Info Conseil

Communiqué n° 282 de 12 mai 2022

Il Consiglio approva quattro mozioni

Solidarietà al popolo corso, contrarietà sistema Nutriscore, promozione corretti stili di vita, eliminazione obbligo canne fumarie

 

Nella seduta mattutina del 12 maggio 2022, il Consiglio Valle ha discusso cinque mozioni, di cui quattro approvate, e due risoluzioni, entrambe respinte.

Mozioni approvate

Le Conseil a approuvé à l'unanimité une motion de solidarité au peuple Corse présentée par le groupe Lega Vallée d'Aoste et amendée par le Président de la Région. La motion invite les autorités françaises et corses à travailler pour le développement d'un concret parcours d'autonomie pour l'Île et engage les Présidents du Conseil de la Vallée et de la Région à transmettre ce document aux autorités françaises et corses.

Le Vice-Chef de groupe Stefano Aggravi a rappelé que déjà au XVIIIe siècle, le peuple corse revendiquait l'indépendance de l'île vis-à-vis de la République de Gênes et cet espoir politique a grandi avec les temps, portant dans les années 70 à la formation de plusieurs groupes et partis régionalistes revendiquant l'indépendance, cette fois, vis-à-vis de l'État français.  Dans cette période émergent aussi certains groupes dissidents, plus violents et radicaux et, au cours des années, les attentats dans l'île se multiplient. Cette résistance violente atteint son point culminant en 1998 avec l'assassinat du Préfet de Corse, Claude Erignac, pour lequel a été condamné, avec d'autres militants nationalistes, Yvan Colonna. Ce dernier, détenu dans la prison d'Arles, est décédé le mois dernier à la suite d'une attaque d'un codétenu. Ce fait a engendré d'importantes actions de protestations dans l'île, dont certaines ont dégénéré en émeutes contre la police. Lors d'une visite en Corse, suite à ces évènements, le Ministre de l'intérieur français, Gérald Darmanin, s'est dit "prêt à aller jusqu'à l'autonomie".

Le Président de la Région, Erik Lavevaz, s'est dit tout à fait d'accord avec les contenus de la motion, rappelant que le Gouvernement régional soutient depuis toujours toute forme d'autonomie. Les émeutes corses, suite à la mort d'Yvan Colonna, ont enflammé, non seulement l'île, mais aussi le débat de la campagne électorale présidentielle française et il est urgent de trouver des solutions à la question Corse.

Il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, ha ricordato che la Corsica è una realtà amministrativa significativa ma non ha il potere di darsi proprie leggi. Le rivendicazioni autonomiste e indipendentiste corse sono una costante della storia dell'isola e sono sfociate in rivendicazioni anche violente. Nell'ultimo decennio la situazione è cambiata radicalmente grazie anche e alla Presidenza al Consiglio esecutivo di Gilles Simeoni che ha preso la distanza chiara e forte da ogni tipo di violenza, convinto che la strada verso l'autonomia non può che essere il frutto di un processo pacifico e democratico di confronto. Per il Presidente, la morte di Yvan Colonna e le successive proteste popolari nate nelle scuole hanno portato il Ministro degli interni francese ad aprire alla possibilità di dare alla Corsica una maggiore autonomia che, con la sconfitta dell'ultradestra nazionalista di Marine Le Pen e l'elezione del Presidente Manuel Macron, si spera trovi applicazione.

L'Assemblea ha anche approvato all'unanimità una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste così come emendata dall'Assessore all'agricoltura, che impegna il Governo regionale a esprimere la propria contrarietà nei confronti del sistema Nutriscore e a favorire, nei limiti delle proprie competenze, l'adozione di sistemi alternativi e più rispettosi della salute del cittadino e della vera tutela dell'agroalimentare italiano e valdostano. Il testo sollecita anche a sostenere ogni iniziativa, promossa nell'ambito di ogni sede istituzionale utile, finalizzata alla definizione di interventi volti a contrastare l'applicazione di tale sistema e a incentivare l'applicazione di sistemi più rispettosi di una corretta informazione ai cittadini sugli aspetti nutrizionali degli alimenti e a chiedere ai rappresentanti valdostani in seno al Parlamento italiano di continuare a sostenere ogni iniziativa utile in tal senso.

