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Riunione del Consiglio regionale del 2, 3, 4, 5, 6 e 7 dicembre 2013

Indice



Comunicato n° 483 del 2 dicembre 2013
Comunicazioni del Presidente del Consiglio sull’ordine del giorno dei lavori delle sedute di bilancio

Il Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, ha aperto i lavori dell’Assemblea, convocata da oggi, lunedì 2, fino a giovedì 5 dicembre 2013, per discutere un ordine del giorno incentrato principalmente sulle leggi di bilancio della Regione per il triennio 2014-2016.

La Presidente Rini ha comunicato all’Aula le decisioni della Conferenza dei Capigruppo riguardo alla trattazione dei vari oggetti.

Nella seduta di oggi, lunedì 2 dicembre, inizierà l'illustrazione abbinata della finanziaria e del bilancio di previsione della Regione per il 2014-2016, da parte del relatore, il Presidente della seconda Commissione, Leonardo La Torre, dell'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Mauro Baccega, e del Presidente della Regione, Augusto Rollandin. Domani, martedì 3, a partire dalla ore 9, si aprirà la discussione generale combinata delle relazioni della Sezione di controllo della Corte dei conti e delle leggi di bilancio.

I lavori proseguiranno anche nei giorni di mercoledì 4 e giovedì 5 dicembre, sempre con inizio alle ore 9. E' prevista la possibilità di proseguire i lavori in notturna sino alle ore 1.00, che sarà valutata, di volta in volta, nel corso delle giornate. 

Al termine della discussione generale vi saranno le repliche dell'Assessore alle finanze e del Presidente della Regione, quindi l'analisi delle previsioni di spesa del bilancio. I lavori si concluderanno con la presa d'atto delle relazioni della Sezione di controllo della Corte dei conti, a seguire le dichiarazioni di voto sui documenti di bilancio e le votazioni separate sulla legge finanziaria e sulla legge di bilancio.

La seduta di mercoledì 4 dicembre sarà sospesa alle ore 12.00 per consentire la partecipazione all'inaugurazione di una targa in memoria del Vigile del fuoco Erik Mortara.

SC

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Comunicato n° 484 del 2 dicembre 2013
Relazione del Presidente della seconda Commissione sulle leggi di bilancio della Regione 2014-2016

L’Assemblea regionale ha iniziato nel pomeriggio di oggi, lunedì 2 dicembre 2013, l’esame congiunto della finanziaria e del bilancio di previsione della Regione autonoma Valle d'Aosta per il triennio 2014-2016. Il Presidente della seconda Commissione, Leonardo La Torre (UV), relatore dei due disegni di legge, ne ha illustrato i contenuti.

Il Presidente La Torre ha affermato che «anche il bilancio 2014-2016, come già avvenuto per quello del 2013, è presentato senza alcun principio di intesa tra la Valle d'Aosta e lo Stato italiano; è un bilancio quindi caratterizzato da una forte volontà centralista di politica economica dello Stato, che si traduce in un attacco indiretto alla nostra identità e per conseguenza in un'azione diretta contro il nostro Statuto speciale. In questo bilancio siamo in presenza di un rumoroso campanello d'allarme, che deve far riflettere le forze politiche regionali di maggioranza e di minoranza che, anziché dividersi su questioni gestionali, dovrebbero confrontarsi senza pregiudizi per costruire subito un minimo comune denominatore che parta dalla difesa ad oltranza dell'autonomia per arrivare conseguentemente a garantire il benessere della Valle d'Aosta e dei valdostani per il futuro. Un impegno politico-amministrativo concreto che le forze politiche dovrebbero assumere di fronte a tutti i valdostani, presentandolo come un manifesto di rinnovata energia autonomista della Valle d'Aosta.»

«La difesa delle nostre naturali vocazioni – turismo, agricoltura, energia, imprese, artigianato… – è la risposta che i valdostani si aspettano da una classe politica lungimirante per affrontare un futuro pieno di incognite – ha aggiunto La Torre –. Per essere lungimiranti dobbiamo prendere atto che è in opera un cambiamento epocale e che occorre cambiare visione, marcia, metodi, ristrutturando il sistema Valle d'Aosta attraverso una condivisione degli obiettivi e del modo di conseguirli, con una consapevolezza popolare che rimetta in moto l'orgoglio valdostano del fare e ridia energia alla nostra cultura autonomista, che ha sempre messo il popolo valdostano al centro della sua azione politica, amministrativa e finanziaria con l'impegno di far crescere la Valle d'Aosta non lasciando indietro nessuna classe sociale, senza distinzione tra valdostani di origine e di adozione. In un momento di grande difficoltà occorre avere la capacità di ridare fiducia e prospettive al popolo valdostano, soprattutto pensando ai giovani e al loro avvenire.»

«Questo bilancio segna un punto di rottura, o meglio di passaggio verso una nuova rotta che in termini marinari si presenta di "bolina stretta", cioè di risalita con il vento contro. Il bilancio non contiene ancora tutte quelle scelte e quelle risposte necessarie ad affrontare gli eventi con certezza di prospettiva, ma deve cercare almeno di aprire un serio, trasparente e concreto confronto tra le forze politiche per decidere il futuro che vogliamo. Il bilancio 2014-2016 è ancora una transizione non compiuta, verso una necessaria fase ristrutturante dell'intero sistema Valle d'Aosta che parte dalla razionalizzazione dell'amministrazione pubblica, Regione e Comuni; rileggendo e riscrivendo leggi di spesa, tagliando gli sprechi, ottimizzando dove è possibile l'efficienza, analizzando la spesa al dettaglio e gettando i presupposti di una precisa analisi dei centri di costo. In questo ambito riorganizzativo del sistema Valle d'Aosta, un ruolo importante lo giocheranno le società partecipate della Regione e la Finaosta; un tema molto discusso anche nella precedente Legislatura con posizioni diverse e forti resistenze. Le resistenze conservatrici vanno superate. Queste società, se indirizzate bene, potranno essere da un lato catalizzatori di energie di sviluppo per le imprese valdostane creando opportunità di crescita professionale e finanziaria sul nostro territorio e dall'altro lato aperte verso l'esterno, ambasciatrici del fare valdostano, per creare rotte e scambi commerciali in cui canalizzare le migliori risorse valdostane

La previsione di bilancio, al netto delle partite di giro, è pari a 1 miliardo 320 milioni per l’anno 2014, 1 miliardo 285 milioni per il 2015 e 1 miliardo 290 milioni per il 2016. Il Presidente La Torre ha quindi presentato la previsione di spesa. «Per la funzione dello Sviluppo economico sono stanziati 81,79 milioni, che riguardano gli interventi di contesto (tra i quali, 12,4 milioni per gli interventi di indebitamento ventennale per gli investimenti presso il fondo in gestione speciale della Finaosta, 0,6 milioni per il riordino dei servizi camerali), il turismo e impianti a fune (tra i quali 4 milioni per azioni promozionali ed eventi volti alla veicolazione dell’immagine turistica della Valle e 3,8 milioni per l'Office régional du tourisme), l'industria (tra i quali, 420 mila euro, di cui 300 mila per contributi a Vallée d'Aoste Structure per la riqualificazione e lo sviluppo di immobili a destinazione produttiva), l'artigianato (tra i quali, 1 milione per la valorizzazione dell'artigianato tipico tramite l'organizzazione di manifestazioni fieristiche e 820 mila euro per l'Institut valdôtain de l'artisanat de tradition), il commercio, la cooperazione, l'energia, la politica del lavoro (per la quale sono stanziati 9,9 milioni) e della formazione professionale (con 5 milioni per il funzionamento dell'Institut agricole e 4,1 milioni per la Fondazione per la formazione professionale turistica), i programmi comunitari e statali (di cui 20,7 milioni per le attività del Fondo per le aree sottoutilizzate-FAS, che sono destinati principalmente all’acquisto dei treni bimodali per il collegamento ferroviario funzionale Aosta/Torino e ai trasferimento alla Finaosta per la realizzazione del primo lotto del Polo universitario; 5,3 milioni per il programma di sviluppo rurale 2007/2013; 5,6 milioni per il programma Competitività regionale 2007/2013; 2,4 milioni per l’attuazione degli interventi della Cooperazione territoriale transfrontaliera, transnazionale ed interregionale; 1 milione per il nuovo programma investimenti a favore della crescita e dell’occupazione 2014/2020 cofinanziato dal Fondo sociale europeo-FSE).»

«Le risorse destinate al Governo del territorio ammontano a 36 milioni e ricomprendono principalmente gli interventi di tutela dell'ambiente e urbanistica (tra i quali l'Arpa con 5,95 milioni), la gestione dei parchi e le riserve naturali (1 milione di euro al Parco del Mont Avic) e dei rifiuti (1,3 milioni per la gestione degli impianti per lo smaltimento e recupero e 0,6 milioni per l'attuazione del piano regionale dei rifiuti), la tutela delle risorse forestali e faunistiche (8 milioni), la tutela dai rischi naturali (5 milioni), l'antincendio e la protezione civile (8 milioni per il servizio di trasporto a mezzo elicotteri e 1,7 milioni per il servizio antincendi, 1,4 milioni per il Soccorso alpino valdostano e 3,3 milioni per la Centrale unica di soccorso), l'assetto idrogeologico. Per la cultura e sport, sono stati previsti complessivamente 21,44 milioni, di cui 18,81 alla cultura e 2,63 allo sport. All'agricoltura, sono state destinate risorse per 17,23 milioni. Alle infrastrutture per mobilità e reti sono stati previsti 17,84 milioni (7,1 milioni per manutenzione e realizzazione di opere stradali, 3,9 milioni per il trasporto pubblico e trasporti su rotaia, 3,9 milioni per l'aeroporto, 13,2 milioni per le infrastrutture informatiche e telematiche). Per l'istruzione primaria e secondaria risultano stanziati 15,96 milioni, per l'istruzione universitaria 13,34 milioni. Il funzionamento degli organi istituzionali rappresenta 14,5 milioni di euro (Consiglio regionale, Istituto per il vitalizio, Sezione di controllo della Corte dei conti).»

 

SC

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Comunicato n° 485 del 2 dicembre 2013
Relazione del Presidente della Regione sulle leggi di bilancio della Regione 2014-2016

Dopo l'illustrazione del Presidente della seconda Commissione, ha preso la parola il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, che ha evidenziato le logiche con cui è stato elaborato il bilancio 2014-2016.

«La philosophie de base sur laquelle on a bâti le budget régional répond à deux exigences qui sont en ligne avec les années précédentes: d'un côté, le maintien des services à la personne et, de l'autre, le soutien aux entreprises, en vue du développement de notre région mais aussi pour défendre les places de travail existantes et trouver des solutions pour l'emploi futur. Et cela, malgré les difficultés dues à une crise persistante

«Riguardo invece ai rapporti con lo Stato – ha proseguito il Presidente Rollandin –, abbiamo dovuto prendere atto di una situazione mai successa: credevamo di poter disporre di risorse in base al patto stabilito con lo Stato per il tramite della legge sul riparto fiscale, invece le Regioni hanno dovuto fare ogni anno iniezioni di soldi allo Stato. Oggi chiediamo che lo Stato ci faccia avere un consuntivo di quanto è stato fatto in questi anni di crisi, ma non abbiamo mai avuto una risposta, non capiamo se siamo tutti coinvolti nelle riduzioni. Il Patto di stabilità è ormai considerato un elemento desueto, che rischia di mortificare aspetti importanti della promozione dei singoli settori, andando nella logica di fermare le spese d'investimento

«Per elaborare questo bilancio siamo ripartiti da una riparametrazione e revisione delle cosiddette grandi opere da finanziare con il mutuo di 371 milioni che avevamo aperto e del quale abbiamo attinto solo una piccola parte, accantonando opere importanti, quali la nuova caserma dei Vigili del fuoco, l'Institut agricole régional, la scuola di Tsambarlet. Sono stati però mantenuti gli interventi per l'ospedale Parini, l'Università e le funivie, nonché previsti nuovi interventi per le strade regionali, le colate da detrito, gli interventi a favore delle scuole. Si è poi provveduto all'utilizzo delle riserve delle Società partecipate, in particolare la CVA, eseguendo un prelievo triennale di 100 milioni di euro, senza con questo incidere negativamente sulle strategie in corso nei settori emergenti o sacrificare la programmata manutenzione degli impianti di proprietà della CVA. Altro elemento che fa parte della filosofia che sta alla base dello sviluppo di questo bilancio è l'accorpamento degli impianti di risalita. Altro punto importante è la valorizzazione dei fondi europei, che deve essere ancora quantificata, ma di norma dovrebbe mantenersi sui livelli degli anni precedenti, con un possibile leggero incremento. E' in programma anche una revisione alle leggi di settore e un'attenzione ai fondi statali di settore, che possono rappresentare un'occasione di richiamo per l'imprenditoria, così come i fondi di garanzia per le piccole e medie imprese o i contributi per le ristrutturazioni delle abitazioni. Altro argomento affrontato nel documento programmatico è stato la semplificazione e la sburocratizzazione: a breve sarà effettuata una prima disamina di quanto fatto in questi anni e insisteremo per proseguire verso un miglior rapporto con l'utenza e una riduzione dei costi. Sono stati poi ridotti alcuni fondi legati ai Comuni, ma preciso che per il 2014 manteniamo la stessa misura dei fondi Irpef, perché collegati al gettito 2011

Il Presidente Rollandin ha quindi concluso affermando: «Su questa base, con queste metodiche, abbiamo cercato di costruire un bilancio che possa guardare con attenzione allo sviluppo ancora in fieri, perché al momento dell'approvazione del bilancio, come ben sappiamo, non tutto è già cristallizzato. »

 

MM

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Comunicato n° 486 del 2 dicembre 2013
Relazione dell’Assessore alle finanze sulle leggi di bilancio della Regione per il 2014-2016

Nella seduta di lunedì 2 dicembre 2013, dopo l'intervento del Presidente della seconda Commissione e del Presidente della Regione, ha preso la parola l'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Mauro Baccega (SA), per presentare i due disegni di legge relativi alle leggi di bilancio 2014-2016.

