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Riunione del Consiglio regionale del 12 e 13 gennaio 2022

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Comunicato n° 3 del 5 gennaio 2022
Adunanza del Consiglio regionale

 

Il Consiglio regionale è convocato in via ordinaria mercoledì 12 e giovedì 13 gennaio 2022, a partire dalle ore 9.00, per trattare un ordine del giorno composto di 52 oggetti.

I Consiglieri saranno chiamati a eleggere il delegato della Regione per l'elezione del Presidente della Repubblica, in programma il 24 gennaio prossimo, oltre che a nominare il Difensore civico presso il Consiglio regionale della Valle d'Aosta.

Per quanto riguarda l'attività ispettiva, sono state depositate undici interrogazioni, di cui sette a firma del gruppo Lega Vallée d'Aoste: misure cautelari nei confronti del personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario) in servizio presso plessi scolastici della Regione; disservizi del trasporto pubblico locale sul territorio regionale; stato di attuazione della legge regionale 15/2021 per il sostegno alle imprese di grandi dimensioni; valutazione di congruità del personale impiegato nelle USCA rispetto alla quarta ondata di Covid; individuazione delle patologie le cui cure sono state considerate rinviabili dall'Azienda USL a causa della pandemia; possibilità di impiego di personale dell'Esercito italiano per l'effettuazione di tamponi rapidi agli insegnanti e agli studenti dell'alta e bassa Valle; mancata attivazione della sorveglianza epidemiologica delle sindromi influenzali.

Il Consigliere Mauro Baccega (gruppo Misto) ha presentato un'interrogazione sulla tempistica di approvazione del nuovo regolamento di somministrazione di alimenti e bevande.

Due sono le interrogazioni del gruppo Pour l'Autonomie: la prima riguarda la campagna pubblicitaria sulla gratuità dei castelli e dei siti archeologici rivolta ai minori di 25 anni mentre la seconda il reperimento di nuovi Covid hotel sul territorio valdostano.

Il gruppo Progetto civico progressista ha invece proposto un'interrogazione sui lavori di ristrutturazione di alcuni edifici scolastici.

Delle 31 interpellanze presentate, 22 sono del gruppo Lega Vallée d'Aoste: utilizzo delle strutture di somministrazione di cibi e bevande per i lavoratori senza Green pass rafforzato; predisposizione di una nuova legge per il sostegno all'economia regionale danneggiata dal protrarsi della pandemia; sinergia con l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e i Ministri competenti per fronteggiare l'elevato numero di predatori presenti sul territorio; modifica dei requisiti all'avviso di selezione pubblica per l'incarico di direttore del Forte di Bard; candidatura della Valle d'Aosta a Regione europea dello sport per il 2023; integrazione dell'itinerario "Sapori e profumi della bassa Valle d'Aosta" con le peculiarità enogastronomiche e culturali del comune di Issogne; regolarizzazione degli arretrati stipendiali ai docenti del Conservatorio regionale; riforma della legge regionale 20/2016 sulle società partecipate; mantenimento delle sedi scolastiche secondarie al di fuori dei poli di Aosta e Verrès; legittimità dei compensi previsti per l'affidamento di un servizio di consulenza legale della Società di Servizi Valle d'Aosta Spa; sospensione del trasporto pubblico Aosta/Courmayeur nel giorno di Natale; interlocuzioni con Trenitalia per risolvere il sovraffollamento sui treni regionali; realizzazione di infrastrutture sportive per lo skiroll; reiezione dei pignoramenti diretti dell'Agenzia delle Entrate nei confronti dei titolari di partite IVA aventi diritto ai ristori Covid previsti dalla normativa regionale; stato della realizzazione di un ospedale di comunità all'interno della casa di riposo J. B. Festaz; problemi di tracciamento dei contagi da Covid-19; assistenza medica generale nel distretto 1 alta Valle; attuazione della strategia di sorveglianza sanitaria con testing senza quarantena nelle scuole valdostane; applicazione di disposizioni per consentire la diagnosi da Covid-19 a seguito di un solo tampone rapido positivo; protocollo per l'accesso al pronto soccorso di pazienti Covid; apertura di un "drive-in" in bassa Valle per i tamponi molecolari; programma di screening preventivo per i turisti al termine del soggiorno in Valle a tutela degli operatori del settore.

Due sono le interpellanze presentate dal Consigliere Baccega (gruppo Misto): attuazione dei correttivi proposti dal gruppo di monitoraggio sul centro di ricerca per la medicina preventiva e predittiva; utilizzo della struttura day hospital di Regione Borgnalle come spazio per pazienti Covid.

Il gruppo Pour l'Autonomie ha presentato tre interpellanze: approvazione di una norma di attuazione per le concessioni idroelettriche entro la fine della Legislatura statale; nuove misure di ristoro per il settore turistico della montagna; osservazioni sull'esiguità di risorse del PNRR destinate alla Valle d'Aosta.

Quattro interpellanze sono state depositate dal gruppo Progetto Civico Progressista: corretta informazione sui nodi giuridici della vicenda Cime Bianche; approvazione del Piano regionale dei trasporti; potenziamento del servizio di amministrazione di sostegno, tutela e curatela della Regione; avvio dei lavori di costruzione del nuovo ospedale.

Il Consiglio discuterà infine una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste sugli skipass per i diversamente abili e i loro accompagnatori.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso il Consiglio e muniti di Certificazione verde Covid-19 nel numero massimo consentito e con la stretta osservanza delle disposizioni di contenimento del contagio (uso della mascherina, igienizzazione delle mani, distanziamento, divieto di assembramento). Resta fermo che l'accesso dei giornalisti al foyer rimane non ammesso e che eventuali interviste si potranno effettuare, in modo scaglionato, nella zona adiacente il plastico raffigurante la Valle d'Aosta. Scrivere a ustampa@consiglio.vda.it per comunicare l'intenzione di seguire i lavori.

 

LT

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Comunicato n° 7 del 10 gennaio 2022
Consiglio del 12 e 13 gennaio: iscritte due interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno suppletivo

 

L’ordine del giorno dell'adunanza del Consiglio regionale, convocata in via ordinaria mercoledì 12 e giovedì 13 gennaio 2022, è stato integrato da due interrogazioni a risposta immediata.

La prima è stata depositata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste e riguarda l'assenza di un Assessore durante la quarta ondata pandemica; la seconda, presentata dal Consigliere Baccega del gruppo Misto, chiede se è stato attivato un monitoraggio della nuova misura dell'assegno unico e universale a favore delle famiglie aventi diritto.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 54 oggetti.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 13 del digitale terrestre).

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso il Consiglio e muniti di Certificazione verde Covid-19 nel numero massimo consentito e con la stretta osservanza delle disposizioni di contenimento del contagio (uso della mascherina, igienizzazione delle mani, distanziamento, divieto di assembramento). Scrivere a ustampa@consiglio.vda.it per comunicare l'intenzione di seguire i lavori.

 

SC

 

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Comunicato n° 12 del 12 gennaio 2022
Un minuto di silenzio in ricordo di David Sassoli, Presidente del Parlamento europeo

 

La prima adunanza consiliare del 2022, convocata oggi, mercoledì 12, e domani, giovedì 13 gennaio, si è aperta con un minuto di silenzio in memoria di David Sassoli, Presidente del Parlamento europeo, scomparso prematuramente l'11 gennaio.

Il Presidente Alberto Bertin ha ricordato «il suo impegno per avvicinare i cittadini alle istituzioni europee, tra cui la Conferenza sul futuro dell'Europa», di cui si è parlato anche ieri a Palazzo regionale con i giovani valdostani che hanno aderito al progetto "Nuove idee per l'Europa".

Il Capogruppo di FP-PD Paolo Cretier ha parlato di «persona riconosciuta come di grande umanità, convinto europeista, sincero democratico, semplice e gentile ma impegnato nella costruzione di un'Europa solidale, senza muri.»

Il Consigliere Mauro Baccega del gruppo Misto ne ha evocato «la forza, l'energia, l'impegno e la passione dimostrate durante tutta la sua carriera: uomo politico di buon senso, attento ai più deboli, che ha sempre lavorato per l'Europa dei popoli.»

«Andando molto al di là degli schemi dell’appartenenza partitica - ha detto il Presidente della Regione, Erik Lavevaz -, Sassoli è stato per molti versi un modello esemplare di impegno istituzionale ed europeista. Sassoli ha incarnato un’idea di Europa verso la quale dobbiamo camminare insieme, forte dei valori di democrazia e di solidarietà.»

Il Presidente, nelle sue comunicazioni, ha poi riferito che domani e venerdì sarà a Trento per partecipare alla riunione del Coordinamento delle Assemblee legislative delle Regioni a Statuto speciale e delle Province Autonome.

 SC

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Comunicato n° 13 del 12 gennaio 2022
Comunicazioni del Presidente della Regione

 

Nelle sue comunicazioni al Consiglio, il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha portato all’attenzione dell'Aula alcuni degli elementi della situazione pandemica nella nostra regione.

«Il ritorno in zona gialla è segno di una pressione ospedaliera che è ormai costante e che ha portato alla riapertura di reparti dedicati specificamente alla cura dei contagiati - ha detto il Presidente -. L’attenzione deve essere altissima perché i piccoli numeri della Valle d’Aosta possono portare a cambiamenti di colore anche per situazioni puntuali legate ai ricoveri. I dati sono inequivocabili: la grande maggioranza dei ricoverati è composta da chi ancora non ha aderito alla campagna vaccinale. Più che mai, ora, la vaccinazione è un dovere civico: l’immunizzazione protegge dalle forme più gravi della malattia, quelle che portano in ospedale e che quindi mettono in difficoltà anche chi deve accedere al sistema sanitario per altre patologie o per altri percorsi.»

«La Valle d’Aosta brilla per la velocità di somministrazione delle terze dosi, ma ancora molto può essere fatto per chi inizia adesso questo percorso - ha proseguito Lavevaz -. Ribadisco il mio invito a non aver paura: vaccinarsi significa prendersi cura di coloro che si ha intorno, in una dinamica di comunità che deve renderci orgogliosi dei risultati che possiamo ancora raggiungere. Alla luce dei cambiamenti normativi dell’ultimo periodo, nelle ultime settimane ci siamo confrontati a più riprese in Conferenza delle Regioni e col Governo, chiedendo in particolare di intervenire per semplificare le procedure della quarantena. Negli ultimi giorni si è susseguito un confronto serrato anche con le nostre strutture, con l’Azienda USL e con il CPEL per arrivare a una definizione più chiara e soprattutto più semplice delle procedure sia amministrative che sanitarie.»

