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Riunione del Consiglio regionale del 25 e 26 maggio 2022

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Comunicato n° 292 del 18 maggio 2022
Adunanza del Consiglio regionale

 

Il Consiglio regionale è convocato in via ordinaria mercoledì 25 e giovedì 26 maggio 2022, a partire dalle ore 9.00 per trattare un ordine del giorno composto di 54 oggetti, di cui 4 disegni di legge, 11 interrogazioni, 17 interpellanze e 6 mozioni.

L'Adunanza sarà chiamata a trattare il rendiconto e l'assestamento di bilancio 2022 del Consiglio regionale e il bilancio al 31 dicembre 2021 della gestione straordinaria della Casa da Gioco di Saint-Vincent. Prenderà poi atto di due relazioni della Sezione regionale della Corte dei Conti sugli esiti del controllo dell'esercizio 2019 dei Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti e dei controlli interni e di esercizio del Comune di Aosta.

Per quanto riguarda l'attività legislativa, i Consiglieri procederanno all'esame di quattro disegni di legge: modifiche alle disposizioni in materia di rafforzamento dei principi di trasparenza e di contenimento dei costi e razionalizzazione della spesa nelle società partecipate; norme urgenti in materia di utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto da parte dei profughi provenienti dall'Ucraina e di iscrizione al ruolo dei conducenti di veicoli adibiti ad autoservizi pubblici non di linea; primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2022-2024; rendiconto generale della Regione dell'esercizio finanziario 2021.

In merito all'attività ispettiva, delle undici interrogazioni, due sono state presentate dal gruppo Forza Italia: la prima riguarda la possibilità di riproporre l'evento "Les Mots" nel calendario delle manifestazioni culturali e la seconda chiede informazioni sui disservizi degli sportelli automatici per il pagamento dei ticket sanitari.

Il gruppo Lega Vallé d'Aoste ha depositato cinque interrogazioni: tavolo tecnico giuridico per la promozione della rete sentieristica, poderale e della viabilità minore della regione; mancata approvazione dei bilanci preventivo e consultivo 2021 e 2022 da parte del Consorzio apistico della Valle d'Aosta; partecipazione della Regione alla Borsa internazionale del turismo; revoca dell'assegnazione delle autorimesse degli immobili di proprietà dell'ARER agli utenti che ne abbiano modificato le destinazioni d'uso; impatto della chiusura della RSA di Antey-Saint-André sugli utenti.

Quattro  sono le interrogazioni del gruppo Progetto Civico Progressista: protocollo di intesa tra Regione e Ministero della giustizia sulla Casa circondariale di Brissogne; andamento delle iscrizioni all'Università della Valle d'Aosta; inserimento di uno stanziamento nella legge di bilancio per la distribuzione gratuita di prodotti igienico-sanitari femminili nelle scuole della regione; screening del tumore alla mammella.

Delle 17 interpellanze presentate, quattro sono del gruppo Forza Italia: approvazione del nuovo Regolamento di disciplina dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande; strategie per la promozione degli appartamenti privati locati ad uso turistico; azioni per assicurare l'efficienza dell'Ambulatorio per i disturbi dello spettro dell'autismo nell'adulto a seguito delle dimissioni del referente medico; ulteriori interventi di ristrutturazione su alloggi di edilizia residenziale pubblica non locati con risorse proprie del gestore.

Nove le interpellanze del gruppo Lega Vallée d'Aoste: riforma del sistema degli enti locali e valutazioni sull'evoluzione dell'attuale sistema di finanza derivata; nuova programmazione della politica agricola comune 2023-2027 e interventi per la riorganizzazione degli uffici competenti a garanzia dei pagamenti diretti del PSR; controlli per evitare chiusure di aree turistiche per casi di peste suina; risoluzione delle anomalie tra banche dati nazionali e regionali sull'anagrafica zootecnica, soprattutto per quanto riguarda la movimentazione degli animali nel periodo di monticazione; definizione di una misura regionale per i privati e gli enti locali per i lavori di bonifica, rimozione o smaltimento dell'amianto; azioni per la richiesta di nuovi Ispettori del lavoro in Valle d'Aosta; ampliamento della platea di percettori del reddito di cittadinanza da destinare ai progetti di utilità collettiva; modalità di prosecuzione delle attività propedeutiche alla realizzazione del nuovo presidio ospedaliero; interventi per evitare il ripetersi delle criticità riscontrate con la procedura di gara per l'affidamento del progetto "Valatypical".

Il gruppo Pour l'Autonomie ha depositato tre interpellanze: utilizzo della piattaforma del Ministero dell'istruzione per la gestione della Carta del docente; problematiche relative alla chiusura al traffico del Traforo del Monte Bianco; aggiornamento del cronoprogramma degli interventi per l'ampliamento dell'ospedale Parini.

Il gruppo Progetto Civico Progressista illustrerà un'interpellanza sulla prescrizione e somministrazione di farmaci antivirali per il trattamento precoce del Covid-19.

Il Consiglio discuterà infine sei mozioni, di cui cinque del gruppo Lega Vallée d'Aoste. Con la prima si vuole impegnare il Governo ad avviare interlocuzioni con la Corte dei Conti per la delocalizzazione di alcuni uffici per consentire lo spostamento dell'ufficio del Giudice di Pace in via Ollietti ad Aosta. La seconda prevede l'istituzione di corsi base per lo svolgimento di attività agricole finalizzate all'autoconsumo, mentre la terza riguarda l'individuazione di siti di stoccaggio sul territorio regionale per il conferimento dei rifiuti provenienti da attività d'impresa. La quarta mozione chiede un impegno per la soluzione delle criticità riguardanti le disposizioni applicative per la concessione di mutui nel settore dell'edilizia residenziale, mentre la quinta mozione è volta alla sensibilizzazione sul tema dell'endometriosi anche attraverso la predisposizione di una panchina gialla con etichetta esplicativa della malattia.

L'Assemblea tratterà anche una mozione, presentata dal gruppo Pour l'Autonomie, che si occupa delle criticità relative al conferimento di rifiuti nel centro di Brissogne da parte delle imprese private.

Visto che, nonostante la cessazione dello stato di emergenza sanitaria, persistono comunque esigenze di contrasto al diffondersi della pandemia da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 13 del digitale terrestre).

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso il Consiglio, nel numero massimo consentito e raccomandando l'uso della mascherina. Resta fermo che l'accesso dei giornalisti al foyer rimane non ammesso e che eventuali interviste si potranno effettuare nella zona adiacente il plastico raffigurante la Valle d'Aosta.


LT

 

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Comunicato n° 293 del 18 maggio 2022
V Commissione: parere favorevole alle misure per lo svolgimento dell'esame di Stato e delle prove di conoscenza linguistica

 

La quinta Commissione "Servizi sociali", nella riunione di oggi mercoledì 18 maggio 2022, ha espresso parere favorevole a maggioranza, con l'astensione dei gruppi Lega Vallée d'Aoste e Forza Italia, sul disegno di legge che contiene misure per lo svolgimento dell'esame di Stato e delle prove di conoscenza linguistica negli istituti di istruzione secondaria oltre che disposizioni sulle graduatorie dei concorsi ordinari per il reclutamento del personale docente.

Il provvedimento, di cui è stato nominato relatore il Consigliere Andrea Padovani (FP-PD), è composto di sei articoli. Presentato dalla Giunta regionale il 30 marzo e illustrato in Commissione dall'Assessore all'istruzione, il testo è finalizzato a garantire, in relazione alla progressiva uscita dalla fase emergenziale da Covid-19, il corretto svolgimento degli esami di Stato e delle prove di conoscenza linguistica. È inoltre prevista la proroga della validità delle graduatorie dei concorsi ordinari banditi nel 2020.

Il Vicepresidente della quinta Commissione evidenzia l'urgenza di approvare in Aula il disegno di legge, di cui sarà quindi richiesta l'iscrizione all'ordine del giorno suppletivo del Consiglio convocato per il 25 e il 26 maggio prossimi.

La Commissione ha inoltre esaminato, in sede consultiva, la proposta di nuove disposizioni applicative per l'erogazione di voucher per la frequenza di collegi, convitti e servizi di doposcuola che entreranno in vigore partire dall’anno scolastico 2022-2023, esprimendo parere favorevole a maggioranza, con l'astensione del gruppo Forza Italia. L'atto, che è stato illustrato in Commissione dall'Assessore alla sanità e politiche sociali, dovrà essere ora approvato in via definitiva dalla Giunta regionale.

 

SC

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Comunicato n° 299 del 23 maggio 2022
Consiglio del 25 e 26 maggio: iscritti sei punti all'ordine del giorno suppletivo

 

L’ordine del giorno del Consiglio regionale, convocato in riunione ordinaria, mercoledì 25 e giovedì 26 maggio 2022, è stato integrato da ulteriori sei oggetti.

Sono stati iscritti tre disegni di legge: misure urgenti per lo svolgimento dell'esame di stato e delle prove di conoscenza linguistica negli istituti di istruzione secondaria della Regione e disposizioni in materia di graduatorie dei concorsi ordinari per il reclutamento dei docenti; nuova disciplina dell'organizzazione del servizio idrico integrato; interventi di riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblico.

Verranno poi trattate tre interrogazioni a risposta immediata. La prima, presentata dal gruppo Forza Italia, chiede conto degli effetti della sentenza che dichiarato nulla la procedura di selezione di un dirigente della Finaosta. La seconda, depositata dal gruppo Progetto Civico Progressista, riguarda le interlocuzioni con le Ferrovie dello Stato in merito agli investimenti previsti per la Valle d'Aosta dal Piano industriale del Gruppo FS 2022-2031. La terza, del gruppo Lega Vallée d'Aoste, riguarda le criticità sul funzionamento delle Commissioni regionali di invalidità civile.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 60 oggetti.

Visto che, nonostante la cessazione dello stato di emergenza sanitaria, persistono comunque esigenze di contrasto al diffondersi della pandemia da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 13 del digitale terrestre).

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso il Consiglio, nel numero massimo consentito e raccomandando l'uso della mascherina. Resta fermo che l'accesso dei giornalisti al foyer rimane non ammesso e che eventuali interviste si potranno effettuare nella zona adiacente il plastico raffigurante la Valle d'Aosta.


LT

 

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Comunicato n° 301 del 25 maggio 2022
Comunicazioni del Presidente del Consiglio Valle

 

Il Presidente del Consiglio ha aperto i lavori dell'adunanza consiliare convocata oggi, mercoledì 25, e domani, giovedì 26 maggio 2022, informando l'Assemblea che, nel pomeriggio di ieri, è stata depositata alla Segreteria generale del Consiglio una richiesta di referendum consultivo di iniziativa popolare, sottoscritta da oltre 3000 firme, sulla proposta di legge regionale 58 del gruppo PCP per la modifica delle norme per l'elezione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta e l'abrogazione della legge regionale in materia di forma di governo.

Le operazioni di verifica delle firme, ha ricordato il Presidente Bertin, dovranno concludersi entro 25 giorni dal deposito della richiesta di referendum. Nel caso in cui il verbale attesti la validità della richiesta, il Consiglio regionale, prima di procedere all'adozione della PL 58, può deliberare, a maggioranza assoluta dei suoi componenti, l'effettuazione di un referendum consultivo finalizzato a conoscere l'orientamento degli elettori sul provvedimento stesso.

Ne consegue, ha concluso il Presidente, che la PL 58 non potrà essere iscritta all'ordine del giorno di un'adunanza consiliare fintanto che il Consiglio non si sia espresso sull'effettuazione del referendum consultivo e, in caso di approvazione del suo svolgimento, non sia pubblicato il risultato del referendum sul Bollettino ufficiale della Regione.

Per la Consigliera Chiara Minelli (PCP), il tema della riforma elettorale è cruciale per la Valle d'Aosta ed è significativo che venga affrontato da una iniziativa popolare. Inoltre è la prima volta che si utilizza lo strumento del referendum consultivo richiesto dalla popolazione ed è quindi un fatto storico. È importante fare questa consultazione popolare prima di decidere su di una tematica così decisiva, ha aggiunto, perché c'è un nodo politico che non è mai stato sciolto, ma ora bisogna decidere. Per la Consigliera, l'attuale sistema non favorisce la stabilità di governo e di conseguenza la buona amministrazione, ma si è rimasti bloccati sulla possibilità di prevedere o meno che gli elettori possano eleggere direttamente la maggioranza e il Presidente della Regione: ci sono opinioni diverse anche all'interno di varie forze politiche ed è bene dare rapidamente alla comunità la possibilità di scegliere il sistema di governo. Ha poi invitato a non vedere questa consultazione come un momento di contrapposizione strumentale ma come una occasione di autentica partecipazione popolare a una decisione che non ha nulla a che vedere con gli attuali equilibri. Diamo quindi, ha concluso, la possibilità di scegliere ai cittadini, pronti ad accogliere la direzione che indicheranno.

Il Consigliere Claudio Restano (GM) ha sottolineato che il deposito delle 3.300 firme ha dato un forte segnale politico: il risultato è già stato raggiunto ed è patrimonio della popolazione valdostana. Ha invitato il Consiglio regionale a riflettere sull'opportunità che dà la popolazione su una scelta così importante: è un invito a confrontarsi. L'impegno del Consiglio è di far proprio l'invito senza ragionamenti di parte in un confronto aperto per dare una soluzione ad un problema reale sotto gli occhi di tutti.

Il Consigliere di Forza Italia Mauro Baccega ha condiviso il percorso perché c'è un sentire comune: la politica ha pesantemente allontanato la gente, generando una disaffezione che va valutata attentamente. Importante quindi, ha aggiunto il Consigliere, dare più trasparenza, efficacia, ascoltando quello che viene dalla popolazione, che vuole avere la certezza di avere fin da subito maggioranze prestabilite, prima del voto.

Il ricordo del professor Valerio Onida

I Presidenti del Consiglio e della Regione hanno anche ricordato l'Ami de la Vallée d'Aoste e Presidente emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida, deceduto il 14 maggio scorso.

Il Presidente Alberto Bertin ha parlato di momento triste per la Valle d'Aosta: il professor Onida, oltre allo straordinario contributo dato alla riflessione sul nostro ordinamento regionale, è stato un Ami autenticamente legato alla nostra terra e alle montagne che aveva scalato, come il Cervino. Il Presidente ha evocato un incontro con il professore la scorsa estate riguardo ad un progetto di ricerca sul particolarismo istituzionale valdostano, relativo alle funzioni prefettizie, al quale ha dato il suo contributo e i suoi suggerimenti. Il professor Onida, ha aggiunto il Presidente Bertin, è stato un punto di riferimento accademico per il regionalismo e l'autonomia, per i valori costituzionali e le battaglie di civiltà.

Il Presidente Erik Lavevaz si è unito al cordoglio, evidenziando che il professor Onida ha avuto un rapporto di particolare intensità con la Valle d'Aosta. L’amicizia tra il professore e il nostro territorio, ha aggiunto il Presidente della Regione, è stata confermata dalla sua scelta di essere sepolto qui, a Saint-Marcel, luogo che con tutta evidenza aveva imparato ad amare. Un’amicizia ricambiata, unita a un forte sentimento di stima: per la Valle d’Aosta, il professor Onida è stato un chiaro riferimento per il pensiero sulle nostre istituzioni. Il nostro ricordo, ha concluso, si unisce quindi all’idea che il suo pensiero possa essere ancora uno stimolo, in quel laboratorio continuo che deve essere l’autonomia della nostra regione.

 

SC

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Comunicato n° 302 del 25 maggio 2022
Comunicazioni del Presidente della Regione

 

Il Presidente della Regione nelle sue comunicazioni al Consiglio regionale del 25 maggio 2022 ha aggiornato l’Aula sulla situazione dell’emergenza legata ai profughi che sono arrivati dall'Ucraina.

La scorsa settimana, il Presidente ha riunito il tavolo di coordinamento tra i diversi soggetti che sono impegnati nella gestione della situazione, che ha visto circa 400 persone arrivare sul territorio della Valle d’Aosta e passare dal centro di prima accoglienza gestito dalla Croce Rossa Italiana, a Chavonne. Il flusso degli arrivi si è quasi arrestato, in questi giorni, che speriamo possano essere fertili per una risoluzione del conflitto.

Il Presidente Lavevaz ha poi sottolineato che l’azione sinergica di soggetti diversi, nonostante la complessità del momento, ha permesso di mettere in campo una risposta corale da parte della comunità valdostana. La collaborazione tra gli enti locali della Valle d’Aosta e il Terzo settore ha permesso di creare un circuito virtuoso, capace di limitare le difficoltà in un quadro in continuo divenire: ci sono state attività specifiche, come quelle dell’assistenza sanitaria, attraverso un ambulatorio dedicato, che si sono accompagnate a momenti di inserimento come quello scolastico, che ha coinvolto più di 90 ragazzi.

