflessione al nostro interno sulla presenza delle infiltrazioni mafiose sul territorio e nel tessuto politico locale. Discutendo una nostra mozione il Presidente del Consiglio ha evidenziato che la prima Commissione consiliare, che ha competenza in merito, non era lo strumento idoneo dove affrontare il tema. Chiediamo al Presidente della Regione quale sia la posizione del Governo e quali il luogo e lo strumento più idonei per un approfondimento dei Consiglieri sugli esiti di queste inchieste

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha sottolineato che «la tematica delle infiltrazioni mafiose sul territorio è di assoluta importanza a prescindere dalle ultime indagini. Premetto che il Presidente della Regione è membro dell'Osservatorio regionale antimafia in quanto Presidente e non in virtù delle attribuzioni di funzioni prefettizie. Per quanto riguarda le funzioni svolte dall'Osservatorio, segnalo che queste sono chiaramente indicate nella legge istitutiva di questo organismo e credo che sia il luogo dove poter dibattere certe tematiche anche se non sono rappresentati tutti i Consiglieri regionali, è il luogo dove poter fare determinati approfondimenti, tenendo presente che non si tratta di un tribunale. Per quanto riguarda l'attenzione alla presenza delle associazioni mafiose sul territorio, nell'ultimo anno, la Regione ha fatto notevoli passi in avanti, avviando una serie di iniziative, prima tra tutte l'adesione all'associazione Avviso Pubblico. Stiamo poi procedendo con una formazione mirata rivolta ad amministratori e dipendenti della Regione e degli enti locali che permetta di riconoscere i rischi di infiltrazione. Abbiamo alzato molto il livello di attenzione e sicuramente non dobbiamo abbassarlo.»

Nella replica, la Capogruppo Guichardaz ha definito la risposta: «Un cane che si morde la coda: il Presidente ci dice che l'Osservatorio ha nei suoi compiti queste funzioni, ma nell'Osservatorio non ci sono tutti i Consiglieri e la presenza della criminalità organizzata in Valle d'Aosta e le forme con cui si presenta devono essere invece patrimonio di tutti i Consiglieri. Evidenzio inoltre che l'Osservatorio, ad oggi, si è riunito solo due volte, una per la nomina del Presidente e una per definire gli incontri con Avviso Pubblico

La Consigliera Chiara Minelli ha aggiunto: «Gli incontri organizzati dall'Osservatorio fino ad ora sono stati molto interessanti ma hanno avuto una scarsa partecipazione, sia da parte del pubblico che da parte degli amministratori di enti locali e regionali. Sarebbe opportuno mettere a disposizione della prima Commissione e di tutto il Consiglio la documentazione prodotta nel corso di tutti questi seminari formativi e trasmetterla anche al CELVA che, se lo ritiene, potrà girarla a tutti gli enti locali valdostani. Alla luce di quanto emerso sia durante l'ultimo incontro organizzato dall'Osservatorio, sia negli interventi di ieri mattina nell'ambito della cerimonia di intitolazione del Tribunale al Pretore Selis, relativamente alla penetrazione della 'ndrangheta in Valle d'Aosta, ribadiamo la necessità di affrontare il problema a tutti i livelli, anche in Consiglio regionale

I lavori sono sospesi, riprendono domani, giovedì 15 dicembre, alle ore 9.00.

LT

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Comunicato n° 688 del 15 dicembre 2022
Interpellanza sulla riforma dell'autonomia regionale in Italia

 

Il tema della riforma dell'autonomia regionale in Italia è stato trattato nella seduta consiliare del 14 dicembre 2022 con tre iniziative ispettive, trattate congiuntamente, presentate dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Luca Distort ha ricordato che «il 17 novembre, durante la prima riunione della Conferenza Stato-Regioni presieduta dal Ministro Roberto Calderoli, sono state avviate le interlocuzioni in materia di autonomia differenziata. La nostra Regione, con la sua autonomia storica e consolidata, può avere un ruolo fondamentale nella discussione di questi temi.»

«Il Presidente della Regione - ha aggiunto il Consigliere Diego Lucianaz -, parlando di tema di assoluto interesse per la nostra Regione, ha dichiarato che la Valle d'Aosta parteciperà attivamente al confronto anzitutto con le altre realtà a Statuto speciale, perché siano salvaguardate le peculiarità delle nostre realtà.»

I Consiglieri hanno quindi voluto conoscere i contenuti della proposta avanzata dal Ministro Calderoli, i risultati di questo primo incontro tra Stato e Regioni, che ruolo abbia avuto la Regione e quale posizione abbia manifestato il Presidente della Regione. Hanno poi voluto sapere se la Valle d'Aosta intenda essere protagonista dell'azione del Governo nazionale, come voglia tenere aggiornato il Consiglio su di un tema così importante e quali richieste avanzerà oltre alla salvaguardia dell'autonomia.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha confermato che «è un tema di assoluto interesse a livello generale perché la riforma del titolo V della Costituzione del 2001 è stata molto importante per tutte le Regioni. Si tratta di una discussione avviata - ce ne sono state altre - e il Festival delle Regioni è stata l'occasione per fare passi avanti.»

Il Presidente ha poi precisato che «il Ministro Calderoli ha presentato un primo documento di lavoro per la stesura di un disegno di legge ordinaria che traccia il procedimento, i princìpi e le tempistiche per l'attuazione del terzo comma dell'articolo 116 che riguarda l'attribuzione di ulteriori condizioni di autonomia alle Regioni a Statuto ordinario. Una proposta che non concerne le autonomie della Valle d'Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia e Trentino Alto Adige, che sono comprese nel primo comma dell'articolo 116 della Costituzione della Repubblica, i cui Statuti sono stati adottati con legge costituzionale. È stato concordato che le Regioni predispongano una sorta di "decalogo" delle principali questioni che ritengono imprescindibili. È una riforma quindi che ci vede spettatori molto interessati e favorevoli perché un processo che sviluppa un regionalismo importante in Italia, con competenze accresciute per le Regioni, è significativa per tutto il sistema.»

Il Presidente ha poi specificato che «ci siamo confrontati tra Regioni a Statuto speciale e Province autonome ed è stato preparato un documento che abbiamo presentato nella riunione del 24 novembre al Ministro e che riassume la nostra posizione comune sui seguenti aspetti: le ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia riconosciute alle Regioni ordinarie vanno garantite anche alle Regioni a Statuto speciale e alle Province autonome laddove superino le nostre; occorre ripristinare l'esercizio delle competenze già attribuiteci dai nostri Statuti di autonomia erosa nel corso degli anni dalla giurisprudenza costituzionale con un'interpretazione in senso trasversale delle competenze esclusive dello Stato; in analogia a quanto previsto per le Regioni ordinarie, vanno definite procedure certe, nei flussi e nelle tempistiche, per l'approvazione delle norme di attuazione statutaria; deve essere garantita la tutela degli assetti finanziari delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome, in questo momento in cui viene ripreso dal Governo il progetto di una riforma fiscale che può riguardare il gettito dei maggiori tributi su cui poggia l'esercizio delle competenze statutarie.»

Il Presidente ha quindi dato «la massima disponibilità ad aggiornare il Consiglio, nelle forme che riterremo più opportune, perché è un tema di assoluta importanza.»