«Ritengo anche opportuno ribadire in questa sede l’importanza che ha lo sforzo fatto per tenere aperte le scuole: questa è una priorità del Governo centrale che condividiamo a pieno - ha concluso -. Credo che garantire il più possibile la didattica in presenza sia un impegno di cui dobbiamo tutti farci carico, pensando a quanto sia fondamentale l’esperienza vissuta dai nostri bambini e dai nostri ragazzi in un’emergenza che anzitutto per loro è vissuta con tempi dilatati. La formazione a distanza non deve essere la normalità, e dobbiamo tutti impegnarci in questa direzione: siamo in una fase in cui alla lotta contro il contagio si affiancano spazi di convivenza con il virus, che dobbiamo imparare a gestire per riprendere in mano a pieno le nostre vite.»

 

SC

 

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Comunicato n° 14 del 12 gennaio 2022
Adele Squillaci eletta Difensora civica della Valle d'Aosta

 

Adele Squillaci è la nuova Difensora civica della Valle d'Aosta. È stata eletta per cinque anni, con 29 voti a favore, dal Consiglio Valle nella seduta mattutina del 12 gennaio 2022. Subentra a Enrico Formento Dojot in carica per due mandati dal 2012 a oggi.

Adele Squillaci, 50 anni, ha conseguito la laurea in giurisprudenza nel 1998 all'Università degli studi di Torino. Dipendente regionale, dal 2018 è funzionario del Consiglio regionale assegnata all'ufficio del Difensore civico.

L'Ufficio di difesa civica interviene a tutela di diritti soggettivi, interessi legittimi e interessi diffusi, in caso di omissioni, ritardi, irregolarità e illegittimità di procedimenti o atti amministrativi posti in essere da organi, uffici o servizi dell'Amministrazione regionale, dell'Azienda USL Valle d'Aosta, degli Enti locali convenzionati (Comuni e Unités des Communes valdôtaines) e delle Amministrazioni periferiche dello Stato. Svolge inoltre le funzioni di Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale e di Garante dei diritti per l'infanzia e l'adolescenza.

 

SC

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Comunicato n° 15 del 12 gennaio 2022
Il Presidente Lavevaz delegato della Regione per l'elezione del Presidente della Repubblica

 

Nella seduta di oggi, mercoledì 12 gennaio 2022, il Consiglio Valle ha nominato il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, quale delegato della Regione autonoma Valle d'Aosta per l'elezione del Presidente della Repubblica, in programma il 24 gennaio al Parlamento italiano. Hanno votato a favore della sua nomina 19 Consiglieri, mentre sono state riportate 14 schede bianche e 1 nulla.

La partecipazione dei rappresentanti delle Regioni all'elezione del Presidente della Repubblica è prevista dall'articolo 83 della Costituzione italiana: alla Valle d'Aosta spetta un solo delegato nominato dal Consiglio regionale, oltre al Senatore e al Deputato.

Il dibattito in Aula

Il Consigliere Mauro Baccega (GM) ha espresso «disappunto per le dichiarazioni fatte dal Presidente del Consiglio sul tema che stiamo affrontando. In primo luogo, perché solo ora, dopo un lungo corso in Consiglio, il Presidente Bertin si accorge che la Valle d'Aosta ha un solo delegato, oltre al senatore e al deputato, per l'elezione del Presidente della Repubblica. Esprimo poi stupore e contrarietà per le parole spese nei confronti del Presidente Berlusconi: Bertin ha compiuto uno scivolone istituzionale nel ruolo che in questo momento sta svolgendo. Il Presidente Berlusconi non si è autocandidato né si è candidato: qualora scegliesse di sciogliere le riserve, ne avrebbe tutto il sacrosanto diritto. Questa è la politica: chiedo quindi al Presidente Bertin una maggiore cautela nelle dichiarazioni pubbliche e lo invito a garantire l'imparzialità da lui sempre invocata quando era all'opposizione.»

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, rivolgendosi al Presidente del Consiglio ha commentato: «Lei ha espresso opinioni in contrasto con la sua figura istituzionale. L'elezione del Presidente della Repubblica riguarda un ambito istituzionale, non partitico e non di parte, è una procedura neutra che porta a eleggere la figura di un garante, per questo motivo esprimo, nonostante la mia stima, un po' di rammarico nei suoi confronti, perché avrebbe dovuto tenere un atteggiamento super-partes. Riguardo all'elezione del grande elettore, vorrei sottolineare che oggi siamo chiamati a votare un delegato nelle cui mani metteremo un potere molto importante, che rappresenterà l'intera comunità valdostana e sarebbe bene comprendere quale sarà la logica dell'azione che questa figura porterà avanti a Roma.»

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha sostenuto che «per questo ruolo la scelta non è mai caduta su di una donna: sarebbe quindi un primo importante passo, come evidenziato dalla nota congiunta di ADGA, ADU VdA, M5S e RC, per spezzare questo tabù, così come sarebbe importante scegliere una persona esterna a questo Consiglio. Si può innovare, dando un segnale di discontinuità con il patriarcato: ci sono molte donne impegnate, sindache in prima linea durante la pandemia; ex consigliere ed esponenti della cultura e dell'imprenditoria; donne autorevoli non solo per il percorso compiuto ma soprattutto per l'impegno a favore dei diritti della persona e per la lotta contro le discriminazioni. Certo non donne che voterebbero un Presidente poco rispettoso delle donne. Sono diverse le donne che abbiamo in mente, ma riteniamo che prima di solidarizzare su di un nome, vorremmo capire se il principio fosse condiviso. Se si continuerà a seguire la prassi e le regole consolidate, noi ci asterremo.»

«Da federalista - ha replicato il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin -, con le mie dichiarazioni, ho voluto rilevare l'anomalia che la Valle d'Aosta abbia un solo delegato. Mi auguro che questa possa essere in futuro corretta. La candidatura di Berlusconi è legittima, ma io mi auspico che sia eletta una figura che sia in grado di rappresentare la complessità e il pluralismo del sistema. L'imparzialità del Presidente del Consiglio sta nell'applicare rigorosamente il regolamento e le leggi.»

Il Capogruppo della Lega Vallée d'Aoste, Andrea Manfrin, ha osservato: «La proposta di candidatura fatta dal collega Marguerettaz, gli spunti forniti dai colleghi Baccega e Aggravi vanno nel senso di chiedere al potenziale grande elettore che cosa intenda fare, dal momento che il delegato non rappresenterà sé stesso ma l'intera Valle d'Aosta. Sulla base di che cosa si dovrebbe votare il Presidente della Regione? È difficile per il nostro gruppo dare una "delega in bianco" senza sapere quali siano le sue intenzioni.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha parlato di «una fase in cui è difficile prospettare cosa succederà da qui al 24 gennaio, quando il Parlamento sarà convocato per l'elezione. Se dovessi essere io a caricarmi di questa responsabilità, mi impegno ad avere un confronto aperto con i Capigruppo durante le procedure di votazione. Confronto che sarà a distanza, perché ovviamente solo all'ultimo avremo il quadro della situazione.»

Mozione d'ordine dopo il voto

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, dopo la votazione, ha preso la parola per mozione d'ordine: «Dall'esame delle 19 schede votate a favore del Presidente Lavevaz, nutriamo il forte sospetto che questo voto sia stato viziato: 11 schede riportavano il semplice cognome del candidato, in 4 il nome di battesimo è stato anteposto al cognome e nelle altre 4 si è verificato l'opposto. Può essere che quanto rilevato sia un fatto casuale ma ricordo che l'articolo 89 del Regolamento del Consiglio, che tratta le designazioni dubbie, prevede che la precisazione di nome e cognome dei candidati avvenga solo in caso di omonimie, diversamente bisogna indicare solo il cognome. Siamo di fronte a una maggioranza che non si fida di sé stessa e, supponiamo, che debba verificare con certe modalità la propria coesione interna.»

Il Capogruppo di UV, Aurelio Marguerettaz, ha replicato: «Se avete delle prove rispetto a quanto dichiarato, vi esorto ad andare alla Procura della Repubblica o alle forze dell'ordine per denunciare il fatto. Qualora non sia fondata questa vostra dichiarazione, che è particolarmente offensiva, vi prego di tacere. Di due l'una: o avete delle prove che ci sono dei Consiglieri che controllano il voto; se non avete delle prove, vi prego di non infangare malamente delle persone che hanno espresso, senza nessun vincolo, una indicazione. Questo va a prescindere dalle idee: qui infangate il Consiglio regionale. In caso contrario, la denuncia la facciamo noi.»

Il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, ha ricordato che: «Si trattava di una votazione aperta e chiunque poteva esprimere il nome di qualsiasi candidato. Sono particolarmente sensibile e attento a questi aspetti e mai avrei accettato la situazione rappresentata da alcuni Consiglieri in aula. La votazione è avvenuta regolarmente

 

SC-LT

 

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Comunicato n° 16 del 12 gennaio 2022
Interrogazione a risposta immediata sull'assenza di un Assessore durante la quarta ondata pandemica

 

Nella seduta consiliare del 12 gennaio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha interrogato il Governo sull'assenza dell'Assessore all'istruzione durante il periodo natalizio. 

Il Consigliere Erik Lavy ha spiegato: «Nel pieno della quarta ondata di pandemia, con un aumento dei contagi che ha portato anche la Valle d'Aosta in zona gialla, la situazione molto precaria della scuola in tutta la Penisola ha aperto un dibattito incalzante sul ritorno in presenza delle classi dopo la pausa natalizia. Chiediamo al Presidente della Regione se, visto il momento così delicato, ritenga opportuno che l'Assessore all'istruzione non fosse presente nel territorio regionale perché in vacanza alle Seychelles?»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha evidenziato che «le questioni che afferiscono alla vita privata di ognuno, rientrano nella sfera personale e non vi voglio entrare. Nel periodo in cui l'Assessore non era presente a Palazzo, ho continuato ad avere rapporti quotidiani con lui su tutte le questioni aperte e ho sempre avuto tutte le risposte, come se fosse nel suo ufficio.»

