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Riunione del Consiglio regionale dell'11 e 12 maggio 2022

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Comunicato n° 250 del 4 mai 2022
Adunanza del Consiglio regionale

 

Il Consiglio regionale è convocato mercoledì 11 e giovedì 12 maggio 2022, a partire dalle ore 9.00, in riunione ordinaria e, a seguire, in sessione europea e internazionale.

L'adunanza ordinaria prevede l'esame di un ordine del giorno composto di 43 oggetti, di cui 9 interrogazioni, 23 interpellanze e 5 mozioni.

Delle nove interrogazioni, sei sono state presentate dal gruppo Forza Italia: apertura di una linea di credito in favore della società CVA; tempi medi dei procedimenti amministrativi per la concessione di mutui di prima casa; cessazione della gratuità delle concessioni per l'occupazione di suolo pubblico per le attività commerciali; informazioni sull'Osservatorio regionale delle liste d'attesa; istituzione della struttura di epidemiologia presso il Dipartimento di prevenzione dell'USL; istituzione dell'Osservatorio regionale epidemiologico e per le politiche sociali presso l'Assessorato regionale della sanità.

Tre sono le interrogazioni del gruppo Progetto Civico Progressista: con la prima si chiedono notizie in merito al diritto di prelazione sul castello di Introd, con la seconda si vuole conoscere lo stato dell'arte del Piano triennale degli interventi sulla violenza di genere e con la terza si chiede conto delle problematiche riguardanti il servizio di fornitura dei pasti nei presidi ospedalieri.

Delle 23 interpellanze depositate, 21 sono del gruppo Lega Vallée d'Aoste (tutte rinviate dalla precedenti adunanze): suddivisione nei comuni dei profughi ucraini; sensibilizzazione degli enti locali per attivare una rapida riduzione dei costi di illuminazione pubblica; consulenza e supporto ai Consorzi di miglioramento fondiario per l'accesso ai finanziamenti nazionali ed europei; mancato pagamento delle misure a superficie del Programma di sviluppo rurale; definizione di un protocollo di intervento per il recupero dei lupi feriti; presentazione di un disegno di legge sulle locazioni brevi; trasformazione dell'Associazione Forte di Bard in Fondazione e coinvolgimento della parte politica negli organi direttivi; ripristino dell'ascensore nel Castel Savoia di Gressoney-Saint-Jean; promozione dei percorsi della Via Francigena; interventi di tutela del complesso difensivo di Saint-Germain a Montjovet; revoca delle delibere di Giunta relative al progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi; inserimento nella programmazione scolastica dell'Institut Agricole Régional di percorsi formativi per ottenere le abilitazioni per l'ingresso nel mondo del lavoro; gratuità dell'utilizzo di spazi della Cittadella dei Giovani per le attività delle scuole regionali; conferimento di rifiuti nell'area ecologica di Brissogne da parte delle imprese del verde; divieto di conferimento di rifiuti presso le isole ecologiche per i detentori di partita IVA; stato di avanzamento del disegno di legge in materia di autoconsumo da fonti rinnovabili; progettazione di eventuali nuovi invasi per far fronte alla carenza idrica; armonizzazione del Piano della salute e del benessere sociale 2022-2025 con le proposte delle categorie professionali del settore sanitario; decadenza dall'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica; applicazione della normativa regionale sull'equo compenso nell'avviso pubblico predisposto da AVAPA Onlus; interventi per la tutela degli utenti dell'ambulatorio per i disturbi dello spettro dell'autismo nell'adulto.

Il gruppo Forza Italia ha presentato un'interpellanza con cui si chiedono notizie in merito all'eventuale chiusura di una struttura socio-sanitaria assistenziale ad Antey-Saint-André.

Il gruppo Progetto Civico Progressista illustrerà un'interpellanza per conoscere le verifiche attuate dalla Regione sulla discarica di Pompiod alla luce delle disposizioni transitorie del Piano regionale dei rifiuti 2022-2026.

Il Consiglio discuterà cinque mozioni, di cui quattro del gruppo Lega Vallée d'Aoste rinviate dalle precedenti adunanze. La première motion concerne la solidarité au peuple Corse en invitant les Présidents du Conseil et du Gouvernement à proposer la Vallée d'Aoste comme "terrain neutre" où organiser des entretiens pour la définition de l'autonomie corse. La seconda è volta al sostegno di iniziative per contrastare l'applicazione del sistema Nutriscore, mentre la terza riguarda la sensibilizzazione delle amministrazioni comunali per l'avvio di progetti per la promozione di corretti stili di vita. La quarta mozione sollecita la predisposizione di una modifica della legge sull'urbanistica e pianificazione territoriale (n. 11/1998) in materia di obbligo di canne fumarie nei fabbricati ad alta prestazione energetica.

L'Assemblea tratterà quindi una mozione, presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista, con cui si vuole impegnare il Governo a rivedere le norme per l'accesso di ospiti e visitatori presso i reparti ospedalieri, le strutture socio-assistenziali, socio-sanitarie e l'hospice a seguito della cessazione dello stato di emergenza Covid-19.

L'Aula proseguirà i lavori in sessione europea e internazionale. All'ordine del giorno figura la relazione sulle attività di rilievo europeo e internazionale svolte dalla Regione nel 2021, ai sensi della legge regionale n. 8/2006.

Visto che, nonostante la cessazione dello stato di emergenza sanitaria, persistono comunque esigenze di contrasto al diffondersi della pandemia da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 13 del digitale terrestre).

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso il Consiglio, nel numero massimo consentito e raccomandando l'uso della mascherina. Resta fermo che l'accesso dei giornalisti al foyer rimane non ammesso e che eventuali interviste si potranno effettuare nella zona adiacente il plastico raffigurante la Valle d'Aosta.

 

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Comunicato n° 258 del 9 mai 2022
Consiglio dell'11 e 12 maggio: iscritti due punti all'ordine del giorno suppletivo

L’ordine del giorno del Consiglio regionale, convocato in riunione ordinaria e in sessione europea e internazionale, mercoledì 11 e giovedì 12 maggio 2022, è stato integrato da ulteriori due oggetti.

Il primo riguarda la sostituzione di un componente nelle Commissioni consiliari a seguito delle dimissioni rassegnate dal Consigliere Marquis dalla prima, seconda e quinta Commissione; il secondo è un'interrogazione a risposta immediata depositata dal gruppo Forza Italia con cui si chiedono notizie in merito agli interventi per evitare la sospensione degli esami per le patenti di guida presso la Motorizzazione civile regionale.

Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 45 oggetti. 

Visto che, nonostante la cessazione dello stato di emergenza sanitaria, persistono comunque esigenze di contrasto al diffondersi della pandemia da Covid-19, l'adunanza consiliare non è aperta al pubblico, ma è trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo TV Vallée (canale 13 del digitale terrestre).

La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso il Consiglio, nel numero massimo consentito e raccomandando l'uso della mascherina. Resta fermo che l'accesso dei giornalisti al foyer rimane non ammesso e che eventuali interviste si potranno effettuare nella zona adiacente il plastico raffigurante la Valle d'Aosta.


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Comunicato n° 261 dell'11 mai 2022
Iniziati i lavori dell'Assemblea regionale dell'11 e 12 maggio

 

Il Consiglio Valle è convocato oggi, mercoledì 11, e domani, giovedì 12 maggio 2022, in riunione ordinaria e in sessione europea e internazionale per discutere un ordine del giorno composto di 45 oggetti.

Il Presidente del Consiglio, nelle sue comunicazioni all'Aula, ha ricordato che in occasione della Giornata mondiale della fibromialgia da questa sera la facciata sud di Palazzo regionale, in corrispondenza del Consiglio, sarà illuminata di viola. Per il Presidente si tratta di un atto simbolico che si affianca a quanto già fatto dall'Assemblea con l'approvazione della legge per il riconoscimento, la diagnosi e la cura di questa patologia.

Il Presidente ha anche ricordato che oggi, nell'ambito del "Memorial Day", sarà commemorato il 30° anniversario delle stragi di Capaci e di via D'Amelio. Le iniziative, organizzate dal Sindacato autonomo di Polizia con il patrocinio del Consiglio, prevedono il ricordo delle vittime del dovere, del terrorismo, della mafia e di ogni forma di criminalità e l'accensione della fiaccola della legalità e della memoria che un gruppo di ciclisti delle forze dell'ordine trasporterà fino alla Cascina Caccia di San Sebastiano da Po’, bene confiscato alla mafia e restituito alla collettività.

 

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Comunicato n° 262 dell'11 mai 2022
Comunicazioni del Presidente della Regione

 

Il Presidente della Regione, nelle sue comunicazioni al Consiglio dell'11 maggio 2022, ha riferito dell'incontro della settimana scorsa a Roma, unitamente all'Assessore alla sanità, con la Ministra per gli affari regionali in merito all'impugnativa della norma sull’attrattività del sistema sanitario valdostano.

L'incontro, ha detto il Presidente Lavevaz, si è svolto dopo un fruttuoso confronto tra le strutture regionali e gli uffici del Ministero dell'economia e delle finanze e della funzione pubblica: è stato possibile quindi arrivare a un nuovo testo, che presto giungerà all’esame dell’Aula, per portare avanti la volontà espressa dal Consiglio con l’approvazione della legge nell’ottica di continuare il rilancio del sistema sanitario regionale.

Rispetto ad un altro tema di cui si è discusso in Consiglio, il Presidente della Regione ha comunicato che ieri il TAR della Valle d’Aosta ha emesso una sentenza con la quale ha respinto il ricorso presentato contro l’iter che ha portato alla selezione del progetto pilota per il cosiddetto “Bando borghi”. Per il Presidente, questa sentenza scongiura il rischio che la Valle d’Aosta potesse essere privata del contributo di 20 milioni di euro che è stato assegnato al progetto “Arvier agile”, e sul quale la Regione e il Comune hanno avviato un confronto di dettaglio con il Ministero della cultura. Secondo il Presidente questa sentenza può essere un punto di partenza per ritrovare un corretto rapporto tra gli enti del territorio della Valle d’Aosta, che solo attraverso un confronto costruttivo possono cogliere le opportunità presentate dal PNRR.

 

SC

 

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Comunicato n° 263 dell'11 mai 2022
Sostituzione di componenti in prima, seconda e quinta Commissione

 

Nella seduta consiliare dell'11 maggio 2022, il Consiglio Valle ha accettato le dimissioni rassegnate dal Consigliere Pierluigi Marquis il 9 maggio da componente della prima, seconda e quinta Commissione.

A inizio Legislatura, nel 2020, il Consigliere Marquis era stato nominato in queste Commissioni quale componente per la maggioranza: dopo il suo passaggio all'opposizione ad aprile 2022, non era più rispettato il rapporto tra maggioranza e minoranza previsto dal Regolamento interno del Consiglio.

L'Assemblea ha quindi provveduto a sostituirlo, nominando i Consiglieri Roberto Rosaire e Andrea Padovani (per la maggioranza) e il Consigliere Pierluigi Marquis (per la minoranza) nella prima Commissione "Istituzioni e autonomia" (che passa da 9 a 11 componenti), il Consigliere Renzo Testolin nella seconda Commissione "Affari generali" e il Consigliere Antonino Malacrinò nella quinta Commissione "Servizi sociali".

