XIII Legislatura

Composizione

Storia XIII Legislatura (2008-2013)

Il 25 maggio 2008 si tengono le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale, sulla base della nuova legge elettorale regionale approvata nel 2007, che ha introdotto alcune novità sostanziali, fermo restando il sistema proporzionale di sbarramento. Tra queste, la possibilità di sottoscrivere programmi elettorali comuni a più liste, sebbene si continui a votare la lista; le pari opportunità nella composizione delle liste, che prevede che ogni genere non possa essere rappresentato in misura inferiore al 20 per cento; i casi di ineleggibilità e incompatibilità.
Le liste in campo sono sette, con 245 candidati e tre programmi, di cui due comuni a più liste – uno di espressione delle sole forze autonomiste (Union Valdôtaine, Stella Alpina e Fédération Autonomiste) e l’altro di centro sinistra (Arcobaleno, Partito Democratico e Vallée d’Aoste Vive/Renouveau Valdôtain) – e uno individuale, quello del Popolo della Libertà.

La tornata elettorale conferma l’alleanza autonomista uscente: Union Valdôtaine, Fédération Autonomiste e Stella Alpina ottengono nettamente la maggioranza con il 61,94 per cento dei consensi, pari a 45.520 voti.
In termini di seggi all’interno del Consiglio regionale il successo elettorale si traduce per l’alleanza in 23 seggi sui 35 disponibili, di cui 17 vanno all’Union Valdôtaine, che si conferma la forza politica di riferimento nel panorama valdostano, mentre 4 sono attribuiti alla Stella Alpina e 2 alla Fédération Autonomiste.
Le forze della coalizione di centro sinistra – Partito Democratico, Arcobaleno Vallée d’Aoste e VdA Vive-Renouveau – ottengono il 27,39 per cento (20.131 voti), mentre Il Popolo della Libertà si attesta sul 10,65 per cento (7.826 voti).
Per quanto riguarda la ripartizione dei seggi alle forze di minoranza, Vallée d’Aoste Vive-Renouveau conquista 5 seggi, Il Popolo della Libertà 4 seggi, Partito Democratico 3 seggi, mentre l’Arcobaleno non riesce a ottenere la sua rappresentanza e non siederà sui banchi dell’Assemblea regionale.

Questi i Consiglieri eletti. Union Valdôtaine: Augusto Rollandin (13.907), Giuseppe Isabellon (5.161), Aurelio Marguerettaz (4.050), Laurent Viérin (3.968), Albert Lanièce (3.360), Alberto Cerise (2.994), Luciano Caveri (2.782), Emily Rini (2.556), Ennio Pastoret (2.292), Andrea Rosset (1.944), Mauro Bieler (1.914), Salvatore Agostino (1.763), Alberto Crétaz (1.740), Manuela Zublena (1.725), Hélène Impérial (1.697), Carlo Norbiato (1.694), Diego Empereur (1.664). Vallée d'Aoste Vive/Renouveau: Roberto Louvin (3.972), Albert Chatrian (1.519), Giuseppe Cerise (1.115), Patrizia Morelli (1.023), Alberto Bertin (923). Stella Alpina: Marco Viérin (3.191), André Lanièce (2.184), Dario Comé (1.660), Francesco Salzone (1.578). Il Popolo della Libertà: Massimo Lattanzi (1.595), Enrico Tibaldi (1.408), Alberto Zucchi (993), Cleto Benin (916). Partito Democratico: Raimondo Donzel (1.442), Carmela Fontana (988), Gianni Rigo (860). Fédération Autonomiste: Claudio Lavoyer (1.390) e Leonardo La Torre (1.238).

A inizio luglio si forma la 26a Giunta regionale: Presidente della Regione, in virtù anche di un grande successo personale, è Augusto Rollandin (UV), mentre l’Esecutivo è composto da Giuseppe Isabellon (UV), Assessore all'agricoltura e risorse naturali; Ennio Pastoret (UV), Assessore alle attività produttive; Claudio Lavoyer (FA), Assessore al bilancio, finanze e patrimonio; Laurent Viérin (UV), Assessore all'istruzione e cultura; Marco Viérin (SA), Assessore alle opere pubbliche, protezione del suolo, edilizia pubblica; Albert Lanièce (UV), Assessore alla sanità, salute e politiche sociali; Manuela Zublena (UV), Assessore al territorio e all'ambiente; Aurelio Marguerettaz (UV), Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti.
Il Presidente del Consiglio regionale è Alberto Cerise (UV), mentre i componenti dell’Ufficio di Presidenza sono: André Lanièce (SA) e Albert Chatrian (Vda Vive/RV), Vicepresidenti rispettivamente per la maggioranza e l'opposizione; Emily Rini (UV) e Enrico Tibaldi (PdL), Consiglieri segretari, espressione rispettivamente della maggioranza e della minoranza.
Tra le novità di inizio Legislatura, la scelta di assegnare la Presidenza di due Commissioni consiliari ai rappresentanti delle opposizioni. La prima Commissione permanente “Istituzioni e autonomia” è affidata al Consigliere Alberto Zucchi (PdL), mentre la quinta Commissione permanente “Servizi sociali” sarà guidata dal Consigliere Gianni Rigo (PD).