Il Consigliere Lavy ha replicato: «Un Assessore è un personaggio pubblico: in questo momento di crisi, un personaggio che ha scelto di fare l'Assessore, deve comportarsi di conseguenza, con rigore etico. Ostentare pubblicamente le sue ferie in mezzo alle palme è come una sorta di schiaffo nei confronti dei valdostani oggi in grande difficoltà, che non si possono permettere di andare in vacanza.»

 

SC

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Comunicato n° 17 del 12 gennaio 2022
Interrogazione a risposta immediata sul nuovo Assegno Unico e Universale

 

Nella seduta consiliare del 12 gennaio 2022, il Consigliere Mauro Baccega (gruppo Misto) ha portato all'attenzione dell'Aula la questione dell'assegno unico e universale introdotto con il "Family Act".

«Dalle prime proiezioni effettuate - ha dichiarato il Consigliere Baccega -, sembrerebbe che la nuova misura dell'assegno unico universale sia stata predisposta al ribasso considerato che l'importo totale onnicomprensivo del nuovo sostegno, in svariati casi, non compenserebbe l'abrogazione (e quindi la mancata erogazione) del premio alla nascita o all'adozione (Bonus mamma domani), dell'assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori, degli assegni familiari ai nuclei con figli e orfanili, dell'assegno di natalità (Bonus bebè) e delle detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni. Vorrei quindi sapere se, al riguardo, la Regione si è attivata per monitorare la situazione delle famiglie valdostane.»

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha risposto che «l'assegno decorrerà dal 1° marzo 2022 ed è determinato dall'INPS sulla base principalmente dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) del nucleo familiare del minore. L'assegno sostituisce il premio alla nascita o all'adozione, l'assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori, gli assegni familiari ai nuclei con figli e orfanili, il bonus bebè e le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni, mentre non assorbe il bonus INPS asilo nido per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche. L'assegno unico è quindi un sostegno alle famiglie erogato dallo Stato, per il tramite dell'INPS. Le preoccupazioni espresse dal collega sono note e condivisibili, in quanto non è al momento possibile valutare i reali impatti della nuova misura. L'Amministrazione regionale, essendo l'ente erogatore lo Stato, al momento non è nelle condizioni di effettuare proiezioni sugli importi che saranno percepiti dalle famiglie e sul reale vantaggio in termini economici rispetto alla situazione precedente. A seguito dell'erogazione dei primi assegni unici e universali faremo le necessarie valutazioni al fine dell'introduzione di eventuali misure correttive o integrative a favore delle famiglie.»

Il Consigliere Baccega ha replicato: «Sicuramente ci saranno delle differenze da compensare e il suo impegno va nella direzione che auspichiamo: sostenere le famiglie valdostane con le eventuali differenze che verranno meno rispetto all'assegno unico universale.»

 

SC

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Comunicato n° 18 del 12 gennaio 2022
Interrogazione sul nuovo regolamento di somministrazione di alimenti e bevande

 

Nella seduta consiliare del 12 gennaio 2022, il Consigliere Mauro Baccega (gruppo Misto) ha sollecitato il Governo per sapere quando sarà portato all'attenzione del Consiglio regionale il nuovo regolamento per la somministrazione di alimenti e bevande, considerato che quello attuale non tiene conto dei principi comunitari del pacchetto igiene e risale al 2007.

L'Assessore al commercio, Jean-Pierre Guichardaz, premettendo che «dall'inizio della pandemia la struttura competente in materia di commercio, con la medesima dotazione organica, è stata severamente impegnata ad assicurare un notevole numero di attività extra-ordinarie  legate all'erogazione delle misure di sostegno e ristoro, oltre a dover garantire il corretto adempimento delle competenze ordinarie», ha precisato: «In merito alla bozza di regolamento, tra i mesi di dicembre 2021 e gennaio 2022 sono state prese in esame le considerazioni di Confcommercio e Adava che hanno portato ad ulteriori confronti con la struttura competente dell'Assessorato alla sanità e con il SUEL (Sportello unico degli enti locali). La maggior parte delle proposte delle associazioni di categoria sono state accolte e ulteriormente migliorate per assicurare maggiore flessibilità chiarezza e semplicità di applicazione della norma. La redazione del nuovo regolamento, compresa la relazione tecnica, è stata ultimata in questi giorni. Tenendo conto dei passaggi obbligatori a cui il documento dovrà essere sottoposto, si può ragionevolmente pensare che il testo potrà essere presentato in Consiglio nel prossimo mese di marzo.»

Il Consigliere Baccega ha replicato: «Era opportuno rassicurare gli operatori che vedono la necessità di avere nuovi sbocchi e potenziare la loro competitività nell'ottica di un miglioramento generale dell'offerta. La normativa in materia, rispetto ad altre regioni e soprattutto a quella dei nostri vicini di Francia e Svizzera, andava a penalizzare le nostre strutture. Ci fa piacere constatare che il nuovo regolamento potrà avere uno sviluppo diverso dal passato integrando la disciplina dei Bed & Breakfast, semplificando e migliorando le procedure. Auspico che questo regolamento sia alla portata delle esigenze di tutti: operatori e utenti. Constatiamo con soddisfazione che sono state completate le misure di sostegno e ristoro, ho la sensazione che nei prossimi mesi bisognerà tornare a sostenere certe imprese che hanno ancora particolari difficoltà

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.00.

 

LT

 

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Comunicato n° 19 del 12 gennaio 2022
Interrogazione sui lavori di ristrutturazione di edifici scolastici

 

Nella seduta consiliare del 12 gennaio 2022, il gruppo Progetto Civico Progressista ha interrogato il Governo per avere aggiornamenti sulla tempistica di consegna del prefabbricato che ospiterà il Liceo musicale; sullo stato di avanzamento dei lavori di ristrutturazione del vecchio Liceo Bérard in avenue Conseil des Commis, sullo stato della progettazione per il recupero dell'ex Liceo Maria Adelaide di via Torino e di quello dell'istituzione scolastica di istruzione tecnica Manzetti. Sono state chieste anche informazioni in merito alla risoluzione della problematica del trasporto degli allievi per la palestra del collegio San Giuseppe e per l'aula di tecnologie musicali in corso Padre Lorenzo.

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha risposto che «la struttura prefabbricata è attualmente in corso di ultimazione nel piazzale antistante al Piccolo Seminario e il trasloco avverrà a fine gennaio: prevede una superficie coperta di 900 metri quadrati e ospiterà, tra gli altri, 7 aule per la didattica e un'aula per il laboratorio informatico con 25 postazioni. È stato inoltre previsto il cablaggio con fibra ottica con la sede principale del Liceo e l’installazione di access-point wireless per garantire un ottimale copertura del nuovo edificio.»

Riguardo alle problematiche del trasporto degli allievi, l'Assessore ha rilevato che «la situazione è stata caotica a causa delle diverse disposizioni statali in materia di trasporti, ma ora è stato confermato che fino al 10 febbraio è consentito agli studenti l’accesso ai mezzi di trasporto scolastico con mascherine Ffp2 al di fuori degli obblighi esistenti per tutto il settore trasportistico: oggi abbiamo rassicurato i dirigenti scolastici in merito. Ci auguriamo di avere un'interlocuzione con il Ministro Speranza affinché dopo il 10 febbraio non si vada a complicare ulteriormente la vita alle persone.»

«I lavori riguardanti il Liceo Bérard di avenue des Commis sono suddivisi in due stralci - ha riferito l'Assessore -: il primo, che riguarda il piano interrato, è in fase di realizzazione e la sua ultimazione è prevista entro la fine del 2022; per il secondo stralcio, relativo ai piani fuori terra, il progetto sarà presentato entro la primavera di quest'anno, quindi si procederà all'appalto con una previsione di inizio lavori entro la primavera del 2023. Riguardo, invece, al recupero dell’ex Liceo Maria Adelaide di via Torino, entro i primi mesi dell'anno saranno avviate le procedure per il primo livello di progettazione, ma stiamo valutando la possibilità di candidare l'intervento al bando pubblicato per l'utilizzo dei fondi del PNRR, che prevede investimenti per la costruzione di nuove scuole attraverso ristrutturazione di vecchi edifici. In merito, infine, allo stato della progettazione dell’edificio sede del Manzetti, è stato trasmesso a novembre scorso il progetto di fattibilità tecnica ed economica, che prevede una spesa complessiva di 16 milioni di euro: si sta riflettendo su di un diverso utilizzo dell'immobile con abbattimento e ricostruzione.»

«La risposta non ci convince - ha replicato la Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz -: la pandemia ha portato a galla problematiche già incancrenite da moltissimi anni, e l'edilizia scolastica e il trasporto sono fra queste. La mancanza di aule, di laboratori e di palestre richiedono inutili e costosi trasferimenti degli alunni da una parte all'altra della città, con perdite importanti di ore di lezione. Per fortuna, grazie al Ministro Speranza, fino al 10 febbraio i ragazzi potranno spostarsi da una sede all'altra, ma invitiamo l'Assessore ad occuparsi di questo delicato problema affinché dall'11 febbraio non si ricada nella stessa criticità. Essere autonomisti significa tenere conto delle nostre peculiarità: lavarsene le mani è un po' troppo facile. Che il Covid costituisca un perfetto alibi per chi ha voglia di temporeggiare lo abbiamo constatato in tanti campi e il campo della politica è esemplare. Ci sono classi e istituzioni di serie A, che svolgono tranquillamente le loro attività nei laboratori e nelle palestre, mentre altre non possono farlo. Che la scuola inizi il primo settembre, non è una novità: sarebbe opportuno organizzarsi per tempo, evitando inutili e costosi traslochi. Auspichiamo che finalmente la scuola valdostana abbia un Assessore che possa occuparsi in maniera più determinata di tutte queste problematiche.»

 

SC

 

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Comunicato n° 20 del 12 gennaio 2022
Interpellanza sull'utilizzo delle strutture di somministrazione di cibi e bevande per i dipendenti sprovvisti di green pass rafforzato

 

Con un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 12 gennaio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha interrogato il Governo per fare il punto sulla somministrazione di cibi e bevande ai titolari di green pass non rafforzato.