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha spiegato che nell'ambito della "Farm to Fork Strategy" la Commissione europea ha proposto un sistema di etichettatura nutrizionale obbligatorio armonizzato a livello comunitario, che dovrebbe essere adottato entro la fine del 2022. La classificazione Nutriscore, che dovrebbe condurre a un sistema alimentare più sano e sostenibile, prevede l'attribuzione di "semafori" di vari colori ad ogni alimento in base al livello di zuccheri, grassi e sale. Con questo sistema verrebbero penalizzati, tra gli altri, i formaggi Dop e Igp italiani tra cui è compresa anche la Fontina che verrebbe classificata con una "E" rossa, quindi incasellata nei prodotti nocivi. Tutte le eccellenze alimentari valdostane e italiane come il prosciutto o i formaggi otterrebbero un'etichettatura dalla "D" in giù, disincentivandone così il consumo, condizionato da informazioni limitate e fuorvianti e con buona pace per la dieta mediterranea che ha in questi alimenti un ingrediente fondante. Per Manfrin, ci si ritrova ad avere a che fare con un'entità lontana che non tiene conto delle piccole realtà e dei prodotti territoriali, ma è maggiormente interessata a favorire le grandi lobby dei prodotti. Con il "no" al Nutriscore, ha aggiunto, non tuteliamo soltanto i prodotti valdostani ma diciamo anche un gigantesco "no" al cosiddetto cibo spazzatura.

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha condiviso l'importanza e l'attualità della tematica per una corretta e bilanciata alimentazione, anche per ridurre le malattie cardiovascolari. Sulla scelta di etichettatura nutrizionale il dibattito è aperto: la posizione dell'Unione europea non è ancora definita, ogni Stato membro è libero di raccomandare uno schema di etichettatura. Attualmente c'è la contrapposizione tra due modelli: il Nutriscore e il Nutrinform Battery. Molti Paesi europei - tra gli altri la Francia e la Germania - hanno adottato il sistema Nutriscore, che finirebbe per penalizzare le eccellenze alimentari italiane, con il settore dei formaggi fortemente danneggiati. La forza del progetto Nutrinform Battery - sostenuto dall'Italia - risiede nel fatto che non si basa sull'aspetto nutrizionale puro e semplice dell'alimento bensì colloca quest'ultimo in un quadro nutrizionale più ampio e quindi più realisticamente aderente all'utilizzo degli alimenti. L'Assessore ha condiviso i timori e le preoccupazioni delle associazioni, in un momento già particolarmente difficile: è importante informare correttamente i consumatori, evitando di penalizzare i nostri prodotti. Si tratta, ha aggiunto Sapinet, di un tema molto dibattuto all'interno della Conferenza delle Regioni e sostenuto anche dal Senatore Lanièce in seno al Parlamento che ha presentato una iniziativa sulla tematica per incentivare la sperimentazione del sistema Nutrinform e impedire ogni forma di discriminazione nei confronti dei prodotti dell'Italia. 

Approvata, sempre all'unanimità, la mozione presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste che impegna il Governo regionale a portare avanti, nell'anno corrente, azioni di promozione e di sensibilizzazione con tutte le Amministrazioni comunali sui corretti stili di vita per un futuro di comunità sostenibili.

Il Consigliere Dennis Brunod ha evidenziato che, dopo il progetto di mobilità dolce Boudza-te, poi replicato da altri enti locali, il Comune di Charvensod ha lanciato il progetto "Bonzor", pensato per favorire il benessere dei bambini attraverso il movimento, la cultura, l'arte e l'esperienza nei luoghi dove vivono che, in prospettiva, potrebbe coinvolgere anche gli adulti incoraggiandoli ad assumere comportamenti sempre più corretti per la salute fisica e mentale.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in qualità di Assessore ad interim alla mobilità sostenibile, ha condiviso i contenuti della mozione. Il quadro euronitario rivolto ai corretti stili di vita è eterogeneo e complesso, ha specificato, e la Regione, negli ultimi anni, ha seguito le indicazioni in materia mettendo in atto varie iniziative, normative, legislative e di pianificazione. L'iniziativa "Bonzor" rappresenta un esempio positivo che può essere spunto per una strategia coordinata a livello regionale sulle tematiche dei corretti stili di vita e della sostenibilità.

