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Communiqué n° 240 de 17 avril 2019

Comunicazioni del Presidente della Regione

Seduta consiliare del 17 aprile 2019

Nella seduta consiliare del 17 aprile 2019, il Presidente della Regione ha riferito di aver riunito ieri, martedì 16 aprile, i diversi soggetti interessati insieme con il Comitato per l’ordine e sicurezza pubblica al fine di esaminare la presenza del lupo sul territorio regionale e comprendere se vi siano anche ripercussioni sulla sicurezza pubblica e sull’incolumità dei cittadini.

Il Presidente Fosson ha spiegato che il Comandante del Corpo forestale della Valle d’Aosta e il dirigente della Struttura flora e fauna dell’Assessorato regionale all’Ambiente hanno presentato una relazione sulla consistenza numerica dei lupi sul territorio valdostano e sulle segnalazioni ricevute da parte della popolazione: si è preso atto che, al 31 dicembre 2018, si sono verificati 54 casi di attacchi al patrimonio zootecnico, ma che non sono stati evidenziati casi di atteggiamenti particolarmente "confidenti" da parte dei lupi nelle zone antropizzate.

Il Comitato per l’ordine e sicurezza pubblica ha altresì avuto la possibilità di condividere le attività che le competenti strutture dell’Amministrazione regionale continueranno a mettere in opera, rivolte in particolare al monitoraggio e alla prevenzione, nell’ambito del progetto europeo Wolf, e alla definizione prossima di un protocollo che codifichi le procedure da seguire, da parte dei cittadini e delle forze dell’ordine, in caso di avvistamento, che sarà portato all’approvazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Il cosiddetto protocollo lupo, ha comunicato Fosson, definirà i casi in cui il lupo si potrà definire pericolo per l'ordine e la sicurezza per i cittadini e le eventuali deroghe.

Su questo punto è intervenuto il Consigliere della Lega VdA, Diego Lucianaz, per il quale molti allevatori non saliranno più negli alpeggi a causa del lupo: si monitora il fenomeno lupo ma chi vive di allevamento chiede risposte dagli amministratori perché il lupo è un problema.

Il Vicecapogruppo di Alliance Valdôtaine ha replicato che il Corpo forestale sta facendo il proprio lavoro in maniera egregia attraverso un controllo puntuale del territorio, ma ha ricordato che gli amministratori regionali non possono fare nulla perché a fronte di una direttiva europea che permette il controllo della specie lupo, lo Stato italiano non ha fatto nulla per recepirla. Per il Vicecapogruppo Nogara si deve lavorare per fare prevenzione e dare risposte immediate per i risarcimenti, perché ad ora le norme italiane non consentono di fare altro.

Il Capogruppo della Lega VdA ha lamentato immobilismo da parte della Regione. Per Manfrin si continua a dire che ci sono 30 lupi in Valle d'Aosta e nel frattempo si attribuisce il 60% degli attacchi al bestiame ai misteriosi canidi: il risultato è che gli allevatori hanno paura. Non si programmano azioni in questo senso, ha concluso.

L'Assessore all'ambiente ha replicato che si stanno valutando le criticità e il Governo regionale ha messo in campo tutta una serie di azioni. L'Assessore Chatrian ha annunciato che venerdì sarà approvata una delibera che modificherà le misure per la prevenzione e che indicherà con grande chiarezza le modalità e i tempi di sostegno agli allevatori; inoltre ha comunicato che è stato presentato un emendamento alla variazione di bilancio condiviso con le associazioni di categoria degli allevatori per trovare le migliori azioni e soluzioni per dare risposte puntuali e rapidi.

Il Presidente della Regione ha infine informato l'Aula che martedì 9 aprile scorso c’è stata una prima riunione tecnica finalizzata a individuare i diversi aspetti da sviluppare per il ritorno della componente professionista del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco nel Corpo statale. Per il Presidente Antonio Fosson, non è stato - e non poteva esserlo - un incontro risolutivo: gli uffici analizzeranno ora i vari aspetti al fine di definire il percorso giuridico e normativo da mettere in atto, ma anche gli aspetti economico-finanziari, amministrativi e logistici da negoziare con il Governo italiano per concludere un’operazione che non potrà essere neutra.

SC