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Riunione del Consiglio regionale del 19 e 20 ottobre 2022

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Comunicato n° 533 dell'11 ottobre 2022
Adunanza del Consiglio regionale
 

Sono 63 gli oggetti iscritti all'ordine del giorno del Consiglio Valle convocato in via ordinaria mercoledì 19 e giovedì 20 ottobre 2022, a partire dalle ore 9.00.

L'Aula sarà chiamata ad accettare le dimissioni rassegnate da Nicoletta Spelgatti dalla carica di Consigliere regionale, a seguito della sua elezione al Senato della Repubblica, procedendo poi alla convalida dell'elezione e al giuramento del nuovo Consigliere Diego Lucianaz, primo dei candidati non eletti della lista Lega Salvini Vallée d'Aoste, e a modificare l'assetto della quinta Commissione "Servizi sociali".

L'Assemblea esaminerà poi il disegno di legge che contiene disposizioni urgenti sull'organizzazione del Servizio sanitario regionale, individuando un'indennità sanitaria temporanea per il triennio 2022-2024 per il personale della dirigenza medica e per quello infermieristico con contratto a tempo pieno e indeterminato, di cui è relatore il Consigliere Claudio Restano.

Per quanto riguarda l'attività ispettiva delle diciotto interrogazioni, tre sono del gruppo Forza Italia: istituzione di una unità di lavoro per individuare azioni volte alla riduzione dei consumi elettrici e termici; installazioni di impianti fotovoltaici in Valle; trasferimento della proprietà di un immobile dal Comune di Roisan all'Azienda regionale per l'edilizia residenziale.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha depositato dieci interrogazioni: tempistiche per l'operatività della società in house di gestione del Servizio idrico integrato; bando di concorso pubblico per l'assunzione a tempo indeterminato di sei dirigenti regionali; gestione degli interventi effettuati sulla rete sentieristica del territorio regionale; azioni di divulgazione delle misure incentivanti di cui agli "Accordi di foresta" previste dal decreto Semplificazioni per lo sviluppo di sinergie nel settore forestale; spostamento del maneggio comunale nell'area di Vallée d'Aoste Structure; penali e premi calcolati nel 2021 nei confronti di Trenitalia sulla base dei criteri di puntualità e affidabilità di cui al contratto di servizio stipulato con la Regione; soppressione del numero delle carrozze del treno regionale del mattino che collega la bassa Valle ad Aosta; creazione di nuovi invasi su aree naturali per fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico; ricognizione da parte dell'USL dei farmaci e delle prestazioni riconosciute efficaci per la cura della sindrome fibromialgica; dati sul fenomeno dell'Hikikomori (ritiro sociale, auto-esclusione dal mondo esterno) in Valle.

Il gruppo Pour l'Autonomie ha presentato un'interrogazione per avere informazioni sulla presenza di lupi in val d'Ayas.

Sono quattro le interrogazioni del gruppo Progetto Civico Progressista: carenza di collaboratori scolastici presso alcune istituzioni scolastiche; notizie sul Centro regionale per l'istruzione degli adulti; definizione delle modalità autorizzative delle discariche di rifiuti speciali; spese complessive per l'ampliamento del presidio ospedaliero e tavolo di confronto con il Comune di Aosta sulla compatibilità e realizzabilità dell'opera.

Delle ventisei interpellanze depositate, quattro sono del gruppo Forza Italia: riapertura e gestione della struttura sportiva Palaindoor di Aosta; riapertura dell'Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans e azioni di comunicazione per incrementare i visitatori; direttive a Trenitalia per potenziare il numero di carrozze nelle ore di punta; procedimenti autorizzativi per la costruzione di impianti idroelettrici, eolici e fotovoltaici.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrerà diciassette le interpellanze: stato di attuazione della clausola valutativa della legge regionale 19/2021 in materia di equo compenso per i professionisti; organismi regionali che non hanno completato l'adeguamento al Codice del Terzo settore; istituzione di una zona franca in Valle d'Aosta; prezzo della Fontina per valorizzare la qualità del prodotto; partecipazione della Regione al salone tourismA di Firenze dedicato all'archeologia e al turismo culturale; strategie e strumenti per destagionalizzare i flussi turistici in Valle; quantificazione delle risorse economiche e umane a sostegno del progetto Aosta Capitale della Cultura 2025; indicazioni per individuare le figure direttoriali delle società partecipate dalla Regione ai sensi della legge regionale n. 11/2022; avvio in alcune scuole valdostane, a titolo sperimentale e volontario, di un insegnamento immersivo in lingua francese; impatti ambientali sul territorio del progetto di elettrificazione della linea ferroviaria Aosta/Ivrea; proroga della scadenza dei termini per la presentazione delle richieste di contributi di cui alla legge regionale n. 21/2022 in materia di contenimento dei costi energetici delle famiglie e investimenti delle imprese; attività di controllo del corso dei torrenti per prevenire le esondazioni; attivazione delle cure palliative domiciliari a pazienti oncologici; motivi della rinuncia da parte della Regione delle risorse stanziate dallo Stato per favorire l'inclusione delle persone con disabilità; pubblicazione del bando di sostegno alla locazione per il 2022; qualità del servizio di somministrazione dei pasti nelle strutture ospedaliere Parini e Beauregard; interventi a sostegno dei casi di morosità di assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica a seguito dell'aumento dei costi delle utenze.

Sono due le interpellanze proposte dal gruppo Pour l'Autonomie: programmazione dei concorsi per posti dirigenziali vacanti o in supplenza nell'Amministrazione regionale; presenza di pastura negli alpeggi per evitare eventuali "desarpe" anticipate.

Tre sono invece le interpellanze del gruppo Progetto Civico Progressista: raggiungimento degli obiettivi dell'attuale Piano energetico ambientale regionale e notizie sul nuovo PEAR; risultanze dell'audit interno all'USL e modalità di assegnazione degli incarichi di posizione organizzativa in scadenza; correttivi per fronteggiare le carenze della sanità territoriale e informazioni sull'attività delle unità di continuità assistenziale.

Il Consiglio discuterà anche nove mozioni, di cui tre del gruppo Forza Italia per impegnare il Governo a: predisporre un concorso o una selezione per l'assunzione di assistenti sociali regionali; attivare presso la pubblica amministrazione un numero adeguato di tirocini extracurriculari finalizzati all'inserimento lavorativo; definire un modello strategico di approccio alla disabilità che recepisca le buone pratiche delle regioni più virtuose.

Quattro mozioni sono proposte dal gruppo Lega Vallée d'Aoste: attuazione della legge regionale 19/2021 in materia di equo compenso dei professionisti; presenza al Marché au Fort di uno spazio espositivo del Parco naturale del Mont Avic; création d'une "Maison de la mémoire valdôtaine"; stipula della convenzione di adesione al progetto "Disability Card" da parte delle amministrazioni locali valdostane.

Una mozione è stata presentata dal gruppo Pour l'Autonomie per chiedere l'inserimento nei Livelli essenziali di assistenza di contributi a favore di pazienti oncologici per l'acquisto di parrucche, mentre una mozione del gruppo Progetto Civico Progressista è volta a istituire un tavolo di lavoro per la modifica della legge regionale 14/2008 sulla disabilità.

Infine, l'Assemblea tratterà una risoluzione dei gruppi Lega VdA e FI per il rispetto degli obiettivi in materia di turismo, commercio e beni culturali previsti nel DEFR 2022-2024.

L'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile la nuova App ConsiglioValle.tv per smart TV LG: consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore.

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Comunicato n° 539 del 17 ottobre 2022
Consiglio del 19 e 20 ottobre: iscritti tre nuovi oggetti all'ordine del giorno

 

L’ordine del giorno del Consiglio regionale, convocato mercoledì 19 e giovedì 20 ottobre 2022, è stato integrato da due provvedimenti normativi e una interrogazione a risposta immediata.

L'Assemblea sarà infatti chiamata ad esprimersi sulla proposta di legge che introduce una indennità una tantum per i lavoratori della Casa di riposto J.B. Festaz e per gli specialisti ambulatoriali, medici veterinari e altre professionalità sanitarie (biologi, chimici e psicologi) convenzionati con l'Azienda USL della Valle d'Aosta coinvolti nell'emergenza da Covid-19, su cui relazionerà in Aula il Consigliere Stefano Aggravi (Lega VdA) e su cui la quinta Commissione ha espresso parere favorevole all'unanimità nella riunione del 13 ottobre.

Iscritta anche una proposta di regolamento che modifica le attuali disposizioni sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche (regolamento n. 3/2001), di cui è relatore il Consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD) e su cui le Commissioni seconda e quinta hanno espresso parere favorevole a maggioranza nella seduta del 13 ottobre.

Il Consiglio tratterà poi un question time depositato dal gruppo Forza Italia sulla programmazione di azioni per riportare alla normalità le liste d'attesa della sanità valdostana.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 66 oggetti.

La tribuna stampa è nuovamente accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio.  

Inoltre partire da questa adunanza, anche la tribuna del pubblico è accessibile nel limite dei posti disponibili (19).

I lavori sono altresì trasmessi sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile la nuova App ConsiglioValle.tv per smart TV LG: consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore.

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Comunicato n° 540 del 19 ottobre 2022
Une minute de silence en souvenir de Teresa Charles

En ouverture de la réunion convoquée aujourd'hui, mercredi 19, et demain, jeudi 20 octobre 2022, le Conseil de la Vallée a observé une minute de silence en mémoire de l'ancienne Conseillère Teresa Charles, décédée le 12 octobre à l'âge de 76 ans.

Madame Charles a été Conseillère de l'Union Valdôtaine pendant deux Législatures, de 1998 à 2008, assumant aussi les fonctions d'Assesseure à l'éducation et à la culture de 2003 à 2006. Pendant son mandat elle a été également membre de la Commission spéciale pour les réformes institutionnelles.

Elle a été l'une des figures de référence de la culture valdôtaine: pendant toute sa vie elle a œuvré en faveur de la promotion de la langue française et du patrimoine culturel de la Vallée d'Aoste.

Les Présidents du Conseil Alberto Bertin et de la Région Erik Lavevaz, le Chef du groupe de l'UV Aurelio Marguerettaz, le Vice-Chef du groupe Lega VdA Stefano Aggravi, le Chef de groupe AV-VdA Unie Albert Chatrian, la Vice-Cheffe du groupe PCP Chiara Minelli, le Vice-Chef du groupe de PlA Augusto Rollandin ont rappelé son amour pour la Vallée d'Aoste, son engagement, sa sobriété, sa grâce dans l'approche politique, sa profonde culture, sa passion pour l'histoire, l'art et la littérature, avec un regard ouvert sur le monde: une femme qui était appréciée par la communauté tout entière, à partir de celle de Donnas.

Il Presidente Bertin ha anche rivolto un pensiero alle vittime dell'alluvione che 22 anni fa colpì la Valle d'Aosta e che fu una vera tragedia sia in termini di perdite umane che di danni al territorio.

 

 

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Comunicato n° 541 del 19 ottobre 2022
Convalida e giuramento del neo Consigliere Diego Lucianaz

Nella seduta di mercoledì 19 ottobre 2022, l'Assemblea regionale, dopo aver accettato le dimissioni di Nicoletta Spelgatti, eletta al Senato della Repubblica, ha convalidato l'elezione del Consigliere Diego Lucianaz, primo dei candidati non eletti della lista Lega Salvini Vallée d'Aoste.

Dopo aver prestato giuramento, il neo Consigliere Diego Lucianaz ha fatto i complimenti a Nicoletta Spelgatti per il percorso realizzato da otto anni questa parte, da Presidente della Regione a Senatore: «Je suis convaincu qu'elle fera un bon travail au service de la communauté valdôtaine avec le Député Manes. Je n'ai plus renouvelé mon adhésion à la Lega et je n'ai plus suivi l'activité de l'Administration régionale, mais je ne me suis pas désintéressé à ce qui se passe dans notre communauté: deux ans de restrictions imposées dues à la pandémie ont plié les entreprises valdôtaines et mis en crise non seulement l'économie régionale mais aussi les rapports sociaux. Occupons-nous des Valdôtains, occupons-nous de solutions envisageables avec la CVA, réalisons l'article 14 du Statut spécial, celui de la zone franche, en attendant la souhaitée indépendance du pays d'Aoste. Je suis indépendantiste et je suis convaincu que notre Vallée doit s'autodéterminer. Je m'occuperai donc de toutes ces thématiques et je le ferai au sein du groupe Lega Vallée d'Aoste, qui partage totalement ces objectifs. Je m'inscris donc au groupe Lega pour la reconnaissance que je dois au parti, aux personnes qui y travaillent avec engagement et aux Valdôtains qui m'ont voté.»

Il Consigliere ha concluso: «La grande mascarade de l'affaire Covid est en train de se terminer. Ce n'est plus une pandémie, les personnes qui raisonnent le savent bien. Depuis deux ans nous sommes harcelés par l'infodémie, même en Vallée d'Aoste. Arrêtez ce storytelling, du moment que les malades continuent à attendre, comme avant, d'être soignés. Soignez les malades et arrêtez cette colossale mascarade.»

