Info Conseil

Comunicato n° 93 dell'11 febbraio 2015

Interpellanza sulla gestione della Clinica di Saint-Pierre

Riunione del Consiglio dell'11 febbraio 2015

Il gruppo Union Valdôtaine Progressiste, con un'interpellanza discussa durante la riunione del Consiglio dell'11 febbraio 2015, si è occupato della gestione della Clinica di Saint-Pierre.

Nello specifico, il Consigliere Nello Fabbri ha voluto approfondire il nuovo accordo contrattuale stipulato dall'azienda Usl Valle d'Aosta che prevede «un aumento del tetto di spesa per l'anno 2015 da sei a sette milioni di euro.»

Il Consigliere Fabbri ha quindi voluto sapere «se l'incremento di disponibilità di spesa di 500 mila euro per la riabilitazione ortopedica sia in grado di garantire la cancellazione dell'analogo servizio fornito dalla struttura di Antey-Saint-André e quale riduzione di spesa per il Servizio sanitario regionale si sia ottenuta da tale ricollocazione; quali siano i vantaggi derivanti dall'eventuale mobilità attiva generata nella struttura di Saint-Pierre; il motivo per cui, in un periodo di carenza di fondi e di risparmi radicali su tutti i settori della sanità, vengano destinati 1 milione e 750 mila euro, aumentandoli di 500 mila euro rispetto alla precedente convenzione, ad anticipazione della eventuale mobilità attiva; se sia intenzione dell'Assessore invitare la dirigenza dell'USL a riconsiderare la cifra destinata a soddisfare il bisogno extraregionale.»

Nella risposta, l'Assessore alla sanità, Antonio Fosson, ha ripercorso la storia della clinica di Saint-Pierre, costruita nel 2009, risolvendo i problemi legati al ricovero riabilitativo dei malati ad Albenga. «Dal 2013 non è stato più possibile mantenere due strutture, quella di Saint-Pierre con 64 posti e quella di Antey-Saint-André con 15 posti, che peraltro è sempre stata una Residenza sanitaria assistenziale, non una clinica riabilitativa. Oggi quest'ultima struttura ha 10 posti pienamente utilizzati, ma non a fini riabilitativi. Per quanto riguarda i costi della gestione di Antey, i 500 mila euro sono oggi spesi a Saint-Pierre, i cui 64 posti sono occupati anche da utenti che provengono da fuori Valle. Questa cifra per la mobilità attiva rappresenta quindi un guadagno per la Valle d'Aosta, basta tenere conto del fatto che si garantiscono un centinaio di posti di lavoro e che ricaviamo il 10% in più rispetto agli scorsi anni. Preciso che il contratto non è stato ancora firmato perché deve essere confermato nelle sue linee guida dalla Regione all'azienda e che se ben regolamentato il ruolo del privato in sanità non può che portare vantaggi.»

Il Consigliere Fabbri si è detto non soddisfatto della risposta: «Non ho ottenuto i chiarimenti auspicati. Dallo spostamento del servizio di Antey non abbiamo avuto benefici, anzi, ci hanno rimesso i cittadini della Media e Bassa Valle. Dei 64 posti a Saint-Pierre mi risulta che solo 37 sono riservati ai pazienti valdostani. Continuo a pensare che la convenzione per la mobilità attiva si tratti di una partita di giro



MM