Sin dall’insediamento della tredicesima Legislatura, il nuovo criterio di ineleggibilità introdotto dalla legge elettorale regionale del 2007 è oggetto di diatriba politica e legale, con l’attivazione di una serie di ricorsi che hanno interessato tre Consiglieri. A settembre, la Corte d’Appello di Torino ha dichiarato ineleggibili i due rappresentanti dell'Union Valdôtaine, Albert Lanièce e Carlo Norbiato, mentre ha respinto il ricorso contro l’ex Presidente della Giunta, Luciano Caveri che, quindi, resterà tra gli scranni del Consiglio regionale. Il ricorso contro la loro eleggibilità era stato promosso da quattro cittadini: Gino Bortoli di Renouveau Valdôtain, Mario Vietti di Vallée d'Aoste Vive, Leonardo Tamone del Comité de Valdôtains e Paolo Louvin di Vallée d’Aoste Vive. A Lanièce e Caveri i ricorrenti contestavano il fatto di non essersi dimessi rispettivamente dalle cariche di presidente della Fondazione Istituto musicale e di presidente della Fondazione Forte di Bard. Diverso il caso di Norbiato, reo di ricoprire la carica di legale rappresentante della società “Kinesitherapyc Center” di Aosta che aveva stipulato un contratto con la Usl della Valle d’Aosta. A sostituire Norbiato e Lanièce saranno i subentranti Piero Prola e Gabriele Maquignaz.
A seguito di tale provvedimento il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, assume ad interim la funzione di Assessore alla sanità, salute e politiche sociali.
A sorpresa nella prima adunanza di ottobre, con solo 16 voti a favore, 14 contrari, una scheda bianca e quattro nulle, l’Assemblea regionale della Valle d'Aosta boccia la proposta del Presidente della Regione di nominare Albert Lanièce in qualità di Assessore tecnico alla sanità, salute e politiche sociali della Regione. Lo stesso Lanièce viene, poi, eletto nell’adunanza successiva, questa volta senza colpi di scena.
Nel mentre, si definiscono anche le massime cariche nelle società partecipate e controllate regionali. Roberto Trisoldi, di 52 anni, di Aosta, dirigente di Finaosta, è il nuovo Presidente della Compagnia valdostana delle acque (CVA). La società gestisce gli impianti di produzione idroelettrica che la Regione autonoma Valle d'Aosta (che detiene il 100% della proprietà tramite la partecipata Finaosta) ha comprato dall'Enel nel 2001. Nel mese di agosto Luca Frigerio, 39 anni, diventa il nuovo amministratore unico della Casino de la Vallée spa, società controllata al 99 per cento dalla Regione.

A ottobre, il Consiglio regionale approva all’unanimità una risoluzione in cui tutte le forze politiche rivendicano, per la Valle d’Aosta, un seggio al Parlamento europeo. Il meccanismo del collegamento con una lista nazionale previsto per le liste delle minoranze linguistiche non soddisfa la Valle d’Aosta: infatti la soglia delle cinquantamila preferenze prevista per poter sostituire l’ultimo degli eletti della lista alla quale è apparentata resta irraggiungibile per il ridotto numero di aventi diritto al voto nella regione.

Il 2009 inizia con l’approvazione all’unanimità delle misure straordinarie anti-crisi per il sostegno alle famiglie e alle imprese. Misure che saranno ricondotte e ampliate per tutta la durata della Legislatura. Il testo legislativo introduce una serie di interventi per fronteggiare la situazione di crisi economico-finanziaria e volti a sostenere il potere di acquisto dei redditi, a promuovere lo sviluppo economico e a rilanciare la competitività del sistema produttivo regionale.