Nato ad Aosta l'8 gennaio 1963, Diego Lucianaz risiede a Charvensod. Diploma di ragioniere, è imprenditore nella torrefazione di caffè. La sua azione politica è maturata prima con la Lega Nord Valle d'Aosta - di cui è stato membro fondatore nel 1992 - e quindi nel movimento Indipendentista valdostano, di cui è stato animatore dal 1994 al 1999 e di cui continua a portare avanti gli ideali. Ha contribuito a creare l'associazione "Esprit Valdôtain" per la valorizzazione dell'identità del popolo valdostano ed è stato insegnante di francoprovenzale all'Ecole populaire de patois dal 1995 al 2008. È stato eletto per la prima volta in Consiglio Valle alle elezioni del 2018 nella lista Lega Salvini Vallée d'Aoste con 589 voti di preferenza. Nel 2020 si è nuovamente ricandidato con la Lega e, con i suoi 215 voti di preferenza, è risultato il primo degli esclusi della lista. Subentra a Nicoletta Spelgatti, eletta al Senato della Repubblica, il 19 ottobre 2022 e aderisce al gruppo Lega Vallée d'Aoste.

 

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Comunicato n° 542 del 19 ottobre 2022
Sostituzioni nelle Commissioni consiliari prima, quarta e quinta

Dopo la convalida dell'elezione del Consigliere Diego Lucianaz, il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, ha riunito la Conferenza dei Capigruppo sulla proposta di sostituzione di componenti delle Commissioni consiliari permanenti.

L'Assemblea ha quindi approvato di sostituire in prima Commissione i Consiglieri Perron e Sammaritani con i Consiglieri Foudraz e Lucianaz; in quarta Commissione la Consigliera Foudraz con il Consigliere Perron; in quinta Commissione è stato nominato il Consigliere Sammaritani al posto di Nicoletta Spelgatti.

A seguito di queste sostituzioni, le tre Commissioni risultano così composte.

Prima Commissione "Istituzioni e autonomia": Claudio Restano, Presidente; Giulio Grosjacques, Vicepresidente; Albert Chatrian, Paolo Cretier, Raffaella Foudraz, Erika Guichardaz, Erik Lavy, Diego Lucianaz, Pierluigi Marquis, Andrea Padovani, Roberto Rosaire.

Quarta Commissione "Sviluppo economico": Giulio Grosjacques, Presidente; Roberto Rosaire, Vicepresidente; Andrea Padovani, Segretario; Corrado Jordan, Christian Ganis, Simone Perron, Augusto Rollandin.

Quinta Commissione "Servizi sociali": Claudio Restano, Vicepresidente; Andrea Padovani, Segretario; Antonino Malacrinò, Aurelio Marguerettaz, Mauro Baccega, Andrea Manfrin, Paolo Sammaritani.

 

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Comunicato n° 543 del 19 ottobre 2022
Approvato il disegno di legge sull'indennità sanitaria per medici e infermieri

Nella seduta del 19 ottobre 2022, il Consiglio Valle ha approvato, con 18 voti a favore (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 16 astensioni (Lega VdA, PlA, PCP, FI), le disposizioni urgenti sull'organizzazione del Servizio sanitario regionale che individuano un'indennità sanitaria temporanea per il triennio 2022-2024 per il personale della dirigenza medica e per quello infermieristico con contratto a tempo pieno e indeterminato con l'Azienda USL della Valle d'Aosta.

Contestualmente, è stato approvato, con 18 voti a favore e 17 astensioni, un ordine del giorno dei gruppi di maggioranza (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) che impegna il Governo regionale a procedere, decorsi i termini per eventuali impugnative al disegno di legge, alla presentazione di un’ulteriore iniziativa legislativa che preveda l’ampliamento della platea dei beneficiari dell’indennità sanitaria alla dirigenza sanitaria non medica, alle professioni sanitarie e ai part-time, sia mediante l’utilizzo delle eventuali economie registrate dall’Azienda USL nell’ambito dell’erogazione dei riconoscimenti economici di cui al disegno di legge, sia mediante l’eventuale stanziamento di ulteriori risorse a bilancio regionale.

Respinto, invece l'ordine del giorno dei gruppi di opposizione (Lega VdA, PlA, PCP, FI) che chiedeva di reperire le risorse per ampliare la norma a tutto il restante personale sanitario, socio-sanitario e tecnico-riabilitativo. Respinti anche due emendamenti depositati dal gruppo FI.

La relazione del Consigliere Restano

In Aula ha relazionato il Consigliere Claudio Restano (GM), Vicepresidente della quinta Commissione: «Il provvedimento si propone di sostituire l'indennità di attrattività per medici e infermieri dell'USL, già istituita dall'articolo 18 della finanziaria regionale 2022-2024 e oggetto di ricorso davanti alla Corte Costituzionale, con un'indennità sanitaria temporanea. La proposta attuale discende dal confronto con lo Stato proprio per superare le criticità oggetto di contenzioso e si differenzia non solo nella definizione ma anche per la finalità: il disegno di legge individua, infatti, misure organizzative, urgenti e temporanee per il triennio 2022-2024, che consentono di fronteggiare gli impatti della pandemia da Covid-19 nel passaggio dallo stato di emergenza alla fase successiva, sopperendo alla carenza di personale sanitario indispensabile ad assicurare le prestazioni sanitarie e le attività previste dai Livelli essenziali di assistenza. L'indennità temporaneamente fissata è pari a 800 euro lorde per la dirigenza medica e 350 euro lorde per il personale infermieristico.»

La norma introduce anche una clausola valutativa che impegna l'Assessore alla sanità a informare la Giunta e la Commissione consiliare competente sugli effetti derivanti dall'applicazione della legge, sulla base dei dati trasmessi dall'USL.

Il Consigliere Restano ha quindi annunciato il deposito di un ordine del giorno dei gruppi di maggioranza, «volto a prevedere l'ulteriore ampliamento della platea dei beneficiari, a seguito anche delle audizioni in quinta Commissione delle organizzazioni sindacali e dei rappresentanti degli Ordini professionali. Per la prima volta abbiamo sentito tutte le professioni sanitarie, che oltre ad auspicare una rapida approvazione di questa norma, hanno invocato un uguale trattamento tra tutte le professioni sanitarie compresa la dirigenza non medica dell'USL. L'équipe non è solo ospedaliera, c'è anche tutto il lavoro sul territorio: per arginare la carenza di vocazioni, noi crediamo sia giusto valorizzare l'impegno di tutte queste professioni, non solo dal punto di vista economico ma anche di gratificazione. Il nostro ordine del giorno va proprio in questa direzione e si distingue da quello della minoranza perché non è un impegno general generico, ma molto concreto. L'altro personale sanitario sarà oggetto di altre attenzioni: non dimentichiamo nessuno.»

Il dibattito in Aula

Il Vicecapogruppo di Forza Italia, Mauro Baccega, ha affermato: «Riteniamo corretto assegnare questi incrementi stipendiali a medici e infermieri, ma non basta: in sanità si lavora in équipe e occorre dare a tutto il personale sanitario il giusto compenso. Peraltro, questo concetto è chiaramente emerso nelle audizioni effettuate dalla Commissione, quando si è parlato di una legge iniqua, non rappresentativa delle categorie della sanità, che va ad acuire conflittualità già esistenti. A cosa servono le audizioni se non ne segue un recepimento da parte del Consiglio? Come gruppo Forza Italia facciamo nostra questa battaglia di equità e continueremo a lavorare in questa direzione. Vogliamo dare a tutti ciò che meritano: riconosciamo l'impegno profuso da dirigenti medici e infermieri, ma questa indennità deve essere riconosciuta a tutti: chirurghi, infermieri, barellieri, OSS, ostetriche, amministrativi e tutto il personale della sanità.»

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha osservato che «la norma sull'indennità di attrattività regionale nasceva in via sperimentale, oggi l'indennità diventa temporanea - senza quindi una prospettiva - e non ha più la finalità dell'attrattività. Dare attrattività ad un settore in sofferenza non si risolve con norme temporanee, ci dovrebbe essere una visione che vada al di là del triennio, inserendola all'interno del Piano socio-sanitario attualmente all'esame della quinta Commissione, cosa che invece non c'è. C'è invece un generico impegno all'interno dell'ordine del giorno che la maggioranza ci presenta oggi in Aula. Questo ordine del giorno è quindi una pezza politica?  Se dovesse passare, io mi auguro che il Piano sia rivisto e che la previsione venga integrata al suo interno. Aggiungo poi che per risolvere la questione non c'è solo bisogno di riconoscimenti economici, devono essere attuate politiche aziendali di valorizzazione delle professionalità esistenti.»

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha ribadito: «Tutte le professioni contribuiscono a mantenere i livelli essenziali e aver limitato questa norma alla dirigenza medica e al personale infermieristico è una scelta politica che non abbiamo mai condiviso e che aumenta la conflittualità. Premiare due categorie rispetto a tutto il panorama è ingiusto e le audizioni in Commissione lo hanno dimostrato. L'ordine del giorno della maggioranza esclude ancora personale, aspettiamo una risposta dalla maggioranza, perché vogliamo capire le reali intenzioni nei confronti della sanità, vogliamo capire come si vuole far diventare strutturale un'attrattività per ora temporanea. Altri 4 milioni sono stati chiesti per le case di comunità, ma non si tiene conto delle risorse umane.» Ha quindi annunciato il deposito di un ordine del giorno sottoscritto da tutti i gruppi di opposizione volto ad estendere la norma a tutto il personale sanitario, socio-sanitario e tecnico-riabilitativo.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, nella replica, ha condiviso con il Consigliere Restano le problematiche esistenti, sottolineando: «Il Governo non ha mai escluso la necessità di ampliare a nuove categorie, ma per ora si è concentrato su di una misura straordinaria che andava risolta. Questa legge riguarda circa mille famiglie e mi auguro veramente che non venga impugnata, anche perché è il frutto di un accordo di leale collaborazione tra uffici dello Stato e della Regione. Il Piano sanitario è un documento di programmazione ma non è economico: non vengono inserite le indennità puntuali. Ricordo peraltro che questa legge non è legata alla meritocrazia, ma riconosce a tutto il personale l'impegno ed è nata per risolvere alcune problematiche della sanità: abbiamo fatto una scelta di funzionalità per cercare di mantenere in piedi un sistema sanitario che ha criticità enormi, in tutta Italia. A fine anno, dopo le erogazioni a medici e infermieri, vedremo quali saranno i residui che potranno essere utilizzati per incentivare altre categorie in ambito sanitario, a fronte delle carenze esistenti. L'ordine del giorno è quindi un preciso impegno che ci assumiamo come maggioranza.»

«Se il Piano sanitario non prevede risorse per le politiche di attrattività, vista la situazione della nostra sanità, diventa un libro dei sogni - ha detto il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel -. Questa legge nasce su di un'impugnativa: ricordo che già in sede di esame della legge oggetto di ricorso, noi come opposizioni avevamo proposto di aumentare le risorse finanziarie per estenderle a tutte le categorie, questo per sottolineare come la nostra posizione sia chiara sin dal dicembre 2021. Una proposta che era stata respinta dalla maggioranza. Oggi, ci preoccupa la differenza tra sperimentazione e misura temporanea, per una questione politica: se a mille famiglie diamo un contributo di attrattività per soli tre anni, come facciamo ad essere sicuri che poi rimarranno nel nostro sistema? Sarebbe necessario confrontarsi in maniera seria su questa misura di attrattività che, a detta anche dell'Assessore, non sta funzionando.»

«È fondamentale che la norma venga approvata così com'è -  ha precisato il Capogruppo di AV-VdA Unie, Albert Chatrian -, e intanto la maggioranza ha già anticipato il passaggio seguente depositando l'ordine del giorno in cui si sancisce l'intenzione di ampliare la platea dei destinatari. Oggi si chiude il cerchio su una misura che possiamo definire epocale per il sistema sanitario regionale, che sarà rafforzato da una serie di modifiche di tipo organizzativo, oltre che da un ulteriore impegno di risorse.»

Nuovo regolamento per la gestione amministrativo-contabile delle scuole

Nella seduta del 19 ottobre 2022, il Consiglio Valle ha approvato, con 18 voti a favore (UV, FP-PD, AV-VdAU, SA, GM) e 17 astensioni (Lega VdA, PlA, PCP, FI), il nuovo regolamento per la gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche, che abroga il precedente del 2001. Contestualmente è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno dei gruppi Lega VdA, PlA e FI, così come emendato in accordo con l'Assessore all'istruzione Luciano Caveri, e illustrato dal Consigliere Stefano Aggravi, che impegna a promuovere, di concerto con le rappresentanze sindacali del settore, a promuovere un approfondimento sull'attuale inquadramento della figura del "capo dei servizi di segreteria" nell'ambito dell'attività di riforma della legge regionale 22/2010 e della revisione del contratto del comparto unico regionale. Il risultato dell'attività dovrà poi essere trasmesso alle competenti Commissioni consiliari.