«Questo è il primo bilancio che questa nuova maggioranza si appresta a presentare al Consiglio regionale della Valle d’Aosta – ha detto l'Assessore –. Pertanto, non possiamo affrontare questo dibattito senza avere un quadro del contesto in cui si sviluppano le scelte politiche del Governo regionale, indirizzate ad un deciso sostegno alle fasce più deboli e in difficoltà e alle imprese valdostane, cercando di mantenere gli elevati standard di efficienza e di economicità che ci sono riconosciuti in ogni settore

Baccega, in apertura di intervento, ha ricordato gli incontri interlocutori che hanno preceduto la stesura del Bilancio e che hanno coinvolto organismi e enti economici e sociali: «Una fase di concertazione molto importante, nel corso della quale tutti hanno potuto prendere atto che le risorse disponibili sono notevolmente diminuite, che è necessaria una svolta, un cambio di atteggiamento, là dove la politica assistenzialista aveva segnato il passo e che si va nella direzione di un nuovo modello di sostegni.»

L’Assessore ha quindi contestualizzato la situazione economica e politica nella quale si inserisce la discussione: «Siamo di fronte ad una crisi di sistema che vede l’attività economica in contrazione continua e che in Valle d’Aosta ha raggiunto l’apice della sua devastante azione proprio nel 2013 e che per il 2014 non fa intravedere segnali di ripresa. Il PIL regionale, secondo la stima del rapporto di Banca d’Italia è diminuito ancora del 1,8 per cento; interi comparti come il settore edilizio sono in forte calo e contribuiscono a diminuire le entrate in termini di Irpef. La disoccupazione è attestata in Valle al 8,4 per cento. Sono dati allarmanti. A comporre questo devastante quadro ha contribuito l’atteggiamento del Governo Monti, che in maniera incalzante ha individuato nelle regioni a Statuto Speciale e soprattutto nella Valle d’Aosta, un salvadanaio di risorse per contribuire alla riduzione del debito pubblico, eludendo tutti gli accordi in termini di federalismo fiscale raggiunti nel 2010 e riducendo ulteriormente  la disponibilità finanziaria della nostra regione con i contributi da versare allo Stato che hanno ridotto la capacità di spesa del Bilancio regionale dai 1.629 milioni di euro del 2009 ai 1.077 milioni del preventivo 2014. Non c’è ancora una certezza rispetto ai contributi che la nostra Regione dovrà trasferire allo Stato. Non è stato possibile ancora definire l’accordo sul tanto odiato Patto di Stabilità e quando non c’è certezza diventa difficile programmare.»

«Questo è un bilancio nuovo, che mette in campo altre energie, che modifica lo stile di fare amministrazione, che cambia i metodi e il sistema, che individua le priorità e che vuole cambiare il concetto di contributo a fondo perso – ha evidenziato l'Assessore –. Abbiamo guardato al passato per capire se determinate scelte sono state oculate, dobbiamo confrontarci con il presente difficile e complicato, ma dobbiamo proiettarci nel futuro, sostenendo questa collettività con tutte le sue debolezze e sforzarci di costruire una classe imprenditoriale capace di camminare da sola.»

«E’ opportuno evidenziare una situazione estremamente importante – ha sottolineato l’Assessore Baccega - : il documento programmatico presenta nel triennio, per la prima volta, un pareggio di bilancio ottenuto interamente con risorse disponibili, ossia in assenza di ricorso a futuro indebitamento. In tema di tributi e fiscalità, la volontà è stata quella di mantenere al minimo, legalmente ammesso, le aliquote delle imposte che la Regione avrebbe la possibilità di rimodulare, aumentandole e ottenendo così un maggior gettito stimato pari a circa 34 milioni di euro. Non si è voluta aumentare la pressione fiscale. Verrà introdotto un ticket sulle prestazioni specialistiche sanitarie, ancorché questo non rientri propriamente nell’argomento fiscalità: l’intervento è stato necessario essendo la nostra Regione l’unica in Italia a non applicare il ticket e quindi l’applicazione persegue finalità di equità di trattamento più che non obiettivi di cassa, come richiamato, peraltro, dalla Corte dei Conti.»

Riguardo alla spesa, l'Assessore ha riferito che «per il 2014, il totale della spesa è pari a 1 miliardo 273 milioni 570 mila euro, di cui l’87,08  per cento destinato alla parte corrente (1 miliardo 109 milioni) e il 12,92 cento a quella per gli investimenti (164 milioni 520 mila), con un decremento, rispetto al 2013, del 7 per cento. Oltre la metà del bilancio regionale è destinato alla sanità, al personale e alla finanza locale. I fondi stanziati per la sanità sono pari a 262,3 milioni, mentre per gli interventi di finanza locale sono stanziati complessivamente 237,52 milioni. In riferimento ai trasferimenti senza vincolo per gli Enti locali, l’importo stanziato nel 2014 è pari a 96,42 milioni di euro contro i 95,17 del 2013, ovvero 1 milione 250 mila euro in più.»

«Con il disegno di legge finanziaria si amplia il ruolo delle società partecipate. Gli interventi tramite le società partecipate sono riassumibili in: interventi sui fondi di rotazione; interventi tramite l’utilizzo di fondi in Gestione speciale presso la Finaosta; interventi di investimenti a valere sul mutuo già autorizzato dalla l.r. 40/2010 (mutuo da 371 milioni di euro); trasferimento del patrimonio immobiliare regionale destinato ad attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. La grande novità di questo bilancio riguarda il coinvolgimento importante delle società partecipate della Regione a sostegno dell’economia regionale. Se da una parte questo era necessario, perché a questo servono i gioielli, mi sento anche di dire che se facciamo fronte a delle esigenze con i fondi delle partecipate, questi fondi non potranno essere disponibili in una prospettiva di lungo termine.»

Parlando dei contenimenti di spesa, l’Assessore Baccega ha posto l’accento sul fatto che si è voluto «evitare tagli orizzontali indiscriminati, così come si è data priorità agli interventi a favore delle famiglie e delle categorie sociali più deboli, con rimodulazione dei requisiti per l’accesso, e si è voluto mantenere, per il settore agricolo, quella parte di contributi ritenuti indispensabili per il sostegno economico del settore.»

«E’ ovvio – ha concluso l’Assessore – che ci saranno risorse ridotte e un bilancio ridotto non piace a nessuno, tuttavia ci sono risorse importanti e con la collaborazione di tutti, è mio convincimento che sarà possibile affrontare le sfide future e quindi attutire l’impatto dei contenimenti di spesa che sono inseriti nel quadro di bilancio. La situazione generale, non solo economica di tutta l’area euro, ha un contenuto forte di sfida. A partire dal secondo decennio del millennio ci troviamo ad agire in un mondo con connotati assolutamente imprevedibili, anche solo dieci anni fa. Questo bilancio permette alla Valle d’Aosta di affrontare questa sfida

I lavori riprendono domani, martedì 3 dicembre 2013, alle ore 9, con la discussione generale abbinata delle relazioni della Sezione di controllo della Corte dei conti, della finanziaria e del bilancio regionale 2014-2016.

 

SC

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Comunicato n° 487 del 3 dicembre 2013
Discussione sulle leggi di bilancio della Regione: la seduta è sospesa

Nella seduta del Consiglio regionale del 3 dicembre 2013, si è aperta la discussione generale abbinata della finanziaria, del bilancio di previsione 2014-2016 della Regione e delle relazioni della Sezione di controllo della Corte dei conti. Le relazioni della Sezione di controllo riguardano, la prima, gli esiti dell'analisi dei questionari relativi ai rendiconti 2011 e ai bilanci di previsione 2012 dei Comuni della Valle d'Aosta e, la seconda, l'attività negoziale pubblica della Regione Valle d'Aosta nel 2011.

Dopo una sospensione dei lavori per una Conferenza dei Capigruppo, è intervenuta la Consigliera Carmela Fontana.

Per la Consigliera Carmela Fontana (PD-SinistraVdA), «la prima impressione nel leggere il bilancio è stata di sconcerto. La maggioranza ha sempre detto che i servizi alla persona non sarebbero stati toccati e, invece, oggi prendiamo atto che ha cambiato idea, imputando la colpa al Governo nazionale. Ma, la formazione del bilancio è frutto di scelte politiche e, oggi, capiamo che questa politica manca di progettualità. Non abbiamo bisogno di una politica tampone, ma di una politica che sappia essere lungimirante ed efficace. Non dobbiamo proporre tagli lineari su tutti i fronti, piuttosto bisogna dare priorità alla ripresa dell'economia e alle azioni di sostegno alle fasce più deboli, alla famiglia, al lavoro, alla scuola, alla sanità e al welfare. Noi riteniamo che i tagli necessari vadano ripensati insieme, maggioranza e minoranza: una politica responsabile non può prescindere da un tavolo di confronto allargato anche alle parti sociali e ai sindacati. Solo così si potrà avere un quadro completo di quello che il nostro territorio richiede. A dimostrazione della nostra volontà di essere al servizio del bene della Valle, proporremo una serie di emendamenti volti a creare una prospettiva differente che sia sostenibile economicamente e, soprattutto, socialmente. Tutte le risorse disponibili vanno distribuite seguendo priorità a tutela del cittadino, dandogli la possibilità di resistere alla crisi e non di abbatterlo definitivamente.»

Ha quindi preso la parola il Consigliere dell'UVP, Laurent Viérin, per chiedere le ragioni dell'assenza del Presidente della Regione.

Il Vicepresidente della Regione, Aurelio Marguerettaz, ha risposto che il Presidente Rollandin «è impegnato in un incontro istituzionale, ma è comunque previsto il suo rientro in mattinata.»

Il Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, ha aggiunto che il Presidente della Regione è stato chiamato a Roma per un confronto con il Presidente del Consiglio dei ministri, Enrico Letta.

A seguito di un'ulteriore richiesta di sospensione per una Conferenza dei Capigruppo, i lavori dell'Assemblea sono stati aggiornati alle ore 15.30 di oggi, martedì 3 dicembre. I Consiglieri regionali hanno quindi incontrato i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali.

Sull'assenza del Presidente della Regione si è innescato un dibattito.

Il Capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli, ha evidenziato: «L'assenza del Presidente della Regione ha comportato questa sospensione. Il Consiglio non è stato messo al corrente di questo impegno, quindi l'avvio dei lavori non è stato di certo esemplare, dobbiamo scusarci con le persone che seguono la seduta

Il Consigliere del M5S, Roberto Cognetta, ha aggiunto: «C'è sbando nella maggioranza, se non c'è il pastore il gregge non sa dove andare. L'incontro di oggi a Roma potrebbe cambiare le sorti del bilancio regionale, quindi di cosa parleremo dopo un mese di studio di questo documento contabile?»