Il Consigliere Luca Distort ha replicato: «Lo spirito di questi interventi non è polemico, ma di natura motivazionale per comunicare dei consigli. Quando si ha qualcosa a cuore, si sente il bisogno di partecipare ma anche di condividere: questi sono due tratti tipici dell'agire umano e che consentono di riconoscere una cosa come "bene". Non metto in dubbio che il Presidente non abbia a cuore l'autonomia della Valle d'Aosta, ma non bisogna mai abbassare la guardia. Sappiamo che il Presidente alla riunione del 17 novembre non ha partecipato perché era in Consiglio. Con questo vogliamo, però, spronarlo a fare sentire la voce della Valle d'Aosta in modo che sia caposcuola nelle riflessioni sull'autonomia. Questo è quello che ci aspettiamo e che chiede al Presidente della Regione il popolo valdostano.»

«Seguiremo con attenzione tutti i passi del Presidente - ha detto il Consigliere Diego Lucianaz -, perché l'autonomia della Valle d'Aosta, come quella della Sicilia e della Sardegna, è precedente alla Repubblica italiana, e queste peculiarità vanno difese a livello centrale.»

 SC

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Comunicato n° 689 del 15 dicembre 2022
Interpellanza sulla riorganizzazione del Corpo dei Vigili del fuoco

 

La riorganizzazione del Corpo dei Vigili del fuoco è stata al centro del Consiglio del 14 dicembre 2022 con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Erik Lavy ha ricordato che «recentemente, il Capo Dipartimento Protezione civile e Vigili del fuoco, dopo aver evidenziato l'esigenza di una riorganizzazione del Corpo, ha parlato di una modalità di avviso che sarà presto attivata in fase sperimentale per informare i Capi distaccamento dei Vigili del fuoco volontari dell'intervento di squadre di professionisti sul loro territorio, in modo che sappiano che potrebbero essere attivati. Secondo noi sarebbe più corretto, anche dal punto di vista operativo, che venissero allertati i volontari in prima battuta. Riteniamo importante valorizzare questo corpo di volontari che svolge un'attività importante soprattutto nei comuni ubicati in testata di Valle. Vorremmo sapere se il Governo ritenga corrette e condivisibili le affermazioni del Capo Dipartimento; cosa preveda l'annunciata riorganizzazione e quali siano le intenzioni per migliorare la fase di allertamento dei distaccamenti dei Vigili del fuoco volontari sul loro territorio

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha sottolineato «l'importanza della componente volontaria del Corpo dei vigili del fuoco nell'assicurare l'efficacia dei servizi antincendio sul nostro territorio. È necessario migliorare la collaborazione e il legame tra i professionisti e i volontari e, per questo motivo, è stata commissionata alla società di gestione informatica della Centrale unica del soccorso la realizzazione di un sistema di messaggistica che informi in tempo reale il Capo e il Vicecapo Distaccamento in caso di attività di soccorso pubblico di professionisti effettuate sul territorio di interesse del Distaccamento. Il sistema è stato completato sul software della CUS ed è stato richiesto al Comandante di predisporre le procedure per renderlo operativo, in fase sperimentale, già dal prossimo mese di dicembre

Sulla riorganizzazione del Corpo dei Vigili del fuoco il Presidente Lavevaz ha specificato che «nell'ambito del confronto con le organizzazioni sindacali è stato condiviso l'avvio di un percorso per la revisione della legge 37/2009 sui servizi antincendio regionali. A tal fine è stato istituito un Tavolo tecnico interno al Dipartimento Protezione civile e Vigili del fuoco in cui abbiamo voluto includere anche la componente dei volontari il cui punto di vista deve essere preso nella dovuta considerazione. L'organismo ha iniziato a lavorare il 15 settembre scorso e, nei prossimi giorni, dovrebbe consegnare una prima bozza del disegno di legge.»

Il Consigliere Lavy ha replicato: «La valorizzazione del Corpo volontario deve partire da un ragionamento politico e, secondo noi, bisogna puntare sul modello trentino dove i volontari giocano un ruolo centrale nelle attività antincendio e di protezione del territorio. Crediamo che sia sbagliato attivare e informare i Vigili volontari solo in seconda battuta quando si verificano degli eventi sul loro territorio. Abbiamo dei distaccamenti, ubicati soprattutto nei comuni in testata di valle che sono molto performanti e altri che dovrebbero essere più seguiti, magari con una formazione mirata da parte dei professionisti. Il tutto con la finalità di dare un servizio al territorio garantendo sicurezza a chi lo abita. Il modello trentino è anche un modello culturale e opera proprio in questo senso: i giovani entrano nei Vigili del fuoco volontari motivati anche dall'amore per il loro territorio e dallo spirito di servizio nei confronti della società. Deve essere quello il nostro obiettivo.»

 

LT

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Comunicato n° 690 del 15 dicembre 2022
Interpellanza sul Piano di azione lupo per la Valle d'Aosta

 

Si è nuovamente parlato della presenza del lupo sul territorio regionale con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste discussa nella seduta consiliare del 15 dicembre 2022.

Il Consigliere Dino Planaz ha ricordato «i continui attacchi da parte del lupo ai danni degli allevamenti soprattutto nella zona della bassa Valle. Il Ministro dell'agricoltura e della sovranità alimentare ha recentemente dichiarato che i Piani presentati alla Conferenza Stato-Regioni non hanno raggiunto l'intesa di vedute tra le varie Regioni ma che, visto il miglioramento dello stato di conservazione della specie su tutto il territorio nazionale, il nuovo Piano d'azione lupo dovrebbe prevedere la preservazione del lupo e contestualmente autorizzare le deroghe previste dalla direttiva Habitat sulle specie bisognose di protezione speciale. Vorremmo sapere se il "problema lupo" che sta colpendo la nostra regione sia stato rappresentato in sede di Conferenza Stato-Regioni e se si intenda elaborare al più presto, di concerto con il Ministero dell'agricoltura, un Piano di azione lupo specifico per la Valle d'Aosta.»

L'Assessore alle risorse naturali, Davide Sapinet, premettendo che «sono censiti nove branchi di lupi in Valle d'Aosta», ha specificato che «in Conferenza Stato-Regioni il tema non è stato affrontato in forma ufficiale, perché è l'ultimo passaggio di una lunga serie di interlocuzioni negli organismi propedeutici alla Conferenza stessa, in particolare la Conferenza politiche agricole e la Conferenza degli Assessori con deleghe all’ambiente. Ad agosto 2022, il Ministero dell'ambiente ha trasmesso la nuova bozza del Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia, chiedendo alle Regioni osservazioni in merito. Come Valle d'Aosta, insieme alle altre Regioni dell'arco alpino, abbiamo proposto, in particolare, che le Regioni e Province autonome possano presentare al Ministero dell’ambiente e all’Ispra Piani operativi locali relativamente al regime di deroga sul territorio di propria competenza: i protocolli locali di intervento, concordati con ISPRA, consentiranno alle amministrazioni regionali di autorizzare direttamente gli interventi di deroga, fermo restando l’obbligo di rendicontazione a Ispra. La bozza di Piano e le osservazioni regionali saranno esaminate in sede di Conferenza Stato-Regioni per la loro approvazione, dopodiché potrà essere avviato l’iter di elaborazione del piano operativo regionale.»

«Sarà mia cura - ha aggiunto l'Assessore - tenere aggiornata la terza Commissione sulla questione e proseguire l’azione in raccordo con gli altri Assessori dell’arco alpino con l'intento di approvare un Piano che sia il più possibile orientato ad una gestione concreta della specie, che tenga conto delle particolarità dei territori e della convivenza con le attività zootecniche. Oggi, alle 13, avremo un incontro online con il Ministro Lollobrigida: tra le varie porteremo all'attenzione anche il tema della gestione del lupo.»

