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Riunione del Consiglio regionale del 5 e 6 ottobre 2022

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Comunicato n° 504 del 28 settembre 2022
Adunanza del Consiglio regionale

 

Il Consiglio Valle è convocato in via ordinaria mercoledì 5 e giovedì 6 ottobre 2022, a partire dalle ore 9.00, per discutere un ordine del giorno composto di 54 oggetti, di cui 22 rinviati dalle precedenti adunanze.

Le interrogazioni in discussione sono 9, di cui una del gruppo Forza Italia che chiede di conoscere la tempistica di presentazione al Consiglio regionale del Piano della povertà della Valle d'Aosta.

Sono sei le interrogazioni del gruppo Lega Vallée d'Aoste: motivi della diminuzione dei fondi del Programma di sviluppo rurale (PSR) 2023-2027 assegnati alla Valle d'Aosta; azioni di sostegno al "Matterhorn Cervino Speed Opening" e degli eventi collaterali alle gare di Coppa del mondo; mancanza di POS su alcuni autobus in servizio sul territorio; criteri adottati dai centri per l'impiego per la selezione di figure professionali adatte al collocamento mirato; état actuel de la convention du prêt gratuit du siège de l'Association Valdôtaine Archives Sonores; stima della carenza di personale sanitario, professionale e tecnico della sanità territoriale e di quella ospedaliera.

Il gruppo Progetto Civico Progressista ha proposto due interrogazioni: con la prima si chiede conto delle problematiche sulle nuove tessere sanitarie senza microchip rispetto all'utilizzo dei buoni pasto elettronici mentre la seconda interroga il Governo sull'applicazione delle tariffe agevolate ai titolari della Carta europea della disabilità da parte dei gestori degli impianti di risalita.

Le interpellanze iscritte all'ordine del giorno sono ventotto, di cui cinque del gruppo Forza Italia: utilizzo del tirocinio extracurricolare in Valle d'Aosta; ruolo dei centri per l'impiego nella gestione del reddito di cittadinanza; piano di riorganizzazione della rete ospedaliera; piano di interventi e servizi a favore delle persone con disabilità; valutazioni sul modello organizzativo dell'Unità di Valutazione multidimensionale della disabilità.

Sono tredici le interpellanze del gruppo Lega Vallée d'Aoste: introduzione di corsi-concorsi per la selezione del personale dirigente regionale; riforma della legge regionale n. 22/2010 sull'organizzazione dell'Amministrazione regionale relativamente alla figura del coordinatore; interlocuzioni con il management del Casinò de la Vallée sul progetto di rilancio annunciato dall'Amministratore unico; interlocuzioni con tutti i soggetti coinvolti nell'attuazione del progetto di elettrificazione della tratta ferroviaria Aosta/Ivrea ricompreso nel Piano nazionale di ripresa e resilienza; interventi per la riduzione della velocità dei veicoli sul tratto di strada regionale n. 46 nel comune di Antey-Saint-André; soluzioni al transito di pedoni nel tratto di strada regionale che collega il ponte di Issogne alla rotonda nel comune di Verrès; rifinanziamento nel corso dell'esercizio 2022 delle misure per il contenimento dei costi energetici delle famiglie e a favore degli investimenti delle imprese, finanziate con la legge regionale n. 21/2022; finanziamento per la costruzione del nuovo Palazzetto del ghiaccio di Aosta; modifica del modello di organizzazione della rete regionale di offerta diagnostica di laboratorio; coinvolgimento della farmacia ospedaliera nella risoluzione delle criticità connesse all'esternalizzazione del servizio da parte dell'AUSL; motivi del ritardo del piano triennale 2022-2024 degli interventi contro la violenza di genere; tempestiva attivazione delle cure palliative domiciliari a pazienti oncologici; motivi della rinuncia da parte della Regione delle risorse stanziate dallo Stato per interventi sull'inclusione delle persone con disabilità.

Il gruppo Pour l'Autonomie illustrerà due interpellanze: la prima riguarda la pubblicazione sul sito istituzionale delle procedure selettive del personale regionale e degli enti del comparto unico; la seconda affronta le problematiche relative alla produzione di neve artificiale a seguito della crisi energetica.

Le interpellanze del gruppo Progetto Civico Progressista sono otto: rinnovo del contratto del comparto unico regionale; mandato a CVA per lo sviluppo di azioni a sostegno del sistema produttivo valdostano; promozione di un organico di diritto più vicino alle esigenze della scuola e informazioni sulle cattedre ancora vacanti; approvazione del Piano regionale di decarbonizzazione finalizzato all'obbiettivo del fossil fuel free per il 2040; procedura regionale per la registrazione delle Disposizioni anticipate di trattamento nel fascicolo sanitario elettronico; implementazione delle risorse dell'Unità di valutazione multidimensionale della disabilità e programmazione dei servizi sul territorio; risoluzione del problema della carenza di medici di medicina generale e di continuità assistenziale; risultati dell'audit interno all'Azienda USL e modalità di assegnazione degli incarichi di posizione organizzativa.

Il Consiglio discuterà sei mozioni, di cui una del gruppo Forza Italia per chiedere misure di sostegno per mitigare gli effetti negativi dovuti ai rincari del mercato dell'energia.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrerà quattro mozioni: avvio di una campagna informativa di sensibilizzazione degli utenti della strada sui pericoli derivanti da comportamenti contrari al codice; attuazione della legge regionale 11/2021 in materia di prelievo, cattura ed eventuale abbattimento di esemplari monitorati di canis lupus per la conservazione dei pascoli di montagna; inserimento nel calendario venatorio 2022-2023 della caccia alla pernice bianca e alla lepre variabile; attuazione della legge regionale 19/2021 in materia di equo compenso dei professionisti.

Una mozione presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista vuole impegnare il Governo a istituire un tavolo di lavoro per la modifica della legge regionale sulla disabilità.

Infine, l'Assemblea tratterà una risoluzione dei gruppi Lega VdA e FI per il rispetto degli obiettivi in materia di turismo, commercio e beni culturali previsti nel DEFR 2022-2024.

L'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile la nuova App ConsiglioValle.tv per smart TV LG: consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore.


LT

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Comunicato n° 509 del 3 ottobre 2022
Consiglio del 5 e 6 ottobre: iscritti tre question time all'ordine del giorno suppletivo

 

L’ordine del giorno del Consiglio regionale, convocato mercoledì 5 e giovedì 6 ottobre 2022, è stato integrato da tre interrogazioni a risposta immediata.

La prima, presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista, chiede conto della posizione ufficiale della maggioranza regionale sulla proposta di candidatura di Aosta come Capitale della Cultura 2025. La seconda, depositata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste, è volta ad avere notizie sull'avviso di selezione pubblica per l'assunzione a tempo indeterminato del Direttore della Fondazione per la formazione professionale turistica. La terza, del gruppo Forza Italia, riguarda l'eventuale riconversione in parco fotovoltaico dell'area "ex tiro a volo" sita nel comune di Saint-Vincent.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 57 oggetti.

L'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile la nuova App ConsiglioValle.tv per smart TV LG: consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore.

La tribuna stampa, essendo interessata da lavori di manutenzione, non è accessibile ai giornalisti. È consentito l'accesso in Aula consiliare per le riprese.


SC

 

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Comunicato n° 512 del 5 ottobre 2022
Iniziati i lavori del Consiglio del 5 e 6 ottobre

Il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, ha aperto i lavori dell'adunanza convocata oggi, mercoledì 5, e domani, giovedì 6 ottobre 2022, augurando un buon lavoro ai neo parlamentari valdostani eletti il 25 settembre scorso, Nicoletta Spelgatti al Senato e Franco Manes alla Camera dei Deputati.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, si è unito agli auguri, garantendo «fin d’ora massima disponibilità al confronto e alla collaborazione, nell’interesse della nostra comunità: sono certo che i neo parlamentari sapranno essere all'altezza dell'importante ruolo cui sono chiamati.»

Il Presidente Bertin ha poi ricordato che «il mese di ottobre è dedicato alla prevenzione contro il cancro al seno. La Lilt Valle d'Aosta e l'Assessorato regionale della sanità hanno organizzato la campagna nastro rosa 2022, che ha come simbolo la spilletta rosa che avete trovato alle vostre postazioni unitamente all'opuscolo informativo. L'obiettivo è quello di sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella.»

SC

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Comunicato n° 513 del 5 ottobre 2022
Seduta mattutina del 5 ottobre: approvate tre mozioni

 

Nella seduta mattutina del 5 ottobre 2022, il Consiglio Valle ha approvato tre mozioni rinviate dalle precedenti adunanze.

È stata approvata all'unanimità una mozione, presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste, per l'avvio di una campagna di sensibilizzazione degli utenti della strada nei confronti di ciclisti e pedoni, in collaborazione con Fiab Aosta à Vélo e altre associazioni o enti che possono essere direttamente interessati.

