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Riunione del Consiglio regionale del 25 e 26 giugno 2014

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Comunicato n° 286 del 25 giugno 2014
Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Il Presidente del Consiglio Valle, Marco Viérin, ha aperto i lavori dell'Assemblea, convocata oggi, mercoledì 25, e domani, giovedì 26 giugno 2014, per discutere un ordine del giorno composto di 35 oggetti.

Nelle sue comunicazioni il Presidente Viérin ha riferito che il gruppo Union Valdôtaine ha designato i Consiglieri Joël Farcoz e Claudio Restano rispettivamente Capogruppo e Vice Capogruppo dell'UV.

Marco Viérin ha infine comunicato che la Conferenza dei Capigruppo, su richiesta della seconda Commissione "Affari generali", ha deciso di procedere ad un'inversione dell'ordine del giorno di questo Consiglio al fine di poter discutere il conto consuntivo 2013 e l'assestamento di bilancio 2014 della Regione nonché la relazione della sezione di controllo della Corte dei Conti subito dopo la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.

SC

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Comunicato n° 287 del 25 giugno 2014
Interrogazione a risposta immediata sulla variante sulla Strada Statale 27

Il gruppo Alpe ha iscritto un’interrogazione a risposta immediata riguardante i lavori per la variante sulla Strada statale 27 tra i Comuni di Etroubles e Saint-Oyen.

«Avendo saputo dell'interruzione della realizzazione di questa opera, importante per la viabilità e per la sicurezza dei cittadini – ha detto il Consigliere Alberto Bertin –, tenuto conto anche del fatto che quanto sinora eseguito, a partire dal 2011, ha superato il 50 per cento del progetto complessivo, vogliamo sapere se sono state prese iniziative da parte della Giunta regionale riguardo alla ripresa dei lavori e con quali risultati.»

Nella risposta l'Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica, Mauro Baccega, ribadito che il completamento dell'opera è di rilevanza significativa, ha affermato: «La vicenda riguarda la fase esecutiva dei lavori ed è di completa competenza dell'Anas. La decisione presa è stata determinata da problematiche connesse ai requisiti di ordine generale della ditta appaltatrice, che ha presentato ricorso e oggi si è in attesa della decisione del Tar. In merito, il Capo compartimento dell'Anas ha riferito che recentemente, nell'ambito della normale attività di verifica del possesso e del mantenimento dei requisiti da parte degli appaltatori e dei subappaltatori, è risultato che alcuni requisiti della ditta in argomento sono venuti meno, determinando l'interruzione dei lavori. Preciso comunque che la percentuale di avanzamento dell'opera è pari al 53% dell'intero appalto e che si stanno ultimando solo alcune lavorazioni non procrastinabili. Ribadisco la nostra massima attenzione, siamo in contatto continuo con l'Anas, anche per poter fornire alla popolazione il maggior numero di informazioni possibile.»

«La risposta non ci ha soddisfatto – ha replicato il Consigliere Bertin –, perché ci sono stati riferiti argomenti che già conoscevamo. Questa è una questione che va seguita con estrema attenzione, ci aspettavamo iniziative puntuali. Prendiamo atto che il Governo regionale ha fatto poco e sollecitiamo maggiore impegno.»

MM

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Comunicato n° 288 del 25 giugno 2014
Interrogazione a risposta immediata sul progetto di riforma costituzionale

Il gruppo PD-Sinistra VdA ha posto un’interrogazione a risposta immediata in merito alle riforme costituzionali su cui sta lavorando il Governo nazionale.

«A seguito dell'incontro con il Ministro per le riforme, il Senatore valdostano Albert Lanièce ha dichiarato di aver espresso apprezzamento sulle bozze di modifica della riforma del Senato e del Titolo V della Costituzione», ha spiegato il Capogruppo Raimondo Donzel. «Non possiamo che compiacerci di questo apprezzamento, ma vorremmo sapere come è stata condotta la trattativa con il Governo nazionale, visto che le forze politiche valdostane non sono state coinvolte. Vorremmo che su questo tema ci fosse davvero dialogo e condivisione, tenuto conto dell'importanza della ricaduta di queste riforme per la nostra Regione.»

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha risposto che «l'apprezzamento espresso dal Senatore Lanièce riguardava la disponibilità del Ministro Boschi a confrontarsi sugli emendamenti da noi proposti, che riguardano il principio dell'intesa nella modifica del nostro Statuto, la clausola di salvaguardia, le competenze legislative degli Statuti speciali, le funzioni provinciali attribuite alla Regione. Condivido il principio che ci debba essere condivisione su questi temi.»

Nella replica, il Capogruppo Donzel ha affermato: «il Presidente della Regione, con queste parole, smentisce il comunicato di Lanièce e conferma che la partita è aperta: nessun emendamento delle Autonomie per ora è stato accolto. Alle dichiarazioni di dialogo a livello regionale vorremmo però vedere corrispondere dei fatti, soprattutto su argomenti delicati come le riforme.»

SC

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Comunicato n° 289 del 25 giugno 2014
Rendiconto 2013 della Regione: illustrazione del Presidente La Torre

Il Consiglio regionale ha iniziato oggi, mercoledì 25 giugno 2014, l'esame congiunto del rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2013 e dell'assestamento del bilancio di previsione per il 2014, modifiche a disposizioni legislative e variazioni al bilancio per il triennio 2014/2016 nonché della relazione deliberata dalla sezione regionale di controllo della Corte dei conti.

Il Presidente della seconda Commissione, Leonardo La Torre (UV), relatore dei provvedimenti, ha illustrato il rendiconto 2013. «Le entrate della Regione nel 2013, escluse le partite di giro, ammontano a 1 miliardo 371 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto all'anno precedente, quando si attestarono a 1 miliardo 374 milioni. La spesa complessiva impegnata nel 2013, considerando solo le spese per l'attività della Regione e al netto dell'accantonamento per il contributo allo Stato quale concorso della Regione e dei Comuni al riequilibrio della finanza pubblica (pari a 197,5 milioni di euro), è stata di 1 miliardo 223 milioni, inferiore complessivamente di 93 milioni di euro rispetto alla spesa impegnata nel 2012 (che era di 1 miliardo 316 milioni, al netto dell'accantonamento per lo Stato che fu di 93,45 milioni).»

Entrando nel merito del provvedimento, La Torre ha riferito che «il 62,4 per cento delle somme impegnate nel bilancio 2013 sono destinate alla sanità (281,7 milioni), al personale (249,8 milioni), alla finanza locale (231,8 milioni). Nell'ambito della finanza locale, i finanziamenti vanno principalmente nel settore del sociale, in particolare cito gli interventi a favore delle persone anziane e inabili (22 milioni), al sostegno e alla promozione sociale (8,9 milioni), ai servizi socio-assistenziali presso strutture residenziali (6,7 milioni), alle famiglie meno abbienti (2 milioni). Per lo sviluppo economico, sono stati impegnati 106,7 milioni, tra i quali ricordo i finanziamenti per il turismo e gli impianti a fune (11,7 milioni), per l'industria (3 milioni), per l'artigianato (700 mila euro), per il commercio (600 mila euro), per l'energia (2,8 milioni), per la politica del lavoro e della formazione professionale (14,9 milioni impegnati). Per i programmi comunitari e statali, il rendiconto presenta un totale di 64 milioni. Per le infrastrutture per mobilità e reti, sono 60,9 milioni i fondi impegnati, destinati principalmente al trasporto su rotaia (27 milioni), al trasporto pubblico locale (17,9 milioni), alla viabilità (11,7 milioni), all'aeroporto (2 milioni). Per il governo del territorio, le risorse ammontano a 49,9 milioni e ricomprendono gli interventi di protezione civile, l'assetto idrogeologico, la gestione dei rifiuti, la gestione dei parchi e delle riserve naturali, la tutela dei rischi naturali, la tutela delle risorse idriche, forestali e faunistiche. Per l'agricoltura sono stati impegnati 26,4 milioni, per la cultura 20,1 milioni e lo sport 3,3 milioni.»

Il Presidente La Torre ha concluso esprimendo la raccomandazione della seconda Commissione: «Alla luce dell'avanzo di amministrazione degli Enti locali, i Commissari hanno osservato che vi è la necessità di avviare una rilettura del Patto di stabilità interno al fine di tener conto delle sempre più ingenti difficoltà che si trovano ad affrontare i Comuni valdostani in questo periodo.»

SC

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Comunicato n° 290 del 25 giugno 2014
Rendiconto 2013 e assestamento 2014 della Regione: l'intervento dell'Assessore Perron

Nel corso della seduta del Consiglio regionale del 25 giugno 2014, l'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Ego Perron, è intervenuto in merito al rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2013 e dell'assestamento del bilancio di previsione per il 2014.

«Pur nel quadro di generale difficoltà – ha affermato l'Assessore Perron, il sistema valdostano ha retto meglio di altre realtà vicine a noi, pur obbligandoci a grandi sforzi per razionalizzare le nostre economie. Gli Amministratori valdostani hanno saputo gestire questa difficile situazione, pur dovendo farsi carico di molte rinunce. Sanità, finanza locale e sviluppo economico sono i principali obiettivi che si sono mantenuti perché vogliamo che la nostra economia cresca, che sia garantito il lavoro, che siano salvaguardati il nostro territorio e la qualità della vita. Nessuna Amministrazione può chiamarsi fuori da un forte contenimento della spesa pubblica, per questo abbiamo incentrato il nostro atteggiamento su prudenza e rigore. Peraltro, le Regioni a Statuto speciale hanno visto erodersi i margini entro cui è stata costruita la loro autonomia finanziaria, essendo state parificate alle Regioni a Statuto ordinario. Lo sforzo che ci è stato chiesto è oneroso, pari a 197 milioni di euro, corrispondente quasi al 14% del bilancio al netto delle partite di giro, obbligandoci a rivedere gli obiettivi, a modificare gli assetti e alcuni equilibri già consolidati, come riguardo alla concessione dei contributi. »

Il rendiconto 2013 «fotografa una situazione molto simile a quella degli scorsi anni, con una riduzione progressiva delle risorse disponibili, con un contributo decisamente pesante da parte della nostra Regione al riequilibrio delle finanze statali. La programmazione 2013 è stata fortemente determinata dai vincoli del patto di stabilità, rispettato dalla nostra Amministrazione nonostante le difficoltà. Evidenzio che le importanti manovre messe in atto anche nel 2013, pur non essendo riuscite a compensare interamente gli effetti della recessione, hanno sicuramente aiutato molte famiglie e imprese, dando ossigeno alla nostra economia

In merito in particolare all'assestamento, l'Assessore ha spiegato: «La filosofia con cui è stato elaborato è dare priorità agli interventi che non hanno impatto sul Patto di stabilità. I primi articoli del disegno di legge sono obbligatori, riguardano i fondi Stato e europei, mentre il successivo chiarisce il limite di spesa sostenibile nel 2014 di 745 milioni di euro nel Patto di stabilità, stabilito prudenzialmente nelle more del raggiungimento dell'accordo con lo Stato. In questo senso, è stata concepita la sospensione dell'avanzo di amministrazione della finanza locale. L'assestamento amplia poi da 20 a 29 milioni l'autorizzazione per il pagamento dei contributi a fondo perso, relativamente alle domande presentate precedentemente alla sospensione, riassegna le quote di cofinanziamento regionale non utilizzate negli esercizi precedenti e necessari a finanziare il programma operativo competitività regionale 2007-2013, dispone che le risorse accantonate nel fondo vincolato siano riversate dal BIM alla Regione per incrementare la spesa sanitaria, assegna 20 milioni di euro ai fondi di rotazione, incrementa di 100 mila euro la quota per l'adesione all'Expo 2015. Infine, circa gli interventi di messa in sicurezza della frana di La Saxe, gli stanziamenti regionali sono stati ampliati di 2 milioni 700 mila euro

MM

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Comunicato n° 291 del 25 giugno 2014
Dibattito sul rendiconto 2013 e sull'assestamento 2014 della Regione

L'esame del rendiconto generale 2013 e dell'assestamento del bilancio di previsione 2014 della Regione ha dato luogo ad un lungo dibattito nel corso della seduta mattutina del Consiglio Valle di oggi, mercoledì 25 giugno 2014.

Sono intervenuti i Consiglieri Chatrian, Fontana, Rosset, Cognetta, Fabbri, Nogara, Certan, Grosjean, Gerandin.

