Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 4 du 8 juillet 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 4/XII Elezione del Presidente del Consiglio regionale.

Presidente provvisorio Ricordo che, ai sensi dell'articolo 7 del Regolamento interno, per l'elezione del Presidente è richiesta la presenza di almeno due terzi dei Consiglieri componenti il Consiglio e che il Presidente è eletto con votazione a scrutinio segreto, a maggioranza assoluta dei Consiglieri in carica. Visto che esiste il numero legale per deliberare, dichiaro aperta la discussione sulla proposta di elezione del Presidente.

La parola al Consigliere Borre.

Borre (UV) Au nom de la majorité, nous faisons le nom de M. Perron Ego en tant que Président du Conseil.

Presidente provvisorio La parola al Consigliere Curtaz.

Curtaz (Arc-VA) Grazie, Presidente. Avrei la tentazione di intervenire per proporre la riconferma del Presidente Squarzino, vista la grazia e la capacità che ha dimostrato in questo breve lasso di tempo; interverrò invece, cari colleghi, per fare alcune osservazioni critiche sulla proposta del collega Borre; non sulla persona, beninteso, ma sul metodo.

Abbiamo letto con interesse i programmi elettorali di tutte le liste e le dichiarazioni del Presidente incaricato, Perrin, circa la necessità in questa Regione di valorizzare il lavoro del Consiglio e dei componenti di questo Consiglio. Si è riparlato di centralità del Consiglio, si è parlato di riequilibri di poteri fra Giunta e Consiglio, si è parlato di dignità del lavoro del Consigliere e via dicendo. Ci saremmo dunque aspettati, in questa occasione, un atteggiamento conseguente e coerente con quelli che erano gli auspici annunciati, a partire dalla nomina del Presidente del Consiglio. Il Presidente del Consiglio, attenzione, non è un rappresentante del Governo, ma è il rappresentante di questa Assemblea! È un incarico, ripeto, non di Giunta, ma un incarico istituzionale e qui voglio richiamare - chiedo scusa ai colleghi che non sono qui per la prima volta e che forse mi hanno già sentito in passato fare queste osservazioni - un principio che è comune a tutte le democrazie rappresentative occidentali: quello della distinzione netta fra funzione di governo e funzione istituzionale. Sulla funzione di governo non avrei niente da dire: è la maggioranza che decide il Premier del Governo, che si assume la responsabilità di scegliere e di governare, all'opposizione spetta lo stimolo, spetta il controllo, spetta la critica, spetta la proposta. Ma sulle questioni istituzionali non è così, sulle questioni istituzionali tutti dovremmo essere coinvolti, perché il Presidente non è chiamato a rappresentare una maggioranza, ma è chiamato a rappresentare l'intero Consiglio! Evidentemente questo è un principio che vale dappertutto, in tutte le democrazie occidentali, ma non vale in Valle d'Aosta! Ci saremmo infatti aspettati, per correttezza istituzionale, un contatto, un confronto, una consultazione specifica, un qualche coinvolgimento; invece nulla!

Certo, dare importanza al Consiglio, renderlo autonomo, più autonomo dalla Giunta, avrebbe significato fare scelte indipendenti anche rispetto al problema della Presidenza del Consiglio e dunque avrebbe significato coinvolgere le opposizioni, come è già successo in passato, per esempio nominando una persona considerata "super partes", che in ipotesi provenisse da un gruppo di opposizione: è già successo in questa Assemblea. Senza pretendere tanto, forse saremmo stati meno critici se almeno fosse stato indicato Presidente del Consiglio un Consigliere non appartenente allo stesso partito che occuperà la Presidenza della Regione e praticamente tutto il Governo. In questo senso avevamo colto positivamente la proposta, che veniva dai "Democratici di Sinistra", di rivendicazione di questa Presidenza, anche perché, a mia memoria, non c'è una regione in Italia in cui il Presidente della Regione o della Giunta sia dello stesso partito del Presidente del Consiglio. È una regola di democrazia! Sarebbe stato un piccolo segnale e invece niente, tanto che temo che per voi, amici "Democratici di Sinistra", non sarà la prima volta.

