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Riunione del Consiglio regionale del 13 e 14 luglio 2022

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Comunicato n° 403 del 6 luglio 2022
Adunanza del Consiglio regionale

 

Il Consiglio regionale è convocato in via ordinaria mercoledì 13 e giovedì 14 luglio 2022, a partire dalle ore 9.00, per trattare un ordine del giorno composto di 61 oggetti, di cui 17 interrogazioni, 33 interpellanze e 5 mozioni.

L'Aula sarà chiamata a deliberare in merito all'effettuazione del referendum consultivo di iniziativa popolare sulla proposta di legge n. 58 riguardante norme per l'elezione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta e ad approvare il relativo quesito da rivolgere agli elettori dei Comuni della Regione.

Per quanto riguarda l'attività ispettiva delle diciassette interrogazioni, cinque sono del gruppo Forza Italia: sostituzione di funzionari assenti responsabili dell'istruttoria di procedimenti amministrativi in materia paesaggistica; effetti dell'annullamento di una selezione pubblica per l'assunzione di un dirigente della società Finaosta; lavori di sostituzione della rete del gas sulla strada di collegamento dei comuni dell'Envers; impatto dell'aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime sugli appalti pubblici e adeguamento dei prezzari regionali; iniziative per ridurre i disagi degli assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica del Quartiere Cogne.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha depositato sette interrogazioni: stato delle interlocuzioni con il Ministero della Giustizia per assicurare alla Regione un dirigente penitenziario a tempo pieno presso la Casa Circondariale di Brissogne; azioni per evitare la sovrapposizione delle manifestazioni sportive, enogastronomiche e dell'artigianato sul territorio regionale; interlocuzioni con i portatori di interesse per l'organizzazione e la promozione dei campionati italiani master di scherma e degli eventi collaterali a Courmayeur; interventi per il miglioramento del sistema universitario valdostano dopo la valutazione espressa dall'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e di ricerca; stato delle attività finalizzate alla cessione di azioni di Aosta Factor SpA da parte di Finaosta; stato di attuazione e diffusione sul territorio dei Percorsi diagnostico terapeutici assistenziali previsti dal Piano regionale per la salute e il benessere sociale; soluzione al disagio dei lavoratori e dei pazienti dell'ospedale Beauregard per i lavori in corso nell'area dedicata al parcheggio.

Sono cinque le interrogazioni del gruppo Progetto Civico Progressista: finanziamento di interventi concernenti il patrimonio architettonico e paesaggistico rurale nell'ambito del PNRR; ultimo avviso di selezione per il conferimento dell'incarico di Direttore del Forte di Bard; accesso delle istituzioni scolastiche ai fondi relativi al piano di digitalizzazione del PNRR; stato dell'arte e potenziamento dell'attività delle Unità speciali di continuità assistenziale (USCA); riduzione del servizio di accompagnamento per persone con disabilità psicofisiche e riduzione degli orari dei Centri educativo-assistenziali (CEA).

Delle trentatré interpellanze depositate, tre sono del gruppo Forza Italia: azioni per rendere più attrattiva la piattaforma di prenotazioni "Valle d'Aosta booking"; modalità di selezione degli studenti valdostani per i tirocini estivi extracurriculari presso aziende del territorio; servizi territoriali rivolti a persone con disabilità psicofisiche.

Ventidue le interpellanze del gruppo Lega Vallée d'Aoste: modalità di attuazione del PNRR attraverso il potenziamento delle strutture amministrative e il supporto tecnico-operativo di società a prevalente partecipazione regionale; predisposizione degli atti di indirizzo previsti dalla legge regionale in materia di tutela delle libere professioni e di equo compenso; istituzione di una commissione di controllo dei prezzi per il monitoraggio degli aumenti e il confronto periodico con le associazioni valdostane di consumatori; avvio di un dibattito sull'attuazione della zona franca nella prima Commissione consiliare; interlocuzioni con gli organi competenti per valutare criteri di interpretazione e procedure burocratiche di attività a ritmo di musica in eventi pubblici e privati aperti al pubblico; previsione di una misura economica a sostegno del settore dell'allevamento zootecnico da latte in zone montane per il 2022; interventi a supporto delle attività imprenditoriali colpite dall'emergenza siccità; adozione di una specifica misura economica a ristoro dei danni causati al settore agricolo da fenomeni meteorologici; risoluzione delle problematiche inerenti alla chiusura del tratto dell'itinerario freeride per bici Pila-Les Fleurs; azioni per uniformare la segnaletica regionale della via Francigena; valorizzazione, con il Project Financing, di beni del patrimonio artistico e culturale regionale; interventi in favore di progetti di sviluppo di esercizi commerciali polifunzionali nei comuni montani; incentivi per la rottamazione dei vecchi apparecchi per il riscaldamento domestico e la loro sostituzione con impianti a basse emissioni in atmosfera ed alta efficienza energetica; criticità strutturali del ponte di Issogne e riapertura della viabilità al traffico pesante; struttura del Palaindoor "Marco Acerbi" di Aosta e eventuali alternative per le attività sportive; nuovo accordo di programma tra la Regione e il Comune di Issogne per la realizzazione di una nuova scuola in località Clapeyas-Fleuran; attivazione del Numero europeo armonizzato a valenza sociale 116117; voucher di conciliazione 2022 e azioni per agevolare l'accesso ai centri estivi dei disabili di età compresa tra i 3 e i 21 anni; promozione di iniziative di svago per il miglioramento della qualità della vita degli utenti delle strutture sanitarie affetti da patologie invalidanti; progetto di trasformazione della Casa di riposo J.B. Festaz in ospedale di comunità e sua sostenibilità finanziaria; sezione dedicata al terzo settore nel sito ufficiale della Regione; azioni per garantire il rispetto del capitolato d'appalto per la gestione del servizio di ristorazione per degenti e dipendenti dell'Azienda USL.

Il gruppo Pour l'Autonomie illustrerà tre interpellanze: predisposizione di un disegno di legge sulle piste o percorsi per biciclette; accordi con la società Cogne Acciai Speciali in relazione al mantenimento dei prezzi del riscaldamento domestico; intendimenti in merito al progetto di ampliamento dell'ospedale U. Parini.

Cinque sono invece le interpellanze del gruppo Progetto Civico Progressista: interventi di rimozione della barriere fisiche, cognitive e sensoriali dei musei e dei luoghi della cultura regionali nell'ambito del PNRR; problematiche del Convitto regionale "Federico Chabod"; riflessione sull'attuale organizzazione scolastica; stato di attuazione degli obiettivi previsti dalla legge regionale sui trasporti ferroviari e interlocuzione con il Comitato "La Valle d'Aosta Riparte"; ampliamento dell'ospedale regionale ed esiti del tavolo di confronto con il Comune di Aosta.

Il Consiglio discuterà infine cinque mozioni, di cui una del gruppo Forza Italia che chiede la reintroduzione del "Bon chauffage" per le famiglie valdostane e altre misure a favore delle imprese. La mozione presentata dal gruppo Pour l'Autonomie mira a rendere fruibili i siti culturali della Regione da parte di persone con disabilità visiva. Il gruppo Progetto Civico Progressista intende, con la sua iniziativa, individuare le risorse per sostenere la candidatura di Aosta Capitale della Cultura 2025. Le due ultime mozioni sono del gruppo Lega Vallée d'Aoste per impegnare il Governo a prevedere nell'ambito del bilancio di previsione 2023-2026 la modifica dell'attuale disciplina per la determinazione e riscossione delle tasse automobilistiche; la seconda impegna ad adottare la deliberazione di giunta regionale attuativa dell'art. 45 della legge regionale 3/2013 in materia di morosità incolpevole degli assegnatari di alloggi ERP.

L'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda).

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso il Consiglio, nel numero massimo consentito. L'accesso dei giornalisti al foyer è consentito per il tempo strettamente necessario all'effettuazione di interviste dei Consiglieri.


LT

 

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Comunicato n° 408 dell'11 luglio 2022
Consiglio del 13 e 14 luglio: iscritti quattro punti all'ordine del giorno suppletivo

 

L’ordine del giorno del Consiglio regionale, convocato in riunione ordinaria, mercoledì 13 e giovedì 14 luglio 2022, è stato integrato da ulteriori quattro oggetti.

Sono stati iscritti un disegno e una proposta di legge: il primo contiene disposizioni urgenti in materia di Commissioni locali valanghe, mentre la seconda riguarda gli interventi in favore di imprese in difficoltà.

Verranno poi trattate due interrogazioni a risposta immediata. La prima, depositata dal gruppo Forza Italia, chiede conto dell'accordo sottoscritto tra la Regione e le rappresentanze dei Vigili del fuoco regionali e del Corpo forestale valdostano. La seconda, presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste, chiede informazioni sull'iter del progetto di elettrificazione della tratta ferroviaria Aosta/Ivrea e del progetto bandiera sulla digitalizzazione.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 65 oggetti.

L'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda).

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso il Consiglio, nel numero massimo consentito. L'accesso dei giornalisti al foyer è consentito per il tempo strettamente necessario all'effettuazione di interviste dei Consiglieri.


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Comunicato n° 410 del 13 luglio 2022
Un minuto di silenzio in ricordo delle vittime della tragedia della Marmolada

 

L'adunanza consiliare convocata oggi, mercoledì 13, e domani, giovedì 14 luglio 2022, si è aperta con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime della tragedia della Marmolada.

Il Presidente Alberto Bertin ha rinnovato il cordoglio dell'Assemblea regionale alle famiglie delle vittime, esprimendo vicinanza alle comunità coinvolte e riconoscenza ai soccorritori.

Le Président a aussi informé que dans les deux semaines à venir trois jeunes valdôtains participeront aux différentes simulations parlementaires organisées dans le cadre de la Francophonie.

En particulier, Jacopo Jans, étudiant en deuxième année de relations internationales à l'Université de Trento, représentera la Vallée d'Aoste au Parlement Jeunesse du Maroc qui se réunira du 19 au 22 juillet.

Deux autres jeunes participeront à la 9e édition du Parlement francophone des jeunes, qui se tiendra à Tirana (Albanie) du 25 au 31 juillet dans le cadre des initiatives de l'Assemblée parlementaire de la francophonie. Il s'agit de Marlène Jorrioz, étudiante en langue et communication à l'Université de la Vallée d'Aoste, et de Federico Borre, qui suit un master à l'Université de Genève.

 

SC

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Comunicato n° 411 del 13 luglio 2022
Comunicazioni del Presidente della Regione

 

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, nelle sue comunicazioni al Consiglio regionale del 13 luglio 2022 ha riportato quanto avvenuto ieri all’abbazia di Vallombrosa, dove ha partecipato insieme all’Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, alla celebrazione di San Giovanni Gualberto, la festa del patrono dei Forestali.

«È stata speciale, quest’anno, perché dopo vent’anni è toccato alla Valle d’Aosta l’offerta dell’olio votivo che alimenta la lampada conservata nella cappella dell’abbazia - ha detto il Presidente -. È stato un appuntamento particolarmente significativo, perché per la prima volta il Corpo forestale regionale è stato il responsabile di una cerimonia che è un momento centrale per la vita dei Carabinieri forestali: solo infatti grazie alla nostra autonomia e alle nostre impostazioni normative il Corpo forestale continua ad avere in Valle d’Aosta una sua identità, mentre nelle regioni a statuto ordinario i Forestali sono confluiti nell’Arma dei Carabinieri. La giornata di ieri è stata insomma un’occasione preziosa per sottolineare la peculiarità delle scelte che la Valle d’Aosta ha operato negli anni.»

Facendo un passo indietro, il Presidente Lavevaz ha rappresentato «l’importanza che ha rivestito la visita in Valle d’Aosta della Commissione ambiente del Senato della Repubblica, che è stata nella nostra regione a fine giugno: per la Regione questa è stata l’occasione di mostrare la propria capacità di creare interventi di rete, attraverso un dialogo tra soggetti diversi che è stato particolarmente apprezzato dai Senatori. I temi affrontati sono diventati di drammatica attualità il 3 luglio, quando il crollo di una parte del ghiacciaio della Marmolada ha causato la morte di 11 persone. Lo sforzo comune deve continuare, oggi, per permettere di affrontare la montagna in sicurezza, consapevoli dei rischi ma senza paure. Per questo confermiamo il nostro impegno di studio, di monitoraggio e di attenzione, pronti a condividere le esperienze che abbiamo accumulato in questi anni di ascolto del territorio.»

Il Presidente ha anche fatto riferimento alla visita di venerdì scorso ad Aosta del Ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani. «La sua venuta è stata legata alla serie di appuntamenti di presentazione delle possibilità offerte dal PNRR - ha sottolineato il Presidente -. All’interno del confronto, ho ribadito quanto importante sia lo sforzo di sistematizzazione necessario per permettere di sfruttare a pieno queste opportunità e quanto centrale sia la necessità di avere le risorse di personale adeguate alla gestione di queste progettualità.»

Ha infine parlato della visita che il Principe di Monaco, Alberto II, ha svolto in Valle d’Aosta nelle giornate di lunedì e martedì: «Ospite del Gran Paradiso Film Festival, il Principe è stato accolto in un incontro al castello di Aymavilles che ha visto anche un momento simbolico rilevante: abbiamo entrambi infatti sottoscritto, insieme ad altri partecipanti, un documento che ribadisce l’impegno verso lo sviluppo sostenibile e gli obiettivi 2030-2040, che la Regione sta perseguendo attraverso documenti programmatici che accompagnano l’azione amministrativa.»

 

SC

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Comunicato n° 412 del 13 luglio 2022
Rinviata la decisione sul referendum consultivo in materia di elezioni regionali

 

Nella seduta del 13 luglio 2022, l'Assemblea regionale ha rinviato, con 31 voti a favore e 4 contrari (PCP e FI), in attesa di approfondimenti in prima Commissione consiliare, la decisione di sottoporre a referendum consultivo la proposta di legge n. 58 in materia di elezioni regionali depositata il 26 aprile scorso dal gruppo Progetto Civico Progressista e sulla quale era stata presentata - il 24 maggio - una richiesta di referendum consultivo di iniziativa popolare, sottoscritta da oltre 3000 firme, ai sensi della legge regionale n. 19/2003, al fine di conoscere l'orientamento degli elettori sulla proposta stessa.

