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Riunione del Consiglio regionale del 13, 14, 15 e 16 dicembre 2021

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Comunicato n° 731 del 10 dicembre 2021
Adunanza del Consiglio regionale dedicata alle leggi di bilancio della Regione per il triennio 2022-2024

 

Il Consiglio Valle è convocato da lunedì 13 (con inizio alle ore 15.00) a giovedì 16 dicembre 2021 per trattare un ordine del giorno composto principalmente da tematiche finanziarie.

I Consiglieri saranno infatti chiamati a esaminare il Documento di economia e finanza regionale (DEFR) e tre disegni di legge: la legge di stabilità regionale, le sue disposizioni collegate e il bilancio di previsione della Regione per il triennio 2022-2024, su cui relazioneranno i Consiglieri Antonino Malacrinò (FP-PD) per la maggioranza e Stefano Aggravi (Lega VdA) per la minoranza. Su questi provvedimenti la seconda Commissione "Affari generali" ha espresso parere favorevole a maggioranza nella riunione di giovedì 9 dicembre.

L'Assemblea prenderà anche atto di sette relazioni della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti: piano di revisione ordinaria delle partecipazioni societarie detenute dalla Regione al 31 dicembre 2019; legittimità e regolarità della gestione della società INVA Spa nel periodo 2011-2018; bilancio di previsione 2019-2021 dei Comuni della Valle d'Aosta; rendiconto generale e bilancio consolidato della Regione per l'esercizio finanziario 2019; tipologia delle coperture finanziarie adottate nelle leggi regionali approvate nel 2020 e tecniche di quantificazione dei relativi oneri; gestione del servizio sanitario regionale nel 2020; rendiconto generale della Regione per il 2020 e relazione del Presidente della Regione sui controlli interni.

Infine, sarà trattato l'atto di razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche, individuazione delle partecipazioni da mantenere e da razionalizzare e fissazione degli obiettivi sul complesso delle spese di funzionamento delle società controllate, ai sensi del decreto legislativo n. 175/2016. L'atto è stato approvato a maggioranza dalla seconda Commissione il 6 dicembre.

Vista la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre).

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso il Consiglio e muniti di Certificazione verde Covid-19 nel numero massimo consentito e con la stretta osservanza delle disposizioni di contenimento del contagio (uso della mascherina, igienizzazione delle mani, distanziamento, divieto di assembramento).  Resta fermo che l'accesso dei giornalisti al foyer rimane non ammesso e che eventuali interviste si potranno effettuare, in modo scaglionato, nella zona adiacente il plastico raffigurante la Valle d'Aosta. Scrivere a ustampa@consiglio.vda.it per comunicare l'intenzione di seguire i lavori.

SC

 

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Comunicato n° 734 del 13 dicembre 2021
Comunicazioni del Presidente del Consiglio

 

In apertura dei lavori del Consiglio Valle convocato da oggi, lunedì 13, fino a giovedì 16 dicembre 2021 il Presidente Alberto Bertin ha comunicato di aver appreso «che è stata richiesta da parte della Procura di Aosta l'archiviazione della mia posizione sull'indagine vaccini, a conferma della correttezza del mio operato e della veridicità delle dichiarazioni da me rese. Chi, in quest'Aula e al di fuori, ha tentato di speculare sulla vicenda, non ha avuto grandi soddisfazioni.»

Il Presidente ha quindi riferito le decisioni della Conferenza dei Capigruppo in merito all'organizzazione dei lavori per l'esame delle leggi di bilancio della Regione per il triennio 2022-2024.

Nella seduta pomeridiana di oggi, inizierà l'illustrazione abbinata del Documento di economia e finanza regionale (punto 4.01) e delle leggi di bilancio (punti 4.02, 4.03, 4.04), con gli interventi dei Consiglieri relatori di maggioranza, Antonino Malacrinò (FP-PD), e di minoranza, Stefano Aggravi (Lega VdA), dell'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, e del Presidente della Regione, Erik Lavevaz.

La discussione generale abbinata delle relazioni della Sezione di controllo della Corte dei conti (punti 3.01, 3.02, 3.03, 3.04, 3.05, 3.06, 3.07), del DEFR e dei disegni di legge di bilancio inizierà nella seduta mattutina di domani, martedì 14, alle ore 9.00.

Entro le ore 13.00 di oggi era fissato il deposito degli emendamenti che necessitavano di parere di compatibilità finanziaria, mentre è fissato per domani, entro le ore 9.15, il deposito degli emendamenti che non devono essere corredati dal parere di compatibilità finanziaria. Gli eventuali ordini del giorno dovranno essere depositati prima della chiusura della discussione generale.

L'esame abbinato dei documenti di bilancio proseguirà nelle giornate di mercoledì 15 e giovedì 16 dicembre. Ai sensi della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 69 del 12 ottobre 2021, al fine di consentire l'arieggiamento e la sanificazione dei locali ed evitare l'eccessiva durata della compresenza fisica delle persone negli stessi locali, le sedute si svolgono con i seguenti orari: 9.00-13.00 e 15.00-20.00.

Dopo la chiusura della discussione generale, vi saranno le repliche dei Consiglieri relatori, dell'Assessore alle finanze e del Presidente della Regione oltre che l'esame e la votazione degli eventuali ordini del giorno.

Vi sarà quindi la presa d'atto delle relazioni della Sezione di controllo della Corte dei conti e la votazione del DEFR. Si proseguirà con la votazione separata della legge di stabilità regionale, delle sue disposizioni collegate e del bilancio. Prima della votazione finale della legge di stabilità, si potranno effettuare le dichiarazioni di voto congiunte sui tre disegni di legge.

La Conferenza dei Capigruppo ha poi convenuto di esaminare in ultimo il punto 3.08 (l'atto di razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche).

 

SC

 

 

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Comunicato n° 735 del 13 dicembre 2021
Comunicazioni del Presidente della Regione

 

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, nelle sue comunicazioni al Consiglio del 13 dicembre 2021, ha aggiornato l'Aula sulla situazione Covid.

«Nei giorni scorsi abbiamo registrato in Valle d’Aosta un rallentamento della crescita dei casi, che era stata vertiginosa nelle settimane precedenti - ha detto il Presidente Lavevaz -. I livelli di rischio rimangono alti, ma ad oggi le strutture sanitarie hanno potuto reggere all’impatto di questa ondata. La sfida vaccinale continua a essere centrale, anche perché ci aspetta un momento di grande afflusso sul nostro territorio: ribadisco il mio appello a lavorare tutti insieme per metterci tutti nelle condizioni di affrontare al meglio la stagione invernale. Abbiamo raggiunto risultati importanti, che adesso devono essere mantenuti grazie a uno sforzo collettivo

 

SC

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Comunicato n° 736 del 13 dicembre 2021
Leggi di bilancio: l'intervento del Consigliere Malacrinò

 

Nella seduta pomeridiana del 13 dicembre 2021, il Consiglio Valle ha iniziato l'esame dei disegni di legge di stabilità regionale, le sue disposizioni collegate e del bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2022-2024 con la relazione del Presidente della seconda Commissione, Antonino Malacrinò (Federalisti Progressisti - Partito Democratico), relatore di maggioranza.

«I lavori in Commissione - ha dichiarato il Consigliere Malacrinò - si sono svolti in assoluta collaborazione, cercando di accogliere tutte le richieste di audizioni e di documentazione. Anche nel confronto con i vari portatori di interesse, il clima è cambiato rispetto allo scorso anno ed è stata espressa soddisfazione per le misure approvate nel 2021 che hanno consentito all'economia di ripartire.»

«Le leggi di bilancio - ha proseguito - si inseriscono in un quadro socio-economico non ancora delineato a causa del perdurare della pandemia. Dai primi dati relativi all'economia della Valle, dopo la caduta del PIL a meno 9,5% del 2020, ci si attende un rimbalzo del +5% per il 2021 a cui dovrebbe seguire un biennio di crescita, anche se pesa ancora un clima di incertezza generale che spinge famiglie e imprese a rinviare scelte economiche. Dobbiamo dunque far fronte a questa situazione con uno sguardo più proiettato al futuro e alla ripartenza e, al tempo stesso, con un occhio di riguardo per il sostegno ai tanti nuovi bisogni che l'emergenza ha prodotto.»

Entrando nello specifico del bilancio previsionale, che pareggia per il 2022 su 1,542 milioni di euro e «cresce dell'1% rispetto allo scorso previsionale», il Consigliere ha osservato che «si è deciso comunque di reiterare anche per il 2022 la misura di esenzione dall'addizionale Irpef per la fascia più debole della nostra comunità (i redditi sotto i 15.000 euro). La spesa corrente risulta in aumento di circa 71 milioni di euro: la maggior parte di queste risorse vengono destinate ai diritti sociali, politiche sociali e famiglia (con un aumento di 8 milioni rispetto al 2021) e alla tutela della salute (con un incremento di 43 milioni di euro). Questo aumento nasce in primis dalla necessità di risolvere una situazione molto critica sull'organizzazione della sanità e sulla carenza di medici che, durante questi anni, è purtroppo peggiorata; si è dunque scelto di destinare buona parte delle risorse disponibili sul sistema sanitario, tema che riguarda ovviamente la salute di tutti i valdostani. In secondo luogo, l'incremento è di natura tecnica: non possiamo infatti prevedere se lo Stato consentirà ancora di andare in deroga e permettere l'utilizzo dell'avanzo di amministrazione per coprire spese correnti come è stato fatto nell'ultimo periodo. La maggior parte delle spese di questo bilancio appartengono a tre capitoli: tutela della salute, welfare e istruzione, a dimostrazione dell'attenzione posta alla tutela della persona con particolare riguardo agli ambiti sanitario, socio-assistenziale ed educativo.»

 

SC

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Comunicato n° 737 del 13 dicembre 2021
Leggi di bilancio: l'intervento del Consigliere Aggravi

 

Nella seduta consiliare del 13 dicembre 2021, dopo l'illustrazione del Presidente della seconda Commissione, è intervenuto il Vicecapogruppo della Lega Vallée d'Aoste, Stefano Aggravi, in qualità di relatore di opposizione dei disegni di legge di stabilità e disposizioni collegate e di bilancio della Regione autonoma Valle d'Aosta per il triennio 2022-2024.

«Siamo senza dubbio ancora nel mezzo del guado pandemico - ha detto il Consigliere Aggravi -, con tutte le sue più terribili incertezze - siano esse sanitarie che economiche che sociali - ma non c’è un vero senso che conduca la narrazione di questa legge di stabilità, nella quale non abbiamo trovato grandi differenze rispetto al bilancio dello scorso anno che fu poi battezzato come tecnico. Forse è mancato quell’importante contributo che a vario titolo hanno dato forze più coese e organizzate che oggi, chissà come mai, siedono tra i banchi della minoranza e non nella compagine di Governo. Dalle analisi condotte potremmo dire che in fin dei conti questo è il bilancio dello “sciacallo dorato” il cane più solitario della sua specie, che rappresenta per le popolazioni delle steppe orientali un portatore d'inganno: un bilancio dove non vi è stato un lavoro coordinato e corale bensì la sommatoria di una serie di necessità proprie di alcune deleghe con una sorta di "all in" sul tavolo che rischia di non essere così efficace come i proponenti prospettano e sul quale incombe lo spettro dell’impugnativa.»

Entrando nel merito dei numeri, il Consigliere Aggravi ha osservato: «I valori di bilancio previsionali evidenziano come le missioni principali siano la tutela della salute e l'istruzione e diritto allo studio. In particolare l'ambito sanitario è cresciuto dal 2019 (prima del Covid) al 2022 del 5%, un dato che evidenzia chiaramente come nel grande gioco della composizione del bilancio abbia vinto l’Assessore alla sanità. Una vittoria che tuttavia comporterà notevoli responsabilità attuative, perché queste risorse andranno spese, spese bene e dovranno generare un beneficio non soltanto al sistema sanitario ma anche e soprattutto all’utenza che ogni giorno si interfaccia con la nostra sanità. Non è solo una questione di soldi: ci vuole una pianificazione coesa e definita, utile a definire nella forma e nella sostanza le azioni che si intendono porre in essere non soltanto per far fronte all’emergenza pandemica, ma per tutte le altre patologie ed emergenze che non hanno cessato di esistere.»

In materia di finanza locale, il Consigliere ha lamentato: «la mancata riforma della disciplina regionale in materia di esercizio associato di funzioni e servizi comunali e di segretari locali, che era stata prevista entro la fine del 2021 con la legge 15/2020. L’audizione dei rappresentanti del Consiglio permanente degli enti locali ha posto in evidenza la complessa problematica inerente il reclutamento e l’organizzazione del personale negli enti locali, un problema di non poco conto per i diretti effetti di bilancio, nonché di erogazione dei servizi al cittadino. Ma che ne è delle prospettive di riforma dell’intero sistema delle nostre autonomie locali?»

«In questo bilancio - ha aggiunto - manca poi completamente la famiglia: il caro bollette e le difficoltà che devono affrontare le famiglie valdostane per sostenere il costo della vita non sono state prese in considerazione. Per questo motivo i gruppi Lega VdA e Pour l'Autonomie con il collega Baccega hanno voluto presentare due emendamenti che possano dare una risposta concreta ai loro bisogni: la reintroduzione del “bon de chauffage” e l’istituzione, a carattere sperimentale, del bonus “Naître Valdôtain”. Due iniziative che in combinazione con l’emendamento di modifica dell’indennità di attrattività regionale formulano una proposta di riallocazione di 19,5 milioni euro sul triennio di programmazione 2022-2024 (6,5 milioni per ogni annualità di riferimento).»

Il Consigliere ha quindi concluso: «Questo bilancio non risolve oggi nessuna cosa davvero importante, nessuna cosa davvero urgente, ma così facendo rischia di dimenticarsi di tante cose poco importanti che alla fine potranno diventare molto urgenti. Forse è davvero venuto il momento di pensare ad un cambio di passo, anche se questo (almeno per qualcuno) può sembrare oggi terra incognita. Ma questa non è una scelta di ideologia o di storia passata, bensì è soltanto una questione di coraggio.»

 

SC

                                                                               

 

 

 

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Comunicato n° 738 del 13 dicembre 2021
Leggi di bilancio: l'intervento dell'Assessore Marzi

 

Nella seduta pomeridiana del 13 dicembre 2021, l'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha illustrato la legge di stabilità regionale, le sue disposizioni collegate e il bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2022-2024.

Il bilancio regionale pareggia nell’importo complessivo di 1 miliardo 542 milioni per il 2022, 1 miliardo 516 milioni per il 2023 e 1 miliardo 460 milioni per il 2024.

«La fase di emergenza che viviamo oramai da quasi due anni - ha esordito l'Assessore Marzi -, al di là delle singole percezioni, sta profondamente cambiando le logiche e le consuetudini più profonde e intime delle nostre comunità: la capacità di vivere relazioni pubbliche e private. Ciò ha un riverbero ad ogni livello di governo della cosa pubblica, sia politico che amministrativo, soprattutto se raffrontato con quanto avveniva nel passato. Dobbiamo proseguire il lavoro che è stato fatto da questo Consiglio nel 2021: un’azione politica, portata avanti da persone comuni, che hanno affrontato un periodo e una serie di accadimenti che tutto avevano tranne che una connotazione comune. In tale contesto, il documento di prospettiva poggia le basi sul lavoro svolto con gli organi consiliari in questo primo anno di Legislatura, attraverso un continuo confronto con tutti i rappresentanti del territorio. Un confronto che si è sviluppato nella consapevolezza comune di dover ricercare la massima unità possibile rispetto agli approcci e alle scelte di ordine politico e amministrativo. Condizione, questa che, se unita al senso di comunità e di appartenenza, è determinante per superare insieme il momento più complesso della nostra recente storia sociale, economica, politica ed amministrativa.»

Entrando nel merito dei documenti, l'Assessore Marzi ha sottolineato che «rispetto all’ultima finanziaria, la programmazione aumenta le voci di spesa che connotano i concetti di persona e di comunità: la famiglia, il lavoro, la salute e la tutela dei più fragili. Per questo motivo crescono la sanità e le politiche sociali (+ 16 e + 9%), la cultura e l'istruzione (+10 e + 3%), lo sviluppo economico e il lavoro (+ 8,6 e + 8,5%), il turismo e lo sport (+ 6 e + 4,4%), l'agricoltura (+ 11,6%), il territorio e l'ambiente (+16 e + 4.6%. Contestualmente al bilancio di previsione, vengono approvati il Programma regionale dei lavori pubblici e dei servizi di architettura e ingegneria per il triennio 2022-2024 e il relativo elenco annuale, rafforzando il perseguimento di due obiettivi: sviluppare il massimo livello di congruità tra la programmazione dei lavori pubblici e la necessità di copertura finanziaria che ne deriva, rappresentare una fotografia più esaustiva della spesa complessiva per gli investimenti dedicati ai lavori pubblici, permettendo di avere già in sede di approvazione del bilancio il dettaglio degli interventi finanziati per la realizzazione di lavori. Nel triennio di bilancio non è previsto alcun ricorso all’indebitamento, ma concorrono al raggiungimento del pareggio di bilancio le entrate “una tantum” derivanti dal rientro di fondi dalla Gestione speciale presso Finaosta, iscritte nel Titolo 3 dell’entrata, per 28 milioni di euro annui per il 2022 e il 2023 e per 14 milioni di euro per il 2024. Le entrate di natura tributaria - pari a 1.165 milioni per il 2022 - costituiscono l’84% delle entrate totali finali e sono rappresentate da 129 milioni di tributi propri e da 1.036.000 di compartecipazione ai tributi erariali

Venendo alle spese, l'Assessore ha specificato che «le risorse disponibili sono pari a poco meno di 1,4 miliardi di euro per gli anni 2022 e 2023 e poco più di 1,3 miliardi per il 2024. La spesa corrente per il 2022, al netto del contributo allo Stato, risulta pari a poco meno di 1.100 milioni di euro (83%), mentre gli investimenti previsti ammontano a 247 milioni di euro (7%). Per quanto concerne la distribuzione complessiva della spesa per missioni, su tutte spiccano la tutela della salute, a cui è destinato il 24,63% delle risorse e l’istruzione e diritto allo studio con il 13,38%, che insieme rappresentano il 38% degli stanziamenti complessivi

«Viviamo tempi nei quali uno dei concetti più richiamati è quello della "libertà individuale" - ha concluso l'Assessore -. Un individuo, se rappresentato nella sua capacità di avere relazioni con altri individui, “diventa” una persona. Il fondamento di una comunità è quindi rappresentato dalla capacità dei propri membri di avere relazioni, riuscendo a cedere una parte della propria individualità per il bene superiore della comunità di appartenenza. Ogni singola persona, quindi, nel suo essere parte di una comunità incarna vari ruoli. Se quindi nella lettura di una finanziaria regionale sono rappresentate in maniera distinta tante esigenze, in apparenza slegate tra loro, è solo attraverso una lettura congiunta di queste stesse esigenze che si può cogliere il lavoro centrale che tutti noi, al di sopra delle parti, siamo chiamati a compiere. Ecco quindi che la scelta, apparentemente necessitata dalla pandemia, di dare particolare rilievo alla tutela della persona e delle famiglie rende questo bilancio prerogativa di tutte e di tutti noi, ponendo a fattor comune non solo i singoli diritti individuali ma le esigenze che ci rendono una vera comunità, prima fra tutte, il dovere dei più forti di occuparsi dei più deboli

 

SC

 

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Comunicato n° 739 del 13 dicembre 2021
Leggi di bilancio: l'intervento del Presidente Lavevaz

 

In chiusura della prima seduta consiliare dedicata all'esame dei disegni di legge di stabilità regionale, le sue disposizioni collegate e del bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2022-2024, è intervenuto il Presidente della Regione, Erik Lavevaz.