 

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Comunicato n° 544 del 19 ottobre 2022
Approvata la proposta di legge sull'indennità Covid-19 per i lavoratori della Casa di riposo J.B. Festaz e gli specialisti ambulatoriali

Nella seduta del 19 ottobre 2022, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità una proposta di legge che introduce una indennità una tantum per i lavoratori della Casa di riposto J.B. Festaz e per gli specialisti ambulatoriali, medici veterinari e altre professionalità sanitarie (biologi, chimici e psicologi) convenzionati con l'Azienda USL della Valle d'Aosta coinvolti nell'emergenza da Covid-19.

Il provvedimento, depositato dai gruppi Lega VdA, FI, PlA e PCP l'8 marzo 2022, è stato integrato durante l'esame in quinta Commissione con una serie di emendamenti proposti dall'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse.

Il Vicecapogruppo della Lega Vallée d'Aoste, Stefano Aggravi, ha relazionato in Aula sul provvedimento: «Le travagliate vicende che hanno caratterizzato la scrittura e l'approvazione della legge 8 del 2020 - che prevedeva all'articolo 22 una indennità una tantum per i lavoratori delle Unités des Communes e del Comune di Aosta coinvolti nell'emergenza da Covid-19 nel 2020 - avevano escluso tra i beneficiari un'importante realtà quale quella rappresentata dal personale della Casa di riposo J.B. Festaz: con questa proposta di legge se ne valorizza invece il ruolo e si riconosce il contributo dato nel corso della pandemia attraverso l'erogazione di una indennità per il servizio prestato nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020; la ripartizione dei fondi sarà fatta dalla Casa di riposo con apposita intesa con la Regione e i sindacati. Nel contempo, la legge 8/2020, all'articolo 14, aveva anche riconosciuto un'indennità sanitaria valdostana alla dirigenza medica dipendente oltre che ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta convenzionati con l'USL impegnati nella gestione dell'emergenza, dimenticandosi degli specialisti ambulatoriali che, invece, sono parte del personale convenzionato con l'USL, operano all'interno della stessa USL e hanno lavorato nelle condizioni di disagio ambientale generato dalla pandemia, al pari dei medici di famiglia e dei pediatri. Oggi si pone quindi rimedio ampliando la platea dei beneficiari, prevedendo un riconoscimento economico anche agli specialisti ambulatoriali, ai medici veterinari e alle altre professionalità sanitarie (biologi, chimici e psicologi) convenzionati con l'Azienda USL che hanno prestato servizio, nel 2020, nell'ambito delle attività connesse all'emergenza sanitaria. L'individuazione puntuale dei destinatari e la sua quantificazione è demandata all'USL, previa concertazione con le organizzazioni sindacali.»

Il Consigliere Aggravi ha concluso: «Fin dalla presentazione della nostra iniziativa legislativa a marzo 2022, ci eravamo detti disponibili a trovare la più ampia convergenza su di un testo di legge che potesse porre rimedio a queste criticità: ringrazio quindi i Commissari, l'Assessore alla sanità, i soggetti auditi e gli uffici per il lavoro svolto che ha consentito di portare questo testo al vaglio del Consiglio Valle.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha ringraziato i Consiglieri proponenti e i Consiglieri che hanno lavorato alla proposta di legge: «Condividiamo l'allargamento della platea dei beneficiari. A più riprese, il Governo aveva assunto l'impegno a finanziare questa norma: abbiamo scelto di non fare di questa legge terreno di scontro politico, ma abbiamo voluto lavorare congiuntamente per rendere applicabile e più efficace il testo, proponendo una serie di emendamenti per giungere ad adeguate coperture economiche e ad una corretta definizione delle figure professionali cui la norma intende rivolgersi.»

 

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Comunicato n° 545 del 19 ottobre 2022
Approvata una mozione in materia di equo compenso dei professionisti

 

Nella seduta pomeridiana del 19 ottobre 2022, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità una mozione, presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste, che impegna il Governo a dare immediata attuazione della legge regionale 19/2021 in materia di equo compenso dei professionisti.

«In base all'articolo 2 della legge approvata a luglio 2021 - ha sottolineato il Consigliere Paolo Sammaritani nell'illustrare l'iniziativa -, la Giunta avrebbe dovuto adottare entro 60 giorni gli atti di indirizzo per garantire il diritto all'equo compenso nelle procedure di affidamento degli incarichi a professionisti da parte delle strutture regionali, degli enti strumentali e delle società controllate della Regione. Appare poco efficiente e violativo del principio di buona amministrazione che la Giunta non abbia dato applicazione alla norma, malgrado le nostre continue sollecitazioni. Il Presidente Lavevaz aveva invocato delle complessità nel rispettare quanto disposto dalla legge, evidenziando che era in dirittura di arrivo una legge nazionale: l'iter legislativo si è interrotto con la caduta del Governo italiano ed è venuto quindi il tempo di applicare la nostra norma regionale.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, nel condividere lo spirito della mozione, ha specificato che «i ragionamenti fatti nei mesi scorsi erano legati al varo di una norma nazionale che avrebbe dato degli indirizzi più generali. Così non è stato e ci sembra corretto oggi dare attuazione alla legge regionale, approvando la mozione.»

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Comunicato n° 546 del 19 ottobre 2022
Interrogazione a risposta immediata sulle liste d'attesa in sanità

Con un'interrogazione a risposta immediata discussa nella seduta consiliare del 19 ottobre 2022, il gruppo Forza Italia ha voluto conoscere le azioni che sono state programmate per riportare alla normalità le liste d'attesa chirurgiche e di recupero delle prestazioni di ricovero, di specialistica ambulatoriale, di diagnostica e di screening.

Il Consigliere Mauro Baccega ha richiamato «la carenza di letti a disposizione per i ricoveri post intervento chirurgico, lamentata da numerosi dirigenti di struttura ospedaliera, che non consente una normale pianificazione degli interventi stessi», evidenziando che «le liste d'attesa anche per le prestazioni specialistiche ambulatoriali non rispondono assolutamente alle esigenze di cura della popolazione valdostana. Vorrei quindi capire quando si potrà tornare alla normalità, sapendo che nonostante la campagna vaccinale, i contagi da Covid-19 e sue varianti sono in aumento.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha innanzitutto tenuto a chiarire che «l'USL è impegnata su una doppia filiera parallela: quella dei pregressi (accumulati al 31 dicembre 2021 causa pandemia) e quella delle nuove richieste a partire dal 1° gennaio 2022 (nuovi pazienti necessitano di ricovero o di visite specialistiche, mentre lo screening oncologico si amplia di nuovi utenti).»

Riguardo alle prestazioni in attesa al 31 dicembre 2021, l'Assessore ha specificato che «la situazione di maggiore criticità è quella in capo ai ricoveri, sia per la mancanza di personale infermieristico, sia per l'occupazione di letti per casi di Covid ancora presenti. Su questo fronte, una quota parte dei posti letto sarà resa disponibile a seguito di una razionalizzazione dei ricoveri Covid di anziani ospiti delle attuali microcomunità; inoltre si prevede sia l'invio nella struttura privata ospedaliera di Saint-Pierre (gestita dalla società ISAV Spa) di pazienti per prestazioni ortopediche, liberando così posti letto all'ospedale Parini, sia il ricovero sempre a Saint-Pierre di pazienti chirurgici in lista di attesa al Parini trattabili in regime di Day Surgery di chirurgia generale (che è la lista più numerosa fra quelle chirurgiche).»

«I recuperi al terzo trimestre 2022 - ha proseguito Barmasse - sono pari al 16% per prestazioni di ricovero, al 78,5% per prestazioni di specialistica e al 96,6% per lo screening. Entro la fine dell'anno, gli screening e la specialistica ambulatoriale torneranno a situazioni pre Covid mentre per i ricoveri si stanno intensificando le strategie di smaltimento dei pregressi.»

Il Consigliere Baccega, nella replica, ha sottolineato: «Il tema necessita di un approfondimento serio, anche per poter dare le risposte che i cittadini ci sollecitano. Per citare qualche dato, sappiamo che ci sono 1.883 pazienti in attesa di intervento chirurgico, 172 in pre ricovero, 2055 interventi chirurgici da effettuare. Bisogna recuperare ma non vogliamo puntare il dito contro qualcuno: vogliamo fare in modo che il sistema migliori. Presenteremo una risoluzione per riportare la questione in quinta Commissione per i dovuti approfondimenti.»

 

SC

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Comunicato n° 547 del 19 ottobre 2022
Interrogazione sulla gestione della rete sentieristica valdostana

Nella seduta consiliare del 19 ottobre 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto conoscere, con un'interrogazione, le modalità di gestione e comunicazione, anche in accordo con i Comuni interessati, degli interventi che vengono effettuato lungo la rete sentieristica presente sul territorio regionale.

L'Assessore alle risorse naturali, Davide Sapinet, ha risposto che «l'Assessorato, tramite il Dipartimento risorse naturali e Corpo forestale, attua in amministrazione diretta o avvalendosi di affidi a imprese esterne la manutenzione degli itinerari escursionistici di interesse regionale, che sono rappresentati dalle Alte Vie 1 e 2, dagli Intervallivi 102 e 105 e dai Tours du Mont Blanc, des Combins e du Mont Rose. Il resto della rete sentieristica, compreso il tratto della Via Francigena, è di competenza dei Comuni che, tuttavia, richiedono gli interventi di manutenzione straordinaria che confluiscono nel Piano triennale degli interventi in amministrazione diretta e che è portato all'attenzione della terza Commissione consiliare prima di essere approvato in Giunta. Il Dipartimento si occupa anche dei progetti europei che finanziano interventi su itinerari di competenza comunale, quali il Cammino Balteo o il progetto appena concluso dell’itinerario escursionistico Percorsi Selvaggi nei comuni di Champorcher, Pontboset e Donnas.»

«Per quanto attiene all’aspetto comunicativo - ha detto l'Assessore -, il Piano lavori viene pubblicato sul sito internet della Regione nel canale Risorse naturali, sezione Cantieri forestali - Interventi sul territorio: quest’anno è stata inserita una mappa che, mostrando sulla carta della Valle d’Aosta la disposizione dei cantieri, filtrabili per Comune, restituisce lo stato di avanzamento dei lavori. La rete sentieristica regionale costituisce un prezioso atout dal punto di vista turistico: per valorizzarla al meglio, in collaborazione con INVA, è stato reso operativo il nuovo Catasto sentieri della Valle d’Aosta, che comprende il Geo navigatore sentieri e la Web App Sentieri VdA, pensata proprio per il turista. Rimarco poi il dialogo continuo tra Assessorato ed Enti locali che, sempre più, si stanno organizzando al fine di predisporre un piano manutentivo annuale così come è fattiva la collaborazione con l’Assessorato del turismo che promuove sul sito Love VdA gli itinerari di maggior impatto sui flussi turistici, con particolare attenzione anche al turismo destagionalizzato.»

«Con questa interrogazione - ha replicato il Consigliere Dennis Brunod - volevamo puntare l'attenzione sulla comunicazione riguardante i cantieri che sono posizionati lungo gli importanti itinerari della rete sentieristica regionale. Ho verificato che alcuni non sono segnalati correttamente, in particolare lungo la Via Francigena e Cammino Balteo nel territorio di Montjovet: sarebbe importante, in questo caso ma anche per il futuro in vista di una migliore promozione turistica, prevedere la segnaletica di un percorso alternativo nel tratto in questione e sui relativi siti internet del percorso alternativo, perché i turisti, non conoscendo il territorio, si trovano in difficoltà quando incontrano deviazioni di percorso non segnalate. È importante che ci sia attenzione e sinergia tra i vari Assessorati competenti per dare una immagine di efficienza della nostra regione: è anche con queste piccole cose che si promuove l’immagine e la qualità turistica della Valle d’Aosta a livello nazionale e internazionale.»

 

SC

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Comunicato n° 548 del 19 ottobre 2022
Interrogazione sull'ampliamento del presidio ospedaliero di Aosta

 

Il futuro del presidio ospedaliero di Aosta è stato al centro di un'interrogazione posta dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 19 ottobre 2022.

In particolare, la Capogruppo Erika Guichardaz ha chiesto il dettaglio delle spese sostenute o impegnate per la realizzazione di nuove strutture per la messa in sicurezza e la manutenzione dei diversi presidi del Parini, Beauregard ed ex Maternità, non ricomprese nel dettaglio fornito in Commissione dalla società SIV che era pari a 15 milioni di euro. Ha poi voluto conoscere lo stato dell'arte degli incontri del tavolo di lavoro con il Comune di Aosta, attivato a seguito della risoluzione approvata dal Consiglio Valle a maggio 2021 per la verifica della compatibilità e realizzabilità dell'opera e del museo sottostante, e del confronto sulla destinazione futura dell'ospedale Beauregard e dell'ex Maternità.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha dettagliato i costi degli investimenti dal 2008 al 2021 per ristrutturazioni sanitarie, manutenzioni straordinarie e adeguamenti normativi dei presidi ospedalieri, investimenti Covid 2020, ristrutturazioni sanitarie delle sedi territoriali, manutenzioni straordinarie e adeguamenti normativi, arredi e automezzi per un totale di circa 81 milioni di euro. «Nel triennio 2011-2013 - ha sottolineato l'Assessore -, è stato finanziato l'adeguamento antincendio delle sedi territoriali attraverso una manutenzione straordinaria. Il 2017 ha usufruito di un finanziamento di 2,6 milioni di euro per la realizzazione della sala ibrida polifunzionale; nel 2018 sulla spesa per automezzi grava la sostituzione di 6 ambulanze a fine vita tecnica; nel 2021 sono stati assegnati i fondi per la ristrutturazione di Ortopedia, Terapia intensiva, Centro di procreazione medicalmente assistita e locali di via Guido Rey.»