Il rinvio è stato richiesto dal Capogruppo dell'Union Valdôtaine, Aurelio Marguerettaz, sollevando una questione sospensiva: «Non si vuole mettere in discussione l'istituto referendario, nel quale crediamo profondamente perché è un momento elevato di democrazia in cui si chiede la partecipazione della popolazione.» Facendo riferimento al quesito proposto (elezione diretta del Presidente della Regione, premio di maggioranza, soglia di sbarramento al 4%, eventuale ballottaggio, numero massimo di 6 Assessori, presenza di entrambi i generi in Giunta, doppia preferenza di genere, riduzione del numero di firme per presentare una lista, spoglio centralizzato delle schede, elettorato passivo esteso ai diciottenni e disposizioni in materia di forma di governo), il Consigliere Marguerettaz ha osservato: «Se questo fosse il quesito referendario, dovrebbe essere dichiarato inammissibile, perché i principi della Costituzione in merito al referendum indicano che il quesito debba essere formulato in termini semplici e chiari con riferimento a problemi affini e ben individuati prevedendo in caso contrario la reiezione. Con questo quesito si chiede invece di intervenire su di una pluralità di leggi e dando indicazioni alla popolazione assolutamente fuorvianti. Nel rispetto quindi di coloro che hanno proposto il quesito referendario, dobbiamo ritornare in prima Commissione e fare un approfondimento sul fatto se questo referendum possa essere o non essere ammesso o, in subordine, che abbia un quesito solo. La Commissione regionale per i procedimenti referendari, alla quale in prima Commissione abbiamo chiesto un parere, si è dichiarata incompetente nella sua valutazione, così come ha messo in evidenza che la legge sul referendum andrebbe migliorata perché vi sono una serie di antinomie. Io metto quindi a fattor comune la necessità di condurre un'analisi corretta in prima Commissione, con l'ausilio di un costituzionalista in modo da poter deliberare serenamente.»

Il Vicecapogruppo di Forza Italia, Mauro Baccega, ha quindi chiesto una sospensione dei lavori per un approfondimento con le Consigliere di PCP. Al rientro, ha chiesto di «aprire un dibattito in Consiglio su questo argomento che, dopo rinvii, rimandi alle Commissioni e il diniego del Comitato dei saggi, è stato finalmente iscritto il punto all'ordine del giorno. Al termine della discussione si potrà poi esprimere un parere sulla pregiudiziale. L'argomento è molto importante e non è un caso che, forze normalmente distanti su tanti temi, sostengano la richiesta di interpellare i cittadini per sapere se vogliono un sistema elettorale che consenta agli elettori di scegliere un Presidente della Regione, una maggioranza che lo sostiene e il programma condiviso.»

Sono quindi intervenuti il Consigliere Sammaritani (Lega VdA) a favore e la Consigliera Minelli (PCP) contro la richiesta di rinvio.

Il Consigliere della Lega Vallée d'Aoste Paolo Sammaritani, sottolineando che «il gruppo Lega VdA non è contrario alle forme di partecipazione diretta», ha detto di essere «contro la trattazione di questo argomento oggi, sia per questioni tecniche che di puro buon senso. È la prima volta che si vuole ricorrere al referendum consultivo: qualcuno la prende alla leggera, ma secondo noi la questione non è così semplice. Come si può chiedere alla popolazione di esprimersi su 11 principi, come quelli contenuti nel quesito referendario? In sostanza si chiederebbe una sola risposta per 11 domande e non solo, come qualcuno vuol far credere, sull'elezione diretta del Presidente della Regione. Inoltre, la prima Commissione sta lavorando sul tema dell'ammissibilità, con un atteggiamento sensato e razionale: scavalcare la Commissione competente non è un atteggiamento logico.  Rilevo, inoltre, che in Consiglio c'è anche un'altra proposta di legge in materia elettorale, così come ne arriveranno altre nei prossimi mesi. Il dibattito è appena stato aperto: che senso avrebbe quindi chiedere un parere consultivo quando non ci sono i termini di paragone? Un buon amministratore questo non lo può fare perché significherebbe buttare via i soldi dei cittadini e avremmo una risposta parziale, non significativa dal punto di vista politico. A leggere le motivazioni della Commissione per i procedimenti referendari e le pronunce della Corte costituzionale sorgono dubbi sull'ammissibilità del referendum consultivo sulla materia elettorale, perché ci sono delle modalità di approvazione di certe leggi che prevedono dei procedimenti tipici e che al loro esito prevedono una consultazione popolare, come è questo il caso. Quindi se facciamo una consultazione prima e una dopo, cosa abbiamo risolto? C'è un problema di coerenza. Ho l'impressione che questa manovra sia puramente politica: affrettare i tempi è decisamente inopportuno. La Lega non si sente di votare un referendum consultivo su questi presupposti perché temiamo che qualcuno potrebbe chiederci come mai abbiamo buttato via i soldi, sia privati cittadini che organi deputati al controllo. Questo quesito è troppo complesso e non è opportuno affrontarlo in questo modo alla luce dei fatti e dell'esistenza di altre proposte di legge già depositate.»

La Vicecapogruppo di Progetto Civico Progressista, Chiara Minelli, nell'esprimere la contrarietà del suo gruppo e di quello di Forza Italia, ha sostenuto: «Il quesito è stato predisposto dalla Presidenza del Consiglio, non da noi né dal Comitato per la riforma elettorale che ha raccolto le firme. Quindi, il quesito è emendabile e possiamo affrontare la questione in Aula. Rispetto agli approfondimenti richiesti, segnalo innanzitutto che la proposta di legge 58 è stata depositata il 26 aprile e le firme dei cittadini il 24 maggio: c'era tutto il tempo di approfondire. Inoltre il CRE ha seguito l'iter di legge: le regole sono state rispettate proprio per poter arrivare alla discussione in Consiglio nei tempi utili. Per altro, abbiamo qualche dubbio sull'interpretazione data che vorrebbe rinviare la questione alla prossima primavera per motivi tecnici perché, dopo la presentazione della documentazione, il verbale è stato redatto il 10 giugno e quindi i tempi ci sono. Per quanto riguarda i lavori in prima Commissione, che sta facendo un lavoro di analisi, non c'è nessun approfondimento costituzionale da fare perché la Commissione non ha competenza in questo senso. Inoltre, la Commissione per i procedimenti referendari ha dichiarato la sua inopportunità a esprimersi proprio perché la materia non è di sua competenza, visto che il referendum ha natura consultiva e non decisionale. Infatti un referendum consultivo può essere richiesto anche su un atto amministrativo e di certo non si riunisce la Commissione citata per dare il suo parere. Si vuole trascinare il più possibile la questione, si vuole "menare il can per l'aia", tutti compatti. Noi crediamo che la popolazione valdostana sarebbe stata contenta se oggi fosse arrivata dal Consiglio la decisione di ammettere questo referendum consultivo di iniziativa popolare, sarebbe stato il primo in Italia. Fare una consultazione di questo tipo per verificare l'orientamento delle persone rispetto a un tema così importante è un elemento prezioso per il lavoro del Consiglio che è sovrano nel redigere la legge definitiva.  Ricordo, infine, il famoso "referendum delle matite spezzate": questa volta il Consiglio quelle matite non vuole neanche fornirle.»


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Comunicato n° 413 del 13 luglio 2022
Approvate le modifiche alle disposizioni in materia di Commissioni locali valanghe

 

Nella seduta del 13 luglio 2022, il Consiglio ha approvato all'unanimità il disegno di legge che modifica le disposizioni in materia di Commissioni locali valanghe (legge regionale n. 29/2010).

Il disegno di legge, presentato dalla Giunta il 1° giugno, si compone di nove articoli. Come specificato dal Consigliere Roberto Rosaire (UV) relatore insieme al Consigliere Paolo Cretier (FP-PD), «il provvedimento rende più attuale e più consona alla direttiva valanghe nazionale la legge regionale 29 del 2010, che era nata per disciplinare le funzioni in tema di protezione civile e sussidiarietà del sistema autonomie Valle d’Aosta

Il Consigliere ha inoltre evidenziato che «il percorso di predisposizione e di esame del testo ha coinvolto tutti i soggetti interessati dalla tematica: un percorso sicuramente lungo ma che ha portato soprattutto alla volontà di aprire un tavolo di lavoro dedicato alle ulteriori osservazioni portate in commissione da Celva e Guide Alpine. Un iter di lavoro corale necessario anche in relazione ai cambiamenti climatici in corso che sempre di più affliggono il nostro territorio.»

Il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier, ha sottolineato che «il disegno di legge è essenzialmente migliorativo rispetto a quello precedente, che aveva ormai 12 anni. La norma interviene in un territorio fragile, come quello della Valle d'Aosta, caratterizzato da eventi imprevedibili che richiede un'attenta gestione perché la montagna spietata, imprevedibile, non perdona, come è stato il caso della Marmolada. Con questa legge sono state fatte delle scelte supportate da dati tecnici, rilievi, osservazioni, studi e analisi approfondite sul tema. Il tutto sostenuto dall'esperienza di chi vive e conosce la montagna

Il Presidente della terza Commissione, Albert Chatrian (AV-VdAU), ha evidenziato «il plauso ricevuto dagli attori auditi per la costruzione della nuova legge, che così come quella del 2010 è stata fatta in concerto con i diretti interessati. Pensiamo che questo sia il modo migliore di procedere. Per quanto riguarda i contenuti, le modifiche attuate sono state valutate positivamente dagli attori della montagna e dagli enti locali che sono i diretti interessati dalla materia. Sono stati recepiti tutti gli elementi importanti da loro suggeriti che hanno consentito di riscrivere e attualizzare le regole del gioco

L'Assessore al territorio, Carlo Marzi, ha replicato che «è stato chiaramente evidenziato che con questo disegno di legge interveniamo su di un dispositivo legislativo del 2010: il fatto che la Regione avesse già una legge che permetteva di gestire il rischio valanghivo, ci ha permesso di essere chiamati come realtà pioniera e di buona pratica nella redazione delle direttive nazionali messe in campo nel 2019. La nuova legge permette di meglio evidenziare il concetto di mitigazione del rischio valanghivo evidenziandone i necessari aspetti predittivi che partono dai monitoraggi e dagli studi per arrivare alle migliori pratiche amministrative possibili in capo ai Comuni con l'ausilio delle 16 Commissioni locali valanghe. La media dei comuni valdostani che si trovano a gestire il rischio valanghivo è di 44 comuni su 74. È fondamentale anche nella gestione di questo tipo di rischio la capacità di fare sistema tra tutte le parti coinvolte, dagli uffici regionali ai Comuni passando per le Guide Alpine Valdostane fino ai comprensori sciistici.»

È stato ritirato un ordine del giorno presentato dai gruppi Lega Vallée d'Aoste e Pour l'Autonomie e illustrato dal Consigliere Luca Distort, che chiedeva di approfondire la possibilità di istituire, parallelamente alle Commissioni locali valanghe e, a rafforzamento dell'attività della Fondazione di Montagna sicura, l'attività di commissioni che si innestino in un complessivo processo di riforma della gestione delle emergenze idrogeologiche, anche in termine di gestioni di notizie, a sostegno delle strutture comunali. Il testo è stato ritirato a seguito dell'impegno del Presidente della terza Commissione, Albert Chatrian, a calendarizzare per settembre una riunione monotematica della Commissione con i responsabili di Fondazione Montagna sicura per fare una fotografia aggiornata della situazione.

 

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Comunicato n° 414 del 13 luglio 2022
Approvata la proposta di legge di modifica agli interventi regionali a favore delle imprese in difficoltà

 

Nella seduta del 13 luglio 2022, il Consiglio ha approvato all'unanimità la proposta di legge che modifica gli interventi regionali per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà di cui alla norma regionale n. 17/2007.

Il provvedimento è stato depositato dal gruppo Lega Vallée d'Aoste il 24 febbraio 2021 ed è stato oggetto di notifica all'Unione europea a luglio 2021 per le verifiche di conformità al quadro regolamentare degli aiuti di Stato. Il testo finale, approvato dalla quarta Commissione il 6 luglio 2022 e con la compatibilità finanziaria della seconda Commissione espressa l'11 luglio, è il frutto di una serie di modifiche richieste dalle autorità comunitarie e degli impegni presi dal Presidente della Regione con le istituzioni comunitarie coinvolte che hanno portato all'emanazione del provvedimento ufficiale "Aiuto di Stato SA.64693 (2021/N) - Italia Regime di aiuti per il salvataggio e la ristrutturazione di PMI in difficoltà in Valle d'Aosta - C(2022) 1519 final" a marzo scorso.

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha illustrato la proposta di legge in Aula specificando che «l'obiettivo è quello di riformare la normativa regionale in materia di aiuti al salvataggio e alla ristrutturazione delle imprese in difficoltà, sulla base di piani propriamente definiti redatti con l'ausilio di professionisti accreditati in linea con le previsioni regolamentari in campo nazionale e comunitario. L'ottica delle modifiche non contempla direttamente l'attuale congiuntura di crisi economica, bensì il medio periodo ed in particolare le future fasi di rilancio della nostra economia nel corso delle quali potranno emergere situazioni di difficoltà meritevoli di sostegno con l'obiettivo di non perdere capacità produttiva e occupazionale nell'interesse di tutta la comunità valdostana.»

«Nello specifico - ha aggiunto Aggravi -, le modifiche tendono ad adeguare al mutato contesto economico e sociale la legge regionale del 2007 prevedendo tra l'altro al suo interno anche la tipologia degli aiuti temporanei per la ristrutturazione, con orizzonte temporale di 18 mesi, che nel testo storico non era prevista. Tra le novità vi è anche l'individuazione puntuale dei soggetti riconosciuti ai fini della redazione dei piani funzionali all'ottenimento dell'aiuto ovvero quelle società o singoli professionisti, anche organizzati in forma associata, che risultano iscritti nel registro dei revisori contabili ai sensi della normativa vigente. Allo stesso modo sono state implementate le previsioni normative inerenti le tipologie di aiuto già previste con particolare riferimento ai finanziamenti e alle garanzie. Una ulteriore modifica è la previsione di contributi a fondo perso per la realizzazione dei piani di salvataggio o ristrutturazione.»

Il dibattito in Aula

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha sottolineato: «Questa legge è il frutto di un proficuo confronto politico e ha introdotto un nuovo metodo organizzativo che ha visto il lavoro congiunto tra le strutture regionali e quelle del Consiglio. Questo disegno di legge arriva finalmente in Aula e l'applicazione della norma comporterà un lavoro di valutazione dei piani e della loro successiva applicazione. Continueremo con la concertazione e la collaborazione tra strutture, anche attraverso l'importante contributo della Commissione consiliare. La normativa aggiornata darà un supporto a quelle realtà che potranno avere ancora un futuro in termini di impresa. È importante continuare a lavorare insieme per la salvaguardia degli interessi economici e sociali della nostra regione.»