Il Consigliere Planaz, nella sua replica, ha accolto con favore la risposta: «Finalmente si muovono dei piccoli passi: una misura che va messa in atto al più presto e che non può più aspettare, perché la situazione sta degenerando. Se non ci sarà più bisogno del parere di Ispra, ma solo della comunicazione della Regione dopo avere effettuato eventuali prelievi o catture, potremo intervenire in maniera più tempestiva in caso di attacchi plurimi di greggi e mandrie. Chiediamo che ci sia un passaggio in terza Commissione al fine di valutare insieme gli atti in un'ottica di maggiore efficacia.»

 

SC

 

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Comunicato n° 691 del 15 dicembre 2022
Interpellanza sulla riapertura dell'Area Megalitica di Saint-Martin-de-Corléans

 

Nella seduta consiliare del 15 dicembre 2022, la riapertura dell'Area Megalitica di Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta è stata al centro di un'interpellanza posta dal gruppo Pour l'Autonomie.

Il Capogruppo Marco Carrel, nel richiamare la notizia del rinvio dell'apertura dell'Area da novembre 2022 a luglio 2023, ha osservato: «L'Assessore ai beni culturali ha motivato il posticipo dell'apertura con la necessità del rinnovo della certificazione anti-incendio e che non sarebbe stato possibile garantire una corretta gestione della commistione tra il cantiere e le aree di visita aperte al pubblico se non a fronte della realizzazione di opere strutturali. Ci chiediamo quindi quali siano e a quanto ammontino i lavori necessari per ottenere la certificazione anti-incendio e perché non siano già stati previsti in vista della riapertura dell'11 novembre 2022, dal momento che la riapertura era nota con largo anticipo. Inoltre, alla luce di quanto accaduto e vista la vacanza del dirigente della Struttura patrimonio archeologico e restauro beni monumentali, non si ritiene urgente la necessità di nominarlo? Vorremmo inoltre conoscere le azioni e le risorse utilizzate per promuovere la riapertura dell'11 novembre, che non c'è stata.»

L'Assessore ai beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz, ha ricordato che «una prima parte del parco archeologico è stata aperta al pubblico nel 2016 e l'anno successivo sono state avviate le attività progettuali per l'ampliamento del sito con cui si andrà a raddoppiare la superficie espositiva di ulteriori 5 mila metri quadrati, raggiungendo un totale di 11 mila metri quadrati per un viaggio nel tempo di oltre 6 mila anni. I lavori in corso hanno sovrapposizioni con gli spazi museali già esistenti e, in materia di sicurezza, hanno un quadro tecnico molto complesso. La scorsa primavera si è dovuto necessariamente chiudere l’Area per permettere l’avanzamento dei lavori in sicurezza vista la necessità di mettere in comunicazione alcuni spazi museali esistenti con quelli nuovi, e di collegare impianti, allestimenti e strutture. La riapertura della parte già fruibile nel 2016, era stata prevista, nell’estate 2022. A seguito di un confronto con gli organi competenti, anche in relazione allo scadere della certificazione di conformità antincendio, è stata evidenziata l’assoluta necessità di separare gli spazi già fruibili dal pubblico da quelli ancora oggetto di attività di cantiere, tramite compartimentazioni resistenti al fuoco. Si tratta di opere con un forte impatto costruttivo, sia economico che tecnico, che solitamente vengono realizzate in via definitiva sia per la loro modalità realizzativa che per il loro costo, ma nel nostro caso dovrebbero invece essere smantellate e rimosse per rendere nuovamente continui gli spazi museali, con il rischio di apportare danni alle lavorazioni appena terminate e imponendo ripristini che comprometterebbero la qualità delle finiture. Il calcolo del costo dell’intera operazione, richiede una specifica progettazione, per cui al momento, non siamo in grado di fornire l'importo preciso ma da raffronti parametrici dei tecnici, si ritiene che il costo complessivo di progettazione, esecuzione e rimozione finale delle opere realizzate sarebbe comunque intorno ai 100 mila euro

L'Assessore ha condiviso la necessità di nominare il dirigente della Struttura patrimonio archeologico e restauro beni: «è una questione che abbiamo già evidenziato nel 2020 e negli anni a seguire. Tuttavia bisogna risolvere una serie di questioni oggettive poste dalla struttura che si occupa di personale tra le quali anche la predisposizione del piano del fabbisogno per il triennio 2022-2024 relativo alla dirigenza regionale necessario per determinare la capacità assunzionale della Regione. L'atto non è ancora stato redatto, in attesa dei risultati dei dati forniti dalla SDA Bocconi a seguito del progetto di riorganizzazione dell'Amministrazione regionale e quindi le assunzioni dei dirigenti sono sospese. Per quanto riguarda, invece, le azioni e le risorse utilizzate per promuovere la riapertura dell'11 novembre, segnalo che la programmazione non ha comportato l'utilizzo di risorse finanziarie. Erano state previste iniziative rivolte innanzitutto alla comunità locale: visita dell'Area al costo simbolico di 1 euro in occasione della festa di San Martino titolare della parrocchia del quartiere, che cade proprio in questa data; presentazione del filmato realizzato per la prima esecuzione assoluta del brano musicale “Saint-Martin-de-Corléans”, creato appositamente per l’Area megalitica dal maestro Giovanni Sollima che sarà poi veicolato sul canale You Tube; incontro con i responsabili del Museo di Laconi per la sigla del protocollo di intesa

Il Consigliere Carrel ha replicato: «Stiamo parlando di un'area di grande valore archeologico e culturale che però stenta a partire: a parte la mostra dei dinosauri che ha avuto un certo successo, il sito non ha mai avuto un grosso impatto in termini di visitatori. Le promozioni fatte non hanno mai portato le ricadute attese e noi volevamo capire i problemi alla base della mancata riapertura e il motivo per cui questi non sono stati previsti e affrontati per tempo. È fondamentale avere un quadro completo e chiaro della situazione anche per avviare la promozione necessaria e avere date certe sulla riapertura del sito è fondamentale così come nominare il dirigente. Non possiamo aspettare lo studio della Bocconi per sbloccare la situazione. Lei è l'Assessore, lei deve trovare le soluzioni adeguate. Rimandare l'apertura al 2023 significa passare un altro inverno senza l'Area Megalitica.»

 

LT

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Comunicato n° 692 del 15 dicembre 2022
Interpellanza sul rilancio del settore del commercio

 

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste, con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 15 dicembre 2022, ha portato all'attenzione dell'Aula la necessità di rilanciare il settore del commercio attraverso un piano specifico.

«Gli effetti della pandemia, cui sono seguiti gli aumenti del caro energia, hanno prodotto un'imponente compressione delle vendite soprattutto nei piccoli negozi di vicinato e l'aumento dell'inflazione spinge le famiglie a una maggiore prudenza nei consumi - ha osservato il Consigliere Christian Ganis -. Il declino generale del settore del commercio avrà come conseguenza la desertificazione dei centri storici e dei paesi, in particolare in bassa Valle, che risulta essere la più interessata da questa criticità. Chiediamo al Governo se esista un piano strategico, o se intenda predisporlo tempestivamente, per rilanciare il settore del commercio che versa in grande difficoltà.»