Ad aprile il tentativo di rilancio della Casino de la Vallée spa passa attraverso un nuovo Piano approvato dal Consiglio Valle su proposta della Giunta regionale, prendendo spunto da quello già approvato nel 2005, adattandolo alle mutate strategie aziendali conseguenti all’evoluzione del mercato del gioco, ma soprattutto all’acquisto del Grand Hôtel Billia da parte della Regione e delle numerose proprietà che per così dire ‘accerchiavano’ la casa da gioco.
Il piano di sviluppo comprende tre fasi e si affianca al piano industriale della Casa da gioco e al progetto di riqualificazione del Grand Hôtel Billia. L’intervento prevede investimenti per 43 milioni 850 mila euro, tra cui la realizzazione di un nuovo edificio per il salone delle manifestazioni (11 milioni 850 mila euro); l'ampliamento del lato sud del casinò per dare corso all'allargamento della sala dei giochi americani (8 milioni e mezzo); la realizzazione della nuova sala multiuso (8 milioni) e la centrale termica unica (7 milioni e mezzo), oltre al restyling e l’ampliamento delle aree di gioco.
Sempre ad aprile, la società finanziaria Finaosta viene trasformata, con una legge regionale, da società a capitale misto a società in house e la Regione ne diventa azionista unico. La trasformazione comporta un costo di circa 42 milioni di euro che servono per acquisire l'intero capitale e liquidare i partner che detengono il 22 per cento dell'azionariato.

Il 21 maggio viene celebrato il 60° anniversario della prima adunanza del Consiglio Valle eletto a seguito delle prime consultazioni regionali del 24 aprile 1949. Alla cerimonia hanno partecipato anche due Consiglieri di quella prima seduta, Cesare Dujany e Augusto Valleise.

Alle elezioni europee del mese di giugno, la Valle d’Aosta non riesce a ottenere un seggio per un proprio rappresentante al Parlamento europeo. La coalizione Vallée d’Aoste, formata dalle tre forze regionaliste presenti nel Governo regionale (apparentata al PdL), ottiene 20.686 voti (37,1%); la lista Autonomie, Liberté, Démocratie (apparentata all’IDV), 10.320 voti (18,5%); Il Popolo della Libertà 8.103 voti (14,5%); il Partito Democratico 7.161 voti (12,8%); la Lega Nord 2.445 voti (4,4%); Di Pietro IDV 2.297 voti (4,1%); Rifondazione Comunista-Sinistra Europea 1.270 voti (2,3%); Lista Marco Pannella-Emma Bonino 1.109 voti (2,0%); UdC 1.093 voti (2,0%); Sinistra e Libertà 455 voti (0,8%); Partito Comunista dei Lavoratori 296 voti (0,5%); Fiamma Tricolore 197 voti (0,4%); La Destra-Mpa-Pensionati 140 voti (0,2%); Forza Nuova 131 voti (0,2%); Liberal Democratici-Maie 56 voti (0,1%).
Il 21 e 22 giugno 2009, gli Italiani sono chiamati ad esprimersi su tre quesiti referendari in materia elettorale (per la Camera dei deputati vi è la proposta di abrogare la possibilità per uno stesso candidato di presentare la propria candidatura in più di una circoscrizione e per entrambi i rami del Parlamento, l’abrogazione del collegamento tra liste e di attribuzione del premio di maggioranza ad una coalizione di liste). Il quorum non viene raggiunto e in Valle d’Aosta la percentuale dei votanti si attesta intorno al 16 per cento.

Svolta storica nella casa da gioco di Saint-Vincent: dal mese di luglio possono giocare anche i valdostani, limitatamente alle slot-machine e ai tornei di poker texas hold'em.
A luglio, ritorna anche in Valle d’Aosta il Papa. Benedetto XVI soggiorna a Les Combes di Introd dal 13 al 27: è la terza vacanza di Papa Ratzinger nella regione dopo quelle del 2005 e del 2006.
Uno degli eventi sportivi più seguiti e più importanti, dopo l’Olimpiade, torna in Valle dopo 50 anni dalla sua ultima apparizione. È il Tour de France, la “Grande Boucle”, la corsa ciclistica più famosa al mondo che transita per 88 chilometri lungo le strade valdostane. Nell’occasione viene reso omaggio al vincitore della prima edizione della Grande Boucle (1903), il valdostano originario di Arvier, Maurice Garin.
Sempre a luglio, il Consiglio regionale introduce nel suo regolamento un nuovo istituto di controllo dell’attività di governo: il question time, una interrogazione a risposta immediata che consiste nella possibilità da parte dei consiglieri di formulare una sola domanda, semplice, concisa e senza commenti, su un argomento di rilevanza generale, connotato da urgenza o particolare attualità politica.
A fine mese la Corte di Cassazione rigetta il ricorso dell’Assessore tecnico alla sanità e politiche sociali, Albert Lanièce, dichiarato ineleggibile già dalla Corte di Appello come Consigliere regionale.