Il Presidente della quarta Commissione, Giulio Grosjacques (UV), ha osservato che «questo provvedimento si inserisce nel sistema di aiuti alle aziende che hanno avuto pesanti danni dalla pandemia. Una norma importante quindi a sostegno delle imprese in difficoltà, che per la loro situazione non sarebbero nella condizione di chiedere aiuto al sistema bancario e che attraverso queste misure avranno la possibilità di ristrutturare le proprie attività e riprendere la produzione, salvaguardando i posti di lavoro che ne derivano. Sarà fondamentale lavorare sugli atti applicativi di questa legge, in modo che tutte le aziende che possono essere recuperate siano riportate alla loro attività attraverso procedimenti certificati di ristrutturazione e affinché nessun posto di lavoro sia perso a causa delle difficoltà che oggi le aziende da sole non riuscirebbero a superare.»

 

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Comunicato n° 415 del 13 luglio 2022
Question time sull'accordo contrattuale tra Regione, Vigili del fuoco e Corpo forestale

 

La soluzione delle problematiche contrattuali dei Vigili del fuoco e del Corpo forestale è stata nuovamente al centro di un'interrogazione a risposta immediata del gruppo Forza Italia discussa nella seduta consiliare del 13 luglio 2022.

«Dalle informazioni stampa risulta che, a seguito della proclamazione di uno sciopero, sia stato trovato un accordo tra la Regione e le rappresentanze sindacali per equiparare i due Corpi regionali ai colleghi delle altre Regioni - ha detto il Consigliere Mauro Baccega -. Chiediamo quali siano i contenuti di questo accordo, che salutiamo con soddisfazione e che sembra essere stato ritenuto efficace dalla maggioranza dei partecipanti al tavolo

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha sottolineato che «la proclamazione dello sciopero è avvenuta il 30 giugno e il 1° luglio abbiamo convocato un incontro con le rappresentanze sindacali (svoltosi il 6 luglio) in cui abbiamo ricordato che, già il 27 giugno, i sindacati erano stati formalmente informati della trasmissione alla Commissione paritetica (in data 21 giugno) dello schema di norma di attuazione per il trattamento pensionistico e previdenziale del Corpo dei Vigili del fuoco e di una bozza di norma di attuazione in materia previdenziale per il Corpo forestale. Solo dopo aver equiparato i trattamenti contrattuali tra Vigili del fuoco e Forestali sarà possibile procedere alla formazione di un comparto sicurezza e soccorso intervenendo sulla legge regionale 22/2010 con modifiche che dovrebbero essere effettuate entro il 31 ottobre prossimo. La presentazione della bozza di disegno di legge di revisione della legge regionale 37/2009 sui servizi antincendi è invece prevista entro la fine del 2022.»  

Il Consigliere Baccega ha replicato: «Le notizie sono sicuramente positive: l'iter va nella direzione auspicata. Forse, approvando la risoluzione che avevamo presentato in Aula qualche tempo fa, avremmo potuto evitare il clamore mediatico di queste ultime settimane

 

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Comunicato n° 416 del 13 luglio 2022
Question time sugli interventi del PNRR per l'elettrificazione della ferrovia e per il progetto bandiera sulla digitalizzazione

 

Con un'interrogazione a risposta immediata, presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 13 luglio 2022, è stata portata all'attenzione dell'Aula la questione degli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per l'elettrificazione della tratta ferroviaria Aosta/Ivrea e per il progetto bandiera sulla digitalizzazione.

«Apprendiamo da fonti di stampa che alcuni impegni funzionali alla presentazione della richiesta fatta dal Governo italiano all'Unione europea per il finanziamento della tranche di giugno del PNRR non siano stati espletati - ha osservato il Vicecapogruppo Stefano Aggravi -. In particolare, vi sarebbe il mancato trasferimento di fondi per l'elettrificazione della tratta ferroviaria Aosta/Ivrea e per l'aggiudicazione delle gare d'appalto per la digitalizzazione. Interroghiamo il Governo regionale per sapere se, a fronte dei ritardi relativi agli interventi previsti dal cronoprogramma PNRR, ci saranno dei rallentamenti o problematiche per la realizzazione del progetto di elettrificazione della Aosta/Ivrea o sul progetto bandiera sulla digitalizzazione.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha specificato che «per quanto riguarda l'elettrificazione dell'Aosta/Ivrea, abbiamo sentito per le vie brevi RFI - cui fa capo la gestione dell'intervento - e che ha confermato che le attività proseguono come da programma. Anche sul progetto bandiera per la digitalizzazione dell'Amministrazione non abbiamo particolari informazioni rispetto ad eventuali problematiche legate all'iter di approvazione del progetto. I Ministeri degli affari regionali e della transizione digitale stanno facendo i passaggi con il Ministero dell'economia e delle finanze per arrivare alla predisposizione di una bozza di intesa da condividere con la Regione. Nel frattempo, gli uffici stanno predisponendo il progetto esecutivo che sarà poi sottoposto ad approvazione dopo la sottoscrizione dell'intesa.»

Il Consigliere Aggravi ha replicato: «Monitoreremo l'andamento delle notizie anche perché le progettualità del PNRR sono complesse e si ripercuotono direttamente sui territori. La fetta grossa della torta, per noi, è il progetto dell'elettrificazione: la scadenza del 2026 è vicina, si vorrebbe evitare di non rispettarla e di non vedere l'attuazione dei progetti.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.00.

 

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Comunicato n° 417 del 13 luglio 2022
Interrogazione sulla sovrapposizione delle date delle manifestazioni

 

Nella seduta consiliare del 13 luglio 2022 è tornata all'attenzione dell'Aula la problematica delle sovrapposizioni delle manifestazioni sportive, enogastronomiche e dell'artigianato, con un'interrogazione del gruppo Lega Vallée d'Aoste che ha chiesto quali azioni siano state intraprese per ovviare al problema e per evitare la concentrazione di numerosi eventi in un ristretto periodo dell'anno.

L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, ha precisato: «La corposa proposta di eventi valdostani rappresenta la vivacità del nostro territorio: ogni comune, proloco e associazione ha voglia di mettersi in gioco, soprattutto durante questo periodo estivo per realizzare eventi che possano creare interesse di turisti e non solo. Riteniamo che vi sia una buona distribuzione territoriale e di tipologia degli eventi: ci possono essere delle similitudini su specifiche manifestazioni che però sono proposte su comuni diversi. Gli eventi sportivi sono oltre 50 ma bisogna considerare che alcuni di essi vengono proposti in tandem dagli stessi organizzatori. Per quanto riguarda i grandissimi eventi, generalmente organizzati o sponsorizzati dalla Regione, viene fatta a monte una valutazione delle capacità che questi hanno di incidere sulla promozione sportiva, culturale, gastronomica del territorio in generale. È quindi difficile che queste iniziative si sovrappongano a meno che non si tratti di eventi completamente diversi tra loro che intercettano tipologie di utenti differenti. Sugli altri eventi, l'Assessorato si confronta in via informale sia con gli enti locali che con le associazioni, cercando di dare indicazioni senza entrare nel merito, soprattutto nei confronti di iniziative che non sono sostenute economicamente da noi e per le quali non è stato chiesto il patrocinio. Segnaliamo sempre agli organizzatori l'importanza di valutare la presenza di eventi simili soprattutto se vicini al loro territorio. Peraltro, il sito "love.vda.it" e l'App "Valle d'Aosta Events" sono aggiornati in maniera puntuale e precisa e possono costituire un valido aiuto per la programmazione delle manifestazioni.»

Il Consigliere Dennis Brunod ha replicato: «Con questa iniziativa volevamo riportare l'attenzione su un tema che avevamo già proposto in Aula oltre un anno e mezzo fa. In quell'occasione l'Assessore ci aveva parlato della realizzazione di una sorta di "consulta" per la programmazione degli eventi. Ci saremmo aspettati un maggior coordinamento delle manifestazioni che invece non c'è. Gli eventi sportivi di questa estate sono 59 con gare molto ravvicinate che si sono svolte a distanza di pochi giorni l'una dall'altra se non addirittura negli stessi giorni. Si tratta anche di competizioni di prestigio, alcune patrocinate dalla Regione. La Valle d'Aosta è piccola e il bacino di utenti (atleti e spettatori) è ristretto: avere una fermentazione di gare così vicine porta alla divisione degli atleti che, inevitabilmente, devono scegliere tra un evento e l'altro. La sovrapposizione non è d'aiuto né per la forma fisica degli atleti, né per gli organizzatori, né per la concentrazione di pubblico. Bisogna puntare a una maggiore destagionalizzazione e distribuire meglio gli appuntamenti

 

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Comunicato n° 418 del 13 luglio 2022
Interrogazione per ridurre i disagi degli assegnatari ERP nel quartiere Cogne

 

Nella seduta consiliare del 13 luglio 2022, il gruppo Forza Italia ha presentato un'interrogazione sulle iniziative adottate dal Governo regionale per ridurre i disagi degli assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica del quartiere Cogne che riguardano, soprattutto, le mancate manutenzioni da parte dell'ARER, il caro affitti e l'elevato costo delle spese condominiali.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha riferito che «nel corso di un incontro con una delegazione di inquilini ERP dei quartieri Dora e Cogne mi sono state segnalate alcune criticità. In alcuni casi, i canoni d'affitto sarebbero troppo alti e non rispondenti ai criteri di calcolo fissati dalla Giunta poiché basati sull'ISE e non sull'ISEE, con conseguente penalizzazione dei nuclei familiari. Ci sarebbero poi alcuni casi di mancata manutenzione condominiale con spese aumentate e il cui pagamento è previsto anche nei mesi estivi, a differenza degli anni passati. L'Assessorato ha quindi organizzato un incontro con la delegazione di inquilini e l'ARER, la quale ha spiegato che la base di calcolo sull'ISE (e non dall'ISEE) incide pochissimo, in quanto nella determinazione del canone di affitto si applica comunque il correttivo della scala di equivalenza, ovvero del parametro che tiene conto della composizione del nucleo familiare: tutte le situazioni segnalate sono state verificate e gli importi erano corretti. Per quanto riguarda l'aumento dei canoni, in certi casi particolari, è stato determinato dall'applicazione della fascia massima a titolo sanzionatorio per non aver gli inquilini prodotto la documentazione necessaria o per decadenza, mentre, in altri casi, è dovuto alla migliorata situazione economica del nucleo che ha comportato un cambio di fascia.»

Sulla questione dell'aumento delle spese condominiali, in particolare di quelle di riscaldamento, l'Assessore Barmasse ha precisato che «si tratta di una situazione generalizzata causata dall'aumento dei prezzi energetici, conseguenza dell'attuale situazione geopolitica. Per evitare nei mesi invernali un cospicuo aumento delle bollette, ARER ha preferito distribuire la spesa anche sui mesi estivi specificando che, se a consultivo, dovessero essere inferiori, saranno conguagliate. Ho comunque fatto presente agli inquilini che, per mitigare gli aumenti, oltre agli aiuti statali (sconto in bolletta), per gli inquilini che hanno il servizio di teleriscaldamento, la società fornitrice ha deciso di applicare una riduzione del 14% per il quarto trimestre 2021 e del 27% per i primi tre mesi del 2022. Questo riporta i prezzi per l'utenza in linea con quelli applicati al gas. Inoltre, la Giunta sta studiando una misura di mitigazione dei costi energetici che si aggiunge a quella statale. Sulla questione delle manutenzioni, ARER ha spiegato che, normalmente, sono garantite quelle urgenti che riguardano la mancata funzionalità degli impianti, mentre non interviene per manutenzioni volte a risolvere problemi solo estetici, vista anche la riduzione drammatica dei fondi a causa anche dell'alto tasso di morosità, che sono destinati alle manutenzioni urgenti e necessarie

L'Assessore ha infine ricordato la recente approvazione in Consiglio regionale della legge 8/2022, «che prevede il finanziamento della più grossa operazione di riqualificazione del quartiere Cogne mai messa in campo, in esito alla quale l'Amministrazione si aspetta il recupero di un patrimonio immobiliare vetusto oltre che una riqualificazione delle aree del quartiere più degradate, nell'ottica di porre in essere le condizioni per una convivenza serena per gli abitanti del quartiere.»

Il Consigliere Mauro Baccega, nella replica, ha sottolineato: «Sono certo che ARER ha applicato la norma alla lettera ma, in materia di edilizia residenziale pubblica, è solo un esecutore. Di fronte all'incremento di morosità che si sta verificando bisogna che sia la politica a intervenire e a cercare misure per venire incontro alle necessità di questi nuclei familiari che spesso vivono di pensioni o sono interessate da situazioni di disoccupazione. Per dare risposte importanti alle famiglie degli alloggi popolari che si trovano a dover pagare bollette da mille euro, bisogna intervenire per calmierare un circolo vizioso, mettendo mano alla legge n. 3. Diversamente, non potremo che registrare un aumento di morosità e la crescita di tensioni in quartieri già problematici. Per quanto riguarda le manutenzioni, ricordo che i canoni d'affitto vengono incamerati, tanto che il bilancio di ARER ha 12 milioni di avanzo fittizio e un milione di effettivo. Spendiamolo per fare gli interventi necessari. Bisogna che la politica dia il giusto indirizzo al braccio operativo

 

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Comunicato n° 419 del 13 luglio 2022
Interpellanza sul potenziamento delle strutture amministrative per l'attuazione del PNRR

 

L'attuazione del PNRR attraverso il potenziamento delle strutture amministrative è stata affrontata nella seduta consiliare del 13 luglio 2022 con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«La normativa sul PNRR prevede che alla realizzazione operativa degli interventi provvedano Regioni ed enti locali attraverso le proprie strutture o avvalendosi del supporto tecnico di società a prevalente partecipazione pubblica - ha spiegato il Vicecapogruppo Stefano Aggravi -. Vorremmo sapere quali siano le modalità di applicazione nella nostra Regione di quanto previsto dalla norma; se sia stata presa in considerazione, e come, la possibilità di coinvolgere delle società a prevalente partecipazione pubblica regionale o locale per fornire il supporto tecnico-operativo; quali siano i canali di finanziamento e le modalità che stanno utilizzando gli enti locali per la copertura delle spese di progettazione per la realizzazione di opere che riguardano il PNRR; se si stia valutando di potenziare o modificare l'attuale strutturazione dell'organizzazione che il Governo si è data fino ad oggi.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha precisato che «il decreto-legge 77/2021 qualifica le singole amministrazioni, comprese Regioni ed enti locali, come soggetti attuatori degli interventi previsti dal PNRR: la trasversalità degli argomenti dei bandi rende sostanzialmente difficile una gestione centralizzata, che pure abbiamo e che svolge un lavoro di coordinamento. La ricognizione sugli interventi e progetti è stata effettuata, da ultimo, con il report relativo al secondo bimestre 2022, predisposto dalla Struttura per l’attuazione del PNRR in ambito regionale. Alla loro realizzazione provvedono le singole strutture dirigenziali competenti per materia, assumendo i compiti, assai numerosi e complessi, propri dei soggetti attuatori.»