In merito al tavolo di lavoro, l'Assessore Barmasse ha riferito dello svolgimento di tre incontri: «Nei primi due, nel 2021, si è parlato delle future destinazioni d'uso del Beauregard - per il quale il ragionamento è complesso -  e dell'ex Maternità, per cui si ipotizza che non manterrà destinazione sanitaria. Nel tavolo tecnico del 28 giugno scorso i progettisti hanno illustrato la prima versione del Masterplan dell'ampliamento e ristrutturazione del Parini, con particolare attenzione all'impatto sulla città (interferenze con la viabilità, parcheggi, cantierizzazione): non sono emerse criticità tecniche tali da mettere in dubbio la realizzabilità dell'opera, pur dovendo salvaguardare gli spazi sottratti dai ritrovamenti archeologici. La compatibilità dell'ampliamento con l'area archeologica sarà verificata e approvata con il parere della Soprintendenza in fase di progettazione definitiva. Le interlocuzioni con gli uffici saranno avviate dalla società SIV già entro la fine di questo mese. A cavallo tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre il tavolo tecnico sarà riconvocato per la discussione sui documenti ufficiali di questa prima fase progettuale.»

La Consigliera Guichardaz ha replicato: «Dai dati grezzi parliamo di 81 milioni dal 2008 ad oggi e di altri 15 milioni che ci erano stati dettagliati in Commissione dal 2010 al 2020: siamo quindi a 106 milioni di euro. Sono più di 20 anni che il dibattito si sta ponendo rispetto a questo ospedale: più questa cosa si trasforma, più costa e più si spezzetta. Negli 81 milioni vi sono anche spese legate a costruzioni che nelle fasi successive saranno le superfetazioni che dovrebbero essere demolite. È difficile entrare nel merito perché sul tema c'è una quantità di delibere infinita. Nel PNRR, oltre ai 4 milioni delle case di comunità, abbiamo trovato 1,7 milioni di euro per l'adeguamento sismico del Beauregard, ma dalla risposta dell'Assessore non si sa che fine farà il Beauregard. Altra spesa sono 1,9 milioni di euro per l'acquisto di una Pet e di un tomografo: sarebbe importante capire dove saranno collocati e dove andranno, invece, le attrezzature che già ci sono. Si continuano a mettere dei pezzi senza avere una visione generale: siamo molto preoccupate perché i costi finali ad oggi non si conoscono, senza contare le spesi correnti che stanno aumentando per tutti gli edifici, soprattutto quelli energivori come il Parini. Continuiamo a credere che una valutazione comparativa avrebbe dato ragione al nostro gruppo consiliare e che avremmo sviluppato un nuovo ospedale invece di continuare a frammentare quello che già abbiamo.»

SC

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Comunicato n° 549 del 19 ottobre 2022
Iniziative ispettive sui concorsi per posti dirigenziali in Regione e in Consiglio

Nella seduta consiliare del 19 ottobre 2022, la tematica dei concorsi per posti dirigenziali nell'Amministrazione regionale e nel Consiglio Valle è stata affrontata con due iniziative ispettive, trattate congiuntamente, dei gruppi Pour l'Autonomie e Lega Vallée d'Aoste.

In particolare, il Capogruppo di PlA, Marco Carrel, richiamando il bando di concorso pubblico del 26 maggio 2022 per l'assunzione a tempo indeterminato di sei dirigenti sul quale pende un ricorso davanti al TAR della Valle d'Aosta, ha chiesto quali siano le motivazioni del ricorso e quali le argomentazioni di difesa utilizzate dall'Avvocato scelto dalla Regione. Ha poi voluto sapere se sia in programma la messa a bando di tutti o parte degli altri posti dirigenziali ad oggi vacanti o in supplenza dell'Amministrazione e con quali tempistiche.

Con la sua interrogazione, il gruppo Lega VdA ha chiesto se siano previste modalità condivise fra gli enti del comparto unico per il reclutamento del personale appartenente alla stessa categoria e posizione, se il TAR si sia già espresso e se, in caso di annullamento del concorso o in alternativa in via di autotutela, si possa prevedere una disaggregazione della prova pratica al fine di reclutare i candidati migliori in relazione alle singole esigenze dei singoli Dipartimenti della Regione e del Consiglio Valle.

Per quanto riguarda il ricorso al TAR, il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha precisato che «è stato proposto da un candidato escluso dal concorso poiché non in possesso del titolo di studio previsto dal bando. L'11 ottobre scorso il Tribunale amministrativo ha respinto l'istanza del ricorrente. La difesa regionale ha contestato l'ammissibilità e la fondatezza del ricorso e ribadito la facoltatività dell'Amministrazione per la stipula di convenzioni tra enti per l'utilizzo di graduatorie e la non corrispondenza dei profili professionali richiesti per la partecipazione al concorso di una Unité rispetto a quelli stabiliti dalla Giunta regionale per il conferimento degli incarichi dirigenziali. Ad oggi non è possibile definire la tempistica di conclusione del giudizio, visto che l'ordinanza cautelare non contiene la data di fissazione dell'udienza per la discussione nel merito. La presentazione di altri ricorsi contro il bando è, invece, esclusa dal decorso del termine di impugnazione.»

«La "disaggregazione" della seconda prova scritta del concorso non è prevista dal regolamento regionale - ha specificato il Presidente Lavevaz -. Inoltre il ricorso al TAR è volto solo all'annullamento dell'esclusione del ricorrente e non per altre ragioni: non è stata sollevata nessuna censura sulla tipologia delle prove o delle materie d'esame previste dal bando. Va detto che stiamo attraversando un momento delicato, che coinvolge tutti i livelli dell'Amministrazione: abbiamo una minore attrattività per i giovani.»

Infine per quanto riguarda la programmazione della messa a bando degli altri posti da dirigente ad oggi vacanti, il Presidente della Regione ha sottolineato che «tre posti dirigenziali, al momento oggetto di incarichi di supplenza, non saranno coperti con concorso in quanto riservati a dirigenti attualmente titolari di incarichi fiduciari, collocati in aspettativa con diritto alla conservazione del posto. Per procedere ad ulteriori concorsi, intendiamo attendere gli esiti dello studio per la riorganizzazione dell'Amministrazione affidato all'Università Bocconi. Si tratta di uno studio che sta procedendo e in cui crediamo molto.»

Il Consigliere Carrel, nella replica, ha osservato: «Non mettiamo in discussione l'operato della Bocconi, ma ci interroghiamo sulla direzione che stiamo prendendo. Qual è l'input della politica? Perché non possiamo attingere dalla graduatoria della Unité? o forse non vogliamo? È bene continuare a fare convenzioni con altri enti, è un modo di agire in efficienza, efficacia e economicità. Il Presidente ha sottolineato l'improrogabilitá del concorso per i sei dirigenti, io ricordo che tale concorso è stato indetto a maggio 2022, entro il 7 luglio andavano presentate le domande, entro il 15 settembre si dovevano comunicare luogo e data delle prove di accertamento linguistico, comunicazione rimandata al 16 gennaio 2023: direi che se improrogabile si sarebbe dovuto procedere con maggiore celerità.»

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha aggiunto: «Ci sarà una forte attenzione e sulle procedure concorsuali possono ancora essere proposti ricorsi. La disaggregazione non è prevista dal regolamento, ma non è nemmeno vietata: invitiamo a procedere a una riflessione che ci porti nella direzione di trovare la persona giusta per il posto giusto, ovvero ad un'Amministrazione che possa gestire adeguatamente anche settori al momento sguarniti

SC

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Comunicato n° 550 del 19 ottobre 2022
Interpellanza sull'adeguamento al Codice del Terzo settore

Con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 19 ottobre 2022 sono stati trattati i temi dell'equo compenso e della tutela delle libere professioni.

Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha richiamato il cosiddetto Codice del Terzo settore introdotto con la riforma del 2017: «Il Codice è uno dei pilastri della riforma e rappresenta una raccolta organica di norme: da una parte definisce a livello generale gli enti e l'attività del Terzo settore, dall'altro regola temi specifici come il volontariato, l'associazionismo, le fondazioni. Chiediamo quindi quali siano gli enti/associazioni ad emanazione o partecipazione regionale interessati dagli effetti del Codice, quali le azioni per portarne avanti l'adeguamento e quali gli intendimenti del Governo regionale riguardo alle realtà che ancora oggi non hanno completato la trasformazione ai sensi della riforma del Terzo settore.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha specificato: «La riforma del Terzo settore prevede che gli enti sottoposti a direzione e coordinamento delle pubbliche amministrazioni non sono enti del Terzo settore. Inoltre, la normativa contiene anche l'abrogazione delle ONLUS che saranno soppresse e diventeranno "Enti del terzo settore".  La teoria, però, non tiene conto della pratica e, nel caso specifico, riguarda la Fondazione Fillietroz, la Fondazione Sapegno e la Fondazione Ollignan, istituite con leggi regionali che, nel corso del tempo, hanno acquisito la qualifica di Onlus. Lo scorso mese di luglio abbiamo scritto al Ministero del lavoro e delle politiche sociali sulle conseguenze dell'abrogazione della normativa Onlus, dato che queste tre fondazioni, istituite finanziate e controllate dalla Regione o da enti pubblici, non possono essere Enti del terzo settore. Nella sua risposta, il Ministero ritiene che l'abrogazione della normativa comporterà per gli enti non iscritti al Registro del Terzo settore la perdita della qualifica di Onlus e che tale perdita secondo la prassi del Ministero delle Finanze, equivale allo scioglimento dell'ente con obbligo di devoluzione del relativo patrimonio. L'alternativa è la modifica degli assetti dei tre enti, facendo venir meno il controllo pubblico e quindi consentendo l'iscrizione nel Registro del Terzo settore.»

«Al momento, la Regione non ha intenzione di modificare il suo ruolo nelle tre Fondazioni e non ritiene che debbano diventare enti del Terzo settore - ha concluso il Presidente Lavevaz -. A nostro avviso, la norma nazionale esclude a priori le tre Fondazioni dalla riforma che, quindi, perderanno la qualifica di Onlus non per il venir meno dei requisiti statutari, che ne comporterebbe lo scioglimento, ma perché cesserà l'esistenza delle Onlus. Vogliamo interfacciarci con il Ministero delle finanze per condividere questa interpretazione e trovare una soluzione definitiva.»

Il Consigliere Aggravi, nella replica, ha concordato «sull'importanza di queste tre eccellenze: bisogna fare qualsiasi cosa per evitare che un simile patrimonio vada perso. Mi auguro che anche a Roma ci sia del buon senso e ci sia chiarezza sul regime fiscale da attuare. Al momento della discussione del DEFR, potremo fare un approfondimento sul futuro di queste realtà, al di là dell'adeguamento normativo. Marzo 2023 è dietro l'angolo e il peso della burocrazia costa tempo.»

SC 

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Comunicato n° 551 del 19 ottobre 2022
Interpellanza sull'istituzione di una zona franca in Valle d'Aosta

La zona franca in Valle d'Aosta è tornata di attualità con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrata nella seduta consiliare del 20 ottobre 2022.

In particolare, il Consigliere Erik Lavy ha chiesto quali siano le effettive possibilità di istituire una zona franca e quali passi in questa direzione siano eventualmente già stati compiuti dal Governo regionale. Nel richiamare un'intervista del Segretario del Partito Democratico Enrico Letta in cui dichiarava che «la zona franca, se pensata fuori da retoriche e populismi, può essere realtà», il Consigliere ha voluto sapere dal Presidente della Regione se sapesse nello specifico cosa intendesse l'onorevole Letta con l'espressione "zona franca". «Al di là degli slogan - ha osservato Lavy - bisogna costruire qualcosa di efficace che non faccia danni ulteriori alla Valle d'Aosta: a monte ci devono essere degli studi per capire cosa sia possibile fare e quali potrebbero essere gli effetti, per evitare l'aggravarsi di certe problematiche come lo spopolamento delle terre alte verso il fondovalle. Io mi auguro che si faccia chiarezza su questo tema e la zona franca della ricerca, che potrebbe essere centrata su Arvier - Comune vincitore del Bando Borghi - avrebbe sicuramente ripercussioni positive.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha concordato «sulla necessità di fare ordine e di abbassare i toni: si usa troppo spesso la zona franca come slogan senza avere le idee chiare di cosa sia. Il concetto di zona franca non può più essere quello dell'articolo 14 dello Statuto Speciale né la limitata compensazione alla sua mancata attuazione che, dal 1949, ha comportato l'esenzione fiscale sui beni contingentati. Vista la natura molto complessa di norme europee, che impongono limitazioni difficilmente valicabili, occorre fare un'analisi ad elevato livello di tecnicità. Bisogna adattare il senso profondo iniziale di chi ha scritto l'articolo 14, ossia compensare gli svantaggi di chi vive in montagna. Credo che la prima Commissione sia la sede in cui avviare questo lavoro di interesse comune, mettendo a disposizioni gli uffici della Presidenza per gli approfondimenti su di un tema che è centrale della nostra autonomia speciale. Riguardo alle dichiarazioni del Segretario del PD non mi permette di fare un'analisi.»

