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Communiqué n° 709 de 1er décembre 2021

Interpellanza sul sostegno alla filiera lattiero-casearia

 

Con un'interpellanza, illustrata nella seduta consiliare del 1° dicembre 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato all'attenzione dell'Aula l'importanza di tutelare le eccellenze agroalimentari valdostane.

Il Consigliere Dino Planaz ha richiamato «il protocollo d'intesa sottoscritto dal Ministro dell'agricoltura Patuanelli per il sostegno alla filiera lattiero-casearia che permette agli agricoltori un riequilibrio nella distribuzione del valore aggiunto lungo la catena del valore così come previsto dalla normativa europea in materia di pratiche commerciali sleali e dalla legge italiana sulla commercializzazione dei prodotti agricolo-alimentari. Alla luce di questa iniziativa ministeriale e di quelle attuate da molti altri Assessorati regionali, chiediamo quali azioni saranno intraprese dalla Valle d'Aosta per fronteggiare la crisi di questa filiera. Una crisi che deriva anche dagli effetti degli aumenti delle materie prime che servono per avere una produzione di buona qualità.»

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha riferito che «a livello regionale un tavolo di confronto simile a quello previsto dall'accordo sottoscritto dal Ministro Patuanelli è già stato costituito ad aprile 2021, con l’intento di analizzare le problematiche del settore e di promuovere azioni di miglioramento e a cui partecipano oltre all’Assessorato, Institut Agricole Régional, AREV, Anaborava e il Consorzio produttori e tutela della DOP Fontina, al quale abbiamo aggiunto anche l’Assessorato alla sanità per gli aspetti di competenza. Tra le azioni che riteniamo importanti su cui ci si è già confrontati, c’è sicuramente anche quella che riguarda la modifica del disciplinare Fontina: le modifiche in esame, che riguardano diversi aspetti della produzione della Fontina, dall’alimentazione al confezionamento, puntano a una riduzione dei costi di produzione, quali ad esempio quelli legati al costo del mangime, e alla maggiore valorizzazione del prodotto migliore e quindi a incrementare il margine di profitto delle aziende valdostane. Proposte che potranno essere illustrate nella Commissione competente e a tutti gli interessati alla materia. Solo attraverso questa strada sarà possibile arrivare alla giusta remunerazione del latte e del lavoro delle aziende zootecniche: è questa la grande sfida che abbiamo di fronte.»

«Di recente - ha aggiunto l'Assessore - la Chambre ha nominato la commissione per l’analisi della validazione dei prezzi all’ingrosso del settore zootecnico e lattiero-caseario che si riunirà in questi giorni con il compito di rilevare i prezzi sul mercato, al fine di esplicitare dei valori indicativi di riferimento che possono, tra l’altro, costituire una base per le transazioni economiche e uno strumento al servizio della politica di pianificazione e sostegno.»

L'Assessore ha poi declinato le azioni da mettere in campo, tra le quali gli aiuti a copertura dei costi sostenuti per il trasporto del siero e per i canoni di locazione, l'attivazione di un bando relativo alla misura 4.2 per il sostegno agli investimenti a favore della trasformazione e commercializzazione o dello sviluppo dei prodotti agricoli, la riproposizione della misura voucher (prorogata fino al 30 giugno 2022). «Il voucher - ha evidenziato Sapinet - ha avuto un’ottima adesione con il 12% in più di domande rispetto alla prima edizione e con un ammontare complessivo di aiuti erogati che sfiora i 2 milioni di euro, con un incremento del 58%, generando un indotto su tutta la filiera agro-alimentare di oltre 6 milioni di euro. Sul fronte della nuova programmazione, come Assessorato siamo presenti ai vari tavoli di lavoro che stanno predisponendo i requisiti per il riconoscimento dei premi a valere sul primo pilastro e le schede che costituiranno le future misure PSR: abbiamo messo in evidenza l’importanza della zootecnia di montagna con, tra i vari aspetti, la proposta di un premio accoppiato a favore degli allevamenti da latte in particolare per le zone montane.»

Il Consigliere Planaz ha quindi replicato: «L'Assessore è andato fuori strada: volevo capire se erano state fatte iniziative per fronteggiare la crisi di mercato, ma mi sono state elencate una serie di iniziative che tutti conosciamo. Nei fatti, non ha risposto. Bene comunque la volontà di rivedere il disciplinare per non intaccare la qualità del prodotto: dovremo agire per garantire un aumento del prezzo del latte. Gli aiuti vanno bene, ma non sono sufficienti per assicurare l'alta qualità e un minimo di guadagno per chi produce. Non vorremmo essere nuovamente gli ultimi della classe ad applicare delle regole che sono già in atto.»

 

SC