Continua anche il lavoro fatto con Fondazione Comunitaria, Celva e CSV nella gestione del fondo destinato all’accoglienza, che ha raccolto anche un importante contributo da parte dei Consiglieri regionali. Le prime iniziative attivate con queste risorse hanno permesso di venire incontro ad alcune delle spese vive sostenute dalle famiglie valdostane che stanno ospitando i profughi; inoltre sono state sostenute alcune delle associazioni di volontariato che si sono adoperate per rispondere alle esigenze di chi arriva e ha bisogno di punti di riferimento. Questo percorso continuerà nel corso dell’estate, offrendo occasioni di presa in carico delle esigenze anzitutto dei ragazzi.

 

LT

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Comunicato n° 303 del 25 maggio 2022
Approvati il rendiconto 2021 e l'assestamento 2022 del Consiglio Valle

 

Nella seduta consiliare del 25 maggio 2022, l'Aula ha approvato all'unanimità il rendiconto della gestione 2021 e l'assestamento del bilancio 2022 del Consiglio regionale.

Come illustrato dal Presidente dell'Assemblea, il totale delle entrate 2021, al netto delle partite di giro e dell'avanzo 2020, ammonta a 8 milioni 673mila euro. L'assegnazione a carico del bilancio regionale in favore del Consiglio ammonta a 8 milioni 500mila euro, di cui 8 milioni 160mila sono stati sono destinati alla copertura delle spese correnti mentre 340mila euro alla copertura delle spese in conto capitale. Il totale delle spese 2021, al netto delle partite di giro e dell'avanzo proveniente dall'anno 2020, ammonta a 7 milioni 786mila euro, con una riduzione del 2,8%.

Al termine del 2021 si rileva un avanzo di amministrazione che ammonta a 1 milione 127mila: parte dell'avanzo, (827mila euro) è stato vincolato alla restituzione alla Regione come previsto dall'articolo 15 del regolamento interno di contabilità del Consiglio regionale. Il restante avanzo è stato accantonato in previsione dell'erogazioni future delle indennità di fine mandato a favore dei Consiglieri regionali uscenti.

 

SC

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Comunicato n° 304 del 25 maggio 2022
Approvate le modifiche alle disposizioni in materia di trasparenza e contenimento dei costi nelle società partecipate

 

Con 18 voti a favore (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 17 astensioni (Lega VdA, PlA, PCP, FI), il Consiglio Valle ha approvato, nella seduta del 25 maggio 2022, il disegno di legge che contiene modifiche alle disposizioni in materia di rafforzamento dei principi di trasparenza, contenimento dei costi e razionalizzazione della spesa nelle società partecipate.

Il disegno di legge, che nei suoi 11 articoli interviene sulla legge regionale 20/2016, è stato depositato dalla Giunta il 6 aprile e illustrato in Aula dal Consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD), il quale ha specificato che le modifiche si sono rese necessarie per assicurare il perseguimento del principio di buon andamento e corretto svolgimento dell'azione amministrativa. In particolare, sono indirizzate a rendere più efficiente e trasparente l’iter di nomina dei componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società partecipate indirettamente, a individuare linee guida per uniformare le procedure per il reclutamento del personale oltre che a razionalizzare le modalità della gestione delle partecipazioni detenute in via indiretta da parte di Finaosta Spa.

Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha espresso il voto di astensione della Lega Vallé d'Aoste: non si tratta di un voto di contrarietà totale, poiché il disegno di legge ha degli elementi condivisibili come il riordino dei documenti di indirizzo strategico che contribuiscono a una maggiore comprensione degli indirizzi dati dall'entità madre. Per il Consigliere, altri aspetti, invece, presentano delle criticità come l'elemento di novità di autovalutazione delle partecipate rispetto al raggiungimento degli indirizzi strategici: un elemento utile per giungere a una valutazione alla fine del percorso ma che non chiarisce il tipo di valutazioni che dovranno fare l'ente Regione e la Finaosta. Il Vicecapogruppo Aggravi ha poi evidenziato ulteriori elementi di dubbio: i flussi informativi forniti dagli organi preposti prevedono che tra i destinatari delle relazioni vi sia il Presidente del Consiglio regionale ma sarebbe stato importante fare riferimento alle Commissioni di competenza per chiudere un percorso di analisi e verifica di effettuato dai singoli Consigliere. Per quanto riguarda Finaosta, finalmente definita come "società holding", Aggravi, ha auspicato che, nel corso della riorganizzazione della finanziaria regionale, vi sia una struttura forte che possa permettere un controllo delle società partecipate, augurandosi che chi è deputato a fare questi controlli non finisca poi alla gestione delle società che ha controllato. Ha infine evidenziato un'ulteriore perplessità: il tentativo di dare omogeneità e maggiore azione di governo della Regione rispetto alle sue partecipate non è chiaramente definito nella norma e sarebbe poi opportuno mettere ordini a tutti i flussi informativi che, nel tempo si sono sovrapposti e a cui non sempre è stato dato corso.

L'Assessore alle partecipate, Luciano Caveri, ha parlato di tema delicato: la complicazione della normativa Madia volta a limitare la proliferazione di società partecipate si è rivelata una specie di gabbia anche per quelle che dimostrano una certa efficienza.  Per l'Assessore, questo disegno di legge risponde alla necessità di avere dei punti di chiarezza, come ad esempio il rapporto tra Governo regionale e le società partecipate, con un iter procedurale chiaro e trasparente per la nomina dei rappresentanti della Regione in società significative e importanti. L'assunzione di responsabilità nei confronti di Finaosta è doverosa, ha aggiunto l'Assessore, perché questa società deve giocare un ruolo ed è giusto sottolineare che non si creino situazioni di controllore-controllato. Secondo Caveri, il tema del personale è delicato: è chiaro che non si tratta di imporre alle partecipate delle regole che sono valide per il pubblico impiego - vista la necessità di reperire personale altamente specializzato -, tuttavia vi sono dei principi che non possono essere disconosciuti, come la trasparenza e la pubblicità, perché non ci possono essere lati oscuri.

Il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, ha annunciato l'astensione, pur condividendo appieno il rafforzamento del ruolo della Regione nell'assistere e monitorare l'attività delle partecipate, perché si è ancora nella fase dell'enunciazione dei principi senza dare applicazioni concrete a queste società. La Finaosta, ha aggiunto Marquis, sta dando segnali di difficoltà, ma non si vedono ancora quei segnali di volontà di ristrutturazione interna.

Il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel, ha annunciato l'astensione al voto ritenendo molto importante capire a che punto sia la riorganizzazione di Finaosta in quanto si rischia di fare delle leggi che prevedono impegni che poi non potranno essere soddisfatti. Ha ricordato che nell'organizzazione regionale, con questa Legislatura, è stato costituito il Dipartimento società ed enti partecipati il quale però nel disegno di legge viene citato esclusivamente all'articolo 5 per la stesura di un regolamento di base per la selezione del personale, al quale le società partecipate potranno ispirarsi. Ha infine segnalato che la questione dell'omogeneizzazione dei flussi informativi è compito del Comitato paritetico che sta già lavorando sul punto.

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, annunciando l'astensione del proprio gruppo, ha evidenziato come in questa legge il coinvolgimento delle Commissioni sia marginale e che sarà importante guardare con attenzione alle linee guida in materia di reclutamento del personale delle società partecipate viste le criticità che emergono in continuazione. Secondo la Consigliera, anche l'aumento delle competenze di Finaosta, per essere efficace, dovrebbe prevedere una riorganizzazione della finanziaria regionale già attualmente in affanno.

 

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Comunicato n° 305 del 25 maggio 2022
Approvate le misure per lo svolgimento dell'esame di Stato e delle prove di conoscenza linguistica

Nella seduta del 25 maggio 2022, il Consiglio Valle, con 20 voti a favore (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM, PCP) e 15 astensioni (Lega VdA, PlA, FI), ha approvato il disegno di legge che contiene misure per lo svolgimento dell'esame di Stato e delle prove di conoscenza linguistica negli istituti di istruzione secondaria oltre che disposizioni sulle graduatorie dei concorsi ordinari per il reclutamento del personale docente.

Il provvedimento, presentato dalla Giunta regionale il 30 marzo e illustrato in Aula dal Consigliere Andrea Padovani (FP-PD), è composto di sei articoli. In relazione alla progressiva uscita dalla fase emergenziale da Covid-19 e limitatamente all'anno scolastico 2021-2022, ha detto il Consigliere, è disciplinato lo svolgimento delle prove di francese da sostenere in aggiunta all'esame di Stato e per i percorsi liceali dove è stato attivato il progetto Esabac (doppio diploma italiano e francese), le cui modalità applicative saranno oggetto di un decreto dell'Assessore all'istruzione. Sono poi previste misure urgenti per le prove di conoscenza linguistica negli istituti di istruzione secondaria, in ragione della sospensione del requisito di partecipazione alle prove Invalsi, che non costituisce condizione di ammissione all'esame di Stato. È inoltre disposto un ulteriore rinvio, all'anno scolastico 2022-2023, dell'adozione del curriculum della studentessa e dello studente: ciò in quanto l'anagrafica degli alunni delle scuole valdostane non è presente nella banca dati SIDI, ma è gestita da una banca dati regionale (SIAL) che, al momento, non si interfaccia con il SIDI; di conseguenza, per poter gestire i dati e inserire le informazioni necessarie alla compilazione del curriculum, peraltro da redigere in versione bilingue italiano/francese, occorre predisporre una piattaforma ad hoc o creare un collegamento tra le due banche dati.

Il provvedimento prevede, inoltre, la proroga del termine di validità delle graduatorie dei concorsi ordinari banditi nel 2020 per ampliare la possibilità di assunzione dei candidati idonei: questo, ha specificato il Consigliere Padovani, per evitare di bandire nuovi concorsi nel breve termine in presenza di graduatorie ancora capienti ma anche per mantenere il diritto degli idonei stessi all'immissione in ruolo per un periodo ritenuto congruo e fissato nei due anni scolastici successivi alla scadenza delle graduatorie.

Nella replica, l'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha spiegato che il disegno di legge consentirà anche di garantire la Pleine connaissance e, quindi, il riconoscimento della lingua francese da utilizzare per i concorsi pubblici. Si è augurato che la questione del curriculum vitae dello studente si possa risolvere nel breve e che, entro il prossimo anno, sia possibile utilizzare la piattaforma SIDI. Ha comunicato che sono in corso interlocuzioni con il Ministero competente per giungere a una soluzione definitiva.

La Capogruppo Erika Guichardaz (PCP) ha espresso il voto favorevole e auspicato che si possa giungere presto ad una soluzione delle criticità soprattutto del problema informatico su cui bisogna mettere mano con assoluta urgenza. Sottolineando le potenzialità e l'importanza del sistema SIDI, che non è ancora utilizzato in regione, ha auspicato che venga presto esteso consentendo di gestire una serie di procedure che in Valle d'Aosta sono molto più complicate, appesantiscono notevolmente il lavoro delle segreterie scolastiche e creano problemi come nel caso delle graduatorie. Anche l'ampliamento degli idonei nelle graduatorie per i docenti è un elemento importante secondo la Consigliera: soprattutto vista la notevole carenza di insegnanti registrata in quest’ultimo anno; carenza che ha pesantemente inciso anche sulla didattica.

Il Consiglio ha poi approvato, con 18 voti a favore e 17 astensioni, il bilancio al 31 dicembre 2021 della gestione straordinaria della Casa da gioco di Saint-Vincent, la cui procedura di liquidazione ai sensi della legge regionale 88/1993 non è stata ancora chiusa stante la pendenza di alcuni giudizi in corso.

 

SC-LT

 

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Comunicato n° 306 del 25 maggio 2022
Approvate le misure urgenti per la gratuità del trasporto pubblico per profughi ucraini, richiedenti asilo e titolari protezione internazionale

 

Nella seduta del 25 maggio 2022, l'Assemblea regionale ha approvato, con 20 voti a favore (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM, PCP) e 15 astensioni (Lega VdA, PlA, FI), il disegno di legge che contiene norme urgenti in materia di utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto e di iscrizione al ruolo dei conducenti di veicoli adibiti ad autoservizi pubblici non di linea.

Il provvedimento, illustrato in Aula dal Consigliere Andrea Padovani (FP-PD) e composto di quattro articoli, prevede, per il 2022, l’introduzione della gratuità per l’utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto regionali da parte dei profughi provenienti dall’Ucraina e da parte delle persone straniere richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale presenti in Valle d'Aosta. Ad oggi, ha specificato il Consigliere, sono alcune centinaia le persone straniere richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale già presenti sul territorio regionale comprese alcune centinaia di profughi ucraini che hanno lasciato il proprio Paese in seguito all’invasione da parte della Federazione russa del 24 febbraio scorso. Il Consigliere ha evidenziato che, nelle more dell’approvazione di questo disegno di legge, le aziende del trasporto pubblico locale su gomma si sono sin da subito rese disponibili a concedere l’accesso gratuito, per queste persone, ai mezzi di trasporto pubblico, anticipandone gli oneri connessi.

La seconda disposizione del testo di legge prevede la modifica alla norma regionale 42/1994 per sopperire alla carenza di autisti di autoveicoli fino a un massimo di nove posti, che si registra ormai da anni nel settore. Attualmente, ha specificato il Consigliere Padovani, i soggetti che intendono iscriversi al ruolo dei conducenti devono sostenere una prova d’esame: nell’ultimo biennio, caratterizzato dall’emergenza pandemica, non solo il numero delle sessioni d’esame è stato particolarmente esiguo, ma anche quello dei candidati è stato assai limitato. Si prevede, quindi, di consentire l’iscrizione di diritto ai dipendenti delle imprese autorizzate ai sensi della legge n. 17/2005, purché in possesso della patente B, che siano stati assunti con il profilo di autista e all’esito di un percorso formativo di almeno otto ore.

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha illustrato due emendamenti presentati in Aula. Per quanto riguarda il primo, ha spiegato che il disegno di legge prevede la gratuità per i mezzi di trasporto per i cittadini ucraini temporaneamente presenti in Valle d'Aosta, per i richiedenti asilo e per i titolari di protezione internazionale. Le tre tipologie sono molto diverse tra loro: la prima e la terza hanno uno status chiaro e riconosciuto; i costi di gestione e accoglienza sono in capo ai privati e quindi un sostegno può avere senso. I richiedenti asilo, invece, sono inseriti nel circuito di accoglienza (reti SAI e CAS) e il Manuale operativo del sistema di ospitalità prevede espressamente che i servizi e i relativi costi dei trasporti pubblici siano posti in capo ai gestori dei centri. Anche la Regione Valle d'Aosta, nei propri bandi per la gestione di queste strutture, ha già ricompreso il servizio del trasporto nell'importo totale riconosciuto al gestore. Per questo motivo, secondo Manfrin, pare non consono riconoscere la gratuità dei mezzi di trasporto a soggetti che, di fatto, ne hanno già diritto. Il secondo emendamento riguarda i titolari di protezione internazionale e il Capogruppo della Lega VdA ha chiesto che venga espressamente inserito nel testo di legge che questi soggetti, per poter usufruire della gratuità dei trasporti, risiedano in Valle d'Aosta, facendo sì che le risorse impegnate vengano correttamente destinate agli abitanti sul territorio. Il Capogruppo Manfrin ha poi osservato che questi emendamenti non hanno colore politico: sono la soluzione per un problema che, altrimenti, potrebbe sollevarsi sull'erogazione di fondi per un servizio già pagato.

