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Riunione del Consiglio regionale del 16 e 17 novembre 2022

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Comunicato n° 604 del 9 novembre 2022
Adunanza del Consiglio regionale

 

Il Consiglio Valle è convocato in via ordinaria mercoledì 16 e giovedì 17 novembre 2022 per discutere un ordine del giorno composto di 20 oggetti, di cui un'interrogazione e due interpellanze, sette mozioni e quattro risoluzioni.

Le tre iniziative ispettive sono del gruppo Progetto Civico Progressista. Con un'interrogazione chiedono conto dello stato di riqualificazione della sede di via Chanoux della Biblioteca comprensoriale di Châtillon, mentre le due interpellanze riguardano, una, il progetto della CVA per una derivazione d'acqua a uso idroelettrico tra i comuni di Pré-Saint-Didier e Morgex e, l'altra, la carenza di medici di medicina generale e le iniziative per assicurare il servizio sanitario ai turisti.

Il Consiglio discuterà anche sette mozioni, di cui quattro del gruppo Lega Vallée d'Aoste (rinviate dalla scorsa adunanza) riguardanti: organizzazione di audizioni in seconda Commissione sul rinnovo del contratto del pubblico impiego; promozione di una mappatura di aree del territorio funzionali alla realizzazione di nuovi invasi per lo stoccaggio di acqua da utilizzare nei periodi di siccità; interlocuzioni tra Assessore al turismo e Ufficio di Presidenza del Consiglio per prevedere l'esibizione del logo turistico regionale nel materiale promozionale di eventi patrocinati dall'Assemblea regionale; pubblicazione del bando affitti 2022 e modifica della delibera di Giunta sulla morosità incolpevole.

Il gruppo Progetto Civico Progressista ha presentato tre mozioni: avvio di una riflessione urgente, nella prima Commissione "Istituzioni e autonomia", sulla richiesta di archiviazione dell'inchiesta Egomnia; indicazione nel Piano energetico ambientale 2021-2030 dell'obiettivo di una Valle d'Aosta fossil fuel free entro il 2040; verifica della possibilità di utilizzare l'area dell'ex tiro a volo di Saint-Vincent per impianti fotovoltaici a servizio di comunità di energia rinnovabile.

Infine, l'Assemblea tratterà quattro risoluzioni, tutte rinviate dal Consiglio precedente, di cui due congiunte dei gruppi Lega VdA e FI per il rispetto degli obiettivi in materia di turismo, commercio e beni culturali previsti nel DEFR 2022-2024 e per la soluzione al problema del sovraffollamento e della carenza di posti sui treni della linea Aosta/Torino.

Un'altra risoluzione è dei gruppi di maggioranza (AV-VdAU, UV, FP-PD, SA, Misto) e contiene la presa di distanza dalle affermazioni rese in Aula dal Consigliere Lucianaz sul Covid-19, mentre un'ultima risoluzione è del gruppo FI per impegnare l'Assessore alla sanità a presentare in quinta Commissione le strategie del nuovo programma attuativo delle liste di attesa.

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile la nuova App ConsiglioValle.tv per smart TV LG: consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore.

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio. 


LT

 

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Comunicato n° 610 del 14 novembre 2022
Consiglio del 16 e 17 novembre: iscritti tre punti all'ordine del giorno suppletivo

L’ordine del giorno del Consiglio regionale, convocato mercoledì 16 e giovedì 17 novembre 2022, è stato integrato da ulteriori tre oggetti.

L'Aula sarà chiamata a prendere atto dell'informativa sugli esiti dei negoziati avvenuti con la Commissione europea e lo Stato in merito ai Programmi regionali FESR e FSE+ 2021-2027 oltre che ad approvare il bilancio consolidato della Regione per l'esercizio finanziario 2021.

Sarà poi trattata un'interrogazione a risposta immediata depositata dal gruppo Progetto Civico Progressista che chiede informazioni sulle azioni attivate dal Governo per sospendere il commissariamento dell'AIDO della Valle d'Aosta.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 23 oggetti.

L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile la nuova App ConsiglioValle.tv per smart TV LG: consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore.

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Comunicato n° 614 del 16 novembre 2022
Comunicazioni del Presidente del Consiglio Alberto Bertin

Il Presidente Alberto Bertin ha aperto i lavori del Consiglio Valle, convocato oggi, mercoledì 16, e domani, giovedì 17 novembre 2022, per discutere un ordine del giorno composto di 23 punti.

Nelle sue comunicazioni all'Aula, il Presidente Bertin ha informato che l'Ufficio di Presidenza, nella seduta dell'8 novembre, ha deliberato la ricevibilità e l'ammissibilità di due petizioni popolari.

La prima, denominata "Il riscaldamento non è un lusso" e accompagnata da 758 firme, è stata inviata agli Assessori allo sviluppo economico e alle politiche sociali oltre che alle Commissioni quarta e quinta competenti in materia.

La seconda, "Salviamo il vallone delle Cime Bianche", corredata da 2335 firme, è stata trasmessa agli Assessori all'ambiente e allo sviluppo economico, oltre che alle Commissioni terza e quarta competenti in materia.

SC

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Comunicato n° 615 del 16 novembre 2022
Comunicazioni del Presidente della Regione Erik Lavevaz

 

Nelle sue comunicazioni al Consiglio del 16 novembre 2022, il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha rivolto un pensiero a Pierantonio Genestrone, deceduto nel tardo pomeriggio di ieri. «Per quasi quarant’anni, Genestrone è stato un imprenditore capace di essere punto di riferimento per i colleghi come per le istituzioni. Per quasi quarant’anni è stato a capo di Confcommercio: insieme a lui i commercianti valdostani hanno affrontato cambiamenti radicali, accompagnando una trasformazione che ha visto la nostra regione proiettarsi verso un’epoca nuova. Le condoglianze mie e del Governo vanno a tutti i familiari, gli amici e i compagni di tanti anni di lavoro all’interno della nostra comunità.»

Il Presidente ha quindi annunciato che «tra il Governo centrale e le Regioni si è aperto un confronto sulla riforma dell’autonomia regionale in Italia. Si tratta di un tema che è stato messo sul tavolo dal Ministro Calderoli, con la presentazione di una bozza di disegno di legge che è il punto di partenza di un confronto cui parteciperemo nei prossimi giorni, prima con tutte le Regioni e quindi con un tavolo che riunisce Regioni e Province a Statuto speciale.»

«È mia intenzione - ha proseguito Lavevaz - tenere aggiornato il Consiglio su questo iter, che riveste un particolare interesse per la Valle d’Aosta: per questo parteciperemo attivamente al confronto anzitutto con le altre realtà a Statuto speciale, perché siano salvaguardate le peculiarità che ciascuna delle nostre realtà ha sviluppato nei decenni. Guardiamo a questo percorso con attenzione e interesse, perché siamo convinti che il protagonismo delle Regioni possa essere un valore aggiunto per lo sviluppo di uno Stato attento alla diversità dei territori.»

Il Presidente Lavevaz si è quindi soffermato sul percorso di confronto con SDA Bocconi per lavorare al ripensamento delle strutture dell’amministrazione regionale. «La scorsa settimana - ha specificato - insieme alla Giunta abbiamo avuto un primo importante momento di restituzione delle analisi svolte coinvolgendo anche il personale dipendente, di cui sono state indagate le aspettative e le sensazioni. Sono emerse criticità note, ma anche spunti interessanti di riflessione che possono essere un buon banco di lavoro per lo sviluppo di modelli diversi. Sono emersi elementi sia sul benessere organizzativo sia sui punti di vista dei dipendenti, che evidenziano in maniera anche quantitativa quali aspetti possano avere bisogno di interventi più netti. Questi dati saranno adesso illustrati ai Dirigenti, per un ulteriore confronto che sarà la base per la fase più incentrata sull’analisi e sulla progettazione.»