Per il Consigliere di Alpe Albert Chatrian, «la vera modifica nei rapporti tra Stato e Regione è del 2010 con la firma sul federalismo fiscale, quando inizia il reale declino della nostra Regione. Il bilancio di previsione per il 2013 era molto elettoralistico e fino al 26 maggio nessuno della maggioranza ha voluto rappresentare le difficoltà finanziarie della Valle d'Aosta: il rendiconto odierno mette in luce che il film andato in onda non esiste più e che gli aiuti a famiglie e imprese erano solo promesse. L'assestamento 2014 è blindato e i margini di manovra sono pari allo zero: noi, come forze di opposizione, non abbiamo la possibilità di proporre delle modifiche. Dobbiamo quindi riscrivere le regole: abbiamo deciso di presentare un unico emendamento, che definirei epocale, che coinvolge il Consiglio regionale riguardo alla destinazione degli utili e delle riserve delle società partecipate, che gestiscono ingenti somme di denaro. Crediamo, infatti, che quest'Aula debba essere messa nelle condizioni di mettere in campo delle scelte politiche su questa tematica e per farlo i 35 Consiglieri devono avere pari dignità di accesso alle informazioni, creando un processo di assoluta trasparenza. L'obiettivo è quello di aprire una finestra al fine di invertire la rotta di un'economia sempre più fragile e per contrastare una disoccupazione galoppante. Secondo noi, in Valle d'Aosta c'è la necessità di mettere in campo delle scelte politiche condivise e trasparenti per raccogliere le sfide future. Dobbiamo stanare e eliminare ancora gli importanti sprechi esistenti e le "prebende" varie. Siamo pronti ad affrontarle, a condizione che a queste sfide siano date risposte nuove e che certi assetti e consuetudini consolidati siano modificati. È importante ricostruire un rapporto di fiducia con i cittadini e con la società: siamo convinti che per ristrutturare un sistema dobbiamo farlo tutti assieme.»

La Consigliera del PD-SinistraVdA Carmela Fontana, nel ribadire l'ingessatura dell'assestamento 2014, ha evidenziato che «le esigue risorse vanno spese con molta cautela. I dati sono drammatici, le scelte operate non possono risolvere i problemi della Valle poiché non vanno nella direzione del rilancio e dello sviluppo sostenibile dell'economia. Ma penso anche ai servizi a favore di anziani e disabili: la legge regionale n. 18/2013 ha previsto una riduzione di 3 milioni di euro rispetto all'anno precedente e questa scelta ha comportato numerose difficoltà nella gestione del servizio da parte degli Enti locali. Condividiamo la richiesta avanzata dagli stessi che una parte della loro contribuzione all'avanzo di bilancio complessivo regionale – pari a 10 milioni 238 mila euro – venga destinata al mantenimento dei servizi essenziali alla cittadinanza. È poi necessario riaprire una trattativa a livello nazionale sul Patto di stabilità, coinvolgendo i parlamentari valdostani, affinché si tenga in considerazione una rimodulazione dello stesso Patto che tenga conto della realtà valdostana nel rispetto della sua autonomia. Riteniamo assurdo che gli Enti locali abbiano disponibilità di risorse in quanto Comuni virtuosi e che non possano decidere come utilizzarle.» La Consigliera ha quindi annunciato un emendamento riguardo ai fondi destinati all'expo di Milano 2015: «Una vetrina di rilancio per la Valle, ma in un momento di difficoltà come questo, 600 mila euro sono un'enormità. Chiediamo quindi che una parte di tale cifra sia riversata a sostegno delle fasce più deboli.»

Il Vicepresidente Andrea Rosset (UVP) ha dichiarato: «Non posso non esprimere preoccupazione, perché siamo nel pieno della tempesta, viviamo in un clima di sfiducia di una società che soffre, mentre il Parlamento trascina le riforme costituzionali. Proprio nell'azione di riforma è essenziale che il Consiglio regionale abbia i propri uffici per non essere in posizione di soggezione e minorità rispetto all'esecutivo. Al momento disponiamo di due strumenti: la sezione di controllo della Corte dei Conti e il rapporto annuale della Banca d'Italia; entrambi i documenti parlano di una situazione difficile, in cui la disoccupazione sale. La Valle d'Aosta purtroppo subisce questa situazione. Riguardo ai rapporti con Roma, certi ottimisti sono oggi del tutto ingiustificati, le risorse sono al tracollo, evidenziano una mancanza progettualità, ferma ad una politica degli anni Ottanta. E' quindi necessario un cambio di passo, di questa impotenza devono prenderne atto la Giunta regionale e i Parlamentari. Ci ribelliamo all'indebolimento della nostra autonomia, occorre una reale condivisione istituzionale. La drammatica constatazione è che il Titanic Valle d'Aosta sta affondando, persiste la politica del 'tirare a campare', del Presidente della Regione che non mette in campo azioni efficaci. Le norme sul riparto fiscale sono inefficaci per difendere nostre finanze, hanno impoverito la Valle d'Aosta. Mi chiedo: la maggioranza sta lavorando in questo senso? Vige una muta rassegnazione anche da parte della Paritetica? Bisogna reagire, la vera collaborazione è stata quella della minoranza che ha fatto approdare in Aula questi disegni di legge in tempi brevi. La maggioranza deve assumersi fino in fondo le proprie responsabilità, lo deve fare soprattutto per la cittadinanza. Sara importante attuare un cammino di reale cambiamento con un maggiore coinvolgimento del Consiglio regionale

Il Consigliere Roberto Cognetta (M5S) ha affermato: «L'Assessore Perron ci ha raccontato solo il bicchiere mezzo pieno, noi vediamo quello completamente vuoto, in quanto la gestione della cosa pubblica sta mettendo in ginocchio l'economia. Spesso si accusa lo Stato di toglierci risorse, ma siamo stati noi in passato a sperperare denaro e oggi non siamo in grado di programmare il futuro. Mi sembra che nella maggioranza non si voglia accettare il problema, nonostante le difficoltà in cui versa la popolazione. La classe media è in affanno, il sistema non regge più. Noi vorremmo che si iniziasse una vera fase di risparmio, spendendo meglio i soldi. Questo assestamento riguarda cifre contenute, ma bisogna far attenzione a non farci scappare di mano la situazione. Siamo quasi fuori tempo massimo, è sempre più stridente la differenza tra pochi privilegiati e il ceto medio. Non possiamo più permetterci di dare stipendi a persone che in realtà non hanno nulla da fare

Il Consigliere Nello Fabbri (UVP) ha annunciato «un emendamento comune presentato da tutti i gruppi dell'opposizione, perché dobbiamo reperire fondi e capire quali risorse possono essere impiegate per il rilancio della nostra Regione. La situazione economica è grave, anche per colpa di una gestione improvvida del patto sul federalismo. Invito ancora una volta il governo regionale a mettere in atto la contrattazione del Patto di stabilità, anche per capire se davvero verrà messa in atto la collaborazione sbandierata dalla maggioranza e per andare incontro alle esigenze degli Enti locali. Anche nella relazione della Corte dei Conti leggo un rimprovero a stringere i tempi per la chiusura del Patto di stabilità. Dobbiamo trovare una via d'uscita

Per il Consigliere Alessandro Nogara (UVP), «nel bilancio si trovano tagli all'istruzione, alla cultura, all'agricoltura e alle politiche sociali, ravvisando quindi pesanti incongruenze con il programma presentato dalla maggioranza per questa Legislatura. Anche la Corte dei Conti invoca maggiore trasparenza per le Società controllate e partecipate. E' importante valutare quanto affermato dalla Corte dei Conti e dalla Banca d'Italia, perché il nostro bilancio sta crollando: è urgente cambiare direzione, cercando quanto prima di salvare il salvabile

Per la Consigliera Chantal Certan (Alpe) «siamo in un periodo di sopravvivenza, contrariamente alla tradizione nella nostra cultura contadina, che invece ha sempre guardato al futuro accantonando le riserve per i periodi di magra. Oggi, vi è la necessità di invertire la marcia perché siamo arrivati al capolinea: abbiamo una scuola che non produce eccellenze e con un enorme abbandono scolastico, abbiamo una disoccupazione in continuo aumento. L'obiettivo è quello di dare una prospettiva nuova, perché secondo noi il sistema non tiene più. Se si vuole fare squadra Regione ed Enti locali devono fare un'analisi dei punti critici per cercare di modificare un sistema che ha un tasso di vulnerabilità troppo alto. È necessario creare un tessuto economico vivo nel vero senso della parola.»

Il Consigliere Vincenzo Grosjean (UVP) si è soffermato sull'agricoltura: «È stato il settore maggiormente penalizzato dal bilancio di previsione e mi aspettavo un segnale di miglioramento nell'assestamento. È un momento di desolazione per il mondo rurale della Valle d'Aosta.»

Il Consigliere dell'UVP Elso Gerandin ha lamentato il mancato intervento dei Consiglieri di maggioranza nella discussione. Sui provvedimenti ha osservato: «Il rendiconto non lascia prospettive rosee per il futuro ed evidenza un'ulteriore diminuzione delle risorse disponibili: cito ad esempio il meno 26% per il sostegno economico, il meno 10% sul volume dei pagamenti. Questo momento di difficoltà deriva da una serie di fattori: il grande impatto delle delibere di Giunta che hanno sospeso la ricevibilità delle domande di contributo e il ritardo con il quale è stato siglato il Patto di stabilità 2013. Oggi, siamo il fanalino di coda delle Regioni italiane: la disoccupazione giovanile è al 30 per cento, mentre a Bolzano sono al 4 per cento. Probabilmente hanno un'altra visione, mentre da noi non c'è la volontà di cambiare. Dobbiamo fare una riflessione sulle prospettive del 2015 quando verrà eliminata l'IVA da importazione e saranno rimodulate le risorse finanziarie: non può essere una persona sola a decidere il percorso che dovrà essere ricercato per dare nuovo sviluppo. Ecco perché noi diamo la nostra disponibilità a condividere le scelte, ad affrontare le situazioni, a parlare con lo Stato. La Valle d'Aosta non può permettersi di retrocedere di più.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.30.

SC-MM

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Comunicato n° 292 del 25 giugno 2014
Rendiconto 2013 e assestamento 2014 della Regione: concluso il dibattito

I lavori del Consiglio regionale sono proseguiti nel pomeriggio di oggi, mercoledì 25 giugno 2014, con la discussione generale sul rendiconto generale 2013 e l'assestamento del bilancio di previsione 2014 della Regione.

Sono intervenuti i Consiglieri Morelli, Borrello, Donzel, Laurent Viérin, La Torre e, per la replica, l'Assessore al bilancio e il Presidente della Regione.

La Capogruppo di Alpe, Patriza Morelli, ha preso atto con favore delle parole dell'Assessore al bilancio volte a «favorire maggiore trasparenza e condivisione non solo riguardo alla situazione finanziaria regionale ma anche riguardo alla zona grigia costituita dalla galassia delle partecipate, ai suoi comportamenti e alle sue procedure, affinché il Consiglio regionale possa avere piena conoscenza dei fatti e incidere così sulle scelte future. Le società partecipate, infatti, nell'attuale crisi, rivestono un carattere strategico futuro crescente. È fondamentale che in un momento di svolta epocale vi sia da parte di tutti la consapevolezza che i tempi sono cambiati: da parte dell'opposizione, attraverso la presentazione di un emendamento che va a stabilire con legge la destinazione degli utili delle partecipate, vi è la volontà di segnare questo momento di ripartenza in modo responsabile al fine di rendere disponibili alla comunità valdostana fondi preziosi e per riaffermare la centralità del Consiglio regionale, sottraendo scelte strategiche importanti alla discrezionalità di pochissimi. Non è perdendo tempo e facendo ostruzionismo che ci opponiamo alla maggioranza regionale, ma proponendo contenuti diversi e alternativi. Oggi, diciamo ai Consiglieri di maggioranza di non contare su di noi per alzare il prezzo delle loro richieste o per ottenere votazioni segrete dietro le quali trincerarsi: ognuno risponda pubblicamente e apertamente del lavoro che svolge.» La Consigliera ha aggiunto: «Oggi, più che mai è necessario invertire la tendenza per ridare solidità al sistema Valle d'Aosta e far fronte alla situazione con una strategia: la sezione di controllo della Corte dei conti cita la strategia "Valle d'Aosta 2020", ma noi non la conosciamo. Chiediamo lumi al Presidente della Regione al riguardo.»

Il Capogruppo di Stella Alpina, Stefano Borrello, ha affermato che «in questo anno, il Consiglio ha affrontato più volte le problematiche legate alla crisi economica mondiale e ai rapporti con lo Stato. Si tratta di una situazione che non ci mette nelle condizioni di affrontare con la dovuta serenità la gestione del nostro sistema. Oggi, discutiamo del rendiconto, che è la fotografia dell'attività politico-amministrativa del 2013 e che è il frutto di un lavoro serio, malgrado tutte le difficoltà.»