La Consigliera Chiara Minelli ha dichiarato che il gruppo PCP è favorevole al disegno di legge di Commissione ma non ai due emendamenti presentati dal gruppo Lega VdA: non è corretto fare una distinzione tra titolari di protezione internazionale e richiedenti asilo in quanto, anche questi ultimi, sono soggetti che vivono in una condizione di criticità e che, quindi, è importante sostenere, anche attraverso la gratuità dei mezzi di trasporto, in ossequio allo spirito della Costituzione italiana e della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Per la Consigliera, i due emendamenti stravolgono completamente il concetto di accoglienza inteso in senso ampio. Per quanto riguarda l'esclusività della concessione della gratuità solo ai titolari di protezione internazionale residenti sul territorio, ha rilevato come non sempre sia possibile chiedere la residenza in Valle d'Aosta e, sul tema dei richiedenti asilo, ha poi evidenziato che gli aiuti sui trasporti vengono erogati solo per chi è accolto nei centri SAI mentre le cooperative dei CAS non mettono a disposizione i biglietti per il trasporto. È preoccupante, ha concluso Minelli, trattare in modo diverso persone con le stesse difficoltà e per questo i due emendamenti non sono ricevibili.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha replicato che questo disegno di legge dà risposte importanti in un momento di difficoltà per molte persone. Il Presidente ha poi annunciato l'astensione della maggioranza sui due emendamenti della Lega VdA, evidenziando che riguardo ai trasporti e al costo, è in parte corretto dire che c'è una disponibilità finanziaria di 60 centesimi al giorno per i trasporti, che non sono però sufficienti per gli spostamenti in Valle d'Aosta da una vallata all'altra. Quello che proponiamo, ha aggiunto, è diverso: con questo provvedimento si offre la gratuità totale affinché i richiedenti possano spostarsi liberamente per lavoro o per studio all'interno della Valle; sarà comunque fatto un ragionamento, nella delibera attuativa, riguardo alla destinazione dei fondi. In merito al secondo emendamento sulla residenza, il Presidente ha specificato che si rischierebbe di escludere una serie di soggetti che anche oggi sono ospitati all'interno dei CAS (si tratta di 31 persone) e nei SAI (27 persone).

 

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Comunicato n° 307 del 25 maggio 2022
Approvata la nuova disciplina dell'organizzazione del servizio idrico integrato

 

Nella seduta del 25 maggio 2022, il Consiglio Valle ha approvato, con 18 voti a favore (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 17 astensioni (Lega VdA, PlA, FI, PCP), il disegno di legge riguardante la nuova disciplina dell'organizzazione del servizio idrico integrato (modifiche alle leggi regionali n. 54/1998, n. 4/2015, n. 35/2021).

Contestualmente, l'Assemblea ha approvato all'unanimità un ordine del giorno, depositato in Aula dal gruppo Progetto Civico Progressista, che impegna il Presidente della Regione a richiedere formalmente lo stralcio dell'articolo 6 (delega in materia di servizi pubblici locali) del disegno di legge "Concorrenza" all'esame del Parlamento: articolo, come specificato dalla Consigliera Chiara Minelli, che mette in discussione alla base la funzione pubblica e sociale degli enti locali, costringendoli di fatto al ruolo di enti unicamente deputati a mettere sul mercato i servizi pubblici di propria titolarità - quindi il servizio idrico integrato - con grave pregiudizio dei propri doveri di garanti dei diritti della propria comunità.

Il testo, che si compone di quindici articoli, è stato illustrato in Aula dal Consigliere Albert Chatrian (AV-VdAU), che ha ricordato come, ad oggi, la Valle d'Aosta sia l'unica Regione a non aver dato attuazione al servizio idrico integrato con l'attuazione di un Piano d'ambito: situazione che può comportare l'avvio di procedure d'infrazione europee e l'impossibilità di accedere ai finanziamenti statali ed europei.

Il Consigliere ha quindi dettagliato le finalità del provvedimento: assicurare un'azione generale di tutela e di corretta utilizzazione della risorsa idrica, secondo criteri di solidarietà, salvaguardia dei diritti delle generazioni future, di rinnovo, riutilizzo e risparmio delle risorse, la cui pianificazione spetta alla Regione anche attraverso l'istituzione dell'Osservatorio regionale sul servizio idrico integrato; individuare un unico ambito territoriale ottimale (ATO) per la gestione del servizio idrico integrato, confermando il Consorzio dei Comuni della Valle d'Aosta ricadenti nel Bacino imbrifero della Dora Baltea (BIM) quale ente di governo dell'ambito (EGA), per rispondere così all'esigenza di assicurare un eguale servizio a tutti i cittadini e offrire modalità più strutturate e adeguate ai tempi; garantire la separazione delle funzioni amministrative di organizzazione e di controllo da quelle di erogazione dei servizi nel rispetto dei principi di efficienza, economicità e sostenibilità; conseguire adeguati livelli tariffari, uguali per tutti i cittadini, nel rispetto dei principi di gradualità, responsabilizzazione, equità e perequazione a livello di ATO.

Per Albert Chatrian, è necessario uno straordinario sforzo di programmazione e di investimenti per recuperare l'assenza di una strutturata pianificazione degli interventi in materia di servizio idrico integrato registrata negli ultimi anni, per la quale il provvedimento mette in campo risorse adeguate alle sfide da affrontare e che sono integrative rispetto agli accantonamenti in tariffa.

Sono tre le fonti di finanziamento che contribuiscono ad abbassare l'importo che diversamente dovrebbe essere posto in tariffa, come ha specificato Albert Chatrian: i sovracanoni delle concessioni idroelettriche, i fondi regionali, statali o europei (PNRR) e i mutui a lungo e medio termine. Al momento il BIM può contare su 3,2 milioni di euro derivanti dai sovracanoni: da tempo, però, sia il BIM che il Celva sono stati informati dell'avvio delle procedure per aumentare tale importo di 4 milioni di euro tramite uno specifico disegno di legge che, intervenendo sui canoni di concessione, prevede l'introduzione di una nuova quota di aumento del canone da destinare così al finanziamento degli interventi del Piano d'ambito. Per interventi strategici inseriti nel Piano d'ambito, l'EGA e la Regione possano contrarre mutui, a medio o a lungo termine, disciplinando la possibilità ulteriore che la Regione intervenga per la restituzione dei mutui accesi dall'EGA o per la copertura del costo dei relativi interessi. Il BIM, ha concluso Chatrian, una volta completata l'approvazione del progetto di legge oggi all'esame e di quello in fase di elaborazione sui canoni di concessione, potrà destinare annualmente almeno 7/7,5 milioni di euro al finanziamento dei programmi di intervento nel settore del servizio idrico.

Il dibattito in Aula

La Consigliera Chiara Minelli (PCP) ha evidenziato che la risorsa acqua non è infinita e anche se in Valle è relativamente abbondante, va gestita bene, soprattutto in ragione dei cambiamenti climatici in atto che stanno modificando i regimi idrogeologici. La Consigliera ha sottolineato l'importanza del tema oggetto del disegno di legge e ha condiviso la scelta dell'ATO unico, anche se la pianificazione è in ritardo di 15 anni. Tuttavia, la Consigliera ha ritenuto che vi siano alcuni punti deboli, a partire dall'Osservatorio sulla risorsa idrica che si configura piuttosto come una conferenza dei servizi, in quanto manca tutta la parte dei rappresentanti dei consumatori, dei consorzi, delle associazioni ambientaliste. Altra criticità, per Minelli, è la questione del Piano d'ambito: non ci sono nel testo indicazioni sul suo ruolo e la sua impostazione, sarà però un atto che condizionerà i 30 anni futuri di questa regione. Secondo la Consigliera che un piano di questa portata non sia approvato dal Consiglio è un'anomalia. In merito alla gestione del servizio idrico integrato, la Consigliera ha rilevato un'insufficienza nell'articolato: in Commissione si è parlato di un gestore unico regionale attraverso una in house pubblica, ma non compare nulla in questo testo. Se si parla di legge con valenza epocale, ha aggiunto, bisognerebbe affrontare tutti questi aspetti in maniera più approfondita e dettagliata, considerando anche gli altri documenti in via di definizione e strettamente collegati (Piano d'ambito, nuovo dl sui sovracanoni). Molto spazio è dato invece ai compensi delle figure operanti nel BIM. Riguardo agli aspetti finanziari, che si trascinano da tempo, per Minelli il parere negativo del CPEL non è insignificante e non è del tutto superato: dopo l'audizione in Commissione, ci sono state reazioni da parte del Presidente del BIM. Ha quindi annunciato la presentazione di un ordine del giorno volto a stabilire una chiara scelta per la gestione pubblica delle risorse idriche.

Il Consigliere Luca Distort ha dichiarato il voto di astensione del gruppo Lega Vallée d'Aoste, motivando che l'argomento trattato dal disegno di legge è importante e complesso, soprattutto in questo periodo in cui la risorsa idrica inizia a diventare particolarmente delicata e si impongono alcune condizioni imprescindibili. A tal fine, ha evidenziato due lacune presenti nel documento che vanno colmate affinché questo possa essere uno strumento legislativo valido. In primo luogo vi è la necessità di compiere ulteriori approfondimenti per individuare le migliori forme di disciplina di questa materia così determinate, anche in considerazione del parere negativo espresso da BIM e CELVA. La seconda condizione è quella di poter seguire correttamente il percorso di attuazione del testo normativo che la Lega VdA non può effettuare in quanto forza di opposizione, se non, limitatamente, con il suo potere di controllo. Nel testo non sono indicate e non si riscontrano quindi le condizioni minime per esprimere parere favorevole. Il Consigliere Distort ha auspicato che sia ottimizzata la gestione di questo bene prezioso, scongiurando anche aumenti dei costi che graverebbero sugli utenti e ha, comunque, condiviso il coinvolgimento nell'Osservatorio di tutte le entità che hanno a che fare con il servizio idrico integrato.

Il Vicecapogruppo di AV-VdAU, Corrado Jordan, ha parlato di ulteriore atto programmatorio molto importante che la maggioranza porta in Consiglio, dopo l'approvazione del Piano rifiuti. Ha poi ricordato che la legge Galli ha profondamente innovato la normativa delle risorse idriche, stabilendo il principio dell'acqua pubblica e prevedendo l'istituzione del servizio idrico integrato oltre che l'individuazione di ambiti territoriali ottimali per superare la frammentazione delle gestioni locali e definire come meglio coprire i costi di gestione e gli investimenti necessari. Tutti obiettivi condivisibili e indiscutibili, secondo Jordan, e dopo quasi due decenni di attuazione del servizio idrico integrato, e dopo i grandi interventi di miglioramento gestionale sulla rete effettuati dai Comuni, si può dire che in Valle si è lavorato in modo efficace, anche se sul fronte degli investimenti c'è ancora parecchio da fare, pianificando meglio gli investimenti, considerando la rete come un'unica grande rete, favorendo, così come ha fatto anche il BIM, lo sviluppo di azioni collettive e condivise tra i Comuni. Per Jordan, devono essere ponderati attentamente i diversi aspetti gestionali del servizio idrico: se da un lato la centralizzazione di alcuni aspetti del servizio, come la pianificazione e la garanzia di uniformità, non può che essere vista favorevolmente , dall'altro, occorre essere prudenti rispetto alla gestione sul territorio, in particolare nelle realtà più piccole dove la gestione quasi in economia permette di raggiungere un corretto equilibrio tra efficienza e efficacia, che non è però replicabile su larga scala. Ecco perché, secondo Jordan, è necessario analizzare attentamente, senza pregiudizi e senza soluzioni scontate, in una logica "pubblica" e quindi di tutti, come è e come deve essere gestito il settore.

Per il Consigliere Renzo Testolin (UV), si tratta di un provvedimento molto importante per la sua trasversalità e che tocca tutta la popolazione. Le richieste di maggiori approfondimenti e di possibilità di intervento sulla norma venute dall'Aula sono sensate e apprezzabili ma vi saranno ulteriori interventi in materia, mentre oggi è indispensabile agire e partire con questa norma. Bisogna considerare questa legge non come un punto di arrivo ma di partenza che condurrà a una svolta importante per il contenimento e l'omogeneizzazione dei servizi e dei costi per gli utenti, un percorso che dovrà essere di stimolo anche per tutti gli amministratori locali oltre che per l'amministrazione regionale per lavorare assieme e per migliorare sempre di più la gestione del servizio. Il Consigliere ha precisato che si tratta di interventi da realizzare con la massima urgenza e che questa legge prevede un cambiamento storico che incide profondamente sulla gestione di tutto il territorio, sottolineando l'importanza di poter accedere alle risorse previste nel rispetto dei tempi imposti: poco meno di 20 milioni di euro sono messi a disposizione dal PNRR nei prossimi mesi e 445 milioni saranno necessari per approcciare gli investimenti dei prossimi 30 anni, investimenti che saranno realizzati con una regia regionale ma con l'impulso prezioso di BIM e CELVA, preposti alla gestione della risorsa idrica. Gli attori principali saranno il BIM e i Comuni, da un lato, e la Regione, dall'altro. Le necessità finanziarie dei prossimi anni sono ambiziose e l'Amministrazione regionale deve concludere il percorso significativo per garantire al BIM le risorse necessarie ad affrontare i futuri investimenti con le dovute disponibilità e tranquillità. Il percorso consiliare ha permesso di approfondire questo aspetto di centrale importanza, ha detto Testolin: un percorso in itinere che dovrà essere al centro dell'attenzione della politica regionale ma anche un momento di confronto continuo con gli enti locali con una attenzione ancora più puntuale sulla tematica della gestione delle risorse idriche per il futuro.

Il Consigliere Augusto Rollandin (PlA) ha parlato di punti delicati con particolare riguardo alle competenze della Regione, che non sono tenute nella dovuta considerazione: nel testo di legge si parla di seguire la metodologia statale, ma non si sa come e quando questa sarà adottata, ma che sarà determinante per il futuro. In merito all'Osservatorio sul sistema idrico integrato, per Rollandin bisogna chiarire bene le competenze e intervenire concretamente sulle tempistiche di attivazione per non far inceppare il meccanismo, rischiando di avere una legge vuota.

Il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier, ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo sottolineando che la tematica è stata affrontata nella Commissione consiliare competente dove è sempre possibile proporre ulteriori approfondimenti. L'innovazione della norma consiste nell'affidare ad un unico ente la gestione del sistema idrico, della fatturazione dei costi e della riscossione, omogeneizzando le procedure e arrivando alla definizione di una tariffa unica, tema scottante per i cittadini. La creazione di un ente di governo unico, a cui parteciperanno tutti i Comuni, consentirà una visione corale del sistema, superando i precedenti 74 punti di vista. Si tratta di una norma forse non perfetta ma che va verso la razionalizzazione di un bacino imbrifero complesso come quello valdostano e la gestione collettiva delle infrastrutture è ormai necessaria per ottimizzare l'utilizzo di questa risorsa così importante. Per quanto riguarda gli interventi finanziari a supporto del soggetto gestore, il Capogruppo Cretier ha ricordato che la Regione potrà intervenire con risorse proprie per i mutui accesi per la copertura dei costi di realizzazione sostenuti dall'EGA.

L'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, ha parlato di disegno di legge che non è un punto di arrivo, bensì un punto di partenza, che dà assoluta centralità all'acqua come bene fondamentale, a maggior ragione in Valle d'Aosta dove questa risorsa, essendo fondamentale e abbondante, ha sempre avuto un ruolo centrale nella storia della regione. Ha quindi confermato che per dare gambe alla programmazione, la Regione ha già dato, con la legge di stabilità 2022-2024, una disponibilità di 3,2 milioni di euro che sono rimasti nelle casse del BIM e non più introitati dalla Regione, mettendo un tetto di 4 milioni ai fondi che il BIM deve dare alla Regione già a partire dal 2022; parallelamente, si è iniziato a lavorare su un disegno di legge sui sovracanoni per le grandi concessioni idroelettriche che consentirà al BIM di introitare anche gli attuali 4 milioni di euro. Per l'Assessore, questo disegno di legge sul servizio idrico integrato porta con sé un concetto prospettico, frutto di precise scelte politiche che, grazie alle azioni che si stanno conducendo, potrà essere concretamente applicato e dare concretezza ad un piano di interventi e investimenti sull'acqua potabile da quasi 450 milioni in un trentennio.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha aggiunto che questo disegno di legge è frutto di un lavoro prezioso e fatto in condivisione con gli enti locali, i quali hanno sottolineato in maniera chiara l'importanza di questo provvedimento, con una sola nota critica sugli aspetti finanziari, che ancora non erano stati risolti nella forma ma solo attraverso un impegno politico per coprire i 4 milioni di euro di sovracanoni che oggi il BIM ancora trasferisce alla Regione. In prospettiva, si sta lavorando affinché questi 4 milioni rimangano strutturalmente al BIM: la novità di quest'anno, ha specificato il Presidente, è che abbiamo invertito una rotta che esisteva dal 2012 e che prevedeva che l'extra-gettito rispetto al gettito 2009 dei sovracanoni venisse riversato alla Regione, mentre con la legge di stabilità 2022-2024 è stato introitato nel bilancio solo circa la metà. Per il Presidente Lavevaz, si tratta di una legge positiva che porta un cambiamento strutturale del servizio idrico dei territori e che non poteva più essere procrastinato, anche per accedere ai fondi PNRR.