L'iniziativa è stata illustrata dal Consigliere Dennis Brunod, che ha sottolineato l'importanza di «capire e far capire che chi è alla guida e non rispetta le norme del codice della strada, va troppo forte, o si distrae o compie un sorpasso vietato, commette un atto violento che può avere conseguenze fatali per altri utenti, in particolare per gli utenti cosiddetti deboli, ciclisti e pedoni. In Italia un utente debole della strada muore ogni 36 ore: nel 2019, si sono verificati 172.183 incidenti con 3173 morti; tra le cause principali c'è l'eccesso di velocità. Il settore del cicloturismo nelle sue varie specialità ha avuto una crescita sempre maggiore anche sulle nostre strade, che sono spettacolari da un punto di vista tecnico e panoramico: c'è quindi bisogno di una campagna di sensibilizzazione per responsabilizzare gli utenti della strada. La percezione del pericolo è sottostimata e questo dipende, in parte, da come gli eventi sono descritti: non si tratta di "incidenti" cioè di "eventi inattesi" ma questi sono la conseguenza di atteggiamenti sbagliati dei conduttori dei veicoli. Non sono i mezzi a creare incidenti ma chi li guida.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, annunciando il voto favorevole alla mozione, ha dichiarato la disponibilità dell'Amministrazione a sostenere iniziative e campagne di sensibilizzazione sul tema: «Nel tempo la Regione ha sempre affrontato la questione anche in collaborazione con molti altri enti specializzati. Gli incidenti spesso avvengono per non corrette attenzioni degli stili di vita come ad esempio l'uso di alcol, di stupefacenti o, banalmente, per la stanchezza. Serve consapevolezza da parte di tutti gli utenti della strada: conduttori di veicoli, ciclisti e pedoni.»

Il Consiglio ha anche approvato, con 32 voti a favore e 2 di astensione (PCP), una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste, così come emendata su proposta dell'Assessore all'agricoltura, sulla gestione del lupo. Il testo impegna il Governo a proseguire nell'azione finalizzata a far riconoscere che lo stato di conservazione del lupo in Valle d'Aosta è ora soddisfacente, dando seguito alle osservazioni presentate nel 2020 e 2022 nell'ambito del processo di revisione del Piano nazionale di gestione della specie lupo, e a dare corso, in caso di attacchi plurimi agli allevamenti tradizionali di montagna, all'articolo 1 della legge regionale n. 11/2021 procedendo quindi al prelievo, alla cattura e all'eventuale abbattimento di esemplari monitorati della specie Canis lupus.

«Il bestiame, in particolare quello che si trova in pascoli aperti - ha evidenziato il Consigliere Dino Planaz illustrando l'iniziativa - è sempre più a rischio a causa della crescente presenza di lupi, con conseguenti ripercussioni negative sullo sviluppo sostenibile in termini sia di agricoltura tradizionale sia di turismo. Le misure adottate fino ad oggi per prevenire i conflitti di coesistenza non sono risultate efficaci e i risarcimenti agli allevatori non bastano a compensare i danni subiti, soprattutto in un momento di già grande difficoltà del settore, che fa fatica a trovare personale e a garantirsi un reddito. Per garantire lo sviluppo equilibrato di tutte le specie occorre un monitoraggio costante e interventi di adeguamento dove lo stato di conservazione desiderato venga raggiunto. Questa legge è uno strumento per dare maggiore forza all'emergenza "lupo": importante quindi darle applicazione, non per sparare contro i lupi, ma per contenere una specie che oggi causa gravi danni e per tutelare i nostri allevamenti.»

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, proponendo una modifica al testo, ha confermato che «l’ultima bozza del Piano nazionale di gestione del lupo, aggiornata a luglio 2022 (che considera la specie lupo distribuita in due porzioni di un’unica popolazione, peninsulare e alpina), attribuisce alla popolazione italiana lo stato di conservazione soddisfacente. Sostenere il discorso di coesistenza tra lupo e attività umane nei territori come il nostro non è facile, ma il settore zootecnico ha cercato di attrezzarsi attraverso una serie di misure di prevenzione; laddove non risultino efficaci, la Regione provvederà ad inviare a ISPRA la relazione per l’ottenimento del parere necessario alla realizzazione degli interventi di prelievo o abbattimento, nel caso di Arvier è stato fatto pur riscontrando una serie di rigidità nel meccanismo nazionale, che sono state messe in evidenza nell'ambito delle osservazioni al Piano nazionale di gestione del lupo. Il contenuto della mozione è in linea con le osservazioni che la Regione ha inviato in occasione del processo di revisione del Piano: si ritiene, pertanto, congiuntamente all’azione dei nostri rappresentanti neo eletti a Roma, di continuare l’azione intrapresa in stretta collaborazione, inoltre, con i colleghi delle Regioni alpine.»

L'Assemblea ha approvato con 31 voti favorevoli e 2 astenuti (PCP) una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste, così come emendata su proposta dell'Assessore alle risorse naturali, che impegna la Giunta regionale a inserire all'interno del calendario venatorio 2022-2023 la possibilità di cacciare le specie della pernice bianca e della lepre variabile.

«La sospensione della caccia alla pernice bianca e alla lepre variabile - ha specificato il Consigliere Christian Ganis - fa seguito ad una mozione approvata dal Consiglio nel 2019, poi concretizzata con la delibera di Giunta di adozione del calendario venatorio 2020-2021. Questa chiusura non è fondata su alcuno studio scientifico, anzi - come evidenziano alcuni documenti dell'Assessorato - l'azione dei cacciatori, sia attraverso il prelievo venatorio controllato sia nella collaborazione ai censimenti, è addirittura indispensabile per preservare la fauna selvatica e per monitorare lo stato di salute delle specie in questione. Ricordo, peraltro, che i prelievi autorizzati nella stagione 2018-2019 erano di 8 pernici bianche e 15 lepri variabili. L'impatto dell'attività venatoria è quindi di basso impatto e le due specie non sono assolutamente a rischio di estinzione. Secondo noi, vi sono poi forti dubbi sulla facoltà della Giunta di vietare la cacciabilità di determinate specie ricomprese in una legge regionale (n. 64/1994), senza che vi sia una modifica legislativa o quantomeno ragioni scientificamente provate.»

L'Assessore alle risorse naturali, Davide Sapinet, ha annunciato il voto favorevole del Governo «che consente alla maggioranza di dare un segnale politico diverso ad un mondo, quello venatorio, che fa parte della nostra tradizione e tanto dà al nostro territorio. La mozione del 2019 approvata in Consiglio è frutto di una volontà espressa senza l'avallo di dati tecnici o di approfondimenti di tipo scientifico. Il documento adottato prevedeva la realizzazione di una serie di studi su entrambe le specie al fine di avere un quadro completo della situazione. Nonostante la carenza di personale e le difficoltà generate dalla pandemia, gli uffici dell'Assessorato si sono attivati per approfondire la tematica e lo studio ha preso il via anche con la collaborazione dei cacciatori. I dati attualmente in nostro possesso ci dicono che le specie in questione non siano in estinzione in Valle d'Aosta ed evidenziano l'esiguità dei prelievi autorizzati nel nostro territorio fino al 2019.»

I lavori sono sospesi: il Consiglio riprende alle ore 15.

SC-LT

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Comunicato n° 514 del 5 ottobre 2022
Approvata una mozione sul "caro energia"

 

Nella seduta pomeridiana del 5 ottobre 2022, il Consiglio Valle ha approvato, con 31 voti a favore (FI, UV, FP-PD, AV-VdAU, SA, GM, Lega VdA) e 3 astensioni (PCP e PlA), una mozione del gruppo Forza Italia, così come emendata in accordo con l'Assessore allo sviluppo economico, volta a prevedere misure di sostegno strutturali a favore di cittadini e operatori economici per mitigare gli effetti dei rincari energetici.

Il testo impegna il Governo regionale a definire nel più breve tempo possibile una proposta di norma di attuazione che, in Valle d'Aosta, disponga la soppressione dalla bolletta elettrica, della componente tariffaria a favore dello Stato, relativa agli oneri di trasporto e di sistema; ad avviare un percorso nella Commissione consiliare competente finalizzato al reperimento di risorse adeguate per sostenere le famiglie e le imprese valdostane nel fare fronte al caro bollette.

«C'è stato un impazzimento del mercato dell'energia, su cui non si intravvede ancora una soluzione e che desta grande apprensione - ha specificato il Capogruppo Pierluigi Marquis nell'illustrazione -. Le scelte di politica energetica dell'Italia hanno portato effetti che si sono manifestati già nelle bollette con aumenti fino al 60%, cui si aggiungerà un ulteriore 57% nelle prossime. Per la Valle d'Aosta si stima un incremento di 150 milioni di euro del costo delle forniture energetiche per le famiglie valdostane, senza contare le aziende: la preoccupazione per il futuro è enorme e il compito della politica è quello di individuare delle soluzioni per cercare di dare tranquillità alla nostra comunità. La Regione è un grande produttore di energia rinnovabile grazie all'acquisizione delle 26 centrali Enel nel 2000 poi conferite a CVA, unitamente agli investimenti fatti per la realizzazione di parchi eolici e fotovoltaici: una scelta lungimirante che ha portato ad assumere un ruolo significativo nel mercato nazionale. In questo difficile momento è necessario intervenire non solo con misure di sostegno immediate e limitate, ma con interventi strutturali sul medio e lungo periodo per far fronte al caro bollette.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha proposto di emendare il testo «perché la mozione riprende una risoluzione del 2019 nata in un contesto completamente diverso (allora si parlava di quotazione in borsa di CVA).  La peggior cosa è illudere la comunità, dicendo che possiamo fare delle cose che poi non riusciamo a fare: da parte nostra c'è la disponibilità a mettere in campo tutte le azioni che possano essere di supporto a famiglie e imprese. Ricordo peraltro che nell'assestamento di bilancio di luglio sono stati previsti 78 milioni di euro messi a disposizione da CVA: risorse che sono state utilizzate a favore della comunità. Ci impegniamo a coinvolgere le Commissioni e la stessa partecipata CVA nel mettere a punto un nuovo intervento affinché le proposte siano sempre attuali e modificabili nel tempo visto che la situazione perdurerà probabilmente ancora.»