Per il Capogruppo del PD-Sinistra VdA, Raimondo Donzel, il rendiconto «è l'ennesimo campanello d'allarme, perché già prima del 2010 il nostro bilancio registrava il 69 per cento di spesa corrente, per arrivare nel 2013 all'81 per cento: è un dato drammatico, sta ad indicare che il sistema, così impostato, indipendentemente dai tagli del Governo nazionale, non ha futuro. Analoga indicazione ci viene dalle entrate, perché, dal 2010 al 2013, abbiamo perso 150 milioni sui tributi propri, nonostante essere passati dai nove ai dieci decimi. Altri segnali d'allarme sono la crescita dell'incidenza percentuale sulla spesa del personale pubblico e il calo delle presenze turistiche, a dimostrazione delle strategie sbagliate. I tagli al bilancio non sono lineari, ma hanno 'massacrato' l'agricoltura e ridimensionato il sociale e gli investimenti, pregiudicando una ripresa economica e dell'occupazione nei prossimi anni. Tagli pesanti e sviluppo economico fermo: come si può andare avanti così? Si rischia l'implosione, ma la maggioranza non prende coscienza del disastro; fa passare l'idea di una tenuta del sistema. Invece bisogna attuare soluzioni forti. Ben venga una riforma nazionale della pubblica amministrazione e della politica, dato che qui non siamo in grado. Qualcuno pensa solo a mantenere lo status quo e a spendere 27 milioni di contributi statali per i treni bimodali anziché in investimenti per le imprese e i giovani. Dobbiamo aprire gli occhi e puntare su un rilancio vero, che non passa attraverso le opere faraoniche. Le proposte della maggioranza sono insufficienti e inadeguate a gestire questa realtà.»

Il Consigliere Laurent Viérin (UVP) ha osservato: «Anche all'interno dei documenti contabili, il cambiamento deve essere il principio cardine. Nonostante il perdurare della crisi, il sistema non è stato rivisto, non c'è un quadro organico e il mantenimento delle scelte sui grandi investimenti ha mandato in cortocircuito l'economia. La comunità ha bisogno di sapere in quali settori l'Amministrazione intende puntare; alcuni di questi dovrebbero certamente essere l'istruzione, la lotta all'abbandono scolastico e la difesa dell'autonomia, per cui la prima Commissione consiliare dovrebbe fungere da raccordo. La fotografia che ci viene consegnata oggi non è così positiva come si vuol far credere, ma le scelte saranno determinanti per il futuro: dovranno essere oculate e condivise. Ci saremmo aspettati qualcosa di diverso sull'assestamento: quei settori che soffrono avrebbero dovuto essere oggetto di finanziamento, invece anche in questo caso l'istruzione, la cultura, l'agricoltura e gli Enti locali sono stati ancora dimenticati. L'esigenza è che la gestione avvenga davvero attraverso la condivisione, anche sulle scelte strategiche. L'auspicio è di disegnare insieme un nuovo modello, tornando puntualmente sui vari settori. Altrimenti l'attuale tenuta della Valle d'Aosta non sarà sufficiente per il suo rilancio. Il faut réaffirmer notre autonomie, notre particularisme, afin de ne pas être considérés comme une Province de Turin et homologués à d'autres réalités qui n'ont rien à voir avec la nôtre.»

Il Presidente della seconda Commissione, Leonardo La Torre (UV), ha sottolineato che «oggi, dobbiamo prendere atto che nulla sarà più come prima: la Regione, nel passato, ha garantito un benessere diffuso attraverso investimenti e servizi, ora dobbiamo guardare avanti affrontando la vera sfida, che è quella di poter fare meglio con meno risorse. Il rendiconto non nasconde nulla, anzi denuncia le preoccupazioni che tutti noi abbiamo: il problema del Patto di stabilità, che va rispettato perché norma dello Stato.» La Torre ha poi parlato del finanziamento per l'Expo Milano 2015, che «serve a portare turisti, ma è anche qualcosa di più: per l'Italia è una grande occasione per rinnovarsi e per ripresentarsi prima al proprio interno e poi verso il resto del mondo. La sfida quindi non è guardare il passato, è guardare al presente per sapere cosa fare nel futuro.» Sulle partecipate, il Consigliere ha sostenuto che queste «sono un terreno straordinario di potenzialità su cui la Regione si deve interrogare. C'è bisogno di trasparenza e lo ha ribadito anche lo Stato: siamo in una condizione di dover affrontare seriamente il dibattito. Personalmente penso che l'emendamento presentato dalla minoranza non debba essere collocato in questa sede, io credo che il tema debba essere affrontato altrove, per esempio in Commissione dove potremo riprendere tranquillamente i nostri lavori, magari cercando anche di proporre una legge al riguardo.»

L'Assessore al bilancio Ego Perron, in sede di replica, ha detto: «Siamo coscienti del momento di difficoltà forte che anche la nostra Regione attraversa. Sarà necessario immaginare dei processi non solo di contenimento e di razionalizzazione della spesa, ma anche di profondi cambiamenti, anche della nostra organizzazione interna. È necessario individuare delle priorità: le scelte che abbiamo fatto le abbiamo fatte con responsabilità, non aumentando le tasse, cercando di dare supporto alle famiglie e alle imprese, di garantire i servizi alla persona, di dare sostegno al lavoro. I documenti contabili certificano una tenuta, nonostante qualche dato negativo. Con ottimismo e fiducia guardiamo al futuro, tendendo la mano a chi ha voglia di costruire insieme a noi qualcosa di utile e positivo.»

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha replicato che «le travail réalisé a été important et témoigne d'un grand sens de responsabilité. Toutes les analyses de ces derniers temps ont relevé la centralité de la Région dans le système économique régional, ce qui crée les difficultés actuelles du système, toutefois je tiens à souligner que les différents acteurs économiques nous demandent encore plus de soutien de la part de la Région.» Il Presidente ha poi risposto ad una serie di questioni. «Per i giovani – ha affermato – c'è una serie di iniziative che già vanno a dare una prima boccata di ossigeno, mentre per i settori come l'edilizia c'è grandissima crisi e sarà difficile convertire i lavoratori. Sulle riforme costituzionali, al più presto dovremo confrontarci con il Governo per vedere se i nostri emendamenti saranno accolti. Sul Patto di stabilità, che è il punto nodale, noi siamo pronti a ridiscuterlo con i Ministeri competenti: a tal proposito, crediamo importante convocare nuovamente una riunione con le forze politiche presenti in Consiglio per spiegare le prospettive e i termini sui quali ragionare. Riguardo alle partecipate, la sensazione è che l'emendamento definito "epocale" crei un equivoco: le partecipate sono un sistema complesso, la cui gestione avviene tramite i Consigli di amministrazione e non può avvenire in Consiglio regionale, al quale spettano gli indirizzi politici e confermiamo la disponibilità ad approvare una norma sulla trasparenza. Evidenzio anche la necessità di affrontare al più presto la riforma degli Enti locali. Siamo chiamati a svolgere un lavoro difficile perché con meno risorse dobbiamo fare di più e meglio, e questo è il nostro auspicio. Rimarchiamo che sui servizi, abbiamo già proceduto in questa maniera.»

 

SC-MM

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Comunicato n° 293 del 25 giugno 2014
Approvati il rendiconto 2013 e l'assestamento 2014 della Regione

Nella seduta di oggi, mercoledì 25 giugno 2014, il Consiglio regionale ha approvato, con 18 voti a favore (UV, SA) e 17 contrari (UVP, Alpe, PD-SVdA, M5S), il rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2013 e l'assestamento del bilancio di previsione per il 2014, modifiche a disposizioni legislative e variazioni al bilancio per il triennio 2014/2016. Contestualmente ha preso atto della relazione sul rendiconto deliberata dalla sezione regionale di controllo della Corte dei conti.

Sul disegno di legge riguardante l'assestamento sono stati presentati 11 emendamenti, di cui 3 dalla seconda Commissione, 1 dall'Assessore al bilancio, 1 dall'Assessore alle attività produttive, 3 + 1 subemendamento dal PD-SVdA e 3 congiunti dai gruppi UVP, Alpe, PD-SVdA e M5S. Gli emendamenti dei gruppi di minoranza non sono stati approvati.

Tra le somme impegnate nel 2013 spiccano i fondi per la sanità (281 milioni 773 mila euro), le spese per il personale (249 milioni 876 mila euro, che comprendono il personale regionale, direttivo e docente delle scuole e per gli interventi di settore), la finanza locale (238 milioni 872 mila euro), lo sviluppo economico regionale (106 milioni 720 mila euro). Il concorso della Regione al riequilibrio della finanza pubblica statale è stato, nel 2013, pari a 197 milioni euro.

L'esercizio finanziario 2013 chiude con un avanzo di amministrazione di 59 milioni 293 mila euro da attribuire all'esercizio 2014 con la legge di assestamento del bilancio. In particolare, 32 milioni di euro sono destinati alla riassegnazione di fondi Stato ed europei riportati da anni precedenti; 20 milioni sono per i fondi di rotazione presso Finaosta nell'ambito della funzione obiettivo "Sviluppo regionale"; 9,6 milioni rappresentano le spese per i corrispettivi a Trenitalia per i servizi di trasporto pubblico locale ferroviario ("Infrastrutture per mobilità e reti"); 2,3 milioni vanno al "Governo del territorio" per gli interventi urgenti di protezione civile nell'ambito della frana del Mont de La Saxe a Courmayeur; 1,2 milioni di euro vanno all'Usl per il finanziamento  dei livelli essenziali di assistenza (Lea). Inoltre, nel disegno di legge di assestamento, 25 milioni di euro di IMU 2013 anticipati dalla Regione allo Stato per contro degli Enti locali verranno da questi restituiti e accantonati per il contributo al riequilibrio della finanza pubblica per il 2014.

SC

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Comunicato n° 294 del 25 giugno 2014
Attività ispettiva M5S: autorimessa coperta per i clienti della Casa da gioco di Saint-Vincent

Nella seduta del giugno 2014, il Movimento 5 Stelle, con un'interrogazione, ha chiesto notizie sulla disponibilità di un'autorimessa coperta per i clienti della Casa da gioco di Saint-Vincent.

In particolare, il Capogruppo Stefano Ferrero, ha riferito: «Nonostante siano stati spesi oltre 100 milioni euro per gli interventi di ristrutturazione dell'Hôtel Billia, dell'adiacente struttura ricettiva e della Casa da gioco, un cliente di fascia alta sarebbe stato invitato a lasciare allo scoperto l'autovettura, di fronte all'entrata dell'Hôtel Billia, in quanto non è disponibile un'autorimessa coperta. Chiediamo se sia vero che non è disponibile per i clienti alcuna autorimessa coperta nella piena proprietà del Casino de la Vallée; se è stata prevista la realizzazione di un'autorimessa coperta e, in caso affermativo, qual è il numero di posti auto preventivato e quando verrà messa in operatività, mentre, in caso negativo, quale sia l'orientamento dei vertici della Casa da gioco in ordine alla soluzione di questo problema.»

L'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Ego Perron, ha precisato: «La direzione dell'hotel non è al corrente della vicenda e sottolineo che il valore delle opere è di poco superiore agli 80 milioni di euro. La Casa da gioco dispone di una comoda e capiente autorimessa coperta a dieci metri dall'ingresso principale del casinò, dove i clienti vip possono parcheggiare. Ai clienti del Grand Hôtel Billia viene garantito un servizio completo, di ritiro e consegna dei bagagli e di valet parking. Nel caso il cliente desideri parcheggiare al coperto, il servizio provvede in questo senso. I clienti del Park hotel hanno invece a disposizione 300 posti gratuiti all'aperto nei pressi dell'ingresso dell'hotel e del servizio valet. Il parcheggio è provvisto di un sistema di vigilanza 24 ore su 24. Nell'ottica di un miglior servizio, prima della riconsegna del veicolo lo stesso viene predisposto al meglio per garantire un buon viaggio. L'attuale autorimessa ha una capienza di 60 posti, è stata recentemente messa a norma e quindi non esiste un problema legato ai parcheggi

Nella replica, il Capogruppo Ferrero ha sottolineato: «A quanto ci risulta le problematiche per il parcheggio ci sono. I 60 posti sono ridicoli, a Campione ne sono disponibili più di trecento. Consigliamo di posizionare rastrelliere per le biciclette, in modo anche da risparmiare.»

I lavori riprendono domani, giovedì 26 giugno 2014, alle ore 9.

 


MM

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Comunicato n° 295 del 26 giugno 2014
Attività ispettiva M5S: contributi a favore di soggetti non autosufficienti

Nella seduta del 26 giugno 2014, il Movimento 5 Stelle ha presentato un'interrogazione sulla concessione di contributi a favore di soggetti non autosufficienti.

