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Communiqué n° 570 de 6 octobre 2021

Interrogazione a risposta immediata sulla disponibilità di test antigenici per i lavoratori

Seduta consiliare del 6 ottobre 2021

 

Nella seduta consiliare del 6 ottobre 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto conoscere le iniziative per garantire la disponibilità dei test antigenici a tutti coloro che ne avranno necessità a partire dal 15 ottobre.

Il Consigliere Simone Perron, ricordando che «da metà ottobre entrerà in vigore l'obbligo di green pass per diverse categorie di lavoratori», ha evidenziato: «Federfarma Valle d'Aosta ha già lanciato l'allarme sulla disponibilità di tamponi rapidi, auspicando che vi fosse un aumento di tamponi al Drive-in per non caricare esclusivamente questo peso sulle farmacie. Vorremmo quindi sapere dal Governo se siano state previste iniziative per garantire a tutti la possibilità di ottenere un tampone e prevenire il conseguente blocco del lavoro pubblico e privato per cause non imputabili al lavoratore, ma alla carenza di tamponi.»

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha aggiunto: «Vi avevamo messo in guardia su questa criticità: il Presidente ha fatto appello alla responsabilità delle famiglie, noi facciamo appello a quella del Presidente affinché tutti siano messi nelle condizioni di lavorare effettuando il tampone.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha riferito che «il decreto-legge del 21 settembre precisa due aspetti fondamentali: il prezzo calmierato dei tamponi (15 euro per gli adulti e 8 euro per i minori); la gratuità dei tamponi riservata a chi non può fare il vaccino. Io condivido i contenuti del decreto, che va nella logica di non incentivare l'uso dei tamponi in alternativa alla vaccinazione: noi implementeremo la struttura del Drive-in per garantire la gratuità del tampone a chi ne ha diritto, mentre laddove il tampone deve essere pagato il discorso è diverso. Ci sono problemi, che peraltro stiamo risolvendo, ma ovviamente il tema del carico di richieste di tamponi presso le farmacie compete essenzialmente alle farmacie stesse, che si muovono in autonomia rispetto alla Regione.»

Il Consigliere Perron ha quindi replicato: «Prevenire è meglio che curare. In questo caso le ripercussioni saranno sia sul comparto pubblico che su quello privato: noi volevamo sapere se si possono trovare delle soluzioni cercando altre modalità di tamponare, magari nelle strutture pubbliche, a pagamento. Questo per evitare il blocco del lavoro, anche nel settore pubblico.»

Il Capogruppo Manfrin ha osservato: «Da quello che abbiamo capito il Presidente non vuole rispondere e soprattutto non vuole garantire il tampone a chi ne ha bisogno, se ne assumerà le responsabilità.»

 

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