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Riunione del Consiglio regionale del 23 e 24 febbraio 2022

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Comunicato n° 101 del 16 febbraio 2022
Adunanza del Consiglio regionale

 

Il Consiglio regionale è convocato in via ordinaria mercoledì 23 e giovedì 24 febbraio 2022, a partire dalle ore 9.00, per trattare un ordine del giorno composto di 50 oggetti, di cui un atto amministrativo, 11 interrogazioni, 25 interpellanze e 8 mozioni.

I Consiglieri saranno chiamati a esaminare il provvedimento di modifica dello Statuto di Finaosta Spa, ai sensi della legge regionale n. 7/2006.

In merito all'attività ispettiva, sei interrogazioni sono state depositate dal gruppo Lega Vallée d'Aoste: sequestro di mascherine da parte della Guardia di finanza nell'estate 2021; scelta di concedere in regime "de minimis agricolo" gli aiuti per la partecipazione a concorsi zootecnici; modalità operative di supporto nei confronti degli enti locali per i bandi finanziati con fondi PNRR; risultanze dell'ultima riunione della Commissione risorse naturali del Comitato europeo delle Regioni; riapertura al traffico del tratto di strada regionale che collega Saint-Nicolas con l'abitato di Vetan; trasferimento del reparto di psichiatria presso l'ospedale Parini di Aosta.

Il gruppo Pour l'Autonomie ha presentato una interrogazione riguardante i lavori di manutenzione del tunnel del Monte Bianco.

Con due iniziative il gruppo Progetto Civico Progressista chiede conto dei risultati delle verifiche periodiche per il proseguimento della sperimentazione dell'anticipo scolastico anche per l'anno 2022-2023 oltre che dell'audit interno all'USL sulla corretta applicazione dei regolamenti aziendali in materia di attribuzione e mantenimento di incarichi apicali.

Due interrogazioni sono del Consigliere Baccega (Gruppo misto): realizzazione di una struttura coperta per gli sport equestri ad Aosta; costi del servizio di riscaldamento negli edifici pubblici regionali e nelle scuole.

Delle 25 interpellanze iscritte, 16 sono del gruppo Lega Vallée d'Aoste: profili di illegittimità costituzionale derivanti dal decreto-legge Sostegni ter in materia di energia rinnovabile; carenza del personale assegnato al Corecom Valle d'Aosta; ricadute sull'ordinamento regionale delle proposte di modifica agli articoli 9 e 41 della Costituzione in materia di tutela dell'ambiente; presenza di lupi ibridi sul territorio regionale e contenimento della peste suina attraverso il controllo della specie lupo; creazione di tavoli di lavoro congiunti per fronteggiare la crisi del settore lattiero-caseario in adeguamento della direttiva UE 2019/633 in materia di pratiche commerciali sleali; risorse dedicate alla promozione web dell'immagine e dell'offerta turistica della Valle d'Aosta; valorizzazione e riapertura al pubblico dell'immobile "Remise de la Reine" situato in prossimità del Castel Savoia a Gressoney-Saint-Jean; installazione di nuovi impianti di aerazione negli istituti scolastici regionali per una maggiore sicurezza sanitaria; utilizzo delle mascherine inviate alle scuole della Valle d'Aosta dal Commissario straordinario per l'emergenza Covid; ampliamento della rete di distribuzione del metano per auto; progetti per l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità psichica; ampliamento del numero di manifestazioni fieristiche dell'artigianato di tradizione organizzate dai Comuni valdostani; tempistiche per la pubblicazione del bando di sostegno alla locazione 2022; definizione di un accordo tra Regioni Valle d'Aosta e Piemonte per facilitare le donazioni di sangue; valorizzazione della professione infermieristica in Valle d'Aosta; mancata risoluzione dei contratti di assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica per morosità.

Il gruppo Pour l'Autonomie ha proposto tre interpellanze: realizzazione di una campagna pubblicitaria per la stagione invernale 2022-2023 in collaborazione con gli atleti valdostani che hanno partecipato alle Olimpiadi di Pechino; formazione univoca del personale delle strutture regionali e degli enti locali valdostani che si occuperanno di fondi del PNRR; completamento dei lavori di collegamento stradale tra il comune di Brusson e la Valle di Gressoney.

Cinque interpellanze sono a firma del gruppo Progetto Civico Progressista: uniformità previdenziale dei Vigili del fuoco e dei Forestali regionali ai rispettivi Corpi nazionali; valorizzazione delle professioni di montagna e miglioramento dell'offerta turistica della Regione; realizzazione di un impianto per la derivazione d'acqua a scopo idroelettrico nel comune di Chamois; definizione di una disciplina regionale degli abbruciamenti dei residui vegetali; studio per valutare le prospettive di rilancio dei comprensori sciistici valdostani.

Il Consigliere Baccega (gruppo Misto) illustrerà una interpellanza riguardante il mancato utilizzo di una parte della struttura sanitaria di Morgex a struttura socio-sanitaria.

In merito all'attività di indirizzo, cinque mozioni sono del gruppo Lega VdA: esame della fattibilità di spostare la sede dell'ufficio del Giudice di Pace in via Ollietti ad Aosta; esecuzione d'ufficio del servizio di trasporto pubblico locale a garanzia di tutti i servizi minimi; avvio di un'indagine preliminare per la definizione di criteri di realizzazione di bacini di medie, piccole e micro dimensioni per lo stoccaggio dell'acqua a contrasto dell'inaridimento del suolo e per una più efficace attività antincendio; avvio di un'indagine preliminare per l'individuazione di misure per il finanziamento di interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico del patrimonio edilizio; disciplina puntuale delle modalità di accesso ai reparti di terapia intensiva Covid dei familiari dei pazienti.

Due mozioni sono congiunte tra i gruppi Lega VdA, Misto (Baccega) e PlA: la prima riguarda il sostegno economico per il concorso alle spese di energia e riscaldamento domestico; la seconda contiene l'impegno a predisporre un "Piano per la salute mentale" con uno specifico voucher per la prevenzione e la cura del disagio psicologico e psichico e il rafforzamento dei relativi servizi territoriali.

Infine, il Consiglio discuterà una mozione presentata congiuntamente dai gruppi PCP, Lega VdA e PlA in merito all'estensione dell'indennità Covid-19 al personale in forza alla Casa di riposo J.B. Festaz.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 13 del digitale terrestre).

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso il Consiglio nel numero massimo consentito e con la stretta osservanza delle disposizioni di contenimento del contagio (uso della mascherina, igienizzazione delle mani, distanziamento, divieto di assembramento). È richiesto il possesso del green pass base e, per gli over 50, del green pass rafforzato. Resta fermo che l'accesso dei giornalisti al foyer rimane non ammesso e che eventuali interviste si potranno effettuare, in modo scaglionato, nella zona adiacente il plastico raffigurante la Valle d'Aosta. Scrivere a ustampa@consiglio.vda.it per comunicare l'intenzione di seguire i lavori.

 

SC

 

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Comunicato n° 109 del 21 febbraio 2022
Consiglio del 23 e 24 febbraio: iscritti tre question time all'ordine del giorno suppletivo

 

L’ordine del giorno del Consiglio regionale, convocato in via ordinaria mercoledì 23 e giovedì 24 febbraio 2022, è stato integrato da tre interrogazioni a risposta immediata.

La prima è stata presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste per conoscere le interlocuzioni in sede di Conferenza Stato-Regioni in merito alla richiesta di rimozione delle restrizioni collegate alla pandemia; la seconda, depositata dal gruppo Progetto Civico Progressista, per chiedere conto dei risultati dell'analisi di fattibilità e sostenibilità per valutare l'esercizio del diritto di prelazione all'acquisto del castello di Introd; la terza, a firma del gruppo Misto (Consigliere Baccega), riguarda i criteri per l'assegnazione di due alloggi di edilizia residenziale pubblica situati nel comune di Morgex.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 53 oggetti.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 13 del digitale terrestre).

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso il Consiglio nel numero massimo consentito e con la stretta osservanza delle disposizioni di contenimento del contagio (uso della mascherina, igienizzazione delle mani, distanziamento, divieto di assembramento). È richiesto il possesso del green pass base e, per gli over 50, del green pass rafforzato. Scrivere a ustampa@consiglio.vda.it per comunicare l'intenzione di seguire i lavori.

SC

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Comunicato n° 110 del 23 febbraio 2022
Iniziati i lavori dell'adunanza del 23 e 24 febbraio

 

Il Presidente Alberto Bertin ha aperto i lavori dell'adunanza del Consiglio, convocato oggi, mercoledì 23, e domani, giovedì 24 febbraio 2022, per discutere un ordine del giorno composto di 53 punti.

Il Presidente, nelle sue comunicazioni all'Aula, ha rinnovato le congratulazioni dell'Assemblea a tutti gli atleti, gli allenatori, i tecnici «che hanno portato un po' di Valle d'Aosta ai giochi olimpici di Pechino 2022. Abbiamo seguito il loro percorso di gare con emozione e orgoglio: sono un esempio per i tanti giovani che crescono nei valori dello sport e della pratica agonistica.»

Le Président, en rappelant que dimanche 27 février 2022, à 17h, après l'édition en ligne de l'année dernière, on célébrera à nouveau en présence les anniversaires de l'Autonomie et du Statut spécial, ainsi que la Fête de la Vallée d'Aoste, a annoncé «que notre invitée d'honneur, la Présidente du Parlement de Catalogne, Laura Borràs y Castanyer, ne pourra pas participer à nos célébrations pour des raisons de santé. Nous aurons quand même l'occasion de l'écouter grâce à une vidéo qu'elle nous enverra.»

