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Comunicato n° 372 del 9 ottobre 2013

Respinta una mozione per il recupero dei crediti in ambito agricolo

Adunanza del Consiglio regionale del 9 ottobre 2013

Il Consiglio regionale, nella seduta del 9 ottobre 2013, ha respinto, a votazione segreta, con 18 astensioni e 17 voti a favore, una mozione sul recupero rateizzato dei crediti in ambito agricolo.

Il testo, proposto dai gruppi Partito Democratico-SinistraVdA, Union Valdôtaine Progressiste e Alpe, è stato illustrato dal Capogruppo del PD-SVdA, Raimondo Donzel. «La mozione presentata, già oggetto di interpellanze è il frutto di un lavoro realizzato da tutta la minoranza. L'attuale situazione economica ha colpito con durezza tutto il sistema produttivo regionale e, in particolare, le aziende agricole che soffrono di una crisi di liquidità, cui contribuiscono anche le difficoltà di cassa del bilancio regionale ma anche la capacità gestionale dell'Assessore. Non si può nascondere la reale condizione del mondo agricolo, che versa in situazione critica. Il futuro del comparto ci preoccupa, considerato anche l'apporto di questo settore alla valorizzazione del territorio, alla cura del paesaggio e alla realizzazione di una prospettiva di ripresa fondata su di uno sviluppo sostenibile ed ecocompatibile. L'Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura-Area VdA avrebbe dovuto erogare con maggior certezza i contributi rispetto all'ente nazionale Agea, ma problemi tecnici e incapacità gestionali hanno rallentato l'erogazione creando gravi problemi a chi deve fare fronte a aumenti dei costi di produzione in crescita vertiginosa. Ė inutile puntare sull'Institut agricole, sulla ristrutturazione degli alpeggi se non si forniscono agli agricoltori gli strumenti per poter compiere serenamente il proprio lavoro. Per far fronte a questa carenza di risorse, chiediamo all'Assessore di intervenire presso Area VdA affinché l'attività di recupero credito avvenga concordando con le Associazioni di categoria un sistema equilibrato di rateizzazioni in modo da, ove ve ne sia la possibilità tecnica, effettuare la compensazione dei debiti, secondo quanto previsto dalla legge regionale 30/2009. All'agricoltura valdostana non serve un cassiere di banca, un esattore delle tasse, ma un politico che si batta per sostenere e rifinanziare il settore. Un Assessore che non consenta che l'agricoltura paghi il prezzo più alto di tutti i settori per i tagli al bilancio.».
Nel dibattito generale, il Consigliere dell'UVP Sandro Nogara ha sottolineato che «è stato inferto un duro colpo agli agricoltori, a causa delle modalità con cui si chiede la restituzione dei prestiti. Ringrazio l'Assessore Testolin per la franchezza esibita in Commissione, ma il Governo regionale sta abbandonando il mondo agricolo. Non si deve dimenticare l'indotto creato dall'agricoltura, c'è un mondo che le gira intorno. I 5 milioni attesi erano destinati a pagare tutti i fornitori. Gli agricoltori sono preoccupati e il latte e la carne valdostani sono pagati a prezzi tra i più bassi in Italia. Un ulteriore grave problema rischia di sorgere, c'è la possibilità che i contributi Agea siano presto bloccati a causa di un'indagine della Commissione europea. La situazione è drammatica.»


Il Consigliere di Alpe Albert Chatrian ha ricordato che «sono anni che si discute sul ruolo di Area VdA, voluta all'unanimità nel 2007, per dare risposte immediate al comparto agricolo, per erogare più velocemente l'indennità compensativa e la misura agroambientale. Per mille motivi non è stata riconosciuta come ente pagatore e i pagamenti non sono mai andati a regime, ha fallito anche per l'ordinaria amministrazione, a causa di superficialità, mala gestione e nessuna volontà politica. Chiediamo al Governo di non celarsi dietro a motivazioni tecniche, ma di manifestare un serio impegno politico, poiché nei prossimi mesi si dovranno affrontare le prospettive di un comparto in ginocchio, abbandonato da questa maggioranza e che avete preso in giro in campagna elettorale. Si dovrà mettere in campo ogni sforzo utile a rivedere ruolo e funzione di Area VdA, è d'obbligo un ripensamento nella programmazione.»


