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Communiqué n° 23 de 12 janvier 2022

Interpellanza sulla candidatura della Valle d'Aosta a Regione europea dello sport per il 2023

 

Nella seduta consiliare del 12 gennaio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha interpellato il Governo in merito alla candidatura della Valle d'Aosta a Regione europea dello sport per il 2023.

«Siamo venuti a conoscenza di questa candidatura dagli organi di informazione - ha evidenziato il Capogruppo Andrea Manfrin -. A un lettore poco attento sembra che questa candidatura abbia a che fare con l'Unione europea, ma in realtà il bando è lanciato da un'associazione senza scopo di lucro, Aces Europe, che non ha nessun legame con le istituzioni europee. Curiosando sul loro sito internet, ho scoperto che ci sono tanti premi per lo sport attribuiti da questa associazione - Regione, Città, Comune, Isola - con 21 luoghi italiani che, nel 2023, potranno fregiarsi di questo titolo, senza contare tutti gli altri 27 Stati europei. Da un rapido calcolo, nel 2023 ci saranno ben 160 luoghi europei dello sport. Vorremmo quindi sapere quale prestigio possa derivare alla nostra regione dall'essere candidata a questo premio e quali le motivazioni che hanno portato a questa scelta.»

L'Assessore allo sport, Jean-Pierre Guichardaz, ha specificato che «affinché la candidatura sia accettata bisogna presentare un dossier che descrive la situazione della nostra regione nell'aspettativa che venga accolta, come ha fatto, per esempio, la Regione Piemonte. La motivazione è legata alle nostre peculiarità: la Valle d'Aosta vanta il numero più alto d'Italia di iscritti ad associazioni sportive, grazie all'importante lavoro svolto per la promozione dello sport, oltre che un elevato numero di infrastrutture sportive. Inoltre, la Regione negli anni ha sviluppato competenze professionali e può contare su di una capacità organizzativa nell'ospitare eventi di livello mondiale (ciclismo, mountain bike, sci nordico, biathlon, snowboard, sci alpino, scialpinismo). Agli sport del territorio è stato affiancato il calcio, che è una grande vetrina mediatica. Ottenere questo tipo di marchio è un atout importante: un marchio che poi dovrà essere utilizzato in modo opportuno ed efficace per valorizzare la Valle d'Aosta come regione sportiva a 360 gradi. Lo sport è un fattore di integrazione, di promozione del benessere e della salute della cittadinanza: la candidatura è un'occasione per lavorare sull'implementazione degli impianti sportivi valdostani, sui quali stiamo attuando un attento monitoraggio, e potrà essere un importante traino promozionale per il nostro territorio. Condivido sul fatto che questo marchio, se lo otterremo, dovrà essere utilizzato e valorizzato efficacemente per avere un ritorno in termini di immagine per la Valle d'Aosta.»

Il Capogruppo Manfrin ha commentato: «L'ordine di assegnazione del premio è cronologico: il primo che scrive vince. Uno può avere i migliori impianti del mondo, ma se scrive in ritardo non ottiene il premio. Le sembra prestigioso un marchio che viene dato in questa maniera, oltretutto da un'associazione privata? Tra l'altro, dalla delibera di Giunta si evince che la Regione abbia speso 7.300 euro solo per iscriversi e che saranno impegnati altri 12 mila euro per il confezionamento del dossier oltre a 23 mila euro se vince. Di solito, quando uno vince non deve pagare. Qualcuno ha promesso una fontana da vendere e l'Assessore ci ha creduto. Qualcuno dovrà rispondere di questo.»

 

SC