Il Capogruppo della Lega Vallée d'Aoste, Andrea Manfrin, ha quindi chiesto una sospensione dei lavori per una riunione dei Capigruppo.

 

SC

 

 

 

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Comunicato n° 616 del 16 novembre 2022
Dibattito sulle comunicazioni del Presidente della Regione

 

Dopo una sospensione dei lavori, il Consiglio è ripreso sulle comunicazioni del Presidente della Regione.

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha spiegato le motivazioni della richiesta di sospensione: «Abbiamo chiesto alla Conferenza dei Capigruppo che venisse portata una discussione politica nel merito delle scelte che sono state fatte dalla maggioranza per fare chiarezza su quanto sta accadendo in quest'Aula. La risicata maggioranza ha ritenuto che non fosse opportuno: chiedo al Presidente Lavevaz, a fronte di tutto quello che è accaduto, a fronte delle scelte politiche non realizzate, se le sembra davvero serio che non si dica nulla all'interno di quest'Aula? Secondo noi, non è assolutamente serio.»

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha aggiunto: «Chiedo al Presidente se nel mandato affidato alla Bocconi per la riorganizzazione della macchina amministrativa, ci sia anche un capitolo per dirimere la crisi politica che sta subendo questa Regione. A fronte di quello che abbiamo letto, non è l'UV a tenere in ostaggio la maggioranza, sono gli alleati: sarebbe quindi opportuno fare chiarezza.»

«Mi chiedo con quale autorevolezza saremo rappresentati al Tavolo per le Autonomie istituito a livello nazionale di cui ha parlato il Presidente Lavevaz - ha affermato il Capogruppo di PlA, Marco Carrel -. Avremmo dovuto affrontare in questa Aula le questioni interne alla maggioranza perché è un aspetto rilevante di cui dobbiamo rendere conto ai nostri cittadini. Dobbiamo capire qual è il peso istituzionale con cui ci presentiamo a livello nazionale in questi Tavoli. Vista la situazione in cui siamo arrivati per responsabilità ormai chiare, noi dai banchi dell'unico gruppo autonomista di opposizione non possiamo che sottolineare come non si potrà che ripartire dal dialogo, ognuno con le proprie responsabilità e se questo non porta a nessun risultato allora resterà solo la strada delle elezioni per ridare dignità a questa Regione.»

Il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, ha osservato che «si ascolta e si legge di tutto e di più su televisioni e giornali, ma in quest'Aula, che è la sede deputata per discutere e attuare la nostra democrazia, non lo si fa. Le comunicazioni del Presidente della Regione dovrebbero essere il momento per fare alcune considerazioni. Il Presidente Bertin vuole mettere il bavaglio ai Consiglieri di opposizione, a fronte di una oggettiva difficoltà da un anno a questa parte. Stiamo vivendo una situazione paradossale: abbiamo ritirato le nostre iniziative ispettive perché il Governo ha detto che non c'erano le condizioni per poter fare delle valutazioni di prospettiva politica. Oggi, per poter mettere le opposizioni nelle condizioni di lavorare, sarebbe importante esprimerci su questo fatto: c'è un Governo, c'è la capacità di integrare la Giunta? Altrimenti continuiamo a dibattere sul nulla.»

Il Presidente Alberto Bertin ha replicato: «In Conferenza Capigruppo abbiamo convenuto che ci sarebbe stato l'intervento del Consigliere Manfrin per spiegare i motivi della sospensione dei lavori, ma che non si sarebbe aperta una discussione politica in deroga al Regolamento. Una discussione che è stata legittimamente richiesta dai gruppi di minoranza. Io a questo mi attengo: il mio compito è quello di far rispettare il Regolamento e le decisioni assunte. Il dibattito non può essere accettato, perché la decisione della Conferenza dei Capigruppo deve essere rispettata così come il Regolamento. Ci sono altri strumenti a disposizione, senza utilizzare in modo non regolamentare le comunicazioni del Presidente della Regione.»

Il Capogruppo di FI, Pierluigi Marquis, dopo aver richiesto una sospensione per una riunione dei gruppi di opposizione, ha annunciato: «Vista l'impossibilità di esprimerci sulla situazione politica durante le comunicazioni, rinunciamo agli interventi e procederemo con un'iniziativa diversa nel corso dei lavori di questo Consiglio.»

Cordoglio per la morte di Pierantonio Genestrone

Il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, ha ricordato la figura di Pierantonio Genestrone evocando il «suo grande entusiasmo e la sua voglia di confrontarsi: non sempre le nostre idee coincidevano, ma Genestrone è stato un punto di riferimento non solo per il mondo dei commercianti, anche per le Istituzioni. Lui si vantava di essere un vero democristiano e lo diceva con orgoglio: aveva una capacità di dialogo, di compromesso e di ricerca della soluzione che dovrebbe ispirare tutti noi in questo momento così critico per la politica. È con tristezza che apprendiamo la sua morte e, a nome del gruppo dell'Union Valdôtaine, esprimo le nostre sentite condoglianze al figlio e a tutta la sua famiglia.»

«Pierantonio Genestrone era una figura eclettica, dotato di grande capacità di tessere e di intrattenere rapporti anche a livello nazionale che si sono rivelati un elemento essenziale per la gestione di tante problematiche - ha ricordato il Consigliere Augusto Rollandin (PlA) -. Una persona disponibile che si è sempre messa a disposizione di tutti, capace di mediare e di trovare una sintesi anche nelle situazioni più complesse.»

Il Vicecapogruppo di Forza Italia, Mauro Baccega, ha parlato di «un professionista serio con il quale ho condiviso un lungo percorso: è stato un vero motore nel contesto dell'impresa e della Confcommercio e tanto ha lasciato alla nostra regione. Come Forza Italia ci uniamo al dolore per la sua scomparsa ed esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia.»

 

SC-LT

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Comunicato n° 617 del 16 novembre 2022
Question time sul commissariamento dell'AIDO VdA

 

Con un'interrogazione a risposta immediata discussa nella seduta consiliare del 16 novembre 2022, il gruppo Progetto Civico Progressista ha chiesto informazioni sul commissariamento dell'AIDO della Valle d'Aosta.

«A maggio 2021 il Consiglio Valle aveva approvato all'unanimità una mozione di sostegno all'AIDO, che impegnava il Governo regionale e invitava i nostri Parlamentari ad attivarsi per sospendere il commissariamento di questo ente - ha ricordato la Capogruppo Erika Guichardaz -. Apprendiamo che il Direttivo nazionale dell'AIDO ha deliberato, a ottobre 2021 l'espulsione di alcuni volontari storici dell'associazione valdostana. Vorremmo quindi sapere quali siano state le azioni realizzate per intervenire sulla scelta di commissariamento di questa importante associazione, che ha svolto un ruolo storico e ha dato un contributo sostanziale alla nascita della legge italiana sulla donazione e sul trapianto di organi.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha risposto che «nel 2021, dopo l’approvazione della risoluzione abbiamo immediatamente e ripetutamente contattato i diversi Commissari nazionali di AIDO. Solo nel marzo 2022, siamo riusciti ad avere un incontro diretto con la Presidente dell’AIDO, Flavia Petrini. In questa occasione, ho avuto modo di testimoniare non solo l’importanza dell’azione dell’AIDO e il rilievo che questa associazione ha avuto negli anni nella crescita generale del tessuto del volontariato nella nostra Regione. Non è stato però possibile trovare spazi per un dialogo che potesse riavvicinare le parti. Solo il 9 ottobre è emerso che il Direttivo nazionale aveva assunto la decisione di espellere i componenti del Consiglio direttivo regionale

Il Presidente della Regione ha proseguito sottolineando che «l’AIDO è un’associazione privata, che opera secondo quanto previsto da statuto e regolamento che si è data, spiace constatare che incomprensioni e letture burocratiche abbiano portato a decisioni estreme che trovo anche “umilianti” per gli interessati: una conclusione drastica ed eccessiva, non solo l’espulsione, ma soprattutto l’annullamento della manifestazione di volontà di persone che hanno dedicato la loro vita alla creazione e al radicamento di questa associazione. Tutto ciò, tra l’altro, facendo leva su questioni organizzative senza considerare le specificità territoriali della Valle d’Aosta. Auspichiamo che vista l’attuale situazione di inesistenza dell’AIDO in Valle d’Aosta si possa ritrovare un momento di serenità per permettere la ripresa dell’attività con modalità adeguate al nostro territorio, nell’ambito delle disposizioni statutarie che paiono consentirlo

La Consigliera Guichardaz ha replicato: «L'AIDO nazionale non sembra aver dato, nell'incontro di marzo, grandi motivazioni al Presidente Lavevaz e non ha neanche riferito che la decisione era già stata presa. Questo fa riflettere e non fa ben sperare per il futuro.»

