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Comunicato n° 67 del 2 febbraio 2022
Adunanza del Consiglio regionale -
Comunicato n° 71 del 7 febbraio 2022
Consiglio del 9 e 10 febbraio: iscritti tre question time all'ordine del giorno suppletivo -
Comunicato n° 75 del 9 febbraio 2022
Comunicazioni del Presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin -
Comunicato n° 76 del 9 febbraio 2022
Comunicazioni del Presidente della Regione, Erik Lavevaz -
Comunicato n° 77 del 9 febbraio 2022
Question time sulle procedure di esecuzione immobiliare conseguenti alla sentenza "Casinò" -
Comunicato n° 78 del 9 febbraio 2022
Question time sulla proposta della Regione Piemonte di accogliere pazienti Covid dalla Valle d'Aosta -
Comunicato n° 79 del 9 febbraio 2022
Interrogazione a risposta immediata sulla somministrazione pasti all'ospedale Parini -
Comunicato n° 80 del 9 febbraio 2022
Interrogazione sul conseguimento degli obiettivi del Piano rifiuti 2016-2020 -
Comunicato n° 81 del 9 febbraio 2022
Interrogazione sulla possibilità di prevedere visite ai pazienti Covid ricoverati in ospedale -
Comunicato n° 82 del 9 febbraio 2022
Interrogazione sulla riorganizzazione del personale della Casa di riposo J.B. Festaz -
Comunicato n° 83 del 9 febbraio 2022
Interpellanza sulla norma di attuazione per le concessioni idroelettriche -
Comunicato n° 84 del 9 febbraio 2022
Interpellanza sulla riapertura delle iscrizioni all'Albo regionale dei segretari comunali -
Comunicato n° 85 del 9 febbraio 2022
Interpellanza sulla diffusione della processionaria -
Comunicato n° 86 del 9 febbraio 2022
Interpellanza sull'anagrafe zootecnica regionale e nazionale -
Comunicato n° 87 del 9 febbraio 2022
Interpellanza sull'utilizzo dell'attrezzatura in dotazione all'Isiltp di Verrès -
Comunicato n° 88 del 9 febbraio 2022
Interpellanza sui progetti di intervento sulle strade statali 26 e 27 -
Comunicato n° 89 del 9 febbraio 2022
Interpellanza sull'implementazione del servizio medico di emergenza e di soccorso in montagna nelle ore notturne -
Comunicato n° 90 del 10 febbraio 2022
Il Consiglio Valle commemora il Giorno del Ricordo -
Comunicato n° 91 del 10 febbraio 2022
Interpellanza sui dati dei soggetti sottoposti a screening per il Covid -
Comunicato n° 92 del 10 febbraio 2022
Interpellanza sulla dotazione di letti per i pazienti Covid nelle strutture sanitarie dedicate -
Comunicato n° 93 del 10 febbraio 2022
Interpellanza sul potenziamento del servizio decentrato di tamponi Covid -
Comunicato n° 94 del 10 febbraio 2022
Interpellanza sulle convenzioni stipulate dall'Azienda USL -
Comunicato n° 95 del 10 febbraio 2022
Conclusi i lavori del Consiglio: respinte tre mozioni
Comunicato n° 67 del 2 febbraio 2022
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consiglio regionale è convocato in via ordinaria mercoledì 9 e giovedì 10 febbraio 2022, a partire dalle ore 9.00, per trattare un ordine del giorno composto di 53 oggetti, di cui 16 interrogazioni, 29 interpellanze e 3 mozioni.
Delle 16 interrogazioni, nove sono state presentate dal gruppo Lega Vallée d'Aoste: stato dell'iter per l'intitolazione a Salvatore Radizza di un luogo idoneo a ricordarne l'importanza storica; possibilità di fruire dei fondi del PNRR per la realizzazione di opere di manutenzione e sviluppo del sistema idrico integrato valdostano; avvio di interlocuzioni tra l'Amministrazione regionale e i gestori delle discariche di Chalamy e di Pompiod; accesso al reparto di terapia intensiva Covid dell'ospedale Parini di una troupe della RAI; controlli, in collaborazione con il Comune di Aosta, per evitare l'elusione delle restrizioni all'accesso ai grattacieli di via Capitano Chamonin; procedure adottate dall'USL per l'assegnazione delle forniture di guanti sterili; indicazioni fornite dall'Assessorato regionale alla sanità ai medici di base per la richiesta di tamponi molecolari Covid ai pazienti; tempistiche per i pagamenti dei corsi di formazione erogati da un ente nei mesi di febbraio-aprile 2019; azioni di contenimento e prevenzione dei contagi da peste suina sul territorio regionale.
Il gruppo Pour l'Autonomie ha depositato due interrogazioni: con la prima si chiedono notizie in merito all'avvio di uno studio sulla povertà in Valle d'Aosta, con la seconda si vogliono conoscere le richieste pervenute dai medici di base, dai pediatri e dalle farmacie per una migliore gestione dell'emergenza sanitaria.
Quattro sono invece le interrogazioni del gruppo Progetto Civico Progressista: motivazioni della scelta del titolo di studio per la selezione di addetti ai servizi turistici; tempistica per l'ampliamento del Parco del Mont Avic; raggiungimento degli obiettivi inseriti nel Piano dei rifiuti 2016-2020; tutela del personale socio-sanitario della Casa di riposo J.B. Festaz a seguito della riorganizzazione della pianta organica.
Con una interrogazione, il Consigliere Mauro Baccega (Gruppo misto) chiede conto del numero di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e infermieri dipendenti dell'USL in attività in Valle d'Aosta.
Delle 29 interpellanze depositate, 20 sono del gruppo Lega Vallée d'Aoste: recepimento nell'ordinamento valdostano dei principi definiti con propria legge dalla Regione Friuli Venezia Giulia in materia di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d'acqua ad uso idroelettrico; copertura del fabbisogno di personale dell'Amministrazione regionale per il periodo 2021-2023; tempistiche per la modifica della legge regionale sull'agriturismo; attuazione di misure per il contrasto alla processionaria; semplificazione delle procedure di registrazione e di gestione dei flussi informativi della banca dati dell'anagrafe zootecnica; intendimenti sull'acquisto del Castello giudiziario di Derby; valorizzazione della Collezione Cerise custodita nei locali del Collegio Saint-Bénin di Aosta; utilizzo delle attrezzature di tecnologia meccanica all'Istituto di istruzione liceale tecnica e professionale di Verrès; valutazione sugli eventi proposti dalla Cittadella dei giovani di Aosta; rispristino dei collegamenti con trasporto pubblico su gomma tra Aosta e Torino; valorizzazione dell'immobile "ex tiro al piccione" nel comune di Saint-Vincent; implementazione del servizio di emergenza medica e delle attività di ricerca e soccorso in montagna nelle ore notturne; motivi della minore copertura del servizio di guardia medica nel Distretto socio-sanitario 1 rispetto agli altri distretti; implementazione del personale dell'USL presso lo sportello per la scelta del medico di base di via Guido Rey ad Aosta; azioni per sostenere l'aumentata richiesta di supporto psicologico conseguente alla pandemia; corretta trasmissione alle Forze dell'ordine dei dati relativi ai soggetti che si sottopongono a screening per il Covid; dotazione alle strutture sanitarie per i pazienti Covid di letti che consentano migliori condizioni di degenza; potenziamento del servizio decentrato di effettuazione dei tamponi Covid con il coinvolgimento di medici di assistenza primaria e di farmacie convenzionate; convenzioni dell'USL con soggetti esterni per l'espletamento di parte delle proprie funzioni; mancato utilizzo del personale dell'USL per il coordinamento delle attività svolte da Croce Rossa e Anpas.
Quattro interpellanze sono del gruppo Pour l'Autonomie: approvazione di una norma di attuazione in materia di concessioni idroelettriche entro la fine della Legislatura statale; riapertura delle iscrizioni all'Albo regionale dei Segretari comunali; richiesta alla RAI di realizzare uno spot della nostra regione prima delle previsioni del tempo regionali; nomina di un Commissario straordinario per la gestione della peste suina in Valle d'Aosta.
Il gruppo Progetto Civico Progressista illustrerà tre interpellanze: potenziamento della struttura competente a monitorare il progetto di elettrificazione ricompreso nel PNRR; criticità organizzative e ricadute ambientali derivanti dalla raccolta separata dei rifiuti domestici di soggetti positivi al Covid-19; estensione al personale sanitario, socio-sanitario e tecnico-riabilitativo della possibilità di assunzione con il differimento dell'accertamento della conoscenza della lingua francese o italiana.
Due sono le interpellanze proposte dal Consigliere Baccega (gruppo Misto): cronoprogrammi e priorità degli interventi sulle strade regionali; assegnazione dell'indennità a favore degli operatori sanitari e del settore assistenziale per le attività svolte durante l'emergenza Covid-19.
Il Consiglio discuterà infine tre mozioni: con la prima, presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste, si vuole impegnare il Governo a programmare l'attività di promozione della 15° tappa del Giro d'Italia in Valle d'Aosta coinvolgendo tutte le località interessate. Con due mozioni, il Consigliere Baccega (Gruppo Misto) vuole impegnare le Commissioni consiliari competenti ad avviare rispettivamente un dibattito sulle problematiche della gestione dell'edilizia residenziale pubblica e l'esame della bozza di Piano regionale per l'emergenza e del Piano della salute e benessere sociale.
Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 13 del digitale terrestre).
La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso il Consiglio e muniti di Certificazione verde Covid-19 nel numero massimo consentito e con la stretta osservanza delle disposizioni di contenimento del contagio (uso della mascherina, igienizzazione delle mani, distanziamento, divieto di assembramento). Resta fermo che l'accesso dei giornalisti al foyer rimane non ammesso e che eventuali interviste si potranno effettuare, in modo scaglionato, nella zona adiacente il plastico raffigurante la Valle d'Aosta. Scrivere a ustampa@consiglio.vda.it per comunicare l'intenzione di seguire i lavori.
LT
Comunicato n° 71 del 7 febbraio 2022
Consiglio del 9 e 10 febbraio: iscritti tre question time all'ordine del giorno suppletivo
L’ordine del giorno del Consiglio regionale, convocato in via ordinaria mercoledì 9 e giovedì 10 febbraio 2022, è stato integrato da tre interrogazioni a risposta immediata.
La prima è stata presentata dal Consigliere Mauro Baccega del gruppo Misto e riguarda la sospensione delle procedure di esecuzione immobiliare nei confronti di amministratori regionali coinvolti dalla sentenza "Casinò"; con la seconda, il gruppo Lega Vallée d'Aoste vuole conoscere la strategia per scongiurare la "zona rossa" a fronte della proposta della Regione Piemonte di accogliere pazienti Covid valdostani nei propri ospedali; la terza, a firma del gruppo Progetto civico progressista, si occupa dei disagi conseguenti a disservizi legati alla fruizione di pasti all'ospedale Parini.
Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 56 oggetti.
Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 13 del digitale terrestre).
La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso il Consiglio e muniti di Certificazione verde Covid-19 nel numero massimo consentito e con la stretta osservanza delle disposizioni di contenimento del contagio (uso della mascherina, igienizzazione delle mani, distanziamento, divieto di assembramento). Scrivere a ustampa@consiglio.vda.it per comunicare l'intenzione di seguire i lavori.
LT
Comunicato n° 75 del 9 febbraio 2022
Comunicazioni del Presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin
Il Presidente Alberto Bertin ha aperto i lavori dell'adunanza del Consiglio, convocato oggi, mercoledì 9, e domani, giovedì 10 febbraio 2022, rinnovando le congratulazioni a Federica Brignone e Federico Pellegrino per aver conquistato la medaglia d'argento ai giochi olimpici di Pechino.
Il Presidente, nelle sue comunicazioni all'Aula, ha riferito che la Conferenza dei Capigruppo ha deciso che domani, a inizio seduta, sarà dedicato un momento commemorativo per il Giorno del Ricordo. Ogni gruppo avrà a disposizione 10 minuti per i propri interventi.