Facendo riferimento alle misure di irrigidimento al contrasto epidemiologico sopraggiunte successivamente alla presentazione dell'interpellanza, il Consigliere Luca Distort, ha sottolineato «l'importanza di portare comunque all'attenzione dell'Aula una riflessione sulla volontà del Governo regionale di ricercare la possibilità di mettere in atto misure in favore dei lavoratori, per il consumo dei pasti all'interno dei locali. Nonostante la drammaticità degli effetti prodotti dal Covid nel corso dell'inverno 2020-21, con l'ordinanza del Presidente della Giunta n. 486 del 6 novembre 2020 si concedeva alle attività di somministrazione di cibi e bevande convenzionate con le aziende a titolo di mensa per i dipendenti, lo svolgimento delle attività di ristorazione in deroga alle restrizioni imposte dal Dpcm del 3/11/2020. Oggi, in un contesto di indubbia minore gravità rispetto all'anno scorso, le misure di restrizione impongono che la somministrazione di cibi e bevande avvenga solo per i clienti dotati di green pass rafforzato, costringendo i lavoratori che ne sono sprovvisti a consumare i propri pasti in luoghi di fortuna, spesso collocati all'esterno a dispetto delle temperature invernali. Chiediamo quindi di sapere se sia o non sia negli intendimenti di questo governo regionale prendere in considerazione l'argomento, al fine di percorrere tutte le strade possibili, per consentire, nel territorio valdostano, anche ai dipendenti pubblici e privati non in possesso di green pass rafforzato il servizio di ristorazione all'interno delle strutture preposte

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha risposto: «Si chiede al Governo regionale di fare delle forzature su una norma approvata dal Governo nazionale di cui fa parte anche il vostro partito. Nel periodo passato a cui si fa riferimento, la Valle d'Aosta era classificata in zona rossa con divieto totale di spostamenti. In questa situazione di lock down generale erano state sospese le attività di ristorazione ad eccezione dei servizi d'asporto e di consegna a domicilio, delle mense aziendali e del servizio di catering continuativo su specifico contratto. Soprattutto non era disponibile alcun vaccino. La situazione attuale è totalmente diversa: la maggioranza della popolazione ha completato il ciclo vaccinale e le attività economiche e sociali sono quasi tutte aperte. Anche il contesto normativo è cambiato. Abbiamo un insieme di norme più stringenti: in materia di certificazioni verdi c'è una riserva di legge statale non derogabile come, per altro, l'obbligo vaccinale, che è stato progressivamente ampliato ed esteso a tutti gli ultracinquantenni. Allo stato attuale non vi è alcun margine di azione per disporre diversamente da quanto previsto dalle norme in vigore: l'accesso ai servizi di ristorazione all'aperto e al chiuso è possibile solo con certificazione verde rafforzata fatta eccezione per le mense aziendali e i predetti servizi di catering, casistiche nelle quali non rientrano gli esercizi convenzionati per il consumo dei buoni pasto

Il Consigliere Distort ha replicato: «L'interpellanza voleva stimolare il ragionamento su di un problema che riguarda la comunità valdostana. La posta in gioco esula dall'appartenenza ai diversi schieramenti politici di cui facciamo parte. La legge nazionale valuta un contesto generale ma ci aspettavamo che la Regione Valle d'Aosta intervenisse per declinare la norma rispetto alle proprie peculiarità, come ad esempio, il contesto territoriale caratterizzato dalle basse temperature. Preciso che la comunità valdostana, prima del dibattito tra diverse posizioni politiche, si aspetta attenzione, risposte e, quanto meno, che i problemi siano presi in carico.»

 

LT

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Comunicato n° 21 del 12 gennaio 2022
Interpellanza sulla presenza di animali predatori in Valle d'Aosta

 

Con un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 12 gennaio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha riportato all'attenzione dell'Aula la questione della presenza di animali predatori sul territorio regionale.

Il Consigliere Dino Planaz ha evidenziato: «Sono sempre più frequenti gli avvistamenti di lupi vicino ai centri abitati o in vicinanza a mandrie al pascolo ed è necessario intervenire per evitare ulteriori attacchi ad animali e per la salvaguardia dell'incolumità pubblica, anche a tutela dell'immagine turistica della nostra regione. Considerato che la legge regionale 11/2021 consente all'Amministrazione, previo parere favorevole dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, il prelievo, la cattura e l'eventuale abbattimento di esemplari monitorati della specie Canis lupus nel caso in cui non esistano altre soluzioni valide e senza pregiudicare il mantenimento della specie, interpelliamo il Governo per sapere se intenda adoperarsi in sinergia con l'Ispra e i Ministeri competenti per fronteggiare le criticità legate all'elevato numero di predatori presenti sul nostro territorio.»

L'Assessore alle risorse naturali, Davide Sapinet, premettendo che la specie lupo è particolarmente protetta in base alle normative comunitarie, ha osservato che «il solo strumento che può permettere la gestione del lupo in Italia, e quindi in Valle d’Aosta, conciliando sia la protezione della specie sia le esigenze sempre più pressanti che arrivano dal territorio, è il piano di gestione nazionale. Il "Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia" è in fase di elaborazione e prevede un’intesa unanime tra Regioni e Province autonome, che ad oggi non è stata raggiunta. Esiste un fronte compatto composto dalle Regioni alpine - che da mesi stanno lavorando in sinergia - al quale si sono allineate importanti altre Regioni ma, purtroppo, non ancora la totalità. In sostanza si chiede di passare da un piano di “tutela” ad un piano di “gestione”. Inoltre, è stato chiesto un incontro con il Ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, che ci auguriamo possa avvenire al più presto: chiediamo maggior possibilità di azione per la messa in atto di sistemi dissuasivi e altre azioni, ma relative alla gestione degli esemplari confidenti e problematici. Ricordo, però, che in attesa del nuovo Piano, la Regione ha promosso numerose azioni: oltre a indennizzare gli allevatori che hanno subito danni causati dai predatori, è stata prevista l’erogazione di contributi per l’acquisto e l’utilizzo di misure di prevenzione. Inoltre, grazie alle squadre di pronto intervento, sono state realizzate attività di formazione e informazione per gli allevatori.»

L'Assessore ha poi riferito che «sono nuovamente comparsi nel comune di Arvier gli avvistamenti di una coppia di lupi: si è proceduto a incrementare la sorveglianza e nelle prossime settimane si provvederà a installare sistemi di dissuasione a ultrasuoni e appena l'Ispra ci darà il benestare interverremo con dissuasioni più invasive, così come previsto dalla legge regionale 11/2021. A questo proposito, per avere una sempre più precisa “tracciabilità” dei comportamenti e degli spostamenti del predatore, è fondamentale che la cittadinanza trasmetta alle rispettive stazioni forestali tutto il materiale fotografico e video disponibile.»

Il Consigliere Planaz si è detto insoddisfatto: «Non c'è nulla di nuovo: le risposte sono sempre le stesse, ma il problema permane. Capisco che non sia facile essere la prima Regione a portare avanti iniziative di questo tipo, ma oggi ci troviamo in una situazione che non è più gestibile. La preoccupazione va oltre ai danni che possono essere causati agli animali da allevamento o da affezione. Le azioni messe in campo non sono sufficienti: noi chiediamo che la legge regionale sia applicata, previo confronto con l'Ispra, proprio per poter intervenire. Altrimenti non riusciremo mai a difenderci da questo animale.»

 

SC

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Comunicato n° 22 del 12 gennaio 2022
Interpellanze sui nuovi sostegni all'economia regionale

 

Con due interpellanze discusse nella seduta consiliare del 12 gennaio 2022, una del gruppo Lega Vallée d'Aoste e l'altra del gruppo Pour l'Autonomie, è stato fatto il punto sui sostegni all'economia regionale danneggiata dal protrarsi della pandemia da Covid-19, in particolare per il settore turistico della montagna.

Il Consigliere, Erik Lavy, ha evidenziato che «la Valle d'Aosta è stata fortemente penalizzata dalle misure di contrasto alla pandemia introdotte con l'ordinanza del 14 dicembre 2021 dal Ministero della salute che ha causato una riduzione degli arrivi e una mole di disdette di turisti per questa stagione invernale. Non ci aspettavamo una stagione di questo genere che rischia di essere peggiore rispetto a quella dell'anno scorso, soprattutto a causa della riduzione del turismo straniero. Chiediamo al Presidente della Regione quali siano le richieste e in che data siano state presentate al Governo nazionale per ottenere il riconoscimento di indennizzi per i diversi settori danneggiati e se sia intenzione del Governo regionale lavorare su una nuova legge per dare delle risposte al settore turistico

Il Consigliere, Marco Carrel, sottolineando l'importanza del turismo invernale per il tessuto economico regionale, ha dichiarato: «Se il periodo delle feste ha retto, dobbiamo affrontare il resto della stagione invernale che è ancora lunga e preoccupante. Le aziende alberghiere hanno sostenuto dei costi importanti per aprire e tenere aperte le strutture ma mancano i turisti, soprattutto stranieri. Considerato che la legge regionale n. 15/2021 prevede dei contributi per coprire le perdite per la stagione invernale 2020 e 2021 e la sospensione del pagamento della quota capitale dei mutui stipulati con Finaosta Spa sino al 31 ottobre 2022 chiediamo se è intenzione del Governo regionale prorogare questo termine e se vi è l'intenzione di elaborare un nuovo pacchetto di aiuti alle attività penalizzate dal calo delle presenze e dei fatturati. Vorremmo inoltre sapere se sono previsti degli accordi con il Governo italiano e se siano state evidenziate le criticità che svantaggiano ancora una volta le attività di montagna.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha detto: «Stiamo svolgendo un'attività continua per risolvere la situazione anche attraverso la Conferenza Stato-Regioni in una logica di doppio binario, guardando ai ristori nazionali e preparando iniziative regionali. La mancanza di turisti stranieri sta determinando una situazione pesante per tutte le località turistiche italiane. Per quanto riguarda la nostra regione, segnalo che la stagione, fino ad ora, ha portato ad un fatturato al 7 gennaio per gli impianti di risalita di 29,3 milioni di euro a fronte di 1,8 milioni dell'anno scorso, un fatturato che è maggiore di quello del 2018-19 che vede anche i primi ingressi ad un più 4%. Nonostante la mancanza degli stranieri è un risultato per ora di tutto rispetto. Per quanto riguarda il sostegno all’economia ci proponiamo di lavorare con lo stesso atteggiamento che ci ha portati a costruire una buona legge come quella approvata in passato che ha dato i suoi risultati. È importante lavorare con le associazioni di categoria per avere il polso della situazione e apportare i correttivi necessari in tempo reale. Già dalla prossima settimana attiveremo un tavolo di lavoro per seguire l'evoluzione dell'andamento del dopo festività che servirà per valutare gli eventuali interventi urgenti da realizzare e per pianificare misure di più lungo periodo. Bisogna concentrarsi anche sugli eventi che mantengono l'economia aperta come la Foire de Saint-Ours che genera un indotto rilevante

