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Communiqué n° 721 de 2 décembre 2021

Interpellanza sulla decadenza di alloggio di edilizia residenziale pubblica

 

La tematica della decadenza di alloggi di edilizia residenziale pubblica è tornata all'attenzione dell'Aula nella seduta consiliare del 2 dicembre 2021 con un'interpellanza posta dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Richiamando recenti fatti di cronaca che «hanno visto un assegnatario di alloggio di ERP, agli arresti domiciliari per tentato furto, compiere attività penalmente rilevanti all'interno dell'alloggio stesso, quali lo spaccio di stupefacenti, che hanno comportato il ripristino della sua carcerazione nella Casa circondariale di Brissogne», il Capogruppo Andrea Manfrin ha chiesto se sia intenzione di dare applicazione alla decadenza dell'alloggio prevista dalla legge regionale 3/2013, ai commi D ed E.

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Roberto Barmasse, ha riferito che «l'Azienda regionale per l'edilizia residenziale ha fatto espressa richiesta di collaborazione con il Tribunale di Aosta finalizzata alla verifica di eventuali reati passati in giudicato attribuibili agli inquilini assegnatari di alloggi di ERP, tuttavia, a seguito degli incontri con i rappresentanti del Tribunale non si è addivenuti alla sottoscrizione di un protocollo, poiché la consultazione degli archivi del Tribunale con espresso riferimento agli assegnatari di alloggi di ERP limitatamente al periodo di assegnazione non è risultata una opzione perseguibile. Nel caso di specie, l'ARER ha comunicato di non essere a conoscenza dell'avvenuta condanna per i reati di evasione e tentata rapina, comunque da accertare nei canali ufficiali e non per il tramite degli organi di informazione, mentre per quanto riguarda il successivo e più recente arresto per spaccio, visto il comportamento penalmente rilevante tenuto all'interno dell'alloggio assegnato al nucleo del soggetto arrestato, sarà cura dell'Assessorato sollecitare l'ARER a effettuare una approfondita istruttoria volta ad accertare quanto riferito nelle notizie stampa e ad avviare, in caso di riscontri positivi, il procedimento di decadenza ai sensi di legge.»

Per il Capogruppo Manfrin, «la risposta è agrodolce. Se c'è un soggetto con un'ampia documentazione penalmente rilevante, dovrebbe essere l'ARER a chiedere direttamente la certificazione e non il contrario. Apprezziamo che l'Assessore abbia preso l'impegno a fare un'istruttoria e mi auguro che avvenga in tempi brevissimi. È giunta l'ora di dare un segnale a tutti gli assegnatari di alloggi di ERP: queste sanzioni esistono per motivi di equità sociale ma hanno anche un valore educativo. Colpirne uno per educarne cento.»

 

SC