«Con questa iniziativa vogliamo sapere se sia stato previsto a livello organizzativo, una volta definiti ed approvati i nuovi criteri per l'attribuzione dei contributi alle cosiddette badanti, un piano straordinario per l'esame delle istanze e della documentazione che consenta la rapida erogazione delle somme dovute – ha spiegato il Capogruppo Stefano Ferrero –.  Non dimentichiamo che l'incertezza che si è venuta a creare sin dall'inizio dell'anno su tale questione ha comportato un grave pregiudizio e disagio per centinaia di famiglie, che si sono viste costrette ad anticipare le somme non percepite, senza avere la sicurezza di avere poi accesso ai contributi in seguito alla variazione dei criteri previsti.»

L'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Antonio Fosson, ha risposto che «l'accelerazione dei tempi per l'erogazione dei contributi è una priorità dell'Assessorato, dopo che la delibera è stata approvata a seguito del parere espresso dalla quinta Commissione consiliare a metà giugno. Dal punto di vista organizzativo, abbiamo destinato due risorse in più nella struttura che si occupa di questo dossier. Riguardo alla documentazione da presentare, l'unica novità introdotta è quella dell'Isee: le famiglie hanno sicuramente già presentato la documentazione (perché avevano già utilizzato il servizio) e non ci vorrà molto tempo.»

Nella replica, il Capogruppo Ferrero ha dichiarato: «Le rassicurazioni dell'Assessore sono gradite, dopo la gestione disastrosa di questa pratica "badanti" e aver lasciato per sette mesi le persone nel dubbio. I criteri che sono stati adottati sono iniqui: ormai, come a livello nazionale, si distinguono i cittadini in tre categorie, ossia i morti di fame, la classe media e i privilegiati. Con l'introduzione dell'Isee si uccide la classe media.»

SC

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Comunicato n° 296 del 26 giugno 2014
Attività ispettiva UVP: gestione della convenzione della Centrale unica di committenza

Il gruppo Union Valdôtaine Progressiste ha trattato, con un'interpellanza, il tema della gestione della convenzione disciplinante le funzioni della Centrale unica di committenza regionale per l'acquisizione di servizi e forniture, firmata dall'Amministrazione regionale, dagli Enti locali e dalla società Inva.

Il Consigliere Elso Gerandin, illustrando i contenuti dell'iniziativa, precisato che la convenzione «avrà durata sino al 31 dicembre 2016 e costerà ben 427.000 euro annui», ha chiesto, riferendosi in particolare ad una disposizione transitoria che prevede che la Regione ricorra alla Centrale unica per gli affidamenti sopra soglia (oltre 207.000 euro) e per quelli di importo compreso tra 40.000 e 207.000 euro, solo se programmabili, «come mai, in un momento in cui si dovrebbe razionalizzare e ridurre la spesa pubblica, si incrementa la spesa per gestire la convenzione, anche per quanto attiene il personale.»  

Dans sa réponse, le Président de la Région, Augusto Rollandin, a expliqué: «Les ressources financières se répartissent en 300 mille euros par an, plus IVA, de coûts structurels (dépenses inhérentes aux ressources humaines, à la formation et aux frais de gestion) et en 50 mille euros par an, plus IVA, pour la gestion de la plateforme MeVA. En revanche, les frais de gestion des procédures relatives à chaque appel d’offres seront remboursés tous les trois mois à la Centrale par les différents organismes. Ces ressources financières sont indispensables au fonctionnement de la Centrale ; quoi qu’il en soit, le coût réel de tous les frais supportés par Inva au titre de l’exercice des fonctions de la Centrale sera calculé et les remboursements ne seront effectués par la Région qu’après approbation de compte rendus semestriels spécifiques

Pour ce qui est de la disposition transitoire de la Convention, le Président Rollandin a précisé: «Elle s'applique uniquement pour le 2014 aux structures régionales lorsqu’elles ont recours à la Centrale en qualité de pouvoir adjudicateur, et a été insérée par prudence, afin que les activités de la Centrale puissent progresser graduellement, en commençant par la gestion du MeVA, ainsi que par les fonctions d’administration adjudicatrice sur le modèle de la Consip et de pouvoir adjudicateur pour les collectivités locales et de permettre ensuite le lancement des fonctions de pouvoir adjudicateur pour les marchés régionaux caractérisés par une complexité particulière. À partir du 1er janvier 2015, tous les marchés d’une valeur supérieure à 40 mille euros seront attribués par l’intermédiaire de la Centrale unique de maîtrise d’ouvrage. Une réflexion générale sur les couts sera nécessaire, car il faut gérer cet ensemble le plus correctement possible, afin de réduire les frais. Les passages qui ont été accomplis jusqu'à aujourd'hui étaient obligatoires

Il Consigliere Elso Gerandin ha replicato: «Mi rincresce che non si sia partiti subito col piede giusto, bisogna valutare bene questa situazione. Inva ha comunicato che non sarà in grado di mettere in piedi il sistema per il MeVA e per Consip entro quest'anno: occorre fare attenzione alla cifra che la Regione corrisponderà alla società per il 2014, visto che due dei tre obiettivi non saranno raggiunti. Non dimentichiamo che Inva prevede una spesa giornaliera di 417 euro per operatore: è opportuno ragionare anche su questo aspetto.»

 

MM

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Comunicato n° 297 del 26 giugno 2014
Attività ispettiva PD-SVdA: criteri per accedere all'edilizia residenziale pubblica

Il requisito della residenza in Valle d'Aosta per l'accesso all'edilizia residenziale pubblica è stato affrontato dal gruppo consiliare del PD-SinistraVdA nella seduta del 26 giugno 2014.

In particolare, con un'interpellanza, la Consigliera Carmela Fontana ha posto l'attenzione «sul fatto che la Consulta ha dichiarato incostituzionale la previsione della legge regionale secondo cui per l'accesso all'edilizia residenziale pubblica sono necessari otto anni di residenza in Valle d'Aosta. Una previsione, questa, che penalizza proprio coloro che si trovano in condizione di maggiore difficoltà e disagio abitativo e si pone in contraddizione con le politiche di intervento sociale. La discriminazione della residenza è vietata dai trattati comunitari e chiediamo all'Assessore come intenda risolvere il problema verificatosi alla luce della sentenza della Consulta e se tutto ciò comporti una revisione delle graduatorie già in essere.»

L'Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale, Mauro Baccega, ha risposto che «già a suo tempo, la Regione bene aveva fatto a non costituirsi in giudizio e ad aspettare l'esito della sentenza, che ci avrebbe visti sicuramente soccombenti. L'intenzione è quella di procedere con sollecitudine alla modifica della norma regionale n. 3 per la parte riguardante il requisito degli anni di residenza, e sarà anche l'occasione per aggiornare altri punti al fine di migliorarne alcuni aspetti alla luce della norma statale in materia di politiche abitative. Abbiamo avviato un confronto costruttivo con l'Arer e il Comune di Aosta e stabilito un percorso che ci porterà a presentare le modifiche già nel mese di luglio con il coinvolgimento di tutti i gruppi consiliari. Stiamo inoltre valutando gli eventuali effetti sui bandi già emanati dai Comuni e abbiamo chiesto che gli Enti locali soprassiedano temporaneamente all'approvazione di nuove graduatorie.»

Nella replica, la Consigliera Fontana si è detta preoccupata: «Abbiamo perso tempo perché è stata approvata una legge anticostituzionale e oggi le famiglie che aspettano la casa rischiano di non poterla avere perché le graduatorie non sono più valide. Mi auguro veramente che entro breve saremo in grado di dare risposte.»


SC

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Comunicato n° 298 del 26 giugno 2014
Attività ispettiva UVP: realizzazione di una galleria nel comune di Bard

Nella seduta del 26 giugno 2014, il gruppo Union Valdôtaine Progressiste ha iscritto all'ordine del giorno un'interpellanza riguardante la realizzazione di una galleria stradale nel comune di Bard.

Il Capogruppo Luigi Bertschy, richiamata «l'erogazione di un contributo di 200.000 euro da parte della Giunta regionale per la realizzazione della progettazione preliminare di una galleria sotto l'abitato di Bard, la cui importanza è rilevante vista la sempre più evidente criticità della viabilità in quel tratto, ma tenendo conto anche delle esigenze di collegamento stradale verso il borgo e la fortezza di Bard», ha chiesto «a che punto è la progettazione; quali forme di finanziamento saranno utilizzate per realizzare l'opera e con quali tempistiche; quali strategie, progettazioni e relativi crono-programmi si intendano porre in essere per addivenire alla riapertura della strada romana e ridare un collegamento pedonale tra i comuni di Bard e Donnas

L'Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale, Mauro Baccega, ha spiegato: «La progettazione preliminare a cura di Anas è in avanzata definizione: è stato individuato e condiviso con i Comuni interessati il tracciato della variante stradale e la tipologia delle varie opere da realizzare. Il progetto, in particolare, prevede la costruzione di una strada extraurbana secondaria ad unica carreggiata a doppio senso di circolazione e due svincoli di raccordo con l'attuale viabilità. Il tracciato, già presentato alla popolazione a novembre 2013, ha una lunghezza complessiva di 2.300 metri, di cui 1.740 in galleria naturale, con una larghezza di 9,50 metri. Il costo complessivo è pari a 92 milioni 700 mila euro; è già stata sottoscritta con Anas una convenzione in merito al cofinanziamento: la quota a carico dell'Amministrazione regionale è di 200.000 euro. La riapertura della strada romana rientra invece nella competenza dei Sindaci, che, in relazione ai rischi di crollo, non ritengono al momento sussistano le condizioni per la riapertura. Nell'ambito di questo stesso progetto abbiamo chiesto all'Anas di valutare l'inserimento di un collegamento pedonale tra i due Comuni.»

Nella replica, il Capogruppo Luigi Bertschy si è detto soddisfatto della risposta: «Vigileremo a che questo impegno venga mantenuto. Rilevo però che le Amministrazioni comunali limitrofe e la relativa popolazione ad oggi sono state coinvolte solo parzialmente e sollecito un'attenta valutazione a proposito della riapertura della strada romana, per la cui messa in sicurezza esistono studi che precisano i costi. Migliorare i collegamenti pedonali e realizzare piste ciclabili permetterà di valorizzare la zona e in particolare il borgo di Donnas oltre che di implementare il radicamento, e di conseguenza l'indotto, dell'importante flusso turistico che, grazie al Forte di Bard, giunge nella bassa Valle

MM

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Comunicato n° 299 del 26 giugno 2014
Attività ispettiva Alpe: costituzione in giudizio della Regione nel procedimento per l'inchiesta "Hybris"

Nella seduta del 26 giugno 2014, il gruppo Alpe ha posto un'interpellanza riguardante l'eventuale costituzione in giudizio della Regione nel procedimento in corso riguardante l'inchiesta "Hybris", che, come ha spiegato il Consigliere Alberto Bertin, «vede coinvolte sei persone accusate a vario titolo di tentata estorsione, danneggiamento a seguito di incendio, rapina, tentato omicidio e lesioni personali, con l'aggravante del metodo mafioso.»

In particolare, il Consigliere ha posto l'attenzione «sul valore simbolico di una costituzione in giudizio da parte della nostra Regione nei confronti di un'organizzazione di stampo mafioso come la 'Ndrangheta, tenuto conto che in circostanze simili numerosi Enti locali del nord come del sud Italia si sono costituiti in giudizio per danno all'immagine e hanno ottenuto dei significativi risarcimenti. Ci chiediamo se, diversamente da quanto fatto sinora, il Governo regionale intenda farlo e, in caso contrario, quali siano le ragioni della mancata costituzione.»

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha spiegato: «Il faut tout d’abord préciser que l’audience préliminaire dans le cadre de l’enquête Hybris a eu lieu au mois d’avril dernier et que le 18 juillet prochain, à Turin, aura lieu le procès selon la procédure simplifiée. Ensuite, il faut rappeler que les intéressés ne sont pas accusés d’association mafieuse, au sens de l’article 416 bis du Code pénal, mais bien de délits de droit commun, aggravés par la pratique de méthodes mafieuses, au sens de l’art. 7 du décret-loi n°152/1991. L’on ne parle donc pas ici de délits contre l’ordre public, tels que l’association mafieuse: c’est pourquoi la Région ne peut pas dans ce cas se présenter comme partie lésée – et le bureau du procureur n’a d’ailleurs jamais établi qu’elle le soit – dans la mesure où elle n’est pas titulaire du bien juridique protégé par les dispositions de loi qui ont été violées et qui ne concernent que les dommages causés à des biens privés. C’est pour ces raisons que nous avons décidé de ne pas procéder à la constitution en justice dans le cadre de l’affaire Hybris.»