 

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Comunicato n° 308 del 25 maggio 2022
Approvata la prima variazione al bilancio 2022-2023 della Regione

 

Nella seduta del 25 maggio 2022, l'Assemblea regionale ha approvato, con 18 voti a favore (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 17 astensioni (Lega VdA, PlA, FI, PCP), il primo provvedimento di variazione al bilancio regionale 2022-2024.

Il testo, illustrato in Aula dal Consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD), si compone di sette articoli volti a consentire l’acquisizione di un servizio specializzato di supporto all’assetto organizzativo dell’Amministrazione regionale e al pagamento di alcune voci stipendiali e contributi del personale regionale. Inoltre, è prevista la proroga fino a fine anno delle modalità di selezione nelle procedure concorsuali, inizialmente previste fino al termine dello stato di emergenza.

Il provvedimento, a seguito degli emendamenti depositati in Aula dal Presidente della Regione e tutti approvati, interviene anche su ulteriori tre aspetti: l'iscrizione straordinaria all'Albo regionale dei segretari degli enti locali per sopperire alla carenza di soggetti incaricabili nelle more dell'espletamento di una nuova procedura concorsuale per l'accesso all'Albo, da concludersi entro 18 mesi dalla data di entrata in vigore della legge; la riduzione del 40 per cento del quorum attualmente fissato al 50 per cento degli elettori per la validità delle elezioni in caso di ammissione di una sola lista al fine di agevolare il raggiungimento del quorum di partecipazione al voto per le elezioni comunali; il terzo emendamento intende posticipare a una domenica compresa tra il 1° novembre e il 15 dicembre 2022 le nuove elezioni per il comune di Valsavarenche che, in occasione della tornata elettorale del 15 maggio scorso, sono risultate nulle per il mancato raggiungimento del quorum del 50 per cento degli elettori.

Il Consigliere Stefano Aggravi ha espresso il voto di astensione del gruppo Lega Vallée d'Aoste in quanto, per decidere compiutamente sulla questione, bisogna attendere la valutazione della pianta organica e dell'organizzazione dell'Amministrazione regionale che, si augura, arrivi nel breve e che possa essere più terza possibile.

La Capogruppo Erika Guichardaz, pur condividendo parzialmente alcuni aspetti del disegno di legge, ha dichiarato l'astensione di Progetto Civico Progressista sollevando particolare perplessità su due dei tre emendamenti presentati dal Presidente. Per Guichardaz, la carenza dei segretari comunali è stata volutamente creata dalla politica e si è trascinata nel corso del tempo senza la volontà di soluzione del problema: l'emendamento proposto va solo a procrastinare la questione, mentre bisognerebbe pensare a modifiche più strutturali come la creazione di un Albo unico della dirigenza. L'abbassamento del quorum alle elezioni comunali prossime non solo non risolve il problema della partecipazione dei cittadini, ma giustifica l'astensionismo. Anche su questo, ha concluso, bisognerebbe fare una riflessione complessiva riferita soprattutto ai piccoli Comuni.

 

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Comunicato n° 309 del 25 maggio 2022
Approvato il rendiconto generale della Regione del 2021

 

Con 18 voti a favore (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 17 astensioni (Lega VdA, PlA, FI, PCP), il Consiglio Valle ha approvato, nella seduta del 25 maggio 2022, il rendiconto generale della Regione dell'esercizio finanziario 2021.

Il documento di bilancio, illustrato in Aula dal Consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD), presenta un risultato di amministrazione di circa 326 milioni di euro, che al netto delle quote vincolate e accantonate per legge definisce un avanzo disponibile di circa 113 milioni di euro che potranno essere utilizzati con la legge di assestamento solo per il finanziamento di spese di investimento. Il Consigliere ha ricordato che, nel corso dell'esercizio 2021, sono state approvate diverse leggi di variazione con lo scopo di contrastare gli effetti negativi della pandemia da Covid-19, destinando complessivamente 162 milioni di euro.

Il dibattito in Aula

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, si è focalizzato sui due aspetti più rilevanti: la programmazione dell'Amministrazione e la sua efficienza, evidenziando che un avanzo di bilancio non è mai completamente positivo perché indica che non si è riusciti a portare a termine quello che è stato programmato e che, in questi casi, va ripensata la programmazione. Uno degli aspetti di maggiore preoccupazione, ha aggiunto, deriva dal fatto che non si tratta solo di difficoltà programmatorie dal lato politico: quello che manca è un'elasticità di azione che la stessa macchina non riesce più a generare e le voci che, tutti gli anni, portano un avanzo non si stanno programmando bene. Per Aggravi, dall'analisi dell'incidenza degli impegni rispetto alle previsioni definitive, emerge che il 68,6% delle volte è avvenuta la trasformazione della previsione in impegno e, quindi in spesa, il che rivela un elemento di inefficienza rispetto ad un utilizzo pieno delle risorse. Bisogna comprendere i motivi alla base di questa situazione, ha detto: se ci sono elementi di cronicità o situazioni straordinarie in modo da poter adottare i correttivi necessari. Ha infine ricordato che la programmazione è buona se viene adottata per tempo e se prende delle scelte che sono libere da condizionamenti provenienti, ad esempio, dall'Unione europea o dal PNRR. È necessario ripensare alla programmazione perché gli effetti della pandemia, della guerra, dell'inflazione devono portare a considerazioni molto più incisive. Per Aggravi, l'obiettivo a cui tendere è la diminuzione del carico fiscale nei confronti di cittadini e imprese che è imprescindibile dalla volontà politica e dai numeri che la maggioranza ha a disposizione per realizzarlo.

Per il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, il documento evidenzia, sotto il profilo politico, un approccio troppo poco programmatorio che non garantisce il soddisfacimento dei bisogni dei valdostani. Per uscire da questa situazione di difficoltà, ha osservato, serve una strategia complessiva di gestione del bilancio e di modus operandi, mentre il documento evidenzia il deterioramento della capacità politica amministrativa della Regione: la continua rimodulazione delle iniziative si scontra con le basi della programmazione, il cui fine è invece quello di ottimizzare la gestione delle risorse. In quest'ottica, il disavanzo significa soldi non impegnati (573 milioni) e non spesi che, quindi, non sono stati messi in circolazione. Il Capogruppo Marquis ha poi chiesto per quale motivo, nonostante l’avanzo di bilancio, si continui a mettere le mani nelle tasche dei valdostani anziché realizzare interventi di supporto e di sgravio in questo momento di particolare difficoltà. Per il Consigliere, il documento evidenzia che la macchina regionale non è in grado di gestire le risorse a disposizione: bisognerebbe allora ridurle attraverso l'abbassamento delle tasse ai cittadini. La gestione delle risorse con le modalità attuali, ha aggiunto, potrebbe avere un effetto negativo sull'autonomia finanziaria della Regione ed è necessario dimostrare al Governo centrale l'abilità a spendere le risorse assegnate.

Per la Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, se il rendiconto è il documento contabile che definisce i risultati della gestione finanziaria, economica e patrimoniale nell'anno e dall'analisi di questi dati si può evincere come ha lavorato l'amministrazione, la rappresentazione che ne esce non è sicuramente positiva e i cittadini possono appurarlo nel vivere quotidiano, vedendo se i servizi funzionano, se le opere tanto attese prendono forma o se la pressione fiscale diminuisce. Ha quindi evidenziato che il rapporto tra impegni e stanziamenti definitivi di bilancio è del 76,02% - dato in crescita rispetto all’anno precedente in cui aveva fatto registrare il 74,24% -, ma dato falsato dagli oltre 565 milioni relativi al rimborso del prestito obbligazionario CVA: questo dato dimostra che l'attività effettivamente svolta dall'Amministrazione è peggiorata soprattutto rispetto a quattro missioni che sono sotto il 40%: assetto del territorio ed edilizia abitativa, politiche giovanili, energia e politiche del lavoro. Altro dato interessante da analizzare, ha aggiunto, è l'avanzo vincolato che ricomprende le quote attinenti a finanziamenti dello Stato, dell'Unione europea e di altri fondi riferiti a cofinanziamenti: anche in questo caso è piuttosto evidente che vi sono molti fondi, ma l'Amministrazione ne spende pochi. Infine, Erika Guichardaz ha osservato che dall'analisi del fondo pluriennale vincolato che era di 168 milioni di euro nel 2019, 214 nel 2020 e 329 nel 2021 - dato che misura il tempo tra impegno e realizzazione della spesa - si può dire che la capacità di programmare correttamente e realizzare investimenti è notevolmente diminuita. Per la Consigliera non c'è molto da rallegrarsi dei 113 milioni di avanzo, ma piuttosto rimboccarsi le maniche e smetterla di fare proclami, ma iniziare a dare delle risposte alle persone: capisco, ha aggiunto, che l'instabilità politica, collegata ad una mancanza di visione programmatica che ormai denunciamo da oltre un anno, non rendano questo lavoro facile.

In replica, l'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha evidenziato che l'obiettivo di un amministratore non deve essere quello di dare connotazioni positive o negative di un avanzo disponibile da oltre 113 milioni di euro, quanto piuttosto connotare le condizioni che lo hanno generato e le eventuali scelte legate al suo utilizzo. L’esercizio 2021 è stato caratterizzato da due assestamenti di bilancio che hanno consentito di ridistribuire le risorse secondo le necessità emergenti: il primo assestamento (138 milioni di euro)  è stato incentrato nelle misure per l’emergenza Covid e nelle proroghe delle sospensioni dei pagamenti delle rate delle quote capitale dei mutui per sostenere famiglie e imprese, mentre con il secondo assestamento sono state messe a disposizione ulteriori risorse per 72 milioni di euro destinate, tra l’altro, a diverse misure di attenzione al territorio, in primis verso i Comuni valdostani. L'Assessore ha anche sottolineato come la priorità nella distribuzione della spesa è stata ancora orientata alla tutela della salute, alle politiche sociali e alla famiglia per circa il 30% dell’impegno totale, all’Istruzione e diritto allo studio con circa il 14%, alle relazioni con le altre autonomie territoriali e locali con oltre l’8%.

Il Consiglio ha poi preso atto di due relazioni della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti: la prima sul rendiconto dell'esercizio 2019 dei Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti; la seconda sul rendiconto dell'esercizio 2019 del Comune di Aosta.

 

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Comunicato n° 310 del 25 maggio 2022
Approvate le disposizioni per la riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica

 

Il Consiglio Valle, nella seduta del 25 maggio 2022, ha approvato, con 20 voti a favore (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM, PCP) e 15 astensioni (Lega VdA, PlA, FI), il disegno di legge che contiene disposizioni in materia di interventi di riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica.

Il testo, sul quale ha relazionato il Consigliere Albert Chatrian (AV-VdAU), si compone di cinque articoli volti a sostenere l'Azienda regionale per l'edilizia residenziale nella realizzazione di interventi di riqualificazione del patrimonio regionale di edilizia residenziale pubblica, in particolare nel Quartiere Cogne. È prevista la concessione di contributi straordinari all'ARER per spese di investimento, al fine di finanziare, attraverso l'accensione di un mutuo chirografario, oltre ad altre linee di finanziamento a valere su fondi statali (PInQuA, Superbonus 110%), la riqualificazione di una importante parte del patrimonio ERP particolarmente datato e che necessita di adeguamenti strutturali e di efficientamento energetico. Il progetto di riqualificazione del Quartiere Cogne, come specificato dal Consigliere Chatrian, è un buon esempio e prevede interventi sia sugli spazi pubblici - con l'obiettivo di creare una nuova centralità urbana attraverso la realizzazione di nuovi servizi, attività commerciali, zone ciclo-pedonali e aree verdi - sia sugli edifici, intervenendo sul miglioramento delle prestazioni energetiche, il recupero degli spazi abitativi non utilizzati, il completamento degli allacci alla rete di teleriscaldamento, l'adeguamento delle componenti tecnologiche obsolete, la riqualificazione delle aree cortilizie e la razionalizzazione della gestione dei rifiuti e delle acque meteoriche. Secondo Chatrian, tutti gli interventi citati contribuiranno a rivitalizzare il Quartiere Cogne, migliorando così la qualità di vita di coloro che vi abitano e favorendo altresì la frequentazione dell'area anche da parte di abitanti di zone limitrofe.

Il programma di riqualificazione oggetto di finanziamento all'ARER, ha aggiunto il Consigliere, prevede interventi per un importo di circa 44 milioni di euro, di cui circa 17,4 milioni di cessione del credito sul 110% a Cassa Depositi e Prestiti, circa 7,6 milioni di mutuo sempre con Cassa Depositi e Prestiti e circa 15 milioni di fondi statali del "Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare" (PINQuA), dei quali è risultato beneficiario il Comune di Aosta, oltre a fondi messi a disposizione dagli enti coinvolti.

Il dibattito in Aula

Il Consigliere Luca Distort (Lega VdA) ha osservato che il ruolo del Consiglio è quello di indirizzare le scelte: una cosa è la riqualificazione energetica degli immobili di ARER, altra cosa è la riqualificazione di una porzione del tessuto urbano della città, dove si entra più che mai nella risposta al fabbisogno di comfort abitativo degli spazi privati e soprattutto di quelli pubblici. Non basta limitarsi all'esercizio tecnico della riqualificazione energetica che viene utilizzata come "passe-partout" per autorizzare qualunque iniziativa, senza entrare nel merito della qualità dell'abitare e soprattutto della qualità di vita negli spazi esterni, vero tessuto connettivo nel quale si svolge la vita sociale di un gruppo di persone. Per Distort, non basta progettare uno spazio di verde, bisogna progettare la disciplina dello spazio di verde, altrimenti non è garantita la corretta fruizione di questi spazi agli abitanti del quartiere: le scelte che si fanno su questi spazi esterni vanno a influire sulla qualità della vita sociale. La progettazione su scala urbana abbraccia varie discipline del sapere e in questo consiste la "rigenerazione urbana", si tratta di poter riprendere in mano il disegno di una parte di città e di conseguenza delle esigenze di una comunità. Secondo il Consigliere, sta ai decisori politici farlo e non si può delegare altre figure che non sono titolate: i progettisti eseguono quanto richiesto dal committente, in questo caso ARER, che ha altri problemi di cui occuparsi e, così si perde l'occasione di rigenerare una parte importante della città. Per il Consigliere Distort non ci sono, quindi, le condizioni per votare a favore di questo disegno di legge, perché ci sono forti perplessità sulla sua capacità di svolgere la missione di indirizzare e di gestire in modo adeguato le problematiche in atto e future, negli interessi degli abitanti insediati: è un'opportunità persa per un intervento di alto livello urbano.

Il Consigliere Mauro Baccega (FI) ha presentato una serie di osservazioni sul progetto di riqualificazione del Quartiere Cogne a cui è seguita la dichiarazione di astensione al voto. Innanzitutto, i contributi straordinari assegnati dalla Regione all'ARER sono sottratti alla finanza locale e il Celva ha già esplicitato la sua contrarietà in merito; il cronoprogramma dei lavori prevede che l'unità di progetto dovrà lavorare per 36 mesi ma, vista l'esiguità dei suoi componenti, non è sicuro che possa arrivare al risultato prefissato. Inoltre, il PNRR richiede impegni specifici come la chiusura degli interventi entro il 2026 ma nei 20 mesi passati è stato fatto poco e lo dimostra il cospicuo avanzo di amministrazione di circa 4 milioni. Affrontando, nello specifico gli interventi previsti nel disegno di legge, il Consigliere Baccega, ha evidenziato che: i 36 appartamenti delle "villette degli impiegati" costruite nel 1939 sono stati completamente dimenticati; l'abbattimento dei due grattacieli, previsto nel Piano, ha costi proibitivi sempre in aumento e non è ancora prevista una gara di appalto; non sono stati presi in considerazione gli edifici Fresia Alte, perlopiù senza ascensore che pure sarebbe stato bene finanziare dando una risposta concreta alla collettività; l'edificio Nuova Stura è stato completamente dimenticato. Per il Consigliere, una Amministrazione che sa programmare bene avrebbe già inserito interventi per i 522 nuclei familiari del bando, invece si dovrà attendere vari anni per assegnare edifici nuovi, penalizzando sempre più le famiglie più deboli. Il Consigliere ha precisato che non si condivide il metodo e il lavoro fatto e ha attribuito grandi responsabilità a chi non ha saputo condurre al meglio questo percorso. Il progetto, ha concluso Baccega, non assicura la riqualificazione del Quartiere Cogne ma sarà fatto di tacconi che renderanno ancora più difficile l'abitare in quel quartiere: troppe dimenticanze e una programmazione discutibile.