Il Presidente del Consiglio ha poi comunicato di aver ricevuto, la settimana scorsa, una lettera della Presidente del Parlament de Catalunya, Laura Borràs, «che tra l'altro parteciperà il 27 febbraio all'Anniversario dell'Autonomia, con la quale descriveva la situazione in Catalogna e le difficoltà che ancora oggi coinvolgono il Parlamento. In particolare, veniva riportata la situazione del deputato Pau Juvillà, recentemente destinatario di un provvedimento di sospensione conseguenza del comportamento tenuto nel periodo di campagna elettorale per le elezioni politiche spagnole. Juvillà, all'epoca Consigliere comunale, aveva esposto sulla facciata del municipio il fiocco giallo, simbolo di solidarietà nei confronti degli esuli e prigionieri politici catalani.»
«Al di là della vicenda personale del deputato in questione e delle ripercussioni che la stessa sta avendo sull'operatività del Parlamento catalano - ha proseguito Bertin -, ancora una volta, a più di quattro anni di distanza, si evidenziano gli effetti negativi conseguenti alla risposta da parte statale, al referendum consultivo organizzato dalla Generalitat de Catalunya il 1° ottobre 2017. Ricordo che ad oggi quasi 3000 persone sono ancora coinvolte a diverso titolo da azioni giudiziarie e amministrative. Abbiamo ancora alla memoria le immagini riportate da tutti i mass-media del mondo nelle quali ad un momento di partecipazione democratica si è avuta una risposta violenta.»
«Alle richieste pacifiche e democratiche - ha concluso Bertin - non si può rispondere con la violenza e i tribunali, solo la politica e il confronto possono - e devono - trovare una via d'uscita. È triste constatare che in Europa, nel silenzio delle istituzioni europee, si verifichino ancora situazioni del genere. Si spera che il dialogo tra il Governo spagnolo e quello catalano, intrapreso da alcuni mesi, possa aprire una fase nuova per la soluzione della questione catalana.»
Il Presidente Bertin ha anche riferito che nella giornata di ieri si sono concluse le verifiche sulle 299 firme presentate a supporto dell'iniziativa popolare da sottoporre a referendum propositivo riguardante la modifica delle norme per l’elezione del Consiglio regionale della Valle d’Aosta (legge regionale n. 3/1993). Dalle operazioni di verifica è emerso che sono 277 le firme regolarmente autenticate.
La proposta di legge sarà ora inviata al Presidente della Regione per la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione oltre che alla Commissione procedimenti referendari - nominata dal Consiglio regionale a gennaio 2021 e composta dai professori Raffaele Caterina, Elisabetta Palici Di Suni Prat e Francesco Dassano quali membri effettivi oltre che dagli avvocati Giuseppe Gallenca e Antonella Lauria e dal professore Eugenio Dalmotto in qualità di membri supplenti. Entro 45 giorni dalla pubblicazione del testo sul BUR, la Commissione dovrà deliberare l'ammissibilità o meno dell'iniziativa.
SC
Comunicato n° 76 del 9 febbraio 2022
Comunicazioni del Presidente della Regione, Erik Lavevaz
Nelle sue comunicazioni al Consiglio del 9 febbraio 2022, il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, si è unito a nome di tutto il Governo «all’entusiasmo che ha accompagnato negli ultimi giorni le imprese olimpiche di Federica Brignone e Federico Pellegrino. Un entusiasmo indispensabile per costruire il futuro non solo dello sport, ma della Valle d’Aosta tutta.»
Con riferimento all’emergenza pandemica, il Presidente ha riferito che «i numeri di questi giorni confermano la rapida discesa della curva dei contagi. La situazione ospedaliera sta ritrovando normalità, anche se ancora molta attenzione è necessaria: abbiamo ritrovato i numeri da zona bianca, anche se il cambiamento di classificazione avrà bisogno ancora di alcune settimane per essere formalizzato. Andiamo verso un quadro nuovo, con l’obbligo di mascherina che da venerdì sarà necessario all’aperto solo in caso di affollamento. Non cediamo insomma all’idea del “libera tutti”, ma godiamoci il ritorno di libertà sempre maggiore e costruiamo la ripartenza insieme.»
SC
Comunicato n° 77 del 9 febbraio 2022
Question time sulle procedure di esecuzione immobiliare conseguenti alla sentenza "Casinò"
Con un'interrogazione a risposta immediata illustrata nella seduta consiliare del 9 febbraio 2022, il Consigliere Mauro Baccega (Gruppo Misto) ha portato all'attenzione dell'Aula le procedure di esecuzione immobiliare nei confronti di amministratori regionali che devono risarcire la Regione a seguito della sentenza della terza sezione d'appello della Corte dei Conti riguardante la ricapitalizzazione del Casinò di Saint-Vincent.
Il Consigliere Baccega ha ricordato che «a settembre scorso l'Avvocatura regionale ha comunicato l'intimazione a pagare il debito vantato dalla Regione: alcuni amministratori lo hanno estinto, altri hanno in itinere vertenze nei confronti delle rispettive compagnie assicurative e c'è addirittura un caso limite di un ex amministratore regionale che ha appreso della prosecuzione della procedura di pignoramento dei propri immobili pur avendo da più di due mesi la capienza sul proprio conto corrente (ancora sotto sequestro conservativo, come tutti del resto) utile all'estinzione del credito vantato dalla Regione. L'Amministrazione regionale ha promosso un ricorso per conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte Costituzionale mentre gli amministratori regionali coinvolti hanno presentato un ricorso per difetto di giurisdizione dinanzi alla Corte di Cassazione: io credo sia opportuno capire se la Giunta abbia previsto, in autotutela, di dare disposizioni all'Avvocatura regionale per sospendere le procedure di esecuzione immobiliare nei confronti degli amministratori regionali interessati nell'attesa delle pronunce della Corte Costituzionale e della Corte di Cassazione: sospensione che era stata a suo tempo prospettata.»
Nella risposta, il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha parlato «di questione delicata e dolorosa. La Giunta regionale ha dato mandato a un legale per l'esecuzione della sentenza n. 350/2021 della terza sezione centrale d'appello della Corte dei Conti, quindi di un preciso obbligo di legge: eventuali disposizioni impartite al legale, si porrebbero quindi in conflitto con il mandato conferito. La sospensione dell'esecuzione risulta essere stata oggetto, nell'ambito del giudizio di Cassazione, di specifica istanza da parte degli interessati, della quale, tuttavia, non si conosce l'esito. Per quanto riguarda la procedura esecutiva, la sospensione può essere ovviamente chiesta dal debitore al Giudice dell'esecuzione. L'ordinamento prevede anche la sospensione su istanza del creditore; questa opzione sarà presa in considerazione nel momento in cui, tenendo conto dei tempi della procedura esecutiva e dei tempi per i ricorsi pendenti avanti la Corte di Cassazione e alla Corte Costituzionale, dovessero profilarsi conseguenze irreversibili legate alla vendita degli immobili che possano esporre l'Amministrazione a responsabilità, e quindi qualora si configurino esigenze legate al perseguimento dell'interesse pubblico.»
Il Consigliere Baccega ha quindi preso atto della risposta.
SC
Comunicato n° 78 del 9 febbraio 2022
Question time sulla proposta della Regione Piemonte di accogliere pazienti Covid dalla Valle d'Aosta
Con un'interrogazione a risposta immediata posta nella seduta consiliare del 9 febbraio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto chiarimenti in merito alla proposta della Regione Piemonte di accogliere pazienti Covid provenienti dalla Valle d'Aosta.
Il Consigliere Luca Distort ha detto: «Il Presidente Lavevaz, a nome e per conto di tutti i valdostani, ha declinato l'offerta pervenuta dal Presidente piemontese Alberto Cirio, malgrado i meccanismi statistici che, per natura dei piccoli numeri della nostra regione, rendano particolarmente probabile il passaggio in zona rossa, che scatta al decimo ricovero in rianimazione. Anche se i numeri attuali dei contagi sono in calo, non si possono escludere successive recrudescenze. Chiediamo quindi al Governo quale strategia abbia adottato per scongiurare l'ingresso in zona rossa e con quali costi, rispetto alle condizioni contenute nella proposta della Regione Piemonte.»
Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha evidenziato: «I valdostani non sono dei numeri da spostare in ambulanza per rispettare delle questioni statistiche. L'idea di ricoverare alcune persone in terapie intensive piemontesi, lontano dalle loro famiglie, avendo posti liberi in Valle d'Aosta, per non fare scattare la zona rossa, non è una soluzione ed è poco rispettosa dei nostri concittadini: sono stupito che si possa pensare il contrario. Questo è il motivo per cui abbiamo considerato impraticabile l'offerta del Presidente Cirio, pur ringraziandolo per la disponibilità e ribadendo l'importanza delle collaborazioni sanitarie tra Regioni.»
Il Consigliere Distort ha replicato: «La sua risposta non ci convince. Non credo che per un cittadino di Pont-Saint-Martin sia tanto diverso il suo ricovero ad Ivrea piuttosto che ad Aosta. A noi interessa la buona amministrazione: l'attività dei vari uffici della Regione è indirizzata alla costituzione di accordi con le Regioni vicine e tanto più questo accade in campo sanitario. Questa tendenza discende da un concetto di sana amministrazione. Con il suo "no grazie" lei ha sovvertito questo concetto e ha perso l'occasione di allontanare lo spettro della zona rossa dalla Valle d'Aosta.»
LT
Comunicato n° 79 del 9 febbraio 2022
Interrogazione a risposta immediata sulla somministrazione pasti all'ospedale Parini
Nella seduta consiliare del 9 febbraio 2022, il gruppo Progetto Civico Progressista ha interrogato il Governo sulla somministrazione dei pasti all'ospedale Parini di Aosta.
La Consigliera Chiara Minelli ha riferito di «alcuni disservizi legati alla somministrazione dei pasti in diversi reparti dell'ospedale regionale: porzioni scarse, cibo freddo e impossibilità di scegliere tra le abituali due portate. Nonostante l'aggiudicazione ad una nuova società di catering, avvenuta il 16 dicembre 2021, ad oggi risulta ancora attiva la società uscente. È importante assicurare ai ricoverati dei pasti adeguati: chiediamo quindi all'Assessore lumi su questa situazione e che cosa sia stato fatto per risolvere il disagio dei pazienti.»
L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha evidenziato che «in questa fase emergenziale, l'Azienda USL ha messo in atto, per il tramite della Struttura di dietologia, alcune operazioni di miglioramento del servizio di ristorazione: presa in carico delle segnalazioni di non conformità pervenute dai reparti e confronto con la società che gestisce il servizio, monitoraggio delle diete speciali, verifiche della qualità del vitto e dell'organizzazione dei carrelli, valutazione del menù.»
In merito al nuovo servizio, l'Assessore ha riferito che «la società INVA che opera in qualità di Centrale Unica di Committenza regionale ha aggiudicato l'appalto in questione e sta predisponendo, nei termini previsti dalla norma, gli atti necessari all'avvio del servizio di ristorazione da parte del nuovo fornitore.»
«In buona sostanza - ha detto nella replica la Consigliera Minelli - dobbiamo aspettare che ci sia il nuovo servizio, ma intanto i pasti restano scarsi e freddi. Le necessità delle persone ricoverate non sono quelle di sapere chi porterà loro i pasti, ma che questi siano adeguati e sufficienti. Nel 2022, che in un ospedale di una regione come la nostra, a nord del mondo, ci sia una situazione di questo tipo è per lo meno strano.»
SC
Comunicato n° 80 del 9 febbraio 2022
Interrogazione sul conseguimento degli obiettivi del Piano rifiuti 2016-2020
Nella seduta consiliare del 9 febbraio 2022, il gruppo Progetto Civico Progressista ha interrogato il Governo sugli obiettivi previsti dal Piano regionale dei rifiuti 2016-2020 e sui risultati ottenuti.
In particolare le Consigliere di PCP hanno chiesto se siano stati raggiunti gli obiettivi riguardanti la riduzione della produzione pro-capite di rifiuti urbani, le percentuali di raccolta differenziata, di recupero di materia, di riciclo dell'organico oltre che la quantità e la tipologia degli impianti di compostaggio. Hanno anche voluto conoscere se le disposizioni sulle discariche di rifiuti speciali di Pompiod e Chalamy siano state applicate coerentemente alle previsioni del Piano.
Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in qualità di Assessore ad interim all'ambiente, ha precisato che «gli obiettivi del Piano sono consultabili sul sito dell'Amministrazione regionale e riguardano: la riduzione della produzione pro-capite di rifiuti urbani pari a circa 20-30 kg per abitante all’anno; la percentuale di raccolta differenziata tra il 65% e il 70%; la percentuale di recupero di materia del 50%; la percentuale di recupero e riciclo dell'organico tra il 50% e il 70%; la quantità e tipologia degli impianti di compostaggio (che sono previsti eventualmente dopo il 2020).»
In riferimento ai risultati raggiunti, Lavevaz ha affermato: «La produzione pro-capite di rifiuti urbani è aumentata di circa 40 kilogrammi per abitante all’anno; la percentuale di raccolta differenziata ha raggiunto il 65% in fase 1; la percentuale di recupero di materia è del 58%, che non coincide con la percentuale effettivamente recuperata dai consorzi, a causa delle contaminazioni presenti nel rifiuto; la percentuale di recupero e riciclo dell'organico ha raggiunto il 46% della frazione organica ed il 90% del verde biodegradabile. I risultati ottenuti sono in linea con le previsioni di Piano. Sottolineiamo anche la crescita di circa 17 punti percentuali della raccolta differenziata nel quinquennio 2015-2020. Per quanto concerne il mancato raggiungimento di alcuni obiettivi, le incertezze legate alla definizione dei Piani regionali di gestione dei rifiuti fanno sì che raramente tali pianificazioni possano tradursi in puntuali raggiungimenti degli obiettivi. Le concause sono numerose: ad esempio, si può evidenziare che tre Unités sono rimaste al di sotto all’obiettivo minimo per la raccolta differenziata del 65%, mentre le rimanenti sono vicine al 70%.»
Sul tema delle discariche il Presidente della Regione ha rilevato che «la realizzazione di nuove discariche per lo smaltimento dei rifiuti speciali inerti non è al momento prevedibile. Alla luce, comunque, delle volumetrie residue rilevate nel 2014 delle discariche attualmente in esercizio e, nella previsione che possa essere avviato l’esercizio di una grossa discarica di titolarità privata (nel comune di Issogne, in località Mure), si ritiene che al momento l’offerta di impianti risulti essere sufficiente anche per i prossimi 5 anni. La discarica di Pompiod è richiamata nella tabella di censimento degli impianti con la dicitura di esercizio sospeso.»
La Consigliera Chiara Minelli ha osservato che «la motivazione dell'interrogazione è che, per fare ora una pianificazione corretta, è necessario avere il quadro dei risultati precedenti che, nel caso delle attività 2016-2020, non è così nitido né agevole da analizzare nella nuova bozza di Piano ora all'esame. Di fatto, dai dati illustrati dal Presidente, emerge che gli obiettivi del Piano non sono stati raggiunti. C'è stato un aumento notevole della produzione pro capite dei rifiuti urbani che è aumentata del doppio rispetto a quella che si prevedeva di ridurre: si pensava di diminuire da 20 a 30 kg e invece registriamo un aumento di 40 kg. Per la raccolta differenziata bisognava superare il 65% previsto per legge, noi siamo mediamente al 64,53%. Occorre fare una riflessione che porti ad individuare obbiettivi più sfidanti per tutti e costruire un Piano che sia più incisivo, con step cronologici più stringenti, ad esempio sulla tariffazione puntuale e sul passaggio all'ATO unico, per evitare di accumulare ritardi su ritardi. È importante prevedere tappe intermedie per la realizzazione dei vari obiettivi. Sulle discariche di Pompiod e Chalamy, non si prevedeva niente nel vecchio Piano così come anche in quello nuovo, dove non c'è praticamente nulla. Bisogna colmare questo vuoto normativo: era anche un obiettivo del programma di Legislatura. Malgrado, da un anno, chiediamo di intervenire e abbiamo fatto proposte concrete, non si è fatto nulla. E non si dica ancora che la causa di questa mancanza è da imputare alle mie dimissioni da Assessora, perché sarebbe francamente ridicolo.»
LT
Comunicato n° 81 del 9 febbraio 2022
Interrogazione sulla possibilità di prevedere visite ai pazienti Covid ricoverati in ospedale
Nella seduta consiliare del 9 febbraio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto conto dell'autorizzazione all'accesso nel reparto Covid dell'ospedale Parini rilasciata ad una troupe televisiva della RAI, quali precauzioni siano state adottate e se non sia possibile prevedere, con le stesse misure di tutela e sicurezza, uguale possibilità per i parenti dei pazienti che vogliono dare un saluto ai propri cari.
L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha risposto che «a seguito delle numerose richieste di poter visitare i reparti Covid da parte delle varie testate giornalistiche, l'Azienda USL ha concesso tale possibilità una tantum alla sola RAI in quanto testata giornalistica di servizio pubblico. Così come è stato fatto in molti altri ospedali italiani, si è inteso trasmettere una testimonianza con lo scopo di documentare la serietà della situazione e la possibilità di esiti gravi per i malati di Covid-19. La visita si è svolta in condizioni di assoluta sicurezza per operatori e pazienti e nel rispetto della privacy: ciò è stato possibile proprio per l'unicità dell'occorrenza.»
Sulla questione delle visite dei parenti, l'Assessore si è detto «conscio della dolorosa situazione in cui si trovano, soprattutto nei casi di pazienti gravi, e ci stiamo confrontando con i responsabili dei reparti interessati per trovare delle modalità che, garantendo tutela e sicurezza dei congiunti, permettano la visita, almeno ai pazienti più gravi.»
Il Consigliere Nicoletta Spelgatti si è detta «insoddisfatta: ho fatto un rapido giro su internet e ho verificato che molti ospedali e molte Regioni hanno deliberato per rendere possibili le visite dei parenti ai malati di Covid, soprattutto in terapia intensiva. Non morire in solitudine dovrebbe essere una priorità per l'Amministrazione: la Giunta in Valle d'Aosta non ha mai preso in considerazione questa possibilità così come l'ospedale, in autonomia, non si è mai organizzato in tal senso. Morire da soli è la cosa più terribile che ci sia: tutti i nostri sforzi dovrebbero essere tesi affinché questa situazione non si verifichi. Il valore e l'importanza del paziente li vediamo quando diamo la possibilità ai congiunti di visitare i propri cari ospedalizzati: non averlo garantito è grave.»
SC
Comunicato n° 82 del 9 febbraio 2022
Interrogazione sulla riorganizzazione del personale della Casa di riposo J.B. Festaz
Con un'interrogazione riguardante la Casa di riposo J.B. Festaz di Aosta discussa nella seduta consiliare del 9 febbraio 2022, il gruppo Progetto Civico Progressista ha voluto sapere se nel turno notturno ci siano solamente 2 operatori per 60 utenti divisi su tre piani diversi e quali le iniziative messe in campo a tutela dei lavoratori e dell'efficienza del servizio.
L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Roberto Barmasse, ha riferito che «l'Azienda J.B. Festaz gestisce tre unità organizzative distinte: casa di riposo protetta e protetta plus con 49 operatori socio-sanitari e 11 infermieri; residenza sanitaria assistenziale (RSA) e unità di assistenza prolungata (UAP), in convenzione con l'USL, con 18 OSS e 7 infermieri; nucleo demenze, in convenzione con l'USL, con 11 OSS e 3 infermieri. La riorganizzazione ha riguardato solo i servizi socio-assistenziali (casa di riposo protetta e protetta plus), mentre per i reparti socio-sanitari convenzionati con l'USL saranno fatte valutazioni dopo la trasformazione dell'attuale RSA/UAP in ospedale di comunità. Evidenzio che all'interno dei reparti oggetto di riorganizzazione, gli standard organizzativi sono al di sopra di quanto previsto dalle attuali norme regionali.»
Nel ricordare che il J.B. Festaz «si trovava in una situazione economico-finanziaria delicata che necessitava di una progressiva riduzione dei costi di esercizio e una migliore gestione delle entrate», l'Assessore ha evidenziato che si è passati da «una perdita di esercizio di 791.508 euro nel 2019 a 403.211 euro nel 2020. Nel 2021, la Regione ha previsto un trasferimento di 1 milione 250mila euro, cui si deve sommare un contributo di 350mila euro per i maggiori costi sostenuti per l'emergenza Covid-19. Nel 2021, è stato introdotto il sistema di controllo di gestione economico-finanziario che ha permesso di predisporre il documento finanziario per il 2022 con criteri e valori attendibili. La Regione, in accordo con il J.B. Festaz, ha attivato un gruppo di lavoro inter-istituzionale per valutare il fabbisogno di personale, tenendo conto dell'adeguatezza degli attuali standard, dell'aderenza delle risorse umane rispetto alle norme contrattuali in materia di lavoro. Al fine di garantire la massima trasparenza e la condivisione con il personale e i sindacati si sono tenuti, nel 2021, quattro incontri informativi sulle strategie da adottare in merito alla riorganizzazione, concordando che non vi sia nessuna riduzione di personale in ruolo, il termine dei contratti per decorrenza dei termini del numero massimo di proroghe attivabili, la revisione e condivisione dei piani di lavoro con il personale, la presentazione degli orari di lavoro e delle nuove ciclicità, la decorrenza della nuova organizzazione dal 1° gennaio 2022, la verifica delle attività con un confronto con i sindacati già programmato per il prossimo 7 marzo.»
L'Assessore ha poi confermato che «il personale presente in reparto per la sorveglianza è di 2 unità, ma con un'interazione tra reparti che è possibile grazie al fatto che la struttura è unica. Durante le notti sono quindi presenti sei unità di personale, che per le attività dirette al paziente si muovono sempre in coppia e fra questi, uno di essi è un operatore infermieristico. Infine, sull'intera Casa di riposo è inoltre prevista una doppia reperibilità sul turno notturno garantendo il pronto intervento in caso di necessità.»
La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha replicato: «Abbiamo constatato che gli OSS fanno turni pesantissimi, spesso con soli 3 fine settimana liberi su 16, un taglio che porterà un risparmio irrilevante tenuto conto della qualità del servizio da sempre erogato dalla Casa di riposo. La conferma di due OSS del J.B. Festaz in servizio per 60 utenti divisi su tre piani di notte e la commistione da lei confermata tra il personale della casa di riposo con i reparti RSA e UAP sono affermazioni gravi sia per la sicurezza sia per la qualità del servizio. Valutiamo con favore la costituzione di un gruppo di lavoro tra operatori, ma rileviamo che la mancanza di progettualità e l'immobilismo di questa Amministrazione stanno avendo la meglio rispetto a un personale che è altamente specializzato e che da tempo esprime preoccupazione perché non ha certezze sul proprio futuro lavorativo. Il Piano per la salute e benessere rappresentava una speranza, ma vi troviamo ben poco rispetto a questa tematica perché non vi è una seria valutazione dei fabbisogni per dare risposte concrete. Bisogna capire se vi è una valutazione complessiva della sostenibilità di questa struttura e quali le iniziative da mettere in campo a tutela dei lavoratori e del servizio. Per noi, è evidente la mancanza di attenzione rispetto a questo importante servizio del nostro territorio. Vista l'esclusione dei lavoratori del J.B. Festaz dalle indennità Covid, ora che la sentenza della Corte Costituzionale ha sbloccato la situazione, auspichiamo che ci si impegni, così come promesso dall'Assessore, ad avere la stessa sensibilità per il personale del J.B. Festaz e a provvedere lo stanziamento per dare questa indennità anche a questi lavoratori. Viste le affermazioni di oggi sull'inumanità a spostare le persone da un ospedale all'altro, evidenzio che da molto tempo gli utenti delle RSA non possono ricevere visite a differenza di quello che avviene altrove.»
SC
Comunicato n° 83 del 9 febbraio 2022
Interpellanza sulla norma di attuazione per le concessioni idroelettriche
Nella seduta consiliare del 9 febbraio 2022, il gruppo Pour l'Autonomie ha interpellato il Governo regionale per avere aggiornamenti sull'approvazione della norma di attuazione per le concessioni idroelettriche.