Nella replica, il Consigliere Bertin ha evidenziato: «Come al solito ci si nasconde dietro questioni tecniche per non affrontare in modo chiaro la questione: la costituzione in giudizio sarebbe una scelta politica di fondo, ossia lanciare un messaggio inequivocabile e senza tentennamenti nei confronti delle associazioni di stampo mafioso. In ogni caso, a decidere dell'ammissibilità sarebbe il Tribunale.»

SC

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Comunicato n° 300 del 26 giugno 2014
Attività ispettiva M5S: buoni sconto utilizzabili presso la Casa da gioco di Saint-Vincent

Nella seduta del 26 giugno 2014, la Casa da gioco di Saint-Vincent è stata oggetto anche di un'interpellanza presentata dal Movimento 5 Stelle, che ha voluto approfondire le modalità di distribuzione di buoni sconto da utilizzare presso la Casa da gioco del valore di 10 euro, avvenuta in prossimità degli impianti di risalita di località sciistiche valdostane da parte di hostess di una agenzia privata.

«Visto che questi sconti sono stati maldestramente distribuiti nei giorni in cui i dipendenti della Casa da gioco erano in sciopero e quindi l'attività della Casa da gioco era ferma – ha evidenziato il Capogruppo Stefano Ferrero –, chiediamo in base a quali valutazioni si sia ritenuto di non sospendere la distribuzione, senza nemmeno aver comunicato ai potenziali clienti la sussistenza dello sciopero del personale; qual è l'agenzia cui è stata affidata la gestione dell'operazione promozionale e quale l'importo complessivo del servizio richiesto; se sia intenzione della Giunta regionale prendere in considerazione la possibilità di utilizzare come veicoli promozionali gli operatori del turismo – quali maestri di sci, guide, albergatori, ristoratori – in alternativa all'affidamento di servizi onerosi all'esterno, con ulteriore aggravio di spesa per le casse della Casa da gioco

L'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Ego Perron, ha risposto: «La distribuzione dei voucher validi per ritiro di prove gratuite di gioco viene periodicamente programmata, in particolare in concomitanza di manifestazioni o di luoghi di grande assembramento. Non si è ritenuto opportuno sospenderla in concomitanza con lo sciopero in quanto, come emerso da attente verifiche, l'utilizzo di questi voucher non è quasi mai contestuale al momento del ritiro. L'efficacia delle singole promozioni si diluisce quindi nel tempo e viene monitorata dalla Casa da gioco per una efficace programmazione. La comunicazione dello sciopero come di consueto è stata effettuata alla clientela fidelizzata, mentre la clientela occasionale ha potuto venirne a conoscenza dai mezzi di informazione o dagli avvisi collocati agli ingressi. L'agenzia che ha fornito tale servizio è Enjoy di Aosta, scelta con una procedura di gara: l'appalto complessivo è stato pari a 14.200 euro. Da sempre si cerca di coinvolgere gli operatori locali del turismo per la distribuzione dei voucher. Gli esercizi convenzionati attualmente sono 90, cui si aggiungono 15 eventi programmati sul territorio. L'efficacia e la capillarità delle distribuzioni di buoni sconto o materiale promozionale affidate a agenzie esterne sono superiori in termini di ritorno rispetto alla stessa attività svolta dagli operatori locali: basti pensare alla possibilità di promuovere la Casa da gioco anche al di fuori della Valle d'Aosta.»

Il Capogruppo Ferrero ha replicato: «14 mila euro non sono pochi per chi ha difficoltà ad arrivare a fine mese. Mi chiedo se sia realmente più conveniente assumere una hostess piuttosto che responsabilizzare gli operatori turistici che hanno un rapporto fidelizzato con i clienti, con un approccio ben più umano rispetto alla consegna di un biglietto. Gli stessi operatori si sono più volte resi disponibili a instaurare una sinergia con la Casa da gioco.»

MM

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Comunicato n° 301 del 26 giugno 2014
Attività ispettiva PD-SVdA: organi di amministrazione dell'Istituto musicale e della Fondazione Viglino

Nella seduta del 26 giugno 2014, il gruppo consiliare PD-SinistraVdA, con un'interpellanza, si è soffermato sui nuovi organi di amministrazione dell'Istituto musicale pareggiato della Valle d'Aosta e della Fondazione Maria Ida Viglino per la cultura musicale, nominati il 23 maggio scorso dopo un periodo di commissariamento. In particolare, il Capogruppo Raimondo Donzel, nel rilevare che «la nomina degli organismi dirigenti è stata effettuata dalla Giunta regionale nel periodo in cui operava in regime di ordinaria amministrazione perché dimissionaria», ha chiesto «di chiarire se c'è stato un confronto politico per giungere a questo nuovo assetto o se le nomine hanno seguito una logica meramente spartitoria di poltrone. Vorremmo anche capire se siano stati risolti dal Commissario i problemi cruciali dei due Enti e di indicare le ragioni del superamento di un'unica dirigenza a capo dei due Enti e perché, nel caso della Fondazione, si sia fatto ricorso all'Amministratore unico, peraltro già ai vertici di un'amministrazione complessa come l'Università della Valle d'Aosta.»

L'Assesseur à l'éducation et culture, Emily Rini, a répondu que «la nomination des nouveaux organes de direction du Conservatoire et de la Fondation a été dictée par l'évidente nécessité de mettre fin à la période d'administration provisoire.» Quant aux problèmes résolus, «pour ce qui est du Conservatoire, le Commissaire a régularisé les contributions versées à l'Inps, a approuvé les règlements de gestion, finances et comptabilité, d'attribution de mandats ainsi que le règlement disciplinaire pour le personnel enseignant. Il a aussi publié des appels d'offre concernant les nouveaux locaux à la Tour du Baillage. Pour ce qui est de la Fondation Maria Ida Viglino, il a élaboré et communiqué aux Syndicats le texte d'une nouvelle convention collective unique qui ne s'appliquera qu'aux nouveaux personnels embauchés – enseignant et administratif – ce qui permettra d'éviter à l'avenir la coexistence de plusieurs types de contrats différents; il a aussi signé un nouveau contrat de location pour les locaux de la Fondation situés à Quart. Pour ce qui est des deux organismes, le Commissaire a pourvu à la modification de leurs statuts, à l'élaboration d'une règlement protégeant la surveillance des mineurs dans les bâtiments scolaires, à l'estimation du parc d'instruments et de la bibliothèques en vue de leur mise en valeur, à la détermination des tâches à attribuer aux personnels afin de rationaliser l'exécution des fonctions.» Quant à la double direction, l'Assesseur Rini a expliqué que «les raisons pour lesquelles il a été décidé que ces deux organismes ne devaient plus dépendre d'une seule direction tiennent au fait que la direction unique est un héritage du passé, quand il n'existait qu'un seul organisme privé, la Fondation Institut musical de la Vallée d'Aoste. Aujourd'hui, l'Institut musical agréé est un établissement public, en revanche la Fondation Viglino est un établissement privé et pour laquelle nous avons prévu un administrateur unique suivant ce qui est explicitement prévu par ses statuts.»

Nella replica, il Capogruppo del PD-SVdA, Raimondo Donzel, ha affermato che «quando non si vuole rispondere politicamente ai quesiti, si risponde tecnicamente con lunghe elencazioni di norme e relazioni. Per i prossimi 30 anni, avremo 5 tipologie contrattuali diverse nella Fondazione per la cultura musicale, creando ulteriore confusione senza risolvere i problemi del personale. Bisogna poi decidere cosa è pubblico e cosa è privato: la Regione non può continuare a distaccare personale pubblico in un organismo che definisce privato, con il solo intento di occupare posti di potere. Nei Consigli di amministrazione si è mantenuta l'attitudine alla lottizzazione senza risolvere i gravi problemi economici e organizzativi.»

SC

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Comunicato n° 302 del 26 giugno 2014
Attività ispettiva Alpe: interventi alla piscina coperta di Aosta

Gli interventi previsti per la piscina coperta di Aosta sono stati al centro di un'interpellanza posta nella seduta del giugno 2014 dal gruppo Alpe.

In particolare, come ha spiegato la Consigliera Chantal Certan, l'iniziativa era volta a fare il punto sulla situazione attuale della struttura, nonché a conoscere gli interventi previsti e gli intendimenti dell'Amministrazione regionale per rispondere adeguatamente alle esigenze dell'utenza, danneggiata anche della recente chiusura anticipata, per quanto questa si sia resa necessaria per motivi di sicurezza.

«Gli interventi sulla piscina devono essere programmati oculatamente – ha detto la Consigliera Certan –, soprattutto per garantire un servizio alla popolazione, che può contare su pochi impianti.»

L'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha riferito: «La questione della piscina coperta è stata sempre seguita con attenzione, tenendo conto che le scelte politiche in questo caso sono limitate: si tratta infatti di problemi di solidità della struttura. E' stata avviata una campagna di analisi di prospettiva per assicurare spazi d'acqua agli utenti, coinvolgendo tutti i soggetti interessati. Sono state quindi evidenziate carenze su alcuni pilastri che devono essere irrobustiti con elementi di acciaio: questo intervento comporta una spesa che supera i 200 mila euro. Ovviamente, volendo creare meno problemi possibili all'utenza, potendo utilizzare la piscina scoperta, si è pensato di svolgere i lavori in estate, cercando di definire la conclusione nel mese di settembre.»

Nella replica, la Consigliera Certan ha chiesto «di analizzare molto approfonditamente la situazione, soprattutto poiché le nostre condizioni finanziarie non permettono di imbarcarsi in nuove opere che poi sarebbero insostenibili nella manutenzione. Non è più il momento di illudere gli utenti. Parallelamente, ritengo che sul territorio possano essere valorizzate anche altri impianti sportivi, pur non essendo regionali.»

MM

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Comunicato n° 303 del 26 giugno 2014
Attività ispettiva PD-SVdA: lavori nell'area dell'ex parcheggio dell'ospedale ad Aosta

Nella seduta del 26 giugno 2014, il gruppo PD-Sinistra VdA, con un'interpellanza, ha voluto approfondire l'andamento dei lavori di scavo archeologicamente assistiti presso piazza Caduti dei lager nazisti, che sono propedeutici alla costruzione dell'ala est dell'ospedale regionale.

«Nel corso dei lavori sono stati effettuati ritrovamenti risalenti ad epoche passate di possibile intesse archeologico – ha evidenziato il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz –. Di questi ritrovamenti vorremmo conoscere l'entità e sapere se produrranno variazioni al cronoprogramma e ai costi complessivi dell'opera. Ci farebbe piacere avere una relazione dettagliata sull'iter dei lavori, comprensiva dei dati relativi ai ritrovamenti fino ad ora effettuati. Segnalo, per altro, che sul sito internet della Coup srl non compare nessun tipo di informazione al riguardo, malgrado la società spenda oltre 200 mila euro per il personale. Chiedo inoltre vi sia la disponibilità a organizzare una visita aperta ai Consiglieri regionali interessati presso il cantiere.»

Nella risposta, l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Antonio Fosson, ha riferito che «lo scavo archeologicamente assistito interessa un'area rettangolare di 8000 metri quadrati; il progetto è stato elaborato a luglio 2012, l'importo di contratto è di 1 milione 583 mila euro oltre a 30 mila euro di spostamento delle linee elettriche, al netto del ribasso d'asta del 25 per cento. I lavori sono stati consegnati a febbraio per essere ultimati entro il mese di agosto 2014. Ad ora, nello scavo da quota meno 1 a meno 2,40 metri sono stati identificate le tombe del cimitero moderno e delle fondazioni della cappella Saint-Jean de Rumeyran, già emersa con le indagini preliminari; nello scavo da quota meno 2,40 a meno 3 metri, sono state identificate e rimosse 950 tombe e 27 cappelle funerarie e le ossa sono state trasferite al cimitero comunale di Aosta a giugno, sono state inoltre identificati interrati di epoca medievale e una stratigrafia romana oltre che ritrovate impronte umane e animali e tracce di aratura e di irrigazione attribuibili alla tarda età del ferro. I lavori dello scavo procedono con andamento soddisfacente nel rispetto del cronoprogramma.»

L'Assessore ha poi spiegato che «il direttore dei lavori produce a Coup srl, ad ogni stato di avanzamento, la relazione dettagliata dell'iter, l'ultima è stata depositata il 9 giugno scorso. Rappresenterò alla società la necessità di aggiornare il sito internet con questo tipo di informazioni. Sono, inoltre, completamente d'accordo ad organizzare una visita presso lo scavo con la quinta Commissione consiliare.»

Nella replica, il Consigliere Guichardaz si è detto «confortato sul fatto che i tempi siano in linea con il cronoprogramma. Non in linea con i tempi sono, invece, coloro che sono stati incaricati di gestire la struttura della Coup. Il sito archeologico è di sicuro interesse e sollecito la quinta Commissione a proseguire le audizioni in merito all'iter progettuale del nuovo ospedale. Progetto che sarà la scelta più importante del prossimo futuro, visto che la maggioranza ha messo la parola fine sulle altre grandi opere.»