Oggi il Presidente del Consiglio lo decide formalmente questa Assemblea. In pratica il Presidente del Consiglio lo ha deciso ieri pomeriggio o ieri sera - non so bene quando - "l'Union Valdôtaine", come se si trattasse di una cosa propria, una cosa familiare, da decidere all'interno come se fosse una casella da riempire nella ripartizione interna degli incarichi! Mi sembra che questa commistione - in questa Regione sempre più importante e diffusa - fra partito e istituzioni sia una cosa che ci deve fare riflettere, deve fare riflettere tutti; credo che debba fare riflettere anche il partito di maggioranza. Deve farci riflettere perché evidenzia il pericolo che ci si sottragga via via, quasi inconsapevolmente, alle regole democratiche.

Il rischio è che "l'Union Valdôtaine" si appropri sempre più delle istituzioni, confondendo sé stessa con le istituzioni e con la Regione medesima.

Oggi, dunque, si apre male questa dodicesima legislatura, con un atto se non proprio di arroganza, sicuramente di insensibilità istituzionale!

Presidente provvisorio La parola al Consigliere Borre.

Borre (UV) Vorrei ricordare al collega Curtaz che nel 1993 il suo gruppo non si chiamava "Arcobaleno", ma "Verdi", era in Giunta e già allora il Presidente del Consiglio faceva parte della stessa maggioranza! Per quanto riguarda poi la Presidenza, condivido il ruolo del Consiglio, collega Curtaz: quante volte lo abbiamo detto in quest'aula!

"L'Union Valdôtaine", ieri e oggi, usandomi come portavoce, ha indicato il Consigliere Perron Ego come Presidente del Consiglio. Non abbiamo detto che è il Presidente: lo abbiamo indicato ieri e, se poi la stampa lo ha già dato come Presidente, liberi tutti di dargli la lettura che si vuole! Noi oggi abbiamo ripetuto che "l'Union Valdôtaine" e i "Democratici di Sinistra", che fanno parte di questa maggioranza, "indicano" Perron Ego come Presidente del Consiglio, anche per quello che nel nostro programma è scritto: la continuità!

Presidente provvisorio Vi sono altri interventi? Se non vi sono altre proposte, possiamo procedere alla votazione. La votazione avviene per scrutinio segreto, si può votare al banco oppure in cabina. La cabina è posta alla sinistra del bancone del Presidente, invece per la votazione al banco la scheda viene posta nell'urna che è al centro della sala. Se non vi sono obiezioni, si procede alla votazione al banco e poi si depone la scheda nell'urna.

Per la votazione segreta, ad ogni Consigliere verrà consegnata una scheda su cui potrà essere scritto un solo nominativo. Ricordo che, poiché in questo Consiglio vi sono Consiglieri aventi lo stesso cognome, in questi casi dovrà essere scritto sulla scheda, oltre al cognome, anche il nome di battesimo.

Prego procedere alla distribuzione delle schede.

Il Consigliere Segretario chiamerà uno alla volta, in ordine alfabetico, i Consiglieri per la votazione.

Appello nominale

Consiglieri presenti e votanti: 35

Schede valide: 35

Schede bianche: 7

Hanno riportato voti:

Perron Ego: 28

In base all'esito della votazione, proclamo eletto a Presidente del Consiglio della Valle d'Aosta il Consigliere Perron Ego e lo prego di prendere posto al banco della Presidenza. Naturalmente gli auguriamo tutti un buon lavoro.

Si dà atto che alle ore 10,14 il Presidente provvisorio, Squarzino Secondina, dopo aver invitato il Presidente neo-eletto Perron Ego ad assumere la Presidenza del Consiglio e dell'adunanza, prende posto fra i Consiglieri e che il Presidente neo-eletto, Perron Ego, assume la Presidenza del Consiglio e dell'adunanza.