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Comunicato n° 362 dell'8 ottobre 2013

Approvata la riprogrammazione dei fondi per le aree sottoutilizzate 2007-2013

Adunanza del Consiglio regionale dell'8 ottobre 2013

L'Assemblea ha approvato, con voti 18 favorevoli (UV e SA) e 17 contrari (Alpe, M5S, PD-SVdA, UVP), la riprogrammazione del Programma attuativo regionale del Fondo aree sottoutilizzate PAR-FAS 2007-2013, iscritta in via d'urgenza nella seduta di oggi, martedì 8 ottobre 2013.

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, nell'illustrazione ha spiegato: «Il provvedimento si riferisce alla rimodulazione dei fondi a suo tempo impegnati e ora in scadenza. La somma complessiva è di circa 50 milioni di euro, che trova copertura da una parte con la riprogrammazione del PAR FAS 2007-2013 (con un importo di circa 24 milioni) e dall'altra con un finanziamento messo a disposizione dal decreto del "fare", pari a 27 milioni, utilizzabile per l'ammodernamento della ferrovia. Questi soldi rischiavano il disimpegno, ora invece potranno essere utilizzati subito, con l'acquisto di cinque treni bimodali, che non rappresentano la soluzione per la ferrovia, ma permettono di superare la rottura di carico a Ivrea e di avere treni all'avanguardia

La Consigliera Chantal Certan (Alpe) ha espresso «insoddisfazione per questa ridefinizione dei fondi, che conferma la volontà della maggioranza di ripiegare su una soluzione a breve termine, senza risolvere effettivamente i problemi della ferrovia. Noi invece non vorremmo mettere una toppa, ma guardare al futuro. Non possiamo accettare che si dia importanza all'acquisto di treni più confortevoli che apparentemente paiono risolvere i problemi di rottura di carico. Non riteniamo queste motivazioni valide per giustificare una rimodulazione di 55 milioni e per non pensare al miglioramento dell'infrastruttura. Prendiamo atto della mancanza di apertura da parte del Governo regionale, che con questa decisione ottusa, senza ascoltare tutti i soggetti coinvolti, decreta la fine della ferrovia

Il Capogruppo del PD-Sinistra VdA, Raimondo Donzel, ha affermato: «Il cronoprogramma per l'acquisto dei bimodali previsto dalla mozione votata in quest'Aula, al fine di consentirci di decidere con consapevolezza, non è stato consegnato ai componenti la Commissione dall'Assessore Marguerettaz. Non è un ragionamento valido il voler acquistare qualcosa solo per non perdere dei soldi: noi non avremmo di certo comprato treni bimodali al buio. E' una scelta scellerata di abbandono dell'infrastruttura ferroviaria al suo destino. Dai documenti risulta che l'aspetto più delicato riguarda le gallerie tra Montjovet e Saint-Vincent, tuttavia si potrebbero realizzare anche diversi interventi, ad esempio l'eliminazione dei passaggi a livello e l'avvio dell'elettrificazione. Alcuni Comuni hanno espresso perplessità sull'elettrificazione, ma nemmeno questo non avrebbe rappresentato un motivo ostativo, se affrontato con serietà. Questo è un provvedimento di bassissimo livello politico, che mira solo a togliere da quest'Aula uno dei temi più spinosi di questi ultimi anni, ossia il problema per la nostra comunità e per il nostro sistema produttivo/turistico di avere validi sistemi di trasporto per collegarci con l'esterno. E' una situazione di disagio che contribuisce a chiudere a guscio la Valle d'Aosta

Il Consigliere Roberto Cognetta (Movimento 5 Stelle) ha dichiarato: «L'Assessore Marguerettaz in 105 minuti di audizione in Commissione ha raccontato tutto e il contrario di tutto, ma noi avremmo dovuto parlare della mozione approvata a luglio, soprattutto del cronoprogramma e del business plan. Ora non possiamo più fare nulla, pena la perdita dei soldi; eppure ci sono stati cinque anni per gestire queste somme. Ora dobbiamo votare la vostra inefficienza, il non essere stati capaci di formulare un'idea. Questo è soltanto l'inizio della nostra discesa.»

Il Capogruppo dell'Union Valdôtaine Progressiste, Luigi Bertschy, ha precisato: «Con questa scelta ci troveremo scoperti per il futuro. Il sistema rimane debole, la norma di attuazione è bloccata, abbiamo poca forza contrattuale nei confronti di un servizio importante per tutta la comunità valdostana. Ci rammarichiamo di non poter investire queste risorse in progetti più concreti sull'infrastruttura, senza peraltro aver effettuato una concertazione con gli Enti locali, soprattutto da parte di Rfi. Non si è colta l'occasione per lavorare congiuntamente per sviluppare un progetto duraturo per la nostra realtà. Sarebbe infine auspicabile aprire un tavolo di confronto con le Regioni confinanti.»

Sono inoltre intervenuti i Consiglieri Albert Chatrian (Alpe), Patrizia Morelli (Alpe), Carmela Fontana (PD-Sinistra VdA) e Jean-Pierre Guichardaz (PD-Sinistra VdA) per ribadire il proprio parere contrario ad una decisione che, a loro avviso, pregiudica l'ammodernamento della ferrovia.

L'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Aurelio Marguerettaz ha quindi replicato: «I colleghi dell'opposizione sono convinti di essere depositari del bene, mentre le azioni del Governo regionale sono sempre sbagliate. Non ci si pone il dubbio che i politici e i tecnici formulano ipotesi per andare incontro alla popolazione? Riguardo alla mozione, in Commissione ho definito tutte le valutazioni di natura politica, mentre poi ho riferito i progetti di Rfi. Gli interventi che saranno realizzati sono prioritari, si fa un torto ai valdostani affermando che l'urgenza è l'elettrificazione. Contesto fortemente l'accusa di voler abbandonare la ferrovia: noi cerchiamo di venire incontro ai pendolari rispettando tempistiche obbligatorie. In merito alla posizione degli Enti locali, non abbiamo mai affermato che fosse negativa in generale. Il progetto per l'elettrificazione è in alto mare, non è concretizzabile a breve e, effettuata sull'attuale tracciato, è uno spreco di soldi. Il vero problema della nostra ferrovia è rappresentato dal binario unico, dalle gallerie e dal percorso tortuoso della linea, così come già affermato a livello ministeriale. Lo Stato si è impegnato a rendere questo servizio simile a quello delle altre Regioni, con l'approvazione della norma di attuazione, di cui chiediamo l'integrale applicazione.»

Per le dichiarazioni di voto hanno preso la parola i Consiglieri Raimondo Donzel, Chantal Certan, Jean-Pierre Guichardaz, Stefano Ferrero, Luigi Bertschy e Laurent Viérin per puntualizzare il voto contrario, mentre il Presidente della Regione, Augusto Rollandin e il Consigliere Claudio Restano hanno annunciato il voto favorevole.

In particolare, il Consigliere Claudio Restano (UV) ha precisato: «Questa non è una scelta scellerata, come ha affermato la minoranza, ma, al contrario, è una scelta di buon senso. Si tratta di una risposta pratica, rapida, che comunque guarda al futuro, tenendo conto della crisi in atto

 

MM