L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, è intervenuto ribadendo che: «a livello nazionale la valutazione rispetto alle ricadute della pandemia sul turismo è pressoché quotidiana sia in Conferenza Stato-Regioni, sia nella Commissione attività produttive della Camera dei Deputati, che in quella degli Assessori del turismo. La riflessione congiunta ha evidenziato la penalizzazione del turismo invernale a causa della chiusura dei confini che in buona parte è stata compensata dal turismo italiano di prossimità. Siamo in attesa di dati per capire quale è stata la ricaduta, perché allo stato attuale non è quantificabile. A breve, attraverso una serie di confronti con gli operatori, faremo le nostre valutazioni che saranno oggetto di attenta riflessione per avviare una politica di ristori mirata. Serve però anche una diversa modalità di promozione del territorio montano da parte del livello centrale da integrarsi con quelle territoriali che fino ad ora hanno avuto un buon riscontro e un buon ritorno. Per quanto riguarda la sospensione dei mutui le leggi regionali 4/2020 e 5/2021 vanno nel senso auspicato dagli interpellanti avendo introdotto una serie di misure favorevoli tra cui la sospensione del pagamento delle rate in scadenza dal 1° maggio 2020 e fino al 30 aprile 2021 senza interessi di mora, oneri aggiuntivi e senza la previsione di requisiti per l'accesso alle agevolazioni

Il Consigliere Lavy ha replicato: «Bene che non si stia sottovalutando la situazione e si lavori coinvolgendo le associazioni di categoria. Per quanto riguarda le azioni messe in atto nei confronti del Governo nazionale, non ho ricevuto una risposta precisa. Sarebbe opportuno che l'Amministrazione regionale uscisse da questa situazione di attendismo ed elaborasse una serie di proposte senza aspettare l'iniziativa delle altre regioni

Il Consigliere Carrel ha aggiunto: «Abbiamo avuto il quadro della situazione delle festività fino ad oggi, con le molte disdette e nuove prenotazioni, in cui il turismo italiano ha compensato la mancanza degli stranieri. Siamo preoccupati per il prosieguo del periodo invernale che termina nel mese di aprile/maggio e per questo chiediamo di iniziare a lavorare in prospettiva e con il dovuto anticipo in modo da gettare le basi anche per le prossime stagioni che speriamo saranno caratterizzate da un rientro alla normalità. Ricordiamo inoltre che le norme poste in essere dal governo italiano hanno aumentato i costi in capo agli imprenditori. Per quanto riguarda i mutui, mi fa piacere sapere che della proroga fino al 31 ottobre 2022 ma mi chiedo se Finaosta sia in grado di contrattare tutte le singole posizioni. Non sarebbe meglio prevedere una proroga generale?»

 

LT

 

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Comunicato n° 23 del 12 gennaio 2022
Interpellanza sulla candidatura della Valle d'Aosta a Regione europea dello sport per il 2023

 

Nella seduta consiliare del 12 gennaio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha interpellato il Governo in merito alla candidatura della Valle d'Aosta a Regione europea dello sport per il 2023.

«Siamo venuti a conoscenza di questa candidatura dagli organi di informazione - ha evidenziato il Capogruppo Andrea Manfrin -. A un lettore poco attento sembra che questa candidatura abbia a che fare con l'Unione europea, ma in realtà il bando è lanciato da un'associazione senza scopo di lucro, Aces Europe, che non ha nessun legame con le istituzioni europee. Curiosando sul loro sito internet, ho scoperto che ci sono tanti premi per lo sport attribuiti da questa associazione - Regione, Città, Comune, Isola - con 21 luoghi italiani che, nel 2023, potranno fregiarsi di questo titolo, senza contare tutti gli altri 27 Stati europei. Da un rapido calcolo, nel 2023 ci saranno ben 160 luoghi europei dello sport. Vorremmo quindi sapere quale prestigio possa derivare alla nostra regione dall'essere candidata a questo premio e quali le motivazioni che hanno portato a questa scelta.»

L'Assessore allo sport, Jean-Pierre Guichardaz, ha specificato che «affinché la candidatura sia accettata bisogna presentare un dossier che descrive la situazione della nostra regione nell'aspettativa che venga accolta, come ha fatto, per esempio, la Regione Piemonte. La motivazione è legata alle nostre peculiarità: la Valle d'Aosta vanta il numero più alto d'Italia di iscritti ad associazioni sportive, grazie all'importante lavoro svolto per la promozione dello sport, oltre che un elevato numero di infrastrutture sportive. Inoltre, la Regione negli anni ha sviluppato competenze professionali e può contare su di una capacità organizzativa nell'ospitare eventi di livello mondiale (ciclismo, mountain bike, sci nordico, biathlon, snowboard, sci alpino, scialpinismo). Agli sport del territorio è stato affiancato il calcio, che è una grande vetrina mediatica. Ottenere questo tipo di marchio è un atout importante: un marchio che poi dovrà essere utilizzato in modo opportuno ed efficace per valorizzare la Valle d'Aosta come regione sportiva a 360 gradi. Lo sport è un fattore di integrazione, di promozione del benessere e della salute della cittadinanza: la candidatura è un'occasione per lavorare sull'implementazione degli impianti sportivi valdostani, sui quali stiamo attuando un attento monitoraggio, e potrà essere un importante traino promozionale per il nostro territorio. Condivido sul fatto che questo marchio, se lo otterremo, dovrà essere utilizzato e valorizzato efficacemente per avere un ritorno in termini di immagine per la Valle d'Aosta.»

Il Capogruppo Manfrin ha commentato: «L'ordine di assegnazione del premio è cronologico: il primo che scrive vince. Uno può avere i migliori impianti del mondo, ma se scrive in ritardo non ottiene il premio. Le sembra prestigioso un marchio che viene dato in questa maniera, oltretutto da un'associazione privata? Tra l'altro, dalla delibera di Giunta si evince che la Regione abbia speso 7.300 euro solo per iscriversi e che saranno impegnati altri 12 mila euro per il confezionamento del dossier oltre a 23 mila euro se vince. Di solito, quando uno vince non deve pagare. Qualcuno ha promesso una fontana da vendere e l'Assessore ci ha creduto. Qualcuno dovrà rispondere di questo.»

 

SC

 

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Comunicato n° 24 del 12 gennaio 2022
Interpellanza sull'itinerario "Sapori e profumi della bassa Valle d'Aosta"

 

Nella seduta consiliare del 12 gennaio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto approfondimenti sull'itinerario "Sapori e profumi della bassa Valle d'Aosta".

«Questo itinerario promuove le località di Arnad, Bard, Hône e Donnas con i relativi prodotti legati all'enogastronomia inseriti nel contesto storico-culturale dei singoli territori - ha sottolineato il Consigliere, Dennis Brunod -: anche il comune di Issogne ha le sue eccellenze enogastronomiche come la "Piata" e vanta la presenza di particolari bellezze culturali come il Castello ma, al momento della presentazione di questa interpellanza, non era stato inserito nell'itinerario enogastronomico della bassa Valle. Abbiamo poi appreso con soddisfazione che le nostre osservazioni sono state prese in considerazione e che il comune di Issogne è stato integrato nell'itinerario della bassa Valle come si può vedere dal sito "Lovevda".»

L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, ha risposto: «L'itinerario è stato redatto diversi anni or sono ed è probabile che la "Piata" all'epoca non avesse ancora ottenuto la Denominazione di origine comunale o altri riconoscimenti. Per quanto riguarda il Castello di Issogne, è stato oggetto di numerose iniziative promozionali on line e off line. Dopo la sua sollecitazione, la struttura competente ha provveduto ad aggiornare il testo menzionando esplicitamente la Piata e il Castello. In un'ottica costruttiva e attenta alle esigenze di promozione del territorio, sarebbe stata utile anche solo una semplice segnalazione e noi avremmo provveduto celermente, con vantaggio per la promozione del territorio e del prodotto nello specifico

Il Consigliere Brunod ha replicato: «Ci fa piacere che ci sia attenzione per queste due peculiarità di Issogne. La nostra iniziativa andava proprio nella direzione di fare sinergia tra tutte le eccellenze del territorio valorizzando al meglio anche i piccoli prodotti che sono fondamentali per il successo dei nostri comuni. Attendiamo ora che venga rivista anche la cartina con il percorso dell'itinerario con l'aggiunta del tratto per arrivare fino ad Issogne

 

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Comunicato n° 25 del 12 gennaio 2022
Interpellanza sulla sospensione del servizio di trasporto pubblico nel giorno di Natale

 

Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 12 gennaio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato all'attenzione dell'Aula la mancata effettuazione del servizio di trasporto pubblico nella tratta Aosta/Courmayeur nel giorno di Natale.  

