Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 936 du 7 octobre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 936/XVI - Interpellanza: "Valutazione di congruità del contributo regionale concesso alla Casa di riposo J.B. Festaz e prospettive future dell'Azienda pubblica".

Bertin (Presidente) - Punto n. 41 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione il consigliere Aggravi, ne ha facoltà.

Aggravi (LEGA VDA) - Una premessa: assessore Barmasse, non ce l'ho con lei. Questa è l'ennesima interpellanza sulla casa di riposo ma, lo giuro, non ce l'ho con lei, però ritenevo opportuno fare un paio di precisazioni sull'aspetto e anche dare uno spunto di collaborazione al lavoro che viene fatto dal suo assessorato.

Il 30 luglio avevo presentato un'interrogazione con risposta scritta che doveva servire a fare un po' sintesi di una serie di dati e di affermazioni, che erano state fatte nelle audizioni legate sempre al futuro della casa di riposo e soprattutto per cercare di asciugare e di fare ordine e soprattutto andare a rappresentare quelli che erano i costi e i ricavi della casa di riposo degli ultimi tre anni, sulla base di quelle che erano le unità, diciamo le RSA, la parte di nucleo temporaneo per demenze e la parte di casa di riposo, cioè le tre attività core della casa di riposo, in maniera tale da cercare di evidenziare nel complesso quali erano gli ambiti di difficoltà o comunque che erano più interessanti e significativi dal punto di vista dell'equilibrio finanziario complessivo della struttura.

Questo perché? Perché il tutto nasceva, e lei se lo ricorda benissimo, da quelle che erano state delle iniziative che avevo presentato, riguardo alla valutazione di congruità che era stata fatta dall'Assessorato, per comprendere se il contributo dato dall'Amministrazione regionale alla casa di riposo era congruo. A fronte di quello, c'era stata poi un'interlocuzione - ringrazio la disponibilità degli uffici - per fare un approfondimento ulteriore e per capire come era stata condotta la valutazione. Poi successivamente, per tutta una serie di questioni legate alla pausa estiva e anche a problematiche probabilmente di dotazioni di personale o del lavoro che doveva essere fatto, dal 30 luglio le cose sono andate un po' più lunghe e si è poi arrivati alla risposta a questa interrogazione a metà di settembre.

A fronte di questo, e mi concentro sull'oggetto del contendere, i dati forniti evidenziano che effettivamente ci sono delle difficoltà dal punto di vista dell'autonomo mantenimento dell'equilibrio finanziario. Questo è lapalissiano e penso che non ci fosse bisogno di dirlo ancora, ma in particolare si prende atto del fatto che nella risposta ricevuta, e così anche era emerso nelle interlocuzioni avute con gli uffici deputati, la quantificazione è avvenuta considerando unicamente i servizi socioassistenziali, cioè la casa di riposo protetta e protetta plus, poiché il finanziamento degli altri servizi sono a carico dell'Azienda sanitaria locale.

Io apprezzo le sintesi, e l'ha detto anche il collega Marzi precedentemente, questa risposta ha dei numeri e quindi rappresenta bene la situazione, però c'è un problema capitale che io spero oggi di potere ben rappresentare.

La prima domanda dell'interpellanza vuole dare una risposta su questo: perché la valutazione di congruità del contributo regionale concesso alla casa di riposo non ha considerato la sostenibilità dell'ente nel suo complesso e non soltanto i servizi socioassistenziali, tenuto conto del fatto che a oggi l'Azienda sanitaria locale risulta essere un ente controllato dalla Regione autonoma (io penso ancora che non ci siano state delle novità in tal senso)? Dico questo perché, se io ho una struttura tripartita, perché c'è anche - lo ricordiamo - il Comune di Aosta e il Vescovado, però di fatto è la Regione che la sostiene, e ci sono tre tipologie di servizi, va benissimo: una tipologia è direttamente collegata all'Amministrazione regionale, due tipologie sono collegate all'Azienda sanitaria locale.