«Le prospettive oggi sono molto diverse rispetto a un anno fa - ha detto il Presidente Lavevaz -: le armi che abbiamo a disposizione per contrastare la pandemia sono più affilate, ma purtroppo non ancora risolutive. La programmazione finanziaria del 2022 e del prossimo triennio, che analizziamo in questi giorni, è ancora una programmazione di transizione, ma il bilancio guarda oltre per dare alla Valle d’Aosta gli strumenti necessari ad affrontare il post pandemia. Speriamo tutti che questo possa avvenire nei tempi più brevi possibili: sappiamo che abbiamo davanti anni di grande fermento e di sviluppo interessante. Questo vale anzitutto sotto il profilo delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che arriveranno in modi e forme che a oggi non sono perfettamente note. Molto rilevante è anche lo scenario della nuova programmazione dei fondi europei. Non possiamo farci cogliere impreparati da una sfida che ha pochi precedenti nella storia recente: dobbiamo fare in modo che queste opportunità diventino un volano per le iniziative di altri soggetti, privati e non. L’obiettivo è quello di generare un circolo virtuoso che riesca a generare benefici importanti ed esponenziali per la Valle d’Aosta.»

Il Presidente ha quindi riferito del «tavolo di lavoro con il Ministero dell’economia volto a ridurre il contributo della Valle d’Aosta al risanamento della finanza pubblica: la chiusura dell’accordo in tempo utile per l’approvazione del nostro bilancio ci ha permesso di avere una disponibilità ulteriore di 20 milioni all’anno. Abbiamo anche ottenuto un impegno da parte del Governo a valutare altri interventi puntuali, che dovrebbero essere oggetto già della finanziaria in discussione in questi giorni in Parlamento.»

Entrando nel merito della programmazione, il Presidente ha sostenuto che «una priorità sostanziale è quella del sistema sanitario, che ha visto l’emergenza pandemica innestarsi su un quadro che già mostrava criticità. I sanitari hanno messo in campo uno sforzo enorme in questi anni, ma la carenza di medici ha rischiato e rischia tutt’ora di mettere a repentaglio il funzionamento di strutture essenziali per i valdostani. Ecco perché abbiamo posto una grandissima attenzione, negli strumenti programmatori alle iniziative per rendere attrattiva la sanità valdostana per i giovani laureati come ai più sperimentati professionisti. Occorre avere ben chiaro che non è che un primo passo, che nulla toglie alla necessità di portare in approvazione in tempi rapidi il Piano regionale per la salute e il benessere sociale, con una nuova organizzazione territoriale e una maggiore efficienza delle strutture. Sempre in questa direzione si è collocato anche il decisivo e definitivo passo in avanti fatto sulla costruzione del nuovo ospedale, che vedrà l’avvio dell’appalto dei lavori nel corso del 2022 e che sarà successivamente completato con la progettazione della parte ovest con il corpo storico. Il risultato sarà un intervento all’avanguardia, funzionale e anche un’ottima azione dal punto di vista urbanistico e di recupero del patrimonio architettonico della città di Aosta. Sempre in ambito socio-sanitario, abbiamo imputato gli importi necessari a coprire completamente i fabbisogni delle coperture delle leggi di settore che riguardano i servizi alle persone anziane e agli asili nido, per esempio. In questo modo è possibile garantire anche la corretta copertura per servizi essenziali per la nostra comunità, garantendo anche i bilanci degli enti locali che gestiscono questi servizi.»

«Per poter immaginare una ripresa stabile e di prospettiva - ha proseguito -, l’aspetto forse più importante è lo sviluppo economico, in particolare legato a corrette politiche di inclusione e del lavoro. Abbiamo immaginato di implementare e sviluppare anche il mondo della ricerca, considerando alcune eccellenze di livello internazionale che abbiamo in ambiti scientifici specifici sul nostro territorio. Oltre al mondo dell’industria, il lavoro nella nostra regione vuol dire in buona parte turismo e agricoltura. Nella logica delle priorità contingenti, abbiamo comunque aumentato le risorse in questi due campi fondamentali per la nostra regione.»

«Il 2022 sarà un anno molto importante per pianificare e poi realizzare una riforma strutturale dell’amministrazione, sia in una logica di amministrazione regionale, che in una logica di comparto - ha evidenziato Lavevaz -. Il mondo degli enti locali è coinvolto fortemente in questo processo, che è in parte già cominciato. È più che mai necessaria una visione complessiva, che porti ad una riforma organica e condivisa. Gli enti locali sono lo scheletro del nostro sistema delle autonomie, e come tali devono avere autonomia funzionale, in una logica realmente federalista. Per fare questo, nel corso del 2022, oltre alle riforme strutturali si dovranno rivedere le regole organizzative del comparto, non ultimo il tema del personale. In questa direzione la maggioranza ha depositato oggi alcuni emendamenti, per accogliere richieste pervenute dal Consiglio permanente degli enti locali, proprio nella logica della maggiore flessibilità per l’assunzione di personale a tempo determinato.»

Per quanto riguarda le disposizioni collegate, il Presidente ha osservato che «le norme contenute riguardano interventi urgenti di manutenzione dell’ordinamento. Si tratta di modifiche soprattutto di natura tecnica ma con ricadute importanti, come ad esempio la norma che individua finalmente una soluzione definitiva per la chiusura dei tanti riordini fondiari che i nostri consorzi hanno promosso negli anni, ma che non potevano essere formalmente chiusi per l’irreperibilità di alcuni proprietari. Nei primi mesi del 2022 proporremo, come fatto lo scorso anno, un disegno di legge di manutenzione legislativa più ampia.»

 I lavori riprendono domani, martedì 14 dicembre, alle ore 9 con la discussione generale.

 

SC

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Comunicato n° 740 del 14 dicembre 2021
Iniziata la discussione generale sul DEFR e le leggi di bilancio della Regione

 

La seduta mattutina del 14 dicembre 2021, è stata interamente occupata dalla discussione generale sul Documento di economia e finanza, la legge di stabilità, le sue disposizioni collegate e il bilancio di previsione della Regione per il triennio 2022-2024.

Sul DEFR sono stati depositati 48 emendamenti, di cui 14 della seconda Commissione, 23 del gruppo Progetto Civico Progressista oltre a 8 sub-emendamenti, 3 del Consigliere Baccega.

Sulla legge di stabilità sono stati presentati 28 emendamenti, di cui 7 del Presidente della Regione, 3 dell'Assessore alla sanità, 1 dell'Assessore alla sanità unitamente ai gruppi Lega Vallée d'Aoste e Pour l'Autonomie, 2 dell'Assessore all'agricoltura con il gruppo PlA oltre a 1 sub-emandemento di PlA e Lega VdA, 2 della Lega VdA, 3 congiunti tra Lega VdA, PlA e Consigliere Baccega, 7 di PlA e 2 di PCP.

Sulle disposizioni collegate sono gli 9 emendamenti proposti, di cui 3 della seconda Commissione, 2 del Presidente della Regione, 1 dell'Assessore alla sanità, 3 della Lega VdA.

Gli ordini del giorno depositati risultano ad ora 49, di cui 33 della Lega VdA, 15 di PlA e 1 di PCP.

Il Consigliere della Lega VdA Nicoletta Spelgatti, riferendosi alla seduta di ieri ha parlato di «giornata surreale: se è vero che il bilancio traduce la volontà politica, non capiamo quale sia quella della maggioranza. Il documento di quest'anno è una fotocopia di quello dell'anno scorso e le misure economiche contenute sono quelle adottate grazie allo spirito di collaborazione della minoranza. Mancano invece le azioni concrete per uscire dalla situazione di crisi. È una responsabilità del Governo quella di mettere i due piedi oltre l'ostacolo, ma in otto mesi non è riuscito nemmeno a nominare l'Assessore all'ambiente. L'immobilismo di questo Governo è segnato da una squadra in cui non sono distinti compiutamente i ruoli dei singoli componenti e constatiamo, purtroppo, come la maggioranza sia ancora ai blocchi di partenza: non riesce a trovare mediazioni e non porta sul tavolo temi da discutere. Bisogna che facciate delle scelte concrete, che decidiate dove volete andare, perché governare significa scegliere, impegnarsi e decidere.»

La Consigliera di PCP Chiara Minelli si è soffermata sul DEFR, «fondamentale strumento di programmazione dell'utilizzo delle risorse regionali, ma che in Valle d'Aosta è ridotto a mero adempimento burocratico, il che evidenzia un difetto della politica valdostana, ossia la mancanza di una cultura della programmazione. PCP ha quindi proposto una trentina di emendamenti per migliorare questo documento, a partire dalla necessità di una riforma del sistema elettorale oltre che di una maggiore sobrietà nei costi della politica regionale. C'è poi bisogno di procedere con l'approvazione dei documenti per poter raggiungere l'obiettivo fossil fuel free entro il 2040 (ricordo che non abbiamo nemmeno approvato la road map approvata dalla Giunta quasi un anno fa, ma non dal consiglio, che dovrebbe dare il via al percorso); occorre rivedere la norma regionale sulla gestione dei rifiuti contestualmente all'aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti; chiediamo poi maggiore chiarezza sul collegamento intervallivo di Cime Bianche verificando con il Ministero della transizione ecologica se nel vallone sia consentita la realizzazione di impianti a fune; è urgente che vi sia una consultazione pubblica sul Piano regionale dei trasporti, mai realizzati in 24 anni, prima di essere approvato dalla Giunta e dal Consiglio; urge poi monitorare adeguatamente e essere parte attiva nell'elettrificazione della tratta ferroviaria Aosta/Ivrea, grazie anche ai fondi inseriti nel PNRR - evitando di acquisire ulteriori treni bimodali che potranno essere usati solo in modalità elettrica - e insistere con RFI per i lavori per la riapertura della tratta Aosta/Pré-Saint-Didier; infine bisogna ridefinire nel 2022 una volta per tutte il ruolo dell'aeroporto prendendo atto dell'insostenibilità dell'aeroporto commerciale. Se il Consiglio approverà le nostre proposte, lo interpreteremo come un segnale positivo, altrimenti per noi sarà l'ulteriore conferma delle preoccupazioni che ci hanno portato ad abbandonare la maggioranza.»

Il Capogruppo di Pour l’Autonomie, Marco Carrel, ha commentato: «Speravamo in un bilancio di ripartenza e ci ritroviamo davanti ad un bilancio di transizione che manca di visione complessiva e di necessaria programmazione. La disciplina che riguarda il personale è il risultato di una serie di deroghe alle norme invece che di modifiche sostanziali che consentano la reale gestione del contesto. Quindi, ad esempio, prorogheremo per almeno un anno ancora gli incarichi ai dirigenti sulle strutture regionali vacanti, differendo solo ulteriormente il problema che non tarderà a ripresentarsi. Il Governo sta dando prova di immobilismo, esteso a numerosi settori. Solo per farne degli esempi: a distanza di sette mesi dall'approvazione della legge sugli Uffici stampa non è stato indetto il concorso né è stata avviata la contrattazione di secondo livello per l'assunzione del personale; ad oggi non abbiamo ancora un coordinatore del Dipartimento innovazione e agenda digitale, ruolo fondamentale per la programmazione nella gestione dei fondi del PNRR; e l'istituzione di un ente unico per la promozione turistica della Valle d'Aosta è rimasta lettera morta nonostante ci fosse già un disegno di legge su cui poter lavorare. Oltre a ciò, alcuni interventi ci paiono decisamente contraddittori come la scelta di abrogare l'addizionale Irpef regionale affiancata nello stesso testo con la proroga della sospensione del Bon Chauffage, proprio oggi che abbiamo un caro bollette che sta colpendo tutte le famiglie valdostane. Sfugge inoltre la ratio nell'inserire una misura per l'attrattività di medici e infermieri e poi prevedere l'esternalizzazione di interi settori della sanità affidandoli a imprese private. Per i motivi appena esposti, a nostro parere questo bilancio è attendista, fermo, poco lungimirante e il suo unico obiettivo è quello di trovare un punto di equilibrio tra i vari Assessorati. Il tutto è francamente molto preoccupante.»

Il Consigliere Mauro Baccega del gruppo Misto ha osservato: «Il bilancio del 2014 è stato in assoluto il più povero di sempre con una disponibilità davvero mortificante sia per la spesa corrente che per gli investimenti. Adesso abbiamo a disposizione più risorse per un'azione di rilancio a fronte anche di una diminuzione demografica che dal 2014 al 2021 è stata di 4.350 persone. È innanzitutto importante guardare alla ripresa del dialogo con il Governo centrale per ricreare le relazioni politiche ed economiche con lo Stato, elemento indispensabile per costruire la nostra nuova autonomia. A Roma possiamo contare su rapporti seri e di sostegno che ci consentiranno di rilanciare la strategia delle politiche della montagna, molto importante per la nostra regione. Bisogna usare bene il denaro che abbiamo a disposizione e quello che arriverà dando più spazio e attenzione non solo al turismo ma anche alle famiglie, da sempre elemento centrale della nostra comunità e anello forte della resilienza sociale durante il periodo di pandemia. Siamo sostenitori del fattore famiglia e ci spiace rilevare che il DEFR dedichi solo poche righe a questo tema su cui invece bisogna operare intervenendo sul lavoro, sulla casa e sul sostegno sociologico. La pandemia ha bloccato una serie di progetti che devono essere rispolverati come quello sul fattore famiglia e l'housing sociale. Questo disegno di legge, in chiaro-scuro, mette al centro la sanità destinando notevoli risorse che ci auguriamo vengano spese tutte e bene. Ci poniamo molti interrogativi, anche sotto il profilo della legittimità normativa, sull'introduzione dell'indennità regionale integrativa destinata solo a medici e infermieri che esclude tutte le altre categorie del comparto sanitario creando iniquità. Sempre in materia di personale, è fondamentale che la Regione proceda con le nuove assunzioni al fine di integrare le carenze di organico che stanno rallentando in maniera significativa l'azione della macchina amministrativa. Tutto questo deve essere fatto in tempi brevi perché le persone hanno bisogno di risposte immediate.»

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha espresso «grosse perplessità: né il DEFR né i disegni di legge di bilancio hanno contenuti convincenti e rassicuranti; sembrano una brutta copia del bilancio tecnico approvato l'anno scorso. È evidente che non c'è stata attenzione e lo dimostrano i 13 emendamenti proposti dalla maggioranza con la riscrittura della parte sui trasporti e cambi di rotta notevoli sulla regionalizzazione della sanità, così come vi è una mancanza di coerenza con gli obiettivi del programma Legislatura. La tutela della salute è la voce che ottiene un maggior incremento di risorse e speriamo che possa invertire la rotta rispetto al declino della sanità che è sotto gli occhi di tutti, ma nella bozza di Piano della salute e del benessere ritroviamo una totale assenza di condivisione e di pianificazione, un approccio a comparti stagni, con una visione dell’ospedale come fabbrica di prestazioni e una mancanza di risposte organizzative pratiche per la riorganizzazione del territorio. È inutile pensare a indennità per non fare scappare medici e infermieri, quando il problema non è solo legato alla retribuzione, ma soprattutto alla qualità del loro lavoro. Abbiamo voluto prestare attenzione anche all'aspetto sociale e alle fasce più deboli della popolazione attraverso un emendamento sulla rimodulazione dell'Irpef, la riduzione dell'indennità del Presidente del Consiglio e la destinazione di apposite risorse per raggiungere la piena copertura dei servizi per la prima infanzia e per rifinanziare il Bon Chauffage. Per quanto riguarda l'istruzione, è sempre più urgente la stabilizzazione degli insegnanti e operatori di sostegno, mentre rispetto all'edilizia scolastica evidenziamo una mancanza di visione, così come non intravediamo nessuna riforma strutturale per gli enti locali. Insomma, questo documento della maggioranza autonomista non fa altro che dimostrare che la Valle d’Aosta, l’Autonomia, è sempre meno capace di correggere i limiti della politica nazionale: cresce la povertà, perdiamo intelligenze, pensiamo alla montagna come un luna park, tutto in una visione miope e conservatrice della sanità.»