Il Capogruppo di Forza Italia ha ricordato che il 4 aprile, al momento della costituzione del gruppo Forza Italia e del passaggio all'opposizione, aveva dato immediata disponibilità a dare le dimissioni nelle Commissioni consiliari, ma era stata annunciata una verifica di maggioranza per dare un nuovo quadro politico alla Valle d'Aosta. Con grande responsabilità, ha aggiunto Pierluigi Marquis, abbiamo continuato a sostenere i provvedimenti della Giunta, come la legge "omnibus", e dato la disponibilità a votare il disegno di legge sugli esami di Stato. Per Marquis, a fronte dello stallo attuale, è doveroso ricostituire le Commissioni per mettere il Consiglio di poter lavorare, alla maggioranza di concludere le verifiche. Marquis ha specificato che il suo gruppo continuerà a dare il proprio contributo, onorando il proprio lavoro con iniziative ispettive e propositive. Si è quindi augurato che le Commissioni vengano convocate a breve anche per il rinnovo delle cariche interne.

La Capogruppo di PCP ha ricordato che il 6 aprile 2022 la crisi, che si trascinava da tempo, è entrata ufficialmente in Consiglio regionale. A distanza di un mese da questo fatto e di un anno di interim dell'Assessorato ambiente, ha aggiunto Erika Guichardaz, oggi si chiede all'Aula di votare l'integrazione di alcune Commissioni senza la volontà di chiarire se la volontà è quella di proseguire e rilanciare la maggioranza a 18 o si fa questo passaggio per traccheggiare, per non decidere, per tirare a campare. Per la Consigliera, bisognerebbe anche pensare a nominare il Presidente della quinta Commissione, il nuovo Assessore, come e chi destinerà gli oltre 100 milioni dell'avanzo di amministrazione. Ha quindi annunciato che il gruppo PCP non intende partecipare alla votazione perché questa situazione non è più tollerabile e si cerca di far passare una scelta politica spacciandola per un fatto tecnico.

La prima Commissione risulta così composta: Claudio Restano (Presidente); Giulio Grosjacques, (Vicepresidente), Albert Chatrian, Paolo Cretier, Roberto Rosaire, Andrea Padovani, Erika Guichardaz, Erik Lavy, Pierluigi Marquis, Simone Perron, Paolo Sammaritani. 

Seconda Commissione: Antonino Malacrinò (Presidente), Roberto Rosaire (Segretario), Aurelio Marguerettaz, Renzo Testolin, Stefano Aggravi, Dennis Brunod, Marco Carrel.

Quinta Commissione: Claudio Restano (Vicepresidente), Andrea Padovani (Segretario), Aurelio Marguerettaz, Antonino Malacrinò, Mauro Baccega, Andrea Manfrin, Nicoletta Spelgatti.

 

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Comunicato n° 264 dell'11 mai 2022
Question time sulla sospensione degli esami di guida

 

Con un'interrogazione a risposta immediata illustrata nella seduta consiliare dell'11 maggio 2022, il gruppo Forza Italia ha chiesto chiarimenti sulla sospensione degli esami di guida per le categorie A, C, D ed E.

Il Capogruppo Pierluigi Marquis ha sottolineato la cronica carenza di esaminatori in organico alla Motorizzazione civile regionale e che l'unico esaminatore per le categorie A, C, D ed E ha comunicato l'intenzione di lasciare l'incarico. Ha quindi chiesto quali interventi strutturali abbia posto in atto la Regione per scongiurare la possibile sospensione degli esami di guida per queste categorie di patenti.

Il Presidente della Regione, in qualità di Assessore ad interim ai trasporti, ha confermato che la situazione alla Motorizzazione è critica ed era stata chiesta una collaborazione alla Motorizzazione del Piemonte ottenendo però risposta negativa. La questione si è ulteriormente aggravata a seguito di alcuni pensionamenti e oggi si assiste all'uscita di ulteriori risorse. Entrando nello specifico, ha precisato che, per quanto riguarda la patente di categoria A, è sufficiente che gli esaminatori siano in possesso dello stesso titolo di abilitazione alla guida ma, al momento non c'è nessuna figura con questo tipo di patente e si sta cercando di intervenire convincendo il personale a dotarsi del titolo necessario. Per quanto riguarda le altre tipologie di patenti è possibile diventare esaminatore con la semplice qualifica di funzionario e il possesso degli stessi titoli di abilitazione alla guida, oppure è richiesta la qualifica di ingegnere. La Giunta ha approvato tra le sue priorità la pubblicazione di concorsi per ingegnere e, nel frattempo, il Dipartimento del personale sta provando a far rientrare in servizio le persone pensionate per il periodo di vacanza dei posti messi a concorso.

Il Capogruppo Marquis ha espresso grande preoccupazione per la situazione, sottolineando che la questione è nota da un anno ma non sono state trovate soluzioni. Risulta, inoltre, che il personale della Motorizzazione abbia frequentato corsi senza però sostenere l'esame per il profilo di esaminatore. Per Marquis, è doveroso da parte della Regione intervenire per evitare che le persone siano obbligate ad andare fuori Valle per sostenere gli esami.

 

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Comunicato n° 265 dell'11 mai 2022
Interrogazione sul castello di Introd

 

Nella seduta consiliare dell'11 maggio 2022, il gruppo Progetto Civico Progressista ha riportato all'attenzione dell'Aula la questione dell'esercizio del diritto di prelazione sul castello di Introd.

Facendo riferimento a un incarico affidato dalla Regione per l'esecuzione di una perizia e del documento di stima per i costi degli interventi necessari per la rifunzionalizzazione degli spazi nell'ottica di una valorizzazione museale e turistica dell'immobile, il gruppo ha chiesto di conoscerne l'esito.

Il Presidente della Regione ha riferito che ci sono delle novità importanti rispetto a quando l'interrogazione è stata posta: l'esito della perizia ha dato un valore all'immobile di poco superiore ai 6 milioni di euro, tuttavia nell'analisi tecnica effettuata sono emerse presunte criticità importanti sull'iter della compravendita ed è stato necessario fare una segnalazione alla Procura perché fosse fugato qualsiasi dubbio. Il Presidente Lavevaz ha quindi specificato che si è nell'attesa delle conclusioni dell'indagine in corso sull'atto di compravendita e che non è stato esercitato il diritto di prelazione a causa di tali indagini. Ha poi comunicato che ci sarà comunque la possibilità di instaurare una trattativa privata con la proprietà in una fase successiva, valutando l'acquisto diretto del castello.

La Consigliera Minelli ha replicato che la risposta è del tutto insoddisfacente. La Consigliera si aspettava che il Presidente desse elementi di chiarezza anche ai cittadini e agli amministratori, rilevando che l'intera vicenda è stata gestita in maniera inadeguata, senza la dovuta trasparenza e senza condividere alcunché con le Commissioni consiliari. Secondo la Consigliera, la perizia sul valore del castello ha confermato che la richiesta di 4,8 milioni di euro era congrua. Richiamando le dichiarazioni agli organi di stampa date dal Presidente, si è detta sconcertata dalle motivazioni per cui non si esercita il diritto di prelazione, ossia per l'assenza delle disponibilità finanziarie: si sapeva fin dall'autunno 2021 che la trattativa per la vendita era iniziata, ma l'Amministrazione ha preferito non affrontare la questione e comunicare alla stampa che non c'erano i tempi tecnici per avere le risorse. Per Minelli, i tempi da ottobre ad oggi c'erano, ma mancava la convinzione di acquisire un bene importante non solo per Introd ma per tutta la Valle d'Aosta. Sulla segnalazione effettuata dalla Regione alla Procura, circa le criticità del contratto di compravendita, la Consigliera ha rilevato che si tratta di una decisione certo non banale, di cui il Consiglio ha appreso solo dai giornali e su cui non c'è stata alcuna comunicazione. In ogni caso, ha aggiunto Minelli, non essendosi attivati per garantire per tempo la provvista finanziaria - salvo decidere all'ultimo momento se c'erano le condizioni per la prelazione - anche se tutte le tessere fossero a posto, non si potrebbe comunque esercitare tale diritto.

 

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Comunicato n° 266 dell'11 mai 2022
Interrogazione sull'Osservatorio regionale delle liste d'attesa

 

L'Osservatorio regionale delle liste di attesa è stato riportato all'attenzione dell'Aula nella seduta consiliare dell'11 maggio 2022 con un'interrogazione presentata dal gruppo Forza Italia.

In particolare, il gruppo ha chiesto se l'Osservatorio è ancora operativo; quante volte è stato convocato nel 2021 e nel 2022 e con quali esiti.

L'Assessore alla sanità ha premesso che il problema delle liste d'attesa è noto da tempo ma già in passato non sono state adottate soluzioni risolutive e, con la pandemia, la situazione si è ulteriormente aggravata. Ha quindi riferito che l'Osservatorio, nato nel 2013 e confermato nel 2019, è formalmente operativo ed espleta le sue funzioni in periodi di attività ordinaria: con gli effetti della pandemia, nessuno degli strumenti ordinari di concertazione come, ad esempio, l'Osservatorio liste di attesa nazionale, è stato giudicato efficace. Per tale ragione il Ministero ha attivato strumenti straordinari assegnando appositi fondi alle Regioni per il recupero delle liste d'attesa, con un monitoraggio periodico delle attività compiute. L'Assessore alla sanità ha poi precisato che, per le motivazioni indicate, l'Osservatorio non si è riunito nel 2021 e nel 2022 e sarà convocato non appena ci saranno le condizioni che consentiranno una reale efficacia della sua azione, al fine di non procedere a una convocazione puramente formale. Ha quindi assunto l'impegno di farlo convocare.

Il Consigliere Mauro Baccega, evidenziando che l'Osservatorio è stato fortemente voluto, anche dal Consiglio regionale, nel 2019, ha preso atto che questo organismo non ha più interesse per l'Assessore e che non è più stato convocato. Per il Consigliere c'è la necessità di risolvere la questione delle liste d'attesa: l'attenzione che va posta deve coinvolgere tutti gli attori, perché non è possibile che chi ha i mezzi può essere curato mentre gli altri sono costretti ad aspettare. Si è augurato che il Piano per la salute e il benessere sociale cominci finalmente il suo iter in Commissione consiliare. Tenuto conto che sono necessarie professionalità di alto livello per la riorganizzazione del sistema sanitario regionale, il Consigliere ha proposto di affidarsi a centri di ricerca universitaria di "Health Administration", che possano aiutare in modo scientifico e senza condizionamenti a trovare la strada giusta.

 

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Comunicato n° 267 dell'11 mai 2022
Interpellanza sul supporto ai Consorzi di miglioramento fondiario per l'accesso ai fondi europei e nazionali

 

Con un'interpellanza presentata nella seduta l'11 maggio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha sollevato la questione del supporto ai Consorzi di miglioramento fondiario per l'accesso ai fondi europei e nazionali.

Il Consigliere Nicoletta Spelgatti ha ricordato che i Consorzi di miglioramento fondiario svolgono un ruolo importantissimo in agricoltura, operando anche per il miglioramento di strade interpoderali, teleferiche e fabbricati rurali. Le risorse più cospicue per far fronte agli interventi dei Consorzi devono essere reperite a Roma e a Bruxelles: la Regione, ha osservato il Consigliere, non può continuare a non essere parte attiva nel supporto a questi enti per le complesse procedure per ottenere i fondi. Ha quindi voluto sapere se, al di là degli annunci, vi sia la reale intenzione di creare in tempi brevi un ufficio apposito che si occupi di supportare i Consorzi in queste procedure.