 

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Comunicato n° 618 del 16 novembre 2022
Interpellanza sulla carenza di medici

 

Nella seduta consiliare del 16 novembre 2022, il gruppo Progetto Civico Progressista ha nuovamente portato all'attenzione dell'Aula la questione della carenza di medici di medicina generale.

La Capogruppo Erika Guichardaz ha osservato che «nonostante la delibera approvata a ottobre scorso sulle zone disagiate e disagiatissime per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale, vi sono nuovamente interminabili attese per la scelta del medico di base. In risposta ad una nostra iniziativa, l'Assessore aveva parlato di oltre 4.500 assistiti in attesa. Visti la grande carenza di medici e i prossimi pensionamenti, unitamente al fatto che per una regione turistica come la nostra è indispensabile assicurare questo servizio sanitario anche ai turisti, vorremmo conoscere i dati sull'attività degli ambulatori ad accesso diretto; quanti siano attualmente i medici di medicina generale che si sono resi disponibili ad innalzare il massimale fino a 1.800 pazienti; quali siano gli intendimenti per risolvere le criticità evidenziate e quali le iniziative per assicurare il servizio sanitario anche ai turisti in vista dell'imminente stagione invernale.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha elencato i dati riferiti sull'attività degli ambulatori ad accesso diretto specificando che «a Variney (dal 20 settembre a tutto il mese di ottobre) sono stati 257 gli assistiti residenti e l'ambulatorio è attualmente sospeso; Ayas (per tutto il mese di settembre e ottobre): 223 assistiti residenti (ambulatorio attualmente sospeso); Donnas (dal 20 agosto al 22 settembre 2022): 374 assistiti residenti e dal 23 settembre a oggi 131 accessi (ambulatorio ancora attivo); Gressoney-Saint-Jean (dal 1° settembre al 31 ottobre 2022): 535 assistiti residenti e dal 2 novembre a oggi 195 accessi (ambulatorio ancora attivo); Châtillon (dal 2 novembre a oggi): 179 accessi (ambulatorio ancora attivo); Pont-Suaz (dal 2 novembre a oggi): 105 accessi (ambulatorio ancora attivo). Per quanto riguarda l'assistenza turistica a Gressoney-Saint-Jean sono state effettuate 43 visite ambulatoriali; 110 ad Ayas; 60 a Valtournenche; 69 a Cogne; 41 a La Thuile; 55 a Courmayeur e 14 a Pila

Sull'innalzamento del massimale fino a 1.800 pazienti da parte dei medici di medicina generale, l'Assessore ha specificato che «ci sono 5 nuovi medici iscritti al corso triennale di formazione in medicina generale che saranno incaricati come medici di famiglia nei prossimi mesi di dicembre e gennaio. Successivamente, negli ambiti in cui dovessero persistere delle carenze, ai medici già operanti sarà proposta la possibilità d'innalzare il massimale a 1.800 scelte. Allo stesso modo l'AUSL potrà procedere con l'innalzamento del massimale a 1.800 scelte in tutti quei casi di necessità per garantire la regolare erogazione dei LEA. Informo che, ad oggi, 62 medici di medicina generale sono oltre il massimale di 1.500 assistiti. Sono stati inoltre assegnati incarichi provvisori limitati a 1.000 assistiti a 5 medici di cure primarie in fase di formazione, concordando per ciascuno un percorso di tirocinio personalizzato, compatibile con il nuovo incarico. Questi medici prenderanno effettivamente servizio fra dicembre e gennaio. Si sta dando anche applicazione alla deliberazione sulle zone disagiate e disagiatissime che prevede incentivi per rendere appetibili le zone carenti più critiche e, in attesa di copertura di tali posti, ad elevare il massimale ai MMG in servizio nei casi in cui questa possibilità non fosse già stata possibile in base all'Accordo collettivo nazionale

«Per quanto riguarda le modalità di scelta del medico, attualmente, l'assistito può recarsi agli uffici dell'AUSL di Scelta/Revoca, oppure utilizzare il Fascicolo sanitario elettronico, o l'email e PEC - ha informato l'Assessore alla sanità -. È allo studio l'ipotesi di perfezionare la comunicazione con l'utenza che ha dato il consenso al FSE e che oggi riceve il solo messaggio di cessazione del proprio medico, implementando tale messaggio SMS con la possibilità di fissare, nel contempo, un appuntamento con l'ufficio incaricato che consentirà di evitare le attese.»

L'Assessore si è infine soffermato sulla questione dell'assistenza ai turisti in vista della stagione invernale: «L'assetto organizzativo aziendale prevede che questo tipo di assistenza sia garantita con ambulatori dedicati nel periodo estivo, mentre nel periodo invernale, sono attivati i Centri traumatologici. Comunque permane per ogni turista la possibilità di rivolgersi ad uno dei medici di assistenza primaria operanti nella nostra Regione. In questo particolare momento di grave carenza di medici, non è purtroppo possibile attivare nuovi servizi sinora mai avviati nella stagione invernale.»

Nella replica, la Capogruppo Guichardaz ha osservato: «È evidente che ci sono accessi importanti soprattutto nelle zone dove ci sono gravi carenze. Stupisce, invece, il dato relativo all'affluenza turistica, che sembra piuttosto ridotto: con l'arrivo della stagione invernale saranno da fare comunque delle riflessioni. L'ambulatorio ad accesso diretto non è la soluzione perché non viene garantito il rapporto di fiducia che vi è con il medico di famiglia così come non è assicurata la continuità assistenziale, ma vediamo che anche medici di famiglia invitano i propri pazienti a portare con sé al primo appuntamento tutti i documenti (cartelle cliniche, visite specialistiche, piani terapeutici, lettere di dimissioni, ecc). Questo perché non vi è nemmeno un passaggio celere sulla visibilità del FSE e della cartella clinica dei pazienti tra medici: fatto che potrebbe creare anche spiacevoli inconvenienti per gli assistiti, in particolare le persone anziane o quelle che hanno patologie specifiche. Aspettiamo il futuro per capire quanti chiederanno di aumentare a 1.800 pazienti, evidenziando che già 1500 sono un'enormità. Segnalavamo già a ottobre che il meccanismo dell'invio della lettera per la sostituzione del medico penalizza soprattutto le persone fragili e nemmeno il nuovo meccanismo degli SMS li aiuterà. Immaginiamo un accompagnamento visto che i pensionamenti si conoscono in anticipo.»

I lavori sono sospesi. Riprendono alle ore 15.00.

 

SC-LT

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Comunicato n° 619 del 16 novembre 2022
Interpellanza su una nuova derivazione idroelettrica sulla Dora Baltea tra Pré-Saint-Didier e Morgex

 

Nella seduta consiliare del 16 novembre 2022, il gruppo Progetto Civico Progressista ha portato all'attenzione dell'Aula il progetto presentato da CVA per una derivazione d'acqua a uso idroelettrico della Dora Baltea tra i comuni di Pré-Saint-Didier e Morgex.