Il Vicepresidente della Regione Aurelio Marguerettaz ha quindi replicato: «Ci riteniamo una maggioranza coesa, eravamo nella condizione di proseguire i lavori come già programmato. Ieri il Consiglio ha potuto acquisire le relazioni dell'Assessore e del relatore dei disegni di legge, nonché l'intervento del Presidente della Regione, c'erano quindi tutti gli elementi per continuare. Non abbiamo due pesi e due misure, stiamo parlando di un accordo di cui abbiamo già parlato nello scorso Consiglio, non è un accordo sottobanco, ma un normale incontro istituzionale che si inserisce nella discussione della Legge di stabilità

Il Capogruppo dell'Uvp, Luigi Bertschy, ha poi affermato: «Questa impasse è da addebitare alla maggioranza. Siamo rammaricati perché abbiamo lavorato per presentare nei termini gli emendamenti e per non essere stati coinvolti. La maggioranza non si rende conto di non essere in grado di proseguire per la mancanza del numero legale, non vuole riconoscere la propria debolezza. E' nell'interesse di tutti che questi lavori siano considerati nella loro importanza. Chiederemo direttamente al Presidente Rollandin quando questo incontro è stato convocato. Evitiamo di fare gli scaricabarile, noi non contestiamo questo incontro, anzi, lo abbiamo ampiamente sollecitato in questi mesi, ma il non essere stati avvisati lo consideriamo uno sgarbo istituzionale

Per il Capogruppo del Pd-Sinistra VdA, Raimondo Donzel, «non si tratta di una normale discussione sul bilancio, c'è una manifestazione dei sindacati in corso e in due riunioni dei Capigruppo non c'è stata alcuna informazione per calendarizzare correttamente i lavori. A sorpresa in Aula ci è stato detto che il Presidente Rollandin era a Roma per incontrare il Presidente Letta. A che gioco state giocando? Vorremmo avere contezza di quanto avviene, se la notizia ci fosse stata data per tempo avremmo organizzato diversamente i lavori. Pensare che in questi mesi è stata proprio la maggioranza a chiedere di cambiare le date del Consiglio per poter contare sulla presenza del Presidente della Regione. Non vogliamo stare a questo gioco delle parti, vogliamo avere un dibattito serio sul bilancio

 

SC-MM

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Comunicato n° 488 del 3 dicembre 2013
Comunicazioni del Presidente della Regione

La seduta pomeridiana del Consiglio regionale del 3 dicembre 2013, si è aperta con le comunicazioni del Presidente della Regione.

Le Président Rollandin a informé le Conseil sur la rencontre avec le Président du Conseil des ministres italien. «Une rencontre qui avait été annoncée au cours de la semaine. J'imaginais que le débat de ce matin pouvait commencer sans difficulté, puisqu'il y avait la présence des Assesseurs. Je m'excuse si cela a provoqué des problèmes. Avec le Président Letta nous avons évoqué la question du pacte de stabilité – sur lequel nous avons demandé de reprendre la discussion dans les plus brefs délais –, la Commission paritaire qui n'a pas encore été nommée ainsi qu'une série d'amendements à la Loi de stabilité financière.»

Le Conseillier Laurent Viérin (UVP) a expliqué: «Personne ne nous avait informé de cette importante rencontre, mais nous aurions souhaité d'en être mis au courant auparavant. Il s'agit d'une raison de principe. Non entriamo nel merito di chi dovesse comunicare la sua assenza, ma sottolineiamo questo aspetto perché crediamo che il ruolo svolto dal Presidente della Regione sia quello di rappresentare tutta la regione, e riteniamo pertanto si sia trattato di una mancanza di rispetto nei nostri confronti e nei confronti di questo Consiglio, delle Istituzioni. Avremmo anche gradito non apprendere dai social media la notizia di questa visita romana. Secondo noi ci deve essere una condivisione a monte di ciò che si va a negoziare a Roma. Visto che ieri eravamo riuniti, si sarebbe potuto elaborare un mandato per portare a Roma il pensiero di tutto il Consiglio e non solo uno personale.»

Per la Capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli, «la maggioranza evoca la condivisione, ma non si capisce nemmeno se il Presidente dell'Assemblea valdostana sapesse di questo appuntamento romano. Il Consiglio Valle dovrebbe porsi in modo forte e coeso per confrontarsi con lo Stato.»

Il Capogruppo del Movimento 5 Stelle, Stefano Ferrero, ha quindi chiesto di poter conoscere meglio gli emendamenti di cui si è parlato nel corso dell'incontro con il Presidente del Consiglio dei Ministri.

Il Capogruppo del Pd-Sinistra VdA, Raimondo Donzel, si è detto «stupito dello stupore del Presidente. Questo dibattito doveva avere contezza di come si intende affrontare i rapporti con lo Stato, non ci si poteva confrontare senza uno degli attori principali. Dell'assenza del Presidente si sarebbe dovuta dare una comunicazione preventiva ai Capigruppo, perché noi vogliamo prendere scelte consapevolmente.»

Il Presidente Rollandin ha quindi ribadito che «non era mia intenzione mancare di rispetto al Consiglio e chiedo scusa se c'è stata un'incomprensione. Già martedì scorso era stata annunciata questa occasione di confronto con il Presidente Letta. Per quanto riguarda gli emendamenti, sono quelli riferiti al riparto fiscale e sono temi che vanno nella logica delle preoccupazioni espresse in quest'Aula.»

 

 

SC-MM

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Comunicato n° 489 del 3 dicembre 2013
Discussione sulle leggi di bilancio della Regione: gli interventi di Nogara, Roscio, Fabbri, Lanièce, Certan, Rosset e Guichardaz

La seduta pomeridiana del Consiglio del 3 dicembre 2013 è proseguita con la discussione generale dei disegni di legge in materia di finanziaria e bilancio di previsione della Regione per il triennio 2014-2016. Sui due disegni di legge sono stati presentati 3 emendamenti dalla seconda Commissione consiliare "Affari generali", 6 dalla Giunta, 33 dalle forze di minoranza (UVP-Alpe-PD-SVdA e M5S) e 1 dall'Assessore al turismo congiuntamente a tutti i gruppi consiliari.

Nella prima parte del dibattito sono intervenuti i Consiglieri Nogara, Roscio, Fabbri, Lanièce, Certan, Rosset, Guichardaz.

Il Consigliere dell'UVP, Alessandro Nogara, si è espresso in merito  ai concetti contenuti nella relazione esposta ieri dal Presidente della seconda Commissione, Leonardo La Torre. «Tali concetti, improntati alla condivisione e ai cambiamenti di metodi rientrano in quanto auspicato dall'opposizione in questi mesi. Peccato che la minoranza abbia dovuto percorrere una vera e propria via crucis per potere accedere ai documenti necessari a valutare un bilancio di questa importanza. Il  Consigliere La Torre ha denunciato la forte volontà centralistica di politica economica dello Stato che interferisce nella gestione amministrativa-finanziaria della nostra Regione e delle Regioni a Statuto speciale, ma nella realtà non c'è mai stata la volontà da parte delle forze di maggioranza di contrastare questo atteggiamento. Si è votata numerose volte la fiducia al governo – e lo si continua a fare – senza ottenere alcun beneficio. L'atteggiamento rinunciatario della maggioranza è stato deleterio in quanto abbiamo subìto in questi anni manovre che hanno fortemente decurtato le nostre risorse finanziarie, a partire dall'accordo sul Federalismo fiscale, trattato a Roma personalmente dal Presidente della Regione.»

Per il Consigliere segretario Fabrizio Roscio (Alpe), «la maggioranza insiste con la scusa dello Stato cattivo che decide senza alcun principio di intesa con la Regione. È evidente la necessità di rivedere il modello Valle d'Aosta. In un momento di crisi di disponibilità come quello che stiamo vivendo, vi è l'esigenza di mettersi in rete, di creare condivisione e di impegnarsi in prima persona: questo è quanto è stato espresso da tutti gli interlocutori che abbiamo audito in Commissione. A partire da Confindustria, che ha ribadito come le scelte operate non rispondono alla parte produttiva della Valle d'Aosta, suggerendo alcune proposte come la creazione di un ponte generazionale nell'ambito del lavoro. In maniera del tutto analoga il Terzo settore che ha manifestato l'esigenza di creare sinergia tra volontariato e pubblica amministrazione. In questo bilancio si vedono solo tagli consistenti in molti ambiti, a titolo d'esempio i trasporti, sia su gomma, sia su rotaia, vengono fortemente penalizzati, mentre il trasporto aereo è in crescita. Non bastano le dichiarazioni di intenti e di buona volontà che abbiamo sentito ieri dall'Assessore Baccega, bisogna intervenire concretamente. Presenteremo le nostre iniziative per dare risposte ai cittadini, cosa che non si intravede in questo documento, ma anche per introdurre reali tagli ai costi della politica, di cui si parla molto ma si fa poco.»

Il Consigliere Nello Fabbri (UVP) si è dichiarato stupito «per l'assoluta mancanza di condivisione con le forze di maggioranza. Questa finanziaria nasce invece sotto un cattivo segno, visto che contiene solo strategie di breve periodo, senza misure strutturali necessarie per reagire alla crisi che non demorde. Le cifre del bilancio ci fanno guardare con apprensione al futuro della nostra regione, considerata anche la debolezza del quadro nazionale ed europeo. Sembra che ci sia rassegnati al declino, siamo privi di contromisure vere. Lo Stato ha dato un duro colpo alla nostra autonomia, sacrifici duri e improvvisi rischiano di compromettere il nostro stato sociale, così difficoltosamente costruito. Dobbiamo avere la forza di riaprire un dialogo con lo Stato e trovare soluzioni, non solo ridistribuire le scarse risorse disponibili. Una buona politica può operare anche con bilanci come questo, ma bisogna aprirsi al cambiamento. Spero sia l'ultima finanziaria che guarda alla sopravvivenza e non al riscatto, altrimenti la situazione peggiorerà ancora.»

Il Vicepresidente del Consiglio, André Lanièce (SA), ha definito il bilancio «figlio di una impostazione improntata ad un doveroso rigore economico-finanziario, conseguente alle manovre imposte dallo Stato, ma che è tuttavia riuscito a mantenere gli interventi a favore delle famiglie e delle categorie sociali più deboli, a garantire per il settore agricolo alcuni contributi ritenuti indispensabili, ad assicurare l’accesso al credito sociale, a non operare alcun taglio al settore della casa, comprensivo del sostegno alla locazione e all'emergenza abitativa, a valutare come prioritarie, nonostante alcuni tagli, le politiche sociali e a mantenere nella sanità lo stesso livello di efficienza e di servizio e assistenza alle persone malate. Risorse sono state stanziate anche per i giovani, attraverso il Piano giovani, e per i lavori di utilità sociale, che rappresentano una buona risposta ad una categoria di persone a forte rischio di esclusione sociale. Certo, dobbiamo, iniziando da questa grave fase contingente, definire un nuovo modello di sviluppo locale in grado di sostenere il sistema produttivo, stimolando anche l'offerta esterna e rendendo attrattivo il territorio valdostano ai nuovi investimenti. Per farlo, noi riteniamo che si debba ritornare ad una normale dialettica e ad un atteggiamento più responsabile da parte di tutti, al fine di contrapporre alla politica urlata il confronto su visioni e su progetti politici anche diversi, sempre però nel rispetto di ogni posizione e di ogni persona.»

La Conseillère Chantal Certan (Alpe) a affirmé: «La majorité nous parle d'autonomie et nous appelle à la responsabilité, comme premier objectif de notre action politique, administrative et financière, mais elle, dans la réalité, pratique le contraire de l'autonomie. Le Trentin et le Tyrol du Sud ont été reconnus comme région capable de défendre leur autonomie et d'importants accords économiques et financiers ont été négociés. Et nous? Le traitement qui nous est réservé est le même que toutes les autres Régions, vu que les uniques accords qu'on a réussi à conclure sont sur les "grandi opere" avec Berlusconi ou Calderoli. Où sont-ils nos parlementaires?» La Consigliera ha aggiunto che «non c'è dialogo: i tavoli di concertazione sono scomparsi, come hanno ricordato stamane le Organizzazioni sindacali. Maggioranza e minoranza devono lavorare insieme, ma bisogna voler trovare dei punti in comune. L'Assessore Baccega ha detto che il bilancio propone un nuovo metodo di governare,  ma non abbiamo ravvisato novità. Può un bilancio che prevede solo il 15% di investimenti, a fronte di un 85% di spese correnti, manifestare un'inversione di tendenza? Anche noi rappresentiamo la Valle, chiediamo che venga considerato quanto da noi proposto. Gli emendamenti saranno l'occasione per iniziare un dialogo. Fino a quando ci sono risorse è facile amministrare. È con la scarsa disponibilità che si devono compiere scelte vere e lavorare per individuare progetti e strategie nell'interesse della comunità.»