L'Assessore all'agricoltura, nella risposta, ha trovato ingeneroso affermare che non sono state fatte azioni concrete, tenuto conto di una serie di passaggi, a partire dal luglio 2020, con il Ministero delle politiche agricole e il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. Ha quindi citato vari decreti che nel 2021 hanno portato all'approvazione dei criteri di ammissibilità dei progetti presenti nella Banca dati nazionale degli investimenti per l’irrigazione e l’ambiente (Dania) per il PNRR, con condizioni che risultano quasi proibitive per i Consorzi valdostani. Le informazioni, ha detto l'Assessore Sapinet, sono state rese disponibili ai Consorzi nel corso di una dozzina di riunioni tra il 2021 e il 2022, anche per capire quale fosse il reale stato di avanzamento di un’eventuale progettazione. In sintesi, dalle riunioni sono emerse varie difficoltà proprio legate alle condizioni di ammissibilità: progetti di larga massima con autorizzazioni tutte da richiedere; importi delle opere nella maggior parte dei casi inferiori ai 2 milioni minimi di euro previsti dalle norme; indisponibilità di risorse finanziarie per far fronte alle spese di progettazione; mancata certezza del finanziamento. Per l'Assessore, appare quindi chiaro come la norma sia cucita appositamente per gli enti pubblici, come i Consorzi di bonifica e i Consorzi irrigui e di miglioramento fondiario di secondo livello, nonostante i bandi siano teoricamente aperti a tutti gli enti irrigui.

L'Assessore ha quindi riferito che il supporto ai Consorzi va nella direzione di rinforzare l'ufficio competente, che già si sta rivelando un prezioso punto di riferimento e ha annunciato che sarà ricostituito il gruppo di lavoro già operativo in passato, oggi con un’organizzazione più ristretta, per condividere quali possano essere gli strumenti che l’Amministrazione può mettere in campo per agevolare l’accesso alle risorse nazionali e unionali. Tra le ipotesi in corso di valutazione, ha proseguito Sapinet, vi è la costituzione di un fondo di rotazione per consentire ai Consorzi di predisporre le progettazioni esecutive previste ormai in ogni bando di portata nazionale. Ha inoltre ricordato che, nel 2021, è stato previsto un bando a sportello aperto per gli interventi di manutenzione straordinaria quale strumento snello e di immediato utilizzo in caso di necessità così come è stata messa a disposizione una piattaforma informatica, sull’esempio delle misure di supporto all’emergenza pandemica, per il caricamento delle domande per il contributo alle spese di gestione.

Per il Consigliere Spelgatti la risposta dell'Assessore non aggiunge nulla di più rispetto alle dichiarazioni di principio espresse a seguito della presentazione di un ordine del giorno già a dicembre 2020. Oggi, ha proseguito, c'è la necessità di avere un ufficio che si occupi della consulenza e del supporto a tutti i Consorzi di miglioramento fondiario, ma non sono stati fatti passi avanti in questo senso. Secondo Spelgatti, emergono piccole azioni, ma non il supporto concreto: l'ascolto dei problemi va bene, ma i Consorzi non hanno le risorse economiche, gli impianti sono obsoleti, gli interventi da fare sono moltissimi. Ha quindi sollecitato un supporto effettivo, attraverso la creazione di uno sportello, per fornire una reale consulenza sulle procedure, che sono complicate da seguire.

 

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Comunicato n° 268 dell'11 mai 2022
Interpellanza sulla riduzione dei costi di illuminazione pubblica

 

Con un'interpellanza presentata nella seduta dell'11 maggio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato all'attenzione dell'Aula il tema di una sensibilizzazione nella riduzione dei consumi di energia, nell'ambito dell'illuminazione pubblica.

L'iniziativa prende spunto da un'indagine di Legambiente del 2017 secondo la quale il consumo pro-capite annuo di energia elettrica per l'illuminazione pubblica della Valle d'Aosta è di 199 Kwh per un totale annuo di 12 milioni e 500 Kwh (12.500 Gwh). Ponendo l'accento sui recenti aumenti dei costi dell'energia, il Consigliere Luca Distort ha evidenziato che la funzione dell'illuminazione notturna a servizio della percorribilità pedonale e della sicurezza sociale diminuisce la sua necessità proporzionalmente all'avanzare delle ore notturne. Ha quindi chiesto quali siano le misure attuali da condividere con i rispettivi enti pubblici in tema di riduzione dei consumi energetici e se il Governo intenda avviare un'attività di sensibilizzazione, in un corretto dialogo con gli enti locali, sui risparmi energetici da attuare con immediatezza, in ambito dell'illuminazione pubblica, nell'ottica della vicinanza e della solidarietà tra la pubblica amministrazione e il cittadino.

Il Presidente della Regione, ha premesso che il rapporto tra Regione ed Enti locali non è di supremazia ma di parità e di collaborazione. Ci sono tante possibilità per ridurre l'illuminazione, non tanto sulla strada che è soggetta a normative specifiche e stringenti ma piuttosto sui punti luce della viabilità cittadina. L'aspetto della razionalizzazione dei consumi energetici è molto rilevante e potrebbe essere di interesse creare un tavolo di confronto con gli enti locali.

Il Consigliere Distort ha espresso soddisfazione per la risposta rilevando la corretta comprensione dello spirito dell'iniziativa consiliare e la comune sensibilità sull'argomento: il tema dei consumi ma anche della vicinanza alla popolazione è determinante soprattutto in questo periodo in cui si assiste ad un allontanamento della cittadinanza dalla politica. Ha infine concordato sul fatto che, a medio termine, non si tratta solo di risparmiare sull'impatto energetico dell'illuminazione ma di produrre progettazioni di corretto profilo paesaggistico.

 

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Comunicato n° 269 dell'11 mai 2022
Interpellanza sul pagamento delle misure a superficie del PSR

Nella seduta consiliare dell'11 maggio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato un'interpellanza per avere informazioni sul mancato pagamento delle misure a superficie del Programma di sviluppo rurale.

Il Consigliere Dino Planaz ha ricordato che, vista la grave crisi del settore zootecnico, dovuto alla pandemia e all'aumento spropositato delle materie prime, si rende sempre più necessario lo sblocco dei premi arretrati in favore degli agricoltori che lamentano il mancato pagamento delle misure di superficie del Programma di sviluppo regionale per le annualità 2015-2021. Problematiche, queste, che non esistono in altre regioni, dove la sburocratizzazione è stata centrale per la risoluzione di molte criticità. Ha quindi chiesto a quanto ammonti e a cosa sia dovuto il blocco di questi pagamenti e come intenda operare l'Amministrazione per arrivare alla liquidazione.

L'Assessore all'agricoltura ha premesso che l'azione di AREA VdA è condizionata dalle criticità di personale a cui si sta ovviando con l'assunzione di due nuove risorse che consentiranno di dare risultati pressoché immediati. La principale causa dei ritardi nell'erogazione dei premi è legata, da una parte, ad errori nella compilazione o nelle dichiarazioni rese in fase di presentazione delle domande degli agricoltori e, dall'altra, alle difficoltà di adeguamento tecnico-informatico ai continui cambiamenti delle normative eurocomunitarie e nazionali che sono in fase di risoluzione. Le "domande a campione" o "condizionalità", estratte a campione, richiedono, invece, tempi più lunghi in quanto vengono liquidate dopo i controlli fatti da AGEA, il cui esito può anche comportare un importo erogabile inferiore rispetto a quello richiesto dovuto a riduzioni o sanzioni. L'altra casistica riguarda poi la rideterminazione delle superfici ammissibili e i conseguenti "refresh" (attraverso le fotointerpretazioni aggiornate, le ultime eseguite nel 2018 e nel 2021) fatti da AGEA sulle superfici agricole potenzialmente ammissibili che determinano una riduzione degli importi nel caso in cui sia rilevata una minore superficie.

Per quanto riguarda lo stato dei pagamenti, l'Assessore all'agricoltura ha evidenziato che la Valle d'Aosta figura tra le prime regioni in termini di percentuali di pagamento sui fondi stanziati. Le misure a superficie/capo (dalla M10 alla M14) hanno raggiunto l'88% della dotazione finanziaria assegnata per il settennio 2015-2021 e la campagna 2020 è stata pagata al 96%, mentre quella del 2021 ha una percentuale media di liquidazione dell'85% (ed è ancora in atto). Le attività tecniche per la risoluzione delle problematiche messe in campo riguardano l'intensificazione del dialogo tecnico e strategico con AGEA attraverso un help desk che è stato attivato in maniera soddisfacente; il supporto ai CAA per la risoluzione delle problematiche legate al fascicolo e la fornitura dei dati necessari per la presentazione delle domande 2022. Per quanto riguarda l'azione politica, l'Assessore, con altri colleghi è intervenuto sulla problematica della campagna 2019, le cui istruttorie sono state bloccate da AGEA a partire dal 1° gennaio 2022 a causa del mancato cofinanziamento dell’Unione europea determinato dai ritardi nei pagamenti (dovuti a mancanze AGEA) oltre i termini regolamentari. In sede di Commissione politiche agricole è stato istituito un tavolo tecnico-politico con il Ministero per trovare una soluzione per sbloccare le istruttorie e colmare il mancato cofinanziamento UE. Il Ministro ha confermato la sua volontà di trovare un accordo e ha chiesto ad AGEA una rendicontazione precisa della situazione su tutte le regioni coinvolte. Tale documentazione è stata fornita dalla Regione Valle d'Aosta già questo autunno.

Il Consigliere Planaz ha lodato l'azione dell'AREA VdA, constatando il miglioramento nell'erogazione dei premi. Ha comunque evidenziato la necessità di arrivare al pagamento di tutte le domande perché dietro ogni richiesta c'è una piccola azienda agricola che conta su quelle entrate per la sua sopravvivenza. La burocrazia, ha osservato, è il più grande ostacolo alla risoluzione di tanti problemi spesso caratterizzati da piccole anomalie che però compromettono la liquidazione dei premi.

 Il Consiglio riprende i lavori alle ore 15.00.

 

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Comunicato n° 270 dell'11 mai 2022
Interpellanza sulla valorizzazione della via Francigena

 

La valorizzazione della via Francigena è stata al centro di un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aosta illustrata nella seduta consiliare dell'11 maggio 2022.

Richiamando la mozione approvata all'unanimità dal Consiglio regionale nel mese di maggio 2021 per la promozione della via Francigena, il Consigliere Dennis Brunod ha chiesto quali azioni siano state avviate dalla Regione in collaborazione con i Comuni e quali i risultati concreti per la valorizzazione del progetto. Ha poi voluto sapere se vi sia l'intenzione di sollecitare nuovamente i Comuni interessati per rendere maggiormente fruibile questo importante itinerario internazionale e per attribuire la giusta visibilità ai territori coinvolti dal percorso, che può essere praticato non solo nel periodo estivo ma durante tutto l'anno offrendo quindi ottime opportunità di farsi conoscere.