Il Consigliere Simone Perron del gruppo Lega VdA si è soffermato su alcuni aspetti specifici del DEFR: «Per quanto riguarda le assunzioni del personale docente è importante riflettere sulla possibilità della Regione di bandire proprie procedure. Su questo tema ci sono varie interpretazioni ma crediamo che si debba prendere una decisione coraggiosa per intervenire sulla questione del precariato. Bisogna poi introdurre una legge regionale in materia di istruzione professionale così necessaria al nostro territorio. Per quanto riguarda la cultura, riteniamo importante sostenerla ma a condizione che siano fissati dei criteri precisi per l'erogazione del denaro pubblico consentendo a tutti di potervi accedere, valorizzando i talenti effettivi.  Se il modo di sovvenzionare le iniziative e i centri ricalcherà quello del passato, allora sarebbe meglio chiudere il rubinetto pubblico e lasciare spazio all'iniziativa privata dirottando le risorse pubbliche su altre iniziative. Concludo con un riferimento al mondo green che non è tutto rose e fiori ma che ci deve portare a sfruttare la nostra posizione privilegiata nel settore idroelettrico. Infine, i trasporti e la mobilità, tema a noi caro ci vedono positivi sulla questione dell'aeroporto perché riteniamo che ci siano margini di sviluppo economico per la nostra regione mentre esprimiamo le nostre perplessità per la riapertura della linea Aosta/Pré-Saint-Didier sperando che non si ripropongano le criticità passate. Siamo invece favorevoli all'acquisto dei treni bimodali che in futuro potranno essere utilizzati anche con l'elettrificazione della linea Aosta/Torino.»

«Il mio sarà un voto di fiducia - ha annunciato il Consigliere Claudio Restano (GM) -. Qui voglio concentrami sul DEFR, quale strumento principe di programmazione, che deve essere rivisto nella sua impostazione. Il DEFR è impostato in maniera verticale e rispecchia l'organizzazione della nostra Regione, che non opera in maniera sistemica, ma a cassetti. Ci vuole quindi una riforma radicale della macchina organizzativa, entro breve, anche attraverso l'utilizzo di risorse esterne alla pubblica amministrazione, attraverso una revisione organica della legge 22/2010, prevedendo una riduzione di dirigenti, potenziando l'organico del comparto, riducendo le sedi distaccate della Regione. Bisogna dare una continuità amministrativa, al di là delle maggioranze che governano. Oggi, il bilancio presenta entrate proprie inalterate, un'alta spesa corrente e poche risorse per gli investimenti: ci vuole un cambio di rotta. Dobbiamo anche interrogarci sul futuro che vogliamo, prevedendo una seconda autonomia che ci permetta di generare meccanismi virtuosi a favore della nostra popolazione: solo con un'autonomia pratica, i cittadini potranno percepirla come positiva e darle un nuovo slancio.» Parlando di sanità e trasporti, il Consigliere ha osservato: «L'attrattività per medici e infermieri non riguarda solo le risorse ma anche la qualità e poteva essere estesa anche ad altre figure del comparto; l'istituzione del Servizio di epidemiologia è stata una mia battaglia per tanti anni: io auspico che si arrivi alla creazione di questa struttura, che sarà indispensabile, non perché è un adempimento di legge, ma perché ci aiuterà nel risolvere le crisi. Sottolineo, infine, la grave situazione della Motorizzazione civile, che ha una enorme carenza di dipendenti, a fronte di un servizio che è anche un sostegno alle nostre imprese. Sarà poi importante affrontare, non perché sia urgente ma per non arrivare a ridosso delle elezioni, la riforma del sistema elettorale regionale: noi siamo per l'elezione diretta del Presidente della Regione.»

Il Capogruppo di Stella Alpina, Pierluigi Marquis, ha annunciato il voto favorevole sui documenti di bilancio, concentrandosi sulle prospettive: «Siamo di fronte a una doppia transizione, dalla pandemia e dal modello di Valle d'Aosta che l'ha preceduta e che non ci sarà più. Rispetto al 2007, abbiamo un PIL del 18% inferiore: questo dato sintetizza una situazione socio-economica che è sensibilmente peggiorata per tutti i valdostani negli ultimi 15 anni. Oggi, dobbiamo portare la Valle d'Aosta, prima, fuori dall'emergenza sanitaria e, poi, alla creazione di un nuovo modello per recuperare competitività e attrattività. La transizione va progettata e deve essere trasformativa: ci vuole progettualità superando gli approcci verticali e a settori; ci vogliono progetti unitari, che rappresentino una visione di globalità. Per farlo, ci vuole una riforma della macchina amministrativa, che deve essere approvata in tempi brevi, altrimenti rischiamo di non riuscire a mettere a terra le azioni a favore dei valdostani. Senza le riforme, si vanifica l'effetto degli investimenti e delle risorse messe a disposizione dall'UE. Dobbiamo cambiare passo, attrezzandoci per dare risposte più concrete, interrogandoci anche sull'esercizio della nostra autonomia e sulla conoscenza del nostro territorio: sono entrambi un valore, ma dobbiamo valorizzarli per quello che effettivamente sono. Il bilancio ci permette di guardare con un certo ottimismo al triennio, anche se la spesa corrente è ancora troppo alta: un territorio di montagna va gestito con continui investimenti e interventi. Noi siamo per una visione liberale, di centro, con alla base la voglia di creare economia, non di mortificare il desiderio di intraprendere: al di là dei giusti ristori dati durante la pandemia, c'è oggi la necessità di guardare oltre, per non generare una logica di assistenzialismo che va superata.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.00.

 

SC-LT

 

 

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Comunicato n° 741 del 14 dicembre 2021
Chiuso il dibattito sul DEFR e le leggi di bilancio della Regione

 

La discussione generale sul Documento di economia e finanza, la legge di stabilità, le sue disposizioni collegate e il bilancio di previsione della Regione per il triennio 2022-2024 si è conclusa nel pomeriggio di martedì 14 dicembre 2021.

Sui documenti sono stati presentati 50 ordini del giorno, di cui 33 della Lega VdA, 15 di PlA, 1 di PCP e 1 dei gruppi SA, UV, AV-VdA Unie, FP-PD e Consigliere Restano-GM.

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha sottolineato che «gli unici due interventi dei Consiglieri di maggioranza sono stati piuttosto critici. Se a questo si aggiunge che, dopo la sua presentazione, il DEFR si è appesantito di numerosi emendamenti presentati soprattutto dalla maggioranza, siamo di fronte ad un caso di disattenzione - politica o amministrativa - da parte del Governo. Leggendo il documento rileviamo che la Valle d'Aosta ha reagito alla pandemia peggio di altri territori, con un ampliamento della fascia di popolazione esposta al rischio di esclusione, dato confermato dalle domande pervenute dalle famiglie sulla misura dei "ristori". Abbiamo circa 10mila persone che versano in uno stato di indigenza con la povertà in crescita del 2% tra il 2019 e il 2020. La fragilità delle famiglie e la particolarità del nostro territorio ci hanno portati a proporre la reintroduzione del Bon Chauffage. Il DEFR contiene una serie di accenni vaghi che si limitano ad elencare una serie di obiettivi fumosi senza spiegare come raggiungerli, senza una visione d'insieme. Lo si vede bene anche rispetto all'ARER a cui sono stati assegnati piccoli interventi marginali anziché focalizzarsi sulle azioni concrete per una maggiore trasparenza delle assegnazioni. Sono molte altre le lacune di questo documento: manca il riferimento alla lotta al gioco d'azzardo, le politiche giovanili sono mutuate da quelle del documento nazionale e le azioni per l'integrazione sono un copia-incolla di quelle proposte l'anno scorso.»

«Gli emendamenti e gli ordini del giorno che abbiamo presentato - ha evidenziato il Consigliere Augusto Rollandin (PlA) - vanno nella direzione di risolvere le carenze delle leggi di bilancio. Durante l'anno trascorso è stato più facile discutere delle misure importanti come la legge 15, perché c'era stato un lavoro collegiale impostato sulla pandemia, quest'anno sarà importante programmare e delineare gli aspetti che incideranno sul prossimo futuro della Valle d'Aosta e sui quali porteremo il nostro contributo grazie alle proposte depositate dal nostro gruppo e che verranno discusse prima della votazione dell'atto finale.»

Il Consigliere Luca Distort del gruppo Lega Vda ha detto: «Il ruolo dell'opposizione è anche quello di dare suggerimenti su cui lavorare e la discussione sul DEFR ci dà lo spunto per alcune osservazioni. Le iniziative prese sulla salute, motivate dalla pandemia, arrivano in ritardo rispetto ad altre regioni che non hanno aspettato questo periodo di crisi per parlare di strutture residenziali territoriali. Bisogna poi avviare una sana edilizia residenziale pubblica e prevedere iniziative per gestire il contraccolpo che arriverà dopo la fine degli incentivi del 110%. Ci interroghiamo sull'acquisto di edifici scolastici come il Bérard che si trova in un'area con un vincolo paesaggistico e archeologico e la ristrutturazione del Manzetti sul quale l'impegno economico per il consolidamento antisismico pone importanti quesiti di rapporto tra benefici e costi. Nel DEFR non emerge la valorizzazione dei beni culturali che ha una valenza anche dal punto di vista turistico, limitando l'approccio al solo aspetto di tutela, così come l'ente unico per il marketing e la promozione con il marchio ad ombrello risultano temi ormai proposti da anni. Il tema dell'energia è liquidato in una pagina e si continua a parlare di ciclovia di fondovalle senza mai prendere in considerazione il ciclo escursionismo che potrebbe invece valorizzare le tipicità del nostro territorio rendendolo un competitor di livello con le altre regioni. In definitiva, questo documento, che manca di coordinamento e di strategia d'insieme, riflette la mancanza da parte del Governo di una gestione politica e amministrativa della macchina pubblica.»

Il Consigliere Christian Ganis (Lega VdA) ha sostenuto che «il 2022 sarà ancora ritmato dalla pandemia: la crisi non è solo sanitaria, ma anche economica con gravi effetti sulle famiglie e sulle imprese. Due anni di chiusura hanno provocato un grave danno all'economia di montagna: ecco perché le misure di sostegno messe in atto nel 2021 sono state fondamentali, grazie anche alla collaborazione fattiva di tutte le forze politiche. È importante tutelare la salute, ma bisogna anche pensare a salvaguardare i posti di lavoro, la produttività delle imprese e i redditi delle famiglie. Bisogna continuare a investire, creando le condizioni per riattivare l'economia, con l'auspicio che il 2022 sia l'anno della ripartenza. La nostra opposizione è stata costruttiva per creare benessere: sono oltre 800 le iniziative da noi depositate in questo anno. La Valle d'Aosta deve ripartire e tutto il mondo politico deve crederci perché fuori da questo Palazzo i valdostani aspettano delle risposte.»

Il Consigliere della Lega VdA Dennis Brunod si aspettava che nel DEFR ci fossero «alcuni passaggi sul binomio montagna e scuola, che è sempre più importante: l'iniziativa "Scivolare a scuola" è interessante, noi suggeriamo di inserire anche lo scialpinismo, una disciplina che è sempre più praticata e sulla quale si dovrebbe continuare a investire anche in termini di promozione. In tema di cultura, ci auguriamo che ci sia attenzione all'acquisto del Castello di Introd per valorizzarlo al meglio; fa poi strano vedere così tanti passaggi sul Forte di Bard e sul suo modo di operare in quanto stiamo parlando della massima eccellenza culturale della nostra Regione e sul discorso della diversificazione degli eventi ritengo che ogni evento (dallo sport all’enogastronomia) possano essere delle ottime occasioni per promuovere anche la cultura. Da un anno si parla di riforma dell'Office régional du tourisme e di creazione di un marchio ombrello: secondo noi, un marchio c'è già, cerchiamo di utilizzarlo al meglio. Nel turismo, manca la volontà di affrontare l'abusivismo nelle professioni della montagna, che togli lavoro ai nostri professionisti. Bisogna anche capire cosa si intenda per grandi eventi sportivi: sarebbe necessario programmarli meglio e dettagliarli in maniera più chiara. Riguardo allo snow farming, su cui avevamo anche approvato una mozione, constatiamo che ad oggi purtroppo non si è ancora arrivati a mettere in pratica la sperimentazione: sollecitiamo il Governo affinché riunisca tutti gli attori interessati da questa tecnologia che consentirà di destagionalizzare la pratica dello sci di fondo. Chiediamo poi attenzione ai piccoli comprensori sciistici, diversificando l'offerta con l'obiettivo di avere un turismo annuale. In materia di agricoltura, sarebbe utile promuovere tutto ciò che fa riferimento al settore agricolo inserendolo in tutte le iniziative turistiche e culturali: questo è un settore che ha grandi potenzialità e che potrà dare grandi soddisfazioni alla nostra regione. Ci vorrebbe, infine, una migliore programmazione delle attività di manutenzione della sentieristica per permettere così di offrire percorsi durante tutto l'anno in vista di una destagionalizzazione del turismo.»

Il Consigliere Paolo Sammaritani (Lega VdA) ha dichiarato che «questo DEFR è una sorta di programma politico e non quel documento di programmazione che ci saremmo aspettati di leggere. Non sono chiariti gli indirizzi strategici, né gli obiettivi, né quali gli strumenti da utilizzare per raggiungerli. Il documento non ha nessun rilievo dal punto di vista politico e amministrativo. Il Governo avrebbe dovuto sfruttare i dati a sua disposizione e utilizzarli per costruire il DEFR sulla base del principio di autosufficienza, consentendo di fare delle comparazioni sugli anni passati e su quelli futuri, chiarendo da dove si parte e dove si vuole arrivare.»

«Dagli interventi di oggi sembra che la Valle d'Aosta sia in una situazione disastrosa - ha detto il Capogruppo dell'Union Valdôtaine, Aurelio Marguerettaz -: così non è, e la classifica de Il Sole 24ore vede Aosta in quarta posizione per qualità della vita. Io non disconosco che vi siano delle criticità e che si potrebbe fare meglio, ma si poteva fare anche peggio. Se il DEFR è lo stesso dello scorso anno, mi chiedo dove sia la coerenza di chi lo scorso anno lo ha votato, mentre quest'anno non lo farà. Si invoca la stabilità, ma c'è chi ha già cambiato tre partiti. La stabilità è anche coerenza. Oggi chi invoca la pianificazione, fa parte del partito del no a prescindere: il partito del no che vuole pianificare per bloccare, non è in sintonia con l'Union Valdôtaine. Questo bilancio, anche a parti invertite, sarebbe cambiato di poco, perché ci sono delle spese che sono obbligatorie e che ingessano questo bilancio. Il compito di tutto questo Consiglio è quello di trovare le giuste soluzioni: ci troverete intorno a un tavolo per migliorare, non siamo invece d'accordo se arrivano solo delle critiche. Siamo ancora in un anno particolare, ma questa maggioranza deve impegnarsi affinché nel 2022 il DEFR arrivi in discussione prima della pausa estiva: oggi le critiche sono più che corrette, perché approviamo un documento di programmazione insieme al bilancio. Abbandoniamo le bandierine, evitiamo di cambiare opinione continuamente: chi lo fa, non fa bene alla politica.»

Il Capogruppo di Alliance Valdôtaine - VdA Unie, Albert Chatrian, ha ricordato che «mettere in evidenza criticità, storture o impegni presi a cui non siamo riusciti a dare corso ci stimola a impegnarci ancora di più. Questo è un bilancio molto equilibrato, in cui abbiamo valorizzato le risorse per le spese correnti e destinato 247 milioni agli investimenti. Abbiamo la necessità fare delle buone spese correnti, perché garantiscono i servizi sul nostro territorio piccolo, montano, con una demografia ridotta che implica spese molto ampie. Abbiamo poi deciso di dare più peso alla sanità per dare soluzioni più rapide, cercando di attrarre professionalità in questo settore strategico. Si è poi puntato ad accompagnare tutti gli altri settori in questo momento in cui si sta ampliando il settore delle categorie più fragili ed è fondamentale dare risposte celeri. Voglio respingere al mittente le osservazioni fatte sui ristori. Gli aiuti diretti stanziati dalla Regione sono stati di circa 34 milioni di euro e sono tra i più alti messi in campo dalle Regioni. Abbiamo approvato il Piano delle politiche del lavoro e dopo quattro mesi abbiamo rilevato 852 trasformazioni o stipule di contratti a tempo indeterminato. Inoltre, negli ultimi tre mesi abbiamo destinato quasi 20 milioni di euro agli investimenti che nel giro di qualche settimana saranno fruibili dalle aziende. Non possiamo certo dire che tutto in Valle d'Aosta stia andando male. Prendo le distanze da chi questa mattina ha criticato la nostra mancanza di programmazione, da chi, avendo la possibilità di fare la differenza, ha preferito abbandonare la nave, perché certe figure politiche hanno la vocazione a fare principalmente opposizione con l'attitudine del grillo parlante.»

Il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier, ha osservato: «Anche in Valle il trend di crescita è buono, così come le commesse; l'industria ha retto l'urto e l'occupazione è in positivo anche se si riscontra un'impennata dei costi dell'energia. Per quanto riguarda gli interventi concreti attuati finora, segnalo che le risorse messe a disposizione sono state esaurite, distribuendo molti aiuti in breve tempo. La digitalizzazione ha consentito di rendere più efficace l'azione del settore privato e l'attrazione dell'imprenditoria competitiva e duratura è una nostra priorità. Il bilancio dà grandi numeri ma risorse limitate rispetto ai decenni passati. Abbiamo deciso di investire nel settore sanitario e sociale che mette al centro le persone, la famiglia e la salute, insomma un bilancio a misura d'uomo. La progettualità efficiente, gli investimenti in loco e una efficace cantierizzazione dal 2023 permetteranno occupazione, reddito ed economia. Con il DEFR e i disegni di legge in discussione abbiamo cercato di tracciare il presente per valorizzare il nostro futuro con le risorse a disposizione

La discussione generale è chiusa. I lavori riprendono domani alle ore 9.

 

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Comunicato n° 742 del 15 dicembre 2021
Leggi di bilancio: le repliche della Giunta e del Consigliere relatore Aggravi

 

La seduta consiliare mattutina di oggi, mercoledì 15 dicembre 2021, è iniziata con le repliche del Governo e del Consigliere relatore di minoranza Stefano Aggravi sul Documento di economia e finanza e le leggi di bilancio della Regione per il triennio 2022-2024.