Per ciò che concerne il coinvolgimento delle società a partecipazione pubblica, il Presidente ha specificato che «in sede di Conferenza delle Regioni, nell’aprile scorso, è stata esaminata la proposta, avanzata dal Ministero dell'economia e delle finanze, di porre a carico dello Stato gli oneri per l’affidamento alle società partecipate regionali del supporto tecnico-operativo dei soggetti attuatori, che per la Valle d'Aosta ammontano a 3,8 milioni di euro. Il 21 aprile, l’Amministrazione regionale ha chiesto due cose: la possibilità di rimodulare, tra le diverse annualità del PNRR, lo stanziamento complessivo in modo da avere un utilizzo più diluito rispetto all'avanzamento dei progetti; la possibilità di utilizzare tale budget anche da parte dei Comuni o di utilizzare l’intero importo per affidamenti da parte della Regione a proprie società in house anche per fornire assistenza tecnica ai Comuni del territorio. Tuttavia, ad oggi, i fondi statali non risultano stanziati e proprio per questa ragione è stata riavviata la ricognizione presso tutti i Dipartimenti regionali del fabbisogno di assistenza tecnica e di personale a tempo determinato e indeterminato necessario a supportare le strutture amministrative nelle fasi diverse di realizzazione degli interventi. Ciò al fine di poter allocare delle risorse nel prossimo bilancio, nel caso in cui questi fondi non arrivassero. Siamo in una fase abbastanza importante delle procedure e dei programmi di spesa e avere un quadro più dettagliato delle necessità ci permetterà di stanziare le risorse nel bilancio, pianificare gli adempimenti amministrativi e stimare il fabbisogno di personale.»

«Il "Fondo concorsi progettazione e idee per la coesione territoriale", istituito per sostenere il rilancio della progettazione su scala territoriale degli investimenti - ha proseguito il Presidente -, ha avuto ricadute su 44 Comuni per un importo totale di 833 mila euro.»

Il Presidente ha quindi dato «la disponibilità a presentare in Commissione consiliare il report che sarà messo a punto nelle prossime settimane. Il portale sarà on line a breve: sarà importante rendere pubblico lo stato di attuazione dei lavori, gli importi in gioco, in modo che anche la popolazione possa essere informata.»

«Chi ha scritto il PNRR non ha pensato alla ricaduta operativa di tanti processi - ha replicato il Vicecapogruppo Aggravi -: la mancanza di trasversalità è un problema tipico dell'ente pubblico. C'è un ragionamento a silos che impedisce di portare avanti i piani e di gestire procedure complesse. Mi auguro che al di là delle giuste responsabilità che ogni struttura ha nel portare avanti un progetto, ci sia un project manager che fa il cane da guardia sulle scadenze, ragionando per obiettivi come avviene nel privato, con un coordinamento attivo. Altre realtà regionali stanno cercando di cambiare prospettiva, dovremo farlo anche noi. Riguardo ai Comuni, auspico che ci sia qualcosa di più, in termini di risorse e di supporto, perché si rischia che non possano partecipare ai bandi. Per ogni filiera di riferimento sarebbe importante avere maggiore trasparenza e informazione, non solo nei confronti dei cittadini ma anche di quelle realtà che potrebbero partecipare ai bandi: questo Piano dovrà servire prima di tutto ai terzi e, soprattutto, a colmare i gap che ci sono. C'è tanta burocrazia e poca praticità.»

 

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Comunicato n° 420 del 13 luglio 2022
Interpellanza sull'istituzione di una Commissione prezzi

 

Con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 13 luglio 2022 si è parlato dell'aumento dei prezzi.

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha sottolineato che «gli aumenti stanno colpendo duramente le fasce più deboli della società: nel 2019 erano 1800, oggi sono 3.200 i valdostani sostenuti dal Banco alimentare e il numero non accenna a diminuire, mentre i prezzi di alcuni beni e servizi sono assolutamente fuori mercato come, ad esempio, le tariffe energetiche praticate da certi gestori. Durante la manifestazione "Le pentole vuote" organizzata dalle associazioni di consumatori tenutasi sotto Palazzo regionale, risulta che il Presidente Lavevaz abbia garantito l'istituzione di una Commissione di controllo dei prezzi per capire da cosa sono dettati questi aumenti di prezzi. Chiediamo dunque se l'Amministrazione abbia l'intenzione di incontrare regolarmente le associazioni dei consumatori per mitigare l'aumento dei prezzi in corso e di organizzare una Commissione prezzi per il monitoraggio sul loro andamento, difendendo i consumatori dagli aumenti immotivati. Avete in previsione di realizzare anche uno studio sulla povertà nella nostra regione in modo da poter intervenire con adeguate misure di contrasto, visto che l'ultimo è stato fatto nel 2009?»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, nel confermare l'impegno a incontrare periodicamente le associazioni di consumatori, ha ricordato che «a livello nazionale, esiste l'Osservatorio prezzi e tariffe gestito dal Ministero dello sviluppo economico che rileva e monitora periodicamente l'andamento dei prezzi. Inoltre, a fronte di eventuali fenomeni speculativi, i cittadini, possono rivolgersi al Garante per la sorveglianza dei prezzi (conosciuto anche come “Mister Prezzi”) che ha funzioni di controllo, di verifica e di segnalazione alle autorità competenti. Per quanto concerne la nostra Regione, abbiamo la legge 6/2004 che si occupa di tutela di consumatori e utenti che ha previsto l’istituzione di un apposito organo collegiale, il “Comitato regionale consumatori e utenti” nominato a ogni inizio di Legislatura. Tra i suoi compiti, c'è anche quello di esprimere pareri in merito sulle misure necessarie a garantire la corretta applicazione dei prezzi dei prodotti al consumo e delle tariffe dei servizi. Quindi, abbiamo già un organismo istituito e operativo che può essere la sede istituzionale adatta ad affrontare le criticità sui prezzi. Bisogna valutare se abbia senso la costituzione di un nuovo comitato o se intervenire all'interno di quello già esistente.»

Sulla questione dello studio sulla povertà, il Presidente Lavevaz ha precisato: «L'Amministrazione sta già lavorando in questa direzione. La Giunta regionale ha deciso di affidare un incarico professionale di collaborazione tecnico-scientifica per la redazione di una ricerca sul processo di impoverimento in atto sul nostro territorio e per la collaborazione con il Dipartimento politiche sociali nella stesura del Piano regionale per il contrasto alla povertà 2023-2025. Con l'avviso pubblico, in scadenza il prossimo 18 luglio, si intende selezionare una figura esterna di comprovata specializzazione universitaria, esperta in tematiche inerenti le politiche sociali e la ricerca sociale e conoscitrice del contesto territoriale valdostano che, in virtù delle esperienze acquisite e delle conoscenze possedute, possa poi anche affiancare gli uffici preposti all’aggiornamento dell’analisi del processo di impoverimento in atto sul territorio regionale, anche in conseguenza dell’impatto sociale ed economico della pandemia da Covid-19, alla redazione del Piano regionale per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà 2023-2025.»

Il Capogruppo Manfrin si è dichiarato soddisfatto dalla risposta: «Bene per l'incontro periodico tra Regione e associazioni di categoria e per la volontà dichiarata di contrastare le speculazioni sui prezzi. Sono anche lieto di sapere che è in fase di conferimento l'incarico per lo studio sulla povertà nel nostro territorio: per contrastare questa povertà ormai galoppante, è essenziale conoscere le fasce di popolazione su cui intervenire e con quali misure specifiche.»

 

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Comunicato n° 421 del 13 luglio 2022
Interpellanza sui criteri da adottare per le attività a ritmo di musica

 

Nella seduta consiliare del 13 luglio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato un'interpellanza per avere informazioni sulla possibilità di adottare criteri per la disciplina delle attività a ritmo di musica non assimilabili alle attività di ballo.

Il Consigliere Luca Distort ha ricordato: «Da notizie di stampa, risulta che i festeggiamenti per un avvenimento sportivo all'interno di un campo base di rafting che prevedeva un "serpentone" di persone che si muovevano a ritmo di musica, siano stati interrotti dalle Forze dell'ordine che hanno contestato un'attività di ballo illecita: riporto il fatto a solo titolo di esempio, per aprire una discussione ampia del tema degli eventi di convivialità, soprattutto in questa fase estiva. Il compito delle Forze dell'Ordine è far rispettare le regole e, proprio per questo, tutto ciò che può ridurre la loro imponente mole di lavoro va a beneficio dell'organizzazione del proprio personale, permettendo, quindi, alle Forze dell'Ordine di dedicarsi al prioritario contrasto del crimine piuttosto che alle mere funzioni di controllo di rispetto di norme e regolamenti. In particolare, esiste un settore di competenza della Pubblica Amministrazione: il miglioramento degli iter burocratici autorizzativi, mediante rimandi tutoriali automatici, nelle varie fasi di compilazione. Alla luce di queste riflessioni, vorrei sapere se il Governo sia a conoscenza del fatto segnalato e se siano state avviate interlocuzioni con gli organi competenti per la regolamentazione delle attività conviviali a ritmo di musica.»

In premessa, il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha precisato: «Se in un locale (all'aperto o al chiuso) si balla è necessaria la licenza del Questore e la violazione è punita dal codice penale con una sanzione pecuniaria. I gestori più avveduti, lo sanno bene e, quelli che non hanno la licenza, impediscono qualsiasi attività che non sia statica. L'intrattenimento musicale (musica registrata o dal vivo), invece, è consentito, ad alcune condizioni, in esercizi di somministrazione di alimenti e bevande. Per i professionisti del settore, la questione è chiara, mentre può anche non esserlo per chi organizza occasionalmente eventi in un'ottica non di impresa

«Anche io sono venuto a conoscenza, attraverso i giornali del fatto rappresentato dal Consigliere - ha proseguito Lavevaz. - Abbiamo posto molta attenzione sulla questione e segnalo che il Questore di Aosta ha diffuso una nota dettagliata che chiarisce gli aspetti normativi più complicati al fine di aiutare gli organizzatori e tutelare gli interessi di imprese, utenti, residenti e cittadini. Iniziativa che dimostra l'attenzione delle Forze dell'ordine all'aspetto di prevenzione e di tutela, prima che a quello sanzionatorio. La nota del Questore, diretta al Consorzio degli enti è stata trasmessa ai Comuni, alle Proloco e alle associazioni che ne attendevano la divulgazione. L'Amministrazione regionale ha ritenuto opportuno che le indicazioni della Questura siano trasmesse anche dalla Chambre, all'Office du tourisme e all'Assessorato al commercio che fa da riferimento istituzionale per gli operatori del settore

Il Consigliere Distort ha replicato: «La Questura ha dimostrato di aver svolto lodevolmente il suo compito a dimostrazione del livello qualitativo con cui le Forze dell'ordine operano nel nostro territorio. Anche il Governo regionale deve dare il suo contributo che passa necessariamente anche attraverso l'informazione sulle corrette procedure da seguire per l'organizzazione di questi eventi. Ribadisco il ruolo di un indirizzo di tipo tutoriale, dato attraverso gli strumenti informatici che la Regione utilizza normalmente per le procedure autorizzative e che rappresenterebbe un grande supporto sia per i professionisti del settore, sia per chi non lo è

 

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Comunicato n° 422 del 13 luglio 2022
Interpellanza sull'adozione di una misura economica per gli allevamenti zootecnici da latte

 

Nella seduta consiliare del 13 luglio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato un'interpellanza per avere informazioni sulla possibilità di introdurre una misura economica a sostegno degli allevamenti zootecnici da latte.

La Consigliera Raffaella Foudraz ha ricordato che «insieme ad altre Regioni è stata inoltrata una richiesta al Ministro delle politiche agricole per chiedere somme aggiuntive per il 2022 a sostegno degli allevamenti zootecnici da latte in zone montane. È un settore in grave crisi a causa dell'aumento dei costi energetici e dei carburanti e si potrebbe verificare una pesante riduzione delle aziende agricole operanti nel settore. Interpelliamo il Governo per sapere se la lettera inviata al Ministro delle politiche agricole abbia avuto una risposta e di che tipo; se si pensa di prevedere una misura economica per sostenere le imprese di settore e in quali tempi.»

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha evidenziato che «la problematica dell’aumento dei costi di produzione, per la zootecnica da latte in montagna - dove viene riconosciuto un prezzo alla stalla non solo inferiore a quelli previsti nelle stalle di pianura, ma spesso anche inferiore ai costi di produzione - sta generando un’emergenza non più meramente congiunturale ma anche strutturale, territoriale, ambientale. Una situazione così complessa richiede degli interventi tempestivi, mirati ed è pertanto in quest’ottica che il gruppo degli Assessori dell'arco alpino ha chiesto al Ministero delle politiche agricole di destinare 20 milioni di euro aggiuntivi al sostegno degli allevamenti zootecnici da latte in zone montane, auspicando la messa a disposizione degli aiuti con la massima urgenza in modo da supportare la liquidità delle imprese zootecniche. Al momento non sono arrivate riposte da parte del Ministero. Siamo in contatto stretto con i colleghi per coordinarci su azioni future.»

L'Assessore ha poi riferito che «di recente sono stati adottati due decreti ministeriali che prevedono la concessione di aiuti a favore dei settori zootecnici in crisi, tra cui l'intervento a favore dei produttori del comparto zootecnico tramite la previsione di aiuti eccezionali per i danni indiretti subiti in seguito all’aggressione della Russia contro l’Ucraina, che prevede aiuti specificatamente per il solo settore bovino per un importo totale di 144 milioni di euro, e che per la nostra Regione dovrebbe valere circa 100 euro a capo nel caso delle vacche in lattazione.»

L'Assessore ha quindi annunciato che «il Governo regionale sta valutando l’opportunità di mettere in campo una misura regionale aggiuntiva per la zootecnia da latte, che andrebbe a integrare quanto già previsto a livello nazionale. Una misura che dovrà essere condivisa con le associazioni di categoria, ma sarà importante capire l'esito delle richieste al Ministero per meglio tararla.»