L'Assessore alle risorse naturali ha segnalato che, il 27 aprile scorso, sono state presentate delle varianti al percorso della via Francigena pedonale all'Assemblea annuale dell'Associazione europea delle vie Francigene a cui è stata sottoposta la richiesta del Comune di Issogne in accordo con quello di Verrès. L'istanza è stata accolta e l'Associazione provvederà nel breve all'aggiornamento del sito. L'Amministrazione segnalerà questa novità anche attraverso gli strumenti di comunicazione cartacea e via web, evidenziando i monumenti storici, le strutture di accoglienza e di prima necessità per invogliare il pellegrino a fermarsi in questi luoghi. Le interlocuzioni con i Comuni sono state varie e su molti temi, ha aggiunto l'Assessore, tra cui quello delle problematiche legate alla transitabilità e sicurezza e alla sentieristica che sono delle priorità per la Regione Valle d'Aosta. Si stanno ottenendo buoni riscontri dal Tavolo tecnico-giuridico creato ad hoc che daranno risultati nel prossimo futuro. È inoltre possibile una sinergia con i percorsi del Cammino Balteo che deve essere interpretato non come un circuito chiuso ma in cui si intersecano altri percorsi e sentieri. Per questo motivo la futura promozione turistica dovrà essere fatta con modalità meno rigide e più duttili.

Il Consigliere Brunod si è detto in parte soddisfatto per l'accoglimento delle varianti al percorso principale ma insoddisfatto sul fatto che non possano essere presentate ulteriori varianti. Ha chiesto un maggiore impegno del Governo regionale per la segnaletica e la tracciatura ufficiale delle varianti appena approvate, sottolineando che sarebbe stato importante poter portare i pellegrini verso altri comuni. Ha auspicato il coinvolgimento degli enti locali non coinvolti dai percorsi ufficiali che, attraverso l'utilizzo delle risorse messe a disposizione dal PNRR, avrebbero l'opportunità di sviluppare il turismo outdoor.

 

LT

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Comunicato n° 271 dell'11 mai 2022
Interpellanza sulla revoca degli atti riguardanti il "Bando Borghi"

 

Il "bando borghi" finanziato con fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza è tornato all'attenzione dell'Aula con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrata nella seduta consiliare dell'11 maggio 2022.

Richiamando la sentenza del TAR del 10 maggio che ha respinto il ricorso del Comune di Bard, il Consigliere Erik Lavy si è augurato che con questo atto si metta la parola fine ad un percorso che è stato molto impervio, evidenziando tuttavia l'importanza di fare un minimo di riflessione su quanto è stato fatto in merito alla selezione. Ha quindi richiamato le delibere di Giunta, poi annullate, sulla composizione e le determinazioni del nucleo di valutazione dei progetti oltre che sull'individuazione della proposta del Comune di Fontainemore, chiedendo a cosa sia servita l'istituzione del nucleo di valutazione, se poi la Giunta ha fatto una scelta politica di individuare la proposta "Arvier Agile" quale nuovo progetto pilota per la Valle d'Aosta. Ha anche chiesto come il Governo regionale intenda supportare il Comune di Arvier in questo percorso.

L'Assessore al turismo e beni culturali ha sottolineato che la sentenza del TAR Valle d’Aosta del 10 maggio, che ha dichiarato inammissibile il ricorso del Comune di Bard, consente di affrontare con serenità gli ulteriori passi finalizzati all’ammissione del progetto del Comune di Arvier al finanziamento da parte del Ministero della cultura entro la fine del mese di maggio. Per l'Assessore sul "bando borghi" c'è stato un grande impegno sia da parte della politica sia da parte delle strutture amministrative: la posta in gioco era grande e ciascuna Regione aveva la stessa dotazione di 20 milioni di euro.

L'Assessore ha quindi richiamato il percorso che ha portato all'annullamento delle delibere di individuazione della proposta del Comune di Fontainemore, a seguito del riscontro di irregolarità amministrative che avrebbero fatto rischiare di veder revocato in un secondo momento, nel caso del borgo selezionato, l’intero importo oggetto di finanziamento e a fronte del ricorso al TAR presentato dal Comune di Bard. A fronte di tali fatti, il Governo regionale ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico al mantenimento dei fondi stanziati per la Regione a valere sul PNRR e ha deciso di procedere in autotutela annullando le varie delibere legate a questo procedimento e individuando la proposta del Comune di Arvier. La revoca del Nucleo di valutazione, ha proseguito l'Assessore, non è quindi nel merito del lavoro svolto, che, in ragione delle professionalità coinvolte e delle analisi effettuate, è stato di indiscutibile pregio.

Ha quindi riferito che il 3 maggio è avvenuto l’incontro tra il Comitato tecnico ministeriale per la verifica dei progetti pilota al quale hanno partecipato la Regione e il Comune di Arvier: il Comitato ha apprezzato il progetto presentato, riconoscendo la sua aderenza alle linee di indirizzo elaborate dal Ministero; la valutazione espressa dal Comitato, molto simile a quella del Nucleo di valutazione regionale, ha portato alla richiesta di alcune integrazioni e approfondimenti che dovranno essere resi entro il 18 maggio.

L'Assessore ha poi annunciato che è in corso l’attivazione delle assistenze tecniche che il Ministero dell'economia e delle finanze e la Cassa depositi e prestiti hanno proposto alle Regioni, in modo diversificato a seconda delle misure. I contatti e le iniziative tra strutture regionali e ministeriali, ha concluso, saranno messe a frutto anche per la realizzazione del progetto di Arvier.

Il Consigliere Lavy si è augurato che questa sfida venga vinta: il buon senso deve essere alla base di qualsiasi ragionamento politico, sia stando al Governo sia dall'opposizione. Si è detto piacevolmente sorpreso che il bando sia stato condiviso da tutto il Governo e che le responsabilità siano suddivise: vi è una complessità di gestione di cui bisogna tenere conto ed è un bene che c'è già stato un interfacciarsi tra strutture regionali e comunali per farvi fronte, perché questa è un'occasione che potrebbe cambiare il volto di una parte della Valle d'Aosta.

 

SC

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Comunicato n° 272 dell'11 mai 2022
Interpellanza sul Piano della salute e del benessere sociale 2022-2025

 

Si è parlato del Piano della salute e del benessere sociale nella seduta consiliare dell'11 maggio 2022, con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Richiamando l'iter per la formazione del documento di programmazione regionale, la Consigliera Raffaella Foudraz ha evidenziato che, nel corso delle audizioni in quinta Commissione consiliare, è emerso che varie figure professionali operanti nel settore sanitario, che si troveranno ad applicare concretamente le misure previste, non sono state minimamente interpellate nella stesura della bozza di Piano. Ha quindi voluto sapere quali siano state le figure professionali che hanno partecipato fattivamente; quali siano i motivi per cui non siano stati coinvolti i vari ordini professionali sanitari e quali strategie si intendano adottare per armonizzare il Piano sulla base delle proposte provenienti dalle categorie professionali sanitarie interessate.

L'Assessore alla sanità ha precisato che non corrisponde a verità il fatto che gli Ordini non siano stati interpellati: a seguito della presentazione del Piano in quinta Commissione consiliare, oltre ad aver invitato tutti a contribuire ai contenuti del Piano attraverso la piattaforma informatica di partecipazione democratica "Io partecipo", tutti gli Ordini delle professioni sanitarie presenti in Valle d'Aosta hanno ricevuto a novembre 2021 specifica informativa via mail, con il link alla piattaforma. Coloro che hanno avuto la volontà di offrire il proprio contributo, ha specificato l'Assessore, lo hanno fatto (fisioterapisti, psicologi, dietisti, assistenti sociali...), così come i sindacati (CGIL, SAVT e Assomed) hanno inoltrato delle osservazioni con precise indicazioni sul personale del comparto sanitario. Ha quindi ricordato che in un solo mese la piattaforma ha avuto 500 contatti e 50 contributi: a febbraio, è stato organizzato un incontro pubblico di "restitution" a cui sono stati invitati tutti coloro che hanno inviato un contributo. Oltre alla piattaforma informatica, ha proseguito l'Assessore, si sono comunque tenuti degli incontri in presenza con i comitati regionali della medicina convenzionata, con i sindacati confederali della dirigenza medica, veterinaria e del comparto del personale dipendente oltre che con il Terzo settore e con le associazioni dei consumatori. L'Assessore ha poi evidenziato che il Piano è un documento strategico che vedrà attuazione, nei prossimi anni, attraverso atti di Giunta, per i quali, con le strutture competenti, sarà attivato il necessario confronto con le categorie interessate dai diversi ambiti di intervento, anche attraverso attività di monitoraggio che coinvolgeranno tutti i portatori di interesse.

La Consigliera Foudraz, ricordando che l'interpellanza è precedente all'approvazione della bozza del Piano in Giunta, ha avuto modo di apprendere, leggendo la deliberazione, che il documento è stato elaborato con il contributo di molte associazioni di categoria, dato di cui non era a conoscenza. Tuttavia le figure professionali sanitarie intervenute in quinta Commissione nel corso di varie audizioni hanno dichiarato di non essere state coinvolte. Ha comunque auspicato che i contributi sulla piattaforma e le criticità emerse dalle varie associazioni vengano prese debitamente in conto.

 

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Comunicato n° 273 dell'11 mai 2022
Interpellanza sul conferimento del verde all'area ecologica di Brissogne

 

Nella seduta consiliare dell'11 maggio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha posto l'attenzione sul conferimento del verde all'area ecologica di Brissogne.

Il Consigliere Simone Perron ha spiegato che, per sfalci, ramaglie e residui di potature, a differenza di qualche anno fa quando le imprese del verde potevano conferire questi rifiuti in varie isole ecologiche dislocate sul territorio anche prossime alla sede di lavoro, oggi gli operatori del settore sono obbligati ad andare a Brissogne, in giorni prestabiliti e in orari ristretti, creando anche code per accedere al sito. Secondo il Consigliere, questa procedura fa lievitare i costi di gestione penalizzando le imprese del territorio, che sono generalmente piccole o di micro dimensioni, mentre chi non possiede partita IVA può conferire ovunque, passando come un privato. Ha quindi chiesto quale sia il quadro normativo di riferimento, per quale motivo le condizioni di conferimento negli ultimi anni siano mutate e quali azioni la Regione intenda intraprendere per superare questa criticità.

Il Presidente della Regione, in qualità di Assessore ad interim all'ambiente, ha risposto che l'Amministrazione regionale è al corrente della problematica che è stata evidenziata anche nel Piano regionale di gestione dei rifiuti 2022-2026. Nel documento sono previste alcune soluzioni individuate con l'Assessorato all'agricoltura, con le associazioni di categoria e con il CELVA. Nello specifico, sono previste azioni finalizzate a una corretta gestione del rifiuto verde rientrante nella definizione di rifiuto speciale, attraverso l'attivazione di appositi circuiti di raccolta sul territorio.

Parlando del quadro normativo di riferimento, il Presidente della Regione, ha ricordato che il decreto legislativo 116/2021, che dava attuazione alla Direttiva europea 2018/851, ha apportato modifiche al Testo Unico dell'Ambiente, ricomprendendo nell'ambito dei rifiuti speciali certe tipologie di sfalci e potature. Allo stato attuale, si configura la seguente situazione: il rifiuto prodotto dalla manutenzione del verde pubblico è considerato rifiuto urbano e può essere smaltito presso le isole ecologiche o presso il centro regionale di Brissogne, sempre che il contratto d'appalto per la manutenzione del verde preveda che il produttore del rifiuto è l'ente pubblico in quanto proprietario delle aree verdi; il rifiuto del verde prodotto in ambito domestico da privati cittadini deve essere conferito nella raccolta stradale o presso i centri di raccolta comunali, mentre il rifiuto derivante dall'attività di impresa relativamente alla manutenzione del verde privato, che rientra nel novero dei rifiuti speciali, potrà essere conferito, per ora, presso il centro di Brissogne tutti i giorni della settimana dalle 14 alle 16.45.

