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Comunicato n° 367 dell'8 ottobre 2013

Respinta una mozione sulla nomina del Direttore generale dell'USL

Adunanza del Consiglio regionale dell'8 ottobre 2013

Nella seduta dell'8 ottobre 2013, il Consiglio regionale ha respinto, in sede di votazione segreta, con 18 voti contrari e 17 a favore, una mozione riguardante la futura nomina del Direttore generale dell'USL della Valle d'Aosta.

L'iniziativa, proposta dai gruppi Partito Democratico-Sinistra VdA, Alpe e Union Valdôtaine Progressiste, è stata illustrata dal Consigliere Jean-Pierre Guichardaz (PD-SVdA). «La sanità è un settore strategico che riguarda la totalità della popolazione valdostana e la nomina delle figure apicali dovrebbe avvenire tenendo conto innanzitutto del merito e delle competenze possedute, piuttosto che dell'appartenenza politica. Non stiamo parlando di un incarico fiduciario, dobbiamo uscire dal meccanismo dello spoil system. Infatti, il Direttore generale dell'USL nomina la Direzione strategica e influenza la scelta dei vertici delle varie strutture e di conseguenza l'intero assetto aziendale. Visto che il Consiglio regionale e le Commissioni consiliari sono organi preposti alla verifica del buon funzionamento della macchina amministrativa, riteniamo di impegnare la Giunta affinché l'audizione preventiva dei candidati idonei alla nomina di Direttore generale dell'USL valdostana avvenga in seno alla quinta Commissione, condividendo con la stessa le modalità di individuazione e di nomina del Direttore stesso.»

Nel corso della discussione sono intervenuti i Consiglieri Fabbri, Morelli, Cognetta e l'Assessore alla sanità.

Per il Consigliere Nello Fabbri (UVP), «bisogna essere efficaci ed efficienti, tenendo sempre presente che al centro della vita sociale devono essere posti l'attenzione alla persona e alla famiglia e la sanità deve essere considerata uno dei diritti essenziali, e ciò coerentemente col pensiero federalista e autonomista. Ora ci troviamo di fronte all'apertura di una nuova fase, che coincide con l'esigenza di un cambiamento profondo. Occorre poi usare le professionalità presenti sul territorio per decongestionare il presidio ospedaliero. Tutto ciò deve avvenire nella massima trasparenza, e non come sinora accaduto. Una decisione che riguarda tutti deve essere argomentata nel Consiglio o nelle sue Commissioni, senza con questo voler togliere alla Giunta il compito di nominare tale figura.»

Il Capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli, ha dichiarato: «Il nostro gruppo ha sempre cercato di favorire la trasparenza delle scelte e delle decisioni. Soprattutto quando queste scelte riguardano i livelli apicali delle aziende. Non vogliamo sostituirci alla Giunta e siamo consci che si tratti di una nomina fiduciaria, ma crediamo anche che questa scelta debba essere operata su criteri di merito e di competenza, affinché tutta la comunità possa beneficiarne. Soprattutto in un settore così delicato e importante come la sanità e, pertanto, auspichiamo che la Commissione competente venga messa al corrente in modo preventivo riguardo alle modalità di scelta.»

Per il Consigliere del M5S, Roberto Cognetta, «questa mozione va nel senso della trasparenza e dell'avvicinamento del Consiglio alle decisioni importanti per la nostra comunità. Noi vorremmo conoscere i candidati idonei prima della loro approvazione. Ci sentiamo espressione dei cittadini e insieme al Governo regionale vogliamo condividere le modalità di nomina, vista l'importanza del settore.»

L'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Antonio Fosson, ha replicato che «l'individuazione del Direttore generale è prevista da una legge regionale, poi modificata dal decreto Balduzzi che ha introdotto alcuni requisiti, quali la domanda dei candidati e la loro successiva valutazione da parte di una  Commissione formata da tre componenti. La legge e il percorso sono quindi molto chiari. Oggi, voi chiedete di fare una deroga a queste disposizioni in una fase in cui il procedimento del concorso è già avviato. Volete modificare un percorso! E se un candidato si rifiutasse di venire in Commissione, cosa facciamo? Lo obblighiamo, correndo il rischio di un ricorso perché abbiamo cambiato le regole a procedimento avviato? La democrazia prospera nel rispetto delle norme e dei procedimenti. Io credo che sia questa la via da seguire. Se vogliamo cambiare le regole, allora facciamolo andando a modificare la legge. Per noi questa mozione così come scritta è irricevibile perché è contro le leggi del settore.»

Il Consigliere Guichardaz (PD-SinistraVdA) ha quindi preso la parola per ribadire che «siccome la sanità regionale è un servizio universale, non può più essere subordinata ad una logica di lottizzazione. Secondo noi non esiste nulla che osti l'audizione in Consiglio dei candidati risultati idonei. La nostra intenzione non è quella di sostituirci alle funzioni della Giunta né di interferire nella sua scelta: vorremmo semplicemente capire la vision manageriale e strategica dei candidati, tra i quali sarà individuato chi gestirà un settore così delicato. Il sistema sanitario regionale subirà dei tagli che implicheranno delle conseguenze gestionali e logistiche non da poco e quindi crediamo giusto condividere le modalità di scelta della figura apicale.»

 

SC