L'Assessore al commercio, Jean-Pierre Guichardaz, ha sottolineato che «il declino che da tempo caratterizza il settore del commercio di vicinato in tutta Europa ha una matrice, da una parte, di carattere strutturale (crisi economica degli ultimi 15 anni, tutela della concorrenza delle normative comunitarie, e-commerce) e, dall'altra, di carattere congiunturale riferita al triennio 2022-2024, con particolare riguardo alla pandemia, l'incremento dei prezzi delle materie prime e dell'energia, la guerra in Ucraina, la crescita dell'inflazione. Sono stati quindi perseguiti due indirizzi strategici. Nel breve termine, sono state messe in campo le misure per affrontare la situazione emergenziale mirate a sostenere le attività maggiormente colpite dalle restrizioni facendo ricorso a leve differenziate (finanziaria, fiscale, incentivazione al mantenimento dei posti di lavoro, sostegno al reddito, contributi per la riduzione dei costi di locazione) che hanno avuto, come comune denominatore, la riduzione dei costi fissi che incombono su ciascuna impresa e il ristoro per la riduzione degli introiti.»

L'Assessore ha poi ricordato che per quanto riguarda gli esercizi di vicinato, «dal 2021 è stata avviata in via sperimentale una misura per l'apertura di nuove attività (15mila euro) e per il mantenimento di quelle esistenti (6mila euro): nel 2021, sono stati stanziati 500mila euro a fronte di 153 domande presentate; nel 2022 600mila euro e 185 le domande presentate; per il 2023 sono stati stanziati 900mila euro. In tutto, quindi, nel triennio sono stati stanziati 2 milioni di euro: la misura è stata efficace e ha contribuito ad incentivare l'apertura di nuovi esercizi di vicinato e a mantenere le imprese con maggiori difficoltà. Relazioneremo alla Commissione consiliare competente sugli effetti, al fine di consentire l'assunzione di ulteriori provvedimenti.»

«Nel medio e lungo termine - ha proseguito l'Assessore -, per le azioni strategiche volte a contrastare la crisi strutturale del commercio di vicinato, occorrerà, in prima istanza, attendere gli effetti definitivi della situazione emergenziale, che non è ancora conclusa, e, in secondo luogo, mettersi nella condizione, attraverso un ampio confronto con tutti i portatori di interesse, di poter misurare lo stato oggettivo della rete distributiva regionale con oggettività al fine di individuare, compatibilmente con le risorse che il bilancio regionale e con gli spazi regolamentari, il mix di iniziative normative, amministrative, finanziarie, fiscali, formative e urbanistiche finalizzate a garantirne la sopravvivenza, nella consapevolezza che tale risultato dipenderà anche dalla capacità degli imprenditori valdostani di offrire qualità di prodotto o di servizio elevata, di acquisire competenze in materia di marketing e di tecnologia digitale adeguate al mutato scenario di mercato e di fare rete con altre imprese al fine di generare economie anche attraverso l'istituzione dei distretti commerciali.»

Il Consigliere Ganis ha replicato «Dopo tutte le misure elencate dall'Assessore, non si capisce come mai le attività commerciali continuino a chiudere. Non esiste un piano strategico di marketing: cosa aspettiamo? Ho dei dubbi che il Governo abbia capito l'importanza dei distretti del commercio che avevamo proposto di introdurre con un emendamento alla legge di bilancio: sarebbe stata un'ottima occasione per sostenere le libere aggregazioni di imprese commerciali che operano in un determinato territorio, con l'obiettivo di accrescerne l'attrattività e di reagire alla desertificazione delle attività commerciali.»

Il Consigliere Diego Lucianaz ha aggiunto: «Gli imprenditori avrebbero tutta la volontà di assumere e crescere, ma non ci sono i mezzi finanziari per farlo. I supermercati continuano ad espandersi mentre le attività di vicinato e di montagna continuano a chiudere. Non è gente che non sa fare il proprio lavoro: il fatto è strutturale. Occorre porre rimedio.»

 

SC

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Comunicato n° 693 del 15 dicembre 2022
Interpellanza sull'edizione 2023 del Matterhorn Cervino Speed Opening

 

Con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste discussa nella seduta consiliare del 15 dicembre 2022 si è parlato del Matterhorn Cervino Speed Opening 2023.

«Come sappiamo, le quattro gare di discesa maschile e femminile di Coppa del Mondo previste a ottobre e a novembre al Breuil sono state cancellate dalla FIS a causa della mancanza di neve nella parte bassa della pista - ha ricordato il Consigliere Dennis Brunod -. Da informazioni a mezzo stampa abbiamo appreso che si sta riflettendo sull'edizione 2023 di questo evento, che è sicuramente una manifestazione unica nel suo genere, strategica per il nostro territorio, sia per le importanti ricadute economiche che per la grande visibilità e promozione a livello internazionale delle nostre eccellenze.  Interpelliamo gli Assessori competenti per sapere se ci siano già state delle interlocuzioni ufficiali con il Comitato organizzatore per fare delle riflessioni sull'edizione del prossimo anno e se, tra le possibili ipotesi, vi sia anche quella di valutare con la FIS la possibilità di posticipare la data della manifestazione per consentire agli organizzatori la preparazione delle gare

L'Assessore allo sport, Jean-Pierre Guichardaz, ha riferito che «dopo l'annullamento della manifestazione sportiva per mancanza di neve, il Comitato organizzatore della "Audi FIS Ski World Cup Matterhorn Cervino Speed Opening Zermatt-Cervinia" ha intrapreso una dettagliata analisi e riflessione post evento, fondamentale per mettere a frutto le esperienze ad oggi maturate e utile a programmare l'edizione dell'autunno 2023.  Sono inoltre in atto proficue interlocuzioni con la FIS, Swiss Ski e FISI anche in merito al calendario-programma che andrà valutato in un contesto di programmazione generale della Coppa del Mondo di sci alpino maschile e femminile. Il concetto dello Speed Opening Zermatt-Cervinia è ritenuto di prioritaria importanza da parte della FIS che, nonostante l'annullamento dell'edizione 2022, ha espresso apprezzamento per l'eccellente lavoro svolto dal Comitato organizzatore e da tutti gli attori che si sono spesi per questo evento, con il continuo sostegno di Swiss Ski. L'appuntamento è sicuramente rimandato all'autunno 2023 con un calendario-programma che al momento è in corso di studio e valutazione da parte della FIS e che non esclude la possibilità di inserire in maniera definitiva nel calendario degli eventi vista la sua rilevanza dal punto di vista sportivo e promozionale sia dal punto di vista del territorio che dei suoi prodotti.»

Il Consigliere Brunod ha quindi osservato: «È un evento importante per la nostra regione con ricadute significative anche a livello internazionale. Ci fa piacere sentire che sono state fatte delle riflessioni e sono state avviate delle interlocuzioni ufficiali in vista dell’edizione 2023 e che tutti gli attori coinvolti (FIS, FISI, Swiss Ski) credano fortemente nella realizzazione di questa competizione. Ci auguriamo che si riesca a portare a casa il risultato, la Valle d’Aosta se lo merita sia da un punto di vista delle ricadute economiche che porterebbe tale manifestazione, sia per la grande vetrina internazionale che questo evento avrebbe in termini di promozione delle nostre eccellenze.»

 

LT

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Comunicato n° 694 del 15 dicembre 2022
Interpellanza sul caro bollette

 

Il tema del caro bollette è stato nuovamente portato all'attenzione dell'Aula con un'interpellanza illustrata dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 15 dicembre 2022.