Il Consigliere Lavy ha apprezzato «in parte la risposta del Presidente. In un momento di difficoltà come questo certe parole se decontestualizzate pongono dei problemi: è quindi importante che si smonti un certo tipo di narrativa che è negativa per tutti. Mi auguro che si conduca l'approfondimento in Commissione, coinvolgendo anche il gruppo Autonomie Speciali Alpine che, con il Consiglio regionale, ha organizzato un interessante convegno sulla zona franca, al fine di capire cosa sia attuabile e cosa invece si può inventare. Sono però ora necessari i fatti.»

SC 

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Comunicato n° 552 del 19 ottobre 2022
Interpellanza sulle désarpe anticipate

La problematica delle désarpe anticipate per colpa della siccità è stata affrontata nella seduta consiliare del 19 ottobre 2022 con un'interpellanza del gruppo Pour l'Autonomie.

Il Consigliere Augusto Rollandin ha richiamato le gravi difficoltà idriche riscontrate nel corso dei mesi estivi: «In alcune zone sono praticamente mancate le precipitazioni, tanto da rendere obbligatorio anticipare la désarpa. Sulla scorta di questa esperienza, dobbiamo agire per evitare il ripetersi di simili problematiche, che hanno comportato conseguenze negative per gli allevatori. Non tutte le zone sono uguali: la perfetta conoscenza dei luoghi da parte dei tecnici dell'Assessorato deve fornire soluzioni valide agli allevatori.» Ha quindi chiesto se siano stati fatti altri sopralluoghi, se siano state previste delle deroghe ai vincoli previsti dagli interventi di sostegno e quali le azioni poste in essere per alleviare la problematica degli allevatori.

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha risposto che «fortunatamente la situazione, rispetto a quanto si prospettava ad agosto, è in parte migliorata durante il mese di settembre con il calo delle temperature e con l’arrivo di qualche precipitazione. In ogni caso, il Governo regionale si è prontamente attivato: la scorsa settimana abbiamo approvato un articolo da inserire nella prossima variazione di bilancio: nello specifico, è prevista la concessione di un contributo integrativo del premio di monticazione per il 2022 a ogni singola impresa agricola beneficiaria per ogni giorno di demonticazione anticipata rispetto ai cento giorni ordinari. Inoltre, sempre nella variazione di bilancio sarà proposto un aiuto molto importante per il settore zootecnico, consistente in un contributo una tantum a fondo perduto. Questa misura prevede una dotazione pari a 3 milioni di euro e ritengo che sia un'azione notevole per sostenere il settore zootecnico in questo momento particolare. Sottolineo come gli altri settori abbiano collaborato e proposto iniziative per venire incontro alle difficoltà degli allevatori.»

L'Assessore Sapinet ha quindi ricordato che «già durante i mesi estivi come Assessorato ci eravamo attivati disponendo dei sopralluoghi per verificare puntualmente le situazioni di criticità irrigua e le condizioni di stress idrico mostrate in alcuni casi dalla vegetazione. Il 16 agosto come Assessore ho, inoltre, firmato un decreto di dichiarazione di avversità atmosferica assimilabile a calamità naturale, sull’intero territorio regionale, quale atto propedeutico per l’eventuale erogazione di aiuti alle aziende che hanno subito una perdita di produzione superiore al 30%. Anche a livello nazionale stiamo attentamente monitorando i tavoli di lavoro per verificare le condizioni di accesso a bandi ministeriali per consentire un’ulteriore possibilità per le imprese valdostane che hanno subito danni ingenti alle proprie colture con forte riduzione della produzione lorda vendibile aziendale.»

Il Consigliere Rollandin ha quindi replicato: «Dobbiamo assolutamente anticipare i tempi, capendo ciò si può o non si può fare per evitare le désarpe anticipate. Si tratta di un lavoro importante, per gestire una situazione difficile, anche per evitare che gli allevatori eccedano nella monticazione per poi dover anticipare la discesa dagli alpeggi

I lavori riprendono domani, giovedì 20 ottobre, alle ore 9.

SC

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Comunicato n° 553 del 20 ottobre 2022
Interpellanza sulla valorizzazione della fontina

Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 19 ottobre 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha parlato della valorizzazione del prodotto fontina.

«Nel periodo estivo 2022 - ha evidenziato il Consigliere Dino Planaz -, c'è stata una riduzione della superficie prato-pascolativa regionale del 33% a luglio e del 43% ad agosto rispetto agli anni 2018-2021: il Consorzio produttori e tutela della fontina ha così chiesto una modifica temporanea del disciplinare di produzione, con particolare riguardo alla percentuale di fieno ed erba prodotti in Valle d'Aosta che, allo stato attuale, non può essere mantenuta a causa della grave criticità idrica. Ci chiediamo quindi se, in merito alle variazioni del disciplinare, siano state fatte le giuste valutazioni per mantenere la qualità della nostra fontina, per non compromettere l'immagine della nostra regione e per non creare danni al territorio e alla filiera interessata. Chiediamo anche quali siano gli intendimenti per il futuro rispetto al prezzo della fontina, considerato che al momento questo formaggio è il più economico sul mercato e di conseguenza anche il meno valorizzato, e quali le azioni per riconoscere agli allevatori il giusto prezzo del latte, indispensabile per la produzione della fontina e che con la crisi energetica e la carenza idrica ha dei costi insostenibili.»

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha evidenziato che «la modifica temporanea è stata richiesta con l’intenzione di salvaguardare la filiera della DOP fontina, la continuità imprenditoriale delle aziende, l’immagine del prodotto e la credibilità della DOP stessa. Tale possibilità è prevista dai regolamenti UE in materia di prodotti IG (Indicazioni geografiche), nel caso di situazioni estreme come le temperature elevate e la siccità della scorsa estate e a intervenire sono i Governi centrali dei vari Paesi UE. La decisione del Consorzio DOP fontina di richiedere al Ministero delle politiche agricole di valutare la possibilità di prevedere una modifica temporanea ha ottenuto il parere favorevole dell’Assessorato prima di essere presentata al Ministero. L’immediatezza di questa decisione, in prossimità delle demonticazioni dagli alpeggi ha permesso agli allevatori di organizzare con maggior tranquillità e chiarezza la propria attività imprenditoriale senza l’incognita legata alla conformità o meno del latte da loro prodotto. Se questa è una modifica temporanea, intanto, è iniziato il confronto presso i produttori, attraverso un rigoroso percorso presso il Consorzio produttori e tutela della fontina DOP, in merito agli adeguamenti necessari al disciplinare che permetta al prodotto di essere prodotto e valorizzato al meglio, nel rispetto delle tradizioni. Seguiremo certamente e condivideremo, nel rispetto dei ruoli di ciascun Ente, questo percorso.»

L'Assessore ha anche ricordato che «la filiera della fontina DOP nel corso del 2021 ha trasformato oltre 40 milioni di kg di latte, dei quali circa 29 milioni di kg nel solo periodo invernale: un quantitativo che sarebbe difficilmente assorbibile da altre filiere o altre realtà imprenditoriali locali, con rischio di ripercussioni negative su tutta la filiera costituita da oltre 650 allevamenti, 89 caseifici, 45 stagionatori e 8 porzionatori, generando un giro d’affari di circa 40 milioni di euro.»    

«Il prezzo della fontina e il giusto prezzo del latte - ha proseguito Sapinet - sono temi direttamente collegati fra loro, soprattutto per tutta quella parte della produzione primaria che viene conferita alle Cooperative, dove il prezzo del latte deriva direttamente dalla remunerazione ottenuta dalla vendita della fontina DOP. La problematica dell’aumento dei costi di produzione e della giusta remunerazione delle materie prime sta assumendo caratteri di vera e propria emergenza in special modo per la zootecnica da latte in montagna ed è da tempo all’attenzione anche dell’Unione europea, al punto che la Commissione ha ritenuto opportuno legiferare in merito e potrebbe averci offerto uno strumento importante per la tutela dei nostri allevatori. Il punto cruciale è quello di individuare i costi di produzione delle materie prime e dei prodotti trasformati da utilizzare quali prezzi di riferimento nei contratti di cessione; per la definizione di tali costi è stato individuato l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA) al quale abbiamo rappresentato la particolarità della zootecnia valdostana e abbiamo chiesto di procedere alla determinazione del prezzo di riferimento per il latte destinato alla produzione di fontina DOP, che potrebbe essere realizzata tra fine anno e inizio primavera. Una maggiore remunerazione del prezzo del latte porterebbe inevitabilmente ad un aumento del prezzo di vendita della fontina, che troverebbe probabilmente una collocazione più consona sul mercato.»

Il Consigliere Planaz ha quindi replicato: «Da quello che emerge, non sarà questo documento a salvare aziende e animali, cui si aggiungono tutte le difficoltà causate dagli aumenti delle materie prime e dell'energia. L'Assessore parla sempre del futuro mentre qui bisogna intervenire sul presente. Evidenzio poi che per pensare al futuro bisogna avere delle visioni. Il problema è che è passato un anno in cui si è aggravata la situazione, i costi sono raddoppiati e la siccità metterà ancora di più in difficoltà l'intero settore. È difficile che le aziende riescano a superare questo momento se non si trovano soluzioni concrete alle criticità. Io mi auguro che lo si possa fare, per il bene della nostra economia.»

SC 

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Comunicato n° 554 del 20 ottobre 2022
Interpellanza sulla riapertura del Palaindoor di Aosta

Si è parlato del Palaindoor di Aosta nella seduta consiliare del 20 ottobre 2022, con un'interpellanza presentata dal gruppo Forza Italia.

«In risposta ad un atto ispettivo, la Giunta aveva dichiarato che le società e le Federazioni potevano riprendere le loro attività a settembre 2022 - ha evidenziato il Consigliere Mauro Baccega -. Chiediamo quindi quando potrà essere utilizzato il Palaindoor; se sarà possibile consentire l'utilizzo del tennis coperto e scoperto; se si stia ragionando sull'ipotesi di rendere il Palaindoor a carattere regionale e a chi competerà la gestione di una struttura così polifunzionale.»

L'Assessore allo sport, Jean-Pierre Guichardaz, nel sottolineare che «il Palaindoor non è stato risparmiato dal notevole aumento dei costi e dalla difficoltà di reperimento dei materiali», ha riferito di aver sentito il Comune di Aosta «che ha confermato che l’acquisizione di tutte le certificazioni degli impianti e dei materiali, la redazione della SCIA e il successivo inoltro al Comando regionale dei Vigili del fuoco renderà possibile l'apertura della pista di atletica, arrampicata e tennis a novembre 2022. È stato inoltre specificato che il tennis scoperto è già attualmente utilizzabile e che al termine di questa fase dei lavori potranno essere utilizzati i campi coperti e scoperti e gli spogliatoi.»

L'Assessore ha poi specificato che «il Palaindoor di Aosta è a tutti gli effetti una infrastruttura classificata di interesse regionale a partire dall’anno 1993, il che ha consentito alla Regione di procedere direttamente alla realizzazione dell’intera opera complessiva che è stata successivamente ceduta al Comune proprietario (nel 2006 parte della struttura coperta, nel 2008 la restante parte e tutti gli arredi, nel 2009 i campi da tennis e nel 2012 la palestra di arrampicata.) Proprio il possesso del requisito di interesse regionale ha consentito alla Regione di finanziare al Comune di Aosta il 50% degli interventi di adeguamento necessari al rilascio del Certificato prevenzione incendi, che risultano attualmente in corso. Non è possibile che il Palaindoor ritorni ad essere a gestione regionale e non vi è stata nessuna richiesta specifica in merito.»

«L’Assessora Sapinet del Comune di Aosta - ha proseguito Guichardaz - ha riferito che per il primo anno è prevista una gestione temporanea, il cui soggetto è in fase di individuazione, e che è già iniziato un percorso per la co-progettazione con tutte le società sportive ed enti del terzo settore per la gestione dell’intero fabbricato per gli anni successivi.»