Il Consiglio ha anche respinto con 2 voti a favore, 11 contrari e 21 astensioni un emendamento del gruppo Progetto Civico Progressista che intendeva impegnare a verificare rapidamente con i vertici di CVA le possibilità e modalità per un nuovo e più ampio pacchetto di sconti sulle bollette di famiglie e imprese.

SC 

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Comunicato n° 515 del 5 ottobre 2022
Question time sulla candidatura di Aosta come Capitale italiana della Cultura 2025

 

Con un'interrogazione a risposta immediata discussa nella seduta consiliare del 5 ottobre 2022, il gruppo Progetto Civico Progressista ha portato l'attenzione sulla candidatura di Aosta a Capitale italiana della Cultura per il 2025.

In particolare, la Capogruppo Erika Guichardaz, richiamando le notizie apprese dopo il Consiglio comunale di Aosta, dove «si parla di un'adesione della Giunta regionale al dossier e di un diniego all'iniziativa da parte dell'Ufficio della Presidenza del Consiglio», ha chiesto di conoscere la posizione ufficiale della maggioranza regionale alla proposta di candidatura e quali atti formali la sostengono, dal momento che non è stato possibile reperire alcun documento in merito. 

L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, ha risposto che «abbiamo deciso di sostenere questo impegno fattivo e, oltre ad aver dato un incarico per la stesura del dossier di candidatura, abbiamo già messo a bilancio importanti fondi per investimenti sul patrimonio culturale valdostano e per la riqualificazione di beni e servizi anche in vista della data del 2025. Oltre ad una lettera di intenti che abbiamo formalizzato al Comune di Aosta, abbiamo agito con i fatti e continueremo fortemente a farlo. Se Aosta sarà designata quale Capitale della Cultura 2025, riteniamo che si renderà necessaria una legge ad hoc. Comunque, a prescindere dall'esito della candidatura, è importante compiere questi investimenti materiali e immateriali anche in funzione del 2050° anno della fondazione di Augusta Prætoria, che sarà un'occasione per celebrare la città di Aosta e un'opportunità unica per l'intera regione.»

La Capogruppo Guichardaz, nella replica, ha ringraziato l'Assessore per i chiarimenti e ha commentato: «Apprendiamo con favore della lettera d'intenti e dell'impegno fattivo dell'Assessorato, addirittura attraverso lo stanziamento di fondi e la possibilità di realizzare una legge ad hoc, come avevamo chiesto. Alla luce di questa risposta non si capisce proprio perché l'Ufficio di Presidenza abbia preso una strada diversa dalla maggioranza. Abbiamo fatto un accesso agli atti per capire quali sono le vere motivazioni che stanno dietro questa decisione

LT 

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Comunicato n° 516 del 5 ottobre 2022
Question time sull'area ex tiro a volo di Saint-Vincent

 

Il gruppo Forza Italia, con un'interrogazione a risposta immediata illustrata nella seduta consiliare del 5 ottobre 2022, ha chiesto notizie sull'area dell'ex tiro a volo di Saint-Vincent.

Ricordando che la proprietà della zona è della Regione e che, a febbraio 2022, l'Assessorato delle finanze ne ha proposto l'alienazione gratuita al Comune di Saint-Vincent, il Capogruppo Pierluigi Marquis ha specificato che «a fine settembre, durante la discussione di una mozione nel Consiglio comunale di Saint-Vincent, è emerso che l'Amministrazione comunale avrebbe effettuato diversi sopralluoghi e incontri con l'Assessore Caveri volti alla realizzazione, in località Piole dove è situato l’ex tiro a volo, di un parco fotovoltaico di  circa di 2 Megawatt di potenza installata. Vorremmo quindi sapere, qualora il Comune non intenda procedere all'acquisizione gratuita dell'area, come abbia intenzione di procedere il Governo regionale.»

L'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha ricordato che «il fabbricato in questione, realizzato nei primi anni ’80, è stato adibito per soli 4 anni a struttura sportiva per il tiro a volo e da tempo risulta inagibile e in cattive condizioni. Il recupero della struttura è troppo oneroso per la Regione: comporterebbe un totale rifacimento dell’edificio e degli impianti e la bonifica dell’eternit presente sulla copertura; per questo, la demolizione è stata più volte individuata come la scelta più opportuna. Il tiro a volo non ha finalità istituzionali da quasi trent’anni, e quindi dal 2016 è inserito nell’elenco dei beni immobili di proprietà regionale non più strumentali all'esercizio delle funzioni istituzionali della Regione. A febbraio 2022, è stato chiesto al Comune di Saint-Vincent di comunicare l’interesse ad acquisirlo gratuitamente.»

L'Assessore ha quindi specificato che «ad agosto 2022 è pervenuta una manifestazione di interesse non vincolante, finalizzata a costruire sull’area un impianto fotovoltaico, previa valutazione dell’effettiva realizzabilità. Sono attualmente in corso le verifiche da parte della società interessata e le conseguenti valutazioni sull’esistenza di un possibile interesse pubblico dell’iniziativa, da motivare da parte delle strutture regionali competenti. Indipendentemente da ciò, il bene è e resta nel piano regionale alienazioni da 6 anni e quindi è aperto a proposte di acquisto e valorizzazione, come tutti i beni inseriti nel piano.»

Il Capogruppo Marquis ha replicato che «da quanto emerso in Consiglio comunale a Saint-Vincent, il parco è iniziativa concreta e pressoché realizzabile. Dalla risposta dell'Assessore, sembra che la Regione proceda su due binari diversi: da una parte propone l'alienazione gratuita al Comune, dall'altra procede in direzione opposta trattando direttamente, ed è quanto emerge dal Consiglio comunale, la realizzazione del parco fotovoltaico. Dunque, una situazione poco chiara sulla quale terremo alta l'attenzione.»

SC 

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Comunicato n° 517 del 5 ottobre 2022
Question time sull'avviso per l'assunzione del Direttore della Fondazione per la formazione professionale turistica

 

Nella seduta consiliare del 5 ottobre 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato all'attenzione dell'Aula l'assunzione a tempo indeterminato del Direttore della Fondazione per la formazione professionale turistica.

Richiamando i contenuti di due differenti avvisi di selezione pubblica - uno del 2021 e uno del 2022 -, il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha voluto conoscere la motivazione che ha portato la Fondazione a prevedere, all'articolo 7 dell'avviso di selezione, che i candidati vengano ammessi alla selezione previa decisione da parte del Consiglio di Amministrazione della stessa.

L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, ha riferito che «l'articolo 7 contenuto nel bando 2021 è stato ulteriormente precisato e specificato in quello del 2022 e prevede che la verifica oggettiva della sussistenza dei requisiti di ammissibilità per l'accesso alla selezione, così come la verifica oggettiva della validità delle domande presentate sia doverosamente demandata al CdA della Fondazione, mentre la fase di valutazione dell'idoneità è di competenza della commissione. Gli articoli dell'avviso sono stati elaborati tenendo conto di quanto previsto dallo Statuto della Fondazione e nell'ottica della trasparenza dei bandi

Il Vicecapogruppo Aggravi ha quindi replicato: «I due bandi hanno una differenza sostanziale in quanto il primo parla di assunzione a tempo determinato e il secondo di assunzione a tempo indeterminato. Inoltre, il regolamento sulle assunzioni della Fondazione prevede di uniformare le proprie procedure a quelle del decreto legislativo 165/2001 che, tra le altre cose, indica l'obbligatorietà dell'effettuazione di una prova scritta, non contemplata in questo bando. Inoltre, prevedere un pre-triage da parte del Consiglio di Amministrazione, prima della valutazione dei candidati, va contro i principi normativi contenuti sempre nel d.lgs 165/2001 che dispone che nelle commissioni non ci debbano essere rappresentanti di organi politici e, quindi, mette in difficoltà in prima persona l'Assessore che fa parte del CdA. Questa situazione mette in imbarazzo l'Amministrazione regionale e l'ente controllato.»

I lavori riprendono domani, giovedì 6 ottobre, alle ore 9.

LT

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Comunicato n° 518 del 6 ottobre 2022
Interrogazione sui fondi del Programma di sviluppo rurale 2023-2027

 

Nella seduta consiliare di mercoledì 5 ottobre 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto per quali motivi i fondi del Programma di sviluppo rurale (PSR) 2023-2027 destinati alla Valle d'Aosta siano inferiori rispetto alla programmazione precedente.

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha risposto che «dal Quadro finanziario pluriennale emerge che, rispetto alle 9 annualità della programmazione 2014-2022, vi è un’effettiva riduzione del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) complessivo allocato dall’Unione europea alle 5 annualità della programmazione 2023-2027. In termini relativi, però, non è stato compromesso il livello storico di assegnazione alla Valle d’Aosta, che resta pari allo 0,63% del riparto FEASR complessivamente destinato alle Regioni, come nella programmazione 2014-2022. Infatti, è stata introdotta una “safety net” a garanzia delle Regioni e Province autonome che, in applicazione dei nuovi criteri, assorbono una quota di risorse FEASR 2023-27 inferiore al 2%: nel caso della Valle d’Aosta questa "rete di sicurezza" ha assegnato una quota aggiuntiva alla nostra Regione proprio al fine di riuscire a garantire la percentuale storica dello 0,63%. Pertanto, alla nostra Regione sono stati assegnati 91.845.515 euro così suddivisi: 37.381.124 euro di quota FEASR; 38.125.074 euro di quota Stato; 16.339.317 di quota Regione. In sintesi, la quota FEASR a favore della Valle d'Aosta risulta sostanzialmente inalterata (se non di poco superiore).»