 

SC

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Comunicato n° 111 del 23 febbraio 2022
Comunicazioni del Presidente della Regione, Erik Lavevaz

 

Nelle sue comunicazioni al Consiglio del 23 febbraio 2022, il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha fatto il punto sulla pandemia da Covid-19.

«I numeri delle ultime settimane confermano il netto calo dei contagi e della loro gravità, con un impatto sempre più limitato sull’operatività dell’ospedale - ha sottolineato il Presidente Lavevaz -: non ne siamo ancora fuori, come testimonia il fatto che abbiamo dovuto affrontare ancora in questi giorni la morte di persone che avevano contratto il virus. Manteniamo quindi alcune cautele, e costruiamo insieme la ripartenza: auspico che i dati sanitari possano concedere un rapido ritorno verso la normalità. Una normalità che sta tornando innanzitutto nella scuola, dove non abbiamo più classi in quarantena. Faremo il punto della situazione anche con la struttura commissariale del Generale Figliuolo, in un incontro che abbiamo programmato nella giornata di domani. I sacrifici che tutti abbiamo messo in campo ci hanno permesso di limitare i danni di quest’ultima ondata: adesso dobbiamo guardare avanti e reimparare a vivere di prospettive, progettando le prossime stagioni con un ritrovato entusiasmo.»

Il Presidente ha poi riferito di «un importante passaggio che abbiamo concluso lunedì scorso con il Ministero dell’economia e delle finanze. Insieme alle altre Regioni e Province autonome, abbiamo messo in campo un confronto legato agli effetti della riforma fiscale in materia di Irpef: la legge di bilancio ha previsto un trasferimento dal centro verso le autonomie per compensare le minori entrate per la nostra Regione. Questo si è inserito in un quadro più ampio che ricomprende anche l’istituzione dell’assegno unico universale per figli a carico, che abroga le detrazioni precedenti. Abbiamo raggiungo un punto di equilibrio soddisfacente per i bilanci del triennio 2022-2024.»

 

SC

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Comunicato n° 112 del 23 febbraio 2022
Question time sull'abrogazione delle restrizioni collegate alla pandemia

 

Con un'interrogazione a risposta immediata posta nella seduta consiliare del 23 febbraio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto sapere se siano state avviate delle interlocuzioni all'interno della Conferenza Stato-Regioni per chiedere la rimozione delle restrizioni collegate alla pandemia da Covid-19.

Richiamando la lettera di Confcommercio Valle d'Aosta inviata al Presidente della Regione che chiede «di escludere l'obbligo del green pass per accedere ai pubblici esercizi, introducendo il principio di autoresponsabilità dell'avventore» e l'appello di Federalberghi «ad approvare misure per una gestione più tempestiva delle riaperture con il fine di sostenere un settore in sofferenza», il Capogruppo Andrea Manfrin ha osservato: «Numerosi Paesi europei hanno già scelto di rimuovere le limitazioni collegate alla pandemia: vi è la reale necessità di rendere accessibili a tutti, turisti e cittadini, gli spazi ad oggi subordinati all'esibizione della certificazione verde Covid-19, anche per rendere più competitivi i nostri territori e contrastare la concorrenza dei Paesi vicini. La Lega ha presentato un emendamento in 12° Commissione per abolire tutte le restrizioni entro il 31 di marzo che, soltanto incidentalmente non è passato ma che ha trovato il favore di tutti i gruppi, a parte quelli di estrema sinistra.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha risposto che «la problematica sollevata da Confcommercio ha un difetto di competenza in quanto non è il Presidente della Regione che può occuparsi della materia. Per quanto riguarda il controllo dei green pass, segnalo che per alcune tipologie di esercizi per cui è previsto il controllo a campione, vige già il principio di autoresponsabilità dell'avventore, mentre dove il controllo deve essere fatto puntualmente la responsabilità è dell'esercente. Il gruppo Lega Vallée d'Aoste chiede alla Giunta regionale di intercedere per modificare uno strumento normativo introdotto dal Governo nazionale di cui fa parte anche la Lega. Il green pass, unitamente al vaccino, è stato lo strumento per il quale stiamo uscendo dalla pandemia. Chiederò di togliere tutte le limitazioni quando queste non saranno più necessarie e la situazione sanitaria lo consentirà. Le valutazioni in merito saranno fatte dai comitati scientifici e tecnici.»

Il Capogruppo Manfrin, nella replica, si è chiesto: «Il green pass è stato importante per il contenimento della pandemia nel momento in cui non c'erano ancora le vaccinazioni? Quando queste non erano ancora state effettuate, in Valle d'Aosta avevamo punte di mille contagiati, mentre con l'80% dei vaccinati abbiamo registrato punte di 6 mila contagiati. Per quanto riguarda la sua osservazione di ordine politico, le ricordo che i Ministeri di competenza della Lega non si occupano di sanità. Il suo intervento insieme a quello degli altri Presidenti di Regione presso le istituzioni competenti, è importante per ottenere le risposte auspicate. Lei ritiene che la rimozione delle restrizioni avverrà quando i comitati tecnici lo riterranno opportuno, per noi, invece, la data è quella del 31 marzo.»

 

SC

 

 

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Comunicato n° 113 del 23 febbraio 2022
Question time sull'ipotesi di acquisto del castello di Introd

 

Nella seduta consiliare del 23 febbraio 2022, il gruppo Progetto Civico Progressista, con un'interrogazione a risposta immediata, ha chiesto notizie in merito all'ipotesi di acquisto del castello di Introd.

«Abbiamo appreso dagli organi di stampa - ha specificato la Consigliera Chiara Minelli - che i proprietari del castello dovrebbero chiudere l'atto di vendita entro fine febbraio e che la Regione avrà 60 giorni di tempo per esercitare il diritto di prelazione sull'immobile. Il Presidente della Regione, rispondendo a un'interpellanza a novembre scorso, aveva parlato di interesse da parte della Regione sottesa a una verifica puntuale della sostenibilità economica futura del castello che le strutture regionali avevano già iniziato a fare. Vorremmo quindi sapere a quali risultati abbia portato l'analisi di fattibilità condotta dagli uffici competenti e quale sia l'intenzione della Regione riguardo all'esercizio del diritto di prelazione all'acquisto del castello di Introd.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha riferito che «dal punto di vista storico-culturale, lo studio condotto dagli uffici ha dato risultati positivi: il castello ha un ruolo importante per la nostra regione e vi è la possibilità di una fruizione rapida della struttura, che è già utilizzata per altre attività. Riguardo alla sostenibilità economica, attualmente non vi è la copertura economica né per far valere la prelazione né per una possibile gestione futura del castello. Fino a quando non avverrà la comunicazione ufficiale della vendita, non è possibile avviare l'iter.»

«È positivo che l'analisi dia buone conferme sul valore storico del castello - ha detto nella replica la Consigliera Minelli -, mentre sul fatto che non siano conclusi gli studi sulla sostenibilità economica non siamo per nulla soddisfatte: ci auguriamo che a fronte della ulteriore verifica ci possa essere una richiesta di ampliamento del periodo del diritto di prelazione, per fare tutte le valutazioni necessarie. La mancata acquisizione di una struttura che ha dimostrato di essere un atout per la Valle sarebbe una notizia negativa. Da novembre ad oggi, ci aspettavamo che queste analisi fossero state compiute.»

 

SC

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Comunicato n° 114 del 23 febbraio 2022
Question time sull'assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica a Morgex

 

I criteri per l'assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica sono tornati al centro dell'attenzione del Consiglio con un'interrogazione a risposta immediata presentata dal Consigliere Baccega (gruppo Misto) nella seduta del 23 febbraio 2022.

Prendendo spunto dall'audizione dei vertici dell'ARER in terza e quinta Commissione a inizio febbraio, il Consigliere Mauro Baccega ha evidenziato: «Nella graduatoria definitiva del bando per l'assegnazione di case popolari pubblicato sul sito dell'ARER vi sono anche delle famiglie residenti nell'Unité des Communes Valdigne - Mont Blanc. Abbiamo saputo che a Morgex sono liberi due alloggi di edilizia residenziale pubblica: il primo da oltre un anno, il secondo da parecchi mesi. Sapendo che tra i criteri dell'ARER vi è anche quello della residenza, vorremmo capire se le assegnazioni di questi due alloggi saranno effettuate procedendo a contattare in primis gli abitanti dell'Unité Valdigne - Mont Blanc e comunque i residenti nel comune stesso. Inoltre ci sono anche altri alloggi liberi, in via Darbelley nel quartiere Cogne ad Aosta.»

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha riferito che «nel comune di Morgex, ARER dispone di due alloggi di edilizia residenziale pubblica attualmente sfitti, tuttavia questi non sono assegnabili in quanto sono previsti lavori di manutenzione che potranno essere finanziati quando avremo le risorse dal Ministero. Le assegnazioni avvengono in base all'ordine della graduatoria definitiva: certamente sono favoriti coloro che risiedono nelle vicinanze dell'alloggio da assegnare, perché ricevono punti aggiuntivi, tuttavia bisogna tenere conto di tutti i criteri.»

Il Consigliere Baccega ha giudicato la risposta «irricevibile. Siamo in presenza di alloggi vuoti da 14 mesi: se si aspettano le risorse nazionali per mettere a posto questi alloggi, c'è qualcosa che non funziona. Notiamo che c'è un blocco totale dell'attività: 569 nuclei sono in attesa di alloggio e non ci sono le risorse per mettere a posto alloggi sfitti. Torneremo sull'argomento.»