Il 2010 inizia nel segno di una svolta storica: i valdostani non percepiranno più i “buoni benzina”, l’esenzione fiscale nata come misura compensativa della mancata attuazione della zona franca prevista dallo Statuto speciale. Una parte degli introiti delle accise servirà a finanziare i “buoni riscaldamento”, un contributo a integrazione delle spese per il riscaldamento domestico che andrà ai nuclei familiari residenti sulla base del loro reddito.

A febbraio nasce un nuovo soggetto politico che riunisce i movimenti Vallée d’Aoste Vive, Renouveau e Verdi alternativi: l’Alpe, acronimo di autonomie, liberté, participation, écologie. Il primo coordinatore è Carlo Perrin, ex Presidente della Regione ed ex unionista. A seguito di questo atto, il gruppo consiliare Vallée d’Aoste Vive/Renouveau cambia denominazione in ALPE.

Nel mese di aprile si dimette il Presidente della quinta Commissione consiliare “Servizi sociali”, Gianni Rigo del Partito Democratico. Le motivazioni che stanno alla base della decisione sono da ricercarsi nel mutato quadro politico che segue all’accordo politico tra Union Valdôtaine e Il Popolo della Libertà per le comunali del 2010, già sperimentato in occasione delle consultazioni europee con l’apparentamento alla lista del PdL.

Il 23 maggio, i residenti di 68 comuni valdostani tornano alle urne per le amministrative. Ad Aosta prevale la coalizione tra le forze autonomiste, Union Valdôtaine, Stella Alpina e Fédération autonomiste, con la Lega Nord e Il Popolo della Libertà, che sostiene Bruno Giordano, Sindaco, e Alberto Follien, Vicesindaco. La coalizione ottiene il 59% dei consensi, mentre l’alleanza Alpe, che raccoglie autonomisti, Verdi alternativi e Federazione della sinistra, si attesta al 26,5%, e il raggruppamento formato da Partito Democratico e Italia dei Valori raccoglie il 13,7%. La maggioranza può contare su 19 seggi (8 all’UV, 6 alla Stella Alpina, 3 al PdL e 2 alla FA). Sui banchi dell’opposizione ci sono 6 eletti nell’Alpe, 3 nel PD e 1 di Sinistra per la Città. Dopo 15 anni di alleanza con i Democratici di Sinistra prima e Partito democratico poi, l'Union Valdôtaine e le altre forze autonomiste svoltano verso il centro destra, alleandosi con la Lega Nord e Il Popolo della Libertà, e si confermano alla guida del capoluogo regionale.

A giugno il Consigliere Gabriele Maquignaz (UV) viene nominato Presidente della quinta Commissione consiliare permanente “Servizi sociali”, sostituendo Gianni Rigo (Pd).

A luglio, a sorpresa, il Presidente della Federazione Russa, Dmitrij Medvedev, effettua un breve soggiorno di vacanza, durante il quale incontra alcuni rappresentanti delle istituzioni valdostane.

Il 7 settembre, nella consueta Festa della Valle d’Aosta, dedicata ai terremotati dell’Abruzzo in segno di solidarietà, sono state consegnate le onorificenze di “Chevalier de l'autonomie” a Clemente Alliod, insegnante e dirigente scolastico nonché instancabile promotore della cultura walser, ad Anna Cisero, coraggiosa partigiana, e a Oreste Maquignaz, "medico di montagna" del Breuil e tra i personaggi più apprezzati dalla comunità della Valtournenche. I nuovi “Amis de la Vallée d'Aoste” sono Evelina Christillin, originaria di Issime ed ex Presidente del Toroc, il Comitato che ha organizzato le Olimpiadi invernali di Torino nel 2006, Luigi Roth, manager di primo piano del panorama nazionale, e Gianfranco Bini, stimato fotografo e autore dello storico volume “Lassù gli ultimi”.
Nel mese di settembre, inoltre, il Consiglio dei Ministri licenzia quattro norme di attuazione, che riguardano l'istituzione di una Sezione di controllo della Corte dei Conti in Valle d’Aosta, la regionalizzazione del trasporto ferroviario, l'edilizia residenziale pubblica e il trasferimento di funzioni relative a medicina e sanità penitenziaria.

A ottobre, nell’ambito del progetto “Scuola per la Democrazia”, organizzato dal Consiglio Valle e dall’Associazione Italiadecide, il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, è in visita ufficiale al Consiglio regionale. Nella stessa giornata, il Presidente Fini tiene una lectio magistralis sul tema “Le ragioni dell’altro”.