La Consigliera Chiara Minelli ha evidenziato che «gli aumenti dei prezzi dell'elettricità continuano a gravare sulle famiglie e sulle imprese valdostane. In occasione dell'audizione in quarta Commissione, dopo il voto contrario ad una nostra mozione che chiedeva una interlocuzione della Giunta con CVA sul tema, i vertici della società hanno parlato di una valutazione di fattibilità del mantenimento e del miglioramento degli attuali sconti in bolletta anche per tutto il 2023. Gli sconti del 40% e del 10% sono poi stati confermati, ma con un diverso sistema di calcolo. Sempre in quella occasione, abbiamo richiesto di valutare la possibilità di un incremento almeno del 50% degli attuali sconti e di interventi migliorativi per le imprese. Chiediamo quindi quali provvedimenti stia assumendo CVA per sostenere l'attività delle imprese e come si intenda agire perché l'azione di questa Società, che si estende a tutto il territorio italiano, sia anzitutto attenta alle esigenze delle famiglie e delle imprese valdostane. Che ruolo si vuole dare a CVA? Abbiamo la sensazione che questa Società sia diventata il salvadanaio della Regione. Secondo noi, CVA dovrebbe perseguire tre obiettivi: fornire energia a basso costo per famiglie e imprese in Valle d'Aosta; essere il fulcro di un'autonomia energetica; accompagnare la transizione ecologica della società valdostana.»

L'Assessore alle società partecipate, Luciano Caveri, ha riferito che «CVA Energie, a seguito delle valutazioni svolte, ha comunicato ai clienti, a partire da novembre, la proroga dei propri sconti per tutto il 2023: la Società applicherà lo sconto del 40% sul corrispettivo che, mensilmente, risulterà inferiore tra il corrispettivo variabile Prezzo unico nazionale e il corrispettivo variabile pari alla componente del Prezzo energia prevista per il servizio di maggior tutela. CVA Energie ritiene che ci sarà un incremento rispetto allo sconto del 40% che scadrà a fine dicembre, in quanto l’attuale sconto viene applicato sul corrispettivo variabile per l’acquisto di energia elettrica. Analogamente, ai clienti titolari di partita IVA e di piccole imprese è stata comunicata la proroga dei propri sconti per tutto il 2023.»

«Le norme sulla libera concorrenza - ha proseguito l'Assessore - non consentono trattamenti specifici a favore di clienti in ragione di un’appartenenza territoriale, ma si può affermare che CVA ha dimostrato un’attenzione particolare a tutta la comunità valdostana e ci sarà un'azione futura per calmierare al massimo l’impatto dell’aumento del costo dell’energia elettrica. CVA è un'azienda che fa lavorare molti valdostani e dà copiosi dividendi e una forte fiscalità. Noi riteniamo che gli investimenti esterni, dopo l'uscita dalla Madia, siano un core business dell'azienda, che altrimenti non potrebbe reggere il peso di un mercato in cui la taglia della società è importante.»

«Con lo sconto confermato del 40 e del 10% - ha replicato la Consigliera Minelli -, il Direttore di CVA in una intervista ha dichiarato che la manovra dovrebbe rappresentare per le casse della Società un minore introito di circa 11 milioni di euro per 52mila contatori. Una cifra da mettere in relazione con gli extraprofitti realizzati da CVA per oltre 100 milioni, e quindi secondo noi lo sconto potrebbe ben essere aumentato almeno al 50%. Per quanto riguarda il meccanismo di calcolo, se si fosse mantenuto quello relativo al PE, prezzo stabilito trimestralmente, lo sconto costerebbe a CVA 19 milioni, invece di 11 milioni circa. Chiederò una spiegazione per iscritto perché non è chiaro il vantaggio per gli utenti. Noi chiediamo un'attenzione più ponderata sulla possibilità di effettuare gli sconti, perché la Società resta del tutto pubblica, anche se estromessa dal controllo della Madia, e gli indirizzi li deve dare la Regione. Se ci sono dei dividendi, per noi sarebbe più logico che andassero prima di tutto in benefici diretti alla comunità valdostana.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.

 

SC

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Comunicato n° 695 del 15 dicembre 2022
Interpellanza sul teleriscaldamento

 

Il teleriscaldamento è tornato all'attenzione del Consiglio nella seduta del 15 dicembre 2022 con un'interpellanza illustrata dal gruppo Pour l'Autonomie.

Il Consigliere Augusto Rollandin ha richiamato «l'accordo tra Cogne Acciai Speciali e Telcha per i prossimi 10 anni per lo sviluppo di un progetto di recupero dell'energia termica dai processi produttivi di CAS per alimentare la rete di teleriscaldamento Telcha di Aosta. Considerata la crisi energetica in atto e l'aumento sconsiderato dei costi a carico dei cittadini e alla luce di questo importante accordo, chiediamo se sia intenzione del Governo di predisporre un accordo con Telcha in modo da prevedere degli sconti per le famiglie della plaine.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha approfittato per comunicare che «facendo seguito all'ordine del giorno approvato nell'ambito delle leggi di bilancio, insieme all'Assessore Caveri abbiamo contattato Telcha: avremo un incontro la settimana prossima, dopodiché potremo fornire alla Commissione consiliare tutte le informazioni utili agli approfondimenti sui costi del teleriscaldamento. Alcuni dati sono già a nostra disposizione: Telcha ha riferito che oggi sta utilizzando per la tariffazione dei propri servizi costi molto simili a quelli delle caldaie a metano.»

Nel merito dell'interpellanza, l'Assessore ha definito l'accordo tra CAS e Telcha «molto interessante, che riguarda l'economia circolare, creando una sinergia virtuosa tra le due aziende a beneficio dell'intera comunità. L'accordo ha l'ambizioso obiettivo di ridurre il consumo di gas e l'emissione di CO2 in atmosfera: le stime parlano di una riduzione di oltre 3000 tonnellate di CO2 ogni anno. L'accordo, che andrà a regime tra tre anni, ha un impatto limitato sull'utilizzo totale di gas di cui Telcha ha bisogno per produrre il teleriscaldamento, che è pari al 12%.»

Il Consigliere Rollandin ha quindi chiesto di essere aggiornato sulla questione, «perché si tratta di un tema importante e delicato sul quale bisognerà porre la massima attenzione.»

 

SC

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Comunicato n° 696 del 15 dicembre 2022
Interpellanza su ambulatori e centri traumatologici

 

Esiste un protocollo comportamentale per tutti gli ambulatori? Saranno attivati i centri traumatologici nelle località turistiche valdostane? È quanto ha chiesto il gruppo Forza Italia con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 15 dicembre 2022.