«Il progetto - ha sottolineato la Consigliera Chiara Minelli - è attualmente all'esame di VIA e sono state presentate osservazioni da parte del Comune di Morgex, di varie associazioni sportive e ambientaliste, di Arpa e del Dipartimento programmazione risorse idriche del territorio, che evidenziano molteplici criticità. L'impianto avrebbe un impatto importante non solo sulla zona fluviale ma anche sui territori circostanti e, oltre a possibili alterazioni idrogeologiche, si evidenziano da parte del Comune di Morgex anche problemi legati al transito dei mezzi e al deposito dei materiali di risulta e delle terre di scavo vicino alle zone dedicate allo sport (pista ciclabile e percorso "bébé en marche"). Inoltre, è stata manifestata preoccupazione in quanto il massiccio prelievo di acqua svuoterebbe l'opera di presa per l'irrigazione delle aree verdi pubbliche, senza contare la preoccupazione delle società che operano nell'ambito degli sport fluviali che temono di non poter praticare in futuro le attività sportive. Attività che impiegano circa 70 collaboratori stagionali e richiamano 15 mila presenza turistiche annue. Chiediamo quindi al Governo se abbia condiviso con CVA questo progetto; come valuti le preoccupazioni espresse dal Comune di Morgex; quante siano le società che operano nel campo degli sport di acqua viva e quanti gli operatori del settore nella nostra regione; come intenda agire per sostenere gli sport di acqua viva attivi sul territorio.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, ha osservato che «da parte del Governo regionale non sono state fornite specifiche indicazioni nel merito: CVA Spa, pur essendo totalmente di proprietà pubblica, opera sul mercato quale soggetto di diritto privato e ha facoltà di valutare le iniziative imprenditoriali che ritiene più attinenti agli obiettivi che le sono stati affidati. Il progetto è stato sottoposto a verifica di Valutazione dell’impatto ambientale: verifica che si è conclusa con la necessità di sottoporlo alla Valutazione dell’impatto ambientale in capo all’Assessorato dell’ambiente. Ricordo che la VIA è proprio il momento di sintesi all’interno del quale confluiscono le osservazioni presentate dai vari soggetti - comprese le strutture e gli enti regionali che a vario titolo sono coinvolti nei procedimenti valutativi - e che possono mettere in luce le valutazioni sulla sostenibilità di un’iniziativa individuando le azioni correttive. Saranno quindi le risultanze del procedimento di VIA a indicare se l’iniziativa proposta sia attuabile, a quali condizioni e con quali limitazioni, in relazione ai vincoli presenti sul territorio determinati anche dalla pre-esistenza delle attività economiche e turistiche già attive sul territorio.»

Riguardo al tema del sostegno degli sport di acqua viva, l'Assessore Marzi ha evidenziato che «da tempo è stata intrapresa con la Federazione Rafting una collaborazione per coniugare gli interventi sulla Dora Baltea con le esigenze legate allo svolgimento delle attività delle discipline sportive di acqua. In particolare, abbiamo assicurato il coinvolgimento della Federazione nella predisposizione degli interventi puntuali, quali ad esempio quelli attinenti al progetto "Life Graymarble" che prevede interventi di rimozione di salti e ostacoli esistenti e realizzazioni di rampe di risalita per la fauna ittica. Otre a favorire la creazione di un habitat favorevole allo sviluppo delle specie ittiche autoctone, gli interventi consentono di recuperare un tratto di Dora potenzialmente idoneo alla pratica e alla promozione delle attività di valorizzazione sportiva e turistica del corso d’acqua, quali quelle del rafting e delle altre attività in acqua che contribuiscono a creare un significativo indotto e dalla nostra Dora permettono di godere di una prospettiva unica della nostra splendida Valle.»

L'Assessore al turismo e sport, Jean-Pierre Guichardaz, ha completato la risposta in merito alle società che operano nel campo degli sport di acqua viva e agli addetti del settore: «Sono 5 le associazioni sportive dilettantistiche valdostane affiliate alla Firaft (Federazione italiana rafting), cui se ne aggiunge un'altra affiliata alla Federazione italiana canoa e kayak. Il rafting è di gran lunga l'attività sportiva prevalente con 4.500 tesserati alla Firaft cui si aggiungono un migliaio di persone che frequentano i centri rafting valdostani. Gli operatori di settore - collaboratori stagionali - sono tra i 60 e i 70. Le dimensioni dimostrano la rilevanza non solo sotto il profilo sportivo ma anche dal punto di vista dell'offerta turistica per gli amanti dell'outdoor: posso assicurare che l'Amministrazione regionale farà il possibile affinché il progetto di derivazione d'acqua in questione non determini ripercussioni negative sul regolare svolgimento degli sport d'acqua viva. Non sono previste misure di sostegno specifiche, ma accedono a condizioni di parità a previdenze e provvidenze regionali offerte dalla legge regionale n. 3/2004 che disciplina gli interventi a favore dello sport.»

La Consigliera Minelli ha replicato: «Fa specie che la Regione non faccia nessuna valutazione preliminare, nonostante si tratti di un progetto che ha notevoli implicazioni sul territorio, lasciando solo l'esame alla Valutazione di impatto ambientale. Sono passati tanti anni dalla prima presentazione della richiesta: il fatto che ci siano stati dei contenziosi, significa che fare un intervento di questo tipo pone problemi riguardo al contesto idrico regionale. La Dora è suddivisa in 16 corpi idrici: l'unico suo tratto non ancora derivato a scopo idroelettrico è proprio quello in questione. Un elemento che non si può sottovalutare. Nel territorio di Morgex ci sono già torrenti derivati a scopo idroelettrico e a valle c'è la riserva naturale del Marais di La Salle: l'impoverimento delle portate dei corpi idrici potrebbe aggravare le condizioni non solo delle acque superficiali ma incidere sulla falda e di conseguenza sulle sorgenti, tra cui quella delle terme di Pré-Saint-Didier. C'è poi il problema contingente del collettore fognario, con potenziali conseguenze di odori e criticità sanitarie. Ricordo, infine, che con la siccità di questa estate, l'unico tratto di fiume navigabile per il rafting a luglio e agosto è stato quello interessato dal progetto: sarà quindi importante che la Regione faccia una riflessione approfondita, anche sull'importanza turistica ed economica delle attività di acqua viva; riflessione che non va addebitata solo in capo alla VIA

 

SC

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Comunicato n° 620 del 16 novembre 2022
Approvate due mozioni su pubblico impiego e stoccaggio di acqua

In apertura dei lavori pomeridiani del 16 novembre 2022, il Consiglio ha approvato l'iscrizione all'ordine del giorno di una risoluzione depositata in Aula dai gruppi Lega Vallée d'Aoste, Pour l'Autonomie e Forza Italia volta a impegnare il Governo regionale a esplicitare in Aula se sussistano le condizioni per proseguire l'attività politico-amministrativa. Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha quindi chiesto un'inversione dell'ordine del giorno per poter discutere subito la risoluzione: la richiesta è stata respinta con 18 voti contrari (UV, FP-PD, AV-VdAU, SA, GM), 2 astensioni (PCP) e 15 a favore (Lega VdA, PlA, FI). La risoluzione sarà pertanto trattata come ultimo punto dell'ordine del giorno.

L'Assemblea ha quindi esaminato quattro mozioni, di cui due approvate, una respinta e una ritirata.

Mozioni approvate

È stata approvata all'unanimità una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste che impegna il Presidente della seconda Commissione "Affari generali" a promuovere una serie di audizioni sulla tematica del rinnovo del contratto del pubblico impiego oltre che sulla gestione del personale regionale.