Il Vicepresidente del Consiglio, Andrea Rosset (UVP): «E' questo un bilancio capace di cambiare il sistema? Non si direbbe, visto che ancora oggi abbiamo sentito lamentele da parte delle Organizzazioni sindacali. Oggi c'è grande sfiducia nelle Istituzioni, bisogna ricostruire una cultura dei valori, che interessi tutte le componenti della società civile. Occorre instaurare un dialogo su come allocare le poche risorse per ottenere comunque risultati importanti, invece a confezionare il bilancio è stato il solo Presidente della Regione. Ci sono tante cose che non vanno, avremmo voluto avanzare proposte, ma ci siamo ritrovati il pacchetto già pronto. Questo bilancio è privo di un progetto futuro, ha presupposti fragili. Il declino dell'agricoltura è evidente, la riduzione degli stanziamenti per il settore è un fenomeno devastante. I trasporti sono un settore di immobilità, piuttosto che di mobilità. Dovremo poi ragionare sulle società partecipate e controllate, mentre per rilanciare il turismo è necessario un lavoro interstrutturale per una efficace azione promozionale. Il bilancio è la cornice, ma qui manca il quadro; resta una transizione incompleta, che non soddisfa le aspettative dei valdostani. Ci auguriamo che questa manovra finanziaria segni la fine di un metodo di governare insostenibile, di una politica priva di strategie. Si deve andare verso un processo di ristrutturazione del sistema, a difesa degli interessi dei valdostani, per costruire futuro per i nostri giovani.»

Per il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz (PD-SinistraVdA), «questa finanziaria è un esercizio contabile privo di struttura, di strategia, di visione. Sarebbe bastato un ragioniere per scriverlo. E' vernice sulla ruggine e rappresenta il fallimento della politica clientelare e assistenziale, del giorno per giorno, che una parte di questo Consiglio mette in atto. Dall'Assessore e dal Presidente La Torre abbiamo sentito solo lamentazioni di un nemico esterno che mina la nostra autonomia, ma noi riteniamo che la causa di questo fallimento risieda nell'incapacità della maggioranza di porsi come interlocutore credibile e autorevole presso le Istituzioni romane. Chi ha una visione di lungo periodo deve avere il coraggio di rischiare anche quando non si gioca facile. Questa è la più devastante finanziaria degli ultimi decenni. Noi abbiamo voluto, con gli emendamenti presentati, proporre una visione pensando, soprattutto, al futuro: non abbiamo voluto fare una finanziaria tampone, abbiamo voluto sfidare gli eventi, pensando che la comunità non ha solamente bisogno di misure anti-crisi. Abbiamo proposto un percorso alternativo di sviluppo che abbia alla base nuove regole di trasparenza, pari opportunità di accesso al lavoro, valorizzazione della meritocrazia. Solo così il sistema potrà finalmente cambiare.»

SC-MM-CaSa

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Comunicato n° 490 del 3 dicembre 2013
Discussione sulle leggi di bilancio della Regione: gli interventi di Cognetta, Follien, Grosjean, Morelli, Donzel, Gerandin

Nel corso della discussione generale dei disegni di legge in materia di finanziaria e bilancio di previsione della Regione per il triennio 2014-2016, nella seduta del 3 dicembre 2013, hanno preso la parola i Consiglieri Cognetta, Follien, Grosjean, Morelli, Donzel, Gerandin.

Il Consigliere  del M5S, Roberto Cognetta, ha dichiarato che «la legge finanziaria segna un punto di rottura con i cittadini e distrugge la nostra economia. Essa non prevede un cambio di marcia, nell'illusione che si uscirà dalla crisi. Tra gli interventi ascoltati in Commissione consiliare, ho particolarmente apprezzato le osservazioni del responsabile della sezione valdostana di Rete imprese Italia, che ha sottolineato la necessità di creare mercati, evidenziando che è questo che desiderano le aziende. I contributi a fondo perso non favoriscono lo sviluppo economico, elargiscono solo prebende. Il sistema è cambiato, dovete capirlo. Si deve smettere di accusare il Governo centrale, c'è una parte d'Italia che, pur priva di risorse, marcia più velocemente di noi, perché là si fa imprenditoria e non si punta sulle grandi opere come avviene sul nostro territorio. Nella nostra "contro-finanziaria" si pone, infatti, l'accento su una politica di investimenti e non sulle grandi opere. In Commissione abbiamo capito che non è l'Assessore alle finanze a gestire il bilancio, ma tutto fa capo al Presidente della Regione. In Aula ci sono tre categorie: l'opposizione, i Consiglieri di maggioranza - e non tutti approvano la finanziaria, forse perché l'hanno subìta e non condivisa - e poi c'è la Giunta che, senza il Presidente, non sa assumere una posizione. Vi invito ad accogliere i nostri emendamenti per cambiare rotta.»

Per il Consigliere segretario, David Follien (UV), «la prima scelta politica è stata effettuare tagli ragionati, stabilendo priorità, con un grande sforzo per non aumentare la pressione fiscale. Sono state mantenute le misure anti-crisi, è stata riconosciuta l'importanza e la centralità degli Enti locali. I tagli nella sanità non incidono sui servizi alla persona, il sostegno alla famiglia rimane invariato, mentre per altri settori la logica è stata confrontarsi con il territorio, senza effettuare tagli indiscriminati, come nel caso dell'agricoltura, che rimane una delle priorità. Riguardo al welfare, siamo riusciti a non modificare l'offerta. Sarà tuttavia necessario organizzare nuovi modelli di assistenza, meno costosi ma di qualità. Nelle micro-comunità e nei centri residenziali non sarà diminuita la capacità di ricovero, né sarà ridotto il personale, ma saranno accorpati più nuclei per migliorare l'efficienza e ridurre gli sprechi. Per gli asili nido, la loro eccellenza rimarrà, ma saranno modificati gli standard, con un'offerta più flessibile che non pregiudica i più deboli, in una logica di modernizzazione. La volonté de la majorité est celle de continuer à travailler sérieusement pour donner avec responsabilité des réponses. Les défis sont important, nous sommes tous appeler à faire notre part.»

Il Consigliere dell'UVP, Vincenzo Grosjean, si è detto «profondamento deluso dal documento proposto. Si tratta di una redistribuzione matematica al ribasso, senza nessuna contezza delle ripercussioni che genererà nei diversi settori. Il bilancio, anche con disponibilità ridotte, dovrebbe dare delle certezze e delle indicazioni, soprattutto ai giovani, dei quali si continua a parlare senza fare nulla di concreto. Ho valutato attentamente il settore agricolo: mi aspettavo qualche segnale sul futuro della nostra agricoltura, delle idee nuove per rilanciare l'economia, pur in un periodo di difficoltà. Nessuna indicazione sulle strategie future e, ancora peggio, nulla per il pregresso. La maggioranza aveva parlato di una rimodulazione, ma di fatto non si intravede la volontà di sostenere il settore agricolo: se l'investimento a sostegno dello sviluppo aziendale è di o,29 euro, credo ci siano poche speranze. Ecco perché chiediamo alla maggioranza di guardare attentamente ai nostri emendamenti: propongono una visione diversa che va verso la riorganizzazione dell'attività economica della nostra regione.»

La Cheffe de groupe de Alpe, Patrizia Morelli, a déclaré: «Nous avons deux visions de la Vallée d'Aoste, deux approches aux problèmes, deux manières de se rapporter aux citoyens, deux façons de concevoir la gestion de l'administration publique, qui étaient déjà bien évidentes dans la Législature passée.» Ha aggiunto: «Il Presidente della Regione, in Commissione, ha detto che siamo in crisi dal 2008, ma in cinque anni si sarebbe dovuto agire con azioni più incisive e strutturali, consci che il sostegno alle famiglie non è una concessione, ma una condizione necessaria per mantenere un patto sociale. Lo spirito di condivisione anche quest'anno è stato disatteso, e forse non è neppure patrimonio comune della maggioranza e dei componenti della Giunta: emblematica è la vicenda del refuso ferroviario sui contributi a fondo perso. Si devono mantenere gli impegni assunti in campagna elettorale, oggi elusi, e in seguito studiare strategie per individuare nuove opportunità di lavoro, puntando sulla qualità. Ad esempio, nuova occupazione sarebbe garantita dalla riqualificazione energetica. La maggioranza, invece, procede spedita solo con l'acquisto dei treni bimodali, che non risolveranno il problema in profondità. Il nostro lavoro per affrontare questo bilancio ha fatto i conti con la reticenza della maggioranza a fornire i dati richiesti, ma ha beneficiato del buon lavoro del Presidente della seconda Commissione, questo lo dobbiamo riconoscere. La nostra proposta è fondata sul  sostegno alle famiglie e alla natalità, all'abbattimento dei costi della politica, alla governance delle partecipate, nella speranza che nonostante le ristrettezze, la nostra Regione saprà trovare nuove vie.»

Il Capogruppo del PD-Sinistra VdA, Raimondo Donzel, ha affermato: «Ci sono 9 milioni in meno per il sociale, meno 20 milioni per la sanità, per non parlare dell'agricoltura che perde il 78% delle risorse. Questo bilancio è molto duro, bisogna avere il coraggio di spiegare ai cittadini come stanno davvero le cose. Nessuno capisce in cosa consistano concretamente questi tagli, non avete fornito le informazioni, neppure ai Sindacati, così non c'è stata concertazione, avete umiliato il Patto per lo sviluppo. L'impressione è che ci sia qualcosa che non volete dire. Avete condannato a morte lo sviluppo economico valdostano: nel bilancio la spesa corrente arriva all'87%, mentre ci sono domande di contributo immobilizzate per 42 milioni di euro. Si va contro le fasce deboli e le opportunità per i giovani se si toglie la gratuità dei biglietti dei trasporti pubblici per gli anziani e si riducono i contributi per gli universitari che studiano fuori Valle. Parlate di sburocratizzazione dell'Amministrazione regionale, ma si tratta di una diminuzione di lavoro perché mancano i soldi. Riguardo alla scuola, i fondi di istituto sono crollati, e avete applicato i tagli nazionali senza coinvolgere le parti, pur avendo noi la prerogativa di pagare gli insegnanti. Non si toccano i dirigenti regionali o i mega stipendi dei manager. Questa finanziaria, in cui non esiste la parola equità, è un fallimento.»

Il Consigliere dell'UVP, Elso Gerandin, ha parlato di «un bilancio votato dalla Giunta in perfetta solitudine, senza nessun reale confronto con le parti sociali, senza nessuna volontà di dialogare con la Commissione consiliare competente. Un bilancio che gestisce le risorse alla giornata, che rappresenta l'incapacità della maggioranza di interloquire con lo Stato e che è il segno di un Presidente della Regione che governa tutto in prima persona. E oggi, dall'incontro con i Sindacati, è emersa la richiesta di un vero patto per lo sviluppo, non di un tavolo abbandonato e umiliato. Oggi il sistema è finito, per tutti. Ma il più grave è che la maggioranza lo sapeva sin dal 2011, nascondendo la verità e facendo crollare sogni di imprese e cittadini. Il patto di stabilità non c'entra nulla e, oggi, rischiamo anche di perdere i finanziamenti europei perché non siamo capaci di rendicontare. I dati sono chiari: il crollo è totale.» Il Consigliere si è quindi soffermato sulla finanza locale. «È  tornata indietro di 18 anni, abbiamo perso una generazione, con risorse trasferite che sono pari a quelle che erano nel 1996. Ad esempio, sono stati tagliati 3,5 milioni sulle quote anziani, ma ancora più drammatico è il fatto che sono stati tolti 14 milioni del servizio idrico. Fare il Sindaco non è una questione di casacca: l'appartenenza politica può essere un atout, ma non deve condizionare un bilancio comunale. Gli Enti locali senza investimenti significano la morte dell'imprenditoria locale, delle piccole imprese, degli artigiani. Noi non ci stiamo e cercheremo di modificare nel limite del possibile l'impostazione di questo bilancio.»

SC-MM-CaSa

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Comunicato n° 491 del 4 dicembre 2013
Discussione sulle leggi di bilancio della Regione: gli interventi di Borrello, Chatrian, Restano, Bertin, Viérin, Ferrero e Bertschy

La discussione generale sui disegni di legge in materia di finanziaria e di bilancio  di previsione della Regione per il triennio 2014-2016 si è chiusa nella seduta notturna del 3 dicembre 2013 con gli interventi dei Consiglieri Borrello, Chatrian, Restano, Bertin, Laurent Viérin, Ferrero e Bertschy.

Il Capogruppo di Stella Alpina, Stefano Borrello, ha dichiarato: «Il bilancio 2014 è influenzato dalle manovre di uno Stato che chiede sempre più sacrifici, indipendentemente dalle risorse disponibili. Esso è stato redatto in seguito a una seria analisi economica ed è in linea con gli orientamenti dell'Amministrazione regionale. Gli inevitabili tagli prospettati tengono conto della realtà della comunità valdostana e sono stati definiti in modo da avere l'impatto meno negativo possibile. Il 15% del bilancio è dedicato agli investimenti e permette un margine di manovra limitato. Le scelte, anche se ridotte, ci sono e saranno rafforzate dai proventi delle partecipate, dai fondi europei e dai 42 milioni di rimborso dei mutui, che saranno utilizzati per iniziative concrete sul territorio. Sappiamo che si registreranno difficoltà che cercheremo di rendere meno gravose. Sottolineo poi che non si è voluto aumentare le tasse. In merito a un settore sensibile, la sanità e le politiche sociali, abbiamo cercato di garantire qualità e servizi, seppure con disponibilità inferiori, a dimostrazione della forte volontà di provvedere a problematiche di primaria importanza. Le misure anticrisi rappresentano un importante supporto, per questo le manteniamo, seppure con una rimodulazione. In un contesto di crisi si cerca dare sollievo ai cittadini attraverso interventi rivolti alle famiglie bisognose, soprattutto ad anziani e invalidi. È un bilancio concreto che tiene conto della realtà e si assume la responsabilità di creare le premesse per continuare nella gestione politico amministrativa della nostra Regione.»