Il Consigliere Augusto Rollandin ha spiegato: «Abbiamo appreso che è stata approvata dalla Commissione paritetica una bozza di legge statutaria per le concessioni idroelettriche che è ancora in attesa del parere di alcuni Ministeri. Considerato che la scadenza della concessione è fissata per il 2029 e che la Valle d'Aosta ha in concessione le acque del proprio territorio, chiediamo se vi siano degli accordi presi con il Governo nazionale per approvare la norma di attuazione prima del termine della Legislatura; quale sia l'azione posta in essere per arrivare a completare l'iter entro il 2022 e se la bozza preveda la possibilità di prorogare la concessione a CVA Spa.»
Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, concordando sul fatto che il tema delle grandi concessioni sia centrale per la Legislatura in corso, ha ricordato che «lo schema della norma di attuazione in materia di concessioni e subconcessioni di derivazione d'acqua è già stato positivamente esaminato dalla Commissione paritetica ed è al vaglio delle strutture governative competenti. Sono arrivate già molte risposte da parte dei Ministeri. La questione delle grandi derivazioni d'acqua è sempre stata oggetto di interlocuzioni e incontri avvenuti con il Governo italiano, sia da parte della Regione che del Senatore Lanièce. In occasione dell'elezione del Presidente della Repubblica, abbiamo avuto un incontro con la Ministra Gelmini proprio su questo tema. In ogni momento è stata rappresentata l'importanza e l'urgenza di giungere all'approvazione del testo. Al momento, lo schema di norma prevede l'assegnazione delle concessioni tramite gare con procedura di evidenza pubblica, a società a capitale misto pubblico-privato (in cui il socio privato è individuato con procedura di evidenza pubblica); mediante forme di partenariato pubblico-privato e a società a totale controllo pubblico, costituite per soddisfare preminenti interessi generali connessi alla produzione dell'energia sul nostro territorio.»
Il Consigliere Rollandin ha replicato: «Faccio notare che quando abbiamo esaminato la questione in Commissione ci è stato detto che, ad oggi, non ci sono accordi e non è stata chiusa nessuna trattativa. Il punto risulta ancora da definire. Lei, invece, ha parlato del raggiungimento di un accordo e gradiremmo avere informazioni certe sul punto. Bisogna agire prontamente per arrivare al risultato, per non essere perdenti su tutta la linea. L'aspetto è molto delicato ed è opportuno muoversi in tempi rapidi. La disponibilità delle acque è una risorsa fondamentale per la nostra regione. Ci sono delle società francesi e svizzere che si sono già interessate alla questione.»
I lavori del Consiglio sono sospesi, riprendono questo pomeriggio a partire dalle ore 15.00.
LT
Comunicato n° 84 del 9 febbraio 2022
Interpellanza sulla riapertura delle iscrizioni all'Albo regionale dei segretari comunali
Il tema delle iscrizioni all'Albo regionale dei Segretari comunali è stato nuovamente affrontato nella seduta consiliare del 9 febbraio 2022, con un'interpellanza presentata dal gruppo Pour l'Autonomie.
«La gestione dei Segretari comunali e dell'Albo ha visto varie modifiche normative che si sono rese necessarie per risolvere i problemi manifestatisi in corso d'opera per la copertura dei posti negli enti locali anche a seguito della revisione degli ambiti territoriali sovracomunali. Attualmente, segnaliamo che a seguito delle dimissioni del Sindaco di Torgnon, il Segretario nell'ambito territoriale sovracomunale n. 13, che include anche i Comuni di Antey-Saint-André, Chamois e La Magdeleine, ha comunicato la sua indisponibilità ad assumere nuovamente l'incarico - ha spiegato il Capogruppo Marco Carrel -. Sapendo che attualmente non vi sono altri Segretari disponibili, chiediamo se l'Amministrazione regionale sia intenzionata a riaprire le iscrizioni all'Albo e se l'Agenzia dei Segretari sta organizzando un nuovo concorso per Segretari di enti locali. Vorremmo inoltre sapere se si reputa sufficiente la presenza di un Segretario per l'ambito territoriale sovracomunale n. 13, se siano state segnalate criticità da parte di altri ambiti territoriali e quanti siano gli iscritti all'Albo regionale dei Segretari incaricati presso la Regione o altri enti diversi da quelli locali.»
Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha precisato: «La legge 46/1998 prevede che si possa accedere all'Albo tramite concorso oppure avendo determinati requisiti. A livello formale, non è possibile riaprire l'iscrizione a un albo che, per definizione, è sempre aperto a tutti i soggetti che hanno i requisiti per accedervi. L'iscrizione straordinaria, di cui ha parlato il collega Carrel, prevista per legge, è stata un'apertura forzata, necessaria a superare la situazione emergenziale e contingente del 2021 legata alla nuova connotazione degli ambiti sovracomunali.»
«La questione dell'ambito territoriale n. 13 necessita sicuramente di alcune riorganizzazioni - ha specificato Lavevaz -: la legge regionale permette a questo ambito di avere due segretari poiché si trova nella fascia tra 1.000 e 3.000 abitanti. Sta ai Comuni interessati decidere quale soluzione adottare. Anche per la ricollocazione forzata dell'ambito di Emarese, Montjovet e Champdepraz, era stata considerata la possibilità di fare una convenzione sovra ambito con tre Segretari. Si era poi previsto in via eccezionale di rivedere la convenzione per il Segretario già sottoscritta una sola volta, permettendo ai Comuni di modificare le convenzioni in essere. Ad oggi non mi risulta che questa possibilità sia stata utilizzata.»
Sul tema del concorso, il Presidente della Regione ha riferito che «l'Agenzia dei Segretari sta facendo una rilevazione dei posti che nel breve-medio periodo si renderanno vacanti, per definire il numero di Segretari necessari per poi procedere con il nuovo concorso. Ad oggi, sui 73 Segretari iscritti all'Albo, 3 sono incaricati di funzioni dirigenziali presso l'Amministrazione regionale e hanno dei compiti rilevanti in materia di enti locali; un Segretario è incaricato presso la Chambre Valdôtaine e un altro, quando è stato richiamato all'interno dell'Agenzia, ha preferito dare le dimissioni dall'Albo.»
Il Consigliere Carrel ha replicato: «Valutiamo positivamente la possibilità di gestire la questione dei Segretari utilizzando delle convenzioni in sovra ambito, ma la sua risposta ci fa pensare che lei non intenda riaprire l'iscrizione all'Albo con la modalità già utilizzata in passato. Bisogna trovare una soluzione alle necessità dei Comuni e, in particolare quelli dell'ambito 13 richiedono una risposta. Sul concorso dei Segretari, sottolineo che il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno che prevedeva la strutturazione in corso-concorso e non viceversa. La nuova procedura permetterà sicuramente un'ottimizzazione delle procedure organizzative e programmatiche di selezione. È un aspetto di non poco conto da tenere in considerazione per la futura procedura di assunzione che mi auguro sia prossima ad essere bandita.»
LT
Comunicato n° 85 del 9 febbraio 2022
Interpellanza sulla diffusione della processionaria
Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 9 febbraio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha riportato l'attenzione sulla diffusione della processionaria.
«Nonostante le disposizioni normative nazionali e regionali - ha sottolineato il Consigliere Luca Distort -, osserviamo il perdurare di nidi di processionaria in varie parti del nostro territorio, facendoci dubitare sull'efficacia delle misure di contrasto adottate sinora. Chiediamo quale sia la situazione della diffusione di questo parassita, per quali motivi sia ancora così presente e quali siano, nel dettaglio, i tempi e gli strumenti di attuazione del Piano di contrasto. Il principale motore dell'economia valdostana è il turismo: la qualità della nostra offerta si basa anche sull'attrattività del nostro patrimonio culturale e naturale, ma la visione di questi nidi di processionaria ai danni dei nostri boschi non genera né bellezza, né invito alla fruizione di un paesaggio naturale. È attraverso l'attenzione che il Governo dedica anche a questo singolo problema, che dimostra la sua capacità di visione dell'intero territorio e delle sue doti, economiche, culturali e naturali.»
L'Assessore alle risorse naturali, Davide Sapinet, ha evidenziato che «la diffusione e la gravità degli attacchi, rispetto agli anni 2015-2017 che portarono all’adozione del Progetto di lotta alla processionaria del pino in quanto si osservarono problematiche di defogliazione molto importanti e preoccupanti, sono in questo periodo, in realtà, piuttosto contenuti e al momento non allarmanti.» Ha quindi illustrato i dati del monitoraggio della defogliazione sul pino nero e sul pino silvestre causata dall’insetto, realizzato dal Corpo forestale valdostano a maggio 2021: «Negli ultimi 3 anni la superficie interessata dai danni è costante ed è pari a circa 5000 ettari: tuttavia solo su 180 ettari circa, vale a dire il 3,5% delle superfici totali con presenza del parassita, si rilevano danni con intensità forte. Le maggiori defogliazioni, come negli anni precedenti, si osservano nelle pinete collinari esposte a Sud Sud-Ovest situate nei comuni di Aosta, Sarre, Saint-Pierre e Quart. Nel periodo giugno-agosto 2021, il posizionamento di 270 trappole ha consentito di catturare circa 50.000 individui. Il dato è in linea con quello del 2020 (60.000 catture) ma è più che dimezzato rispetto al periodo 2016-2018 quando si registravano catture pari a circa 150.000 individui. Per quanto riguarda i nidi in foresta (numero medio di nidi per pianta), i dati indicano che il numero è nettamente inferiore a quelli del periodo 2015-2017 sebbene in leggero aumento rispetto agli ultimi due anni.»
Nell’ambito delle misure di contrasto, l'Assessore, parlando di «insetto endemico dei nostri boschi, da sempre presente sul territorio regionale, che non costituisce una minaccia per la sopravvivenza dei popolamenti forestali ma può causare problematiche di natura sanitaria a causa delle allergie che può provocare nell'uomo o negli animali», ha riferito che a settembre 2021 «è stata effettuata la lotta microbiologica lungo strade asfaltate e poderali maggiormente interessate dalla presenza di nidi estivi con lo scopo di ridurre il numero di larve. Nell’ambito del progetto Interreg Mongefitofor è stata inoltra eseguita la lotta endoterapica su 120 piante presenti in parchi e giardini pubblici e la lotta a confusione sessuale in un sito del comune di Morgex, anche in questo caso per ridurre il numero degli insetti in forma larvale. In attuazione al Piano degli interventi 2021-2023, e a completamento del Piano di lotta alla processionaria approvato nel 2016 e conclusosi formalmente nel 2020, sono stati realizzati, e sono tuttora in corso interventi selvicolturali in alcune località di Aosta e Saint-Pierre con lo scopo di favorire l’insediamento e lo sviluppo di altre specie forestali non attaccate dal parassita. Nell’autunno 2021, oltre alle aree forestali, sono state monitorate tutte le aree urbane, attività che ha consentito di individuare la presenza di 462 nidi, che sono in fase di rimozione. Nelle aree forestali maggiormente frequentate dalla cittadinanza è in corso la lotta balistica, effettuata da agenti del Corpo forestale, volta a eliminare i nidi non raccoglibili da terra. Rappresentando un’attività storica dei servizi forestali, mai interrotta, anche per il 2022 il monitoraggio e la lotta alla processionaria proseguiranno, valutando un'implementazione degli interventi nel caso si dovesse rilevare una recrudescenza del fenomeno.»
«Esiste un sano pressing che serve a dare il meglio di sé - ha replicato il Consigliere Distort -: questa è l'azione che stiamo svolgendo affinché nel Governo ci sia consapevolezza dei problemi e siano messe in atto tutte le risorse possibili per risolverli. Io non ho memoria di una diffusione così ampia di questo parassita: la processionaria non è l'effetto di una mutazione genetica di questi ultimi anni, ma è l'effetto di una cattiva gestione del problema che, a quanto pare persiste con questo Governo, ai danni della popolazione, della fauna, delle risorse forestali, del paesaggio, dell'attrattività dei boschi e, quindi, della competitività della nostra offerta turistica. Sono le azioni e il risultato delle azioni che giudicano chi siamo e come operiamo: è dai vostri frutti che si riconosce la vostra capacità di governo. Forse è il caso che si cambi registro.»
SC
Comunicato n° 86 del 9 febbraio 2022
Interpellanza sull'anagrafe zootecnica regionale e nazionale
Nella seduta consiliare del 9 febbraio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha interpellato il Governo per fare il punto sulle procedure di gestione dei flussi informativi della banca dati nazionale e regionale dell'anagrafe zootecnica.