Il Consigliere dell'UV Renzo Testolin ha osservato che si tratta di una iniziativa che non nasce ieri e che cerca di dare delle risposte a delle criticità: quando ci si spende per iniziare a dare delle risposte, il percorso e le energie profuse non sono mai vane. Anche in questa vicenda ci sono due lati della medaglia: l'Union Valdôtaine vede il lato positivo, perché si andrà a riqualificare un quartiere, a risolvere delle dinamiche, anche in funzione di una ricerca di risorse finanziarie che ha permesso di fare programmazione. Il provvedimento risolve anche dei limiti assunzionali, che vengono bypassati per poter seguire in maniera opportuna gli interventi che hanno tempi molto ristretti di realizzazione. Il Consigliere ha espresso soddisfazione perché ci saranno dei miglioramenti all'interno del Quartiere Cogne che consentiranno una vivibilità diversa per quanto riguarda gli spazi pubblici, l'area mercatale, i posti auto per favorire un'accoglienza di un quartiere che apre una porta verso il centro storico, con un ambito vivibile, decoroso, apprezzato dalla popolazione e foriero di attività lavorative. Dei 44 milioni di euro messi in campo, 11,5 milioni sono nel complesso un buon esempio di sinergia: il fatto di riuscire a mettere insieme vari enti è da sottolineare positivamente. Si inizia a muovere la bussola, ha detto Testolin: il tempo ci dirà se siamo in grado di andare oltre.

Il Consigliere Giulio Grosjacques (UV) ha aggiunto che questo è il maggior intervento di riqualificazione del patrimonio mai effettuato e l'ARER ha avuto il merito di farsi carico anche del patrimonio immobiliare del Comune di Aosta. Per il Consigliere Grosjacques, gli alloggi di edilizia residenziale pubblica sono occupati da persone con bassa capacità di spesa e, quindi, gli interventi che migliorano la qualità della vita sono interventi che vanno sostenuti e incentivati. Il Consigliere ha evidenziato che questo disegno di legge dà un grande segnale e l'ARER ha avuto il merito di essere tra i pochi enti pubblici a beneficiare del 110% e di aver colto l'opportunità grazie alle strutture che oggi lavorano al suo interno. Il Consigliere ha poi specificato che il CPEL ha espresso parere positivo sul disegno di legge, ma ha suggerito di non utilizzare risorse di finanza locale.

La Consigliera Chiara Minelli ha valutato positivamente il disegno di legge perché gli interventi previsti sono utili e importanti e vanno a incidere sul Quartiere Cogne, che è al centro di un progetto più complessivo di valorizzazione e di miglioramento della vivibilità: per Minelli, un progetto di sviluppo che è anche di ordine sociale deve comunque passare attraverso una riqualificazione di edilizia popolare. La Consigliera ha considerato positivi anche i sostegni per gli adeguamenti strutturali oltre ai lavori di efficientamento energetico e di miglioramento degli spazi urbani. È un passo avanti, ha concluso, ben consapevoli che il quartiere è grande e che questo intervento ne considera solo una parte.

Il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier, nell'annunciare il voto favorevole del gruppo, ha giudicato il recupero del patrimonio esistente importante ed essenziale, anche per limitare il consumo di suolo: la norma è quindi motivata e pienamente sostenibile.

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Roberto Barmasse, ha parlato di disegno di legge di notevole importanza, che prevede uno dei più grandi interventi di edilizia residenziale pubblica. Si tratta di un progetto che ha avuto un'origine politica, con indirizzi ben precisi sulla riqualificazione e l'efficientamento energetico, poi sarà ARER a svilupparlo. Il compito della politica non finisce qui, ha aggiunto, perché dovremo controllare affinché il progetto si realizzi al meglio. Riguardo alla tempistica, per l'Assessore Barmasse è positivo che ci siano dei limiti temporali: è una sfida ma l'Assessore ha detto di avere massima fiducia nell'ARER convinto che il progetto sarà portato a termine. Un progetto che porterà un miglioramento significativo della qualità dell'abitare del Quartiere Cogne: se non lo si approva è come se si perdessero 64 milioni di euro a favore dell'edilizia residenziale pubblica.

 

SC-LT

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Comunicato n° 311 del 25 maggio 2022
Question time sugli investimenti per le reti ferroviarie regionali

 

Il tema della ferrovia regionale è stato nuovamente affrontato con un'interrogazione a risposta immediata illustrata nella seduta consiliare del 25 maggio 2022 dal gruppo Progetto Civico Progressista.

La Consigliera Chiara Minelli ha evidenziato che secondo un recente comunicato il Piano industriale del Gruppo FS 2022-2031 prevede importanti investimenti per il "polo infrastrutture": l'elettrificazione della tratta Ivrea/Aosta, la riapertura dell'Aosta/Pré-Saint-Didier, l'adeguamento della Chivasso/Ivrea/Aosta e, per il "polo passeggeri", l'acquisizione di quattro nuovi treni e un investimento di 27 milioni di euro. Ha quindi chiesto se vi sia stata un'interlocuzione con Ferrovie dello Stato per individuare nel dettaglio l'entità, la modalità degli investimenti e le caratteristiche dei nuovi quattro treni.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in qualità di Assessore ad interim ai trasporti, ha specificato che le interlocuzioni non sono con Ferrovie dello Stato ma con le due "società figlie": RFI per le infrastrutture e Trenitalia per il servizio ferroviario. Ha espresso soddisfazione nel vedere che le istanze della Regione siano state recepite nel Piano industriale del Gruppo ma non è in questo documento che si possono individuare i dettagli dei singoli investimenti, che la Regione segue infatti su tavoli diversi.

Rispetto all'elettrificazione della tratta Ivrea/Aosta e di adeguamento della Chivasso/Ivrea/Aosta, si tratta di interventi già programmati e l’interruzione per 3 anni del servizio ferroviario tra Aosta e Ivrea comporterà la sostituzione con servizi autobus.

Per quanto riguarda la riapertura della Aosta/Pré-Saint-Didier, il Presidente Lavevaz ha chiarito che la Regione sta seguendo con RFI le progettazioni e, rispetto alla programmazione dei lavori, gli uffici hanno già chiesto per le vie brevi un aggiornamento a RFI. Infine, rispetto ai 4 nuovi treni, ha specificato che si tratta dei convogli che Trenitalia si è impegnata ad acquistare nell’ambito della propria offerta presentata in occasione della procedura per l’affido del servizio ferroviario: sono 4 treni bimodali Hitachi Blues, aventi composizione a 3 casse e capacità di 219 posti a sedere.

La Consigliera Minelli ha rilevato con dispiacere che non si siano acquisite informazioni nuove: il totale degli investimenti annunciati è superiore rispetto alle cifre previste e conosciute e sarebbe stato interessante avere un dettaglio più preciso della destinazione della spesa. Ha sottolineato l'impegno di RFI e ha affermato che la Regione deve intervenire con maggiore forza e potenziare la struttura competente per seguire l'intero iter e conseguire il risultato finale.

LT

 

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Comunicato n° 312 del 26 maggio 2022
Question time sulle Commissioni di invalidità

 

Con un'interrogazione a risposta immediata illustrata nella seduta consiliare del 25 maggio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato all'attenzione dell'Aula la questione delle Commissioni di invalidità dell'Azienda USL.

Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi, rifacendosi ad un articolo comparso su un quotidiano che parlava di "sanità svuotata" rispetto al funzionamento delle Commissioni di invalidità, ha chiesto se quanto rappresentato corrisponda al vero e, in particolare, quale sia l'entità della "carenza pazzesca di organico" citata nell'articolo.

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Roberto Barmasse, ha ribadito che nel corso degli ultimi anni si è determinata una forte carenza di organico presso la struttura organizzativa Invalidità civile, disabilità e tutele e, in particolare, presso l'ufficio invalidità. La situazione è stata più volte segnalata, sin dal 2018, dai responsabili, coordinatori e dirigenti che si sono via via avvicendati. A fronte di tale criticità nell'organico, il carico di lavoro è sempre rilevante e costante nel tempo. A titolo esemplificativo ha evidenziato che le prime domande di invalidità civile, aggravamenti, revisioni, rivalutazioni, ricorsi, legge 104/1992 e legge 68/1999 presentate nel corso degli ultimi anni sono state: 5.452 (nel 2019), 3.928 (2020); 5.129 (2021) e 1.718 (al 30 di aprile 2022) mentre le visite effettuate sono state: 4.340(2019), 3.452 (2020), 3.861 (2021) e 1.335 (al mese di aprile 2022). L'organico dell'ufficio invalidità, che sovraintende alla gestione amministrativa delle pratiche, vede oggi impiegate 8 unità di personale, oltre a due assistenti sociali dipendenti della Società dei Servizi e cinque dipendenti INVA per il contact centre e l'archiviazione informatica delle pratiche.

L'Assessore ha evidenziato che, per far fronte a tale carico di lavoro, si rende necessario il potenziamento dell'organico con l'assunzione di ulteriori 7 unità di personale, così come già segnalato nella ricognizione annuale per la definizione del fabbisogno triennale delle risorse umane, in corso di redazione da parte del Dipartimento personale e organizzazione. Ha infine segnalato che è intenzione della Giunta regionale affidare, a breve, un incarico alla SDA Bocconi per la valutazione dei carichi di lavoro delle strutture dell'Amministrazione e ha auspicato che all'attività dell'ufficio invalidità civile venga correlata la giusta definizione del fabbisogno di personale.

Il Vicecapogruppo Aggravi, evidenziando le numerose iniziative consiliari sul funzionamento delle Commissioni di invalidità discusse nell'attuale Legislatura, ha evidenziato la sua volontà di effettuare ulteriori approfondimenti concordando con le necessità di ampliamento della pianta organica in quanto la carenza di personale si riflette negativamente sui cittadini: è importante trovare una soluzione, anche parziale, alle loro esigenze.

 

 LT

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Comunicato n° 313 del 26 maggio 2022
Interrogazione sulle attività del tavolo tecnico-giuridico per la sentieristica

 

L'attività del tavolo tecnico-giuridico per lo studio delle problematiche sulla responsabilità, transitabilità, classificazione e promozione della rete sentieristica, poderale e della viabilità minore è stata al centro di un'interrogazione del gruppo Lega Vallée d'Aoste, trattata nella seduta consiliare del 25 maggio 2022. In particolare, visto l'approssimarsi della stagione estiva che porterà un aumento del flusso di utenti di sentieri e strade poderali, la Consigliera Raffaella Foudraz ha chiesto quale sia lo stato dei lavori del tavolo e quali siano le prime valutazioni emerse dalle riunioni.

L'Assessore alle risorse naturali, Davide Sapinet, ha riferito che la Giunta ha deliberato a febbraio 2022 la costituzione di un tavolo tecnico-giuridico per lo studio delle problematiche relative alla responsabilità, transitabilità, classificazione e promozione della rete sentieristica, poderale e della viabilità minore della regione. Il tavolo, composto da due rappresentanti del Celva, dai Coordinatori dei Dipartimenti regionali interessati dalla tematica oltre che dall'Avvocato dirigente, nel primo incontro, ha preso atto delle principali problematiche da affrontare, con particolare riferimento all’uso promiscuo dei sentieri e delle strade poderali (classificazione strade e sentieri), della responsabilità in caso di incidenti e richiesta danni. Ha, inoltre, condiviso obiettivi e modalità di lavoro al fine di proporre le possibili soluzioni prevedendo di coinvolgere nei lavori, di volta in volta, i soggetti diversi - pubblici e privati - in un'ottica partecipativa. In quest’ottica, ad aprile, il tavolo tecnico ha incontrato alcuni docenti dell’Università della Valle d’Aosta, che hanno illustrato lo “Studio sugli aspetti giuridico-normativi ed economici relativi ai sentieri e alle strade poderali in Valle d’Aosta” effettuato dal Centro trasfrontaliero sul turismo e l’economia di montagna (CT-TEM) dell'UniVdA, affidato dal Dipartimento risorse naturali a novembre 2021. Con questo Studio, quindi, il CT-TEM ha avviato un’originale analisi della problematica in questione, analizzando e censendo i contenziosi e proponendo, tra l’altro, proposte sugli aspetti assicurativi che sono ora al vaglio dei Dipartimenti regionali interessati. La materia, infatti, la cui competenza è trasversale a numerose strutture dell’Amministrazione regionale, fa riferimento ad una normativa complessa e datata e si colloca in un contesto di responsabilità che fa anche riferimento, non in ultimo, al Codice civile e al Codice penale. Lo studio sarà illustrato ai portatori di interesse locali nel corso di un evento che l'Assessorato delle risorse naturali sta organizzando.

L'Assessore ha osservato che i temi della sicurezza e della responsabilità sono sempre più attuali e diffusi, anche alla luce dell’aumentata frequentazione della montagna e di un suo accresciuto utilizzo a fini escursionistici e sportivi: l’argomento è quindi spesso al centro degli incontri tra enti locali, Consorzi di miglioramento fondiario, Consorterie, operatori turistici e rappresentanti delle professioni turistiche.

La Consigliera Raffaella Foudraz ha parlato di un tema che riguarda più strutture e più Assessorati, con una normativa complessa e datata che non risponde più alle necessità attuali, come quelle dell'uso massiccio di bici sulla rete sentieristica. Per la Consigliera è necessario che il tavolo di lavoro produca una normativa più attuale che, da un lato, consenta di praticare in tutta sicurezza tutti i nuovi sport e, dall'altro, permetta a Sindaci e Presidenti dei Consorzi di dormire sonni tranquilli, anche perché sono sempre più numerosi gli incidenti in montagna.

 

SC

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Comunicato n° 314 del 26 maggio 2022
Interrogazione sull'andamento delle iscrizioni all'Università della Valle d'Aosta

 

Nella seduta consiliare del 26 maggio 2022, con un'interrogazione il gruppo Progetto Civico Progressista ha voluto conoscere l'evoluzione delle iscrizioni all'Università della Valle d'Aosta, se vi sia stata una riduzione negli ultimi anni, in quali termini e quali le cause individuate. Ha anche chiesto conto delle difficoltà riscontrate nel campo della ricerca, vista la valutazione poco positiva fornita dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR) in questo settore.

L'Assessore all'università, Luciano Caveri, ha premesso che il Consiglio dell'Università sta analizzando le azioni per consentire l'apertura della quasi conclusa nuova sede dell'università presso la caserma Testafochi di Aosta e si è scelta la strada di aprire un dibattito con la società civile sui futuri obiettivi partendo dal presupposto che ci sarà una diminuzione di bambini e quindi ci dovrà essere un impatto più forte dell'attrattività e dell'internazionalizzazione.

L'Assessore ha quindi illustrato i dati: dall'anno accademico 2000-2001, anno di istituzione dell’ateneo, vi è stato un incremento progressivo fino al 2010-2011, particolarmente significativo nei primi anni e più contenuto negli anni successivi; a partire dal 2011-2012, si è registrata una graduale diminuzione, che si è attestata negli ultimi anni poco sopra le 1.000 unità e scendendo per la prima volta sotto tale quota in questo anno accademico. Il confronto tra l'anno accademico con maggiore numero di iscritti (2010-11) e quello con minore numero di iscritti (2021-22) evidenzia che si è passati da 1244 a 927 iscritti, con una differenza quindi di 317 iscritti (pari a una diminuzione del 25%): c'è da tenere conto che questo calo del 25% è spiegato nella misura dell’80% dalla disattivazione di due corsi di laurea, scienze dell'educazione e la magistrale di psicologia. Dal 2016-2017 al 2020-2021 il numero di iscritti è stato sostanzialmente stabile (la flessione è del 2%), mentre è da segnalare una particolare riduzione dell’11% avvenuta in un solo anno, dal 2020-2021 al 2021-2022, ma occorre valutare l’entità dell’impatto dovuto dal Covid e dalle modalità emergenziali di erogazione della didattica. L'Assessore ha poi segnalato che l'ateneo ha sempre garantito, anche in risposta a specifiche esigenze del territorio, l’attivazione di ulteriori percorsi formativi (manageriali, sanità, educatori professionali). L'Assessore si è detto disponibile ad approfondire meglio i dati in quinta Commissione.

In merito alla valutazione dell’ANVUR, l'Assessore, nel confermare la soddisfazione per i riscontri ottenuti nell’attività didattica e dei servizi amministrativi di supporto agli studenti, ha precisato che le criticità rilevate sul versante della ricerca non attengono alla quantità e ai prodotti della stessa, bensì alla necessità di strutturare maggiormente le attività di definizione degli obiettivi e di monitoraggio dei risultati ottenuti.