«Tuttavia - ha proseguito l'Assessore - occorre valutare le dotazioni complessive nel complesso meccanismo di uscita dei bandi e del tempo necessario per completare la programmazione. Infatti i 45 milioni di euro di proroga concessi per le annualità 2021-2022 sono stati spesi solo in parte nel periodo di competenza e in parte verranno spesi e si completeranno le azioni previste dai bandi nel 2023 e 2024. Possiamo quindi ritenere che anche la programmazione del prossimo quinquennio sarà in linea con quanto garantito finora alle nostre aziende agricole. Teniamo inoltre conto che, certamente in un contesto di profonda crisi, i sostegni messi in atto dal Governo e dal Consiglio regionale prima con l’emergenza Covid e ora con il conflitto in Ucraina e il caro materie prime hanno permesso un’importante integrazione agli investimenti e ai sostegni per le aziende.»

Il Consigliere Dino Planaz, nella replica, si è detto «preoccupato, perché ci ritroviamo con meno risorse da spendere per il periodo 2023-2027. Da una piccola indagine che ho fatto, è emerso che alcune Regioni si sono viste assegnare maggiori fondi, come ad esempio l'Emilia-Romagna, che oggi si trova ad avere 132 milioni di euro in più rispetto al periodo precedente. Evidenzio poi che alcune Regioni hanno già approvato l'intera programmazione mentre noi non abbiamo visto nulla, nemmeno le linee guida. Visto che si tratta di un periodo particolarmente difficile, che dovrebbe coinvolgere tutti per dare maggiore forza a queste misure, sarebbe importante condividere anche con la Commissione e il Consiglio la programmazione futura.»

 

SC

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Comunicato n° 519 del 6 ottobre 2022
Interrogazione sul Piano della povertà in Valle d'Aosta

 

Le tempistiche di presentazione al Consiglio Valle del Piano della povertà in Valle d'Aosta sono state chieste dal gruppo Forza Italia con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 6 ottobre 2022.

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Roberto Barmasse, ha risposto che «nel mese di settembre scorso è stato affidato l'incarico di consulenza per la redazione del Piano ad un docente dell'Università del Piemonte orientale ed è in corso la sottoscrizione del contratto. Il lavoro di analisi del processo di impoverimento sul territorio regionale e la successiva redazione del Piano si svolgeranno in un tempo stimato di circa cinque mesi e si concluderanno indicativamente a marzo 2023. Il documento sarà poi presentato in Commissione e al Consiglio Valle. Il percorso di approvazione prevede inoltre la concertazione con gli enti locali e con i soggetti del terzo settore che saranno coinvolti nei vari tavoli del Piano di zona regionale.»

Il Consigliere Mauro Baccega, nella replica, ha parlato di «ritardo: molte famiglie da mesi ormai sono costrette a rivolgersi alle strutture di volontariato e del Terzo settore per sopravvivere. Bisogna ringraziare queste associazioni che stanno dando una risposta importante al territorio. Sulla base di quello che sta succedendo, le famiglie assistite dovranno scegliere se scaldarsi o mangiare: dobbiamo quindi pensare ad una seria rimodulazione del tessuto sociale dopo la pandemia e gli effetti della guerra in Ucraina. C'è la necessità di una gestione delle politiche sociali più incisiva e attenta, con una struttura che va rafforzata e che era già in sofferenza di personale e che ora a causa dell'incremento degli adempimenti è fortemente sollecitata. Il compito assegnato al docente è sicuramente impegnativo, ma vi invito ad agire affinché il Piano possa essere presentato in Commissione prima dei cinque mesi indicati.»

SC

 

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Comunicato n° 520 del 6 ottobre 2022
Interpellanza sull'introduzione di corsi-concorsi per dirigenti regionali

 

Si è parlato di corsi-concorsi per il personale dirigente regionale nella seduta consiliare del 6 ottobre 2022, con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Luca Distort, sottolineando l'importanza del ruolo svolto dai dirigenti, ha evidenziato «la necessità di selezionare il personale regionale attraverso la preparazione dei candidati con corsi adeguati per la loro corretta formazione, finalizzata a un immediato ed efficace inserimento in servizio. Questa procedura permette di ottimizzare i risultati dei bandi di concorso, permettendo già una pre-selezione dei candidati e fornendo una formazione che consenta a chi supera la prova e verrà collocato in un preciso ruolo ad essere immediatamente operativo, nell'interesse dell'Amministrazione regionale e dell'intera comunità valdostana. Chiediamo, quindi, se il Governo intenda introdurre e con quali tempi i corsi-concorsi per garantire questa fondamentale modalità di preparazione del personale, in funzione delle rispettive collocazioni, così come già avviene nelle altre regioni.»

«Quella dei corsi-concorsi è una tematica complessa e ci confrontiamo con gli uffici regionali da tanto tempo - ha dichiarato il Presidente della Regione, Erik Lavevaz -. Le leggi nazionali (decreto legislativo 165/2001) prevedono il corso-concorso come modalità alternativa al concorso per i dirigenti di seconda fascia solo nelle amministrazioni statali. Ad oggi si seguono le disposizioni nazionali e anche la nostra legge regionale (22/2010) prevede solo il concorso per esami. È vero che, in passato, la l.r. 14/2019 ha disciplinato l'espletamento di un corso-concorso per l'assunzione di segretari comunali ma si è trattato di una disposizione adottata in via eccezionale.»

Il Presidente Lavevaz ha concluso evidenziando che «stiamo facendo dei ragionamenti sulla questione perché talvolta le competenze accademiche non sono sufficienti a svolgere a pieno il lavoro richiesto, soprattutto al dirigente che deve avere anche delle attitudini manageriali. Il corso è uno strumento utile per raggiungere questo obiettivo e stiamo portando avanti con l'Università Bocconi uno studio che prende in considerazione questo aspetto.»

Il Consigliere Distort ha replicato: «Il Testo unico pone una condizione di facoltatività di esecuzione di corsi-concorsi ma questo non vuol dire che non si possa utilizzare questa modalità di selezione del personale: non dobbiamo essere semplicemente dei buoni esecutori dell'assetto normativo nazionale ma dobbiamo usare la nostra autonomia per essere i migliori. L'obiettivo è quello di raggiungere una maggiore efficienza della macchina amministrativa. La Regione non ha bisogno di tuttologi ma di specialisti e i corsi, ribadisco, permettono di fare una selezione più adeguata consentendo un'immediata operatività del personale per soddisfare le esigenze che l'azione pubblica ha bisogno di coprire

LT

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Comunicato n° 521 del 6 ottobre 2022
Interrogazione sul Matterhorn Cervino Speed Opening

 

Nella seduta consiliare del 5 ottobre 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha interrogato il Governo per sapere se siano state stanziate risorse per la valorizzazione del Matterhorn Cervino Speed Opening o per l'organizzazione di altri eventi collaterali alle gare di Coppa del mondo e, in caso positivo, a quanto ammontano e a quali ambiti di utilizzo sono destinate.

L'Assessore allo sport, Jean-Pierre Guichardaz, ha segnalato che «l'Assessorato in collaborazione con tutti gli enti coinvolti, ha avviato varie iniziative per sostenere il Matterhorn Cervino Speed Opening e gli eventi collaterali. Innanzitutto è stata impostata una corposa comunicazione mirata, cartacea e web, su stampa nazionale e internazionale tramite le agenzie di comunicazione di cui l'Assessorato si avvale in Italia e all'estero: la notizia è stata inclusa in dossier stampa diffusi in Francia, Belgio e Svizzera e nel frattempo è stata inserita nei comunicati stampa dedicati allo sci inviati alla stampa francese, belga e inglese. L’agenzia stampa per il mercato italiano ha inoltre distribuito agli organi di informazione comunicati stampa sulla possibilità di acquistare sia i biglietti per assistere alle gare sia alcuni pacchetti di soggiorno comprensivi dei biglietti stessi. Quest’ultima opportunità è promossa sul sito turistico regionale lovevda.it ed è acquistabile sul portale di prenotazione regionale bookingvalledaosta.it (a sua volta linkato dalla sezione “Pacchetti All Inclusive” del sito delle gare, speedopening.com).»

«Sono state inoltre attivate iniziative pubblicitarie attraverso la pubblicazione di contenuti pubbliredazionali su testate cartacee e online - ha proseguito l'Assessore Guichardaz -. Particolare attenzione è stata posta ai territori di prossimità, tra i principali fruitori dell'offerta regionale, di Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana e parte dell'Emilia-Romagna, raggiunti attraverso testate del circuito Netweek, primo circuito di media locali a livello nazionale con ben 42 testate, e attraverso alcune testate a diffusione locale del concessionario LG Presse in Piemonte e Lombardia. Oltre alla diffusione locale sono state programmate anche alcune uscite di contenuti pubbliredazionali a diffusione nazionale specializzate sullo sci in Italia e all'estero (Sciare Magazine, Ski+Board, In the Snow) e altre iniziative sugli eventi collaterali sono in fase di programmazione, in collaborazione con la Fondazione Gran Becca di Valtournenche. Per la promozione di tutti gli eventi via social, l'Assessorato e l'Ufficio regionale del turismo operano in coordinamento con il media office del Matterhorn Cervino Speed Opening con cui concordano azioni condivise sui rispettivi canali di comunicazione. Ad oggi, sono già stati condivisi contenuti di promozione della gara, in particolare per incentivare la vendita dei biglietti per assistere alle gare, tramite post sulla pagina Facebook @visitdaosta e con varie storie e repost dall’account Instagram @valledaosta».

