Evénements et anniversaires

10 novembre 2021

Les Cahiers du Conseil - Natalino Sapegno

"Sommo critico letterario, uomo libero, maestro di generazioni": così viene definito Natalino Sapegno, nato il 10 novembre di centovent'anni fa, in via Porta Praetoria ad Aosta, da una targa posta proprio sull'edificio "avec reconnaissance" de la part de la Ville d'Aoste "toujours présente à son esprit et vivante dans son coeur." Sapegno frequenta una classe selezionatissima al Liceo classico nel capoluogo regionale, in cui riceve una formazione intellettuale di prim'ordine. Non ancora diciassettenne, è iscritto alla facoltà di Lettere a Torino, dove si lega di fraterna amicizia con Piero Gobetti. Nel 1922 si laurea con una tesi su Jacopone, nel 1924 si trasferisce a Ferrara per insegnare, avendo vinto un concorso nazionale. Nel 1931 inizia la sua carriera accademica; nel 1954 è nominato accademico dei Lincei. Scrive il volume "Il Trecento" della Storia letteraria d'Italia, successivamente il Compendio di storia della letteratura italiana, tradotto in tutte le lingue; intanto lavora al commento della Divina Commedia, ancora oggi modello insuperato di metodo critico e rigore filologico. En 1971, il abandonne l'enseignement universitaire et poursuit son infatigable activité de critique. A l'automne 1989, quelques mois avant de disparaitre, il avait exprimé le désir de faire don de sa bibliothèque à la Vallée d'Aoste, avec laquelle il a toujours maintenu des rapports. Spentosi a Roma l'11 aprile 1990, riposa nel cimitero di Aosta. A lui è intitolata la Fondazione "Centro di studi storico-letterari Natalino Sapegno", voluta dalla regione Valle d'Aosta e dalla famiglia.

Informazioni tratte da "Les cent du Millénaire", 2000, Conseil de la Vallée.