Il Consigliere Dino Planaz, sottolineando che la Banca dati nazionale (BDN) dell'anagrafe zootecnica permette il flusso informatizzato di dati tra gli operatori zootecnici (allevatori, produttori, distributori dei mei mezzi di identificazione animale e macellai) e gli organi di controllo, ha precisato: «Gli allevatori operano direttamente, o tramite delegato, in BDN e i dati inseriti sono consultabili da tutti i cittadini sul portale Vetinfo, rendendo controllabili e trasparenti le informazioni sulle produzioni zootecniche. La nostra Regione ha un'ulteriore banca dati alla quale vengono inviati gli stessi dati e questo passaggio di informazioni genera continue anomalie bloccanti causando disordine nella registrazione delle informazioni e riflettendosi negativamente sull'operatività degli allevatori. Ci chiediamo quali siano i vantaggi ad avere una banca dati regionale, visto che i dati considerati validi ai fini dell'erogazione dei contributi sono quelli contenuti nella BDN, e perché in caso di anomalie o errori nella trasmissione dei dati tra i vari enti la responsabilità sia in carico all'allevatore. Quali sono gli intendimenti per semplificare queste procedure?»
L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha evidenziato che «la Banca dati regionale dell’anagrafe del bestiame e delle aziende di allevamento, cui sono collegati anche i sistemi informatici regionali relativi alle macellazioni e alle qualifiche sanitarie gestiti dai Servizi veterinari, è stata creata nel 1993, quindi ben prima della Banca dati nazionale, istituita nel 1999 e gestita dal Ministero della salute. I dati della banca regionale sono implementati tramite delega dagli uffici dell'Assessorato, mentre la banca dati nazionale prevede la responsabilità del detentore circa l’aggiornamento dei dati relativi alla propria azienda.»
«Nel 2015 - ha proseguito - si era deciso di provvedere al rifacimento del database regionale perché all’epoca la BDN non risultava ancora adeguata alla gestione del sistema zootecnico regionale; tuttavia, a fronte delle numerose funzionalità introdotte nella BDN nel corso degli anni, l'Assessorato ha cercato di venire incontro alle necessità di semplificazione e nel 2021 ha intrapreso il percorso per il progressivo passaggio verso l’utilizzo esclusivo di BDN per la gestione dei dati anagrafici. Tuttavia, dal momento che dalla banca dati regionale dipendono i programmi gestiti dai Servizi Veterinari, e che allo stato attuale non è loro intenzione procedere alla migrazione verso il portale Vetinfo, per eliminare la BDR ma mantenere possibile la funzionalità dei programmi veterinari si è reso necessario prevedere un apposito protocollo, siglato a ottobre 2021, per salvaguardare i dati storici e rendere possibile il continuo collegamento tra i vari database. La realizzazione della fase operativa e del definitivo passaggio a BDN dovrebbe concretizzarsi nel prossimo trimestre.»
«Il passo successivo - ha concluso Sapinet - sarà quello di adeguare, in collaborazione con l’Assessorato della sanità e delle associazioni del settore, la legge regionale in materia di anagrafe del bestiame, tenendo peraltro presente che tale legge disciplina anche l’identificazione del bestiame che, diversamente ad altre realtà regionali, è da sempre affidata ad AREV. Segnalo anche che fino ad oggi i tecnici dell’Ufficio zootecnico, oltre all’implementazione giornaliera dei dati in BDR, provvedono quotidianamente anche a correggere errori generati direttamente dagli allevatori che spesso omettono di notificare le movimentazioni in corretta successione (esempio demonticazione e vendita/macello) o forniscono informazioni incomplete e in ritardo, o che effettuano dichiarazioni non corrette relativamente ai codici di pascolo.»
Il Consigliere Planaz ha osservato: «Lei non ha risposto ai miei quesiti ma si è limitato a elencare una serie di cose già note. Purtroppo dire che "ci sono problemi e stiamo facendo di tutto per risolverli", non è sufficiente. Gli allevatori sono ancora alle prese con il problema della delega; per i "passaggi giornalieri" e una serie di altri dati, le anomalie create sulla BDN sono causate perché il sistema è rigido e non si adatta alle esigenze operative dei professionisti del settore: non solo allevatori ma anche veterinari. La soluzione ai problemi che ho rappresentato e che sono il frutto delle numerose segnalazioni ricevute è una questione di buona organizzazione e necessita di un intervento risolutivo.»
LT
Comunicato n° 87 del 9 febbraio 2022
Interpellanza sull'utilizzo dell'attrezzatura in dotazione all'Isiltp di Verrès
Nella seduta consiliare del 9 febbraio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha interrogato il Governo sul mancato utilizzo delle apparecchiature in dotazione all'Istituzione scolastica di istruzione liceale tecnica e professionale di Verrès.
Il Consigliere Dennis Brunod, ha sottolineato: «All'Isiltp ci sono macchinari e strumenti che non sono più impiegati da diversi anni e che, se resi conformi alla normativa vigente, potrebbero essere utilizzati dagli studenti dell'indirizzo di Operatore elettrico. Chiediamo quando sono state acquistate le apparecchiature, per quale importo e da quanto tempo sono in disuso. Vorremmo inoltre conoscere se vi sia l'intenzione di intervenire per permettere il loro riutilizzo e, in caso affermativo, con quali tempistiche. Infine, vorremo avere informazioni sul futuro dell'indirizzo di Operatore elettrico.»
L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha riferito che «dall'anno prossimo, il corso triennale di Operatore elettrico non sarà più attivato per mancanza di iscrizioni. Le apparecchiature oggetto dell'interpellanza, provengono prevalentemente dall'ex sede distaccata di Pont-Saint-Martin dove era attivo l'indirizzo dell'istruzione professionale-tecnico dell'industria meccanica. L'età dei macchinari di maggior valore, acquistati negli anni Novanta, oscilla tra i 25 e 30 anni. L'inventario si trova presso l'Istituzione scolastica di Verrès ed è mia intenzione verificare quali istituti possano essere interessati all'utilizzo di questo genere di apparecchiature che non hanno più un'utilità per i percorsi tecnico-professionali di Verrès. Considerati i corsi tecnico-professionali delle diverse istituzioni tecnico scolastiche, è comunque possibile ipotizzare il trasferimento di alcuni di questi macchinari, previa valutazione dei costi manutentivi. Vedremo cosa sarà possibile fare, altrimenti sarà preferibile dismettere i macchinari piuttosto che tenerli inutilmente in magazzino.»
Il Consigliere Brunod ha osservato: «Abbiamo segnalato questa criticità perché ci è stato detto che alcune apparecchiature potrebbero essere ancora utilizzate. Accogliamo favorevolmente l'idea di trasferire le attrezzature ad altri istituti scolastici, visto che alcune sono ancora in buono stato e possono dare l'occasione ai ragazzi di affiancare alla teoria una maggiore esperienza pratica.»
LT
Comunicato n° 88 del 9 febbraio 2022
Interpellanza sui progetti di intervento sulle strade statali 26 e 27
Lo stato dell'arte dei progetti di intervento sulle strade statali 26 e 27 è stato chiesto dal Consigliere Baccega (GM) con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 9 febbraio 2022.
Nello specifico, il Consigliere ha voluto sapere a che punto è la progettazione/realizzazione del tratto di strada statale tra Quart e Saint-Christophe oltre che della rotonda in zona La Grenade tra Aosta e Sarre. Ha anche chiesto se è prevista, nella nuova progettazione del tratto della statale 26 tra Saint-Christophe e Quart, una pista ciclabile che si colleghi con quella esistente lungo la Dora. «Rispondendo a una mia interpellanza ad aprile 2021 - ha ricordato Mauro Baccega -, la Giunta aveva comunicato che nel corso di un incontro con i vertici di ANAS si erano stabilite delle priorità di intervento con particolare riguardo alla variante della Statale 27 tra Etroubles e Saint-Oyen, ai tratti della Statale 26 tra Saint-Christophe e Quart (prevedendo degli interventi migliorativi) e tra Aosta e Sarre. Chiedo se è intenzione condividere con i Consiglieri le priorità degli interventi e i relativi cronoprogrammi, tenendo conto della pericolosità della strada statale 26 nel tratto Saint-Christophe/Quart, sia per chi deve attraversare, sia per coloro che la percorrono in bicicletta.»
L'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, riferendo sulla progettazione del tratto di strada statale tra Quart e Saint-Christophe ha evidenziato che «manteniamo continue le interlocuzioni con ANAS con il contestuale coinvolgimento dei Sindaci dei Comuni interessati. ANAS sta predisponendo l’aggiornamento dello studio trasportistico, concordato con noi, che attualizzerà le nuove esigenze di intervento sulla base delle attuali densità, distribuzione e tipologia del traffico, che sono oggi diverse rispetto a quelle alla base del progetto originario. Lo studio avrà come priorità intervenire in primis sulla sicurezza ed è necessario per rivalutare le situazioni di criticità più volte evidenziate dalle amministrazioni, dagli abitanti e dagli operatori delle aree oggetto delle opere di riqualificazione. I Sindaci e i rappresentanti dei due Comuni hanno espresso soddisfazione per il coinvolgimento e per il nuovo approccio dato alla revisione progettuale.»
«Inoltre - ha proseguito l'Assessore -, ANAS ha riferito che il progetto in fase di revisione conferma, in corrispondenza della rotatoria Sogno, la già prevista realizzazione di un attraversamento della Statale mediante un sovrappasso ciclo-pedonale, che collegherà l’abitato di Saint-Christophe con il parcheggio dell’area Sogno e le attività presenti sulla zona della Croix Noire. L’eventuale possibilità di inserimento di tratti di pista ciclabile sull’asse stradale sarà oggetto di valutazione nello studio di revisione progettuale complessiva.»
Facendo il punto sulla rotatoria in località Grenade, l'Assessore ha comunicato che «l’intervento è regolato da apposita convenzione con il Comune di Sarre, che ne ha curato la fase progettuale e ne gestirà la realizzazione. Il Comune ha segnalato che il progetto definitivo sarà completato entro il mese di febbraio e che le scelte progettuali sono state condivise con ANAS. Complessivamente risultano ad oggi realizzate 23 rotatorie lungo la statale 26, mentre dal 2022 ne saranno realizzate altre 7 e definito l'iter progettuale di altre 4.»
Infine, in merito allo stato di avanzamento della variante della Statale 27 tra Etroubles e Saint-Oyen, l'Assessore ha parlato della costituzione di un «tavolo di lavoro con ANAS e i Comuni interessati dove ANAS ha assicurato l'impegno ad accelerare l'iter realizzativo. È iniziato l'intervento richiesto dalle Amministrazioni comunali di rimozione e di trattamento ambientale nelle aree di cantiere su cui insistono i cumuli di smarino e, in primavera, si avvierà il processo di ripristino del verde naturale. Informo inoltre che il 21 dicembre scorso è stato approvato il progetto esecutivo di completamento della variante della Statale 27, per l’importo complessivo di oltre 103 milioni di euro: in questa sede ANAS ha dato mandato di avviare immediatamente tutte le attività necessarie alla tempestiva realizzazione dell’opera, che è attesa e di grande importanza per i comuni della vallata del Gran San Bernardo e per l’intera regione. Seguirà quindi la pubblicazione del bando di gara per l’affidamento dei lavori; per l’esecuzione dell’opera, anticipo che il cronoprogramma del progetto esecutivo prevede 975 giorni naturali consecutivi di lavori.»
Il Consigliere Baccega si è detto «soddisfatto della risposta. Fa piacere sapere che al centro di tutto ci sia la sicurezza, che dovrebbe essere la priorità di un Governo. Ci chiediamo cosa sia questo studio trasportistico: a nostro avviso il percorso è avvenuto con troppa lentezza, la fase di progettazione che doveva essere presentata ai Comuni e ai referenti delle attività artigiane e commerciali avrebbe già dovuto essere conclusa. Se riuscissimo a dare un imprinting maggiore ad ANAS sarebbe un segnale importante: il tratto di strada tra Quart e Saint-Christophe sta diventando davvero pericoloso.»