Il Consigliere Baccega, nella replica, ha osservato che «l'apertura del Palaindoor continua a slittare, prima a maggio, poi a luglio e ora si parla di novembre. Noi auspichiamo che apra quanto prima in modo che le società sportive possano tornare alle loro attività in quella struttura. Siamo preoccupati da queste co-progettazioni che coinvolgono il Terzo settore ma che non tengono conto del mondo dello sport: quando si parla di sport, devono avere priorità le federazioni e le società sportive. Mi auguro che ci sia un minimo di attenzione in questo senso.»

SC

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Comunicato n° 555 del 20 ottobre 2022
Interpellanza sulla destagionalizzazione dei flussi turistici

Quali strategie e strumenti si intendono attivare per favorire una corretta destagionalizzazione dei flussi turistici in Valle d'Aosta? È la domanda che ha posto il gruppo Lega Vallée d'Aoste con un'interpellanza trattata nella seduta consiliare del 20 ottobre 2022.

«L'economia regionale - ha sottolineato il Consigliere Luca Distort -, incentrata principalmente sul turismo, potrebbe trarre grande linfa dall'ampliarsi del ventaglio temporale e dalla diversa distribuzione nel corso dall'anno del flusso turistico. Oltre alle "alte stagioni" dettate dalle vacanze estive e invernali, ci sono altre forme di turismo che possono essere incentivate, ma le dinamiche che regolano l'appetibilità turistica dipendono non solo dalle capacità imprenditoriali degli operatori del settore ma anche da situazioni al contorno, che discendono dalla capacità di promozione da parte della pubblica amministrazione, mettendo in atto strategie di contesto quali, ad esempio, l'organizzazione di eventi, convention, mostre, appuntamenti sportivi. Per avere un programma bisogna avere una visione: noi, con questa iniziativa, vogliamo capire quale sia la visione e il tenore dell'attività del Governo.»

L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, ha premesso «di aver sentito alcuni imprenditori nei giorni scorsi, i quali mi hanno parlato di un'inedita presenza di turisti in questo periodo, a conferma di un trend che va nella direzione di una nuova modalità di fare vacanza con ampie fette di turisti, soprattutto dall'estero, che hanno interesse per la meta Valle d'Aosta, sia per il territorio sia per il clima, nel periodo di bassa stagione: di fatto la destagionalizzazione è in corso, ma si tratta di un tema complesso che meriterebbe un ampio confronto in uno spazio dedicato.»

L'Assessore ha quindi evidenziato che «lo sviluppo del sistema turistico regionale e la comunicazione della destinazione Valle d’Aosta sono guidati da una visione che mette al centro l’autenticità - di natura, avventura, cultura, paesaggio, benessere - il che significa, tra le altre cose, diversificare l’offerta, assegnando un’importanza prioritaria alla promozione del turismo lento, culturale ed enogastronomico, al wellness. Per questo, le diverse azioni messe in campo dall’Assessorato (pubblicità, pubbliche relazioni con giornalisti e influencer, partecipazioni a saloni turistici) sono spesso focalizzate proprio su questi temi, anche quando si tratta di promuovere l'offerta sciistica e sportiva. Inoltre, negli ultimi anni, l'Assessorato ha messo al centro della propria attività il nuovo prodotto turistico Cammino Balteo, che è stato ideato proprio per favorire la dislocazione dei flussi turistici, nel tempo e nello spazio, così come ha sostenuto gli eventi che si collocano nelle stagioni intermedie, siano essi eventi sportivi (campionato di biliardo sportivo a Saint-Vincent, il torneo di tennis Courmayeur Ladies Open 2021), culturali (Plaisirs de Culture, Musicastelle) o eventi dedicati alla tradizione e alle produzioni tipiche regionali (Marché au Fort, la festa Lo Pan ner). La destagionalizzazione dei flussi è, inoltre, uno dei criteri considerati nella selezione dei mercati da presidiare e dei target di riferimento. Infine, segnalo che lo scorso anno, dopo una serie di spot televisivi dedicati al turismo autunnale, abbiamo avuto un’ottima stagione turistica, recuperando valori analoghi a quelli del 2019, anno in cui si era registrato il miglior novembre di sempre e sembrerebbe che quest'anno questi flussi si stiano superando.»

Il Consigliere Distort, nella replica, ha condiviso «l'importanza di sviscerare questo tema nella Commissione competente, a corollario di questa interpellanza. È del tutto evidente che la destagionalizzazione sia una sfida imponente e indispensabile. Pensiamo solo alla dinamica di reperimento del personale, che questa estate è stato un vero problema per le imprese turistiche, anche a causa del contratto stagionale che è di per sé poco appetibile e dalla concorrenza sleale del reddito di cittadinanza scriteriato: una risposta potrebbe essere quella di allungare il periodo coprendolo con la bassa stagione. Riguardo alla promozione, sarebbe importante valutare l'ipotesi di migliorarne l'efficacia affidandosi a ditte o figure specializzate, senza nulla togliere al personale che gestisce attualmente la promozione. C'è un pathos che anima i viaggiatori - soprattutto dopo la pandemia - che li spinge a cercare location dove non c'è sovraffollamento: questo gioca a nostro favore e dovremmo cercare di intercettare queste esigenze. Infine, sarebbe importante favorire un turismo di formazione, di approfondimento, di studio: la Provincia di Bolzano ha costruito un business intorno all'iniziativa di formazione, dell'agenzia CasaClima, che organizza corsi, solo nei periodi di bassa stagione. A tal proposito, nella nostra regione non mancano né le strutture né le intelligenze: lavoriamo in questa direzione.»

SC

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Comunicato n° 556 del 20 ottobre 2022
Interpellanza sul sovraffollamento dei treni nella tratta Torino/Aosta

Il sovraffollamento dei treni e il servizio di Trenitalia sono stati al centro di tre iniziative ispettive, discusse congiuntamente, dei gruppi Forza Italia e Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 20 ottobre 2022.

Il Capogruppo di FI, Pierluigi Marquis, nell'illustrare la sua interpellanza, ha ricordato che «con la riapertura delle scuole sono aumentati i flussi di pendolari: in particolare, i treni in servizio sulla tratta Torino/Aosta, in alcune fasce orarie, sono sovraffollati a tal punto che i viaggiatori devono viaggiare in piedi e sono accalcati lungo i corridoi. La pandemia è ancora minacciosa e lo dimostrano i dati dei contagi in aumento: sarebbe quindi prudenziale evitare ammassamenti di persone. Vorremmo quindi capire se siano state date delle direttive a Trenitalia per potenziare il numero di carrozze nelle ore di punta.»

Il gruppo Lega VdA con due interrogazioni, ha chiesto informazioni in merito alla soppressione del numero di carrozze del treno regionale del mattino che collega la bassa Valle con Aosta e sul sistema di penali e premi contenuto nel contratto di servizio tra Regione e Trenitalia basato sui parametri della puntualità, affidabilità e situazioni ricorrenti di sovraffollamento.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in qualità di Assessore ad interim ai trasporti, ha premesso che «l'aggiunta o la soppressione di carrozze non è più praticabile sui treni moderni: l'aumento di capienza può essere realizzato utilizzando treni più grandi oppure con due treni attaccati. Al Dipartimento trasporti della Regione non risulta che sia stata diminuita la capacità del treno del mattino che collega la bassa Valle con Aosta: in base ai dati forniti da Trenitalia nel periodo 19-30 settembre - corrispondenti a 10 giorni di scuola -, la massima affluenza verificatasi a bordo è di 169 passeggeri (i posti a sedere sono 145) rilevati il 29 settembre, mentre nelle altre giornate il numero dei passeggeri è stato inferiore

Per quanto riguarda il potenziamento della linea, il Presidente Lavevaz ha rimarcato che «lungo la dorsale della Valle tra Aosta e Pont-Saint-Martin circolano 44 treni nei giorni feriali e 34 in quelli festivi: dai dati disponibili emerge che ci sono due treni per i quali il numero dei passeggeri supera in alcune occasioni quello dei posti a sedere. Sulla linea Aosta/Torino e viceversa, invece, la Regione è consapevole che su vari convogli ci siano frequentemente molti passeggeri costretti a viaggiare in piedi, soprattutto in territorio piemontese, nella tratta Chivasso e Torino. È un disagio esteso e diffuso che riguarda la tratta Chivasso/Torino in cui vengono assorbite le esigenze della comunità di Chivasso: per la Regione è difficile risolvere i problemi che afferiscono alla mobilità piemontese. Gli obiettivi della Regione sono, nel breve termine, quello di garantire un posto a sedere tra Aosta e Ivrea, almeno per chi effettua tratte superiori ai 15 minuti in modo che l'eventuale viaggio in piedi abbia durata limitata.  La Regione ha concordato con Trenitalia il raddoppio, quando possibile del treno che arriva ad Aosta alle 7:20 cosa che è stata fatta nei giorni 1, 12, 13 e 15 del mese di settembre. In prospettiva, con l'arrivo dei nuovi bimodali e le risposte che si potranno dare saranno ben diverse. Per i prossimi anni, invece, abbiamo come obiettivo l'aumento della capacità, in modo da arrivare ad avere treni che, sempre in situazioni ordinarie, garantiscano un posto a sedere per tutti almeno tra Aosta e Chivasso. Questo obiettivo potrà essere realizzato nel tempo solo con l'arrivo dei nuovi treni bimodali e degli altri treni che potranno essere acquistati con i fondi assegnati dallo Stato per il materiale rotabile. Al momento non vi è la possibilità di incrementare il numero dei posti a sedere, e non volendo reintrodurre la rottura di carico, non avrebbe senso impartire direttive a Trenitalia che rischierebbero di essere non realizzabili o peggiorative.»

Sulla questione dei premi e delle penali calcolati nel 2021 nei confronti di Trenitalia, Lavevaz ha riferito che «il conteggio non è ancora stato perfezionato e siamo in attesa della documentazione che Trenitalia deve fornire. Possiamo anticipare che, sulla base dell'istruttoria da noi effettuata, non risultano raggiunti gli obiettivi di puntualità mentre sono stati raggiunti quelli di affidabilità e gli obiettivi relativi ai coefficienti di riempimento. Ricordo che nel 2021 la situazione pandemica ha ancora comportato una riduzione del numero di viaggiatori: questo ha facilitato il raggiungimento degli obiettivi annuali.»

Nella replica, il Consigliere Marquis ha sostenuto che «dai dati rilevati emerge la necessità di capire come siano conteggiate le presenze da Trenitalia: posso garantire che quando sono salito io, il treno era pieno. Non possiamo dire che se ne riparlerà dopo l'elettrificazione, a fine 2023: i pendolari non possono aspettare ancora, perché tutti i giorni devono subire il disagio di non potersi sedere. Abbiamo la responsabilità di convocare Trenitalia, ragionando anche con il Piemonte le possibili soluzioni visto che sulla stessa linea ci sono due contratti di servizio. Siamo in una fase di difficoltà economica per le famiglie e non tutti si possono permettere di utilizzare l'auto, così come in un'ottica di sostenibilità ambientale non si può pensare che si riempiano le strade perché i treni sono pieni.»

La Consigliera della Lega VdA Raffaella Foudraz ha aggiunto: «Il Presidente dipinge una situazione quasi idilliaca, ma i viaggiatori hanno una percezione diversa della problematica. Il raddoppio sarebbe dovuto partire dal 19 settembre, ossia quando è iniziata la scuola. Anche se il numero dei viaggiatori è rispettato, rimane il disagio, soprattutto per gli studenti che, magari, durante il tragitto hanno l'esigenza di stare seduti per guardarsi gli appunti o ripassare. Mi auguro che vengano rinforzati i mezzi di trasporto su rotaia.»

SC 

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Comunicato n° 557 del 20 ottobre 2022
Interpellanza sugli impatti ambientali dell'elettrificazione della tratta ferroviaria Ivrea/Aosta

La questione dell'elettrificazione della linea ferroviaria Ivrea/Aosta è stata nuovamente portata all'attenzione dell'Aula con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aosta discussa nella seduta consiliare del 20 ottobre 2022.

«In una precedente discussione in Aula sulle criticità di questo progetto di elettrificazione per la città di Ivrea, l'Assessore ad interim ha riferito di impatti ambientali anche sul territorio valdostano - ha specificato il Consigliere Simone Perron -. Chiediamo quindi quali siano le problematiche più rilevanti che riguardano la Valle d'Aosta, quali gli intendimenti per risolverle e quali le posizioni espresse dai Comuni coinvolti nel progetto.»

«La Regione ha raccolto i pareri di tutte le strutture regionali interessate dal progetto e sono state rilevate criticità minime a cui, già dall'inizio dell'anno, si sta cercando di trovare soluzione con RFI - ha spiegato il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in qualità di Assessore ad interim ai trasporti -. Gli interventi maggiormente impattanti riguardano il rifacimento di alcuni cavalca-ferrovia esistenti (a Hône, Fénis, Saint-Marcel, Quart e Saint-Christophe) o l'abbassamento del binario sottostante; l'innalzamento dei binari e la realizzazione di attraversamenti nelle stazioni di Hône e di Nus. Dal punto di vista degli impatti ambientali, il progetto è stato sottoposto vari anni fa a verifica di assoggettabilità a Valutazione dell'impatto ambientale e il Ministero, all'epoca, aveva escluso l'intervento di questa procedura fornendo alcune prescrizioni che sono state o recepite o superate con l'aggiornamento del progetto del 2020 sul quale il Ministero ha confermato la non assoggettabilità a VIA.»