Il Consigliere Perron ha replicato che la necessità principale è quella di trovare in via prioritaria dei centri di conferimento su altri punti del territorio evitando il congestionamento del sito di Brissogne e incidendo positivamente sui costi d'impresa.

 

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Comunicato n° 274 dell'11 mai 2022
Interpellanza sull'ambulatorio per i disturbi dello spettro dell'autismo

 

Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare dell'11 maggio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto conto della situazione dell'ambulatorio per i disturbi dello spettro dell'autismo nell'adulto.

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha evidenziato che a metà marzo scorso il referente dell'ambulatorio ha rassegnato le proprie dimissioni (con decorrenza dal 15 maggio prossimo), denunciando incompatibilità con l'attuale gestione del Dipartimento salute mentale dell'USL. L'Azienda USL ha quindi previsto come soluzione l'affiancamento con il Direttore del Dipartimento e con un esperto di autismo operante nel servizio sanitario del Piemonte. Risulta tuttavia che questo professionista non possa svolgere la propria attività al di fuori della sua sede di servizio. Secondo il Consigliere, la perdita di una figura di così altissima professionalità sarà causa di non pochi disservizi per gli utenti e per i loro familiari unita alla riduzione a tre ore settimanali delle ore di apertura dell'ambulatorio. Risulta poi che la prenotazione delle visite possa essere effettuata inviando una mail al Direttore generale, mentre, secondo il Consigliere, le modalità di trasparenza suggerirebbero di passare attraverso un call center dedicato alla gestione delle liste d'attesa. L'Associazione Valdostana Autismo (ANGSA VdA) ha chiesto un incontro con l'Assessore e l'Azienda USL ed è stato chiesto di sapere quali siano le incompatibilità evidenziate dal referente uscente, le risultanze dell'incontro con ANGSA VdA e le azioni per tutelare utenti e familiari dell'ambulatorio per l'autismo nell'adulto.

L'Assessore alla sanità ha premesso che l'Assessorato e l'Azienda USL hanno lavorato con molto impegno per dare risposte concrete ed efficaci ai soggetti con autismo e l'ambulatorio è stato centrale per la presa in carico personalizzata degli assistiti. Il referente dell'ambulatorio ha svolto anche un lavoro apprezzabile e determinante per l'inserimento degli utenti presso la struttura semiresidenziale Myosotis, costruendo insieme al servizio e alle famiglie degli utenti dei progetti terapeutici riabilitativi personalizzati. Nel comunicare le sue dimissioni, il referente ha riferito di motivi strettamente professionali che lo hanno visto in radicale disaccordo con le modalità di gestione dei servizi e del personale da parte dell'attuale Direttore del Dipartimento salute mentale (DSM). Nel mese di marzo, si sono tenuti due incontri tra l'AUSL, l'Assessorato e l'ANGSA nel corso dei quali l'Associazione ha manifestato grande preoccupazione temendo che il lavoro svolto in questi anni possa essere compromesso. L'Assessore ha condiviso la necessità di incontrare il referente dell'ambulatorio per meglio comprendere le sue istanze e se le sue dimissioni possono essere scongiurate che però non ha portato alla revoca delle dimissioni del medico. Il Direttore generale, nel contempo, ha informato che il DSM, ha già proposto delle soluzioni alternative di gestione dell'ambulatorio coinvolgendo anche altri psichiatri competenti in materia di autismo per la fornitura di opportune consulenze.

Il Capogruppo Manfrin, nella replica, rilevando che le criticità alla base delle dimissioni sono dovute all'incompatibilità professionale tra il responsabile dell'ambulatorio e il dirigente medico, si è chiesto quali siano queste differenze di vedute. Ha poi chiesto risposte sulle motivazioni del taglio delle ore dell'ambulatorio che incidono pesantemente sulla vita dei pazienti e dei familiari, auspicando il ritorno almeno agli orari originari.

 

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Comunicato n° 275 dell'11 mai 2022
Interpellanza sulla struttura socio-sanitaria assistenziale di Antey-Saint-André

 

La chiusura della RSA di Antey-Saint-André è stata trattata durante la seduta consiliare dell'11 maggio 2022, con un'interpellanza presentata dal gruppo Forza Italia.

Evidenziando che questa struttura, che conta 33 posti letto per la cura delle persone anziane parzialmente e non autosufficienti, fornisce un servizio di fondamentale importanza per il territorio, il Capogruppo Pierluigi Marquis ha segnalato l'intenzione della cooperativa gestrice di cessare la propria attività per le difficoltà legate all'emergenza da Covid-19 e alla conseguente irreperibilità di personale infermieristico e di assistenza, proponendo la ricollocazione degli ospiti presso una RSA fuori Valle. Ha quindi interpellato il Governo per sapere quali misure intenda adottare per ovviare in maniera immediata ai disagi che comporterà la chiusura della struttura.

L'Assessore alla sanità ha confermato che il 27 aprile la cooperativa Anteo ha comunicato all'Assessorato la cessazione dell'attività. Ha quindi ricordato che la struttura di Antey è privata, autorizzata con classificazione protetta, non convenzionata con la Regione a causa della posizione decentrata e dell'assenza di requisiti strutturali idonei a ospitare utenti con elevati carichi assistenziali che sono quelli al momento in lista di attesa e di più difficile collocazione. La cessazione di tale attività, ha precisato l'Assessore Barmasse, rispetto al fabbisogno complessivo regionale, non determinerà significativi impatti per gli utenti, in quanto al momento nelle strutture pubbliche e private della Valle sono disponibili 178 posti, di cui 45 in quelle pubbliche site anche nel territorio dell'Unité Mont Cervin; anche il personale socio-sanitario potrà trovare pronta ricollocazione, anche nel comprensorio di riferimento, a causa della carenza di tali figure professionali di cui c'è forte richiesta. Ha quindi segnalato che da informazioni pervenute all'Assessorato pare ci sia l'interesse da parte di una cooperativa del Canavese al subentro nella gestione della struttura di Antey, che è in trattativa con la società Anteo.

Il Capogruppo Marquis ha parlato di risposta sconfortante: una struttura che viene chiusa è una grossa perdita per il territorio e va contro l'approccio di una sanità territoriale. Dal 2017, la struttura è stata trasformata in residenza protetta e affidata dall'USL a gestione privata: per Marquis, si tratta di un errore comportamentale della pubblica amministrazione, perché ognuno che opera sul territorio è parte del sistema a servizio della comunità, che sia privato o pubblico. In questa situazione, ha aggiunto il Consigliere, ci sono responsabilità da parte di tutti ma non c'è stato un ruolo pro-attivo della Regione per cercare di salvaguardare una importante realtà territoriale. Riguardo agli impatti sugli ospiti, il Consigliere ha ricordato che le persone anziane sono fragili e un loro trasferimento, a differenza di quanto sostenuto dall’Assessore, comporta ulteriori criticità. Ha quindi invitato l'Assessore a farsi parte attiva per risolvere la situazione.

 

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Comunicato n° 276 dell'11 mai 2022
Interpellanza su applicazione equo compenso su un avviso pubblico di AVAPA Onlus

 

Nella seduta consiliare dell'11 maggio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha illustrato un'interpellanza sull'applicazione dell'equo compenso su un avviso pubblico di AVAPA Onlus, l'ente gestore del canile e gattile regionali.

Il Consigliere Paolo Sammaritani ha richiamato il tariffario delle prestazioni allegato all'avviso di AVAPA per l'individuazione di medici e veterinari a cui affidare, per il periodo 1° marzo 2022/31 dicembre 2024, la gestione sanitaria del canile e del gattile regionale e il pronto soccorso dei cani o dei gatti senza proprietario. Ha quindi chiesto se in sede di predisposizione di tale tariffario si sia tenuto conto delle disposizioni previste dalla legge regionale 19/2021 in materia di equo compenso, che prevede che nelle procedure di affidamento i compensi professionali siano determinati sulla base di parametri stabiliti dai decreti ministeriali; se ci sono state interlocuzioni preventive tra l'Ordine dei medici e dei veterinari e AVAPA; se la Giunta ha già adottato atti di indirizzo rivolti alle strutture regionali così come previsto dalla legge regionale e, in caso negativo, se e quando intende provvedere.

L'Assessore alla sanità ha risposto che l'AVAPA, cui è stata affidata la gestione 2022-2024 del canile e gattile regionali attraverso una convenzione approvata a dicembre 2021, è un soggetto privato a tutti gli effetti e non un ente strumentale o società controllata e, pertanto, non destinatario delle disposizioni di cui alla legge regionale n. 19/2021. La Regione, ha specificato l'Assessore, non ha quindi alcun rapporto diretto con i liberi professionisti anche se, attraverso l'Assessorato e il comitato tecnico di monitoraggio (di cui fa parte anche un referente dell'Ordine dei medici veterinari), ha comunque coadiuvato l'AVAPA nella redazione della bozza di avviso per l'affidamento della gestione sanitaria e del pronto soccorso sugli animali, i cui costi sono a carico dell'USL. I referenti dell'Ordine hanno quindi condiviso sin dall'inizio i contenuti dell'avviso e la determinazione delle tariffe delle prestazioni, che sono poi state proposte facendo riferimento al tariffario già approvato dal comitato di monitoraggio.

L'Assessore ha poi evidenziato che il tema dell'equo compenso riguarda diverse tipologie di incarichi affidati dalla Regione, dagli enti strumentali e dalle società controllate, differenziati per oggetto e professionalità coinvolte: la Presidenza della Regione ha precisato che sarà avviata al più presto la ricognizione di quanto già esistente per poi emanare indirizzi generali per il conferimento dei diversi incarichi in conformità a quanto previsto dalla nuova disciplina regionale.

Il Consigliere Sammaritani ha replicato che anche se AVAPA è un soggetto terzo e quindi non destinatario della norma, di fatto gestisce una struttura regionale con fondi pubblici: sarebbe quindi importante fare un'azione di persuasione morale fornendo precise indicazioni. Ha poi osservato che la legge 19/2021 diceva che entro 60 giorni la Giunta avrebbe dovuto fornire le linee di indirizzo: se il Consiglio approva delle leggi che poi non vengono rispettate con atti esecutivi, queste rimangono lettera morta. Al di là dell'aspetto specifico del canile e gattile, il problema è generale e ha auspicato che la Giunta riesca a deliberare quanto prima queste linee di indirizzo.

 

SC

 

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Comunicato n° 277 dell'11 mai 2022
Interpellanza sulla discarica di Pompiod

 

Il tema della discarica di Pompiod è stato nuovamente affrontato nella seduta consiliare dell'11 maggio 2022, con un'interpellanza presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista.

La Capogruppo Erika Guichardaz, rifacendosi alle dichiarazioni del Presidente della Regione, il quale, nel corso del dibattito in Aula del 27 aprile scorso, aveva evidenziato come per la questione di Pompiod e di Chalamy si stesse giungendo a delle soluzioni in maniera coordinata con i territori e i Comuni, ha voluto sapere quali siano queste soluzioni anche alla luce della volontà manifestata dai portatori di interesse (Comune ed ente gestore) di intraprendere attività diverse rispetto a quelle previste attualmente nel sito. Ha inoltre chiesto quali siano le verifiche che la Regione intende avviare sulla discarica di Pompiod per l'applicazione delle disposizioni di settore della legge regionale che ha approvato il Piano di gestione dei rifiuti 2022-2026, le cui norme imperative devono essere applicate anche agli impianti già autorizzati.