Il Consigliere Albert Chatrian (Alpe) ha evidenziato: «Nel bilancio domina il silenzio colpevole sulla macchina amministrativa, sulle società partecipate, sulla Casa da gioco, sui compensi dei manager incaricati senza trasparenza. Purtroppo non è in quest’Aula che si prendono le decisioni che contano per la nostra Regione; la minoranza ha invece condotto un'operazione verità, perché vogliamo fare meglio, senza nascondere nulla,  focalizzando l'attenzione sulle società partecipate e controllate, dove a far da padrone è la discrezionalità: sono terra di nessuno, o forse solo di qualcuno. E' possibile che in Consiglio non sia mai stata affrontata la mission del gruppo CVA? Oggi non discutiamo solo di bilancio, decidiamo il futuro della nostra Regione. L'opposizione ha scritto a più mani una controproposta, frutto di un dettagliato lavoro, mentre questa maggioranza presenta una  fotocopia del 2013, un bilancio di rassegnazione che conferma che questo modello è esausto, stanco, insostenibile. Il nostro non è un discorso legato a questioni personali, ma l'epoca dell'uomo solo al comando sta scomparendo. L'irrinunciabile sfida imminente è affrontare la disoccupazione giovanile. La finanziaria che proponiamo è aperta sulle partecipate, crea opportunità e inserisce risorse per nuovi posti di lavoro. Dà risposte certe, elimina ogni discriminazione, non rimanda i problemi. Dobbiamo essere autonomi nelle scelte, attuare politiche lungimiranti che possono essere condivise tra maggioranza e minoranza. In caso contrario, il declino delle Istituzioni e della stessa Valle d’Aosta sarà inarrestabile.»

Il Consigliere Claudio Restano (UV) si è soffermato sui temi di competenza della quinta Commissione, di cui è Presidente. «In pochi anni sono venute a mancare risorse per circa 600 milioni di euro, ma è nei momenti di crisi che si vedono i buoni amministratori e io credo che questo bilancio ne sia la dimostrazione, in particolare per quanto attiene alla sanità. Per il 2014, l'importo per il finanziamento dei LEA (Livelli essenziali di assistenza), della mobilità sanitaria e del Pay back (la spesa farmaceutica) è di oltre 254 milioni di euro a fronte dei 276 milioni dell'assestato 2013 e dei 280 milioni dell'anno precedente, che ci porta ad una diminuzione del 9%. Si tratta di una cifra importante ed è un chiaro segnale dell'attenzione che la Giunta regionale pone rispetto ad un settore così delicato. Ed è altrettanto limpida la volontà del Governo di addivenire ad una riorganizzazione dell'azienda USL attraverso una riduzione dei Dipartimenti, delle strutture complesse e dell'area territoriale, senza pregiudicare l'efficienza dei servizi e il personale impiegato. Infine, vorrei citare lo sport, un settore poco trattato, ma che nel bilancio trova una giusta collocazione: ritengo, infatti, corretta la scelta, stante l'attuale situazione e quanto realizzato nel tempo, di non investire nelle infrastrutture, mentre rimane fondamentale disporre di risorse per la manutenzione di tutti gli impianti. Perché lo sport è anche avviamento al lavoro e penso in particolare alle professioni della montagna, quali le guide e i maestri di sci che sono gli attori principali dell'offerta turistica estiva e invernale.»

Il Consigliere di Alpe, Alberto Bertin, ha affermato: «Questo documento contabile non è all'altezza della situazione, si tratta di un "bilancio di galleggiamento", per mantenere a galla questa maggioranza senza avere un'idea precisa di dove approdare. Se fino a qualche tempo fa la finanza pubblica regionale poteva ricordare un grande panfilo, ora assomiglia sempre più ad uno scafo, con inoltre alla guida degli scafisti che hanno perso la bussola. La verità finora tenuta nascosta, anche se da noi denunciata, si è manifestata in tutta la sua crudezza. Per la prima volta, si conteggiano gli utili della CVA, si attinge al salvadanaio, una scelta che rende evidente la gravità della situazione. Tutte le analisi economiche denunciano una crisi trasversale. Sintomatico il calo dell'occupazione femminile, precedentemente in crescita, come pure la disoccupazione giovanile, giunta a un preoccupante 25%. Affrontiamo una crisi strutturale, di sistema, che affonda le radici in un modello di sviluppo che manifesta i suoi limiti. Si dovrebbe puntare su sostenibilità ambientale ed equità, la popolazione è pronta a seguire questo indirizzo, i rifiuti potevano essere un primo settore su cui investire, ma non sono state previste risorse in bilancio. Si sarebbero dovute adottare, fin dal 2008, quando ancora le risorse finanziarie erano abbondanti, misure che permettessero l'emancipazione del sistema produttivo valdostano, intervenendo inoltre su sprechi e costi eccessivi dell'apparato amministrativo regionale. Oggi i nodi vengono al pettine. Bisogna superare la presenza capillare della Regione nell'economia, assegnando all'ente pubblico un ruolo di regolatore, di indirizzo e controllo. Come per gli anni precedenti, una costante risulta il ricorso all'indebitamento per finanziare le grandi opere. Da questo bilancio, purtroppo, non emerge una visione della Valle d'Aosta futura

Il Consigliere Laurent Viérin (UVP) ha affermato: «Contestiamo l'impossibilità di capire la gestione delle risorse della Valle d'Aosta rispetto ad una crisi che peggiora. Nel 2013, il bilancio è stato costruito unilateralmente, senza nessuna possibilità per la minoranza di intervenire. Si è trattato dell'inizio del tentativo di nascondere la verità, continuato con il congelamento di fondi, poi riaperti con la politica dei rubinetti, facendo morire settori come la cultura e l'agricoltura. Oggi dobbiamo spiegare alla comunità che anche da qui la gestione è errata, visto che addirittura si sono bloccati i contributi già promessi. Questo bilancio avrà conseguenze sui prossimi dieci anni, contiene paradossi, scelte incomprensibili sulle società partecipate, sui costi della politica. Ci sentiamo derisi da certi atteggiamenti, come quando si parla di pareggio di bilancio, che è un mero artificio contabile. C'è la volontà di far morire la cultura, confermata dai tagli spropositati che non possono garantire la salvaguardia dei monumenti, l'edilizia scolastica, il diritto allo studio, la didattica. Questo bilancio può avere margini di miglioramento, ma a causa di queste scelte è difficile che ci siano prospettive per il futuro. Questo sistema poteva funzionare coi soldi, ora è fallito, ma continuerà a vivere se alimentato dalla complicità. Ci appelliamo alla coscienza di chi vuole il cambiamento: non continuate a seguire il predicatore, fatelo diventare un eremita.»

Il Capogruppo del Movimento 5 Stelle, Stefano Ferrero, ha sostenuto che «il bilancio è il destino della Valle d'Aosta, ma questo non è un bilancio di previsione: è la consegna al tribunale dei libri contabili. È la testimonianza del fallimento di un sistema. La Giunta ha presentato la Valle d'Aosta come un ustionato del quarto grado, con ustioni su tutte le parti del corpo. Le cure che la minoranza propone, che sono le stesse che le forze politiche di maggioranza hanno portato in campagna elettorale, sono l'indispensabile per tamponare le ferite e per salvare la Valle. In questo bilancio non c'è un taglio agli sprechi e i valdostani devono capire cosa sono questi sprechi. Quali sono? Mezzi che hanno sei anni di vita che hanno bisogno di manutenzione straordinaria che costa cifre esorbitanti; spese per prodotti alimentari acquistati dalle partecipate al doppio del loro prezzo; pubblicazioni pagate per essere distribuite non si sa troppo a chi. L'invito costruttivo che rivolgo è ai Consiglieri di maggioranza: staccatevi dalla Giunta perché diversamente fareste il suo gioco e aiutereste a perpetuare il sistema. Diamo un segnale al manovratore che il periodo è finito.»

In conclusione della discussione generale, ha preso la parola il Capogruppo dell'UVP, Luigi Bertschy, che, dopo aver ringraziato i colleghi per il dibattito, ha dichiarato: «Questo non è il bilancio che la maggioranza vuole descrivere: si elenca solo quello che fa piacere sentire. La finanziaria non dovrebbe aggiungere nemmeno un euro per le fasce deboli, ma nemmeno incidere sugli abitanti della bassa e alta Valle che giornalmente si devono recare ad Aosta. Non è possibile aggiungere spese alle tante persone che stanno tribolando. Nella stesura del documento non si sono ascoltate le parti, non si è trovato un sistema strategico. Si poteva procedere ad una riorganizzazione dell'organico della Regione, in particolare dei dirigenti, che devono poter esprimere le loro intelligenze in settori strategici o per rinforzare la nostra diplomazia politica a Roma o Bruxelles. Noi abbiamo cercato di aprire un percorso nuovo nell'interesse della comunità, ma non abbiamo potuto contribuire alla progettazione del bilancio. Non si può far finta di non poter ridurre le spese, ad esempio evitando l'ottavo Assessorato, ma decidere di tagliare sui servizi per le persone. Con spirito costruttivo ma determinato, auspico a nome della minoranza che i nostri emendamenti vengano letti con attenzione e discussi, per far capire che qualcuno pensa ancora a chi ha più bisogno e va sostenuto.»

I lavori sono proseguiti con le repliche degli Assessori regionali.

SC-MM-CaSa

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Comunicato n° 492 del 4 dicembre 2013
Leggi di bilancio della Regione: le repliche degli Assessori Marguerettaz e Marquis

In chiusura della seconda giornata di lavori del Consiglio regionale dedicato all'esame delle leggi di bilancio della Regione per il triennio 2014-2016, sono intervenuti, per le repliche, gli Assessori Marguerettaz e Marquis.

Nella replica, l'Assessore al turismo, commercio, sport e trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha detto che «è facile fare il controcanto. Non è mai piacevole fare tagli nei vari settori, ma vorrei precisare che, ad esempio, nel trasporto pubblico, le frange più bisognose avranno le stesse agevolazioni previste oggi. Quindi non c'è stato nessun intervento a gamba tesa sul sociale. Sempre nel trasporto, la riduzione è generalizzata, ma per l'aeroporto aumenta: è vero, ma non è un indirizzo politico di questa maggioranza, si tratta di voci rigorosamente inserite nel bilancio in quanto discendenti da un contratto inderogabile che risale a dieci anni, quando sono state fatte scelte in un mondo che era molto diverso da quello attuale. Siamo disponibili a recepire i suggerimenti della minoranza per trovare soluzioni alternative a questo obbligo. La gestione della ferrovia è nella nostra agenda politica: quando la norma di attuazione sarà applicata, il tema delle liberalizzazioni sarà affrontato seriamente. Riguardo alla gestione degli impianti sportivi, abbiamo attivato un rapporto stretto con il credito sportivo per attingere ad una serie di interventi e per le strutture di proprietà della Regione e per quelle dei Comuni. Disegnare una situazione catastrofica non fa bene a nessuno, noi crediamo importante fare l'elenco delle opportunità.  C'è una Valle d'Aosta che vuole alzare il capo: questo bilancio deve affrontare una situazione critica, ma non getta nel baratro la nostra regione, anzi vuole guardare con ottimismo al futuro. Cerchiamo di essere obiettivi.»

L'Assessore alle attività produttive, Pierluigi Marquis, ha evidenziato: «Sono state portate avanti varie iniziative con risultati riconosciuti: si tratta del frutto del lavoro della programmazione 2007-2013 dei Fondi strutturali, in cui si è investito in ricerca, sviluppo e innovazione. Abbiamo ancora le risorse per una politica sostenibile per le attività produttive. Ci troviamo in una situazione di transizione tra due programmazioni, attualmente non ci sono le allocazioni di provenienza comunitaria. Il bilancio pertanto nella prima parte dell'anno soffrirà rispetto alla parte successiva. Sarà inoltre elaborato il nuovo piano di sviluppo industriale. In questo ambito si sono registrati una riduzione di circa il 10% delle risorse rispetto al 2013 e un decremento di 600 mila  euro nei contributi a fondo perso. Occorre proseguire nel percorso dell'innovazione e delle ricadute sul territorio delle iniziative imprenditoriali, anche coinvolgendo il mondo della scuola. Dobbiamo creare opportunità di sviluppo del territorio per attività che hanno un valore aggiunto, in modo da incrementare la competitività. Dobbiamo guardare all'internalizzazione e stimolare il mondo imprenditoriale. Crediamo di poter dare risposte alle aspettative anche per quanto riguarda l'artigianato e l'energia, in quest'ultimo ambito mantenendo i contributi a fondo perso. Diverse iniziative prenderanno poi avvio per le politiche del lavoro, ad esempio l'operazione del micro credito per imprese neo costruite e il piano giovani. Possiamo garantire il benessere alla Valle d'Aosta.»