Per quanto riguarda gli enti locali coinvolti, il Presidente Lavevaz ha specificato che «la Regione ha affiancato i Comuni interessati da varianti urbanistiche, mentre alle altre amministrazioni coinvolte è stato presentato il progetto sul quale gli enti si sono espressi dialogando direttamente con RFI. Dopo sopralluoghi congiunti con la società, gli interessati hanno chiesto di apportare delle modifiche al progetto. Lo svolgimento della conferenza di servizi differita e asincrona, con la raccolta di pareri che non avviene contestualmente in una seduta in presenza, ha fatto sì che RFI non producesse immediatamente gli elaborati adattati alle soluzioni concordate che saranno comunque recepite nel progetto esecutivo. Le interlocuzioni tra RFI e i Comuni hanno consentito di raggiungere le soluzioni ottimali per tutti. L'unica richiesta che non sarà accolta, riguarda un piccolo fabbricato nella stazione di Hône, davanti ai binari, perché non rispetta le distanze previste dalla norma che sarà oggetto di demolizione, di cui il Comune aveva invece chiesto il mantenimento.»

«Pare quindi che le criticità più grandi non riguardino la nostra regione - ha replicato il Consigliere Perron -. Questo progetto di elettrificazione, frutto dell'alleanza tra il mondo autonomista e la sinistra più radicale, è segnato da un certo ambientalismo ideologico, incapace di fare considerazioni più concrete. Se tutto andrà a buon fine, bene. Ma visto che i tempi stringono, la responsabilità politica resta in capo a questo Esecutivo. Ricordiamo che le criticità erano state da noi espresse fin dall'inizio e che le alternative, batterie o idrogeno, sono ad oggi già praticabili.»

SC

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Comunicato n° 558 del 20 ottobre 2022
Interpellanza sul Piano energetico ambientale regionale

Il Piano energetico ambientale regionale (PEAR) è stato oggetto di un'interpellanza presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 20 ottobre 2022.

«Il primo PEAR approvato nella nostra regione risale al 1998, approvato con 7 anni di ritardo rispetto alla legge del 1991 che lo prevedeva - ha specificato la Consigliera Chiara Minelli -.  Il PEAR in vigore (2011-2020), approvato nel 2014, è frutto di un'elaborazione di oltre dieci anni fa. Nel frattempo c'è stato un aggravamento del surriscaldamento del pianeta e una modifica degli obiettivi di contenimento dei consumi attraverso le fonti rinnovabili e la riduzione del ricorso a fonti fossili Nel 2018, il Consiglio Valle ha affermato la necessità di rinunciare alle fonti fossili entro il 2040, approvando all'unanimità un ordine del giorno sulla cui base è stata redatta la "Road Map per una Valle d'Aosta fossil fuel free". Noi riteniamo che per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione sia necessaria una pianificazione accurata degli interventi avvalendosi anche del PEAR.» Ha quindi voluto sapere se gli obiettivi previsti per il 2020 dall'attuale PEAR 2011-2020 siano stati raggiunti, in particolare per quanto riguarda la riduzione complessiva dei consumi energetici e la percentuale di copertura del fabbisogno con fonti energetiche rinnovabili. Ha poi chiesto a che punto sia la redazione del nuovo PEAR e quale arco di tempo coprirà, quale il percorso e quali le tempistiche di discussione e approvazione; se il nuovo PEAR stia declinando con una stringente cronologia l'obiettivo del fossil fuel free entro il 2040.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha riferito che «entrambi gli obiettivi dell'attuale PEAR sono stati raggiunti: l’andamento dei consumi finali lordi ha registrato un’inversione di tendenza rispetto al decennio precedente, da crescita a leggera decrescita; la quota di consumo finale lordo coperto da fonti rinnovabili, è stato ampiamente superato. Il documento riferimento è il monitoraggio del Piano che analizza i dati del 2019, in quanto il 2020 è stato caratterizzato - a causa del Covid - da andamenti anomali del sistema energetico che non possono risultare significativi per una lettura critica. Sottolineo che nel corso di questi ultimi anni è stato fatto un grande lavoro di approfondimento sui dati relativi al sistema energetico regionale che ha migliorato le stime di consumo registrate sul territorio: questo lavoro ha portato a consolidare valori di consumo finale lordo inferiori di oltre 1000 GWh rispetto alle stime precedenti. Il nuovo PEAR prenderà naturalmente in considerazione l’obiettivo fossil fuel free in riferimento a quelli che sono gli ambiti di competenza (ad esclusione, quindi delle emissioni attribuibili al settore agricoltura e rifiuti): più nello specifico, i consumi energetici comportano poco meno dell’81% delle emissioni di gas climalteranti complessive, mentre il restante 19% è da attribuire al settore dei rifiuti e delle attività agricole.»

L'Assessore ha poi comunicato che «la redazione del nuovo PEAR, che avrà un orizzonte temporale al 2030, è in avanzato stato di definizione. In questi ultimi mesi il settore energia è stato caratterizzato da una variazione continua del contesto e da una forte incertezza, che ha richiesto un impegno aggiuntivo da parte degli uffici. Inoltre, siamo in attesa della revisione di alcune direttive che potrebbero avere ripercussioni importanti sulla programmazione regionale sapendo poi che il Piano deve coordinarsi con la programmazione di altri settori - Strategia sviluppo sostenibile, Piano regionale dei trasporti, Piano nazionale della transizione ecologica nazionale -: questi elementi hanno comportato un differimento dei termini di consegna inizialmente previsti per l'estate 2022. Entro fine anno il PEAR 2030 sarà portato in consultazione e già nella fase di redazione abbiamo incontrato gli stakeholders. Dopo l'iter previsto si inizierà il confronto in Commissione: stiamo cercando di accelerare affinché il Consiglio si possa confrontare su questo Piano che è di grande importanza.»

«L'Assessore asserisce che la percentuale prevista è stata ampiamente superata - ha replicato la Consigliera Minelli -, ma c'è qualcosa che non torna, perché 15 giorni fa il Presidente Lavevaz, nel rispondere ad una mia interpellanza, ha riferito che il 66% dei consumi energetici nel 2019 proveniva da fonti fossili, quindi soltanto il 34% viene da fonti rinnovabili. Un obiettivo che è ancora molto basso e che non va nell'ottica di una reale decarbonizzazione. L'Assessore dice che la redazione del nuovo Piano è a buon punto, ma rimarco che il Piano attuale è scaduto nel 2020 e siamo ancora una volta in ritardo. Se tutto andrà bene, il nuovo PEAR 2020-2030 sarà approvato non prima di febbraio 2023. Il fossil fuel free dovrà avere un'accelerazione perché abbiamo 18 anni per arrivare allo zero: se non prevediamo delle tappe forzate su di una serie di elementi (settore energetico, trasporti, urbanistica) non credo che raggiungeremo l'obiettivo, che per noi non deve subire alcun arretramento.»

SC

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Comunicato n° 559 del 20 ottobre 2022
Interpellanza sulla manutenzione dei torrenti

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste, con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 20 ottobre 2022, ha affrontato la tematica della manutenzione dei torrenti in Valle d'Aosta.

In particolare, il Consigliere Christian Ganis ha osservato che «tra le varie cause che possono accentuare la gravità delle esondazioni di fiumi e torrenti vi è la mancata pulizia degli alvei: nel nostro territorio, molti torrenti laterali non presentano da anni segni di intervento e di manutenzione per la rimozione di detriti, arbusti e vegetazione spontanea. Considerato che il clima sta cambiando, con maggiore frequenza di eventi estremi come uragani e piogge torrenziali, un accumulo di materiale comporta un'inevitabile esondazione con tutti i danni che ne possono conseguire. Chiediamo quindi all'Assessore di fare il punto sullo stato dei torrenti in Valle.»

L'Assessore alle opere pubbliche e territorio, Carlo Marzi, ha elencato i lavori eseguiti dalle strutture dell'Assessorato nell'ultimo triennio: nel 2020, gli interventi hanno interessato 18 torrenti per complessivi 389.424 euro a cui aggiungere 5 lotti di manutenzione per aree territoriali su ulteriori 27 torrenti per un totale di 538.020 euro; nel 2021, 10 torrenti per 336.530 euro; nel 2022, gli interventi programmati riguardano 12 torrenti per 1 milione di euro, tutti in fase di affidamento in queste settimane, a cui aggiungere 3 torrenti con interventi di adeguamento della loro funzionalità idraulica per complessivi 2,3 milioni di euro, oltre a 3 torrenti che, in virtù di alcuni risparmi dalle aggiudicazioni in corso, saranno oggetto di interventi manutentivi per stimati 108.000 euro. Gli interventi di somma urgenza hanno riguardato: nel 2020, 38 torrenti (di cui 34 a seguito degli eventi alluvionali di ottobre 2020) per 1,9 milioni di euro; nel 2021, 7 torrenti per 254.163 euro; nel 2022, 13 torrenti coinvolti, di cui 4 interventi ancora da concludere, per 1,2 milioni di euro. Gli importi complessivi destinati agli interventi sui torrenti ammontano quindi a: per il 2020 a 2,8 milioni di euro, per il 2021 a 590.693 euro, per il 2022 4,7 milioni di euro.

L'Assessore Marzi ha poi puntualizzato che «che gli uffici operano su tutto il reticolo idraulico regionale, individuando situazioni di pericolo, progettando e realizzando gli interventi necessari, compresi l'asportazione dall'alveo laddove materiale inerte e piante riducono in maniera consistente il deflusso delle acque. Oggi, nei corsi d’acqua valdostani non vi sono condizioni di accumulo di materiale in alveo, tali da costituire un elemento di aggravamento del deflusso in caso di piena o di impedimento al deflusso delle acque. E questa non è una mia valutazione politica, ma mi soffermo sui fatti, evidenziando, comunque, che il rischio può essere solo mitigato e non eliminato. Gli interventi necessari sono sempre stati svolti e, dove non lo sono stati, è perché non vi è stata ravvisata la necessità a seguito di verifiche. Tengo a precisare che la crescita di un arbusto o di una serie di arbusti, o ancora il deposito di materiale, non rappresentano gravi e insormontabili problemi al deflusso delle acque. Per questo motivo propongo che gli aspetti del materiale in alveo e le sue possibili interferenze in caso di piena possano essere oggetto di approfondimento tecnico in sede di Commissione consiliare competente, se il Presidente della stessa lo possa ritenere utile.»

L'Assessore ha anche specificato che «il Corpo forestale provvede, attraverso le proprie stazioni, alla redazione di rapporti semestrali sulla conservazione delle opere idrauliche: stato di efficienza dei manufatti idraulici, condizioni idrauliche legate alla presenza di vegetazione in alveo e di materiale alluvionale. Anche le amministrazioni comunali annualmente effettuano richieste per la predisposizione del Piano degli interventi: richieste che spesso vengono fatte in collaborazione e su segnalazione dei Consorzi di miglioramento fondiario, il cui prezioso compito di custodi del territorio è noto.»

Nella replica, il Consigliere Ganis ha osservato: «L'Assessore ha elencato una serie di interventi, ma la pulizia dei torrenti non è eseguita a perfezione e gli farò avere la documentazione fotografica che lo attesta. Sarebbe importante che, invece, questa fosse eseguita a regola d'arte proprio per mitigare il rischio. È un dato di fatto che la presenza di tronchi e alberi in caso di precipitazione possono ostruire il torrente e ostacolare il passaggio dell'acqua. Bisognerebbe tenere conto di due elementi fondamentali: il primo, dragare fiumi e torrenti dove ci sono accumuli di sedimenti per ottenere un beneficio idraulico, il secondo è di tenere pulito l'alveo dei torrenti per rendere più fluido il flusso torrentizio. Entrambi sono interventi mirati a tenere puliti i fiumi. Bisogna lavorare su scale di priorità, mettendo in evidenza il preminente interesse idraulico: 22 anni fa il terribile che colpì la Valle d'Aosta spezzò molte vite, i danni furono ingenti e ancora oggi le ferite non sono del tutto rimarginate.»

SC

 

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Comunicato n° 560 del 20 ottobre 2022
Interpellanza sulle cure palliative domiciliari a pazienti oncologici

Nella seduta consiliare del 20 ottobre 2022, con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste si è parlato di cure palliative domiciliari a pazienti oncologici.