 

SC

 

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Comunicato n° 115 del 23 febbraio 2022
Approvate le modifiche allo Statuto di Finaosta Spa

 

Nella seduta del 23 febbraio 2022, il Consiglio Valle ha approvato, con 19 voti a favore (UV, FP-PD, AV-VdAU, SA, GM-Restano) e 16 di astensione (Lega VdA, PlA, PCP, Misto-Baccega), l'atto amministrativo di modifica dello Statuto della società finanziaria regionale Finaosta Spa.

Illustrato dall'Assessore alle società partecipate, Luciano Caveri, il testo adegua lo Statuto di Finaosta alla legge regionale 16/2021 (approvata dal Consiglio a luglio 2021), con particolare riguardo all'ampliamento dell'oggetto sociale della Società: «Queste modifiche sono state preventivamente comunicate alla Banca d'Italia e completano un ciclo di scelte fatte, che permettono di allargare a soggetti nuovi cui l'attività di Finaosta sarà indirizzata. Vi sono poi modifiche di natura più tecnica, tra le quali i requisiti per la nomina del Consiglio di amministrazione, la sua convocazione, l'adeguamento alle nuove tecnologie.»

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, soffermandosi sulle nomine effettuate a settembre 2021 del Consiglio di amministrazione di Finaosta, ha osservato che «il percorso per la nomina del nuovo CdA ha un problema di coerenza con le norme e i regolamenti allora vigenti. Lo Statuto sino ad oggi in vigore resta quello dell’aprile 2018 (quello del Presidente laureato), eppure si è scelto di seguire le nuove disposizioni nazionali (cui le norme regionali si sono adeguate) che hanno allargato la platea degli aventi diritto optando per l’esperienza piuttosto che per la combinazione con determinati titoli. La coerenza di norme, statuto e bando è stata tenuta in considerazione o è bastato dire che il decreto ministeriale prevedeva requisiti più ampi? In tal caso a che serve lo Statuto di una società? Secondo noi, forma e sostanza costituiscono due binari che non possono vivere di vita propria, soprattutto in questi ambiti.»

L'Assessore Caveri ha quindi replicato: «Francamente ritengo esagerata l'indignazione. I passaggi sono stati fatti tutti correttamente e sono stati anche confermati dalla Banca d'Italia: se si adombra l'idea che tutto sia stato fatto per far diventare Presidente un non laureato, è una malizia che non si capisce. La classica tempesta in un bicchiere d'acqua.»

Il Consigliere Baccega ha sostenuto che «il dibattito odierno ha alimentato non pochi pensieri. Credo che il collega Aggravi abbia evidenziato aspetti preoccupanti: noi dobbiamo avere la tranquillità di votare certi atti, che oggi qui non ci sono. Per questo il mio voto sarà di astensione.»

Il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, ha rilevato che «la nomina del Consiglio di amministrazione non ha nulla a che vedere con la modifica statutaria: sono due passaggi diversi. Non è il Consiglio regionale che nomina il CdA: oggi dobbiamo solo approvare delle modifiche allo Statuto.»

 

SC

 

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Comunicato n° 116 del 23 febbraio 2022
Interrogazione sugli aiuti regionali in materia di zootecnia

 

Con un'interrogazione discussa nella seduta consiliare del 23 febbraio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto di fare il punto sugli aiuti regionali per il mantenimento e la valorizzazione del settore zootecnico.

In particolare, il Governo regionale è stato chiamato a rispondere della scelta di concedere in regime "de minimis agricolo" gli aiuti per partecipare a concorsi zootecnici oltre che sugli aiuti concessi fino al 100% dei costi sostenuti ai sensi della legge regionale n. 17 del 2016, quali i parametri per fissare il limite massimo degli aiuti a mille euro per capo e 3mila per azienda.

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha riferito che «gli aiuti per la partecipazione ai concorsi per il miglioramento genetico dei capi di bestiame di interesse zootecnico vengono attualmente gestiti in regime di "de minimis agricolo". Tale scelta è emersa in seguito ai vari confronti avuti con consulenti in materia di aiuti di Stato, interlocuzioni resesi necessarie al fine di rafforzare la misura: un percorso che rappresentava l’unica attuale possibilità per sostenere tali manifestazioni e, soprattutto, supportare l’importante lavoro di selezione genetica portato avanti da generazioni. Un percorso non scontato che siamo riusciti a concretizzare grazie alla collaborazione della Regione Piemonte, che per il 2022 potrà avere un iter caratterizzato da tempistiche meno ristrette e che potranno garantire un maggior confronto tra Assessorato, AREV e Anaborava. I nostri uffici sono inoltre al lavoro per alleggerire il regime "de minimis" cercando, ad esempio, di portare all’esterno dello stesso i rimborsi da danni di fauna selvatica protetta.»

«Gli aiuti in questione - ha aggiunto l'Assessore - consistono in incentivi al miglioramento del valore genetico dei capi di bestiame in relazione ad aspetti riguardanti il legame con il territorio e le sue produzioni tipiche, lo stato sanitario e il benessere animale e sono concessi per singolo capo in funzione degli indici genetici posseduti a confronto con i rispettivi indici genetici medi di razza. Diversamente dagli aiuti per la realizzazione delle manifestazioni zootecniche (rassegne, fiere e mercati), sempre previsti dall’articolo 9 della legge regionale 17/2016, concessi a copertura di spese sostenute fino ad un massimo del 100% e tuttora gestiti nell’ambito del regime di aiuti a suo tempo comunicato in esenzione alla Commissione europea, gli incentivi al miglioramento del valore genetico sono invece concessi, non a rimborso di costi sostenuti, bensì fino ad un importo di mille euro per concorso e fino ad un massimo di tremila euro per azienda, essendo 3 in concorsi genetici cui la medesima può partecipare con i propri capi. Per quanto riguarda i parametri che hanno portato a fissare gli incentivi in questione entro tali limiti massimi, si precisa che si è voluto confermare quanto era stato previsto per i concorsi genetici degli ultimi anni in un’ottica di continuità, tenute anche in considerazione le risorse a disposizione in bilancio.»

Il Consigliere Dino Planaz si è riservato «di approfondire ulteriormente la scelta di usare il "de minimis" per l'erogazione di fondi. Ci sono molte aziende che saranno penalizzate perché escluse da questo regime di aiuti: visto che siamo in piena pandemia, ritengo gravissima questa decisione. Gli aiuti potevano essere più incisivi dando risposte più concrete in un momento così difficile per il settore agricolo e zootecnico. Un settore che si è impegnato a migliorare il valore genetico e la razza degli animali. Evidenzio, inoltre, che le modalità di questo percorso sono criticabili: la programmazione dei concorsi zootecnici è importantissima, invece quest'anno il programma delle manifestazioni è arrivato addirittura dopo il loro svolgimento.»

 

SC

 

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Comunicato n° 117 del 23 febbraio 2022
Interrogazione sulla realizzazione di una struttura coperta per gli sport equestri ad Aosta

 

Nella seduta consiliare del 23 febbraio 2022, il Consigliere Mauro Baccega (Gruppo Misto) ha chiesto notizie in merito alla realizzazione di una struttura per gli sport equestri nel comune di Aosta.

Prendendo spunto dalle intenzioni del Governo regionale di non procedere più alla costruzione della scuola polmone in regione Tzamberlet prevista da un Accordo di programma tra Regione e Comune di Aosta, all'interno del quale vi era anche la creazione di un impianto sportivo per gli sport equestri nella zona dell'Area Favre, il Consigliere Baccega ha voluto sapere quando è stato stralciato l'Accordo di programma e quando sarà realizzato il nuovo maneggio nel capoluogo regionale.

L'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, ha richiamato «lo studio di analisi delle future dinamiche demografiche della popolazione scolastica, che ha evidenziato come improbabile, nel prossimo decennio, un ulteriore fabbisogno di significativi spazi per le istituzioni scolastiche di secondo grado ad Aosta (a maggior ragione per l'eccezionale intervento di edilizia scolastica del 2020 col nuovo Liceo scientifico e linguistico Bérard) e che indirizza la programmazione, piuttosto che verso nuove edificazioni, nella riorganizzazione delle sedi attuali. Sulla scorta di questo studio, la Giunta nella giornata di lunedì 21 febbraio ha aggiornato la programmazione dell’edilizia scolastica. Abbiamo ritenuto che, tra le sedi scolastiche di secondo grado, la costruenda scuola di Tzamberlet non fosse più rispondente all’interesse pubblico attuale e abbiamo dato mandato di predisporre gli atti finalizzati al recesso dall'Accordo di programma sottoscritto con il Comune di Aosta nel 2011, che quindi in questi due giorni non è ancora stato stralciato. La futura realizzazione del maneggio comunale a quel punto sarà di pertinenza del Comune di Aosta, nella sua piena autonomia decisionale rispetto ad un proprio impianto sportivo. Mi auguro quindi che, visto che con questo passaggio si libera la possibilità di agire e programmare, l'Amministrazione comunale di Aosta, avendo oltre tre anni di tempo, in condivisione con la Federazione italiana sport equestri e il Coni, possa finalmente definire gli interventi necessari per realizzare il futuro maneggio di Aosta. Noi in tal senso siamo disponibili a collaborare.»

Il Consigliere Baccega ha ricordato di aver «fortemente sostenuto nel tempo l'Accordo programma nei ruoli che ho ricoperto sia in Comune ad Aosta che in Regione. Sono lieto che l'Assessore si dica favorevole a sostenere il futuro maneggio di Aosta. La richiesta che viene dal mondo dell'equitazione è quella di avere un campo coperto: Aosta città dello sport, Valle d'Aosta candidata a regione europea dello sport devono dare una risposta a questo settore. L'equitazione richiama non solo gli appassionati ma anche molti turisti e fornisce risposte in ambito riabilitativo: ci adopereremo quindi per cercare di far rispettare l'impegno assunto con i valdostani. Per noi e per tutto il settore, lo stralcio completo dell'Accordo di programma e un cambio di rotta sarebbero una forte delusione. Ci faremo parte attiva affinché il rifacimento del palazzo dell'equitazione possa essere concretizzato.»

