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Communiqué n° 528 de 11 octobre 2017

Il Consiglio ha preso atto delle dimissioni del Presidente della Regione Pierluigi Marquis

Seduta straordinaria dell'11 ottobre 2017: conclusi i lavori

In chiusura dei lavori della seduta straordinaria dell'11 ottobre 2017, il Consiglio regionale ha preso atto delle dimissioni del Consigliere Pierluigi Marquis dalla carica di Presidente della Regione, dando altresì atto che la Giunta regionale, la cui Presidenza è assunta dal Vicepresidente Laurent Viérin, continui in prorogatio ad assicurare l'ordinaria amministrazione fino all'elezione del nuovo Presidente della Regione e della nuova Giunta.

Il Presidente dimissionario Pierluigi Marquis (AC-SA-PNV) ha preso la parola per evidenziare: «Le dimissioni che ho rassegnato ieri rappresentano il culmine di un percorso intrapreso il 4 ottobre scorso, quando è stata presentata e votata a maggioranza una risoluzione che chiedeva le dimissioni del Presidente della Regione. In quel momento, ho ritenuto doveroso non ottemperare alla richiesta, per senso di responsabilità, per garantire la governabilità da una fase ad un'altra, tanto dal punto di vista amministrativo tanto per quanto attiene le funzioni prefettizie. Sabato mattina abbiamo appreso della presentazione della mozione di sfiducia costruttiva; pertanto, tenuto conto che lunedì mattina abbiamo concluso i lavori della Giunta, il mio percorso in quanto Presidente della Regione è terminato. Un percorso iniziato il 10 marzo per il cambiamento, svolto in difficili condizioni, in un contesto in cui abbiamo potuto dare il nostro contributo per la Valle d'Aosta, in modo da farla uscire da tante difficoltà. Ieri mattina, inoltre, mi è stato notificato un provvedimento per cui mi sono stati prelevati computer e telefoni cellulari. Sono certo che queste azioni saranno utili a dimostrare la mia assoluta estraneità a quanto contestato. Ad oggi resto testimone inascoltato di fatti cui sono completamente estraneo. L'ipotesi investigativa contrasta con tutto ciò che io so. Io non ho fatto nulla, non ho difficoltà a giurarlo su quanto ho di più caro al mondo, la mia famiglia. Quanto accaduto per pura coincidenza temporale si può prestare peraltro a una facile lettura politica e questo mi dispiace. Una vicenda, questa, per la quale abbiamo subito auspicato chiarezza nel più breve tempo possibile; purtroppo al momento non è così. Purtroppo, non ha facilitato il compito della magistratura la sicurezza del palazzo regionale, di cui è emersa tutta la vulnerabilità. È un problema che il prossimo governo dovrà affrontare e su cui lavorare. Tenuto conto anche della situazione in cui sono coinvolto, ritengo doveroso ed etico rassegnare le mie dimissioni, anche per poter dimostrare al meglio la mia estraneità ai fatti che mi sono contestati.»

La Capogruppo di ALPE Patrizia Morelli ha osservato: «Gli ultimi avvenimenti ci lasciano sgomenti, ma confidiamo sul fatto che Marquis possa dimostrare la sua totale estraneità ai fatti e al reato contestato. Il ritrovamento di una cifra importante nell'ufficio del Presidente della Regione è estremamente spiacevole e grave, va a intorbidare una situazione già difficile. I giornali nazionali parlano di vendette politiche e rancori personali, ma certamente il clima generale è molto pesante. È importante mantenere un profilo corretto, senza illazioni e congetture non suffragate da fatti. Ne va della credibilità sempre più risicata delle nostre Istituzioni e della politica valdostana. Oggi prendiamo atto delle dimissioni rassegnate dal Presidente della Regione, che da un lato consentono al collega Marquis di potersi concentrare sulla necessità di chiarire la propria posizione e dall'altro aprono una nuova fase politico-amministrativa di questa travagliata Legislatura. Oggi dobbiamo limitarci a questa presa d'atto, apprezzando il gesto del collega Marquis e iniziare a ragionare più serenamente e liberamente.»