La Consigliera Chiara Minelli ha accolto favorevolmente la disponibilità dell'Assessore a fare un passaggio in Commissione per approfondire la tematica: è opportuno che la situazione dell'ateneo valdostano sia oggetto anche della valutazione del Consiglio. Per Minelli si deve riflettere sul calo del 25% delle iscrizioni ed è necessario valutarne i motivi: la Consigliera si è chiesta se ci siano anche cause legate ad una non sufficiente attrattività per gli studenti da fuori Valle, come la presenza di corsi interessanti o di un apposito studentato, oltre che specifici corsi di laurea magistrale. Riguardo alla ricerca, per la Consigliera sarebbe necessario, su di un bilancio di 10 milioni di euro, destinare maggiori risorse a questo settore. La presenza dell'UniVdA ha aumentato in maniera sensibile il numero dei primi laureati in famiglia (seppure con laurea triennale) nella nostra regione, ma per la Consigliera bisogna fare un salto di qualità migliorando l'offerta. Ci sono due criticità, ha detto: la mancanza di una mission chiara per l'Università e la non certezza dei finanziamenti; sarebbe inoltre opportuno coinvolgere tutta la società per una valutazione dell'Università e del suo futuro.

 

SC

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Comunicato n° 315 del 26 maggio 2022
Interrogazione sull'attività di screening del tumore alla mammella

 

Nella seduta consiliare del 26 maggio 2022, il gruppo Progetto Civico Progressista ha presentato un'interrogazione per fare il punto sull'attività di screening del tumore alla mammella.

In particolare, la Capogruppo Erika Guichardaz ha chiesto quali siano i risultati di adesione degli ultimi due anni, rispetto all'età target dai 45 ai 49 anni, e il raffronto tra la platea delle donne potenzialmente interessate dalla prima mammografia sempre nell'età target e i controlli effettivamente effettuati. Ha poi voluto conoscere le azioni previste per raggiungere gli obiettivi che prevedono di aumentare l'estensione dei programmi di screening alla popolazione target e di identificare precocemente i soggetti a rischio eredo-familiare per tumore alla mammella.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha fornito i dati relativi al biennio 2020-21: la popolazione bersaglio (45-49 anni) è stata di 6.321 pazienti e l'adesione alle mammografie ha riguardato 2.392 donne. I numeri devono tenere conto che si tratta attualmente di prestazioni su base volontaria e, nel periodo indicato, si è prodotta una riduzione diffusa, sul territorio regionale e nazionale, delle prestazioni di screening a causa della pandemia Covid ma si intende ampliare l'offerta alla popolazione bersaglio prevedendo nuove linee guida di prossima approvazione da parte della Giunta, facendo in modo che l'offerta, attualmente su base volontaria, diventi su chiamata attiva, con lettera di invito.

Per quanto riguarda le azioni per aumentare l'estensione dei programmi di screening, l'Assessore Barmasse ha ricordato che queste sono già previste nel Piano regionale di prevenzione: aggiornamento delle linee di indirizzo dello screening del colon-retto, rimodulazione dei target, ridefinizione delle flow-chart, delle procedure diagnostiche e della loro periodicità; promozione di campagne informative per la cittadinanza, per gli operatori sanitari e per gli enti del Terzo settore; formazione periodica degli operatori sanitari; progetto territoriale per raggiungere fasce svantaggiate che non rispondono all'invito a sottoporsi agli screening; adozione di protocolli di screening cervicale differenziati per le donne vaccinate contro l'HPV entro i 15 anni e per le coorti delle 25enni che vengono inserite nel programma. Infine, per quanto riguarda l'identificazione precoce dei soggetti a rischio erede-familiare per tumore alla mammella, è già stata approvata dalla Giunta regionale, nel mese di dicembre 2021, una delibera che si occupa dettagliatamente della materia.

La Capogruppo Guichardaz ha ritenuto fondamentale, per una efficace strategia di buona salute pubblica, l'attività di screening, che ha sempre dato risposte efficaci in termini di prevenzione dei tumori. Ha rilevato con preoccupazione il calo di adesioni allo screening causato dalla pandemia ma ha sottolineato l'importanza di porre molta attenzione alla fascia di popolazione che non conosce la possibilità di effettuare questi tipi di controlli. Ha accolto con favore l'impegno ad ampliare l'invito attivo a questa fascia d'età e ha auspicato, anche una collaborazione con le scuole, per insegnare l'autopalpazione e avvicinare le ragazze a questo problema. Queste due azioni potrebbero evitare diagnosi tardive che spesso comportano terapie più pesanti per le donne. È inoltre necessario favorire le scelte professionali di radiologi senologi visto che, negli anni, se ne sono andati, provocando anche l'interruzione di importanti esami. Ad oggi rispetto alle tre campagne dello screening oncologico sono oltre 30 mila valdostani in attesa ed è importante intervenire e tenere alta l'attenzione sulla prevenzione.

 

LT

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Comunicato n° 316 del 26 maggio 2022
Interrogazione sulla RSA di Antey-Saint-André

 

La chiusura della RSA di Antey-Saint-André è stata riportata all'attenzione dell'Aula nella seduta consiliare del 26 maggio 2022 con un'interrogazione presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Richiamando le dichiarazioni dell'Assessore alla sanità nel Consiglio dell'11 maggio sul fatto che la chiusura della struttura non determinerebbe particolari impatti per gli utenti in quanto nelle strutture pubbliche e private sono disponibili 178 posti di cui 45 in quelle pubbliche site anche nel territorio dell'Unité Mont Cervin, il gruppo Lega VdA ha voluto conoscere gli sviluppi rispetto alla chiusura di questa RSA e in quali strutture si trovino i 178 posti liberi e quali siano le liste di attesa.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha affermato di non essere a conoscenza di ulteriori sviluppi sulla gestione della struttura di Antey-Saint-André in quanto si tratta di accordi e trattative tra soggetti privati sui quali l'Amministrazione regionale non intende interferire. Ha comunque auspicato il raggiungimento di un accordo che possa mantenere in funzione la struttura.

La disponibilità nelle strutture anziani presenti sul territorio regionale è attualmente di 163 posti (aggiornamento al 23 maggio): il dato è ricavato dalla differenza tra il numero dei posti letto autorizzati per tutte le strutture pubbliche e private e il numero dei posti effettivamente occupati. È invece di 36 il numero di posti disponibili individuati nelle strutture private accreditate e in quelle pubbliche che potranno essere ricoperti sulla base della graduatoria e tenuto conto delle esigenze di inserimento delle varie strutture che fino ad ora limitavano l'occupazione dei posti letto per consentire eventuali isolamenti fiduciari. L'Assessore Barmasse ha infine ricordato che non esistono liste d'attesa suddivise per struttura perché la graduatoria è unica e regionale. Alla data del 23 maggio, 24 persone risultano in attesa di collocazione e vi sono altre 20 persone già collocate in una struttura o a domicilio che sono in attesa di una sistemazione più rispondente alle proprie necessità. La copertura del fabbisogno di servizi residenziali per persone anziane non autosufficienti sarà aumentata, nel breve, di 10 posti ricorrendo a strutture private accreditate presso il Domus Pacis di Donnas con un servizio infermieristico 24 ore giornaliere a partire dal 1° giugno 2022.

Il Consigliere Simone Perron, dichiarandosi preoccupato per le sorti delle persone presenti nella RSA le cui famiglie potrebbero trovarsi alla fine di questo mese a dover trovare una nuova sistemazione per i propri cari, ha auspicato la massima trasparenza sui dati forniti riguardo a posti liberi e liste di attesa, al fine di consentire ai famigliari, giustamente in allarme, di valutare le migliori soluzioni in tempi brevi.

 

LT

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Comunicato n° 317 del 26 maggio 2022
Interpellanza sulla riorganizzazione della Politica agricola comune

 

Il tema della programmazione della Politica agricola comune 2023-2027 è stato portato all'attenzione dell'Aula nella seduta consiliare del 26 maggio 2022, con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Dino Planaz ha sottolineato che, a fine 2021, la Commissione europea ha emesso un documento in cui invita il Ministero dell'agricoltura ad adottare misure più incisive per la redistribuzione dei pagamenti diretti e che il Ministro ha evidenziato l'esigenza di giungere quanto prima a un accordo sul riparto dei fondi dedicati allo sviluppo rurale. Inoltre, tra le indicazioni dell'UE vi è anche quella di rafforzare la sua strategia di semplificazione e di descrivere come sarà ridotto l'onere amministrativo per i beneficiari, in particolare i piccoli agricoltori, dando loro la possibilità di richiedere autonomamente il sostegno della PAC senza la necessità di rivolgersi a servizi esterni a pagamento. Il Consigliere ha quindi chiesto quali siano gli intendimenti del Governo regionale riguardo alla nuova programmazione della PAC 2023-2027, considerata la necessità di riorganizzazione degli uffici competenti anche al fine di evitare blocchi dei pagamenti diretti e di quelli del PSR indispensabili al sostentamento delle attività agricole.

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, nel ricordare che la gestione dei pagamenti diretti non dipende direttamente da uffici regionali o da AREA, ma viene attuata dai Centri di assistenza agricola per il caricamento delle domande e da AGEA per l'erogazione del premio, ha confermato che la collaborazione tra Regione, AREA e CAA per coordinare al meglio tutte le attività è consolidata e sta dando ottimi risultati. Per l'Assessore non è quindi necessaria una riorganizzazione degli uffici regionali competenti quanto piuttosto di eventuali adattamenti e potenziamenti in relazione alla nuova programmazione 2023-2027 e della sovrapposizione con quella precedente.

Per quanto concerne le misure di sviluppo rurale, l'Assessore ha segnalato che i più recenti monitoraggi di AGEA vedono la Valle d’Aosta come prima Regione per capacità di spesa: si tratta di un ottimo risultato, che certamente premia il lavoro svolto dal Dipartimento agricoltura (per le misure strutturali), da AREA VdA (per le misure a superficie e a capo e per i controlli in loco delle misure strutturali) nello svolgimento dell’istruttoria regionale e nella continua collaborazione con AGEA nella risoluzione delle problematiche: a tal proposito è stato istituito un servizio di help desk per la raccolta delle segnalazioni regionali concernenti le criticità legate alle misure strutturali, che ad oggi sono state 6. L'Assessore ha poi evidenziato le recenti assunzioni sia al Dipartimento agricoltura sia in AREA VdA per potenziare l’organico anche nell’ottica di migliorare ulteriormente le prestazioni in termini di rapidità delle istruttorie delle istanze. Tuttavia, in un'ottica prospettica, le valutazioni organizzative in seno dal Dipartimento non possono prescindere dal fatto che l’avvio della nuova programmazione 2023-2027 è, a tutt’oggi, un’incognita, soprattutto per quel che riguarda l’adeguamento dei sistemi informativi AGEA. L'Assessore Sapinet ha poi richiamato una convenzione fra Dipartimento agricoltura e ARPA VdA per lo studio delle superfici "verdi" della Valle d'Aosta, anche ai fini di un riconoscimento formale delle banche dati e delle cartografie digitalizzate regionali per loro futuro utilizzo in complementarietà con le fotointerpretazioni AGEA.

L'Assessore ha poi ricordato che sono continue le interlocuzioni, anche in seno alla Conferenza delle Regioni, sulle iniziative da portare avanti per concretizzare la nuova programmazione del PSR anche in un'ottica di garantire una distribuzione più mirata dei pagamenti diretti.

Il Consigliere Planaz si è detto preoccupato perché una programmazione vera e propria non esiste ancora: non ci sono dati certi sulle tipologie di intervento dettate dal PSR nazionale e dalla PAC. Non ha condiviso il fatto che l'Amministrazione non si preoccupi del primo pilastro (pagamenti diretti agli agricoltori) perché, altrimenti, non si riesce a ragionare sul secondo (sviluppo rurale) e a costruire un piano strategico nazionale per intervenire nei settori più critici, come i consorzi, la filiera del latte, gli investimenti. Per il Consigliere, occorre anche incentivare i giovani in un'attività difficile come l'agricoltura e, soprattutto, non bisogna lasciarli soli. La guerra ha cambiato tutti gli scenari agricoli mondiali, ha detto Planaz, ed è quindi importante avere certezze anche da parte dell'Amministrazione nei confronti degli agricoltori, che stanno vivendo un momento davvero difficile, con cali di attività. Ha quindi invitato l'Assessore a tenere un'attenzione molto alta sul settore.

 

SC

 

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Comunicato n° 318 del 26 maggio 2022
Interpellanza sul piano di sorveglianza e monitoraggio della peste suina

 

Con un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 26 maggio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto fare il punto sulla peste suina.

Il Consigliere Christian Ganis ha ricordato che il Governo nazionale ha disposto misure urgenti per arrestare la diffusione della peste suina e che, in caso di ritrovamento di un animale positivo, è prevista l'istituzione di una zona rossa di circa 6 chilometri, oltre ad una seconda zona definita "buffer" di oltre 10 chilometri, limitando quindi l'attività venatoria, quella outdoor e la commercializzazione dei prodotti di carne ottenuti da suini selvatici cacciati o macellati. La presenza di un solo capo affetto da peste suina andrebbe quindi ad incidere pesantemente sull'economia valdostana in un momento già particolarmente critico a causa della pandemia e della guerra. Ha chiesto se il Piano sorveglianza e monitoraggio regionale abbia previsto anche un controllo sul numero di cinghiali presenti sul territorio tramite prelievi da parte delle autorità e di cacciatori formati; se esista un piano regionale di prevenzione e sensibilizzazione sul tema della diffusione della peste suina; se, visto l'approssimarsi della stagione estiva, si intenda valutare di aumentare i controlli per evitare di arrivare in piena stagione a chiusure localizzate di aree turistiche.

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha ricordato che la normativa nazionale prevede che Regioni e Province autonome redigano un Piano regionale di interventi urgenti (PRIU) per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana nei suini da allevamento e nella specie cinghiale. Anche le Regioni indenni, come la Valle d’Aosta, devono redigere il PRIU nell’ottica di ridurre il rischio di introduzione dell’infezione e migliorare la gestione del cinghiale nel territorio per eventualmente facilitare l’applicazione delle misure previste in caso di emergenza. La Valle d'Aosta ha proceduto, a marzo 2022, all'approvazione di un Piano regionale di misure urgenti di prevenzione e contenimento della diffusione della peste suina africana sul territorio regionale per il periodo 2022-2024, che individua anche le tempistiche dell'attività di abbattimento: gli abbattimenti in attività di controllo saranno effettuati da subito e fino a tutto il 2024, con possibilità di prevedere il prolungamento anche negli anni successivi a seguito di richiesta all’ISPRA. Tale attività viene effettuata durante tutto l’arco dell’anno, anche in periodo notturno, mediante tiro selettivo, girate e catture con gabbie o chiusini. Gli abbattimenti in attività venatoria avvengono, oltre al tradizionale prelievo venatorio previsto dalla legge regionale 64/1994 della durata di 5 mesi (da settembre a gennaio), mediante caccia di selezione (settembre-ottobre), caccia vagante (novembre-metà dicembre) e in braccata (metà dicembre-gennaio). Al fine di attuare gli interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eventuale eradicazione della peste suina africana, si prevede di prolungare il periodo venatorio, unicamente con tiro selettivo, per tutto il periodo invernale, ulteriormente prorogabile in funzione degli abbattimenti effettuati. I soggetti coinvolti nel prelievo sono: nelle attività di controllo, il Corpo forestale valdostano, le guardie delle Aziende faunistico venatorie e i cacciatori formati e abilitati; per i prelievi selettivi in attività venatoria, i soggetti abilitati alla caccia con metodi selettivi.

L'Assessore ha poi aggiunto che il Piano prevede anche l'intensificazione del depopolamento della specie cinghiale nelle aree di maggiore densità di cinghiali, vale a dire nella parte sud-orientale del territorio regionale (Châtillon, Verrès e Pont-Saint-Martin) e in particolare nelle zone di fondovalle della Dora Baltea e nei tratti iniziali delle valli laterali; dev’essere perseguito il massimo sforzo di prelievo ottenibile teso a raggiungere possibilmente l’80% di prelievo della popolazione stimata per raggiungere la densità ottimale. A tal fine, le stazioni forestali interessate sono già state attivate e, ad oggi, il prelievo in controllo della specie cinghiale è già superiore di una cinquantina di capi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tutte le azioni descritte devono essere svolte anche nelle aree protette e nei parchi nazionale e regionale, adottando o adeguando i rispettivi Piani di gestione alle disposizioni della deliberazione regionale.