«Per quanto riguarda il supporto organizzativo, dal 27 ottobre al 26 novembre, un dipendente del nostro Ufficio regionale del turismo sarà distaccato presso l'Ufficio turistico di Valtournenche a supporto del team della Fondazione Gran Becca - ha proseguito l'Assessore -. Sono state poi previste numerose iniziative di promozione territoriale tra cui l'esposizione del marchio della Valle d'Aosta con alta visibilità televisiva, la diffusione di video promozionali della nostra regione sui megascreen in zona di arrivo a Testa grigia e la trasmissione di cartoline video in televisione. Inoltre, rientra nella programmazione del palinsesto della Fondazione Gran Becca, l'organizzazione del concerto di apertura della Saison Culturelle di De Gregori e Venditti del 28 ottobre prossimo e, per il giorno dopo, abbiamo co-organizzato e co-finanziato con la Fondazione un evento che vedrà come protagonista un comico di Zelig. Anche l'aspetto gastronomico sarà opportunamente valorizzato, la nostra Scuola alberghiera di Châtillon si occuperà del servizio di ristorazione della zona vip e super vip a quasi 3 mila metri di altitudine (Cime Bianche) con una capienza di oltre 700 persone per ogni giornata delle quattro gare. La Scuola valorizzerà le nostre eccellenze proponendole a un pubblico internazionale di altissimo livello: per noi sarà un'occasione unica di valorizzazione del nostro patrimonio. A completare il grande impegno della Regione per questo grande evento non posso non ringraziare il collega Sapinet che tramite le sue strutture si occuperà dell’allestimento dei padiglioni a Cime Bianche (vip e super vip) e anche del Palais Gran Becca al Breuil. Per quanto riguarda l'aspetto economico, non è stato necessario prevedere finanziamenti specifici, né da parte dell'Assessorato, né dell'Ufficio regionale del turismo, in quanto tutte le iniziative illustrate, realizzate e programmate, si avvalgono di risorse finanziarie che erano già state stanziate nei capitoli per gli eventi culturali, per la comunicazione turistica. Ribadisco che la Regione ha comunque stanziato tramite legge 650 mila euro per il sostegno dell'evento.»

Il Consigliere Dennis Brunod ha rilevato: «Una gran parte delle attività elencate deve ancora svolgersi ma siamo ormai a ridosso della manifestazione, visto che mancano solo tre settimane. Anche per l'organizzazione degli eventi collaterali ci sono ancora molte attività da portare avanti e da mettere a punto. Rileviamo le iniziative fatte sul fronte della comunicazione, ma manca l'aspetto relativo all'organizzazione e alla promozione degli eventi collaterali che, sfruttando la vetrina delle gare di Coppa del mondo, sono un'ottima opportunità per promuovere e valorizzare la nostra regione e le nostre eccellenze. Sarebbe importante velocizzare queste attività così come sarebbe stato utile dare un maggior supporto, anche economico, alla Fondazione Gran Becca che, essendo nata da poco, avrebbe potuto giovare dell'esperienza dell'Assessorato. Speriamo in una maggiore sinergia in queste tre settimane di tempo

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Comunicato n° 522 del 6 ottobre 2022
Interpellanza sul progetto di rilancio del Casinò de la Vallée

 

Il progetto di rilancio del Casinò de la Vallée è stato al centro del dibattito consiliare nella seduta del 6 ottobre con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«L'Amministratore unico dell'azienda di Saint-Vincent ha parlato della necessità di sviluppare il segmento congressuale con il supporto di società specializzate e di trovare un partner per la gestione della Sala Evolution, oggi non utilizzata - ha spiegato il Vicecapogruppo Stefano Aggravi -. Chiediamo al Governo se sia a conoscenza delle modalità che il Casinò vuole adottare per individuare questo partner e quali valutazioni siano state fatte in merito; quali le previsioni sul potenziale ritorno economico di sviluppo del segmento di offerta congressuale; se per questo annunciato e generico progetto di rilancio siano già state avviate interlocuzioni e quali siano gli intendimenti del Governo sul futuro della Casa da gioco.»

L'Assessore alle società partecipate, Luciano Caveri, si è detto disponibile ad approfondire nelle Commissioni competenti la tematica e ha riferito di «relazioni con il management dell’Azienda costanti, con la comune convinzione di dover creare le condizioni perché la Società, oggi ancora condizionata dagli obiettivi del concordato, possa in prospettiva avere le risorse finanziarie necessarie, prima, al mantenimento del posizionamento competitivo e, poi, al rilancio. Sapendo che ci sono ancora delle riflessioni da fare su alcuni elementi specifici, quali i problemi informatici e manutentivi, nella logica di avere un "global service" che reagisca anche al progressivo invecchiamento della struttura. In tale prospettiva, si può ragionare sull'interessamento di privati, che deve avvenire con logiche da bando, con una valutazione sotto il profilo giuridico ed economico: nel DEFR che approveremo in Giunta lunedì prossimo, è contenuta una parte legata proprio alle necessità, in vista della scadenza del concordato, di avere un approfondimento serio. La riflessione politica è aperta, ma oggi dobbiamo avere dei dati esatti e certi.»

«Il Governo regionale e la Società auspicano un’anticipazione della chiusura del concordato, ad oggi prevista al 31 dicembre 2024 - ha proseguito Caveri -. Al tempo stesso, in questi mesi, vanno costruite le condizioni per un nuovo progetto di medio-lungo termine che tenga conto di una serie di elementi: il complesso alberghiero ristrutturato tra il 2012-2013 necessita ormai di interventi di manutenzione, così come le attrezzature della Casa da gioco riflettono una crescente obsolescenza; tutte le aree destinate a uffici e servizi interni non sono state oggetto di alcun intervento significativo con riguardo soprattutto alle norme di sicurezza; la comunicazione aziendale necessita di una totale riflessione a partire dai siti internet del complesso alberghiero e della Casa da gioco; il venir meno dal 1° gennaio 2024 degli effetti sul costo del lavoro; il capitale intellettuale della Società è costituito da personale operativo che nel breve periodo raggiungerà il diritto alla pensione e nei prossimi anni andranno attivati idonei piani di assunzione e di formazione di nuovo personale. Bisognerà, insomma, lavorare sullo sviluppo avendo chiarezza del quadro giuridico ed economico: con l'avvicinarsi della fine del concordato, delle decisioni significative dovranno quindi essere assunte, perché si tratta di un complesso aziendale che è importante e strategico per lo sviluppo del territorio.»

In merito alla Sala Evolution, l'Assessore ha confermato che «la Società intende individuare un partner per la gestione attraverso una manifestazione di interesse che sarà pubblicata entro ottobre 2022: l’oggetto sarà la realizzazione di un progetto senza oneri per l’azienda - non previsti dal piano industriale concordatario - che generi opportunità per lo sviluppo delle attività caratteristiche dell’azienda, gioco e servizi alberghieri, oltreché ricadute positive per il comune di Saint-Vincent.»  

Sul Grand Hôtel Billia, l'Assessore Caveri ha parlato di «grande importanza del segmento congressuale perché contribuisce all'uso delle strutture alberghiere quando queste non sono utilizzate a supporto delle iniziative della Casa da gioco. Basandosi sul dato del 2019, ultimo anno di attività prima della chiusura per Covid, il fatturato prodotto da questo comparto è stato di 949 mila euro, pari al 20% dell’intero fatturato per clienti terzi. Esiste ad oggi la necessità di mettere in atto azioni commerciali di rilancio dell’attività anche in considerazione dei dati postivi raccolti dall'Osservatorio italiano dei congressi e degli eventi che evidenziano che il 37,8% degli operatori del settore stimano di tornare ai livelli pre-Covid del 2019 già nel corso del 2023. In merito alla società Loop Srl, affidataria dell’attività di promozione e vendita dei servizi congressuali presso il Grand Hôtel Billia, a seguito dell’avviso di ricerca pubblicato sul sito della Casinò de la Vallée Spa a febbraio 2022, la stessa società ha proposto un’offerta che prevede la corresponsione di commissioni collegate ai ricavi prodotti nel segmento congressuale che vanno a remunerare anche la capacità di sviluppo commerciale. Non sono previsti costi fissi a carico della Casinò, non essendo peraltro previsti dal piano industriale concordatario.»

Il Vicecapogruppo Aggravi ha replicato: «Aspetto di leggere la proposta contenuta nel DEFR, ma aldilà di quello che vi troveremo, mi auguro che vi sia un approfondimento comune in Commissione, anche attraverso le audizioni, per capire le prospettive future della Società dopo la scadenza del concordato. Le scelte non dovranno essere dell'ultimo minuto, ma dovranno essere preparate perché ne va non solo dell'azienda ma di un riparto fiscale generato da fatturati che, per la Valle d'Aosta, sono tutt'altro che banali. Le variabili sul tavolo sono notevoli e non comode, come ad esempio il divieto della pubblicità, il limite del contante e tutta una serie di limitazioni che in altri settori economici non ci sono, così come avverrà il cambio generazionale del personale. Certo, bisogna agire perché il tempo è denaro, soprattutto quando si parla di gioco d'azzardo.»

SC

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Comunicato n° 523 del 6 ottobre 2022
Interpellanza sul piano regionale di decarbonizzazione

 

Il piano regionale di decarbonizzazione finalizzato all'obiettivo del fossil fuel free per il 2040 è stato al centro di un'interpellanza del gruppo Progetto Civico Progressista discussa nella seduta consiliare del 6 ottobre 2022.