 

SC

 

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Comunicato n° 118 del 23 febbraio 2022
Interpellanza sul decreto-legge "Sostegni ter" in materia di energia rinnova

 

Nella seduta consiliare del 23 febbraio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato all'attenzione dell'Aula la questione della legittimità costituzionale di alcune parti del decreto-legge n. 4/2022, cosiddetto "decreto sostegni ter". 

Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha evidenziato che «nel comunicato stampa della Giunta regionale del 10 febbraio scorso si parla di aspetti critici e profili di illegittimità costituzionale rispetto all'autonomia regionale del decreto-legge Sostegni ter, in particolare per quanto riguarda il comparto dell'energia rinnovabile. Chiediamo al Governo regionale quali siano nel dettaglio questi profili di illegittimità rispetto all'ordinamento dell'Autonomia speciale valdostana e in riferimento all'energia rinnovabile e con quali modalità operative la Giunta intenda promuovere interlocuzioni con il Governo nazionale - all'interno del quale c'è una forza che è propulsiva anche all'interno della maggioranza regionale - e con il Parlamento per modificare questo decreto-legge.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha risposto che «l'articolo 16 del decreto-legge 4/2022 ha introdotto un meccanismo che comporta il taglio dei cosiddetti extra-profitti derivanti dai ricavi sulla vendita di energia da impianti da fonti rinnovabili, suscitando immediatamente numerose critiche. Infatti, la norma colpisce esclusivamente i profitti generati dalla produzione da fonti rinnovabili, che costituiscono invece l’elemento trainante - e quindi quello che dovrebbe essere incentivato - per gli obiettivi di transizione energetica comunitari e nazionali. In sostanza, è stato rilevato come il provvedimento non incida in alcun modo sulle cause dell’attuale crescita dei prezzi elettrici, che dipendono dall’impennata delle quotazioni dei carburanti fossili e non dalle fonti rinnovabili considerate e, anzi, va ad incidere sugli investimenti nelle rinnovabili scoraggiandone di fatto lo sviluppo.»

Il Presidente ha poi sottolineato che la norma può presentare dei profili di illegittimità sia riguardo alla Costituzione (principi di libertà di iniziativa economica e dell’autonomia privata, legittimo affidamento e non discriminazione), sia riguardo allo Statuto speciale. «Per quanto riguarda le ricadute dirette sul nostro ordinamento, il provvedimento potrebbe portare a potenziali gravi conseguenze sia di natura finanziarie sia sul valore patrimoniale della stessa CVA, i cui flussi finanziari sono percepiti in forma indiretta dalla Regione attraverso la distribuzione dei dividendi da Finaosta. La Regione si vedrebbe sottrarre importanti risorse che potrebbero essere tra l’altro destinate proprio a mitigare l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia, in quanto il conguaglio previsto dall’articolo 16 sarebbe fuori gettito fiscale, escluso pertanto dal riparto fiscale regionale, con grave violazione di un principio cardine dell’autonomia statutaria. La Regione, ormai oltre 20 anni fa, con un’operazione finanziaria rilevantissima garantita da un’emissione obbligazionaria si è fatta carico di un importante investimento, nella prospettiva che il ritorno economico generato ne consentisse l’ammortamento: il tentativo in atto con il decreto-legge Sostegni ter di recuperare gettito al di fuori del circuito fiscale ordinario, ancorché temporaneamente, rischia di incidere indirettamente sull'assetto economico finanziario valdostano.»

«Riteniamo quindi necessario l'impegno di tutte le forze politiche - ha concluso Lavevaz - affinché in sede di conversione del decreto-legge questa previsione controproducente e dannosa venga stralciata. Da parte nostra, cercheremo di mettere in piedi un’azione con le altre Regioni italiane.»

Il Consigliere Aggravi ha replicato: «Il Presidente ha citato una serie di principi toccati dalla norma (libertà di iniziativa economica, discriminazione) che sono invocati ogni volta che si tocca la regolamentazione industriale, ma cosa diversa è parlare di ordinamento finanziario e di provvedimenti che ledono un singolo interesse industriale. L'energia elettrica è un mercato semi-libero e dobbiamo stare attenti al nostro doppio ruolo: da una parte, quello di azionista arrabbiato nei confronti delle scelte del Governo, dall'altra, quello di ente istituzionale che si troverà ad essere regolatore delle concessioni. All'epoca si ebbe una lungimiranza nell'acquisto delle centrali e ne abbiamo beneficiato lungamente, ma oggi dobbiamo evolverci per difendere e sostenere la CVA, che dovrà fare degli investimenti notevoli per migliorare il proprio patrimonio di impianti.  L'articolo 16 è un meccanismo perverso: da un lato vi sono gli incentivi e dall'altro i conguagli, sembra che lo Stato voglia farsi ridare indietro i contributi dati per lo sviluppo delle energie rinnovabili, ora li chiede indietro quali extra profitti. Se nel settore dell'energia elettrica gli effetti sono maggiori perché gli investimenti sono stati notevoli, sul fotovoltaico e l'eolico, che da poco tempo hanno incentivazioni, il meccanismo è ancora più complesso.»

I lavori sono sospesi; riprendono alle ore 15.

 

SC

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Comunicato n° 119 del 23 febbraio 2022
Interpellanza sulla promozione via web dell'immagine turistica della Valle d'Aosta

 

Nella seduta consiliare del 23 febbraio 2022, si è parlato della promozione via web dell'immagine e dell'offerta turistica della Valle d'Aosta con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Dennis Brunod ha ricordato che «per il 2022 la Giunta regionale ha stanziato 1 milione 300mila euro per la promozione dell'immagine e dell'offerta turistica della Valle d'Aosta in Italia e all'estero, anche attraverso siti web e social network. Da informazioni stampa, però, risulta che la programmazione turistica sia stata incapace di sfruttare le risorse del web nonostante il largo uso di questo mezzo da parte dei potenziali frequentatori della nostra regione. Chiediamo quindi quante siano le risorse destinate espressamente per la promozione online a fronte del totale delle risorse stanziate per l'attività di comunicazione pubblicitaria per il 2021 e per il 2022 e se vi sia intenzione di fare approfondimenti e analisi dettagliate rispetto alle criticità evidenziate dai media locali.»

L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, premettendo che «il sito web ha un ruolo strategico e che sono perciò le risorse umane e finanziarie destinate all’aggiornamento e allo sviluppo dei siti turistici della Regione ad avere un’importanza primaria (primo fra tutti lovevda.it, ma anche il sito inglese aosta-valley.co.uk)», ha dettagliato le spese di natura pubblicitaria: «Nel 2021, l’Assessorato ha speso complessivamente circa 466mila euro per pubblicare contenuti pubbliredazionali sui mercati italiani, francesi, belgi e del Regno Unito oltre che per la pubblicità online, a fronte di una spesa pubblicitaria totale di 3 milioni 341mila euro. Sempre nel 2021, altri 78mila euro sono stati spesi per pubblicità online dall’Ufficio regionale del turismo. Nel 2022, l’Assessorato ha speso nel primo mese circa 100mila euro per iniziative di comunicazione pubblicitaria su siti italiani e altri 100mila sono previsti per la promozione della Fiera di Sant'Orso, mentre l’Ufficio regionale del turismo ha previsto una spesa di 60mila euro per campagne online a sostegno del portale di prenotazione valledaostabooking.» L'Assessore ha quindi ricordato che «oltre alle spese sostenute per acquistare direttamente pubblicità online, l’Assessorato sostiene altre attività che hanno l'obiettivo di generare visibilità mediatica, offline e online. Nel 2021, le azioni di pubbliche relazioni e i viaggi in Valle d’Aosta di giornalisti e influencer (blogger, Instagrammer...) ospitati hanno generato pubblicazioni online valutate, in termini di valore pubblicitario equivalente, in circa 1,5 milioni di euro.»

«La nostra scelta, negli ultimi due anni - ha aggiunto l'Assessore -, a fronte dell'evolversi della pandemia e delle limitazioni che sconsigliavano di prenotare una vacanza, è stata quella di comunicare contenuti emozionali e di marca, rivolgendoci prioritariamente al pubblico italiano con spot televisivi, pur affiancando alla televisione altri canali di comunicazione (tra cui l’online). Agli annunci testuali sponsorizzati nei risultati dei motori di ricerca, abbiamo perciò preferito formati pubblicitari online innovativi e di grande impatto, che richiamassero anche gli spot televisivi. I risultati di una recente ricerca Ipsos attestano che la nostra è stata una scelta corretta, infatti per la prima volta la Valle d’Aosta è entrata tra le prime cinque destinazioni più ricercate in Italia per una vacanza invernale. Più precisamente al 3° posto. Un’ulteriore conferma sulla correttezza della scelta arriva anche dai dati delle presenze turistiche, in particolare quelle dei mesi estivi: nell’estate 2021 la Valle d’Aosta ha registrato una ripresa decisa delle presenze di turisti italiani, che hanno recuperato un 16% rispetto al 2020, attestandosi nuovamente su valori in linea con la media delle ultime dieci estati. Anche l'Associazione degli albergatori ha evidenziato, la scorsa settimana, che nei mesi di ottobre e novembre, grazie anche alle nostre campagne pubblicitarie, vi sono stati numeri record in Valle d'Aosta. Peraltro, se i segnali incoraggianti di una prossima uscita dall’emergenza sanitaria saranno confermati, con la nostra agenzia di comunicazione stiamo valutando di aumentare la quota di pubblicità sul web e sui social network, senza escludere neppure la pubblicità tramite i motori di ricerca, a cui peraltro abbiamo già fatto ampio ricorso in passato.»