Il Consigliere M5S Stefano Ferrero ha affermato: «Concordo con i contenuti della mozione e con gli interventi dei colleghi dell'opposizione che hanno tracciato un quadro veritiero della situazione del mondo agricolo, ove sono state penalizzate le piccole aziende. Si deve dirottare le risorse sul settore agricolo anziché spendere cifre esorbitanti per interventi sulla Casa da gioco».


L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Renzo Testolin, ha annunciato che «la mozione, così come impostata, dovrà essere respinta, perché la legislazione che detta norme in materia di contabilità pubblica regionale, non dà la possibilità di applicare l'istituto della compensazione di finanziamenti che arrivano al di fuori del bilancio regionale. Ribadisco, tuttavia, la nostra ferma intenzione di adoperarci, come peraltro già fatto, affinché chi voglia risolvere positivamente le pendenze con Area lo possa fare con quelle che sono le sue possibilità. L'obiettivo principe è quello di non arrecare danno agli agricoltori valdostani oltre che di rientrare delle cifre a suo tempo anticipate. Per onestà, ricordo anche che l'imporre una restituzione coatta non è arrivata come un fulmine a ciel sereno: è lo sviluppo di una situazione che è iniziata con una procedura a fronte di un impegno degli agricoltori. Area VdA si è quindi mossa in progressione. Di tutti gli anticipi effettuati da Area, 17 milioni di euro sono già stati restituiti: non chiedere gli altri sarebbe come legittimare una situazione di inadempienza. A conclusione del Piano di sviluppo rurale 2007-2013 bisognerà cercare di chiudere questo cerchio, anche per correttezza nei confronti di chi ha già rimborsato il dovuto. Io credo che per onestà ci voglia un minimo di programmazione da parte di tutti, non solo dell'Ente pubblico, al fine di poter affrontare in maniera più serena le difficoltà.»


Per il Presidente della Regione Augusto Rollandin, «l'agricoltura valdostana non è un sistema drogato. E parlo con cognizione di causa. La mozione si riferisce in particolare al settore più penalizzato, la zootecnia. Orticultura e viticultura vivono una situazione migliore. Il prodotto latte non ha mercato, lo si produce male, e lo affermano i consorzi e le cooperative. La fontina deve tornare alla qualità per cui era universalmente apprezzata, la criticità sta nella lavorazione del latte. Ma su questo tema ritorneremo in altre occasioni. Nego però che non ci sia sensibilità verso l'agricoltura, sono stati investiti centinaia di milioni sulle infrastrutture, stalle e alpeggi. Sono altresì allo studio alcuni progetti elaborati da consorzi. Ricordo inoltre che il 75% degli anticipi 2013 è già stato erogato. Non c'è mancanza di volontà, nessuno vuole fare l'esattore. Siamo inoltre favorevoli a un confronto e disponibili a individuare una formula di rateizzazione, l'unica possibile. Non è invece possibile parlare di compensazione, in quanto gli enti coinvolti nell'erogazione dei contributi e nel recupero dei crediti sono diversi.»


Il Consigliere dell'UVP Laurent Viérin ha replicato evidenziando che «vi è solo una disponibilità a parole, ci si trincera dietro ad aspetti tecnici, ma la volontà politica è lontana dall'assecondare un confronto con l'opposizione, la cui iniziativa va nella direzione di risollevare il settore agricolo ormai in ginocchio.»


Il Consigliere Claudio Restano (UV) ha commentato: «Passiamo ai fatti, invece di continuare a parlare: da parte della maggioranza vi è la disponibilità a venire incontro al mondo agricolo e a confrontarsi. Ma la minoranza si arrocca sulle proprie posizioni per dare spettacolo. Ve ne assumerete le responsabilità.»


Il Capogruppo dell'UVP, Luigi Bertschy, ha quindi concluso: «Siamo tutti i giorni in ufficio per lavorare e non siamo qui per dare spettacolo. Sono settimane che solleviamo le problematiche in ambito agricolo e oggi abbiamo portato il nostro contributo propositivo su di una questione molto concreta, creando una possibilità di confronto, che non deve, però, arrivare sempre all'ultimo minuto. Evitiamo di imputarci colpe a vicenda, perché in quest'Aula, al di là delle posizioni politiche, vogliamo tutti tutelare gli interessi e il bene dei valdostani.»

 


CaSa