Nel richiamare l'ordine del giorno approvato all'unanimità dal Consiglio regionale a dicembre 2018, «che prevedeva la definizione di un percorso per arrivare entro il 2040 ad una Valle d'Aosta senza utilizzo di combustibili fossili, al quale ha fatto seguito la "Road map" approvata dalla Giunta regionale nel febbraio 2021», la Consigliera Chiara Minelli ha osservato che da «allora, dopo numerose nostre sollecitazioni, è stata presentata alle Commissioni a giugno 2021 e poi non è più stato fatto nulla.» Ha quindi interpellato il Governo regionale per sapere quando sarà approvata dal Consiglio e per conoscere gli ulteriori passi che si intendono realizzare per definire il piano regionale di decarbonizzazione. Ha inoltre chiesto quale sia attualmente la percentuale dei consumi energetici complessivi in Valle d'Aosta coperti con l'utilizzo dei combustibili fossili e in quali settori si intenda intervenire in via prioritaria per raggiungere l'obbiettivo entro il 2040.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in qualità di Assessore ad interim all'ambiente, ha risposto che «per la "Road map", approvata a febbraio 2021, non è richiesta l'approvazione da parte del Consiglio, cui saranno invece sottoposti i Piani attuativi. La "Road map" rappresenta infatti la cornice di riferimento in cui si inseriranno una molteplicità di Piani e Programmi di settore che sinergicamente e trasversalmente perseguiranno obiettivi di sostenibilità ivi compreso quello della decarbonizzazione. Il principale documento di riferimento per perseguire gli obiettivi di decarbonizzazione sarà il Piano energetico ambientale regionale (PEAR), in fase di redazione.»

Il Presidente della Regione ha poi riferito che i consumi finali netti al 2019 (consumi finali lordi al netto delle perdite di rete) sono pari a 4.515 GWh di cui 2.983 GWh di consumi da fonte fossile (gasolio, benzine, GPL, olio combustibile, gas naturale, ecc.) e 1.532 GWh di consumi di fonti energetiche rinnovabili (solare termico, quota rinnovabile delle pompe di calore, quota rinnovabile del calore prodotto dalle centrali di teleriscaldamento, biomasse legnose, energia elettrica, ecc.). «Pertanto al 2019, il 66% dei consumi finali netti è costituito da fonti fossili e il 34% da fonti energetiche rinnovabili - ha osservato Lavevaz -. Per raggiungere l'obiettivo fossil fuel free, i settori prioritari di intervento sono quelli del settore civile e dei trasporti. Sarà inoltre necessario nei prossimi anni porre maggiore attenzione alle politiche di adattamento al cambiamento climatico: la crisi del settore idrico è stato un segnale evidente delle criticità e della necessità di calibrare attentamente le risorse energetiche regionali nella direzione di minimizzare gli effetti immediati e diretti di questi cambiamenti.»

La Consigliera Minelli, nella replica, ha affermato che «la "Road map" ha un'importanza strategica enorme ed è necessaria un'approvazione da parte del Consiglio: si tratta di un documento che indica le linee guida ed è quindi ad un livello superiore rispetto ai vari Piani attuativi - a partire dal PEAR - che invece saranno sottoposti al Consiglio. La strategia di decarbonizzazione è da mettere in piedi ed è diversa dai piani di adattamento ai cambiamenti climatici, dove non si parla di settore civile e dei trasporti. Dal 2017 al 2019 la situazione è addirittura peggiorata, passando dal 63% al 66% di consumo da fonti fossili: se invece di migliorare regrediamo, mi chiedo come si possa arrivare alla decarbonizzazione entro il 2040. Non c'è una tempistica adeguata come non c'è una seria organizzazione di interventi: di fatto siamo rimasti alle enunciazioni dell'ordine del giorno del 2018, forse votato senza reale consapevolezza del suo significato. Se non ci muoviamo subito, l'obiettivo ce lo scordiamo.»

SC

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Comunicato n° 524 del 6 ottobre 2022
Interpellanza sul progetto di elettrificazione della ferrovia Aosta/Ivrea

 

Con un'interpellanza presentata nella seduta del 6 ottobre 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato all'attenzione dell'Aula il progetto di elettrificazione della tratta ferroviaria Aosta/Ivrea inserito nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, a seguito della posizione contraria espressa dal Consiglio comunale di Ivrea.

Il Consigliere Simone Perron ha chiesto di fare il punto sulla situazione segnalando che «dopo il "no" della Città d'Ivrea all'elettrificazione delle gallerie che è un'operazione di forte impatto sulla zona per i disagi della presenza dei cantieri e per il cambio di circolazione, la situazione pare stazionaria. Ad aprile 2022 Ivrea non aveva ancora avuto interlocuzioni con RFI e quindi ci chiediamo quale sarà l'evoluzione di questo progetto. Rinunciare all'elettrificazione della galleria di Ivrea escluderebbe l'unico vantaggio di questa operazione, legato a un aumento del parco treni. Insomma siamo in una fase di stallo, che noi abbiamo previsto fin dall'inizio. Chiediamo al Governo di aggiornarci sulla questione e se siano state prese in considerazione soluzioni alternative all'elettrificazione dell'Aosta/Ivrea.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in qualità di Assessore ad interim ai trasporti, ha riferito che «per parte valdostana proseguono le interlocuzioni con gli enti territoriali coinvolti dall'opera: l'iter della conferenza di servizi sta procedendo e abbiamo raccolto i pareri dei Comuni valdostani interessati dal passaggio della ferrovia che sono stati poi sintetizzati in una recente delibera di Giunta. Il ruolo della Regione è quello di fare da tramite tra gli enti territoriali e RFI. Per quanto riguarda le interlocuzioni con i piemontesi, siamo in costante contatto con l'Amministrazione regionale che ha confermato la volontà di proseguire con l'elettrificazione della linea ed è stato affrontato il tema delle problematiche sollevate da parte di Ivrea. Il Comune del Canavese sta chiedendo a RFI una serie di opere compensative per i disagi che dovrà subire. Proseguiamo sul progetto di elettrificazione che ha il grande vantaggio di poter utilizzare i mezzi rotabili dell'intero circuito italiano ma, nel caso remoto in cui l'elettrificazione non dovesse andare in porto, stiamo valutando alternative diverse

Il Consigliere Perron ha replicato: «I treni a idrogeno costerebbero certamente di più ma avrebbero il vantaggio di consentire la creazione di un indotto e la nascita di un settore specifico. È comunque un settore da sviluppare nei prossimi decenni.»

LT

 

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Comunicato n° 525 del 6 ottobre 2022
Interpellanza sulla produzione di neve artificiale a seguito della crisi energetica

 

Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 6 ottobre 2022, il gruppo Pour l'Autonomie ha sollevato la questione della produzione di neve artificiale a seguito della crisi energetica in atto.

In particolare, il Consigliere Augusto Rollandin ha evidenziato che «le nostre stazioni sciistiche potrebbero aver bisogno di neve artificiale per aprire i comprensori oltre a necessitare di un importante utilizzo di energia per il funzionamento degli impianti.» Ha quindi voluto sapere se l'Amministrazione regionale, di concerto con le altre Regioni alpine, abbia presentato al Ministro della transizione ecologica la richiesta delle società degli impianti a fune di essere inserite tra le imprese energivore e se si hanno notizie su questa iniziativa. Ha anche chiesto se la Regione intenda coordinarsi con i vari Consigli di amministrazione degli impianti di risalita per definire, temperature e meteo permettendo, da quando, dove e quanto sarà possibile produrre neve artificiale.

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha risposto che «nel quarto trimestre 2022, il contratto firmato dalle società in passato, che aveva consentito di utilizzare l'energia a prezzi molto vantaggiosi nella scorsa stagione, va sfumando, e si va nella direzione di una nuova fornitura, con previsioni di costi che saranno di quasi tre volte a causa del "caro energia". Il messaggio che noi vogliamo lanciare come Valle d'Aosta è che la stagione invernale partirà, si inneverà e ci auguriamo che ci sia già la neve per la Coppa del Mondo a Cervinia, in modo dare una bella immagine delle nostre montagne innevate. Noi siamo pronti.»

«L'iniziativa di far rientrare le società degli impianti a fune tra le imprese energivore - ha proseguito l'Assessore - va avanti da tempo, grazie ad una sinergia con le Regioni, l'Associazione nazionale esercenti funiviari (ANEF) e regionale AVIF e i parlamentari: i criteri per la classificazione non rispondono pienamente al sistema di lavoro degli impianti a fune, ma stiamo cercando di sostenere la richiesta tenendo in considerazione l’importanza di queste imprese e il sistema di consumo che hanno. Ricordo che anche il Ministro Garavaglia si è fatto carico di questa segnalazione e ci auguriamo che tutto questo rientri in una programmazione futura. Nell'immediato è bene che le società possano utilizzare le possibilità che si stanno presentando nei vari decreti e che potrebbero essere di utilità per abbassare i costi. Noi comunque continuiamo a lavorare in questa direzione.»

L'Assessore Bertschy ha poi riferito che «il coordinamento con i Consigli di amministrazione è costante, chiedendo anche di fare attenzione ai consumi: costo e resa sono di fondamentale importanza, quindi bisognerà cercare di stare attenti alle finestre di freddo che si presenteranno per ottimizzare al meglio gli impianti di innevamento, in modo da non avere consumi elevati di energia. Il nostro intento è quello di farci trovare pronti per garantire una nuova buona stagione invernale, sia per gli impianti a fune sia per tutti gli altri operatori economici.»

Il Consigliere Rollandin ha replicato: «L'aspetto più delicato è quello delle imprese energivore: se non sarà tenuto in considerazione l'inserimento delle società di impianti a fune, queste non potranno avere tutte le agevolazioni previste. C'è l'urgenza di attivare questi meccanismi perché senza questi, se non c'è la neve naturale, si rischia di essere poco attrattivi rispetto ad altri comprensori. Mi auguro che l'Assessore sia sensibile a questo tema e che segua con attenzione il dossier. La stagione invernale e lo sci alpino, che sono fondamentali per il turismo valdostano, sono alle porte.»