«Le segnalazioni ricevute evidenziano che le persone sono rimaste inutilmente in attesa del mezzo pubblico - ha specificato il Consigliere Nicoletta Spelgatti -; non vi era nessun cartello di avviso apposto alle fermate dei pullman e non è stato possibile contattare la biglietteria per avere informazioni. L'unica indicazione relativa alla sospensione del servizio era visionabile dal sito della società Arriva Italia Spa che, tra l'altro, non era immediatamente individuabile sulla pagina web. Chiediamo di sapere se la tratta Courmayeur/Aosta sia stata l'unica interessata dalla sospensione del servizio; se siano previste altre interruzioni del trasporto pubblico, soprattutto nelle festività e se nel contratto con la società sia stata prevista questa sospensione nel giorno di Natale. Quali sono state le ragioni del disservizio e quali provvedimenti intende prendere nei confronti dell'azienda e per limitare in futuro i danni per gli utenti?»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in qualità di Assessore ad interim ai trasporti, ha parlato di «disservizio che bisogna però collocare a monte: il contratto di servizio del trasporto pubblico locale su gomma non ha infatti mai previsto alcun servizio per la giornata del 25 dicembre. Tuttavia, dal 2015, dopo la chiusura della tratta ferroviaria Aosta/Pré-Saint-Didier, è stato attivato un servizio sostitutivo su gomma tramite il potenziamento della linea Aosta/Courmayeur ed è stato previsto che la società effettuasse un servizio straordinario ridotto in quella giornata. Purtroppo, parlando di questa tematica, torniamo alle problematiche già evidenziate quest'anno: la carenza di personale, per le cause ordinarie (malattie e congedi) e per i motivi legati alla pandemia (obbligo di certificazione verde, positività, quarantene, mancate vaccinazioni). Il combinato disposto di tutti questi aspetti ha fatto sì che questo servizio non sia stato reso il giorno di Natale.»

Il Consigliere Spelgatti, nella replica, ha osservato: «Sapere che il giorno di Natale, in una regione turistica, le corse vengano sospese e che il Presidente non faccia una piega è inaccettabile. Non è accettabile la spiegazione fornita accogliendo le giustificazioni dell'azienda, dando al solito la colpa agli autisti non vaccinati: se questo fosse il motivo, allora ci sarebbero solo singole corse sospese e non l'intero servizio per tutta la giornata su tutte le tratte. Ricordo al Presidente che queste corse rientrano nei servizi minimi che vanno garantiti e che la Regione ha poteri sostitutivi che non ha posto in essere. Suggerisco anche di rivalutare la posizione in relazione ad eventuali provvedimenti sanzionatori che il Presidente ha dichiarato di non voler adottare perché tutto in regola. Che immagine diamo della nostra regione? Mi auguro che torniate sui vostri passi e che prendiate i giusti provvedimenti, e ricordo che questi sono i risultati quando il Presidente svolge anche il ruolo di Assessore ai trasporti da ormai quasi otto mesi.»

I lavori sono sospesi e riprendono domani a partire dalle ore 9.00.

 

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Comunicato n° 26 del 13 gennaio 2022
Interpellanza sulle sedi scolastiche secondarie al di fuori dei poli di Aosta e Verrès

 

Nella seduta consiliare del 13 gennaio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto informazioni sul mantenimento di sedi scolastiche al di fuori dei poli di Aosta e Verrès.

Il Consigliere Simone Perron ha spiegato: «Il liceo scientifico Binel-Viglino di Saint-Vincent ha terminato la sua attività nel 2015 e per l'anno scolastico 2021-22 la sede di via Monsignor Alliod ospita alcune classi prime e seconde della scuola secondaria di primo grado; all'Auditorium di Saint-Vincent rimarranno, fino ad esaurimento, gli allievi delle prime, seconde e quarte classi, attive nell'anno scolastico in corso e questa sede sarà definitivamente soppressa dal 1° settembre 2026; l'offerta formativa relativa all'indirizzo turistico sarà invece spostata da Saint-Vincent alla sede principale di Verrès. Questa situazione penalizza l'intera zona di Saint-Vincent/Châtillon e chiediamo quali siano le motivazioni di questa scelta e quali le intenzioni dell'Amministrazione riguardo al mantenimento di sedi scolastiche secondarie anche al di fuori dei poli di Aosta e Verrès e come si intenda utilizzare l'edificio di via Monsignor Alliod di Saint-Vincent

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha specificato: «Non si tratta di un'imposizione della politica sulle istituzioni scolastiche ma le scelte fatte sono frutto di condivisione.  Gli scorsi mesi siamo stati contattati dagli organi collegiali dell'Istituzione di Verrès da cui dipende la scuola di Saint-Vincent che negli ultimi anni fatica sempre di più a raggiungere il numero minimo di studenti. Il ragionamento che ci è stato proposto è quello di trasferire l'indirizzo da Saint-Vincent a Verrès anche per accrescere il bacino di utenza che potrebbe essere interessato dal percorso di studi degli alunni delle vallate della bassa Valle. Tenuto conto del progressivo calo demografico, l'Amministrazione ha accolto favorevolmente la richiesta di trasferimento al polo di Verrès che deve essere consolidato per evitare la concentrazione dei percorsi ad Aosta e soprattutto per evitare la fuga degli studenti verso Ivrea. Per quanto riguarda la media Valle, la situazione è soddisfacente soprattutto a Châtillon: abbiamo confermato con una spesa di oltre 20 milioni di euro la presenza del Don Bosco; abbiamo la Fondazione turistica e l'Ipra che contano centinaia di studenti. È indubbio che l'Amministrazione voglia mantenere queste istituzioni. Per quanto riguarda l'utilizzo degli immobili, la situazione di Saint-Vincent è complicata rispetto al calo demografico e negli anni a venire si porranno interrogativi sull'utilizzo delle scuole. Gli spazi potrebbero essere destinati all'Università della Valle d'Aosta che è in attesa della realizzazione del campus o per valorizzare la formazione professionalizzante. La presenza di CVA in questa zona potrebbe essere significativa per la nascita di appositi percorsi nel settore elettrico.»

Il Consigliere Perron ha replicato: «Il calo demografico è assodato ma io credo che la presenza sul territorio della media Valle di scuole che hanno un "brand" definito come il Don Bosco e l'Ipra sia importante in termini di attrattività. Da nostre ricerche, abbiamo visto che la Valle d'Aosta è l'unica in Italia a non avere un liceo scientifico di tipo sportivo come istituito dal DPR del 2013. Portare un altro "brand" di questo tipo sul territorio di Saint-Vincent/Châtillon è, secondo noi, una scelta importante per creare un polo di studenti sportivi e futuri professionisti del settore sport anche per evitare le fughe di studenti verso Ivrea che dispone di questi istituti. Per altro una scuola di questo tipo è perfettamente in sintonia con il nostro territorio già ricco di palestre e di strutture sportive

 

LT

 

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Comunicato n° 27 del 13 gennaio 2022
Interpellanza sui pignoramenti a titolari di partite Iva aventi diritto ai ristori Covid

 

Nella seduta consiliare del 13 gennaio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto approfondimenti sui pignoramenti effettuati nei confronti di titolari di partite IVA destinatari di ristori Covid previsti dalla normativa regionale. 

«A partire dal 1° settembre 2021, il Fisco ha avviato i pignoramenti nei confronti degli imprenditori  valdostani che hanno ricevuto il bonus previsto dalla legge regionale 15/2021 per indennizzare le perdite di reddito derivanti dalla riduzione o dalla limitazione delle attività a causa del perdurare della pandemia - ha spiegato il Consigliere Paolo Sammaritani -: con decreto-legge 209 del 10 dicembre 2021, il Governo ha approvato una norma di interpretazione autentica con cui ha stabilito che i debiti fiscali non rappresentano un ostacolo alla liquidazione degli aiuti Covid. Ciononostante il Fisco ha incamerato ingenti somme che la nostra Regione aveva destinato ai ristori, disattendendo le finalità e i principi della legge regionale. Vorremmo sapere quanti aventi diritto all'indennizzo hanno subito i pignoramenti e quale importo ha incamerato complessivamente il Fisco con questa procedura. Chiediamo inoltre se l'Amministrazione regionale ha l'intenzione di respingere le richieste di pignoramento diretto dell'Agenzia delle Entrate.»

L'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha riferito che «i pignoramenti a favore dell’Agenzia delle Entrate nel corso del 2021 sono stati 133, riferiti a 131 soggetti. L’importo complessivo versato al Fisco è stato di 1 milione 252 mila euro, ossia il 2 per cento delle posizioni dato che sono stati erogati 61.9 milioni di euro di contributi (39.1 milioni con la legge regionale 15/2021 e 22.8 milioni con la 22/2021). Per completezza di informazione, l’importo medio trattenuto è di 9.416 euro, l’importo più basso che è stato versato è stato di euro 836. Tengo a precisare che la liquidazione del contributo della Regione a favore del soggetto beneficiario è soggetta per legge a preliminare verifica da parte dell’Amministrazione presso l’Agenzia delle Entrate; dopodiché, se il beneficiario risulta inadempiente, la stessa Agenzia delle Entrate attiva un ordine di blocco e successivamente notifica il pignoramento. Dalla data dell’ordine di blocco, entro il termine di 60 giorni, il beneficiario può sanare la propria posizione con il Fisco, evitare il pignoramento e consentire il pagamento del contributo da parte dell'Amministrazione regionale.»

L'Assessore ha quindi sostenuto che «è impossibile per la Regione intervenire in materia di pignoramento di somme data l’assenza di competenza e di potestà legislativa per prevedere l’impignorabilità di contributi regionali. Infatti, l’impostazione adottata dal Governo nazionale, che ha inteso sospendere i controlli solo per le erogazioni Covid da parte di Agenzia delle Entrate, prevede l’impignorabilità dei soli contributi concessi dallo Stato e non anche di quelli concessi dalle Regioni. L’Amministrazione regionale, pertanto, consapevole del disagio arrecato dalla mancata estensione della impignorabilità ai suoi contributi, ha proposto in sede di Comitato interregionale affari finanziari un emendamento a favore di tutti i beneficiari di contributi Covid.  L’emendamento potrà essere riproposto dalla Regione nella prossima occasione utile.»

Il Consigliere Sammaritani si è detto «in disaccordo con l'interpretazione data dagli uffici della Regione: c'è una circolare della Ragioneria dello Stato che dice che alcune somme non sono pignorabili perché hanno una funzione indennitaria. La ratio dell'indennità della Stato è la stessa della Regione: noi abbiamo dato degli indennizzi non perché finissero nelle casse del fisco, ma perché servissero a pagare affitti, stipendi e forniture necessari a continuare l’attività aziendale. La Regione non doveva nemmeno comunicare questo all'Agenzia: i cittadini valdostani dovevano prendere queste somme senza che finissero nelle casse del Fisco. Per questo chiedevo coraggio all'Amministrazione regionale. Depositeremo una risoluzione entro oggi perché ci si attivi per recuperare queste somme, non solo per non darle più all'Agenzia delle Entrate. Questo è quello che dobbiamo fare.»