La Consigliera Foudraz, nel prendere atto della mancata risposta da parte del Ministero, si è detta «contenta per il fatto che il Governo regionale stia pensando a degli aiuti integrativi per questo settore. Il settore lattiero-caseario sta incontrando difficoltà enormi, sia per i costi di produzione, sia per la retribuzione del latte non congrua. Chiedo anche maggiore attenzione alle realtà di alpeggio: sarebbe opportuno prevedere dei rifinanziamenti relativi ai mutui per permettere il loro recupero e la loro ristrutturazione. Questo consentirebbe di abbattere i costi, anche perché il latte sarebbe lavorato direttamente sul posto e non dovrebbe essere trasportato a valle. L'agricoltura per la Valle d'Aosta è importantissima ed è complementare all'attività turistica: non perdiamo di vista questa problematica.»

 

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Comunicato n° 423 del 13 luglio 2022
Interpellanza sul supporto alle imprese colpite dall'emergenza siccità

 

Il tema del sostegno alle imprese colpite dall'emergenza idrica è stato trattato nella seduta consiliare del 13 luglio 2022 con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«Oltre alle criticità dell'aumento dei prezzi e della scarsità di materie prime, ci troviamo di fronte anche a un grave stato di emergenza causato dalla carenza idrica - ha spiegato il Consigliere Dino Planaz -. La nostra regione ha una forte vocazione agricola e pastorale e queste attività richiedono acqua potabile in modo costante, abbondante e continuo. Il protrarsi della siccità potrebbe avere ripercussioni pesanti sul settore e vi è dunque la necessità di intervenire con opere strutturali per favorire il trasporto d'acqua da fonti, fiumi e bacini per convogliarla nelle zone più colpite. Chiediamo se e con quali tipi di interventi si intendano supportare, nel breve termine, le attività imprenditoriali colpite dalla siccità; se nell'assestamento di bilancio siano stati previsti interventi funzionali di rafforzamento del nostro sistema idrico integrato; se c'è la possibilità di prevedere misure a sostegno di queste imprese in fase di assestamento di bilancio

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha evidenziato che «gli indici di siccità, calcolati tenendo conto delle condizioni di precipitazioni e delle temperature degli ultimi mesi, stanno peggiorando e suggeriscono un livello di severità estrema e stiamo lavorando in varie direzioni per fare fronte all’emergenza. Abbiamo innanzitutto attivato una mail dedicata per la segnalazione da parte dei consorzi di miglioramento fondiario delle criticità irrigue che si stanno manifestando. Per quanto riguarda la possibile perdita di foraggio o di altre produzioni agricole a causa della siccità, la nostra legge regionale 17/2016 prevede un contributo per compensare i danni subiti a seguito di avversità atmosferiche. Sarà poi importante monitorare anche l’eventuale adozione da parte dello Stato di aiuti e sovvenzioni in tal senso, visto che molte Regioni italiane hanno chiesto lo stato di calamità. I tecnici di zona stanno monitorando settimanalmente la situazione e raccogliendo i dati: la stagione è ancora lunga e una ripresa delle precipitazioni certo cambierebbe lo scenario, così come il perdurare a oltranza di questa situazione meteorologica potrebbe peggiorarla

«Un’altra strada che abbiamo intrapreso per intervenire a breve termine è quella di proporre un potenziamento della dotazione finanziaria del capitolo riservato ai contributi per le manutenzioni straordinarie delle infrastrutture, in prevalenza irrigue, gestite dai consorzi di miglioramento fondiario - ha precisato l'Assessore Sapinet -. Si tratta di una misura che sta riscuotendo un ottimo successo: la presentazione delle domande avviene a sportello aperto, nel corso dell'intero anno, con un tasso di aiuto pari al 90% della spesa ammessa a contributo. In sede di assestamento sarà proposto un potenziamento di questo sostegno prevedendo un aumento del massimale di spesa ammessa. Questi interventi non sono risolutivi e sarà necessario mettere a punto strategie di intervento a medio e lungo termine. È quindi necessario predisporre una pianificazione che possa consentire un dimensionamento mirato dei bacini di accumulo; l'ottimizzazione e l'efficientamento della nostra rete irrigua secolare, solo in parte ammodernata e caratterizzata da sistemi in buona parte ancora a scorrimento. Questi interventi potranno essere sostenuti solo in minima parte dal bilancio regionale: i principali finanziamenti dovranno essere ricercati quindi a livello nazionale utilizzando tutti gli strumenti messi a disposizione dallo Stato per il potenziamento e l’adeguamento delle strutture idriche

Sul sistema idrico integrato, l'Assessore all'agricoltura ha specificato che «la Giunta ha approvato uno stanziamento che sarà sottoposto al Consiglio regionale in occasione dell’assestamento. Tra le varie proposte è stata autorizzata, per il 2022, la concessione di un contributo a favore del Consorzio dei Comuni della Valle d’Aosta ricadenti nel Bacino Imbrifero Montano della Dora Baltea (BIM), in qualità di Ente di governo dell’ambito (EGA) per l’intera regione, per la programmazione e la realizzazione da parte dei Comuni, di interventi di captazione, anche provvisoria, di manutenzione straordinaria, potenziamento e ristrutturazione delle opere di captazione e di accumulo di risorse idriche da destinare al consumo umano e di riduzione delle perdite di rete.»

Il Consigliere Planaz ha osservato: «I miei quesiti chiedevano risposte precise sulle modalità di intervento del Governo in caso di carenza di acqua riscontrata nel brevissimo periodo. Cosa facciamo se dobbiamo intervenire urgentemente perché le strutture irrigue non hanno acqua o non sono in grado di trasportarla? Come intervenire tempestivamente per dare risposte alle imprese agricole? Se gli alpeggi non potessero completare la stagione per carenza di acqua e non fossero in grado di rispettare gli obblighi imposti dalle varie misure di aiuto, perderebbero gli aiuti. Bene per le misure a lungo termine, ma bisogna dare risposte in caso di emergenza

I lavori sono sospesi; riprendono domani, giovedì 14 luglio, alle ore 9.00.

 

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Comunicato n° 424 del 14 luglio 2022
Interpellanze sulla regolamentazione delle piste per biker

 

Si è parlato di regolamentazione degli itinerari freeride per biker con due interpellanze, discusse congiuntamente, presentate una dal gruppo Pour l'Autonomie e l'altra dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 13 luglio 2022.

«Quest'anno i biker dovranno fare a meno del tratto di pista Pila-Les Fleurs - ha ricordato il Capogruppo di PlA, Marco Carrel -. A differenza di quanto avviene per le piste da sci, ad oggi manca la normativa riguardante le piste di bicicletta a tutela anche dei proprietari dalle responsabilità penali. Chiediamo quindi se il Governo abbia l'intenzione di lavorare a una legge specifica per sgravare i proprietari e i gestori dalle responsabilità e quali siano i tempi di discussione in Commissione consiliare. Il settore delle bici è in grande sviluppo e la Valle d'Aosta offre molte opportunità: dovremo pensare a investire e lavorare seriamente su questo comparto.»

Il Consigliere Dennis Brunod (Lega VdA) ha aggiunto: «Il successo sempre più crescente del settore bici ha portato le società di impianti a fune a fare investimenti crescenti e i percorsi presenti sul nostro territorio hanno una rilevanza turistica importante, come la famosa pista che collega Pila Bikeland con Aosta. Vorremmo quindi sapere se il Governo abbia l'intenzione di affrontare la questione in tempi stretti per evitare il ripetersi di situazioni simili a quella che è successa con la chiusura del tratto di Les Fleurs e che limitano lo sviluppo e la promozione turistica del nostro territorio.»

L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Davide Sapinet, ha riferito che «il tavolo tecnico costituito a febbraio scorso sta analizzando le problematiche relative alla responsabilità, alla transitabilità, alla classificazione e alla promozione della rete sentieristica, poderale e della viabilità minore anche in relazione alla crescente domanda di fruizione da parte dei biker. L’obiettivo del lavoro del tavolo è l’individuazione di azioni e misure che possano garantire la piena fruizione di queste infrastrutture, assicurando allo stesso tempo ai vari soggetti coinvolti di poter gestire le proprie responsabilità con la dovuta serenità. Certamente l’analogia con le piste da sci in alcuni casi può essere utile, ma in estate il panorama delle attività è ampio - dai percorsi escursionistici, alle piste ciclabili o a quelle di downhill - così come sono ampi la tipologia dei frequentatori e la possibilità di riservare la pista ad un solo utilizzo (ad esempio come col downhill) o a utilizzo promiscuo (pedonale, agricolo, di servizio).»

Ha quindi ricordato che «è stato affidato al Centro transfrontaliero del turismo e l’economia di montagna dell’UniVdA l’incarico per la redazione di uno studio sugli aspetti giuridico-economici relativi ai sentieri e alle strade poderali. Un analogo e più specifico studio, rivolto alle piste ciclabili, è in fase di ultimazione da parte del Dipartimento trasporti. Lo studio dell'Università, consegnato alcuni mesi fa, è un punto di partenza: nei prossimi mesi, il tavolo tecnico si confronterà con i diversi portatori di interesse coinvolti - enti locali, consorzi di miglioramento, associazioni e categorie professionali e proprietari di terreni - per predisporre un'adeguata normativa sulla tematica della responsabilità sulla viabilità minore. Non è al momento possibile definire delle tempistiche, certamente il tavolo cercherà di prospettare soluzioni più concrete per le prossime stagioni, procedendo con alcune importanti novità: l’adeguamento del geonavigatore, una campagna informativa più efficace sulla tematica, un censimento della viabilità rurale utile ai fini escursionistici e turistici, la valutazione dell’aspetto assicurativo anche con riferimento al fondo di garanzia. Sarà mio compito tenere aggiornata le Commissione competenti e l’intero Consiglio.»

L'Assessore allo sport, Jean-Pierre Guichardaz, si è soffermato sulla situazione del tratto Pila-Peroulaz: «Ci siamo confrontati con i gestori degli impianti di risalita. In questo caso la situazione è differente rispetto alla questione della percorribilità delle strade poderali, in quanto si parla di accordo tra privati per un percorso per le bici realizzato ad hoc, infatti il tratto da Pila a Peroulaz non coincide né con la rete sentieristica, né con una strada poderale esistente. Si tratta quindi di una questione contrattuale tra privati per un percorso di diretta gestione della Pila Spa. Certo, anche la situazione che si è venuta a creare a Pila è un aspetto che impone un ragionamento importante rispetto alla problematica complessiva e sarà oggetto di approfondimento specifico nell’ambito del tavolo tecnico di lavoro, anche nella direzione di risolvere un problema che rallenta la possibilità di entrare a pieno titolo nella promozione di alcuni tratti di sentiero e strade di percorsi, fin tanto che non è chiarata la questione delle responsabilità. Condivido l’importanza dell’aspetto turistico legata a questa attività sportiva e per questo motivo sono in contatto sia con la società Pila che con i colleghi che si occupano di dirimere questa problematica trovare una soluzione condivisa, ma soprattutto risolutiva.»

Il Consigliere Carrel ha auspicato «maggiore energia nell'affrontare la questione. Vanno bene il tavolo e lo studio, ma dobbiamo darci dei tempi: è questo l'aspetto principale sul quale dobbiamo lavorare, altrimenti la Valle d'Aosta rimane indietro rispetto ad un settore che è già in pieno sviluppo. Chiedo al Governo di avere un'attenzione particolare a questo tema, perché per fare promozione dobbiamo avere un pacchetto da vendere.»

Il Consigliere Brunod ha concordato sull'importanza «di dare dei segnali forti e in fretta, anche per rimanere al passo di altre regioni. In Valle ci sono molte località che hanno puntato su questo settore: il problema di Pila, domani potrebbe ripetersi altrove, va quindi affrontato e con una certa celerità. Abbiamo una rete sentieristica con oltre 1000 km di sterrati che viene anche promossa sul sito internet della Regione: è importante dare un segnale concreto ad una disciplina in grado di generare un significativo indotto per il turismo.»

 

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Comunicato n° 425 del 14 luglio 2022
Interpellanza sulla segnaletica per la via Francigena

La segnaletica della via Francigena è tornata al centro del dibattito d'Aula nella seduta consiliare del 14 luglio 2022 con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Christian Ganis ha evidenziato che «la via Francigena rappresenta una vera e propria opportunità di crescita per l'economia del territorio e la segnaletica lungo il percorso non è sempre ben visibile. In proposito il Consiglio ha approvato all'unanimità nel mese di ottobre 2021 una nostra mozione per migliorarla e uniformarla a quella nazionale: purtroppo ad oggi nulla è stato fatto e, da quanto segnalatomi, ci sono problemi lungo il percorso, sia nella segnaletica sia per la sicurezza. Unica nota positiva è che la via Francigena a breve interesserà anche il comune di Issogne. Chiediamo quindi se il Governo intenda mettere in atto tutte le azioni utili a valorizzare questo importante percorso turistico.»

L'Assesseur à l'agriculture et ressources naturelles, Davide Sapinet, a rappelé que «le tronçon de la via Francigena correspond en Vallée d'Aoste à l'itinéraire intervallée n. 103: le balisage est jaune auquel s'ajoute le logo officiel du parcours représenté par un pèlerin. A ce jour nous n'avons reçu aucune communication de la part des usagers au sujet du balisage et j'invite le collègue à contacter directement les bureaux de l'Assessorat s'il est au courant de problèmes afin d'aider nos services à résoudre la question. L'Assessorat à l'intention d'organiser, avec l'Assessorat du tourisme, une réunion avec les collectivités locales afin d'examiner les problèmes éventuels et envisager les solutions pour améliorer cet itinéraire important, surtout en ce qui concerne le balisage. Nous poursuivons dans le travail de monitorage avec les différentes communes, auxquelles nous demandons de nous faire parvenir les problématiques soulevées. Il faudra penser à une gestion de cet itinéraire similaire à celles du Cammino Balteo e de l'Alta Via, en faisant des raisonnements sur les ressources à investir.»

«Ho fatto presente più volte lo stato attuale della via Francigena - ha replicato il Consigliere Ganis -: spiace che nulla sia stato fatto. In altre regioni la via Francigena è valorizzata al meglio e considerata come un fenomeno in forte crescita, che porta l'idea di un turismo slow e green. In Valle d'Aosta abbiamo 90 km di percorso di via Francigena, con bellezze paesaggistiche e artistiche di altissimo valore, ma manca una sinergia tra Regione, enti locali e associazione.»

 

SC

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Comunicato n° 426 del 14 luglio 2022
Interpellanza sulla piattaforma di prenotazioni "Valle d'Aosta Booking"

 

Nella seduta consiliare del 13 luglio 2022 si è parlato della piattaforma di prenotazioni "Valle d'Aosta Booking" con un'interpellanza illustrata dal gruppo Forza Italia.