SC

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Comunicato n° 304 del 26 giugno 2014
Attività ispettiva UVP: piano finanziario e di investimenti delle società RAV e SAV

Nella seduta del 26 giugno 2014, il gruppo Union Valdôtaine Progressiste, con un'interpellanza, ha chiesto notizie sul piano finanziario e degli investimenti per il quinquennio 2014-2019 da parte delle società SAV e RAV che gestiscono i due tratti valdostani dell'autostrada A5.

«Fin dall'inizio della legislatura siamo stati attenti alle autostrade, in particolare ai costi che gli utenti sono costretti a sostenere. In questo periodo, considerato che è in atto l'iter di predisposizione del piano – ha detto il Capogruppo Luigi Bertschy –, evidenziamo l'importanza di poter analizzare in quarta Commissione consiliare gli indirizzi politici e le scelte strategiche congiuntamente ai rappresentanti di nomina regionale in seno ai Consigli di amministrazione di SAV e RAV.»

Dans sa réponse, le Président de la Région, Augusto Rollandin, a observé : «Sur la question il y a toute l'attention de la part de l'Administration régionale. Les responsables ont reçu les indications ponctuelles du Conseil régional, afin de faire le possible pour réduire les péages. Pour ce qui est de l'interpellation, les premières réunions ont eu lieu entre les responsables des sociétés SAV et RAV et le Ministère des infrastructures et des transports en vue de la mise à jour de la convention et du plan économique et financier 2014–2018. Le message qu'on a lancé est que l'on regarde favorablement aux travaux prévus sur l'autoroute, mais ceux-ci ne doivent pas avoir des retombés négatifs sur les usagers. On envisage aussi la possibilité d'augmenter la concession aux deux sociétés, qui, maintenant, les deux sociétés doivent présenter au Ministère leurs projets de plan financier, qui devront tenir compte de toutes les solutions permettant de donner suite aux plans d’investissement déjà prévus ainsi que de rééquilibrer le plan économique et financier tout en modérant la hausse des tarifs pour les usagers. Vu qu'une ébauche du plan n'est pas encore à notre disposition, il ne nous semble pas nécessaire de convoquer d’urgence les représentants de la Région au sein des deux sociétés, convocation qu’on pourra prévoir dans quelque temps, quand lesdites sociétés auront élaboré les projets requis par le Ministère

Il Consigliere Bertschy ha replicato: «Dobbiamo riflettere sul fatto che rispetto alle politiche sulle autostrade possiamo essere tutti più attivi. Anche se ci saranno ulteriori investimenti, questi non dovranno ricadere sui valdostani. Allungare la convenzione è un'ipotesi percorribile, ma è importante tenere sempre presente l'esigenza di porre più attenzione all'economia locale, sia per quanto attiene al costo dei passaggi, sia al coinvolgimento di ditte valdostane per i lavori. Il Consiglio regionale deve accompagnare i rappresentanti della Regione nei Consigli di amministrazione e farsi rispettare nella contrattazione col Governo, perché l'autostrada, in certe situazioni, per i valdostani non è più una scelta, purtroppo è un obbligo. Sono soddisfatto della risposta, ma ribadisco che non è opportuno aspettare troppo a convocare in Commissione i rappresentanti regionali delle due società autostradali.»

MM

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Comunicato n° 305 del 26 giugno 2014
Interpellanza congiunta sull'alienazione delle attrezzature per l'attività dei cantieri forestali

L'alienazione delle attrezzature assegnate al Dipartimento risorse naturali e corpo forestale per l'attività dei cantieri forestali, deliberata dalla Giunta regionale il 4 aprile 2014, è stata l'oggetto di un'interpellanza iscritta all'ordine del giorno congiuntamente dai gruppi Union Valdôtaine Progressiste e Movimento 5 Stelle nella seduta del Consiglio del 26 giugno 2014.

In particolare, il Consigliere Alessandro Nogara (UVP) ha spiegato: «Dato che i cantieri forestali verranno in parte ripristinati con l'assunzione di 200 operai idraulico-forestali, le attrezzature disponibili nei magazzini regionali dovranno essere messe a disposizione. Ci chiediamo allora se tutto il materiale che si intende dismettere è fuori uso, così come prevede la normativa regionale in materia, o se in gran parte è ancora in condizioni accettabili. Vorremmo capire in che modo il Governo regionale intenda alienare questi materiali, se a titolo oneroso, ceduti gratuitamente o distrutti e quali le intenzioni future del Governo regionale sulla gestione in economia diretta dei cantieri forestali, vista la decisione di dismettere le attrezzature indispensabili al funzionamento di queste strutture.»

L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Renzo Testolin, ha risposto che «per la dismissione di beni immobili per l'attività che risulta in esubero, le strutture dell'Assessorato hanno predisposto delle schede tecniche con una valutazione economica dei beni che permetterà di stabilire quali beni sono fuori uso e quali, invece, potranno essere ceduti. Sulla base di queste schede, saranno valutate le modalità di alienazione, sia attraverso la cessione gratuita ad altre strutture pubbliche, sia a titolo oneroso a privati tramite la pubblicazione di un bando. Attualmente, abbiamo predisposto una lettera alle Amministrazioni comunali per verificare se hanno necessità di tali beni; una volta completata la ricognizione sarà pubblicato il bando pubblico per la cessione a titolo oneroso. Riguardo, infine, alle intenzioni future della Giunta, si evidenzia che la qualità e la quantità delle dismissioni è stata determinata in base ai numeri degli impiegati nei cantieri dello scorso anno: riteniamo che la giacenza di materiale possa ampiamente soddisfare l'attuale esigenza, tenuto conto anche del Piano straordinario di interventi approvato il 3 giugno scorso dal Consiglio regionale.»

Il Consigliere Nogara, ritenendosi soddisfatto, ha ricordato che «una settimana fa, in Commissione, l'Assessore Baccega, in merito ai cantieri di competenza dell'Assessorato alle opere pubbliche, ha detto che la cifra destinata era in esubero. Chiediamo quindi che la parte in esubero sia destinata agli operai della forestazione.»

Ha quindi preso la parola l'Assessore alle opere pubbliche, Mauro Baccega, per confermare che «saranno 20 gli operai assunti dal nostro settore e tutte le risorse eccedenti saranno trasferite all'Assessorato all'agricoltura.»

SC

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Comunicato n° 306 del 26 giugno 2014
Attività ispettiva Alpe: erogazione degli aiuti comunitari agli agricoltori

Con un'interpellanza presentata nella seduta del 26 giugno 2014, il gruppo Alpe ha affrontato le nuove modalità per l'erogazione degli aiuti comunitari agli agricoltori.

«Quando, sette anni fa, si era deciso di istituire l'Agenzia regionale per l'erogazione dei contributi – ha spiegato il Consigliere Albert Chatrian –, si era parlato di una scelta obbligata per ovviare a difficoltà e ritardi, per andare incontro agli agricoltori. Questa agenzia però non è mai stata riconosciuta in quanto organismo pagatore e non lo potrà più essere, perché a partire dal 2013 non è più possibile ottenere l'autorizzazione ministeriale per nuovi organismi pagatori.» Alla luce di questo, essendo venuta a mancare la motivazione che aveva portato alla creazione di Area, il Consigliere ha quindi chiesto «se sia vantaggioso e ancora utile, anche dal punto di vista politico, amministrativo, oltre che economico, mantenere Area, perché riteniamo che sarebbe più opportuno far istruire le domande direttamente dal personale dell'Assessorato dell'agricoltura. Così facendo si potrebbe ottenere un risparmio, potendo poi allocare le risorse in altri ambiti.»

L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Renzo Testolin, ha riferito: «In questi ultimi anni, grazie a uno sviluppo e un miglioramento delle capacità di interloquire tra Area e Agea si sono superate problematiche che ci avevano condotto ad accumulare ritardi nell'erogazione dei contributi superiori ai due anni. La situazione oggi è significativamente cambiata: oltre al recupero delle annualità pregresse, l'avanzamento finanziario delle campagne, a partire dal 2010, ha consentito alla Regione di porsi ai vertici della classifica nazionale della capacità di spesa effettuata sui Programmi di sviluppo rurale, con l'utilizzo di oltre il 70% delle risorse disponibili, di scongiurare il pericolo del disimpegno automatico e di raggiungere percentuali di pagamento per le misure a superficie pari a oltre il 97%. Qualche volta, quindi, non bisogna guardare soltanto al bicchiere mezzo vuoto. Il lavoro sviluppato di concerto tra Area VdA e Agea nella seconda parte della programmazione sarà capitalizzato per migliorare ancora le performance nel futuro. Consapevoli delle necessità di mantenere e consolidare i rapporti con Agea, si stanno valutando possibili accorgimenti per la gestione misure sempre più attenta alla risoluzione delle problematiche, per lo più legate ad aspetti tecnico-informatici. Per quanto riguarda le campagne di pagamento, l'Agenzia si impegnerà ad assicurare l'implementazione dei dati afferenti alle personalizzazioni regionali.»

Per quanto riguarda le funzioni da assegnare ad Area, l'Assessore ha comunicato «l'intenzione di confermare per la prossima programmazione le funzioni che sta svolgendo. La scelta di non richiedere il riconoscimento di organismo pagatore di Area è connessa ad un approccio in termini di costi/benefici. Credo che questa scelta abbia dato ragione all'Amministrazione regionale in termini di risparmio. Per la futura programmazione si considererà senz'altro l'opportunità di modificare il disposto legislativo per renderlo aderente all'attuale situazione. Sarà in quel momento che si potranno cercare insieme soluzioni per migliorare un servizio che rispetto ad altre realtà è efficiente.»

Il Consigliere Albert Chatrian ha replicato: «L'obiettivo di questa iniziativa era di stimolare un confronto, perché proponiamo di verificare, in sede di Commissione consiliare, se sia ancora utile e se abbia ancora senso tenere in piedi l'Agenzia con i costi che ciò comporta, piuttosto che valutare e intraprendere strade diverse, ad esempio utilizzare le strutture dell'Assessorato dell'agricoltura: dato che il personale di Area è quasi interamente di provenienza dell'Assessorato, potrebbe essere ricondotto all'interno dell'Amministrazione regionale per istituire nuovamente più uffici deputati a istruire domande, controlli, elenchi per Agea, facendo a meno di consulenti esterni; utilizzare le strutture dirigenziali interne comporterebbe un risparmio di risorse pubbliche: una bella sfida! La politica deve farsi carico di trovare le soluzioni per dare agli agricoltori le risposte puntuali, offrendo agli imprenditori agricoli servizi costruiti a loro misura.»

MM

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Comunicato n° 307 del 26 giugno 2014
Interpellanza congiunta sul Piano socio-sanitario

Nella seduta del 26 giugno 2014, un'interpellanza presentata congiuntamente dai gruppi Alpe, PD-Sinistra VdA e Union Valdôtaine Progressiste ha affrontato la redazione di un nuovo Piano socio-sanitario.

La Capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli, illustrando i contenuti dell'iniziativa, ha evidenziato che l'attuale Piano regionale per la salute e il benessere sociale, riferito al triennio 2011-2013, è in scadenza e, essendo quanto mai necessaria una nuova programmazione, ha voluto sapere «se vi sia l'intenzione di procedere a una verifica della validità dei contenuti e del raggiungimento degli obiettivi del Piano, oltre che alla stesura di un nuovo Piano socio-sanitario, con quali tempi e quali modalità. Considerate le mutate condizioni finanziarie che comportano gravi ripercussioni anche sulla sanità e sulle politiche sociali, riteniamo che sia necessario e non più rinviabile un approfondimento ampio e condiviso proprio per il carattere particolare di questo tipo di programmazione.»

Nella risposta, l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Antonio Fosson, ha concordato sul fatto che «il Piano socio-sanitario sia un punto centrale di una programmazione sanitaria corretta. L'attuale Piano che resterà in vigore fino a che una nuova legge non ne modifichi i contenuti è valido sia nei principi e nei valori sia nei contenuti. La situazione gestionale è completamente cambiata, i tagli al settore sono evidenti, vi è quindi la necessità di cambiare il modello organizzativo. Sottolineo poi che questo è il primo anno in cui dobbiamo gestire una diminuzione delle risorse. Riteniamo necessario quindi fare una riprogrammazione: dobbiamo darci del tempo e sono d'accordo a confrontarci in quinta Commissione per verificare il cronoprogramma e per verificare dove va la sanità in Valle. È auspicabile lavorare tutti assieme. Fare un nuovo Piano socio-sanitario è molto impegnativo, perché necessita di un ampio confronto con tutti gli attori interessati, come facemmo a suo tempo nel 2005 quando, per la prima volta, approvammo il Piano per la salute e il benessere sociale. Tuttavia, questo è un momento di grande confusione e incertezza per la sanità nazionale: molte Regioni stanno optando piuttosto per una programmazione annuale e io credo che dovremo fare una riflessione su questo.»

