Il Parlamento dei giovani della Federazione Wallonie-Bruxelles

Il Parlamento dei giovani è una simulazione parlamentare nel corso della quale un centinaio di giovani, dai 17 ai 26 anni, prendono possesso del Parlamento della Federazione Wallonie-Bruxelles ed entrano nei panni di deputati o giornalisti: nel corso di una settimana esaminano quattro progetti di decreti, dalla lettura iniziale alla votazione finale, passando dall'esame in Commissione.

I giovani valdostani possono prendervi parte grazie ad un'intesa parlamentare siglata dal Consiglio Valle, il Parlamento della Federazione Wallonie-Bruxelles e il Parlamento della Repubblica e Cantone del Giura.

Sin dal 2003 giovani valdostani hanno potuto aderire a questa iniziativa.

Nel 2020 a rappresentare la Valle d'Aosta dal 24 al 28 febbraio è Marlène Jorrioz, diciannovenne e iscritta al primo anno della laurea in lingue e comunicazione per imprese e turismo all'Università della Valle d'Aosta. I dibattiti si sviluppano intorno a tematiche eterogenee quali il reintegramento di chi subisce una condanna penale, i diversi modelli di genitorialità, la promozione della cittadinanza, l'instaurazione di un sussidio universale.

Nel 2019, Gabriele Iannizzi, studente al quinto anno nel Liceo scientifico Bérard di Aosta, rappresenta la Valle d'Aosta alla 23a riunione del Parlement dal 12 al 16 febbraio. La discussione, portata avanti da un centinaio di giovani, si concentra sulla violenza sessuale nei luoghi pubblici, sul rimborso delle spese sanitarie, sul disarmo, sull'accompagnamento dei genitori nell'educazione dei figli.

Nel 2018, Giuseppe Grassi, 23 anni, residente ad Aosta, studente del terzo anno di scienze politiche e relazioni internazionali presso l'Università della Valle d'Aosta, ha rappresentato il Consiglio Valle nella 22ª sessione del Parlamento dei Giovani, che ha avuto luogo nella capitale belga dal 12 al 16 febbraio. I giovani hanno lavorato alla nazionalizzazione della stampa, al passaggio alla mobilità ecologica, alla creazione di un sistema alimentare sostenibile e responsabile, al miglioramento degli embrioni umani.

Nel 2017 è Federica Pastoret, 25 anni, residente ad Aosta, studentessa dell'Università della Valle d'Aosta nel primo anno del Master in Lingua e comunicazione per il turismo montano, che ha partecipato dal 26 febbraio al 3 marzo. I temi discussi in questa nuova edizione del Parlamento dei giovani si sono concentrati sulla migrazione e il processo di integrazione, le istituzioni democratiche, la riforma carceraria, la cultura.

Nel 2016, l'esperienza è stata vissuta dalla ventenne Eloise Villaz di Morgex, studentessa di scienze politiche del primo anno del corso trilingue franco-inglese-tedesco e studentessa di giurisprudenza all'Istituto di studi politici di Parigi. Il Parlamento dei giovani si è riunito dall'8 al 12 febbraio e ha concluso i lavori approvando quattro bozze di decreto sui seguenti temi: riduzione della riproduzione sociale nell'istruzione, riduzione dell'estrema povertà legata all'accattonaggio e senzatetto attraverso il reinserimento sociale, la piena tassazione dell'eredità e l'introduzione del reddito di base, il multiculturalismo nei media.

Nel 2015, il Consiglio Valle è stato rappresentato da Elisabeth Pastoret, studentessa di 21 anni di Aosta, iscritta all'Università Paris Ouest Nanterre La Défense in diritto francese e diritto italiano. Il Parlement Jeunesse si è riunito a Bruxelles dal 15 al 20 febbraio e i lavori hanno riguardato i quattro temi seguenti: le strategie di inserimento professionale per i beneficiari di assegni, la liberalizzazione del codice penale, l'uguaglianza di genere, l'obbligo di donazione del sangue, dei tessuti e degli organi.

Nel 2014, è stato Marco Carrel di Valtournenche, studente iscritto alla facoltà di economia e gestione delle imprese all'Università della Valle d'Aosta, a rappresentare il Consiglio Valle a Bruxelles, dal 3 al 7 marzo. I temi su cui i giovani hanno lavorato nel corso di questa nuova edizione del Parlamento dei giovani hanno riguardato la riforma del sistema carcerario, l'introduzione di una tassa carbone, la protezione dei minori nell'ambito audiovisivo e l'introduzione di un reddito parentale.

Nel 2013, dal 10 al 15 febbraio, la 17a sessione del Parlamento dei giovani ha visto la partecipazione di Alessandra Borre, ventiquattrenne di Sarre, studentessa di lingue e letteratura a Torino in rappresentanza dell'Assemblea regionale. I giovani hanno affrontato gli argomenti seguenti: l'introduzione di un servizio cittadino, la riforma del finanziamento dei culti, la riforma dell'insegnamento, la designazione dei decisori politici.

Nel 2012, la 16a sessione del Parlamento dei giovani della Federazione Wallonie-Bruxelles si è tenuta a Bruxelles dal 19 al 24 febbraio. Il Consiglio Valle è stato rappresentato dal ventenne Jean-Baptiste Dalle, di Saint-Vincent, studente al secondo anno di giurisprudenza all’Università di Torino.