Perdoni la battuta da aziendalista: se la Regione è una holding e l'Azienda sanitaria locale è una sua controllata, ovviamente il gruppo Regione controlla tutte e tre le unità, tutti e tre i servizi, quindi a mio giudizio una valutazione complessiva doveva essere fatta su tutti e tre i servizi. Perché togliendone due e mantenendone uno, ovviamente, io vado a creare una necessità - non do un giudizio, do un dato di fatto - di fabbisogno in termini sia di ricavi, perché è vero che tolgo dei costi ma è anche vero che tolgo dei ricavi, quindi c'è il rischio che asetticamente il mio contributo può essere considerato corretto, perché è un contributo per uno dei tre servizi, ma togliendo gli altri due ovviamente non ci sono più dei ricavi e quindi io creo un problema. È un problema di duplice natura: un problema di ristrutturazione, perché non è detto che una scelta sia totalmente sbagliata, ma devo ristrutturare la mia organizzazione e devo permettermi soprattutto la sostenibilità, perché comunque sia è un'emanazione, una parte importante di bilancio, in particolare della spesa sanitaria socioassistenziale, quindi devo capire se questa cosa sta in piedi. Poi, è vero, tutte le varie proroghe che ci sono state, l'emergenza c'è ancora e quindi di fatto certe scelte si possono rinviare da qui a fine anno, ma bisogna capire cosa farne.

Nel frattempo c'è stato anche un cambio di governance, ma queste sono cose che succedono nell'evoluzione della vita politica.

Il secondo aspetto su cui si chiede risposta è quale sia lo stato delle interlocuzioni con la casa di riposo e le parti interessate, nonché gli intendimenti del Governo regionale circa il suo futuro, anche alla luce delle dichiarazioni fatte a mezzo stampa da lei, Assessore, in merito alla realizzazione dell'ospedale di comunità sul territorio valdostano.

In parte è bene che si sappia: informalmente, è giusto, abbiamo fatto due parole su questo, però è bene che si capisca se effettivamente una soluzione a rischio equilibrio finanziario, sostenibilità e futuro della casa di riposo può essere anche questa. Ripeto, è una questione di scelta complessiva e di strategia, non è detto che aprioristicamente dei cambiamenti siano negativi; io sono il primo che sono notoriamente a favore dei cambiamenti rispetto ad altre situazioni. Però devono essere supportati - a mio modesto giudizio - da una valutazione complessiva, ripeto, di sostenibilità dell'ente, perché altrimenti perdiamo dei pezzi e sono sempre dei fondi pubblici, delle risorse pubbliche che comunque vengono impegnate; e chi meglio di lei sa che la parte sanitaria ha un peso notevole su quello che è non soltanto il nostro bilancio, ma anche, possiamo dire se facessimo un bilancio sociale di tutta la Regione, anche in quel senso.

In ultimo, non l'ho citato nell'interpellanza, ma lo do solo come rappel: è rimasta un po' in sospeso la questione legata alle indennità Covid, legata al personale della Casa di riposo J.B. Festaz, su cui poi non avevamo poi fatto ulteriori approfondimenti e quindi era solo per ricordarlo.

Presidente - Risponde l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Sull'indennità Covid, di cui ho già parlato, se me lo ricorda alla fine, visto che non ce l'ho nelle risposte, così le do una risposta su questo argomento.

Il problema lei lo ha già inquadrato ampiamente e ha già dato alcune risposte alla situazione attuale. Giustamente l'interpellanza si ricollega a una interrogazione a risposta scritta da lei depositata il 30 luglio scorso, attinente ai costi e ricavi dell'Azienda pubblica e del G.B. Festaz di Aosta. In risposta a quella interrogazione avevo evidenziato, anche grazie ai dati forniti dalla stessa Azienda, i costi e i ricavi dei singoli servizi nell'ultimo triennio gestiti dalla casa di riposo, considerando sia quelli sociali che quelli sanitari.

Come è noto i servizi sanitari attualmente gestiti dal Festaz, cioè la residenza sanitaria assistenziale RSA, l'unità di assistenza prolungata UAP e il nucleo temporaneo per demenze NRTD, sono regolati da una convenzione in capo alla USL Valle d'Aosta che ne disciplina anche gli aspetti economici. Il finanziamento e il controllo, invece, sulla casa di riposo è incardinato sul dipartimento politiche sociali, struttura assistenza economica, trasferimenti finanziari e servizi esternalizzati di questo Assessorato.