La Consigliera dell'UV Emily Rini sperava «nel buon senso dei colleghi per affrontare una discussione nel senso della responsabilità e dell'operosità. Così non è stato. I cittadini ci dicono basta, ma in quest'Aula, oggi, siamo andati di nuovo nella direzione della confusione. Si è cercato volutamente di confondere chi ci ascolta, che è già abbastanza schifato da tutto. Ieri non abbiamo assistito all'apertura di un'indagine, come detto da qualche Consigliere, ieri abbiamo appreso che le indagini hanno raggiunto uno step importantissimo e avanzatissimo, ossia la notizia di tre indagati. Ma ieri c'è stato un altro fatto giuridico importante: abbiamo scoperto che c'è stato lo stralcio totale del reato di corruzione. Il che vuol dire che l'unica certezza è la totale estraneità dei fatti del collega Rollandin. Questo è un dato di fatto. Sono una ferma sostenitrice del principio di non colpevolezza ed esprimo la mia solidarietà personale a Marquis. Ma, dal punto di vista politico, se il collega Marquis voleva veramente favorire il dialogo politico perché non si è dimesso lunedì? Perché lo ha fatto solo ieri dopo aver ricevuto il decreto di perquisizione? Le sue dimissioni avrebbero avuto un significato diverso. Avremmo gradito anche noi qualche mese fa toni bassi e gentilezza, e oggi le chiediamo di esprimere le proprie scuse al Consigliere Rollandin

Il Consigliere dell'UVP Nello Fabbri ha ricordato: «Nello scorso Consiglio avevamo invitato il Presidente a dimettersi per favorire uno sviluppo meno traumatico della fine della sua esperienza di governo, avocando come in democrazia chi non ha la maggioranza deve farsi da parte. Non era un modo di dire, esprimevamo un concetto in cui crediamo fermamente, perché la politica deve risolvere i problemi della comunità: arroccarsi alle poltrone è un atteggiamento miope. In questo grave e delicato momento, l'UVP e le altre forze politiche, ognuna nei propri nuovi ruoli, devono responsabilmente concorrere a garantire nuova fase meno turbolenta e più stabile per la nostra regione. E questo, come era stato richiesto con l'inserimento del nuovo punto all'ordine del giorno, deve accadere il prima possibile.»

Per il Capogruppo di AC-SA-PNV, Antonio Fosson «questo decreto di perquisizione è giunto in modo intempestivo. Sono dispiaciuto che questa esperienza di governo, che voleva essere un tentativo di cambiamento, si sia infranta: non abbiamo affrontato alcuni problemi, ma ci siamo impegnati. La stabilità non dipende dal numero dei Consiglieri, ma dalla responsabilità. L'autonomia è un tema che sta a cuore a tutti noi: autonomia è attenzione alla persona e va tutelata con comportamenti corretti e con la buona amministrazione. Di fronte ad una difficoltà manifesta a governare, forse le elezioni anticipate sarebbero la soluzione più giusta per i cittadini.»

Per il Consigliere di ALPE Alberto Bertin, «la brutta e grave vicenda del ritrovamento dei 25.000 euro, sin dall'inizio, è stata sconcertante e inquietante. È bene che al più presto si faccia chiarezza, e non si lascino dubbi sull'accaduto, visto che di misteri e veleni ce ne sono già abbastanza in questa Valle. Occorre fare chiarezza per il buon nome e l'immagine della Valle d'Aosta, della credibilità delle Istituzioni e delle persone coinvolte, direttamente e indirettamente, prima e dopo. Che non diventi un nuovo capitolo di un romanzo giallo irrisolvibile o la puntata di una serie televisiva, una "House of cards" alla valdostana senza il finale. Bisogna invece che finisca al più presto, è necessario che la nebbia che avvolge questa grave e triste vicenda venga eliminata per liberare la Valle d'Aosta da quest'asfissiante cappa.»

Per il Capogruppo del PD-SVdA, Jean-Pierre Guichardaz, «la ex maggioranza ha chiesto di aprire un dibattito non incentrato sulla politica, bensì sulla vicenda personale del Presidente Marquis. Le dimissioni di Marquis sono confuse: sono avvenute per il problema giudiziario o per allungare di qualche giorno l'agonia di questo governo? Oggi non c'è più un governo: non può essere riunito e una componente importante, l'Union Valdôtaine Progressiste, ha firmato la mozione di sfiducia. Questa è un'impasse istituzionale! Oggi, respingendo l'iscrizione dell'elezione del nuovo Presidente della Regione e del Governo, state facendo un danno al collega Marquis, perché oggi lo costringete a subire un processo mediatico che si poteva evitare: i colleghi dell'ex maggioranza non lo proteggono, lo stanno usando per processi insondabili e incomprensibili. Avete messo in piedi un processo che, a livello nazionale, frullerà l'intera Valle d'Aosta, non la politica valdostana. Pur essendo vicino umanamente a Marquis, non posso dimenticare i giudizi astiosi, quasi di condanna preventiva, che ha detto al momento del ritrovamento dei 25 mila euro. Oggi, questo dibattito è surreale e sulla persona, mentre poteva essere costruttivo e sulla politica.»

Il Consiglio sarà convocato nuovamente in via straordinaria venerdì 13 ottobre 2017, alle ore 9.00.



SC-MM