SC
Comunicato n° 89 del 9 febbraio 2022
Interpellanza sull'implementazione del servizio medico di emergenza e di soccorso in montagna nelle ore notturne
Nella seduta consiliare del 9 febbraio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato all'attenzione dell'Aula la questione del soccorso medico e di ricerca in montagna con il volo notturno.
Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi, ha evidenziato: «La bozza del Piano regionale per la salute e il benessere sociale prevede che venga avviata una valutazione tecnica e di sostenibilità per garantire il volo notturno con elicotteri per il servizio medico di emergenza e per le attività di ricerca e soccorso in montagna. Un servizio questo molto importante anche dal punto di vista turistico che supporta aree di complesso raggiungimento e distanti dall'ospedale di Aosta tant'è che sul nostro territorio ci sono 12 siti validati per questo tipo di attività. Chiediamo al Governo quale sia l'attuale configurazione del servizio di soccorso nelle ore notturne e se sia stata già affidata la valutazione tecnica prevista nel Piano regionale o se siano mai state condotte valutazioni in tal senso e con quali risultati. Vorremmo inoltre conoscere quali saranno le modalità, i tempi e i percorsi amministrativi che si intende seguire per l'implementazione del servizio.»
L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha risposto che «il servizio medico di emergenza (CUS e 118) nelle ore notturne prevede un medico h12 nelle sedi di Donnas, Châtillon e Aosta, un infermiere esperto di emergenza-urgenza nella sede di Morgex, un medico in Centrale Unica di Soccorso. Nell'ambito della gara per il servizio medico di emergenza con elicotteri per il periodo 29 aprile 2020 - 28 aprile 2023 è stata prevista la possibilità di sviluppo del volo notturno sul territorio regionale ed è stato chiesto alla ditta affidataria dei servizi di predisporre un progetto strutturato che è stato poi sottoposto alla Commissione elicotteri e ad analisi di fattibilità tecnica, economica e operativa da parte del Soccorso Alpino Valdostano e del Dipartimento di emergenza, rianimazione e anestesia dell'USL. L'attivazione di questo servizio presuppone un profondo cambiamento nel sistema dell'emergenza territoriale, necessitando di una riorganizzazione interna di impostazioni e di personale. La Commissione elicotteri ha deciso di avviare una prima fase propedeutica con l'ampliamento degli attuali siti operativi certificati per l'atterraggio notturno. In vista del periodo estivo si è ritenuto di estendere tale attività oltre che alle località maggiormente interessate dagli interventi notturni con ambulanze con codice rosso, anche ai rifugi alpini della regione con maggiore frequentazione turistica. Sono in corso di approfondimento le analisi costi-benefici per definire con precisione le risorse economiche e i tempi necessari per attuare il progetto complessivo presentato dall'operatore aereonautico.»
Il Consigliere Aggravi ha osservato che «è importante valutare tutte le possibilità per l'attivazione di questo servizio. Spero che la quinta Commissione, che proseguirà l'analisi del Piano per la salute e il benessere sociale, organizzi i necessari approfondimenti per delineare tutti gli elementi del caso.»
I lavori sono sospesi, riprendono domani alle ore 9.00.
LT
Comunicato n° 90 del 10 febbraio 2022
Il Consiglio Valle commemora il Giorno del Ricordo
A inizio della seconda giornata di lavori, il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha commemorato il Giorno del Ricordo, che ricorre il 10 febbraio, data della firma del Trattato di pace di Parigi nel 1947, e istituito nel 2004 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
«Oggi - ha sottolineato il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin - facciamo memoria di un passato particolarmente cruento come quello della seconda guerra mondiale, scatenata da regimi dittatoriali fondati su ideologie razziste, che hanno distrutto la vita di milioni di persone e che hanno oscurato la cultura europea. Il ricordo non vuole strumentalizzazioni politiche ma solo rispetto per il dramma vissuto nella difficile complessità degli avvenimenti che si consumarono nel territorio di confine dell'Alto Adriatico e ci porta a riflettere sui fenomeni degli esodi forzati della popolazione, ancora oggi attuali. Proprio dal nostro passato, da quanto è stato vissuto, dovremmo rafforzare il nostro senso di solidarietà e di rispetto per l'umanità, che è una delle sue molteplici diversità di popoli, lingue e culture. Dal ricordo, abbiamo il compito di costruire una memoria collettiva basata sui valori di libertà, civiltà e democrazia che prevalgano sul disinteresse, l'indifferenza, la prevaricazione.»
Ricordando «le drammatiche sofferenze di Norma Cossetto, studentessa violentata e gettata nella foiba, la cui storia è stata per anni un tabù e solo nel 2005 il Presidente Ciampi la onora con il merito all'Onore civile», il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha osservato: «Questa storia non basta da sola a definire le infinite e ingiustificate violenze cui vennero sottoposti i nostri connazionali, che gli storici indicano essere circa 10mila: persone cadute non perché stessero combattendo, ma solo perché erano italiani, rappresentanti di una terra e di un'identità diversa che i partigiani comunisti sloveni volevano occupare. Altrettanto drammatico è l'esodo di 300 mila persone che furono cacciate dalle loro case, che dovettero lasciare tutto per finire in una terra sconosciuta e lontana che non potevano chiamare casa. Ecco perché nasce questo giorno e perché è importante celebrare oggi il Giorno del Ricordo, nel momento in cui fuoriescono tesi negazioniste, sostenute anche da qualche Assessore: le foibe sono frutto di barbarie che nessun convegno negazionista potrà mai cancellare.»
Il Consigliere Luca Distort (Lega VdA) ha aggiunto: «Il male ha sempre bisogno di un soggetto che lo ospiti e complici che lo assistano. Mi riferisco, poi, a quei macchinatori che si impegnano a negare il crimine commesso, a sviarne la verità e collocano il ricordo delle foibe come "revanchismo fascista". Succede così quando non riesci a sostenere lo sguardo sulla verità, allora la cambi, la confondi, la tradisci, la neghi. Come istituzione abbiamo il dovere di consegnare alle nuove generazioni quanto l'uomo e una ideologia possano essere diabolici. La storia va trattata con coraggio, con rispetto e con rigore, soprattutto quando è scritta con il sangue. Quando una società nega la storia non ha passato, ma soprattutto non ha futuro.»
Per il Consigliere Christian Ganis (Lega VdA), «a essere uccisi furono soprattutto civili, donne, bambini, persone anziane e tutti coloro che si opposero alla violenza dei partigiani di Tito. È una storia tragica e disumana, a lungo rimasta nel silenzio. La memoria delle vittime delle foibe ancora divide, ma oggi tutte queste vittime devono essere ricordate: perché ricordare è espressione di umanità e segno di civiltà, affinché queste storie non si ripetano più.»
Le Chef de groupe de AV-VdAU, Albert Chatrian, a dit: «Nous célébrons aujourd'hui "il Giorno del Ricordo", institué pour faire mémoire d'une tragédie qui a été oubliée pendant une longue période. A l'intérieur de notre petit parlement nous avons le devoir de préserver la vérité historique d'un drame qui a coûté la vie à de nombreux innocents et a obligé tant de familles à laisser leurs maisons avec leurs sentiments de souffrance. Nous voulons interpréter ce jour comme une sorte d'avertissement que l'histoire nous donne contre les totalitarismes, la discrimination ethnique et sociale. Mais avant tout nous sommes appelés à lutter contre l'indifférence qui très souvent semble affliger notre société. Nous avons le devoir de construire une mémoire collective capable de surmonter les divisions, basée sur les valeurs positives de la démocratie et de la civilisation européenne.»
«La condanna dell'UV è senza se e senza ma - ha detto il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz -: una condanna contro ogni forma di discriminazione, di violenza, di pulizia etnica, proprio perché siamo una comunità fiera che vuole mantenere le proprie tradizioni e la propria cultura. Abbiamo vissuto sulla nostra pelle le violenze nazifasciste che hanno cercato di annientare la nostra piccola comunità, ma la condanna non deve essere condizionata dal nostro passato: come istituzioni dobbiamo fare uno sforzo in più, perché la condanna deve essere universale, a prescindere dalla vicinanza e dal vissuto, perché le violenze compiute lontano da noi non sono meno violente, e la tragedia delle foibe è stata terribile. Oggi ci sono ancora popoli che stanno soffrendo, che sono perseguitati: il ricordo deve farci fare un passo avanti, per ispirare le nostre azioni del futuro.»
La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha precisato che «è necessario ribadire l'importanza di questo Giorno come monito sulle degenerazioni degli estremismi ideologici e dei totalitarismi. Spesso viene riportata una visione parziale e distorta di quanto accadde sul confine orientale, sovrapponendo le "foibe" e l'"esodo". Dalle ricostruzioni è stato amputato il continuo e violento spostamento a est del confine italiano, cominciato con la prima guerra mondiale, portato avanti dal regime fascista e culminato con l'invasione italo-tedesca della Jugoslavia. I crimini commessi in questo periodo (stragi, deportazioni, internamenti, ...) sono un enorme non detto e la rimozione alimenta la falsa credenza negli "italiani brava gente". In quel periodo furono portate avanti politiche di italianizzazione con azioni aggressive contro le minoranze che rifiutavano di adeguarsi. Noi valdostani sappiamo bene cosa vuol dire tutto questo e ci battiamo da sempre per il nostro particolarismo. Questa giornata è importante per condannare ogni forma di odio che genera violenza. Dobbiamo restare custodi attenti e determinati perché le nostre libertà continuino a essere difese. Restiamo uniti per condannare tutte le violenze.»
Il Vicecapogruppo di FP-PD, Andrea Padovani, ha sottolineato: «Nel celebrare il Giorno del Ricordo è importante premettere che ogni singola vittima merita rispetto, ma usare questa ricorrenza per fare propaganda anti anti-fascista è cattiva memoria e non rispetta le vittime vere. La modalità con cui certa politica affronta questo Giorno rischia di far passare i fascisti per vittime e tutte le vittime per fascisti. Bisogna ricordare il contesto storico e geopolitico di quel periodo in cui, con il regime fascista, le popolazioni slave furono sottoposte a un'italianizzazione forzata e a soprusi come l'imposizione della lingua italiana nei luoghi pubblici, l'italianizzazione dei cognomi e dei toponimi, deportazione nei lager e fucilazioni di massa. Tutte pratiche utilizzate anche nella nostra regione. Non voglio, con questo, dimenticare la vicenda dell'esodo istriano-dalmata che non fu conseguenza dell'infoibamento. Bollare tutto questo come l'Auschwitz italiana è una provocazione meschina. Il paragone storico con la Shoa non regge. Questo non significa negare la sofferenza delle vittime e delle loro famiglie che non meritano strumentalizzazioni politiche.»
«Sono passati quasi vent’anni dalla prima celebrazione del Giorno del Ricordo - ha detto il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in conclusione della celebrazione -: credo sia ormai tempo di lasciare da parte le strumentalizzazioni politiche che purtroppo ancora caratterizzano questa commemorazione. Noi valdostani sappiamo quanto possa essere articolato e complesso il sentimento di appartenenza, così come il legame a una terra: il Giorno del Ricordo ci invita ad abbracciare questa complessità, senza cedere a semplificazioni e rispettando le storie del nostro passato. Le vicende del confine orientale dell’Italia sono articolate e segnate da contese e sofferenze; sono dinamiche iniziate ben prima dei drammatici fatti avvenuti dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Oggi commemoriamo un momento doloroso della storia italiana: doloroso per le popolazioni, per le singole vittime e per le loro famiglie. Per questo è indispensabile evitare dibattiti che sono fuori dal tempo e fanno torto proprio alle persone uccise e gettate nelle foibe e ai profughi giuliano-dalmati che non furono di destra o di sinistra, ma le ennesime vittime dei nazionalismi che hanno dilaniato il mondo nel secolo scorso. Questo dobbiamo fare oggi: ricordare e far capire, soprattutto alle giovani generazioni, in un momento in cui non così lontano da noi si alzano ancora venti di guerra e di invasioni che credevamo di aver lasciato al passato. Dobbiamo evitare l’oblio e la strumentalizzazione e diffondere la conoscenza, unico antidoto contro i negazionismi.»