«Considerato che la scelta di curarsi al proprio domicilio e l'accompagnamento ai familiari sono una tutela garantita nei confronti delle persone affette da malattie importanti e invalidanti - ha evidenziato la Consigliera Raffaella Foudraz -, sarebbero pervenute segnalazioni relativamente a ritardi nell'attivazione delle cure palliative domiciliari a pazienti oncologici. Chiediamo pertanto quale sia la tempistica massima di intervento per l'erogazione di queste cure e quali azioni si intendano attuare e con quale tempistica al fine di risolvere la problematica.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha riferito che «la presa in cura dei pazienti nei 4 Distretti sono state 71 nel periodo 1° gennaio al 30 agosto 2022, escluse le attivazioni da parte della LILT che opera nel comune di Aosta e zone limitrofe e può agire anche in maniera autonoma. La presa in cura avviene immediatamente dopo la segnalazione da parte del personale infermieristico o del medico di medicina generale, del pediatra o del medico pagliativista a cui segue, nei giorni successivi, la formalizzazione del piano assistenziale personalizzato redatto dall'équipe multidisciplinare con il coinvolgimento dell'utente e del caregiver. L'intero iter si conclude in un paio di giorni, al massimo entro una settimana. Al momento non risultano pervenute né all'Azienda, né all'Assessorato, segnalazioni di ritardo o di mancata presa in cura dell'assistenza domiciliare. A mio avviso, questo sistema ha sempre funzionato bene, grazie alla presenza di personale medico-infermieristico molto motivato e preparato che lavora in un settore delicato con un coinvolgimento emotivo particolare.»

«Concordo sull'ottima attività svolta da tutto il personale che ruota intorno a questo servizio - ha replicato la Consigliera Foudraz -. Abbiamo ricevuto due segnalazioni di ritardi e approfondiremo la questione. Sono contenta di sapere che, in generale, il servizio funzioni a dovere. È importante porre attenzione anche sulla tempestività nel riconoscimento degli aspetti invalidanti che consente di ottenere gli ausili a domicilio. Tutte queste attività sono fondamentali e di estrema delicatezza perché il servizio accompagna pazienti e familiari nelle ultime fasi della vita dei malati e dà vita ai giorni, non potendo più dare giorni alla vita.»

SC

 

 

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Comunicato n° 561 del 20 ottobre 2022
Interpellanza sul bando "affitti" 2022

Quando sarà pubblicato il bando 2022 di sostegno alla locazione? È quanto ha chiesto il gruppo Lega Vallée d'Aoste con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 20 ottobre 2022.

In particolare, il Capogruppo Andrea Manfrin ha ricordato che «in risposta a nostre precedenti iniziative consiliari, l'Assessore alle politiche sociali aveva comunicato che il bando "affitti" sarebbe stato pubblicato nell'autunno del 2022: ad oggi, però, del bando non c'è traccia e molte famiglie, visti anche i ritardi nei pagamenti del bando 2021, temono che questo sostegno vitale arriverà fuori tempo massimo. Ci chiediamo quindi quali siano le ragioni che hanno portato ad un ulteriore ritardo e se si intenda procedere celermente agli adempimenti necessari alla sua pubblicazione. Più tardi si pubblica il bando, più tardi avverranno i pagamenti: il rischio è che le persone si trovino in mezzo ad una strada.»

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha ritenuto che «ad oggi non vi è alcun ritardo al bando 2022, perché il pagamento viene fatto a consuntivo, quindi nel 2022 per il 2021, in quanto i locatari devono dimostrare di aver pagato effettivamente il proprietario. Siamo in attesa dello sviluppo di un applicativo gestionali della misura, per la quale si prevede saranno presentate circa 4.000/5.000 domande. Confido che la piattaforma informatica, che prevedrà la raccolta delle istanze, nonché la procedura informatizzata delle istruttorie e di elaborazione delle graduatorie, potrà essere pronta entro la fine dell'anno. Entro gennaio prossimo, la Giunta sarà in grado di approvare il bando, in modo da poter iniziare la raccolta delle istanze, come peraltro sempre avvenuto per il sostegno ordinario agli affitti.»

Il Consigliere Manfrin si è detto molto deluso: «È un'insoddisfazione non dovuta ad un mio puntiglio personale, ma perché ci troveremo delle famiglie a dormire sulle panchine. Famiglie che dovranno scegliere se mangiare o pagare l'affitto. Si sta lavorando su di un applicativo da tempo ormai, mentre altre piattaforme, come quella per il Bonus Social, sono state realizzate in tempi record. Se il 1° gennaio 2022 noi avessimo pagato tutto il 2021, i locatari non avrebbero avuto problemi, ma se il sostegno arriva a giugno è un problema. Non si capiscono davvero le motivazioni. La situazione è gravissima: se non si pone rimedio, il problema sociale sarà una bomba che ci esploderà in mano.»

SC

 

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Comunicato n° 562 del 20 ottobre 2022
Approvate tre mozioni sul tema della disabilità

Nella seduta pomeridiana del 20 ottobre 2022, in conclusione della due giorni di adunanza, il Consiglio Valle ha trattato otto mozioni, di cui tre approvate, due respinte e tre ritirate.

Mozioni approvate

Istituire un tavolo di lavoro che veda la partecipazione della quinta Commissione consiliare "Servizi sociali", dei rappresentanti delle associazioni per le persone disabili e degli operatori delle strutture operanti sul territorio per la modifica della legge regionale 14/2008 sulla disabilità. È questo l'impegno contenuto in una mozione del gruppo Progetto Civico Progressista, approvata all'unanimità dall'Aula.

In particolare, come specificato dalla Consigliera Chiara Minelli, «l'iniziativa è volta a recepire lo spirito della legge nazionale 112/2016, meglio nota come "Dopo di noi", nella parte che riguarda il problema dello spostamento delle persone con disabilità over 65 dalle strutture per disabili a quelle generiche per anziani: infatti, secondo la norma regionale, il percorso per la realizzazione del progetto di vita delle persone con disabilità comprende le fasi dalla nascita ai 64 anni di età, il che significa che le persone con disabilità over 65 devono essere spostate in strutture di accoglienza diverse da quelle in cui risiedono anche da lungo tempo determinando non solo un difficile cambiamento d'ambiente ma un vero sovvertimento nella vita della persona con disabilità, della famiglia e dei suoi tutori legali. Noi riteniamo, come già avvenuto in altre Regioni, che anche in Valle si debba aprire una riflessione e si definiscano delle norme più adeguate e rispettose dell'individualità e del progetto di vita delle persone con disabilità over 65.»

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha condiviso lo spirito dell'iniziativa: «La tematica è affidata al gruppo interistituzionale sulla disabilità che coinvolge una serie di soggetti e che lavora su linee politiche condivise per l'inclusione delle persone con disabilità. Il gruppo ha ripreso le sue attività fin dal giugno 2021 ed è stato integrato da due Consiglieri, uno per la maggioranza e uno per la minoranza. Saranno previsti di sottogruppi di lavori per la riforma della legge 14/2008, che è vetusta: il tavolo di lavoro potrebbe essere costituito in questo ambito.»

L'Assemblea ha anche approvato all'unanimità una mozione presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste che impegna il Governo a farsi portatore di un'informazione capillare presso gli enti locali con l'invito ad attivarsi presso la Presidenza dei Ministri per stipulare la convenzione sulla Disability Card.

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha spiegato che «la Disability Card è un documento che sostituisce tutti i certificati che attestano la condizione di disabilità grazie a un QR Code e rappresenta una vera e propria svolta nell'ottica della semplificazione e della digitalizzazione del rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione. Inoltre, l'appartenenza al circuito europeo del progetto "EU Disability Card" (di cui fanno parte attualmente otto Paesi pilota) consente ai gestori di servizi che hanno adottato specifiche convenzioni di attirare una nuova fascia di pubblico e di visitatori stranieri provenienti dagli otto Stati aderenti all'iniziativa e i titolari di questa carta potranno accedere a una pluralità di beni e servizi, pubblici e privati gratuitamente o a tariffe agevolate.»

L’Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, accogliendo favorevolmente la proposta, ha rilevato: «In ambito regionale sono già attive una serie di iniziative per le persone con disabilità e importante continuare ad incentivare tutte le attività di questo genere sia all’interno della nostra Amministrazione che nei confronti degli enti locali.»

Sempre sulla questione della disabilità, l'Assemblea ha poi approvato all'unanimità una mozione del gruppo Forza Italia, così come emendata in accordo con l'Assessore alle politiche sociali, che impegna il Governo a definire, per l'inizio del prossimo anno, un modello strategico di approccio alla disabilità che recepisca le "best practice" delle regioni più virtuose.

Il Capogruppo Pierluigi Marquis ha osservato che «il Piano triennale della disabilità in scadenza 2021 che prevedeva, tra le altre cose, la creazione di una banca dati strutturata oltre che la definizione e la praticabilità di opportune strategie, è stato ampiamente disatteso. Alla luce delle varie iniziative ispettive discusse anche in Aula, abbiamo rilevato una serie di criticità che evidenziano limiti nell'approccio strategico e organizzativo alle necessità delle persone disabili e delle loro famiglie.»

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, nel proporre l'emendamento a nome del Governo, ha parlato «di lavoro che si sta portando avanti per trovare nuovi modelli per affrontare la disabilità in Valle d'Aosta: un impegno fatto di confronti per trovare le soluzioni migliori sia per rivisitare la legge sia per indicare le strategie. Solo grazie alla collaborazione di tutti si potranno dare le giuste risposte.»

Mozioni respinte

È stata respinta, con 18 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, SA, GM) e 17 a favore (FI, Lega VdA, PlA, PCP), una mozione depositata dal gruppo Forza Italia per la predisposizione di un concorso o di una selezione per l'assunzione di personale in possesso di laurea in servizio sociale o in programmazione dei servizi sociali da destinare alla struttura delle assistenti sociali regionali.

«Le assistenti sociali rivestono un ruolo delicato a supporto di famiglie e persone in difficoltà - ha evidenziato il Consigliere Mauro Baccega -, in particolare a seguito del lungo periodo di pandemia che ha acuito le problematiche sociali. Durante un'audizione in quinta Commissione, gli Ordini professionali hanno posto l'accento sulla carenza di personale in questo settore, i cui servizi si sviluppano su aree diverse: minori, adulti, anziani e disabili. L'ultimo concorso per l'assunzione di queste figure professionali risale al 2007: oggi risultano in servizio assistenti sociali dipendenti della Regione e della Società dei Servizi che svolgono lo stesso tipo di lavoro, ma con trattamento diverso. La Società di Servizi non offre sedi adeguate per incontrare de visu gli utenti, le assistenti sociali lavorano in smart working, con una perdita di contatti e di fiducia. Il problema è serio, soprattutto dopo la pandemia, va affrontato con tempestività.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha condiviso «la necessità di affrontare l'argomento perché non c'è un'omogeneità di lavoro tra personale della Regione e della Società di Servizi. Pur condividendo lo scopo di questa mozione, non è con un concorso che risolviamo il problema. La Società di Servizi ha 41 assistenti sociali a tempo indeterminato, la Regione ne ha 18. Il problema va affrontato in maniera seria a monte: bisogna decidere in maniera definitiva rispetto alla Società dei Servizi, facendo una serie di passaggi a monte. Chiedo quindi di ritirare l'iniziativa, in alternativa ci asterremo.»

Il Consiglio ha anche respinto, con 18 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, SA, GM ) e 17 a favore (FI, Lega VdA, PlA, PCP), un'altra mozione del gruppo Forza Italia riguardante l'attivazione di un numero adeguato di tirocini extracurricolari presso la pubblica amministrazione.

Il Consigliere Pierluigi Marquis ha ricordato che «in Valle d'Aosta, il ricorso a questa misura di politica attiva è molto scarso: la Regione è soggetto ospitante di poco meno del 2% dei tirocini. La misura consentirebbe di fare un'esperienza formativa, di orientamento inserimento e reinserimento nel lavoro creando le premesse per un successivo rapporto occupazionale.»

L'Assessore alla formazione e lavoro, Luigi Bertschy, ha risposto che «il Piano di politiche del lavoro ha indicato le strategie, le azioni e gli strumenti da utilizzare per raggiungere gli obiettivi. Mi rendo disponibile ad illustrare in Commissione le azioni che stiamo sviluppando per dare le risposte migliori a chi cerca lavoro. Un lavoro che stiamo portando avanti con tutti gli attori del territorio. Chiedo di ritirare l'iniziativa, in alternativa ci asterremo.»

Mozioni ritirate

È stata ritirata una mozione del gruppo Lega VdA, illustrata dal Consigliere Dennis Brunod, riguardante l'inserimento di uno spazio espositivo del Parco naturale Mont Avic nelle prossime edizioni del Marché au Fort, a fronte dell'impegno dell'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, di farlo già nel 2023.

Ritirata anche una mozione del gruppo Lega VdA, presentata dal Vicecapogruppo Stefano Aggravi, riguardante la creazione di una Maison de la mémoire valdôtaine, a fronte dell'impegno dell'Assessore ai beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz, a incontrare le associazioni culturali per verificare l'interesse riguardo a questo progetto e a comunicarlo in Commissione.

È stata ritirata anche una mozione del gruppo Pour l'Autonomie, illustrata dal Capogruppo Marco Carrel, che prevedeva l'inserimento nei LEA del Servizio sanitario regionale di contributi a favore di pazienti oncologici per l'acquisto di parrucche, a fronte dell'impegno già assunto dall'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse.

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 2 e giovedì 3 novembre 2022.

 

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