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Comunicato n° 526 del 6 ottobre 2022
Interpellanza sugli interventi sulla strada regionale di Antey-Saint-André

 

Nella seduta consiliare del 6 ottobre 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto chiarimenti in merito agli interventi per ridurre la velocità degli Autoveicoli sul tratto di strada regionale n. 46 nel comune di Antey-Saint-André.

Il Consigliere Christian Ganis ha evidenziato che «la porzione della strada regionale 46 che passa attraverso il comune di Antey-Saint-André è spesso teatro di incidenti stradali, alcuni dei quali con esiti molto gravi. Su questo tratto di strada, caratterizzato dalla presenza di lunghi rettilinei, si trovano varie attività commerciali ed esercizi pubblici che sono frequentati anche da numerosi pedoni, soggetti maggiormente a rischio. Il problema è principalmente legato alla velocità dei veicoli a cui fa da contraltare la mancanza di una segnaletica adeguata e di opportuni strumenti di dissuasione. Chiediamo quindi se sia intenzione dell'Amministrazione porre in essere degli interventi mirati in modo da creare un deterrente per ridurre la velocità delle autovetture.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, premettendo che sulla questione non risultano segnalazioni agli atti degli uffici regionali, ha evidenziato che «prescindendo dal nullaosta regionale, spetta ai Comuni il rilascio delle autorizzazioni e concessioni per la segnaletica e gli interventi nei tratti di strade regionali all'interno dei centri abitati. Il Comune di Antey-Saint-André posizionerà entro l'anno la segnaletica verticale e realizzerà un attraversamento pedonale in corrispondenza della fermata del trasporto pubblico e, nell’ottica della collaborazione, considerata l’importanza del tratto di strada interessato, abbiamo ritenuto utile esprimere un parere da fornire quale supporto tecnico al Comune. La Struttura viabilità e opere stradali, a seguito di richiesta inoltrata dal Comune, ha rilasciato parere favorevole per l’installazione di cartellonistica in vari tratti di strada e per la realizzazione di un attraversamento pedonale in Località Covalou, fornendo specifiche indicazioni riguardo alla collocazione, distanze, tipologie e dimensionamenti della segnaletica e sta collaborando con l’Ufficio tecnico comunale per individuare la migliore soluzione per il posizionamento della segnaletica verticale e la realizzazione dell’attraversamento pedonale che sarà reso maggiormente visibile con l’integrazione di un sistema luminoso e di segnaletica di preavviso

«L'attenzione prestata dalla Regione negli ultimi anni alla sicurezza di tutta la regionale 46 si è concretizzata in numerosi interventi già eseguiti, in corso di esecuzione e programmati - ha precisato l'Assessore Marzi -. Tra questi, i lavori di manutenzione dell'illuminazione della galleria del Breuil (423 mila euro); la manutenzione da parte dei cantonieri e degli operai stagionali e quella straordinaria di pavimentazione stradale (primo lotto 150 mila euro). Abbiamo anche in corso di esecuzione il secondo lotto di manutenzione stradale (330 mila euro) e lavori urgenti di consolidamento del tratto in località Gouffre (490 mila euro) che prevede altre opere strutturali di cui è in corso la redazione del progetto esecutivo per un investimento previsto di ulteriori 400 mila euro. Tra gli interventi programmati, abbiamo la progettazione dell’ammodernamento ed efficientamento dell’impianto di illuminazione stradale della galleria Fiernaz (spesa stimata 400 mila euro) e la manutenzione straordinaria all’interno del programma 2022-2029 della viabilità stradale per un importo complessivo di 1,3 milioni di euro. Mi preme sottolineare che, per intervenire sul miglioramento della sicurezza della regionale 46, abbiamo sinora destinato complessivamente risorse per circa 3,5 milioni di euro

Il Consigliere Ganis ha replicato: «Ho ricevuto le prime segnalazioni sulla pericolosità di quel tratto di strada nel mese di maggio e, per quanto a mia conoscenza, il problema c'è e persiste. Chi ha attività commerciali è preoccupato: non ci sono dissuasori della velocità e la segnaletica è carente. Bisogna effettuare interventi veloci affinché venga ridotto il numero di incidenti stradali perché l'attenzione verso i nostri cittadini passa anche attraverso la sicurezza.»

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Comunicato n° 527 del 6 ottobre 2022
Interpellanza sull'esternalizzazione del servizio di farmacia ospedaliera

 

Con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 6 ottobre è stato affrontato il tema dell'affidamento del servizio di logistica centralizzata dei presidi ospedalieri.

«L'avviso di affidamento ha come finalità l'esternalizzazione del servizio di farmacia, compreso quello dell'ospedale Parini - ha sottolineato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Dal bando emergono, però, una serie di criticità che mettono in discussione la bontà della scelta di affidare il servizio ad operatori esterni, confermando peraltro la tendenza crescente dell'USL di privatizzare ed esternalizzare servizi e prestazioni essenziali che, in passato, non sempre è sembrata economicamente vantaggiosa per la pubblica amministrazione. Inoltre, riteniamo che la farmacia interna avrebbe dovuto essere maggiormente coinvolta nella stesura del bando. Chiediamo quindi al Governo se siano state analizzate le potenziali criticità derivanti da questa scelta, prima tra tutte quella dell'esternalizzazione del servizio di farmacia ospedaliera, e se sia intenzione coinvolgere maggiormente la farmacia dell'ospedale nelle prossime fasi del bando; se sia stata fatta un'analisi costi benefici di questa operazione e con che risultati

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha precisato che «le criticità sollevate da questa iniziativa non trovano un riscontro concreto, dal momento che le attività oggetto di esternalizzazione riguardano la sola logistica di consegna e ritiro dei farmaci il cui governo resta in capo alla Struttura complessa Farmacia e i cui responsabili, come già anticipato nel corso della scorsa riunione del mese di giugno, saranno coinvolti nelle fasi successive del bando

Per quanto riguarda l'analisi dei costi-benefici per l'affidamento del servizio di logistica centralizzata per i presidi ospedalieri e le aree territoriali dell'AUSL, l'Assessore Barmasse ha evidenziato che «le principali criticità riscontrate riguardano la mancanza di spazio di stoccaggio dei magazzini in caso di emergenze pandemiche; la necessità di rafforzare le reti di distribuzione sia per l'ospedale che per il territorio attraverso l'impiego di un unico magazzino centralizzato; il conseguimento degli obiettivi ambientali previsti dal Piano d'azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione attraverso l'inserimento delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei Criteri ambientali minimi (CAM); la necessità di risposta in tempi rapidi con procedure di consegna e accatastamento flessibili alle diverse esigenze; la conformità degli spazi alla normativa antincendio e la loro destinazione anche per attività sanitarie.»

L'Assessore alla sanità ha poi indicato gli obiettivi da raggiungere con questa operazione: «La razionalizzazione delle scorte di magazzino centrale e di reparto consentirà un maggiore controllo e una conseguente diminuzione degli spazi fisici attualmente occupati che potranno essere diversamente impiegati; lo sgravio delle attività logistiche per il personale sanitario; maggiore tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti gestiti; attenzione al rispetto della norma sugli stoccaggi di materiali anche in previsione di una corretta applicazione della normativa antincendio; recupero degli spazi non più adibiti alle scorte. L'avviso lanciato dall'AUSL si propone di raggiungere anche una gestione integrata tra le attività logistiche migliorando la qualità del servizio offerto, definendo le responsabilità sui processi in maniera chiara, razionalizzando i costi di trasporto e di movimentazione e ottimizzando le attività dei sanitari (medici, infermieri, OSS, ecc.) che, sgravati dalla funzione di gestione dei materiali in reparto risulteranno esser disponibili per le sole attività assistenziali.»

«Questa spiegazione è troppo generica e non spegne i nostri dubbi sugli interrogativi che abbiamo posto - ha replicato il Capogruppo Manfrin -. L'esternalizzazione dei servizi viene fatta a discapito dell'utenza interna ed esterna. In passato, altre strutture pubbliche hanno fatto la scelta di esternalizzare il servizio di farmacia e poi sono dovute ritornare sui propri passi. Prima di prendere decisioni definitive, vi consigliamo vivamente di contattarle per capire i motivi del loro ripensamento. Insomma, il bando ci lascia molto perplessi e contiene degli elementi contrastanti che non ci fanno ben sperare per il futuro.»

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Comunicato n° 528 del 6 ottobre 2022
Interpellanza sul piano di interventi a favore delle persone con disabilità

 

Nella seduta consiliare del 6 ottobre 2022, il gruppo Forza Italia ha interpellato il Governo sul Piano di interventi e servizi a favore delle persone con disabilità approvato dalla Giunta regionale a gennaio 2018.

In particolare, il Capogruppo Pierluigi Marquis ha richiamato la delibera 2018 che si «poneva l'ambizioso obiettivo di costruire un programma pluriennale di azioni per il progetto personalizzato di vita delle persone con disabilità e prevedeva, tra gli altri, la costituzione di un gruppo di lavoro che esaminasse e valutasse le soluzioni avanzate nel programma.» Ha quindi chiesto all'Assessore di fare il punto sull'attività del gruppo di lavoro; se gli interventi ritenuti prioritari, che dovevano già essere avviati nel 2018, siano stati attuati e se al Piano 2018-2020 ne sia seguito un altro per il triennio 2021-2023. Ha poi voluto conoscere il numero delle persone con disabilità in Valle d'Aosta che hanno diritto ad un progetto personalizzato di vita e quante di queste ne abbiano beneficiato nel periodo 2018-2020.