Verso la fine dell’anno, il Consiglio regionale approva due documenti che segnano una svolta storica nell’ordinamento finanziario della Regione: l’accordo per il coordinamento della finanza pubblica nell'ambito del processo di attuazione del federalismo fiscale e lo schema di norma di attuazione dello Statuto speciale. Viene prevista la progressiva riduzione della somma sostitutiva dell'imposta sul valore aggiunto all'importazione a decorrere dall'anno 2011 fino alla sua soppressione dal 2017. E’ poi attribuito alla Regione, a partire dal 1° gennaio 2011, l'intero gettito delle imposte erariali sulla rendita e sul patrimonio percepite nel territorio regionale, i dieci decimi sul gettito dell'IVA oltre che i nove decimi dell'imposta di registro e di bollo, delle imposte ipotecarie, delle tasse sulle concessioni governative e per le concessioni di deviazione di acque pubbliche a scopo idroelettrico. Sono poi attribuiti alla Valle l'intero gettito dell'accisa sull'energia elettrica, sui tabacchi, sulla benzina e gas erogati dagli impianti di distribuzione situati nel territorio regionale; l'intero gettito delle imposte sulle assicurazioni; i nove decimi delle accise sugli spiriti e sulla birra nonché di tutte le altre entrate tributarie erariali. A febbraio 2011, il Consiglio dei ministri approva il decreto legislativo collegato e la norma di attuazione viene integrata nello Statuto.

Nel 2011, ad aprile, si apre una nuova fase politica in Consiglio regionale: dopo ampio confronto e una serie di incontri, nella prima seduta del mese il Presidente della Regione Rollandin annuncia l’ingresso de Il Popolo della Libertà nella maggioranza.
A seguito del nuovo assetto politico della Regione, sono stati ricomposti gli organi consiliari: la Consigliera Hélène Impérial (UV) e il Consigliere André Lanièce (SA) hanno rassegnato le dimissioni rispettivamente dalla seconda Commissione consiliare “Affari generali” e dalla terza Commissione “Assetto del territorio” e sono stati sostituiti dai Consiglieri Alberto Bertin (Alpe) e Carmela Fontana (PD). Il Consigliere Enrico Tibaldi (PdL) si è dimesso dall’Ufficio di Presidenza ed è stato sostituito da Gianni Rigo (PD). Anche il Consigliere Alberto Zucchi (PdL) aveva rassegnato le dimissioni dalla sua carica di Presidente della prima Commissione “Istituzioni e autonomia” ed è poi stato rieletto Presidente della stessa.
Sempre ad aprile, la Corte di Cassazione conferma l’ineleggibilità al Consiglio regionale di Carlo Norbiato (Union Valdtaine) al quale era subentrato Piero Prola, primo dei candidati risultati non eletti nelle consultazioni elettorali del 2008.

A maggio cambio al vertice del gruppo regionale di Alpe: Patrizia Morelli è il nuovo capogruppo, mentre Alberto Bertin è il nuovo vice capogruppo. Succedono rispettivamente a Roberto Louvin e Giuseppe Cerise. Le dimissioni sono giustificate «per consentire la rotazione di metà mandato e favorire la crescita del gruppo in termine di esperienze

Nel mese di settembre, la Commissione regionale per i procedimenti referendari e di iniziativa popolare, composta dai professori Mario Dogliani, Michele Fino e Alfonso Di Giovine, riunita per verificare l’ammissibilità di tre proposte di legge di iniziativa popolare da sottoporre a referendum propositivo, ha deliberato l’ammissibilità della proposta recante “Modificazione alla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 (Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti)”, che prevede il divieto di realizzazione di impianti di trattamento a caldo in Valle d’Aosta. Sono state invece dichiarate inammissibili le altre due proposte riguardanti i contributi per le spese sostenute per il riscaldamento domestico e la disciplina dell'iniziativa legislativa popolare, del referendum propositivo, abrogativo e consultivo. Inizia così l’iter dell’iniziativa, prima con la raccolta delle firme per la presentazione al Consiglio della proposta di legge, quindi l’esame delle Commissioni consiliari e dell’Aula. L’Assemblea la respingerà ad aprile 2012 con 7 voti favorevoli (Alpe e PD) e 25 contrari e sarà quindi sottoposta a referendum propositivo. Sulla decisione di ammettere la proposta di legge a referendum da parte della Commissione procedimenti referendari sono stati depositati due ricorsi: uno proposto da Asso-Consum Onlus e l’altro dall'Associazione nazionale imprese difesa ambiente-Anida. Entrambi si concluderanno con un nulla di fatto.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a ottobre è stato l’ospite illustre della terza edizione del progetto “Scuola per la Democrazia”, corso di alta formazione politica riservato a giovani amministratori comunali provenienti da tutte le regioni d’Italia. Giovedì 6 il Capo dello Stato ha incontrato, nell’Aula dell’Assemblea regionale, gli Assessori e i Consiglieri regionali nonché i due Parlamentari valdostani e successivamente, nel Salone del Palazzo regionale, è intervenuto con un contributo sul tema dell’autonomia quale fattore di identità e unità. Il giorno successivo il Presidente della Repubblica ha risposto alle domande dei giovani amministratori sul tema della «messa in rete dei cittadini e dei governi territoriali per migliorare la qualità della democrazia locale.»