«Il contratto del comparto unico è scaduto nel 2018 e non è ancora stato rinnovato - ha osservato il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi -, nonostante le continue sollecitazioni e i numerosi appelli sia da parte di varie forze politiche sia da parte delle organizzazioni sindacali. Si tratta di un contratto che interessa migliaia di dipendenti della Regione e degli enti locali, che assicurano la tenuta e l'operatività di tutti i settori di pubblico interesse. Noi crediamo che la tematica debba arrivare anche in Consiglio attraverso un approfondimento svolto in Commissione consiliare che consenta di sentire tutti i soggetti interessati, a partire dal Presidente della Regione e dal Coordinatore del Dipartimento regionale del personale e organizzazione per fare una valutazione complessiva della situazione affrontando in maniera attenta e complessiva la tematica del personale e della sua organizzazione per capire quale sia lo stato dell'arte e quali le prospettive.»

Il Presidente della seconda Commissione, Antonino Malacrinò (FP-PD), si è detto «disponibile a calendarizzare gli incontri, una volta ultimate le audizioni sul bilancio.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, dichiarando la disponibilità del Governo a votare favorevolmente la mozione, ha aggiunto che «le Commissioni hanno totale autonomia nel programmare i propri lavori, ma è bene accetta l'idea di porre all'attenzione del Consiglio queste tematiche. Per quanto riguarda il lavoro sulla parte contrattuale, vorrei specificare che nell'ambito delle contrattazioni, i rappresentanti sindacali hanno preferito portare avanti il contratto del comparto unico per poi affrontare quello degli Uffici stampa e dell'Avvocatura.»

Promuovere una mappatura della presenza di siti sul territorio regionale funzionali alla realizzazione di nuovi invasi su aree naturali già geograficamente predisposte per il potenziale stoccaggio di scorte d'acqua da poter utilizzare nei lunghi periodi di siccità, tenuto conto della distribuzione delle precipitazioni, dei deflussi dei torrenti e delle necessità idriche dei territori. È l'impegno contenuto in una mozione, approvata con 33 voti a favore e 2 astensioni (PCP), presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste ed emendata in accordo con l'Assessore all'agricoltura.

Il Consigliere Dino Planaz ha osservato che «la creazione di nuovi invasi su aree naturali per fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico può migliorare significativamente le condizioni e l'efficienza del sistema idrico regionale, sia in termini di riduzione delle perdite di acqua, sia per la gestione delle situazioni derivanti da grandi piogge. Valutare la presenza di condizioni favorevoli per impermeabilizzare bacini naturali o semi naturali al fine di aumentare la raccolta di acque piovane o derivanti dallo scioglimento di neve e ghiacciai significa realizzare l'obiettivo di aumentare la disponibilità di acqua sul territorio. La crisi climatica in atto impone una pianificazione seria, perché, come segnalato da Coldiretti, la mancanza di programmazione costa caro non solo al comparto agricolo ma anche a famiglie e imprese e, nel 2022, ha creato un danno da 7 miliardi di euro.»

L’Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Davide Sapinet, annunciando il voto favorevole del Governo, ha sottolineato che «gli anni a venire saranno caratterizzati da una maggiore situazione di siccità, con un aumento delle temperature e la redistribuzione della variazione stagionale delle piogge. Emerge quindi la necessità di trovare soluzioni per immagazzinare una parte dell'acqua da redistribuire nei momenti di bisogno. La questione non è di facile, né di immediata soluzione e si articola in varie fasi che collocano la Regione nel ruolo di cabina di regia. Bisogna partire da un ragionamento integrato e condiviso con tutti gli enti locali e, oltre a questo, bisogna definire dove collocare i bacini e come effettuare il trasporto dell'acqua. Una volta risolto questo aspetto, sarà possibile definire i costi e le risorse finanziarie da rendere disponibili. Il programma di realizzazione degli invasi, per essere efficace, deve dunque essere ben pensato, organizzato e pianificato con cura.»

Mozioni respinte

È stata respinta, con 18 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, SA, GM) e 17 a favore (FI, Lega VdA, PlA, PCP), una mozione del gruppo Progetto Civico Progressista che voleva impegnare la prima Commissione consiliare ad avviare un esame e una riflessione urgente sulla richiesta di archiviazione dell'inchiesta Egomnia riguardante le elezioni regionali del 2018.

«Questa indagine ha avuto un impatto molto forte sulla politica e sulla comunità valdostana e ci è stato chiesto di non abbassare mai la guardia sui fenomeni di tipo mafioso - ha affermato la Capogruppo Erika Guichardaz -. Nella richiesta di archiviazione del Pubblico Ministero si afferma che "i componenti del locale mafioso hanno ripetutamente orientato lo svolgimento della competizione elettorale del 2018 orientando il consenso verso una pluralità di candidati nella logica dell'attesa di un ritorno in termini di utilità dagli eletti". Queste parole ci affidano un compito ancora più forte di lotta contro la mafia: ci viene detto che la 'ndrangheta è presente in Valle d'Aosta e ci viene riproposta con forza la questione morale nell'esercizio della politica. È quindi opportuno che il Consiglio esamini con attenzione i fatti che sono emersi dall'inchiesta e che documentano azioni di condizionamento del risultato elettorale, reperendo la documentazione essenziale dell'inchiesta e chiedendo la collaborazione dell'Osservatorio permanente sulla legalità e sulla criminalità organizzata e di tipo mafioso. In questo senso accogliamo con favore anche la richiesta formulata dall'associazione Libera Valle d'Aosta e dalla Cgil Valle d'Aosta, componenti dell'Osservatorio appena istituito, per promuovere una presa di posizione da parte di questo organismo. Se non sono la prima Commissione e l'Osservatorio che possono affrontare questo enorme problema, dove possiamo parlare del fenomeno mafioso in Valle d'Aosta?»

Il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, ha osservato che «la presenza della 'ndrangheta in Valle d'Aosta non è un'opinione, ma un fatto evidente, come ripeto da molto tempo. Una presenza più o meno articolata fin dagli anni '70, che a inizio degli anni '90 ha anche avuto fatti di sangue clamorosi. Negli anni successivi sono state molte le indagini così come le interdittive antimafia che testimoniano la capacità di questa organizzazione di permeare un territorio. È essenziale che la politica così come la società civile tengano alta l'attenzione. La politica deve prendere le distanze e isolare questi fenomeni, in modo chiaro e senza titubanze. La prima Commissione non è lo strumento più idoneo per affrontare la questione: si è archiviata una vicenda giudiziaria, penale, che riguarda responsabilità personali. La politica interviene, invece, su questioni generali: fare analisi soltanto su di un aspetto rischia di produrre delle derive. Ecco perché mi asterrò, anche se si tratta di un argomento che deve rimanere nell'agenda politica di tutti noi, una priorità, perché tutti abbiamo delle responsabilità su questo aspetto e abbiamo il dovere di trovare gli strumenti più idonei per analizzare e fare le valutazioni.»

Mozioni ritirate

È stata ritirata dai proponenti una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste, illustrata dal Consigliere Dennis Brunod, per l'utilizzo del logo turistico regionale sulle iniziative sostenute o patrocinate dal Consiglio Valle, a fronte della disponibilità dell'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, a proseguire la collaborazione con l'Ufficio di Presidenza su questa tematica.

I lavori riprendono domani, giovedì 17 novembre, alle ore 9.

 

SC-LT

 

 

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Comunicato n° 621 del 17 novembre 2022
Respinte tre mozioni su ex campo di tiro a volo di Saint-Vincent, bando affitti e Fossil fuel free

 

Il Consiglio Valle ha respinto tre mozioni, di cui due trattate nella mattina di oggi, mercoledì 17 novembre 2022, e una nella serata di ieri.

È stata respinta, con 33 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, SA, GM, Lega VdA, PlA, FI) e due a favore (PCP), una mozione del gruppo Progetto Civico Progressista che voleva impegnare la Giunta a verificare con il Comune di Saint-Vincent la possibilità di utilizzare in tutto o in parte l'area dell'ex campo di tiro a volo per impianti fotovoltaici a servizio di una o più comunità di energia rinnovabile costituite dalla pubblica amministrazione e da cittadini residenti nel comune.