Nell'ambito di queste competenze, al fine di ristabilire un contributo regionale congruo alla casa di riposo, che aveva subito importanti riduzioni nel corso degli ultimi anni, si è proceduto a effettuare una valutazione critica sul quantum, che tenesse conto da un lato delle generali difficoltà sulla parte corrente del bilancio regionale e sulla necessità di contenere la spesa e dall'altro dei costi generali che l'Azienda sostiene per l'erogazione dei servizi sociali di sua competenza.

Avendo la contezza del bilancio complessivo della casa di riposo, il contributo è stato commisurato in modo tale che, a fronte dei servizi sociali e sanitari erogati, fosse possibile raggiungere l'equilibrio di bilancio garantendo servizi di qualità a fronte di un contenimento dei costi di gestione. Si ritiene, infatti, che l'equilibrio di bilancio sia un obiettivo raggiungibile, anche attraverso la messa in opera di meccanismi di efficientamento gestionale. In tal senso sta operando il management dell'azienda, in collaborazione con le strutture regionali competenti.

In quanto alle interlocuzioni con la Casa di riposo e con le parti interessate, in relazione alla riorganizzazione dell'attività della Casa di riposo G.B. Festaz, informo che stante il perdurare dello stato di emergenza sanitaria - questo l'ha appena ricordato giustamente anche lei: almeno fino al 31 dicembre 2021 c'è lo stato di emergenza - c'è la necessità di mantenere ancora disponibile la struttura residenziale di Variney quale area sanitaria temporanea per le attività di assistenza nell'ambito Covid-19. Questo vuol dire che non possiamo trasferire una RSA - scusate, usiamo sempre un termine un po' improprio che poi ci crea dei problemi sui LEA, ma così ci capiamo - a Variney, perché non sappiamo come evolverà l'epidemia e quindi se avremo ancora bisogno di Variney per dei positivi.

Quindi, la convenzione in essere tra l'azienda USL della Valle d'Aosta e la Casa di riposo G.B. Festaz per la gestione del nucleo RSA UAP deve sicuramente essere prorogata almeno sino al termine del suddetto stato di emergenza; e io vorrei anticipare che, secondo me, a mio avviso, sia un bene, anche perché andiamo incontro alla stagione invernale e quindi dobbiamo essere pronti a poter contenere un'eventuale recrudescenza della pandemia.

Si aggiunge, inoltre, che l'Assessorato, in collaborazione con l'azienda USL, sta valutando l'aggiornamento dei fabbisogni regionali, sulla base dei quali saranno definite le scelte strategiche per la riorganizzazione e il potenziamento dell'assistenza territoriale che, oltre alla rivisitazione dell'attuale offerta sociosanitaria e socioassistenziale, vedranno la realizzazione di case della comunità, della salute, di ospedali di comunità, nonché della centrale operativa territoriale. Tale riorganizzazione, che riguarderà anche la Casa di riposo G.B. Festaz, rappresenta tra l'altro tematica di rilievo nell'ambito del piano regionale della salute e del benessere sociale 2022-2025 in fase di definizione e costituisce risposta alle disposizioni ministeriali e dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, cioè dell'Agenas, per la destinazione dei finanziamenti facenti capo al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Noi, penso che ne avessimo forse già anche parlato, dobbiamo fare due ospedali di comunità; :uno, a mio avviso, sarebbe da fare ad Aosta e potrebbe essere questo il futuro indirizzo per quanto riguarda il G.B. Festaz, per quella che è l'attuale RSA.

Ci sarà un incontro nei prossimi giorni con il consiglio di amministrazione della G.B. Festaz, proprio per valutare questo aspetto e anche quello che può essere il ritorno in termini economici di questo cambiamento di destinazione dei posti letto. L'eventuale creazione di un ospedale di comunità in questa struttura è stata anche sostenuta dal personale infermieristico, che avevo incontrato precedentemente, e anche in via informale da alcuni sindacati. Penso che l'orientamento, se non si creeranno ostacoli particolari, sarà questo, per quel che mi riguarda.