Nel mese dinovembre viene nominato Vescovo di Aosta Don Franco Lovignana che succede a Monsignor Giuseppe Anfossi che lascia l’incarico dopo sedici anni di mandato in Valle d’Aosta. E’ la seconda volta, dal Dopoguerra, che nella storia della Chiesa un valdostano sale alla più alta carica ecclesiastica della Diocesi di Aosta.
A fine mese, Enel spa cede il 51 per cento del capitale delle società Deval (che distribuisce energia elettrica all’utenza della Valle) e Vallenergie alla Compagnia Valdostana delle Acque-CVA, per un corrispettivo di 40 milioni di euro. La compagnia energetica valdostana, di cui l’Amministrazione regionale possiede il 100 per cento del capitale, diventa quindi l’unico referente azionario di Deval e Vallenergie, avendo già il 49 per cento del capitale delle due società.

A dicembre, la nepalese Meena Paudel e la sudafricana Nomfundo Caroline Pilisani sono le vincitrici della quattordicesima edizione del Premio internazionale “La donna dell’anno”, promosso dal Consiglio regionale. Il riconoscimento “Popolarità”, assegnato via web, è stato assegnato all’italiana Fiammetta Cappellini.

Il 2012 è stato un anno caratterizzato da numerosi cambiamenti che hanno determinato nuovi assetti all’interno degli organismi dell’Assemblea e a quelli ad essa collegati.
Nel mese di gennaio, viene istituita la Commissione speciale per l’esame del fenomeno delle infiltrazioni mafiose in Valle d’Aosta. Presieduta dal Consigliere Diego Empereur (UV), è composta dai Consiglieri Francesco Salzone (SA), con il ruolo di Vicepresidente, Emily Rini (UV), Alberto Bertin (Alpe), Massimo Lattanzi (PdL), Leonardo La Torre (FA) e Gianni Rigo (PD). La Consigliera Rini sarà sostituita dal collega Piero Prola (UV), a seguito della sua elezione a Presidente del Consiglio regionale, mentre il Consigliere Claudio Lavoyer prenderà il posto di La Torre dopo la nomina ad Assessore alle finanze. La Commissione ha l’incarico di individuare i settori maggiormente esposti al rischio di penetrazione mafiosa in Valle d'Aosta, stabilire opportuni raccordi operativi con analoghi organismi già esistenti presso il Parlamento italiano, in altre regioni e nell'ambito di enti locali, studiare e proporre pratiche amministrative e interventi normativi che rafforzino significativamente il presidio nei confronti dei fenomeni malavitosi. I suoi lavori si concluderanno con un documento discusso in Aula a fine dicembre, nel quale i Commissari hanno avanzato la proposta di attivare un tavolo permanente regionale di confronto, istituito presso la Presidenza della Regione, che raccolga tutti i soggetti che, a diverso titolo, si occupano di contrasto alla criminalità organizzata, in modo tale da creare una rete a supporto del lavoro degli organismi preposti alla tutela dell'ordine pubblico.

A inizio febbraio, la Valle d’Aosta ha un nuovo Difensore civico. Ad assumere la carica, eletto dal Consiglio regionale, è Enrico Formento Dojot, che succede a Flavio Curto.
Nello stesso mese, l’Assemblea regionale prende atto delle dimissioni del Consigliere Claudio Lavoyer (FA) dalla carica di Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, a seguito delle notizie emerse nel quadro degli accertamenti svolti dalla Banca d'Italia presso un istituto di credito valdostano. Le funzioni assessorili, fino all'elezione del nuovo Assessore, sono assunte ad interim dal Presidente della Regione. A luglio, sarà il Consigliere Leonardo La Torre, dello stesso gruppo di Lavoyer, a prendere le redini dell'Assessorato regionale al bilancio, finanze e patrimonio.