«L'Assessore alla sanità ha annunciato che sono in arrivo cinque nuovi medici di medicina generale per cercare di tamponare la grave carenza esistente oggi in Valle d'Aosta - ha sottolineato il Consigliere Mauro Baccega -.  I medici di base sono fondamentali per garantire i livelli essenziali di assistenza in un contesto fortemente mutato dall'emergenza pandemica in cui gli utenti fanno fatica anche solo a comprendere le modalità di accesso e di visita agli ambulatori. I MMG hanno anche una funzione centrale per alleggerire il pronto soccorso del Parini che, ormai, è cronicamente in affanno. Inoltre, l'imminente debutto della stagione invernale impone di aprire i centri traumatologici almeno nelle stazioni turistiche più affollate. Vorremmo quindi capire, da una parte, quanti accordi integrativi siano stati siglati tra il 2021 e il 2022 per garantire il diritto alla salute e quale incremento di costi abbia comportato per l'Azienda USL; se esistano delle disposizioni comuni e dei protocolli comportamentali per tutti gli ambulatori e se vi sia l'intenzione di attivare i centri traumatologici a servizio dell'utenza turistica

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha segnalato che «in generale, le modalità di accesso agli ambulatori medici, salvo il primo periodo dell'emergenza da Covid-19 per cui erano state dettate severe limitazioni, oggi seguono le disposizioni contenute nell'Accordo collettivo nazionale (ACN). Per i medici convenzionati non sono previsti specifici protocolli clinici a livello convenzionale ma l'adesione a quelli concordati in ogni ASL. Secondo i principi del "Governo Clinico" si seguono i Percorsi diagnostici terapeutici assistenziale dell'AUSL della Valle d'Aosta che sono consultabili sul sito internet dell'Azienda. I requisiti strutturali, invece, sono definiti dall'ACN per gli studi dei medici di assistenza primaria e dei pediatri di libera scelta, i quali sono considerati alla stregua di attività in regime libero professionale. Analogamente, l'ACN stabilisce l'apertura oraria minima in base al numero di assistiti e le modalità di regolamentazione degli accessi. Infine, per quanto riguarda il comune di apertura degli studi, questi vanno aperti all'interno dei comuni dell'ambito territoriale a scelta del medico. Unico strumento delle ASL è la pubblicazione della carenza con l'indicazione preventiva del comune in cui è necessaria e richiesta obbligatoriamente l'apertura di un ambulatorio. Tale possibilità vincolante viene sempre esercitata dalla AUSL, tutte le volte ove ne ricorra la necessità

«Gli Accordi integrativi regionali (AIR) siglati tra il 2021 e il 2022 sono pubblicati sul sito della Regione alla pagina "sanità" - ha ricordato Barmasse -. Riassumendo, gli AIR riguardano: le "zone disagiate e disagiatissime e l'innalzamento del massimale di scelta nelle zone in cui la carenza non consente di garantire l'assistenza" che è ancora in fase di applicazione e quindi non rendicontabile; gli "ambulatori di medici di assistenza primaria ad accesso diretto" (spesa lorda ad oggi sostenuta: 51.000 euro); la "limitazione del massimale degli assisti in carico per gli iscritti al corso di formazione in medicina generale e conferma del compenso per il medico di medicina generale che svolge funzioni di tutor delle attività didattiche nell'ambito del corso" (spesa annuale lorda: 25.200 euro); la "proroga degli obiettivi fondo per programmi di attività finalizzata al governo clinico": in considerazione della priorità di gestione delle attività legate alla gestione dell'emergenza Covid- 19, si è proceduto a prorogare gli obiettivi assegnati ai MMG senza incremento di costi per l'Azienda in quanto la spesa annuale totale è stimata dall'ACN e, a consuntivo, dipende dal raggiungimento degli obiettivi stessi. È stato poi siglato un AIR per "l'ulteriore deroga al massimale individuale dei medici di assistenza primaria del Distretto 3 per un periodo massimo di sei mesi": la remunerazione corrisposta non determina un incremento di spesa visto che rientra nella spesa già stimata nel caso in cui fosse stato presente un titolare. Infine, abbiamo firmato una serie di AIR con imputazione della spesa sui fondi statali e regionali Covid che riguardano: "partecipazione dei medici di emergenza sanitaria territoriale alla campagna vaccinale anti Covid-19" (7.100 euro); "retribuzione del personale infermieristico ai medici di medicina generale" (23.500 euro); "partecipazione dei MMG alla campagna vaccinale anti Covid-19" (220.100 euro spesi per i medici di assistenza primaria e 54.000 per quelli di continuità assistenziale); "effettuazione di test antigenici rapidi" (274.000 euro). Per quanto riguarda invece i sei centri traumatologici, segnalo, infine, che come ogni anno sono stati attivati a partire dall'apertura della stagione sciistica: dal 7 dicembre nei fine settimana e saranno aperti tutti i giorni a partire dal 24 dicembre

Il Consigliere Baccega, nella replica, ha commentato: «Negli ultimi due anni sono stati fatti parecchi accordi integrativi regionali che hanno portato a un aumento delle retribuzioni, da un lato, ma anche a un incremento di costi per l'AUSL dall'altro. Segnalo poi che negli ambulatori ci sono ancora avvisi con le disposizioni di accesso alla struttura superate in quanto riferite alla vecchia normativa del periodo di pandemia e che traggono in inganno gli utenti. Sarebbe dunque meglio realizzare una comunicazione diffusa verso tutti i medici in modo che questi avvisi vengano rimossi. Per quanto riguarda il discorso in generale sulle tematiche evidenziate in questa iniziativa riteniamo che sia importante trovare un equilibrio e una sintesi che saranno oggetto di approfondimento nel Piano di salute e benessere sociale.»

 

LT

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Comunicato n° 697 del 15 dicembre 2022
Interpellanza sulla carenza di sanitari nel distretto AUSL dell'alta Valle

 

Si è nuovamente parlato della carenza di figure sanitarie nella seduta consiliare del 15 dicembre 2022 con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

La Consigliera Raffaella Foudraz ha evidenziato che «il distretto AUSL n. 1 dell'alta Valle ha una carenza importante di medici di assistenza primaria, pediatri e infermieri, con particolare riguardo al comune di La Thuile, dove dal 1° dicembre non c'è più il medico di base e dove il 34% degli abitanti supera i 60 anni e non tutti sono automuniti o autosufficienti. È vero che c'è l'ambulatorio a Morgex, ma è altrettanto vero che si trova a 15 km di distanza che in una zona di montagna non sono pochi, soprattutto quando nevica. Chiediamo quindi quale sia la tempistica per la risoluzione di questa gravissima problematica e quali misure si intendano attuare nell'immediato per ridurre la carenza di personale sanitario che manca in questo Distretto, anche in considerazione del fatto che, nel breve, mancheranno ulteriori figure professionali per via di pensionamenti e aspettative di vario genere.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha informato che «nel Distretto 1 dell'alta Valle sono incaricati 6 medici di assistenza primaria di cui uno a titolo provvisorio. Quest'ultimo, è risultato vincitore del posto nel Distretto 2, ed è incaricato su Aosta dal 1° dicembre 2022. Dei 5 medici incaricati operativi al 30 novembre scorso, 4 non sono massimalisti e quindi possono acquisire ancora scelte. Non vi è pertanto al momento una carenza tale da non permettere la scelta di un medico. Tra l'altro, ricordo che con la delibera di Giunta sulle zone carenti e disagiate abbiamo previsto degli incentivi economici per spronare i medici ad aprire ambulatori in certe sedi, ma non possiamo obbligarli. Abbiamo cercato di ridurre i disagi aprendo l'ambulatorio ad accesso diretto a Morgex, aperto tre giorni a settimana e con la possibilità di contattarlo telefonicamente per avere un primo aiuto. Nello stesso ambito, sarà comunque incaricato un nuovo medico tirocinante dal prossimo 1° gennaio, speriamo di averne uno ulteriore a fine gennaio 2023. In una situazione gravemente compromessa, quando arriveranno questi due medici, riteniamo che le risposte saranno complete dal punto di vista dell'assistenza.»