Nel 2011, Nicole Vallet, 23 anni, residente a Châtillon, studentessa del secondo anno del corso di laurea specialistica in sviluppo, ambiente e cooperazione all’Università di Torino, ha rappresentato la Valle d'Aosta alla 5a sessione del Parlamento giovani della Comunità francese del Belgio si è tenuta a Bruxelles dal 6 all’11 marzo. I giovani parlamentari hanno esaminato e discusso i seguenti temi: l’inquadramento dei giovani delinquenti; la formazione professionale; l’organizzazione del tempo di lavoro e la fiscalità nel lavoro; le condizioni di accesso a un alloggio adeguato.

Nel 2010, Bruxelles ha ospitato i lavori della 14a sessione del Parlamento giovani della Federazione Wallonie-Bruxelles: Stefano Crétier, studente universitario all'Università di Ginevra, ha rappresentato il Consiglio Valle. I progetti di decreto esaminati e poi approvati dai giovani parlamentari riguardano diverse tematiche: la riconsiderazione della laicità nei settori pubblici, privati e dell'insegnamento; la rivalutazione della famiglia e del suo ruolo; la riforma del sistema sanitario e del sistema carcerario.

Nel 2009, è stata Valeria Sapone, studentessa presso l'Università di Torino a rappresentare il Consiglio Valle ai lavori della 13a sessione del Parlamento dei giovani, che si sono tenuti a Bruxelles dal 22 al 27 febbraio. Nel corso dei lavori i giovani parlamentari hanno dibattuto e, successivamente, approvato quattro progetti di decreti riguardanti il riconoscimento e il finanziamento dei culti e delle comunità filosofiche non confessionali; uniformità in materia di tossicodipendenze quali alcool, tabacco e cannabis; una migliore integrazione tra i giovani nel campo della salute e della pratica sportiva e l'organizzazione e l'esercizio della prostituzione libera e volontaria. L'Assemblea dei giovani ha inoltre approvato una risoluzione riguardante il federalismo globale.

Nel 2008, la partecipazione alla 12a sessione del Parlamento dei giovani è stata assicurata da Chantal Mauris, studentessa di scienze politiche presso l’Università della Valle d’Aosta, scelta anche quest’anno grazie alla collaborazione tra l’Università stessa ed il Consiglio regionale. La settimana dal 3 al 10 febbraio è stata molto interessante e soprattutto molto ricca di emozioni. I giovani sui quattro progetti di decreto proposti riguardanti temi diversi e di attualità, quali la mobilità nei grandi centri urbani, la promozione del reinserimento professionale degli scioperanti per mezzo di un piano cooperativo di attivazione, la riforma dell’insegnamento al fine di renderlo più efficace e più egualitario e l’integrazione degli immigrati e la lotta contro il traffico degli esseri umani.

Nel 2006, i lavori del 10° Parlamento dei giovani si sono svolti dal 26 febbraio al 3 marzo. Simone Pellicanò, studente in economia aziendale presso l’Università della Valle d’Aosta, è stato selezionato per rappresentare il Consiglio regionale della Valle d'Aosta. le tematiche affrontate sono state: l’applicazione di esami di ammissione agli studi superiori con l’obiettivo di aiutare gli studenti nella loro scelta dei percorsi formativi, le condizioni di concessione di aiuto in materia di cooperazione bilaterale diretta, il rifinanziamento della cultura e della gestione del suo sostegno al fine di valorizzare il meglio possibile il nostro patrimonio e quello del passato, la creazione di centri di sovvenzione per assicurare un inquadramento efficace dell’azione del terreno rispondente ai bisogni locali delle associazioni.

Nel 2005, la partecipazione alla 9a sessione è stata assicurata da Giovanna Cugnetto, studentessa di Lingue e comunicazione per le imprese, il territorio e il turismo presso l’Università della Valle d’Aosta. La scelta della candidata è stata compiuta anche quest'anno da una commissione bilaterale composta dal Consiglio Regionale e dall’Università. I temi di discussione sono stati la riforma dei provvedimenti penali per i minori, la legalizzazione delle droghe leggere, la realizzazione di un programma di educazione civica, di controllo dell’immigrazione e di integrazione dei nuovi arrivati.

Nel 2004, il giovane valdostano, Giuseppe Catenazzo, studente universitario in Scienze dell'economia, ha partecipato, dal 23 al 27 febbraio, ai lavori dell'8a sessione del Parlamento dei giovani. Per la prima volta la scelta del rappresentante valdostano è stata fatta grazie alla collaborazione con l'Università della Valle d'Aosta. In effetti, una Commissione bilaterale era stata incaricata di selezionare, tra più candidati, lo studente che potesse meglio rappresentare la Valle d'Aosta grazie, specialmente, alle sue conoscenze linguistiche e nel campo del diritto. I temi affrontati in questa sessione sono stati la riforma della legge sul divorzio, il rafforzamento del controllo dei partiti anti-democratici e liberticidi, il servizio civile e militare e i giovani e lo sport.

Nel 2003, la Valle d'Aosta ha avuto l'opportunità di associare tre giovani (Valentina Berthod, Alex Armand e Tommaso Lupo) alla sessione del Parlamento dei giovani, svoltasi a Bruxelles dal 3 al 7 marzo. I temi discussi nella sessione erano l'indennizzo a chi ha subito danni materiali non assicurabili dovuti a calamità naturali, la necessità d'instaurare la mediazione come modo di risoluzione dei conflitti, l'adozione dei minori e la separazione delle organizzazioni confessionali dallo Stato.