Lunedì 7 maggio, si insedia il nuovo Comitato regionale per le comunicazioni della Valle d’Aosta, presieduto dall'avvocato Manuela Ghillino e composto da Massimo Boccarella, Daniele Amedeo, Renato Patacchini e Carmine Sciulli.
Il 27 maggio si svolgono le elezioni comunali ad Arnad, Issime e Valsavarenche. Pierre Bonel è stato confermato, con il 59% dei voti, Sindaco di Arnad (lista Autonomie Communale Arnad) che ha prevalso su Edda Liliana Bosc (Arnad notre pays). A Valsavarenche è Giuseppe Dupont il nuovo Sindaco con il 57,25% dei voti (lista Ouhaentze-Valsavarenche), che ha sconfitto il Sindaco uscente Pierino Jocollé (Pour Valsavarenche), mentre a Issime era presente un’unica lista e il nuovo primo cittadino è Christian Linty (lista Pour Issime-Vür Eischeme).

Il mese di settembre si apre con un lutto per l'Assemblea regionale. All’età di 66 anni muore il Presidente del Consiglio regionale, Alberto Cerise. Dottore in scienze forestali e ambientali, eletto Consigliere regionale nella lista dell'Union Valdôtaine per la prima volta nel 1998, è confermato nel 2003, quando viene nominato Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, e nel 2008, quando assume la carica di Presidente del Consiglio.
Il 19 settembre, viene eletta alla più alta carica dell’Assemblea la Consigliera Emily Rini (UV). La neo Presidente è designata, a scrutinio segreto, con 26 voti a favore e una scheda bianca alla prima votazione. I gruppi Alpe e PD non prendono parte al voto. Emily Rini è la prima donna nonché il più giovane Consigliere nella storia dell’Assemblea regionale, a partire dalle prime consultazioni regionali avvenute nel 1949 a oggi, a ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio Valle. Nella stessa seduta, il Consiglio precede alla convalida dell’elezione del nuovo Consigliere Renato Praduroux, primo dei candidati non eletti nella lista dell’Union Valdôtaine, e alla nomina di Salvatore Agostino (UV) alla carica di Consigliere Segretario.
A partire da settembre, a seguito delle vicende che hanno segnato pesantemente la dignità delle Assemblee legislative regionali in Italia, la Presidente Rini dà un’accelerata all’azione del Consiglio sul fronte dei costi della politica, partecipando attivamente alla Conferenza dei Parlamenti regionali. Il dibattito si fa serrato, con la presentazione di due proposte di legge: una, dai gruppi Union Valdôtaine, Stella Alpina, Popolo della Libertà, Fédération Autonomiste e Partito Democratico e, l’altra, dal gruppo Alpe. L’esame in Commissione si conclude con l’approvazione di un nuovo testo risultante dal coordinamento delle due iniziative, scaturito da una serie di emendamenti proposti dalla stessa Presidente Rini, che viene approvato all’unanimità nell’ultimo Consiglio del 2012. La norma, in vigore dal 1° gennaio 2013, produce risparmi per oltre due milioni di euro, intervenendo sia sulle indennità che sul vitalizio dei Consiglieri.

Nel mese di novembre si svolge il referendum propositivo sulla questione del pirogassificatore. L’affluenza alle urne ha permesso di raggiungere il quorum: hanno votato 50 mila 909 cittadini, pari al 48,92 per cento degli aventi diritto. Il “Sì” ha ottenuto 47 mila 143 votanti, pari al 94,02 per cento, mentre il “No” 3 mila votanti, pari al 5,98 per cento. Sulla base del risultato, viene promulgata la legge di iniziativa popolare che modifica la norma regionale n. 31 del 2007 e che introduce il divieto del trattamento a caldo per la gestione dei rifiuti in Valle d’Aosta. A seguito del referendum, in Consiglio regionale viene istituita una Commissione speciale per la rideterminazione degli indirizzi programmatici del sistema di gestione dei rifiuti. Ne fanno parte i consiglieri Diego Empereur (UV), Francesco Salzone (Stella Alpina), Claudio Lavoyer (Fédération autonomiste), Massimo Lattanzi (PdL), Alberto Bertin (Alpe), Albert Chatrian (Alpe), Raimondo Donzel (PD). Presidente della Commissione viene eletto il Consigliere di minoranza Bertin. La Commissione concluderà i propri lavori nell’ultima adunanza della Legislatura, ad aprile, con una risoluzione votata dalle sole forze di maggioranza: sul tema, i gruppi politici sono profondamente divisi e non viene trovata una sintesi tra le posizioni della maggioranza e quelle dell’opposizione.
Inoltre, a inizio 2013, il Governo nazionale ha impugnato la legge davanti alla Corte costituzionale e la Regione si è costituita in giudizio.