«L'area in questione, di circa 23mila metri quadrati di proprietà della Regione, è da molto tempo in stato di abbandono - ha ricordato la Consigliera Chiara Minelli -. Già dal 2009, con una petizione firmata da 502 cittadini, era stato ipotizzato di valorizzarla con la produzione di energia da fonti rinnovabili. La normativa sulla produzione di energia consente oggi la creazione di comunità di energia rinnovabile (CER) che usufruiscono di incentivi statali e di finanziamenti europei e permettono ai cittadini e alla pubblica amministrazione un consistente risparmio sulle bollette energetiche. In una recente discussione in Consiglio comunale, inoltre, è emerso l'interesse di CVA per realizzare un parco fotovoltaico su quella superficie che ben si presta per l'utilizzo dell'energia solare. Bisogna che la Regione, proprietaria di quest'area, avvii una riflessione sui suoi possibili utilizzi. Noi crediamo che sia il momento di prendere sul serio questa possibilità di utilizzare quell'area per impianti fotovoltaici a servizio di una o più comunità di energia rinnovabile. L'impegnativa della mozione è quanto mai attuale: ci è stato detto che è in atto un'istruttoria che non è ancora conclusa; la manifestazione di interesse di CVA non è vincolante e il Comune dovrà comunque decidere come utilizzare l'area. Ci sono molte possibilità, ma noi vorremmo che ci si impegnasse in questa direzione, che non è alternativa, tout court, all'ipotesi di parco fotovoltaico prospettata da CVA, ma complementare.»

L'Assessore alle opere pubbliche e territorio, Carlo Marzi, ha riferito gli ultimi sviluppi della questione: «Il 9 novembre 2022, in risposta ad una nostra lettera di febbraio scorso con cui si chiedeva di comunicare l'eventuale interesse ad acquisire gratuitamente l'area, il Comune di Saint-Vincent si è detto favorevole a qualsiasi intervento che valorizzi questa area da tempo dismessa, sia esso di matrice regionale, comunale o a partecipazione privata. Abbiamo incontrato il Sindaco di Saint-Vincent per aggiornarlo sul tema, riferendo la presentazione in Regione, ad agosto 2022, di una manifestazione di interesse - non vincolante - finalizzata a costruire sull’area un impianto fotovoltaico, previa valutazione dell’effettiva realizzabilità da parte della società interessata, CVA. Il 14 novembre, è pervenuta da parte della Struttura regionale energia, competente per materia, l’informazione attestante l’interesse pubblico dell’intervento oggetto della manifestazione di interesse presentata da CVA SpA il 17 agosto 2022; lo stesso giorno abbiamo informato il Comune di Saint-Vincent. Ora, si possono avviare gli adempimenti necessari per procedere alla valorizzazione del bene che tutti noi auspichiamo: la Struttura patrimonio sta redigendo la stima dei beni ai fini dell'acquisizione da parte di CVA che sarà proposta alla Società: nel caso in cui CVA accetti la proposta, la Regione potrà procedere all'alienazione mediante trattativa privata. Il Comune ha espresso in più sedi un giudizio positivo su ogni iniziativa finalizzata alla valorizzazione dell'area, anche attraverso la realizzazione di un parco fotovoltaico. Da una prima analisi tecnica, si stima che sull'area in oggetto si potrebbe realizzare un impianto di potenza massima di 2 mega watt. La realizzazione non è in contrasto con la creazione di una comunità di energia rinnovabile da parte del Comune, ma occorre aspettare le regole nazionali, ancora in via di definizione, per una valutazione. L'impegnativa risulta quindi superata sia dalle evidenze delle interlocuzioni politiche che esprimono la stessa volontà di valorizzare l'area, sia dalle evoluzioni della parte tecnica.»

È stata respinta con 18 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, SA, GM) e 17 a favore (Lega VdA, PlA, FI, PCP) una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste che chiedeva la pubblicazione tempestiva dal "bando affitti" 2022 a copertura delle spese già sostenute nel 2022 da parte degli inquilini del mercato privato introducendo la liquidazione trimestrale o quadrimestrale del bando. Il testo sollecitava inoltre a modificare la delibera sulla morosità incolpevole per l'edilizia residenziale pubblica ricomprendendo tutti i soggetti che fossero nelle condizioni oggettive di impossibilità di pagamento delle bollette.

«Il bando affitti permette di aiutare a sostenere le spese sempre più onerose degli inquilini che affittano da privati - ha spiegato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Ovviamente questo strumento, per essere efficace, deve poter agire prontamente, "in tempo reale" ma noi sappiamo che, ad oggi, il bando di sostegno alla locazione del 2022 non è ancora stato pubblicato e non lo sarà fino a inizio 2023, come riferito dallo stesso Assessore alle politiche sociali. Il Governo deve anche intervenire sul fronte delle case popolari: la delibera che disciplina la morosità incolpevole per l'ERP è stata tarata solo su chi ha perso il proprio reddito ma non interviene a sostenere chi, pur non avendo avuto una perdita di reddito, di fatto, si è visto recapitare bollette superiori alle proprie disponibilità economiche. Il combinato disposto di questi mancati interventi sta producendo una serie di sfratti per morosità, che provocheranno una vera "bomba sociale" ma che potrebbero essere risolti con un intervento tempestivo. Il diritto alla casa è uno dei beni primari che va tutelato e difeso, soprattutto in questo periodo che sta colpendo duramente la nostra società.»

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha sottolineato che «il Governo si è mosso ampiamente in questo settore con 70 milioni di investimenti nell'ARER; 13 lotti di lavori, di cui 4 già assegnati che saranno iniziati a breve e la riqualificazione energetica in atto abbatterà del 50% il consumo energetico del quartiere Cogne. Ricordo, inoltre che, i due strumenti citati nella mozione, non sono gli unici che intervengono a sostegno delle persone in difficoltà. Per quanto riguarda il bando di sostegno alla locazione 2022, comunico che sarà adottato dalla Giunta non appena disponibile la piattaforma per la presentazione delle istanze da parte degli interessati (prevista per fine novembre/primi di dicembre). La liquidazione trimestrale/quadrimestrale a consultivo del contributo non ha senso per il 2022 ma è comunque una buona soluzione che sarà presa in considerazione per il prossimo bando. Per quanto riguarda la morosità incolpevole segnalo che la definizione di "moroso" è disciplinata dalla normativa nazionale ed è legata alla sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo in ragione della perdita o della consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare di reddito. Non riguarda quindi chi si trova in una situazione di fragilità stabile che è invece contemplata da altri strumenti normativi regionali. Inoltre, la modifica richiesta sulla morosità incolpevole sarebbe iniqua nei confronti dei cittadini che non accedono agli alloggi ERP ma hanno una fragilità economica similare.»

Inoltre, nella serata di ieri, è stata respinta, con 32 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, SA, GM, FI, Lega VdA, PlA) e 2 voti a favore (PCP), una mozione del gruppo Progetto Civico Progressista che intendeva impegnare la Giunta regionale a indicare chiaramente nel Piano energetico ambientale 2021-2030 l'obiettivo di una Valle d'Aosta Fossil fuel free entro il 2040, prevedendo nei vari settori dei consumi azioni e tempistiche coerenti con l'obiettivo da raggiungere.