 

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Comunicato n° 28 del 13 gennaio 2022
Interpellanza sul potenziamento del servizio di sostegno, tutela e curatela svolto dalla Regione

 

Nella seduta consiliare del 13 gennaio 2022, il gruppo Progetto Civico Progressista ha portato all'attenzione dell'aula il servizio di sostegno, tutela e curatela svolto dalla Regione.  

La Consigliera Chiara Minelli ha spiegato: «Le curatele, le tutele e le amministrazioni di sostegno a vari soggetti affidate alla Regione dall'Autorità giudiziaria sono aumentate in maniera esponenziale nel corso degli ultimi anni. Attualmente sul territorio regionale operano solo due amministratori di sostegno, delegati dal Presidente della Giunta, dipendenti degli uffici regionali che seguono oltre 200 casi di utenti adulti oltre a 30 casi di minori. Considerato il crescente numero dei casi seguiti, chiediamo di sapere se il Governo ritenga adeguate le risorse destinate al servizio di amministrazione di sostegno, tutela e curatela che sono rimaste immutate da circa 15 anni e quali provvedimenti si intendano prendere per assicurare continuità, efficacia ed efficienza di questo servizio.»

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha riferito che «l'ufficio di sostegno adulti, oltre al tutore, è supportato da un funzionario con profilo di assistente sociale e da un coadiutore e si avvale di professionisti esterni, mentre l'ufficio di sostegno minori, oltre al tutore, è supportato da due funzionari con profilo di assistente sociale. Tenuto conto dei numeri dei casi (adulti: 127 amministrazioni di sostegno, 49 tutele e 28 curatele; 30 minori tutelati di cui 2 curatele speciali) e riconoscendo un carico di lavoro considerevole per entrambi i tutori, ci si è impegnati a prestare maggiore attenzione alla complessità delle funzioni e a valutare l'incremento dell'organico di tali uffici: in particolare, per l'ufficio tutele adulti, abbiamo chiesto un istruttore amministrativo - il cui arrivo è previsto per il mese di febbraio -, un assistente amministrativo contabile e un coadiutore, per i quali occorrerà aspettare l'espletamento dei concorsi. Oltre al potenziamento degli uffici, si intende ritentare, come già avvenuto infruttuosamente nel passato, un confronto con i giudici tutelari affinché gli incarichi possano essere affidati anche a terzi, considerato il fatto che questa funzione attribuita dagli organi giudiziari, altrove è svolta da professionisti esterni (di norma avvocati o dottori commercialisti).»

La Consigliera Minelli ha replicato: «Mi fa piacere che si condivida la necessità e l'urgenza di potenziare questa struttura. Accogliamo positivamente il fatto che, già da febbraio, ci sarà un miglioramento del supporto tecnico con l'arrivo di una nuova figura professionale. Per quanto riguarda il confronto con i giudici tutelari si può valutare l'opportunità di affidare a terzi il ruolo di amministratori, ma sarebbe opportuno soprattutto chiedere di stabilire un rapporto bilanciato tra amministratore e amministrato, in modo da consentire agli amministratori di svolgere al meglio questa attività così delicata. Se le interlocuzioni con l'autorità giudiziaria dovessero essere infruttuose, auspichiamo che l'Amministrazione regionale si occupi comunque di potenziare il numero degli amministratori, che dovrebbero essere almeno raddoppiati per garantire condizioni di lavoro e di servizio adeguati

 

LT

 

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Comunicato n° 29 del 13 gennaio 2022
Interpellanza sulla copertura del servizio di medicina generale in alta Valle

 

Nella seduta consiliare del 13 gennaio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato all'attenzione dell'Aula la copertura del servizio di medicina generale del Distretto 1 dell'alta Valle.

«Abbiamo appreso delle dimissioni, a partire dal 2022, di un medico di base operante nel Distretto 1 - ha segnalato il Vicecapogruppo Stefano Aggravi -.  Visto che il Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2022-2025, presentato in quinta Commissione, dà particolare importanza al mantenimento del presidio territoriale attraverso le figure del medico di medicina generale e del pediatra, chiediamo quale sia lo stato attuale della copertura del servizio di medicina generale offerto all'utenza dell'alta Valle; cosa si intenda fare per garantire un adeguato livello di assistenza medica in quest'area considerato anche che è soggetta a un importante afflusso turistico e se sia intenzione del Governo regionale prevedere delle misure di attrattività per le figure professionali di medicina generale.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, premettendo che «la carenza di medici è nota e che al concorso dei medici di medicina generale abbiamo avuto solo 7 richieste di iscrizione», ha riferito che «ad oggi, nel Distretto 1, sono operativi 14 medici di assistenza primaria su un totale di 16 previsto dal calcolo ottimale (1 medico ogni 1.200 abitanti) stabilito dall'Accordo integrativo regionale del 2006. In relazione alle dimissioni di un medico titolare dal prossimo 1° febbraio, informo che sarà attivo l'incarico a un medico a titolo provvisorio al fine di garantire la continuità dell'assistenza. Per quanto riguarda l'assistenza medico generica ai turisti che soggiornano in alta Valle, nei mesi estivi di maggiore affluenza sono attivati ambulatori dedicati a Courmayeur, La Thuile e Cogne, mentre nel periodo invernale sono sempre operanti i centri traumatologici di Courmayeur e La Thuile.»

L'Assessore ha poi ricordato che oltre alle forme di attrattività approvate con la legge di stabilità regionale 2022-2024, «sono state previste nuove e specifiche risorse da destinare alla stipula di accordi integrativi regionali per il riconoscimento di incentivi per lo sviluppo, la riorganizzazione e il potenziamento dell'assistenza territoriale. L'Assessorato è già al lavoro per rendere concrete le disposizioni di legge e a breve si terranno le prime riunioni per gli opportuni confronti con i referenti dei comitati regionali di medicina convenzionata. In parallelo, stiamo seguendo regolarmente l'evoluzione delle disposizioni a livello centrale, che sono dirette a riformare l'assetto della medicina convenzionata, anche alla luce della riorganizzazione dell'assistenza territoriale nell'ambito degli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.»

Il Consigliere Aggravi ha replicato: «Il fatto che ci siano pochi iscritti è un problema che tocca numerose selezioni dell'ambito sanitario, ma una realtà come la nostra dovrebbe fare di più. Mi auguro che durante l'esame del Piano per la salute possano emergere delle possibilità per attrarre nuove professionalità. L'alta Valle è soggetta a grandi flussi turistici, che nel scegliere le loro mete guardano anche alla presenza di strutture sanitarie: sarà quindi importante avere un'attenzione particolare anche a questo nel prossimo Piano. La riforma complessiva della medicina di base dovrà infatti comprendere quelle aree più periferiche, non solo il fondo Valle: è inutile che parliamo di mantenere la gente in montagna se poi non offriamo i servizi essenziali.»

 

SC

 

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Comunicato n° 30 del 13 gennaio 2022
Interpellanza sulle procedure di diagnosi da Covid-19

 

I tamponi e le procedure per la diagnosi del Covid-19 sono stati al centro di un'interpellanza posta dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 13 gennaio 2022.

«In Valle d'Aosta, le persone positive al test rapido devono effettuare il tampone molecolare a conferma del risultato, così come indicato sul sito istituzionale dell'USL - ha ricordato la Consigliera, Raffaella Foudraz -: in altre regioni italiane, invece, per diagnosticare l'infezione dal Covid-19 è sufficiente il solo test rapido. Visto l'elevato numero di positivi in questo momento, interpelliamo il Governo per sapere se sia intenzione applicare questa disposizione anche nella nostra regione e, in caso affermativo, quale sia la tempistica.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha confermato che «la procedura richiamata dalla Consigliera è già stata messa in atto dall'USL valdostana: procedura peraltro ulteriormente avvalorata dal decreto-legge 229/2021 riguardante le nuove modalità di quarantena in vigore dal 31 dicembre scorso

La Consigliera Foudraz, ha replicato: «La ringrazio per l'aggiornamento. L'iniziativa è stata presentata quando ancora la nuova procedura non era entrata in vigore

 

LT

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Comunicato n° 31 del 13 gennaio 2022
Interpellanza per un programma di screening preventivo per i turisti

 

Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 13 gennaio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto conoscere gli intendimenti del Governo sull'avvio di un programma di screening per i turisti al termine del soggiorno in Valle d'Aosta.

«Gli operatori del servizio di taxi e noleggio con conducente - ha detto il Consigliere Christian Ganis - vengono messi in quarantena dopo aver effettuato trasporti di clienti risultati positivi al Covid-19 che sono prevalentemente turisti stranieri al termine del loro soggiorno in Valle. Considerato che questo servizio di trasporto pubblico non di linea svolge un ruolo importante a sostegno di tutto il settore turistico e che in alcune località della nostra regione, vengono messi a disposizione dei turisti dei test antigenici da effettuare prima della loro partenza, chiediamo di sapere se sia intenzione dell'Amministrazione prevedere un sistema di screening preventivo che prevenga il diffondersi dell'epidemia e tuteli lavoratori e turisti

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha precisato che «tale screening non è avvalorato da alcuna disposizione né da presupposti scientifici. L'Amministrazione regionale ha approvato a novembre 2021 delle disposizioni che consentono alle farmacie e alle strutture private autorizzate di effettuare tamponi antigenici anche in sedi temporanee situate in luoghi turistici, proprio per facilitare l'adesione dei turisti al servizio e risolvere le problematiche di adempimento per i rientri nelle proprie residenze. Altro non si intende fare, anche per le note criticità di personale sanitario, che in questo momento è proteso ad un sforzo ulteriore per far avanzare le coperture vaccinali.»

Il Consigliere Ganis ha replicato: «La pandemia non deve essere la solita scusante al problema. Bisogna essere attenti a trovare delle soluzioni ma anche a prevedere le criticità da affrontare. Non possiamo lasciare le località turistiche in balia di questa situazione che avrebbe dovuto essere gestita a monte. Per questo riteniamo che sia importante avviare un sistema di screening per tutto il territorio anche a supporto dei Comuni, in un'ottica di miglioramento del servizio per tutta la comunità

 

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Comunicato n° 32 del 13 gennaio 2022
Approvate una mozione e una risoluzione

 

Nella seduta pomeridiana del 13 gennaio 2022, in chiusura dei lavori, il Consiglio Valle ha discusso una mozione oltre che tre risoluzioni.