«Aver adottato un atto di Giunta che consente ai tirocinanti di essere di supporto è lodevole - ha replicato la Consigliera Foudraz -, ma rimane il fatto che la popolazione di La Thuile per tutto il mese di dicembre non avrà questo fondamentale servizio sanitario. Non c'è solo la mancanza del medico, ma anche del personale infermieristico, che risulta essere presente sul territorio ogni 15 giorni. Un medico di assistenza primaria si è fatto carico dei pazienti, ma riceve solo una volta alla settimana, per due ore e mezza, nell'ambulatorio di Morgex. Peraltro, la comunicazione che non ci sarebbe più stato il medico non è arrivata con le tempistiche corrette alle famiglie: mi rammarica perché l'Azienda sapeva con largo anticipo della problematica che si sarebbe venuta a creare. Purtroppo gli utenti apprendono le notizie prima dagli organi di informazione: non dovrebbe andare così.»

 

SC

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Comunicato n° 698 del 15 dicembre 2022
Interpellanza sul "boarding" in Pronto soccorso

 

Nella seduta consiliare del 15 dicembre 2022 il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha illustrato un'interpellanza sul fenomeno del "boarding" (il prolungato stazionamento dei pazienti già valutati e in attesa del posto letto) presso il Pronto soccorso dell'ospedale di Aosta. 

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha rilevato che «quando non ci sono posti liberi nei reparti, i pazienti devono attendere in Pronto soccorso, spesso rimanendo in barella per ore, se non giorni. Quattordici medici del settore emergenza presso il Parini hanno firmato una nota segnalando questa criticità, evidenziando che il numero dei pazienti in "boarding" è pari al numero delle 16 postazioni di cui dispone il Pronto soccorso e che l'accettazione di nuovi pazienti è ostacolata per una mera questione di spazi. Oltre alla testimonianza diretta dei medici, abbiamo anche quella di pazienti che, dopo aver atteso lungamente in Pronto soccorso, sono ricoverati in reparti che non corrispondono alla diagnosi ricevuta. Interpelliamo il Governo per sapere quali azioni intenda mettere in campo per evitare il ripetersi di questi eventi

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha sottolineato: «Il "boarding" è un problema presente in tutti i pronto soccorso. Nel dopo Covid questo fenomeno si è accentuato e le difficoltà, prima presenti in alcuni giorni di periodi particolari dell'anno, si sono trasformate in un problema cronico. In un articolo della Stampa, proprio nei giorni in cui ad Aosta ci si lamentava per la prolungata permanenza in pronto soccorso, veniva riportato che a Torino e provincia tutti gli ospedali avessero esaurito i posti in barella!»

Anche in Valle d'Aosta il fenomeno è in aumento per cause immodificabili come le variazioni demografiche ed epidemiologiche della popolazione e per problemi organizzativi - ha proseguito Barmasse -. Questi ultimi sono stati condizionati da un mix di vari fattori tra cui: una riduzione di circa 50 posti letti a causa della carenza di personale sanitario e la ridotta funzione di filtro delle cure primarie; un tasso di ospedalizzazione molto alto (in parte collegato alle nostre caratteristiche demografiche ed epidemiologiche); una difficoltà nelle dimissioni presso le micro comunità (nonostante la Regione si sia dotata di 50 posti letto residenziali utili allo scopo) e, in alcuni casi, ai tempi di degenza superiori alla media. Il Covid non è scomparso e alcuni reparti hanno dovuto rivedere la loro "mission" dedicandosi a questa attività: non è più stata ridotta l'attività programmata, che anzi è stata incrementata per il recupero delle liste d'attesa accumulate durante le precedenti ondate. Ciò ovviamente ha aumentato l'occupazione dei posti letto per i pazienti non urgenti a scapito di quelli provenienti dal pronto soccorso.»

L'Assessore alla sanità ha evidenziato che «a seguito dell'acuirsi del boarding sono state implementate varie misure per mitigare il problema: attivazione di 10 posti letto di micro comunità per dimissioni rapide per i pazienti da inserire in attesa del posto definitivo, che è stata appena attivata; posti letto sovrannumerari nei reparti in caso di superamento di una soglia di "boarding" in pronto soccorso; apertura di 10 posti letto in più dal 1° dicembre; potenziamento ed estensione dell'orario dell'attività di bed management; attivazione del progetto Dimissioni precoci ospedale territorio. Nell'ambito degli interventi legati al PNRR e in attuazione della programmazione prevista nella bozza di Piano per la salute e il benessere sociale, già approvato ad aprile, si stanno predisponendo delle attività di riorganizzazione del territorio più a lunga scadenza tra cui l'introduzione di nuovi setting di assistenza residenziale sociosanitaria (Ospedale di Comunità, Morgex, revisione dei setting di alcune microcomunità) che faciliterà la riduzione del numero di ricoveri inappropriati e dei giorni di degenza media in ospedale, liberando posti letto e garantendo una risposta sanitaria più efficiente ed efficace alle condizioni del paziente; una revisione della medicina di base e delle cure di prossimità (costituzione di Aggregazioni funzionali territoriali e di Unità complesse di cure primarie) per aumentare la risposta ai bisogni di assistenza sanitaria sul territorio nelle fasi non acute e trasformazione dei poliambulatori nelle Case della Comunità, al fine di diminuire l'accesso in ospedale; l'incremento di misure di attrattività per il personale sanitario e interventi legislativi regionali specifici per facilitare l'Azienda USL nel reperimento di personale necessario alla riapertura totale dei reparti.»

Il Capogruppo Manfrin ha evidenziato: «Il boarding, di cui non si era mai sentito parlare in Valle d'Aosta, è un fenomeno con cui abbiamo ormai purtroppo preso una certa familiarità, vista la frequenza con cui si manifesta nel nostro pronto soccorso. Quello che potrà confermare o smentire la bontà dell'azione del Governo nella soluzione di questa problematica sarà il ripetersi di questa criticità. Ci auguriamo sinceramente di non dover affrontare mai più questa tematica ma continueremo a vigilare sull’efficacia delle misure prese

 

LT

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Comunicato n° 699 del 15 dicembre 2022
Conclusi i lavori: Approvate una risoluzione e una mozione

 

In chiusura dell'adunanza consiliare riunitasi dal 12 al 15 dicembre 2022, l'Assemblea ha approvato all'unanimità una risoluzione di solidarietà al popolo iraniano e una mozione di condanna per il danneggiamento del monumento alle vittime delle Foibe di Aosta. Ha inoltre respinto una mozione riguardante le prestazioni di assistenza per pazienti psichiatrici.

In chiusura, il Consiglio ha approvato all'unanimità una risoluzione di solidarietà al popolo iraniano sottoscritta da tutti i gruppi consiliari. In particolare, il testo condanna con la massima fermezza l'imposizione violenta di regole religiose, i maltrattamenti, gli arresti, le violenze, la tortura, gli abusi, le restrizioni delle libertà personali perpetrate dalle autorità iraniane nei confronti degli oppositori del regime; esprime solidarietà al popolo iraniano, in particolare alle donne e ai giovani che guidano la protesta; sostiene con forza le legittime aspirazioni del popolo iraniano alla libertà e all'esercizio dei fondamentali diritti umani; invita i parlamentari valdostani ad operare affinché il Parlamento condanni ufficialmente e in modo netto la sistematica violazione dei diritti umani da parte delle autorità iraniane e il Governo assuma opportune iniziative.