Il Consigliere Brunod ha osservato che «la strada da seguire è quella di incrementare le risorse sui motori di ricerca e sui canali social per dare il giusto risalto turistico che la Valle d'Aosta merita. Non condividiamo la scelta politica operata dall'Assessorato di privilegiare gli spot televisivi rispetto al web: questo non lo diciamo noi, ma esperti della materia. Stupisce poi che le campagne pubblicitarie per la stagione invernale (social media e relativi strumenti di webmarketing destinate a promuovere il portale di booking valdostano) comincino a febbraio, mentre ora dovremmo già partire con la promozione di quella estiva 2022: suggeriamo all'Assessore di rivedere le tempistiche di programmazione per migliorare i risultati. È importante che si mettano in campo nuove risorse, ma è altrettanto fondamentale che ci sia l'impegno a utilizzare i canali strategici per sfruttare al meglio i nostri investimenti nel settore. I grandi traguardi si ottengono se si mettono le risorse al posto giusto, con la corretta programmazione e con le giuste proporzionalità.»

 

SC

 

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Comunicato n° 120 del 23 febbraio 2022
Interpellanza sulla formazione del personale che si occuperà dei fondi del PNRR

 

Nella seduta consiliare del 23 febbraio 2022, il gruppo Pour l'Autonomie ha interpellato il Governo regionale in merito alla formazione del personale che si occuperà dei fondi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Il Capogruppo Marco Carrel, nel ricordare l'importanza del PNRR e dei progetti cofinanziati dai fondi europei per la Valle d'Aosta, ha richiamato l’attenzione sul «percorso formativo organizzato da Confindustria Valle d'Aosta con la "24ore Business School" e il Celva destinato al personale degli enti locali che sarà impegnato nella gestione e nella rendicontazione dei progetti inseriti nel PNRR. In particolare si vuole sapere se un'iniziativa di questo tipo sia stata prevista anche per il personale delle strutture regionali, con quali costi e percentuali di adesione. A nostro parere, sarebbe importante confrontarsi con gli enti locali valdostani al fine di offrire una formazione univoca per tutti: chiediamo quindi quale sia l'intenzione del Governo in merito.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, premettendo che «nei prossimi giorni avremo modo di confrontarci in Commissione sul PNRR», ha riferito che «per il momento, il personale delle varie strutture che si occupano di progetti finanziati anche da fondi europei e dal PNRR ha seguito un percorso formativo del Piano nazionale per l’aggiornamento del Responsabile unico del procedimento (periodo da settembre 2021 a marzo 2022): hanno aderito 244 dipendenti tra dirigenti e categorie D e C2. Questo corso non ha comportato costi per l'Amministrazione essendo proposto da piattaforme ministeriali totalmente gratuite. Nel periodo maggio-dicembre 2021 è stata inoltre autorizzata la formazione individuale per due dirigenti, due funzionari e un dipendente specifica sul PNRR e la pubblica amministrazione, il cui costo è stato di circa 2mila euro.»

«L’Amministrazione - ha proseguito il Presidente - ha dunque scelto, in questa prima fase, di soddisfare i propri fabbisogni formativi in materia di PNRR rivolgendosi alle piattaforme statali e, a tal proposito, ha provveduto a rinnovare l’accreditamento presso la Scuola nazionale dell’amministrazione, la quale svolge le attività di studio per l'individuazione di specifiche tipologie di formazione per il personale preposto all'attuazione delle azioni contenute nel PNRR. L’Ufficio formazione sta inoltre valutando l’opportunità per il personale interessato di partecipare al corso universitario di aggiornamento professionale sul PNRR proposto dall'Università di Torino e finanziato integralmente dall'INPS. Si sta poi avviando la ricognizione del fabbisogno formativo per il personale al fine di raccogliere le esigenze di aggiornamento e riqualificazione delle competenze per il triennio 2022-2024 anche in funzione dei progetti che saranno finanziati con i fondi del PNRR. Solo attraverso la ricognizione dei progetti finanziati dal PNRR che interesseranno l’Amministrazione regionale, condotta dalla struttura dedicata incardinata presso il Dipartimento programmazione, risorse idriche e territorio, sarà possibile individuare fabbisogni formativi più specifici e specialistici da indirizzare ai soggetti direttamente impegnati a dare piena attuazione ai progetti PNRR.»

«Quanto alle sinergie con gli enti locali - ha concluso il Presidente - non sono certamente da escludere, considerato, peraltro, che alcuni funzionari e dirigenti della Regione hanno partecipato ai corsi attivati dal Celva; reciprocamente lo stesso potrà essere fatto per i corsi attivati dalla Regione.»

Il Consigliere Carrel, nella replica, si è detto «seriamente preoccupato. Il PNRR riguarda sia la Struttura che dovrà coordinare i progetti sia diversi altri Dipartimenti: ecco perché risulta estremamente importante una formazione univoca e puntuale per i soggetti coinvolti. Faccio inoltre notare che la formazione non deve essere quella ordinaria in quanto siamo di fronte al PNRR, che per sua natura è un evento straordinario, e come tale richiede una forza maggiore e la necessità di essere affrontato in maniera diversa. Le tempistiche, per la Regione ma soprattutto per i Comuni, sono oltre misura stringenti: dobbiamo dare la possibilità ai Comuni di partecipare ai bandi, ed è solo con la formazione che si può garantire un giusto percorso. Ci vuole formazione, ci vogliono giovani per affrontare una sfida che, ripeto, non ha nulla di ordinario, né per la Regione né per i Comuni.»

 

SC

 

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Comunicato n° 121 del 23 febbraio 2022
Interpellanza su di una concessione di derivazione d'acqua a scopo idroelettrico a Chamois

 

Con un'interpellanza illustrata nella seduta del 23 febbraio 2022, il gruppo Progetto Civico Progressista ha chiesto conto di una concessione di derivazione d'acqua a scopo idroelettrico con prelievi dai torrenti Chamois e Saverou nonché dal lago Lod per alimentare due centrali nel comune di Chamois, approvata con delibera di Giunta del 15 novembre scorso.

«La realizzazione dell'impianto - ha specificato la Consigliera Chiara Minelli - prevede un uso invasivo del lago Lod, che verrebbe ridotto a bacino di accumulo a servizio delle due centrali. Ricordo che questo lago rappresenta un gioiello paesaggistico per il comune di Chamois: è dotato di un'area attrezzata a pic-nic, è frequentatissimo, soprattutto d'estate, da famiglie ed escursionisti e sulle sue rive sono sorti diversi bar e ristoranti. Sembrerebbe inoltre che ci sia l'intenzione di realizzare nelle sue prossimità una slittovia e un "family park", per migliorare ulteriormente l'attrattività della zona. Come segnalato anche da Legambiente VdA, il provvedimento di Valutazione di impatto ambientale del 2010 e sue successive proroghe (2015 e 2018) non contemplavano l'utilizzo del lago, mentre la delibera di novembre 2021 considera approvata una parte di progetto che non è mai stata sottoposta alla VIA. Segnalo tra l'altro che nel provvedimento di VIA, la Struttura regionale flora e fauna si era raccomandata che, nel realizzare la vasca di carico vicino al lago (perché allora solo questo era previsto), si tenesse conto dell'intervento di sanificazione del lago e si rispettassero le condizioni che potevano assicurare la vita dei pesci. Infine, evidenzio che gli abitanti di Chamois, unitamente a chi frequenta abitualmente il luogo, hanno aperto una raccolta firme per chiedere che il lago venga salvaguardato e che il progetto sia riproposto al VIA, anche in considerazione del fatto che la Valutazione è già scaduta per due volte e che soprattutto non prevedeva l'utilizzo del lago. Come intende procedere la Giunta?»

«Gli uffici regionali - ha risposto il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in qualità di Assessore ad interim all'ambiente - rilevano come il progetto a suo tempo presentato per l’attivazione della procedura di VIA - conclusa nel 2010 - prevedeva già gli interventi proposti, contenuti nel progetto preliminare e in uno studio di impatto ambientale redatti ai sensi della normativa vigente al momento della presentazione (legge regionale 14/99), tant’è che è stato possibile rilasciare la successiva concessione sul progetto a suo tempo sottoposto a valutazione di impatto. Inoltre, i tempi della proroga rilasciata nel 2018 non risultano ancora scaduti, contrariamente a quanto affermato: infatti, la legislazione d’emergenza legata alla pandemia ha disposto la proroga di qualsiasi parere, autorizzazione, permesso, atto abilitativo fino a 90 giorni oltre la scadenza dello stato emergenziale. Al momento, quindi, l’intervento previsto risulta quindi in possesso di una VIA valida e di una concessione idraulica recentemente rilasciata. A questo proposito, la struttura responsabile in materia di VIA segnala peraltro che, in analogia con quanto già avvenuto con altre pratiche, in caso di scadenza della proroga attuale, che si potrebbe verificare in caso di mancato inizio dei lavori nei termini, non è intenzionata a rilasciare ulteriori proroghe.»

Il Presidente ha quindi assicurato che «da parte mia non vi è ovviamente nessuna preclusione ad ascoltare i componenti del Comitato, ovviamente coinvolgendo non solo le strutture interessate, ma anche e soprattutto il Comune di Chamois.»