Nella replica, la Consigliera Morelli ha affermato: «Io credo che una programmazione annuale rischi di essere un po' limitata: sarebbe auspicabile piuttosto andare oltre al contingente e guardare ad un orizzonte più ampio. Tutto quello che viene prodotto in termini di pianificazione e di verifica di quanto viene fatto in sanità è oggi più che necessario e accogliamo con favore la proposta dell'Assessore di fare il punto della situazione in quinta Commissione. Da parte nostra ci sarà tutta la collaborazione ad affrontare questo tema.»

SC

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Comunicato n° 308 del 26 giugno 2014
Il Consigliere Farcoz nominato nella prima e quarta Commissione consiliare

Nella seduta di oggi, giovedì 26 giugno 2014, il Consiglio regionale ha provveduto a nominare il Consigliere Joël Farcoz (UV) quale componente della prima Commissione "Istituzioni e autonomia" e della quarta Commissione "Sviluppo economico" in sostituzione del Consigliere Ego Perron (UV) eletto Assessore alle finanze.

La prima Commissione risulta così composta: Leonardo La Torre (Vicepresidente); David Follien (Segretario); Alberto Bertin, Stefano Borrello, Raimondo Donzel, Joël Farcoz, Stefano Ferrero, Elso Gérandin, Marilena Péaquin Bertolin, Claudio Restano, Laurent Viérin.

La quarta Commissione è così composta: Giuseppe Isabellon (Presidente); Marilena Péaquin Bertolin (Vicepresidente); Luigi Bertschy, Chantal Certan, Joël Farcoz, Carmela Fontana, Leonardo La Torre.

SC

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Comunicato n° 309 del 26 giugno 2014
Approvate le modifiche a tre leggi in materia di paesaggio, normativa urbanistica e servizio idrico integrato

Con 18 voti favorevoli (UV e SA) e 16 astensioni (UVP, Alpe, PD-SVdA e M5S), il Consiglio regionale, nella seduta del 26 giugno 2014, ha approvato il disegno di legge che modifica la norma regionale che delega ai Comuni funzioni amministrative in materia di tutela del paesaggio (l.r. 18/1994), la normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle d'Aosta (l.r. 11/1998) e la legge in materia di organizzazione del servizio idrico integrato (l.r. 27/1999).

Il provvedimento, presentato dalla Giunta regionale il 17 marzo 2014, si compone di 3 capi per 5 articoli complessivi.

«Questo provvedimento è particolarmente urgente e necessario per tre motivi in particolare – ha spiegato all'Aula il Presidente della terza Commissione, Stefano Borrello (SA), che unitamente al Consigliere David Follien (UV) è relatore del disegno di legge –: il primo perché modifica le disposizioni del 2012 in materia di deleghe ai Comuni sul paesaggio che sono state ritenute illegittime dalla Corte costituzionale e i cui effetti stanno creando notevoli problemi interpretativi e applicativi agli uffici tecnici comunali e ai professionisti interessati, soprattutto per quanto riguarda le pratiche di ristrutturazione e di restauro sui cui l'Amministrazione regionale ha fondato da sempre le proprie politiche di indirizzo dell'attività nell'edilizia privata.»

«In seconda battuta, per quanto concerne il servizio idrico integrato – ha aggiunto il Consigliere Borrello –, alla luce di recenti disposizioni statali, vi è la necessità di ribadire le competenze statutarie della Regione in materia di gestione idrica oltre che di disporre di un quadro normativo aggiornato per procedere all'individuazione del nuovo sistema tariffario, il cui regime di proroga scade il 31 dicembre 2014. Infine, questo disegno di legge dispone una proroga straordinaria dei titoli abilitativi edilizi che, in un contesto economico e sociale di crisi, non potrà che portare una boccata di ossigeno a imprese e cittadini. Le disposizioni che consentono la proroga dei titoli abilitativi allungano la realizzazione delle opere senza oneri aggiuntivi.»

Il Consigliere dell'UVP Alessandro Nogara si è soffermato in particolare sulle modifiche alla legge regionale n. 18/1994 in materia di deleghe ai Comuni sul paesaggio: «Secondo noi, non è così urgente accettare subito quanto ci è stato imposto dallo Stato con una sentenza: noi in questo campo abbiamo potestà legislativa e, esercitando responsabilmente la nostra Autonomia, dovremmo fare una riflessione più ampia per difendere questa legge fino in fondo. Ad un'azione amministrativa degli uffici, dobbiamo fare un'azione politica, confrontandoci con il Governo romano per vedere se riusciamo a ribadire le nostre competenze.»

Per il Consigliere di Alpe Fabrizio Roscio, «complessivamente la logica del provvedimento è condivisibile perché si parla di semplificazione a beneficio dei nostri cittadini, ma ci associamo alla riflessione del collega Nogara sul pieno esercizio della nostra autonomia di legislatori. Rimangono delle perplessità: non vorremmo che la deregulation, che presuppone da parte dei cittadini una grande civiltà, si trasformasse, in mancanza di un controllo superiore, in una giungla.»

Il Consigliere Borrello ha aggiunto: «È importante ribadire la competenza primaria della nostra Regione, ma c'è un discorso da fare: le sentenze si applicano e non si discutono. Abbiamo ritenuto di proseguire il percorso per evitare i problemi di interpretazione che stanno vivendo uffici e cittadini. Io invito quindi a votare questo disegno di legge proprio per sanare una situazione di oggettiva difficoltà per la nostra comunità.»

Il Consigliere Laurent Viérin (UVP) ha ricordato che «il testo del 2012 era il frutto di un lavoro condiviso fra Sovrintendenza, Ordini professionali, Enti locali – che fu votato all'unanimità da questo Consiglio –  ai fini di una sburocratizzazione e di una delega ai Comuni di certe funzioni. Fa specie che le forze autonomiste rinuncino alla difesa della nostra autonomia:  noi riteniamo, invece, che l'autonomia sia un principio che si esercita quotidianamente e se vi si crede, bisogna osare. Ogni volta che si rinuncia, perdiamo un pezzo del bagaglio amministrativo della nostra regione.»

Anche la Capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli, ha espresso «un giudizio di perplessità nei confronti di due forze autonomiste che si piegano su argomenti che possono sembrare marginali, ma quando si tratta di difendere la nostra autonomia niente è marginale. Avremmo auspicato una presa di posizione più forte che meglio rappresentasse il principio di autonomia cui tutti noi facciamo riferimento.»

L'Assessore all'istruzione e cultura, Emily Rini, in sede di replica, ha concordato sul «paradosso del Governo centrale che della sburocratizzazione fa il suo baluardo e poi non adegua le sue normative in questo senso. Di conseguenza, ci troviamo di fronte a norme che vengono impugnate costantemente. È vero che l'impugnativa a questa legge è del Governo Monti, ma bisogna ricordare che l'apparato ministeriale non è cambiato ed è questo che decide su basi formali e non su regole di buon senso, così come non è cambiata la norma statale di riferimento, il Codice dei beni culturali e del paesaggio. Condivido il pensiero espresso dai colleghi sulla difesa della nostra autonomia: già allora sapevamo che poteva esserci un problema di illegittimità, ma abbiamo osato. Oggi, il forzare nell'opporci, creerebbe dei problemi concreti ai nostri cittadini.»

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha aggiunto: «La tutela del paesaggio è oggi una competenza a forte rischio per le Regioni: noi crediamo che un'azione politica forte debba essere fatta a livello istituzionale nell'ambito della discussione sulla riforma del Titolo V della Costituzione. Non è con questo disegno di legge che svendiamo una nostra competenza, teniamo semplicemente conto di una sentenza della Corte costituzionale, di cui non possiamo far finta di nulla, e per uscire da un impasse.»

 


SC

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Comunicato n° 310 del 26 giugno 2014
Approvato il Piano 2014-2016 per l'edilizia residenziale

Nella seduta di oggi, giovedì 26 giugno 2014, il Consiglio regionale, con 18 voti a favore (UV e SA) e 16 astenuti (UVP, Alpe, PD-SVdA e M5S), ha approvato il Piano triennale 2014-2016 per l'edilizia residenziale, ai sensi della legge regionale n. 3/2013 (Disposizioni in materia di politiche abitative), nonché la ripartizione delle risorse finanziarie non vincolate.

Il documento indica le azioni in cui si articola la politica abitativa regionale, prevedendo uno stanziamento di 13 milioni 150 mila euro per il triennio di riferimento.

Il sostegno alle locazioni rappresenta l'obiettivo primario del Piano, considerato che, con il perdurare della crisi economica, il numero delle domande è in crescita costante (si è passati dalle 1379 domande del 2006 alle 3300 del 2013). Riguardo all'edilizia residenziale pubblica, attraverso l'ARER, sarà data priorità agli interventi di manutenzione e ristrutturazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e di recupero di edifici pubblici per incrementare il numero di alloggi ERP. Sull'edilizia convenzionata, la Regione promuove, attraverso i contributi a fondo perso, il recupero di alloggi da destinare al mercato della locazione privata ad un canone convenzionato. Sono concessi mutui a tasso agevolato per l'acquisto della prima abitazione – i finanziamenti vanno da un minimo di 90 mila ad una massimo di 120 mila euro – e per gli interventi di recupero di fabbricati siti nei centri storici. Per l'emergenza abitativa, si confermano per il triennio le azioni finalizzate a dare risposta temporanea a situazioni derivanti da disagio sociale o sanitario.

Il Piano fornisce poi una serie di dati sul fabbisogno abitativo. Dal quadro emerge che al 31 dicembre 2012, il patrimonio di edilizia residenziale pubblica è costituito da 1590 alloggi, di cui 837 di proprietà dei Comuni e 753 dell'Arer (80 sfitti di cui 68 in Aosta). Per quanto riguarda il sostegno alle locazioni, sono state ammesse a beneficio 2935 domande relative al bando 2013 i cui contributi non sono ancora stati liquidati. Riguardo poi al mutuo prima casa, dal 2010 al 26 marzo 2013, sono state finanziate 1481 domande (su 1596 presentate), di cui 1019 per l'acquisto, 92 per la costruzione e 370 per il recupero, per un totale pari a 117 milioni 68 mila euro. In tema di emergenza abitativa, la Commissione regionale per le politiche abitative ha esaminato 166 domande (96 ammesse) nel 2010, 180 (92 ammesse) nel 2011, 207 (111 ammesse) nel 2012, 254 (130 ammesse) nel 2013. Il contributo concesso a diversi Comuni a copertura dell'80 per cento dell'onere sostenuto è stato di 256 mila euro per 114 domande (di cui 52 ad Aosta) nel 2012 e di 324 mila euro per 158 domande (di cui 50 ad Aosta) per il 2013.

Nell'illustrare questi dati, l'Assessore alle opere pubbliche ed edilizia residenziale pubblica, Mauro Baccega, ha evidenziato: «Tra gli obiettivi del Piano, rientrano il programmare le azioni e il definire le linee di indirizzo per limitare disagio abitativo, in particolare per le famiglie meno abbienti. Successivamente alla sua approvazione, passeremo alla fase attuativa, con l'elaborazione del piano operativo annuale, che consentirà eventualmente di modificare, a seconda delle esigenze che si manifesteranno, le percentuali degli interventi nei vari settori Ad esempio, nel 2015 si potrà prevedere un incremento di risorse per gli interventi di edilizia convenzionata, che al momento ha registrato un calo di richieste. Tra gli aspetti significativi di questo piano c'è da segnalare il fatto che concederà risorse ai Comuni

SC-MM

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Comunicato n° 311 del 26 giugno 2014
Respinta una risoluzione sulla prevenzione della violenza di genere

Nella seduta del 26 giugno 2014, il Consiglio regionale ha respinto con 15 voti favorevoli e 17 astensioni (UV e SA), una risoluzione per l'aumento dei finanziamenti per gli interventi di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere iscritta in Aula su proposta dei gruppi di minoranza, UVP, Alpe, PD-SVdA e M5S.