I lavori riprendono alle ore 9, di domani, mercoledì 4 dicembre 2013, con le ulteriori repliche della Giunta e l'analisi delle unità previsionali di spesa.

SC-MM

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Comunicato n° 494 del 4 dicembre 2013
Leggi di bilancio della Regione: le repliche della Giunta

Mercoledì 4 dicembre 2013, la terza giornata di lavori del Consiglio regionale dedicato all'esame delle leggi di bilancio della Regione per il triennio 2014-2016 si è aperta con le repliche del Governo regionale.

L'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Antonio Fosson, ha sostenuto che «l'esame del bilancio comporta un confronto serio e onesto per tutti coloro che hanno senso di responsabilità e coscienza. Non eravamo abituati, ma i tagli in sanità e nel sociale ci sono, anche se inferiori rispetto a quelli di altre regioni, ricordo che un terzo della finanziaria regionale va a questo settore, quando il fondo sanitario nazionale ci destinerebbe un terzo in meno di quanto stanziato. Per fortuna i nostri standard sono molto elevati, ma si dovrà riorganizzare il settore, rimodulare gli interventi e agire su privilegi goduti da alcune fasce sociali. Non sarà facile tagliare 20 milioni, ma grazie ad avanzo di bilancio l'ammontare dovrebbe attestarsi sui 10 milioni, e interverremo su situazioni che oggettivamente non sono più sostenibili in questo momento di crisi. Mi riferisco ad alcune micro-comunità che sono state aperte senza tener conto di un serio criterio di programmazione sia per quanto concerne la loro ubicazione  sia per il numero di potenziali utenti. Oppure agli asili nido, di cui si devono necessariamente rivedere i costi, di gran lunga superiori alle tariffe applicate. I servizi e l'occupazione sono due cardini da cui non prescindere, come concordato con i sindacati, con i quali il dialogo è aperto e continuo. Sarebbe più semplice agire secondo i nostri convincimenti, ma dobbiamo rispettare le indicazioni dello stato, come nel caso dell'obbligo del ticket per le visite specialistiche. Sono soddisfatto del nuovo ISEE, che permetterà  di ricalibrare correttamente il carico familiare. La famiglia oggi più che mai merita grande attenzione. Nella convinzione che il modello debba cambiare, chi prima chi dopo l'abbiamo capito tutti, ribadiamo il nostro impegno a rispettare quanto dichiarato oggi in questa Aula.»

L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Renzo Testolin, ha evidenziato «l'evidente difficoltà nella formazione del bilancio a causa del ridimensionamento delle risorse, che ci ha costretti a rivedere un modello consolidato. Ma il cambiamento non si può improvvisare e la riorganizzazione necessiterà la revisione dell'assetto normativo, soprattutto nel settore dell'agricoltura, con tempi tecnici adeguati a garantire la correttezza delle azioni da intraprendere che, sicuramente, saranno volte a responsabilizzare chi fa impresa. Il bilancio per il settore agricolo, pur notevolmente ridimensionato, contiene delle scelte politiche che possono indirizzare al comparto un adeguato sostegno al fine di integrare la redditività delle aziende e di garantire una adeguata liquidità. Abbiamo cercato di trovare risposte serie nel reperimento di risorse finanziarie regionali per assicurare il pagamento per il prossimo anno delle misure di Piano di sviluppo rurale relative all'indennità compensativa e agli impegni agroambientali, anche se la nuova programmazione 2014-2020 non dovesse partire entro maggio 2014. Si poi è provveduto a mantenere, pur con un ridimensionamento, i contributi destinati agli allevatori nell'ambito delle rassegne zootecniche, finanziando i programmi di identificazione e di tenuta dei libri genealogici e di controlli eseguiti dall'AREV. Rimarranno per alcuni settori, quali quello viti-frutticolo, alcuni contributi in conto capitale. Un'attenzione particolare sarà riservata alla valorizzazione delle produzioni agroalimentari locali tramite la valorizzazione e la visibilità dei nostri prodotti sia in Valle che al di fuori. Complessivamente, il bilancio 2014 dell'Assessorato si attesta sulle seguenti cifre: per l'agricoltura, 22 milioni 136 mila euro per l'agricoltura oltre a 10 milioni destinati alla copertura delle misure PSR del 2014; 17 milioni 100 mila euro per le risorse naturali, di cui una parte consentirà di garantire un piano lavori per rispondere alle richieste degli Enti locali e dei consorzi in merito ad opere e sistemazioni sul territorio regionale. Un bilancio, quindi, che malgrado i tagli, ha cercato di dare continuità alle azioni costruite e valorizzate negli anni e che cercherà, con sobrietà, di dare le risposte possibili alle legittime richieste e alle esigenze della Valle d'Aosta.»

L'Assessore al territorio e ambiente, Luca Bianchi, dopo aver sottolineato che «l'esistenza di un Assessorato non dipende dal suo  peso economico, ma dai temi trattati», ha affermato: «Per i rifiuti si tratta solo di una diversa revisione dei rapporti economici con il gestore della discarica, senza intermediazione della Regione, ma  con il pagamento diretto dei subAto, secondo il principio "chi più inquina paga". Assicuro che il tema dei rifiuti resta sempre centrale, non si è perso tempo, ma lavorato da subito per trovare una soluzione per un impianto di trattamento a freddo, che risponda alla nostra realtà, tenendo conto soprattutto dell'aspetto economico-tariffario, perché le scelte che faremo peseranno nelle tasche dei cittadini. Questo bilancio ci permette di finanziarie con le stesse cifre del 2013 l'Arpa e la Fondazione Montagna Sicura; abbiamo mantenuto le spese inerenti alla informazione, educazione e formazione in ambito ambientale, sono rimasti invariati la copertura per l'Espace Mont-Blanc e lo stanziamento relativo al protocollo d'intesa tra l'Amministrazione regionale, la RAV e la SAV per il transito gratuito sulla cosiddetta tangenziale. Analogo discorso per le attività dell'Osservatorio regionale dei rifiuti, per il sistema delle conoscenze territoriali. Sono state incrementate le risorse per le iniziative di informazione e comunicazione sulla riduzione dei rifiuti. Ritengo quindi che ci sia la possibilità di continuare a lavorare con fiducia, pur essendo consapevoli del quadro economico che stiamo attraversando.»

L'Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica, Marco Viérin ha affermato che «abbiamo lavorato seguendo due criteri: la razionalizzazione della spesa e l'individuazione delle priorità evitando tagli lineari. Non sono stati colpiti dai tagli gli interventi sulla casa: mutui, sostegno agli affitti e all'emergenza abitativa. Altra priorità è l'edilizia scolastica: si procede con il secondo lotto dei lavori del Liceo Scientifico Bérard e si sta lavorando alla realizzazione della nuova scuola d'Issogne, per la quale si stanno seguendo criteri che dovrebbero consentire notevoli risparmi. Per quello che riguarda gli interventi sul territorio, stiamo programmando la realizzazione di piccoli interventi richiesti dai Comuni e particolarmente attesi dalla popolazione. La prevenzione dei rischi naturali, la viabilità e la manutenzione delle relative opere rimangono una precisa priorità, come quella di riuscire a cantierizzare il più possibile opere minori per dare anche maggiori opportunità  di competitività alle imprese valdostane. Si sta altresì lavorando per impostare un programma di manutenzione straordinaria delle opere realizzate in passato, ormai indispensabile per evitare il degrado delle stesse. Ci sono invece alcune criticità in merito al FOSPI e al Servizio idrico integrato, dove si cercherà di intervenire al meglio individuando assieme al Celva un percorso da seguire che premi i comuni virtuosi, rispettosi degli impegni e delle tempistiche. Per quello che riguarda i tagli effettuati, è stato azzerato il programma di finanziamenti a sostegno dei beni ecclesiastici, inoltre i contributi per i tetti in lose - come per tutti i contributi  a fondo perso - saranno oggetto di valutazione e di rimodulazione.»

L'Assessore all'istruzione e cultura, Joël Farcoz, nel rimarcare che «il ne faut pas se borner à faire des comparaisons avec le passé, il faut faire des choix stratégiques en regardant l'avenir» ha declinato le priorità dei due Dipartimenti dell'Assessorato. «Per quanto riguarda la Sovraintendenza agli studi, la preminenza sarà data all'abbattimento della dispersione scolastica, in aumento rispetto al resto dell'Italia: dovremo lavorare a una didattica più motivante, valorizzare la meritocrazia, ridare un ruolo educativo forte alla scuola e assicurare la crescita professionale degli insegnanti, attingendo anche ai fondi che l'Unione europea mette a disposizione. Quant à la valorisation de notre bilinguisme, nous poursuivrons sur les deux volets: valoriser notre parcours historique et regarder à l'opportunité des langues pour nous ouvrir au monde, en travaillant sur l'apprentissage de plusieurs langues, y compris le francoprovençal, et la connaissance de la civilisation et culture valdôtaines. Importante sarà anche lavorare per l'avvicinamento della scuola al mondo del lavoro mediante l'orientamento mirato per abituare sempre di più i giovani ad essere concreti, grazie anche alla sinergia con l'Assessorato delle attività produttive attraverso il Piano giovani. Abbiamo aumentato la dotazione ordinaria e perequativa, incrementato il pagamento del personale docente regionale, garantito i libri di testo e l'insegnamento della lingua tedesca nella valle del Lys. In merito ai beni culturali, sarà garantita la tutela, con fondi regionali e comunitari, attraverso interventi manutentivi sistematici e preventivi; continueremo a finanziare le attività culturali di maggior successo pur razionalizzando gli interventi così come saranno mantenuti i contributi a coloro che fanno cultura, in quanto fondamentali per mantenere viva la società valdostana. Questo bilancio è, quindi, in grado di garantire livelli di qualità, pur nell'obiettivo di razionalizzare con delle strategie chiare e senza aprire nuovi centri di costo.»

Ha quindi replicato l'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Mauro Baccega, dichiarando: «Il materiale sul bilancio è stato consegnato nei tempi dovuti ed è servito per gli approfondimenti e le valutazioni del caso. Abbiamo incontrato più volte la Commissione e le varie parti sociali. Pensavo fosse concluso il momento di informazione e di concertazione, ma poi ho capito che la minoranza voleva riportare il dibattito in Aula. Molti interventi si sono riferiti al passato, ma i cambiamenti sono notevoli: c'è una nuova maggioranza autonomista federalista. Non abbiamo fatto una politica degli annunci, l'unico è stato il blocco dei contributi a fondo perso, ma era giusto farlo in quel momento. L'affermazione secondo cui il bilancio è stato redatto dal Presidente Rollandin non mi ha infastidito, perché non è vera: questo documento è stato fortemente condiviso dalla Giunta. La Valle d'Aosta è divisa da una battaglia politica, come si trattasse di un acceso derby calcistico. Dobbiamo tutti moderare i toni, guardare alle cose più serie, pur rimanendo su fronti diversi. Crediamo di aver fatto qualche passo in più rispetto al tamponare la drammatica situazione, perché questo bilancio contiene nuove mosse e strategie, come il mutuo di 371 mila euro della Finaosta rimodulato, che va a finanziare nuovi interventi. In molti settori i contributi sono mantenuti, seppur rimodulati. Il bilancio di gestione sarà da sviluppare dopo l'approvazione di quello previsionale, è quindi impossibile consegnarlo prima. Abbiamo fatto del nostro meglio per dare alla nostra Regione un buon livello di vivibilità rispetto a tante realtà italiane, come nel caso di Aosta, che si classifica al nono posto per la qualità della vita su 109 province. E' vero, si sono fatte decise riduzioni, ma sono state calibrate in modo da non intaccare i servizi. Molte cose non si potranno più fare, ma con più attenzione alla qualità si possono comunque dare importanti risposte ai cittadini. Se si raggiungerà l'accordo sul Patto potranno esserci ancora margini di miglioramento. Siamo consapevoli di aver svolto un lavoro egregio, i problemi ci sono, vanno affrontati con responsabilità  e noi faremo del nostro meglio

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha chiuso le repliche della Giunta regionale, evocando l'inizio della crisi economica nel 2008. «Dal bilancio 2009, abbiamo inserito oltre 100 milioni di euro per sostenere le famiglie e le imprese in crisi. Ma il 2014 sarà l'anno peggiore in assoluto. Nel prossimo triennio, il supporto della Regione verrà mantenuto in tutti i settori, anche se non sarà più come prima, ma crediamo che possa essere incisivo con il confronto e l'impegno di tutti. Questo è un bilancio che, con equilibrio, dà spazio e dà certezze con risposte concrete, che ridà fiducia e che mantiene alta l'attenzione sulle situazioni più difficili. Un bilancio che non vuole illudere la gente, ma che con onestà e serietà mette in evidenza le criticità.»