SC-LT
Comunicato n° 91 del 10 febbraio 2022
Interpellanza sui dati dei soggetti sottoposti a screening per il Covid
Nella seduta consiliare del 10 febbraio 2022, con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste si è parlato dell'inserimento nelle banche dati dei soggetti che effettuano lo screening Covid-19.
«L'inserimento nelle banche dati dei nomi e cognomi, soprattutto francofoni, non sempre avviene correttamente - ha evidenziato la Consigliera Raffaella Foudraz -. Considerato che le Forze dell'ordine effettuano i controlli previsti per la verifica del corretto rispetto delle norme di contenimento del virus attingendo a queste banche dati, in caso di errori, i soggetti interessati potrebbero tranquillamente circolare senza incorrere in sanzioni e con il pericolo di una maggiore diffusione del virus. Chiediamo come vengono inseriti e da chi i dati dei soggetti sottoposti allo screening per Covid-19 e come vengono poi trasmessi alle Forze dell'ordine; come sia possibile che i dati siano difformi da quelli attribuiti in fase di prelievo/tampone; quali soluzioni si intendono adottare per la corretta trasmissione dei dati.»
L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha riferito che «i soggetti accreditati per interventi attivi sulla piattaforma regionale Covid-19 sono in numero variabile, attualmente sono tra le 400 e 500 unità: sono quindi possibili, seppure rari, errori materiali di caricamento del dato. Le Forze dell'ordine possono prendere visione diretta di alcune informazioni contenute sul portale. Solo l'analisi dettagliata del singolo caso può consentire con certezza di risalire all'origine dell'errore, pertanto se la Consigliera è a conoscenza di casi specifici le chiedo di farcelo sapere per fare delle verifiche puntuali e naturalmente riservate. Sarà mia premura rinnovare la raccomandazione - che abbiamo già fatto più volte - a tutti gli operatori che interagiscono con la piattaforma di porre particolare attenzione nella fase di caricamento dei dati anagrafici.»
La Consigliera Foudraz ha parlato di «situazione paradossale: non ci sono giustificazioni valide a questi errori e le assicuro che non sono così rari. Sarà mia cura fornirle le informazioni di cui sono in possesso, con la speranza che chi è preposto all'inserimento e alla verifica dei dati ponga grande attenzione.»
SC
Comunicato n° 92 del 10 febbraio 2022
Interpellanza sulla dotazione di letti per i pazienti Covid nelle strutture sanitarie dedicate
Le dotazioni di letti nelle strutture sanitarie dedicate ai pazienti Covid sono state al centro di un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 10 febbraio 2022.
«Da segnalazioni ricevute, abbiamo appreso che all'ospedale Parini i letti non sono dotati di materassi che consentono ai malati Covid di restare nella posizione prona, necessaria per facilitare la ventilazione e l'ossigenazione - ha rilevato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Inoltre, nella struttura polmone di Variney non vi sarebbero letti adatti per i pazienti con disabilità ricoverati per Covid, nelle stanze non vi sono né televisori, né il collegamento Wi-Fi per poter rimanere in contatto con i propri cari. Chiediamo all'Assessore se sia a conoscenza di queste criticità: in caso positivo, vorremmo sapere è intenzione dell'Amministrazione regionale acquistare letti idonei a favorire la guarigione dei pazienti Covid e se si preveda di garantire una degenza che non arrechi ulteriori danni fisici e psicologici alle persone ricoverate.»
L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, evidenziando che non sono pervenute all'Assessorato segnalazioni dirette e ufficiali sulla questione, ha precisato che: «la posizione prona ("a pancia in giù") permette al malato una ventilazione spontanea o assistita con meno resistenze. La Rianimazione è dotata di tutti i presidi necessari a posizionare i pazienti in posizione prona, aggiornati alle ultime tecnologie come i letti da TI con funzionalità pulmo-care, i materassi anti decubito e i cuscini anti lesione da pressione. Per gli altri reparti, in cui i pazienti sono vigili e coscienti e non necessitano di particolari attrezzature per trovare una posizione comoda, i letti sono quelli previsti dagli standard ospedalieri.»
«Per quanto riguarda la struttura di Variney, già nel 2021 l'Azienda USL aveva programmato la sostituzione dei letti di proprietà dell'Unité des Communes Grand-Combin con letti di degenza ospedaliera - ha sottolineato Barmasse -: la consegna dei nuovi letti è stata effettuata ieri. Questo è un segno tangibile dell'attenzione dell'USL all'umanizzazione delle cure nei confronti dei pazienti che conferma la prassi aziendale improntata a garantire il maggior livello di comfort a tutti i pazienti, nei limiti di quanto consentito in una struttura ospedaliera.»
Il Consigliere Manfrin ha replicato: «Ci fa piacere sapere che i letti a Variney siano arrivati. Tuttavia la risposta dell'Assessore non si occupa della questione della mancanza di Wi-Fi e di televisione in questa struttura. Sono due elementi importanti per mantenere i contatti con l'esterno da parte di chi si trova in isolamento. Per quanto riguarda la terapia intensiva, non si spiega l'enorme sofferenza denunciata dalla persona che si è rivolta ai giornali. Come mai, se tutti i presidi sono rispettati, ci sono segnalazioni circostanziate da parte di questo ex paziente che ha addirittura dovuto inventarsi un "prototipo" per stare in posizione prona? Mi ritengo insoddisfatto della risposta che ho ricevuto.»
LT
Comunicato n° 93 del 10 febbraio 2022
Interpellanza sul potenziamento del servizio decentrato di tamponi Covid
Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 10 febbraio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto conoscere gli intendimenti del Governo sul potenziamento del servizio decentrato per l'effettuazione di tamponi Covid.
Richiamando la delibera della Giunta regionale 20/2022 che prevede che, dal 15 gennaio, il test rapido di fine quarantena o isolamento alle persone senza sintomi da Covid-19 possa essere effettuato anche dalle farmacie, dai medici di assistenza primaria e dai pediatri di libera scelta, il Consigliere Christian Ganis ha sottolineato: «Ad oggi, però, le farmacie convenzionate risultano essere poche e comunque situate nei dintorni di Aosta, così come il Drive-in, svantaggiando quindi i cittadini valdostani che risiedono in località distanti dal capoluogo. Inoltre sono pervenute numerose segnalazioni sul diniego dell'effettuazione del tampone da parte di medici di assistenza primaria. Chiediamo all'Assessore se i medici di assistenza primaria possano rifiutarsi di fare i test antigenici e, in caso negativo, quali comportamenti si debbano adottare in questi casi. Vorremmo inoltre sapere se è intenzione stipulare nuovi accordi con farmacie situate lontano dal capoluogo regionale e se, nel caso non si riuscisse ad organizzare un servizio che copra tutto il territorio regionale, si preveda di realizzare una struttura simile al Drive-in di Aosta.»
L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha risposto: «Al momento non c'è l'esigenza di stipulare nuovi accordi con le farmacie, poiché ci si deve attenere al Protocollo d'intesa tra il Ministro della salute, il Commissario straordinario per l'emergenza Covid, Federfarma, Assofarm e Farmacieunite, che è la norma di riferimento, che pur rappresentando l'impegno assunto dai rappresentanti di categoria, non obbliga le farmacie all'adesione. Per quanto riguarda i medici di assistenza primaria, la norma e le disposizioni contrattuali, non prevedono che possano rifiutarsi di effettuare i test antigenici rapidi. In caso di rifiuto i pazienti possono effettuare la segnalazione all'Azienda USL che dovrà procedere con le verifiche e gli interventi del caso.»
Sulla questione dell'apertura di un nuovo Drive-in, l'Assessore alla sanità ha evidenziato che «il numero dei tamponi giornalieri si sta riducendo sensibilmente: siamo passati da mille a circa cento tamponi al giorno effettuati al Drive-in. Le nuove disposizioni sulla scuola hanno semplificato molto i percorsi: non sono più necessari i tamponi di sorveglianza sanitaria per i minori dei servizi educativi e della scuola primaria precedentemente previsti in caso di una positività in classe. I tamponi di auto-sorveglianza, in caso di presenza di sintomi nei contatti scolastici, possono essere anche test antigenici autosomministrati e autocertificati dalle famiglie, eseguibili autonomamente presso il proprio domicilio. Attualmente sono soggetti al tampone presso le strutture autorizzate, solo gli studenti posti in quarantena con le modalità previste dall'ultimo decreto legge. I tamponi di fine quarantena possono essere eseguiti al Drive-in ma anche dai medici curanti e in farmacia. Alla luce di questa importante riduzione di tamponi, l'USL non ritiene opportuno aprire altri centri perché sarebbero sottoutilizzati.»
Il Consigliere Ganis ha osservato che «le farmacie convenzionate sono purtroppo poche e fare un tampone non è così semplice; questo vale anche per i medici di base, anche se fa piacere apprendere che questi abbiano l'obbligo di farli. La pandemia sembra in parte rientrata, ma questo non esclude il disservizio che hanno subito i valdostani in questo periodo. Invito l'Assessore a prendere spunto dalle nostre iniziative per dare risposte concrete a tutta la comunità valdostana.»
SC
Comunicato n° 94 del 10 febbraio 2022
Interpellanza sulle convenzioni stipulate dall'Azienda USL
Nella seduta consiliare del 10 febbraio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha interpellato il Governo regionale per fare il punto sulle convenzioni stipulate dall'USL valdostana.
Il Consigliere Paolo Sammaritani, sottolineando l'evidente aumento negli ultimi anni delle convenzioni stipulate dall'Azienda con soggetti esterni, ha rilevato: «Questo sistema attesta l'insufficienza del servizio sanitario pubblico a espletare le proprie funzioni oltre a costituire un'importante voce del bilancio dell'Azienda. Chiediamo quali siano i numeri totali di tutte le convenzioni stipulate dall'USL dal 2011 al 2021; quale sia l'incidenza economica di tali convenzioni sul bilancio dell'Azienda e se il Governo regionale condivide la scelta di implementare il sistema delle convenzioni con soggetti esterni o se, invece ritenga opportuno invertire questa tendenza.»
L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, premettendo che i dati richiesti si riferiscono al periodo 2016-2021, in quanto, solo di recente, è stata centralizzata la gestione delle convenzioni stipulate con strutture pubbliche e private, ha precisato che «l'USL stipula da anni convenzioni con altre aziende sanitarie e ospedaliere, in particolare con quelle del Piemonte, per l'esecuzione di particolari esami o analisi e per l'acquisizione di servizi svolti da medici o da personale tecnico. La carenza di specialisti a cui si è aggiunta quella degli operatori sanitari non in regola con la vaccinazione anti Covid (tecnici di radiologia e ostetriche) hanno incrementato il numero delle convenzioni stipulate anche con cooperative di servizi e strutture private. Altre convenzioni con ASL e ASO riguardano la collaborazione tra équipe mediche o singoli professionisti per favorire la crescita professionale e la qualità degli interventi a vantaggio della popolazione valdostana. Altre convenzioni e contratti con strutture private accreditate dalla Regione riguardano l'esecuzione di prestazioni radiologiche e di riabilitazione. Preciso che, annualmente, la Giunta regionale delibera i tetti di spesa da rispettare per le convenzioni stipulate con le strutture private accreditate che svolgono assistenza ambulatoriale (1,8 milioni di euro per il 2022), assistenza ospedaliera (7 milioni euro), assistenza residenziale e semi-residenziale socio-sanitaria (2 milioni 350 mila) e di salute mentale (6,8 milioni).»
L'Assessore ha evidenziato che «nel computo dei dati richiesti sono state considerate tutte le convenzioni attivate dall'AUSL sia con il privato accreditato che con altre aziende e il valore economico include le convenzioni con le strutture pubbliche e con quelle private accreditate soggette a tetto di spesa. Sono invece escluse quelle con le strutture dedicate all'assistenza residenziale e semiresidenziale in capo al Dipartimento di salute mentale il cui impegno di spesa è costante negli anni e non supera il tetto fissato dalla Giunta. Nel 2016 sono state stipulate 26 convenzioni per un valore economico di 11.536.500 euro; 2017: 33 per 11.559.069 euro; 2018: 28 per 11.928.000 euro; 2019: 66 per 13.265.983 euro; 2020: 89 per 12.445.095 euro; 2021: 93 per 14.367.000 euro. Nel biennio 2020-2021, la pandemia ha richiesto l'aumento delle convenzioni per il sequenziamento e la refertazione dei tamponi, per l'esecuzione dei tamponi a domicilio, per l'attivazione di posti letto presso l'ISAV di Saint-Pierre per i pazienti positivi e per l'acquisizione di tecnici di radiologia e di ostetriche provenienti da altre ASL.»
