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Communiqué n° 541 de 22 septembre 2021

Interpellanza sui danni causati da ungulati e predatori

Seduta consiliare del 22 settembre 2021

 

Con un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 22 settembre 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato all'attenzione dell'Aula la problematica dei danni causati da ungulati e predatori.

«Sono numerose le segnalazioni che evidenziano una sempre più difficile convivenza tra uomo e animali selvatici - ha affermato il Consigliere Dino Planaz -: penso, in particolare, alle continue invasioni di proprietà da parte dei cinghiali e agli attacchi al bestiame da parte di canidi e lupi. Vorremmo conoscere le iniziative messe in campo per risarcire i danni causati dalla fauna selvatica e gli intendimenti politici per contrastare l'emergenza da predazione di mandrie e da distruzione di colture agricole. La situazione è grave, bisogna trovare soluzioni efficaci e dare risposte all'intera cittadinanza

L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Davide Sapinet, ha sottolineato: «Non c'è stata settimana in cui le strutture dell'Assessorato non abbiano lavorato e non si siano confrontate su questa tematica così delicata. È già da anni che l'Amministrazione regionale attua dei piani di controllo numerico delle specie responsabili dei danni. Ad oggi, sono in vigore il piano di controllo numerico dei corvidi e il programma regionale di controllo della specie cinghiale; entrambi sono attuati dal personale del Corpo forestale, coadiuvato dai proprietari dei terreni interessati dai danni e da cacciatori specificatamente formati. Si tratta di una modalità di controllo che permette un contenimento importante dei danni: i danni dovuti al cinghiale sono diminuiti del 50 % nel 2020 rispetto al 2016

«Gli indennizzi - ha aggiunto l'Assessore Sapinet - coprono il 100% dei danni, con alcune eccezioni e specifiche differenti a seconda dei vari contesti. Al fine di ricomprendere tutte le possibili situazioni, si sta procedendo a una revisione dei criteri di concessione. Oltre a questo aspetto, l’Amministrazione regionale incentiva l’adozione, laddove possibile, di misure di prevenzione, erogando contributi economici

«Per quanto attiene la specie lupo - ha specificato l'Assessore Sapinet -, la legge regionale approvata nei mesi scorsi vuole essere un primo passo di una sfida impegnativa. Probabilmente era meglio prima, quando il lupo non c'era, ma non si può tornare indietro: bisogna affrontare la problematica. In questo senso, è attivo un tavolo di lavoro con le Regioni del nord, e avvengono contatti quasi giornalieri con la Regione Piemonte, che è incaricata del coordinamento; con Bolzano si sta lavorando alla predisposizione di protocolli di intervento da sottoporre alla valutazione dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA). È stata poi avviata la sperimentazione in diverse aziende valdostane, di durata biennale, per capire quanto la tecnologia possa aiutare la convivenza con il lupo. Non appena avremo disponibili dati e elementi da valutare, aggiorneremo la Commissione competente

Il Consigliere Planaz ha replicato: «Nella risposta l'Assessore ha elencato una serie di iniziative vecchie di 40 anni, quando queste problematiche non c'erano. Ho l'impressione che oggi si voglia ignorare queste criticità: se volessimo davvero risolverle non ci si continuerebbe a basare su una legislazione vecchia, quando il lupo in Valle d'Aosta non c'era. La Commissione agricoltura del Senato il 2 luglio ha approvato un documento con 21 impegni, a dimostrazione che l'argomento interessa tutta l'Italia. Dobbiamo trovare una soluzione: lo dobbiamo per chi lavora duramente, senza poter andare in vacanza. Invece, qualcun altro, le ferie le ha fatte

 

MM