Objet du Conseil n. 5 du 26 juin 2018 - Resoconto

OBJET N° 5/XV - Déclarations du Président du Conseil régional.

Fosson (Président) - Tout d'abord permettez-moi de vous remercier pour cette élection à la Présidence du Conseil de la Vallée d'Aoste. Je remercie tous les groupes politiques pour avoir soutenu ma candidature, mais je remercie même tous ceux qui ne m'ont pas soutenu et ils sont restés ici dans cette salle.

C'est pour moi un grand honneur bien sûr d'être dans ce rôle, mais je ressens aussi une profonde émotion, vous le voyez, conscient comme je suis que cette assemblée est la plus haute expression de la démocratie représentative en Vallée d'Aoste. Cette Assemblée qui est le cœur du débat politique, de l'échange dialectique et des décisions, mais c'est le lieu aussi où bat le cœur de notre communauté, car, en tant qu'élus, nous avons toutes et tous l'honneur de la représenter. Nous représentons des idées, des visions, des projets différents, des hommes, des femmes, mais moi j'espère que nous saurons trouver des synthèses pour le bien de la Vallée d'Aoste. Je veux même rappeler ici tous les grands présidents, je ne fais pas leurs noms, qui se sont assis ici et en particulier permettez-moi de rappeler Albert Cerise, pour l'engagement qu'il a eu dans ce rôle, même avec sa maladie.

Iniziamo una legislatura che ha delle caratteristiche particolari - spero proprio non sia il secondo tempo di quello che abbiamo fatto la volta scorsa - questo per una frammentazione e per la presenza di nuove forze politiche nazionali che saranno qui messe alla prova. C'est vrai, Madame Pulz: c'est une situation complexe, ma che bisognava comunque iniziare anche con assunzioni di responsabilità che - lo assicuro - non erano preventivate e non sono determinate da questioni finanziarie.

Cercherò di svolgere il mio ruolo di Presidente del Consiglio garantendo, nella massima imparzialità, le prerogative di maggioranza e di opposizione. Cercherò di essere primus inter pares, un arbitro - avrei preferito giocare piuttosto che fare l'arbitro, ma forse andando avanti con l'età conviene mettersi più tranquilli e cercare di essere dei buoni arbitri - di esercitare quel ruolo di coordinamento da tutti auspicato. Il mio auspicio è che il Consiglio Valle ritorni a essere la casa di tutti i valdostani, dove tutti si sentano rappresentati. Come in ogni casa e in ogni famiglia si riflette e si discute prima di prendere una decisione, ma spero che le discussioni e il dibattito politico saranno sempre improntati al rispetto e all'ascolto dell'altro, con profondo senso di responsabilità e rispetto verso la nostra istituzione. Io credo che lo dobbiamo alla nostra comunità, alla nostra gente per essere i loro degni rappresentanti, per ridare loro fiducia nelle istituzioni e nella politica, per dare loro la speranza e una certezza nel futuro.

Sarò, cari amici, con il vostro aiuto il Presidente di tutti. Non è un'affermazione rituale che si fa sempre quando si sale qua. Cercherò di permettere il normale svolgimento della vita politica valdostana rispettando tutti e ascoltando tutti, mantenendo l'indipendenza e la sovranità di questo Consiglio regionale, perché questa è l'Assemblea di tutti, è la sede in cui sono rappresentati tutti i cittadini valdostani. Non mi dimenticherò di questo e vi chiedo di aiutarmi. È stato molto bello - la ringrazio, collega Testolin - il suo invito a collaborare: da parte mia questo c'è e ci sarà sempre. Grazie a tutti.