L'Assessore alle finanze Carlo Marzi (SA) ha rilevato che «attraverso questo bilancio il Governo ha posto le basi per le future azioni politico-amministrative. Il documento, che nasce in un contesto socio-economico delicato, è una sintesi frutto di contemperamento di interessi, questo è il compito della politica. Il Governo ha cercato di fare tutto il possibile per gestire col confronto una situazione del tutto straordinaria avviando progettualità e riforme e posso affermare che sono molte di più le cose positive realizzate rispetto a quelle che necessitano di un "aggiornamento del motore". La disponibilità finanziaria, nonostante sia in leggera crescita, ci ha obbligati a trovare delle sintesi e abbiamo scelto di valorizzare il concetto di persona, elemento fondante della comunità. Con questa Finanziaria siamo riusciti a mantenere un equilibrio rispetto a molte voci di spesa e a rilanciare il settore sanitario. Nel 2020 la Regione ha ricevuto dallo Stato 36 milioni di euro per far fronte all'emergenza. Segnalo che nel 2021 l'Amministrazione ha messo in disponibilità 23 milioni di euro di risorse proprie e nel 2022 partiremo con 27 milioni di euro da destinare allo stesso ambito. Questo dimostra che abbiamo fatto delle scelte progettuali e programmatiche specifiche per dare soluzioni immediate. Lo stesso dicasi per i rapporti col territorio: abbiamo previsto 19 milioni 400 mila euro di trasferimenti vincolati in fase previsionale, mantenendo stabili i trasferimenti non vincolati, nei confronti degli enti locali.»

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Roberto Barmasse (UV), ricordando che «abbiamo lavorato in un anno travolto da una pandemia che non ha eguali negli ultimi cento anni», ha sostenuto che «un quarto delle risorse del bilancio sono destinate alla sanità e alle politiche sociali. In merito all'indennità di attrattività per medici e infermieri, evidenzio che non si tratta di un'indennità per premiare qualcuno rispetto a un altro, ma che vuole fare fronte a un'oggettiva carenza di figure nel mercato del lavoro per garantire l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza oltre che per fronteggiare l'emergenza sanitaria. La maggioranza è consapevole che vi sia la possibilità di un'impugnativa statale, ma abbiamo considerato che non fosse più possibile aspettare. Peraltro, anche le proposte emendative non sono scevre da eventuali impugnative. Sulla bozza di Piano della salute e del benessere, attualmente il documento è nella fase di consultazione pubblica tramite la piattaforma informatica: una scelta volta a valorizzare i contributi che arriveranno dai cittadini e dalle associazioni; nella fase di predisposizione del Piano abbiamo incontrato l'USL, i sindacati, il terzo settore, le associazioni dei consumatori, les Unités des communes e prossimamente contiamo di sentire i Sindaci; inoltre la bozza è stata illustrata alla quinta Commissione consiliare. Spiace che su un documento di programmazione socio-sanitaria, ci si fermi agli attacchi politici derivanti dai ruoli e non si apprezzino la volontà di condivisione che sta alla base di questo percorso. Affermare che si sia programmato per compartimenti stagni denota scarsa conoscenza dell'argomento e volontà di strumentalizzazione: il Piano, al cui centro c'è il cittadino, è stato redatto in una logica di integrazione tra servizi ospedalieri e territoriali. Infine, in merito all'ospedale, è finito il tempo dei comitati e dei rendering: è giunta l'ora di partire con i lavori per realizzare una struttura che i cittadini attendono da troppo tempo.»

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet (UV), ha sottolineato: «Le critiche ricevute in Aula in questi giorni contribuiscono a rafforzare il fronte autonomista. La maggioranza oggi è più compatta rispetto all'anno scorso, pur essendo numericamente inferiore. Il Governo si dimostra maggiormente coeso, dopo divisioni e vicende passate che, appunto, appartengono al passato. Per rispondere alla crisi pandemica è sempre più importante essere e fare squadra. Entrando nel merito del DEFR: per quanto riguarda il Corpo forestale abbiamo modificato le norme di assunzione del personale per far fronte a esigenze urgenti e specifiche. Stiamo affrontando un percorso di accompagnamento del settore zootecnico nel difficile percorso di convivenza con gli animali predatori. Con i Comuni stiamo valorizzando la sentieristica a cui daremo seguito anche con interventi straordinari, grazie ai cantieri forestali che sono una risposta importante in termini occupazionali. In agricoltura è importante riuscire ad avere, in questa fase, l'intera copertura finanziaria di misure come monticazione e concorsi/rassegne. La misura del voucher viene riproposta dopo l'ottimo risultato del 2021. Stiamo poi affrontando con le altre regioni la nuova programmazione nel settore delle politiche agricole per dare nuove opportunità al settore della zootecnia di montagna. Confermiamo le risorse sui consorzi di miglioramento fondiario a cui affiancheremo la ripresa dell'iter di riordino di questi enti. Infine, abbiamo introdotto il contributo alla tutela dei prodotti ortofrutticoli, modesto ma significativo della vitalità del momento, come dimostrato dal percorso del mondo vitivinicolo con il Consorzio DOC VdA.»

«L'ente unico del turismo - ha affermato l'Assessore ai bei culturali, turismo, sport e commercio, Jean-Pierre Guichardaz (FP-PD) - è un'idea che va avanti da anni e, se non è stata ancora attuata, un motivo c'è: innanzitutto, per poter costruire un ente unico non è sufficiente fare una legge che individui il contenitore, ma vanno definiti i mattoni affinché la norma possa operare concretamente. In Trentino e in Südtirol da decenni ci sono strutture che si occupano di promozione, con un'ampia autonomia e flessibilità che non sono proprie del sistema pubblico e che consentono loro di lavorare con rapidità e con modalità molto efficaci. In queste entità, il privato è pienamente coinvolto, anche con quote maggioritarie rispetto al pubblico. Si tratta dunque di un tema molto complesso che presuppone un'analisi articolata, oltre che una stabilità di tipo politico. La norma di riforma del “sistema cultura” preannunciata più volte e inserita nei programmi è in fase di definizione e avrà l'obiettivo di rendere più equi e trasparenti i requisiti di accesso alle manifestazioni. Noi crediamo umilmente che le nostre strutture e i nostri servizi, da sempre, lavorano per la valorizzazione e la fruizione dei beni culturali con efficacia, competenza e impegno: è vero che l'azione forse dovrebbe essere maggiormente coordinata tra soggetti diversi che fanno cultura, ma ci stiamo lavorando e i “tavoli” di lavoro vanno in quella direzione. Il Forte di Bard non è mai stato finanziato in un'unica tranche e questo aspetto ha reso difficoltosa l'attività del Forte, che è un grande collettore dal punto di vista turistico: con questo bilancio abbiamo voluto dare una stabilità di risorse, così come abbiamo cominciato a fare rete tra i diversi attori che si occupano di cultura. Il “marchio ombrello” esiste e sta cominciando a diventare un brand usato e riconoscibile, che si sta affermando anche a livello nazionale: ora dobbiamo regolamentarlo per proseguire in questo percorso di valorizzazione della destinazione Valle d'Aosta. Ancora, ricordo che abbiamo chiara la rappresentazione dell'abusivismo nelle professioni di montagna e, per quanto di competenza, stiamo lavorando anche su questo per risolvere il problema, unitamente alle categorie rappresentative delle professioni. Sulla questione dell'imposta di soggiorno e del disegno di legge sulle locazioni brevi, posso solo dire che il punto è presente nel DEFR, che è un documento di indirizzo condiviso tra tutti e che nessuno ha obbligato nessuno a inserirlo; io ha adempiuto a un mandato di maggioranza così come con gli altri punti ivi contenuti. Sono comunque convinto che questo tema debba essere dibattuto, innanzitutto in maggioranza, e alla fine occorrerà arrivare a sintesi, visto che Regioni di tutti i colori hanno legislazioni di regolamentazione di questa forma di ricettività, che purtroppo oggi sfugge ad ogni controllo igienico-sanitario, che non ha vincoli rispetto alla comunicazione ISTAT delle presenze, che richiede un’identificazione precisa e soprattutto che tratta gli ospiti in modo diverso rispetto a un’attività ricettiva tradizionale sotto il profilo dell’imposta di soggiorno.»

«Viviamo tempi difficili e non tutti remano dalla stessa parte - ha detto l'Assessore all'istruzione, università, politiche giovanili, affari europei e partecipate, Luciano Caveri (AV-VdA Unie) -: al di là di minoranze chiassose dei no vax, è del tutto evidente che la nostra comunità è reattiva ed è già in ripartenza, e questa ripresa consentirà negli anni a venire meno sacrifici e avviare la politica di sviluppo così necessaria per la nostra Valle.» L'Assessore è quindi entrato nel merito delle sue deleghe: «L'istruzione è un settore in sofferenza: è del tutto evidente che il super green pass non impatti ancora, avremo piena consapevolezza della sua ricaduta nel mese di gennaio. Il settore scuola è meritevole di grande attenzione ed è l'altro grande centro di spesa della nostra Amministrazione. Le politiche giovanili sono integrate al mondo dell'istruzione: vivremo in una società sempre più vecchia e meno inventiva, abbiamo quindi il dovere di farvi fronte. Le norme di bilancio contenute riguardo agli affari europei danno conto dell'importanza della politica regionale europea: la nuova programmazione 2022-2027 è una sfida importante e ci troveremo a gestire centinaia di migliaia di euro, anche del PNRR. Nessuno può negare l'importanza strategica delle partecipate: la legge Madia è una presenza pesante e il rischio è che il controllo si trasformi in lacci e lacciuoli di non poco conto.» L'Assessore ha anche espresso dispiacere «per il voto nella Conferenza dei Capigruppo di non ammettere un emendamento, già votato in Commissione, sulle dotazioni organiche degli insegnanti, applicando una norma di attuazione dello Statuto: l'emendamento era obbligatorio perché si era trattato di un mero errore materiale dell'Ufficio legislativo, e sul quale mi ero confrontato con i sindacati della scuola. Un comportamento politico che renderò noto laddove questo emendamento era stato invocato.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy (AV-VdA Unie), ha osservato: «Rispetto alla violenza di questa pandemia abbiamo messo in campo numerosi provvedimenti di emergenza rivolti non solo alla sanità ma anche all'economica e al sociale senza trascurare mai la programmazione non correlata all'emergenza che è proseguita regolarmente. In questi mesi abbiamo lavorato sui piani di sviluppo e abbiamo approvato una serie di provvedimenti importanti. Dobbiamo prendere in considerazione due elementi strategici per le nostre azioni future: la mancanza di conoscenza rispetto all'assegnazione definitiva dei fondi strutturali e le tante schede da completare previste nel PNRR. Il nostro lavoro è "in progress" e vogliamo individuare degli obiettivi comuni per migliorare la situazione della nostra regione. Nel breve pubblicheremo la VAS del Piano energetico ambientale regionale, molto importante per dare sviluppo alle strategie nel settore dell'energia e daremo corso ad alcune progettazioni sperimentali sull'idrogeno. I progetti da realizzare sono ancora molti ed è importante agire insieme, valorizzando anche i suggerimenti propositivi che vengono dalla minoranza, in particolare la visione riformatrice e il metodo di lavoro più “orizzontale” rispetto al passato, per costruire la fase di uscita dall'emergenza attraverso mirate politiche di sviluppo. Ricordo infine che per questo Governo il lavoro è stato reso ancora più difficile vista la decisione politica delle colleghe del PCP di abbandonare la maggioranza in una fase delicatissima della vita della Regione. Certo dobbiamo completare la squadra di governo e sostituire l'assessore all'ambiente e ai trasporti e lo faremo una volta approvato il bilancio. Avanziamo passo, passo, triennio per triennio con l'idea di migliorare quanto già è stato fatto.»

Anche il Consigliere relatore Stefano Aggravi (Lega VdA), ha replicato: «Noi come forza politica abbiamo un modus operandi e una visione: prima di mettere le mani nelle tasche delle persone, abbiamo la necessità di capire a cosa servano certi provvedimenti. Noi crediamo che debbano essere potenziate le strutture più che guardare alle singole persone. Sul discorso dell'impugnativa della norma sull'attrattività, non l'ho detto io, ma l'Assessore e gli uffici nel corso delle audizioni: non l'abbiamo criticata per colpa di una possibile impugnativa, ma perché abbiamo l'intento di allargare la platea dei beneficiari e lo vedremo con l'emendamento proposto. La questione del Bon de Chauffage è molto semplice: quando siamo stati al Governo, abbiamo cercato di riattivarlo, vedremo come andrà in questo Consiglio. La creazione di un bilancio è mettere in fila le risorse con le necessità: noi abbiamo individuato delle riallocazioni di risorse, cercandole là dove ci sono, senza colpire la percorribilità e la prosecuzione delle azioni del bilancio della maggioranza. Perché se è vero che è responsabilità degli Assessori decidere dove andare a riallocare le risorse per rendere operativi i futuri interventi, noi abbiamo una responsabilità maggiore, non solo in quanto fiera forza di opposizione, ma perché in un futuro potremmo dare un contributo governativo con una visione concreta dell'amministrazione e del futuro della nostra Valle: questo è il nostro agire e questo ha guidato le nostre scelte nel proporre gli emendamenti e gli ordini del giorno, non in una logica di gioco delle parti, ma con una chiara e lucida volontà politica di rappresentare scelte alternative, reali e perseguibili, di una forza di opposizione che mira a  diventare un giorno o l'altro forza di governo.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz (UV) ha, infine, osservato che: «il dibattito di questi due giorni è stato interessante e utile con interventi puntuali. Sta nella natura delle cose che ci siano delle divergenze tra maggioranza e opposizione anche se alcuni elementi sono parsi un po' contradditori. Ci si accusa di immobilismo e di mancanza di fare squadra o di non fare valere la nostra capacità statutaria, per poi salutare con favore la misura sull'attrattività della sanità. Non c'è un assessore vincitore del bilancio che è il risultato di scelte condivise finalizzate ad affrontare la crisi in atto. Alla critica di immobilismo, rispondiamo ricordando l'ospedale. Abbiamo fatto una scelta difficile ma necessaria a costo di perdere una parte della maggioranza. Ci si accusa di avere poca cultura della programmazione: è facile per la minoranza puntare il dito sulle cose da fare così come è complicato per la maggioranza arrivare alle soluzioni. Chiudo dicendo che le accuse di idee confuse e la mancanza di visione dovrebbero essere accompagnate da proposte alternative. In questi ultimi mesi ho notato invece come, soprattutto in ambito sanitario, si stia dipingendo la Valle d'Aosta al pari di un paese del terzo mondo. E' facile creare una realtà parallela sui social dove non c'è contraddittorio. In questo caso, più che di sciacallo dorato mi vengono in mente i "Vautours de Montfaucon", gli avvoltoi che giravano sopra le forche degli impiccati a Parigi

Inizia ora l'esame degli ordini del giorno collegati alle leggi di bilancio.

 

SC-LT

 

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Comunicato n° 743 del 15 dicembre 2021
Leggi di bilancio: approvato un ordine del giorno sulle attività outdoor per le persone diversamente abili

 

Dopo la chiusura della discussione generale, la seduta mattutina del 15 dicembre 2021 è stata dedicata all'esame dei 50 ordini del giorno collegati al Documento di economia e finanza e alle leggi di bilancio della Regione per il triennio 2022-2024. Ne sono stati depositati 1 dal gruppo Progetto Civico Progressista, 33 dal gruppo Lega Vallée d'Aoste, 15 dal gruppo Pour l'Autonomie e 1 congiunto dei gruppi Stella Alpina, Union Valdôtaine, Alliance Valdôtaine -VdA Unie, Federalisti Progressisti - Partito Democratico e Consigliere Restano-GM.

Ordine del giorno approvato

Il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità un ordine del giorno proposto dalla Lega VdA riguardante le attività outdoor per le persone diversamente abili. Il testo impegna il Governo regionale a verificare e individuare in collaborazione con tutte le amministrazioni comunali della Valle d'Aosta la presenza di percorsi e itinerari outdoor che ben si prestano all'attività sportiva delle persone diversamente abili oltre che a valorizzare e promuovere tali percorsi e sentieri attraverso un'apposita sezione dedicata sul sito istituzionale www.lovevda.it e sui relativi canali social della Regione in vista delle prossime stagioni primaverile ed estiva 2022. L'iniziativa è stata illustrata dal Consigliere Dennis Brunod, che ha sottolineato: «Il DEFR, pur trattando i temi relativi allo sport, non affronta quelli sulla valorizzazione e la promozione dell'attività sportiva per le persone diversamente abili che rappresenta un tema importante, non solo dal punto di vista sociale ma anche da quello turistico. Per questo chiediamo che il Governo si impegni in tal senso.» L'Assessore alle risorse naturali, Davide Sapinet, ha specificato che «la quasi totalità degli itinerari della nostra regione è di competenza dei Comuni. Per le aree pic-nic, alcune sono già state adeguate con servizi igienici e tavole adatte per le persone diversamente abili e la programmazione della manutenzione di queste aree prosegue in questo senso. La struttura foreste e sentieristica collabora con gli enti locali sollecitando i comuni a sfruttare le varie opportunità di finanziamento. Accogliamo quindi le proposte avanzate dal collega Brunod.»

Ordini del giorno respinti

È stato respinto un ordine del giorno depositato dal gruppo Progetto Civico Progressista riguardante l'accertamento della conoscenza della lingua francese nella sanità. L'iniziativa è stata illustrata dalla Capogruppo Erika Guichardaz: «Con due leggi regionali (8/2020 e 31/2021) è stato previsto per la dirigenza medica e per i direttori generale, amministrativo e sanitario dell'USL la possibilità di assunzione senza il preventivo accertamento della lingua francese o italiana, a condizione che sia conseguito in un secondo momento. A breve si conosceranno gli esiti dell'impugnativa della legge 8/2020 proprio in riferimento all'accertamento della lingua francese per la dirigenza medica: nel frattempo chiediamo all'Assessore alla sanità di iniziare a pensare a una medesima norma per tutto il restante personale sanitario, socio-sanitario e tecnico-riabilitativo che si trova anch’esso in carenza.» L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, chiedendo il ritiro dell'ordine del giorno, o in alternativa l'astensione della maggioranza, ha parlato di «tematica importante, ma non avendo ancora l'esito dell'impugnativa, non ritengo opportuno fare valutazioni di questo tipo.»