La Consigliera Chiara Minelli ha ricordato che «nel 2018 è stato approvato all'unanimità dal Consiglio un ordine del giorno su questo obiettivo sfidante che, per essere raggiunto, richiede un'accurata programmazione delle politiche regionali e degli interventi nel settore civile, dei trasporti, in industria e agricoltura. Lo strumento principale per raggiungere il Fossil fuel free entro il 2040 è il Piano energetico ambientale, ancora in fase di redazione ma i cui lavori, da quanto appreso, sono a buon punto. È necessario che nel PEAR sia chiaramente indicato l'obiettivo dell'abbandono dei combustibili fossili entro il 2040, che è cosa diversa dall'azzeramento delle emissioni di CO2, a cui si fa invece spesso riferimento creando confusione. La liberazione dai combustibili fossili deve quindi essere declinata in modo preciso, distinguendola chiaramente dalla riduzione delle emissioni inquinanti climalteranti, che in parte rimarranno anche eliminando i combustibili fossili, specie nel settore dell'allevamento. L'obiettivo Fossil fuel free è raggiungibile, lo dicono gli esperti, ma soprattutto è doveroso, se vogliamo essere coerenti rispetto ai principi dell'Autonomia, che ci dicono che laddove è possibile occorre far leva sulle proprie risorse. Però bisogna agire in modo deciso e concreto sulla programmazione regionale e accelerare. Per dare una svolta all'emergenza climatica occorre una forte azione sociale, collettiva e la Valle d'Aosta deve fare la sua parte.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha chiesto il ritiro della mozione perché «il PEAR deve essere ancora discusso e stiamo lavorando proprio nella direzione tracciata dalla mozione. Teniamo anche presente che la programmazione, i progetti e gli obiettivi da raggiungere sono condizionati anche da una serie di eventi a livello mondiale o locale che sono poco o per nulla prevedibili. Pensiamo ad esempio all'attuale situazione geopolitica ma anche agli effetti che avrà sulla viabilità la chiusura della linea ferroviaria Aosta/Ivrea quando partiranno i lavori di elettrificazione. La programmazione del PEAR dovrà inoltre tenere in ampia considerazione e cercare di agire sull'aspetto culturale legato alla riduzione dei consumi fossili. Bisogna lavorare sui cittadini, sulla comunità e sulle imprese da cui dipende in maniera significativa il raggiungimento dell'obiettivo.»

 

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Comunicato n° 622 del 17 novembre 2022
Conclusi i lavori consiliari: approvate quattro risoluzioni

Nella seduta del 17 novembre 2022, il Consiglio Valle ha trattato sei risoluzioni, di cui quattro approvate e due respinte.

Risoluzioni approvate

È stata approvata, con 20 voti a favore (AV-VdAU, UV, FP-PD, SA, GM, PCP) e due astensioni (PlA), una risoluzione dei gruppi UV, AV-VdAU, FP-PD, SA e Misto con cui si intende manifestare la presa di distanza dalle affermazioni rese in Aula dal neo Consigliere Diego Lucianaz nel suo discorso di insediamento in Consiglio Valle. I gruppi Lega VdA e Forza Italia non hanno partecipato al voto. Il testo ribadisce, inoltre, la tragicità degli eventi della pandemia e il grande senso civico della gran parte dei valdostani che si sono responsabilmente vaccinati per contrastare la diffusione del virus, ricordando la grande mobilitazione della sanità, della protezione civile e del mondo del volontariato per contrastare la pandemia, che ha causato morte e dolore anche nella comunità valdostana.

«Pur rispettando le legittime possibilità per ogni singolo eletto di esplicitare pensieri e posizioni, è stato un momento difficile ascoltare certe affermazioni del Consigliere Lucianaz riguardanti la pandemia - ha sottolineato il Capogruppo di Alliance Valdôtaine - VdA Unie, Albert Chatrian -. Diventa quindi doveroso prendere le distanze, per non farne una questione personale né per metterla in caciara: con questa risoluzione vogliamo che il Consiglio si unisca al coro di sconcerto del mondo sanitario, degli amministratori locali, di tutti quelli che hanno sofferto per il Covid. È una vicinanza e una presa di distanza dalla negazione che in questo Consiglio non esiste forse se non per poche individualità, forse personali, che nulla hanno a che fare con l'istituzione che rappresentiamo. I fatti e i dati della pandemia parlano chiaro: non è con le leggende metropolitane che si affrontano i problemi reali, soprattutto quando questi attengono alla salute delle persone. Le parole, in politica soprattutto, hanno un significato e un peso importante, a meno che lo scopo non sia quello di creare scompiglio: allora non è politica, è pura provocazione. Come in tutte le tragedie, le varie istituzioni hanno cercato di contemperare le criticità, mettendo in campo delle azioni per accompagnare le persone più fragili, per rimettere in piedi il sistema: lo abbiamo fatto anche come Consiglio regionale. La nostra è una presa di posizione istituzionale che tiene conto quindi anche di un percorso fatto in questi ultimi due anni.»

Il Consigliere della Lega VdA Paolo Sammaritani ha replicato che «del merito delle dichiarazioni del Consigliere Lucianaz non dovremmo nemmeno occuparcene, e non certo per sminuire una tragedia che tutti riconosciamo, sia per il dolore che ha portato sia per il lavoro oltre i limiti che ha imposto al personale sanitario. Però dire che la gestione della pandemia è stata una "pagliacciata" non è altro che una forte critica e non certo una dichiarazione shock, come hanno strumentalmente titolato alcuni giornali e siti con il solito morboso interesse per comportamenti che si discostano dal conformismo imperante. Anche il nostro Consiglio è stato fortemente critico sulla gestione della pandemia, tanto che ha approvato una legge per rivendicare una gestione diversa. Ma il tema qui è tutt'altro, qui si parla di opinioni e sul diritto di esprimerle, sancite dalla Costituzione, dallo Statuto speciale e dalla Carta europea dei diritti fondamentali. La libertà di pensiero è alla base di una concezione liberale della società. Così come la tutela del diritto di critica comporta la libertà di contrapporsi all'ideologia dominante ed è funzionale alla dialettica democratica. La risoluzione chiede di dissociarsi dalle dichiarazioni del Consigliere, ma non ci si può dissociare da qualcuno che parla a titolo personale e che non fa parte del gruppo che dichiara di dissociarsi. È proprio un fatto concettuale. Il Consigliere Lucianaz ha espresso una sua opinione, ha fatto una forte critica alle modalità di gestione della pandemia, alla narrazione "main stream" sulla efficacia dei vaccini: poteva farlo, aveva il pieno diritto di farlo e lo ha fatto. A meno che questa risoluzione non sia una censura al diritto di opinione o peggio che in quest'Aula non si possano criticare le modalità di azione di chi governa o di chi ha governato in passato.»

L'Assemblea ha approvato, con 32 voti a favore e 2 astensioni (PCP), una risoluzione dei gruppi Forza Italia e Lega VdA, emendata in accordo con l'Assessore ad interim ai trasporti, riguardante il problema del sovraffollamento e della carenza di posti sui treni della linea Aosta/Torino, che impegna la Commissione consiliare competente ad affrontare la questione per trovare una soluzione attraverso le necessarie e opportune audizioni delle parti interessate e il Governo regionale a mettere a disposizione della Commissione i dati sulle presenze dei treni.

L'iniziativa è stata illustrata dal Capogruppo di FI, Pierluigi Marquis: «Il sovraffollamento sulla linea ferroviaria Aosta/Torino sta diventando una vera e propria emergenza per i pendolari e per gli utilizzatori del servizio. Noi ravvisiamo la necessità di intervenire con sollecitudine nell'individuare soluzioni per porre fine alle criticità. L'approfondimento in Commissione, con audizioni e la messa a disposizione dei dati, sarà importante per trovare una soluzione condivisa a questo problema di grande attualità e, se necessario, piuttosto che lasciare a terra gli utenti bisognerà valutare anche in alcuni casi particolari la rottura di carico che, per altro, viene già praticata in caso di necessità.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in qualità di Assessore ad interim ai trasporti, si è dichiarato «d'accordo sull'impegnativa: il passaggio in Commissione è assolutamente pertinente e sarà sicuramente produttivo.»

È stata approvata all'unanimità una risoluzione del gruppo Forza Italia che impegna l'Assessore alla sanità a presentare in quinta Commissione le strategie del nuovo programma attuativo alle liste d'attesa.