Iniziative approvate

È stata approvata all'unanimità la mozione, depositata dal gruppo Lega VdA così come emendata su proposta dell'Assessore allo sviluppo economico, che impegna il Governo regionale a istituire un tavolo di lavoro, in collaborazione con l'Associazione valdostana impianti a fune, l'Associazione valdostana maestri di sci e tutte le associazioni e categorie direttamente interessate, finalizzato a stimolare la creazione dei servizi, tra cui anche skirama dedicati, necessari a promuovere un'immagine di Valle d'Aosta quale importante realtà turistica inclusiva. «La Valle d'Aosta ha fatto un grande sforzo per sviluppare lo sport dilettantistico riconoscendo la sua funzione sociale e la tutela della salute fisica e dell'integrità morale - ha spiegato nell'illustrazione il Consigliere Dennis Brunod -. Visti i progetti portati avanti da diverse associazioni per le persone con disabilità affinché possano praticare diverse attività sportive invernali ed estive, sarebbe importante attuare delle azioni concrete e ben strutturate in tal senso. Si potrebbe cominciare dagli sport invernali, dato che non vi sono agevolazioni per l'acquisto dello ski pass ad un prezzo forfettario per le persone diversamente abili e per i loro accompagnatori. Sarebbe anche l'occasione per promuovere e valorizzare un'immagine turistica di Valle d'Aosta inclusiva a 360 gradi rispetto ad altre località concorrenti.» L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, nel condividere l'iniziativa, ha proposto una modifica alle premesse e all'impegnativa con la finalità «da una parte, di valorizzare quanto già svolto dalla Regione in questa direzione e, dall'altra, di porre le basi per un lavoro serio e strutturato che coinvolga tutti gli attori interessati. Il nostro obiettivo non è solo quello di dare delle agevolazioni, ma di creare un vero progetto di inclusività a beneficio sia delle persone con disabilità sia della nostra immagine turistica.»

Il Consiglio ha anche approvato all'unanimità una risoluzione, depositata in Aula dai gruppi Lega VdA, Pour l'Autonomie e Misto (Consigliere Baccega) così come emendata su proposta dell'Assessore all'istruzione, che impegna il Vicepresidente della quinta Commissione consiliare ad avviare, entro 30 giorni, la calendarizzazione di audizioni preliminari finalizzate all'avvio di un lavoro di approfondimento volto alla possibile creazione di un liceo scientifico a indirizzo sportivo nella sede di via Monsignor Alliod a Saint-Vincent, anche valutando una sinergia con l'Istituto Gervasone di Châtillon. Il Consigliere Simone Perron (Lega VdA), nell'illustrare l'iniziativa, ha sottolineato: «Il nostro territorio vanta il più alto numero, in percentuale, di praticanti, strutture ed associazioni sportive d'Italia rendendoci una regione "sportiva a 360 gradi". Nonostante il Quadro strategico regionale di sviluppo sostenibile 2030 preveda la definizione di percorsi di istruzione e di formazione attinenti alle esigenze formative degli studenti e del mercato del lavoro, la Valle d'Aosta è l'unica regione italiana a non avere un liceo scientifico ad indirizzo sportivo così come indicato dal DPR n. 52/2013. Riteniamo importante la creazione di un istituto di questo tipo nella sede di via Monsignor Alliod di Saint-Vincent, con l'obiettivo di rivalutare l'area della media Valle come polo studentesco per giovani sportivi e futuri professionisti del settore sport, ampliando anche l'offerta formativa della nostra regione.» Il Capogruppo di PlA, Marco Carrel, ha aggiunto: «Presentando questa risoluzione vogliamo dare una prospettiva a un territorio che, nel tempo, ha perso numerosi istituti scolastici. È importante per lo sviluppo della media Valle mantenere una scuola che porta studenti e favorisce l'indotto.» «Fa piacere che con questa iniziativa si guardi avanti - ha detto l L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri -. Naturalmente il dossier è da approfondire anche con la scuola di Verrès che ospita il liceo scientifico e si dovrà fare una riflessione complessiva in Commissione per capire quali sono i costi e l'attrattività.» Il Vicepresidente della quinta Commissione, Claudio Restano, ha sottolineato: «La risoluzione tende a fornire una risposta alla situazione contingente che vivono Saint-Vincent e i comuni limitrofi con lo spostamento della scuola a Verrès. Per quanto mi riguarda, tutto quello che favorisce il connubio tra scuola e sport è sempre accolto favorevolmente ma bisogna avere ben chiari gli obiettivi da raggiungere. Il decreto che istituisce i licei sportivi non prevede lo svolgimento di attività sportiva e agonistica. In Valle d'Aosta necessitiamo di collegi sportivi che permettano agli atleti di seguire gli allenamenti, le gare e la scuola. Per quanto attiene l'offerta formativa, guardando anche ad altre realtà e agli Stati stranieri, in cui questi percorsi di studio sono inseriti a livello universitario, propongo ai colleghi di valutare l'inserimento di un percorso formativo presso la nostra università che sia "superiore o diverso" alle scienze motorie, così come avviene in Spagna o in Inghilterra. Al di là di questo, comunque, la quinta Commissione affronterà con attenzione il tema proposto.»

Risoluzioni respinte

È stata respinta, in sede di votazione segreta, una risoluzione, depositata in Aula dai gruppi Lega Vallée d'Aoste, Pour l'Autonomie e Misto (Consigliere Baccega), che riguardava i pignoramenti a titolari di partite Iva aventi diritto ai ristori Covid. «A fronte della risposta data oggi dall'Assessore alle finanze - ha specificato il Consigliere della Lega VdA Paolo Sammaritani - riguardo ai pignoramenti avviati dal Fisco nei confronti degli imprenditori valdostani che hanno ricevuto il bonus previsto dalla legge regionale 15/2021 per indennizzare le perdite di reddito derivanti perdurare della pandemia, torniamo sull'argomento con una proposta per fare giustizia. Noi riteniamo che queste somme (1 milione 252 mila euro di somme pignorate su 133 soggetti) siano state indebitamente incamerate dall'Agenzia delle Entrate, in quanto i soggetti hanno ricevuto gli indennizzi regionali per fare fronte alle esigenze di liquidità necessaria ad assicurare la continuità operativa della loro attività e non perché fossero dati al Fisco. Chiediamo quindi che in caso di future liquidazioni di somme a titolo di indennizzo, gli uffici regionali non procedano alla comunicazione all'Agenzia delle Entrate e che la Regione, attraverso i suoi legali, partecipi ad eventuali giudizi di opposizione al pignoramento promossi dai beneficiari. Sollecitiamo anche la Giunta affinché avvii le necessarie interlocuzioni con il Governo centrale, anche attraverso i parlamentari valdostani, al fine di sancire con chiarezza l'assoluta identità fra gli indennizzi Covid-19 di provenienza nazionale e quelli di provenienza regionale e quindi la conseguente impignorabilità dei medesimi e disporre la restituzione agli aventi diritto delle somme indebitamente incamerate dal Fisco, senza possibilità di compensazioni.» L'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha sottolineato che «l'Amministrazione ha approfondito il tema e si è fatta parte attiva anche in sede di Comitato interregionale affari finanziari affinché lo Stato permetta di superare il disagio arrecato dalla mancata estensione della impignorabilità oltre i suoi contributi. La sensibilità sull'argomento è alta e confidiamo si possa trovare una soluzione. In termini politici, quindi, siamo assolutamente d'accordo con questa iniziativa, ma in termini amministrativi, abbiamo già evidenziato oggi come non si possa fare altrimenti oltre ad attendere tutto il tempo utile in capo al beneficiario.»

È stata infine respinta una risoluzione (con 20 voti di astensione e 13 a favore), depositata in Aula dai gruppi Lega VdA, Pour l'Autonomie e Misto (Consigliere Baccega) riguardante un diverso conteggio dei ricoveri di pazienti Covid. In particolare, il testo intendeva impegnare il Presidente della Regione a richiedere al Ministero della salute e in Conferenza Stato-Regioni di non contare, nel bollettino quotidiano sull'andamento del coronavirus, i ricoveri di pazienti ospedalizzati per altre patologie e poi risultati positivi; a iniziare a fornire, analogamente alla Regione Lombardia, la distinzione, nei bollettini, tra i "ricoveri Covid positivi" quelli che hanno una patologia "Covid­dipendente". «Secondo il report Fiaso (Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere) - ha detto il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin - il 34% dei pazienti positivi ricoverati non è malato di Covid, ma è in ospedale per altri motivi. Anche numerosi esponenti di primo piano nella lotta alla pandemia hanno parlato di numeri falsati rispetto al suo andamento. Sulla base di questo studio, la Regione Lombardia ha chiesto di non contare, nel bollettino quotidiano sull'andamento del coronavirus, i ricoveri di pazienti ospedalizzati per altre patologie e poi risultati positivi, con lo scopo di dare una rappresentazione più realistica e oggettiva della pressione sugli ospedali causata dal Covid. Questo nuovo metodo di conteggio è importante perché circoscrive il Covid, ma dall'altra parte permette alle Regioni di non dover adottare quelle misure restrittive che limitano le attività economiche e la libertà dei cittadini. Il Presidente della Regione ha il dovere di tutelare i suoi cittadini, ma anche di promuovere comportamenti corretti nei confronti del Governo.» Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, si è detto d'accordo con l'analisi fatta dal Consigliere Manfrin: «Il corretto conteggio dei positivi, la distinzione tra chi è malato di Covid e chi è malato con il Covid, sono problematiche di cui si parla da molto. Con i Presidenti di Regione abbiamo condiviso queste riflessioni e siamo perfettamente allineati nel portarle avanti, anche se mai ascoltate dal Governo italiano. Quella della Regione Lombardia è un esercizio di stile, una provocazione: la modifica dei conteggi deve infatti essere fatta a monte, a livello di Ministero, altrimenti risulta inutile, perché il Governo continua ad applicare i suoi parametri. La risoluzione così come presentata non è accettabile.»

Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 26 e giovedì 27 gennaio.

 

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