La Consigliera del PD-Sinistra VdA Carmela Fontana, nell'illustrare l'iniziativa, ha ricordato: «In Italia il femminicidio è la causa principale della morte tra i 14 e i 45 anni e molto spesso si tratta di delitti annunciati, preceduti da maltrattamenti sessuali, psicologici, fisici, economici e spesso frutto di silenzi da parte di coloro che sono vicini sia alle donne che subiscono violenza, sia agli uomini che ne sono gli autori. La violenza coinvolge tutti gli strati della società e interessa anche la Valle d'Aosta. Il nostro Consiglio, dimostrandosi sensibile alla problematica, con la legge regionale in materia di contrasto alla violenza di genere, approvata a febbraio 2013, ha fissato le priorità e le azioni da adottare e ha stabilito uno stanziamento complessivo annuo di 304 mila 500 euro. Noi crediamo che tale fondo vada incrementato per dare maggiore garanzia al Piano triennale 2014-2016 per la prevenzione ed il contrasto alla violenza di genere. È per questo che intendiamo impegnare il Governo regionale ad aumentare le risorse finanziarie destinate agli interventi previsti dalla legge regionale n. 4 del 2013 al fine di dare maggiore garanzia al Piano triennale 2014-2016 per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere.»

La Capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli, ha aggiunto: «Sosteniamo convintamente i contenuti della risoluzione e ringraziamo la Consigliera Fontana per continuare a ricordare una questione tanto seria ma spesso banalizzata. Purtroppo sappiamo bene che è un problema che coinvolge anche la nostra regione e che al Pronto soccorso di Aosta gli accessi di donne vittime di gravi casi di violenza domestica sono sempre più frequenti

Il Presidente della quinta Commissione "Servizi sociali", Claudio Restano (UV) ha precisato: «La legge presentata dal gruppo PD-SVdA testimonia l'attenzione al fenomeno del femminicidio. Questo Consiglio non si è sottratto alle proprie responsabilità, anzi, ha approvato una legge all'avanguardia. Ma non basta: bisogna sensibilizzare le donne, infondere fiducia nelle associazioni di volontariato e nelle cooperative sociali. La Regione deve promuovere attività in questo senso. Pr ora lo stanziamento al fondo è sufficiente, verificheremo le nuove esigenze e valuteremo ulteriori impegni finanziari. Per questo annuncio che l'Union Valdôtaine e la Stella Alpina su questa risoluzione si asterranno

Il Consigliere Nello Fabbri (UVP) ha anticipato il voto favorevole del proprio gruppo «perché la legge fa onore alla Valle d'Aosta, è ben articolata e coinvolge tutte le espressioni della società civile valdostana. Questi soldi sono ben impegnati, ne dovrebbero essere stanziati di più ed è in questo senso che va il nostro provvedimento

Per il Capogruppo del M5S Stefano Ferrero, «alcune iniziative organizzate dal Consiglio cercano di valorizzare il ruolo della donna, ma noi riteniamo maggiormente opportuno stanziare denaro su questa normativa volta ad educare il genere maschile. Approvare questa risoluzione sarebbe un segnale per indicare che anche le donne della maggioranza alzano la testa

Ha ripreso la parola la Consigliera Fontana, per esprimere la propria delusione: «Si sarebbe potuto cambiare l'impegno della risoluzione, eliminando per ora lo stanziamento del denaro. Il provvedimento intendeva lanciare un segnale e manifestare l'unità del Consiglio: mi rammarico per la decisione dalla maggioranza. »

MM

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Comunicato n° 312 del 26 giugno 2014
Respinta una risoluzione sulle società partecipate dalla Regione

Nella seduta del 26 giugno 2014, il Consiglio regionale ha respinto, con 17 voti di astensione (UV e SA) e 15 a favore, una risoluzione riguardante le società partecipate dalla Regione proposta in Aula dai gruppi consiliari di opposizione, UVP, Alpe, PD-SVdA e M5S.

L'iniziativa intendeva impegnare la seconda Commissione "Affari generali" a provvedere entro trenta giorni alla stesura di un provvedimento legislativo che desse centralità al Consiglio regionale nell'operare le scelte strategiche riguardanti le società partecipate direttamente o indirettamente dalla Regione in misura maggioritaria.

Il Consigliere di Alpe Albert Chatrian, nell'illustrare la risoluzione, ha richiamato la discussione sul rendiconto 2013 e l'assestamento di bilancio 2014 della Regione durante la quale era stato presentato un emendamento sulle partecipate poi respinto dalla maggioranza. «È più che mai opportuno – ha detto –, vista la significativa contrazione del bilancio regionale, rendere disponibili alla comunità valdostana fondi derivanti dagli utili distribuibili delle società partecipate. Inoltre, riteniamo che questo principio venga stabilito con una legge regionale, attraverso cui sia affermata la centralità del Consiglio negli indirizzi strategici per lo sviluppo della comunità valdostana. Non vogliamo prenderci un ruolo che non abbiamo, non vogliamo gestire queste società, vogliamo semplicemente dare delle indicazioni, controllare queste società e decidere come utilizzare gli utili.»

Ha quindi preso la parola l'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Ego Perron: «Pour nous, les mots ont un sens, notamment lorsqu'on prend des engagements en Conseil: nous l'avons dit en Commission, nous l'avons confirmé hier dans cette salle, nous le réaffirmons aujourd'hui. Il y a de notre part la volonté, dans les temps dus, de concevoir une loi de caractère général fixant des critères et des modalités, disciplinant non seulement les profits mais tous les secteurs des sociétés à participation régionale. De notre part, il y a l'exigence de discuter et d'approfondir la matière afin de rédiger une loi qui soit organique et qui comprenne différents domaines, mais nous estimons qu'il n'est pas raisonnable de faire ce travail dans un délai d'un mois. C'est pourquoi, tout en réaffirmant la volonté de travailler à ce thème, nous ne pouvons pas accueillir cette résolution.»

Il Capogruppo del PD-Sinistra VdA, Raimondo Donzel, ha definito «una finta apertura quella della maggioranza: ieri, ha annunciato la disponibilità a fare una legge sulle partecipate, oggi ritira la mano, annunciando disastri economici se si porterà in discussione, qui in Consiglio regionale, il tema delle partecipate. Per noi, la trasparenza è la strada giusta per ricondurre le risorse che sono a disposizione delle società partecipate verso il bene comune. Noi comunque ci lavoreremo a questa norma ed entro la fine dell'estate la presenteremo. E, allora, vedremo se la maggioranza vorrà votarla, o se si limita a prendere impegni che poi non mantiene.»

Il Presidente della seconda Commissione, Leonardo La Torre (UV), ha annunciato che «la legge si farà, perché l'Assessore Perron ha detto con chiarezza che la Giunta la vuole e che immaginerà un percorso per portarla a compimento. Sulla trasparenza non ci devono essere ombre e questa maggioranza dovrà procedere in tempi brevi, creando un confronto per giungere ad un testo condiviso. La seconda Commissione non ha mai rinunciato alla sua competenza di fare proposte legislative: il problema dei tempi è un falso problema e quindi i tempi se li deciderà la Commissione. Ed è un lavoro che io porterò in Commissione.»

Il Vicepresidente del Consiglio André Lanièce (SA) ha ribadito «la volontà, da parte della Stella Alpina, di predisporre un disegno di legge che disciplini il mondo delle società partecipate nell'ottica di sancire il principio della trasparenza invocato in questo Consiglio. Siamo quindi disponibili a lavorare in questo senso, in tempi ragionevoli e con il contributo di tutti.»

Il Consigliere dell'UVP Elso Gerandin ha espresso qualche dubbio sulle dichiarazioni dell'Assessore Perron: «Beaucoup de mots ont été prononcés dans cette salle mais beaucoup d'actions n'ont pas suivi. Abbiamo condiviso che era finito un mondo, che le poche risorse disponibili potevano venire dall'unica società partecipata che genera utili, che il Consiglio non potesse gestire direttamente queste società ma potesse dare degli indirizzi politici. Essere utili alla collettività è quello che il cittadino comune ci chiede: nessuno ha la bacchetta magica, però in questo momento dovrebbe uscire da questo Consiglio un'immagine diversa, dovrebbe uscire un'assunzione di responsabilità. Per noi, anche se non facciamo la legge in un mese, va bene lo stesso: abbiamo però l'impressione che la maggioranza non abbia voglia di affrontare la questione, non abbia voglia di rilanciare la Valle d'Aosta.»

Il Consigliere di Alpe, Fabrizio Roscio, ha quindi proposto di modificare i tempi di redazione della proposta di legge: «Se vogliamo essere credibili, proviamo a dare dei tempi che siano certi. Fissare un tempo vuol dire prendersi un impegno nel rispettare le scadenze. Se le parole hanno un senso, come dice l'Assessore, proviamo a riscrivere la data della risoluzione.»

Il Consigliere Chatrian ha quindi replicato: «Avevamo qualche speranza di fronte alle dichiarazioni dell'Assessore Perron, ma il silenzio della maggioranza e, soprattutto, dell'Assessore di fronte alla proposta di Roscio di emendare la risoluzione non ne lascia. Ma probabilmente, l'"uomo del monte" ha detto di no e questo non lascia speranze per un futuro diverso per la Valle d'Aosta.»

Il Presidente La Torre ha infine ribadito l'impegno «a portare la discussione in Commissione per presentare una legge sul funzionamento e la trasparenza delle società partecipate dalla Regione entro la fine dell'anno.»

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Comunicato n° 313 del 26 giugno 2014
Approvata una risoluzione sul personale del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco

In conclusione dell'adunanza del 25 e 26 giugno 2014, il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità una risoluzione sulle problematiche del personale del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco, iscritta in Aula su proposta dei gruppi UVP, Alpe, PD-SVdA e M5S ed emendata su proposta del Presidente della Regione.

In particolare, con questa iniziativa, vista la dichiarazione dello stato di agitazione del personale del Corpo, l'Assemblea impegna la Commissione consiliare competente a convocare nel più breve tempo possibile una riunione con tutte le organizzazioni sindacali e il Comandante dei Vigili del fuoco per chiarire e definire eventuali percorsi da intraprendere.

La Consigliera Chantal Certan (Alpe) ha evidenziato: «Ripetutamente, già da diverso tempo, erano state segnalate all'Amministrazione regionale delle difficoltà, anche per quanto riguarda la formazione, ma le richieste di incontro avanzate dal Sindacato autonomo dei Vigili del fuoco non sono state accettate e per questo è stato indetto lo stato di agitazione. Noi riteniamo invece importante un momento di incontro, si tratta di argomenti che coinvolgono tutta la popolazione

 Il Consigliere Elso Gerandin (UVP) ha osservato: «Lo stato di agitazione desta preoccupazione. Non vogliamo assolutamente entrare nel merito degli argomenti delle rivendicazioni sindacali, ma teniamo presente il fatto che i Vigili del fuoco rappresentano un riferimento fondamentale per la cittadinanza. Abbiamo istituito il Corpo valdostano, e fa specie sapere che del nostro parco macchine venti mezzi siano fuori uso, tra cui la totalità delle autoscale e delle auto piattaforma. O, ancora, l'esigua dotazione di divise e la scarsa qualità dei dispositivi di protezione individuale. Auspichiamo un confronto con una delegazione che rappresenti tutti i Vigili del fuoco che meritano rispetto, perché, nonostante lo stato di agitazione, continuano a garantire un servizio essenziale.»

Il Presidente della seconda Commissione "Affari generali" Leonardo La Torre (UV) ha dichiarato: «Posto che, pur sperando che le questioni sollevate dai Vigili del fuoco possano risolversi al più presto, non siamo e non possiamo essere la loro controparte sindacale, credo che la Commissione debba convocare la delegazione di tutte le forze sindacali, per ascoltare le loro argomentazioni. A nome della maggioranza, comunico che la risoluzione può essere accolta favorevolmente.»

Il Capogruppo del PD-SVdA, Raimondo Donzel, ha sottolineato: «Si portano alla nostra attenzione gravi problematiche, che riguardano addirittura la sicurezza dei lavoratori. I tagli al bilancio dei Vigili del fuoco e alla loro formazione rischiano di compromettere l'efficienza nello svolgimento delle mansioni e la tutela dell'incolumità delle persone. Si denuncia anche una mancanza di dialogo tra le parti sociali, che non è accettabile. Quindi, nonostante le limitazioni delle risorse economiche, occorrerà ragionare su come allocare dei fondi per garantire questo servizio

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha comunicato: «Oggi si è già svolto un incontro in cui sono state spiegate varie questioni ed esiste una lettera del comandante in cui prende in esame vari argomenti e dà una serie di risposte. Respingo l'accusa di non aver fornito le risposte richieste dai Vigili del fuoco. Sono disponibile ad un incontro tra tutte le forze sindacali, ma chiedo che partecipi anche il Comandante. Preciso comunque che la dotazione del parco macchine del Corpo valdostano è eccellente.» Ha quindi proposto alcune modifiche al testo della risoluzione, che sono state accettate dalle forze di opposizione.

I lavori sono conclusi, il Consiglio regionale tornerà a riunirsi mercoledì 16 e giovedì 17 luglio 2014.

SC-MM

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