L'iniziativa è stata illustrata dalla Vicecapogruppo di PCP, Chiara Minelli: «Dopo la morte di Masha Jina Amini, giovane iraniana di origine curde, in oltre 120 città iraniane, su iniziativa, in particolare delle donne, sono scoppiate proteste a cui hanno preso parte migliaia di cittadini. La risposta della polizia e delle autorità è stata violenta e incontrollata, provocando un ingente numero di morti e feriti, molti dei quali minori. Un Paese dove ancora oggi vi sono pubbliche esecuzioni nelle piazze. Oggi, l'Iran è stato rimosso dal Comitato ONU sui diritti delle donne fino al 2026: è questo un forte messaggio di condanna nei confronti del Governo iraniano così come rappresenta l'espressione della solidarietà nei confronti delle donne e dei giovani. Crediamo che sia importante che anche il Consiglio regionale faccia sentire la propria voce e siamo contente che tutti i gruppi abbiano sottoscritto la nostra risoluzione.»

 «Nous avons partagé et souscrit avec conviction cette résolution - a dit le Chef du groupe AV-VdAU, Albert Chatrian -, car nous pensons qu'il est juste et nécessaire qu'une institution comme la nôtre, qui se fonde sur les principes constitutionnels de liberté et de démocratie, prenne position lorsque, dans d'autres pays , ces mêmes valeurs sont systématiquement niées et bafouées. Quelques chiffres nous permettent de comprendre mieux ce qui se passe: plusieurs pendaisons publiques, près de 500 victimes parmi les manifestants, 18 000 arrestations, 160 villes impliquées dans les protestations. Les pays démocratiques doivent réfléchir aux moyens les plus efficaces pour normaliser et pacifier l'Iran et toute cette région, et continuer à surveiller de près le respect des droits humains.»

«Non possiamo che unirci a questa manifestazione di solidarietà nei confronti del popolo iraniano - ha dichiarato il Consigliere di FP-PD Andrea Padovani - che chiede libertà e che da mesi vive nel terrore della repressione di un regime che perseguita minoranze, mette a tacere i suoi oppositori e incarcera giornalisti e nel quale il sangue scorre troppo e da troppo tempo. Un Consiglio regionale di una piccola regione alpina non può avere la forza di fermare ciò che sta accadendo in Iran, ma siamo convinti che la condanna di queste violenze sia un atto politico e necessario.»

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha sottolineato che «il problema sollevato da questa triste vicenda, uguale a migliaia di tante altre tristi vicende, vicine a noi, come quella di Saman, per esempio, ci impone di condannare con fermezza le imposizioni violente di regole religiose e di rifiutare, culturalmente, qualsiasi imposizione che voglia promuovere la sharia in qualunque parte del mondo perché, ovunque arrivi, produce sempre i medesimi terribili effetti.»

Il Capogruppo di Stella Alpina, Carlo Marzi, ha ringraziato «le colleghe per la sensibilità e il coraggio di farci chiudere questo Consiglio così delicato con un tema così alto. La nostra Assemblea è il luogo più adeguato per esprimere democraticamente i grandi risultati che l'umanesimo ha portato: poter esprimere democraticamente, con un voto, questo tipo di vicinanze. La democrazia passa anche per questi piccoli grandi voti.»

Il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, ha chiuso il dibattito evidenziando che «il Consiglio è intervenuto spesso sulla questione del popolo curdo. Jina Amini era una donna curda: "vita donne e libertà" è lo slogan della rivolta in Iran che riprende quello del movimento curdo, che ha nell'emancipazione delle donne un elemento importante. Ad esempio in Siria, a Kobane, le guerrigliere curde - islamiche peraltro - hanno fermato l'Isis e difeso la civiltà. Ci auguriamo che questa battaglia provochi una rivoluzione in Iran riconoscendo anche i diritti del popolo curdo.»

È stata approvata all'unanimità una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste, così come emendata in accordo con i gruppi di maggioranza, che impegna il Governo regionale ad esprimere la più ferma condanna per il danneggiamento perpetrato ai danni monumento ai martiri delle Foibe di corso XXVI Febbraio ad Aosta.

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha ricordato che «questo monumento, vandalizzato da ignoti nel mese di ottobre scorso, ricorda le terribili sofferenze subite dagli italiani di Istria, Dalmazia e Venezia Giulia a causa dell'occupazione dei comunisti jugoslavi. Una pagina tragica della nostra storia recente, per molti anni dimenticata che, invece, è bene commemorare anche attraverso la cura dei ceppi in ricordo di questi martiri per mantenere viva la memoria ed evitare il ripetersi di eventi simili nel futuro. A fronte di un danneggiamento che riporta le sue radici nell'odio per cancellare un simbolo, siamo contenti che si sia trovata una sintesi che prende atto dell'esistenza di un monumento, quello dei martiri delle Foibe.»

Il Capogruppo di AV-VdAU, Albert Chatrian, ha proposto, a nome della maggioranza, una modifica al testo della mozione «sia nella parte delle premesse che nell'impegnativa: non entriamo nel merito della ricostruzione storica, ma condanniamo fermamente dei momenti di inciviltà da cui prendere le distanze in maniera totale.»

Mozione respinta

È stata respinta, con 18 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, SA, GM) e 17 a favore (FI, Lega VdA, PlA, PCP), una mozione del gruppo Forza Italia per l'aggiornamento, da parte dell'USL, del tetto di spesa per l'acquisto di prestazioni di assistenza residenziale e semi-residenziale da soggetti erogatori privati, affinché tutte le strutture che operano nell'ambito dei servizi socio sanitari e, in particolare il nuovo centro diurno di Verrès possa iniziare l'attività e fornire i servizi di cui alla sua mission agli utenti.

«Il benessere psicofisico dei giovani è stato duramente messo alla prova durante il periodo di pandemia che ha imposto una serie di limitazioni e divieti importanti - ha spiegato il Consigliere Mauro Baccega -. Oggi si registra un aumento dei casi di disagio, di autolesionismo, di disturbi alimentari e di varie dipendenze. Tutto ciò è estremamente preoccupante. Il Centro diurno per pazienti psichiatrici di Verrès, convenzionato con l'AUSL, non ha potuto ampliare il numero dei suoi pazienti. Questo è dovuto al fatto che non è possibile superare lo stanziamento previsto dal Governo regionale che ha un tetto di 6 milioni e 8mila euro e buona parte di questa cifra è stata impiegata per il sostegno di minori. Tuttavia, anche l'acuirsi di problematiche di salute mentale ha un impatto sociale considerevole che non deve essere sottovalutato. È quindi importante che il Governo regionale intervenga dando l'indirizzo all'AUSL di aumentare i tetti di spesa per dare la giusta attenzione a questa struttura e per dare le risposte al territorio.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha specificato: «La risposta territoriale dell'AUSL, ispirata da un approccio non più contenitivo ma integrativo e riabilitativo verso la società, va in senso opposto rispetto a quello della mozione. L'obiettivo di medio e lungo termine è infatti quello di implementare e potenziare servizi costruiti intorno alla vita e alla routine degli assistiti, limitandone il ricovero. Per questo serve la collaborazione attiva delle strutture territoriali che devono aggiornare la propria offerta e convertire gradualmente i propri setting. Il centro diurno di Verrès è un servizio semi-residenziale di alta qualità che offre un servizio importante alla bassa Valle che va implementato il più possibile.  Per quanto riguarda il budget stanziato, sottolineo che non è assolutamente insufficiente. Parliamo di una spesa di 23 mila euro annui per paziente ma bisogna riorganizzare a fondo l'offerta.»

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 11 e giovedì 12 gennaio 2023.

 

SC-LT

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