Il Consiglio Valle ha poi approvato, sempre all'unanimità, una mozione presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste così come emendata dall'Assessore alle opere pubbliche, che impegna il Governo a predisporre e sottoporre all'approvazione del Consiglio un adeguamento dell'articolo 95, comma 7, della legge sull'urbanistica e la pianificazione territoriale (l.r. n. 11/1998), che preveda l'eliminazione dell'obbligo di dotazioni di canne fumarie in ambito degli edifici, delle unità immobiliari e dei locali, laddove la progettazione presenti requisiti termotecnici ad alte prestazioni energetiche, tali da prescindere dalla presenza di un'impiantistica a fiamma.

Il Consigliere Luca Distort ha evidenziato che, in tema di efficientamento degli edifici, l'attuale tecnologia associata ai vari ambiti di progettazione, permette l'ottenimento di edifici il cui fabbisogno energetico è prossimo allo zero ed è assolvibile da fonti energetiche che prescindano dall'impiego di impiantistica a fiamma, escludendo quindi la necessità di dotazione di canne fumarie. Tuttavia, l'attuale assetto della legge regionale 11/1998 prevede, in ogni caso, l'obbligo di dotazione di canne fumarie, costringendo gli uffici tecnici comunali e gli ufficiali sanitari a subordinare i permessi edilizi a questa norma. Secondo il Consigliere, questa disposizione risulta assolutamente obsoleta visto che, ormai, le progettazioni degli edifici consentono l'ottenimento di prestazioni energetiche tali da poter prescindere dall'impiego di un'impiantistica a fiamma.

L'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, nel proporre l'accoglimento della mozione, ha spiegato che si sta procedendo in maniera condivisa, anche con il Consiglio, ad una revisione del Piano territoriale paesistico e alla successiva modifica della legge regionale 11/1998: con questa mozione si prevede di anticipare i tempi per revisionare l'articolo 95 della legge in questione vista l'assoluta centralità della tematica.

Mozione respinta

È stata respinta, con 17 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, SA, GM) e 17 a favore (Lega VdA, PlA, PCP, FI), una mozione presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista che chiedeva di rivedere, uniformare e rendere più chiare le norme per l'accesso degli ospiti e dei visitatori presso i reparti ospedalieri, le strutture socio-assistenziali, socio-sanitarie e l'hospice a seguito della cessazione dello stato di emergenza Covid-19.

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha evidenziato che, a differenza di quanto avviene in altre Regioni e previsto dalle disposizioni nazionali che invitano i direttori sanitari a garantire un accesso minimo giornaliero non inferiore a 45 minuti, le disposizioni adottate nelle diverse strutture e all'interno dell'ospedale, nei diversi reparti, sono poco chiare, disomogenee tra loro e lontane dall'umanizzazione delle cure. Sottolineando l'importanza delle relazioni tra familiari e ospiti delle strutture e, considerato l'elevato tasso di copertura vaccinale, ha quindi chiesto di intervenire in tal senso per permettere un maggiore e uniforme accesso in modo da tutelare il benessere non solo fisico ma anche mentale di pazienti, ospiti e famigliari che non possono nemmeno assistere i propri cari in fasi delicate della vita.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha chiesto il ritiro della mozione ritenendo che non possa essere accettata. Ha segnalato che la cessazione dello stato di emergenza ha segnato anche l'impossibilità da parte della Presidenza della Regione di proseguire con ulteriori ordinanze a disciplina di materie attinenti al Covid-19. A livello nazionale, le norme di regolamentazione degli accessi nelle strutture sanitarie e socio assistenziali sono contenute nel "Decreto riaperture" che ha prorogato fino al 31 dicembre 2022 le disposizioni già vigenti. Per quanto riguarda l'omogeneizzazione degli accessi ospedalieri nei vari reparti, la Direzione ospedaliera ha dato parere negativo, non ritenendola possibile a causa delle differenti fragilità pazienti e alla presenza di vari focolai di Covid che si stanno sviluppando nei reparti. La flessibilità negli accessi è stata demandata ai direttori dei reparti.

Risoluzioni

Il Consiglio ha quindi respinto, con 19 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, SA, GM, PCP) e 15 a favore (FI, PlA, Lega VdA) una risoluzione, depositata in Aula dai gruppi Forza Italia, Pour l'Autonomie e Lega Vallée d'Aoste, chiedeva di trovare, entro 30 giorni, le soluzioni più idonee al fine di scongiurare l'interruzione sul territorio regionale degli esami di guida per le categorie A, C, D ed E, anche alla luce del servizio di pubblico interesse che l'ufficio della Motorizzazione civile è tenuto a garantire.