La Consigliera Minelli, nella replica, ha ribadito che «il progetto non prevedeva il sistema di pompaggio e di restituzione nelle acque del lago, interessava solo i due torrenti: la questione è quindi diversa. I casi sono due: o va bene approvare qualcosa che è diverso da quanto presentato, o c'è qualcosa che non funziona. Riguardo alla scadenza dei termini delle autorizzazioni, occorre fare delle valutazioni più approfondite in senso generale: un conto sono le valutazioni strettamente tecniche, un altro è prendere delle decisioni politiche. Non si può pensare di continuare ad applicare delle normative che sono state ampiamente superate e a procedere con infinite proroghe. Prendo atto che non c'è l'intenzione di effettuare una nuova proroga qualora non venissero iniziati i lavori, a differenza di quanto fatto in altre situazioni. Mi auguro che ci sia l'apertura ad ascoltare il Comitato di Chamois, perché in altre occasioni per situazioni simili che riguardavano concessioni, le persone non sono mai state sentite.»

 

SC

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Comunicato n° 122 del 23 febbraio 2022
Interpellanza sull'ampliamento del numero di manifestazioni fieristiche per il 2022

 

L'ampliamento delle manifestazioni fieristiche è stato al centro di un'interpellanza posta dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 23 febbraio 2022.

Il Consigliere Nicoletta Spelgatti, richiamando le leggi regionali che «prevedono disposizioni molto stringenti sul numero di mostre-mercato che possono essere organizzate dai Comuni e sui soggetti che possono esporre», ha osservato: «A causa della pandemia, molte manifestazioni fieristiche dell'artigianato tradizionale sono state annullate, mentre la Fiera di Sant'Orso è stata giustamente posticipata. Chiediamo alla Giunta regionale se abbia intenzione di intervenire, quantomeno in via d'urgenza e provvisoria per il 2022, in deroga alle leggi, consentendo di ampliare il più possibile il numero di manifestazioni organizzate dai Comuni, che sono di vitale importanza sia per i territori ospitanti che per gli espositori. In un momento come questo, l'obiettivo è quello di recuperare il terreno perduto, attirare più turisti, far lavorare gli artigiani: la proposta va vista come un momento di rilancio.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha ricordato che «il limite al numero di mostre-mercato è stato dettato per rispetto di più fattori, comprese le attività commerciali presenti sul territorio, a seguito di una situazione che si è delineata dopo una serie di confronti anche con le associazioni di categoria. Ci assumiamo l'impegno di sentire i Comuni e le associazioni che, ad oggi, non hanno espresso questa necessità. Riguardo, invece, alle manifestazioni fieristiche, la legge non pone limiti.»

Il Consigliere Spelgatti si è detta «insoddisfatta della risposta. È vero che la normativa ha l'obiettivo di contemperare le attività commerciali sul territorio con le manifestazioni fieristiche, ma la nostra proposta deve essere vista come uno strumento per rilanciare l'attrattività turistica: il tema va quindi rivalutato. In questo momento dare la possibilità ai Comuni di allargare le maglie per organizzare iniziative sul territorio può essere un atout di cui possono beneficiare tutti.»

I lavori riprendono domani, giovedì 24 febbraio, alle ore 9.

SC

 

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Comunicato n° 123 del 24 febbraio 2022
Interpellanza sul bando affitti

 

Nella seduta del 24 febbraio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha riportato l'attenzione del Consiglio sul bando di sostegno alla locazione.

In particolare, il Capogruppo Andrea Manfrin, lamentando «i ritardi nei pagamenti ai beneficiari del bando 2020 e 2021 e il mancato inserimento dell'automatismo di pagamento con semplice aggiornamento dei requisiti che ha causato un ulteriore aggravio di burocrazia», ha chiesto le tempistiche per la liquidazione delle ultime mensilità 2021 per chi aveva già aderito nel 2020. Ha poi segnalato che «ad oggi non risulta chiaro quando verrà pubblicato il bando affitti del 2022: numerose famiglie temono di dover attendere diversi mesi, se non un anno, per veder riconosciuto questo sostegno che diventa vitale nell'attuale panorama pandemico. Vorremmo quindi capire quanto sarà pubblicato: secondo noi è importantissimo che avvenga a breve termine. Peraltro, vorremmo capire se sia intenzione dell'Amministrazione inserire nuovi criteri di residenza sulla scorta di quanto applicato da altre Regioni.»

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha risposto che «il bando di sostegno alla locazione per il 2022 sarà pubblicato nel secondo semestre di quest'anno. Tenuto conto del grande numero di domande che potranno arrivare, è nostra intenzione agevolare gli utenti mettendo a disposizione una piattaforma informatica - in corso di progettazione - che permetta di presentare la domanda online e di ricevere immediato riscontro in merito all'esito dell'istruttoria. Per le persone che non sono in grado di trasmettere i documenti richiesti o di accedere in autonomia alla piattaforma, saranno comunque allestiti due sportelli per i richiedenti muniti di Spid. Chiederemo anche la collaborazione dei patronati.»

Riguardo ai criteri di residenza, l'Assessore ha spiegato che «si tiene conto di quanto stabilito con ordinanza del Tribunale di Torino del giugno 2021 che ha ordinato alla Regione l'eliminazione di condizioni collegate alla residenza protratta nella regione, specificando che non vi è alcuna ragionevole correlazione tra la durata prolungata della residenza e le situazioni di bisogno o di disagio, riferibili direttamente alla persona in quanto tale.»

Sulle tempistiche per la liquidazione per chi aveva già aderito nel 2020, l'Assessore Barmasse ha sottolineato che «a metà dicembre scorso sono state impegnate, per gli aventi diritto a quella data, le somme relative ai mesi di novembre e dicembre 2021: le liquidazioni sono state effettuate a gennaio 2022. Il contributo relativo alle due mensilità non è ancora stato liquidato agli utenti che non hanno rispettato il termine per la presentazione dell'autocertificazione dei requisiti (fissato il 15 ottobre 2021). Per non creare un disagio economico ai nuclei beneficiari, è stato comunque deciso di accettare le autocertificazioni anche successivamente a tale data. Da una verifica risulta che sono circa 600 gli utenti che non hanno presentato l'autocertificazione comprovante il mantenimento dei requisiti: invieremo nelle prossime settimane un sollecito con un nuovo termine per la presentazione, oltre il quale non sarà riconosciuto il pagamento delle mensilità sospese.»

Il Capogruppo Manfrin ha osservato: «Siamo di fronte ad una Struttura che ad oggi non è preparata per accogliere le domande: siamo nel 2022 e la piattaforma informatica non esiste ancora. Questo è un grosso problema, perché ci si trova ad avere a che fare con migliaia di persone. L'Assessore sulla data di pubblicazione non ha risposto: cosa significa il secondo semestre dell'anno, che va dal 1° luglio al 31 dicembre? Mi chiedo come le persone che hanno un disagio abitativo possano sopravvivere anche solo fino a luglio. Se i soldi ci sono e il bando può essere costruito, non capisco le criticità di pubblicazione. Riguardo ai requisiti di residenza, mi chiedo come mai altre Regioni lo abbiano applicato e noi no: sono fuori legge? Ci dimostrano che si poteva resistere in giudizio, ma noi preferiamo cedere. I requisiti si introducono perché i fondi non sono illimitati: bisogna scegliere, privilegiando i cittadini che risiedono sul nostro territorio. Queste sono le scelte che hanno fatto altre Regioni e che noi non abbiamo fatto. Un po' di coraggio Assessore.»

 

SC

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Comunicato n° 124 del 24 febbraio 2022
Il Consiglio riprende alle ore 15. Convocata una Capigruppo alle 14.45 sulla situazione in Ucraina

 

I lavori mattutini del Consiglio del 24 febbraio 2022 sono sospesi e riprendono alle ore 15. Alle 14.45 è convocata la Conferenza dei Capigruppo sulla situazione in Ucraina, dopo che in apertura del Consiglio di oggi, il Presidente Alberto Bertin aveva espresso «preoccupazione per l'inizio dei bombardamenti sull'Ucraina: una guerra in Europa si paventa, è un evento estremamente tragico per questo continente.» I Capigruppo, viste le notizie frammentate sull'attacco militare, hanno così deciso di riaggiornarsi nel primo pomeriggio in modo da valutare la situazione.

Ritirate due mozioni

A fine lavori il Consiglio regionale ha esaminato due mozioni del gruppo Lega Vallée d'Aoste. Entrambe sono state ritirate a seguito delle risposte fornite dal Presidente della Regione.

Spostamento uffici Giudice di pace in via Ollietti

È stata ritirata una mozione presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste per lo spostamento dell'Ufficio del Giudice di Pace di Aosta in via Ollietti nell'immobile già sede del TAR e vicino al Tribunale di Aosta, liberando, eventualmente, anche alcuni uffici occupati dagli archivi regionali e dalla Sezione di controllo della Corte dei Conti. Il Consigliere Paolo Sammaritani, illustrando l'iniziativa, ha evidenziato che «la delocalizzazione degli uffici del Giudice di Pace in regione Borgnalle crea enormi disagi obbligando gli avvocati a trasferirsi anche più volte nella stessa mattinata da via Ollietti - dove si svolgono tutte le udienze del Tribunale - a regione Borgnalle e viceversa. Lo stesso vale per alcuni giudici che si sono trovati a operare in entrambe le sedi e questi continui spostamenti generano ritardi nello svolgimento dell'attività giudiziaria. Ricordo inoltre all'Aula che, proprio per evitare queste problematiche, il Presidente del Tribunale di Aosta ha indirizzato alla Regione, che è proprietaria degli immobili, delle richieste volte a considerare la possibilità di concentrare in un unico luogo le sedi degli uffici giudiziari presenti sul nostro territorio. L'obiettivo della nostra iniziativa è quindi quella di fare un'operazione di razionalizzazione compattando la funzione giurisdizionale in un solo luogo, al fine di renderla più funzionale e maggiormente accessibile.» Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha chiesto il ritiro della mozione «a fronte dei passi avanti fatti in questo anno per trovare una soluzione a questo dossier. Condividiamo la necessità di spostare gli uffici del Giudice di Pace e ci siamo raffrontati con il Presidente del Tribunale, valutando la possibilità di adibire dei locali di circa 250 m2: gli uffici hanno fatto una stima dei lavori (98mila euro più le spese tecniche), che abbiamo inoltrato al Ministero della giustizia. Abbiamo anche ipotizzato una bozza di accordo, che potrebbe prevedere la concessione gratuita dei locali a fronte dei lavori eseguiti dal Ministero. A fine gennaio, abbiamo chiesto al Ministro di farci avere una risposta. La logica è quella della collaborazione istituzionale.»