Respinta anche un'iniziativa della Lega VdA per l'introduzione di una misura di sostegno per l'incremento delle nascite, illustrata dalla Consigliera Raffaella Foudraz: «Preso atto della situazione di calo demografico in tutta Italia e anche in Valle, che mette anche a rischio la sopravvivenza di tante scuole cosiddette di montagna, noi crediamo che una misura di sostegno a favore dei nuclei familiari possa incentivare le nuove nascite. Per questo chiediamo al Governo regionale di valutare la possibilità, nella prossima variazione di bilancio, di prevedere un assegno di aiuto al pagamento delle rette degli asili nido a favore dei nuclei familiari all'interno dei quali entrambi i genitori svolgono attività lavorativa.» L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha precisato che «i regolamenti relativi all'inserimento negli asili pubblici prevedono un maggior punteggio a favore di famiglie in cui entrambi i genitori lavorano, mentre ai fini del calcolo della retta rileva l'ISEE. La proposta non sembra quindi coerente in termini di equità con questo meccanismo. Le chiedo pertanto di ritirare l'iniziativa, in alternativa ci asterremo.»

Respinto anche un ordine del giorno della Lega riguardante la promozione turistica dei percorsi ciclistici già esistenti, illustrato dal Consigliere Dennis Brunod: «È necessaria una migliore conoscenza dei percorsi ciclistici già esistenti. Per questo è importante che il Governo si impegni a modificare il livello di priorità per la realizzazione della segnaletica verticale da porre sugli itinerari ciclabili già esistenti, in modo che sia ultimata nel periodo precedente all'arrivo della tappa del Giro d'Italia a Cogne, consentendo di sfruttare strategicamente questo evento di interesse mondiale come grande vetrina di promozione e valorizzazione del settore cicloturistico della Regione Valle d'Aosta.» L'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, ha replicato: «La grande opportunità di avere il giro d'Italia a maggio non ha nulla a che vedere con le parti del DEFR che sono state richiamate in questo ordine del giorno. Il fatto di dotare i percorsi ciclistici già esistenti della segnaletica verticale è oggetto di una serie di adempimenti tecnici che si ultimeranno alla fine del 2022 perché frutto di una programmazione precedente. La richiesta di anticipare queste operazioni non può essere, nei fatti, accolta.»

Un terzo ordine del giorno della Lega VdA per la nomina del Coordinatore innovazione e agenda digitale è stato respinto dal Consiglio Valle. L'iniziativa è stata presentata dal Consigliere Nicoletta Spelgatti: «L'obiettivo strategico della digitalizzazione della pubblica amministrazione è indicato come prioritario. Per tradurre le parole in fatti ci vogliono gli uomini con le competenze specifiche: oggi c'è un reggente che svolge contemporaneamente il ruolo di Coordinatore di due Dipartimenti fondamentali per la Regione. Nessuno può svolgere due ruoli così diversi: chiediamo pertanto al Governo di nominare in tempi brevi un Coordinatore con ampia e comprovata competenza ed esperienza nelle materie e negli ambiti di cui il Dipartimento innovazione e agenda digitale deve occuparsi.» L'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha replicato che «la Regione ha un Coordinatore al DIAD, che svolge in maniera egregia i servizi che è stato chiamato a svolgere: in questo anno ha garantito lo stesso livello di servizio, riuscendo nel contempo a sviluppare ulteriormente le iniziative imbastite negli anni passati (data center, fibra ottica) e introducendo innovazioni per la scuola, ad esempio, dove siamo i primi in Italia. Chiedo pertanto il ritiro dell'ordine del giorno e il voto di astensione; in alternativa io, personalmente, voterò contro.»

Respinto anche un ordine del giorno della Lega VdA sugli impianti termoelettrici a biomassa. Il Consigliere Luca Distort, nella presentazione, ha evidenziato che: «la realizzazione di impianti a biomassa per la produzione di energia elettrica o in co-generazione consente une serie di vantaggi significativi per il nostro particolare territorio. L'ampia estensione delle aree boscate della nostra regione presuppone ingenti misure di manutenzione che, anziché collocarsi a carico della spesa pubblica, possono rivelarsi opportunità in grado di produrre ricchezza e impiego. Per questo chiediamo di impegnare il Governo regionale ad avviare un approfondimento tecnico e normativo relativo all'ipotesi di realizzazione di impianti a biomassa per la produzione di energia elettrica, diretta o in cogenerazione e basati sull'utilizzo del materiale proveniente dalla filiera delle risorse forestali e dai residui provenienti dalla filiera del settore agricolo.» L'Assessore alle risorse naturali, Davide Sapinet, ha chiesto il ritiro dell'iniziativa, rilevando che «è già stata analizzata la possibilità di disporre di materiale legnoso a fine energetici e si è previsto di sviluppare il tema anche attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro.»

Un ordine del giorno della Lega VdA per prevenire il fenomeno del bullismo cibernetico in ambito scolastico è stato respinto dal Consiglio. La Consigliera Raffaella Foudraz, nell'illustrare l'iniziativa, ha sostenuto che «l'emergenza da Covid-19 ha incrementato i disagi che già persistevano prima della pandemia: l'evolversi del mondo virtuale e della tecnologia ha fatto venir meno i rapporti interpersonali e ha generato una nuova e pericolosa modalità di espressione del bullismo, il cyberbullismo. Con questo, chiediamo al Governo regionale a valutare la possibilità di definire, in collaborazione con le istituzioni scolastiche della Regione, l'organizzazione di percorsi di sensibilizzazione, rivolti alle classi della scuola superiore di primo e secondo grado, che consentano l'avvio di attività scolastiche per prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo cibernetico.» L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha chiesto il ritiro «perché si tratta di attività che già si svolgono ordinariamente nelle scuole, con successo e con la collaborazione dell'USL e delle Forze dell'ordine.»

Respinto anche un ordine del giorno della Lega VdA sull'inclusione sociale dei cittadini valdostani. L'iniziativa è stata illustrata dal Capogruppo Andrea Manfrin: «È necessario mettere un punto fermo sulla questione dell'inclusione sociale. Nel DEFR si favorisce la realizzazione di azioni per favorire un buon livello di inclusione sociale delle persone migranti con riguardo alla scuola, formazione, lavoro, sociale, salute e casa, mentre non si parla dei diritti dei valdostani. Noi invece crediamo che - proprio perché secondo la Costituzione tutti i cittadini hanno pari dignità sociale - anche i nostri concittadini abbiano diritto a un buon livello di inclusione sociale nel contesto regionale.» L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha ritenuto «non accoglibile la proposta in quanto i valdostani possono già accedere a tutti i servizi presenti sul territorio regionale.»

I lavori riprendono alle ore 14.30.

 

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Comunicato n° 744 del 15 dicembre 2021
Leggi di bilancio: respinti 14 ordini del giorno

 

La prima parte della seduta pomeridiana del Consiglio Valle del 15 dicembre 2021 è stata interamente dedicata alla trattazione degli ordini del giorno collegati al Documento di economia e finanza e alle leggi di bilancio della Regione per il triennio 2022-2024. I 14 ordini del giorno illustrati dal gruppo sono stati tutti respinti.

Il Consiglio ha respinto un ordine del giorno della Lega VdA riguardante gli investimenti nel cicloturismo e ciclo-escursionismo. Il testo è stato presentato dal Consigliere Luca Distort, che ha rappresentato «la grande diffusione del cicloturismo e ciclo-escursionismo, favorita anche dalla presenza della tecnologia a pedalata assistita. Il nostro territorio ben si presta all'appetibilità degli utenti, ma ci sono potenzialità inespresse che, se ben valorizzate, potrebbero costituire un significativo volano di attrattività turistica, sportiva e culturale per il nostro territorio. Ecco perché chiediamo al Governo regionale di avviare, attraverso gli uffici regionali, uno studio di fattibilità per la prosecuzione del progetto della Strada del Nivolet (con gli opportuni aggiornamenti in ambito di ingegneria naturalistica, a scopo di realizzazione di un percorso ciclabile ad alto profilo naturalistico e culturale) e per la  trasformazione del tracciato del tunnel minerario da Cogne ad Acquefredde, con gli opportuni interventi tecnici e le necessarie dotazioni tecnologiche, con l'obiettivo di realizzare un percorso ciclabile ad alto profilo storico.» Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha annunciato l'astensione perché «ci sono dei dubbi in merito, in particolare sulla proposta di utilizzare il tunnel minerario come pista ciclabile: si tratta di un tunnel di 15 km dove scorre molta acqua. Accogliamo il suggerimento ad approfondire la questione, ma non l'impegnativa.»

L'Aula ha respinto un ordine del giorno della Lega VdA riguardante la strategia di attrattività e tutoraggio di investimenti privati. L'atto è stato illustrato dal Consigliere Nicoletta Spelgatti: «Risulta quanto mai urgente e necessario attrarre imprese e risorse sul territorio regionale: per farlo non è sufficiente rimanere in attesa ma occorre che la Regione si faccia parte attiva del processo, in quanto gli investimenti, soprattutto esteri, rappresentano una leva fondamentale di ripresa economica. Tale percorso non può prescindere dalla creazione di una struttura che raccolga le manifestazioni di interesse e offra assistenza qualificata ai potenziali investitori oltre che un servizio di tutoraggio. Chiediamo quindi al Governo che si impegni, anche sulla base di esperienze virtuose di altre regioni, a definire una rafforzata strategia di attrattività e tutoraggio di realtà industriali, produttive o di investimento che intendano insediarsi in Valle d'Aosta, anche attraverso la costituzione di una struttura unica di riferimento che contenga al suo interno tutte le professionalità necessarie a tal fine.» L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha condiviso l'obiettivo politico dell'iniziativa, evidenziando che «stiamo lavorando a questo attraverso la definizione sia della strategia sia dell'organizzazione, che fonda le sue basi nella Direzione già esistente presso l'Assessorato e che collabora con gli altri organismi economici, quali Finaosta, Chambre e VdA Structure. La strategia si completerà con la modifica delle leggi di riferimento e a inizio 2022 con la sperimentazione della prima zona franca della ricerca. Corretto ricordare che la legge regionale 8/2016, quella sull’attrattività e la crescita d’impresa, suscita interesse a sta producendo i primi significativi risultati. Ci asterremo sull’iniziativa.»

L'accesso al Parco regionale del Mont Avic è stato al centro di un ordine del giorno della Lega VdA, respinto, dal Consiglio. L'iniziativa, illustrata dal Consigliere Dennis Brunod, che ha rilevato come «l'accesso al Parco da Champdepraz è di competenza comunale: nonostante la presenza della meravigliosa area naturalistica, tale vallata è l'unica a non essere servita da una strada di competenza regionale. Ricordo peraltro che nel programma amministrativo del Comune, uno degli obiettivi è proprio quello della regionalizzazione della strada. Chiediamo pertanto al Governo regionale di avviare nel corso dell'anno 2022 le necessarie azioni per giungere alla regionalizzazione di tale strada per una migliore valorizzazione dell'accesso al Parco naturale Mont Avic.» L'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, chiedendo il ritiro, ha dichiarato: «La regione ha una competenza estesa su circa 500 km di strade che impegnano sostanziali risorse delle nostre finanze e non sono accoglibili ulteriori prese in carico di strade da regionalizzare. Le ultime strade regionali "arrivate" risalgono agli anni '90. Le strade per essere considerate regionali devono collegare i capoluoghi dei nostri Comuni alla viabilità nazionale o al Capoluogo e la strada richiamata è stata immaginata come una via di collegamento tra il capoluogo e una frazione. Nel corso degli anni la Regione ha comunque investito svariati milioni di euro su questa arteria di collegamento.»

Riguardava lo smart working e l'Amministrazione regionale un ordine del giorno della Lega VdA, respinto dal Consiglio e illustrato dal Consigliere Nicoletta Spelgatti: «L'emergenza pandemica ha inferto un'accelerazione fortissima e imprevista allo smart working all'interno dell'amministrazione. Tuttavia è emersa anche una chiara fragilità nell'uso basilare degli strumenti tecnologici da parte del personale e nell'organizzazione dei processi e dei carichi di lavoro, trasformando il lavoro da casa in qualcosa che non ha portato ad alcun risultato proficuo. Per contro, laddove funzionante, si sono valutati degli aspetti positivi, con efficientamento del lavoro, eliminazione dei tempi di spostamento, costi di trasporto, e miglioramento della qualità della vita. Ecco perché riteniamo importante, anche al fine di cogliere l'opportunità che ci è derivata da questa esperienza, che il Governo regionale si attivi per implementare le competenze informatiche del personale regionale, nonché sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione, spostandosi da un'ottica di adempimento burocratico-amministrativo a quella di processo erogatore di servizio, avviando le necessarie procedure finalizzate a incaricare società esterne reperite sul mercato che si occupino di fotografare e analizzare, in accordo con l'Ufficio personale della Regione, le esigenze in termini di lavoro dei vari uffici, in modo da costruire dei processi controllabili e verificabili nei carichi di lavoro e nei risultati.» Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, si è detto d'accordo su quanto rappresentato, «tuttavia si tratta di una richiesta molto puntuale, che si inserisce nell'alveo di una riorganizzazione generale della macchina sulla quale stiamo avviando un percorso con l'Università Bocconi: già a metà 2022 arriverà una prima analisi e una proposta di riorganizzazione, per questo non possiamo accettare l'impegnativa.»

È stato respinto un ordine del giorno della Lega VdA riguardante l'approfondimento di revisione della normativa sulle strutture turistico ricettive per realizzare un testo unico compatibile con le mutate tendenze del mercato turistico. «Il comparto turistico ricettivo - ha detto il Consigliere Luca Distort - è quello per il quale si sono stimate le peggiori performance a seguito della crisi pandemica e la produzione di tale settore è una delle maggiori componenti della nostra economia. Recenti studi di settore prevedono la nascita di nuove tendenze dell'utenza turistica che presuppongono, una riconversione delle strutture immobiliari, con possibilità di cambi di destinazione d’uso e la compresenza di più sistemi di accoglienza e la necessità conseguente di una migliore capacità di disciplina normativa di settore ed urbanistica, in genere, rendendo sempre più urgente la disponibilità di un testo unico che disciplini l'intero settore.» L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, chiedendo di ritirare l'ordine del giorno, ha precisato: «Sarebbe interessante uniformare le norme richiamate. Stiamo lavorando in questa direzione. Tuttavia, elaborare un testo unico, che comprenda la materia turistica e quella urbanistica, rischia di prendere tempi lunghi per la sua realizzazione.»

Un ordine del giorno della Lega VdA che chiedeva l'istituzione di un tavolo di lavoro regionale per manifestazioni ed eventi è stato respinto dal Consiglio. L'iniziativa è stata illustrata dalla Consigliera Raffaella Foudraz: «In Valle d'Aosta sono numerose le manifestazioni organizzate da diversi enti che si sovrappongono tra di loro. Considerata la necessità di predisporre una programmazione capillare, chiediamo al Governo regionale di valutare la possibilità di istituire un tavolo di lavoro tra Regione, enti locali, associazioni, pro loco al fine di calendarizzare le manifestazioni e gli eventi in maniera tale da consentire una programmazione annuale strutturata di tutti gli appuntamenti che si intendono realizzare sul territorio regionale, per evitare dispersione di energie e di risorse e per valorizzare al meglio quanto si fa.» L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, ha garantito che esiste «un raccordo con i territori per gli eventi di alto profilo, così come concordiamo l'organizzazione di molte manifestazioni con gli enti coinvolti. Lavoriamo quindi su di un'agenda unica per i grandi eventi, ma non possiamo chiedere che i 74 Comuni e le numerose pro loco organizzino eventi legandosi a un calendario vincolante. L’offerta culturale “spontanea” e multipla è una ricchezza per il nostro territorio e non penso che la Regione debba fare una pianificazione culturale a 360 gradi, magari tarpando la libera iniziativa di enti e associazioni con le quali ci interfacciamo e che sosteniamo anche economicamente. Diventa materialmente impossibile e poco produttivo creare un tavolo di lavoro tra tutti questi soggetti.»

Le sponsorizzazioni sportive dei settori giovanili sono state l'oggetto di un ordine del giorno, respinto dall'Aula, presentato dalla Lega Vda che impegnava il Governo a modificare le disposizioni contenute nella legge regionale 3/2004. «A distanza di 16 anni dall'approvazione di questa legge regionale si rende necessario adeguare la normativa ripensando ad un sostegno più globale del mondo sportivo - ha illustrato il Consigliere Dennis Brunod -: in particolare la sponsorizzazione massima di 500 euro prevista per le categorie giovanili ci pare poco adeguata e chiediamo un aumento dell'importo riconoscibile.» L'Assessore allo sport, Jean-Pierre Guichardaz, ha chiesto il ritiro dell'iniziativa, impegnandosi a  inserire in tempi brevi ulteriori fondi a sostegno dei settori giovanili, precisando che «la revisione della norma è piuttosto complessa e non è immediata. La legge regionale attuale non ci consente neanche di sponsorizzare atleti di grosso calibro e di sfruttare appieno i nostri testimonial sportivi. Stiamo facendo un approfondimento giuridico con i nostri uffici che comprende anche l'inserimento nel testo normativo di borse per atleti giovani di spessore.»