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Roberto Barmasse, ha riferito che «il gruppo di lavoro indicato nella delibera di Giunta del 2018 non è stato costituito in quanto, così come declinato, avrebbe rappresentato un doppione, sia per componenti che per funzioni, del Gruppo interistituzionale sulla disabilità previsto dalla legge regionale 14/2008. Sono stati invece istituiti altri gruppi di lavoro - sempre in base alla delibera del 2018 - quali quello per lo sviluppo degli strumenti di inserimento lavorativo, per l'inclusione scolastica, per la revisione della disciplina dei servizi diurni, per il monitoraggio di progetti pilota in co-progettazione con il Terzo settore.»

«Nell'ambito del Piano di interventi 2018-2020 - ha proseguito l'Assessore - vi è stata l'attivazione dell'Unità di valutazione multidimensionale (UVMDi) e l'istituzione della figura del "case manager" della persona con disabilità; l'attivazione di percorsi misti e integrati scuola­lavoro per lo sviluppo del progetto di vita della persona disabile; nell'ambito delle politiche del lavoro, sono in corso di realizzazione, tra l'altro, tirocini a tutoraggio intensivo per persone con disabilità fisiche o sensoriali, tirocini di pre-inserimento, borse lavoro; è poi prevista la sperimentazione di formule abitative innovative rivolte a sviluppare percorsi di autonomizzazione. Al Piano 2018- 2020 non ha ancora fatto seguito un nuovo Piano, ma dalle riflessioni emerse nei vari gruppi di lavoro e nei confronti con le famiglie si impone un aggiornamento del Piano di interventi a favore delle persone con disabilità con particolare riferimento alla necessità di ridefinire il modello d'offerta verso centri multiservizi capaci di adattarsi ai bisogni delle persone con flessibilità e rapidità. Resta ancora molto da fare, ma l'Amministrazione regionale si è posta l'obiettivo di superare e integrare la tradizionale organizzazione, prevedendo una molteplicità di percorsi differenziati per rispondere all'evolversi del contesto, dei bisogni che lo interessano e della cultura portata dalle persone disabili e dalle loro famiglie. Le problematiche sono tante, c'è molta collaborazione con le famiglie, la strada è lunga e difficile, ma l'impegno dell'Assessorato c'è, malgrado le note difficoltà di personale.»

L'Assessore Barmasse ha poi specificato che «gli aventi diritto ad un progetto personalizzato di vita - riconosciuto solo a chi sia in possesso di certificazione per lo stato di handicap ai sensi della legge nazionale n. 104/1992 - ammontano a 4.909 al 30 giugno 2022. Dal 2018 ad oggi, 120 utenti aventi diritto si sono rivolti all'UVMDi per l'elaborazione del proprio progetto: di questi, 90 hanno già trovato risposta; attualmente sono attivi 84 progetti mentre 4 sono in fase di realizzazione.»

Il Capogruppo Marquis si è detto insoddisfatto della risposta: «Questo è un settore delicatissimo che dovrebbe essere gestito in tutt'altra maniera: le risorse finanziarie stanziate sono molte, ma c'è una grossa dissipazione di energie. In materia di disabilità, ci vuole serietà e non sufficienza; le difficoltà bisogna affrontarle con competenza e umanità. Invito l'Assessore a fare un questionario alle famiglie e si accorgerà se sono soddisfatte o meno delle risposte alle problematiche che stanno affrontando. Mi permetto di dare un suggerimento visto che la maggioranza sta pensando ad un rimpasto di Giunta: prendetevi a cuore questo settore e riunite tutte le deleghe in materia di disabilità su di un unico Assessore, perché le deleghe trasversali portano solo confusione, non si capisce chi debba fare cosa e quali siano le responsabilità. Ci vogliono le giuste competenze e la dovuta attenzione, altrimenti le famiglie non vedranno mai risolti i propri problemi.»

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Comunicato n° 529 del 6 ottobre 2022
Interpellanza sulla carenza di medici in Valle

 

La carenza di medici in Valle d'Aosta è stata nuovamente portata all'attenzione del Consiglio con un'interpellanza del Progetto Civico Progressista discussa nella seduta del 6 ottobre 2022.

La Capogruppo Erika Guichardaz, nel richiamare una serie di atti volti a dare supporto alla medicina di assistenza primaria e a garantire la continuità assistenziale ai residenti nelle località in cui vi sono stati trasferimenti e dimissioni da parte dei medici di famiglia, ha evidenziato che «gli ambulatori ad accesso diretto sono operativi solo nei giorni feriali e non è prevista l'attività a domicilio, così come vi è un elevato numero di accessi al Pronto Soccorso.» Ha quindi voluto conoscere i dati sull'attività degli ambulatori ad accesso diretto suddivisi per sede e tipo di accesso (turisti o residenti); il numero di pazienti attualmente senza medico di medicina generale e come saranno assicurate le visite a domicilio non urgenti per i pazienti privi di medico di famiglia; quali gli intendimenti per risolvere il grave problema della carenza di medici.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha premesso che «bisogna partire dal presupposto che la carenza di medici non riguarda solo la nostra regione ma tutto il territorio nazionale e anche la Francia e la Svizzera. Stiamo scontando gli errori di programmazione compiuti a livello nazionale: per creare un medico di base ci vogliono nove anni e quindi, inevitabilmente i tempi per la soluzione della situazione sono lunghi. Quello che possiamo fare è essere il più possibile attrattivi e organizzare al meglio il servizio medico territoriale con le migliori forze di cui disponiamo.»

Entrando nel merito dell'interrogazione, l'Assessore ha precisato: «l'Azienda USL ha attivato per il periodo 20 luglio - 31 agosto ambulatori ad accesso diretto gestiti prevalentemente da medici di medicina generale (MMG) ad Ayas, Cogne, Courmayeur, Gressoney, La Thuile, Pila e Valtournenche e i dati che sono in fase di elaborazione saranno presto messi a disposizione.»

«Per quanto riguarda i pazienti senza medico di medicina generale, le criticità si sono registrate nel Distretto 4 (bassa Valle), ambiti 1 e 4, dove alcuni medici hanno cessato l'attività, e nel Distretto 2 (Aosta e cintura), ambito 1. Nel Distretto 4 (ambito 1), dal 3 ottobre scorso ha preso servizio un medico con incarico provvisorio e, ad oggi, è garantita la scelta per gli assistiti a favore di due medici di famiglia - ha proseguito l'Assessore Barmasse -. Nell'ambito territoriale 4, ha preso servizio un nuovo medico con incarico provvisorio e rimangono 3.200 assistiti in attesa di scelta del medico, mentre sono 1.300 nel Distretto 2 (ambito 1). Questi pazienti comunque non sono senza assistenza medica in quanto possono richiederla presso gli altri medici di base. Per far fronte a queste criticità, in attesa di individuare altri professionisti, l'AUSL ha attivato un ambulatorio di accesso diretto presso il poliambulatorio di Donnas, ha prorogato l'attività dell'ambulatorio ad accesso diretto a Gressoney-Saint-Jean e attivato un ulteriore ambulatorio presso il consultorio di Variney. Questa attività continuerà fino all'individuazione dei medici necessari per garantire a tutti gli assistiti le cure primarie

L'Assessore alla sanità ha poi relazionato in merito alle visite a domicilio per i pazienti privi di medico di base, informando che «l'AUSL ha incaricato due medici per l'assistenza agli utenti non deambulanti in regime di Assistenza domiciliare integrata, Assistenza domiciliare in cure palliative e Assistenza domiciliare residenziale, oltre a garantire l'assistenza infermieristica. Per ovviare a questi problemi, l'Azienda ha attivato le procedure previste dal Contratto nazionale e ha interpellato i medici iscritti nella graduatoria aziendale per incarichi provvisori e sostituzione di medici di assistenza primaria; i medici in possesso dell'attestato del corso di formazione triennale MMG e quelli iscritti al corso e i laureati abilitati. La prima procedura conclusa ha permesso di inserire un nuovo medico nell'ambito di scelta Gaby, Gressoney e Pont-Saint-Martin. In parallelo sono in corso contatti con alcuni medici tirocinanti che hanno manifestato interesse ad accettare incarichi provvisori. Inoltre, l'Assessorato sta lavorando alla predisposizione di un Accordo integrativo regionale per definire, tra le altre cose, specifici riconoscimenti economici per i medici in relazione agli ambiti disagiati per carenza cronica di medici e per condizioni geografiche e popolazione assistita.»

La Capogruppo Guichardaz, nella replica, ha dichiarato: «il quadro delineato non è molto confortante: al momento i pazienti senza medico sono 4.500 e andranno sicuramente ad aumentare, visti i dieci pensionamenti dei prossimi mesi. Attendiamo di leggere i dati sugli ambulatori ad accesso diretto che, tuttavia, non possono rappresentare una soluzione definitiva al problema, visto che non viene garantito il rapporto di fiducia che caratterizza il rapporto medico curante-paziente, non c'è la continuità delle cure, non ci sono le visite domiciliari, non c'è la prevenzione, ma si tampona solo con un servizio di visite ambulatoriali e di ricette. Inoltre mancano le visite domiciliari che rappresentano un grande problema per le persone fragili e spesso ci si rivolge a professionisti a pagamento creando una grave disparità di trattamento. Non penso si voglia andare verso la privatizzazione anche delle cure primarie.»

I lavori sono conclusi. I sei punti restanti all'ordine del giorno sono rinviati alla prossima adunanza programmata per mercoledì 19 e giovedì 20 ottobre 2022.

LT

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