Trasporto pubblico locale

È stata ritirata un'altra mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste che sollecitava l'Assessore competente a dare applicazione agli articoli dei contratti regionali che disciplinano i casi di abbandono o sospensione del servizio di trasporto pubblico locale da parte del gestore, eseguendo d'ufficio il servizio, con diritto di rivalsa per le spese sostenute dalla Regione per garantire tutti i servizi minimi. Il Capogruppo Andrea Manfrin, evidenziando «il perdurare dei disservizi del trasporto pubblico locale», ha sottolineato: «Il Presidente, nella sua funzione di Assessore ad interim ai trasporti, aveva attribuito i disservizi del trasporto pubblico locale a "cause di forza maggiore" dovute all'emergenza pandemica in corso. Tuttavia, i contratti per l'affidamento di questo servizio stipulati dalla Regione non prevedono tra le "cause di forza maggiore" eventuali motivazioni sanitarie o legate alla mancata previsione della pandemia. È necessario assicurare il trasporto pubblico locale e i collegamenti in tutta la regione (bacini alta Valle, centro e bassa Valle) che, come prevede il contratto, rientrano tra i "servizi minimi". Se il gestore non provvede, deve essere la Regione a farsi carico dell'esecuzione del servizio avvalendosi di altre imprese e ponendo i relativi costi a carico del gestore inadempiente.» Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in qualità di Assessore ad interim ai trasporti, ha condiviso «le criticità che ci sono state subito dopo l'introduzione dell'obbligo del green pass: la situazione, tuttavia, si è progressivamente quasi normalizzata e ad oggi nei bacini di alta e bassa Valle il servizio minimo è sempre garantito integralmente, mentre in centro Valle rimane l'anomalia nella Navetta verde (passa ogni 30 minuti invece di 20), che sarà sanata entro fine mese. Quindi, vista questa situazione, gli uffici non ritengono di dover ricorrere ad ulteriori operatori economici. I concessionari hanno messo in campo ogni forza possibile per garantire i servizi, a fronte di difficoltà oggettive, dovute non solo alla mancanza di autisti ma anche alle incombenze dettate dalla pandemia. Se la situazione dovesse peggiorare prenderemo in considerazione soluzioni di questo tipo, ma al momento non riteniamo accoglibile la mozione e chiedo di ritirarla.»

 

SC

 

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Comunicato n° 125 del 24 febbraio 2022
Ucraina: approvata una risoluzione di solidarietà al popolo ucraino e di condanna della guerra

 

In apertura dei lavori pomeridiani del 24 febbraio 2022, dopo una riunione della Conferenza dei Capigruppo, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità una risoluzione di solidarietà al popolo ucraino e di condanna della guerra in Ucraina. L'iniziativa è stata sottoscritta da tutti i gruppi consiliari.

Il testo, letto in Aula dal Presidente Alberto Bertin, impegna il Presidente della Regione di concerto con il Presidente del Consiglio a manifestare la propria solidarietà al popolo ucraino presso l'ambasciata dell'Ucraina in Italia e a presentare presso le autorità statali e europee la viva preoccupazione dei valdostani per l'azione bellica e per le sue ripercussioni, chiedendo una ferma condanna di questa guerra nelle sedi opportune e che si attivino tutti i canali diplomatici affinché si ponga immediatamente fine all'attacco in corso ed allo spargimento di sangue; a chiedere ai nostri parlamentari un impegno concreto in tal senso presso tutte le sedi opportune; esprimere solidarietà e vicinanza a tutti i cittadini ucraini residenti in Valle d'Aosta.

Il testo approvato

Richiamato l'art. 11 della Costituzione nel quale si sancisce che "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;

Ricordato che dal 06/04/14 è in atto un conflitto fra Russia, Ucraina e altre forze paramilitari che ad oggi ha causato migliaia di morti e feriti fra militari e popolazione civile nonché lo sfollamento di un milione e mezzo di persone;

Preso atto con viva preoccupazione dei gravi eventi in corso in Ucraina che hanno portato all'invasione di uno Stato sovrano, con la scelta della Russia di utilizzare la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali;

Sottolineato come questi eventi avvengano in aperta violazione del diritto internazionale e aprano scenari inquietanti per l'intera umanità, con gravi ripercussioni sociali ed economiche che ci vedono tutti coinvolti;

Ribadito che dalla guerra nascono solo odio, distruzioni e rovine;

Evidenziati i principi e i valori comuni su cui si basa la vita nell'UE: libertà, democrazia, uguaglianza e Stato di diritto, promozione della pace e della stabilità;

Confermato più che mai il proprio sostegno al popolo ucraino ed a tutte le minoranze ovunque minacciate, che come in tutte le guerre pagheranno il conto con morti, sofferenze e povertà;

Ricordato come spetti alla Commissione e al Consiglio europeo aprire al più presto la strada della diplomazia per fermare questa guerra nel continente europeo;

Impegna il Presidente della Regione di concerto con il Presidente del Consiglio:

SC

 

 

 

 

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Comunicato n° 126 del 24 febbraio 2022
Respinte due mozioni in chiusura dei lavori del Consiglio

 

Nella seduta pomeridiana del 24 febbraio 2022, il Consiglio regionale ha esaminato sei mozioni, di cui due sono state respinte e quattro ritirate.

Mozioni respinte

È stata respinta con 21 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, SA, PCP, GM-Restano) e 14 a favore (Lega VdA, PlA, GM-Baccega) una mozione presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste per l'avvio, entro 60 giorni, di un'indagine preliminare, da affidare agli uffici regionali, per la definizione normativa dei criteri di realizzazione di bacini di medie, piccole e micro dimensioni per lo stoccaggio dell'acqua e per le misure di incentivazione a privati e aziende volti al contrasto dell'inaridimento del suolo e al potenziamento dell'attività anti-incendio sul territorio regionale.

«I dati ufficiali dell'European Drought Observatory sul rischio di desertificazione classificano in "arancione" sorprendentemente anche alcune zone alpine tra le quali spicca la Valle d'Aosta - ha specificato il Consigliere Luca Distort -. Le precipitazioni scarse di questo inverno e gli incendi boschivi delle scorse settimane pongono il problema di una rapida e urgente azione per contrastare l'inaridimento del suolo e per individuare i sistemi più idonei a svolgere le azioni di spegnimento. L'Associazione nazionale bonifiche, irrigazioni e miglioramenti fondiari (ANBI) ha definito un Piano per la realizzazione di 2000 laghetti artificiali su tutto il territorio nazionale e il PNRR ne propone il raddoppiamento. La parola d'ordine di tutti i settori dell'Amministrazione del buon governo deve quindi essere "programmazione" per prevenire e gestire al meglio queste criticità, tenuto conto che più si aspetta e più è difficile intervenire sulla desertificazione del suolo. Si rende dunque necessario pensare ad un Piano di invasi medio-piccoli per lo stoccaggio dell'acqua nella nostra regione e di politiche di incentivazione con finanziamenti a tasso agevolato rivolte a privati e aziende.»

L'Assessore alle risorse naturali, Davide Sapinet, ha sottolineato che «l'Amministrazione dispone di un Piano regionale per le attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi revisionato, da ultimo, nel 2017 che è predisposto dal Nucleo antincendio boschivo del Corpo Forestale della Valle d'Aosta. Il documento individua azioni concrete e sistematiche per la prevenzione degli incendi e prevede anche la realizzazione di viabilità forestali e di manutenzione delle vasche di riserve idriche antincendio definendo i criteri per la realizzazione di bacini di medie, piccole e micro dimensioni.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in qualità di Assessore ad interim all'ambiente, rilevando che «l'argomento della mozione è di grande interesse», ha osservato: «La Valle d'Aosta, per la sua orografia, ha una gestione delle acque molto complessa. L'Osservatorio sulla siccità richiamato in Aula si occupa di fare una fotografia della situazione ma non studia la tendenza climatica in prospettiva. Comunque, gli scenari futuri presentano indubbie criticità. L'Arpa ha diffuso una serie di dati che evidenziano la povertà di neve del nostro territorio e, conseguentemente, anche quella di acqua il cui stoccaggio sarà più critico per questa stagione. Nell'ambito del PNRR, abbiamo presentato due progetti che hanno come finalità proprio la funzione di stoccaggio per uso irriguo ed eventualmente anche antincendio dell'acqua. I Piani regionali (Plan Climat e Strategia regionale di cambiamento e adattamento climatico) hanno evidenziato la necessità di intraprendere delle azioni per ottimizzare il consumo dell'acqua. La realizzazione dei bacini è una misura necessaria per adattare la realtà dei nostri territori di montagna a questo cambiamento climatico ma è necessario un approfondimento scientifico che è in corso e che richiede ulteriori sforzi. L'impegno ad avviare nei prossimi 60 giorni un'azione normativa non è accoglibile poiché bisogna prima completare l'analisi scientifica e l'attività pianificatoria. Per questo motivo la mozione non è condivisibile.»