Respinto anche un ordine del giorno del gruppo Lega VdA per la riduzione delle tasse sulla caccia, presentato dal Consigliere Christian Ganis. «L'Assessore all'agricoltura, in risposta a una nostra mozione, si era impegnato a valutare, in fase di bilancio, le istanze dei cacciatori per la riduzione delle tasse - ha detto -: tuttavia non troviamo nessuna concretizzazione di questo impegno né nel DEFR né nelle leggi di bilancio. Visto che l'emergenza sanitaria ha limitato molto l'esercizio delle attività venatorie da parte dei cacciatori nella stagione 2020-2021, pur a fronte del pagamento delle tasse, vogliamo impegnare il Governo regionale a intervenire per una riduzione della tassa di concessione regionale per l'attività venatoria della stagione 2022-2023 proporzionalmente calcolata tenendo conto del numero di giorni in cui nella stagione venatoria 2020-2021 la caccia è stata interrotta.» L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha sottolineato che «nelle ultime settimane abbiamo fatto una serie di incontri con i cacciatori di quasi tutte le circoscrizioni: un confronto voluto per dare voce al mondo venatorio, affrontare i problemi nel loro complesso e creare un dialogo continuo tra mondo venatorio, comitato, struttura regionale e politica. Sono molte le questioni emerse, poste in maniera costruttiva, ma non è stata rappresentata l'esigenza di ridurre le tasse per le concessioni, anche perché rappresenterebbe un minor gettito sia per la Regione sia per il Comitato venatorio. Chiedo quindi il ritiro o, in alternativa, ci asterremo.»

È stato respinto un ordine del giorno della Lega VdA sulla costituzione di una rete territoriale di centri per le famiglie che voleva impegnare il Governo a strutturare un servizio nelle zone scoperte situate in alta, media e bassa Valle sul modello di quello erogato dalla struttura di Aosta. «Nel capoluogo esiste un Centro per le famiglie particolarmente attivo che propone importanti iniziative - ha specificato il Capogruppo Andrea Manfrin -: con attività ludico-ricreative, formative e informative dedicate ai genitori e didattiche dedicate ai bambini. Vorremmo che questo modello fosse esportato anche nelle zone non coperte dalla città di Aosta.» L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ritenendo l'ordine non accoglibile e chiedendone il ritiro o, in alternativa l'astensione della maggioranza, ha replicato: «È intenzione della Regione continuare a sostenere il Centro per le famiglie. Purtroppo la nuova gestione, avviata nel 2020, ha risentito degli effetti della pandemia obbligando ad una riformulazione dei programmi e degli interventi. Pertanto, i dati parziali a nostra disposizione rendono necessario prorogare la fase di sperimentazione prima di avviare nuove iniziative del genere.»

L'Aula ha poi respinto un ordine del giorno della Lega VdA riguardante le piste di skiroll, illustrato dal Consigliere Dennis Brunod. «Considerato che i comuni di Bionaz e Brusson sono un po' le due capitali dello sci di fondo e del biathlon - ha evidenziato -, sarebbe importante implementare con infrastrutture sportive all'avanguardia la qualità dei servizi offerti in modo tale da permettere agli atleti e agli appassionati di praticare al meglio la preparazione per le loro attività sportive, dando un'ulteriore spinta allo sviluppo delle attività commerciali delle intere vallate interessate. Per questo chiediamo al Governo regionale di individuare le risorse necessarie per la realizzazione nel corso del 2022 del prolungamento fino a 2,5 km della pista di skiroll di Bionaz e a riprendere in mano, in collaborazione con il Comune di Brusson, la bozza di progetto per la pista di skiroll, avviarne l'iter per la sua realizzazione nel corso del 2022 e verificare con i gestori delle strutture del poligono di tiro se le stesse sono all'avanguardia rispetto a quelle presenti in altre località concorrenti.» L'Assessore allo sport, Jean-Pierre Guichardaz, ha replicato che «la situazione è nota: abbiamo ricevuto gli amministratori comunali che chi hanno illustrato le questioni relative ai due impianti. L'intendimento, dopo aver valutato i progetti e le proposte con l’assessore Marzi, che ha la competenza sugli impianti sportivi, di reperire le necessarie risorse affinché queste infrastrutture possano essere realizzate e potenziate, anche per essere più funzionali all'organizzazione di gare internazionali. Al momento non possiamo accettare l'impegnativa perché è perentoria in quanto al reperimento del quantum: le chiedo di ritirare l'iniziativa a fronte dell'impegno di perseguire in tempi rapidi e nei modi fattibili la loro realizzazione.»

È stato respinto l'ordine del giorno presentato dalla Lega VdA sulla riorganizzazione dei mercati comunali illustrato dal Consigliere Christian Ganis: «Il settore del commercio ambulante è in crisi e a complicare la situazione c'è anche la selva di norme in materia. La crisi economica generata dalla pandemia ha portato alla chiusura di molte attività di commercio su area pubblica con la conseguenza che oggi molti mercati hanno numerosi spazi non assegnati e non occupati. Si aspettano i bandi comunali per l'assegnazione degli spazi dei mercati annuali e stagionali e riteniamo importante aggiornare gli indirizzi per i Comuni ai fini di una migliore e rinnovata organizzazione dei mercati annuali e stagionali.» L'Assessore al commercio, Jean-Pierre Guichardaz, ha chiesto il ritiro dell'iniziativa spiegando che «la norma statale in materia di commercio ambulante è stata oggetto di numerosi interventi, a volte anche contradditori, che hanno generato confusione e molti contenziosi a livello nazionale. La Giunta regionale ha adottato una delibera sulla scorta delle linee guida fornite dal Mise che poi sono state ritenute non conformi al diritto eurounitario. Quindi, fino a quando non verrà risolto questo nodo critico non ha senso dettare indirizzi ai Comuni.»

Costituire una Commissione speciale per l'analisi dell'applicazione della zona franca, di cui all'articolo 14 dello Statuto speciale, nell'ambito dell'attuale quadro normativo comunitario di riferimento: era la richiesta contenuta in un ordine del giorno proposto da Lega VdA e respinto dall'Aula. «All'interno dell'Unione europea - ha detto il Vicecapogruppo Stefano Aggravi - vi sono esperienze di zone economiche speciali nella forma di parchi industriali e tecnologici, eco-industrial park, zone franche, zone franche urbane o distretti per l'innovazione, che sarebbe opportuno approfondire. Vi sono anche in Italia tre zone franche: Livigno, Campione d'Italia e i Comuni sul lago di Lugano. Nel DEFR si parla della necessità di pervenire al riconoscimento dello status di una zona franca per la ricerca e lo sviluppo ad una porzione del territorio regionale, ma noi vorremmo qualcosa in più. Sarebbe importante che il Consiglio, attraverso una Commissione speciale, dedicasse un momento di approfondimento sulle future previsioni dell'applicazione di questo articolo del nostro Statuto speciale.» Le Président de la Région, Erik Lavevaz, a partagé «le fait de vouloir aborder de façon structurelle cette question si importante pour la Vallée d'Aoste, toutefois je ne partage pas l'instrument: je demande de bien vouloir relancer le thème en première Commission, afin de décider tous ensemble le parcours à suivre pour conduire un approfondissement sur l'application de la zone franche en Vallée d'Aoste.»

Respinto l'ordine del giorno presentato dalla Lega VdA sull'aiuto alle famiglie in difficoltà che impegnava il Governo a definire le modalità di accesso alla morosità incolpevole, definendo le risorse economiche necessarie alla copertura. Il Capogruppo Andrea Manfrin ha spiegato: «La legge regionale 3/2013 prevede, in materia di copertura della morosità incolpevole, che la Regione individui l'entità del concorso a favore degli enti proprietari di alloggi di edilizia residenziale pubblica e che la Giunta definisca i criteri e le modalità di assegnazione delle risorse. Con la realizzazione di questi due provvedimenti si metterebbe fine alla situazione di morosità di numerosi nuclei familiari, consentendo di fornire all'ARER le risorse necessarie per la ristrutturazione e la manutenzione degli immobili. Purtroppo ad oggi le famiglie non possono fare ricorso alla morosità incolpevole.» L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha precisato che «il riconoscimento della morosità incolpevole non dispensa l'inquilino dal pagamento del canone delle spese. È intenzione del Governo disciplinare nel breve la questione e per tale motivo chiedo l'astensione dell'Aula.»

Respinto dall'Aula un ordine del giorno, sempre della Lega VdA, riguardante la bonifica dell'amianto, illustrato dal Consigliere Christian Ganis. «La pericolosità dell'amianto è legata allo stato di conservazione, perché con l'usura diventa friabile e le polveri si possono disperdere nell'ambiente causando gravi rischi per la salute. Ecco perché chiediamo al Governo regionale, nell'ambito del processo di revisione del Piano di gestione dei rifiuti, di impegnarsi a definire una più puntuale programmazione e relative specifiche misure di intervento volte alla protezione dell'ambiente, decontaminazione, smaltimento e bonifica delle realtà sia pubbliche che private in cui sono ancora presenti manufatti in amianto.» Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha detto: «L'impegnativa ha un baco di fondo: il Piano di gestione rifiuti è stato licenziato dalla Giunta ed è già stata avviata la procedura di VAS: non si può quindi impegnare il Governo a fare qualcosa che è già concluso. Quello che propone il Consigliere può essere fatto nell'ambito della terza Commissione, una volta che il Piano sarà assegnato.»

 

SC-LT

 

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Comunicato n° 745 del 15 dicembre 2021
Leggi di bilancio: approvato un ordine del giorno sulla riqualifica professionale degli operatori socio-sanitari

 

Il Consiglio ha concluso l'esame dei 33 ordini del giorno presentati dal gruppo Lega Vallée d'Aoste e collegati al Documento di economia e finanza e alle leggi di bilancio della Regione per il triennio 2022-2024.

Nella seconda parte di pomeriggio, l'Aula ne ha esaminati 12, di cui 1 approvato, 9 respinti e 2 ritirati.

Ordini del giorno approvati

Il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità un ordine del giorno che impegna il Governo regionale a incontrare le organizzazioni sindacali per dare corso alle modalità di riqualifica professionale degli operatori socio-sanitari. Il Consigliere Simone Perron ha illustrato l'iniziativa: «È impellente per la nostra Regione avere personale qualificato nel settore socio-sanitario, e in particolare potendo usufruire dell'esperienza lavorativa maturata sul campo di coloro che già svolgono mansioni affini, sia in aziende pubbliche che in quelle private. I corsi di riqualifica, più brevi, sono necessari per chi lavora già nel settore e non può partecipare ai corsi da 1000 ore perché sottoposti alla normativa europea sugli aiuti di stato.» L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha condiviso lo spirito dell'iniziativa: «Abbiamo incontrato i sindacati, che si sono detti sfavorevoli alla proposta di rimodulazione dei corsi formativi. Ribadisco la necessità e l'urgenza di avere operatori socio-sanitari. Quindi accolgo l'ordine del giorno.»

Ordini del giorno respinti

È stato respinto l'ordine del giorno che impegnava il Governo regionale a riavviare l'iter con il Comune di Perloz e gli altri soggetti interessati per la realizzazione della pista a servizio degli acquedotti di Pesse e Arfey, presentata dalla Lega VdA e illustrata dal Consigliere Dino Planaz: «La valorizzazione dei paesaggi alpini e il mantenimento del territorio, così come l'agevolazione del lavoro dei consorzi irrigui e di miglioramento fondiario sono obiettivi importanti che la Regione si impegna a perseguire e che potrebbero essere raggiunti anche con la realizzazione della pista di servizio nel comune di Perloz che, tra l'altro ha già ottenuto una valutazione positiva sulla compatibilità ambientale.» L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, chiedendo il ritiro dell'iniziativa o, in alternativa l'astensione della maggioranza, ha replicato: «Vogliamo costruire una misura trasversale che vada incontro alle tante esigenze del mondo della montagna compresa quella illustrata. Al momento non conosciamo le prossime aperture sulla programmazione di sviluppo rurale ma è nostra intenzione intervenire in merito al più presto.»

I danni da fauna selvatica sono stati al centro di un ordine della Lega VdA, respinto dall'Aula, che chiedeva al Governo regionale di avviare le interlocuzioni necessarie con il Governo nazionale affinché i contributi previsti siano erogati al di fuori dagli aiuti in regime "de minimis". «Gli indennizzi dei danni provocati dagli animali predatori non possono essere considerati aiuti "de minimis" in quanto costituiscono un risarcimento per un danno subìto. Questa fattispecie esclude molti allevatori dal contributo.» L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha specificato che «gli eventi successi quest'anno ci hanno portati a lavorare con un impegno ancora maggiore su questo punto, al fine di raggiungere quanto auspicato dall'ordine del giorno. Le interlocuzioni con il Ministero sono già state avviate e stiamo facendo squadra con tutte le Regioni dell'Arco alpino per affrontare la questione.»

È stato respinto un ordine del giorno illustrato dal Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, che chiedeva «di predisporre, di concerto con i dirigenti scolastici e il Dipartimento di igiene e prevenzione, l'utilizzo della strategia di sorveglianza con testing senza la quarantena in attesa dell'esito, al fine di garantire il più possibile lo svolgimento delle attività didattiche in presenza. È importante garantire la continuità dell'attività scolastica in presenza e che si limiti la didattica a distanza. È quanto richiedono i genitori stessi.» L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha replicato che «la strategia era già stata adottata a livello regionale, tuttavia valutata la situazione critica attuale, si richiede che l'ordine del giorno venga ritirato.»

È stato respinto l'ordine del giorno sulle scuole di montagna presentato dalla Lega VdA che impegnava il Governo a privilegiare le piccole scuole (materne ed elementari) situate nei piccoli comuni come sede di lezione principale degli studenti delle diverse istituzioni scolastiche. «Le scuole di montagna sono elemento caratterizzante della nostra storia e un centro indispensabile per l'esistenza delle nostre comunità, utili anche a contrastare lo spopolamento delle "terre alte" - ha ricordato il Consigliere Erik Lavy -: in molti casi purtroppo queste écoles de hameau, vengono chiuse costringendo gli studenti a spostarsi nel fondovalle. Riteniamo che sia importante un'inversione di rotta, portando i bambini dal fondo valle alle scuole di montagna con progetti che facciano capire i valori del vivere nelle "terre alte".» L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, chiedendo il ritiro dell'ordine del giorno, ha precisato: «Possiamo tenere aperte delle scuole in zone di montagna perché ci siamo dati dei parametri straordinari che tengono già conto del particolarismo del nostro territorio. Non si può immaginare di chiedere ai bambini del fondo valle di andare a scuola nelle zone in testata di valle e, al di sotto di un certo livello demografico, ritengo che la situazione sull'apertura delle écoles d'hameau andrà complicandosi ulteriormente.»

Un ordine del giorno della Lega VdA, respinto dal Consiglio, proponeva la promozione della socialità e della motricità negli anziani totalmente o parzialmente non autosufficienti. Il Capogruppo Andrea Manfrin ha evidenziato: «Le strutture sono spesso parcheggi per risolvere il problema delle famiglie, dove gli anziani parzialmente autosufficienti rischiano di entrare in depressione. Una valida soluzione a questo problema può arrivare da strutture quali i centri diurni: chiediamo pertanto di garantire un adeguato numero di posti nelle strutture semi residenziali per anziani parzialmente non autosufficienti, di favorire gli scambi e le attività ricreative, in modo che l'ospite della struttura possa continuare ad allenare la mente e il corpo per mezzo di attività motorie, di animazione e di socializzazione. Chiediamo anche di predisporre, ove possibile, un'offerta di attività formative ed educazionali rivolte ai familiari e/o ai caregiver familiari sulle corrette modalità di assistenza alle persone anziane.» L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha condiviso l'ordine del giorno e «l'importanza di mantenere sul territorio i centri diurni, ma per mancanza di risorse non possiamo accogliere la proposta.»

La questione degli artisti valdostani è stata trattata dalla Lega VdA in un ordine del giorno (respinto) che chiedeva al Governo di riformare il sistema normativo in materia di valorizzazione e di promozione delle arti. «Bisogna evitare le storture del passato e dare una nuova impostazione alla norma - ha evidenziato il Consigliere Simone Perron - in modo che si ispiri a criteri di equità di accesso alle risorse, di rotazione degli incarichi e di trasparenze sulle tempistiche, modalità di accesso e valutazione delle proposte presentate.» L'Assessore ai beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz, ha ricordato: «L'impegno che ci siamo dati e che è contenuto anche nel DEFR va proprio in questa direzione. Vogliamo rinnovare e razionalizzare le attività per la valorizzazione degli artisti valdostani. Dopo la revisione della normativa in materia abbiamo previsto la realizzazione di un regolamento di carattere procedurale. Ci impegniamo, a breve, a presentare questa normativa riformata che va proprio incontro ai principi di equità rappresentati e per questo chiediamo il ritiro dell'iniziativa.»

Promuovere una campagna di informazione e prevenzione nelle scuole della Valle d'Aosta sul tema della montagna: era l'impegno contenuto in un ordine del giorno della Lega VdA, respinto dall'Aula, e illustrato dal Consigliere Dennis Brunod. «Durante le celebrazioni della Giornata internazionale della montagna - ha ricordato - è stata ribadita la necessità di trasmettere ai giovani, e alle scuole in particolare, conoscenze, esperienze e rischi legati al mondo della montagna, anche per prevenire interventi di soccorso per incidenti causati per inesperienza o sottovalutazione dei rischi. Sarebbe molto importante farlo coinvolgendo maggiormente gli enti e le figure professionali competenti in materia, quali ARPA Valle d'Aosta, Fondazione Montagna Sicura, Soccorso Alpino Valdostano.» L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ne ha chiesto il ritiro, «perché sono decine e decine le iniziative che portano il tema della montagna nelle scuole, che sia attraverso il Forte di Bard, Fondazione Montagna Sicura, le guide alpine. Colgo comunque l'esigenza di rafforzare tali iniziative.»

È stato respinto l'ordine del giorno presentato dalla Lega Valle d'Aosta che intendeva impegnare il Governo a riconoscere determinate garanzie ai genitori separati, illustrato congiuntamente dal Capogruppo Andrea Manfrin e dal Consigliere Christian Ganis. «Il tema delle separazioni conflittuali crea situazioni di rilevanza sociale sempre più critiche. In caso di separazione a farne le spese, oltre ai figli, sono i genitori, in cui inevitabilmente qualcuno si impoverisce e paga un costoso dazio in termini di stress psicologico. Altro paradosso riguarda l'assenza di un centro di supporto per uomini maltrattati.» Il Consigliere Christian Ganis ha aggiunto: «La pandemia ha ulteriormente ampliato le difficoltà che devono affrontare i genitori separati aumentando significativamente le situazioni di stress familiare. Bisogna intervenire con aiuti psicologici ed economici.» L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha ricordato: «Gli interventi richiesti riferiti al supporto psicologico ed economico sono già previsti e garantiti per tutti i soggetti in condizione di fragilità.  Per quanto riguarda la violenza ai danni del genere maschile, condivido le tematiche evidenziate e sarà mio impegno personale approfondirle.»