Il Capogruppo Pierluigi Marquis ha ricordato che «questa piattaforma, è stata realizzata grazie a un accordo tra Federalberghi, Adava e l'Assessorato regionale al turismo e, tra le sue finalità, aveva anche quella della disintermediazione per evitare il pagamento degli oneri alle agenzie viaggi on line. Ad oggi, però il numero di coloro che caricano le proprie offerte è molto contenuto. A undici anni dall'attivazione della piattaforma ha aderito circa il 31% delle attività ricettive e solo il 15% ha caricato le offerte. Chiediamo quanto sia costata fino ad oggi (compresa la spesa del personale dedicato) la gestione della piattaforma; quanti contratti si sono conclusi sulla stessa; quanti arrivi e quante presenze hanno originato questi contratti negli ultimi cinque anni; se si ritiene che la piattaforma sia economicamente soddisfacente e sostenibile e, in caso contrario, quali azioni si intendano avviare per renderla più attrattiva

L'Assessore allo sport, Jean-Pierre Guichardaz, ha evidenziato che «la Regione non ha sostenuto costi per la piattaforma, mentre l’Office Régional du Tourisme, nel 2014, ha speso 10.500 euro più Iva per interventi una tantum di configurazione e start up e di formazione e training per i dipendenti dell’Office, impiegando una risorsa di personale (C2) fino al 2018. Dal 2015 al 2018 sono stati spesi 27.200 euro totali per il canone annuo, mentre dal 2019 al 2022 la spesa, ridotta a 4.080 euro annuali, è stata sostenuta da Adava e, sempre a partire dal 2019, le funzioni dell'ufficio Booking sono state assorbite dagli Uffici del turismo di Saint-Vincent e Pont-Saint-Martin.»

Per quanto riguarda i contratti conclusi, l'Assessore Guichardaz ha precisato che «la piattaforma consente alle strutture ricettive aderenti di essere prenotabili sul proprio sito web proprietario (quello della struttura), sui siti web dei consorzi degli operatori turistici della località (ove presenti) oltre che su bookingvalledaosta.it. Le prenotazioni concluse sulla piattaforma di cui l’Office ha traccia sono solo quelle provenienti da questo sito web e dai siti web partner, in particolare quelli dei consorzi di località. Non sono invece tracciabili quelle concluse sui siti delle singole strutture ricettive, che sono la maggior parte e ammontano complessivamente a circa 4,5 milioni di euro all’anno. Il numero delle prenotazioni e il fatturato complessivamente generati dai canali online diversi dai siti web delle singole strutture ricettive e quindi dal canale on line dell’Office Régional du Tourisme (bookingvalledaosta.it) e dai canali online delle destinazioni turistiche valdostane (siti web di Courmayeur, Breuil-Cervinia, Cogne, Monterosa, la Thuile) per gli ultimi 5 anni sono: 375.000 euro per 1173 prenotazioni (2017); 308.000 euro per 886 prenotazioni (2018); 279.000 euro per 853 prenotazioni (2019); 228.000 euro per 756 prenotazioni (anno 2020, caratterizzato dall'inizio della pandemia); 320.800 euro per 1246 prenotazioni (2021); € 189.000 per 642 prenotazioni (fino a giugno del 2022). Gli arrivi e le presenze correlati alle prenotazioni, sono stimati in circa 2.500 arrivi e 5.000 presenze (contando una media di 2 persone e di 2 notti per singola prenotazione). Consideriamo questa piattaforma economicamente sostenibile e soddisfacente visti i costi minimi di gestione e il fatto che rappresenta uno strumento di prenotazione online senza l'onere del 18% di intermediazione, rendendo l'offerta contestualmente visibile e prenotabile sul proprio sito, sul sito della località, sul sito booking della Valle d’Aosta e sul sito nazionale Italyhotels.it.»

«Non bisogna paragonare la performance e i risultati in termini di prenotazioni a quelli delle grandi OTA -Agenzie di viaggio on line (prima fra tutti la piattaforma booking.com) che hanno ben altra visibilità a livello nazionale ed internazionale e che rimangono dei canali imprescindibili di vendita per le strutture ricettive - ha concluso l'Assessore al turismo -. Il ValledaostaBooking è uno strumento che si affianca (non che sostituisce gli altri) e consente di realizzare azioni di promo-commercializzazione e di fidelizzazione della clientela, convenzioni legate agli eventi, codici sconto: tutte opportunità ancora molto poco sfruttate e che dovrebbero, invece, essere implementate al fine di migliorare i risultati della piattaforma per renderla maggiormente attrattiva. Le strutture attualmente aderenti sono 395, la maggior parte sono alberghi e residenze turistico alberghiere con una percentuale di adesione del 64,75% per gli hotel e del 64,71% pe le RTA. La percentuale del 31,36% citata dal Consigliere è la percentuale di adesione media considerando tutte le tipologie di strutture ricettive compresi i B&B, i campeggi, i rifugi, le case per ferie che, per la propria peculiarità, o non hanno canali di vendita on line o non possono gestirne più di uno avendo poche disponibilità di camere.»

Il Capogruppo Marquis si è detto insoddisfatto della risposta: «Non sono stati indicati i costi complessivi così come da richiesta. In particolare quelli sostenuti per il personale dedicato alla gestione e, inoltre, il Piano operativo annuale parla anche di 68 mila euro spesi per promuovere la piattaforma nel biennio 2021-2022 a cui però non si è accennato. Per quanto riguarda il 2021, si parla di 1.246 contratti conclusi per 320 mila euro di fatturato che, di fatto, corrisponde all'affitto di 40 posti letto per due mesi a fronte dei 45 mila messi a disposizione da alberghi e alloggi in tutta la Valle. Questo non può essere definito un risultato soddisfacente: è pari allo zero. Inoltre, mi chiedo a quale albergatore non converrebbe utilizzare questa piattaforma visto che non deve pagare l'intermediazione. Probabilmente, se non la usa vuol dire che non funziona. Bisogna fare un'analisi approfondita della questione e solo dopo cercare soluzioni. Non è possibile il confronto concorrenziale con le piattaforme globali, occorre offrire dei servizi che queste non erogano

 

LT

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Comunicato n° 427 del 14 luglio 2022
Interpellanza sul recupero del patrimonio artistico e culturale attraverso il project financing

 

Nella seduta consiliare del 14 luglio 2022, si è tornato a parlare di project financing per il recupero del patrimonio artistico e culturale con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Nicoletta Spelgatti ha ricordato: «Visto che, per il recupero, la valorizzazione e l'apertura al pubblico del nostro patrimonio artistico e culturale, non è più possibile intervenire sempre e solo con capitale pubblico, il ricorso al project financing, che prevede l'utilizzo di capitale misto con il concorso dei privati, assume un'importanza sempre più rilevante. In merito, nel mese di dicembre 2020, questo Consiglio aveva approvato all'unanimità un ordine del giorno che impegnava il Governo a predisporre un elenco di tutti i beni del nostro patrimonio artistico e culturale che avrebbero potuto essere valorizzati attraverso il project financing e ad attivare le procedure per la sua realizzazione. Essendo trascorso oltre un anno e mezzo dall'approvazione di questa iniziativa che è di grande importanza poiché pone l'accento sulla valorizzazione e sulla possibilità di fruizione dei nostri beni culturali che, oltre a rappresentare un patrimonio collettivo possono generare un indotto rilevante per il territorio, chiediamo dunque quali siano gli esiti della ricognizione; quali le procedure messe in atto e quali saranno attivate per l'attuazione dei progetti

L'Assessore ai beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz, ha riferito che «a seguito di questo ordine del giorno, gli uffici dell'Assessorato hanno effettuato una verifica della normativa di riferimento del project financing, con particolare attenzione al coinvolgimento dei beni culturali, alle procedure necessarie per mettere in atto questi obbiettivi e ad analizzare le esperienze presenti sul territorio nazionale. Dalle analisi effettuate, risulta che il partenariato pubblico-privato è stato applicato al settore culturale solo in sporadiche occasioni che presentavano, sotto il profilo della complessità dei sistemi da gestire, caratteristiche diverse dal caso della Valle d’Aosta in quanto si trattava di singoli beni o sistemi culturali circoscritti. Visto il numero dei siti regionali, bisognerebbe invece prevedere, non solo più di una procedura, con aggravio di oneri e complessità per l’Amministrazione, ma anche uno sforzo gestionale molto consistente in capo all’eventuale operatore economico selezionato in qualità di concessionario. Dati i livelli di domanda (ingressi) registrati pre-covid, la tipologia di servizi di valorizzazione esistenti o attivabili nei siti di riferimento (molti dei quali non sono centri di ricavo, ma solo di costo) e il peso finanziario delle attività di manutenzione e conservazione, sembra difficile immaginare livelli di profitto gestionali che possano garantire adeguati ritorni a un eventuale operatore economico in assenza di supporto pubblico. L’eventuale ricorso al project financing, per essere praticabile, richiederebbe di agire su una scala dimensionale consistente che solo la gestione integrata di tutti i servizi su tutti i beni potrebbe consentire (in modo da avere, eventualmente, una compensazione tra siti/servizi in perdita con altri in attivo). Questo comporterebbe, oltre all’immensa complessità della procedura (da parte dell'Amministrazione) e a uno sforzo rilevante nella gestione (per l'operatore economico), l’estromissione della società in house che attualmente fornisce personale per lo svolgimento dei servizi aggiuntivi nei luoghi della cultura regionali

«La natura bifase della procedura comporterebbe oneri per la PA sia in termini di tempistiche (quelle minime previste per legge sono piuttosto lunghe senza considerare imprevisti nelle fasi di istruttoria e aggiudicazione), sia in termini di risorse - ha spiegato l'Assessore Guichardaz -. Infatti, il primo studio di fattibilità, quello da porre a base di gara, dovrebbe essere prodotto dall’Amministrazione, internamente o tramite affidamento esterno. Trattandosi, nel caso della Valle d’Aosta, di una Regione a statuto speciale, la fruizione pubblica del bene necessita di essere garantita in modo ancora più forte di quanto non avvenga in altri casi, essendo specifico compito dell’Amministrazione agire non solo a favore della valorizzazione dei beni, ma anche della loro preservazione per la fruizione delle presenti e future generazioni. Questo potrebbe incidere nel senso di una limitazione delle possibili destinazioni d’uso dei beni e conseguentemente impattare negativamente sia sulle prospettive di redditività di eventuali operatori economici, sia sulle probabilità di successo della gara. Alla luce delle analisi e degli studi effettuati, si ritiene che l’applicazione della procedura di Project financing per la valorizzazione e gestione dei beni culturali della Regione Valle d’Aosta sia difficilmente applicabile

«Ragionare da "bravi burocrati" non è la soluzione - ha replicato il Consigliere Spelgatti -: bisogna trovare il modo di contemperare le esigenze di tutela dei beni culturali con una mentalità più elastica e aperta. I tempi d'oro sono finiti, la Regione non ha più soldi da investire e se non si interviene con altre forme di finanziamento i nostri beni andranno in rovina generando ricadute negative su tutto il territorio. Come mai nelle altre realtà si porta avanti il partenariato pubblico-privato e noi non siamo in grado di farlo? È necessario un cambio di mentalità: uscire da quello che è sempre stato fatto fino ad ora e cercare altre strade

 

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Comunicato n° 428 del 14 luglio 2022
Interpellanza sulla realizzazione di esercizi di vicinato nei piccoli comuni di montagna

 

Con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrata nella seduta consiliare del 14 luglio 2022, è stata affrontata la questione degli esercizi di vicinato nei comuni di montagna.

«Nei piccoli comuni di montagna sono fondamentali gli esercizi di vicinato per la vendita al dettaglio di alimentari e di beni di prima necessità, la cosiddetta "beteucca" in patois - ha sottolineato il Consigliere Erik Lavy -. Questi negozi favoriscono l'aggregazione sociale e rappresentano una importante forma di sussistenza, rivestendo un ruolo molto vicino a quello del servizio pubblico. Sono attività essenziali soprattutto nei periodi di bassa stagione e il Covid ha dimostrato ancor di più la loro centralità. Chiediamo quali strumenti esistano per garantire il consolidamento di questi esercizi e se ci sia l'intenzione di prevedere un bando per favorire l'insediamento di nuove attività così come, ad esempio, è stato fatto dal Piemonte e dalla Regione Emilia Romagna.»

L'Assessore al commercio, Jean-Pierre Guichardaz, nel premettere che «è vitale mantenere i presidi sul territorio, che siano sportivi, culturali, ricettivi e commerciali», ha riferito che ad oggi, fondamentalmente, esistono due diverse misure di sostegno finanziario a favore degli esercizi di vicinato che si occupano di commercio al dettaglio di generi alimentari e di beni di prima necessità nei territori montani. «La prima - ha specificato l'Assessore -, di natura strutturale, è costituita dai mutui a tasso agevolato, per investimenti o per costituzione di liquidità (l.r. 19/2001). Tra i soggetti beneficiari sono esplicitamente contemplati anche i Centri polifunzionali di servizio, la cui costituzione è favorita e agevolata dalla Regione al fine di promuovere la rivitalizzazione dei comuni montani minori, specie di media ed elevata altitudine e minore interesse turistico, e per garantire la presenza di un servizio minimo alla popolazione residente e incentivandone la valorizzazione turistica. La seconda, di natura sperimentale triennale, è stata introdotta con la legge di stabilità regionale per il triennio 2020-2022 e prevede la concessione di contributi a fondo perso fino a un massimo di 15mila euro per la nuova apertura e di 6mila euro per il mantenimento di esercizi di vicinato per il commercio al dettaglio di generi alimentari e di prima necessità. Riguardo a questa misura, il primo bando è stato aperto nel 2021 e ha visto l’erogazione di complessivi 500mila euro a favore di 126 esercizi di vicinato, di cui 14 di nuova apertura e 112 per il mantenimento dell’attività. All’inizio del mese di agosto sarà avviato il secondo bando su cui saranno destinati ulteriori 100 mila euro rispetto allo stanziamento programmato. La Giunta regionale informerà la Commissione consiliare competente degli effetti derivanti da questa sperimentazione, al fine di confermare o modificare la disciplina.»

Il Consigliere Lavy ha replicato che «il ragionamento fatto con la legge per le piccole stazioni di sci sarebbe importante mutuarlo anche al settore commerciale dei piccoli comuni di montagna: la "beteucca" rende un servizio di natura pubblica e serve a mantenere le persone sul territorio. Un punto di partenza c'è, ma bisogna crederci, perché queste attività sono fondamentali per la nostra regione. È una questione di visione della Valle d'Aosta del futuro.»

 

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Comunicato n° 429 del 14 luglio 2022
Interpellanza sulle problematiche del Convitto "Federico Chabod"

 

Nella seduta consiliare del 14 luglio 2022, il gruppo Progetto Civico Progressista ha illustrato un'interpellanza riguardante il Convitto "Federico Chabod" di Aosta.