«Il fenomeno si sta acuendo, palesando come le indicazioni dell'Assessorato all'USL non siano state sufficienti a ridurre le liste d'attesa per interventi chirurgici e per il recupero dei ricoveri, delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, di diagnostica e di screening - ha spiegato il Consigliere Mauro Baccega -. È importante poter valutare i passi avanti compiuti fino ad ora e contenuti nei vari documenti programmatori dell'AUSL, in considerazione del fatto che il cronoprogramma prevedeva il recupero del 30% di tutte le prestazioni arretrate o sospese entro il 30 giugno 2022, del 40% entro il 31 ottobre e del 30% entro il 31 dicembre. Bisogna approfondire la questione, anche per rispondere alle sollecitazioni della popolazione che spesso deve ricorrere alle cure a pagamento. Una soluzione non ideale in questo momento di crisi economica.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, si è detto «d'accordo con la risoluzione presentata. È sempre utile condividere le problematiche e la Commissione è il luogo ideale per trovare soluzioni condivise. Stiamo cercando di gestire al meglio la situazione sanitaria che attraversa una profonda crisi in Valle d'Aosta così come nel resto del territorio nazionale. Per quanto riguarda le liste d'attesa, registriamo un buon margine di recupero per le visite specialistiche e per gli screening, ma non sugli interventi chirurgici. Stiamo portando avanti una serie di iniziative per ovviare al problema. Il collo di bottiglia è legato alla mancanza di personale infermieristico ma confidiamo di avere un buon margine di miglioramento.»

L'Assemblea ha approvato all'unanimità una risoluzione depositata in Aula dai gruppi Lega VdA, Forza Italia e Pour l'Autonomie, così come emendata nelle premesse in accordo con l'Assessore all'istruzione, che esprime la propria solidarietà al corpo docenti della Valle d'Aosta evidenziandone il prezioso ruolo attivo nella formazione degli studenti valdostani e il costante impegno nell'aggiornamento professionale.

«A seguito delle dichiarazioni dell'Assessore all'istruzione Caveri sugli insegnanti nella scorsa seduta consiliare, le organizzazioni sindacali di categoria, le forze politiche e i singoli docenti ne hanno chiesto le scuse pubbliche - ha dichiarato il Consigliere Simone Perron (Lega VdA) -. Fermo restando che, per DNA politico, siamo per la libertà di espressione e che, quindi, l'Assessore può esprimersi come crede assumendosi poi le sue responsabilità, bisogna però ricordare la posizione gerarchica che lui ricopre nel mondo della scuola. Le sue considerazioni risultano offensive per il corpo docente valdostano. Noi riteniamo che gli insegnanti debbano essere sostenuti e valorizzati nel difficile ruolo che sono chiamati a svolgere ogni giorno e speriamo che l'Assessore formuli le sue scuse in Aula.»

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha replicato che «può capitare in Aula, nella logica della vis polemica, di utilizzare dei toni sopra le righe: capisco chi si sia sentito offeso e me ne scuso. Tuttavia, nella risoluzione c'è un sillogismo che non funziona: io ho fatto male a prendermela con chi non riusciva ad usare la piattaforma, ma non me la sono presa contro l'intero corpo docente. Lo avessi fatto, avrei già dovuto presentare le dimissioni. Aggiungo che la dialettica politica all'interno di quest'Aula deve poter essere calda, ma nel momento in cui si ritiene che si sia ecceduto, bisogna avere l'umiltà e il coraggio di ammetterlo: è quanto faccio questa sera.»

Risoluzioni respinte

L'Assemblea ha respinto, con 18 voti contrari, 3 astensioni e 14 a favore espressi in votazione segreta, una risoluzione dei gruppi Lega Vallée d'Aoste e Forza Italia, rinviata dalla seduta consiliare del 28 luglio, che intendeva impegnare il Presidente della Regione a invitare l'Assessore al turismo a moderare il proprio presenzialismo in trasferte, festival, appuntamenti e a rispettare gli obiettivi in materia di turismo, commercio e beni culturali che il Governo si è dato nell'ambito del DEFR 2022-2024.

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha evidenziato che «non capiamo se si tratta di caos politico interno alla compagine di maggioranza o di caos organizzativo dell'Assessorato al turismo, ma i fatti, gli atti, le situazioni concrete fino ad ora registrati ci portano ad interrogarci sull'azione dell'Assessore. Nelle varie Commissioni sono arrivati progetti normativi incompleti che hanno dovuto ricominciare il loro iter; alcuni progetti di legge sono stati presentati in "zona Cesarini", lasciando un vuoto normativo e altri hanno dovuto essere approvati d'urgenza. Ci sono poi leggi importanti sul turismo che non sono ancora state presentate nelle Commissioni competenti; sul Bando Borghi e il dossier sul castello di Introd è mancata la governance necessaria. Ricordiamo, inoltre, che molti obiettivi contenuti nel DEFR si occupano di turismo e dovranno essere attuati.  Insomma, l'Assessore è più occupato a promuovere la nostra regione o a presenziare a eventi e iniziative? Sicuramente il presenzialismo personale fa parte del ruolo ma deve essere controbilanciato dall'azione amministrativa.» Il Consigliere ha quindi chiesto il voto segreto.

 Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha evidenziato che «l'Assessore Guichardaz ha sufficienti capacità di discernimento per stabilire quali siano le sue opportunità di presenzialismo. Rispetto al DEFR, gli obiettivi sono definiti e saranno perseguiti così come indicato nel testo.»

L'Assemblea ha respinto, con 20 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM, PCP) e 14 a favore (Lega VdA, FI, PlA), una risoluzione dei gruppi Lega VdA, Forza Italia e Pour l'Autonomie, per impegnare la Giunta regionale ad esplicitare in Aula se sussistano le condizioni necessarie per prendere impegni politici e amministrativi a breve e medio termine nelle materie di rispettiva competenza e responsabilità, nonché sul mantenimento del proprio ruolo all'interno del Governo.

«Siamo di fronte ad una situazione di grave incertezza politica, tra l'altro giornalmente rendicontata dagli organi di stampa - ha detto nell'illustrazione il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi -. Nel corso di precedenti sedute, all'atto dell'espressione di intendimenti e impegni, alcuni componenti il Governo regionale hanno manifestato l'impossibilità ad assumere impegni politici, anche nel breve periodo, a cause dell'incertezza del mantenimento delle proprie deleghe. Ad oggi, il Consiglio così come le Commissioni consiliari vedono pregiudicata la propria azione, non avendo di fatto interlocutori certi nell'azione politica e amministrativa. Noi chiediamo chiarezza: potete assumere impegni politici nelle vostre materie e siete intenzionati o potete mantenere il vostro ruolo? Se così non fosse, come possiamo esercitare il nostro ruolo di indirizzo? C'è qualcosa che non va, e non è nato oggi, forse ancora prima delle dimissioni della Consigliera Minelli da Assessore. Non prendiamoci in giro.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha replicato che «ad oggi, siamo in carica e rispondiamo di quello che facciamo e degli atti che approviamo in Giunta: abbiamo approvato il DEFR, abbiamo presentato al Consiglio il bilancio, abbiamo adottato ulteriori misure per sostenere le famiglie e le imprese. Questo, al netto delle evoluzioni politiche che ci potranno essere nei prossimi giorni, che sono oggetto di dibattito politico all'interno dei movimenti. Non c'è un'apertura formale di crisi in quest'Aula. Un'apertura di crisi che, ricordo, potrebbero fare anche le opposizioni: il nostro ordinamento permette, attraverso la mozione di sfiducia costruttiva, di proporre un nuovo governo. Non dovete aspettare che il Governo cada: se avete un'alternativa, potete farlo in qualunque momento. Con tutte le difficoltà del caso, stiamo portando avanti un dibattito politico non semplice - lo avremmo già risolto se non lo fosse -, ma per quanto riguarda i lavori consiliari e della maggioranza vorrei trovare qualcuno che mi dica che non si stanno portando avanti i dossier e che non si stanno prendendo in carico le problematiche.»

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 30 novembre e giovedì 1° dicembre 2022.

 

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