Il Presidente della Regione, in qualità di Assessore ad interim all'ambiente, ha ricordato che l'autorizzazione all'esercizio della discarica di Pompiod è pressoché scaduta e la ripresa della coltivazione potrà avvenire solo dopo l'analisi puntuale di tutta la documentazione progettuale da parte dell'impresa a cui seguirà la fase autorizzatoria. Il procedimento di rinnovo non è ancora stato riavviato a seguito della sentenza del Tribunale penale che ha previsto il pagamento di una sanzione pecuniaria per il conferimento di rifiuti con codici CER non autorizzati, disponendo che i rifiuti già conferiti rimanessero sul posto. Ad oggi la ditta ha completato la fase di impermeabilizzazione e la discarica è pronta a recepire il materiale nuovo anche se, visto il fermo delle attività della discarica, l'attività di conferimento dei rifiuti potrà eventualmente riprendere solo a seguito del procedimento di rinnovo. Solo dopo il rinnovo potranno essere effettuate le verifiche sulla rispondenza della discarica alla normativa vigente.  

Il Presidente Lavevaz ha poi chiarito che sono stati presi contatti con le Amministrazioni comunali di Issogne, Aymavilles e Jovençan e con i soggetti gestori, i quali sono stati parte proattiva per individuare soluzioni per i due siti di Chalamy e Pompiod, al fine di renderli funzionali ai fabbisogni del territorio. L'obiettivo finale è quello del recupero ambientale che può essere realizzato in vari modi: Chalamy è un'area facilmente valorizzabile, mentre per Pompiod bisognerà chiarire quale sarà lo sviluppo successivo del sito e delle aree circostanti. Questo definirà anche la quantità finale di materiale che potrà essere conferito. Le valutazioni, ha concluso, sono in corso e non è esclusa una gestione pubblica del sito.

La Consigliera Guichardaz ha accolto con favore quanto fatto finora, raccomandando di non tralasciare le indicazioni fornite dalla Procura, non solo a livello progettuale ma anche di monitoraggio del sito e di ripristino ambientale. Permanendo preoccupazione nella popolazione, si è augurata che la gestione della discarica veda una maggiore presa in carico da parte della pubblica amministrazione. Rispetto alle future autorizzazioni è importante poi tenere in maggiore considerazione la tempistica delle fidejussioni, argomento di cui si sta occupando anche la Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite legate al ciclo dei rifiuti. Infine, la Consigliera si è augurata che si possa andare nell'ottica individuata nelle conclusioni della perizia della Procura, in cui si evidenzia che un sito di discarica rimarrà tale nel tempo e bisogna concordare con i portatori di interesse una destinazione d'uso compatibile come ad esempio la riforestazione per il ripristino paesistico dell'area.

La Consigliera Chiara Minelli è intervenuta per precisare che, a prescindere da qualsiasi decisione sarà presa, bisogna pensare fin da ora a quale tipo di verifica di conformità attuare anche alla luce dei pregressi della discarica di Pompiod che non possono essere semplicemente annullati dalla posa di teli impermeabilizzanti.

 

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Comunicato n° 278 dell'11 mai 2022
Interpellanza sull'autoconsumo da fonti rinnovabili

 

Si è parlato di autoconsumo da fonti rinnovabili con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare dell'11 maggio 2022.

Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha evidenziato che il quadro normativo eurounitario e nazionale attribuisce una dignità giuridica alle comunità energetiche e definisce i diritti dei singoli partecipanti che, pur continuando a scegliere liberamente il proprio fornitore di energia elettrica, potranno nominare un loro delegato, appartenente anche a un'azienda esterna, per la gestione dei flussi con il Gestore dei servizi energetici (GSE). Le comunità energetiche possono vedere coinvolti enti locali, famiglie, imprese private, istituti pubblici cooperative e anche aziende agricole: per Aggravi si tratta di un tema che potrebbe essere un volano di sviluppo con un abbassamento di costi oltre che un fiore all'occhiello per la Valle d'Aosta. Il Consigliere ha ricordato che l'Assessore competente ha parlato di un disegno di legge regionale sulla materia: ha quindi interpellato il Governo per conoscere lo stato di avanzamento delle attività propedeutiche alla sua presentazione e quali siano le stime per le coperture finanziarie e quali le possibili fonti regionali, statali o comunitarie.

L'Assessore allo sviluppo economico ha risposto che l'obiettivo è quello di vivere questa fase di transizione energetica, che è in forte evoluzione, mettendo in campo tutte le strategie per garantire al territorio di non perdere delle occasioni, facendo attenzione a non copiare in maniera generica da altre realtà. L'Assessore ha riferito che si stanno approfondendo alcune leggi di altre Regioni e la loro adattabilità alla realtà valdostana. È un bene che vi sia finalmente una norma nazionale sulla materia, anche se manca ancora una serie di decreti per darne piena attuazione.

L'Assessore ha quindi comunicato che si sta lavorando per completare l'iter di stesura di un disegno di legge: al momento, il Dipartimento legislativo sta analizzando la prima bozza di testo che è stata predisposta con Coenergia e con il GSE. La legge si propone l'obiettivo, da un lato, di sostenere i finanziamenti dei progetti e delle realizzazioni delle comunità energetiche e, dall'altro, di costituire un coordinamento che avrà una doppia valenza: governare la discussione e garantire una valutazione degli investimenti che saranno realizzati. Secondo Bertschy, è importante che gli investimenti vadano valutati nella loro effettiva ricaduta. L'Assessore ha auspicato di presentare al Consiglio il disegno di legge entro la fine di giugno.

Riguardo alle risorse necessarie, per l'Assessore sono stati stimati intorno a 1,5 milioni di euro in questa fase iniziale, sia per le spese correnti che di investimento. A livello nazionale c'è un'iniziativa di 2,5 miliardi per favorire la nascita di comunità energetiche nei comuni sotto i 5mila abitanti: per la Valle d'Aosta sono disponibili 18 milioni di euro che potranno essere utilizzati nella forma di finanziamenti (mutui). Dal 2023, a queste risorse saranno aggiunti 2,8 milioni di euro del FESR 2021-2027, che potranno essere dedicati alle iniziative sulle comunità energetiche.

Il Consigliere Aggravi ha replicato che l'energia è come la politica: non è la fonte che conta, ma il giusto mix, altrimenti uno mette da parte una fonte di energia, come è successo con il nucleare, che poi invece potrebbe rivelarsi utile. Per Aggravi, le comunità energetiche sono fondamentali e utili non solo per gli obiettivi di decarbonizzazione ma soprattutto per un consumo minore e migliore di energia. Le risorse in campo sono importanti, ha rilevato il Consigliere, e andranno utilizzate bene: è fondamentale che venga data un'attenzione particolare alla redditività degli investimenti. Per il Consigliere è bene anche che si cerchi di favorire la libera iniziativa per evitare il carico burocratico nella realizzazione di impianti rinnovabili.

 

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Comunicato n° 280 del 12 mai 2022
Interpellanza sulla rete idrica regionale

 

Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare dell'11 maggio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha riportato l'attenzione dell'Aula sull'approvvigionamento idrico della regione.

Il Consigliere Christian Ganis, ha evidenziato che, visto l0 stato di carenza idrica che affligge anche i territori montani, in Piemonte si corre ai ripari ripescando progetti di dighe e invasi, mentre la Valle d'Aosta ha una rete idrica potabile e a uso agricolo in condizioni precarie. Ha quindi chiesto quale sia lo stato attuale della rete di distribuzione dell'acqua potabile e agricola e quale quello di conservazione degli acquedotti regionali; se si intenda prendere in considerazione la possibilità di progettare nuovi invasi per immagazzinare l'acqua da destinare al fabbisogno della comunità, in caso di necessità.

L'Assessore alle opere pubbliche e territorio ha tracciato un quadro della situazione sulla base dell'elaborazione dei dati effettuata dal Centro funzionale con la collaborazione dell’Arpa Valle d’Aosta, in cui si segnala uno stato di siccità prevista da media a severa per i prossimi mesi. In particolare, la situazione delle disponibilità idriche è considerata critica rispetto alla riduzione, al momento, pari al 50%, delle disponibilità di acqua sotto forma di neve. Nel settore potabile, attualmente, non sono state segnalate gravi criticità, mentre nel settore agricolo sono pervenute alcune richieste di anticipare il periodo dei prelievi per fare fronte alle importanti siccità locali determinate dalla riduzione delle piogge. Anche nel settore idroelettrico stanno pervenendo segnalazioni di forti riduzioni dei prelievi. Per il settore potabile, si prevede di iniziare a valutare l’approntamento dei sistemi di prelievi temporanei dai corsi d’acqua superficiali, da attivare in caso di necessità; per il settore irriguo sarà avviata una campagna di sensibilizzazione volta a condividere in modo solidaristico e secondo principi di proporzionalità la riduzione dei prelievi lungo ciascuna asta fluviale da parte di tutti i derivatori e di procedere, laddove necessario, anche a riduzioni delle portate di deflusso minimo vitale a valle delle derivazioni - per periodi temporali limitati, sia nei quantitativi che nelle modalità- al fine di assicurare livelli minimi di approvvigionamento delle colture e la salvaguardia dei corsi d’acqua; per il settore idroelettrico si prenderà in considerazione la richiesta di revisione temporanea delle modalità di calcolo delle portate di deflusso minimo vitale.

In merito allo stato delle reti acquedottistiche e irrigue, l'Assessore ha spiegato che la rete irrigua, caratterizzata da quasi 1500 punti di prelievo, è altamente frammentata e risale come impostazione strutturale a secoli fa, pur con notevoli investimenti effettuati dalla Regione che hanno consentito di rifarne tratti significativi. La rete degli acquedotti pubblici è rappresentata da 2.846 km, con l'80% del volume prelevato da oltre 540 sorgenti e il 20% da pozzi (Aosta e comuni limitrofi, Verrès, Pont-Saint-Martin), circa 1.000 serbatoi. Per le reti, in particolare di distribuzione e locali, le perdite possono essere stimate nell’ordine del 30-35% del volume complessivamente immesso in rete.

A oggi, ha specificato l'Assessore Marzi, il sistema delle fonti di approvvigionamento risulta complessivamente sufficiente dal punto di vista quantitativo: le strategie di intervento sono quindi prevalentemente preventive e finalizzate a garantire la resilienza del servizio idrico integrato, in linea con quanto previsto nel Piano di tutela delle acque. Per sostenere il programma di interventi, in un arco temporale trentennale, è necessario assicurare al BIM i finanziamenti necessari: con il disegno di legge che contiene la nuova disciplina per l'organizzazione del sistema idrico integrato, all'esame della terza Commissione, il BIM assumerà il ruolo di vera e propria Autorità di ambito del servizio idrico. Sono previsti due strumenti di finanziamento oltre a quelli europei, statali o regionali: la possibilità di accedere da parte del BIM a mutui che potranno essere coperti dalla Regione sia in conto capitale che in conto interessi; l’utilizzo dei sovracanoni percepiti dal BIM e relativi alle concessioni di derivazioni che ammontano come disponibilità a circa 15 milioni annui, dei quali restano disponibili per investimenti sul servizio idrico integrato circa 4,5 milioni di euro.

