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29 mars 2019

I Difensori civici hanno approvato la "Déclaration d'Aoste"

L'approvazione della "Déclaration d'Aoste", volta a sensibilizzare le autorità italiane sull'istituzione della figura del Difensore civico nazionale, è stato il momento culminante del workshop internazionale organizzato dal Difensore civico della Valle d'Aosta, nonché Vicepresidente del Coordinamento nazionale dei Difensori civici delle Regioni e delle Province autonome, Enrico Formento Dojot, in collaborazione con il Consiglio Valle e l'International Ombudsman Institute (IOI), i cui lavori si sono svolti ad Aosta, a Palazzo regionale, ieri, giovedì 28, e oggi, venerdì 29 marzo 2019.

Sono stati ventidue Difensori civici, provenienti da vari Paesi europei, a prendere parte al seminario, confrontandosi sul tema "Il lavoro in rete: esperienze e prospettive di una realtà in divenire".

«Il bilancio dei lavori è più che positivo - commenta Enrico Formento Dojot -. La partecipazione è stata qualificata (basti pensare alla presenza dei Presidenti dell'International Ombudsman Institute, Peter Tyndall, e della sezione Europa IOI, Rafael Ribò), così come gli interventi sono stati particolarmente centrati nell'approfondimento dei diversi aspetti presi in considerazione.»

Il programma delle due giornate, in effetti, è stato articolato in modo da affrontare gli argomenti da prospettive diverse, favorendo lo scambio di esperienze. Sono stati sviscerati svariati ambiti del lavoro in rete, quali il ruolo dell'IOI rispetto agli organismi internazionali, le reti tra i Difensori civici europei, l'anticorruzione, la sanità e l'assistenza sociale, l'immigrazione e l'economia, con uno sguardo anche alla realtà valdostana.

«Sono molto soddisfatto dell'approvazione della "Déclaration d'Aoste" - aggiunge Enrico Formento Dojot -, che peraltro è stata redatta in francese in omaggio al bilinguismo valdostano, nonostante la lingua veicolare sia l'inglese

Con questo documento i Difensori civici intendono sollecitare "l'institution du Médiateur au niveau national, afin d'assurer à tout citoyen la sauvegarde des droits à l'égard des rapports avec les Institutions publiques et les opérateurs des services publics au niveau central et de créer une collaboration adéquate avec le Réseau des Médiateurs régionaux et des Provinces autonomes, tout en respectant les conditions d'autonomie et les domaines des compétences respectives."

«Rinnovo i miei ringraziamenti - conclude il Difensore civico - al Consiglio regionale per il sostegno convinto e ai suoi Uffici per l'indispensabile apporto organizzativo.»