Il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, nell'illustrare l'iniziativa, ha rilevato la situazione di grave criticità in cui da anni versa l'ufficio della Motorizzazione civile, le cui funzioni sono state trasferite dallo Stato alla Regione con norma di attuazione del 2010: negli anni, le unità di personale sono passate da 22 alle attuali 13 e nessun nuovo esaminatore è stato finora abilitato per gli esami della patente A e per le patenti superiori C, D ed E, con l'aggravante che l'unico esaminatore per queste categorie lascerà l'incarico il 10 giugno prossimo.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in qualità di Assessore ad interim ai trasporti, ha evidenziato che le criticità sono note e affrontate dalle strutture regionali in questi mesi: non c'è la possibilità di utilizzare personale di altre Motorizzazioni, ma si sta lavorando alla revisione dei contratti, sia per essere più attrattivi sia per mantenere il personale in servizio. È un problema che si sta affrontando in maniera seria, in prospettiva strutturale più che contingente, ha esplicitato il Presidente, e che non potrà essere risolto in 30 giorni come chiede la risoluzione. Ha quindi annunciato l'astensione.

Il Consiglio ha infine respinto, con 19 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, SA, GM, PCP) e 13 a favore (FI, Lega VdA), una risoluzione dei gruppi Forza Italia e Lega Vallée d'Aoste per le esenzioni del pagamento dei canoni per l'occupazione del suolo pubblico.

Il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, ha sottolineato che, a seguito della pandemia, le attività commerciali e di somministrazione di cibi e bevande versano in una particolare condizione di criticità economica e, per rispettare le prescrizioni per il contrasto del virus, molti locali hanno dovuto concentrare la loro attività soprattutto all'esterno. Ciononostante l'Amministrazione regionale e il Comune di Aosta hanno deciso di rispristinare l'onere contributivo per l'occupazione del suolo pubblico: il Consigliere ha quindi chiesto alla Giunta regionale di impegnarsi per promuovere un'azione di sensibilizzazione dei Comuni valdostani finalizzata a valutare la proroga, per l'anno corrente delle esenzioni dal pagamento dei canoni, prevedendo il ristoro da parte della Regione per i mancati introiti comunali oppure, in subordine, l'introduzione di specifiche riduzioni dell'onere contributivo conseguente all'utilizzo del suolo pubblico.

Il Capogruppo Andrea Manfrin (Lega VdA) ha aggiunto che la Valle d'Aosta è la seconda regione, dopo il Lazio, ad avere maggiormente patito il periodo di pandemia che ha provocato la chiusura di 51 bar ed è essenziale intervenire per cercare di portare soluzioni concrete ed omogenee che riguardino, non solo il comune di Aosta ma tutto il territorio regionale.

L'Assessore al bilancio, Carlo Marzi, ha annunciato l'astensione della maggioranza, apprezzando che il tema venga affrontato con un confronto plurale ma concreto. Ha poi ricordato che la legge Omnibus ha dato la possibilità di procrastinare di oltre 210 giorni le deroghe rispetto alle iniziative poste in essere per aumentare le superfici di reddito da parte delle attività, trasformando in atto concreto l'attenzione dell'Amministrazione regionale verso il mondo dell'imprenditoria. Ha ricordato che il canone di utilizzo del suolo e la Cosap sono regolamentati da ogni singolo Comune, sottolineando che la Regione ha definito il suo rapporto rispetto agli enti locali, non in termini di imposizione ma di rispetto, permettendo loro di operare come ritengono nella gestione delle proprie entrate. Infine, l'Assessore ha ricordato che, per il 2020-21, lo Stato ha dato la possibilità di non pagare il canone per l'occupazione di suolo pubblico, ma ha anche supportato i Comuni attraverso il trasferimento di fondi dedicati pari a 2 milioni di euro. La Regione non può sostenere questo tipo di interventi nei confronti dei Comuni allo stato attuale, ma comunque anche la trattazione di questo tema dovrebbe essere inserito in un confronto paritario tra Regione e Comuni e non con una regia autoritaria imposta agli enti locali.

 

SC-LT