I lavori della mattinata sono conclusi e riprenderanno alle ore 15.30 con l'analisi delle unità previsionali di base.

SC-MM-CaSa

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Comunicato n° 495 del 5 dicembre 2013
Aggiornata l'adunanza del Consiglio regionale in materia di bilancio della Regione

Per consentire la conclusione della trattazione degli oggetti già iscritti all'ordine del giorno della riunione del Consiglio regionale convocata per il 2, 3, 4 e 5 dicembre 2013, la Conferenza dei Capigruppo, nella sua riunione di oggi, giovedì 5 dicembre, ha stabilito di aggiungere le giornate di venerdì 6 dicembre, a partire dalle ore 15, e di sabato 7 dicembre, dalle ore 9, anche in seduta notturna.

L’Assemblea sta trattando i due disegni di legge che riguardano la Finanziaria e il bilancio di previsione 2014-2016 della Regione autonoma Valle d'Aosta.

Si ricorda che i lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) oltre che sul canale digitale terrestre Aujourd’hui Vallée.

 

 

MM

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Comunicato n° 496 del 5 dicembre 2013
Leggi di bilancio: approvato il contenimento dei costi nelle società pubbliche regionali

Nell'ambito dell'esame delle leggi di bilancio della Regione per il triennio 2014, il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità il contenimento dei costi nelle società pubbliche regionali nel corso della seduta del 5 dicembre 2013.

La misura, contenuta in un emendamento proposto dai gruppi UVP, Alpe, PD-SinistraVdA e M5S è stata recepita dall'intera Assemblea che ha concordato sull'opportunità di procedere ad una riduzione dei compensi spettanti ai componenti degli organi di gestione e di controllo delle società controllate direttamente dalla Regione o indirettamente in gestione speciale per il tramite di Finaosta spa. In particolare, i compensi annuali lordi superiori a 60 mila euro sono ridotti del 40 per cento limitatamente all'eccedenza e non possono comunque essere determinati in misura superiore a 160 mila euro.

Il Consigliere del Movimento 5 Stelle, Roberto Cognetta, ha illustrato l'iniziativa: «In un'ottica di maggiore equità sociale e di partecipazione alla spending review, riteniamo che questi compensi siano da riparametrare rispetto a quelli che vengono percepiti nelle società private. Noi crediamo che la ratio  debba essere quella di collegarsi alla figura più importante per responsabilità, ossia il Presidente della Regione che guadagna 160 mila euro lordi annui

Per il Capogruppo del Pd-SinistraVdA Raimondo Donzel, «la riduzione dei compensi dei Consiglieri di Amministrazione delle società partecipate è la strada giusta per cominciare ad incidere concretamente sul contenimento dei costi dell'apparato pubblico e iniziare un percorso per riequilibrare le condizioni economiche fra i dirigenti e i dipendenti. La forbice si è troppo allargata, serve più equità, quella di cui parlavano anche figure imprenditoriali come Adriano Olivetti.»

Il Consigliere di Alpe Alberto Bertin ha evidenziato che «già da diverso tempo abbiamo sottoposto all'attenzione di questa Assemblea la necessità di ridurre i compensi di Consiglieri di Amministrazione e manager delle partecipate. Questo argomento è peraltro nell'agenda politica di diverse realtà regionali italiane e a livello internazionale, come, ad esempio, nella vicina Confederazione elvetica. A questo punto è giunta l'ora che il Consiglio regionale si esprima in questo senso per dare un segnale importante alla comunità

L'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Mauro Baccega, ha annunciato il voto favorevole sull'emendamento: «Dopo un'approfondita riflessione e sulla base del programma di governo della maggioranza, abbiamo ritenuto di aderire all'iniziativa in quanto si tratta di un segnale importante nella direzione di un'ottimizzazione dei costi pubblici

Il Capogruppo di Stella Alpina, Stefano Borrello, ha dichiarato di «accettare il ragionamento in coerenza con quanto da noi già annunciato in precedenti dibattiti, nell'ottica, peraltro, di successivi approfondimenti e valutazioni che faremo nella seconda Commissione consiliare sulla gestione generale delle società partecipate

 

SC

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Comunicato n° 497 del 5 dicembre 2013
Leggi di bilancio: approvato il finanziamento di 20 milioni di euro per i contributi a fondo perso

Sempre nel corso della seduta del 5 dicembre 2013, il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità la concessione di contributi a fondo perso, limitatamente alle domande già presentate ai sensi delle leggi regionali, fino all'ammontare di 20 milioni di euro, cifra che trova copertura dal fondo di dotazione della gestione speciale presso la Finaosta spa.

E' quanto contenuto in un emendamento proposto dai gruppi UVP, Alpe, PD-SinistraVdA e M5S e poi modificato di concerto con la maggioranza a seguito di un ampio dibattito e una sospensione dei lavori.

In particolare, le modalità di concessione dei contributi saranno definite con deliberazione della Giunta regionale, previo parere della competente Commissione consiliare.

Il testo inizialmente proposto dai gruppi dell'opposizione prevedeva uno stanziamento di 20 milioni di euro per il 2014 e 21 milioni per il 2015 , trovando sempre copertura dal fondo di dotazione per la Finaosta, ma l'Assessore al bilancio finanze e patrimonio, Mauro Baccega, ha evidenziato che questi primi 20 milioni «servono a ridurre il gap che si era creato rispetto al pagamento dei contributi in sospeso. Ci permettono, infatti, di pagare subito una prima parte, ma per il finanziamento dell'importo totale di tutte le domande ammissibili bisognerà allocare ulteriori risorse. Come abbiamo già detto, i contributi in sospeso con risorse già impegnate ma bloccati dal Patto di stabilità saranno liquidati a gennaio, immediatamente dopo saranno pagati i contributi in sospeso in ordine di data di presentazione. Le altre risorse saranno reperite nel corso dell'esercizio, eventualmente a seguito dell'accordo sul Patto di stabilità o con l'utilizzo dell'avanzo di amministrazione.»

Il Capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli, ha espresso soddisfazione per l'accoglimento dell'emendamento, «che va a dare risposte puntuali alle esigenze di imprese e cittadini. E' la dimostrazione che quando c'è concertazione, i risultati si ottengono. Ringrazio tutta la minoranza per il lavoro svolto in questo mese: oggi con questa approvazione, ne vediamo i frutti

Il Capogruppo dell'UVP, Luigi Bertschy, ha affermato che «si tratta di un segnale concreto nei confronti della comunità, ed è sicuramente il messaggio più forte che esce dalla discussione di questi giorni. Ci sentiamo gli artefici di questo risultato, ma è l'insieme delle competenze che riesce a produrre una buona politica e consente di trovare delle soluzioni per i problemi dei cittadini che rappresentiamo

Il Capogruppo del PD-SinistraVdA, Raimondo Donzel, ha ringraziato il Coordinatore delle finanze Peter Bieler, «che ha saputo trovare un percorso tecnico che mettesse insieme le posizioni della minoranza e quelle della maggioranza. È un impegno forte che prendiamo questa sera tutti assieme per dare una risposta complessiva a tutte le imprese, agli artigiani, ai commercianti e agli agricoltori che sono coinvolti in questo processo. È il risultato di un confronto leale e produttivo, e della determinazione con cui vogliamo rilanciare lo sviluppo regionale. Sbloccare le domande di contributo per chi vuole investire nella sua attività produttiva è un passaggio fondamentale

Per il Consigliere di M5S, Roberto Cognetta «questa era una situazione che andava definita e siamo parzialmente soddisfatti della soluzione trovata

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha sostenuto che «la proposta è di buon senso, guarda alla sostanza del problema. E' un segnale dell'attenzione che si vuole porre nei confronti del mondo delle imprese in particolare. Trovare la soluzione tecnica ha avuto i suoi tempi poiché l'analisi delle pratiche è ancora in corso, la consistenza di queste è, infatti, diversa a seconda della legge cui sono riferiti i contributi e molte delle istanze sono, inoltre, legate a finanziamenti pluriennali. La soluzione di compromesso che è stata adottata oggi permette, quindi, di dare avvio ad una parte delle liquidazioni, mentre si completa l'analisi delle pratiche. Era comunque una risposta attesa che tutti volevamo dare

 

 SC-MM

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Comunicato n° 498 del 6 dicembre 2013
Taccuino del Consiglio regionale

Lundi 9 et mardi 10 décembre

Lunedì 9 dicembre

Mercoledì 11 dicembre

Giovedì 12 dicembre

Venerdì 13 dicembre

 

 

 

 

L’attività del Consiglio, gli appuntamenti culturali e gli impegni istituzionali possono variare durante il corso della settimana. Si consiglia di verificare “Il taccuino del Consiglio regionale” sul sito internet dell’Assemblea (www.consiglio.regione.vda.it), costantemente aggiornato.



 MM

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Comunicato n° 499 del 6 dicembre 2013
Leggi di bilancio della Regione 2014-2016: dichiarazioni di voto

Nella seduta dell'Assemblea regionale del 6 dicembre 2013, prima di procedere alla votazione della finanziaria e del bilancio della Regione per il triennio 2014-2016, sono intervenuti i rappresentanti di tutti i gruppi consiliari, l'Assessore al bilancio e il Presidente della Regione per dichiarazioni di voto.

Il Capogruppo dell'Union Valdôtaine, Ego Perron, ha sostenuto che «la nostra proposta politica garantisce governabilità e stabilità alla Valle. La crisi ha toccato pesantemente anche la Valle d'Aosta e la tocca tuttora, ma questa comunità ha saputo reagire con forza. Il bilancio che presentiamo è un atto concreto, con indirizzi e scelte finanziarie ed economiche chiare, che affronta con senso di responsabilità le difficoltà. E' un bilancio sobrio, il cui punto cardine politico è la difesa della nostra autonomia. Perché oggi, è ancora in atto una campagna di aggressione contro le Regioni dello Statuto speciale e siamo di fronte ad uno Stato che non riconosce le nostre capacità e le nostre prerogative. Lo Stato non è un interlocutore serio che rispetta gli impegni presi. Questo bilancio è una proposta realistica che tiene conto di una situazione che sta cambiando rapidamente, che guarda allo sviluppo di tutti i settori della Valle d'Aosta, prima di tutto il lavoro. Il confronto di questi giorni ha dimostrato che quando si antepongono gli interessi della Valle alle logiche di partito, la strada del dialogo è percorribile. Bisognerà proseguire su questo cammino, con un confronto con le forze di opposizione sui grandi temi, ma anche con maggior dialogo all'interno della maggioranza

Per il  Capogruppo del PD-SinistraVdA, Raimondo Donzel, «questa finanziaria non dà risposta al problema numero uno, la disoccupazione. Non è nemmeno equa. Tutte le forze di minoranza, compatte, hanno ottenuto risultati importanti con il recepimento di alcuni emendamenti, come quello che rifinanzia venti milioni di euro per le domande accolte dalle leggi di settore ma bloccate. Il dialogo con la maggioranza però non è stato buono, è stato fatto contro il metodo, perché siete arrivati all'ultimo, in Aula, sotto pressione, ad approvare gli emendamenti. Avreste dovuto farlo prima, in Commissione. Vi siete comportati male anche con le categorie, umiliando il tavolo del Patto per lo sviluppo. La finanziaria non traccia in un momento così difficile per la Valle d'Aosta un percorso chiaro per lo sviluppo, voi avete solo compilato un elenco di leggi sospese, anziché dare con le risorse disponibili certezze al mondo dell'impresa, dei commercianti, degli artigiani, degli agricoltori. La parola d'ordine della maggioranza è stata 'rimodulazione', ma non è stata esplicitata, consiste solo in tagli. Si è rifiutato di dare al Consiglio regionale la potestà di indirizzo agli investimenti, come sulle società partecipate. Sono emerse anche contraddizioni interne alla maggioranza, da cui si denota l'assenza di un lavoro di squadra. Si è poi mistificato il rischio per il personale regionale, perché si è parlato di non riassunzione dei precari, ma questo significa licenziamento: volete compiere questo atto in silenzio. Avete tagliato anche sull'istruzione. La cultura costa, ma costa molto di più l'ignoranza: per questo non voteremo questo bilancio.»