«Nel 2021, il valore economico delle convenzioni e degli accordi contrattuali del 2021 è di 14.367.000 euro e l'incidenza sul bilancio è del 4,27% - ha proseguito -: il ricorso alle convenzioni è determinato dall'impossibilità di assumere propri professionisti. L'Azienda USL sarà molto felice di chiudere queste convenzioni se e quando i concorsi dedicati forniranno le risorse necessarie; il ricorso a lavoratori temporanei (come ad esempio tecnici di radiologia e ostetriche) cesserà quando sarà risolta la problematica delle sospensioni del personale; per le convenzioni sui percorsi formativi e tutoraggi per rendere autonomi i nostri professionisti su nuove tecniche, la convenzione finirà al completamento del progetto con la totale autonomia dei nostri professionisti.»
Per il Consigliere Sammaritani «si tocca un tasto molto complesso: le convenzioni hanno natura e finalità diverse, non si può quindi mettere tutto nello stesso calderone. Proprio per questo, al di là dei numeri che sono importanti perché vediamo una crescita esponenziale delle convenzioni, occorre capire, attraverso un'attività di analisi, quale sarà il futuro del servizio sanitario pubblico. Il tema è di tipo politico: bisogna fare delle scelte, cercando di comprendere quei settori in cui si può evitare di ricorrere alle convenzioni e per fare in modo che il servizio pubblico migliori. È un tema delicato che andrà sviscerato maggiormente e su cui torneremo.»
SC
Comunicato n° 95 del 10 febbraio 2022
Conclusi i lavori del Consiglio: respinte tre mozioni
In conclusione dell'adunanza del 9 e 10 febbraio 2022, il Consiglio regionale ha respinto tre mozioni, di cui una presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste e due dal Consigliere del gruppo Misto Mauro Baccega.
Giro d'Italia
È stata respinta con 19 voti di astensione della maggioranza e 15 a favore (Lega VdA, PlA, PCP, Misto-Baccega), la mozione del gruppo Lega VdA che chiedeva di portare avanti una costante attività di comunicazione sull'arrivo in Valle d'Aosta della tappa n° 15 del Giro d'Italia 2022, anche sensibilizzando e coinvolgendo attivamente oltre al Comune di Cogne (sede di arrivo di tappa) tutte le altre località coinvolte dal passaggio.
«A novembre 2021 - ha ricordato il Consigliere Dennis Brunod - è stato ufficializzato il ritorno in Valle del Giro d'Italia, con una tappa che arriverà domenica 22 maggio a Cogne (partendo da Rivarolo Canavese): un arrivo non casuale visto che nel 2022 si celebrano i 100 anni del Parco nazionale del Gran Paradiso. L'Amministrazione comunale di Cogne si è subito attivata nella promozione di questo grande evento, mentre sui canali social della Regione non abbiamo ancora visto praticamente nessun post. Visto che la Giunta ha impegnato a dicembre scorso 1 milione 300mila euro da destinare ad attività di comunicazione pubblicitaria per il 2022 a sostegno dell'immagine e dell'offerta turistica della Valle d'Aosta, noi crediamo che il Giro d'Italia, per la sua grande valenza internazionale e per la visibilità che genera, meriti un'azione forte di comunicazione da parte dell'Assessorato del turismo e sport.»
L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, ha riferito: «Questo grande evento ha finalità di promozione dello sport ma anche del territorio e si affiancherà ad altri grandi eventi sportivi che stiamo definendo e inserendo nel calendario annuale e pluriennale. Il motivo per cui non sono ancora stati coinvolti tutti i comuni interessati, è legato al fatto che il percorso non è ancora definitivo ed è oggetto di variazioni da parte degli organizzatori. La Regione ha già intrapreso interlocuzioni con alcuni comuni, come è consuetudine quando si affrontano eventi di tale rilievo e come è stato fatto in occasione delle precedenti edizioni che si sono svolte in Valle, e presto sarà riunito un tavolo operativo con tutti gli attori coinvolti per definire la logistica e gli aspetti promozionali. Bisogna dire che Cogne, oltre che ospitare l'arrivo della tappa, è il luogo focale della corsa, essendovi anche l’abbinata importante con l’anniversario del Parco del Gran Paradiso. Il Comune ha effettivamente intrapreso una importante azione promozionale in accordo con l'Amministrazione regionale e questa è la prima fase di una strategia per promuovere la marca Valle d'Aosta nella sua generalità. Il nostro obiettivo è quello di fare una promozione complessiva della Valle, attraverso ovviamente i territori interessati. In virtù di un finanziamento adeguato che abbiamo inserito nell’ultimo bilancio triennale, stiamo producendo un piano media che si articolerà nel corso dell'anno in un'ottica di promozione integrata dei territori. Ringrazio per la mozione che serve a focalizzare l'attenzione su questo evento ma le chiedo di ritirarla in quanto il percorso è in atto.»
Edilizia residenziale pubblica
Il Consiglio ha anche respinto, con 21 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, SA, Consigliere Restano, PCP) e 12 a favore (Lega VdA, PlA, Consigliere Baccega), una mozione presentata dal Consigliere Mauro Baccega (GM) riguardante la gestione dell'edilizia residenziale pubblica.
Richiamando l'audizione dei vertici dell'ARER in terza e quinta Commissione, il Consigliere Baccega ha valutato che sia «necessario affrontare prioritariamente alcune tematiche, tra le quali la revisione della legge regionale n. 3 del 2013 in materia di politiche abitative, l'emergenza abitativa, la morosità incolpevole, i piani operativi e gli interventi di rifacimento, ristrutturazione e piccole manutenzioni, la gestione degli appalti e degli affidamenti diretti, l'housing sociale, le graduatorie, la mobilità e l'assegnazione degli alloggi, la gestione sociale e finanziaria. Serve un'impostazione rivista dei rapporti tra ARER, Assessorato regionale e Comune di Aosta: manca una regia politica che riporti l'edilizia residenziale pubblica ai livelli degli anni passati. Attualmente i risultati lasciano a desiderare: molte iniziative sono state dimenticate e tanti percorsi sono stati interrotti, non si sa per quale motivo. Inoltre, sarebbe importante avviare una misurazione della qualità dei servizi erogati, che è fondamentale per verificare il livello di efficienza e di efficacia in un'ottica di riprogettazione. Chiediamo di portare in Commissione questo dibattito dando centralità a questo settore, troppo spesso abbandonato e che va seguito meglio.»
L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, nel chiedere il ritiro dell'iniziativa, ha evidenziato: «Le problematiche riportate nella mozione, alcune delle quali risalenti nel tempo, come la morosità incolpevole, normata con legge del 2013, sono all'attenzione di questa maggioranza di Governo. Non è nostra intenzione sottrarci agli approfondimenti in merito e proprio perché il dibattito sulla questione è in atto all'interno della quinta Commissione, ritengo che la mozione non possa essere accettata. Ne chiedo quindi il ritiro o, in alternativa, propongo alla maggioranza di astenersi.»
Piano salute e benessere sociale
Respinta anche la mozione, con 19 voti di astensione della maggioranza e 13 voti a favore (Consigliere Baccega, Lega VdA, PlA, PCP) la mozione del Consigliere Baccega (GM) volta a impegnare la Giunta regionale a portare, entro il 31 marzo 2022, una bozza di Piano regionale per l'emergenza e il Piano per la salute e il benessere sociale all'attenzione della quinta Commissione consiliare.
«I vertici sanitari hanno rappresentato grandi difficoltà a gestire i servizi correlati all'emergenza sanitaria da Covid-19 - ha detto il Consigliere Mauro Baccega -, anche per via della carenza di personale medico-sanitario in ambito ospedaliero e di una medicina territoriale e la riorganizzazione ospedaliera che deve essere ancora riorganizzata per un suo definitivo potenziamento. È ormai urgente la necessità di superare l'impostazione ospedale-centrica dell'attuale sistema di gestione dell'emergenza e di ripristinare l'operatività ordinaria internata al Parini, anche alla luce del fatto che la pandemia tenderà a trasformarsi in fenomeno endemico con il quale la società dovrà gioco forza convivere. È fondamentale anticipare i tempi di discussione sia del Piano per l'emergenza, sia del Piano per la salute, per essere pronti in caso di un eventuale ulteriore ritorno della pandemia, intervenendo per minimizzare le criticità che si sono verificate recentemente con la rapida diffusione dei contagi. Ci sono molte questioni che vanno approfondite e affrontate in un contesto condiviso come, appunto, quello della quinta Commissione. L'Assessore dice che va tutto bene in sanità e auspico che non voglia respingere questa mozione perché a noi pare che le cose non vadano poi così bene. Bisogna prepararci per una nuova ondata di pandemia.»
L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ringraziando il Consigliere Baccega per aver portato all'attenzione dell'Aula i due importanti documenti programmatori, ha puntualizzato: «La bozza del Piano salute e benessere sociale è già stata esaminata dalla quinta Commissione nel mese di novembre, così come da impegni da me presi, improntati alla massima collaborazione e condivisione. È terminata la quarta fase di predisposizione di questo documento, con la valutazione dei contributi di cittadini e di portatori di interesse pervenuti sia attraverso la piattaforma, sia esternamente ad essa: abbiamo registrato più di 500 accessi in un mese e oltre 40 contributi. A breve, dopo l'approvazione da parte della Giunta, la quinta Commissione riceverà il Piano. Per quanto riguarda il Piano operativo regionale per la gestione dell'emergenza Covid segnalo che il documento ha già avuto un'evoluzione degli allegati attraverso le interlocuzioni con il Ministero che ne monitora regolarmente l'andamento. C'è una continua evoluzione che ci ha portati, ad esempio, a costruire dieci posti di terapia intensiva nel triangolo e saranno realizzati altri otto posti di terapia sub-intensiva che saranno pronti entro il mese di giugno. Per quanto, riguarda il Piano operativo aziendale per la gestione del paziente Covid, il Governo ha dato come obiettivo all'USL la redazione di un nuovo documento per gli adeguamenti in vista di eventuali ulteriori ondate. I documenti, come evidenziato, sono in evoluzione costante e devono rispondere al rapido mutamento della situazione sanitaria influenzato dalle quattro ondate pandemiche. Per questo motivo, non ritengo questa mozione ricevibile. Chiedo di ritirarla o, in alternativa, propongo l'astensione del Governo.»
Respinta l'iscrizione di sette risoluzioni
Nella seduta mattutina, in Aula sono state depositate sette risoluzioni, di cui quattro congiunte di Lega VdA, Pour l'Autonomie e Misto (Baccega), due del gruppo Progetto Civico Progressista e una dei gruppi di maggioranza.
Dopo una riunione della Conferenza dei Capigruppo, al rientro, il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha annunciato che la maggioranza non voterà a favore dell'iscrizione delle sette risoluzioni presentate: «Abbiamo chiesto a tutti i gruppi consiliari di fare un'analisi dell'effettiva urgenza delle iniziative presentate. Ci sono risoluzioni politiche ma anche risoluzioni di tipo tecnico che necessitano di approfondimenti: al fine di affrontare la discussione in modo proficuo e serio, attraverso un'analisi puntuale, abbiamo proposto di scegliere una risoluzione per gruppo, quella ritenuta più importante e urgente. La proposta non è stata accettata, quindi per una questione di serietà non voteremo l'iscrizione delle risoluzioni, nemmeno quella proposta dai gruppi di maggioranza.»
Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha replicato: «In Conferenza Capigruppo, prendendo atto della proposta del Presidente, abbiamo sottolineato che tutte le risoluzioni presentate hanno carattere di urgenza e di attinenza con gli argomenti discussi in Consiglio. Con tutto il pomeriggio davanti avremmo potuto approfondire le questioni e trovare delle sintesi. Voteremo quindi l'iscrizione di tutte le risoluzioni.»
Le risoluzioni non sono state iscritte (19 contrari, 15 a favore).
I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 23 e giovedì 24 febbraio 2022.
SC-LT