Il mese di dicembre si apre con le dimissioni del Consigliere Laurent Viérin dalla carica di Assessore all’istruzione e cultura: il Consiglio regionale ne prende atto e contestualmente il Presidente della Regione assume ad interim le funzioni assessorili. Alla base delle sue dimissioni, come spiegato in Aula dal Consigliere, le accuse rivoltegli dal suo movimento (Union Valdôtaine) in merito a comportamenti non coerenti e in contrasto con la linea del partito (questione del pirogassificatore, divergenze sull’entrata in maggioranza del PdL, mancanza di dialogo all’interno dell’UV) e incompatibili, quindi, con la sua azione di Governo.
Sempre a dicembre, i Consiglieri della Stella Alpina-UdC-VdA comunicano la variazione del nome del loro gruppo, dal quale scompare l’UdC-VdA.

L’avvio del 2013 è segnato politicamente dalla costituzione di un nuovo gruppo consiliare: l’Union Valdôtaine Progressiste. Ne fanno parte i Consiglieri Luciano Caveri, Andrea Rosset e Laurent Viérin, fuoriusciti dal gruppo dell’Union Valdôtaine. Nella stessa adunanza del Consiglio, il Consigliere Rosset rassegna le dimissioni dalla carica di Presidente della seconda Commissione “Affari generali”.
Come conseguenza del nuovo assetto politico, il Consigliere Piero Prola diventa vice capogruppo dell’UV, il Consigliere Alberto Crétaz è nominato Presidente della quinta Commissione “Servizi sociali”. In seguito, confluiscono nel gruppo misto Leonardo La Torre, già eletto nelle file della Fédération autonomiste, ed Enrico Tibaldi, già componente del Popolo della Libertà.

A metà gennaio, Roberto Louvin (Alpe) si dimette dalla carica di Consigliere regionale della Valle d’Aosta, annunciando «di aver preso la decisione di anticipare la conclusione della sua attività in Consiglio per riprendere subito il proprio lavoro in Università». Nel corso della sua attività politica e amministrativa, Louvin ha ricoperto numerosi incarichi, tra cui di Assessore regionale all'istruzione e alla cultura (1993-1998), di Presidente del Consiglio regionale (1998-2002) e di Presidente della Regione (2002-2003). Gli subentra il primo dei non eletti della lista Vallée d’Aoste Vive/Renouveau, Livio Perron, Consigliere comunale di Châtillon.

A febbraio, il Consigliere Massimo Lattanzi (PdL) viene nominato Presidente della seconda Commissione “Affari generali”.
Nelle elezioni politiche di fine febbraio, la Valle d’Aosta ha i suoi nuovi parlamentari. Sono Rudi Marguerettaz (Stella Alpina) per la Camera dei deputati e Albert Lanièce (UV) per il Senato della Repubblica, entrambi rappresentanti della coalizione facente capo alle forze politiche che hanno sostenuto la maggioranza politica regionale sul finire della XIII Legislatura. Il 27 marzo l’Assemblea prende atto delle dimissioni di Albert Lanièce dalla carica di Assessore alla sanità, e il Presidente della Regione assume le funzioni assessorili ad interim fino alla fine della Legislatura.
Il 29 marzo, i Consiglieri Fontana, Donzel e Rigo appartenenti al gruppo consiliare Partito Democratico comunicano la nuova denominazione del loro gruppo in “Partito Democratico-Sinistra VdA”. Nella stessa giornata è scomparso all’età di 69 anni l’ex Senatore Guido Dondeynaz, figura di spicco del mondo politico e sindacale della nostra regione.

Ad aprile, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, viene delegato dal Consiglio Valle a partecipare all’elezione del Presidente della Repubblica. Il 20 del mese, per la prima volta nella storia d’Italia, viene rieletto il Presidente della Repubblica uscente, Giorgio Napolitano.

L’8 aprile, con gli ultimi atti, si tiene l’ultima adunanza della tredicesima Legislatura.
Nel congedare i Consiglieri, il Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, ha parlato di «cinque anni di Legislatura caratterizzati da un dibattito serrato, a volte anche acceso nella pluralità delle opinioni che compongono l’Assemblea, ma sempre improntato al massimo rispetto dei ruoli e delle responsabilità che ogni forza politica, di maggioranza e di opposizione, esercita nelle sue funzioni di rappresentanza della comunità valdostana.»
Durante il quinquennio, sono 205 le leggi e i regolamenti approvati dal Consiglio regionale. Consiglio che ha intrapreso la sfida dell’austerità mantenendo costante l’impegno volto a coniugare il rigore dei conti pubblici con la tutela della qualità dei servizi offerti ai cittadini, il sostegno economico alle famiglie e alle imprese, la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico. Una Legislatura profondamente segnata dalla crisi economica e finanziaria, durante la quale le politiche di risanamento nazionale si sono tradotte in una significativa contrazione della capacità di spesa e in un’inedita ingerenza nella sfera di autogoverno e di autonomia garantita dallo Statuto speciale.