Il Capogruppo del Movimento 5 Stelle, Stefano Ferrero, ha dichiarato che «questo non è il nostro bilancio, è il vostro bilancio e noi non lo voteremo. A Roma la nostra autonomia non è mai stata fatta valere, l'abbiamo solo interpretata per "mettre de l'argent dans nos poches". Dovevamo chiedere competenze che, se messe nelle mani di persone all'altezza, avrebbero potuto dare alla Valle d'Aosta quello sviluppo che in un momento come questo avrebbero permesso di affrontare la crisi. I tempi stanno cambiando e la maggioranza non se ne rende conto. In questo bilancio, la mancanza di efficacia sul mondo produttivo è evidente: piccoli rappezzi che non consentiranno alla Valle di uscire dalla crisi. Non illudiamoci, la situazione è destinata a diventare più critica e questo bilancio non fornisce lo strumento adeguato per risollevare le sorti della nostra regione

Il Capogruppo di Stella Alpina, Stefano Borrello, ha affermato: « Questo è un bilancio di tagli, imposti ed obbligatori, di sacrifici, è in negativo. Si è cercato di produrre un documento finanziario che non pretende una totale condivisione, proprio per il rispetto che abbiamo delle posizioni della minoranza. Credo si possa contare su un bilancio coerente ed in linea con il periodo, in grado di ammortizzare ed attutire gli effetti negativi della crisi. Già a luglio il nostro gruppo ha dimostrato di essere consapevole della situazione. Da troppo tempo la cultura dei no preventivi ha impedito un lavoro sinergico, il campanilismo politico ha impedito un dibattito propositivo per il bene della Valle d' Aosta. Il nostro auspicio è di una collaborazione reciproca, mettendo insieme tutte le varie capacità, anche individuando nuovi temi di discussione, come la riforma degli Enti locali, i rapporti con lo Stato e l'Europa, la riforma della legge elettorale. Già da domani ritengo sia necessario un continuo confronto e un maggiore coinvolgimento. La politica deve farsi carico di come proseguire in un percorso che possa raggiungere i livelli migliori per cittadini. Il nostro gruppo crede che così si stia andando nella direzione giusta,  e per questo voteremo a favore del bilancio.»

Per il Consigliere di Alpe, Albert Chatrian, «questo bilancio è un documento sterile, privo di speranza e di prospettive. È la sintesi dell'insipienza e dimostra che la maggioranza si è arresa, che non ha neanche più le energie per cercare di immaginare un futuro per la nostra regione. In cinque giorni di dibattito è apparso in modo eclatante che i quattro gruppi di opposizione hanno una visione chiara per il futuro della Valle d’Aosta e, soprattutto, hanno dimostrato di essere in grado di dare sostanza alle loro idee. Le nostre proposte non sono state fatte a casaccio. Non solo erano credibili, erano anche costruite bene tecnicamente e compatibili con le esigenze finanziarie e hanno obbligato il Governo ad accoglierle. Da soli non ci sarebbero arrivati, perché era già tutto scritto e deciso. Ai Consiglieri di maggioranza chiedo: perché affaticarsi a documentarsi, ascoltare la gente, quando è così semplice delegare al capo la scelta? Non vogliamo essere complici di questa finanziaria, perché non vogliamo essere corresponsabili della definitiva condanna a morte dell’autonomia dei nostri Comuni, ridotti al ruolo di pro-loco, con buona pace dei tanto sbandierati principi, di sussidiarietà e federalismo, che amate citare a sproposito. Invece di evolvere grazie a voi la Valle d’Aosta si ripiega su se stessa. Noi non vogliamo essere complici di queste scelte

Il Capogruppo dell'Union Valdôtaine Progressiste, Luigi Bertschy ha evidenziato: «Abbiamo posto attenzione al bilancio già nelle fasi preparatorie, chiedendo dati mai forniti, nemmeno oggi, chiedendo che il confronto politico si basi su scelte, non su ciò che non si conosce. La nostra battaglia sarà per un confronto continuo. Abbiamo finalmente riportato la discussione in quest'Aula, il cuore della Valle d'Aosta. Nella finanziaria avremmo voluto trovare trasparenza e sviluppo, che deve sostenere la crisi attraverso progetti strategici, ma in questo bilancio c'è solo continuità. Una continuità che ci ha fatto solo perdere risorse. Il bilancio deve essere coerente, deve sapersi immergere nei bisogni delle persone. Per ripartire, dobbiamo iniziare da chi ha più bisogno, dobbiamo guardare la realtà in faccia, senza per questo diventare catastrofisti. Le priorità del nostro gruppo si rivolgevano ai giovani agli Enti locali, ai trasporti, alla famiglia. Ma il bilancio non è una scatola chiusa, si può riaprire per ripensare come dare davvero risposte alla gente. Come forze di minoranza, da questo dibattito usciamo molto rinforzati, e continueremo a lavorare con spirito costruttivo. Il nostro gruppo voterà contro il bilancio, che siamo convinti comunque di aver migliorato con i nostri interventi, con la proposta di soluzioni alternative. Accompagniamo le parole agli ideali che continuano a sospingerci verso il cambiamento del metodo di governare la Valle d'Aosta.»

L'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Mauro Baccega, ha replicato che «abbiamo costruito il bilancio sulla base di confronti con le parti sociali, con le organizzazioni sindacali, con le associazioni e sulla base di idee che potessero essere suffragate da ipotesi condivise. Il nostro è un bilancio di previsione con risorse drammaticamente ridotte, che hanno messo in difficoltà il nostro modello. Abbiamo dovuto mediare le esigenze e abbiamo costruito una finanziaria che accontentasse tutte le esigenze, con l'obiettivo di dare risposte, innanzitutto, alle fasce più deboli. E' un bilancio corretto: non abbiamo prodotto tagli orizzontali, abbiamo risparmiato in modo oculato, salvaguardando qualità ed efficienza dei servizi e mantenendo il livello di eccellenze. Non aumentiamo l'indebitamente e non aumentiamo la pressione fiscale. Abbiamo mantenuto i contributi per molte leggi, gli interventi anti-crisi. Gli investimenti sono ridotti, ma abbiamo messo in campo altre azioni, liberando 42 milioni per interventi sul territorio. Abbiamo messo in campo risorse per il mondo del lavoro e sostegno al mondo delle imprese. Certo è un bilancio che dovrà essere monitorato passo dopo passo, perché non sappiamo cosa ci riserverà la Legge di stabilità.  E' un bilancio che è dalla parte dei cittadini, in linea di continuità con lo stesso livello di vivibilità per i cittadini della Valle d'Aosta

Ha, infine, preso la parola il Presidente della Regione, Augusto Rollandin: «On a présenté un budget en ligne avec le programme de Législature, en nous fixant un objectif: répondre au défi du travail; il s'agit d'un défi  qu'on ne peut pas vaincre avec le simple argent aux entreprises. Si è parlato molto dei tagli e del Patto di stabilità: questi termini non sono stati citati a caso, perché la maggior difficoltà che abbiamo trovato è stata proprio il non poter pagare e avere continui tagli da parte dello Stato. Se il riparto fiscale potesse avere il suo pieno regime, se ci lasciassero spendere il denaro che abbiamo a disposizione, noi non avremmo problemi. Riguardo alla concessione dei contributi a fondo perso, si tratta di una problematica che abbiamo risolto tenendo conto della volontà di tutti di dare risposte ai cittadini. Abbiamo salvaguardato i servizi alla persona, in continuità con l'azione portata avanti in questi anni; siamo stati però obbligati a cambiare metodo. E abbiamo quindi dovuto fare delle scelte.  Abbiamo scelto di lasciare la concessione dei contributi dove non c'era alternativa, come in agricoltura, mentre per gli altri settori si è andati nella direzione dei fondi di rotazione, ovvero i mutui. Questo significa programmare, creare premesse per una strategia che considera le problematiche della comunità che col tempo cambiano. Quello che abbiamo fatto è logico, programmato, chiaro. Circa gli Enti locali, con cui ci siamo confrontati, abbiamo fatto il possibile per salvaguardare la nostra capacità di spesa. E' un bilancio serio, onesto, che porta attenzione alle categorie. Crediamo di aver presentato un atto responsabile, portando a termine un lavoro difficile in un momento delicato, dando un senso di responsabilità e fiducia a tutta la popolazione

 

 SC-MM

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Comunicato n° 500 del 6 dicembre 2013
Approvate le leggi di bilancio della Regione per il 2014-2016

Venerdì 6 dicembre 2013, il Consiglio regionale, dopo oltre cinque giorni con sedute in notturna, ha approvato, con 18 voti a favore (UV e SA) e 17 contrari (UVP, Alpe, PD-SinistraVdA e M5S) , i disegni di legge relativi alla finanziaria regionale e al bilancio di previsione per il triennio 2014-2016. Contestualmente ha preso atto delle relazioni della Sezione di controllo della Corte dei conti, che riguardano, la prima, gli esiti dell'analisi dei questionari relativi ai rendiconti 2011 e ai bilanci di previsione 2012 dei Comuni della Valle d'Aosta e, la seconda, l'attività negoziale pubblica della Regione Valle d'Aosta nel 2011.

Il bilancio della Regione per il triennio 2014-2016 pareggia, al netto delle partite di giro e delle contabilità speciali, nell’importo complessivo di 1 miliardo 320 milioni di euro per il 2014, di 1 miliardo 285 milioni per il 2015 e 1 miliardo 290 milioni nel 2016.

Per quanto riguarda le entrate, non si è ricorsi all'aumento della leva fiscale. Viene introdotto un ticket di 10 euro sulle prestazioni specialistiche sanitarie, salvo quelle inferiori a 36 euro.

Per il 2014, il totale della spesa corrente è di 1 miliardo 109 milioni (87% del bilancio) e comprende il contributo della Regione e degli Enti locali valdostani al riequilibrio della finanza pubblica dello Stato (197 milioni di euro). La spesa corrente, rispetto al 2013, è stata ridotta di circa 14 milioni di euro. La spesa per investimenti è pari a 165 milioni di euro (13%) contro i 250 milioni 700 mila euro del 2012.

Oltre la metà del bilancio regionale è destinato a tre voci: la sanità con 263 milioni 300 mila euro, il personale con 252 milioni 600 mila euro (che comprende le spese per tutto il personale regionale, compresi i Vigili del fuoco e il Corpo forestale, con 126,7 milioni, per il personale direttivo e docente delle scuole con 118,8 milioni, per i lavoratori assunti con contratti nazionali nel settore dell’agricoltura, delle risorse naturali e dei lavori pubblici con 7,1 milioni), gli interventi di finanza locale con 237 milioni 520 mila euro. I trasferimenti senza vincolo per la finanza locale sono pari a 96 milioni 420 mila euro per il 2014 contro i 95 milioni 170 mila del 2013. Sono stati rimodulati i contributi a fondo perso e sono stati implementati gli interventi a sostegno dei  fondi di rotazione attraverso l’utilizzo degli utili derivanti dalle società partecipate. Sono confermati, con alcune revisioni, gli interventi anti crisi 2013.

Sulla finanziaria regionale stati presentati 3 emendamenti dalla seconda Commissione consiliare "Affari generali", 6 dalla Giunta, 33 dalle forze di minoranza (UVP-Alpe-PD-SVdA e M5S), di cui 7 recepiti e condivisi con la maggioranza regionale, e 1 dall'Assessore al turismo congiuntamente a tutti i gruppi consiliari volto a garantire la compatibilità dell'esercizio delle professioni turistiche con l'impiego negli enti del comparto unico regionale.

Gli emendamenti approvati riguardano i seguenti temi: le rate di mutui agevolati previsti da leggi regionali; il contenimento dei costi delle società partecipate con la riduzione dei compensi dei Consiglieri di amministrazione e dei manager; il reclutamento del personale regionale; la conferma delle risorse aggiuntive destinate al trattamento accessorio del personale dipendente dell'USL della Valle d'Aosta (2 milioni, 65 mila 500 euro per il triennio 2014-2016), la non applicazione del ticket sanitario alle prestazioni inferiori a 36 euro, la possibilità da parte della Società Vallée d'Aoste Structure di avvalersi di personale dell'Amministrazione regionale senza oneri aggiuntivi per il  bilancio della Regione; le risorse finanziarie a valere sui fondi di rotazione.

In chiusura, l'Assemblea ha respinto, con 18 voti contrari (UV, SA) e 17 a favore, una risoluzione proposta dai gruppi consiliari UVP, Alpe, PD-SVdA e M5S, riguardante il contributo all'Anaborava, l'Associazione nazionale allevatori bovini di razza valdostana.

Il Consiglio regionale si riunirà nuovamente martedì 17 e mercoledì 18 dicembre 2013.

 

SC

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