Per quanto riguarda, invece, l'ultima cosa che le avevo detto di ricordarmi, ma mi sono ricordato io, stranamente: l'indennità Covid. È vero, il personale del G.B. Festaz è rimasto fuori dall'indennità Covid e questa non è una cosa giusta e corretta, però, come sa probabilmente meglio di me, l'articolo della legge 8 (se non ricordo male) è stato impugnato, quindi stiamo aspettando di vedere qual è l'esito di questa impugnativa, perché se dovesse essere confermata la possibilità di somministrare questa indennità Covid e alle altre OSS, perché poi il problema fondamentalmente è questo, l'Amministrazione si impegna ad avere la stessa sensibilità per il personale del G.B. Festaz.

Presidente - Per la replica il consigliere Aggravi, ne ha facoltà.

Aggravi (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, anche per l'ultima precisazione: era una volontà di dare trasparenza anche all'esterno di quella che era la situazione su quell'aspetto, parlo della dell'indennità Covid.

Abbia pazienza, ma rimango soltanto perplesso sul modus operandi delle valutazioni. Qua io penso che sia più un problema delle sue strutture che di regia, ma lo dico perché ascoltando la risposta sembra quasi da dire: "meno male che c'è l'emergenza", perché altrimenti, se non ci fosse l'emergenza, noi andremmo oggi a scegliere una strada molto incerta, ma ripeto, dal punto di vista delle valutazioni. Perché io, non lo so, ma spero e penso che siano fatti in preparazione del piano sanitario, e lei giustamente parlava anche dei fabbisogni, io mi auguro che si valuti la sostenibilità, non soltanto nel complesso del sistema, ma anche dei singoli pezzi. Altrimenti, soprattutto su una struttura che ha bisogno di notevoli investimenti, al di là della riconversione di determinate attività o la riconversione funzionale all'ospedale di comunità, io vorrei sperare che si faccia una valutazione complessiva della sostenibilità nel medio-lungo periodo dell'equilibrio finanziario di questa struttura. E lo dico anche perché la percezione avuta nell'indagare su questo aspetto è stata quella che c'è un problema di governance complessivo tra il dipartimento delle politiche sociali e l'azienda USL, e lo vedo anche nella risposta che ho ricevuto. Io non lo so da che parte ci sia il problema, io questo glielo segnalo in particolare, perché lei sostanzialmente sovraintende tutte e due le realtà e quindi su questo io mi auguro che ci sia una attenzione in più e una valutazione in più e anche una visione complessiva di quello che è il problema. Altrimenti, se si ragiona per compartimenti stagni, e lo dico anche alle strutture che spero ci stiano sentendo, c'è il rischio che ci si perda dei pezzi e si facciano delle valutazioni a metà.

Io mi auguro che, al di là delle ferie, al di là del ritardo normale che ci può essere stato, delle interlocuzioni varie, dei minuti e delle ore passate su Twitter a parlare di società in house, che non sono società in house - lo dico soprattutto all'estensore di questa risposta, che forse si dovrebbe dedicare più all'ambito sanitario piuttosto che all'ambito delle partecipate, che forse conosce poco pur essendo stato uno dei principali amministratori della città di Aosta; non me ne voglia, ma glielo voglio dire, perché diciamo che in orario di lavoro è bene lavorare e non fare politica, sennò si prende aspettativa - io penso che ci sia la necessità di una valutazione complessiva di quelli che sono i numeri, i bilanci e soprattutto il futuro delle singole strutture, al di là della casa di riposo e di qualsiasi struttura della Regione. Altrimenti ci perdiamo i pezzi e ricadiamo in situazioni dove decidiamo di non decidere o non abbiamo gli elementi per decidere, soprattutto su una spesa come quella sanitaria, e con lei l'abbiamo già affrontato più volte, che purtroppo, anche per effetto del Covid quando terminerà, ovviamente avrà una necessità di avere un'attenzione in più, perché avremo dei problemi in più rispetto alla situazione precedente alla pandemia.

Presidente - Con questa interpellanza propongo, considerata l'ora, di sospendere i lavori e aggiornarci alle ore 15:00.

---

La seduta termina alle ore 12:55.