L'Assessore ha poi specificato che con la legge di stabilità regionale del 2021 sono già stati messi in disponibilità 2 milioni di euro per investimenti e si sta operando per rendere disponibili ulteriori 4 milioni di euro annui da destinare al servizio idrico operando sui canoni delle grandi derivazioni di acqua a scopo idroelettrico con un disegno di legge relativo ai canoni demaniali che sarà presentato a breve: complessivamente, quindi, il BIM potrà successivamente destinare annualmente almeno 8,5 milioni di euro per finanziare i programmi operativi di intervento nel settore del servizio idrico.

Nel settore potabile, ha concluso l'Assessore, la realizzazione di nuovi invasi non è contemplata perché la fonte di approvvigionamento è rappresentata dalle sorgenti: è invece necessario intervenire sulla capacità di immagazzinamento delle acque dei serbatoi di distribuzione che vanno sicuramente potenziati e sulla riduzione delle perdite e degli sprechi.

Il Consigliere Ganis ha evidenziato che i dati segnalano un trend in crescita delle perdite di acqua rispetto al 2018 ed è quindi essenziale gestire al meglio la rete di distribuzione idrica. Importante anche attivare opportune politiche di sensibilizzazione rivolte alla popolazione sull'utilizzo consapevole dell'acqua. Tutto questo comporta comunque la presenza di una rete efficiente e rinnovata.

 

LT

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Comunicato n° 281 del 12 mai 2022
Il Consiglio celebra la Giornata mondiale della fibromialgia

In apertura della seconda giornata di lavori consiliari, il Vicepresidente dell'Assemblea Aurelio Marguerettaz ha ricordato che oggi, giovedì 12 maggio 2022, ricorre la Giornata mondiale della fibromialgia. Il Consiglio Valle, ha detto Marguerettaz, è sensibile al tema ed evocando la legge regionale approvata di recente deve cercare di favorire la ricerca di cure per alleviare le sofferenze delle persone malate.

Il Consigliere Luca Distort (Lega VdA) ha sottolineato che vari punti chiave in Valle d'Aosta sono illuminati di viola chiaro per accendere simbolicamente un faro sulla fibromialgia, che colpisce in Italia 3 milioni di persone e i dati sono in netto aumento. Per il Consigliere, l'attenzione suscitata dalla Giornata mondiale della fibromialgia, insieme alla forza dei simboli deve far nascere una maggiore consapevolezza su questa malattia ed è con lo sforzo di tutti e a tutti i livelli, che si riuscirà a farlo.

L'Assessore alla sanità ha spiegato che si tratta di una sindrome, un insieme di sintomi, e non ci sono strumenti diagnostici che possano dire con certezza che un paziente soffre di fibromialgia. Quindi il fibromialgico soffre anche del non riconoscimento della propria patologia: per l'Assessore Barmasse giornate di sensibilizzazione come questa servono a diffondere la conoscenza di questa sindrome, che è invalidante e che crea uno stato di sofferenza nelle persone che ne sono affette.

Il Capogruppo della Lega VdA ha evidenziato che il Consiglio ha approvato a ottobre 2021 una legge per il riconoscimento di questa patologia: una legge che vuole incidere su questa patologia e che poche regioni hanno fatto. Per Manfrin è importante diffonderne la sua conoscenza, poiché la sua diagnosi è difficile ma le sue conseguenze sono pesanti, per dare un nome alla sofferenza che molti milioni di persone provano e per dare sollievo a chi ne soffre.

Ieri, in apertura dell'adunanza, il Presidente del Consiglio, nelle sue comunicazioni all'Aula, ha comunicato che in occasione di questa Giornata da ieri sera la facciata sud di Palazzo regionale, in corrispondenza del Consiglio, è illuminata di viola. Per il Presidente Bertin si tratta di un atto simbolico che si affianca a quanto già fatto dall'Assemblea con l'approvazione della legge per il riconoscimento, la diagnosi e la cura di questa patologia.

 

SC

 

 

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Comunicato n° 282 del 12 mai 2022
Il Consiglio approva quattro mozioni

 

Nella seduta mattutina del 12 maggio 2022, il Consiglio Valle ha discusso cinque mozioni, di cui quattro approvate, e due risoluzioni, entrambe respinte.

Mozioni approvate

Le Conseil a approuvé à l'unanimité une motion de solidarité au peuple Corse présentée par le groupe Lega Vallée d'Aoste et amendée par le Président de la Région. La motion invite les autorités françaises et corses à travailler pour le développement d'un concret parcours d'autonomie pour l'Île et engage les Présidents du Conseil de la Vallée et de la Région à transmettre ce document aux autorités françaises et corses.

Le Vice-Chef de groupe Stefano Aggravi a rappelé que déjà au XVIIIe siècle, le peuple corse revendiquait l'indépendance de l'île vis-à-vis de la République de Gênes et cet espoir politique a grandi avec les temps, portant dans les années 70 à la formation de plusieurs groupes et partis régionalistes revendiquant l'indépendance, cette fois, vis-à-vis de l'État français.  Dans cette période émergent aussi certains groupes dissidents, plus violents et radicaux et, au cours des années, les attentats dans l'île se multiplient. Cette résistance violente atteint son point culminant en 1998 avec l'assassinat du Préfet de Corse, Claude Erignac, pour lequel a été condamné, avec d'autres militants nationalistes, Yvan Colonna. Ce dernier, détenu dans la prison d'Arles, est décédé le mois dernier à la suite d'une attaque d'un codétenu. Ce fait a engendré d'importantes actions de protestations dans l'île, dont certaines ont dégénéré en émeutes contre la police. Lors d'une visite en Corse, suite à ces évènements, le Ministre de l'intérieur français, Gérald Darmanin, s'est dit "prêt à aller jusqu'à l'autonomie".

Le Président de la Région, Erik Lavevaz, s'est dit tout à fait d'accord avec les contenus de la motion, rappelant que le Gouvernement régional soutient depuis toujours toute forme d'autonomie. Les émeutes corses, suite à la mort d'Yvan Colonna, ont enflammé, non seulement l'île, mais aussi le débat de la campagne électorale présidentielle française et il est urgent de trouver des solutions à la question Corse.

Il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, ha ricordato che la Corsica è una realtà amministrativa significativa ma non ha il potere di darsi proprie leggi. Le rivendicazioni autonomiste e indipendentiste corse sono una costante della storia dell'isola e sono sfociate in rivendicazioni anche violente. Nell'ultimo decennio la situazione è cambiata radicalmente grazie anche e alla Presidenza al Consiglio esecutivo di Gilles Simeoni che ha preso la distanza chiara e forte da ogni tipo di violenza, convinto che la strada verso l'autonomia non può che essere il frutto di un processo pacifico e democratico di confronto. Per il Presidente, la morte di Yvan Colonna e le successive proteste popolari nate nelle scuole hanno portato il Ministro degli interni francese ad aprire alla possibilità di dare alla Corsica una maggiore autonomia che, con la sconfitta dell'ultradestra nazionalista di Marine Le Pen e l'elezione del Presidente Manuel Macron, si spera trovi applicazione.

L'Assemblea ha anche approvato all'unanimità una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste così come emendata dall'Assessore all'agricoltura, che impegna il Governo regionale a esprimere la propria contrarietà nei confronti del sistema Nutriscore e a favorire, nei limiti delle proprie competenze, l'adozione di sistemi alternativi e più rispettosi della salute del cittadino e della vera tutela dell'agroalimentare italiano e valdostano. Il testo sollecita anche a sostenere ogni iniziativa, promossa nell'ambito di ogni sede istituzionale utile, finalizzata alla definizione di interventi volti a contrastare l'applicazione di tale sistema e a incentivare l'applicazione di sistemi più rispettosi di una corretta informazione ai cittadini sugli aspetti nutrizionali degli alimenti e a chiedere ai rappresentanti valdostani in seno al Parlamento italiano di continuare a sostenere ogni iniziativa utile in tal senso.

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha spiegato che nell'ambito della "Farm to Fork Strategy" la Commissione europea ha proposto un sistema di etichettatura nutrizionale obbligatorio armonizzato a livello comunitario, che dovrebbe essere adottato entro la fine del 2022. La classificazione Nutriscore, che dovrebbe condurre a un sistema alimentare più sano e sostenibile, prevede l'attribuzione di "semafori" di vari colori ad ogni alimento in base al livello di zuccheri, grassi e sale. Con questo sistema verrebbero penalizzati, tra gli altri, i formaggi Dop e Igp italiani tra cui è compresa anche la Fontina che verrebbe classificata con una "E" rossa, quindi incasellata nei prodotti nocivi. Tutte le eccellenze alimentari valdostane e italiane come il prosciutto o i formaggi otterrebbero un'etichettatura dalla "D" in giù, disincentivandone così il consumo, condizionato da informazioni limitate e fuorvianti e con buona pace per la dieta mediterranea che ha in questi alimenti un ingrediente fondante. Per Manfrin, ci si ritrova ad avere a che fare con un'entità lontana che non tiene conto delle piccole realtà e dei prodotti territoriali, ma è maggiormente interessata a favorire le grandi lobby dei prodotti. Con il "no" al Nutriscore, ha aggiunto, non tuteliamo soltanto i prodotti valdostani ma diciamo anche un gigantesco "no" al cosiddetto cibo spazzatura.

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha condiviso l'importanza e l'attualità della tematica per una corretta e bilanciata alimentazione, anche per ridurre le malattie cardiovascolari. Sulla scelta di etichettatura nutrizionale il dibattito è aperto: la posizione dell'Unione europea non è ancora definita, ogni Stato membro è libero di raccomandare uno schema di etichettatura. Attualmente c'è la contrapposizione tra due modelli: il Nutriscore e il Nutrinform Battery. Molti Paesi europei - tra gli altri la Francia e la Germania - hanno adottato il sistema Nutriscore, che finirebbe per penalizzare le eccellenze alimentari italiane, con il settore dei formaggi fortemente danneggiati. La forza del progetto Nutrinform Battery - sostenuto dall'Italia - risiede nel fatto che non si basa sull'aspetto nutrizionale puro e semplice dell'alimento bensì colloca quest'ultimo in un quadro nutrizionale più ampio e quindi più realisticamente aderente all'utilizzo degli alimenti. L'Assessore ha condiviso i timori e le preoccupazioni delle associazioni, in un momento già particolarmente difficile: è importante informare correttamente i consumatori, evitando di penalizzare i nostri prodotti. Si tratta, ha aggiunto Sapinet, di un tema molto dibattuto all'interno della Conferenza delle Regioni e sostenuto anche dal Senatore Lanièce in seno al Parlamento che ha presentato una iniziativa sulla tematica per incentivare la sperimentazione del sistema Nutrinform e impedire ogni forma di discriminazione nei confronti dei prodotti dell'Italia. 

Approvata, sempre all'unanimità, la mozione presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste che impegna il Governo regionale a portare avanti, nell'anno corrente, azioni di promozione e di sensibilizzazione con tutte le Amministrazioni comunali sui corretti stili di vita per un futuro di comunità sostenibili.