Con un ordine del giorno respinto dal Consiglio, la Lega VdA intendeva impegnare la Giunta regionale a bandire concorsi straordinari per insegnanti precari entro sei mesi. Il testo è stato illustrato dal Consigliere Simone Perron: «Vista l'eccezionalità del periodo pandemico che ha causato dei ritardi nell'espletamento dei concorsi ordinari e straordinari per il ruolo e straordinari per l'abilitazione, con gravi ripercussioni per quel che riguarda la carenza di organico degli insegnanti, noi riteniamo necessario prevedere di bandire autonome procedure concorsuali straordinarie non abilitanti per titoli e servizi. Previsione che la Commissione tecnico-giuridica costituita a febbraio scorso avrebbe dato come possibile nel caso di una precisa interpretazione della norma vigente, in via del tutto eccezionale: sarebbe un coraggioso esercizio di autonomia. Ricordo, peraltro, che a livello nazionale la Lega sta portando avanti un testo di legge per risolvere il precariato storico.» L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha ricordato che «la Commissione tecnico-giuridica, nelle sue conclusioni, ha concordato sulla necessità di una norma di attuazione dello Statuto per prevedere autonome procedure di reclutamento. Lo status giuridico degli insegnanti resta legato allo Stato: se dovessimo fare una legge in materia, sono sicuro che sarebbe subito impegnata dal Governo italiano. La via maestra - e su questo c'è l'impegno - è quella di una norma di attuazione che possa essere chiarificatrice. Chiedo di ritirare l'iniziativa, altrimenti è con dispiacere che ci asteniamo su questo ordine del giorno.»

Ordini del giorno ritirati

È stato ritirato l'ordine del giorno sulla trasparenza nelle società a partecipazione pubblica proposto dalla Lega VdA, a fronte dell'impegno dell'Assessore alle partecipate, Luciano Caveri, di presentare al Consiglio regionale nel breve un testo di legge per la revisione della legge regionale 20/2016 in materia di rafforzamento dei principi di trasparenza, contenimento dei costi e razionalizzazione della spesa nella gestione delle società partecipate dalla Regione.

Ritirato anche l'ordine del giorno sul presidio sanitario di Verrès presentato dalla Lega Vda che ha accolto favorevolmente le dichiarazioni dell'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, in merito alle iniziative già previste e programmate per potenziare la struttura a servizio della bassa Valle.

In tutto, gli ordini del giorno della Lega VdA approvati sono stati 2, 29 i respinti e 2 i ritirati.

 

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Comunicato n° 746 del 16 dicembre 2021
Leggi di bilancio: approvati quattro ordini del giorno su povertà, lupo, gestione castelli e organizzazione amministrativa

 

Nell'ambito dell'esame del Documento di economia e finanza e delle leggi di bilancio della Regione per il triennio 2022-2024, il Consiglio, nella seduta mattutina del 16 dicembre 2021, ha concluso l'esame dei 15 ordini del giorno presentati dal gruppo Pour l'Autonomie, cominciata nel pomeriggio di ieri.

L'Aula ha approvato 4 iniziative e ne ha respinte 8, mentre ne sono state ritirate 3.

Ordini del giorno approvati

Il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità un ordine del giorno proposto da Pour l'Autonomie che impegna il Governo regionale ad affidare urgentemente uno studio esaustivo della situazione sulla povertà in Valle d'Aosta e di presentarne i risultati alla Commissione consiliare competente entro il 30 giugno 2022. «Se vogliamo incidere con maggiore efficacia su questa problematica - ha detto il Capogruppo Marco Carrel -, che si è acuita con la crisi economica e sociale prodotta dall'emergenza pandemica, c'è la necessità di capire chi sono i poveri, dove sono, se lavorano o meno. Il fatto che la misura unica di sostegno per contrastare la povertà si sia esaurita così in fretta è un campanello d'allarme.» L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Roberto Barmasse, ha condiviso sulla «necessità di promuovere un approfondito studio sulla povertà, che era già in programma in vista della predisposizione del Piano povertà 2022, anche per pianificare e dare delle risposte. Quindi propongo di accogliere questo studio.»

Il Consiglio Valle ha anche approvato all'unanimità un ordine del giorno di PlA che impegna il Governo regionale a relazionare, entro il primo trimestre del 2022, alla Commissione consiliare competente in merito a tutti i contatti avuti con l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale riguardanti il problema del Canis lupus e alle soluzioni poste in essere per aiutare gli allevatori. «È importante dare le giuste attenzioni alla tematica - ha sottolineato il Consigliere Augusto Rollandin -, visti i fatti successi quest'anno e i recenti avvistamenti a Brissogne che hanno coinvolto delle mucche al pascolo. Vorremmo capire sia le misure avviate riguardo alla tutela degli allevatori, alle iniziative di formazione e alla presenza del lupo in Valle d'Aosta.»  L'Assessore alle risorse naturali, Davide Sapinet, nel recepire l'iniziativa, ha detto: «La presenza del lupo è un argomento costante sia in Consiglio, sia in Commissione: ho già preso l'impegno con la terza Commissione per relazionare sia in merito ai contatti con ISPRA sia sugli aggiornamenti successivi all'approvazione della legge regionale n. 11/2021 che contiene misure di prevenzione e di intervento concernenti la specie lupo.»

È stato approvato all'unanimità, così come emendato dall'Assessore ai beni culturali, l'ordine del giorno presentato da PlA che impegna il Governo regionale a sottoporre la scelta di esternalizzare i servizi di gestione dei musei e castelli valdostani aperti al pubblico al parere della Commissione competente. Il Capogruppo Marco Carrel ha osservato: «In un settore così rilevante per la nostra regione, riteniamo importante il coinvolgimento del Consiglio e della minoranza nel caso in cui si decida di affidare a soggetti terzi i servizi di gestione di queste strutture turistico-culturali.» L'Assessore ai beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz, ha commentato: «Concordiamo sulla possibilità di sottoporre al parere della Commissione competente questo genere di attività.»

Il Consiglio ha anche approvato all'unanimità un ordine del giorno proposto da PlA che impegna il Governo a relazionare nella Commissione competente in merito al Piano di rigenerazione amministrativa e al Piano integrato di attività e organizzazione entro 30 giorni dalla loro approvazione. L'iniziativa è stata illustrata dal Capogruppo Marco Carrel che ha precisato: «Si tratta di documenti molto importanti per il funzionamento dell'intera macchina amministrativa e per questo motivo vogliamo essere parte attiva nella loro formulazione.» Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha dichiarato che «l'impegnativa è assolutamente accettabile. La Regione ha chiesto una proroga dei termini per il PIAO che sarà realizzato entro fine aprile e, proprio in questi giorni, in nostri uffici si stanno occupando del coordinamento di questo documento in cui confluirà poi anche il Piano di rigenerazione.»

Ordini del giorno respinti

È stato respinto l'ordine del giorno sugli aiuti all'avviamento di imprese per giovani agricoltori presentato da PlA e illustrato dal Capogruppo Marco Carrel: «I giovani agricoltori stanno attraversando un periodo di difficoltà dovuto alla pandemia e riteniamo importante sostenere in ogni modo la nuova imprenditoria utilizzando la misura 6.1.1 del bando europeo, permettendo a tutti di parteciparvi: per questo chiediamo di prorogare a 36 mesi dall'apertura della Partita Iva il limite di ammissibilità.» L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha sostenuto che «il pacchetto dei giovani del PSR contiene varie misure integrate dedicate e non solo quella di "aiuti all'avviamento". Per ultimare il percorso bisogna però modificare le schede per renderle coerenti con gli obiettivi e sottoporle all'Unione europea per l'approvazione. Gli uffici stanno già lavorando in questo senso ma l'iter è piuttosto complesso e le tempistiche non dipendono unicamente dalle nostre strutture.»

È stato respinto l'ordine del giorno presentato dal gruppo Pour l'Autonomie che impegnava il Governo a presentare la Strategia regionale di sviluppo sostenibile entro il 30 giugno per poi programmare la presentazione delle altre strategie insieme agli altri stakeholder. Il Consigliere Augusto Rollandin ha sottolineato che «in materia di ambiente e servizio idrico integrato, è fondamentale dotarsi di tre strategie prioritarie: quella regionale di sviluppo sostenibile, di adattamento al cambiamento climatico e di mitigazioni per arrivare all'azzeramento delle emissioni di gas fossil fuel free entro il 2040.» Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha dichiarato: «Rispetteremo la scadenza prevista per l'approvazione della Strategia di sviluppo che è collegata al Quadro strategico regionale. I due documenti sono poi sintetizzati nel Quadro strategico regionale per lo sviluppo sostenibile. Non condivido l'impegnativa perché si concentra solo su un aspetto specifico che deve essere invece visto in un contesto più ampio.»

È stato respinto l'ordine del giorno presentato da PlA e illustrato dal Consigliere Augusto Rollandin che chiedeva al Governo di «approvare e assegnare alla Commissione competente il disegno di legge di tutte le misure di credito per le aziende valdostane.» L'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha chiarito che l'iniziativa non può essere accolta perché «stante l'attuale organizzazione della Regione, le misure di accesso al credito per le imprese sono gestite dai singoli Dipartimenti di riferimento con procedure diverse.»

Presentare un disegno di legge entro il primo semestre del 2022 in materia di diversificazione delle attività agricole: era l'impegno contenuto in un ordine del giorno del gruppo PlA, respinto dall'Aula e illustrato dal Consigliere Augusto Rollandin. «Noi chiediamo che ci sia una sensibilizzazione sull'agricoltura di montagna, attraverso una previsione normativa che riassuma tutte le iniziative che vanno nella direzione di aiutare un settore molto in difficoltà.» L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha specificato che il testo di legge è molto complesso: «La sua scrittura è già a buon punto, ma è necessario effettuare ancora alcuni incontri sugli aspetti procedurali. Sarà un percorso lungo che dovrà essere concertato anche con i rappresentati del comparto. Non me la sento di prendere un impegno che prevede una tempistica perché è un percorso che non riguarda solo noi come Assessorato, ma molti attori.»

È stato respinto l'ordine del giorno di PlA che voleva impegnare il Governo a fissare dei limiti di spesa per l'acquisto di prestazioni sanitarie da soggetti privati e un limite massimo di compensazione su varie aree della spesa sanitaria. Il Capogruppo Marco Carrel ha evidenziato che «nella delibera di Giunta che deroga alla normativa statale, sarebbe importante prevedere dei tetti massimi di compensazione tra aree di spesa per evitare che alcune aree siano eccessivamente penalizzate.» L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha chiarito che «questa è una norma agile che, prevedendo delle deroghe ai tetti di spesa, permette all'azienda sanitaria di agire rapidamente. Porre ulteriori limiti vanificherebbe lo spirito con cui è stata pensata la norma.»

Con un ordine del giorno respinto dall'Aula e riguardante l'assunzione di personale in amministrazione con posizione C e D, il gruppo PlA, così come specificato dal Capogruppo Marco Carrel, chiedeva che «nei concorsi si prevedessero delle prove scritte che fossero composte da domande aperte così da poter approfondire tramite gli elaborati, la capacità espressiva e di sintesi e le conoscenze tecniche e capacità di elaborazione. Evidenzio che le posizioni C e D sono di rilievo nella macchina amministrativa e, in particolare, un D, dopo cinque anni, può anche essere nominato dirigente e non credo sia giusto sia selezionato attraverso delle prove a quiz.» Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha replicato: «Condivido pienamente la sua analisi, ma la questione è che questa impegnativa modifica il regolamento in materia di concorsi, ma soprattutto, nell'ambito dello stato di emergenza, abbiamo ancora delle limitazioni sulla durata delle prove concorsuali e, quindi, diventa impossibile fare quanto lei richiede. Le chiedo il ritiro dell'iniziativa, assumendo l'impegno a portarla avanti una volta finita la fase emergenziale.»

Respinto un ordine del giorno di PlA sulle procedure concorsuali dell'Amministrazione regionale, illustrato dal Capogruppo Marco Carrel: «Bisogna tenere conto dei nuovi protocolli anti Covid e dell'evolversi della situazione pandemica, senza lasciare indietro nessuno: è per questo che chiediamo alla Giunta di prevedere nei prossimi bandi di concorso delle modalità telematiche o più sessioni di prove per poter dare la possibilità esclusivamente a chi risulta positivo al Covid di effettuare tutte le prove, in modo da non escludere chi è in quarantena.» Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha risposto che «si tratta di un problema che ci siamo posti perché si è verificato negli ultimi mesi: di fatto, oggi, quasi tutti i concorsi si svolgono online, mentre per quanto riguarda l'organizzazione di più sessioni, si rischia di entrare in una spirale che non permette più di chiudere i concorsi. L'impegnativa così come presentata non è accettabile.»

Respinto anche l'ultimo ordine del giorno di Pour l'Autonomie in materia di sostegno al commercio dei prodotti agroalimentari regionali di qualità. Il testo è stato illustrato dal Consigliere Augusto Rollandin: «Visti gli ottimi risultati ottenuti con la misura di rilancio per questi prodotti prevista con la legge 15/2021, chiediamo di definire nella prossima variazione di bilancio appropriate risorse per far fronte alle domande che potranno pervenire oltre che a rifinanziare la misura della monticazione dei capi bovini per un importo complessivo pari almeno a 3 milioni. Si tratta di un settore in difficoltà che va sostenuto adeguatamente.» L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha osservato che «con un emendamento abbiamo voluto riproporre la misura voucher, che ha avuto un'ottima adesione con oltre il 12% di domande in più rispetto alla prima, generando un indotto sulla filiera agroalimentare di 6 milioni di euro. Abbiamo voluto dare continuità alla misura a partire dal 1° gennaio 2022: non si esclude un'ulteriore aumento di risorse, ma la gestione pandemica non ci consente ora di impegnarci in maniera compiuta in tal senso.»

Ordini del giorno ritirati

È stato ritirato l'ordine del giorno presentato dal gruppo Pour l'Autonomie sulla politica tariffaria di ingresso e di concessione degli spazi culturali aperti al pubblico a seguito dell'intervento dell'Assessore ai beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz, che ha chiarito che è in corso uno studio in materia e si sta predisponendo un regolamento per la razionalizzazione dei criteri di concessione degli spazi culturali.

Ritirato anche un ordine del giorno di PlA riguardante i consorzi irrigui e di miglioramento fondiario, a fronte dell'impegno dell'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, riguardo alle risorse da mettere in campo che saranno valutate anche sulla base dei progetti che perverranno dai consorzi.

È stato anche ritirato l'ordine del giorno di PlA riguardante la gestione coordinata delle assunzioni a tempo determinato del personale da impiegare per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, a fronte della rassicurazione dell'Assessore agli affari europei che si sta già procedendo in tal senso.
 
SC-LT

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Comunicato n° 747 del 16 dicembre 2021
Leggi di bilancio: approvato un ordine del giorno sulla riqualificazione del patrimonio edilizio valdostano

 

Nella seduta mattutina del 16 dicembre 2021, il Consiglio ha concluso l'esame degli ordini del giorno collegati al Documento di economia e finanza e delle leggi di bilancio della Regione per il triennio 2022-2024, approvando all'unanimità un'iniziativa sulla riqualificazione del patrimonio edilizio valdostano, presentata dai gruppi SA, AV-VdA Unie, UV, FP-PD e Consigliere Restano-GM.

Il testo impegna la Giunta regionale a definire e sottoporre al Consiglio Valle, entro 120 giorni, una proposta di piano d'azione strategico inerente l'incentivazione della riqualificazione del patrimonio immobiliare valdostano per perseguire l'obiettivo "Fossil fuel free", ponendo particolare attenzione alla riqualificazione nei centri storici e nelle zone marginali, e per attivare una fase di rilancio economico del settore edile che tanto può dare in termini di occupazione e benessere alla comunità valdostana. Sollecita inoltre ad avvalersi a questo scopo della collaborazione in ottica di approccio "sistemico" di tutte le strutture regionali competenti, degli Ordini professionali, degli Enti strumentali, delle società partecipate dei portatori d'interesse e dei Servizi catastali dell'agenzia delle Entrate.

L'iniziativa è stata illustrata dal Capogruppo di Stella Alpina, Pierluigi Marquis, che ha evidenziato: «Gli ambiziosi obiettivi non possono essere perseguiti limitandosi a promuovere nuovi approcci comportamentali nella gestione del patrimonio edilizio, ma richiedono una strategia di approccio multilaterale che incentivi interventi diffusi oltrepassando la logica dell'affidarsi alla spontaneità dei processi. Si dovranno individuare gli interventi da porre in essere negli ambiti fiscale e della tassazione, dell’accesso al credito, della semplificazione delle procedure autorizzatorie, dell’efficientamento del SUEL e della valorizzazione promozionale e turistica degli immobili. Occorre quindi fare una valutazione a 360° della situazione, per superare la logica di lavorare a compartimenti stagni e avere una visione orizzontale. Importante poi fare il punto degli interventi attuati in Valle d'Aosta sul bonus al 110%, in modo da evidenziare le difficoltà che ne rendono difficile la diffusione anche connesse alla particolarità del nostro assetto e del patrimonio immobiliare. L'edilizia ha sempre creato valore aggiunto all'economia valdostana e potrà continuare a farlo anche nel futuro contribuendo inoltre alla transizione verso una maggiore sostenibilità.»

I lavori proseguono con l'esame del DEFR 2022-2024.

 

SC

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Comunicato n° 748 del 16 dicembre 2021
Approvato il Documento di economia e finanza regionale 2022-2024

 

Con 19 voti a favore (UV, AV-VdA Unie, FP-PD, SA, Consigliere Restano-GM), 2 contrari (PCP) e 14 astensioni (Lega VdA, PlA, Consigliere Baccega-GM), il Consiglio Valle ha approvato, nella seduta consiliare del 16 dicembre 2021, il Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2022-2024. Il DEFR contiene le linee politiche e strategiche che costituiscono la base del bilancio di previsione pluriennale, oltre agli indirizzi strategici e operativi impartiti agli organismi strumentali e alle società partecipate e controllate. Inoltre, contiene una tabella riepilogativa dei lavori pubblici che si intendono avviare nel triennio, a seguito di ricognizione svolta nell’ambito delle programmazioni di settore.