La Capogruppo Erika Guichardaz ha evidenziato: «L’istituto Convitto Chabod trae origine dallo storico “Collège Saint Bénin”, culla da secoli della cultura valdostana e scuola rivolta a pochi, mentre oggi il Convitto rappresenta un importante riferimento per tutta la comunità valdostana, che risponde sia alle esigenze degli studenti più motivati e brillanti sia alle necessità degli allievi più bisognosi di supporto. La realtà convittuale è molto valorizzante perché non si limita a garantire l'assistenza, la fornitura di pasti, lo studio o le iniziative ludico/sportive, ma concorre alla crescita dei ragazzi in accordo con famiglie e docenti. Il Convitto Chabod ha varie criticità rilevanti: dotazione organica inferiore a quella dello scorso anno, carenza di personale non docente (cuochi, bidelli e inservienti), difficoltà di reclutamento del personale educativo ed esclusione di alcuni educatori dalle graduatorie. Con una delibera dello scorso giugno sono stati approvati i nuovi criteri per l'erogazione dei voucher per la frequenza di convitti per il prossimo anno scolastico escludendo la scuola primaria del Convitto. Chiediamo aggiornamenti sulla situazione degli educatori (di classe L 18) esclusi dalle graduatorie; quali azioni si intendono realizzare per permettere l'accesso al Convitto anche a chi frequenta la scuola primaria; quale si ritenga sia il ruolo del Convitto Chabod e quali sia il suo futuro, visto che le linee di indirizzo del DEFR parlano di riduzione dei costi nel prossimo triennio. Si sta valutando l'esternalizzazione di parte dei servizi del Convitto?»

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha precisato: «Non vi sono novità sulla questione delle graduatorie regionali. Il Ministero dell'istruzione non ha previsto nemmeno con la nuova ordinanza del 2022 l'equiparazione della laurea vecchio ordinamento classe 18 e quindi si ritiene che, anche per quest'anno scolastico, chi è in possesso di questo titolo di studio non possa accedere alle graduatorie del personale educativo

Per quanto riguarda l'accesso al Convitto dei bambini della scuola primaria in qualità di semi-convittori, l'Assessore ha chiarito che «a differenza degli studenti frequentanti le scuole secondarie, per gli alunni della scuola primaria vengono erogati i servizi di mensa direttamente all’interno delle istituzioni scolastiche e la Regione ha organizzato una mensa per i bambini della scuola San Francesco, con possibilità per le famiglie di aderire ai servizi di doposcuola presenti sul territorio del Comune di Aosta. La delibera di Giunta prevede la possibilità di richiedere un voucher per questi servizi svolti da enti organizzatori iscritti ad apposito elenco regionale. Le domande potranno essere presentate dal 20 settembre e, qualora rientranti nei requisiti stabiliti, verrà riconosciuto un contributo fino ad un massimo di 800 euro. Il Convitto Chabod, unico ente nel territorio regionale ad accogliere quali semi convittori i bambini frequentanti la scuola primaria, è stato invitato dalla Struttura regionale competente a presentare la richiesta di iscrizione all’elenco regionale dei soggetti organizzatori dei servizi di doposcuola e il progetto del servizio, al fine di consentire anche agli studenti della scuola primaria di poter beneficare dei voucher per il servizio di doposcuola. La richiesta di iscrizione e il progetto da parte del Convitto sono pervenuti il 30 giugno e sono attualmente in fase di istruttoria e l'iter verrà concluso nei tempi utili per consentire alle famiglie di presentare le richieste di voucher per l’anno scolastico 2022-2023.»

«Il Convitto è un luogo privilegiato di studio e di formazione - ha evidenziato l'Assessore Caveri -. Vi è tuttavia la necessità di procedere con una razionalizzazione dei costi, valutando la possibilità di accedere a finanziamenti alternativi ai contributi regionali, principalmente europei. Tenuto conto delle esigenze delle famiglie e del territorio, ritengo, altresì, importante avviare una riflessione, che coinvolga l’intera comunità educante, per formulare nuove proposte che permettano a tutti i bambini e i ragazzi della nostra Regione di usufruire in modo equo ed inclusivo di servizi educativi extrascolastici di qualità

Sulla questione della possibile esternalizzazione di alcuni servizi, l'Assessore ha fatto presente che «ci sono vari posti vacanti: per i cinque accudienti sono state avviate le chiamate pubbliche e per il posto da assistente amministrativo contabile è stato bandito il concorso e si presume di poterli coprire entro la fine di quest'anno. Per quanto riguarda il cuoco, il custode e l'operaio specializzato, si stanno invece facendo delle valutazioni sull'opportunità di esternalizzare alcuni servizi

La Capogruppo Guichardaz ha replicato: «Ci dispiace che dal 2021 ad oggi il Ministero non abbia risposto ed è importante sollecitare nuovamente anche perché, in altre realtà al di fuori del nostro territorio, ci sono interpretazioni diverse che hanno equiparato le due classi di concorso. Rispetto alla questione dell'esclusione dei ragazzi della San Francesco, si è trattato di una decisione dell'Amministrazione perché in precedenza il Convitto era aperto anche agli alunni delle primarie di altri istituti scolastici. Immagino che la decisione sia stata dettata da una decisione di risparmio da realizzare attraverso la concentrazione degli operatori in un solo posto. Sono invece contrariata dall'idea di equiparare il Convitto a un doposcuola perché la realtà convittuale è molto più articolata visto che ha un piano dell'offerta formativa ed educatori che seguono gli alunni e si confrontano con docenti e famiglie sulle strategie educative da seguire. Per quanto riguarda la delibera sui voucher, il taglio di qualche decina di migliaia di euro penalizzerà maggiormente le famiglie più fragili i cui figli necessiterebbero ancor più di in un contesto educativo stabile. Stupisce che questa delibera abbia avuto in Commissione il voto favorevole sia della Lega sia di FP-PD. Rispetto all'esternalizzazione ci rassicura che non si pensi al personale educativo, ma non crediamo che esternalizzare la cucina sia una scelta corretta e, anzi, tutte le strutture dovrebbero dotarsi di un proprio servizio di erogazione dei pasti che assicura una qualità più elevata. Non dimenticando che i convittori restano in Istituto tutta la settimana e il Convitto è come una casa in cui si necessita di qualità e di figure stabili con le quali confrontarsi e relazionarsi.»

 

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Comunicato n° 430 del 14 luglio 2022
Interpellanza sul potenziamento della ferrovia in Valle d'Aosta

 

Il potenziamento della ferrovia in Valle d'Aosta è stato nuovamente portato all'attenzione dell'Aula nella seduta consiliare del 14 luglio 2022 con un'interpellanza presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista.

La Consigliera Chiara Minelli ha richiamato «gli obiettivi della legge di iniziativa popolare per una ferrovia moderna (l.r. 22/2016) promossa dal Comitato "La Valle d'Aosta Riparte", che prevedono l'elettrificazione della tratta Ivrea/Aosta, la riattivazione della Aosta/Pré-Saint-Didier e lo studio per la prosecuzione della ferrovia fino a Courmayeur. In tal senso sono stati conclusi una serie di accordi tra RFI e la Regione; è stato approvato il Programma regionale strategico degli interventi del 2019 e l'elettrificazione della tratta Ivrea/Aosta è stata inserita nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (con 110 milioni di euro nell'ambito del PNRR e altri 36 milioni già assegnati e spendibili). Chiediamo se RFI abbia concluso la progettazione definitiva dell'elettrificazione dell'Ivrea/Aosta e se sia stato avviato l'iter per le autorizzazioni delle opere; se è concluso e consegnato il progetto di fattibilità tecnico-economica delle opere con la relativa tempistica di riattivazione della tratta Aosta/Pré-Saint-Didier; se è concluso lo studio di approfondimento e quali gli elementi essenziali del sistema tram-treno Aosta/Pré-Saint-Didier/Courmayeur; quando si intende dare risposta alle ripetute richieste di incontro da parte del Comitato "La Valle d'Aosta riparte" che dall'assunzione dell'interim dell'Assessorato ai trasporti è stato incontrato solo una sola volta.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in qualità di Assessore ad interim ai trasporti, ha fatto il punto sulle varie progettazioni. «Per quanto riguarda la tratta Ivrea/Aosta, RFI ha predisposto il progetto definitivo dell'intervento di elettrificazione e il 30 aprile ha convocato la conferenza dei servizi in forma semplificata e in modalità asincrona - vista la molteplicità di soggetti coinvolti - per accelerare i tempi di acquisizione delle autorizzazioni e il nulla osta. Dal 30 aprile vi sono 105 giorni per acquisire i pareri, dopodiché RFI potrà adottare il progetto. Il progetto è articolato, coinvolge più strutture e l'Assessorato dei trasporti coordina tutte le attività allo scopo di formulare un parere unico che sarà presentato entro la scadenza. Con gli enti locali sono stati promossi degli incontri sul territorio allo scopo di far emergere in anticipo le osservazioni: sul territorio valdostano non sono emerse particolari criticità, mentre ieri il Comune di Ivrea ha sollevato delle perplessità.»

Per quanto riguarda l'Aosta/Pré-Saint-Didier, il Presidente ha riferito che «nel corso dell'ultimo tavolo tecnico tra Regione e RFI, è stato comunicato che il progetto è suddiviso in tre tronconi separati: armamento, segnalamento e impianti e gallerie. Il progetto relativo alla fase di armamento è stato consegnato a RFI a fine maggio, mentre le altre due progettazioni saranno consegnate a breve. A queste si è aggiunta la progettazione delle manutenzioni straordinarie per l'innalzamento del carico assiale. Le tempistiche di realizzazione non sono ancora state affrontate in quando al momento l'opera non è finanziata, quindi siamo nell'attesa della conclusione della fine dell'iter progettuale e del reperimento delle risorse.»

Il Presidente ha specificato che lo studio per la prosecuzione della ferrovia a Courmayeur, «non è concluso, ma a fine maggio è stato consegnato un primo step, che è in corso di analisi da parte delle strutture dell'Assessorato: uno degli elementi fondamentali è rappresentato dalle criticità di spazi nei pressi di Courmayeur, dove non pare possibile separare adeguatamente il tram-treno dalla strada statale. Ho assunto l'impegno con la Commissione consiliare di fare il punto della situazione quando avremo tutti i progetti da esaminare: dal punto di vista istituzionale credo sia corretto prima aggiornare la Commissione e quindi il Comitato "La Valle d'Aosta Riparte".»

La Consigliera Minelli ha osservato che «il Comitato ha svolto un ruolo fondamentale per sbloccare il dossier ferrovia, ma associazioni, comitati e società civile non godono di grande considerazione in questo Consiglio, così come non sono molto amate le iniziative popolari. Ricordo peraltro che la partecipazione del Comitato al lavoro era stata istituzionalizzata con una delibera: forse sarebbe il caso di darle applicazione. In merito alla tratta Aosta/Ivrea, è una nota positiva che sia stato ultimato e consegnato il progetto definitivo di elettrificazione e che non siano emerse particolari criticità in Valle d'Aosta. Certo è che un'azione di sostegno forte della nostra Regione sarà fondamentale e dovrà continuamente essere perseguita. Sull'Aosta/Pré-Saint-Didier, al di là dei finanziamenti, sarebbe interessante avere una comprensione dei tempi di realizzazione dei vari tronconi. Sulla Courmayeur, la concomitanza della strada statale con la ferrovia era nota: lo studio serve proprio a indicare delle soluzioni. In quanto agli incontri con il Comitato, tutti i 5 Assessori che si sono succeduti dal 2017 ad oggi li hanno effettuati con regolarità. Ma lei ha tirato giù la saracinesca.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.

 

SC

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Comunicato n° 431 del 14 luglio 2022
Interpellanza sul Palaindoor Marco Acerbi di Aosta

 

Il Palaindoor Marco Acerbi di Aosta è stato al centro di un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 14 luglio 2022.

«È una struttura in cui venivano svolte numerose attività sportive rivolte prevalentemente ai giovani - ha ricordato il Consigliere Paolo Sammaritani -. È necessario capire se il Palaindoor sarà disponibile per l'avvio della stagione dei vari corsi e delle scuole dello sport: per questo chiediamo qual è lo stato dell'arte dei lavori; se il Governo intende mettere a disposizione la struttura, o almeno le parti non interessate da interventi strutturali, entro il prossimo inverno; se, per quest'anno e per l'inizio di quello prossimo, sono state individuate delle alternative per lo svolgimento delle varie attività sportive

L'Assessore allo sport, Jean-Pierre Guichardaz, ha riferito: «La gestione del Palaindoor è di competenza del Comune di Aosta con cui siamo costantemente in contatto. Le attività propedeutiche alla progettazione e di appalto lavori sono quindi gestite dagli uffici comunali che ci hanno comunicato che i lavori della “Fase zero” per la riapertura della pista di atletica, della palestra di arrampicata e dei tennis coperti sono stati consegnati nel mese di maggio e la loro ultimazione è prevista nella prima metà di agosto. Gli interventi procedono, anche se per alcune lavorazioni si sono accumulati dei ritardi a causa del difficile reperimento dei materiali, si prevede comunque la fine lavori entro il mese di agosto. L’acquisizione di tutte le certificazioni degli impianti e dei materiali, la redazione delle SCIA e il successivo inoltro al Comando regionale dei Vigili del fuoco renderà possibile l’apertura della porzione interessata presumibilmente per la fine di ottobre 2022

Per quanto riguarda i lavori sulle parti strutturali, l'Assessore Guichardaz ha aggiunto: «Per la riapertura completa dell’impianto è stata inoltrata ai Vigili del fuoco la domanda di Esame Progetto, corredata dalla richiesta di una deroga dovuta alla presenza all’ultimo piano di pareti arredo senza le dovute certificazioni. Attualmente il Comune è in attesa dell’esito da parte del Comando e, non appena si avrà risposta, il progettista già incaricato, predisporrà il progetto esecutivo delle opere per l’adeguamento per il quale ha a disposizione 75 giorni. Si conta di procedere alla validazione ed approvazione del progetto esecutivo entro dicembre per poter indire la gara d’appalto entro l’anno. L’Amministrazione regionale ha previsto i seguenti contributi: per Aosta Palaindoor fase zero: 436.000 e 150.00 euro; Aosta Palaindoor fase 1: 640.000 e 320.000 euro; Aosta Tesolin: 750.000 e 375.000 euro. In merito alla temporanea collocazione delle associazioni sportive, ci risulta che tutti coloro che “gravitavano” sul Palaindoor sono ricollocati e in attività

«Finalmente si vede un po' di luce su tutta questa vicenda che ha colpito molte associazioni e molti giovani - ha detto nella replica il Consigliere Sammaritani -. Forse con un po' più di oculatezza certe chiusure avrebbero potuto essere evitate. In vista della riapertura della struttura, sarebbe importante che gli uffici amministrativi facessero un'operazione di maggior collegamento e informazione con le associazioni interessate, tenuto conto che chi esercita certi tipi di attività sportiva ha bisogno di poter calendarizzare con un certo anticipo e un buon margine di certezza i programmi dei corsi offerti. È bene che le associazioni siano state temporaneamente ricollocate in altre strutture ma questo è un minus per il territorio che, senza il Palaindoor, registra una compressione generale del numero di spazi a disposizione per la pratica dello sport

 

LT

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Comunicato n° 432 del 14 luglio 2022
Interpellanza sui lavori di ampliamento dell'ospedale regionale

 

La realizzazione dell'ospedale regionale è tornata al centro del dibattito dell'Aula nella seduta consiliare del 14 luglio 2022 con due interpellanze, discusse congiuntamente, di cui una del gruppo Pour l'Autonomie e l'altra del gruppo Progetto Civico Progressista.