Il Consigliere Dennis Brunod ha evidenziato che, dopo il progetto di mobilità dolce Boudza-te, poi replicato da altri enti locali, il Comune di Charvensod ha lanciato il progetto "Bonzor", pensato per favorire il benessere dei bambini attraverso il movimento, la cultura, l'arte e l'esperienza nei luoghi dove vivono che, in prospettiva, potrebbe coinvolgere anche gli adulti incoraggiandoli ad assumere comportamenti sempre più corretti per la salute fisica e mentale.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in qualità di Assessore ad interim alla mobilità sostenibile, ha condiviso i contenuti della mozione. Il quadro euronitario rivolto ai corretti stili di vita è eterogeneo e complesso, ha specificato, e la Regione, negli ultimi anni, ha seguito le indicazioni in materia mettendo in atto varie iniziative, normative, legislative e di pianificazione. L'iniziativa "Bonzor" rappresenta un esempio positivo che può essere spunto per una strategia coordinata a livello regionale sulle tematiche dei corretti stili di vita e della sostenibilità.

Il Consiglio Valle ha poi approvato, sempre all'unanimità, una mozione presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste così come emendata dall'Assessore alle opere pubbliche, che impegna il Governo a predisporre e sottoporre all'approvazione del Consiglio un adeguamento dell'articolo 95, comma 7, della legge sull'urbanistica e la pianificazione territoriale (l.r. n. 11/1998), che preveda l'eliminazione dell'obbligo di dotazioni di canne fumarie in ambito degli edifici, delle unità immobiliari e dei locali, laddove la progettazione presenti requisiti termotecnici ad alte prestazioni energetiche, tali da prescindere dalla presenza di un'impiantistica a fiamma.

Il Consigliere Luca Distort ha evidenziato che, in tema di efficientamento degli edifici, l'attuale tecnologia associata ai vari ambiti di progettazione, permette l'ottenimento di edifici il cui fabbisogno energetico è prossimo allo zero ed è assolvibile da fonti energetiche che prescindano dall'impiego di impiantistica a fiamma, escludendo quindi la necessità di dotazione di canne fumarie. Tuttavia, l'attuale assetto della legge regionale 11/1998 prevede, in ogni caso, l'obbligo di dotazione di canne fumarie, costringendo gli uffici tecnici comunali e gli ufficiali sanitari a subordinare i permessi edilizi a questa norma. Secondo il Consigliere, questa disposizione risulta assolutamente obsoleta visto che, ormai, le progettazioni degli edifici consentono l'ottenimento di prestazioni energetiche tali da poter prescindere dall'impiego di un'impiantistica a fiamma.

L'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, nel proporre l'accoglimento della mozione, ha spiegato che si sta procedendo in maniera condivisa, anche con il Consiglio, ad una revisione del Piano territoriale paesistico e alla successiva modifica della legge regionale 11/1998: con questa mozione si prevede di anticipare i tempi per revisionare l'articolo 95 della legge in questione vista l'assoluta centralità della tematica.

Mozione respinta

È stata respinta, con 17 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, SA, GM) e 17 a favore (Lega VdA, PlA, PCP, FI), una mozione presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista che chiedeva di rivedere, uniformare e rendere più chiare le norme per l'accesso degli ospiti e dei visitatori presso i reparti ospedalieri, le strutture socio-assistenziali, socio-sanitarie e l'hospice a seguito della cessazione dello stato di emergenza Covid-19.

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha evidenziato che, a differenza di quanto avviene in altre Regioni e previsto dalle disposizioni nazionali che invitano i direttori sanitari a garantire un accesso minimo giornaliero non inferiore a 45 minuti, le disposizioni adottate nelle diverse strutture e all'interno dell'ospedale, nei diversi reparti, sono poco chiare, disomogenee tra loro e lontane dall'umanizzazione delle cure. Sottolineando l'importanza delle relazioni tra familiari e ospiti delle strutture e, considerato l'elevato tasso di copertura vaccinale, ha quindi chiesto di intervenire in tal senso per permettere un maggiore e uniforme accesso in modo da tutelare il benessere non solo fisico ma anche mentale di pazienti, ospiti e famigliari che non possono nemmeno assistere i propri cari in fasi delicate della vita.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha chiesto il ritiro della mozione ritenendo che non possa essere accettata. Ha segnalato che la cessazione dello stato di emergenza ha segnato anche l'impossibilità da parte della Presidenza della Regione di proseguire con ulteriori ordinanze a disciplina di materie attinenti al Covid-19. A livello nazionale, le norme di regolamentazione degli accessi nelle strutture sanitarie e socio assistenziali sono contenute nel "Decreto riaperture" che ha prorogato fino al 31 dicembre 2022 le disposizioni già vigenti. Per quanto riguarda l'omogeneizzazione degli accessi ospedalieri nei vari reparti, la Direzione ospedaliera ha dato parere negativo, non ritenendola possibile a causa delle differenti fragilità pazienti e alla presenza di vari focolai di Covid che si stanno sviluppando nei reparti. La flessibilità negli accessi è stata demandata ai direttori dei reparti.

Risoluzioni

Il Consiglio ha quindi respinto, con 19 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, SA, GM, PCP) e 15 a favore (FI, PlA, Lega VdA) una risoluzione, depositata in Aula dai gruppi Forza Italia, Pour l'Autonomie e Lega Vallée d'Aoste, chiedeva di trovare, entro 30 giorni, le soluzioni più idonee al fine di scongiurare l'interruzione sul territorio regionale degli esami di guida per le categorie A, C, D ed E, anche alla luce del servizio di pubblico interesse che l'ufficio della Motorizzazione civile è tenuto a garantire.

Il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, nell'illustrare l'iniziativa, ha rilevato la situazione di grave criticità in cui da anni versa l'ufficio della Motorizzazione civile, le cui funzioni sono state trasferite dallo Stato alla Regione con norma di attuazione del 2010: negli anni, le unità di personale sono passate da 22 alle attuali 13 e nessun nuovo esaminatore è stato finora abilitato per gli esami della patente A e per le patenti superiori C, D ed E, con l'aggravante che l'unico esaminatore per queste categorie lascerà l'incarico il 10 giugno prossimo.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in qualità di Assessore ad interim ai trasporti, ha evidenziato che le criticità sono note e affrontate dalle strutture regionali in questi mesi: non c'è la possibilità di utilizzare personale di altre Motorizzazioni, ma si sta lavorando alla revisione dei contratti, sia per essere più attrattivi sia per mantenere il personale in servizio. È un problema che si sta affrontando in maniera seria, in prospettiva strutturale più che contingente, ha esplicitato il Presidente, e che non potrà essere risolto in 30 giorni come chiede la risoluzione. Ha quindi annunciato l'astensione.

Il Consiglio ha infine respinto, con 19 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, SA, GM, PCP) e 13 a favore (FI, Lega VdA), una risoluzione dei gruppi Forza Italia e Lega Vallée d'Aoste per le esenzioni del pagamento dei canoni per l'occupazione del suolo pubblico.

Il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, ha sottolineato che, a seguito della pandemia, le attività commerciali e di somministrazione di cibi e bevande versano in una particolare condizione di criticità economica e, per rispettare le prescrizioni per il contrasto del virus, molti locali hanno dovuto concentrare la loro attività soprattutto all'esterno. Ciononostante l'Amministrazione regionale e il Comune di Aosta hanno deciso di rispristinare l'onere contributivo per l'occupazione del suolo pubblico: il Consigliere ha quindi chiesto alla Giunta regionale di impegnarsi per promuovere un'azione di sensibilizzazione dei Comuni valdostani finalizzata a valutare la proroga, per l'anno corrente delle esenzioni dal pagamento dei canoni, prevedendo il ristoro da parte della Regione per i mancati introiti comunali oppure, in subordine, l'introduzione di specifiche riduzioni dell'onere contributivo conseguente all'utilizzo del suolo pubblico.

Il Capogruppo Andrea Manfrin (Lega VdA) ha aggiunto che la Valle d'Aosta è la seconda regione, dopo il Lazio, ad avere maggiormente patito il periodo di pandemia che ha provocato la chiusura di 51 bar ed è essenziale intervenire per cercare di portare soluzioni concrete ed omogenee che riguardino, non solo il comune di Aosta ma tutto il territorio regionale.

L'Assessore al bilancio, Carlo Marzi, ha annunciato l'astensione della maggioranza, apprezzando che il tema venga affrontato con un confronto plurale ma concreto. Ha poi ricordato che la legge Omnibus ha dato la possibilità di procrastinare di oltre 210 giorni le deroghe rispetto alle iniziative poste in essere per aumentare le superfici di reddito da parte delle attività, trasformando in atto concreto l'attenzione dell'Amministrazione regionale verso il mondo dell'imprenditoria. Ha ricordato che il canone di utilizzo del suolo e la Cosap sono regolamentati da ogni singolo Comune, sottolineando che la Regione ha definito il suo rapporto rispetto agli enti locali, non in termini di imposizione ma di rispetto, permettendo loro di operare come ritengono nella gestione delle proprie entrate. Infine, l'Assessore ha ricordato che, per il 2020-21, lo Stato ha dato la possibilità di non pagare il canone per l'occupazione di suolo pubblico, ma ha anche supportato i Comuni attraverso il trasferimento di fondi dedicati pari a 2 milioni di euro. La Regione non può sostenere questo tipo di interventi nei confronti dei Comuni allo stato attuale, ma comunque anche la trattazione di questo tema dovrebbe essere inserito in un confronto paritario tra Regione e Comuni e non con una regia autoritaria imposta agli enti locali.

 

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Comunicato n° 283 del 12 mai 2022
Conclusi i lavori dell'adunanza consiliare

 

Con l'illustrazione della relazione sulle attività di rilievo europeo e internazionale svolte dalla Regione nel 2021, si è conclusa l'adunanza consiliare dell'11 e 12 maggio 2022.

L'Assessore agli affari europei, Luciano Caveri, ha evidenziato che un anno fa la credibilità europea era bassissima, oggi la tragicità degli eventi - pandemia e guerra - ha creato una forza nella scelta europeista che erano anni che non si registrava.

Per l'Assessore, l'attività europea e internazionale è l'occasione per fare una fotografia dei rapporti tra Valle d'Aosta e istituzioni europee: la programmazione 2014-2020 della politica di coesione e della politica agricola comune si chiude con vivo successo per la Valle, mentre si apre il nuovo periodo 2021-2027, cui si aggiungono anche le linee di intervento legate al Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Sono molti i temi specifici, ha aggiunto Caveri: digitalizzazione, efficienza della pubblica amministrazione, cambiamenti climatici, energia, formazione, istruzione, cultura, giovani. Tutte attività che assumono un significato ancora più forte visto che la Valle d'Aosta è leader e capofila di una politica per la montagna in Europa, sia nell'ambito di Alp-Med che di EusAlp.

Anche la francofonia, ha concluso l'Assessore, è un esercizio sull'identità della Valle, che bisogna essere in grado di spendere e continuare a coltivare con fierezza nel contesto europeo.

Il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, ha aggiunto che la sessione europea dovrebbe essere un momento particolarmente significativo, che invece non è: il peso delle politiche europee è importante sull'ordinamento, sarebbe quindi importante un coinvolgimento maggiore del Consiglio durante tutto l'anno su queste tematiche. Per Bertin, quest'anno la celebrazione del 9 maggio ha assunto un significato particolare, non solo per quanto avvenuto, ma perché ha segnato la conclusione del processo partecipativo inaugurato un anno con la Conferenza sul futuro dell'Europa: sono state molte le proposte e vi è l'impegno di recepire questi contributi. Una nuova fase dell'UE potrebbe quindi aprirsi. Per Bertin, l'Europa può affrontare le nuove sfide solo attraverso una maggiore unità e solidarietà del continente, in grado di garantire diritti, pace e prosperità.

 

SC

 

 

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