Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 5 du 8 juillet 2003 - Resoconto

OBJET N° 5/XII Déclarations du nouveau Président du Conseil.

Perron (Président) Mesdames les Conseillères, Messieurs les Conseillers, permettez-moi de vous remercier chaleureusement pour la confiance que vous venez de m'accorder dans cette journée importante, qui marque le début de cette XIIe législature du Conseil de la Vallée.

Je veux vous dire tout de suite que je m'engage à exercer au mieux, à l'aide de tous les Conseillers, la direction de ce Conseil avec la plus haute impartialité et efficacité et à garantir le débat politique dans le plus grand respect du Statut régional, du Règlement du Conseil de la Vallée et des Conseillers mêmes. Il faudra être conscients que nous sommes ici tous, chacun dans son rôle, pour représenter la volonté du peuple valdôtain, vis-à-vis de laquelle nous devrons nous confronter régulièrement.

Le petit désintérêt vis-à-vis de la vie politique, qui s'est manifesté au cours de ces dernières années - je pense parfois aux jeunes -, ne sera, à mon sens, pas irréversible si nous saurons écouter nos citoyens. Je souhaite que cette salle soit au centre d'une confrontation politique comprise et claire à l'égard de tous les Valdôtains. Il s'agira surtout de savoir bien écouter, bien comprendre et bien interpréter les instances et les exigences qui nous seront adressées.

Mi è stato chiesto di restare alla guida di questa prestigiosa Assemblea. Mi sono reso disponibile, perché so bene quanto questa carica, la seconda per importanza della Regione, sia rilevante non tanto per la mia persona, quanto per l'impegno collettivo che richiede e che mi auguro di saper interpretare al meglio.

Vi è un elemento politico di cui sono cosciente: la maggioranza assoluta "dell'Union Valdôtaine" - di cui naturalmente sono contento - accentua tuttavia la mia responsabilità. Confermo e, se possibile, rafforzo il carattere "super partes" della mia Presidenza, l'imparzialità e credo l'efficacia saranno per me il punto di riferimento sapendo quanto nel Parlamento regionale stia il cuore della democrazia. Il nostro Parlamento regionale deve ritornare ad essere il luogo della dialettica democratica e delle decisioni, deve riappropriarsi del proprio ruolo politico ed esercitare il potere di controllo in maniera efficace. Per troppo tempo l'Assemblea ha subito il peso di un Esecutivo, che tante volte l'ha privata del suo potere legislativo, relegandola a mero strumento di ratifica. Nei prossimi cinque anni sarà dunque fondamentale che il Parlamento regionale si riappropri delle sue funzioni specifiche. Questo dipenderà molto anche dalla volontà del singolo Consigliere, di ciascun gruppo consiliare e dei movimenti e partiti che qui sono rappresentati.

Un'Assemblea legislativa che dovrà procedere alla valorizzazione della funzione e dell'attività del singolo Consigliere, al quale - ed è la direzione nella quale abbiamo lavorato - occorrerà fornire tutti gli strumenti necessari per renderlo non soltanto un soggetto marginale, ma parte integrante dell'apparato politico-amministrativo. Penso anche alle nuove tecnologie e alle iniziative che negli ultimi anni hanno preso forma, capaci di andare in questa direzione e che consentiranno di supportare il lavoro di ognuno di noi, con la possibilità di interagire maggiormente con il cittadino; penso ai nuovi uffici del Consiglio che aiuteranno senza dubbio ogni Consigliere nella sua attività, fornendo spazio e tecnologia come supporto; penso alla riforma del Regolamento e alle modifiche necessarie che insieme abbiamo il dovere di apportare per rendere più vivace, costruttivo ed aggiornato il dibattito in aula.

Di pari passo non possiamo non prendere in considerazione un altro tema fondamentale della legislatura che sta per iniziare: la riforma dello Statuto. La Valle d'Aosta del terzo millennio ha bisogno di affrontare al meglio le nuove sfide, di reggere il confronto in Europa, di essere competitiva e lo può fare affrontando con decisione e con ampio confronto il dibattito sulle modifiche allo Statuto, in modo da renderlo più moderno, al passo con i tempi e con una società che è completamente cambiata negli ultimi decenni. Mi auguro che questa Assemblea avrà la forza, grazie all'apporto di tutte le componenti politiche, di scrivere un'altra pagina importante della nostra autonomia.

Nel corso della legislatura, inoltre, sarà importante favorire sempre più l'interazione cittadino-istituzione-Consiglio, per avvicinare in modo particolare i giovani alla politica e consentire ad ogni Valdostano maggiore trasparenza ed una migliore dialettica democratica. Va in questo senso la trasmissione in diretta della seduta odierna sia sul sito Internet del Consiglio, sia nel Salone delle manifestazioni del Palazzo regionale; un modo concreto per dare senso a tanti obiettivi che ci siamo proposti. Parlando di comunicazione, voglio sottolineare il ruolo importante che possono svolgere anche gli organi di informazione, che mi auguro sappiano sempre riportare alla pubblica opinione la sostanza dei lavori di questa nostra Assemblea, assicurando una comunicazione corretta fra il Consiglio e la comunità valdostana.

En ce qui concerne le rapport entre notre Assemblée et les autres institutions, il sera nécessaire de poursuivre dans le sillon de la tradition qui nous a permis d'entretenir des relations de collaboration avec les autres réalités régionales et transfrontalières, mais également avec tous les Pays qui font partie de l'aire francophone, les régions italiennes et, en particulier, avec celles qui défendent l'autonomie spéciale.

Le thème des relations avec l'Europe mérite un chapitre à part. Dans une situation en constante évolution, les régions d'Europe doivent essayer d'être reconnues à plein titre dans la Constitution européenne, afin que les identités locales puissent apporter une contribution précieuse à la construction de l'Europe. Là aussi le Conseil régional devra jouer un rôle de protagoniste.

A présent, chers collègues, nous poursuivrons les travaux car une intense journée de travail nous attend. Bon travail à chacune et à chacun de vous tous.