«Non ci risulta che si sia verificata un'accelerazione del cronoprogramma dei lavori di ampliamento dell'ospedale - ha detto il Consigliere di PlA Augusto Rollandin -: chiediamo quindi quali siano le prospettive e gli intendimenti del Governo in merito al progetto futuro. Si tratta di un intervento sempre più necessario, tenendo conto della situazione attuale della sanità, sia a livello nazionale che regionale.»

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, richiamando il tavolo di confronto con il Comune di Aosta e il DEFR 2022-2024 «che prevede, nella seconda metà dell'anno, l'espletamento delle procedure di gara d'appalto per l'avvio dei lavori di costruzione del nuovo ospedale Parini tra la fine del 2022 e l'inizio del 2023», ha voluto conoscere l'esito dell'ultima riunione del tavolo in merito alla verifica di realizzabilità e compatibilità dell'opera e del museo sottostante; se sia stata accantonata l'ipotesi di un piano aggiuntivo della futura struttura dell'ampliamento, con quali conseguenze e diversità rispetto al progetto analizzato in Commissione consiliare, quali le novità rispetto all'elisuperficie e alla sua fattibilità; gli intendimenti futuri per rispettare il programma di lavori stabilito nel DEFR. Ha anche chiesto se sia intenzione dell'Assessore riferire alla quinta Commissione consiliare le novità prese in considerazione nella variante.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha risposto che «la SIV, stazione appaltante dell'intervento, e il gruppo di progettazione stanno lavorando per la massima ottimizzazione dell'attività di revisione progettuale, anche mediante tecniche di project management, nell'ottica di migliorare l'efficacia dell'azione amministrativa e ridurre i tempi di esecuzione dei lavori, prevedendo di avviare la gara d'appalto già all'inizio del 2023. La variante del corpo di ampliamento ad est non comporta modifiche alla sagoma dell'edificio, né alle superfici complessive, né al numero dei piani, nonostante la presenza dell'ampia area archeologica da salvaguardare. Né vi sono modifiche in merito alla collocazione e alla realizzazione dell'elisuperficie, la cui fattibilità resta confermata. Anche la variante alle fasi 4 e 5 di ristrutturazione, seppur limitata al livello di fattibilità tecnico-economica, è oggetto di opportuni approfondimenti per ottimizzare tempi e opportunità d'intervento. Grazie alle tecniche di management, è già emersa la possibilità di anticipare il trasferimento al Parini del reparto di Psichiatria alla conclusione delle prime ristrutturazioni, attività esterna che oggi ha le maggiori criticità. Quanto stabilito nel DEFR trova quindi sostanziale conferma. L'intervento nel suo complesso, comprensivo quindi delle ristrutturazioni e della realizzazione di un nuovo corpo materno­infantile, garantirà la migliore funzionalità possibile della macchina "ospedale" in sinergia tra l'edificio, inteso come architettura e impianti, e il servizio ospedaliero reso al paziente.»

L'Assessore ha poi riferito in merito alla riunione del tavolo di lavoro con il Comune di Aosta e la SIV svoltasi il 28 giugno, nel corso della quale «il Gruppo di progettazione ha illustrato la variante al Master Plan generale: non sono state segnalate criticità tecniche tali da mettere in dubbio la realizzabilità dell'opera, pur dovendo salvaguardare gli spazi sottratti dai ritrovamenti archeologici. Successivamente i progettisti si sono confrontati in maniera costruttiva con i tecnici comunali in merito alla viabilità di cantiere, che sarà oggetto di variante nell'intorno di viale Ginevra, al fine di ridurre i tempi delle lavorazioni e gli impatti sull'area, compresi quelli sulla viabilità. Per quanto riguarda l'accessibilità all'ospedale, rispetto al progetto di ampliamento approvato, non sono previsti nuovi accessi veicolari rispetto a quelli oggi presenti.»

L'Assessore Barmasse ha quindi assunto l'impegno a portare in quinta Commissione consiliare, insieme alla SIV e ai professionisti, i progetti dell'avanzamento delle varie fasi (definitivo per la fase 3 e preliminare per le fasi 4 e 5) non appena saranno disponibili.

Il Consigliere Rollandin, nella replica, ha ribadito l'importanza di «accelerare le progettazioni e l'avvio dei lavori. È vero che un progetto di queste dimensioni deve essere adattato di volta in volta in base alle esigenze che emergono nel suo percorso di attuazione, senza stravolgerne l'idea iniziale, ma la nostra comunità ha urgente bisogno di un nuovo ospedale.»

La Consigliera Guichardaz si è detta «perplessa e preoccupata rispetto alla risposta dell'Assessore che dichiara inalterata la superficie ospedaliera complessiva dell'opera, nonostante l'eliminazione dei piani interrati e del piano superiore caldeggiato dallo stesso Assessore. Non trova risposta la questione dei parcheggi, che immagino siano stati ridotti: aspettiamo di visionare i progetti in Commissione così come promesso dall'Assessore. Sarebbe a beneficio di tutti: questa è l'opera più importante che sarà messa in cantiere, sarebbe quindi importante che il Consiglio fosse coinvolto maggiormente senza dover sempre apprendere le notizie tramite comunicati o dai media.»

 

SC

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Comunicato n° 433 del 14 luglio 2022
Conclusi i lavori dell'adunanza consiliare del 13 e 14 luglio

 

In conclusione dell'adunanza del 13 e 14 luglio 2022, il Consiglio Valle ha discusso cinque mozioni, di cui tre respinte e due ritirate, e una risoluzione, anch'essa respinta.

Fruizione siti culturali per le persone con disabilità visive

È stata respinta, con 17 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 16 a favore (PlA, Lega VdA, PCP, FI), una mozione del gruppo Pour l'Autonomie sulla fruizione dei siti culturali della Regione da parte di persone con disabilità visive.

Il Capogruppo di PlA, Marco Carrel, ha ricordato: «L'Unione italiana ciechi e ipovedenti ha chiesto di inserire nel progetto "Lo sci per tutte le abilità", altre attività come visite culturali e ambientali per consentire la fruizione del patrimonio culturale della regione. Al Castello di Fénis, ad esempio, sono già state organizzate visite e sono presenti supporti studiati per integrare e rendere possibili le visite dedicate alle persone con disabilità visiva. Purtroppo però non si può notare la stessa attenzione nel Castello di Aymavilles appena aperto. Crediamo pertanto che sarebbe bene estendere queste dotazioni anche agli altri musei e siti culturali in cui questo è possibile, formando in maniera puntuale il personale regionale e le guide turistiche, facendo della Valle d'Aosta una regione veramente inclusiva.»

L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, ha garantito «la nostra massima disponibilità a confrontarci con le associazioni, anche con quelle rappresentative di specifiche disabilità. Segnalo che, oltre ai siti che sono già attrezzati, stiamo lavorando per favorirne la fruizione da parte di persone con disabilità visive. Inoltre, nei prossimi mesi sarà presentata un'applicazione scaricabile da cellulare e altri dispositivi da cui sarà possibile accedere ai principali siti in maniera virtuale. L'organico regionale non dispone del personale specializzato per lo svolgimento di attività specifiche in questo settore e l'esborso per l'assunzione di nuove figure professionali, al momento, non è giustificato dall'attuale domanda di visite da parte di persone ipovedenti. Per quanto riguarda la mappatura dei siti per migliorare l'accessibilità al patrimonio culturale informo che è già stato avviato uno studio ad hoc ma, visto che ogni sito ha proprie peculiarità, la mappatura richiede una tempistica più ampia.»

"Bon chauffage" e misure per imprese

L'Assemblea ha anche respinto, con 17 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 16 a favore (FI, Lega VdA, PlA, PCP), una mozione del gruppo Forza Italia volta a impegnare il Governo a individuare il percorso più opportuno per la reintroduzione del "Bon de chauffage" per le famiglie valdostane e a prevedere, in fase di assestamento di bilancio, misure specifiche per sostenere gli investimenti di settore delle imprese operanti in Valle.

«Per il prossimo autunno, causa anche la guerra in Ucraina, si aspetta un ulteriore aumento delle bollette del gas, del gasolio da riscaldamento e dell'energia per famiglie e imprese - ha specificato il Capogruppo Pierluigi Marquis -: a oggi, le scontistiche promosse dalla CVA, uniche misure promosse su base regionale per la mitigazione del costo delle utenze, sono insufficienti. Noi crediamo che la reintroduzione del Bon de Chauffage per i nuclei familiari meno abbienti così come l'istituzione di misure di sostegno per le imprese potranno avere ricadute positive sul tessuto economico-produttivo locale e sul tessuto sociale. I 4 milioni di euro che saranno messi a disposizione con il prossimo assestamento di bilancio sono pochi: i valdostani si aspettano un intervento che sia un segnale non solo di attenzione ma che possa fare la differenza per le categorie che sono a rischio povertà.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha annunciato l'astensione in quanto «l'assestamento di bilancio appena approvato dalla Giunta e già assegnato alla seconda Commissione propone un intervento legato alla crisi internazionale mettendo a disposizione due fondi, uno per aumentare la produzione di energia rinnovabile e uno per le famiglie. Crediamo che il confronto possa essere utilmente fatto in sede di esame di questo provvedimento.»

Riduzione tasse automobilistiche

È stata respinta, con 19 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM, PCP) e 14 a favore (FI, Lega VdA, PlA) una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aosta volta a prevedere una modifica della disciplina per la determinazione e riscossione delle tasse automobilistiche.

«Il costo dei carburanti, seppure calmierato da interventi statali, ha raggiunto livelli altissimi, inoltre, la pandemia e gli effetti della guerra in Ucraina hanno portato un aumento di costi delle materie prime e dell'energia - ha spiegato il Consigliere Simone Perron -. In altre Regioni italiane si sono attuate misure di alleggerimento per i contribuenti per il pagamento del bollo auto. La nostra Regione è competente per la riscossione diretta delle tasse automobilistiche dal 2010 e quindi può disciplinarne le modalità di gestione. Ecco perché vorremmo prevedere nel prossimo bilancio di previsione 2023-2026 la diminuzione del 15%, per i prossimi tre anni, della tassa automobilistica relativa agli automezzi dichiarati ad uso di bene strumentale a servizio dei possessori di partita IVA. Ciò potrebbe essere un primo passo verso la totale esenzione del bollo a queste categorie, già gravate da enormi pesi fiscali.»

L'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha chiesto il ritiro dell'iniziativa, in quanto «la riduzione proposta dall'iniziativa non rientra nelle percentuali di manovrabilità fiscale possibile per la nostra regione. Inoltre non risulterebbe possibile individuare i beneficiari in quanto i dati richiesti per renderla operativa non sono rilevabili dal libretto di circolazione e dal PRA, che sono le sole due fonti che alimentano gli archivi. Infine, si rischierebbe di inficiare il principio di equità fiscale a discapito delle altre partite Iva piuttosto che di disoccupati e famiglie. Ferma restando una complessiva concordanza sull'eccessivo prelievo fiscale in Italia resta sempre fondamentale intervenire a nostro avviso dando la possibilità affinché il pubblico investa risorse a favore della comunità piuttosto che incrementando la quantità innaturale di agevolazioni fiscali presenti nel nostro Paese.»

Coordinamento manifestazioni

Il Consiglio ha anche respinto, con 17 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 16 a favore (FI, Lega VdA, PlA, PCP), una risoluzione depositata in Aula dai gruppi Lega VdA e PlA, riguardante la promozione coordinata di eventi culturali, sportivi, enogastronomici e per le manifestazioni di rilevanza regionale in vista della programmazione degli eventi del 2023.

Il Consigliere Dennis Brunod (Lega VdA) nell'illustrare l'iniziativa ha richiamato la risposta ad una sua interpellanza riguardante la sovrapposizione delle manifestazioni estive discussa in questa adunanza, dicendosi poco soddisfatto della risposta avuta dall'Assessore e ha quindi chiesto di approfondire la tematica in Commissione. «Secondo noi, un coordinamento tra le varie iniziative va fatto per non vanificare la bontà, l'efficacia e l'impatto che queste possono avere sul territorio. Prendiamo atto che non c'è la volontà da parte dell'Assessore di fare coordinamento per meglio promuovere la Valle d'Aosta in generale.»

L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, ha annunciato l'astensione: «Non vogliamo negare un maggior coordinamento tra le varie manifestazioni, ma è un'esigenza che deve essere avvertita da tutti: ho avuto modo di confrontarmi con i soggetti organizzatori più disparati e tutti sostengono che le loro iniziative sono organizzate a beneficio del territorio e nei tempi dovuti. Continueremo comunque a fare una moral suasion nei confronti degli organizzatori e a lavorare sulla destagionalizzazione per distribuire gli eventi anche sulla bassa stagione.»

Mozione ritirate

È stata ritirata dalle proponenti una mozione depositata dal gruppo Progetto Civico Progressista e illustrata dalla Capogruppo Erika Guichardaz, che chiedeva di assegnare fondi dell'avanzo di bilancio in rendiconto a sostegno della candidatura di Aosta Capitale della cultura 2025. L'Assessore ai beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz, ha ricordato che l'utilizzo delle risorse pubbliche ha delle regole precise e non sarebbe possibile giustificare gli esborsi richiesti dalla mozione.

È stata altresì ritirata dai proponenti una mozione depositata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste, illustrata dal Capogruppo Andrea Manfrin, che chiedeva al Governo di adottare una deliberazione della Giunta regionale sulla morosità incolpevole per gli assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, a fronte dell'impegno dell'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ad adottare gli atti necessari entro il mese di agosto.

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 27 e giovedì 28 luglio 2022.

 

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