Il Consigliere Ganis ha ribadito la centralità dell'impiego di cacciatori formati per effettuare i prelievi a scopo preventivo, ma sarebbe anche importante prevedere come individuare e smaltire le carcasse infette, magari attraverso l'utilizzo di cani addestrati. Bisogna ridurre il numero di cinghiali attraverso l'abbattimento selettivo e controllato, creando sinergie tra tutti gli organi competenti: la peste suina africana, ha concluso, non deve arrecare danni al mondo zootecnico, al settore agricolo e alle attività turistiche di montagna.

 

LT

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Comunicato n° 319 del 26 maggio 2022
Interpellanza sulla possibilità di utilizzo della Carta docenti attraverso la piattaforma dedicata

 

Nella seduta consiliare del 26 maggio 2022, il gruppo Pour l'Autonomie ha presentato un'interpellanza sulle possibilità di utilizzo della Carta docenti per via telematica.

Il Capogruppo Marco Carrel ha spiegato che la Carta docenti è un voucher di 500 euro messo a disposizione degli insegnanti di ruolo dal Ministero dell'istruzione attraverso una piattaforma dedicata che viene utilizzata per l'acquisto di prodotti e servizi per la formazione professionale. Risulta che anche in Valle d'Aosta sia prevista l'erogazione di questo bonus ma che non sia possibile accedere alla piattaforma, obbligando i docenti ad anticipare le somme e a inserire manualmente nel portale Web-école tutti i giustificativi degli acquisti. Il personale dell'Assessorato regionale deve poi verificare periodicamente tutte le spese sostenute dagli insegnanti, creando un doppio passaggio che rappresenta un'efficienza dell'azione amministrativa. Il Capogruppo Carrel ha chiesto quali siano le difficoltà riscontrate da dipendenti e docenti nell'utilizzo di questo metodo; quante siano le risorse a disposizione degli insegnanti valdostani e quante quelle effettivamente utilizzate negli ultimi due anni; se il Governo regionale intenda attivarsi per consentire anche ai docenti della regione l'accesso alla piattaforma ministeriale.

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha specificato che le verifiche sulle spese sono in capo alle segreterie scolastiche e ai revisori dei conti che operano nelle scuole e non dai dipendenti dell'Assessorato che intervengono prevalentemente in fase di erogazione del bonus. Prima dell'introduzione dell'applicativo, i controlli sul cartaceo erano fatti a mano, con notevole perdita di tempo, mentre il sistema attuale rende le verifiche più agevoli e la rendicontazione, una volta chiusa e presentata, è immediatamente accessibile, facilitando il lavoro delle segreterie e dei due dipendenti della Sovrintendenza che si occupano dei pagamenti. Il sistema informatico è in utilizzo da due anni scolastici ed è stato modificato sulla base di tutte le suggestioni ricevute da docenti e personale scolastico.

L'Assessore Caveri ha poi spiegato che la legge regionale 18/2016 destina al bonus 1 milione di euro di fondi regionali e, a differenza di quello nazionale, il sistema informatico regionale consente l'acquisizione di beni e servizi sia in Italia che all'estero. Per quanto riguarda le spese nell'ultimo anno di utilizzo del vecchio sistema con rendicontazione cartacea (2018) sono stati erogati circa 800mila euro, mentre nel 2019 (con la nuova rendicontazione tramite applicativo) gli importi ammontano a 823mila euro; 786mila nel 2020; 747mila nel 2021. Bisogna tenere presente che il numero dei docenti con contratto a tempo indeterminato varia di anno in anno e la mancata erogazione del bonus non fa riferimento solo a quelli che non presentano la rendicontazione ma anche a spese considerate in tutto o in parte inammissibili.

La specificità della legge regionale che permette di poter comprare anche all'estero, a tutela della francofonia, non ha consentito all'Amministrazione di attivare una modalità di fruizione del bonus uguale a quella nazionale. Si è ritenuto quindi di rendere disponibile uno specifico applicativo online che consentisse ai docenti l'acquisto presso enti o esercizi registrati (ad esempio, attraverso l'utilizzo della tessera sanitaria) ma anche presso quelli stranieri. Questo applicativo, che è stato realizzato sulla base delle richieste e indicazioni pervenute dal personale scolastico, ha consentito di ottimizzare la funzione amministrativa e una migliore fruizione del bonus da parte degli insegnati.

 Il Capogruppo Carrel ha replicato che è importante ridurre il carico di lavoro dovuto ai controlli da parte delle segreterie scolastiche e dell'Assessorato e permettere ai docenti di acquistare pagando direttamente senza dover anticipare dei soldi. Ha auspicato che questo risultato venga raggiunto nel breve.

 

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Comunicato n° 320 del 26 maggio 2022
Interpellanza sul settore degli appartamenti privati locati ad uso turistico

 

Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 26 maggio 2022, il gruppo Forza Italia ha chiesto chiarimenti sulle strategie poste in atto dal Governo regionale e su quelle future per promuovere gli appartamenti privati locati ad uso turistico.

Il Capogruppo Pierluigi Marquis, rilevando l'importanza di queste locazioni per l'ospitalità valdostana, ha anche voluto sapere se, a fronte della mancata concessione di ristori e riduzione della tassazione a seguito della pandemia, si intenda sostenere questo settore che crea importanti ricadute economiche sul comparto commerciale e dei servizi. Il Consigliere ha richiamato l'ordine del giorno collegato al bilancio, approvato dal Consiglio, in merito alla riqualificazione del patrimonio edilizio valdostano, anche in un'ottica di valorizzazione promozionale e turistica degli immobili.

L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, nella risposta, ha voluto fare alcune precisazioni in merito al testo del disegno di legge in materia di locazioni per finalità turistiche e alla bozza di delibera applicativa: il testo non prevede alcuna imposta a carico dei proprietari/locatori di alloggi ad uso turistico, mentre si limita a introdurre, come è giusto che sia per ragioni di equità, l’applicazione dell’imposta di soggiorno anche per i turisti ospitati in questi alloggi che, potenzialmente, possono usufruire dei servizi turistici resi dai Comuni. Nessuno, ha aggiunto, disconosce il ruolo e l’importanza economico-sociale che il fenomeno della locazione per finalità turistiche ha per la Valle d’Aosta, ma la lacuna fondamentale risiede nel fatto che di tale fenomeno in Valle d’Aosta non si ha alcuna contezza: non si sa ancora quanti siano gli alloggi oggetto di locazione turistica, quanti siano i posti letto a disposizione, il numero di arrivi e presenze, i luoghi di provenienza e i motivi del soggiorno.

La locazione per finalità turistiche è un’attività economica connotata da elevata eterogeneità: per l'Assessore, quindi, il primo passo da compiere per implementare politiche di valorizzazione e promozione risiede nell’approvazione del disegno di legge che ha, tra i propri scopi fondamentali, proprio quello di consentire il censimento di tale forma di offerta turistico-ricettiva. Ha sottolineato che lo stesso disegno di legge consente, su richiesta degli interessati, la pubblicazione sul portale turistico regionale, in capo all'Office régional du tourisme, delle informazioni aggiornate riguardanti gli alloggi ad uso turistico, al pari di qualsiasi altra tipologia di attività turistico-ricettiva. L'Assessore ha anche evidenziato che la Regione ha sempre dato ampia pubblicità sull'offerta turistico-ricettiva (prima in forma cartacea ora sul sito internet della Regione), compresi gli alloggi ad uso turistico, proprio perché riconosce all’offerta ricettiva una valenza di carattere generale, non solo economica ma anche sociale e culturale.

In merito alla mancata concessione di ristori a seguito della pandemia, l'Assessore Guichardaz ha precisato che non essendo identificabile il “privato proprietario di appartamenti che vengono locati ad uso turistico” viene meno il presupposto di qualunque forma di aiuto. L'Assessore ha quindi osservato che gli appartamenti locati a turisti in forma privata, restando ricompresi nella categoria degli immobili a destinazione residenziale, hanno sempre potuto beneficiare di misure di aiuto sia statali sia regionali legate alla destinazione residenziale (mutui seconde case, superbonus 110%, efficientamento energetico) che, al contrario, escludono dai benefici le strutture ricettive propriamente dette.

Il Consigliere Pierluigi Marquis, nella replica, ha preso atto che non c'è nessuna strategia in atto e che il tutto viene demandato a dopo l’eventuale istituzione della tassa di soggiorno. Il Consigliere non ha condiviso l'analisi dell'Assessore, osservando che per sapere quanti alloggi vengono locati non c’è bisogno della tassa di soggiorno. Se si vuole, ha detto, si può sapere quanti e quali appartamenti sono messi a disposizione per le locazioni (affitto breve fino a 30 giorni e affitto transitorio da 30 giorni a 18 mesi) interagendo con le altre istituzioni dello Stato (ad esempio l'Agenzia delle entrate); questo sarebbe un primo passo per avere conoscenza dello stock di alloggi. Il Consigliere ha poi rilevato che l’istituzione della tassa di soggiorno diventerebbe un grande appesantimento burocratico per i proprietari di alloggi, che non sono degli imprenditori. Il settore, ha concluso, va aiutato e in linea di principio occorre sostenere chi fa qualcosa per sviluppare la Valle, mettendolo nella condizione di poter operare al meglio.

 

SC

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Comunicato n° 321 del 26 maggio 2022
Interpellanza su Reddito di cittadinanza e Progetti utili alla collettività

 

Nella seduta consiliare del 26 maggio 2022 è stato nuovamente affrontato il tema del Reddito di cittadinanza e dei Progetti utili alla collettività con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha ricordato che i beneficiari di Reddito di cittadinanza sono tenuti a svolgere Progetti utili alla collettività nel Comune di residenza per almeno 8 ore settimanali e che questi PUC rappresentano un'importante occasione di inclusione e di crescita per i percettori e per la collettività, ma soprattutto una fondamentale restituzione del sostegno ricevuto dai percettori alla comunità ed infine un importante deterrente contro il lavoro nero.

I dati regionali, ha detto Manfrin, evidenziano che al mese di gennaio 2022 sono 3.068 le persone che hanno percepito il RDC ma, ad oggi, solo il Comune di Aymavilles ha attivato un PUC, mentre nel Comune di Aosta non ci sono progetti attivati, nonostante i comunicati stampa altisonanti; oltre a questo i possibili destinatari sono solo sette persone (su circa 300 percettori del reddito) come dichiarato dallo stesso Assessore del Comune di Aosta Forcellati. Il Capogruppo ha chiesto quanti siano precisamente i percettori di RDC nel comune di Aosta, quali siano le motivazioni dello scarso coinvolgimento dei beneficiari; se si intenda ampliare la platea dei soggetti da destinare ai PUC.

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse ha riferito che i percettori di Reddito di cittadinanza residenti nel comune di Aosta, al 18 maggio 2022, erano 318 e ha precisato che non tutti i beneficiari possono essere coinvolti nei PUC. Il decreto legge 4/2019 prevede infatti dei casi di esclusione o esonero dall'obbligo di partecipazione: avere meno di 18 anni; avere già un'occupazione; frequentare un regolare corso di studi o di formazione; avere un'età pari o superiore a 65 anni; avere disabilità; essere impegnati in attività lavorative per oltre 20 ore settimanali; essere componenti di un nucleo familiare con carichi di cura di minori di tre anni di età (solo per un componente per nucleo) o di persone con disabilità grave o non autosufficienti. Tali condizioni vengono verificate dal servizio sociale e dai centri per l'impiego territoriali che poi provvedono all'eventuale abbinamento ai progetti utili alla collettività attivati dai rispettivi Comuni.

L'Assessore Barmasse, ha precisato che il Comune di Aosta non ha ancora attivato i PUC, ma ha previsto cinque progetti che coinvolgeranno contemporaneamente circa 13 persone. I progetti avranno la durata di tre mesi circa e verranno riproposti, compatibilmente con l'andamento pandemico, ogni tre mesi, al fine di coinvolgere ulteriori percettori del Reddito di cittadinanza. Queste attività saranno avviate a seguito della loro approvazione con provvedimento del dirigente comunale competente. Ulteriori progetti, in altri ambiti di attività, potranno essere avviati nei prossimi mesi dal Comune del capoluogo, compatibilmente con l'andamento della pandemia.

Il Capogruppo Manfrin ha evidenziato che i dati forniscono uno spaccato desolante visto che su 318 percettori solo 13 persone parteciperanno ai PUC nel Comune di Aosta. Vi sono poi altri Comuni che hanno chiesto l'attivazione ma solo Aymavilles ha realizzato il progetto. Il RDC può essere un sostegno totale rispetto alla mancanza di reddito o a persone che versano in particolari condizioni e che, giustamente vengono escluse dalla partecipazione ai PUC. Il Capogruppo ha tuttavia espresso perplessità sul fatto che i 318 percettori rientrino quasi tutti nella fattispecie degli esonerati: il Comune ha in previsione l'attivazione di ulteriori progetti e quindi vi sono altre persone che hanno i requisiti per partecipare e sarebbe stato bene inserirle nei progetti già previsti. Ha auspicato che l'Assessorato regionale possa sensibilizzare le varie amministrazioni comunali sull'attivazione dei progetti arrivando a impegnare un maggiore numero di percettori, dal momento che, tali iniziative, oltre ad avere una funzione di restituzione nei confronti della collettività contribuiscono a ridurre i casi di impieghi in nero.

 

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Comunicato n° 322 del 26 maggio 2022
Interpellanze sui lavori di avanzamento del nuovo ospedale

 

Nella seduta consiliare del 26 maggio 2022, l'Aula ha affrontato nuovamente la questione della realizzazione del nuovo ospedale con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste e una del gruppo Pour l'Autonomie discusse congiuntamente.

Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi (Lega VdA) ha richiamato una risoluzione del 2021 precedentemente votata dal Consiglio collegata alla petizione popolare "Progetto salute 2030" e ha chiesto quale sia lo stato di attuazione degli impegni assunti: quale, in particolare, lo stato della progettazione e dei lavori del cantiere del nuovo ospedale; come si intendano proseguire le attività propedeutiche relative alla realizzazione della struttura dal punto di vista progettuale, del cantiere e del finanziamento complessivo dell'opera.

Il Consigliere Augusto Rollandin ha ricordato che la risoluzione del 2021 prevedeva una serie di iniziative per l'accelerazione dei lavori di ampliamento dell'ospedale Parini e, rilevando che queste accelerazioni non risultano essere state realizzate, ha chiesto di conoscere le ragioni del ritardo e se si sia già provveduto a registrare i piani aggiornati per recuperare il tempo perso e provvedere a programmi nuovi che rispondano alle esigenze già sollecitate da tempo.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha specificato che, nei mesi intercorsi dall'approvazione della risoluzione, le attività di progettazione della costruzione del nuovo presidio ospedaliero Parini e la ristrutturazione dell'esistente sono proseguite parallelamente alle interlocuzioni necessarie tra le parti per gli adeguamenti contrattuali che sono stati formalizzati recentemente. La dimensione dell'opera, la sua complessità e l'ingente impegno finanziario hanno richiesto un iter lungo e laborioso poiché il Responsabile unico del procedimento (RUP) della società SIV ha ritenuto necessario approfondire una serie di variabili tecniche, giuridiche e amministrative molto complesse. La consegna dei documenti progettuali è prevista entro il mese di dicembre 2022, fatte salve le dovute proroghe correlate ai tempi di approvazione e l'inizio dei lavori è previsto nella primavera 2023.

L'Assessore ha poi comunicato che il tavolo di lavoro (già riunitosi l'11 giugno e il 27 luglio 2021) sarà riconvocato nel mese di giugno 2022, unitamente al gruppo di progettazione per affrontare le tematiche di cantierizzazione e viabilità. Saranno utilizzati diversi strumenti di divulgazione dell'opera alla popolazione: è stato effettuato uno studio di fattibilità per la realizzazione di uno spazio attrezzato presso il cantiere, dotato di schermi con audio; è prevista l'installazione di un totem nell'ospedale per illustrare il progetto e le fasi di cantierizzazione, anche per informare sulle modificazioni temporanee dei percorsi pedonali e veicolari per la fruizione dei servizi ospedalieri; sono in fase di studio implementazioni sul web e sui siti social.

