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Comunicato n° 375 del 9 ottobre 2013

Respinta una mozione sui contributi previsti dalle leggi regionali di settore

Adunanza del Consiglio regionale del 9 ottobre 2013

Nel corso della seduta del 9 ottobre 2013, il Consiglio regionale ha respinto, in sede di votazione segreta, con 17 voti a favore e 18 astensioni, una mozione in merito al reperimento delle risorse finanziarie necessarie per l'erogazione dei contributi previsti dalla normativa regionale per il sostegno dell’economia e dello sviluppo, in special modo per le attività turistico ricettive e commerciali e per le imprese industriali e artigiane.

Il testo, iscritto all'ordine del giorno dai gruppi Partito Democratico-SinistraVdA e Movimento 5 Stelle, è stato illustrato dalla Consigliera del PD-Sinistra VdA Carmela Fontana. «Viviamo un momento storico in cui per la prima volta la nostra regione si ritrova in una situazione di impoverimento generalizzato, una vera e propria crisi di sistema. Il taglio lineare del 10% inaspettato e adottato senza informare le forze d'opposizione, anche noi l'abbiamo saputo dai giornali, ha formalizzato ciò che il Governo regionale sapeva da mesi, prima della campagna elettorale. Cresce il malcontento degli operatori dei settori produttivi a causa della mancata erogazione dei contributi nei tempi previsti dalle leggi e dalle delibere applicative, nonostante l’approvazione della spesa da parte della Giunta. La situazione è precipitata per il fatto che per numerose istruttorie dall'esito positivo non è stato possibile liquidare la somma dovuta per indisponibilità finanziaria. Diventa inderogabile una seria programmazione per programmare criteri e priorità per la concessione dei contributi, previsti da leggi volute da questo governo regionale. Per questo chiediamo di reperire, entro il 15 novembre, le risorse necessarie per far fronte agli impegni relativi alle istruttorie regolarmente concluse, ma ancora in attesa di provvedimento amministrativo, riguardo a tutte le leggi di settore, oltre che a provvedere alla liquidazione delle pratiche già approvate.»

Il Consigliere del M5S, Stefano Ferrero, è intervenuto affermando che «la mozione traduce l'urlo di dolore dell'economia valdostana, che ha colpito indistintamente artigiani, commercianti e piccole industrie. Molti di loro sono stati obbligati a rivolgersi all'istituto creditizio, sostenendo significativi oneri aggiuntivi. Considerato che il governo regionale sapeva da mesi che i soldi erano finiti, e nessuno si era preso la briga di avvisare, chiediamo che con la stessa tempestività con cui si sono reperiti i 10 milioni per il Casinò si reperisca il denaro per soddisfare le domande inevase.»

 

Il Consigliere di Alpe, Albert Chatrian, ha affermato che « Fino al 26 maggio, data delle elezioni regionali, non c'erano problemi nell'erogazione di contributi. Mentre il 17 settembre l'Assessore al bilancio Baccega ancora affermava di non aver detto no a nessun finanziamento, alcuni assessori ci avevano riferito di criticità. Da qui la nostra mozione presentata il 27 settembre. Dopo qualche giorno, il 4 ottobre, la Giunta ha confermato i nostri timori con l'approvazione della deliberazione che ha sospeso i contributi previsti da leggi regionali di settore, fra i quali interventi in materia di sistemazioni idraulico - forestali e difesa del suolo, interventi regionali a sostegno delle attività turistico-ricettive e commerciali, interventi per lo sviluppo delle imprese industriali e artigiane oppure in materia di allevamento zootecnico. Stiamo smascherando il bilancio elettoralistico messo in campo nel 2013. Il Governo regionale ha preso in giro i Valdostani e ora le casse sono vuote. Si tratta di una brutta pagina politica per la Valle d'Aosta. Se vogliamo dare credibilità alla politica bisogna smettere con le menzogne, i cittadini sono stanchi di essere presi in giro.»

Il Vicepresidente del Consiglio Andrea Rosset (UVP) ha «condannato la scelta di ridimensionare i finanziamenti ricorrendo a tagli lineari, che penalizzano tutti in egual misura. Il provvedimento è grave in quanto colpisce sia la piccola imprenditoria, sia le associazioni di categoria e le famiglie, ovvero i cardini della nostra società. Molti, per evitare di esporsi contro il sistema, non hanno la forza di rivendicare i loro diritti. Siamo spiacenti che l'unico modo per conoscere la reale situazione finanziaria della nostra sia dover ricorrere a una mozione

L'Assessore al bilancio, Mauro Baccega, ha confermato «che i contributi per i quali è stato formalizzato l'impegno saranno liquidati al più tardi a gennaio 2014, per gli altri si sta lavorando in fase di predisposizione di bilancio. Alcune soluzioni proposte dall'opposizione non sono percorribili: non si possono contrarre mutui per ottenere liquidità per i contributi, ma solo per effettuare investimenti. Per il 15 di novembre sarà impossibile introitare delle entrate per coprire le domande di contributi inevase. Con la sospensione dell'accoglimento delle domande per contributi a fondo perso, si è garantita parità di trattamento, e il Governo farà del suo meglio per trovare una soluzione. La vostra mozione non è ricevibile, poiché prima si devono reperire i fondi e poi assegnarli  individuando le priorità. Le risorse che potrebbero essere disponibili sono bloccate dal patto di stabilità e altre sono venute a meno in seguito alle recenti finanziarie dei governi nazionali, in particolar modo quella adottata dal Governo Monti e dalla mancata risposta del Governo Letta.»

La Consigliera del PD-Sinistra VdA, Carmela Fontana, ha invitato «la Giunta a una maggior trasparenza e a rispettare il ruolo del Consiglio. Dal 2008 il mio gruppo, consapevole della gravità della situazione, interrogava il Governo regionale, ricevendo sempre rassicurazioni. Chiediamo maggior condivisione e dialogo, come avveniva nella Legislatura passata

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha quindi preso la parola per sottolineare che «avremo la possibilità di spiegare le nostre scelte in fase di predisposizione e illustrazione del bilancio. Al momento, siamo in attesa di verificare come lo Stato rispetterà il nuovo riparto fiscale. Sono inoltre mesi che aspettiamo risposte dal Governo per avere indicazioni sul Patto di stabilità. Se siamo prudenti nelle valutazioni è perché non possiamo ancora prendere delle decisioni. Di fatto abbiamo finora subito una decurtazione di 352 milioni. Non abbiamo paura di confronti, ma in questo momento non è possibile ottenere garanzie dallo Stato ed è quindi difficile fare previsioni. Da questa incertezza deriva il provvedimento di sospensione dei contributi a fondo perso.»

 CaSa