Il Consiglio ha respinto con 18 voti astenuti (UV, FP-PD, AV-VdAU, SA, PCP, GM-Restano) e 15 favorevoli una mozione congiunta dei gruppi PCP, Lega VdA e PlA che intendeva impegnare il Governo regionale, di concerto con le associazioni sindacali e il Comune di Aosta, a promuovere un adeguato percorso amministrativo per consentire a tutti i lavoratori che hanno svolto le stesse funzioni di quelli inseriti nel protocollo di intesa tra Regione, CPEL e Sindacati, di poter beneficiare dell'indennità Covid-19, così come definita dalla legge regionale 8/2020.

«A seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha riconosciuto le prerogative della nostra Regione a erogare le indennità al personale sanitario impegnato a far fronte all'emergenza da Covid-19, di cui alla legge 8 del 2020 - ha evidenziato la Capogruppo di Progetto Civico Progressista, Erika Guichardaz - abbiamo appreso che ammontano a 1 milione 100mila euro le indennità di disagio che saranno destinate agli operatori socio-sanitari che hanno lavorato nelle microcomunità valdostane e nel servizio di assistenza durante la prima ondata della pandemia. Noi riteniamo fondamentale che a beneficiare di questa indennità siano anche gli altri lavoratori che hanno svolto le stesse mansioni di quelli inseriti nel Protocollo d'intesa (come ad esempio il personale del J.B. Festaz), così come anche evidenziato da CGIL, CISL e UIL durante la sottoscrizione dell’accordo. È una questione di equità e di pari trattamento.»

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha aggiunto: «L'Assessore aveva già precisato la necessità di definire un adeguato percorso amministrativo per dare corso all'erogazione di quanto dovuto. Al di là di chi oggi ha firmato questa iniziativa, credo che possa essere sottoscritta da tutto il Consiglio: è un segnale di civiltà che diamo, come abbiamo fatto in altri momenti dell'emergenza, nei confronti di chi ha lavorato duramente e con dedizione.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha replicato: «Il perimetro di applicazione della legge 8 è ben definito e riguarda i lavoratori delle Unités des Communes valdôtaines e del Comune di Aosta che hanno lavorato nelle microcomunità e nell'assistenza domiciliare da marzo a maggio 2020.  Non possiamo quindi oggi attivare un percorso con i sindacati: per farlo, e questo è auspicabile, è necessario un intervento legislativo che autorizzi l'erogazione di queste indennità. Inoltre, nel bilancio 2022-2024 non ci sono gli stanziamenti per questo tipo di erogazioni, ma come Governo li stiamo cercando. Propongo il ritiro della mozione, in alternativa ci asterremo.»

Mozioni ritirate

È stata ritirata dai proponenti una mozione depositata dai gruppi Lega VdA, Pour l'Autonomie, Misto-Baccega, riguardante il concorso alle spese di energia e riscaldamento domestico. Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, richiamando «l'aumento significativo dei costi di produzione e distribuzione delle forniture di energia», ha osservato: «Forte è la preoccupazione degli operatori economici valdostani ma anche delle famiglie, per le quali è previsto un aumento delle bollette in media del 55% (stimato in circa 820 euro annuali) per l'elettricità e del 41,8% (1.560 euro) per il gas. Anche per gli inquilini degli alloggi di edilizia residenziale pubblica allacciati al teleriscaldamento nel comune di Aosta vi sarà inevitabilmente un'impennata dei costi delle bollette, sapendo che si tratta di famiglie che si trovano già in una situazione economica precaria. Da un'audizione in quarta Commissione è emerso che saranno oltre 100 milioni gli aumenti per i valdostani. A livello nazionale la Lega ha fatto un forte pressing per far approvare la misura da 7 miliardi a favore di aziende e famiglie. Noi consideriamo che anche in Valle d'Aosta si debba prevedere una specifica misura di sostegno. Apprezziamo il lavoro avviato in quarta Commissione su questa tematica e ritiriamo la mozione.»

Il Vicepresidente della Regione, Luigi Bertschy, ha ringraziato per l'atteggiamento costruttivo delle forze di opposizione: «In questo momento abbiamo bisogno di lavorare in sinergia e diamo la nostra disponibilità di Governo a fornire tutte le informazioni e tutti i dati che serviranno anche per affrontare gli impegni futuri.»

A seguito delle rassicurazioni del Governo regionale, è stata ritirata dai proponenti una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste riguardante la definizione di un percorso legislativo di misure per il finanziamento a tasso agevolato con durata a medio e lungo termine per interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico del patrimonio edilizio valdostano.

Richiamando «le criticità del "Super bonus 110%", che ci hanno fatto assistere, dal suo sorgere ad oggi, ad una serie di misure correttive a vario spettro, una sorta di corsa ad ostacoli, per rincorrere aggiustamenti correttivi che si sono resi necessari», il Consigliere Luca Distort ha evidenziato che «in particolare il problema si pone sugli edifici unifamiliari, soggetti a tempi estremamente brevi entro i quali occorre gestire l'avvio di iter edilizi e finanziari e per l'esecuzione delle opere a fronte della scarsità di professionisti e di ditte disponibili ad assumere nuove commesse a breve termine. Il congestionamento delle attività degli uffici tecnici comunali, l'impennata dei prezzi delle opere edili, la carenza di materiali e di semilavorati, il sovraccarico delle commesse delle imprese di costruzioni conseguenti al "Super bonus 110%" ci portano a evidenziare che i meccanismi più idonei a incentivare in modo corretto i vari settori economici vanno ricercati negli strumenti di finanziamento a tasso agevolato con durata a medio e lungo termine mentre le misure contributive risultano strumenti che, più facilmente, generano distorsioni dell'economia. La normativa regionale ha presupposti interessanti in questo senso ma necessita di un approfondimento e di una attualizzazione per rispondere correttamente alle esigenze di una economia reale di settore. L'obiettivo è quello di avere gli strumenti migliori possibili per essere concorrenziali e pronti nel momento in cui il Super bonus troverà la sua naturale conclusione e affinché l'edilizia possa svolgersi secondo i sani principi dell'economia.»

Il Presidente della terza Commissione, Albert Chatrian, ha proposto di «analizzare e approfondire la tematica in Commissione, con l'obiettivo di avere una fotografia dello stato dell'arte, utile poi a trasferire in ambito legislativo le azioni da mettere in campo e accompagnare i valdostani nei vari interventi.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha fatto eco alle parole del Presidente Chatrian: «Condivido la necessità di organizzare il nostro lavoro futuro partendo da quanto di buono è già stato fatto con la legge 13/2015, avendo un rapporto con la terza e la quarta Commissione per capire su quali obiettivi lavorare insieme e come organizzare una progettualità che ci faccia superare la fase molto accelerata dei lavori in edilizia, spinti dai vari bonus, che però non ha portato a definire una vera cultura e una strategia a sostegno degli investimenti. Una volta assestate queste misure, dovremo lavorare su alcuni obiettivi: l'efficientamento energetico del nostro patrimonio, pubblico e privato; fornire una vera strategia che accompagni le imprese; offrire formazione e professionalità agli addetti ai lavori. Chiedo il ritiro della mozione, non per fermarci, ma per costruire meglio nelle Commissioni competenti un progetto definitivo che guardi al futuro.»

È stata ritirata la mozione congiunta dei gruppi Lega VdA, PlA e Misto (Baccega) con cui si voleva impegnare l'Assessore alla sanità a predisporre un "Piano per la salute mentale" che prevedesse dei voucher per l'assistenza psicologica, l'accesso alle cure per la salute mentale e per la prevenzione del disagio psicologico psichico; il potenziamento degli sportelli di ascolto presso le scuole e il rafforzamento dei servizi territoriali per la salute mentale.

Il Consigliere della Lega VdA Christian Ganis, ha evidenziato: «I dati dell'Istituto Piepoli confermano che nel 2021 il 27,5% dei pazienti che avevano intenzione di iniziare un percorso rieducativo di salute mentale non hanno potuto farlo per motivi economici. Anche nella nostra regione ci sono casi di persone che si devono sottoporre a trattamenti farmacologici e a sedute specialistiche, ricorrendo a studi privati poiché le strutture pubbliche non riescono a sopperire alla domanda. Gli studi ufficiali ci dicono che la depressione, le crisi di ansia e i tentativi di suicidio si sono aggravati durante il periodo Covid-19 e gli Ordini regionali degli psicologi hanno segnalato la necessità di un Piano che permetta ai cittadini di accedere a terapie e supporto psicologico. Apprendiamo in questi giorni dagli organi di stampa che il bonus per la Salute mentale, dopo essere stato bocciato nella legge di Bilancio, è stato inserito nel decreto Mille Proroghe e sarà presto una realtà e per questo motivo ritiriamo la mozione.»

È stata ritirata la mozione presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste che aveva nuovamente portato all'attenzione dell'Aula la questione dell'accesso ai reparti di terapia intensiva Covid da parte dei famigliari dei pazienti ricoverati, chiedendo al Governo di disciplinare rapidamente e in maniera puntuale le modalità di accesso. «Nella scorsa adunanza, con un'interpellanza avevamo già chiesto di permettere l'accesso ai parenti dei pazienti ricoverati in terapia intensiva e l'Assessore alla sanità si era impegnato a farlo - ha ricordato il Consigliere Nicoletta Spelgatti -. Per sicurezza, abbiamo comunque depositato questa mozione, quindici giorni fa (alla scadenza dei termini) nell'eventualità che la parola data non fosse mantenuta o che i tempi si fossero allungati. Poiché, invece, quanto chiesto è stato fatto, ritiriamo questa iniziativa.»

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 9 e giovedì 10 marzo 2022.

 

SC-LT

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