Per quanto riguarda lo stato attuale della progettazione, l'Assessore Barmasse ha riferito che la revisione della fase 3 di ampliamento ospedaliero ha avuto avvio formale con la recente sottoscrizione degli atti aggiuntivi di revisione progettuale; è altresì in corso di redazione il Master Plan di tutte le future fasi dei lavori, che comprende quindi sia la fase 3, sia le fasi 4 e 5 relative al Materno infantile, alla Psichiatria e alle ristrutturazioni con relative esigenze di finanziamento e cronoprogramma della spesa. Una volta avviati i lavori della fase di ampliamento ospedaliero, saranno programmate le fasi 4 e 5: l'opera è finanziata per la fase 3 e per la progettazione delle fasi 4 e 5. Il programma pluriennale di attività e di spesa per la realizzazione del presidio unico ospedaliero presentato da SIV nel 2021 tiene conto del limite massimo di spesa di 139 milioni di euro, che corrisponde alle somme approvate dalla Giunta regionale nel 2010 e 2018 pari a complessivi 15 milioni 332mila euro, di cui 13 milioni 755mila  già liquidati, oltre alle somme stanziate con legge regionale 4/2019 pari a 106 milioni 700mila euro e con legge regionale  22/2021 pari a 17 milioni di euro, prenotate nel 2021 con delibera di Giunta. La realizzazione delle fasi 4 e 5, attualmente, non è finanziata.

Il Vicecapogruppo Aggravi, nel prendere atto dello stato dell'arte riguardo all'avanzamento dei lavori, ha rilevato due criticità principali: il fattore tempo e il fattore risorse. Per Aggravi sembra di vedere in parte già il cronoprogramma presentato, ma vi è la necessità di una mise à jour delle tempistiche e della parte finanziaria. Ha invitato a trovare un percorso amministrativo per rendere più rapidi i tempi di realizzazione di una struttura fondamentale come quella dell'ospedale, perché le problematiche della sanità sono gravi. Riguardo all'impegnativa della risoluzione approvata nel 2021, il Consigliere ha evidenziato che bisogna iniziare a considerare la destinazione futura dell'ospedale Beauregard. C'è ancora tanto da fare, ha concluso, e preoccupa soprattutto il rispetto dei tempi oltre al reperimento delle risorse.

Il Consigliere Rollandin, nella replica, ha lamentato una risposta incompleta, perché l'Assessore non ha detto nulla in merito alle cause dei ritardi né sulla realizzabilità in termini cronologici adeguati dell'attuale progetto complessivo dell'ospedale.

 

SC

 

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Comunicato n° 323 del 26 maggio 2022
Interpellanza sulle ristrutturazioni di alloggi ERP

 

L'edilizia residenziale pubblica è tornata al centro del dibattito con un'interpellanza presentata dal gruppo Forza Italia nella seduta consiliare del 26 maggio 2022.

Il Consigliere Mauro Baccega, evidenziando che vi sono ancora 133 alloggi ERP non locati sul territorio regionale e che l'ARER aveva iniziato interventi di ristrutturazione in sette alloggi (a Morgex e ad Aosta) che parrebbero essere stati completati da parecchio tempo, ha chiesto quanti alloggi siano stati ristrutturati in totale e se siano stati assegnati; quale sia stato il criterio utilizzato per l'assegnazione (con priorità alla graduatoria del bando regionale ERP o alla graduatoria della mobilità) e quali siano le motivazioni che hanno portato alla scelta di una graduatoria rispetto all'altra. Il Consigliere ha inoltre voluto sapere se si intende intervenire su altri alloggi sfitti con risorse proprie del gestore, quindi al di fuori delle risorse previste dal PNRR il cui fondo per la riqualificazione degli alloggi del Programma sicuro verde sociale assegna alla Valle d'Aosta circa 2 milioni e 700 mila euro per le annualità 2021-2026.

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha spiegato che, sono stati ultimati tutti gli interventi di manutenzione previsti sui 7 alloggi sfitti (2 a Morgex, 1 ad Aosta/quartiere Dora e 4 ad Aosta/quartiere Cogne) e che 5 alloggi risultano già assegnati o in fase di assegnazione, mentre due rientrano tra le disponibilità di scelta da Bando regionale. A tali 7 alloggi si aggiungono poi un'unità abitativa ad Aosta (quartiere Cogne) in corso di assegnazione e cinque che sono tra le disponibilità di scelta da Bando regionale (Aosta quartiere/Cogne, Etroubles, Valpelline, Pont-Saint-Martin e Verrès).

Per quanto riguarda i criteri utilizzati per l'assegnazione, l'Assessore Barmasse ha precisato che il CdA dell'ARER ha preso atto delle nuove competenze acquisite a far data dal mese di giugno 2020 in applicazione alla legge regionale 3/2013 e contestualmente ha approvato il Regolamento per l'assegnazione e la decadenza da alloggi, che definisce nel dettaglio tutte le procedure. Nello specifico, il Regolamento prevede che l'estrazione degli alloggi disponibili, (alloggi sfitti e alloggi assegnabili su tutto il territorio regionale) venga operata il primo del mese di ciascun trimestre, a partire dalla prima data utile dopo l'approvazione della graduatoria definitiva. Tale estrazione viene filtrata da eventuali alloggi da destinare diversamente rispetto al bando: un numero di alloggi non superiore al 20% di quelli disponibili può essere destinato alla mobilità, qualora ci sia tra quelli disponibili uno o più alloggi atti a soddisfare le richieste di chi è regolarmente inserito nella graduatoria della mobilità volontaria, secondo l'ordine della graduatoria approvata vigente. In caso di più alloggi tra quelli disponibili che soddisfano le richieste del primo in graduatoria per la mobilità, l'avente diritto potrà scegliere quale scegliere. In caso di rinuncia si procede con la verifica di eventuali alloggi atti a soddisfare le richieste di chi segue in graduatoria.

In merito all'assegnazione degli altri lotti di alloggi sfitti, l'Assessore ha chiarito che, nei limiti imposti dal bilancio, l'ARER provvede in maniera continuativa, via via che gli alloggi vengono rilasciati, a intervenire per riassegnarli, prioritariamente su quelli che comportano minori lavorazioni e quindi minore spesa, in maniera da ridurre al minimo il periodo di sfittanza e massimizzare l'efficacia del bando. Sulle fonti di finanziamento ha, infine, ricordato che i buoni postali sono vincolati fino ad aprile 2023 e, non appena disponibili, saranno utilizzati per la copertura di parte del bonus 110% a seguito di un atto di programmazione in cui ne sarà dettagliato l'utilizzo.

Il Consigliere Baccega ha espresso soddisfazione per il fatto che gli otto milioni di euro dei buoni postali, non appena disponibili, saranno investiti per migliorare il patrimonio immobiliare. Ha poi rilevato che, se il 20% degli alloggi dev'essere assegnato alla mobilità e sono disponibili sette unità abitative, significa che un alloggio va alla mobilità e gli altri al bando. Tuttavia, pare che si stiano mostrando a nuclei familiari di Aosta, alloggi a Valpelline e ha auspicato che, l'inevitabile rinuncia della famiglia non generi la sua esclusione dalla graduatoria, invitando a compiere un'attenta riflessione con l'ARER in questo senso.

 

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Comunicato n° 324 del 26 maggio 2022
Approvata una mozione la realizzazione di iniziative di sensibilizzazione sul tema dell'endometriosi

 

In chiusura dell'adunanza del 25 e 26 maggio 2022, il Consiglio Valle ha discusso sei mozioni, di cui una approvata, tre respinte e due ritirate.

Mozione approvata

Il Consiglio ha approvato all'unanimità una mozione del gruppo Lega VdA che, al fine di sensibilizzare la cittadinanza sul tema dell'endometriosi, impegna il Governo ad attivarsi per la realizzazione di varie iniziative: predisposizione di una panchina di colore giallo (colore simbolo della malattia) corredata da targhetta esplicativa sul significato di tale installazione, con il coinvolgimento dei volontari delle associazioni che si occupano di questa patologia, con l'eventuale inserimento di un QR Code che rimandi ad una pagina istituzionale dedicata; creazione di un pamphlet esplicativo da distribuire a scuole e famiglie con le giuste informazioni sulla patologia in modo da rendere più agevole il riconoscimento con diagnosi precoci.

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha sottolineato che l'endometriosi, spesso ancora sottovalutata, colpisce con maggiore incidenza le donne in età fertile: in Italia il 10/15% delle donne ne è affetto e a livello globale sono circa tre milioni le persone colpite. Molte donne rimangono senza diagnosi per molti anni con peggioramento della qualità di vita, progressione della malattia, peregrinazione tra consulti specialistici e indagini diagnostiche non sempre appropriate. Solitamente la malattia esordisce nell'adolescenza ma, raramente, viene diagnosticata con prontezza a causa della sottovalutazione dell'intensità del dolore riferito dalle giovani e il ritardo della diagnosi viene stimato in circa dieci anni. Si sta diffondendo l'impegno associativo di volontari e di esperti per la diffusione della conoscenza della patologia ed è importante che l'Amministrazione si assuma l'impegno di sostenere l'attività di sensibilizzazione con le necessarie iniziative di informazione alla popolazione.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha condiviso l'importanza di dare tutta l'attenzione a una patologia cronica e invalidante qual è l'endometriosi. Ha riferito che l'Assessorato sta lavorando in questo periodo per formalizzare al più presto l'atto che aggiornerà i LEA aggiuntivi regionali per rendere gratuite alcune terapie alle pazienti. L'Assessore ha poi informato che, in collaborazione con l'Assessorato delle opere pubbliche, si prevede l'installazione della panchina nell'area della nuova Università, nella ex piazza d'Armi che sarà resa fruibile al pubblico nell'ambito della sistemazione delle aree esterne a completamento del primo lotto del Polo universitario, presumibilmente entro l'autunno prossimo. Ha anche approvato la proposta di realizzare un pamphlet esplicativo da distribuire nelle scuole, in modo da sensibilizzare le nuove generazioni a riconoscere la malattia con diagnosi precoce, e sarà sua cura impegnare l'Azienda USL affinché l'opuscolo sia realizzato, tanto da prevedere la distribuzione fin dalla data di collocazione della panchina.

Mozioni respinte

L'Assemblea ha respinto, con 18 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 17 a favore (Lega VdA, PlA, FI, PCP), una mozione presentata dal gruppo Lega VdA per l'istituzione di corsi di base per lo svolgimento di attività agricole finalizzate all'autoconsumo.

Il Consigliere Luca Distort, premettendo che la pandemia da Covid-19 e l'evento bellico in atto hanno causato diffusi aumenti dei costi generali in capo alle famiglie, oltre alle difficoltà di reperimento di beni tra cui quelli del settore alimentare, ha evidenziato un'ampia diffusione, per moto spontaneo, del fenomeno di attività agricola su scala domestica per autoconsumo. Questo è un elemento di potenzialità che ben si adatta al tessuto immobiliare valdostano, connotato dalla prevalente presenza di abitazioni con terreni annessi, che può contribuire a innescare e diffondere un meccanismo virtuoso di produzione per autoconsumo, così come avvenuto per le generazioni della società rurale, che ci siamo lasciati alle spalle e che ne ha permesso la sopravvivenza dignitosa rispetto a periodi di grande crisi. Nel caso attuale di "agricoltori non professionisti", per il Consigliere sarebbe importante utilizzare le risorse professionali presenti in regione per svolgere un corretto percorso didattico, nel quale l'Assessorato regionale competente possa svolgere un ruolo di regia e di messa in rete delle varie iniziative locali, per chi è interessato a ottenere una formazione di base e per garantire un livello più elevato di conoscenze in ambito agricolo, consentendo di ottimizzare le energie e l'efficienza di un'attività agricola virtuosa e capillare con ricadute positive per l'intero territorio.

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, pur ritenendo la mozione condivisibile ne ha richiesto il ritiro, annunciando, in alternativa, l'astensione della maggioranza. Ha specificato che iniziative del genere sono ampiamente e storicamente diffuse sul territorio regionale grazie anche all'attività propulsiva degli enti locali. L'emergenza Covid ha un po' limitato l'attività di enti e associazioni che, però, stanno ripartendo con il supporto degli esperti del settore presenti in Regione e di varie organizzazioni, continuando la collaborazione che c'è stata in passato ed è presente tutt'ora da parte dell'Assessorato e di altre associazioni. Ha poi ricordato, a titolo di esempio, che il Centro agricolo di Saint-Marcel è disponibile a fornire indicazioni a tutti coloro che desiderano avviare un orto per autoconsumo.

Con 20 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM, PCP) e 15 a favore (Lega VdA, PlA, FI), l'Assemblea ha respinto due mozioni, una del gruppo Pour l'Autonomie e una del gruppo Lega Vallée d'Aoste, discusse congiuntamente e riguardanti il conferimento dei rifiuti da parte delle imprese.

Il Capogruppo di PlA, Marco Carrel, nell'illustrare la sua iniziativa, ha richiamato le disposizioni nazionali oltre che il Piano regionale dei rifiuti approvato ad aprile dal Consiglio, evidenziando che le imprese valdostane non possono più conferire i rifiuti presso le isole ecologiche site sul territorio, ma devono recarsi presso il centro apposito di Brissogne, con un conseguente aumento dei disagi e dei costi. Il Consigliere rilevando la necessità di agire tempestivamente a sostegno delle imprese valdostane, voleva impegnare l'Assessore all'ambiente a valutare tutte le soluzioni tecnicamente e amministrativamente sostenibili per affrontare le problematiche legate all'obbligo di conferimento dei rifiuti nel centro di Brissogne da parte di imprese private. Inoltre sollecitava il Presidente della terza Commissione a convocare una riunione, alla presenza dell'Assessore all'ambiente, dei Presidenti del Celva e della Chambre Valdôtaine in rappresentanza delle associazioni di categoria degli artigiani e degli agricoltori, al fine di confrontarsi entro 30 giorni sulle varie soluzioni proposte dall'Assessore.

La Consigliera Raffaella Foudraz ha illustrato la mozione della Lega VdA, ricordando che le imprese del territorio che svolgono attività artigianale e agricola, in maggioranza di piccole o micro dimensioni, incontrano numerose difficoltà nel conferimento dei "rifiuti speciali" (gli sfalci sono considerati come speciali) nell'unico sito di Brissogne e che tale operazione crea evidenti disagi in termini di perdita di tempo - sia per gli spostamenti sia per le code che si formano a Brissogne - e di ricadute negative a livello economico e ambientale. Ha quindi richiamato le parole dell'Assessore ad interim all'ambiente che, nel corso di una precedente adunanza consiliare, aveva concordato sul fatto che i rifiuti prodotti dall'impresa non devono costituire un aggravio sui costi della comunità. Ha quindi chiesto al Governo di impegnarsi a individuare nel più breve tempo possibile appositi siti di stoccaggio sul territorio regionale al fine di permettere il conferimento dei rifiuti provenienti dalle attività di impresa in più punti di raccolta anziché in un solo luogo.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in qualità di Assessore all'ambiente, ha precisato che lo smaltimento dei rifiuti speciali derivanti da attività di impresa deve essere fatto a cura di chi li produce e il centro di Brissogne offre per questo tipo di rifiuti speciali un servizio sul mercato, ma non vi è un obbligo per legge a conferire a Brissogne. Al di là di questa specificazione, il Presidente ha riferito che le difficoltà delle imprese sono prese in carico e si sta cercando di affrontare il problema in maniera seria per trovare delle soluzioni: si tratta di un problema che va risolto con una visione d'insieme e il Celva, come previsto dal Piano dei rifiuti, è già coinvolto così come lo sono le associazioni di categoria. Il Presidente ha osservato che l'impegnativa della mozione di PlA rientra nella logica di quanto si sta facendo e si è assunto l'impegno a portare entro 30 giorni le soluzioni in Commissione per avviare un confronto. Rispetto alla mozione della Lega VdA, il Presidente ha parlato di impegnativa un po' generica, in quanto tutte le attività d'impresa producono rifiuti speciali e sarebbe impossibile prevedere siti di stoccaggio per ogni tipologia di rifiuto. Ha quindi chiesto ai proponenti di ritirare le iniziative e, in alternativa, annunciato l'astensione della maggioranza.

Mozioni ritirate

È stata ritirata dal gruppo Lega VdA una mozione riguardante lo spostamento della sede del Giudice di pace da regione Borgnalle a via Ollietti a seguito delle rassicurazioni del Presidente della Regione in merito al completamento dei passaggi di trasferimento nelle prossime settimane, dopo l'impegno formale del Ministro della giustizia, Marta Cartabia.

Ritirata anche la mozione, sempre del gruppo Lega VdA, che voleva impegnare il Governo per la soluzione delle criticità riguardanti le disposizioni applicative per la concessione di mutui nel settore dell'edilizia residenziale a seguito delle dichiarazioni dell'Assessore alle opere pubbliche che ha richiamato il percorso di approvazione della delibera, che ha messo al centro il Consiglio attraverso le Commissioni seconda e terza per arrivare a definire alcune scelte per ripartire con i mutui sulla prima casa dal mese di luglio.

 

SC-LT

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