Sul DEFR sono stati recepiti 14 emendamenti della seconda Commissione in tema di categorie della sanità, ospedale, edilizia scolastica, trasporti e mobilità sostenibile, digitalizzazione della pubblica amministrazione, opere pubbliche, gestione rifiuti e rete escursionistica regionale.

Il Consiglio ha anche accolto due dei tre emendamenti depositati dal Consigliere Baccega (GM): il primo, per lo sviluppo del fattore famiglia con un coordinamento delle iniziative in materia di conciliazione lavoro-famiglia; il secondo, volto a non istituire una società di scopo in house providing per la gestione delle manutenzioni ordinarie e di servizi vari in capo all'Agenzia regionale per l'edilizia residenziale.

Sono stati, invece, respinti i 23 emendamenti oltre a 8 sub-emendamenti del gruppo Progetto Civico Progressista.

L'Assemblea ha anche preso atto di sette relazioni della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti: piano di revisione ordinaria delle partecipazioni societarie detenute dalla Regione al 31 dicembre 2019; legittimità e regolarità della gestione della società INVA Spa nel periodo 2011-2018; bilancio di previsione 2019-2021 dei Comuni della Valle d'Aosta; rendiconto generale e bilancio consolidato della Regione per l'esercizio finanziario 2019; tipologia delle coperture finanziarie adottate nelle leggi regionali approvate nel 2020 e tecniche di quantificazione dei relativi oneri; gestione del servizio sanitario regionale nel 2020; rendiconto generale della Regione per il 2020 e relazione del Presidente della Regione sui controlli interni.

Dichiarazioni di voto sul DEFR

Il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel, ha annunciato il voto astensione: «Il DEFR presenta delle criticità e manca di visione e di programmazione. Non abbiamo presentato emendamenti al DEFR, preferendo utilizzare lo strumento degli ordini del giorno nell'ottica di migliorare e integrare alcune delle linee politiche contenute. Abbiamo, invece, concentrato i nostri emendamenti sulle leggi di bilancio, che incidono concretamente sul futuro della Valle d'Aosta.»

«Coerentemente con il nostro voto in Commissione ci asterremo - ha dichiarato il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi -. Il DEFR ha perso il suo senso programmatorio: è inutile parlare di riforme se su tante tematiche si cerca soltanto di fare qualcosa, visto che prima non si è fatto. Capiremo nel prossimo anno, se la maggioranza ha delle prospettive e, soprattutto, se si concretizzeranno. Noi, come Lega VdA, continueremo a presentare proposte, convinti che ci sia la necessità di trovare una coerenza e una visione.»

Il Consigliere Mauro Baccega (GM) ha annunciato «un'astensione di fiducia, ma collaborativa per il futuro. Questi giorni di confronto sono stati intensi ma anche efficaci: attraverso gli emendamenti e le riflessioni siamo riusciti a migliorare un documento che aveva dei chiaro-scuri. Questo percorso ha dipanato dubbi su oggettive perplessità. Una delle priorità sarà quella della riorganizzazione amministrativa con l'obiettivo di migliorare i processi per dare risposte ai valdostani in termini di salute, scuola e lavoro.»

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha annunciato che «non voteremo questo DEFR, che non ha contenuti né convincenti, né rassicuranti. È stato consegnato in ritardo ed emendato in maniera pesante dalla stessa maggioranza. Un documento che denota una mancanza di coerenza e di rispetto per il programma di Legislatura che, evidentemente, sarà riscritto. Non sono passati inosservati i voti della maggioranza sulla riforma elettorale e sulla riduzione di stipendio del Presidente del Consiglio, come quelli di FP-PD sulla riforma dei rifiuti, la cantierabilità del Parini o la rimodulazione progressiva dell’IRPEF

I lavori sono sospesi, riprendono alle ore 14.30.

 

SC

 

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Comunicato n° 749 del 16 dicembre 2021
Approvate le leggi di bilancio della Regione per il triennio 2022-2024

 

Nella seduta consiliare del 16 dicembre 2021, dopo tre giorni di dibattito, il Consiglio Valle ha approvato la legge di stabilità regionale, le sue disposizioni collegate e il bilancio di previsione della Regione per il triennio 2022-2024. I disegni di legge hanno ottenuto 19 voti a favore (UV, FP-PD, AV-VdA Unie, SA, Consigliere Restano-GM) e 16 astensioni (Lega VdA, PlA, PCP, Consigliere Baccega-GM).

Sulla legge di stabilità, dei 28 emendamenti depositati, ne sono stati approvati 7 del Presidente della Regione (in materia di proroga graduatorie concorsi, assunzioni negli enti locali, personale Vigili del fuoco), 2 del gruppo Pour l'Autonomie (possibilità maggiorazione aliquota IRAP per sale da gioco e pubblicazione procedure selettive del comparto unico sul sito internet della Regione), 3 dell'Assessore Barmasse (assunzioni ARER, indennità di attrattività regionale per dirigenza medica e infermieri con specificazione degli stanziamenti annui - 4,9 milioni per dirigenza medica e 4,3 milioni per infermieri), 1 dell'Assessore alla sanità unitamente ai gruppi Lega VdA e PlA (contributo asili nido interaziendali), 2 dell'Assessore all'agricoltura con il gruppo PlA (riproposizione della misura a sostegno del commercio dei prodotti agroalimentari regionali di qualità stanziando 300 mila euro).

Sulle disposizioni collegate dei 9 emendamenti proposti, ne sono stati approvati 3 della seconda Commissione, 2 del Presidente della Regione e 1 dell'Assessore alla sanità.

Nell'ambito del dibattito, l'Assemblea ha anche approvato 7 dei 50 ordini del giorno presentati in Aula: 2 proposti dalla Lega VdA (attività outdoor per le persone diversamente abili e riqualifica professionale degli operatori socio-sanitari), 4 dal gruppo Pour l'Autonomie (studio su povertà, presenza lupo, gestione musei e castelli, Piano di rigenerazione amministrativa) e 1 dai Capigruppo di maggioranza (riqualificazione del patrimonio edilizio valdostano).

Il bilancio della Regione pareggia in 1 miliardo 542 milioni per il 2022, 1 miliardo 516 milioni per il 2023 e 1 miliardo 460 milioni per il 2024; il contributo alla finanza pubblica posto a carico della Regione passa da 102 milioni a 82 per il 2022-2024. Il quadro tendenziale di finanza pubblica regionale sarà, inoltre, caratterizzato dall’applicazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Recovery fund. Nel triennio di bilancio non è previsto alcun ricorso all’indebitamento.

La spesa corrente per il 2022, al netto del contributo allo Stato, risulta pari a poco meno di 1.100 milioni di euro (83%), mentre gli investimenti ammontano a 247 milioni di euro (7%). Per quanto concerne la distribuzione complessiva della spesa per missioni, alla tutela della salute sono destinati 362 milioni di euro, all’istruzione e al diritto allo studio 206 milioni, alle politiche sociali 100 milioni, ai trasporti e mobilità 99,7 milioni, all'ambiente e sviluppo sostenibile 82,8 milioni, allo sviluppo economico e competitività 37,8 milioni, alle politiche del lavoro e formazione professionale 24,3 milioni, all'agricoltura 30,8 milioni, al sistema di protezione civile 27,7 milioni, al turismo 21 milioni, alla cultura 43,4 milioni, alle politiche giovanili 13,6 milioni.

 

Dichiarazioni di voto

«La maggioranza ha garantito stabilità di governo - ha dichiarato il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier - sapendo cogliere le esigenze della comunità colpita dalla pandemia. Come Federalista Progressisti - Partito Democratico ci siamo assunti la responsabilità di governo durante tutto l'anno: chi ha aperto una crisi al buio non è riuscito nell'intento. Abbiamo prodotto risultati positivi dando seguito al programma di Legislatura, cercando di rispondere alla crisi sociale prodotta dall'emergenza sanitaria, con effetti concreti. Si è mandata avanti l'ordinaria amministrazione, che in una fase come questa era tutt'altro che scontata. Tutto difficile, ma concreto, rapido e immediato.»

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha dichiarato: «Non voteremo questo disegno di legge e neanche il Documento collegato. È vero, il Consiglio, più della Giunta, ha dato una risposta alla pandemia e questo metodo potrebbe aiutare in futuro ma ricordiamoci che citare sempre le necessità pandemiche rischia di diventare un alibi più che una realtà. Confermo il nostro voto di astensione ma anche l'impegno che metteremo nel prosieguo della nostra attività e saremo disponibili ad una collaborazione sempre attenta e vigile solo nell'interesse della comunità valdostana.»

Il Capogruppo di Alliance Valdôtaine - Vallée d'Aoste Unie, Albert Chatrian, ha parlato di «dibattito franco e interessante, utile alla comunità: ringraziamo i colleghi dell'opposizione che hanno dato un contributo fattivo. È una legge di bilancio equilibrata, con una visione d'insieme, che dà il giusto peso alle voci di spesa che come maggioranza consideriamo prioritarie. In particolare la sanità, non solo per la pandemia in corso ma per contrastare lo svuotamento in cui sta per cadere la sanità pubblica, non solo in Valle d'Aosta: dobbiamo salvaguardare la qualità e la quantità dei servizi. Ci vorrà uno sforzo organizzativo per rendere la sanità attrattiva e capillarmente diffusa sul territorio. La vera sfida è quella di far ritrovare la normalità alla scuola, al lavoro: è su questi temi che la cultura dovrà fare la differenza, valorizzando le competenze statutarie che abbiamo. Guardiamo al futuro con spirito lucido e aperto: la maggioranza si è ridotta nei numeri ma si è irrobustita nei contenuti. Con l'auspicio che questo bilancio accompagni il ritorno alla normalità, con la ripresa del turismo e delle attività produttive, di tutti i settori della vita pubblica e privata che la pandemia ha penalizzato.»

«Grazie ad una solidità finanziaria ereditata da una gestione sempre oculata - ha detto il Consigliere Renzo Testolin (Uv) - oggi si sono potute trovare risorse per dare risposte indispensabili in questo momento delicato: 70 milioni di euro in più per le spese correnti che saranno utilizzati per sostenere il lavoro, il turismo e la sanità. Il Governo regionale, dopo questa legge, raccoglie un impegno importante e di grande responsabilità di cui dovrà dare conto alla comunità per dimostrare la bontà del proprio lavoro e del percorso scelto. Non mi preoccupa in questo momento la riduzione per la spesa di investimento che potremo rinforzare nei prossimi mesi con l'avanzo di amministrazione, con i fondi del PNRR e con le risorse europee che saranno a breve assegnate per il prossimo settennato. Auspico infine che, come è stato in quest'ultimo anno, prosegua il lavoro portato avanti in Consiglio anche grazie alla minoranza con la quale ci si è positivamente confrontati

La Consigliera di PCP Chiara Minelli ha osservato: «Da parte della maggioranza c'è stata una difesa zoppicante del suo operato nel corso del 2021: un atteggiamento difensivo che ha portato a respingere quasi tutte le proposte avanzate dalle forze di opposizione; senza parlare del muro alzato contro le nostre proposte che non sono state neppure prese in considerazione, senza motivazioni convincenti. Le occasioni perse sono state una costante da parte vostra nel corso del 2021: non si è fatto l'approfondimento sull'ospedale, non si sono portati avanti progetti che erano stati condivisi; senza parlare della scena muta alla Grand-Place di Pollein dove vi siete sottratti al confronto. Non c'era nessuna volontà di proseguire la collaborazione. Dubito che la maggioranza ora sia più compatta rispetto a un anno fa: riconosco però che sul piano programmatico abbiate meno problemi, perché un conto è muoversi con chi porta una visione diversa, un altro è avere a che fare con il pensiero unico degli autonomisti, a cui ben si è adeguato anche chi in un'epoca che sembra lontana anni luce rifiutava quel sistema. PCP non è il partito del no, come ha affermato il Capogruppo UV: su grandi progetti come l'elettrificazione noi abbiamo detto dei grandi sì. Altri sono stati gli Assessori del No in materia di politiche dei trasporti. Un'altra grande delusione è stato il Presidente della Regione: si sta rivelando come l'uomo della continuità dei metodi e dei contenuti del vecchio sistema.»

Il Consigliere Mauro Baccega (GM) ha sottolineato che «i disegni di legge che abbiamo affrontato in questi quattro giorni danno risposte importanti ai valdostani. Ho votato tutti i provvedimenti sulla sanità perché valuto positivamente l'impegno messo nel sostenere questo settore. Credo che si sarebbe dovuto avere più attenzione ai servizi sociali e, su questa tematica, abbiamo dato il nostro contributo con iniziative rivolte alla famiglia. Ora che ci sono le risorse bisognerà spenderle, con grande attenzione. Continuerò con il mio atteggiamento di astensione propositiva che guarda al futuro e alla volontà di lavorare su tutti i dossier.»

Il Consigliere Claudio Restano (GM) ha parlato di «voto di fiducia perché non abbiamo discusso molto sulle leggi di bilancio: abbiamo cercato di mettere il Governo nelle condizioni di poter lavorare in un momento particolare, secondo quelli che ritiene essere i canoni migliori per dare risposte ai valdostani. Il mio contributo in discussione generale è teso a sollecitare la Giunta a valutare alcune suggestioni, non si tratta di parole di critica, ma di proposte. Durante l'anno, per quanto riguarda le Commissioni che ho presieduto, abbiamo lavorato proficuamente, senza guardare la provenienza, perché ci sono dei temi che vanno al di là delle appartenenze politiche, al di là delle piccole baruffe che ci sono state in questa discussione. Noi ci metteremo a disposizione per lavorare a favore della Valle d'Aosta.»

Le Conseiller Augusto Rollandin (Pour l'Autonomie) a dit: «L'année dernière le Conseil a consacré ses énergies pour donner une réponse efficace à la pandémie et nous constatons que la Vallée d'Aoste a bien su résister. Cette année est différente et le Conseil aurait dû s'activer pour promouvoir des actions communes pour le bien de notre communauté avec des initiatives spécifiques pour les familles, pour le travail, pour la santé, pour l'école. C'est important de donner ces services pour soutenir la politique d'aide aux populations de montagne pour qu'elles puissent vivre au mieux dans leur territoire. En ce qui nous concerne, nous continuerons à travailler pour le bien être de notre Communauté.»

«Sono stati quattro giorni di confronto in un clima disteso, in cui il Consiglio ha dimostrato maturità e responsabilità - ha sottolineato il Capogruppo di Stella Alpina, Pierluigi Marquis -. Questo è un bilancio di transizione, con uno sguardo alla contingenza ma anche rivolto al futuro. In merito alla contingenza, il bilancio ha messo a disposizione maggiori risorse rispetto allo scorso anno, soprattutto per la parte corrente, con un'attenzione posta alla persona, al sociale, alla sanità, e siamo convinti che saranno gestite in maniera oculata. Mi auguro che nel 2022, con l'attuazione del bilancio, i cittadini possano avere un ritorno dei sacrifici e beneficiare del servizio offerto. Riguardo alla programmazione futura, entriamo in una fase delicata: c'è la transizione del digitale, la transizione ecologica. Esorto il Governo a riformare l'organizzazione dell'amministrazione: per lavorare con proficuità occorre avere una macchina performante. Il Governo avrà la responsabilità maggiore per portare a termine dei processi legislativi e noi, come Consiglieri, siamo pronti a fare la nostra parte.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha chiuso le dichiarazioni di voto: «Avevo auspicato un dibattito franco in quest'Aula e questo si è verificato. Il confronto è stato ricco e denso di proposte interessanti, che sono state o non sono state accolte. Abbiamo analizzato in maniera dettagliata tutti gli emendamenti e gli ordini del giorno: il fatto che la maggioranza abbia presentato degli emendamenti non significa che è debole, ma è perché abbiamo ascoltato le istanze che ci sono state poste in Commissione, durante le audizioni e quelle pervenute dal Consiglio permanente degli enti locali. La maggioranza è eterogenea e questo è un valore, perché porta al confronto e alla presentazione di progetti innovativi e coraggiosi sotto molti aspetti.»

 

SC

 

 

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Comunicato n° 750 del 16 dicembre 2021
Approvato l'atto di razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche

 

In chiusura dei lavori dell'adunanza consiliare riunta dal 13 al 16 dicembre 2021, il Consiglio Valle ha approvato, con 19 voti a favore (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, Consigliere Restano-GM) e 16 astensioni (Lega VdA, PlA, PCP, Consigliere Baccega-GM), l'atto amministrativo per la razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche, individuazione delle partecipazioni da mantenere e da razionalizzare e fissazione degli obiettivi specifici sul complesso delle spese di funzionamento delle società controllate (ai sensi del decreto legislativo n. 175/2016).

Illustrato dall'Assessore alle società partecipate, Luciano Caveri, il testo prende atto che sono in fase di conclusione la cessione delle partecipazioni nelle società IPLA Spa, Air Vallée Spa, Banca di Credito Cooperativo Valdostana Sc, Alpifidi sc (ex Valfidi sc) nonché il processo di fusione della società Servizi Previdenziali Valle d’Aosta Spa in seno alla società INVA Spa. È inoltre individuata un’unica nuova azione di razionalizzazione nei confronti della società Reveal La Thuile Scrl, con l'incarico a Finaosta Spa di verificare (di concerto con l’Assessorato del turismo, la propria società controllata Funivie Piccole San Bernardo Spa e gli altri soci) modalità diverse di sostegno all’organizzazione di manifestazioni ed eventi sportivi gestiti dalla società, valutando al contempo l'eventuale dismissione della partecipazione stessa.

Sono invece 35 le partecipazioni che saranno mantenute senza interventi di razionalizzazione.

Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 12 e giovedì 13 gennaio 2022.

 

SC

 

 

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